Bilancio
d’Esercizio
di UBI Banca Scpa
al 31 dicembre 2013
Relazione
sulla gestione
UBI Banca: principali dati e indicatori1
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
Crediti netti verso clientela / totale attivo
34,1%
30,8%
22,1%
20,5%
19,8%
16,9%
Raccolta diretta da clientela / totale passivo
50,6%
42,7%
49,7%
49,1%
33,5%
32,2%
Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela
67,2%
72,1%
44,6%
41,8%
59,0%
52,4%
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo
12,5%
11,7%
10,7%
14,6%
16,8%
16,7%
0,8%
2,6%
4,2%
2,7%
3,8%
0,2%
INDICI DI STRUTTURA
INDICI DI REDDITIVITÀ
ROE (Utile/perdita d'esercizio / patrimonio netto incluso utile/perdita d'esercizio)
ROTE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio
al netto delle immobilizzazioni immateriali)
0,8%
2,6%
4,2%
2,9%
4,0%
0,2%
ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo)
0,10%
0,30%
0,45%
0,40%
0,64%
0,04%
Cost/income (oneri / proventi operativi)
47,9%
48,1%
96,9%
59,5%
39,4%
58,9%
Spese per il personale / proventi operativi
21,5%
19,5%
43,7%
28,1%
18,0%
24,8%
Dividendi / proventi operativi
34,7%
51,0%
135,2%
64,6%
78,0%
141,3%
Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi
32,7%
37,3%
-2,1%
27,8%
17,9%
-30,1%
INDICI DI RISCHIOSITÀ
Sofferenze nette +incagli netti / crediti netti verso clientela
4,57%
1,83%
-
-
-
-
34,93%
48,63%
-
-
-
-
1,18%
1,01%
-
-
-
-
60,13%
61,25%
-
-
-
-
2,16%
1,60%
-
-
-
-
Tier 1 (patrimonio di base / totale attività ponderate)
50,36%
56,23%
59,23%
67,64%
67,04%
45,89%
Total capital ratio [(patrimonio di vigilanza+Tier 3) / totale attività ponderate]
71,22%
84,49%
85,62%
90,42%
95,15%
64,25%
13.707.454
14.194.716
12.972.683
13.713.202
14.285.982
13.655.979
Rettifiche di valore su sofferenze e incagli / sofferenze+incagli lordi (grado di copertura)
Sofferenze nette / crediti netti verso clientela
Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde
(grado di copertura delle sofferenze)
Sofferenze nette / patrimonio di vigilanza
COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 2 AIRB
Patrimonio di vigilanza (dati in migliaia di euro)
di cui: Patrimonio di base dopo l'applicazione dei filtri prudenziali e deduzioni specifiche
(Tier 1)
Attività di rischio ponderate
9.693.641
9.447.070
8.973.902
10.258.059
10.064.763
9.753.795
19.247.604
16.799.510
15.151.704
15.165.464
15.013.954
21.253.805
71.340
223.496
(2.713.054)
283.720
406.317
23.886
137.718
266.742
70.124
195.474
388.152
441.574
DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro),
OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)
Utile (perdita) d'esercizio
Utile d'esercizio normalizzato
Proventi operativi
Oneri operativi
Crediti netti verso clientela
di cui: sofferenze nette
incagli netti
Raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio)
Attività immateriali
Totale attivo
Sportelli in Italia
Forza lavoro a fine esercizio
(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione)
Forza lavoro media
(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) (*)
713.096
664.554
262.202
465.070
708.460
640.100
(341.302)
(319.622)
(254.048)
(276.650)
(278.852)
(376.816)
25.168.913
22.584.747
15.692.663
14.536.121
12.560.060
10.446.768
295.805
227.442
280
277
272
849
852.993
186.572
-
-
-
-
37.435.005
31.302.960
35.223.005
34.790.516
21.277.596
19.942.079
9.231.816
8.607.721
7.609.829
10.328.266
10.662.230
10.358.682
410
410
448
542.792
545.893
596.756
73.914.645
73.336.254
70.895.253
70.897.601
63.450.192
61.983.318
4
3
2
2
2
2
1.588
1.412
1.250
1.380
1.405
1.566
1.569
1.393
1.212
1.349
1.451
1.509
1Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti
non ricorrenti e prospetti di raccordo”.
Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione.
Relativamente all’esercizio 2011, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo, avviamento e attività
immateriali, pari a 316.723 migliaia di euro.
(*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.
372 Relazioni e Bilanci 2013
La struttura organizzativa di UBI Banca
Unione di Banche Italiane Scpa, Banca cooperativa quotata
alla Borsa di Milano, è a capo dell’omonimo Gruppo bancario
strutturato secondo un modello organizzativo di tipo federale,
polifunzionale, con un’offerta differenziata per mercato.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca svolge funzioni di
indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale del
Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il
supporto ed il coordinamento delle attività commerciali delle
Banche Rete e delle Società Prodotto), di monitoraggio dei
rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente
o attraverso Società controllate).
Sotto il profilo della governance, UBI Banca ha adottato il
sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e
delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le
responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione.
Nel corso del 2013 la struttura organizzativa della
Capogruppo, relativamente al primo ambito presentato
nell’organigramma, non ha subito significative modifiche,
fatta salva la formalizzazione, avvenuta con decorrenza
1° novembre 2013, di alcuni riporti funzionali che
hanno interessato la struttura in staff al Consiglio di
Sorveglianza, il Direttore Affari Generali e Partecipazioni
e la struttura in staff al Consiglio di Gestione, allocata
nell’ambito dell’Area Affari Societari, Partecipazioni e
rapporti con le Authorities.
Organigramma di UBI Banca Scpa
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
CHIEF AUDIT
EXECUTIVE
SUPPORTO AL CONSIGLIO
DI SORVEGLIANZA
CONSIGLIO DI
GESTIONE
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
ATTIVITÀ DI AUDIT
AUDIT DI
CAPOGRUPPO E
DI PROCESSO
AUDIT
RETI
BANCARIE
AUDIT
CONTROLLI
ACCENTRATI
CONSIGLIERE
DELEGATO
AUDIT
SOCIETÀ
PRODOTTO
CHIEF FINANCIAL
OFFICER
ANNUAL &
PERIODIC REPORTS
PRINCIPI E CONTROLLI
CONTABILI E LEGGE 262
INVESTOR
E MEDIA
RELATIONS
PIANIFICAZIONE
STRATEGICA,
ALM E STUDI
CONTROLLO
DI GESTIONE
AMMINISTRAZIONE
E FISCALE
CHIEF RISK OFFICER
RISCHI
DI GESTIONE
DIRETTORE AFFARI
GENERALI E
PARTECIPAZIONI
PRESIDIO RATING
DI GRUPPO
CUSTOMER
CARE
RISCHI DI NON
CONFORMITÀ
AFFARI
LEGALI E
CONTENZIOSO
AFFARI SOCIETARI,
PARTECIPAZIONI
E RAPPORTI CON
LE AUTHORITIES
RISK
GOVERNANCE
RISCHI DI
RICICLAGGIO E DI
FINANZIAMENTO
AL TERRORISMO
OPERAZIONI
STRAORDINARIE
DIRETTORE
GENERALE
CHIEF BUSINESS
OFFICER
CHIEF LENDING
OFFICER
PREVENZIONE E
PROTEZIONE SUL LAVORO
MODELLI DISTRIBUTIVI,
PIANIFICAZIONE E REPORTING
POLITICHE E QUALITÀ
DEL PORTAFOGLIO
CREDITI
CHIEF OPERATING
OFFICER
CREDITO
ANOMALO E
RECUPERO CREDITI
RETAIL
PRIVATE &
CORPORATE
UNITY
ORGANIZZAZIONE
CANALI
DIRETTI E
COMUNICAZIONE
FINANZA
OTTIMIZZAZIONE
COSTI
RISORSE
UMANE
UBISS
UBI ACADEMY
GLOBAL
TRANSACTION
E OPERATIONS
Organi di Gestione e Controllo
Area
Servizio
Funzione
Aree, Servizi e Funzioni di Staff
Società in coordinamento operativo
L’attività di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) è allocata alle dirette dipendanze del Chief Financial Officer.
Relazione sulla gestione 373
Premessa
Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa
sull’attività di UBI Banca nel 2013:
- lo SCENARIO DI RIFERIMENTO;
- gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO;
- l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, i CANALI A DISTANZA e la MONETICA;
- l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO;
374 Relazioni e Bilanci 2013
- il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI;
- le NOVITÀ FISCALI;
- gli ADEMPIMENTI IN TEMA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla
gestione consolidata.
Le risorse umane
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER "FORZA LAVORO"
Numero
31.12.2013
Dipendenti a libro matricola di UBI Banca
31.12.2012
Variazione
-467
2.171
2.638
Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo
-942
-1.295
-353
524
927
-403
di cui: presso UBI Sistemi e Servizi
Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo
Totale Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
Collaboratori con contratto di somministrazione
Totale "forza lavoro"
359
369
-10
1.588
1.712
-124
-
-
-
1.588
1.712
-124
La forza lavoro al 31 dicembre 2012 è stata ricostruita per tenere conto dell’incorporazione di Centrobanca avvenuta con efficacia 6 maggio 2013.
Al 31 dicembre 2013 i lavoratori dipendenti a libro matricola
di UBI Banca totalizzavano 2.171 risorse, in calo di 467
unità rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è la
risultante, da un lato, di 321 inserimenti – dei quali 307 per
passaggi infragruppo a fronte di 14 assunzioni (10 a tempo
indeterminato e 4 a tempo determinato) – e, dall’altro, di 788
cessazioni (667 per passaggi infragruppo, 86 per ingresso al
fondo di solidarietà, 3 per quiescenza incentivata, 16 per
dimissioni volontarie e 16 per altri motivi).
Le 86 uscite per ingresso al fondo di solidarietà registrate a
libro matricola si riferiscono per 55 unità a risorse operative
in UBI Banca, per 7 unità a risorse precedentemente
operative in Centrobanca e per 24 unità a risorse in servizio
presso altre Società del Gruppo. Tutte rientrano nell’ambito
delle previsioni degli Accordi Sindacali del novembre 2012/
febbraio 2013.
In termini di “forza lavoro”, ovvero di personale
effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico si
presentava costituito da 1.588 risorse, con un decremento
di 124 unità nei dodici mesi.
Come si può notare dalla tabella di dettaglio, i dipendenti
distaccati da UBI Banca presso altre Società del Gruppo
risultavano scesi a 942, il 55% circa dei quali, per un totale
di 524 risorse, rappresentato da dipendenti in servizio presso
UBI Sistemi e Servizi: il decremento rispetto al dicembre
2012 (-403 unità) è dovuto principalmente al passaggio
a libro paga in UBI Sistemi e Servizi, con decorrenza 1°
gennaio 2013, di 369 risorse precedentemente distaccate.
Si rileva contestualmente un contenuto decremento (10
unità) delle risorse distaccate da altre Società del Gruppo,
legato ai processi di efficientamento.
In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo,
la composizione dell’organico per qualifica continua ad
evidenziare, rispetto al dato consolidato, un relativo
maggior peso delle fasce di inquadramento più elevate.
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER QUALIFICA
Numero
31.12.2013
Incidenza %
31.12.2012
Incidenza %
Dirigenti
134
8,4%
155
9,0%
Quadri Direttivi 3º e 4º livello
495
31,2%
515
30,1%
Quadri Direttivi 1º e 2º livello
373
23,5%
383
22,4%
3ª Area Professionale (impiegati)
583
36,7%
654
38,2%
3
0,2%
5
0,3%
Totale Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
1ª e 2ª Area Professionale (altro personale)
1.588
100,0%
1.712
100,0%
A fine esercizio l’età media dei dipendenti di UBI Banca si
attestava a 44 anni e 9 mesi (rispetto ai 44 anni e 4 mesi
del 2012), mentre l’anzianità media risultava di 16 anni e 8
mesi (16 anni e 2 mesi il dato di raffronto). L’incidenza del
personale femminile si attestava al 39,6% (era il 36,8% a
fine 2012).
30 marzo 2011, tenendo conto, tra l’altro, delle modifiche
previste dall’aggiornamento delle predette Disposizioni
(documento posto in consultazione pubblica sino al 12
gennaio 2014).
Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella
Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in
allegato al presente fascicolo.
In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione
si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene
presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta
ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater del
Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di
Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e
incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari emanate il
Per quanto riguarda, infine, le politiche e gli strumenti
di gestione, le relazioni sindacali, la formazione, la
comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative
di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di
Gruppo, si rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella
Relazione sulla gestione consolidata.
Relazione sulla gestione 375
Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al
netto delle più significative componenti non ricorrenti e
prospetti di raccordo
Stato patrimoniale riclassificato
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
Variazioni
Variazioni %
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
151.927
203.442
-51.515
-25,3%
3.191.080
4.766.163
-1.575.083
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
-33,0%
208.143
123.381
84.762
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
68,7%
14.753.276
11.955.356
2.797.920
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
23,4%
3.086.815
3.158.013
-71.198
60.
-2,3%
Crediti verso banche
13.487.366
15.830.498
-2.343.132
-14,8%
70.
Crediti verso clientela
25.168.913
22.584.747
2.584.166
11,4%
80.
Derivati di copertura
215.310
925.693
-710.383
-76,7%
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
-97,2%
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
Attività immateriali
di cui: avviamento
130.
Attività fiscali
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
5.418
196.828
-191.410
10.608.614
10.911.721
-303.107
-2,8%
650.742
586.806
63.936
10,9%
410
410
-
-
-
-
-
-
1.727.626
1.605.830
121.796
7,6%
2.329
2.329
-
-
656.676
485.037
171.639
35,4%
73.914.645
73.336.254
578.391
0,8%
-13,5%
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
24.285.811
28.081.434
-3.795.623
20.
Debiti verso clientela
7.223.913
7.897.195
-673.282
-8,5%
30.
Titoli in circolazione
30.211.092
23.405.765
6.805.327
29,1%
40.
Passività finanziarie di negoziazione
1.531.436
2.553.159
-1.021.723
-40,0%
60.
Derivati di copertura
377.702
1.307.735
-930.033
-71,1%
80.
Passività fiscali
323.144
230.964
92.180
39,9%
100.
Altre passività
631.077
1.168.383
-537.306
-46,0%
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
40.166
43.612
-3.446
-7,9%
120.
Fondi per rischi e oneri:
58.488
40.286
18.202
45,2%
130.+160.+
170.+180.+190.
200.
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni
proprie
Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
1.061
-
1.061
n.s.
57.427
40.286
17.141
42,5%
9.160.476
8.384.225
776.251
9,3%
71.340
223.496
-152.156
-68,1%
73.914.645
73.336.254
578.391
0,8%
I dati patrimoniali al 31 dicembre 2013 includono gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013 e dal 1° gennaio 2013 relativamente agli
aspetti contabili e fiscali).
I dati patrimoniale al 31 dicembre 2012 includevano gli effetti dell’incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012 e dal 1° gennaio 2012 relativamente agli aspetti
contabili e fiscali, operazione che era stata preceduta dal conferimento del ramo d’azienda CQS da B@nca 24-7 a Prestitalia, con efficacia dal 1° luglio 2012).
376 Relazioni e Bilanci 2013
Relazione sulla gestione 377
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Attività materiali
Attività immateriali
90.
100.
110.
120.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
140.
150.
1.061
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
Totale del passivo e del patrimonio netto
Utile (Perdita) del periodo
73.914.645
71.340
9.160.476
57.427
73.203.469
139.091
8.983.798
58.771
1.083
59.854
39.127
516.425
231.797
835.256
1.457.552
26.743.945
7.280.405
75.491.903
144.020
8.883.660
59.437
1.083
60.520
38.995
833.387
172.210
881.210
1.787.611
26.717.190
7.441.689
28.531.411
75.491.903
714.059
2.329
1.552.572
-
410
633.267
10.975.983
5.961
246.075
26.527.303
13.717.646
3.122.272
12.813.746
206.860
4.858.058
115.362
30.6.2013
71.569.676
96.002
8.561.643
39.133
-
39.133
35.218
608.383
284.167
950.122
1.693.378
23.238.243
7.456.576
28.606.811
71.569.676
729.573
2.329
1.630.799
-
410
581.597
11.235.287
-
108.737
21.539.134
15.283.251
3.185.071
12.192.040
125.579
4.831.209
124.660
31.3.2013
73.336.254
223.496
8.384.225
40.286
-
40.286
43.612
1.168.383
230.964
1.307.735
2.553.159
23.405.765
7.897.195
28.081.434
73.336.254
485.037
2.329
1.605.830
-
410
586.806
10.911.721
196.828
925.693
22.584.747
15.830.498
3.158.013
11.955.356
123.381
4.766.163
203.442
31.12.2012
71.527.134
161.095
8.182.213
37.180
-
37.180
41.769
690.483
257.812
1.275.490
2.266.849
22.569.813
8.980.797
27.063.633
71.527.134
411.403
2.329
1.668.500
-
416
591.993
10.963.847
194.342
925.466
23.689.628
14.345.732
3.220.200
11.449.348
121.026
3.814.263
128.641
30.9.2012
72.811.155
135.445
7.689.221
25.816
-
25.816
39.482
586.110
219.978
1.021.449
2.222.922
23.848.486
10.573.704
26.448.542
72.811.155
246.894
124.706
1.638.262
-
422
596.841
10.904.733
-
802.509
13.453.014
24.594.109
3.192.239
10.959.403
122.376
6.047.340
128.307
30.6.2012
72.163.998
-16.847
8.045.123
26.781
-
26.781
40.035
506.219
348.781
900.032
1.822.294
25.299.833
6.362.114
28.829.633
72.163.998
525.208
124.706
1.614.862
-
428
600.856
10.881.080
-
650.707
13.425.567
26.996.600
3.254.437
9.374.570
123.066
4.447.881
144.030
31.3.2012
Dal 30 giugno 2013 i dati contabili evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013), mentre a partire dal 30 settembre 2012 i dati includevano gli effetti della fusione per incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal
23 luglio 2012).
200.
130.+160.+
170.+180.+190. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie
58.488
Fondi per rischi e oneri:
120.
40.166
631.077
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
323.144
100.
Passività fiscali
80.
377.702
1.531.436
30.211.092
7.223.913
26.916.219
73.203.469
73.914.645
24.285.811
420.688
2.329
1.531.234
-
410
628.686
10.976.197
5.692
231.834
26.013.350
12.491.061
3.149.620
13.968.794
207.370
3.449.192
127.012
30.9.2013
656.676
2.329
1.727.626
-
410
650.742
10.608.614
5.418
215.310
25.168.913
13.487.366
3.086.815
14.753.276
208.143
3.191.080
151.927
31.12.2013
110.
Passività finanziarie di negoziazione
Derivati di copertura
40.
Titoli in circolazione
30.
60.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
10.
20.
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Totale dell'attivo
Attività fiscali
130.
di cui: avviamento
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
70.
80.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
50.
60.
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30.
20.
40.
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
10.
ATTIVO
Importi in migliaia di euro
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati
378 Relazioni e Bilanci 2013
Margine d'interesse
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(22.977)
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo
210.
290.
71.340
(311.175)
(86)
382.601
-
223.496
(60.718)
(20.051)
304.265
-
43.537
260.728
37.250
(11.106)
(42.748)
(67.600)
344.932
(319.622)
(24.303)
(165.873)
(129.446)
664.554
116.735
247.705
(12.211)
339.096
(26.771)
31.12.2012
B
(152.156)
250.457
(19.965)
78.336
-
203.276
(124.940)
(43.420)
(9.752)
(2.381)
120.515
26.862
21.680
(1.326)
(882)
23.888
48.542
(8.418)
(14.760)
17.450
(91.891)
146.161
Variazioni
A-B
(68,1%)
412,5%
(99,6%)
25,7%
-
466,9%
(47,9%)
n.s.
(87,8%)
(5,6%)
178,3%
7,8%
6,8%
(5,5%)
(0,5%)
18,5%
7,3%
(7,2%)
(6,0%)
n.s.
(27,1%)
n.s.
Variazioni %
A/B
(67.751)
(310.274)
(86)
242.609
-
218.997
23.612
(6.152)
(523)
(3.103)
(99.321)
132.711
(82.675)
(5.692)
(36.195)
(40.788)
215.386
27.147
121.023
(285)
16.568
50.933
IV trimestre
2013
C
62.401
(60.718)
(17.991)
141.110
-
(8.312)
149.422
15.441
277
4.901
(13.158)
141.961
(90.698)
(6.385)
(50.633)
(33.680)
232.659
32.020
115.245
(4.012)
111.854
(22.448)
IV trimestre
2012
D
(130.152)
249.556
(17.905)
101.499
-
227.309
(125.810)
(21.593)
(800)
(8.004)
86.163
(9.250)
(8.023)
(693)
(14.438)
7.108
(17.273)
(4.873)
5.778
(3.727)
(95.286)
73.381
Variazioni
C-D
n.s.
411,0%
(99,5%)
71,9%
-
n.s.
(84,2%)
n.s.
n.s.
n.s.
-
(6,5%)
(8,8%)
(10,9%)
(28,5%)
21,1%
(7,4%)
(15,2%)
5,0%
(92,9%)
(85,2%)
n.s.
Variazioni %
C/D
I dati economici al 31 dicembre 2013 includono gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013 e dal 1° gennaio 2013 per gli aspetti contabili e fiscali).
I dati economici al 31 dicembre 2012 includevano gli effetti dell’incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012 e dal 1° gennaio 2012 per gli aspetti contabili e fiscali, operazione che era stata preceduta dal conferimento del ramo d’azienda CQS da B@nca 24-7
a Prestitalia, con efficacia dal 1° luglio 2012).
Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte
150.a
Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di
valore su partecipazioni del Gruppo
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
260.
280.
246.813
(6.170)
135.788
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
250.
(1.354)
(40.367)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(188.115)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
371.794
(341.302)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
Risultato della gestione operativa
Oneri operativi
(164.991)
210.+240.
160.
130.b+c+d
130.a
170.+180.
Altre spese amministrative
150.b
713.096
(153.334)
Proventi operativi
Spese per il personale
108.317
232.945
5.239
247.205
119.390
31.12.2013
A
Altri oneri/proventi di gestione
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
150.a
190.
80.+90.+
100.+110.
40.-50.
70.
10.-20.
Importi in migliaia di euro
Conto economico riclassificato
Relazione sulla gestione 379
Margine d'interesse
50.933
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
260.
280.
(67.751)
Utile (perdita) del periodo
290.
(4.929)
-
-
(4.929)
-
10.711
(15.640)
(18)
160
(3.197)
(33.552)
20.967
(84.820)
(5.683)
(41.325)
(37.812)
105.787
25.592
50.158
(880)
1.115
29.802
III trimestre
2013
48.018
-
-
48.018
-
(7.086)
55.104
23
(1.609)
(32.844)
(30.701)
120.235
(97.423)
(6.040)
(48.699)
(42.684)
217.658
27.487
65.469
9.831
63.705
51.166
II trimestre
96.002
(901)
-
96.903
-
24.191
72.712
(23)
618
(1.223)
(24.541)
97.881
(76.384)
(5.562)
(38.772)
(32.050)
174.265
28.091
(3.705)
(3.427)
165.817
(12.511)
I trimestre
62.401
(60.718)
(17.991)
141.110
-
(8.312)
149.422
15.441
277
4.901
(13.158)
141.961
(90.698)
(6.385)
(50.633)
(33.680)
232.659
32.020
115.245
(4.012)
111.854
(22.448)
IV trimestre
25.650
-
(1.845)
27.495
(13)
(628)
28.136
21.815
(2.414)
(383)
(53.229)
62.347
(97.039)
(5.969)
(52.577)
(38.493)
159.386
35.489
30.208
4.532
4.884
84.273
III trimestre
2012
152.292
-
(60)
152.352
-
51.874
100.478
(4)
(3.958)
(44.339)
(1.168)
149.947
(63.665)
(5.943)
(32.832)
(24.890)
213.612
24.629
14.264
(8.504)
218.922
(35.699)
II trimestre
(16.847)
-
(155)
(16.692)
13
603
(17.308)
(2)
(5.011)
(2.927)
(45)
(9.323)
(68.220)
(6.006)
(29.831)
(32.383)
58.897
24.597
87.988
(4.227)
3.436
(52.897)
I trimestre
Dal 30 giugno 2013 i dati contabili evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013), mentre dal 30 settembre 2012 i dati includevano gli effetti della fusione per incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012).
(310.274)
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
210.
(86)
Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte
242.609
-
150.a
Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di
valore su partecipazioni del Gruppo
23.612
218.997
(6.152)
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
250.
(523)
(3.103)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
132.711
(99.321)
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(82.675)
Oneri operativi
(5.692)
(36.195)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Altre spese amministrative
215.386
(40.788)
Proventi operativi
Spese per il personale
27.147
121.023
(285)
16.568
Altri oneri/proventi di gestione
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
IV trimestre
210.+240.
160.
130.b+c+d
130.a
170.+180.
150.b
150.a
190.
80.+90.+
100.+110.
40.-50.
70.
10.-20.
Importi in migliaia di euro
Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato
380 Relazioni e Bilanci 2013
(22.977)
(6.170)
135.788
246.813
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
al netto delle imposte
Oneri per incentivi all'esodo al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/
riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
71.340
(311.175)
(86)
382.601
-
(1.354)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
(40.367)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
371.794
(188.115)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Risultato della gestione operativa
(341.302)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
(164.991)
Altre spese amministrative
713.096
Proventi operativi
(153.334)
Altri oneri/proventi di gestione
Spese per il personale
232.945
108.317
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e
delle attività/passività valutate al fair value
5.239
247.205
Commissioni nette
119.390
Dividendi e proventi simili
31.12.2013
Margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
311.175
311.175
-
-
-
-
-
16.136
16.136
(5.632)
21.768
21.768
-
-
-
Rettifiche
Impairment
e riprese di
su titoli
valore su
azionari,
partecipazioni obbligazionari
del Gruppo
e quote
OICR (AFS)
(53.193)
(53.193)
(4.228)
(48.965)
(48.965)
-
(48.965)
(48.965)
2.436
2.436
(1.174)
3.610
3.610
3.610
3.610
-
Canone
Cessione
service per
di azioni
Intesa migrazione di
Sanpaolo Centrobanca
sul sistema
e A2A
target
(AFS)
(500)
(500)
37
(537)
(537)
-
(537)
(537)
Earn out
Cerved
Group
(3.228)
(3.228)
1.594
(4.822)
(4.822)
-
(4.822)
(4.822)
6.561
6.561
6.561
6.561
-
-
-
(450)
(450)
6
(456)
(456)
-
-
-
Integrazione
Utile da
Cessione
prezzo
riacquisto
della
cessione
di passività controllata
finanziarie
Banque de partecipazione
(EMTN Dépôts et de UBI Insurance
Broker
subordinato)
Gestion Sa
(Svizzera)
Componenti non ricorrenti
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti
non ricorrenti: dettagli
86
86
-
-
-
-
-
Incentivi
all'esodo
(ex Legge
n. 214 del
22 dicembre
2011)
(212.645)
(212.645)
(212.645)
-
-
-
-
137.718
-
-
137.718
-
24.771
112.947
(65)
(1.354)
(18.599)
(188.115)
321.080
(337.692)
(22.977)
(161.381)
(153.334)
658.772
108.317
178.621
5.239
247.205
119.390
Iscrizione al netto delle
DTA IRAP su componenti
avviamenti non ricorrenti
affrancati
31.12.2013
Relazione sulla gestione 381
(20.051)
(60.718)
223.496
Oneri per incentivi all'esodo al netto delle imposte
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
304.265
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di
valore su partecipazioni del Gruppo
-
43.537
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
37.250
260.728
(11.106)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
(42.748)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
(67.600)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
344.932
(319.622)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
Risultato della gestione operativa
Oneri operativi
60.718
60.718
-
-
-
-
34.354
34.354
34.354
34.354
-
-
13.869
13.869
(5.067)
18.936
18.936
-
-
4.095
4.095
(1.972)
6.067
6.067
6.067
20.051
20.051
-
-
-
-
(53.230)
(53.230)
(2.886)
(50.344)
(36.816)
(13.528)
-
(24.992)
(24.992)
(24.992)
-
-
-
(8.298)
(8.298)
(8.298)
-
-
-
(3.321)
(3.321)
(3.321)
-
-
-
-
651.026
116.735
266.742
-
-
266.742
-
(2.999)
269.741
434
(11.106)
10.542
(67.600)
337.471
(313.555)
(24.303)
(159.806)
6.067
-
(24.303)
-
(165.873)
(13.528)
Altre spese amministrative
-
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
-
(129.446)
-
(129.446)
Spese per il personale
-
664.554
Proventi operativi
-
116.735
Altri oneri/proventi di gestione
234.177
247.705
(13.528)
(12.211)
(26.771)
al netto delle
componenti
non ricorrenti
(12.211)
Credito
Affrancamento
delle deduzioni d'imposta anni
extra-contabili pregressi per
deduzione
relative al
ai fini IRES
fondo rischi e
svalutazioni dell'IRAP sul
costo del
crediti di UBI
Banca ai sensi lavoro ai sensi
L. 214/2011
L. 244/2007
(Quadro EC)
Commissioni nette
Cessione Riallineamento
partecipazioni
ai sensi
Arca SGR,
L.111/2011
UBI Insurance
e L. 214/2011
Broker e dei valori fiscali
parziale dell'avviamento
cessione delle di BPA iscritto
azioni Intesa
nel bilancio
Sanpaolo
consolidato
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
Incentivi
all'esodo
(ex Legge
n. 214 del
22 dicembre
2011)
339.096
Canone di
service per la
migrazione di
B@nca 24-7
e di
Centrobanca
sul sistema
target
(26.771)
Impairment
su altri titoli
azionari e
quote OICR
(AFS)
31.12.2012
339.096
Rettifiche Impairment sui
di valore su titoli azionari
(AFS) Intesa
partecipazioni
Sanpaolo e
del Gruppo
A2A
Componenti non ricorrenti
Margine d'interesse
31.12.2012
Dividendi e proventi simili
Importi in migliaia di euro
(segue)
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti
31.12.2013
al netto delle
componenti non
ricorrenti
31.12.2012
al netto delle
componenti non
ricorrenti
Margine d'interesse
119.390
(26.771)
146.161
n.s.
Dividendi e proventi simili
247.205
339.096
(91.891)
(27,1%)
5.239
(12.211)
17.450
n.s.
Importi in migliaia di euro
Commissioni nette
Variazioni
Variazioni %
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/
passività valutate al fair value
178.621
234.177
(55.556)
(23,7%)
Altri oneri/proventi di gestione
108.317
116.735
(8.418)
(7,2%)
Proventi operativi
658.772
651.026
7.746
1,2%
Spese per il personale
(153.334)
(129.446)
23.888
18,5%
Altre spese amministrative
(161.381)
(159.806)
1.575
1,0%
(22.977)
(24.303)
(1.326)
(5,5%)
(337.692)
(313.555)
24.137
7,7%
321.080
337.471
(16.391)
(4,9%)
(188.115)
(67.600)
120.515
178,3%
(18.599)
10.542
(29.141)
n.s.
(1.354)
(11.106)
(9.752)
(87,8%)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
382 Relazioni e Bilanci 2013
(65)
434
(499)
n.s.
112.947
269.741
(156.794)
(58,1%)
24.771
(2.999)
27.770
n.s.
-
-
-
-
137.718
266.742
(129.024)
(48,4%)
Prospetti di raccordo
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2013
Importi in migliaia di euro
Voci
10.-20.
70.
40.-50.
Margine d'interesse
Dividendi e proventi simili
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
80.+90.+ cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair
100.+110. value
190.
Altri oneri/proventi di gestione
Proventi operativi
150.a
Spese per il personale
150.b
Altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
170.+180. immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
130.a
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
130.
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
b+c+d
attività/passività finanziarie
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle
250.
imposte
260.
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
280.
delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo
e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle
150.a
imposte
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al
210.
netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
31.12.2013
Schema del
bilancio
dell'impresa
Riclassifiche
Recupero
imposte
Ammortamenti
per migliorie su
beni di terzi
31.12.2013
Rettifiche di valore
su partecipazioni
del Gruppo
Oneri per Piano
di incentivi
all'esodo
119.390
247.205
5.239
232.945
116.334
721.113
(153.453)
(173.135)
(22.850)
(349.438)
371.675
(188.115)
119.390
247.205
5.239
(8.144)
(8.144)
127
127
-
119
(127)
(127)
-
-
119
119
8.144
8.144
-
(40.367)
(1.354)
(316.390)
(174.551)
245.891
310.220
-
-
310.220
955
(22.977)
(341.302)
371.794
(188.115)
119
(33)
135.788
246.813
-
-
-
311.175
86
382.601
(86)
(86)
(311.175)
-
-
(311.175)
71.340
Rettifiche di valore
su partecipazioni
del Gruppo
Oneri per Piano
di incentivi
all'esodo
71.340
232.945
108.317
713.096
(153.334)
(164.991)
(40.367)
(1.354)
(6.170)
71.340
Prospetto
riclassificato
-
-
Recupero
imposte
Ammortamenti
per migliorie su
beni di terzi
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2012
Importi in migliaia di euro
Voci
10.-20.
70.
40.-50.
Margine d'interesse
Dividendi e proventi simili
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
80.+90. cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair
+100.+110. value
190.
Altri oneri/proventi di gestione
Proventi operativi
150.a
Spese per il personale
150.b
Altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
170.+180. immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
130.a
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
130.
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
b+c+d
attività/passività finanziarie
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente
250.
al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio
260.
dell'operatività corrente
Utile dei gruppi di attività in via di dismissione
280.
al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per
incentivi all'esodo e rettifiche di valore
su partecipazioni del Gruppo
Oneri per il Piano di incentivi all'esodo
150.a
al netto delle imposte
Rettifiche di valore su partecipazioni
210.
del Gruppo al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
31.12.2012
Schema del
bilancio
dell’impresa
Riclassifiche
31.12.2012
(26.771)
339.096
(12.211)
247.705
125.404
673.223
(157.103)
(174.669)
(24.176)
(355.948)
317.275
(67.600)
(26.771)
339.096
(12.211)
(8.796)
(8.796)
127
127
-
27.657
(127)
(127)
-
-
27.657
27.657
8.796
8.796
-
(42.748)
(11.106)
(23.468)
172.353
-
-
60.718
(24.303)
(319.622)
344.932
(67.600)
27.657
260.728
(7.606)
43.537
-
-
-
60.718
223.496
247.705
116.735
664.554
(129.446)
(165.873)
(42.748)
(11.106)
37.250
60.718
51.143
223.496
Prospetto
riclassificato
-
-
(60.718)
-
20.051
304.265
(20.051)
(20.051)
-
(60.718)
223.496
Relazione sulla gestione 383
Note esplicative alla redazione dei prospetti
Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi
aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 2° Aggiornamento emesso
il 21 gennaio 2014.
Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti
regole:
- i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle
imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative;
- la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di
ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;
- gli oneri per il Piano di incentivi all’esodo al netto delle imposte includono, parzialmente, la voce 150a dello schema contabile;
­- le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte includono la quasi totalità della voce 210 dello
schema contabile.
La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine
di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici
prospetti di raccordo.
Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei
prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio
inserite nei successivi capitoli.
Come già indicato, in seguito all’incorporazione di Centrobanca Spa – perfezionatasi il 6 maggio 2013 ma efficace dal 1° gennaio 2013
relativamente agli aspetti contabili e fiscali – a fronte della quale non sono stati redatti prospetti riclassificati pro-forma comparativi1 , si
evidenzia quanto segue:
a partire dal 30 giugno 2013 i dati patrimoniali includono gli effetti della fusione di Centrobanca; i dati antecedenti non sono pertanto
omogenei;
a partire dal 30 giugno 2013 i dati economici includono gli effetti dell’incorporazione di Centrobanca. Le situazioni contabili precedenti
si presentano disomogenee in quanto il conto economico del secondo trimestre 2013 ha recepito tutti i dati economici di Centrobanca
riferiti anche al primo trimestre 2013 (stante la decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2013); esattamente come il terzo
trimestre 2012 aveva recepito tutti i dati economici di B@nca 24-7 riferiti anche al primo semestre 2012 (stante la decorrenza degli effetti
contabili e fiscali dell’incorporazione della ex Consumer Bank dal 1° gennaio 2012).
Ne discende che il confronto fra i due esercizi, come pure la disamina del quarto trimestre 2013 rispetto al quarto trimestre 2012, non
consentono di cogliere la reale evoluzione di UBI Banca/Centrobanca che emerge soltanto nel raffronto fra il quarto ed il terzo trimestre 2013.
•
•
Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del
28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in
termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti
– essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:
Esercizio 2013:
- rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
(Prestitalia, UBI Leasing, UBI Pramerica SGR e BY YOU);
- impairment su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS);
- cessione delle azioni Intesa Sanpaolo e A2A (AFS);
- canone di service per la migrazione della ex Centrobanca sul
sistema target;
- adeguamento di prezzo per la cessione della partecipazione in
Centrale Bilanci (ora Cerved Group) avvenuta nel 2008;
- utile dal riacquisto di titoli obbligazionari subordinati (Tier 2)
emessi nell’ambito del Programma EMTN;
- cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa
(Svizzera);
- integrazione di prezzo per la cessione di UBI Insurance Broker;
- incentivi all’esodo (ex Legge n. 214 del 22 dicembre 2011);
- iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA) IRAP, non
stanziate nei precedenti esercizi, sugli avviamenti riallineati.
Esercizio 2012:
- rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo;
- impairment sui titoli azionari Intesa Sanpaolo e A2A (AFS) e su
altri titoli azionari e quote OICR (AFS);
- canone di service per la migrazione della ex B@nca 24-7 e della ex
Centrobanca sul sistema target;
- incentivi all’esodo (ex Legge n. 214 del 22 dicembre 2011);
- cessione di Arca SGR, di UBI Insurance Broker e parziale cessione
delle azioni Intesa Sanpaolo;
- riallineamento dei valori fiscali dell’avviamento di BPA iscritto nel
bilancio consolidato (ai sensi L. 111/2011 e L. 214/2011);
- affrancamento delle deduzioni extra-contabili relative al fondo
rischi e svalutazioni crediti di UBI Banca (ai sensi L. 244/2007 –
Quadro EC);
- credito d’imposta per anni pregressi relativo alle deduzioni ai fini IRES
dell’IRAP sul costo del lavoro (ai sensi L. 214/2011).
1 A tal proposito va tuttavia considerato che:
- ­l’impatto di Centrobanca sullo Stato patrimoniale di UBI Banca era pari al 13,3% del totale attivo al 31 marzo 2013. L’incorporata concentrava il proprio business
nell’erogazione dei crediti a clientela (l’85% del total asset di Centrobanca al 31 marzo 2013, includendo anche il complementare portafoglio corporate bond
nonché la liquidità investita in titoli emessi dalla Capogruppo); l’attività veniva finanziata con l’emissione di obbligazioni (66%), per oltre un terzo sottoscritte
dalla Capogruppo, e attraverso linee interbancarie a breve termine messe a disposizione da UBI Banca (21% circa), pari complessivamente all’87% del passivo di
Centrobanca al 31 marzo 2013;
- l’impatto di B@nca 24-7 sullo Stato patrimoniale di UBI Banca era pari al 15,7% del totale dell’attivo della Capogruppo al 30 giugno 2012. Anche la Consumer Bank
concentrava il proprio business nell’erogazione dei crediti verso clientela (86% del total asset di B@nca 24-7 al 30 giugno 2012), finanziati esclusivamente con raccolta
presso UBI Banca (prestiti obbligazionari, depositi interbancari e pronti contro termine, complessivamente pari all’86% del passivo dell’incorporata al 30 giugno 2012).
384 Relazioni e Bilanci 2013
Il conto economico
I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti
riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto
economico al netto delle principali componenti non ricorrenti
(sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai
quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state
uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle
Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché
ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento
proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato sia
i dodici mesi (l’esercizio 2013 rispetto al precedente), sia il
quarto trimestre (quest’ultimo – evidenziato da un leggero
sfondo – viene raffrontato con il precedente terzo trimestre,
in modo da cogliere fenomeni e tendenze che abbiano
alimentato i risultati progressivi dell’anno).
A partire dal secondo trimestre 2013, le situazioni contabili
(economica e patrimoniale) della Capogruppo sono state
impattate dalla fusione per incorporazione di Centrobanca, che
ha ulteriormente modificato, dopo l’incorporazione di B@nca
24-7 del 2012, la natura di holding fino ad allora prevalente. Si
ricorda peraltro che i dati di raffronto non sono stati riesposti
per tenere conto dell’operazione societaria infragruppo.
In un contesto economico che continua a manifestare la
propria fragilità, caratterizzato dalla modesta domanda di
credito delle imprese, dall’espansione dei crediti problematici,
da un livello bassissimo dei tassi d’interesse e da una ritrovata
stabilità dei mercati finanziari, culminata nella riduzione del
differenziale fra i titoli decennali tedeschi e italiani ai livelli
precedenti alla crisi del debito sovrano, l’esercizio 2013 si è
chiuso con un risultato netto di 71,3 milioni di euro, rispetto ai
223,5 milioni registrati nel 20121.
In realtà il conto economico della Capogruppo ha recepito da un
lato le rettifiche di valore su alcune partecipazioni del Gruppo,
quale conseguenza dei periodici test di impairment, e dall’altro
l’iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA) IRAP,
non stanziate nei precedenti esercizi, relative agli avviamenti
riallineati, oltre agli effetti dell’incorporazione di Centrobanca
(così come il precedente esercizio era stato interessato
dall’incorporazione di B@nca 24-7). L’aggregazione ha
determinato maggiori oneri operativi (+21,7 milioni) e maggiori
rettifiche di valore su crediti (+120,5 milioni), evidenziando
al tempo stesso valori positivi per talune voci di ricavo, quali
il margine d’interesse e le commissioni nette (+163,6 milioni
complessivamente), che in passato si presentavano negative
per la natura stessa di holding di UBI Banca.
Quale effetto del citato impairment, benché in gran parte
compensato dalla componente fiscale non ricorrente, nel
quarto trimestre dell’anno si è generata una perdita netta
di 67,8 milioni, a fronte dei +62,4 milioni dell’analogo
periodo 2012 e del risultato negativo per 4,9 milioni del
terzo trimestre 2013 (influenzato dall’incasso irrisorio di
dividendi, ma anche da un’operatività con la clientela
molto contenuta).
Il conto economico progressivo dell’esercizio mostra
una crescita dei proventi operativi – espressione della
gestione bancaria caratteristica – a 713,1 milioni (+48,5
milioni), grazie alle determinanti di seguito specificate.
Prima di analizzare le singole voci di ricavo, è opportuno ricordare
il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo
i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui
garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità
di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale
gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie del Gruppo.
Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente
alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca
detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate
e gli utili da queste distribuiti ne hanno sempre costituito la
primaria fonte reddituale. Tale ruolo non si è certo affievolito
dopo le operazioni di concentrazione societaria poste in essere
nell’ultimo biennio, bensì è stato affiancato da una nuova attività
commerciale – creditizia specialistica, in capo alla ex Centrobanca,
e quale emittente carte di credito, nonché gestore dello stock
residuale di mutui extra-captive, prestiti personali e finalizzati,
della ex B@nca 24-7 – riflessa anche dalla parziale modifica della
struttura del conto economico.
I dividendi e proventi simili si sono attestati a 247,2
milioni (-91,9 milioni rispetto al 2012), provenienti per
132,4 milioni dalle Banche Rete (di cui 107,4 milioni
dalla Banca Popolare di Bergamo) e per 105 milioni
dalle Società Prodotto (dei quali 45,4 milioni relativi a
Lombarda Vita e 25,7 milioni a UBI Pramerica SGR). Dal
portafoglio titoli di proprietà sono stati incassati 9,8
milioni, prevalentemente originati dal comparto AFS.
DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI
Importi in migliaia di euro
Banca Popolare di Bergamo Spa
31.12.2013
31.12.2012
107.433
116.590
Lombarda Vita Spa
45.361
-
UBI Pramerica SGR Spa
25.683
24.256
Banco di Brescia Spa
13.372
73.518
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
11.551
35.307
-
39.317
Banca Carime
Banca Regionale Europea Spa
-
20.891
Banca Popolare di Ancona Spa
-
1.910
Centrobanca Spa (incorporata il 6 maggio 2013)
-
1.268
UBI Factor Spa
Altre partecipazioni (voce 100)
Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni
2.275
1.042
31.713
11.225
237.388
325.324
Dividendi percepiti da voce 40 AFS
8.600
13.771
di cui Intesa Sanpaolo
3.880
9.011
Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e
voce 30 Fair Value Option
Totale dividendi e proventi simili
1.217
1
247.205
339.096
1 Entrambi i periodi evidenziano componenti non ricorrenti negative – pari a -66,4 milioni nel 2013 (dovute prevalentemente agli impairment sulle partecipazioni del
Gruppo, nonostante l’effetto positivo dell’iscrizione di imposte anticipate attive IRAP sugli avviamenti riallineati e della cessione delle azioni Intesa Sanpaolo) e a
-43,2 milioni nel 2012 (principalmente per effetto di rettifiche su partecipazioni del Gruppo e su azioni e fondi in portafoglio, benché mitigate da cessioni di azioni e
partecipazioni, nonché dall’iscrizione del riallineamento fiscale sull’avviamento di BPA e dall’affrancamento delle deduzioni del Quadro EC) – escludendo le quali il
risultato dell’esercizio si attesta a 137,7 milioni, rispetto ai 266,7 milioni dei dodici mesi di raffronto.
Relazione sulla gestione 385
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE
Importi in migliaia di euro
Plusvalenze
(A)
Utile da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
31.12.2013
[(A+B)-(C+D)]
31.12.2012
1. Attività finanziarie di negoziazione
9.978
80.336
(546)
(30.564)
59.204
70.745
9.647
51.263
(477)
(4.749)
55.684
78.493
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
313
1.774
(40)
(81)
1.966
(1.038)
1.3 Quote di O.I.C.R.
18
126
(29)
(45)
70
42
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
27.173
-
(25.689)
1.484
(6.752)
2. Passività finanziarie di negoziazione
11.187
-
(438)
-
10.749
9.530
11.187
-
(438)
-
10.749
9.530
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
-
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
-
3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari
- su titoli di debito e tassi di interesse
- su titoli di capitale e indici azionari
- su valute e oro
- altri
X
X
X
X
(1.116)
7.343
424.572
587.602
(436.119)
(601.298)
(23.888)
(10.144)
424.572
587.602
(433.189)
(596.548)
(16.208)
(5.018)
423.502
580.270
(432.196)
(587.985)
(16.409)
(9.775)
37
3.115
-
(4.435)
(1.283)
4.313
X
X
X
X
1.355
444
1.033
4.217
(993)
(4.128)
129
-
-
-
(2.930)
(4.750)
(7.680)
(5.126)
445.737
667.938
(437.103)
(631.862)
44.949
77.474
31.12.2013
31.12.2012
(4.182)
12.942
Risultato netto
31.12.2013
31.12.2012
2.251
4.2 Derivati su crediti
Totale
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA
Importi in migliaia di euro
Risultato netto dell'attività di copertura
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO
Importi in migliaia di euro
Utili
Perdite
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
-
166
(2.504)
(2.338)
(510)
192.759
(4.567)
188.192
140.036
3.1 Titoli di debito
141.615
(4.526)
137.089
125.185
3.2 Titoli di capitale
51.144
(41)
51.103
14.663
3.3 Quote di O.I.C.R.
-
-
-
188
3.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
192.925
(7.071)
185.854
141.777
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
3. Titoli in circolazione
Totale passività
Totale
6.764
(3.603)
3.161
14.309
6.764
(3.603)
3.161
14.309
199.689
(10.674)
189.015
156.086
31.12.2013
31.12.2012
3.163
1.203
232.945
247.705
RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
Importi in migliaia di euro
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE, DI COPERTURA, DI CESSIONE/RIACQUISTO E DELLE
ATTIVITÀ/PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE
386 Relazioni e Bilanci 2013
In termini di dinamiche, come si può osservare dalla tabella,
la flessione generalizzata della contribuzione delle Banche
Rete (-155,2 milioni) ha risentito sì dei minori utili realizzati,
ma anche del venir meno della distribuzione straordinaria
(110 milioni) effettuata nel 2012 dalla Popolare di Bergamo e
dal Banco di Brescia a beneficio del Socio unico (UBI Banca).
Si era trattato di una distribuzione di riserve (come era avvenuto
anche nel 2011), giustificata dal significativo rafforzamento
patrimoniale conseguito dalle due Banche sulla base della policy di
Gruppo in materia di pay-out, che negli ultimi anni aveva previsto di
destinare a dividendi una quota non rilevante dell'utile distribuibile.
La riduzione degli utili di provenienza bancaria è stata più
che compensata dalla distribuzione dei dividendi delle
altre Società (+67,2 milioni, provenienti in gran parte da
Lombarda Vita); mentre il portafoglio titoli ha ridotto il
proprio apporto (-3,9 milioni), soprattutto per effetto della
progressiva dismissione delle azioni Intesa Sanpaolo.
Il risultato netto dell’attività finanziaria ha totalizzato 232,9
milioni generati dalla negoziazione, ma soprattutto dalla
cessione di titoli di Stato e azioni (247,7 milioni nel 2012).
In particolare:
• la negoziazione ha registrato un saldo positivo prossimo
ai 45 milioni (77,5 milioni nel 2012), riconducibile
per -7,7 milioni ai derivati su crediti, per +1,7 milioni
all’attività in valuta, per +0,7 milioni ai titoli di capitale
e derivati connessi, per +55,7 milioni al comparto dei
titoli di debito2 (di cui 32,9 milioni quali utili realizzati
dalla chiusura di scoperti tecnici), per +10,8 milioni alle
plusvalenze sui titoli di debito scoperti, nonché per -16,4
milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse
(utili, plusvalenze e ratei).
Quest’ultima componente incorpora in realtà perdite su derivati
riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni (contabilizzate a inizio
anno) rivenienti principalmente dalla manovra di ottimizzazione
delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di
propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle
attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto è stato
bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche
Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro
sul bilancio consolidato;
• la valutazione al fair value – riferita agli investimenti
in fondi Tages, alla residuale posizione in hedge fund,
nonché alle partecipazioni di private equity della ex
Corporate Bank del Gruppo – è stata positiva per 3,2
milioni (1,2 milioni nel 2012);
• la
copertura – che esprime la variazione di fair value
dei derivati e delle relative poste coperte – è risultata
negativa per 4,2 milioni da collegarsi prevalentemente
ai titoli AFS, il cui impatto è stato comunque mitigato
dagli effetti rivenienti dalla “protezione” dei prestiti
obbligazionari (+12,9 milioni nel 2012, riferibili per 8,9
milioni alle emissioni obbligazionarie, per 3,2 milioni ai
titoli AFS in portafoglio, nonché per 0,8 milioni ai mutui
e finanziamenti);
• la cessione di AFS e il riacquisto di passività finanziarie
hanno dato luogo a utili per 189 milioni, riconducibili:
- per 137,1 milioni ai titoli di debito, di cui +138,8 milioni
da titoli di Stato italiani e -1,7 milioni dalla vendita di
altre obbligazioni, perlopiù di emittenti bancari;
- per 51,1 milioni ai titoli di capitale, di cui 48,4 milioni la
plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su
A2A e 0,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla
cessione di Cerved Group realizzata nel 2008, importi
tutti oggetto di normalizzazione, ai quali si aggiungono
1,6 milioni dalla dismissione della partecipazione in
Unione Fiduciaria;
- per 3,2 milioni al riacquisto di proprie emissioni
obbligazionarie, al cui interno figurano i 4,8 milioni, non
ricorrenti, rivenienti dal buy-back attuato nel mese di
settembre 2013 del prestito Lower Tier 2 callable con
scadenza 2018;
- per -2,3 milioni dalla cessione di diversi pacchetti di
crediti, prevalentemente sofferenze chirografarie della ex
B@nca 24-7 e marginali posizioni della ex Centrobanca.
Nel 2012 erano stati conseguiti 156,1 milioni, di cui: 125,2 milioni
dalla vendita di titoli di Stato italiani; 13,5 milioni dalla parziale
vendita di azioni Intesa Sanpaolo (non ricorrenti); 1,1 milioni
dalla cessione della partecipazione nella Società per i Mercati
di Varese; 2,3 milioni da un certificato di deposito bancario; -0,5
milioni dalla cessione di un portafoglio di sofferenze della ex B@
nca 24-7; mentre 14,3 milioni derivavano dal riacquisto di titoli,
per la maggior parte emessi all’interno del Programma EMTN.
Il margine d’interesse – grazie all’attività di finanziamento
rilevata dalle Banche incorporate – è divenuto positivo3
per 119,4 milioni, contro il dato negativo per 26,8
milioni del 20124.
L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore
di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto
presente che l’operatività della Capogruppo continua ad
essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori
(ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete
per impieghi alle Società Prodotto).
Più precisamente5:
•il
portafoglio titoli di proprietà ha generato un flusso di
interessi attivi pari a 406,5 milioni (399,5 milioni nel 20126),
a fronte di investimenti in titoli di debito cresciuti nei dodici
mesi di 1,9 miliardi. Gli acquisti di titoli di Stato italiani
continuano ad assicurare un contributo rilevante al margine
d’interesse (418 milioni gli interessi percepiti da AFS e
108,8 milioni dal portafoglio HTM), sebbene il comparto
sconti complessivamente i costi degli scoperti tecnici e
della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali
corrisposti sui derivati);
• l’attività
sul mercato interbancario, focalizzata
prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha
dato luogo ad un saldo negativo di 208,7 milioni
2 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati finanziari, la lettura aggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi derivati non ha più ragion
d’essere, senza che ne siano inficiati i dati precedentemente pubblicati, che evidentemente rispecchiavano la situazione a suo tempo oggetto di disamina.
3 Il margine d’interesse si presentava negativo per la struttura caratteristica della holding, che incorpora il costo finanziario degli investimenti nelle
partecipazioni del Gruppo fra gli interessi passivi, mentre i correlati ricavi alimentano la voce dividendi.
4 La media del tasso Euribor a 1 mese è diminuita dallo 0,338% del 2012 allo 0,131% del 2013.
5 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura e delle passività finanziarie di negoziazione all’interno
delle diverse aree di attività (finanziaria, con banche, con clientela).
6 Il dato non include gli interessi sui titoli di debito AFS di pertinenza di Centrobanca per 20,7 milioni, riferiti ad un portafoglio di corporate bond pari a 369,8
milioni.
Relazione sulla gestione 387
INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Titoli di debito
Finanziamenti
Altre operazioni
31.12.2013
31.12.2012
50.127
-
-
50.127
52.819
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
418.007
-
-
418.007
406.356
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
108.802
-
-
108.802
96.150
4. Crediti verso banche
25.372
24.887
-
50.259
183.491
5. Crediti verso clientela
570.699
35.879
562.574
-
598.453
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
7. Derivati di copertura
X
X
3.771
3.771
5.964
8. Altre attività
Totale
X
X
195
195
354
638.187
587.461
3.966
1.229.614
1.315.833
Debiti
Titoli
Altre Passività
31.12.2013
31.12.2012
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
(67.417)
-
-
(67.417)
(97.721)
2. Debiti verso banche
1. Debiti verso banche centrali
(191.583)
X
-
(191.583)
(258.515)
3. Debiti verso clientela
(59.860)
X
-
(59.860)
(132.085)
X
(746.943)
-
(746.943)
(814.965)
(38.728)
4. Titoli in circolazione
(44.003)
-
-
(44.003)
6. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
-
-
-
7. Altre passività e fondi
X
X
(418)
(418)
(590)
8. Derivati di copertura
Totale
X
X
-
-
-
(362.863)
(746.943)
(418)
(1.110.224)
(1.342.604)
119.390
(26.771)
Margine di interesse
(-170,9 milioni nel 2012), sia per la diminuita attività
di impiego (-2,3 miliardi nei dodici mesi, anche per il
venir meno dei finanziamenti per oltre 4 miliardi erogati
alla ex Centrobanca7), sia per la flessione del funding
(-3,8 miliardi, sostanzialmente connessi all’attività
infragruppo). L’aggregato ha peraltro incorporato gli
effetti dell’ulteriore riduzione del costo del denaro:
gli interessi corrisposti sui finanziamenti LTRO (accesi
rispettivamente il 21 dicembre 2011 e 29 febbraio
2012 al tasso dell’1%) sono scesi in parallelo con le
riduzioni operate sul parametro delle operazioni di
rifinanziamento principale (ora allo 0,25%);
• l’attività
con la clientela ha significativamente
ridimensionato il proprio risultato negativo a 78,1 milioni
(-255 milioni nel 2012) anche grazie all’aumento, pur in un
contesto di tassi medi in calo, degli interessi provenienti
dai finanziamenti retail e corporate (complessivamente
598,5 milioni, contro i 570,7 milioni di raffronto, che
pure non recepivano ancora i dati della ex Centrobanca).
Dal lato delle componenti passive gli interessi sui debiti
verso clientela (in calo di 72,2 milioni) hanno beneficiato
delle manovre di ottimizzazione attuate nella prima
parte dell’anno, agendo sulle componenti istituzionali e
corporate a costo marginale più elevato. Benché anche
il costo dei titoli in circolazione sia diminuito di 68
milioni (nonostante il relativo ammontare sia cresciuto
di 6,8 miliardi nei dodici mesi, sia per l’ingresso delle
passività della ex Centrobanca, sia soprattutto per la
progressiva concentrazione dell’attività di emissione in
Capogruppo) quest’ultimo continua a condizionare il
saldo dell’operatività con la clientela. La voce include
peraltro i differenziali positivi incassati prevalentemente
sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria
emissione (130,2 milioni; 121,3 milioni nel precedente
esercizio).
Gli altri proventi e oneri di gestione hanno totalizzato 108,3
milioni (-8,4 milioni), riflettendo una riduzione parallela dei
proventi e degli oneri.
Come si osserva dalla tabella, la voce sintetizza fra l’altro la
flessione abbinata degli altri oneri e sopravvenienze passive
(-9 milioni) e altri proventi e sopravvenienze attive (-14,8
milioni) da ricondurre:
• d a
•
una parte, e in misura prevalente, alla ex B@nca 24-7,
con riferimento alle cartolarizzazioni poste in essere; fra gli
oneri del 2012 confluivano infatti le retrocessioni alla Società
veicolo 24-7 Finance degli interessi attivi incassati sui mutui
ceduti, mentre fra i proventi si registravano gli interessi
percepiti sul titolo emesso dalla stessa SPV, ora fra le “Altre
attività” di UBI Banca;
dall’altra, sempre nel 2012, alla contabilizzazione di una
perdita operativa conseguente ad una rapina in caveau con
correlata attivazione delle coperture assicurative.
La dinamica degli altri proventi di gestione ha inoltre
risentito di un’ulteriore diminuzione (da 62 a 60,3 milioni)
dei ricavi per servizi resi a Società del Gruppo, conseguente
all’uscita dal perimetro servito di Centrobanca, B@nca
24-7, Silf e UBI Insurance Broker, oltre che alle sinergie
manifestatesi per effetto della fusione del Banco di San
Giorgio in BRE (efficace dal 22 ottobre 2012), diminuzione
solo in parte compensata dall’allargamento del service
verso altre Società (Prestitalia e UBI Academy).
7 La voce interessi su crediti verso banche al 31 dicembre 2012 (183,5 milioni) incorporava gli interessi che UBI Banca percepiva dalla ex Centrobanca per i finanziamenti
erogati e le passività sottoscritte per 74,6 milioni (di cui 44,6 milioni su titoli di debito).
388 Relazioni e Bilanci 2013
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE
Importi in migliaia di euro
COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE
31.12.2013
31.12.2012
112.271
129.670
1
-
Recupero altre spese
11.046
11.264
Recuperi di imposte
8.144
8.796
Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili
32.804
33.513
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
60.334
8.086
Altri proventi di gestione
Recupero spese e altri ricavi su c/c
Altri proventi e sopravvenienze attive
10.426
12.071
7.845
6.599
920
590
3. gestioni di portafogli
-
-
62.050
3.1. individuali
-
-
22.843
4. custodia e amministrazione di titoli
739
745
(8.144)
(8.796)
(3.954)
(12.935)
(127)
(127)
(6)
-
(3.948)
(12.935)
Ammortamento migliorie su beni di terzi
Altri oneri e sopravvenienze passive
Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per
cespiti in affitto
Totale altri proventi e oneri di gestione
31.12.2012
6.937
Riclassifica "recuperi di imposte"
127
127
108.317
116.735
a) garanzie rilasciate
31.12.2013
18.071
Altri oneri di gestione
Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria
Importi in migliaia di euro
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
Le commissioni nette si sono portate a +5,2 milioni (-12,2
milioni nel 2012) e sintetizzano:
• da
un lato, il positivo contributo dell’attività
commerciale rilevata dalle Banche incorporate e
allocata prevalentemente nella riga altri servizi (68,5
milioni all’attivo, di cui 36,3 milioni per l’operatività
in carte di credito e 31,9 milioni per l’attività di
finanziamento – mutui e prestiti), cresciuta di 13,9
milioni (variazione al netto della rispettiva voce
passiva), ma anche del collocamento titoli (+1,6
milioni), dell’attività di consulenza (+3,1 milioni) e
della negoziazione (+1,2 milioni netti). Al passivo
si è registrata invece la riduzione delle commissioni
sull’offerta fuori sede di strumenti finanziari (-4,5
milioni), riconducibili ai prodotti collocati dalle Banche
Rete (principalmente carte di credito), parzialmente
compensata da un aumento degli altri servizi (+2,3
milioni), in parte legati all’attività di finanziamento
della clientela;
• dall’altro
lato, il peso delle commissioni passive per
“garanzie ricevute” salite a 46,9 milioni; trattasi (per
46,5 milioni, contro i 42,8 milioni del 2012) del costo
della concessione della garanzia da parte dello Stato
italiano sulle emissioni obbligazionarie effettuate
nel gennaio e nel febbraio 2012 da UBI Banca per
un ammontare di 6 miliardi di valore nominale e
finalizzate ad aumentare gli attivi stanziabili. Il costo
è rappresentato da una percentuale in base annua
applicata al valore nominale delle obbligazioni emesse.
Essendo state emesse dalla Capogruppo, sottoscritte dalla
ex Centrobanca e riacquistate in toto da UBI Banca, in base
ai principi internazionali IAS/IFRS tali passività non vengono
evidenziate contabilmente, analogamente agli interessi attivi
e passivi ad esse riferiti; trovano tuttavia collocazione fra le
attività rifinanziabili inserite nel Collateral Pool a disposizione
presso la BCE.
82
7
11
8. attività di consulenza
5.933
2.821
8.1 in materia di investimenti
5.933
2.821
9. distribuzione di servizi di terzi
906
1.223
9.1. gestioni di portafogli
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
Va peraltro ricordato che fra i “recuperi di altre spese”
sono iscritti i recuperi connessi all’attività operativa della
ex B@nca 24-7: 5,5 milioni relativi a premi assicurativi,
3,1 milioni agli invii degli estratti conto sulle carte di
credito e 1,4 milioni alle spese sui finanziamenti alla
clientela.
1.721
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
-
-
188
482
718
741
1.285
1.176
6
22
23
17
j) altri servizi
68.467
52.271
Totale
94.789
75.983
31.12.2013
31.12.2012
COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
a) garanzie ricevute
(46.866)
(42.865)
c) servizi di gestione e intermediazione:
(26.417)
(30.796)
1. negoziazione di strumenti finanziari
(2.845)
(2.839)
(9)
(2)
3. gestioni di portafogli
-
-
3.1 proprie
-
-
(1.080)
(939)
-
-
(22.483)
(27.016)
(4.975)
(5.568)
2. negoziazione di valute
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. o fferta fuori sede di strumenti finanziari,
prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
(11.292)
(8.965)
Totale
(89.550)
(88.194)
5.239
(12.211)
Commissioni nette
Dal punto di vista congiunturale, i proventi operativi
del quarto trimestre, 215,4 milioni (232,7 milioni
nell’analogo periodo 2012) si confrontano con i 105,8
milioni realizzati nel terzo trimestre. Il raddoppio dei
ricavi va ricondotto principalmente alla dinamica del
margine d’interesse, nonché al risultato dell’attività
finanziaria. In dettaglio:
• dividendi:
nel quarto trimestre sono stati incassati
16,6 milioni (1,1 milioni nel periodo lugliosettembre), pressoché interamente rivenienti
da una distribuzione di riserve effettuata dalle
società assicurative Aviva Vita (12 milioni) e Aviva
Assicurazioni Vita (3,5 milioni) nel mese di dicembre;
• attività finanziaria: il risultato conseguito è stato pari
a 121 milioni (50,2 milioni nei tre mesi precedenti),
di cui 24,6 milioni derivanti dalla negoziazione
Relazione sulla gestione 389
(prevalentemente titoli obbligazionari e per 10,2
milioni dalla chiusura di posizioni scoperte) e 98,7
milioni relativi invece a cessioni, in particolare
di titoli di Stato per 89,1 milioni e delle azioni
Intesa Sanpaolo per 11,8 milioni (non ricorrenti).
Nel quarto trimestre la posizione residuale in titoli
di capitale della Banca con sede a Torino è stata
interamente dismessa;
• margine
d’interesse: sostenuto dalla contribuzione
del portafoglio titoli (105,5 milioni), dal flusso
degli interessi attivi sui finanziamenti (153,3
milioni), nonché dalla contrazione del costo
dell’indebitamento bancario (sceso da 62 a 44
milioni), il margine d’interesse del periodo non solo
si è mantenuto positivo, ma è salito a 50,9 milioni
dai 29,8 milioni del terzo trimestre. Il miglioramento
della voce è stato favorito dal diminuito onere sui
finanziamenti LTRO, dopo la riduzione del tasso di
rifinanziamento principale allo 0,25% che la BCE
ha attuato nel mese di novembre, e dall’aumento,
benché nell’ordine di pochi punti base, dei tassi
di mercato sulle scadenze a più breve termine
(parametri a cui in genere sono ancorati i mutui e i
finanziamenti);
• altri oneri e proventi di gestione: la voce si è mostrata
in linea con il dato di raffronto (27,1 milioni, rispetto
ai precedenti 25,6 milioni);
• commissioni nette: negli ultimi tre mesi dell’anno la
voce è risultata negativa per 0,3 milioni (-0,9 milioni
nel trimestre precedente), frenata sia dal costo
della garanzia dello Stato sui bond emessi a inizio
2012 (11,7 milioni circa), sia dall’ammontare delle
retrocessioni riconosciute ai promotori finanziari
(7,3 milioni), nonostante il contributo garantito
dall’attività commerciale connessa alle due Banche
incorporate (circa 18 milioni).
• per
quanto riguarda invece la parte inferiore della
tabella, si evidenzia la riduzione dei compensi agli
Amministratori (-1 milione), un aumento dei rimborsi
per dipendenti di terzi operativi presso UBI Banca
(+2,2 milioni) ed, in termini ben più significativi, i
minori recuperi di spesa per i “distaccati” presso
altre Società (-23,4 milioni). Trattasi degli effetti della
parziale “cessione di contratti” relativi al personale
distaccato fra la Capogruppo e UBI.S, così come
sancito dall’Accordo Sindacale del 29 novembre 2012,
che in realtà trova esatta compensazione in una posta
di segno contrario allocata fra le spese per il personale
dipendente.
SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
1) Personale dipendente
(183.298)
(183.849)
a) Salari e Stipendi
(128.725)
(128.692)
(34.135)
(34.692)
(7.160)
(7.307)
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
-
-
(681)
(988)
f) Accantonamento al fondo trattamento di
quiescienza e obblighi simili:
(29)
-
- a benefici definiti
(29)
-
g) Versamenti ai fondi di previdenza
complementare esterni:
(6.068)
(6.698)
- a contribuzione definita
(6.068)
(6.698)
i) Altri benefici a favore di dipendenti
(6.500)
(5.472)
(227)
(418)
e) Accantonamento al TFR
2) Altro personale in attività
- Spese per collaboratori con contratto di
somministrazione
- Altre spese
3) Amministratori
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso
altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati
presso la Società
Gli oneri operativi dell’esercizio hanno totalizzato 341,3
milioni, con una variazione di +21,7 milioni, legata in
primo luogo all’ingresso della ex Centrobanca.
Le spese per il personale sono salite a 153,3 milioni,
con un incremento di 23,9 milioni, dovuto in realtà
a fenomeni che non hanno in alcun modo alterato la
dinamica discendente dell’aggregato:
• innanzitutto,
come emerge dalla tabella, l’esborso
complessivo per il personale dipendente non è variato
rispetto al 2012 (poco più di 183 milioni), nonostante
l’avvenuta incorporazione - nel maggio 2013 – della ex
Corporate Bank (306 risorse medie al 31 dicembre 2012,
per un ammontare di spesa pari a 28,5 milioni). A parità
di perimetro le spese per il personale mostrano infatti un
calo di 5,5 milioni, giustificato dall’azione congiunta di
più componenti: da un lato, la forza lavoro ha continuato
a contrarsi8 (con un risparmio di 7,6 milioni), dall’altro
lato, la diminuzione delle prestazioni lavorative (anche
grazie alla riduzione e/o sospensione dell’orario di
lavoro) ha permesso di massimizzare i benefici sulla
struttura reddituale di UBI Banca, compensando anche
la naturale evoluzione delle retribuzioni;
Totale
(418)
(6.824)
(7.809)
-
-
66.970
90.391
(29.955)
(27.761)
(153.334)
(129.446)
Le altre spese amministrative hanno totalizzato 165 milioni
(di cui 7 milioni afferenti all’imposizione fiscale indiretta),
segnando una flessione di 0,9 milioni, interamente
riconducibile alle spese correnti.
Va precisato che all’interno di quest’ultimo aggregato
sono inclusi tutti gli oneri connessi all’attività della
ex Corporate Bank, che, grazie al rigoroso impegno di
riduzione dei costi, come pure agli istantanei benefici
garantiti dall’incorporazione, si sono tradotti in significativi
risparmi.
A parità di perimetro infatti, le spese correnti mostrano
una riduzione ben più accentuata (oltre 19 milioni),
pur includendo: 3,6 milioni, non ricorrenti, quale
canone di service per la migrazione di Centrobanca sul
sistema informativo target (compresi fra i canoni per
servizi riconosciuti a UBI.S); 6 milioni quali consulenze
di natura progettuale e altri servizi professionali
(collegati all’utilizzo dei modelli interni avanzati per la
determinazione del requisito patrimoniale, come pure agli
adempimenti normativi e amministrativi indispensabili per
le operazioni di concentrazione societaria); 1,7 milioni di
spese pubblicitarie sostenute per la campagna
8 La ricostruzione a parità di perimetro dei due periodi mostra un decremento dell’organico nei dodici mesi di 119 risorse in termini medi.
390 Relazioni e Bilanci 2013
(227)
(-4,5 milioni, rivenienti dall’adozione del nuovo modello
di servizio per la gestione del comparto “Monetica”).
ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
A. Altre spese amministrative
(157.978)
(158.839)
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
(8.963)
(9.471)
(25.401)
(24.888)
(3.924)
(3.519)
(803)
(534)
Conduzione immobili
(7.748)
(7.306)
Manutenzione immobili e impianti
(3.412)
(2.329)
Contazione, trasporto e gestione valori
Contributi associativi
(4)
(5)
(2.312)
(2.006)
Informazioni e visure
(729)
(1.081)
Periodici e volumi
(386)
(468)
Postali
(2.606)
(2.856)
Premi assicurativi
(5.262)
(6.218)
(3.412)
(1.732)
Pubblicità e promozione
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione dati
(939)
(642)
(11.449)
(9.195)
Servizi in outsourcing
(5.981)
(10.510)
Spese di viaggio
(3.933)
(4.181)
Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo
(UBI.S)
(56.967)
(57.099)
(10.388)
(11.269)
(1.042)
(1.237)
Spese per recupero crediti
Stampati, cancelleria e materiale di consumo
Trasporti e traslochi
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
Imposte indirette e tasse
Imposte di bollo
(419)
(452)
(1.258)
(1.124)
(640)
(717)
(7.013)
(7.034)
(729)
(897)
(6.532)
(6.538)
IMU / ICI
(5.693)
(5.216)
Altre imposte
(2.203)
(3.179)
Riclassifica "recuperi di imposte"
Totale
8.144
8.796
(164.991)
(165.873)
Va peraltro tenuto presente che il dato relativo al 2012 includeva
2,9 milioni non ricorrenti relativi al canone di service corrisposto
per la migrazione della ex B@nca 24-7 sul sistema informativo
target, nonché 3,2 milioni, sempre non ricorrenti, relativi alle
attività propedeutiche alla migrazione della ex Centrobanca sul
sistema informativo target.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali
non hanno mostrato variazioni di rilievo, quantificandosi
in 23 milioni (-1,3 milioni).
In termini congiunturali, gli oneri operativi, pari a 82,7
milioni (90,7 milioni nel quarto trimestre 2012), si
confrontano con i precedenti 84,8 milioni, mostrando
un decremento di 2,1 milioni, sintesi di andamenti
difformi: le spese per il personale si sono attestate
a 40,8 milioni (37,8 milioni nel terzo trimestre),
in quanto incorporano alcune componenti variabili
delle retribuzioni; le altre spese amministrative sono
diminuite a 36,2 milioni (41,3 milioni), recependo
una serie di risparmi significativi in ambiti diversi, ma
soprattutto una flessione di 5,4 milioni in termini di
minori canoni per servizi resi da UBI.S, sintesi delle
azioni di contenimento portate a termine nel corso
dell’anno; mentre le rettifiche di valore nette su attività
materiali e immateriali hanno totalizzato 5,7 milioni,
senza variazioni rispetto ai tre mesi precedenti.
Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato
della gestione operativa è cresciuto a 371,8 milioni, con
un progresso del 7,8% rispetto al 2012.
Su base trimestrale la gestione operativa ha dato
luogo ad un risultato di 132,7 milioni, contro i 142
milioni dell’analogo periodo del 2012, ma in evidente
recupero rispetto ai circa 21 milioni del terzo trimestre
2013.
televisiva e radiofonica di promozione del brand UBI
Banca. A fronte di tali esborsi sono proseguite per
contro le azioni di contenimento che hanno interessato
la maggior parte delle rimanenti voci (sempre a parità
di perimetro) e in particolare i canoni per servizi resi da
UBI.S (circa 9 milioni), nonché i servizi in outsourcing
Nel corso dell’anno sono stati inoltre contabilizzati:
• 188,1 milioni (a fronte dei 67,6 milioni del 2012) quali
rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (di
RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO CREDITI: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
A. Crediti verso banche
31.12.2013
Di portafoglio
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Di portafoglio
IV
trimestre
2013
-
217
217
-
-
-
B. Crediti verso clientela
(197.634)
9.302
(188.332)
(98.408)
(913)
(99.321)
C. Totale
(197.634)
9.519
(188.115)
(98.408)
(913)
(99.321)
Importi in migliaia di euro
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
A. Crediti verso banche
31.12.2012
Di portafoglio
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Di portafoglio
IV
trimestre
2012
-
-
-
-
-
-
B. Crediti verso clientela
(91.398)
23.798
(67.600)
(12.925)
(233)
(13.158)
C. Totale
(91.398)
23.798
(67.600)
(12.925)
(233)
(13.158)
Relazione sulla gestione 391
cui 99,3 milioni di pertinenza del quarto trimestre).
L’incremento deriva pressoché interamente dal
portafoglio della ex Corporate Bank incorporata. Come
si può notare dalla tabella: 197,6 milioni si riferiscono a
svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di
riprese di valore – diverse dal time reversal – per 24,5
milioni) e 9,5 milioni rappresentano riprese nette sul
portafoglio in bonis (riconducibili alla ex Centrobanca);
• 40,4
milioni (contro i precedenti 42,7 milioni9) quali
rettifiche di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie derivanti per 21,8 milioni
da svalutazioni durevoli, non ricorrenti, di strumenti
detenuti nel portafoglio AFS: di cui 9,4 milioni relativi
ad un titolo finanziario già nel portafoglio della ex
Centrobanca, 3,9 milioni al fondo Centrobanca Sviluppo
Impresa, 2,3 milioni ad un’obbligazione bancaria, 4,9
milioni a quote OICR e la rimanente parte a titoli azionari.
Nell’aggregato sono inclusi i 18,6 milioni della voce
130d Rettifiche/riprese per deterioramento di altre
operazioni finanziarie, formate da rettifiche su crediti
di firma (19,9 milioni, riconducibili per 17,3 milioni
all’escussione nel mese di giugno della garanzia rilasciata
dalla Capogruppo a favore di UBI Banca International
sulla posizione Pescanova) e da riprese su impegni (1,3
milioni, interamente di pertinenza della ex Centrobanca
e riferiti ad impegni ad erogare fondi e/o finanziamenti
deliberati ma non ancora in tutto o in parte erogati alla
clientela);
• 1,4 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi
ed oneri dovuti per 1,5 milioni agli oneri connessi alla
liquidazione di una partecipata.
Degli 11,1 milioni evidenziati nel 2012: 12 milioni erano stati
appostati nell’ambito del processo di ristrutturazione delle reti
distributive terze e 3 milioni erano stati accantonati da B@nca
24-7 nei primi sei mesi dell’anno relativamente all’insorgere
di rischi nell’operatività con clientela, a fronte di rilasci per
rischi nel frattempo venuti meno: 1,6 milioni per controversie
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI
Importi in migliaia di euro
Accantonamenti netti ai fondi per
controversie legali
31.12.2013
31.12.2012
(46)
889
Altri accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
(1.308)
(11.995)
Totale
(1.354)
(11.106)
su investimenti finanziari e 2,8 milioni per un contenzioso
tributario con le Autorità elvetiche;
• 6,2
milioni quale perdita netta dalla cessione di
investimenti e partecipazioni originata per 6,6 milioni
(non ricorrenti, comprensivi degli oneri di transazione)
dalla dismissione di Banque de Dépôts et de Gestion,
avvenuta nel quarto trimestre, a cui si è contrapposto
l’aggiustamento di prezzo, 0,4 milioni, avvenuto a
margine della cessione del dicembre 2012 della ex UBI
Insurance Broker.
Nel 2012 erano stati conseguiti utili per 37,3 milioni, rivenienti
per 21,8 milioni dall’esercizio del diritto di recesso nella
partecipazione Arca SGR e per 15 milioni dall’integrale
dismissione della partecipazione in UBI Insurance Broker
(entrambi gli importi erano stati allocati fra le componenti non
ricorrenti).
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è
così attestato a 135,8 milioni, contro i 260,7 milioni del 2012.
Su base trimestrale il conto economico evidenzia un
risultato lordo di 23,6 milioni, rispetto ai 149,4 milioni
dello stesso periodo del 2012, in evidente recupero
rispetto alla perdita di 15,6 milioni registrata nel terzo
trimestre 2013.
Le imposte sul reddito d’esercizio si sono confermate positive
per 246,8 milioni (43,5 milioni nel 201210), beneficiando di
un elemento non ricorrente pari a 212,6 milioni dovuto
al reassessment delle imposte differite attive IRAP non
stanziate nei precedenti esercizi sugli avviamenti riallineati.
Con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge n. 147 del 27 dicembre
2013 (Legge di Stabilità 2014) è stata integrata la disciplina
che consente di trasformare in crediti d’imposta le attività per
imposte anticipate (DTA – Deferred Tax Asset) iscritte in bilancio
relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso clientela e
al riallineamento di valore dell’avviamento e delle altre attività
immateriali. In particolare, viene previsto, fra l’altro, che qualora la
dichiarazione IRAP si chiuda con un valore della produzione netta
negativo, la quota delle DTA IRAP riferita ai predetti elementi, che
hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta
negativo, sia trasformata per intero in crediti d'imposta.
Per effetto di tale disposizione, è automaticamente soddisfatto il
cosiddetto “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite
attive IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle DTA
sugli asset indicati è sempre garantita (cioè anche in ipotesi di base
imponibile IRAP negativa).
9L’importo del 2012 si riferiva prevalentemente a svalutazioni durevoli di strumenti AFS, non ricorrenti: 30,8 milioni Intesa Sanpaolo; 3,5 milioni A2A e 18,9 milioni altri
titoli azionari e quote di OICR (fra i quali 12,5 milioni il fondo Centrobanca Sviluppo Impresa SGR e 4,4 milioni il fondo immobiliare chiuso Polis). L’aggregato recepiva
inoltre una ripresa di 10,5 milioni (voce 130 d) sostanzialmente determinata dall’estinzione di una fidejussione rilasciata dalla Capogruppo a favore della ex B@nca 24-7,
nell’ambito dell’operatività infragruppo con Prestitalia.
10 Nel 2012 UBI Banca aveva beneficiato delle seguenti poste fiscali non ricorrenti:
• 25 milioni rivenienti dal riallineamento dei valori fiscali dell’avviamento iscritto nel bilancio consolidato a fronte dell’acquisto della partecipazione di controllo
nella BPA, ai sensi dell’art. 23, commi 12-15, D.L. n. 98 del 6 luglio 2011 (Legge 111/2011), così come integrato e modificato dall’art. 20, D.L. n. 201 del 6 dicembre
2011 (Legge 214/2011). A fronte del costo dell’imposta sostitutiva, nella misura del 16% (34,8 milioni), veniva consentita la deducibilità fiscale dell’ammortamento
dell’importo affrancato (217,3 milioni) in quote costanti per 10 esercizi a decorrere dal 2018 (anziché dal 2013, stante il rinvio disposto dalla L. 228/2012). Di
conseguenza erano state iscritte nella voce 260 del conto economico imposte anticipate per 59,8 milioni, corrispondenti al beneficio futuro relativo alla deducibilità
degli ammortamenti dell’avviamento affrancato;
• 8,3 milioni derivanti dall’affrancamento delle deduzioni extra-contabili ancora in essere alla data del 31 dicembre 2011 relativamente al fondo rischi e svalutazione
crediti di UBI Banca (Quadro EC). Il conto economico aveva registrato l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta pari a 11,5 milioni (equivalente al 16% del
valore affrancato, 72,1 milioni, rilevato dal Quadro EC della Dichiarazione dei redditi Modello 2012), nonché il provento per l’eliminazione delle differite passive
iscritte a fronte delle deduzioni extra-contabili al fondo svalutazione crediti in essere al 31 dicembre 2011 (19,8 milioni). A partire dall’esercizio 2012 le eventuali
perdite su crediti sono diventate deducibili secondo le ordinarie disposizioni fiscali;
• 3,3 milioni riferiti a crediti di imposta pregressi, in virtù dell’integrale deduzione ai fini IRES dell’IRAP sul costo del lavoro a partire dal 2012, come da previsioni dell’art.
2, comma 1 quater del D.L. 201/2011, convertito con modifiche nella Legge 214/2011, e successivamente integrato dall’art. 4, comma 12 del D.L. 16/2012, convertito
con modifiche nella Legge 44/2012. Seguendo le indicazioni del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 17 dicembre 2012, con cui erano stati
stabiliti i termini e le modalità per la presentazione dell’istanza, era stato rideterminato (rispetto a quanto inizialmente definito) l’importo da richiedere a rimborso
per UBI Banca e per B@nca 24-7 per le annualità dal 2007 al 2011.
392 Relazioni e Bilanci 2013
UBI Banca, che nei precedenti esercizi non aveva proceduto
all’iscrizione di imposte anticipate IRAP sugli avviamenti riallineati,
in quanto l’ammortamento fiscale dei medesimi non avrebbe
garantito per gli esercizi successivi redditi imponibili IRAP sufficienti
a consentirne il recupero11, ha proceduto nel 2013 ad operare il
reassessment delle DTA IRAP non iscritte.
Al netto delle componenti non ricorrenti, le imposte
dell’anno si presentano comunque positive per 24,8 milioni,
rispetto al prelievo impositivo per 3 milioni del 2012,
quale effetto della diversa composizione del risultato
lordo e del nuovo regime fiscale IRAP introdotto dall’art. 1,
comma 158, della Legge di Stabilità 2014 con riguardo alle
rettifiche di valore su crediti a clientela.
Tale disposizione ha infatti introdotto la nuova lettera c-bis) all’articolo
6, comma 1 del D. Lgs. 446/1997 (Decreto istitutivo dell’IRAP) con
la quale viene previsto – per gli enti creditizi e finanziari – che le
rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti
verso la clientela iscritte in Bilancio [voce 130 a) di Conto Economico]
– dal periodo d’imposta 2013 – diventino deducibili ai fini IRAP,
concorrendo in particolare al valore della produzione netta in quote
costanti nell’esercizio e nei 4 successivi.
La suddetta previsione ha determinato per UBI Banca – con specifico
riguardo al periodo d’imposta 2013 – un minor carico d’imposta per
10,4 milioni.
In voci separate, indicate al netto delle imposte, vengono infine
evidenziate le seguenti componenti non ricorrenti negative:
• 86
mila euro di oneri per il Piano di incentivi all’esodo
spesati nel quarto trimestre in relazione all’intesa del
6 marzo 2014 con le Organizzazioni Sindacali avente
ad oggetto le domande di esodo anticipato rimaste in
sospeso nell’ambito del Piano definito con l’Accordo del
29 novembre 2012 e ricorrendone i presupposti secondo
i principi contabili internazionali;
• 311,2 milioni di rettifiche e riprese di valore su partecipazioni
del Gruppo (di cui circa 1 milione a titolo di imposta) riferite:
- per -0,9 milioni alla partecipazione in BY YOU
(distribuzione mutui), il cui valore di bilancio era stato
azzerato nel primo trimestre dell’esercizio alla luce dello
stato di liquidazione in corso;
- per -309,3 milioni ai risultati degli impairment test
condotti a fine esercizio: in particolare hanno subito
rettifiche di valore Prestitalia (285,7 milioni) e UBI
Leasing (93 milioni), mentre UBI Pramerica SGR (oggetto
di impairment a fine 2011) ha registrato un’integrale
ripresa di valore (69,4 milioni, con un effetto fiscale di
955 mila euro).
Il conto economico del 2012 evidenziava:
-o
neri relativi al Piano di incentivi all’esodo per 20 milioni, al netto
delle imposte, componente originatasi in termini significativi nel
quarto trimestre (18 milioni), a margine della sottoscrizione degli
Accordi Sindacali di fine novembre 2012. Complessivamente
si trattava di 27,6 milioni lordi (di cui 7,6 milioni a titolo di
imposta), dei quali:
• -0,3 milioni spesati a margine della “Proposta generalizzata di
incentivazione all’esodo”, varata nel marzo 2012 e rivolta ai
dipendenti rientranti nella salvaguardia prevista dal Decreto
“Salva Italia”;
• -2,4 milioni (al netto dei costi correlati al personale che
rientrava nel piano di esodi anticipati) contabilizzati nel terzo
trimestre a fronte della “Manovra manageriale”;
• -24,9 milioni iscritti a margine degli Accordi Sindacali del 29
novembre 2012 e del 12 febbraio 2013;
- rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo per 60,7 milioni,
al netto delle imposte, sorte in seguito ai periodici test di
impairment eseguiti nel quarto trimestre dell’anno, di cui:
• 59,3 milioni per la riduzione dei valori di carico della
partecipazione in UBI Leasing;
• 1,4 milioni per la svalutazione durevole della partecipazione in
Capital Money (distribuzione mutui).
L’utile netto ante oneri per incentivi all’esodo e rettifiche/
riprese di valore su partecipazioni del Gruppo è salito a
382,6 milioni, di cui 242,6 milioni realizzati nell’ultimo
trimestre dell’anno (304,3 milioni nell’esercizio di raffronto,
di cui 141,1 milioni conseguiti nel quarto trimestre).
11 Si rammenta al riguardo che per l’IRAP, a differenza dell’IRES, non è consentito il riporto a nuovo delle perdite, né l’applicazione dell’istituto del consolidato fiscale.
Relazione sulla gestione 393
L’attività di intermediazione
La raccolta
Al 31 dicembre 2013 la raccolta diretta da clientela di UBI
Banca aveva raggiunto i 37,4 miliardi, evidenziando una
crescita di 6,1 miliardi nei dodici mesi. L’evoluzione è stata
trainata dai “Titoli in circolazione”, in aumento di 6,8 miliardi, a
fronte di una contenuta riduzione dei “Debiti verso clientela”.
Come si può notare dalla tabella, i DEBITI VERSO CLIENTELA
sono scesi a 7,2 miliardi, dai 7,9 miliardi di fine 2012, quale
sintesi della contrapposta evoluzione che ha caratterizzato
le due forme tecniche principali.
Da una parte i conti correnti, 0,7 miliardi a fronte dei
precedenti 2,9 miliardi, sono risultati in progressiva
contrazione – più significativa nel primo semestre – per
effetto delle manovre di ottimizzazione del costo del
funding poste in essere.
Nel corso del 2013 sono stati infatti attuati a livello di Gruppo
alcuni interventi di ottimizzazione degli stock, attraverso azioni
selettive sulle componenti marginali a costo più elevato. Nel
caso di UBI Banca tali interventi hanno interessato la clientela
istituzionale e large corporate ed hanno portato ad una riduzione
delle disponibilità liquide a supporto dei fondi comuni di UBI
Pramerica (-1,1 miliardi, quasi totalmente concentrati nel primo
semestre), nonché al venir meno dei depositi della clientela
corporate (-1 miliardo) e della Cassa di Compensazione e Garanzia
(-0,2 miliardi), pressoché azzerati già al 31 marzo 2013.
Per contro i pronti/termine con Cassa di Compensazione
e Garanzia sono saliti a 5,5 miliardi, dai 3,9 miliardi del
dicembre 2012, con un andamento sostanzialmente
correlato all’uso di questa forma tecnica per il
finanziamento di parte del portafoglio titoli di Stato di
proprietà.
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA
Importi in migliaia di euro
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
- pronti contro termine passivi
di cui: pct passivi con la CCG
- altri
Altri debiti
Totale debiti verso clientela
31.12.2013
Incidenza %
31.12.2012
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
-76,8%
671.987
1,8%
2.890.798
9,2%
-2.218.811
-
-
-
-
-
-
6.535.873
17,5%
4.983.912
15,9%
1.551.961
31,1%
5.499.671
14,7%
3.944.510
12,6%
1.555.161
39,4%
5.499.671
14,7%
3.944.510
12,6%
1.555.161
39,4%
1.036.202
2,8%
1.039.402
3,3%
-3.200
-0,3%
16.053
0,0%
22.485
0,1%
-6.432
-28,6%
7.223.913
19,3%
7.897.195
25,2%
-673.282
-8,5%
Obbligazioni
30.161.233
80,6%
23.405.765
74,8%
6.755.468
28,9%
11.865.463
31,7%
13.437.248
42,9%
-1.571.785
-11,7%
4.157.406
11,1%
7.091.040
22,6%
-2.933.634
-41,4%
- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale
di cui: EMTN (*)
Covered Bond
- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria
di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca)
- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo)
Altri titoli
7.708.057
20,6%
6.346.208
20,3%
1.361.849
21,5%
16.420.296
43,9%
7.812.713
25,0%
8.607.583
110,2%
3.683.725
9,8%
-
-
3.683.725
n.s.
1.875.474
5,0%
2.155.804
6,9%
-280.330
-13,0%
49.859
0,1%
-
-
49.859
n.s.
Totale titoli in circolazione
30.211.092
80,7%
23.405.765
74,8%
6.805.327
29,1%
Totale raccolta da clientela
37.435.005
100,0%
31.302.960
100,0%
6.132.045
19,6%
4.955.561
13,2%
5.538.467
17,7%
-582.906
-10,5%
572.479
1,5%
572.464
1,8%
15
0,0%
4.383.082
11,7%
4.966.003
15,9%
-582.921
-11,7%
-
-
181.566
0,6%
-181.566
-100,0%
di cui:
passività subordinate
di cui: depositi subordinati (**)
titoli subordinati
di cui: EMTN (*)
(*)I corrispondenti valori nominali ammontano a 4.125 milioni (tutti di natura non subordinata) al 31 dicembre 2013 e a 6.995 milioni (di cui 182 milioni subordinati) al 31 dicembre
2012. Gli importi indicati in tabella non includono i collocamenti privati di natura “infragruppo” e pertanto elisi in sede di consolidamento (azzerati al 31 dicembre 2013 e pari a 88
milioni al 31 dicembre 2012).
(**) L’importo si riferisce ai depositi costituiti da BPB Funding Llc per nominali 300 milioni, da BPCI Funding Llc per nominali 115,001 milioni e da Banca Lombarda Preferred Capital Co.
Llc per nominali 155 milioni. Si segnala al riguardo che tale importo, in precedenza classificato nei depositi vincolati, è ora allocato nella voce “Finanziamenti-altri”, così come
previsto dalla normativa di Vigilanza.
394 Relazioni e Bilanci 2013
I TITOLI IN CIRCOLAZIONE, che costituiscono la componente
più consistente della raccolta della Capogruppo,
totalizzavano 30,2 miliardi, in aumento di 6,8 miliardi
nei dodici mesi. La favorevole dinamica è riconducibile
essenzialmente al funding da clientela ordinaria dal
momento che la raccolta istituzionale, interessata da
quattro sole emissioni nel 2013, non ha potuto compensare
le scadenze del periodo ed ha pertanto registrato una
flessione.
anche dell’emissione pubblica da 1 miliardo di inizio
febbraio, alla data della presente Relazione i Covered
Bond in circolazione risultano saliti a 11.
È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre
“multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito
da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati
nel primo Programma (3,2 miliardi il portafoglio segregato
a fine esercizio). Ad oggi il Programma è stato utilizzato
soltanto per emissioni self-retained3.
In dettaglio, a fine esercizio la raccolta istituzionale di UBI
Banca, scesa da 13,4 miliardi a 11,9 miliardi (-11,7%), si
presentava così composta:
Sia i Covered Bond che i titoli EMTN sono ammessi a negoziazione
sulla piazza finanziaria di Londra (con la sola eccezione, per questi
ultimi, dei titoli a suo tempo emessi dalla ex Banca Lombarda e
Piemontese, quotati in Lussemburgo).
• titoli
EMTN per 4,2 miliardi emessi nell’ambito di un
Programma con massimale 15 miliardi di euro.
Lo stock in essere mostra una diminuzione di 2,9 miliardi
dovuta alla limitata attività di emissione effettuata
nell’esercizio (un “private placement” da 200 milioni in
gennaio ed un collocamento pubblico da 750 milioni in
ottobre): la positiva situazione di liquidità e di equilibrio
strutturale del Gruppo hanno infatti consentito di
posticipare il ritorno sui mercati internazionali in attesa
di condizioni più coerenti con i livelli di costo prefissati.
Le due emissioni sono andate pertanto solo parzialmente
ad integrare/sostituire le scadenze, i rimborsi e i riacquisti
dell’anno per complessivi 3,82 miliardi nominali.
Successivamente alla chiusura dell’esercizio, in data 10 febbraio
2014 UBI Banca ha emesso un bond senior a 5 anni a tasso fisso
per un ammontare di 1 miliardo di euro.
• Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 7,7
miliardi (+1,4 miliardi nei dodici mesi). Nel corso del 2013
sono state effettuate emissioni per 1,5 miliardi nominali
(un collocamento pubblico da 1,25 miliardi in ottobre con
una successiva riapertura per 0,25 miliardi in dicembre)
a fronte di marginali diminuzioni (50,5 milioni) legate
alle quote di ammortamento annue di due titoli del tipo
“amortising”.
Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”,
garantito da mutui residenziali, di massimi 10 miliardi, al
31 dicembre 2013 UBI Banca aveva in essere 10 Covered
Bond per un valore nominale di 7,165 miliardi1(al netto di
ammortamenti per complessivi 84,6 milioni), a fronte di
un portafoglio segregato di 14,6 miliardi2. Tenendo conto
La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria –
costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela
delle Banche Rete – è più che raddoppiata a 16,4 miliardi,
riflettendo da un lato la scelta strategica di accentrare in
Capogruppo, a partire dal 2013, le emissioni destinate alla
clientela ordinaria; dall’altro l’inclusione di tutto il funding
obbligazionario di natura extra captive (3,7 miliardi) della
ex Centrobanca, incorporata il 6 maggio 2013.
Complessivamente l’attività di collocamento, rivolta
esclusivamente alla clientela captive, ha riguardato 122
prestiti per complessivi 6,2 miliardi nominali compensando
ampiamente le scadenze e i riacquisti (1,4 miliardi nominali).
Si ricorda che fra i titoli scaduti nell’esercizio rientra il prestito
obbligazionario convertibile con facoltà di rimborso in azioni emesso da UBI Banca nel luglio 2009 e scaduto il 10 luglio 2013 - in
circolazione per un valore nominale complessivo di 639.132.255
euro, per il quale si è proceduto al rimborso in contanti.
La raccolta obbligazionaria infragruppo – rappresentata da
obbligazioni sottoscritte da alcune Banche del Gruppo a titolo
di investimento della liquidità – si è attestata a 1,9 miliardi
sostanzialmente in linea con i 2,2 miliardi di fine 2012.
In realtà, nel corso del secondo trimestre l’aggregato
aveva evidenziato una significativa contrazione dovuta
principalmente all’elisione, a margine della fusione, di
prestiti a suo tempo sottoscritti dalla ex Centrobanca (1,6
miliardi nominali). Nel quarto trimestre, invece, UBI Banca
ha effettuato quattro nuove emissioni per complessivi 1,2
miliardi nominali.
SCADENZE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI IN ESSERE AL 31 DICEMBRE 2013 (esclusi i titoli infragruppo)
Importi nominali in milioni di euro
Totale
di cui: EMTN
Covered bond
I trimestre
2014
II trimestre
2014
III trimestre
2014
IV trimestre
2014
2015
2016
2017
Anni
successivi
Totale
417
2.295
1.010
1.395
5.331
7.290
2.774
7.105
27.617
35
870
690
481
965
100
800
184
4.125
-
25
-
25
551
1.801
1.051
3.712
7.165
1 L’elenco è riportato nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1.
A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere quattro emissioni self-retained per complessivi 1,75 miliardi nominali: in dettaglio tre emissioni per 0,75 miliardi
effettuate nel febbraio 2012 e una per 1 miliardo realizzata nel dicembre 2013. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività
non trovano evidenza contabile.
2 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sulla gestione consolidata,
alla quale si rimanda.
3 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 2,12 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate). In quanto riacquistate dalla
stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.
Relazione sulla gestione 395
Gli impieghi
COMPOSIZIONE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
Incidenza
%
di cui
deteriorate
31.12.2012
Incidenza
%
di cui
deteriorate
Variazioni
in valore
in %
Conti correnti
1.297.643
5,2%
2.306
746.791
3,3%
440
550.852
73,8%
Pronti contro termine attivi
1.053.956
4,2%
-
2.084.224
9,2%
-
-1.030.268
-49,4%
11.334.202
45,0%
1.161.847
6.347.628
28,1%
403.598
4.986.574
78,6%
1.209.478
4,8%
117.507
1.656.983
7,4%
87.872
-447.505
-27,0%
Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo
termine
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
Factoring
6.054
0,0%
-
-
-
-
6.054
n.s.
9.926.369
39,4%
111.946
11.427.683
50,6%
25.008
-1.501.314
-13,1%
Titoli di debito
341.211
1,4%
-
321.438
1,4%
-
19.773
6,2%
di cui: titoli strutturati
339.944
1,4%
-
321.438
1,4%
-
18.506
5,8%
1.267
0,0%
-
-
-
-
1.267
n.s.
25.168.913
100,0%
1.393.606
22.584.747
100,0%
516.918
2.584.166
11,4%
Altre operazioni
altri titoli di debito
Totale crediti verso clientela
I dati al 31 dicembre 2012 sono stati interessati da una riclassificazione di prestiti subordinati attivi per 98.073 migliaia di euro dalla voce “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/
lungo termine” alla voce “Altre operazioni”, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza.
Al 31 dicembre 2013, gli impieghi della Capogruppo si
attestavano a circa 25,2 miliardi di euro, in significativo
aumento nel confronto con i 22,6 miliardi del dicembre
2012 (+11,4%), ma in flessione rispetto sia al picco di 26,5
miliardi raggiunto in giugno (-5,1%), sia ai 26 miliardi di fine
settembre (-3,2%).
Tenuto conto di una tendenziale riduzione dei finanziamenti
alle Società del Gruppo – da leggersi anche in relazione
agli impatti sui volumi operativi del difficile contesto
economico – e di una fisiologica contrazione dello stock
di impieghi della ex B@nca 24-7, la variazione positiva su
base annua deve essere letta principalmente in relazione
agli effetti della fusione per incorporazione in UBI Banca
di Centrobanca – specializzata nei servizi di Corporate
ed Investment Banking – avvenuta in maggio, con la
conseguente acquisizione da parte della Capogruppo del
portafoglio crediti della Banca incorporata.
A fine dicembre, la citata operazione incideva sulle masse
di UBI Banca per 5,5 miliardi (5,8 miliardi a settembre e 5,9
miliardi a giugno), dei quali:
• 5 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui e
altri finanziamenti a medio/lungo termine” (5,2 miliardi a
settembre; 5,3 miliardi a giugno);
• 0,5 miliardi riferibili alle Altre operazioni (0,6 miliardi sia
settembre che a giugno);
• 6,1 milioni per operazioni di factoring (5,1 milioni a
settembre e 4,6 milioni a giugno).
Anche per effetto di quanto sopra, nei dodici mesi è risultata
conseguentemente in diminuzione l’incidenza dell’attività di
finanziamento di UBI Banca ad UBI Leasing e ad UBI Factor,
destinatarie di crediti rispettivamente per 7,1 miliardi e 2,2
miliardi, equivalenti al 37% degli impieghi totali4. A dicembre
2012, i finanziamenti concessi alle Società del Gruppo
operanti nel settore del leasing e del factoring ammontavano
rispettivamente ad 8,1 miliardi e a 2,2 miliardi, pari al
45,7% dei crediti verso clientela (7,2 miliardi e 2 miliardi a
settembre; 7,4 miliardi e 2,1 miliardi a giugno).
A partire da luglio 2012 anche Prestitalia – Società
controllata dedicata all’attività di finanziamento contro
cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) –
è divenuta destinataria di finanziamenti diretti per un
importo che a fine 2013 si attestava a circa 2,7 miliardi di
euro dei quali circa 1,4 miliardi contabilizzati fra i “Mutui
ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” e
1,3 miliardi fra le operazioni a breve5.
L’ammontare complessivo dei crediti verso Prestitalia
si presentava in flessione nei dodici mesi di 0,2 miliardi
(-0,3 miliardi da giugno) evidenziando nel quarto trimestre
una parziale ricomposizione da forme di finanziamento
a breve termine (-0,6 miliardi su base annua, dei quali
-0,5 miliardi nel quarto periodo), ai “Mutui ipotecari e
altri finanziamenti a medio lungo termine” (+0,4 miliardi6
rispetto a fine 2012, dei quali +0,2 miliardi nell’ultimo
trimestre).
La dinamica degli impieghi di UBI Banca risulta parzialmente
influenzata anche dall’evoluzione dello stock rimanente di
prestiti della ex B@nca 24-7, che a dicembre ammontava
globalmente a 6 miliardi (-0,7 miliardi nei dodici mesi;
-0,4 miliardi da giugno; -0,2 miliardi nel quarto trimestre),
dei quali:
• 4,7 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui
e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Benché
in progressivo e fisiologico calo stante il carattere di
residualità dell’attività di gestione, nei dodici mesi
la variazione della voce (-0,1 miliardi) incorpora
gli effetti dell’adeguamento di valore delle attività
oggetto di copertura generica che a dicembre 2012
risultava allocato a voce propria (voce 90 dell’attivo
patrimoniale), conseguenza della manovra di chiusura
dei derivati di copertura posta in essere nel primo
trimestre;
• 1,2 miliardi riferibili alle diverse forme di credito al
consumo (-0,4 miliardi su base annua; -0,2 miliardi
rispetto a giugno; -0,1 miliardi nel quarto trimestre);
• 0,1 miliardi inclusi fra le Altre operazioni (-110 milioni su
base annua).
4 Il sostegno finanziario ad UBI Leasing viene fornito principalmente nella forma tecnica dei PCT attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne),
dei mutui, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è invece tutto a breve termine (c/c e Altre operazioni).
5 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti della ex B@nca 24-7.
6 Inclusi i 200 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca.
396 Relazioni e Bilanci 2013
Lo stock complessivo dei crediti di UBI Banca continua ad
incorporare, seppure marginalmente, anche esposizioni
di natura tecnica, soggette per loro natura ad una certa
variabilità nel corso dell’anno:
• l’operatività ordinaria con la Cassa di Compensazione e
Garanzia a fine anno totalizzava complessivamente 0,5
miliardi (-0,1 miliardi su base annua; -0,2 miliardi nel quarto
trimestre), rappresentati dalle marginazioni richieste a
garanzia dei pronti contro termine passivi sui titoli di Stato.
Risultavano invece pressoché estinti i p/t attivi, aventi quale
sottostante titoli di Stato italiani, in essere a dicembre 2012
quale investimento temporaneo della liquidità;
• le marginazioni sull’operatività in derivati, solo
parzialmente riconducibili agli swap che assistono il
Programma di Covered Bond e le cartolarizzazioni interne,
ammontavano a circa 0,7 miliardi, (+0,2 miliardi nei
dodici mesi; -0,1 miliardi rispetto a giugno), integralmente
rappresentati da conti correnti.
Si segnala infine il venir meno, nel primo trimestre,
dell’operatività in pronti contro termine con una controparte
appartenente ad un gruppo bancario (0,2 miliardi) che era
stata avviata nel terzo trimestre 2012, da porre in relazione
alle passività finanziarie di negoziazione.
Quale conseguenza del diverso andamento dei due
aggregati, il rapporto impieghi/raccolta si è ridotto al 67,2%
dal 72,1% di fine 2012.
CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2013
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Crediti deteriorati
(7,96%)
2.063.185
669.579
(5,54%)
1.393.606
32,45%
(2,86%)
741.845
446.040
(1,18%)
295.805
60,13%
- Sofferenze
- Incagli
(3,95%)
1.023.514
170.521
(3,39%)
852.993
16,66%
- Crediti ristrutturati
(0,88%)
227.803
50.367
(0,70%)
177.436
22,11%
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(0,27%)
70.023
2.651
(0,27%)
67.372
3,79%
(92,04%)
23.872.034
96.727
(94,46%)
23.775.307
0,41%
25.935.219
766.306
25.168.913
2,95%
Totale crediti verso clientela
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2012
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Crediti deteriorati
(3,97%)
913.994
397.076
(2,29%)
516.918
43,44%
- Sofferenze
(2,55%)
586.953
359.511
(1,01%)
227.442
61,25%
(0,95%)
218.967
32.395
(0,83%)
186.572
14,79%
-
-
-
-
-
-
(0,47%)
108.074
5.170
(0,45%)
102.904
4,78%
22.133.332
65.503
(97,71%)
22.067.829
0,30%
23.047.326
462.579
22.584.747
2,01%
- Incagli
- Crediti ristrutturati
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(96,03%)
Totale crediti verso clientela
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Per le sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni
oggetto di procedura concorsuale.
Anche in conseguenza dell’incorporazione di Centrobanca, a
fine dicembre le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni
risultavano più che raddoppiate a circa 2,1 miliardi di
euro (+1,1 miliardi nei dodici mesi). Nel corso del secondo
semestre l’aggregato è rimasto sostanzialmente stabile
avendo beneficiato di cessioni di sofferenze per 89 milioni.
Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati
ammontavano a 1,4 miliardi, riferibili per oltre l’83%
ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo
termine”.
Come si può notare dalla tabella, l'incidenza rispetto
all’ammontare complessivo dei crediti è salita dal 3,97% al
7,96% in termini lordi e dal 2,29% al 5,54% in termini netti.
L’ingresso del portafoglio di Centrobanca – che ha
determinato anche la valorizzazione della categoria dei
crediti ristrutturati in precedenza non presente – si è
accompagnato ad una riduzione del grado di copertura
complessivo dal 43,44% al 32,45%. Nel quarto trimestre si
è tuttavia registrato un miglioramento rispetto al 29,99%
di fine settembre – che era stato influenzato dalla citata
cessione di sofferenze – anche per effetto di maggiori
rettifiche.
Per quanto riguarda i grandi rischi, a fine dicembre UBI Banca
evidenziava 2 posizioni eccedenti il 10% del patrimonio di
vigilanza (erano 3 fine 20127) per complessivi 74,1 miliardi,
in diminuzione rispetto agli 88,4 miliardi di dodici mesi prima:
• circa 55,1 miliardi verso Società consolidate (66,9 miliardi
a fine 2012);
• 19 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli
investimenti in titoli di Stato (17 miliardi un anno prima).
Anche in considerazione dell’applicazione di un fattore di
ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato, l’effettiva
esposizione al rischio della Capogruppo dopo le ponderazioni
risulta pari a 483 milioni (riferita a una sola posizione), in
diminuzione rispetto ai 618,7 milioni di fine 2012, e con
un’incidenza sul patrimonio di vigilanza inferiore rispetto ai
limiti previsti dall’attuale normativa (le banche appartenenti
ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale
pari al 40% del proprio patrimonio di vigilanza).
7 A fine 2012 la segnalazione includeva anche 4,5 miliardi riferibili all’operatività complessiva della Capogruppo con la CCG.
Relazione sulla gestione 397
CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2013
Importi in migliaia di euro
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013
586.953
218.967
-
108.074
Variazioni in aumento
693.958
1.082.808
323.464
530.429
491.530
ingressi da esposizioni in bonis
5.615
253.402
9.959
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
119.920
457.752
59.363
580
operazioni di aggregazione aziendale
508.452
333.946
246.377
30.920
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
59.971
37.708
7.765
7.399
-539.066
-278.261
-95.661
-568.480
-119.372
uscite verso esposizioni in bonis
-707
-79.078
-61
cancellazioni
-426.416
-6.828
-3.636
-
incassi
-107.922
-60.925
-9.688
-20.480
realizzi per cessioni
-2.699
-
-2.858
-
perdite da cessione
-1.021
-
-1.083
-428.628
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
-301
-130.352
-78.335
operazioni di aggregazione aziendale
-
-
-
-
altre variazioni in diminuzione
-
-1.078
-
-
741.845
1.023.514
227.803
70.023
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2013
CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2012
Importi in migliaia di euro
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2012
Variazioni in aumento
Sofferenze
5.530
-
-
-
833.980
498.444
-
331.235
248.370
ingressi da esposizioni in bonis
40.000
184.034
-
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
95.714
158.891
-
844
operazioni di aggregazione aziendale
640.430
125.918
-
67.332
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
57.836
29.601
-
14.689
-252.557
-279.477
-
-223.161
-21.290
-180
-6.232
-
-16.201
-
-
-
incassi
-101.074
-39.170
-
-18.421
realizzi per cessioni
-103.170
-
-
-
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
-5.347
-67.110
-
-182.993
-26.585
-166.965
-
-457
-
-
-
-
586.953
218.967
-
108.074
operazioni di aggregazione aziendale
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2012
La variazione rispetto al precedente esercizio riflette
sostanzialmente il venir meno della posizione nei confronti
della Cassa di Compensazione e Garanzia in relazione
ad una più precisa interpretazione delle disposizioni di
vigilanza (-141,2 milioni).
Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla
clientela, esse ammontavano a 1,69 miliardi di euro,
complessivamente in lieve aumento rispetto agli 1,64
miliardi di fine 2012 (+2,9%), e si presentavano costituite:
• pressoché integralmente da fidejussioni di natura
finanziaria per 1,68 miliardi (1,61 miliardi a dicembre
2012). In termini di destinatari l’aggregato evidenziava un
incremento delle fidejussioni verso clientela ordinaria a
fronte di una sostanziale stabilità per quelle destinate alle
Società del Gruppo. Queste ultime ammontavano a 168,7
milioni (168,9 milioni a fine 2012) così ripartiti: 123,3 milioni
in favore di BPCI Funding Llc, 25 milioni di Lombarda Vita,
10,5 milioni di UBI Leasing e 9,9 milioni di UBI Factor;
• solo in via residuale per 5,7 milioni da garanzie di natura
commerciale (31,5 milioni nel 2012) integralmente rivolte
a Società del Gruppo. Di esse, 4,2 milioni risultavano
infatti rilasciate ad UBI Leasing, 1,3 milioni ad UBI Factor,
150 mila euro a Coralis Rent ed il residuo ad UBI.S.
L’operatività sul mercato interbancario
Al 31 dicembre 2013 la posizione interbancaria netta
di UBI Banca si presentava negativa per 10,8 miliardi, in
riduzione rispetto ai -12,3 miliardi di dodici mesi prima, e
alimentata dal saldo positivo dell’operatività infragruppo
per 0,6 miliardi e dal saldo negativo dell’interscambio sul
mercato per 11,4 miliardi (comprensivo delle operazioni di
rifinanziamento LTRO con la BCE per 12 miliardi).
398 Relazioni e Bilanci 2013
La variazione rispetto al dicembre 2012 è riconducibile alla
dinamica opposta evidenziata dalle due componenti: in
miglioramento di 2,4 miliardi le transazioni concluse con
controparti interne, che a fine esercizio hanno espresso una
posizione creditizia, dopo essersi mantenute negative per
tutti i trimestri precedenti, e in aumento di oltre 900 milioni
la posizione debitoria verso banche esterne al Gruppo.
MERCATO INTERBANCARIO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
13.487.366
30.9.2013
B
30.6.2013
C
12.491.061
13.717.646
31.3.2013
D
15.283.251
31.12.2012
E
15.830.498
Variazioni A/E
in valore
in %
-2.343.132
-14,8%
di cui:
- crediti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: titoli infragruppo
Debiti verso banche
31.12.2013
A
776.842
560.036
737.251
606.308
917.703
-140.861
-15,3%
10.880.101
9.740.765
10.401.624
12.180.521
12.203.596
-1.323.495
-10,8%
3.094.120
1.948.538
1.647.346
3.835.593
4.116.884
-1.022.764
-24,8%
24.285.811
26.916.219
28.531.411
28.606.811
28.081.434
-3.795.623
-13,5%
di cui:
- debiti verso Banche Centrali
12.166.333
12.155.083
12.139.750
12.121.417
12.098.917
67.416
0,6%
- infragruppo
10.295.663
12.786.631
14.179.303
14.629.652
13.989.211
-3.693.548
-26,4%
-100,0%
di cui: depositi subordinati
Posizione interbancaria netta
di cui: infragruppo
banche esterne al Gruppo
Posizione interbancaria netta escluse
Banche Centrali e operatività infragruppo
-
201.035
200.319
201.060
200.332
-200.332
-10.798.445
-14.425.158
-14.813.765
-13.323.560
-12.250.936
-1.452.491
-11,9%
584.438
-3.045.866
-3.777.679
-2.449.131
-1.785.615
2.370.053
132,7%
-11.382.883
-11.379.292
-11.036.086
-10.874.429
-10.465.321
917.562
8,8%
6.608
215.755
366.413
640.680
715.893
-709.285
-99,1%
Escludendo l’attività infragruppo e con Banche Centrali,
permane una modesta posizione creditizia nei confronti
del mercato interbancario, benché in progressiva flessione
rispetto al dicembre 2012.
Quale effetto dell’incorporazione dapprima della ex B@nca 24-7
(avvenuta nel terzo trimestre 2012) e poi della ex Centrobanca (nel
secondo trimestre 2013), il saldo infragruppo di UBI Banca è divenuto
sempre più negativo per la minore attività di finanziamento verso
le Controllate incorporate. Entrambe le Banche venivano infatti
sostenute con erogazioni nella forma tecnica, rispettivamente, dei
c/c, dei depositi vincolati, dei titoli di debito e dei p/t attivi (nel caso
della ex Consumer Bank) e tramite depositi vincolati e titoli di debito
(per la ex Corporate Bank).
Tale effetto è andato tuttavia affievolendosi poiché il prevalente
accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti obbligazionari
destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle Banche Rete ha
parzialmente modificato la struttura patrimoniale della Capogruppo, che
dalla seconda metà del 2013 accoglie fra i crediti verso banche (nella
voce titoli infragruppo) le sottoscrizioni – nuove e in crescita – di titoli
emessi dalle Controllate bancarie (prevalentemente Banco di Brescia,
Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare di Ancona), registrando al
contempo un calo della raccolta infragruppo, quale riflesso della mutata
strategia di gestione del funding obbligazionario e della liquidità.
In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere
un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario,
l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito
dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata
della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Ad
eccezione di IW Bank e delle Controllate estere, le policy interne
stabiliscono infatti che la composizione dell’attivo e del passivo con
controparti bancarie delle Banche Rete e delle Società Prodotto sia
costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo. Le stesse
policy ne definiscono le condizioni economiche.
A fine esercizio, i crediti verso banche si attestavano a
13,5 miliardi, evidenziando una flessione di 2,3 miliardi nei
dodici mesi, riconducibile per -0,1 miliardi alle diminuite
disponibilità presso Banche Centrali, relativamente al conto
accentrato della Riserva Obbligatoria, e per -2,2 miliardi agli
impieghi verso altre istituzioni creditizie.
Quest’ultimo aggregato sintetizza in realtà andamenti variegati
delle forme tecniche riepilogate in tabella. La crescita dei conti
correnti (+0,7 miliardi), pressoché totalmente infragruppo, è
stata infatti ampiamente compensata dalle riduzioni:
• dei
depositi vincolati per -1 miliardo, originato
dall’attività con controparti interne al Gruppo e in
CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
Incidenza %
31.12.2012
Incidenza %
Variazioni
in valore
Crediti verso Banche Centrali
Riserva obbligatoria
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
- pronti contro termine attivi
- altri
Titoli di debito
- titoli strutturati (*)
- altri titoli di debito
Totale
in %
776.842
5,8%
917.703
5,8%
-140.861
-15,3%
776.842
12.710.524
3.072.078
1.994.591
4.545.725
4.110.910
434.815
3.098.130
402.486
2.695.644
13.487.366
5,8%
94,2%
22,8%
14,7%
33,7%
30,5%
3,2%
23,0%
3,0%
20,0%
100,0%
917.703
14.912.795
2.340.057
3.011.579
5.394.208
4.622.451
771.757
4.166.951
603.873
3.563.078
15.830.498
5,8%
94,2%
14,8%
19,0%
34,1%
29,2%
4,9%
26,3%
3,8%
22,5%
100,0%
-140.861
-2.202.271
732.021
-1.016.988
-848.483
-511.541
-336.942
-1.068.821
-201.387
-867.434
-2.343.132
-15,3%
-14,8%
31,3%
-33,8%
-15,7%
-11,1%
-43,7%
-25,6%
-33,3%
-24,3%
-14,8%
(*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato.
I dati al 31 dicembre 2012 sono stati interessati da una riclassificazione di depositi subordinati per 200.050 migliaia di euro dalla voce “Depositi vincolati” alla voce “Altri finanziamenti
– altri” in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza.
Relazione sulla gestione 399
particolare dall’estinzione del rapporto con la ex
Centrobanca (1,5 miliardi);
• degli
altri finanziamenti per -0,8 miliardi, concentrati
soprattutto nei pronti contro termine attivi con Banche
del Gruppo (-0,5 miliardi), ma anche nelle altre tipologie
di finanziamenti (-0,3 miliardi, per lo più rivenienti dalla
chiusura dell’operatività con la ex Corporate Bank).
Va peraltro rilevato che sempre all’interno degli altri
finanziamenti sono allocati i pct attivi con controparti
di mercato (959 milioni, stabili rispetto al 31 dicembre
2012), da leggersi anche in correlazione con le passività
finanziarie di negoziazione per cassa (scoperti tecnici su
titoli di Stato europei);
• dei titoli di debito per -1,1 miliardi, derivanti dall’annullamento
di un titolo di Centrobanca (-2,3 miliardi) a margine
dell’operazione di fusione, progressivamente sostituito dalle
emissioni delle Banche Rete, sottoscritte dalla Capogruppo
a titolo di impiego della liquidità (+1,2 miliardi, concentrati
soprattutto nel quarto trimestre) in seguito all’accentramento
in UBI Banca dell’attività di emittente obbligazioni destinate
alla clientela delle stesse Banche.
Per quanto riguarda la raccolta da banche, pari
complessivamente a 24,3 miliardi, si evidenzia una flessione
di 3,8 miliardi rispetto al 31 dicembre 2012, da riportare alla
dinamica dei debiti verso banche (scesi a 12,1 miliardi), mentre
l’esposizione verso Banche Centrali (12,2 miliardi, comprensivi
del rateo interessi) appare praticamente invariata.
La disaggregazione dell’indebitamento verso banche
mostra una contrazione, seppur con diversa intensità delle
principali forme tecniche, fortemente influenzate dalla
dinamica dei rapporti infragruppo, quale conseguenza del
sopracitato accentramento delle emissioni obbligazionarie.
Tale processo ha infatti contribuito a drenare la liquidità
in eccesso di alcune Banche Rete, come evidenziano le
flessioni dei conti correnti (-2,5 miliardi) e dei depositi
vincolati (-1,5 miliardi), modificando il profilo finanziario
delle Banche stesse, ma garantendo un’ulteriore
razionalizzazione dei flussi interni a beneficio dell’intero
Gruppo.
I finanziamenti hanno per contro mostrato un leggero
incremento (+0,1 miliardi), sintesi di una marginale flessione
dei pct passivi infragruppo e della crescita degli altri
finanziamenti, al cui interno sono incluse le erogazioni a
m/l termine della BEI (salite nei dodici mesi da 523 a 910
milioni, anche in seguito all’ingresso di Centrobanca) da
porre in relazione all’attività di sostegno finanziario alle
PMI.
Gli altri debiti (242 milioni), essenzialmente rivenienti
dall’operatività esterna al Gruppo, non hanno mostrato
variazioni di rilievo rispetto al dicembre 2012; va peraltro
precisato che in quest’ultima voce rientra il rapporto
di regolamento delle carte di credito con l’Istituto
Centrale Banche Popolari (in moderato aumento nel corso
dell’esercizio).
DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
Incidenza %
31.12.2012
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
Debiti verso Banche Centrali
12.166.333
50,1%
12.098.917
43,1%
67.416
0,6%
Debiti verso Banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti:
- pronti contro termine passivi
- altri
Altri debiti
Totale
12.119.478
2.648.228
7.548.582
1.681.052
770.153
910.899
241.616
24.285.811
49,9%
10,9%
31,1%
6,9%
3,2%
3,7%
1,0%
100,0%
15.982.517
5.114.460
9.077.737
1.565.811
842.524
723.287
224.509
28.081.434
56,9%
18,2%
32,3%
5,6%
3,0%
2,6%
0,8%
100,0%
-3.863.039
-2.466.232
-1.529.155
115.241
-72.371
187.612
17.107
-3.795.623
-24,2%
-48,2%
-16,8%
7,4%
-8,6%
25,9%
7,6%
-13,5%
I dati al 31 dicembre 2012 sono stati interessati da una riclassificazione di depositi subordinati per 200.332 migliaia di euro dalla voce “Depositi vincolati” alla voce “Finanziamenti – altri”
in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza.
***
Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate
assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza
notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa,
evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero
prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del
Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione
di titoli infragruppo.
Al 31 dicembre 2013 il saldo interbancario netto della
Capogruppo è risultato positivo verso: Banca Regionale
Europea (2,1 miliardi), Banco di Brescia (2 miliardi), Banca
Popolare Commercio e Industria (1,5 miliardi), Banca
Popolare di Ancona (1,1 miliardi) e Banca di Valle Camonica
(0,5 miliardi).
Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca
International (-4 miliardi), Banca Carime8 (-1,3 miliardi),
IW Bank8 (-1,3 miliardi) e UBI Banca Private Investment (-0,1
miliardi).
***
Il dettaglio delle attività rifinanziabili trova illustrazione nella
Relazione sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda.
Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità
si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3.
8 Al 31 dicembre 2013, l'esposizione debitoria di UBI Banca verso Banca Carime e IW Bank era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche
rispettivamente per 0,7 miliardi e per 1,1 miliardi.
400 Relazioni e Bilanci 2013
L’attività finanziaria
Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie di UBI Banca
totalizzavano 21,2 miliardi di euro, in crescita del 6,2%
rispetto a fine 2012. Escludendo le passività finanziarie,
pari a 1,5 miliardi e in diminuzione del 40% nell’esercizio,
le attività finanziarie nette si sono attestate a 19,7 miliardi
(17,5 miliardi a dicembre 2012).
ATTIVITÀ/PASSIVITÀ
FINANZIARIE
Importi in migliaia di euro
Att. fin. detenute per la negoziazione
di cui: contratti derivati finanziari
Att. fin. valutate al fair value
Att. fin. disponibili per la vendita
Att. fin. detenute sino alla scadenza
Attività finanziarie (a)
30.9.2013
30.6.2013
31.3.2013
31.12.2012
Variazioni (A) / (E)
Valore di
bilancio
(A)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(B)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(C)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(D)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(E)
3.191.080
15,0%
3.449.192
16,6%
4.858.058
23,1%
4.831.209
23,8%
4.766.163
605.151
2,8%
652.820
3,1%
740.620
3,5%
501.537
2,5%
1.425.977
7,1%
208.143
1,0%
207.370
1,0%
206.860
1,0%
125.579
0,6%
123.381
0,6%
84.762
68,7%
14.753.276
69,5%
13.968.794
67,2%
12.813.746
61,0%
12.192.040
59,9%
11.955.356
59,8%
2.797.920
23,4%
3.086.815
14,5%
3.149.620
15,2%
3.122.272
14,9%
3.185.071
15,7%
3.158.013
15,8%
-71.198
-2,3%
Incid.
%
in
valore
in %
23,8% -1.575.083 -33,0%
-820.826 -57,6%
21.239.314 100,0%
20.774.976 100,0%
21.000.936 100,0%
20.333.899 100,0%
20.002.913 100,0%
1.236.401
6,2%
19.988.096
94,1%
19.655.044
94,6%
19.729.124
93,9%
19.407.576
95,4%
18.095.330
90,5%
1.892.766
10,5%
19.058.777
89,7%
18.522.467
89,2%
18.591.657
88,5%
18.567.368
91,3%
17.037.093
85,2%
2.021.684
11,9%
216.395
1,0%
247.182
1,2%
310.660
1,5%
207.340
1,0%
265.098
1,3%
-48.703 -18,4%
429.672
2,0%
217.917
1,0%
218.426
1,0%
215.250
1,1%
214.223
1,1%
215.449 100,6%
di cui:
- titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
- titoli di capitale
- quote O.I.C.R.
Passività fin. di negoziazione (b)
31.12.2013
di cui: contratti derivati finanziari
Attività finanziarie nette (a-b)
1.531.436 100,0%
551.829
19.707.878
1.457.552 100,0%
36,0%
587.547
40,3%
19.317.424
Il 2013, dopo un inizio ancora caratterizzato dalla volatilità
dei mercati finanziari per la perdurante incertezza
sull’evolversi del quadro congiunturale europeo aggravato,
a livello nazionale, dalla fragilità politica interna, a partire
dai mesi estivi ha mostrato segni di miglioramento grazie
anche alle politiche attuate dalle Banche Centrali in
ottica di riduzione del rischio sistemico e delle volatilità.
Lo spread fra BTP e Bund tedeschi è andato via via
normalizzandosi scendendo dai 320 punti base di fine
2012 ai 215 punti base del 30 dicembre 2013, la curva
dei rendimenti italiana ha evidenziato un tendenziale
appiattimento nel tratto fino a 5 anni unitamente ad
un restringimento degli spread nelle scadenze a breve
termine.
In questo contesto la Banca ha proceduto a prese di
beneficio operando non solo sul portafoglio di negoziazione
ma anche effettuando operazioni di switch all’interno
del portafoglio AFS (complessivamente 9 manovre nel
corso dell’esercizio con un saldo netto incrementale
di +500 milioni nominali), finalizzate ad un moderato
1.787.611 100,0%
683.638
19.213.325
38,2%
1.693.378 100,0%
486.181
18.640.521
28,7%
2.553.159 100,0% -1.021.723 -40,0%
1.389.289
17.449.754
54,4%
-837.460 -60,3%
2.258.124
12,9%
allungamento delle scadenze per trarre vantaggio da
rendimenti più elevati.
La linea d’azione perseguita è evidente nell’evoluzione del
portafoglio di negoziazione che, dopo aver raggiunto la
consistenza più elevata a metà esercizio, ha poi evidenziato
un graduale calo, segnando, su base annuale, una diminuzione
del 33%: l’evoluzione è stata anche determinata dalla
flessione dei derivati finanziari in relazione alla manovra
di razionalizzazione delle coperture posta in essere da UBI
Banca per conto delle Banche Rete ad inizio 2013 (si veda in
proposito la Relazione sulla gestione consolidata).
Il portafoglio AFS ha invece evidenziato un progressivo
incremento in corso d’anno, per effetto sia di nuovi
investimenti (acquisti di BTP per nominali 600 milioni
nel primo trimestre, di CTZ per 1,2 miliardi nel terzo
trimestre e di BOT e BTP per circa 200 milioni netti1 nel
quarto trimestre, oltre al sopra ricordato risultato degli
switch riferibile per 200 milioni nominali al secondo
trimestre e per 300 milioni al quarto) sia dell’accresciuta
valorizzazione dei titoli in portafoglio.
1 Acquisti per 400 milioni a fronte di scadenze per 200 milioni.
Relazione sulla gestione 401
Le Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for
sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con
iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del
patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore
ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore
intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro
contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente
iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i
recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva
da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a
conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al
di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto
economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
Variazioni
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
Titoli di debito
13.470.640
845.777
4.050
14.320.467
10.622.435
984.442
1.550
11.608.427
2.712.040
23,4%
12.963.648
428.129
-
13.391.777
10.156.182
399.247
-
10.555.429
2.836.348
26,9%
1.426
-
126.717
128.143
150.081
-
107.076
257.157
-129.014
-50,2%
Quote O.I.C.R.
254.639
50.027
-
304.666
37.894
51.878
-
89.772
214.894
239,4%
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
13.726.705
895.804
130.767
14.753.276
10.810.410
1.036.320
108.626
11.955.356
2.797.920
23,4%
di cui: titoli di Stato italiani
Titoli di capitale
Totale
A fine 2013 le attività finanziarie disponibili per la vendita
ammontavano a 14,8 miliardi con una crescita nell’esercizio
di 2,8 miliardi, quasi totalmente riconducibile alla dinamica
dei titoli di debito, ed in particolare dei titoli di Stato
italiani, interessati da nuovi investimenti (acquisti per
complessivi nominali 2 miliardi effettuati nel primo, terzo
e quarto trimestre ed un saldo netto nominale di +0,5
miliardi riveniente dalle già menzionate operazioni di
switch concluse nel secondo e quarto trimestre) effettuati
nell’ottica di rafforzare la contribuzione al margine
d’interesse.
I titoli corporate e i titoli di Stato esteri sono invece scesi
da 1,1 a 0,9 miliardi, incorporando variazioni nette di -0,2
miliardi nel primo trimestre, +0,3 miliardi nel secondo e -0,2
miliardi nel quarto.
In termini di gerarchia del fair value, i titoli di debito si
presentavano come segue: 13,5 miliardi risultavano iscritti
nel livello 1 di fair value (13 miliardi rappresentati da titoli
di Stato italiani e la rimanente parte da titoli corporate2)
mentre 0,8 miliardi erano classificati nel livello 2 ed
includevano 0,4 miliardi di Republic of Italy e 0,4 miliardi
di obbligazioni bancarie emesse in prevalenza da primarie
aziende di credito italiane. L’importo residuale nel livello 3
si riferiva ad un titolo di Banca Lombarda Preferred Capital
Company Llc per 1,6 milioni e a un titolo di una società di
gestione immobiliare per 2,5 milioni.
Gli investimenti in titoli di capitale si sono dimezzati a
128 milioni, in conseguenza degli smobilizzi che hanno
interessato il livello 1 di fair value: nel primo trimestre è
stata ceduta l’intera partecipazione in A2A (4,9 milioni
la valorizzazione a dicembre 2012) e parallelamente si
è proceduto alla progressiva e totale vendita delle n.
111.007.749 azioni Intesa Sanpaolo detenute a fine 2012
(144,3 milioni la loro valorizzazione alla data).
La vendita delle azioni Intesa Sanpaolo si è così articolata:
n. 33.400.000 azioni tra gennaio e febbraio, n. 46.983.896 azioni ad
agosto, n. 13.500.000 azioni a settembre e n. 17.123.853 tra ottobre
e dicembre.
Si ricorda che lo smobilizzo era stato autorizzato dal Consiglio
di Gestione, nel presupposto della non rilevanza strategica della
partecipazione, nell’ambito di una più ampia manovra volta a ridurre
la volatilità degli investimenti in azioni quotate.
I titoli di capitale non quotati, classificati nel livello 3 di fair
value, hanno viceversa mostrato una crescita di 19,6 milioni
a 126,7 milioni per l’ingresso di alcune partecipazioni della
ex Centrobanca (circa 5 milioni) e per variazioni positive fair
value di alcuni titoli (tra le più rilevanti: S.A.C.B.O. +12,6
milioni, SIA Spa +5 milioni).
Si ricorda che nell’aprile 2013 è stata venduta l’intera
partecipazione in Unione Fiduciaria Spa (valorizzata 3,2
milioni nel dicembre 2012).
Le quote O.I.C.R. sono salite a 304,7 milioni rispetto ai
precedenti 89,8 milioni a seguito della sottoscrizione,
nel quarto trimestre, di un nuovo ETF quotato per 209,5
milioni (valorizzazione contabile di fine esercizio). I restanti
investimenti iscritti al livello 2 di fair value sono invece
rimasti sostanzialmente stabili a 50 milioni.
Complessivamente a dicembre 2013 i fondi immobiliari inclusi nel
portafoglio ammontavano a 16,1 milioni (15,5 milioni dodici mesi prima).
2 Inclusa la cartolarizzazione propria (elisa in sede di consolidamento) Lease Finance 4 per 2,9 milioni.
402 Relazioni e Bilanci 2013
Le attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a
conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle
eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle
motivazioni che le avevano determinate.
La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti
finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla
scadenza.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE
31.12.2013
Importi in migliaia di euro
31.12.2012
Fair Value
Valore di
Bilancio
L1
L2
Variazioni
Fair Value
L3
Totale
Valore di
Bilancio
L1
L2
L3
Totale
in
valore
in %
Titoli di debito
3.086.815
3.153.553
-
-
3.153.553
3.158.013
3.243.103
-
-
3.243.103
-71.198
-2,3%
3.086.815
3.153.553
-
-
3.153.553
3.158.013
3.243.103
-
-
3.243.103
-71.198
-2,3%
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.086.815
3.153.553
-
-
3.153.553
3.158.013
3.243.103
-
-
3.243.103
-71.198
-2,3%
d’interesse utilizzando parte delle disponibilità ottenute
nelle due operazioni LTRO con la BCE.
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza –
categoria non più presente dal 2009 e che per un biennio
non era stata alimentata in ossequio alla “tainting rule”
prevista dallo IAS 39 – accolgono gli investimenti posti in
essere nel primo trimestre del 2012 a sostegno del margine
L’aggregato è costituito esclusivamente da BTP per nominali 3
miliardi aventi scadenza nel novembre 2014.
Gli strumenti finanziari di negoziazione
Le Attività finanziarie di negoziazione
economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL..
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”
(Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading
“utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a
breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
Variazioni
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
2.580.188
8
618
2.580.814
3.323.666
-
5.224
3.328.890
-748.076
-22,5%
2.580.185
-
-
2.580.185
3.323.651
-
-
3.323.651
-743.466
-22,4%
3.864
-
445
4.309
2.573
-
5.368
7.941
-3.632
-45,7%
-24,7%
A. Attività per cassa
Titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
Titoli di capitale
Quote O.I.C.R.
168
-
638
806
-
-
1.070
1.070
-264
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.584.220
8
1.701
2.585.929
3.326.239
-
11.662
3.337.901
-751.972
-22,5%
Totale (a)
B. Strumenti derivati
Derivati finanziari
158
604.993
-
605.151
1.744
1.424.233
-
1.425.977
-820.826
-57,6%
Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
2.285
2.285
-2.285
-100,0%
158
604.993
-
605.151
1.744
1.424.233
2.285
1.428.262
-823.111
-57,6%
2.584.378
605.001
1.701
3.191.080
3.327.983
1.424.233
13.947
4.766.163
-1.575.083
-33,0%
Totale (b)
Totale (a+b)
Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie detenute per la
negoziazione erano scese a 3,2 miliardi di euro, mostrando
un decremento di 1,6 miliardi nei dodici mesi.
All’interno dell’aggregato, i titoli di Stato italiani classificati
nel livello 1 di fair value, dopo un investimento iniziale di
1 miliardo nel primo trimestre, nei trimestri successivi sono
stati oggetto di prese di beneficio sulle scadenze a più breve
termine e di reinvestimenti su scadenze moderatamente più
allungate (disinvestimenti netti per 0,2 miliardi nel secondo
trimestre, per 1,3 miliardi nel terzo trimestre e per ulteriori
0,2 miliardi nel quarto trimestre).
Le consistenze relative ai titoli di capitale continuano
a mantenersi esigue, 4,3 milioni rispetto ai 7,9 milioni
di raffronto, con una diminuzione riconducibile alla
riclassificazione nella categoria “Attività finanziarie
Relazione sulla gestione 403
valutate al fair value”, avvenuta nel secondo trimestre, di
due partecipazioni detenute per l’attività di private equity
e merchant banking, a fine 2012 iscritte nel livello 3 di fair
value (Medinvest International per 2,3 milioni e Manisa per
3,1 milioni).
Le quote O.I.C.R. – relative agli investimenti residuali
in hedge fund acquistati prima del 30 giugno 2007 ed
ancora in essere – si attestavano a 0,8 milioni rispetto
agli 1,1 di fine 2012, incorporando rimborsi parziali per
0,5 milioni.
Nel portafoglio erano infine presenti strumenti derivati
per 0,6 miliardi, totalmente di natura finanziaria, più che
dimezzatisi nell’arco dei dodici mesi in seguito alla ricordata
manovra di razionalizzazione delle coperture effettuata ad
inizio 2013. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione
alla corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie
di negoziazione.
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione
consolidata per gli aggiornamenti relativi alle azioni intraprese nei
confronti delle società statunitensi del Gruppo Lehman Brothers.
Le Passività finanziarie di negoziazione
A fine 2013, le passività finanziarie di negoziazione
risultavano diminuite a 1,5 miliardi (2,6 miliardi un anno
prima) riflettendo essenzialmente la dinamica dei derivati
finanziari ed in particolare la manovra di razionalizzazione
delle coperture posta in essere nel primo trimestre.
Nell’ambito delle passività per cassa, i debiti verso banche
continuavano ad essere rappresentati da scoperti tecnici
su titoli di Stato esteri (francesi e tedeschi) per circa 958
milioni, mentre gli scoperti tecnici su titoli di Stato italiani,
pari a 21 milioni, erano iscritti per 2 milioni tra i debiti verso
banche e per circa 19 milioni tra i debiti verso clientela (a
fine 2012 erano in essere 1.110 milioni di scoperti tecnici
su titoli di Stato francesi e tedeschi e 54 milioni su titoli di
Stato italiani, tutti contabilizzati tra i debiti verso banche).
PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
L1
31.12.2012
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
A. Passività per cassa
Debiti verso banche
959.994
-
-
959.994
1.163.870
-
-
1.163.870
-203.876
-17,5%
Debiti verso clientela
18.968
-
-
18.968
-
-
-
-
18.968
n.s.
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
978.962
-
-
978.962
1.163.870
-
-
1.163.870
-184.908
-15,9%
52
551.777
-
551.829
69
1.389.220
-
1.389.289
-837.460
-60,3%
-
-
645
645
-
-
-
-
645
n.s.
52
551.777
645
552.474
69
1.389.220
-
1.389.289
-836.815
-60,2%
979.014
551.777
645
1.531.436
1.163.939
1.389.220
-
2.553.159
-1.021.723
-40,0%
Totale (a)
B. Strumenti derivati
Derivati finanziari
Derivati creditizi
Totale (b)
Totale (a+b)
Le Attività finanziarie valutate al fair value
La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli
strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della
Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value
con imputazione delle variazioni a conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
Variazioni
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli di capitale
-
927
83.016
83.943
-
-
-
-
83.943
100,0%
0,7%
in %
Quote O.I.C.R.
117.129
-
7.071
124.200
109.664
-
13.717
123.381
819
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
117.129
927
90.087
208.143
109.664
-
13.717
123.381
84.762
68,7%
Totale
404 Relazioni e Bilanci 2013
Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie valutate al
fair value, pari a 208 milioni di euro, mostravano una
significativa crescita rispetto al dicembre 2012 (+84,8
milioni) dovuta all’ingresso – a margine dell’incorporazione
di Centrobanca – del portafoglio partecipativo detenuto
dalla ex Controllata, ma anche alla già menzionata
riclassificazione da HFT di un portafoglio marginale di UBI
Banca.
Nel dettaglio, la categoria si presentava costituita da:
- titoli di capitale per 83,9 milioni, detenuti nell’ambito
dell’attività di merchant banking e di private equity (quasi
totalmente allocati nel livello 3 di fair value);
- quote di O.I.C.R. per 124,2 milioni, di cui 117,1 milioni
riferiti ai fondi quotati Tages classificati nel livello 1 (+7,5
milioni l’incremento di fair value nell’anno) e 7,1 milioni
relativi ai residui investimenti in Hedge Fund classificati
nel livello 3 (-6,6 milioni per effetto di alcuni rimborsi
parziali/totali e di valorizzazioni nette negative).
Considerando anche l’importo di 0,6 milioni contabilizzato
nella categoria HFT, gli Hedge Fund, diversi dai fondi Tages,
complessivamente detenuti dalla Capogruppo (livello 3 di fair
value HFT e FVO) al 31 dicembre 2013 ammontavano a 7,7
milioni (14,8 milioni a dicembre 2012). Le evidenze contabili
mostrano nell’anno rimborsi per un controvalore, al netto
delle redemption fee, pari a 2 milioni di euro (principalmente
concentrati nel terzo trimestre).
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione
consolidata per gli aggiornamenti relativi ai contenziosi in essere
conseguenti al crack Madoff.
L’esposizione al rischio sovrano
UBI BANCA: ESPOSIZIONI AL RISCHIO SOVRANO
Paese / portafoglio di classificazione
importi in migliaia di euro
- Italia
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
31.12.2013
31.12.2012
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
18.191.069
19.066.235
19.132.973
16.409.771
17.010.350
17.095.440
2.595.001
2.559.110
2.559.110
3.310.003
3.269.599
3.269.599
12.570.005
13.391.777
13.391.777
10.075.005
10.555.429
10.555.429
3.000.000
3.086.815
3.153.553
3.000.000
3.158.013
3.243.103
26.063
28.533
28.533
24.763
27.309
27.309
-600.000
-646.519
-646.519
-399.997
-433.971
-433.971
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
-600.000
-646.519
-646.519
-399.997
-433.971
-433.971
- Francia
-300.000
-311.368
-311.368
-650.000
-675.846
-675.846
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
-300.000
-311.368
-311.368
-650.000
-675.846
-675.846
10
10
10
10
10
10
crediti
10
10
10
10
10
10
- Argentina
2
1
1
2
-
-
attività finanziarie disponibili per la vendita
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
crediti
- Germania
- Olanda
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
Totale esposizioni per cassa
2
1
1
2
-
-
17.291.081
18.108.359
18.175.097
15.359.786
15.900.543
15.985.633
Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority,
ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.
Al 31 dicembre 2013 il valore di bilancio delle esposizioni al
rischio sovrano di UBI Banca risultava in crescita a 18,1 miliardi
rispetto ai 15,9 miliardi di fine 2012.
L’incremento è riconducibile all’Italia – 19,1 miliardi – ed in
particolare agli investimenti in titoli di Stato che incorporano,
da un lato, la crescita delle attività finanziarie disponibili per
la vendita a sostegno del margine d’interesse, e dall’altro
l’alleggerimento delle attività detenute per la negoziazione per
trarre vantaggio dall’apprezzamento dei titoli in portafoglio.
Continua invece a mantenersi del tutto marginale
(28,5 milioni) l’attività di finanziamento diretto alle
amministrazioni pubbliche italiane.
Anche a fine 2013 UBI Banca evidenziava esposizioni verso
Germania (646,5 milioni) e Francia (311,4 milioni) riferite
a scoperti su titoli di Stato emessi dai due Paesi, rientranti
nell’ambito della normale attività di trading.
Relazione sulla gestione 405
Nella tabella successiva è riportata la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio.
UBI BANCA: MATURITY DEI TITOLI DI STATO ITALIANI
Importi in migliaia
di euro
31.12.2013
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
(*)
Fino a 6 mesi
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
31.12.2012
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
(*)
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
-
-
-
-
-
299.106
-
-
299.106
1,8%
Da 6 mesi fino a un anno
1.437.603
163.870
3.086.815
4.688.288
24,6%
2.725.032
351.138
-
3.076.170
18,1%
Da un anno fino a 3 anni
1.126.778
6.019.350
-
7.146.128
37,5%
245.458
3.461.575
3.158.013
6.865.046
40,4%
-
4.053.721
-
4.053.721
21,3%
-
1.208.964
-
1.208.964
7,1%
-21.075
1.251.004
-
1.229.929
6,5%
-
3.107.723
-
3.107.723
18,3%
Da 3 anni fino a 5 anni
Da 5 anni fino a 10 anni
Oltre 10 anni
Totale complessivo
15.804
1.903.832
-
1.919.636
10,1%
3
2.426.029
-
2.426.032
14,3%
2.559.110
13.391.777
3.086.815
19.037.702
100,0%
3.269.599
10.555.429
3.158.013
16.983.041
100,0%
(*) al netto dei relativi scoperti tecnici.
Le vendite effettuate sui titoli a breve ed il moderato
allungamento delle scadenze hanno azzerato la fascia
temporale fino a 6 mesi, portando ad una concentrazione
di oltre l’83% delle scadenze nell’arco temporale tra i 6
mesi e i 5 anni, con uno stock di titoli pari a 11,8 miliardi
aventi maturity fino a 3 anni.
la propria esposizione ovvero per acquisire protezione
– fatto salvo per quanto riportato in Nota Integrativa,
parte E, Derivati Creditizi, relativamente agli acquisti di
protezione correlati all’emissione delle Preference Shares
(trattasi peraltro di derivati infragruppo elisi in sede di
consolidamento).
Si segnala da ultimo che al 31 dicembre 2013 il portafoglio
di negoziazione aveva una vita media pari a 1,6 anni, il
portafoglio AFS a 6 anni ed il portafoglio HTM a 0,9 anni.
TITOLI DI DEBITO DIVERSI DAI TITOLI DI STATO ISCRITTI NELL'ATTIVO
DI BILANCIO
Importi in
migliaia di euro
31.12.2013
***
Nazionalità
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
Nominale
Corporate
Italia
251.803
244.168
245.190
Corporate
Francia
44.436
44.436
40.000
Corporate
Lussemburgo
30.972
30.972
27.753
Corporate
Olanda
58.126
58.126
55.000
Corporate
Regno Unito
9.708
9.708
8.396
Corporate
Spagna
32.748
32.748
29.596
Emittente
Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni
al rischio di credito rappresentate da titoli di debito
diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla
European Securities and Markets Authority (ESMA) nel
documento n.725/2012 del 12 novembre 2012 – viene
proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito
diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti
nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie
disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute
per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso
clientela).
Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 4,4
miliardi (5,5 miliardi al 31 dicembre 2012), con una netta
prevalenza di titoli di emittenti bancari italiani che per
3,1 miliardi sono stati sottoscritti nell’ambito dell’attività
interbancaria infragruppo.
A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si
precisa infine che a dicembre 2013 (così come a dicembre
2012), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su
credito (Credit Default product) – né tantomeno ha operato
su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare
406 Relazioni e Bilanci 2013
Corporate
Ungheria
10.286
10.286
10.000
Corporate
Stati Uniti
242.322
237.188
243.803
Totale Corporate
680.401
667.632
659.738
Bancario
Francia
56.503
56.503
50.000
Bancario
Germania
2
2
3
Bancario
Italia
3.515.633
3.409.090
3.507.073
Bancario
Lussemburgo
56.556
56.556
50.000
Bancario
Regno Unito
21.163
21.163
20.000
Bancario
Cipro
83
83
9.500
Bancario
Svezia
38.314
38.314
33.488
3.688.254
3.581.711
3.670.064
7
7
7
7
7
7
4.368.662
4.249.350
4.329.809
Totale Bancario
B.E.I.
Totale
Sovranazionali
Totale Titoli
di debito
Lussemburgo
Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale
milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per
la vendita, -1,4 milioni afferenti a perdite attuariali su
piani a benefici definiti e +1,7 milioni inerenti a leggi
speciali di rivalutazione;
Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto contabile di UBI
Banca, comprensivo dell’utile dì esercizio, si attestava
a 9.231,8 milioni di euro che si raffrontano agli 8.607,7
milioni di fine 2012.
Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del
patrimonio netto al 31 dicembre 2013 e dal Prospetto della
redditività complessiva riportati fra gli Schemi del bilancio
dell’impresa, l’aumento di 624,1 milioni intervenuto nei
dodici mesi può essere ricondotto a:
• l’acquisto
• la destinazione dell’utile d’esercizio 2012 e della Riserva
RISERVE DA VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE
di azioni proprie per 1,7 milioni effettuato
nel primo trimestre al servizio del sistema incentivante
per il Top Management del Gruppo;
• l’appostazione dell’utile d’esercizio per 71,3 milioni.
utili portati a nuovo al pagamento del dividendo e ad
altre attribuzioni per complessivi 45,6 milioni1;
Importi in migliaia di euro
Attività finanziarie disponibili per la vendita
• una
variazione positiva delle riserve altre per 240,1
milioni, riferibile pressoché integralmente alla fusione
per incorporazione di Centrobanca;
31.12.2013
31.12.2012
-167.049
-526.707
-243
-243
Differenze di cambio
• una variazione complessivamente positiva delle riserve
Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a
benefici definiti
-6.265
-4.921
Leggi speciali di rivalutazione
30.993
29.297
-142.564
-502.574
Totale
da valutazione per 360 milioni di euro di cui: +359,7
RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di OICR
Finanziamenti
Totale
-526.707
1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2013
-599.300
72.765
-172
-
2. Variazioni positive
407.941
18.055
15.843
-
441.839
2.1 Incrementi di fair value
384.633
17.774
14.138
-
416.545
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
23.294
62
1.705
-
25.061
4.586
62
1.705
-
6.353
18.708
-
-
-
18.708
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
2.4 Operazioni di aggregazione aziendale
3. Variazioni negative
3.1 Riduzione di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
3.4 Altre variazioni
3.5 Operazioni di aggregazione aziendale
4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2013
-
-
-
-
-
14
219
-
-
233
-59.986
-21.789
-406
-
-82.181
-883
-14
-285
-
-1.182
-
-1
-2
-
-3
-30.542
-21.774
-
-
-52.316
-
-
-
-
-
-28.561
-
-119
-
-28.680
-251.345
69.031
15.265
-
-167.049
Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione
di +359,7 milioni complessivamente evidenziata dalle
“Riserve da valutazione delle attività disponibili per la
vendita” riflette prevalentemente i significativi incrementi
di fair value che hanno interessato i titoli di debito in
portafoglio (al netto dell’effetto fiscale) grazie al progressivo
miglioramento delle quotazioni sui mercati finanziari.
In particolare la riserva relativa a tale categoria ha più
che dimezzato il proprio saldo negativo rispetto a dodici
mesi prima (+348 milioni), mostrando incrementi di fair
value per 384,6 milioni riferibili per il 92% a titoli di
Stato italiani. La riserva sui titoli di Stato è così passata
dai -577 milioni di fine 2012 ai -244 milioni del dicembre
2013.
1 L’Assemblea dei Soci ha inoltre deliberato l’attribuzione di 157,7 milioni di euro a Riserva Straordinaria sia per la ricostituzione integrale della Riserva, dopo l’utilizzo in
occasione della distribuzione del dividendo 2011, sia soprattutto per il rafforzamento patrimoniale alla luce della regolamentazione prudenziale in materia di capitale.
Relazione sulla gestione 407
RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
1. Titoli di debito
82.218
-333.563
-251.345
32.388
-631.688
-599.300
2. Titoli di capitale
71.290
-2.259
69.031
75.072
-2.307
72.765
3. Quote di O.I.C.R.
15.478
-213
15.265
2.232
-2.404
-172
-
-
-
-
-
-
168.986
-336.035
-167.049
109.692
-636.399
-526.707
4. Finanziamenti
Totale
La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”,
valorizzata per 23,3 milioni, è riconducibile per 18,7 milioni alla
vendita di titoli e per 4,6 milioni (al netto dell’effetto fiscale)
alla svalutazione durevole di due titoli finanziari dei quali uno
proveniente dal portafoglio AFS dell’incorporata Centrobanca.
Tra le variazioni negative si segnalano rigiri a conto
economico di riserve positive da realizzo per 30,5 milioni,
quasi integralmente relative a titoli di Stato, mentre la voce
“Operazioni di aggregazione aziendale” per 28,6 milioni si
correla all’incorporazione delle riserve sui titoli di Centrobanca.
Per quanto attiene ai titoli di capitale, si segnalano
incrementi di fair value per 17,8 milioni, dei quali 12,4
milioni riferibili alla partecipazione in S.A.C.B.O. e 4,9
milioni a SIA. Tra le variazioni negative emergono invece
rigiri a conto economico da riserve positive per 21,8 milioni,
dei quali 20,2 milioni imputabili alla partecipazione in
Intesa Sanpaolo e 1,4 milioni ad Unione Fiduciaria.
In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva è divenuta
positiva in virtù di incrementi di fair value per 14,1
milioni e rigiri a conto economico di riserve negative da
deterioramento per 1,7 milioni.
Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota
Integrativa, il patrimonio di vigilanza di UBI Banca a fine
2013 totalizzava circa 13.708 milioni di euro, dei quali 9.694
milioni come patrimonio di base (Tier 1). Il dato relativo al
31 dicembre 2012 era invece pari a 14.195 milioni di euro,
inclusivi di 9.447 milioni di Tier 1.
Gli assorbimenti patrimoniali per rischio di credito e di
controparte, per rischi di mercato e rischio operativo
– dettagliati nella medesima Sezione della Parte F –
totalizzavano 1.540 milioni di euro, determinando un Tier
1 ratio pari al 50,36% (56,23% a fine 2012) ed un Total
capital ratio del 71,22% (84,49%).
Il capitale sociale di UBI Banca
Nella tabella vengono riepilogati i movimenti che hanno
interessato il capitale sociale della Capogruppo nell’esercizio
2013. Le variazioni registrate sono riconducibili alle seguenti
operazioni:
• le
richieste di conversione parziale del Prestito “UBI
2009/2013 convertibile con facoltà di rimborso in azioni”
pervenute da parte dei sottoscrittori dell’obbligazione
nel corso dei mesi di gennaio, giugno e luglio 2013:
complessivamente sono state presentate per la conversione
n. 220 obbligazioni del valore nominale unitario di 12,75
euro che hanno dato luogo all’emissione di n. 221 azioni
ordinarie del valore nominale di 2,5 euro (16 azioni,
emesse in febbraio, con godimento 1° gennaio 2012 e 205
azioni, emesse in luglio, con godimento 1° gennaio 2013)
ed il riconoscimento in contanti delle frazioni residuali2.
Il prestito in oggetto è scaduto il 10 luglio 2013 e, come
deliberato dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza,
rispettivamente il 28 e 30 maggio 2013, alla luce della
solidità patrimoniale e della buona situazione di liquidità
del Gruppo, le n. 50.128.020 obbligazioni ancora in
circolazione in tale data sono state rimborsate in contanti
per un controvalore complessivo di 639.132.255 euro
(unitamente all’ultima rata annuale degli interessi)3;
• il non totale esercizio da parte degli azionisti di minoranza
di Centrobanca del diritto di vendita ovvero di recesso
loro spettante in relazione alla delibera di incorporazione
della Società in UBI Banca, in conseguenza del quale la
Capogruppo ha emesso in data 22 maggio 2013 n. 1.346
nuove azioni con godimento 1° gennaio 2013 (per maggiori
dettagli si rimanda al capitolo “L’area di consolidamento”
della Relazione sulla gestione consolidata);
2 La distribuzione del dividendo 2011 a valere sulla Riserva Straordinaria aveva comportato la ridefinizione del rapporto di conversione (originariamente fissato in 1
nuova azione per ogni obbligazione) nella nuova misura di 1,01497 (arrotondato a 1,01) azioni UBI Banca per ogni obbligazione convertibile del valore nominale
di 12,75 euro presentata per la conversione.
3 In seguito all’avvenuto rimborso totale del prestito, i commi 5 e 6 dell’art. 5 dello Statuto di UBI Banca, inerenti all’eventuale emissione di nuove azioni al servizio
del prestito, sono stati soppressi.
408 Relazioni e Bilanci 2013
• l’acquisto
di n. 500.000 azioni proprie al servizio del
sistema incentivante per il Top Management del Gruppo
effettuato da UBI Banca il 28 febbraio 2013 in esecuzione
della delibera assembleare del 28 aprile 2012. Gli
acquisti sono stati effettuati ad un prezzo medio di
3,4911 euro per azione. Le operazioni sono avvenute sul
mercato regolamentato in osservanza dei limiti indicati
dall’autorizzazione assembleare e delle disposizioni
di legge e di regolamento applicabili, ivi incluse le norme
di cui al Regolamento CE n. 2273/2003 e le prassi di
mercato ammesse. Per effetto di detti acquisti, UBI Banca
detiene un totale di n. 1.700.000 azioni proprie, pari a
circa lo 0,19% dell’attuale capitale sociale.
A fronte degli acquisti effettuati, totalmente asserviti ai piani
di incentivazione, le azioni da attribuire, in considerazione dei
risultati raggiunti nell’ambito dei piani di incentivazione 2011 e
2012, sono attualmente pari a circa un terzo del totale e la loro
assegnazione avverrà con un differimento temporale dai 3 ai 5
anni dalla maturazione del premio.
Il restante numero di azioni potrà essere utilizzato a copertura
dei piani di incentivazione relativi agli esercizi successivi,
subordinatamente alla maturazione dei relativi sistemi
incentivanti da parte dei singoli Dirigenti nelle rispettive
Aziende.
CAPITALE - NUMERO AZIONI DELLA CAPOGRUPPO: VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO
Azioni
ordinarie
A.
Azioni esistenti al 1° gennaio 2013
901.747.005 2.254.367.512,50
- interamente liberate
901.747.005 2.254.367.512,50
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B.
Valore
Nominale
2,50 euro
Aumenti
B.1 Nuove emissioni
-
-
-1.200.000
-3.000.000,00
900.547.005 2.251.367.512,50
1.567
3.917,50
1.567
3.917,50
- a pagamento:
1.567
3.917,50
1.346
3.365,00
221
552,50
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
-
-
- altre
-
-
- a titolo gratuito:
-
-
-
-
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
-
-
- altre
-
-
B.2 Vendita di azioni proprie
-
-
B.3 Altre variazioni
-
-
500.000
1.250.000
C.
Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
-
-
500.000
1.250.000
C.3 Operazioni di cessione di imprese
-
-
C.4 Altre variazioni
-
-
D.
Azioni in circolazione: rimanenze finali
al 31 dicembre 2013
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
900.048.572 2.250.121.430,00
1.700.000
4.250.000,00
901.748.572 2.254.371.430,00
901.748.572 2.254.371.430,00
-
-
I rapporti verso le imprese del Gruppo
I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra
imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese
collegate (consolidate con il metodo del patrimonio
netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della
Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti
con le parti correlate.
Relazione sulla gestione 409
Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati
Parti correlate
Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata
con successiva delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la
Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni
in materia di operazioni con parti correlate. La normativa
disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle
operazioni poste in essere dalle società quotate - quale è
UBI Banca - con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse,
tra cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti
degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti,
inclusi i loro stretti familiari.
L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della
suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare
quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse
da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2013, è
riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla
quale si rimanda.
Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le
informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali
ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti
correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle
singole voci del proprio bilancio.
Ulteriori informazioni sono contenute nella “Relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca
Scpa” riportata in allegato al presente fascicolo.
Soggetti collegati
In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del
TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008,
n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il
9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza
prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di
rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti
collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti
collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte
correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi.
La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza
di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere
l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative
a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei
medesimi soggetti.
Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti
prudenziali per le attività di rischio (della banca e/o del gruppo)
verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in
funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più
stringenti nel caso di relazioni banca-industria.
Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede
apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche
indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni.
In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5,
della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha
410 Relazioni e Bilanci 2013
adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle
operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI” recante
disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di
interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina
le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi
decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati
poste in essere da UBI Banca.
Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha
deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti
Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti
Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del
Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate
(con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data
24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la denominazione
di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”.
In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza
effettuate a partire dal 31 marzo 2013 e fino al 31 dicembre
2013, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla
normativa prudenziale.
Nella “Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari di UBI Scpa” trova esposizione l’informativa
relativa alle politiche interne in materia di controlli a
presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse
nei confronti dei soggetti collegati.
Il titolo azionario e la compagine sociale
Il titolo azionario
Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato
Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento
Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib
Index.
PERFORMANCE COMPARATA DEL TITOLO AZIONARIO UNIONE DI BANCHE ITALIANE
Importi in euro
30.12.2013
A
30.9.2013
B
28.6.2013
C
28.3.2013
D
28.12.2012
E
Var. %
A/E
2.4.2007
F
Var. %
A/F
Azioni Unione di Banche Italiane
- prezzo ufficiale
4,924
3,748
2,814
2,880
3,505
40,5%
21,486
-77,1%
- prezzo di riferimento
4,936
3,738
2,782
2,874
3,506
40,8%
21,427
-77,0%
-
-
100,010
100,800
101,300
-
-
-
Indice FTSE Italia All-Share
20.204
18.480
16.250
16.389
17.175
17,6%
42.731
-52,7%
Indice FTSE Italia Banche
12.553
10.747
8.539
8.338
9.429
33,1%
54.495
-77,0%
Obbligazioni convertibili 2009/2013 (1)
Fonte Datastream
(1) Negoziate sull'MTA dal 20 luglio 2009 (quotazione del 20 luglio 2009: 107,190). rimborsate alla pari in contanti il 10 luglio 2013.
I mercati azionari, dopo due anni difficili, hanno chiuso il
2013 in decisa ripresa.
La prima parte dell’anno è stata ancora condizionata a livello
europeo da incertezze legate all’evoluzione congiunturale
con un continuo rinvio temporale delle previsioni di ripresa
economica ed accresciuti timori degli investitori soprattutto
in merito alla tenuta dei conti pubblici dei paesi periferici
dell’Eurozona, sintetizzati anche da un andamento ancora
altalenante degli spread. Successivamente ed in particolare
dalla fine del terzo trimestre, grazie anche alle dichiarazioni
della BCE e della Fed sul mantenimento di una politica
monetaria accomodante, la propensione al rischio degli
investitori è aumentata e si è spostata sulle borse europee
innescando un trend rialzista.
L’indice del settore bancario, il FTSE Italia Banche, ha
registrato nell’esercizio un rialzo del 33,1% – quasi doppio
rispetto al +17,6% dell’indice FTSE Italia All-Share – con gli
indicatori di mercato riferiti alle maggiori banche italiane
che, pur risentendo di una situazione ancora caratterizzata
da incertezze sia sul piano economico che politico, hanno
beneficiato della riduzione degli spread sovrani e del
rinnovato interesse degli investitori internazionali.
In questo contesto il titolo UBI Banca con un progresso di
oltre il 40% nell’anno, ha evidenziato una performance
superiore sia all’indice generale che al settoriale di
riferimento segnando il ritorno in zona 5 euro, con un
massimo toccato a fine ottobre di 5,22 euro.
Andamento del titolo azionario UBI Banca dal 2 aprile 2007 (*) e volumi scambiati
(*) prezzi di riferimento in euro
23
22
21
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Volumi
60.000.000
55.000.000
50.000.000
45.000.000
40.000.000
35.000.000
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFM
* Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca, post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa.
Relativamente ai volumi scambiati, si segnala che i picchi registrati nel 2011 riflettono l’annuncio, l’esecuzione ed il perfezionamento dell’aumento di capitale da 1 miliardo di UBI Banca.
Relazione sulla gestione 411
Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca (*) dal 2 aprile 2007
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
(*) prezzi di riferimento in euro
UBI Banca
FTSE Italia All-Share
FTSE Italia banche
2007
2008
2009
2011
2010
2012
2013
2014
AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFM
* Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa.
Tale livello non era stato più raggiunto da fine maggio 2011,
ossia dall’ultima quotazione antecedente l’annuncio delle
condizioni dell’aumento di capitale da 1 miliardo lanciato e
perfezionato nel giugno/luglio 2011: rispetto ai 3,808 euro
fissati come prezzo unitario delle azioni di nuova emissione,
l’azione UBI Banca a fine 2013 mostrava un recupero del
30% circa.
Grazie alla positiva dinamica sopra descritta, la
capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale)
è salita a 4,4 miliardi rispetto ai 3,2 miliardi di fine 2012,
posizionando UBI Banca al 5° posto tra i gruppi bancari
italiani ed al 1° posto tra i gruppi a matrice popolare.
A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI
nell’European Banking Report – comprendente i Paesi
dell’Unione Monetaria più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca
si conferma tra le prime 45 istituzioni1.
Nel corso del 2013 gli scambi azionari sul titolo UBI Banca
hanno superato gli 1,8 miliardi di titoli per un controvalore
di circa 7 miliardi di euro (1,5 miliardi di titoli scambiati per
un controvalore di 4,3 miliardi di euro nel 2012).
Nelle prime settimane del 2014 ed in particolare dal mese
di febbraio la quotazione è andata stabilizzandosi sopra
quota 5,5 euro.
Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario
UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di borsa che, per una migliore
significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate.
Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa
Numero di azioni in essere a fine periodo
Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro
Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
Dividendo unitario - in euro
Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio)
Dividendi totali - in euro (*)
Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo / n. azioni) - in euro
Anno 2013
Anno 2012
901.748.572
901.747.005
3,734
2,636
5,220
0,06
1,61%
54.002.914
11,19
2,917
1,821
4,116
0,05
1,71%
45.002.351
10,71
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro
8,50
7,99
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro
8,09
7,56
4.441
0,44
3.160
0,33
Capitalizzazione di Borsa di fine periodo (prezzi ufficiali) - in milioni di euro
Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine periodo / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo)]
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo
0,58
0,44
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo
0,61
0,46
0,2689
0,0937
EPS - Earning per share (utile netto consolidato per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro annualizzato
(*) Il monte dividendi relativo al 2013 è stato calcolato sulle n. 900.048.572 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione;
tale numero esclude le n. 1.700.000 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.
Il monte dividendi relativo al 2012 era stato calcolato sulle n. 900.047.021 azioni in circolazione al netto delle azioni proprie riacquistate (n. 1.700.000).
1 EBR International Flash, gennaio 2014.
412 Relazioni e Bilanci 2013
Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari
Al 31 dicembre 2013 il capitale sociale di UBI Banca
(invariato alla data della presente Relazione) era pari a
2.254.371.430 euro costituito da n. 901.748.572 azioni
ordinarie del valore nominale di 2,5 euro. Tutte le azioni in
circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2013.
Le disposizioni legislative vigenti in materia di banche
popolari (art. 30 del TUB, D.Lgs. 385/1993) sono state
modificate dall’art. 23 quater della Legge n. 221 del 17
dicembre 2012 di conversione del D.L. n. 179 del 18 ottobre
2012 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”
(cosiddetto “Sviluppo Bis”). I cambiamenti più rilevanti
hanno riguardato:
- l’innalzamento del limite di possesso azionario, diretto o
indiretto, dallo 0,50% all’1% del capitale sociale. Il limite
non si applica agli organismi di investimento collettivo in
valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla
disciplina propria di ciascuno di essi;
- la previsione che, per favorire la patrimonializzazione, le
società possano statutariamente subordinare l’ammissione
a socio, oltre alla presenza dei requisiti soggettivi, al
possesso di un numero minimo di azioni, il cui venir meno
comporta la decadenza della qualità di socio.
Ogni Socio ha un voto, qualsiasi sia il numero delle azioni
possedute.
Ai sensi dell’art. 120 del TUF (D.Lgs. 58/1998), coloro che
partecipano in un’emittente azioni quotate avente l'Italia come
Stato membro d'origine in misura superiore al 2% del capitale ne
danno comunicazione alla società partecipata ed alla Consob.
Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della
presente Relazione le partecipazioni superiori al 2%
risultano essere le seguenti:
- Silchester International Investors LLP, con il 5,001% del
capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio
(comunicazione del 1° novembre 2011);
- BlackRock Inc., con il 4,951% del capitale sociale detenuto
attraverso proprie società di gestione del risparmio
(comunicazione del 26 marzo 2013);
- Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%2.
Si ricorda che la Fondazione Banca del Monte di Lombardia
ha comunicato, in data 23 settembre 2013, di essere scesa
dal 2,207% all’1,93% del capitale sociale di UBI Banca
mentre Norges Bank (la Banca Centrale di Norvegia), dopo
aver oscillato più volte sopra e sotto il livello del 2%, in
data 13 giugno 2013 ha reso noto di detenere a titolo di
proprietà l’1,999% del capitale di UBI Banca (1,998% sul
capitale sociale attuale).
Si ricorda che l’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento
Emittenti ai commi 7 e 8 prevede che le società di gestione e i soggetti
abilitati che hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione,
partecipazioni in misura superiore al 2% e inferiore al 5% del
capitale di un emittente azioni quotate, non siano tenute ad obblighi
di comunicazione verso la Consob e la società partecipata. Tale
esenzione si applica anche ai soggetti extracomunitari a condizione
che gli stessi, nell’ambito delle attività di gestione, siano sottoposti,
nel paese di origine, a forme di vigilanza da parte di un’autorità di
controllo pubblica o riconosciuta da un’autorità pubblica.
Da quanto sopra, consegue che le percentuali di partecipazione
indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel
frattempo intervenuta una variazione che non comporta obblighi di
comunicazione in capo agli azionisti.
Sulla base delle evidenze relative all’incasso del dividendo,
la Banca ha proceduto ad inviare a tutti i soggetti interessati
la comunicazione relativa al divieto di detenere azioni in
misura superiore all’1% del capitale, chiedendo l’alienazione
della parte eccedente entro 12 mesi dalla suddetta notifica.
In base agli aggiornamenti del Libro Soci, al 31 dicembre
2013 i Soci iscritti risultavano pari a 94.544 (83.690 a fine
2012)3. Tenendo conto dei possessori di azioni non iscritti
a Libro Soci (informazioni rilevate in occasione dell’incasso
del dividendo), l’insieme dei soci/azionisti risultava di poco
superiore alle 151 mila unità.
Secondo le risultanze dell'ultima indagine sulla
composizione dell'azionariato conclusa a fine gennaio 2014,
la quota detenuta da investitori istituzionali identificati
nominalmente rappresenta oltre il 40% del capitale sociale.
Tale quota risulta geograficamente distribuita come segue:
34,2% nel Regno Unito, 23% USA e Canada, 20,1% Italia,
6,4% Francia, 2,7% Germania, 8,5% nel resto dell'Europa
continentale e 5,1% nel resto del mondo.
Per quanto riguarda le altre informazioni previste dall’articolo
123-bis del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (TUF), tra le
quali anche l’adesione al Codice di Autodisciplina delle
Società Quotate promosso da Borsa Italiana e l’accessibilità
al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla
Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari
riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì
consultabile sul sito aziendale www.ubibanca.it, nella
sezione Corporate Governance, Documenti societari.
Azioni proprie
Al 31 dicembre 2013 UBI Banca deteneva 1.700.000 azioni
proprie del valore nominale di 2,5 euro, pari allo 0,19% del
capitale sociale.
Come già anticipato nel capitolo “Il patrimonio netto e
l’adeguatezza patrimoniale”, nel corso dell’esercizio, in
esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2012
relativa all’acquisto di azioni proprie al servizio del sistema
incentivante per il Top Management del Gruppo, UBI Banca
ha proceduto in data 28 febbraio 2013 all’acquisto di
n. 500.000 azioni proprie, ad un prezzo medio di 3,4911
euro per azione.
2 Partecipazione calcolata sul capitale sociale attuale (2,278% la partecipazione originariamente comunicata, generatasi a margine della fusione per incorporazione di
Banca Lombarda e Piemontese nell’aprile 2007). La Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del D.L. n. 225 del 29 dicembre 2010 (Milleproroghe) ha disposto un
ulteriore differimento fino al 31 dicembre 2014 del termine annuale entro il quale alienare le azioni del capitale sociale delle banche popolari detenute in eccesso rispetto
al limite di possesso azionario, qualora il superamento del limite sia conseguente ad operazioni di concentrazione tra banche oppure tra investitori.
3 Alla data della presente Relazione i Soci iscritti risultano saliti a 96.859.
Relazione sulla gestione 413
Relazione sull’ammissione di nuovi Soci
(ai sensi dell’art. 2528, comma quinto, del Codice Civile)
Nel 2013 le domande di ammissione a Socio presentate al
Consiglio di Gestione sono state complessivamente 14.213
(8.081 nel 2012 e 3.731 nel 2011), totalmente accolte. Nel
dettaglio, 13.824 richieste sono pervenute dalle Banche del
Gruppo, mentre le restanti 389 da altri intermediari.
Le ammissioni dei nuovi Soci sono state deliberate dopo
preventiva valutazione delle domande con riferimento agli
articoli 6 e 9 dello Statuto Sociale. In osservanza dell’art.
8, comma 2 del medesimo Statuto, si è altresì provveduto
a verificare, per tutti gli aspiranti Soci, la dimostrazione del
possesso di almeno 250 azioni UBI Banca.
La differenza rilevabile tra la variazione annua nel numero
di Soci (10.854) e le nuove ammissioni (14.213) è riferibile
al saldo netto tra le cancellazioni effettuate ai sensi
degli articoli 15 e 19 dello Statuto, nonché per iniziativa
personale del Socio, e gli eventuali reintegri per dimostrato
possesso azionario.
Relazione sullo scopo mutualistico
(ai sensi dell’art. 2545 del Codice Civile)
UBI Banca si pone come attore di rilievo nel sistema di
relazioni economiche e sociali delle comunità in cui opera,
in coerenza con i propri obiettivi strategici e i valori e
i principi del Codice Etico. Con particolare riferimento
allo scopo mutualistico del proprio modello istituzionale,
la Banca attua iniziative di agevolazione a favore dei
componenti del corpo sociale e iniziative commerciali e
filantropiche per le fasce più deboli del tessuto economico
e sociale dei territori di riferimento.
Sotto il primo profilo, UBI Banca offre ai Soci UBI Club, un
insieme di agevolazioni bancarie e protezioni assicurative,
mentre la partecipazione attiva allo sviluppo economico e
sociale dei territori poggia su una diffusione capillare delle
filiali e un’attività commerciale spiccatamente orientata al
servizio delle famiglie, delle piccole e medie imprese e delle
organizzazioni non profit.
Fra le iniziative commerciali intraprese (dettagliatamente
illustrate nel Bilancio Sociale, al quale si rimanda) si
segnalano in particolare:
• la collaborazione con le Associazioni di Categoria e gli
Enti di Garanzia, per meglio finalizzare l’attività aziendale
a favore del tessuto imprenditoriale locale attraverso
convenzioni per l’erogazione di finanziamenti ordinari
e di finanziamenti specifici per lo sviluppo competitivo
delle piccole e medie imprese;
• la partecipazione a iniziative di sistema e/o specifiche del
territorio per il supporto alle famiglie e alle imprese in
difficoltà a causa della ancora non risolta crisi economica
o di calamità naturali;
• l’offerta del modello di servizio UBI Comunità dedicato alle
organizzazioni laiche e religiose del Terzo Settore, importanti
attori di promozione dello sviluppo e della coesione sociale,
con cui il Gruppo intende accrescere ulteriormente la
414 Relazioni e Bilanci 2013
consolidata capacità di relazione (testimoniata da quote di
raccolta e di impieghi che si mantengono costantemente
superiori al dato medio di sistema);
• l’emissione nel corso del 2013 di 24 Social Bond per un
controvalore di 238 milioni di euro a cui hanno corrisposto
1,18 milioni di erogazioni liberali (di cui 0,5 milioni da
UBI Banca) a sostegno di iniziative ad alto valore sociale,
promosse da soggetti non profit pubblici e privati (41
Social Bond emessi dal lancio dell’iniziativa nell’aprile
2012 per un controvalore complessivo di 436,5 milioni e
correlate erogazioni liberali per 2,18 milioni totali);
• le iniziative in favore delle persone con difficoltà
nell’accesso ai servizi bancari per rimuovere le barriere
fisiche (es. ATM bancomat e siti internet commerciali
con caratteristiche idonee per persone ipovedenti e non
vedenti) e le barriere linguistiche (es. attraverso l’offerta
multilingue del sito commerciale di Gruppo e il supporto
multilingue di un numero verde dedicato);
• il sostegno agli investimenti su energie rinnovabili e
ambiente, attraverso i servizi di Project Finance e i
prodotti di finanziamento verde e di leasing.
Nell’ambito delle attività filantropiche e di investimento
nella comunità, UBI Banca, le Banche Rete e le Fondazioni
di emanazione del Gruppo (si veda in proposito anche
il Bilancio Sociale) contribuiscono alla vita di centinaia
di enti e associazioni laiche e confessionali sparse sul
territorio attraverso interventi in ambito sociale, culturale,
scientifico, solidaristico e ambientale. La maggior parte
delle Banche Rete, per previsione statutaria, destinano
una parte degli utili a questa attività e alla dotazione
patrimoniale delle Fondazioni costituite in seno al Gruppo.
Anche le attività di sponsorizzazione, connesse alla
promozione dell’immagine, sono realizzate privilegiando,
ove possibile, iniziative che consentano di unire il marchio
ad associazioni e personalità del mondo del volontariato,
della cultura e dello sport, quali esempi positivi per la
comunità.
Nel corso del 2013 complessivamente, al netto delle
erogazioni connesse ai Social Bond, sono stati realizzati
interventi in ambito sociale per un totale di 11,3 milioni
di euro (2,4 milioni da UBI Banca), di cui il 28,3%
nell’ambito di impegni pluriennali o per attività ricorrenti.
A questi si aggiungono circa 7 milioni di contributi erogati
dalle varie Banche Rete agli Enti locali nell’ambito dei
servizi di tesoreria e cassa, destinati ai loro programmi di
intervento sociale.
Poteri degli organi societari e deleghe
loro attribuite
(Raccomandazione Consob n. 97001574 del 20 febbraio 1997)
L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli
organi societari di Unione di Banche Italiane Scpa, prevista
dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è
contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti
Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo.
Altre informazioni
La gestione delle controversie
Ad UBI Banca, in materia di gestione delle controversie,
compete il ruolo di coordinamento e di indirizzo delle
strutture dedicate ai reclami nelle Banche Rete e nelle
Società Prodotto, oltre alla specifica gestione delle
contestazioni legate alle carte di credito, per le quali
risulta emittente diretta, e ai finanziamenti acquisiti in
seguito all’incorporazione nel 2012 di B@nca 24-7 e nel
2013 di Centrobanca.
Nel corso dei dodici mesi nel Registro Reclami sono stati
annotati 3.888 reclami di prima istanza, con un incremento
rispetto al 2012 da ricondurre all’area di business delle
carte di credito (avviata dal luglio 2012, ma che è risultata
pienamente operativa nel 2013).
I reclami ad essa relativi sono stati 3.038.
L’altra componente di rilievo – i finanziamenti contro
cessione del quinto dello stipendio – è stata invece
interessata, nello stesso periodo, da 387 contestazioni di
prima istanza.
Le rimanenti contestazioni si riferiscono, in termini del tutto
residuali, a mutui, prestiti personali e altri servizi.
La struttura dei reclami in base al Prodotto e/o Servizio erogato
rispecchia chiaramente le aree di business della Capogruppo
con la concentrazione sui due raggruppamenti di riferimento.
Analizzando le motivazioni sottostanti alle controversie
aperte, emerge il quadro di riferimento sintetizzato nel
grafico esposto, dove viene nuovamente evidenziata la
concentrazione specifica delle aree di business di UBI Banca.
***
Accanto ai reclami di prima istanza, la gestione è stata
interessata anche dalle relative pratiche di reiterazione:
179 repliche, 87 ricorsi agli organismi (Arbitro Bancario
Finanziario e Ombudsman Giurì Bancario), nonché 47
esposti alle Autorità di Vigilanza.
I dati complessivi esposti per la Capogruppo annoverano
le controversie riconducibili ai rapporti acquisiti in seguito
all’incorporazione della ex Centrobanca.
UBI Banca, nel corso dell’anno, ha registrato 18 richieste di
partecipazione a tavoli di Mediazione.
Reclami per Motivazioni sottostanti
Reclami per Prodotto/Servizio
80%
Durante l’anno, UBI Banca ha evaso 3.843 pratiche, pari al
97% delle controversie in gestione, con soluzioni a favore
della clientela reclamante nel 68% dei casi.
0%
78,1%
Frodi e smarrimenti
60%
Altro
50%
Esecuzione operazioni
40%
Condizioni
30%
Motivazioni
70%
21,4%
0,1%
0,1%
0,1%
0%
0,1%
Prodotti
assicurativi
Aspetti generali
Altro
Finanziamenti
e mutui
Conti correnti
e D/R
0,1%
Carte di credito
e debito
0%
Titoli e servizi
di investimento
10%
Servizi di incasso
e pagamento
20%
Segnalazione a
centrale rischi
10%
30%
40%
50%
60%
56,6%
21,8%
12,7%
3,8%
3,0%
Applicazione
delle condizioni
1,1%
Comunicazione ed
informazione al cliente
0,8%
Anatocismo
20%
0,2%
Merito del credito o simili
0%
Personale
0%
peso % 2013
Relazione sulla gestione 415
Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca
A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la
responsabilità del processo di valutazione dell’adeguatezza
patrimoniale a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital
Adequacy Assessment Process) ed è suo compito assolvere
alle funzioni di misurazione, controllo e gestione dei rischi
elencati nel corrispondente capitolo della Relazione sulla
gestione consolidata, al quale pertanto si rimanda per una
descrizione puntuale dei medesimi nonché delle principali
incertezze.
Dopo l’incorporazione, nel 2012, di B@nca 24-7 e di parte
delle linee di business ad essa in precedenza attribuite,
l’incorporazione di Centrobanca nel 2013 ha determinato
un ulteriore aumento del rischio di credito per UBI Banca,
senza tuttavia intaccarne la solidità patrimoniale.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e
prevedibile evoluzione della gestione
I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura
dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A
– Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla
Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e
successivi aggiornamenti.
416 Relazioni e Bilanci 2013
Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della
gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente
capitolo della Relazione sulla gestione consolidata.
Proposta di destinazione dell’utile
d’esercizio e di distribuzione del dividendo
Signori Soci,
conformemente a quanto previsto dall’articolo 2364 bis
del Codice Civile e dall’articolo 52 dello Statuto Sociale
si formula la seguente proposta di destinazione dell’utile
d’esercizio e di distribuzione del dividendo:
Utile d'esercizio
Euro
71.339.740,73
10% alla Riserva Legale
Euro
-7.133.974,07
quota imputata a Riserva Straordinaria
Euro
-1.450.000,00
Utile residuo
Euro
62.755.766,66
a disposizione per scopi benefici, umanitari, sociali, culturali ed artistici ex art. 52 dello Statuto Sociale
Euro
-941.336,50
Euro
61.814.430,16
variazione della quota imputata a riserva indisponibile ex art. 6, D.Lgs. 38/2005 (*)
Euro
-7.861.447,89
da utili portati a nuovo
Euro
98.533,97
Utile distribuibile
Euro
54.051.516,24
Euro 0,06 per ciascuna delle n. 900.048.572 azioni ordinarie con godimento 1° gennaio 2013 (**)
Euro
-54.002.914,32
a utili portati a nuovo
Euro
48.601,92
(*) Plusvalenze nette riferibili a strumenti finanziari non di negoziazione.
(**) Totale delle azioni in circolazione alla data di delibera del Consiglio di Gestione escluse le n. 1.700.000 azioni proprie detenute in portafoglio alla medesima data.
Il Consiglio di Gestione ha deliberato di proporre
all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo
unitario di 0,06 euro a ciascuna delle azioni ordinarie in
circolazione alla data di stacco della cedola (escluse le azioni
proprie detenute in portafoglio alla stessa data), dopo gli
accantonamenti previsti dalla Legge e l’attribuzione di una
quota pari a 1,45 milioni di euro alla Riserva Straordinaria.
Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a
partire dal 22 maggio 2014 – contro stacco della cedola
n. 15 – con rispettivamente data di stacco il 19 maggio 2014
e record date 21 maggio 2014.
Per effetto della riforma fiscale entrata in vigore il
1° gennaio 2004 al dividendo non compete alcun credito
d’imposta e, a seconda dei percettori, è soggetto a ritenuta
alla fonte a titolo d’imposta o concorre limitatamente alla
formazione del reddito imponibile1.
Il monte dividendi sarà pari a 54 milioni di euro, a valere,
una volta effettuate le attribuzioni di Legge e di Statuto,
sull’utile della Capogruppo.
Bergamo, 11 marzo 2014
IL CONSIGLIO DI GESTIONE
1 Dal punto di vista fiscale si precisa che:
- ai sensi del D.M. 2 aprile 2008, l’intero ammontare del dividendo unitario si considera formato con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e concorre pertanto alla
base imponibile IRPEF delle persone fisiche residenti detentrici di partecipazioni qualificate, degli imprenditori individuali residenti e delle società di persone residenti per il 40% del suo
ammontare;
- nel caso di percipienti non residenti fiscalmente in Italia, ai fini dell’applicazione della ritenuta alla fonte dell’1,375% nei confronti delle società e degli enti non residenti indicati dall’art.
27, comma 3-ter del D.P.R. 600/1973, il dividendo unitario si considera formato per l’intero importo da utili prodotti dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007.
Relazione sulla gestione 417
Attestazione
del Consigliere
Delegato e del
Dirigente Preposto
alla redazione
dei documenti
contabili societari
Relazione della
Società di Revisione
Schemi del Bilancio
dell'Impresa
Stato Patrimoniale
(Importi in unità di euro)
31.12.2013
31.12.2012
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
151.927.476
203.441.643
3.191.080.275
4.766.162.654
208.142.641
123.381.468
14.753.276.202
11.955.355.919
3.086.814.895
3.158.013.234
60. Crediti verso banche
13.487.366.105
15.830.498.053
70. Crediti verso clientela
25.168.913.254
22.584.746.524
215.310.404
925.692.662
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
120. Attività immateriali
130. Attività fiscali:
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
5.417.724
196.827.527
10.608.613.890
10.911.720.906
650.741.768
586.806.041
409.807
409.807
1.727.625.788
1.605.830.111
322.535.986
412.799.646
1.405.089.802
1.193.030.465
1.238.385.604
920.811.489
2.328.961
2.328.961
150. Altre attività
656.675.528
485.038.317
Totale dell'attivo
73.914.644.718
73.336.253.827
31.12.2013
31.12.2012
28.081.434.487
(Importi in unità di euro)
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10. Debiti verso banche
24.285.811.395
20. Debiti verso clientela
7.223.912.675
7.897.194.935
30. Titoli in circolazione
30.211.092.155
23.405.765.186
40. Passività finanziarie di negoziazione
60. Derivati di copertura
1.531.435.686
2.553.158.583
377.701.575
1.307.735.147
80. Passività fiscali:
323.144.216
230.963.608
a) correnti
232.645.454
165.766.050
b) differite
90.498.762
65.197.558
631.076.359
1.168.382.946
110. Trattamento di fine rapporto del personale
40.166.437
43.612.449
120. Fondi per rischi e oneri:
58.488.048
40.286.113
100. Altre passività
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
1.060.768
-
57.427.280
40.286.113
130. Riserve da valutazione
(142.563.966)
(502.574.408)
160. Riserve
2.337.923.506
1.919.944.736
170. Sovrapprezzi di emissione
4.716.866.301
4.716.861.355
180. Capitale
2.254.371.430
2.254.367.512
190. Azioni proprie
(6.120.840)
(4.375.290)
200. Utile (perdita) d'esercizio
71.339.741
223.496.468
73.914.644.718
73.336.253.827
Totale del passivo e del patrimonio netto
428 Relazioni e Bilanci 2013
Conto Economico
(Importi in unità di euro)
10. Interessi attivi e proventi assimilati
31.12.2013
31.12.2012
1.229.613.722
1.315.832.786
(1.110.223.926)
(1.342.603.532)
30. Margine di interesse
119.389.796
(26.770.746)
40. Commissioni attive
94.789.398
75.983.474
50. Commissioni passive
(89.550.299)
(88.193.993)
20. Interessi passivi e oneri assimilati
60. Commissioni nette
5.239.099
(12.210.519)
247.204.849
339.095.874
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
44.948.538
77.473.667
90. Risultato netto dell'attività di copertura
(4.181.723)
12.942.132
189.014.881
156.086.456
70. Dividendi e proventi simili
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value
(2.338.139)
1.741.090
188.191.727
140.036.108
3.161.293
14.309.258
3.162.666
1.203.184
604.778.106
547.820.048
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
(228.481.440)
(110.347.940)
a) crediti
(188.114.597)
(67.600.361)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
(21.768.167)
(53.289.858)
d) altre operazioni finanziarie
(18.598.676)
10.542.279
376.296.666
437.472.108
150. Spese amministrative
(326.588.853)
(331.771.935)
a) spese per il personale
(153.453.485)
(157.102.885)
b) altre spese amministrative
(173.135.368)
(174.669.050)
(1.354.332)
(11.106.456)
(22.849.575)
(24.137.573)
120. Margine di intermediazione
140. Risultato netto della gestione finanziaria
160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
-
(38.400)
116.334.872
125.404.039
200. Costi operativi
(234.457.888)
(241.650.325)
210. Utili (perdite) delle partecipazioni
(316.397.366)
(23.508.392)
190. Altri oneri/proventi di gestione
240. Utili (perdite) della cessione di investimenti
250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
7.293
40.318
(174.551.295)
172.353.709
245.891.036
51.142.759
270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
71.339.741
223.496.468
290. Utile (Perdita) d'esercizio
71.339.741
223.496.468
Schemi del Bilancio dell’Impresa 429
Prospetto della redditività complessiva
Importi in unità di euro
31.12.2013
31.12.2012
71.339.741
223.496.468
(564.965)
(2.838.130)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
388.088.698
619.033.350
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
387.523.733
616.195.220
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
458.863.474
839.691.688
10. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente al miglioramento delle riserve da valutazione su titoli
di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti
si rimanda a quanto riportato in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva.
430 Relazioni e Bilanci 2013
Schemi del Bilancio dell’Impresa 431
2.254.367.512
b) altre azioni
1.483.811.752
a) di utili
b) altre
-
b) copertura flussi finanziari
Patrimonio Netto
Utile (perdita) di esercizio
Azioni proprie
8.607.720.373
223.496.468
-4.375.290
-
e) altre
Strumenti di capitale
29.297.305
-4.922.234
d) leggi speciali di rivalutazione
-242.544
-526.706.935
a) disponibili per la vendita
c) differenze di cambio
-502.574.408
Riserve da valutazione:
436.132.984
1.919.944.736
Riserve:
4.716.861.355
Sovrapprezzi di emissione
-
2.254.367.512
a) azioni ordinarie
Esistenze al
31.12.2012
Capitale:
Importi in unità di euro
31 dicembre 2013
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Modifica
saldi
apertura
8.607.720.373
223.496.468
-4.375.290
-
-4.922.234
29.297.305
-242.544
-
-526.706.935
-502.574.408
436.132.984
1.483.811.752
1.919.944.736
4.716.861.355
-
2.254.367.512
2.254.367.512
Esistenze al
01.01.2013
-
-177.842.415
-
-
-
-
-
-
-
-
177.842.415
177.842.415
-
-
-
Riserve
-45.654.053
-45.654.053
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Dividendi
e altre
destinazioni
Allocazione risultato
esercizio precedente
212.623.064
-
-
-
-777.548
1.695.663
-
-
-28.431.406
-27.513.291
240.136.355
-
240.136.355
-
-
-
Variazioni di
riserve
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
8.864
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.946
-
3.918
3.918
Emissioni
nuove azioni
-1.745.550
-
-1.745.550
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto
azioni
proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazione
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati
su proprie
azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Stock
options
458.863.474
71.339.741
-
-
-564.965
-
-
-
388.088.698
387.523.733
-
-
-
-
-
Redditvità
complessiva
9.231.816.172
71.339.741
-6.120.840
-
-6.264.747
30.992.968
-242.544
-
-167.049.643
-142.563.966
676.269.339
1.661.654.167
2.337.923.506
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Patrimonio
netto al
31.12.2013
432 Relazioni e Bilanci 2013
-2.713.053.965
7.609.828.759
Utile (perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
Azioni proprie
-
-
-
-
-
-4.375.290
-
-1.980.563
-
29.297.305
-
-
e) altre
Strumenti di capitale
-1.118.666.087
232.805.290
1.528.839.090
1.761.644.380
7.429.912.824
-
2.254.366.897
2.254.366.897
Esistenze al
01.01.2012
7.609.828.759
-2.713.053.965
-4.375.290
-
-1.980.563
29.297.305
-242.544
-
- -1.145.740.285
-
-
d) leggi speciali di rivalutazione
-242.544
-
b) copertura flussi finanziari
c) differenze di cambio
-1.145.740.285
a) disponibili per la vendita
b) altre
-1.118.666.087
232.805.290
a) di utili
Riserve da valutazione:
1.761.644.380
1.528.839.090
Riserve:
-
-
-
7.429.912.824
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
-
2.254.366.897
2.254.366.897
Modifica
saldi
apertura
a) azioni ordinarie
Esistenze al
31.12.2011
Capitale:
Importi in unità di euro
31 dicembre 2012
-
2.713.053.965
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-45.027.338
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-45.027.338
-45.027.338
-
-
-
Dividendi
e altre
destinazioni
-2.713.053.965
-
Riserve
Allocazione risultato
esercizio precedente
203.224.153
-
-
-
-103.541
-
-
-
-
-103.541
203.327.694
-
203.327.694
-
-
-
Variazioni di
riserve
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
3.111
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.496
-
615
615
Emissioni
nuove azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto
azioni
proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazione
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati
su proprie
azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Stock
options
839.691.688
223.496.468
-
-
-2.838.130
-
-
-
619.033.350
616.195.220
-
-
-
-
-
Redditvità
complessiva
8.607.720.373
223.496.468
-4.375.290
-
-4.922.234
29.297.305
-242.544
-
-526.706.935
-502.574.408
436.132.984
1.483.811.752
1.919.944.736
4.716.861.355
-
2.254.367.512
2.254.367.512
Patrimonio
netto al
31.12.2012
Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)
Importi in unità di euro
31.12.2013
31.12.2012
162.032.679
71.339.741
-12.176.945
4.181.723
228.481.441
22.849.575
1.354.332
-245.891.036
91.893.848
9.351.827.132
2.139.196.301
-4.908.024
-2.170.541.427
4.536.751.987
3.500.604.196
1.350.724.099
-9.353.068.630
-6.127.039.902
-682.482.850
648.626.664
-1.504.809.045
-1.687.363.497
160.791.181
267.553.941
223.496.468
-33.625.507
-12.942.132
110.347.941
24.175.973
11.106.456
-51.142.759
-3.862.499
10.228.015.686
-1.223.614.195
1.429.411
-4.227.165.870
14.290.188.024
1.128.335.503
258.842.813
-7.570.826.006
3.005.284.499
-116.246.029
-9.774.407.345
676.571.719
-1.362.028.850
2.924.743.621
290.638.826
53.245.002
237.388.487
5.337
-455.568.746
-427.275.653
-28.293.093
-164.929.920
375.732.081
50.367.337
325.323.856
40.888
-3.236.030.097
-46.352.171
-3.188.072.615
-1.605.311
-2.860.298.016
-1.736.686
-45.654.053
-47.390.739
-51.529.478
3.111
-45.027.338
-45.024.227
19.421.378
31.12.2013
31.12.2012
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno
Operazioni di aggregazione aziendale
203.441.643
15.311
184.014.418
5.847,00
Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
-51.529.478
151.927.476
19.421.378
203.441.643
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al Fair Value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti v/banche a vista
- debiti v/banche altri debiti
- debiti v/clientela
- titoli in circolazione
- passività finanz.di negoziazione
- passività finanziarie valutate al FV
- altre passività
Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanzierie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
Legenda: (+) Generata (-) Assorbita
Riconciliazione rendiconto finanziario
Voci di bilancio
Schemi del Bilancio dell’Impresa 433
Nota
Parte A – Politiche contabili
A.1 - Parte generale
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
A.3 - Informativa sui trasferimenti tra
portafogli di attività finanziarie
A.4 - Informativa sul Fair Value
A.5 - Informativa sul c.d. “Day One Profit/Loss”
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Attivo
Passivo
Altre informazioni
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
Parte D – Redditività complessiva
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami
d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi,
ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro.
Integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE
SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità agli IAS/IFRS
Il bilancio di UBI Banca Scpa è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board
(IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione
Europea ed in vigore al 31 dicembre 2013, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal
Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio, costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di
variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione, rappresenta il Bilancio
separato di UBI Banca Scpa, capogruppo del Gruppo bancario Unione di Banche Italiane.
Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili
internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni
non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione.
Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione dell’11 marzo 2014 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza
del 26 marzo 2014, è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs.
58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.
SEZIONE 2 - Principi generali di redazione
La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi
di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato
economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa.
Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto
e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di
euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia.
Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive
modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 2° aggiornamento2
della succitata Circolare emesso, in data 21 gennaio 2014, da Banca d’Italia.
Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2013, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2012 (che non
necessita di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente.
Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto del documento ESMA3 dell’11 novembre
2013, “European common enforcement priorities for 2013 financial statements” volto a promuovere un'applicazione omogenea dei principi
contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari, individuando talune tematiche ritenute
particolarmente significative per i bilanci delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato.
Principi contabili
I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono sostanzialmente i
medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2012, salvo per quanto eventualmente di seguito esposto nella sezione
5. “Altri aspetti”.
L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime
ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di
bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni:
valutazione dei crediti;
valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
•
•
1 Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria
dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”.
2 Tale aggiornamento, sostanzialmente, recepisce gli emendamenti allo IAS 1 “Presentation of items in Other comprehensive income”, all’IFRS 7 “Offsetting Financial Assets
and Financial Liabilities”, la nuova versione dello IAS 19 “Employee benefits”, il nuovo IFRS 13 “Fair value measurement” e l’”Annual improvements to IFRSs 2009-2011 Cycle
applicabili dal bilancio 2013 nonché le lettere “roneate” emesse da Banca d’Italia successivamente al primo aggiornamento della Circolare in parola del novembre 2009.
3 European Securities Market Authority.
436 Relazioni e Bilanci 2013
• valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;
• quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
• quantificazione della fiscalità differita;
• definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita;
• valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.
Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o
in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza.
L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui
avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri.
A tal proposito si segnala che l’esercizio 2013 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione
del Bilancio al 31 dicembre 2012.
Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue.
Principi contabili internazionali in vigore dal 2013
Come già anticipato nell’informativa infrannuale, nell’esercizio in corso sono entrate in vigore talune previsioni di cui ai Regolamenti
emanati dall’Unione Europea di seguito riportate con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza ed agli impatti riferibili al Gruppo UBI.
§ il Regolamento UE 475/2012 ha apportato modifiche:
- allo IAS 1 “Presentazione del bilancio” con riguardo al “Prospetto della redditività complessiva”, le cui voci vengono suddivise
a seconda che le medesime possano successivamente avere impatto sul conto economico, oppure, per loro stessa natura, siano
destinate a rimanere rilevate a patrimonio netto. La novazione in parola è stata recepita nel 2° aggiornamento della Circolare Banca
d’Italia 262/2005 e trova pertanto applicazione negli schemi del bilancio dell’impresa con riferimento al “Prospetto della redditività
complessiva” e nella parte D della Nota Integrativa del presente Bilancio;
- allo IAS 19 con riguardo, principalmente, all’eliminazione dei differenti trattamenti contabili applicabili per la rilevazione degli utili/
perdite attuariali, i quali, in base alle nuove previsioni, devono essere rilevati in un’unica soluzione nel “Prospetto della redditività
complessiva”. La novazione del principio non ha generato impatti sul Gruppo UBI poste le modalità, già in uso, di rilevazione degli
utili/perdite attuariali, descritte nei criteri di valutazione di cui alla Nota Integrativa del presente Bilancio.
§ il Regolamento UE 1255/2012 ha introdotto il principio contabile IFRS 13 “Valutazione al fair value” applicabile alle attività e passività
per le quali è prevista la valutazione al fair value ovvero l’indicazione del medesimo a livello di informativa di bilancio.
Come già anticipato nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013, il principio non estende l’ambito d’applicazione della
misurazione al fair value bensì fornisce un framework comune dei principi guida da utilizzare per la determinazione del fair value di
tutte le poste per le quali tale valore deve essere quantificato. Tra gli aspetti di maggior rilievo chiariti dalla citata normativa è la
circostanza che il fair value assuma la configurazione di exit price ossia del prezzo che sarebbe incassato alla data di valutazione dalla
vendita di un’attività oppure del prezzo che si dovrebbe pagare per trasferire una passività.
L’introduzione del principio contabile IFRS 13 ha comportato, pertanto, la necessità di prevedere alcuni affinamenti metodologici
nella valutazione al fair value, con riguardo soprattutto agli strumenti finanziari, che il Gruppo UBI Banca ha definito nell’ambito di
uno specifico progetto, avviato nel secondo semestre 2012, volto innanzitutto all’identificazione, per le diverse famiglie di strumenti
finanziari, dei principali impatti derivanti dall’adozione del principio IFRS 13, nonché alla realizzazione dei conseguenti interventi in
termini di modelli metodologici, procedure e sistema informativo.
Gli impatti più significativi connessi all’introduzione delle previsioni di cui all’IFRS 13 sono di seguito sintetizzati:
a) fair value titoli non quotati: la prassi di mercato, nella stima del non performance risk dell’emittente, considera sia il rischio di
credito che lo spread di illiquidità associato al titolo; premesso che tali parametri erano già oggetto di ponderazione anche prima
dell’introduzione dell’IFRS 13, si è ulteriormente affinata la metodologia di stima dello spread di illiquidità quantificandolo in ragione
dello spread di credito dell’emittente al fine di stimare l’exit price dello strumento.
b) fair value derivati non quotati: l’affinamento metodologico della stima del non performance risk della controparte contrattuale
(Credit Value Adjustment – CVA) è sostanzialmente un’evoluzione della metodologia basata sui modelli interni in uso per la stima del
rischio controparte (Credit Risk Adjustment). La stima del non performance risk proprio di UBI Banca (Debit Value Adjustment – DVA)
rappresenta la sostanziale innovazione introdotta dal citato principio.
Per completezza, richiamando la necessità evidenziata dall’IFRS 13 di utilizzare dati di input, inclusi quindi i fattori di sconto, che riflettano
le condizioni di mercato, si segnala che il Gruppo UBI, allineandosi peraltro alla prassi di mercato attualmente in uso, adotta, a partire
dall’esercizio 2013, nella determinazione del fair value di derivati non quotati collateralizzati la curva Eonia quale fattore di attualizzazione.
L’allineamento in parola ha generato complessivamente un impatto negativo (stimabile) a conto economico pari a 5 milioni di euro.
§ il Regolamento UE 1256/2012 emenda l’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative” relativamente all’informativa integrativa
in materia di compensazione di attività e passività finanziarie con particolare riguardo a:
tutti gli strumenti finanziari oggetto di compensazione secondo le previsioni dello IAS 32;
quegli strumenti finanziari che sono soggetti a “master netting agreements” - o accordi similari - in modo da potere indicare agli
utilizzatori gli effetti – o i potenziali effetti – dei medesimi sulla posizione finanziaria dell’entità.
Le previsioni in parola sono state recepite dal 2° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/05 e pertanto trovano applicazione
nella Nota Integrativa del presente Bilancio.
•
•
Principi contabili internazionali con applicazione obbligatoria successiva al bilancio 2013
Per quanto concerne l’introduzione dei nuovi principi in parola si rimanda a quanto riportato nella parte relativa al bilancio consolidato.
Si segnala peraltro che relativamente all'esercizio 2014 non è prevista l'adozione di nuovi principi per cui si rilevi un impatto sul bilancio
separato della banca.
Nota Integrativa 437
Parte A - Politiche contabili
SEZIONE 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2013, data di riferimento del bilancio, e
fino all’11 marzo 2014, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di
Sorveglianza, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.
A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi:
il 29 gennaio 2014 UBI Banca ha lanciato un’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite benchmark a 10 anni a tasso fisso (3,125%) per
1 miliardo di euro a valere sul Programma Covered Bond del Gruppo. L’operazione ha ricevuto ordini da oltre 170 investitori istituzionali,
per un totale di oltre 4 miliardi di euro ed è stata prezzata a 118 punti base sopra il tasso mid-swap a 10 anni. Il bond è stato sottoscritto
per il 70% da investitori esteri e per il 30% da investitori italiani. È stata prevalente la sottoscrizione da parte dei fondi comuni
d’investimento (65%), seguiti da banche (17%), assicurazioni e fondi pensione (16%);
il 10 febbraio 2014 UBI Banca ha poi lanciato un’emissione obbligazionaria senior unsecured benchmark a 5 anni a tasso fisso (2,875%)
per 1 miliardo di euro, a valere sul Programma EMTN del Gruppo. L’operazione, che ha ricevuto ordini da circa 300 investitori per un totale
di oltre 4 miliardi di euro, ha potuto essere prezzata a 187 punti base sopra il tasso mid-swap a 5 anni. Il titolo è stato sottoscritto per il
55% da investitori esteri e per il 45% da investitori italiani. È stata prevalente la sottoscrizione da parte dei fondi comuni d’investimento
(53%), seguita da quella delle assicurazioni (19%), delle banche (16%) e di altri investitori (12%);
il 13 febbraio 2014, a margine del provvedimento autorizzativo dell’Organo di Vigilanza ed in base ai poteri attribuitigli dall’articolo 46
dello Statuto, il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca ha approvato modifiche statutarie di adeguamento alle previsioni in materia di
ammissione e decadenza dalla qualità di Socio contenute nell’art. 30, comma 5-bis del T.U.B., confermando il possesso minimo di 250
azioni, al di sotto del quale viene meno la qualità di Socio, e prevedendo un periodo transitorio fino al 19 aprile 2014 (si veda in proposito
il capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla gestione consolidata);
il 6 marzo 2014 UBI Banca ha firmato con le Organizzazioni Sindacali l’intesa per l’accoglimento integrale delle domande di esodo
anticipato rimaste in sospeso nell’ambito del Piano definito dagli accordi del novembre 2012/febbraio 2013.
Gli oneri a fronte degli esodi concordati, pari a 86 mila euro al netto delle imposte, incontrando i presupposti di cui allo IAS 37 sono già
stati contabilizzati nel conto economico del quarto trimestre 2013.
L’informativa di dettaglio è contenuta nel capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla gestione consolidata, cui si
rimanda;
il 7 marzo 2014 UBI Banca, ottenute le necessarie autorizzazioni e previa comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha
proceduto all’estinzione anticipata di proprie obbligazioni aventi garanzia dello Stato per un importo nominale complessivo di 3 miliardi
di euro:
- 1 miliardo di obbligazioni a tasso fisso con scadenza 27 febbraio 2015 (IT0004796634) emesse in data 27 febbraio 2012;
- 1 miliardo di obbligazioni a tasso fisso con scadenza 2 gennaio 2017 (IT0004785371) emesse in data 2 gennaio 2012;
- 1 miliardo di obbligazioni a tasso fisso con scadenza 27 febbraio 2017 (IT0004796675) emesse in data 27 febbraio 2012.
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SEZIONE 4 - Altri aspetti
Forbearance
La denominazione “Forbearance” non è propria dei principi contabili internazionali secondo i quali esistono due macrocategorie in cui gli
strumenti finanziari possono essere ricondotti ossia performing/non performing. La definizione di “forbearance”, l’impatto di questa sulla
svalutazione delle attività finanziarie e la disclosure necessaria a descrivere adeguatamente la situazione in argomento è stata oggetto
del pronunciamento n. 853 emesso dall’ESMA4 il 20 dicembre 2012. Con tale documento l’ESMA esprime l’aspettativa che la valutazione
delle attività finanziarie eseguita ai sensi dello IAS 39 copra anche le situazioni di forbearance posto che queste ricorrono quando
“the borrower is considered unable to meet the terms and conditions of the contracts due to financial difficulties. Based on these difficulties,
the issuer decides to modify the term and condition of the contract to allow the borrower sufficient ability to service the debt or refinance the
contract, either totally or partially”.
Infatti, il paragrafo 59(c) dello IAS 39 riporta fra gli indicatori di possible deterioramento della posizione creditizia la casistica in cui
“the lender, for economic or legal reasons relating to the borrower’s financial difficulty, granting to the borrower a concession that the lender
would not otherwise consider”. Da ciò l’ESMA deduce che la concessione di misure di forbearance costituisca un indicatore della necessità
di eseguire un assessment ai fini di evidenziare una possibile perdita di valore dell’attività.
Nella visione dell’ESMA la forbearance ricorre nel momento in cui si manifestano contemporaneamente due condizioni:
• una concessione fatta alla controparte (in termini di modifica del contratto);
• la difficoltà finanziaria (attuale o in procinto di manifestarsi) della controparte.
Il documento esplicita in modo inequivocabile che la concessione delle modifiche contrattuali deve essere accordata alla controparte
in ragione di difficoltà finanziarie attuali oppure già presenti ma non ancora manifeste. La mancanza di tale requisito prefigura tale
concessione alla stregua di un normale accordo commerciale, senza ricadere quindi nella casistica delle forbearance. La determinazione
dell’effettiva difficoltà finanziaria da parte della controparte è lasciata al giudizio della banca.
Al fine di contribuire alla standardizzazione delle definizioni, l’EBA5, in linea con la definizione introdotta dall’ESMA, ha emesso le
“Recommendation on asset quality review” in cui, all’art. 163, si specifica che: “Forbearance measures consist of concessions towards a
debtor facing or about to face difficulties in meeting its financial commitment.”
Inoltre, l’EBA nel “Final Draft dell’”Implementation Technycal Standard”, prevede una duplice classificazione per le posizioni forborne:
forborne non performing;
forborne performing.
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4 European Securities and Markets Autohority.
5 European Banking Authority.
438 Relazioni e Bilanci 2013
In sintesi, dalla lettura congiunta del documento ESMA e del documento EBA, le pratiche di forbearance sono contraddistinte dai seguenti
aspetti peculiari e caratterizzanti, sia in termini di individuazione sia in termini di classificazione, ossia:
l’individuazione è guidata dalla presenza simultanea di:
- concessione di una modifica degli accordi contrattuali favorevole al debitore;
- difficoltà finanziaria del debitore manifesta o in procinto di manifestarsi nel caso in cui le concessioni non fossero estese allo stesso.
la classificazione della posizione individuata come “forborne” può essere:
- performing;
- non performing.
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Identificazione del forborne
L’identificazione delle situazioni che possono essere qualificate come forborne è effettuata sulla base delle linee guida definite dalle
competenti aree aziendali.
Regole per la classificazione dei forborne nelle categorie performing/non performing
Come detto le pratiche di forbearance possono essere classificate tra le posizioni performing o non performing in ragione dell’eventuale
presenza di impairment ai sensi dello IAS 39 lett. c) del paragrafo 59 secondo cui è un indicatore di possibile impairment la circostanza che:
“the lender, for economic or legal reasons relating to the borrower’s financial difficulty, granting to the borrower a concession that the lender
would not otherwise consider”.
Pertanto, per classificare nel modo più idoneo le pratiche di forbearance è necessario verificare che la concessione delle modifiche
contrattuali comporti o meno una perdita per la banca che potrebbe manifestarsi con una rinuncia a parte del capitale, agli interessi, oppure
con la concessione di dilazioni etc..
Il Gruppo UBI ha quindi proceduto all’analisi delle diverse fattispecie verificabili, in particolare:
moratorie ABI impresa;
moratoria ABI famiglie;
moratorie Capitale UBI;
moratorie Rata UBI;
ristrutturazioni.
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L’analisi condotta ha portato a identificare nella “Ristrutturazione” la sola circostanza che dà luogo ad uno stato di “Forborne non
performing” stante il fatto che si tratta di una concessione, modificativa del contratto originario, accordata ad una controparte in stato di
difficoltà, per la quale a fronte della concessione concessa al debitore si genera una previsione di perdita per la banca.
Iscrizione delle imposte differite attive (DTA) IRAP
Come noto con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge di stabilità 2014 è stata integrata la disciplina che consente di trasformare, qualora
ricorrano le condizioni previste dalla legge, in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA) iscritte in bilancio, relativamente a
svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
In particolare, è stato previsto - tra gli altri - che nel caso in cui la dichiarazione IRAP chiuda con un valore della produzione netta negativo,
la quota dell’IRAP che si riferisce ai predetti elementi che hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta negativo sia
trasformata per intero in crediti d'imposta.
Per effetto di tale disposizione, si configura anche con riferimento all’IRAP una nuova modalità di recupero, aggiuntiva ed integrativa rispetto agli
ordinari criteri di iscrivibilità, idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa e
verrebbe pertanto automaticamente soddisfatto il cd. “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite attive IRAP, nella considerazione
che la recuperabilità delle differite attive sugli asset indicati sia sempre garantita (i.e. anche in ipotesi di base imponibile IRAP negativa).
Pertanto, UBI Banca che nei passati esercizi non aveva proceduto alla valorizzazione di imposte differite attive sugli avviamenti fiscalmente
riallineati a causa delle aspettative di reddito imponibile negativo dei successivi esercizi, che ne rendevano di fatto incerto il recupero, ha
proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte sugli avviamenti affrancati, e quindi a rilevare attività fiscali per
imposte anticipate per un importo pari a circa 212 milioni di euro.
Valutazioni collettive sui crediti in bonis: aggiornamento dei Modelli interni di rating e Lgd
A partire dalle segnalazioni relative al 30 giugno 2013, a seguito dell’autorizzazione rilasciata dall’Organo di Vigilanza, ad utilizzare il
sistema interno avanzato per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito del portafoglio delle piccole e medie
imprese, incluse nel segmento SME retail, e delle esposizioni garantite da immobili residenziali, il Gruppo UBI ha aggiornato, anche per il
calcolo delle rettifiche collettive sui crediti in bonis (che già venivano calcolate con i parametri Basilea 2):
i modelli interni di Rating e Lgd inerenti ai nuovi portafogli validati;
le serie storiche delle PD al fine di cogliere solamente la storia più recente dei passaggi a default a seguito del perdurare della congiuntura
economica iniziata nel 2008.
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Tale aggiornamento ha comportato un impatto negativo nella determinazione delle rettifiche di valore sul portafoglio crediti, già recepito
nel conto economico della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013, principalmente dovuto all’aggiornamento delle serie
storiche delle PD, sostanzialmente compensato dall’affinamento dei modelli applicati al portafoglio crediti “acquisition finance”. Nel
secondo semestre dell'esecizio il gruppo ha inoltre esteso la profondità delle serie storiche delle PD anche alle esposizioni vantate nei
confronti della clientela Corporate.
Fondo interbancario tutela dei depositi
Nel mese di novembre u.s. Banca d’Italia ha richiesto l’intervento di sostegno del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) a favore di Banca
Tercas a copertura del deficit patrimoniale accertato dal Commissario straordinario, riferibile al periodo precedente all'amministrazione straordinaria.
Nota Integrativa 439
Parte A - Politiche contabili
Il FITD ha inviato alle associate lo scorso gennaio una lettera in cui rappresenta in un massimo di euro 280 milioni l’impegno finanziario a
carico del sistema bancario. Sulla base delle aliquote vigenti l’onere a carico di UBI Banca Scpa (bilancio separato) è non significativo. Per
quanto riguarda l’impatto a livello di gruppo si rimanda alla parte descrittiva analoga del bilancio consolidato.
Tasso di attualizzazione passività IAS 19 a benefici definiti
Il principio contabile IAS 19 “Benefici per i dipendenti” stabilisce, al par. 78, che le obbligazioni per benefici successivi alla fine del
rapporto di lavoro (tipicamente TFR, fondi pensione interni) devono essere attualizzate utilizzando un tasso che deve essere determinato
con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di titoli obbligazionari di aziende primarie (c.d. high quality
corporate bond - HQCB). Il principio non definisce però quale sia il rating che qualifica il concetto di high quality corporate bond lasciando
tale determinazione alla discrezionalità del valutatore.
Sino al Bilancio al 31 dicembre 2012 il tasso di attualizzazione adottato dal Gruppo UBI Banca si riferiva a corporate bond con rating
“A”; tuttavia recentemente, taluni approfondimenti operati dall’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), anche
a seguito di alcune precisazioni dell’International Accounting Standards Board (IASB), che ad oggi non hanno comunque comportato
modifiche in materia dello IAS 19, hanno evidenziano come, da un lato, il concetto di high quality corporate bond sia da intendersi in senso
“assoluto” (ossia non relativo ad una popolazione di titoli) e, dall’altro, che il mercato di riferimento da considerare sia quello dell’area
valutaria di riferimento (ossia non quello del singolo Paese).
In tale contesto il Gruppo UBI, in linea con l’orientamento di settore, ha ritenuto opportuno riposizionare il concetto di high quality
assumendo come tasso di attualizzazione la curva dei tassi “Eur Composite AA” applicata ai flussi di cassa netti riferiti all’intera vita
dell’obbligazione.
Impairment di strumenti finanziari Afs
Al 31 dicembre 2013 la valutazione al fair value degli strumenti finanziari AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico
per 21,8 milioni di euro al lordo delle imposte.
Tali rettifiche sono ascrivibili:
§ per 10,1 milioni a titoli di capitale ed in particolare, in larga parte, a investimenti in OICR il cui fair value è ottenuto sulla base dei NAV
periodicamente comunicati dalle società di gestione.
Le rettifiche sono state rilevate, in ossequio alla policy di Gruppo in materia di impairment su titoli di capitale AFS, allorquando il fair
value dei titoli è risultato inferiore al costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi ovvero inferiore al medesimo per più
del 35%, ovvero in caso di ulteriori diminuzioni di valore successive ad impairment già rilevati in precedenza,
§ per 11,7 milioni a titoli di debito, di cui:
- 9,4 milioni riferibili al titolo Cyprus Popolar BK 06/16 TV (già nel portafoglio di Centrobanca Spa) la cui rettifica di valore è causata dalla
constatazione dell’attuale assenza dei presupposti per il rimborso alla pari del titolo in relazione alla solvibilità dell’emittente;
- 2,3 milioni riferibili ad un titolo Banca Marche 05/15 TV emesso in ragione della situazione dell’emittente e della significativa
diminuzione di valore del medesimo.
Un’eventuale ripresa di valore oggettivamente attribuibile ad un evento manifestatosi successivamente alla contabilizzazione
dell’impairment e strettamente connesso alla causa che ha generato l’impairment stesso verrà iscritta a conto economico se riferita a
strumenti di debito, ovvero in apposita riserva di patrimonio netto se riferita a strumenti di capitale.
Opzione per il consolidato fiscale
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico
reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e
società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare
un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR).
In virtù di questa opzione, le società italiane del gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e
determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo.
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e
Passività finanziarie valutate al Fair Value
La categoria comprende:
1.1. Definizione di Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed
iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:
acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;
parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente
ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo;
un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo).
•
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440 Relazioni e Bilanci 2013
1.1.1. Strumenti finanziari derivati
Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una
merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile
prestabilita;
non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi
di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
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La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda
successivo specifico paragrafo).
1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati
Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un
contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a
quelli del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé
stante se e soltanto se:
le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e
ai rischi del contratto primario;
uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione.
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1.2. Definizione di Attività e Passività finanziarie valutate al fair value
Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate
al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al
fair value”.
Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando:
a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi
finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;
b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto:
elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla
valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse;
o
un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value
secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale
base ai dirigenti con responsabilità strategiche.
•
•
1.3. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair
value” sono iscritti rispettivamente:
al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o
alla data di sottoscrizione, se contratti derivati.
Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di
transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
•
•
1.4. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni
riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di
negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati
attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella
Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
1.5. Criteri di cancellazione
Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono
cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o
quando l’attività o passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà
delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico
nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie
valutate al fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al
fair value”.
Nota Integrativa 441
Parte A - Politiche contabili
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2.1. Definizione
Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali
o non sono classificate come:
(1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);
(2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo);
(3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente).
Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
2.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole
contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli
stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.
L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie
detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta
al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di
iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.
2.3. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con
imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a
patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore,
fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio
netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value, secondo
le metodologie esposte, sono iscritti al costo.
La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di
valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value”
della Nota Integrativa.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore
che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate.
Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di
mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi,
alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza l’impairment solo se
la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali.
Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga
continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla
contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto
del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico
viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di
borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte.
In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è
imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di
un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della
rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate:
se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio;
se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette
per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.
•
•
In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche,
avrebbe avuto a quel momento.
In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione
di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre.
2.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti
dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico
nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione
si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato
nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”.
442 Relazioni e Bilanci 2013
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.1. Definizione
Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o
determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle:
(a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi
paragrafo precedente);
(b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente);
(c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo).
In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere
l’attività finanziaria sino alla scadenza.
Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
3.2. Criteri di iscrizione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole
contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi
direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla
a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto
quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
3.3. Criteri di valutazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo
(per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è
imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”.
In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di
valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore
nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le
eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore.
Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci
per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto
nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
3.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti
dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico
nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
4. Crediti e Finanziamenti
4.1. Definizione
Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o
determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione:
(a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle
eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico;
(b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;
(c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del
credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita.
I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”.
4.2. Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando
il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione
del finanziamento.
L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione”.
Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi
o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati.
Nota Integrativa 443
Parte A - Politiche contabili
Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono
riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura
del costo ammortizzato dell’attività stessa.
Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite
tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata
direttamente a conto economico nella voce interessi.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come
operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come
debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per
l’importo corrisposto a pronti.
4.3. Criteri di valutazione
I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale
al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo
su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di
irrecuperabilità).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività
e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che
attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione
del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento
finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti.
Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse
effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti.
Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo
di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di
riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza:
(a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
(b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
(c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una
concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
(d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
(e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;
(f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie
similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le
singole attività finanziarie nel gruppo.
La valutazione dei crediti non performing (crediti che, in funzione delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza da
parte della Banca d’Italia, si trovano in stato di sofferenza, incaglio, ristrutturati, esposizioni scadute) avviene secondo modalità
analitiche. La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di
rischio.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari
attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini
della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati,
delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.
La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che
pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con
caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche
stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al
fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento.
Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività
finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono
iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale
e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata
al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore
vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione.
Il fair value di crediti e finanziamenti a medio lungo termine è determinato considerando i flussi di cassa futuri, attualizzati al tasso di
sostituzione ossia al tasso di mercato in essere alla data di valutazione relativo ad una posizione con caratteristiche omogenee al credito
oggetto di valutazione.
Il fair value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci, viene
calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi.
444 Relazioni e Bilanci 2013
4.4. Criteri di cancellazione
I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando
tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in dipendenza
di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad
essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo.
Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti
dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.
Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto
economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce
“130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti
formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure
la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica.
5. Derivati di copertura
5.1. Definizione
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili
ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio
dovesse effettivamente manifestarsi.
La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel
prosieguo:
Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura;
Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali.
•
•
I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura.
5.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e
sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.
Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono
soddisfatte:
all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società
nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di
copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura
nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;
la copertura è attesa altamente efficace;
la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione
alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico;
l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;
la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per
cui la copertura era designata.
•
•
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•
5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia
La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i
cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente
compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato
effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%.
La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto
a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa.
Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado
di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia
stata effettivamente efficace.
Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per essere
considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività
finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i
derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio.
5.3. Criteri di valutazione
5.3.1. Copertura di Fair Value
La copertura di fair value è contabilizzata come segue:
l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce
“90 Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato
immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.
•
•
Nota Integrativa 445
Parte A - Politiche contabili
La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:
1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;
2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;
3. l’impresa revoca la designazione.
Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa
a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse
effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in
un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione.
Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono
descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
5.3.2. Copertura di flussi finanziari
Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività
iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita
riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”;
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente
a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza.
•
•
•
Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite
imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale
all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di
una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve
da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività
assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata
recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione”
sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto
economico.
In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura:
(a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno
strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte
della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane
rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio
netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica;
(b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di
copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta
nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica;
(c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo
strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto
economico;
(d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di
copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta
nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.
Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio
netto è stornato a conto economico.
5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività
La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa:
- identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze;
- designazione dell’oggetto della copertura;
- identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura;
- designazione degli strumenti di copertura;
- determinazione dell’efficacia.
Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla
base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di
copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure
“70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto
dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale
passivo “60 Derivati di copertura”.
446 Relazioni e Bilanci 2013
6. Partecipazioni
6.1. Definizione
6.1.1. Partecipazione controllata
Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima ha il potere
di determinare, direttamente o indirettamente, le scelte amministrative e gestionali dell’impresa così da poter ottenere i relativi benefici.
Per determinare la presenza del controllo è valutata la presenza di diritto di voto potenziali esercitabili prontamente.
6.1.2. Partecipazione collegata
Si definisce “collegata” la società in cui si detiene almeno il 20% dei diritti di voto o su cui la partecipante esercita influenza notevole
e che non è né una controllata né una controllata congiunta per la partecipante. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla
determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
6.1.3. Partecipazione controllata congiuntamente
Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono
un’attività economica sottoposta a controllo congiunto.
6.2. Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in
operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori.
6.3. Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza
che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore
attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale
minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili
(Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che
hanno originato le precedenti svalutazioni.
6.4. Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie
o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di
partecipazioni è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”.
7. Attività Materiali
7.1. Definizione di attività ad uso funzionale
Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale
ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio.
Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte.
7.2. Definizione di attività detenute a scopo di investimento
Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o
per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del
proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.
Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti
di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice.
7.3. Criteri di iscrizione
Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”),
comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili.
Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione
ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione
straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono.
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano
a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono,
se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto
di un contratto di locazione.
•
•
Nota Integrativa 447
Parte A - Politiche contabili
Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:
è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;
il costo del bene può essere attendibilmente determinato.
•
•
7.4. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli
ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia
l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle
condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale
adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare
eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come:
il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,
la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa.
•
•
In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé
stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita.
Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione alla percentuale
di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti.
Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo.
L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente
momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile.
Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia
completamente ammortizzata.
Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:
- se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta;
- se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo
più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto
di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa
dell’attività cui si riferiscono.
L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190
Altri oneri/proventi di gestione”.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita
di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero.
Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore
attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che
hanno originato la precedente svalutazione.
7.4.1. Definizione e determinazione del fair value
7.4.1.1. Immobili
Il fair value viene determinato con riferimento al valore di mercato inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà
ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, presupponendo:
− che il venditore ed il compratore siano controparti indipendenti;
− che la parte venditrice abbia la reale intenzione di alienare i beni;
− che ci sia un ragionevole periodo di tempo (considerando la tipologia del bene e la situazione del mercato) per effettuare una adeguata
commercializzazione, concordare il prezzo e le condizioni necessarie per portare a termine la vendita;
− che il trend di mercato, il livello di valore e le altre condizioni economiche alla data di stipula del preliminare del contratto di
compravendita siano identici a quelli esistenti alla data della valutazione;
− che eventuali offerte da parte di acquirenti per i quali la proprietà abbia caratteristiche tali da farla considerare come “fuori mercato”
non vengano prese in considerazione.
Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi:
metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;
metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito
ad un tasso di mercato.
•
•
I metodi di cui sopra sono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati.
7.4.1.2. Determinazione del valore del terreno
La metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile al terreno si basa sull’analisi della
localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo
dell’intero immobile.
7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario
Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di
proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto.
448 Relazioni e Bilanci 2013
L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e
corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing.
Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio
bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore
attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in
caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal
locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.
I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale
in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua.
Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri
finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i
beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata.
7.6. Criteri di cancellazione
L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla
sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla
dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate
a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
8. Attività immateriali
8.1. Definizione
È definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale.
L’attività è identificabile quando:
è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata;
deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e
obbligazioni.
•
•
L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite
il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici
economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi.
I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i
risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.
Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:
(a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;
(b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.
La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la
migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività.
Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti
d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne.
Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da terzi, oppure generato internamente, ad utilità
pluriennale.
8.1.1. Attività immateriali a vita utile definita
È definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati
benefici economici.
Tra le attività intangibili iscritte sono considerati a vita utile definita i software.
8.1.2. Attività immateriali a vita utile indefinita
È definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che
l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese
future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile.
8.2. Criteri di iscrizione
L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione
iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite
all’attività in modo attendibile.
Il costo di un’attività immateriale include:
il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni;
qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.
•
•
Nota Integrativa 449
Parte A - Politiche contabili
8.3. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi
e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile
dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti per
tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui
processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati.
Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente.
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono
iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica
dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo
dell’ammortamento.
Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca
(o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.
Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere
dimostrato quanto segue:
(a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita;
(b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;
(c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività
immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le
eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore
relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”.
8.4. Avviamento
Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una
aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del
bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo
di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non
costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair
value alla data di acquisizione.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante
e l’acquisito una controllata dell’acquirente.
Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method).
Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:
(a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali aggregate);
(b) determinazione della data di acquisizione;
(c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita;
(d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle
attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte;
(e) rilevazione dell’eventuale avviamento.
Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al
riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.
In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:
(a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica;
(b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.
8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte
L’acquirente:
(a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;
(b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota
d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici
economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente.
Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite
di valore accumulate.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia
subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito
una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.
Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore
recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS 36.
Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto
del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8.
450 Relazioni e Bilanci 2013
8.4.2. Avviamento negativo
Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili eccede il
costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente:
(a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo
dell’aggregazione;
(b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione.
8.5. Criteri di cancellazione
L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo
utilizzo o dismissione.
9. Debiti, titoli in circolazione e passività subordinate
Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso
clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
9.1. Criteri di iscrizione
Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei
titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo
degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento
in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte
creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
9.2. Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di
interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti.
Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo.
9.3. Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute.
Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in
circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto
a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo ricollocamento
dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo
prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
10. Attività e passività fiscali
Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”.
10.1. Attività e passività fiscali correnti
Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale
eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività.
Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/recuperare
nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti.
Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte.
10.2. Attività e passività fiscali differite
Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi:
da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o
dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
- non sia un’aggregazione di imprese e
- al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.
Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in
sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.
•
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Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a
fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:
avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;
rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
- non rappresenta una aggregazione di imprese e
- al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.
Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”.
•
•
Nota Integrativa 451
Parte A - Politiche contabili
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote
fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto
conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui:
la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento
alle attività fiscali anticipate;
la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.
•
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Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate.
11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – Passività
associate ad attività in via di dismissione
Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato
presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato
patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”.
Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente
disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro
il breve termine.
Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione.
Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile
(Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”.
Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri
12.1. Definizione
L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.
Per contro, si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o
più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
- non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;
- l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.
•
•
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote.
12.2. Criteri di iscrizione e valutazione
L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:
vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e
è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e
può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione.
•
•
•
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla
data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo
dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione
laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere
l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario.
12.3. Criteri di cancellazione
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione.
13. Operazioni in valuta estera
13.1. Definizione
La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente
in cui l’impresa stessa opera.
452 Relazioni e Bilanci 2013
13.2. Criteri di iscrizione
Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione.
Per completezza si segnala che nell’esercizio 2013, con riguardo ai possessi azionari detenuti nell’espletamento dell’attività di private
equity e merchant banking, si è provveduto, al fine di fornire una miglior rappresentazione della natura del portafoglio, i cui investimenti
sono gestiti e monitorati dall’azienda in una logica di fair value volta a rappresentare l’intenzione della Banca di trarre beneficio
dall’apprezzamento di valore, nel medio/lungo periodo, delle società nelle quali si investe, a classificare i residui investimenti alla voce 30
dell’attivo patrimoniale “Attività finanziarie valutate al fair value” in luogo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
Tale miglior rappresentazione non ha comportato alcun impatto economico nonché alcun impatto sul patrimonio netto della Banca.
13.3. Criteri di valutazione
A ogni data di riferimento del bilancio:
(a) gli elementi monetari6 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
(b) gli elementi non monetari7 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
(c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in
cui il fair value è determinato.
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli
ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto
economico dell’esercizio in cui hanno origine.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che
redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale
della gestione estera.
Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio
di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario
è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico.
14. Altre informazioni
Azioni proprie
Le azioni proprie presenti in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione
o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali
transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto.
Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni
Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito
nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.
Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese
di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”.
Benefici ai dipendenti
Definizione
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti.
I benefici ai dipendenti si suddividono tra:
benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati
interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa;
benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro;
benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro;
altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine
dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa.
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Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita
Criteri di iscrizione
A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale
maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”.
L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale.
Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio
successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione
sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i
dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.
6 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo
determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta.
7 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.
Nota Integrativa 453
Parte A - Politiche contabili
L’importo contabilizzato come passività è pari a:
(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;
(b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto;
(c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano.
Criteri di valutazione
Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti
dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi.
Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio
come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale
unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data
attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche
e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini
dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie,
come media dei tassi swap, bid e ask opportunamente interpolata per le scadenze intermedie.
Stock Option/Stock Granting
Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un
dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni).
Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto
economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti rispetto alla durata originaria del piano. Il fair value
determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se
disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati.
Informativa di Settore
Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per
settore operativo.
Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato
congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo.
Ricavi
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano
incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.
Criteri di iscrizione
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati.
Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;
lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato;
i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati.
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I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione.
I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando
la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non
è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.
I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando:
• è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;
• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.
Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare:
• gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale
per un titolo e il suo valore alla scadenza.
• gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile.
I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o
incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario
solamente quando il fair value è determinato:
facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento;
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili.
•
•
Costi
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che
derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati
immediatamente nel conto economico.
454 Relazioni e Bilanci 2013
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente
dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la
definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
La Banca non ha effettuato, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da
categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato in base alle possibilità introdotte dal regolamento
CE n. 1004/2008 della Commissione Europea.
Per completezza si segnala che nell’esercizio 2013, con riguardo ai possessi azionari detenuti nell’espletamento dell’attività di private
equity e merchant banking, si è provveduto, al fine di fornire una miglior rappresentazione della natura del portafoglio, i cui investimenti
sono gestiti e monitorati dall’azienda in una logica di fair value volta a rappresentare l’intenzione della Banca di trarre beneficio
dall’apprezzamento di valore, nel medio/lungo periodo, delle società nelle quali si investe, a classificare i residui investimenti alla voce 30
dell’attivo patrimoniale “Attività finanziarie valutate al fair value” in luogo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
Tale miglior rappresentazione non ha comportato alcun impatto economico nonché alcun impatto sul patrimonio netto della Banca.
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si
pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore
si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che
sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view).
La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:
1) il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso;
2) o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita
di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.
Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce
una gerarchia del fair value (già introdotta dall’ IFRS 7), che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.
Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità
adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato
utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.
La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di
determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.
Fair value determinato sulla base di input di livello 1
Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità
può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del
fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.
Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da
garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.
In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS)
e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi
che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.
Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno
lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è
rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari
quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR,
Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne.
Fair value determinato sulla base di input di livello 2
Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non
attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.
La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:
prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default
e fattori di illiquidità.
•
•
In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in
quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo
utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.
Nota Integrativa 455
Parte A - Politiche contabili
Sono inclusi nel livello 2:
derivati OTC;
titoli di capitale;
titoli obbligazionari;
quote di fondi di Private Equity.
•
•
•
•
Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di
informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi.
Diversamente sono classificate nel livello 3.
Fair value determinato sulla base di input di livello 3
La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione
di stime ed assunzioni interne.
Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:
titoli di capitale valutati:
a. con utilizzo di significativi input non osservabili;
b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata;
c. al costo.
gli Hedge Funds, per i quali si è tenuta in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte;
le opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie;
titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti.
Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente
rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.
•
•
•
•
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione
del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene
fornito solo ai fini di informativa.
Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value
Derivati OTC
La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali
modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal e CMS Convexity
Analytical.
Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei
prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo).
I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a
valutarne la consistenza nel tempo.
I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:
prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;
parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale,
sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi
broker/market maker.
•
•
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali
divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente
meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa
componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte.
Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere
e imputare a Fair Value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment
(non-performance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio).
L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, è un’evoluzione della metodologia
precedentemente implementata per il calcolo del Credit Risk Adjustment (utilizzato per il calcolo del non-performance risk della
controparte) e prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti.
In particolare sono previsti i seguenti passaggi:
- stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di
credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti successivi;
- creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo
spread di riferimento;
- creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo
spread di riferimento.
La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e
per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa.
La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità
di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola.
456 Relazioni e Bilanci 2013
Titoli di capitale
Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato
attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione:
1) Metodo delle transazioni dirette;
2) Metodo delle transazioni comparabili;
3) Metodo dei multipli di borsa;
4) Metodi finanziari e reddituali;
5) Metodi patrimoniali.
Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza,
nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo.
Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2013.
Metodo delle transazioni dirette
L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente
transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto
viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza
significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto
viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico
aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi,
comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodo delle transazioni comparabili
L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con
caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito
espresso dal prezzo della transazione Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza
significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto
viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico
aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale
rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodo dei multipli di Borsa
Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato,
patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a
partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti
dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti
maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa
per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore
pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere la limitata liquidabilità
dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando
dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodi patrimoniali
I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla
luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti
immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli obbligazionari
La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo
specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi:
1. stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale;
2. stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo;
3. stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo, al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un
titolo non contribuito.
Stante il preponderante l’utilizzo di input osservabili il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia, fatta
eccezione per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro
US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi)
e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente.
Quote di fondi di Private Equity
Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni
ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione, ed eventualmente
rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all'investimento.
Quote di Hedge Funds
Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato
con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte.
Nota Integrativa 457
Parte A - Politiche contabili
Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa
Crediti
La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa,
avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata
rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default e le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e
classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia.
La metodologia prevalentemente adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow,
intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita
attesa e scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e spread rappresentativo del costo del capitale e del funding.
Sono in particolare utilizzati i seguenti input:
i)discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor;
ii rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento.
Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, PD e la LGD differenziati
per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene
conto del costo del capitale del Gruppo;
iii)componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli
ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni.
Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere
opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati.
A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione
“benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato.
Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel
livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2.
Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni
per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore ai tre mesi.
La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso
corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili
sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore ai tre mesi,
il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato inteso
come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro
corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti indipendenti.
Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi:
metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;
metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito
ad un tasso di mercato.
•
•
I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati.
Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è
basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di
ricostruzione a nuovo dell’intero immobile.
I fair value così determinati vengono classificati nel Livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che
possano confortare l’affidabilità della valutazione , aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2.
Debiti
Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per
le passività con scadenza superiore ai tre mesi.
La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la
componente relativa al proprio rischio di credito basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la
classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso di passività con scadenza inferiore ai tre mesi o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata
approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Tale classificazione viene adottata
anche per l'indebitamento con la Banca Centrale Europea derivante dalle operazioni LTRO.
Titoli emessi
Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del
market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti:
il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free;
il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito.
•
•
458 Relazioni e Bilanci 2013
Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN,
CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di
controparte cui il titolo emesso è destinato.
Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei titoli obbligazionari emessi
dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi
parametri del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione
in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire
un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13.
Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia
a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili.
Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali
parametri possono assumere sulla base di quanto descritto, a riguardo, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività, in caso
di utilizzo del valore massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un minor valore lordo
della riserva da valutazione per 9,5 milioni di euro senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del
valore minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da valutazione per 14,2 milioni di euro.
Per i titoli di capitale di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di
sensitività si evidenziano scostamenti marginali rispetto al valore di bilancio.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value
(hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività
perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili
utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di
gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali
trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali
trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in
precedenza non applicabile.
A.4.4 Altre informazioni
Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo
utilizzo corrente.
Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato e al rischio
di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal
trasferimento di una posizione netta corta.
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività misurate al fair value
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
31.12.2013
31.12.2012
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
2.584.378
117.129
Livello 3
605.001
1.701
3.327.983
1.424.233
13.947
927
90.087
109.664
-
13.717
108.626
13.726.705
895.804
130.767
10.810.410
1.036.320
4. Derivati di copertura
-
215.310
-
-
925.693
-
5. Attività materiali
-
-
-
-
-
-
6. Attività immateriali
Totale
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
-
-
-
-
-
-
16.428.212
1.717.042
222.555
14.248.057
3.386.246
136.290
979.014
551.777
645
1.163.939
1.389.220
-
-
-
-
-
-
-
-
377.702
-
-
1.307.735
-
979.014
929.479
645
1.163.939
2.696.955
-
Nota Integrativa 459
Parte A - Politiche contabili
Nella Relazione sulla gestione sono state riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni
rispetto all’esercizio precedente; di seguito si forniscono maggiori dettagli circa le consistenze e le movimentazioni del Livello 3:
- fra Attività finanziarie di negoziazione:
Cogeme set 09/14 Step Coupon CV per 617,8 mila euro
Xmark Opportunity Fund LTD AX1 469,7 mila euro
Centro Servizi Metalli Spa MAC 444,6 mila euro
- fra le Attività finanziarie valutate al fair value:
quote di Hedge Fund per 7 milioni di euro circa
Humanitas Spa per 36,3 milioni di euro
Immobiliare Mirasole Spa ord 24,1 milioni di euro
Immobiliare Mirasole Spa privilegiate cat A. 13,6 milioni di euro
Manisa Srl per 3,2 milioni di euro
Car testing Sa per 2,2 milioni di euro
E.C.A.S. Spa per 2.2 milioni di euro
Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro
- fra le Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Banca Lombarda Llc Preferred Securities classe A per 1,6 milioni di euro
Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 49,9 milioni di euro
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 32,5 milioni di euro
SIA Spa per 17,9 milioni di euro
Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro
GGP Greenfield azioni ordinarie A3 per 3,5 milioni di euro
Net Insurance Spa AIM per 2,8 milioni di euro
Autostrade Lombarde Spa ord per 2,5 milioni di euro
Prelios 2013/2019 One Coupon per 2,5 milioni di euro
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
finanziarie
valutate al fair
value
Attività
finenziarie
disponibili per la
vendita
13.947
13.717
108.626
-
-
-
1.729
88.727
30.629
-
-
-
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
Derivati di
copertura
Attività materiali
Attività
immateriali
2.1. Acquisti
367
1.078
3.179
-
-
-
2.2. Profitti imputati a:
125
5.221
17.624
-
-
-
125
5.221
-
-
-
-
14
4.212
-
-
-
-
X
X
17.624
-
-
-
459
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
778
82.428
9.826
778
77.059
9.650
3. Diminuzioni
13.975
12.357
8.488
-
-
-
3.1.Vendite
860
-
3.483
-
-
-
- di cui operazioni di aggregazione aziendale
3.2. Rimborsi
4.729
1.527
-
-
-
-
3.3. Perdite imputate a:
2.083
7.638
1.159
-
-
-
2.083
7.638
1.159
-
-
-
1.608
6.998
14
-
-
-
3.3.1. Conto Economico
- di cui minusvalenza
3.3.2. Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
X
X
-
-
-
-
-
2.812
3.819
-
-
-
3.5. Altre variazioni in diminuzione
6.303
380
27
-
-
-
4. Rimanenze finali
1.701
90.087
130.767
-
-
-
460 Relazioni e Bilanci 2013
Le principali voci di movimentazione sono costituite da:
- per le Attività finanziare di negoziazione:
fra i movimenti in aumento, i trasferimenti a livello 3, per CS Metalli Spa per 454 mila euro e altre minori per 5 mila euro;
fra i movimenti in diminuzione le perdite passate a conto economico, di Orio Finance 3 TV Classe C per 476 mila euro e le minusvalenze
relative al CDS connesso alle Preference share per l’importo di 1,5 milioni di euro, le valutazioni degli HF per 29 mila euro, e quella di
Cogemeset per 30 mila euro.
- per le Attività finanziare valutate al fair value:
fra i movimenti in aumento le rilevazioni a conto economico relativi a utili su HF per 1 milione di euro e plusvalenze sulle società Car Testing
per 1,2 milioni di euro, Humanitas Spa per 2,7 milioni di euro e Manisa Srl per 150 mila euro;
le altre variazioni in aumento si riferiscono a 77 milioni di euro per il valore ad inizio periodo delle posizioni rivenienti dalla fusione di
Centrobanca Spa e per 5,4 milioni di euro attinenti al trasferimento dei titoli Manisa Srl (per 3,1 milioni di euro) e Medinvest (per 2,3 milioni
di euro) dalle Attività finanziarie detenute per la negoziazione alle Attività finanziarie valutate al fair value;
per i movimenti in diminuzione le perdite attengono a realizzi su posizioni in HF per 641 mila euro, mentre le minusvalenze sono relative a
posizioni in HF per 5,3 milioni di euro, alla società Mendinvest Srl per 951 mila euro, alla Biocell Center Spa per 560 mila euro e alla E.C.A.S.
Spa per 126 mila euro;
I trasferimenti ad altri livelli riguardano la Pama Spa passata a livello 2 per un importo di 2,8 milioni di euro.
- per le Attività finanziare disponibili per la vendita:
Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano le valutazioni positive imputate a patrimonio netto relative alle società SIA Spa per 5
milioni di euro e la SACBO Spa per 12,6 milioni di euro;
le altre variazioni in aumento riguardano i titoli rivenienti dall’operazione di aggregazione di Centrobanca Spa;
per i movimenti in diminuzione le perdite passate a conto economico si riferiscono agli impairment sulle società Strumenti Finanziari
Partecipativi Targetti Poulsen-A per 949 mila euro e altre posizioni per importi minimi.
I trasferimenti ad altri livelli riguardano il titolo Cyprus Popolar BK 06/16 TV passato a livello 2 per l’importo di 3,8 milioni di euro
corrispondente al valore di bilancio di inizio anno.
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)
In UBI Banca non sono presenti passività valutate al fair value.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per
livelli di fair value.
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
31.12.2013
VB
L1
3.086.815
3.153.553
L2
L3
2. Crediti verso banche
13.487.366
3.378.915
10.007.130
3. Crediti verso clientela
25.168.913
5.633.388
19.571.568
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
525.465
525.465
2.329
2.329
Totale
42.270.888
3.153.553
9.012.303
30.106.492
1. Debiti verso banche
24.285.811
2. Debiti verso clientela
7.223.913
2.540.469
21.758.898
3. Titoli in circolazione
30.211.092
17.653.559
12.551.693
61.720.816
17.653.559
15.092.162
7.224.689
4. Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale
28.983.587
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto
attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono
rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39.
Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto
Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.
UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una
differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.
Nota Integrativa 461
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
SEZIONE 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31.12.2013
31.12.2012
151.927
203.442
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
-
-
151.927
203.442
La consistenza delle disponibilità liquide in cassa è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per
tutte le Banche del Gruppo.
SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2013
31.12.2012
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
2.580.188
-
Livello 2
Livello 3
8
618
3.323.666
-
5.224
-
618
-
-
5.224
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
2.580.188
8
-
3.323.666
-
-
2. Titoli di capitale
1.2 Altri titoli di debito
3.864
-
445
2.573
-
5.368
3. Quote di O.I.C.R
1.070
168
-
638
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1 Pronti contro termine
-
-
-
-
-
-
4.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
-
-
2.584.220
8
1.701
3.326.239
-
11.662
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
158
604.993
-
1.744
1.424.233
-
1.1 di negoziazione
158
604.993
-
1.744
1.424.233
-
1.2 connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
1.3 altri
-
-
-
-
-
-
2. Derivati creditizi:
2.1 di negoziazione
-
-
-
-
-
2.285
-
-
-
-
-
2.285
2.2 connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
2.3 altri
-
-
-
-
-
-
Totale B
Totale (A+B)
158
604.993
-
1.744
1.424.233
2.285
2.584.378
605.001
1.701
3.327.983
1.424.233
13.947
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti
prevalentemente da interest rate swap per 554,6 milioni di euro, da opzioni per 29 milioni di euro e da forward per 20,4 milioni di euro.
La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione.
462 Relazioni e Bilanci 2013
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
31.12.2013
31.12.2012
2.580.814
2.580.186
10
618
4.309
4.309
343
3.966
806
2.585.929
3.328.890
3.323.651
15
5.224
7.941
1.557
6.384
2.282
4.102
1.070
3.337.901
407.769
1.186.302
197.382
605.151
3.191.080
241.960
1.428.262
4.766.163
A. ATTIVITÀ PER CASSA
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
Titoli di debito
Esistenze iniziali
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
3.328.890
7.941
1.070
-
3.337.901
B. Aumenti
14.398.618
24.113
1.865
-
14.424.596
B.1 Acquisti
13.323.822
13.300.041
22.026
1.755
-
- di cui operazioni di aggregazione aziendale (+)
23.293
8.256
372
-
31.921
B.2 Variazioni positive di fair value
20.812
313
18
-
21.143
1.077.765
1.774
92
-
1.079.631
C. Diminuzioni
B.3 Altre variazioni
(15.146.694)
(27.745)
(2.129)
-
(15.176.568)
C.1 Vendite
(13.968.777)
(22.316)
-
-
(13.991.093)
(5.668)
-
(2.055)
-
(7.723)
C.3 Variazioni negative di fair value
(893)
(40)
(29)
-
(962)
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
-
(5.368)
-
-
(5.368)
(1.171.356)
(21)
(45)
-
(1.171.422)
2.580.814
4.309
806
-
2.585.929
C.2 Rimborsi
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Nell’ambito dei titoli di debito, voce B.3 Altre variazioni in aumento, è compreso l’importo di 954,6 milioni di euro relativo alla consistenza
degli scoperti tecnici esistenti alla fine dell’esercizio; per contro, nella voce C.5 Altre variazioni in diminuzione è compreso l’importo di
1.163,9 milioni di euro relativo alla consistenza degli scoperti tecnici esistenti al termine dell’esercizio precedente.
Nota Integrativa 463
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2013
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
31.12.2012
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Titoli di capitale
-
927
83.016
-
-
-
3. Quote di O.I.C.R.
13.717
117.129
-
7.071
109.664
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1 Strutturati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
4.2 Altri
117.129
927
90.087
109.664
-
13.717
Costo
117.129
927
90.087
109.664
-
13.717
Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da hedge fund della società Tages Capital Sgr. Il valore esposto al livello
3 si riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2013
31.12.2012
83.943
83.943
39.778
44.165
124.200
208.143
123.381
123.381
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
123.381
Esistenze iniziali
-
-
123.381
-
B. Aumenti
-
87.465
8.727
-
96.192
B.1 Acquisti
-
78.138
-
-
78.138
di cui operazione di aggregazione aziendale (+)
-
77.060
-
-
77.060
B.2 Variazioni positive di fair value
-
3.959
7.717
-
11.676
B.3 Altre variazioni
-
5.368
1.010
-
6.378
C. Diminuzioni
-
(3.522)
(7.908)
-
(11.430)
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
C.2 Rimborsi
-
-
(1.527)
-
(1.527)
C.3 Variazioni negative di fair value
-
(3.522)
(5.361)
-
(8.883)
C.4 Altre variazioni
-
-
(1.020)
-
(1.020)
D. Rimanenze finali
-
83.943
124.200
-
208.143
464 Relazioni e Bilanci 2013
Per quanto concerne i titoli di capitale, gli acquisti sono riconducibili per 77 milioni di euro a titoli rivenienti dall’operazione di fusione per
incorporazione di Centrobanca Spa.
Relativamente alle quote di O.I.C.R., in merito alle movimentazioni si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella 7.1 della Sezione 7 del
Conto Economico – Variazione netta di valore delle Attività valutate al fair value.
SEZIONE 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori
31.12.2013
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
31.12.2012
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
1.550
13.470.640
845.777
4.050
10.622.435
984.442
248.700
582.907
2.500
167.083
-
-
13.221.940
262.870
1.550
10.455.352
984.442
1.550
1.426
-
126.717
150.081
-
107.076
1.426
-
123.195
150.081
-
103.460
3.616
-
-
3.522
-
-
254.639
50.027
-
37.894
51.878
-
-
-
-
-
-
-
13.726.705
895.804
130.767
10.810.410
1.036.320
108.626
La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta,
- per il livello 1 da investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie nazionali e internazionali;
- per il livello 2 da investimenti in istituti bancari italiani per un ammontare di 154,7 milioni di euro, da titoli di stato italiani per 428,1 milioni
di euro e dal titolo Cyprus Popolar BK 06/16 TV per un ammontare residuo di 83 mila euro post svalutazione;
- per il livello 3 dal titolo Prelios 2013/2019 One Coupon riveniente dalla ristrutturazione della posizione creditizia.
Gli altri titoli di debito livello 1 sono costituiti:
- per il livello 1 per 258,3 milioni di euro da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie e
corporate nazionali e internazionali e per 13 miliardi di euro da titoli di stato italiani;
- per il livello 2 i per la quasi totalità da un titolo obbligazionario Mediobanca 3,2015% 10/15 EMTN;
- per il livello 3 i titoli sono costituiti dal titolo Banca Lombarda Preferred Capital Company Classe A per 1,55 milioni di euro.
I principali titoli di capitale valutati al fair value - livello 3 sono rappresentati da quote partecipative, detenute per fini istituzionali o per
lo sviluppo di accordi commerciali:
– SACBO Spa per 49,9 milioni di euro;
– Istituto Centrale Banche Popolari Spa per 32,5 milioni di euro;
– SIA per 17,9 milioni di euro;
– Sia Spa per 12,9 milioni di euro;
– Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro.
I titoli valutati al costo sono stati mantenuti al valore di carico in quanto non è possibile determinare un fair value attendibile. Il principale
titolo valutato al costo è rappresentato da Net Insurance Spa AIM per 2,8 milioni di euro mentre altre società minori hanno una consistenza
di 0,7 milioni di euro.
I titoli di debito con clausola di subordinazione non appartenenti a Banche del Gruppo sono pari a 220,6 milioni di euro.
Le quote di O.I.C.R. – Livello 1 si riferiscono ad investimenti nel fondo Polis Portafoglio Immobiliare chiuso per 10,3 milioni di euro, all’ETF
ISHARES ESTOXX50 UCITS per 209,5 milioni di euro, all’ETF Trackers EURSTOXX50 per 23,1 milioni di euro e all’ETF LYXOR UCITS EMTS1
per 11,7 milioni di euro.
Le quote classificate a Livello 2 si riferiscono ad investimenti in fondi di Private Equity; fra gli investimenti maggiori si segnala il fondo
Centrobanca Sviluppo Impresa per 11 milioni di euro.
Nota Integrativa 465
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
31.12.2013
31.12.2012
14.320.467
11.608.427
13.391.776
10.555.429
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
590.036
824.007
d) Altri emittenti
338.655
228.991
2. Titoli di capitale
128.143
257.157
a) Banche
33.980
178.224
b) Altri emittenti:
94.163
78.933
- imprese di assicurazione
2.825
2.825
- società finanziarie
3.172
5.703
87.916
70.154
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
250
251
304.666
89.772
4. Finanziamenti
-
-
a) Governi e Banche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
14.753.276
11.955.356
Totale
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Voci / Valori
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
31.12.2013
31.12.2012
3.450.280
3.752.525
3.450.280
3.752.525
b) rischio di prezzo
-
-
c) rischio di cambio
-
-
d) rischio di credito
-
-
e) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
3.450.280
3.752.525
a) rischio di tasso di interesse
2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da titoli di debito emessi dallo Stato
Italiano e da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce
90 di Conto Economico - Risultato netto delle attività di copertura.
466 Relazioni e Bilanci 2013
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
Esistenze iniziali
11.608.427
257.157
89.772
-
11.955.356
B. Aumenti
12.133.577
55.015
229.102
-
12.417.694
B.1 Acquisti
11.767.061
8.183
207.237
-
11.982.481
369.794
6.102
1.546
-
377.442
192.285
18.016
19.514
-
229.815
9.114
di cui operazione di aggregazione aziendale (+)
B.2 Variazioni positive di FV
6.763
-
2.351
-
B.3 Riprese di valore
- imputate al conto economico
-
x
-
-
-
- imputate al patrimonio netto
6.763
-
2.351
-
9.114
B.4 Trasferimenti da altri portafogli
-
-
-
-
-
167.468
28.816
-
-
196.284
C. Diminuzioni
(9.421.537)
(184.029)
(14.208)
-
(9.619.774)
C.1 Vendite
(8.384.645)
(182.720)
-
-
(8.567.365)
C.2 Rimborsi
(449.224)
-
(5.005)
-
(454.229)
C.3 Variazioni negative di FV
(438.914)
(15)
(394)
-
(439.323)
B.5 Altre variazioni
C.4 Svalutazioni da deterioramento
(11.720)
(1.229)
(8.761)
-
(21.710)
- imputate al conto economico
(11.720)
(1.229)
(8.758)
-
(21.707)
- imputate al patrimonio netto
(3)
-
-
(3)
-
-
-
-
-
-
(137.034)
(65)
(48)
-
(137.147)
14.320.467
128.143
304.666
-
14.753.276
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Gli acquisti e le vendite di titoli di debito hanno riguardato essenzialmente il comparto dei titoli di stato italiani, in un ottica di realizzazione
delle plusvalenze e di riposizionamento inteso a sostenere il margine di interesse.
Per i titoli di capitale gli acquisti sono composti da titoli rivenienti dall’operazione di fusione per incorporazione per 6,1 milioni di euro, per
1,3 milioni dai titoli acquisiti nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione della società Prelios Spa e per 0,4 milioni di euro relativi alla
sottoscrizione di titoli della società Autostrade Lombarde Spa.
Le vendite di titoli di capitale riguardano, principalmente, le dismissioni totali degli investimenti nella società: A2A Spa per un controvalore
di 5,3 milioni di euro ed Intesa Sanpaolo Spa per un controvalore di 172,5 milioni di euro.
Per quanto concerne Intesa Sanpaolo, si è registrato un utile a conto economico di 28,2 milioni di euro; aggiungendo il rigiro a conto
economico delle riserve di valutazione di patrimonio netto pari a 20,2 milioni di euro il risultato complessivo positivo è stato di 48,4 milioni
di euro.
Nell’ambito degli acquisti di O.I.C.R. si segnala in particolare, la posizione in ETF ISHARES ESTOXX50 UCITS per circa 200 milioni di euro.
SEZIONE 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
31.12.2013
Valore di
bilancio
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
2. Finanziamenti
31.12.2012
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Valore di
bilancio
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
3.086.815
3.153.553
-
-
3.158.013
3.243.103
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.086.815
3.153.553
-
-
3.158.013
3.243.103
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
La voce si compone di Titoli di Stato acquisiti nel corso degli esercizi precedenti, con l’obbiettivo di sostenere il contributo al margine di
interesse.
Nota Integrativa 467
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2013
1.Titoli di debito
31.12.2012
3.086.815
3.158.013
3.086.815
3.158.013
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri emittenti
-
-
-
-
a) Governi e banche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
3.086.815
3.158.013
a) Governi e Banche Centrali
2. Finanziamenti
Totale
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Non si segnalano attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.
5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue
Titoli di debito
Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui operazione di operazione aziendale (+)
B.2 Riprese di valore
B.3 Trasferimenti da altri portafogli
B.4 Altre variazioni
Finanziamenti
Totale
3.158.013
-
3.158.013
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(71.198)
C. Diminuzioni
(71.198)
-
C.1 Vendite
-
-
-
C.2 Rimborsi
-
-
-
C.3 Rettifiche di valore
-
-
-
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
-
-
-
(71.198)
-
(71.198)
3.086.815
-
3.086.815
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Le altre variazioni in diminuzione riguardano lo scarto di emissione per 45 milioni di euro e la componente del costo ammortizzato negativa
maturata per 116 milioni di euro.
468 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2013
FV
31.12.2012
FV
FV
VB
FV
FV
FV
Livello 1
Livello 2
Livello 3
VB
Livello 1
Livello 2
-
X
X
X
-
X
X
X
776.842
X
X
X
917.703
X
X
X
3. Pronti contro termine
-
X
X
X
-
X
X
X
4. Altri
-
X
X
X
-
X
X
X
3.378.915
9.230.287
14.912.795
A. Crediti verso banche centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
B. Crediti verso banche
Livello 3
776.842
776.842
12.710.524
917.703
1. Finanziamenti
9.612.394
387.328
9.230.287
10.745.844
1.1. Conti correnti e depositi liberi
3.072.078
X
X
X
2.340.057
X
X
X
1.2. Depositi vincolati
1.994.591
X
X
X
3.211.629
X
X
X
1.3. Altri finanziamenti:
4.545.725
X
X
X
5.194.158
X
X
X
- Pronti contro termine attivi
4.110.910
X
X
X
4.622.451
X
X
X
- Leasing finanziario
-
X
X
X
-
X
X
X
- Altri
434.815
X
X
X
571.707
X
X
X
2. Titoli di debito
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli di debito
Totale
3.098.130
2.991.587
4.166.951
402.486
X
X
X
603.873
X
X
X
2.695.644
X
X
X
3.563.078
X
X
X
13.487.366
-
3.378.915
10.007.129
15.830.498
Al 31.12.2012 il fair value dei crediti verso banche ammontava a 15,7 miliardi di euro.
Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS
13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda
alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”.
La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca D’Italia relativo alla riserva Obbligatoria.
UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo.
Fra le componenti principali si evidenziano:
- conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 2,3 miliardi di euro e con altri istituti di credito (in prevalenza per conti di
marginazione su derivati) per 801 milioni di euro (pari a 1,7 miliardi di euro al termine dell’esercizio 2012);
- depositi vincolati - ammontano a 2 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con banche del gruppo;
- fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi si riferiscono ad operazioni sottoscritte con Banche del Gruppo per 3,2 miliardi di
euro e con altri istituti per 959 milioni di euro;
- i titoli di debito - infragruppo per 3,1 miliardi di euro (di cui 10 milioni di euro con clausola di subordinazione) e con altri istituti di credito
per 4 milioni di euro.
6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche.
6.3 Leasing finanziario
La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria.
Nota Integrativa 469
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
31.12.2013
31.12.2012
Valore di bilancio
Fair Value
Valore di bilancio
Deteriorati
Tipologia
operazioni/Valori
Finanziamenti
1. Conti correnti
2. Pronti contro
termine attivi
Deteriorati
L1
Bonis
Acquistati
23.434.096
1.295.337
-
Fair Value
L2
L3
Bonis
Altri
Acquistati
1.393.606
-
5.304.947
19.571.565
21.746.391
2.306
X
X
X
746.351
-
L1
L2
L3
440
X
X
X
Altri
516.918
1.053.956
-
-
X
X
X
2.084.224
-
-
X
X
X
10.172.355
-
1.161.847
X
X
X
6.042.103
-
403.598
X
X
X
1.091.971
-
117.507
X
X
X
1.569.111
-
87.872
X
X
X
-
-
-
X
X
X
-
-
-
X
X
X
6.054
-
-
X
X
X
-
-
-
X
X
X
9.814.423
-
111.946
X
X
X
11.304.602
-
25.008
X
X
X
Titoli di debito
341.211
-
-
-
328.441
3
321.438
-
-
8. Titoli strutturati
339.944
-
-
X
X
X
321.438
-
-
X
X
X
1.267
-
-
X
X
X
-
-
-
X
X
X
23.775.307
-
1.393.606
-
5.633.388
19.571.568
22.067.829
-
516.918
3. Mutui
4. Carte di credito,
prestiti personali
e cessioni
del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altri finanziamenti
9. Altri titoli di debito
Totale
Al 31.12.2012 il fair value dei crediti verso clientela era pari a 23,1 miliardi di euro.
Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS
13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda
alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”.
Anche per quanto concerne i finanziamenti alla clientela, UBI Banca svolge la propria attività in prevalenza verso le società appartenenti
al Gruppo.
Di seguito si riepilogano le consistenze più rilevanti:
- i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 1,032 miliardi di euro. I restanti 263,4 milioni di euro circa si riferiscono a
rapporti con istituzioni finanziarie; la quota di deteriorate si riferisce per 1,9 milioni di euro ad un credito nei confronti della società By
You Spa in liquidazione e per 0,4 milioni di euro ad operazioni rivenienti dalla incorporazione di B@nca 24-7 Spa;
- i pronti contro termine attivi sono stati effettuati con UBI Leasing Spa per 1,035 miliardi di euro, per 18,8 milioni di euro con la Cassa di
Compensazione e Garanzia Spa;
- i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,8 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo per 9,5 miliardi di euro; fra questi,
la quota riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,8 miliardi di euro (di cui 629 milioni fra le partite
deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,7 miliardi di euro (di cui 533 milioni di euro di posizioni
deteriorate);
- le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 8,7 miliardi di euro, mentre le posizioni non infragruppo attengono
a finanziamenti a garanzia presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 468,2 milioni di euro, e per 509,3 milioni di euro a
finanziamenti rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 83,8 milioni);
- i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 339,9 milioni di euro e sono tutti soggetti al vincolo di subordinazione.
470 Relazioni e Bilanci 2013
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
31.12.2013
31.12.2012
Deteriorati
Tipologia operazioni/Valori
Deteriorati
Bonis
Bonis
Acquistati
1. Titoli di debito
Altri
Acquistati
Altri
-
341.211
-
-
321.438
-
a) Governi
-
-
-
-
-
-
b) Altri Enti pubblici
-
-
-
-
-
-
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
341.211
-
-
321.438
-
-
1.270
-
-
-
-
-
339.941
-
-
321.438
-
-
-
-
-
-
-
-
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
-
-
-
-
-
-
23.434.096
-
1.393.606
21.746.391
-
516.918
4.690
-
-
-
-
-
29.820
-
-
39
-
-
23.399.586
-
1.393.606
21.746.352
-
516.918
4.194.290
-
668.757
129.748
-
6.848
13.590.441
-
35.773
15.305.414
-
33
98.051
-
105
98.075
-
-
5.516.804
-
688.971
6.213.115
-
510.037
23.775.307
-
1.393.606
22.067.829
-
516.918
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2013
31.12.2012
59.637
148.563
59.637
148.563
b) rischio di cambio
-
-
c) rischio di credito
-
-
d) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
59.637
148.563
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value:
a) rischio di tasso di interesse
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione
unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di
copertura.
7.4 Leasing finanziario
Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela.
Nota Integrativa 471
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
FV 31.12.2013
L1
L2
FV 31.12.2012
VN
31.12.2013
L3
L1
L2
L3
VN
31.12.2012
A. Derivati finanziari
-
215.310
-
16.711.482
-
925.693
-
13.828.599
1) Fair value
-
215.310
-
16.711.482
-
925.693
-
13.828.599
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
3) Investimenti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
215.310
-
16.711.482
-
925.693
-
13.828.599
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap.
La diminuzione del fair value di tali tipologie di derivati rispetto allo scorso esercizio è spiegato principalmente dalla manovra di
ottimizzazione delle coperture del rischio tasso attuata nel corso del primo trimestre dell’esercizio.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni /
Tipo di copertura
Fair Value
Flussi Finanziari
Specifica
1. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Generica
Rischio di
tasso
Rischio di
cambio
Rischio di
credito
Rischio di
prezzo
Più rischi
Specifica
Generica
Investimenti
esteri
13.818
-
-
-
-
x
-
x
x
2. Crediti
-
-
-
x
-
x
-
x
x
3. Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza
x
-
-
x
-
x
-
x
x
4. Portafoglio
x
x
x
x
x
-
x
-
x
5, Altre operazioni
-
-
-
-
-
x
-
x
-
13.818
-
-
-
-
-
-
-
-
201.492
-
-
x
-
x
-
x
x
x
Totale Attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
x
x
x
x
x
-
x
-
201.492
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
x
-
x
x
2. Portafoglio di attività
e passività finanziarie
x
x
x
x
x
-
x
-
-
Totale Passività
472 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori
1. Adeguamento positivo
31.12.2013
31.12.2012
5.418
196.828
1.1 di specifici portafogli:
5.418
196.828
a) crediti
5.418
196.828
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
1.2 complessivo
-
-
-
-
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli
-
-
a) crediti
-
-
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
2.2 complessivo
-
-
5.418
196.828
31.12.2013
31.12.2012
Totale
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
Attività coperte
1. Crediti
130.283
1.199.726
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
3. Portafoglio
-
-
130.283
1.199.726
Totale
Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la
cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto
delle attività di copertura.
Nota Integrativa 473
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza
notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazione
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc
Banca Lombarda Preferred Securities Trust
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Funding Llc
BPB Immobiliare Srl
BPCI Funding Llc
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa
Coralis Rent Srl
IW Bank Spa
Lombarda Lease Finance 4 Srl
Prestitalia Spa
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
Società Lombarda Immobiliare Srl - SOLIMM
UBI Academy Scrl
UBI Banca International Sa
UBI Banca Private Investment Spa
UBI Factor Spa
UBI Fiduciaria Spa
UBI Finance CB 2 Srl
UBI Finance Srl
UBI Finance 2 Srl
UBI Finance 3 Srl
UBI Lease Finance 5 Srl
UBI Leasing Spa
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
UBI SPV BBS 2012 Srl
UBI SPV BPA 2012 Srl
UBI SPV BPCI 2012 Srl
24-7 Finance Srl
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
Aviva Vita Spa
Aviva Assicurazioni Vita Spa
By you Spa
Lombarda Vita Spa
Polis Fondi SGRpA
Prisma Srl
SF Consulting Srl
UBI Assicurazioni Spa
Zhong Ou Fund Management Co.
Sede legale
Quota di partecipazione %
Disponibilità voti %
Cosenza
Breno (Bs)
Delaware (Usa)
Delaware (Usa)
Milano
Jesi (An)
Bergamo
Cuneo
Brescia
Delaware (Usa)
Bergamo
Delaware (Usa)
Milano
Milano
Milano
Brescia
Bergamo
Brescia
Brescia
Bergamo
Lussemburgo
Brescia
Milano
Brescia
Milano
Milano
Brescia
Brescia
Milano
Brescia
Bergamo
Brescia
Milano
Milano
Milano
Brescia
92,84%
74,24%
100,00%
100,00%
75,08%
93,00%
100,00%
79,86%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
98,87%
10,00%
100,00%
100,00%
100,00%
68,50%
91,20%
100,00%
100,00%
100,00%
60,00%
60,00%
10,00%
10,00%
10,00%
99,55%
65,00%
71,87%
10,00%
10,00%
10,00%
10,00%
92,84%
82,96%
100,00%
100,00%
75,08%
93,00%
100,00%
75,59%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
10,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
60,00%
60,00%
10,00%
10,00%
10,00%
99,55%
65,00%
98,56%
10,00%
10,00%
10,00%
10,00%
Milano
Milano
Milano
Brescia
Milano
Milano
Bergamo
Milano
Shanghai (Cina)
50,00%
50,00%
10,00%
40,00%
19,60%
20,00%
35,00%
50,00%
35,00%
50,00%
50,00%
10,00%
40,00%
19,60%
20,00%
35,00%
50,00%
35,00%
Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale di possesso indicata si riferisce alla quota relativa alle azioni ordinarie.
Tenendo in considerazione anche le azioni Privilegiate e le azioni di Risparmio la quota di partecipazione risulta pari al 74,74%.
474 Relazioni e Bilanci 2013
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza
notevole: informazioni contabili
Denominazione
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc
Banca Lombarda Preferred Securities Trust
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Funding Llc
BPB Immobiliare Srl
BPCI Funding Llc
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa
Coralis Rent Srl
IW Bank Spa
Lombarda Lease Finance 4 Srl
Prestitalia Spa
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
Società Lombarda Immobiliare Srl - SOLIMM
UBI Academy Scarl
UBI Banca International Sa
UBI Banca Private Investment Spa
UBI Factor Spa
UBI Fiduciaria Spa
UBI Finance CB 2 Srl
UBI Finance Srl
UBI Finance 2 Srl
UBI Finance 3 Srl
UBI Lease Finance 5 Srl
UBI Leasing Spa
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
UBI SPV BBS 2012 Srl
UBI SPV BPA 2012 Srl
UBI SPV BPCI 2012 Srl
24-7 Finance Srl
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
Aviva Vita Spa
Aviva Assicurazioni Vita Spa
By you Spa (*)
Lombarda Vita Spa
Polis Fondi SGRpA (**)
Prisma Srl
SF Consulting Srl
UBI Assicurazioni Spa
Zhong Ou Fund Management Co.
Totale
Totale Attivo
Ricavi Totali
Utile (Perdita)
Patrimonio netto
Valore di bilancio
8.444.935
1.993.343
156.722
155.587
9.627.143
9.420.449
21.717.189
9.909.435
14.448.453
304.469
239.025
115.487
3.168
2.585
3.794.435
79.308
3.026.400
66.033
3.104
805
4.896.317
669.630
2.380.539
3.409
90
346.017
524
391
3.271.169
7.797.528
220.605
195.071
100
100
100
87
426.069
90.274
9.661
9.660
441.257
426.108
1.109.685
450.665
665.152
20.728
9.109
8.024
440
1.628
153.881
924
167.038
6.659
27
2.225
55.163
98.218
64.298
1.942
37
48
98
90
42.244
228.997
332.102
328.091
49
49
49
71
24.010
1.860
(68)
(18)
36.539
4.645
138.720
26.530
3.386
1.939
1.036
779
(407)
59
2.295
64
(20.243)
1.527
(10.328)
4.039
7.342
(307)
(67.001)
30.866
-
1.559.874
114.235
(437)
(377)
1.205.362
873.484
2.321.735
1.350.496
1.403.016
2.041
236.670
281
2.866
1.909
124.289
(10)
237.505
45.487
2.790
100
114.933
79.877
135.056
2.557
10
10
78
74
10
461.732
109.145
51.694
10
10
10
10
10.249.975
1.476.665
128.958
1
1
923.634
1.025.312
1.688.330
1.265.434
2.347.345
1.000
163.898
1.000
2.163
400
92.781
1
72.184
60.993
2.587
69
105.607
62.813
150.286
3.057
6
6
1
1
1
303.208
326.494
45.735
1
1
1
1
4.926.900
2.436.700
6.626
5.598.475
10.531
590
4.395
725.482
28.737
794.500
458.900
24.079
1.331.771
6.477
879
4.991
217.029
17.749
33.500
18.200
(6.625)
33.364
354
(19)
101
15.026
1.402
241.783
124.188
(3.557)
324.794
8.597
118
941
102.137
23.664
358.639
77.772
59.000
164.755
2.115
23
63
48.831
6.080
10.608.614
(*) I dati si riferiscono al bilancio 31 dicembre 2011. La società è stata posta in liquidazione volontaria il 31 luglio 2012.
(**) I dati si riferiscono al bilancio 31 dicembre 2012.
Nella tabella non sono indicate le colonne relative ai livelli di fair value in quanto le partecipazioni detenute in società sottoposte ad
influenza notevole sono interamente rappresentative di società non quotate in mercati attivi.
Nota Integrativa 475
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
31.12.2013
31.12.2012
10.911.721
10.889.971
B. Aumenti
477.318
350.360
B.1 Acquisti
407.233
305.045
5.109
258.693
69.439
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
-
-
646
45.315
C. Diminuzioni
(780.425)
(328.610)
C.1 Vendite
(394.965)
(240.00)
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(341.720)
189.642
C.2 Rettifiche di valore
(379.659)
(60.718)
B.4 Altre variazioni
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
(5.801)
(27.883)
10.608.614
10.911.721
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
-
-
(2.398.315)
(2.348.715)
Fra le principali operazioni di acquisto si segnalano le seguenti operazioni:
- UBI Leasing Spa relativamente all’aumento di capitale per 300 milioni di euro;
- Prestitalia Spa per l’aumento di capitale di 100 milioni di euro.
Le diminuzioni riguardano:
- la cessione della partecipazione della Banque de Dépôts et de Gestion Sa per l’importo di 53,2 milioni di euro;
- la cancellazione della partecipazione in Centrobanca Spa per 341,7 milioni di euro.
Come già anticipato nella Relazione sulla gestione, il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica
di congruità.
Il risultato dell’impairment test condotto sui valori delle partecipazioni alla data del 31 dicembre 2013 ha comportato la svalutazione della
società UBI Leasing Spa per l’importo di 93 milioni di euro, la svalutazione della società Prestitalia Spa per l’importo di 285,7 milioni di euro,
ed il ripristino di valore della società UBI Pramerica SGR Spa per l’importo di 69,4 milioni di euro, riportando il valore di carico all’importo
esistente prima della svalutazione apportata nell’esercizio 2011, avendo riscontrato significativi elementi, esterni o interni, di presunzione
di ripresa di valore.
10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate
Impegni riferiti al possibile esercizio di opzioni
Banca Popolare Commercio e Industria Spa/Banca Carime Spa/Banca Popolare di Ancona Spa – Accordo di bancassicurazione con il
Gruppo Aviva: l’accordo tra UBI Banca Scpa ed Aviva prevede tre opzioni call a favore di UBI Banca Scpa aventi ad oggetto le partecipazioni
bancarie (BPCI, Carime e Popolare di Ancona) i cui trigger events sono legati alla performance della joint-venture o al venir meno del
rapporto di distribuzione o al regime di accordo in esclusiva. In caso di mancato esercizio da parte di UBI Banca Scpa delle opzioni call, Aviva
avrà la facoltà di esercitare, a partire dal 30 settembre 2016 (dal 1° gennaio 2020 nel caso della partecipazione in Popolare di Ancona),
opzioni put sulle medesime partecipazioni ad un valore pari al fair value al momento di esercizio.
10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Impegni connessi al possibile pagamento di ulteriori tranche di prezzo
Non esistono impegni connessi al possibile pagamento di ulteriori tranche di prezzo.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Impegni riferiti al possibile esercizio di opzioni
Lombarda Vita Spa: nell’ambito del rinnovo degli accordi di bancassicurazione vita con il gruppo Cattolica Assicurazioni, perfezionato
al 30 settembre 2010, sono state anche rimodulate le opzioni sulle rispettive quote di partecipazione nella joint venture Lombarda Vita,
prevedendo unicamente delle opzioni di acquisto, esercitabili in funzione del verificarsi di predeterminate condizioni.
Zhong Ou Fund Management (ex Lombarda China Fund Management Company): l’accordo di partnership sottoscritto tra UBI Banca Scpa e
Goudu Securities Banca Ltd, nell’ambito del settore dell’asset management focalizzato sul mercato cinese, prevede una serie di opzioni put/
call incrociate, esercitabili al verificarsi di predeterminati trigger events, aventi ad oggetto la rispettiva partecipazione detenuta in Zhong
Ou Fund Management.
Impegni alla ricapitalizzazione
Non esistono impegni alla ricapitalizzazione.
476 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
1.1 Attività di proprietà
31.12.2013
31.12.2012
125.277
80.851
a) terreni
73.321
30.523
b) fabbricati
42.993
39.011
3.029
3.822
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
568
952
5.366
6.543
1.2 Attività acquisite in leasing finanziario
-
-
a) terreni
-
-
b) fabbricati
-
-
c) mobili
-
-
d) impianti elettronici
-
-
e) altre
-
-
125.277
80.851
Totale
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
31.12.2013
31.12.2012
Fair value
Attività/Valori
Valore di
bilancio
L1
Fair value
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
1. Attività di proprietà
496.151
-
-
496.151
476.329
-
-
476.329
a) terreni
250.816
-
-
250.816
241.706
-
-
241.706
b) fabbricati
245.335
-
-
245.335
234.623
-
-
234.623
2. Attività acquisite in
leasing finanziario
29.314
-
-
29.314
29.626
-
-
29.626
a) terreni
15.719
-
-
15.719
15.614
-
-
15.614
b) fabbricati
13.595
-
-
13.595
14.012
-
-
14.012
525.465
-
-
525.465
505.955
-
-
505.955
Totale
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento:
composizione delle attività valutate al fair value
In UBI Banca non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.
Nota Integrativa 477
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
Fabbricati
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
A. Esistenze iniziali lorde
31.863
81.864
65.126
189.713
147.783
516.349
A.1 Riduzioni di valore totali nette
(1.340)
(42.853)
(61.304)
(188.761)
(141.240)
(435.498)
A.2 Esistenze iniziali nette
30.523
39.011
3.822
952
6.543
80.851
B. Aumenti
45.383
10.996
279
1
2.000
58.659
B.1 Acquisti
45.383
10.988
279
1
2.000
58.651
di cui operazioni di aggregazione aziendale
45.383
10.988
24
1
333
56.729
8
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
8
-
-
-
B.3 Riprese di valore
-
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
B.5 Differenze positive di cambio
-
-
-
-
-
-
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento
-
-
-
-
-
-
B.7 Altre variazioni
-
-
-
-
-
(14.233)
(2.585)
(7.014)
(1.072)
(385)
(3.177)
C.1 Vendite
C. Diminuzioni
-
-
-
(1)
(5)
(6)
C.2 Ammortamenti
-
(2.346)
(1.072)
(384)
(3.172)
(6.974)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze negative di cambio
-
-
-
-
-
-
C.6 Trasferimenti a:
-
-
-
-
-
-
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
-
-
-
-
-
-
b) attività in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
C.7 Altre variazioni
(2.585)
(4.668)
-
-
-
(7.253)
D. Rimanenze finali nette
73.321
42.993
3.029
568
5.366
125.277
(13.695)
(56.045)
(65.147)
(161.750)
(140.512)
(437.149)
87.016
99.038
68.176
162.318
145.878
562.426
-
-
-
-
-
-
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
478 Relazioni e Bilanci 2013
11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
31.12.2013
Terreni
Fabbricati
A. Esistenze iniziali
272.578
540.917
A.1 Riduzione di valore totali nette
(15.258)
(292.282)
A.2 Esistenze iniziali nette
257.320
248.635
B. Aumenti
9.796
26.170
B.1 Acquisti
6.525
19.846
di cui operazione di aggregazione aziendale
-
-
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
1.549
B.3 Variazioni positive di fair value
-
-
B.4 Riprese di valore
-
-
B.5 Differenze di cambio positive
-
-
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
-
-
B.7 Altre variazioni
3.271
4.775
C. Diminuzioni
(580)
(15.876)
C.1 Vendite
-
-
di cui operazione di aggregazione aziendale
-
-
C.2 Ammortamenti
-
(15.876)
C.3 Variazioni negative di fair value
-
-
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
-
-
a) immobili ad uso funzionale
-
-
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
-
-
(580)
-
D. Rimanenze finali
266.536
258.929
D.1 Riduzione di valore totali nette
(15.150)
(307.256)
D.2 Rimanenze finali lorde
281.686
566.185
E. Valutazione al fair value
287.259
399.714
Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla
quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base
a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione:
- metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;
- metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un
tasso di mercato.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione.
La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente:
Descrizione
Terreni relativi ad immobili
Ammortamento
Vita utile
NO
Non ammortizzati
Immobili - Immobili in leasing
SI
Sulla base di perizia
Impianti di sollevamento e pesatura
SI
160 mesi
Costruzioni leggere e scaffalature
SI
120 mesi
Mobili e arredi diversi
SI
120 mesi
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio
SI
100 mesi
Apparecchiature ATM
SI
96 mesi
Mezzi forti e blindature prefabbricate
SI
80 mesi
Macchinari, apparecchi e attrezzature varie
SI
80 mesi
Impianti antincendio
SI
40 mesi
Macchinari vari, mobili ed arredi
SI
80 mesi
Banconi blindati o con cristalli blindati
SI
60 mesi
Personal Computer
SI
60 mesi
Attrezzatura mensa
SI
48 mesi
Impianti interni speciali di comunicazione
SI
48 mesi
Impianti di allarme
SI
40 mesi
Macchine Ufficio elettriche-elettroniche
SI
30 mesi
Autoveicoli da trasporto
SI
30 mesi
Autovetture
SI
24 mesi
Autovetture in leasing
SI
Sulla base della durata del contratto
Nota Integrativa 479
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Attività/Valori
31.12.2013
31.12.2012
1.1 Di proprietà:
-
278
- terreni
-
-
- fabbricati
-
222
A. Attività ad uso funzionale
- mobili
-
-
- impianti elettronici
-
-
- altre
-
56
1.2 In locazione finanziaria:
-
-
- terreni
-
-
- fabbricati
-
-
- mobili
-
-
- impianti elettronici
-
-
- altre
-
-
Totale A
-
278
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 Di proprietà:
-
-
- terreni
-
-
- fabbricati
-
2.2 In locazione finanziaria:
-
-
- terreni
-
-
- fabbricati
-
Totale B
-
-
Totale A+B
-
278
SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
31.12.2013
Attività/Valori
A.1 Avviamento
Durata definita
31.12.2012
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
X
-
X
-
A.2 Altre attività immateriali
373
37
373
37
A.2.1 Attività valutate al costo:
373
37
373
37
-
-
-
-
373
37
373
37
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value
-
-
-
-
a) Attività immateriali generate internamente
-
-
-
-
b) Altre attività
-
-
-
-
373
37
373
37
Totale
480 Relazioni e Bilanci 2013
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamzento
Altre attività immateriali:
generate internamente
Durata definita
A. Esistenze iniziali
A.1 Riduzione di valore totali nette
Altre attività immateriali:
altre
Durata indefinita
31.12.2013
Durata definita
Durata indefinita
569.694
-
-
90.756
37
660.487
(569.694)
-
-
(90.383)
-
(660.077)
410
A.2 Esistenze iniziali nette
-
-
-
373
37
B. Aumenti
-
-
-
-
-
-
B.1Acquisti
-
-
-
-
-
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
-
-
-
-
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
x
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
x
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
B.5 Differenze di cambio positive
-
-
-
-
-
-
B.6 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
C. Diminuzioni
-
-
-
-
-
-
C.1Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Rettifiche di valore
-
-
-
-
-
-
- Ammortamenti
x
-
-
-
-
-
- Svalutazioni
-
-
-
-
-
-
+ patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
+ conto economico
-
-
-
-
-
-
C.3 Variazioni negative di fair value
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via
di dismissione
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
-
-
-
-
C.6 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
D. Rimanenze finali nette
-
-
-
373
37
410
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
(569.694)
-
-
-
-
-
569.694
-
-
373
37
410
-
-
-
-
-
-
12.3 Altre informazioni
Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola categoria, considerata ai fini della
determinazione dell’ammortamento.
31.12.2013
Elenco immobilizzazioni immateriali
- software
Vita utile
Valore netto
36 mesi
373
Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione, pertanto non ancora ammortizzato.
Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali.
Nota Integrativa 481
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
31.12.2013
Avviamento da fusione riallineato
1.026.462
Svalutazione titoli AFS
123.674
Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS
10.255
Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti
11.220
Fondi oneri personale
3.856
Fondi oneri e rischi non dedotti
12.499
Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo
1.445
Oneri aumento capitale sociale deducibili in 5 rate
2.504
Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89
372
Svalutazione crediti verso clientela
211.923
Oneri straordinari non dedotti
232
Costo ammortizzato FTA
304
Altre minori
344
Totale
1.405.090
13.2 Passività per imposte differite: composizione
31.12.2013
Purchase price allocation - Partecipazioni
39.672
Rivalutazione titoli AFS
38.814
Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente
4.851
Purchase price allocation - Spese di aggregazione
5.274
Immobili in leasing rilevati al fair value
1.370
Valutazione Titoli FVO
343
Valutazione TFR
175
Totale
90.499
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31.12.2013
31.12.2012
1. Importo iniziale
948.805
1.051.472
2. Aumenti
347.187
192.939
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
270.622
70.872
a) relative a precedenti esercizi
212.645
-
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) riprese di valore
-
-
d) altre
57.977
70.872
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
-
-
76.565
-
76.565
122.067
(19.035)
(295.606)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
(19.035)
(19.966)
a) rigiri
(17.363)
(19.966)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
(1.672)
-
c) mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
(268.551)
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011
-
(268.551)
b) altre
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
4. Importo finale
482 Relazioni e Bilanci 2013
-
(7.089)
1.276.957
948.805
Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di
consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86.
Non sono state rilevate imposte anticipate in corrispondenza delle svalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation
exemption.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2012 in effettiva contropartita al conto
economico.
La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5%.
Ai fini dell’IRAP, si rammenta come nei passati esercizi non erano state valorizzate imposte differite attive a causa delle aspettative di
reddito imponibile negativo dei successivi esercizi, che ne rendevano incerto il recupero.
Con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge 27.12.2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014) è stata, invece, integrata la disciplina che consente
di trasformare in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA) iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti
verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
In particolare è stato previsto, tra gli altri, che nel caso in cui la dichiarazione IRAP chiuda con un valore della produzione netta negativo,
la quota delle DTA IRAP che si riferisce ai predetti elementi che hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta negativo
è trasformata per intero in crediti d'imposta.
Per effetto di tale disposizione, viene automaticamente soddisfatto il cd. “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite attive
IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle DTA sugli asset indicati sia sempre garantita (i.e. anche in ipotesi di base imponibile
IRAP negativa).
Pertanto, UBI Banca che come detto non aveva proceduto all’iscrizione di imposte anticipate IRAP in quanto non erano previsti redditi
imponibili IRAP sufficienti a consentirne il recupero, ha proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte, per un
importo pari 212.645 mila euro.
La restante quota di imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 57.977 mila di euro sono costituite per 53.797 mila di euro dalla quota
delle svalutazioni e delle perdite su crediti deducibili nei quattro esercizi successivi ai fini IRES e IRAP, ai sensi delle nuove disposizioni
introdotte per gli enti creditizi e finanziari dall’art. 1, comma 160, lett. c), n. 1), L. 27 dicembre 2013, n. 147 per 2.248 mila di euro da
accantonamenti per fondi rischi e oneri e fondi relativi al personale non deducibili, per 888 mila euro da ammortamenti non deducibili, per
998 mila di euro da svalutazione di crediti di firma e per 46 mila euro da oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo.
Gli altri aumenti pari a 76.565 mila di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di Centrobanca Spa acquisite da UBI Banca per
effetto dell’operazione di fusione per incorporazione che si è conclusa nell’esercizio.
Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 19.035 mila di euro sono costituite per 12.060 mila di euro dal recupero di quote costanti
delle svalutazioni crediti delle società incorporate B@nca 24-7 Spa e Centrobanca Spa, per 4.726 mila di euro dall'utilizzo di fondi tassati,
per 250 mila euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio, per 82 mila euro da recuperi conseguenti
ad erogazioni del Fondo Pensione, per 83 mila euro dall’ammortamento di avviamenti fiscalmente riconosciuti acquisiti con l’incorporazione
di Centrobanca Spa, per 10 mila euro da oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 152 mila euro da disallineamenti venuti meno con la
presentazione della dichiarazione dei redditi del 2012. La restante quota pari a 1.672 mila di euro è dovuta allo stralcio di imposte differite
attive non più recuperabili.
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
31.12.2013
31.12.2012
1. Importo iniziale
920.811
1.021.806
2. Aumenti
329.876
174.786
3. Diminuzioni
(12.301)
(275.781)
3.1 Rigiri
(12.143)
(7.230)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
-
(268.551)
a) derivante da perdite di esercizio
-
(268.551)
b) derivante da perdite fiscali
-
-
(158)
-
1.238.386
920.811
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
Nota Integrativa 483
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
31.12.2013
31.12.2012
50.643
71.040
2. Aumenti
2.129
72
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
1.000
72
-
a) relative a precedenti esercizi
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c) altre
1.000
72
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
1.129
-
1.129
-
3. Diminuzioni
(1.087)
(20.469)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
(1.087)
(20.469)
(364)
(20.469)
-
-
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
(723)
-
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
51.685
50.643
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore
fiscale.
In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la partecipation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla
quota imponibile del 5%.
Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poiché non sono previsti eventi che ne facciano venire
meno il regime di non tassabilità.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2012 in effettiva contropartita al conto economico.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 1 milione di euro sono imputabili per 955 mila euro alla quota imponibile (5%) delle riprese
di valore su partecipazioni, per 39 mila euro alla quota imponibile (5%) delle rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair
value option e per 6 mila euro agli ammortamenti su beni materiali e immateriali relativi a precedenti esercizi.
Le imposte differite annullate nell'esercizio per 1.086 mila di euro sono rappresentate per 106 mila euro dalla valutazione di prestiti
obbligazionari dell’esercizio 2007 e per 257 mila euro da differenze tra gli ammortamenti civilistici e fiscali su beni materiali; la restante
quota pari a 723 mila euro è dovuta allo stralcio di imposte differite passive per il venir meno dei presupposti di iscrizione.
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
31.12.2013
31.12.2012
244.225
456.025
12.719
911
357
911
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
357
911
-
-
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
12.362
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
12.362
-
3. Diminuzioni
(128.811)
(212.711)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
(128.811)
(212.711)
a) rigiri
(126.737)
(212.711)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
-
c) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
(2.074)
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
128.133
244.225
d) altre
4. Importo finale
484 Relazioni e Bilanci 2013
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2012 in contropartita al patrimonio
netto. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 357 mila euro sono imputabili alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati
nel comparto AFS.
Gli altri aumenti pari a 12.362 mila di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di Centrobanca Spa acquisite da UBI Banca per
effetto dell’operazione di fusione per incorporazione che si è conclusa nell’esercizio.
Le imposte annullate per 128.811 mila di euro sono imputabili per 125.374 mila di euro alla valutazione di titoli AFS, per 1.232 mila di
euro alla quota di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale deducibile nel 2013 e per 131 mila di euro alla quota di ammortamento
dell’avviamento; le altre diminuzioni pari a 2.074 mila di euro sono dovute allo stralcio delle differite attive IRAP sulle riserve di valutazione
dei titoli AFS dell’incorporata Centrobanca Spa che non vengono valorizzate dall’incorporante.
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2013
31.12.2012
1. Importo iniziale
14.555
2.278
2. Aumenti
35.305
12.694
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
35.305
12.688
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) altre
35.305
12.688
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
-
6
3. Diminuzioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(11.046)
(417)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
(11.040)
(417)
a) rigiri
(11.040)
(417)
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) altre
-
-
-
-
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
(6)
-
38.814
14.555
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2012 in contropartita al patrimonio
netto.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 35.305 mila di euro sono costituite da valutazioni di titoli e partecipazioni classificati nel
comparto AFS.
Le imposte differite annullate nell'esercizio pari a 11.040 mila di euro si riferiscono alla valutazione di titoli e partecipazioni AFS, mentre le
altre diminuzioni pari a 6 mila euro ad aggiustamenti minori.
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti:
31.12.2013
Acconti versati al Fisco
Ritenute alla fonte
Crediti verso erario per istanze irap
Altri crediti verso erario
Saldo al 31.12.2013
151.327
4.817
80.486
85.906
322.536
Nota Integrativa 485
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Passività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti:
31.12.2013
Saldo al 31.12.2012
Accantonamento imposte
Utilizzi per pagamento imposte
Altre variazioni
Saldo al 31.12.2013
165.766
226.212
(158.827)
(506)
232.645
Probability Test sulle fiscalità differite
Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali
differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente:
– per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie;
– per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un
reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono
presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale).
Le attività fiscali sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si
realizzeranno. Le attività sono periodicamente sottoposte a verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote
applicabili nonché l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la mancanza dei requisiti
nei precedenti esercizi.
Alla data della presente relazione le imposte anticipate iscritte alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” ammontano complessivamente
a Euro 1.405 milioni Euro riferibili ai seguenti eventi generatori:
eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 212 milioni (di cui Euro 8,3 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del
nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo
regionale a decorrere dal 2013);
avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi
successivi: 1.026 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c.
10 bis D.L. 185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011);
svalutazioni Titoli Portafoglio AFS e Accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR 167 milioni di euro.
•
•
•
Per quanto attiene le attività fiscali anticipate cui concorrono le svalutazioni crediti e gli ammortamenti di avviamenti ed attività
immateriali si ricorda che la Legge n. 147 del 27.12.2013 - “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”
c.d. “Legge di stabilità 2014” ha integrato le disposizioni del Decreto Legge 225/2010, successivamente modificato con il D.L.201/2011
convertito Legge 214/2011 che ha istituito il diritto/obbligo – segnatamente banche – di conversione in crediti d’imposta di tali attività al
verificarsi di perdite d’esercizio accertate nel bilancio individuale e/o di perdite fiscali laddove tali attività abbiano concorso alla formazione
delle medesime perdite.
In particolare, l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge di Stabilità 2014 ponendo fine ai dubbi interpretativi sorti in proposito, ha esteso
a decorrere dal periodo d’imposta 2013, la trasformazione delle DTA iscritte in bilancio anche ai fini IRAP relativamente alle predette
casistiche, con ciò rendendo equivalente il comportamento per IRES e IRAP.
Circa l’assimilazione alle perdite fiscali, si deve avere riguardo al valore negativo della produzione netta. Ne consegue pertanto che - al
pari di quanto già accade ai fini IRES - risulta automaticamente soddisfatto il cd. “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite
attive anche ai fini IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle differite attive sugli asset indicati è sempre garantita (i.e. anche in
ipotesi di base imponibile IRAP negativa).
Posto che nei passati esercizi UBI banca non aveva proceduto alla valorizzazione di imposte differite attive IRAP sugli avviamenti
fiscalmente riallineati a causa delle aspettative di reddito imponibile negativo dei successivi esercizi che ne rendevano incerto il recupero,
nel presente bilancio si è provveduto ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte sugli avviamenti affrancati, per un importo pari
a ca. 212,6 milioni di Euro.
Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche:
– individuazione delle diverse tipologie di imposte anticipate rilevabili e/o rilevate ed il loro periodo di recupero ordinario;
– individuazione delle aliquote fiscali previste alle rispettive scadenze;
– quantificazione previsionale della redditività futura, sia con riguardo ai risultati di bilancio individuale che ai risultati fiscali ai fini IRES e
IRAP, considerando altresì la trasformazione automatica in crediti d’imposta al verificarsi di specifiche circostanze.
L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile ampiamente capiente ed in grado di riassorbire la fiscalità iscritta nel bilancio al
31 dicembre 2013.
486 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività
associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia
di attività
31.12.2013
31.12.2012
A.1 Attività finanziarie
-
-
A.2 Partecipazioni
-
-
2.329
2.329
A.4 Attività immateriali
-
-
A.5 Altre attività non correnti
-
-
Totale A
2.329
2.329
2.329
A. Singole attività
A.3 Attività materiali
di cui valutate al costo
2.329
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
-
-
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
B.5 Crediti verso banche
-
-
B.6 Crediti verso clientela
-
-
B.7 Partecipazioni
-
-
B.8 Attività materiali
-
-
B.9 Attività immateriali
-
-
B.10 Altre attività
-
-
Totale B
-
-
di cui valutate al costo
-
-
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
C.1 Debiti
-
-
C.2 Titoli
-
-
C.3 Altre passività
-
-
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
Totale C
-
-
di cui valutate al costo
-
-
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
D.1 Debiti verso banche
-
-
D.2 Debiti verso clientela
-
-
D.3 Titoli in circolazione
-
-
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
-
-
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
-
-
D.6 Fondi
-
-
D.7 Altre passività
-
-
Totale D
-
-
di cui valutate al costo
-
-
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
14.2 Altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rilevanti.
14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate
al patrimonio netto
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
Nota Integrativa 487
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 15 - Altre attività - Voce 150
15.1 Altre attività: composizione
Descrizione/Valori
Saldo partite illiquide di portafoglio
31.12.2013
31.12.2012
22.139
23.109
Altre attività - consolidato fiscale
223.837
149.485
Partite viaggianti attive
154.049
168.182
Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli
84.289
36.704
Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare
29.457
22.271
-
3.157
Assegni di c/c propri
3.217
3.018
Crediti di imposte per ritenute subite
4.140
4.107
Volumi e scorte
3.592
3.603
Crediti di imposta esercizi precedenti e relativi interessi
Migliorie su beni di terzi
Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione
Partite debitorie residuali
Totale
488 Relazioni e Bilanci 2013
531
658
120.156
64.460
11.268
6.284
656.675
485.038
PASSIVO
SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2013
31.12.2012
1. Debiti verso banche centrali
12.166.333
12.098.917
2. Debiti verso banche
12.119.478
15.982.517
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.648.228
5.114.460
2.2 Depositi vincolati
7.548.582
9.278.069
2.3 Finanziamenti
1.681.052
1.365.479
2.3.1 Pronti contro termine passivi
770.153
842.524
2.3.2 Altri
910.899
522.955
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
-
-
241.616
224.509
24.285.811
28.081.434
Fair value - livello 1
-
-
Fair value - livello 2
2.540.469
-
Fair value - livello 3
21.758.898
-
Totale Fair value
24.299.367
-
Al 31.12.2012 il fair value dei debiti verso banche era pari al valore di bilancio.
Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS
13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda
alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”.
La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio dei finanziamenti ottenuti dalla BCE.
Nell’ambito della voce Debiti verso banche - Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 2,27 miliardi di euro e
finanziamenti da altri istituti di credito per 373,7 milioni di euro.
Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 7,5 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per
37 milioni di euro.
I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 490 milioni di euro e per 280 milioni di euro attengono a
posizioni aperte con altre istituzioni creditizie.
I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 909,8 milioni di euro; la parte residuale è relativa a rapporti
infragruppo.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Descrizione/Valore
31.12.2013
31.12.2012
-
200.332
Debiti verso Banche
Subordinati
I debiti subordinati verso banche esistenti al termine dello scorso esercizio si riferivano a depositi vincolati di Banca Carime Spa che non
sono stati rinnovati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario.
Nota Integrativa 489
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
31.12.2013
31.12.2012
671.987
2.890.798
-
572.464
3. Finanziamenti
6.535.873
4.411.448
3.1 Pronti contro termine passivi
5.499.671
3.944.510
3.2 Altri
1.036.202
466.938
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
-
-
16.053
22.485
7.223.913
7.897.195
Fair value - livello 1
-
-
Fair value - livello 2
-
-
Fair value - livello 3
7.224.689
-
Fair value
7.224.689
-
Al 31.12.2012 il fair value dei debiti verso clientela era pari al valore di bilancio.
Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS
13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda
alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”.
Nella voce Conti correnti e depositi liberi sono ricomprese operazioni di finanziamento poste in essere con controparti istituzionali che
riguardano la liquidità depositata da UBI Pramerica SGR Fondi per 10 milioni di euro a fronte di 1 miliardo di euro dello scorso esercizio e
UBI Pramerica SGR Gestioni individuali per 216,9 milioni di euro. Le operazioni infragruppo ammontano a 409,6 milioni di euro.
I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia.
I principali Finanziamenti passivi altri riguardano per 433 milioni di euro le operazioni con la Cassa Depositi e Prestiti e per 598 milioni di
euro operazioni infragruppo.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Descrizione/Valore
31.12.2013
31.12.2012
572.479
572.464
Debiti verso clientela
Debiti subordinati
I debiti subordinati verso la clientela sono costituiti dai depositi inerenti le operazioni di preference shares con: Banca Popolare di Bergamo
Funding Llc per 301,8 milioni di euro, Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc per 155,6 milioni di euro e Banca Popolare Commercio
e Industria Funding Llc per 115,1 milioni di euro.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela.
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
31.12.2013
31.12.2012
- entro 1 anno
1.066
1.230
- tra 1 e 5 anni
4.482
4.189
19.954
21.003
Debito residuo verso società di leasing
- oltre 5 anni
490 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
31.12.2013
Tipologia titoli/Valori
Valore
Bilancio
31.12.2012
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
30.161.233
17.653.559
12.501.835
-
2.828.329
303.426
2.374.354
-
27.332.904
17.350.133
10.127.481
49.859
-
-
-
49.859
30.211.092
Valore
Bilancio
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
23.405.765
18.512.245
4.406.001
-
1.315.846
716.946
532.458
-
-
22.089.919
17.795.299
3.873.543
-
49.859
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
49.859
-
-
-
-
-
17.653.559
12.551.694
-
23.405.765
18.512.245
4.406.001
-
A. Titoli
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 stutturati
2.2 altri
Totale
Anche in occasione della fusione per incorporazione di Centrobanca Spa, si è provveduto ad una riconsiderazione del portafoglio
obbligazionario; tale esame ha comportato una visione più stringente circa strumenti finanziari classificabili come strutturati. Per un
confronto omogeneo sono state riclassificate anche le posizioni analoghe relative all’esercizio 2012.
Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 7,2 miliardi di euro
(il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 7,7 miliardi di euro).
Le emissioni obbligazionarie costituite da emissioni sul mercato EMTN ammontano complessivamente a 4,2 miliardi di euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Descrizione/Valore
31.12.2013
31.12.2012
4.383.082
4.966.003
Titoli in circolazione
Titoli in circolazione - Subordinati
L’elenco delle singole posizioni è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul capitale.
3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
31.12.2013
31.12.2012
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value:
13.336.929
14.717.708
a) rischio di tasso di interesse
13.336.929
14.717.708
b) rischio di cambio
-
-
c) più rischi
-
-
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90
di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di copertura.
Nota Integrativa 491
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2013
31.12.2012
FV
FV
FV*
VN
L1
L2
VN
L3
FV*
L1
L2
L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
902.000
959.994
-
-
959.994
1.100.000
1.163.870
-
-
2. Debiti verso clientela
18.000
18.968
-
-
18.968
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di debito
1.163.870
3.1 Obbligazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1.1 Strutturate
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.1.2 Altre obbligazioni
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
3.2 Altri titoli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2.1 Strutturati
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.2.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
920.000
978.962
-
-
978.962
1.100.000
1.163.870
-
-
1.163.870
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
x
52
551.777
-
x
x
69
1.389.220
-
1.1 Di negoziazione
x
52
551.777
-
x
x
69
1.389.220
-
x
1.2 Connessi con la fair value option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
1.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
2. Derivati creditizi
x
-
-
645
x
x
-
-
-
2.1 Di negoziazione
x
-
-
645
x
x
-
-
-
x
2.2 Connessi con la fair value option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
Totale B
x
52
551.777
645
x
x
69
1.389.220
-
x
920.000
979.014
551.777
645
978.962
1.100.000
1.163.939
1.389.220
-
1.163.870
Totale (A+B)
Legenda
FV = fair value.
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
VN = valore nominale o nozionale.
La voce Debiti verso banche si riferisce a posizioni in essere per scoperti tecnici, correlati a pronti contro termine attivi di cui 646,5 milioni di
euro con sottostanti titoli di stato tedeschi e 311,4 milioni di euro con titoli di stato francesi; la parte residua attiene ad operazioni analoghe
con sottostanti titoli di stato italiani. I debiti verso clientela riguardano posizioni di scoperti tecnici su titoli di stato italiani correlati a pronti
contro termine attivi con la Cassa di Compensazione e Garanzia.
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti
prevalentemente da interest rate swap per 506,6 milioni di euro, da opzioni per 23,1 milioni di euro e da forward per 21,1 milioni di euro.
La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione.
I derivati di negoziazione classificati a livello 3 sono costituiti dal Fair value dei credit default swap connessi con le emissioni di preference
share, per l’importo di 645 mila euro.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
Le passività finanziarie per cassa detenute dalla Banca sono rappresentate esclusivamente da scoperti tecnici, pertanto non viene
rappresentata alcuna movimentazione di tali passività.
SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value.
492 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
Fair Value 31.12.2013
L1
L2
L3
A. Derivati finanziari
-
377.702
-
1) Fair value
-
377.702
-
2) Flussi finanziari
-
-
3) Investimenti esteri
-
B. Derivati creditizi
Fair Value 31.12.2012
VN
31.12.2013
VN
31.12.2012
L1
L2
L3
3.860.401
-
1.307.735
-
4.719.966
3.860.401
-
1.307.735
-
4.719.966
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
377.702
-
3.860.401
-
1.307.735
-
4.719.966
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap.
La diminuzione del fair value di tali tipologie di derivati rispetto allo scorso esercizio è spiegato principalmente dalla manovra di
ottimizzazione delle coperture del rischio tasso attuata nel corso del primo trimestre dell’esercizio.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair Value
Flussi Finanziari
Specifica
Rischio di
tasso
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2. Crediti
Rischio di
cambio
Generica
Rischio di
credito
Rischio di
prezzo
Specifica
Generica
Investimenti
esteri
Più rischi
358.729
-
-
-
-
x
-
x
x
5.229
-
-
x
-
x
-
x
x
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
x
-
-
x
-
x
-
x
x
4. Portafoglio
x
x
x
x
x
6.445
x
-
x
5. Altre operazioni
Totale Attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale Passività
-
-
-
-
-
x
-
x
-
363.958
-
-
-
-
6.445
-
-
-
7.299
-
-
x
-
x
-
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
x
7.299
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
x
-
x
x
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
x
x
x
x
x
x
x
-
-
Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si
riferisce alle posizioni su titoli di debito in prevalenza emessi dallo Stato italiano. Le coperture dei crediti fanno riferimento a posizioni
infragruppo nei confronti di UBI Leasing Spa, mentre per le passività finanziarie il controvalore dei derivati si riferisce alle coperture di
prestiti obbligazionari. Le operazioni di copertura generica riguardano il portafoglio crediti riveniente dalla fusione per incorporazione di
B@nca 24-7 Spa.
SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 70
7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte
La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie.
SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80
Vedi sezione 13 dell’attivo.
Nota Integrativa 493
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90
Vedi sezione 14 dell’attivo.
SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
Descrizione/Valore
Altre passività - consolidato fiscale
31.12.2013
31.12.2012
219.056
290.956
Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli
58.829
76.388
Partite viaggianti passive
23.797
524.821
Ritenute su redditi riconosciuti a terzi
6.666
7.115
Imposte indirette da versare
6.202
10.560
82
168
Dividendi e somme a disposizione dei soci
Scarti valuta su operazioni in cambi
Debiti verso fornitori
Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali
Debiti derivanti da garanzie e impegni
4.119
241
66.875
39.675
6.503
7.575
26.587
19.864
Debiti inerenti al personale
20.731
34.080
Partite creditorie residuali
191.630
156.940
Totale
631.077
1.168.383
SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
31.12.2013
31.12.2012
43.612
38.827
6.766
6.446
256
4.559
B.2 Altre variazioni
6.510
406
di cui operazioni di aggregazione aziendale
5.713
1.481
C. Diminuzioni
(10.212)
(1.661)
C.1 Liquidazioni effettuate
(5.037)
(1.481)
C.2 Altre variazioni
(5.175)
(180)
D. Rimanenze finali
40.166
43.612
11.2 Altre informazioni
Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità
METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2013
Tasso di mortalità
Sono state utilizzate le tavole RGS48 opportunamente modificate sulla base dei dati storici aziendali.
Anticipazioni di TFR
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45%
e il 100% del fondo disponibile.
Tassi di inflazione
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 2%.
Tassi di attualizzazione
È stato utilizzato un tasso pari al 2,1780%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2013, utilizzando come
pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione
considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti
di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo
è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate
compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment
Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore
merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per
titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato
fatto riferimento all’area Euro.
494 Relazioni e Bilanci 2013
METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2012
Tasso di mortalità
Sono state utilizzate le tavole RGS48 opportunamente modificate sulla base dei dati storici aziendali.
Anticipazioni di TFR
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45%
e il 100% del fondo disponibile.
Tassi di inflazione
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 2%.
Tassi di attualizzazione
È stato utilizzato un tasso pari al 2,4481%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite A al 31.12.2012, utilizzando come
pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione
considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti
di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo
è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate
compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment
Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore
merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per
titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato
fatto riferimento all’area Euro.
SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/Valori
31.12.2013
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi rischi e oneri
31.12.2012
1.061
-
57.427
40.286
14.703
2.1 controversie legali
27.670
2.2 oneri per il personale
11.117
9.319
2.3 altri
18.640
16.264
Totale
58.488
40.286
L’incremento dei Fondi rischi ed oneri rispetto all’esercizio precedente attiene, per la parte più significativa, alla componente riveniente
dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa pari a 21 milioni di euro al 31 dicembre 2013.
Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia:
- fra le controversie legali - le posizioni ex Centrobanca Spa per 18,8 milioni di euro, cause diverse per prestiti personali extra captive (ex
B@nca 24-7 Spa) per 4,6 milioni di euro e altre posizioni numerose ma di entità minore;
- fra gli oneri del personale - le esposizioni prevedibili ma non definite in maniera precisa circa la quantità e il momento dell’esborso;
- fra i fondi rischi altri - la posizione relativa alla società By You Spa in liquidazione per 13 milioni di euro e la posizione (ex Centrobanca
Spa) relativa alla società Mariella Burani Family Holding per 2 milioni di euro.
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
Fondi di quiescenza
Altri fondi
Totale
-
40.286
40.286
1.129
36.360
37.489
-
12.327
12.327
29
45
74
-
11
11
B.4 Altre variazioni
1.100
23.977
25.077
di cui operazioni di aggregazione aziendale
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
1.100
23.845
24.945
C. Diminuzioni
(68)
(19.219)
(19.287)
C.1 Utilizzo dell'esercizio
(11.667)
(68)
(11.599)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
-
(22)
(22)
C.3 Altre variazioni
-
(7.598)
(7.598)
1.061
57.427
58.488
D. Rimanenze finali
Le voci attinenti le operazioni di aggregazione aziendale sono riferite ai valori esistenti in Centrobanca Spa alla data di inizio anno 2013.
Nota Integrativa 495
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9 pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto
allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella popolazione degli iscritti.
La contribuzione per l’anno 2013 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata determinata in funzione del tasso medio
ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 2,70%).
In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano
investite in specifiche attività.
Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività.
Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2013 sono costituite da:
- ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità elaborate dalla Ragioneria Generale dello Stato, distinte per sesso, RG48;
- tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2013, utilizzando come pesi i
rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione.
Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una “perdita attuariale” di 2 mila euro (punto B.2).
MOVIMENTAZIONE AI FINI IAS 19 DELLE PASSIVITÀ DELL’ANNO 2013
A
ESISTENZE INIZIALI
B
AUMENTI
1.100
31
B1
Interessi passivi
29
B2
Actuarial losses
2
B3
Accantonamenti
B4
Altre variazioni
C
DIMINUZIONI
-70
C1
Benefit paid
-70
C2
Actuarial gains
C3
Altre variazioni
D
RIMANENZE FINALI
1.061
N. ISCRITTI
9
di cui ATTIVI
0
12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi
Voci/Componenti
31.12.2013
31.12.2012
Altri fondi per rischi e oneri
1. Fondo per rischi su revocatorie
2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese
3. Fondo per bond in default
2.000
-
630
1.300
-
-
4. Altri fondi per rischi e oneri
16.010
14.964
Totale
18.640
16.264
Passività potenziali
Passività potenziali
Fondo per contenzioso fiscale
Fondo per revocatorie
151.522
992
Fondo per altre controversie legali
366.445
Totale
518.959
Il significativo incremento delle passività potenziali relative alle controversie legali rispetto all’esercizio precedente riviene dall’acquisizione
delle posizioni oggetto di controversie di Centrobanca Spa, in particolare si evidenziano:
- l’ammontare della richiesta notificata l’11 ottobre 2011, avanzata in sede giudiziale da parte del fallimento Burani Holding NV (BDH) per
presunto danno di 134 milioni di euro;
- l’ammontare di una seconda richiesta notificata il 1° marzo 2012 avanzata in sede giudiziale dal fallimento Mariella Burani Family Holding
(MBFH) con richiesta risarcitoria eguale alla posizione precedente.
La UBI Banca, attraverso la ex Centrobanca Spa, ha ritenuto le domande giudiziali destituite di ogni fondamento e si è costituita,
argomentando sia in punto di diritto che in punto di merito, per resistere alla domanda e sostenere la piena correttezza della propria
condotta. Per quanto concerne maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Parte E, Sezione 4 Rischi Operativi.
496 Relazioni e Bilanci 2013
Più in generale, le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa
futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie:
• passività probabili;
• passività potenziali (possibili o remote).
La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio
del rischio derivante dall’obbligazione.
L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti8 il
cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di
riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere
l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo.
I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è
sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.
Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene
condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa:
• tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine
potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie
in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento
contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;
• g rado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già
conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento
(ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);
• g rado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di
definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;
• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale
la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica
dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza
diretta del foro di volta in volta interessato;
• “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.).
Si definisce passività potenziale:
• u n’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o
più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;
• un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
- non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;
- l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote; in tale ultimo
caso, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, non viene fornita in nota integrativa alcuna informativa a riguardo.
Anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi,
diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento.
Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale alle quali la Banca ha attribuito un rischio ‘possibilè.
1. Verifiche fiscali
Con riguardo all’argomento di cui al successivo punto 3, il 12 settembre 2013 la Guardia di Finanza Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo
ha consegnato un processo verbale di constatazione (P.V.C.) a conclusione di un accesso relativo all’annualità 2010 in esito alla consegna
da parte di UBI Banca, quale incorporante di Centrobanca Spa, di dati e documenti relativi a finanziamenti aventi durata oltre il breve
termine, erogati a clientela negli anni 2010-2012 e stipulati all’estero. Nel P.V.C. viene contestato il mancato assoggettamento ad imposta
sostitutiva di talune operazioni, i cui contratti sono stati stipulati all’estero nel secondo semestre 2010, quantificandosi una maggiore
imposta sostitutiva sui finanziamenti pari ad euro 87 migliaia. La Banca ha formulato proprie osservazioni ai rilievi contenuti nel P.V.C. sia
nel corso dell’attività ispettiva che nel corpo del P.V.C. medesimo.
2. Operazioni di rafforzamento patrimoniale mediante emissione di “preference shares”
Si ricorda che i contenziosi in parola concernono l’asserita omessa effettuazione (e conseguente versamento) della ritenuta alla fonte di cui
all’art. 26, comma 5, D.P.R.600/1973 (aliquota 12,5%, ora 20%) sugli interessi dovuti dalla banca italiana (ex BPU Banca, Banca Popolare
8. Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a
fondi per rischi e oneri”.
Nota Integrativa 497
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
di Bergamo, Banca Popolare Commercio e Industria, Banco di Brescia) a fronte di depositi che la Controllata società veicolo estera (Llc)
residente nel Delaware, nell’ambito di complesse operazioni di rafforzamento del Patrimonio di Vigilanza, aveva effettuato nei primi anni
2000 e tuttora in essere. Nello specifico l’Agenzia ha riqualificato tali depositi quali finanziamenti da cui la presunta omessa ritenuta.
Complessivamente sono state accertate maggiori ritenute, con riguardo alle annualità dal 2004 al 2008, per complessivi 22 milioni di euro,
oltre a sanzioni ed interessi.
Tutti gli accertamenti pervenuti sono stati ritualmente impugnati presso le competenti Commissioni Tributarie nel presupposto che:
- non si verte in materia di abuso del diritto dal momento che le operazioni in parola sono state effettuate dietro apposita preventiva
autorizzazione da parte della Banca d’Italia;
- che appare erronea la riqualificazione ai soli fini fiscali dei depositi in parola considerandoli alla stregua di finanziamenti ricevuti per la
circostanza che gli stessi risultavano allora rilevanti ai fini del computo del Patrimonio di Vigilanza. Una simile fattispecie non è infatti
prevista dalla vigente normativa fiscale in tema di sostituzione tributaria.
Sul punto UBI Banca è stata destinataria di una sentenza negativa per l’annualità 2004, con appello pendente preso la Commissione
Tributaria Regionale della Lombardia, mentre è attesa la sentenza riguardante l’annualità 2005, oggetto di discussione il 15 gennaio 2014
presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano.
Con riguardo alle successive annualità per i relativi ricorsi si attende tuttora la fissazione dell’udienza di trattazione.
Occorre segnalare come la tematica in oggetto coinvolga altri primari gruppi bancari e che di conseguenza non si possono escludere ipotesi
definitorie comuni al settore.
3. Imposta sostitutiva ex DPR 601/73 su finanziamenti a medio/lungo termine
Con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli 15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo
termine, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo 2013, ha affrontato il tema dell’applicazione in relazione allo
specifico caso dei finanziamenti i cui contratti siano sottoscritti all’estero.
In particolare, l’Agenzia ritiene non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi dall’imposta sostitutiva – mentre
rileverebbe la concreta formazione dell’atto in Italia (vedi consenso delle parti).
Occorre rilevare che le conclusioni cui è giunta la sopradetta Risoluzione, dalla quale sono scaturite le contestazioni dell’Amministrazione,
appaiono difformi dai precedenti orientamenti della medesima in tema di territorialità dell’imposta.
Sulla scorta di tale orientamento e sulla base di documentazione raccolta nel corso di verifiche fiscali effettuate anche presso altre banche
partecipanti ad operazioni di finanziamento in pool, alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle Entrate hanno notificato a talune banche del
Gruppo degli avvisi di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che all’annualità 2010.
Il 25 settembre 2013 l’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Milano ha notificato alla Banca, quale successore di Centrobanca Spa,
un avviso di liquidazione con riguardo all’annualità 2010 e riferito a diversi finanziamenti in pool erogati con altre primarie banche nazionali,
pure raggiunte da analoghi avvisi di liquidazione, con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25% - euro 0,8 milioni) prevista dagli articoli 15
e seguenti del DPR 601/73 sui finanziamenti a medio/lungo termine.
Contro tale avviso è stato proposto motivato ricorso e si è in attesa della fissazione dell’udienza di trattazione da parte della Commissione
Tributaria Provinciale.
In merito alla riscossione provvisoria, la notifica dell’avviso di liquidazione ha comportato il versamento della maggiore imposta
(euro 0,8 milioni) e dei relativi interessi.
Si precisa altresì che i contratti di finanziamento cui la contestazione si riferisce prevedono la possibilità di riaddebitare l’onere d’imposta
ai soggetti finanziati.
Il 28 novembre 2013 la medesima Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Milano ha notificato alla Banca, quale successore di
Centrobanca Spa, un avviso di liquidazione con riguardo all’annualità 2010 e riferito a diversi finanziamenti in pool con altre primarie banche
nazionali, pure raggiunte da analoghi avvisi di liquidazione, con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25% - euro 0,36 milioni) prevista dagli
articoli 15 e seguenti del DPR 601/73 sui finanziamenti a medio/lungo termine.
Contro tale avviso è stato proposto motivato ricorso e si è in attesa della fissazione dell’udienza di trattazione da parte della Commissione
Tributaria Provinciale.
In merito alla riscossione provvisoria, la notifica dell’avviso di liquidazione ha comportato il versamento della maggiore imposta
(euro 0,36 milioni) e dei relativi interessi.
Si precisa altresì che i contratti di finanziamento cui la contestazione si riferisce prevedono la possibilità di riaddebitare l’onere d’imposta
ai soggetti finanziati.
4. Accertamenti IRES ed IRAP
Centrobanca Spa è stata destinataria di avviso di accertamento per l’annualità 2006 da parte del competente ufficio dell’Agenzia delle
Entrate ai fini IRES per una presunta omessa imposta di euro 2,74 milioni, oltre sanzioni ed interessi. Le contestazioni erano incentrate
principalmente sul difetto di competenza per la deducibilità delle perdite su crediti verso clientela.
Ricordato che nel giugno 2011 la Sezione 9 del Tribunale Penale di Milano aveva pronunciato sentenza di assoluzione del rappresentante
legale pro tempore “in quanto il fatto non sussiste”, nello scorso mese di agosto l’Agenzia delle Entrate con circolare n. 26/E/2013 ha
affrontato il generale tema della fiscalità delle perdite e delle svalutazioni dei crediti. Anche a motivo di tale ultimo documento, che ha
confermato la sostanziale correttezza dell’operato di Centrobanca Spa, è in corso di definizione con la competente Direzione Regionale un
accordo conciliativo per un ammontare stimato di maggior imposta e sanzioni pari a complessivi Euro 0,17 milioni oltre interessi.
498 Relazioni e Bilanci 2013
5. Conferimenti Immobiliare Serico
I contenziosi in parola concernono la riqualificazione ai fini fiscali dei conferimenti di rami aziendali effettuati nel 2003, in cui sono
ricompresi immobili, in cessioni immobiliari, con conseguente richiesta di maggiore IRPEG, IVA e relative sanzioni.
In particolare, gli ammontari richiesti (maggiore imposta, interessi e sanzioni) sono pari rispettivamente a:
a) 36,1 milioni per BPB Immobiliare;
b) 38,9 milioni per Banca Carime;
c) 12,4 milioni per UBI Banca.
Circa l’iter processuale, le Società interessate sono risultate vittoriose sia in primo che in secondo grado (Commissione Tributaria Regionale
di Milano per UBI Banca e BPB Immobiliare, Commissione Tributaria Regionale di Catanzaro per Carime).
L’Avvocatura dello Stato, per conto dell’Agenzia delle Entrate, tra il novembre 2012 e il febbraio 2013 ha proposto ricorso alla Corte di
Cassazione contro le tre sentenze favorevoli di secondo grado e nell’ambito di tali giudizi le Società si sono costituite presso la Suprema
Corte con proprio controricorso.
6. Conferimento d’azienda bancaria
Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca ante 1° aprile 2007) è stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento
fiscale ai fin IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca
Popolare di Bergamo Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale operata dalla
conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi.
Da tale avviso scaturiscono presunte omesse imposte pari ad euro 17,9 milioni ed euro 25,2 milioni quali sanzioni, oltre interessi. In
considerazione di tali elevati importi veniva avviata una segnalazione al Tribunale Penale di Bergamo che peraltro in data 21 luglio 2010 ne
disponeva l’archiviazione sia per mancanza di dolo specifico che per l’intervenuta prescrizione penale dell’ipotizzato reato.
La banca ha prontamente impugnato nelle sedi competenti l’avviso in parola evidenziando in via preliminare l’avvenuta decadenza del
termine di accertamento – il termine per l’accertamento dell’esercizio 2003 spirava il 31 dicembre 2008 ai sensi dell’art. 43 DPR 600/1973
mentre l’accertamento avveniva nel 2011 -. Il raddoppio dei termini cui si riferisce la non pienamente condivisibile sentenza n. 247 del 25
luglio 2011 della Corte Costituzionale presuppone comunque che l’ufficio accertatore non abbia effettuato strumentalmente la denuncia
penale all’esclusivo fine di invocare il raddoppio dei termini, il che è viceversa quanto avvenuto nel caso in esame, laddove la verifica fiscale
– i cui risultati sono stati richiamati nell’avviso impugnato - fu avviata pur essendo già prescritto il reato e successivamente alla scadenza
del termine ordinario di accertamento.
Tale lettura è peraltro confermata dal recente disegno di legge delega fiscale sul tema “raddoppio dei termini” laddove si conferma che
tale maggior termine presuppone che le attività di accertamento intervengano prima dello spirare del termine quinquennale fissato dal
vigente art. 43 DPR 600/1973.
In relazione a tale accertamento non è stato effettuato alcun pagamento provvisorio in pendenza di giudizio posto che nessuna cartella di
pagamento è stata notificata.
Anche in considerazione degli autorevoli pareri ricevuti in merito si ritiene non probabile il rischi di soccombenza.
Relativamente all'informativa sul contenzioso legale, si rimanda alla sezione 4 Rischi Operativi della parte E della presente Nota Integrativa.
SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili
Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso.
SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Nr azioni ORDINARIE
da nominale Euro cadauna
Nr azioni PROPRIE in portafoglio
da nominale Euro cadauna
31.12.2013
31.12.2012
901.748.572
901.747.005
2,50
2,50
1.700.000
1.200.000
2,50
2,50
Nota Integrativa 499
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C. 4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
Ordinarie
Altre
901.747.005
901.747.005
(1.200.000)
900.547.005
1.567
1.567
1.567
1.346
221
(500.000)
(500.000)
900.048.572
1.700.000
901.748.572
901.748.572
-
-
14.3 Capitale: altre informazioni
Prestito obbligazionario convertibile “UBI 2009/2013 convertibile con facoltà di rimborso in azioni”
In data 18 giugno 2009 il Consiglio di Gestione di UBI Banca, facendo seguito alle deliberazioni assunte in data 27 maggio 2009 e in
attuazione della delega conferita dall’Assemblea Straordinaria del 9 maggio 2009, ha approvato le condizioni definitive del prestito
obbligazionario convertibile UBI 2009/2013 con facoltà di rimborso in azioni, offerte in opzione agli azionisti di UBI Banca.
L’emissione delle obbligazioni convertibili è stata effettuata per l’importo nominale complessivo di Euro 639.145.872, mediante emissione
di n. 50.129.088 obbligazioni convertibili del valore nominale di Euro 12,75 ciascuna, offerte in opzione agli azionisti di UBI Banca nel
rapporto di n. 4 obbligazioni convertibili per ogni 51 azioni ordinarie UBI Banca possedute. Il prezzo di emissione di ciascuna obbligazione
convertibile è pari a Euro 12,75.
Le obbligazioni convertibili conferiscono ai loro titolari il diritto al pagamento di una cedola fissa pari al 5,75% annuo lordo del valore
nominale delle obbligazioni convertibili da corrispondersi annualmente e avranno durata dal 10 luglio 2009 sino al 10 luglio 2013.
Alla data di scadenza del 10 luglio 2013 il prestito obbligazionario convertibile è stato rimborsato in quanto UBI Banca non ha optato per
il ricorso all’opzione di conversione con relativo aumento del capitale sociale.
500 Relazioni e Bilanci 2013
Aumento del capitale sociale e acquisto azioni proprie
Di seguito si espone il dettaglio analitico delle movimentazioni del numero di azioni, del capitale sociale e del sovrapprezzo azioni
intervenute nel corso dell’esercizio 2013:
(Importi in unità di euro)
Data
Determinanti
31.12.2012
04.02.2013
22.05.2013
03.07.2013
10.07.2013
31.12.2013
Conversione POC febbraio 2013
Emissione azioni per Banca Popolare Sant'Angelo
Conversione POC luglio 2013
Conversione POC luglio 2013
Numero azioni
Capitale sociale
Fondo Sovrapprezzo
901.747.005
16
1.346
84
121
901.748.572
2.254.367.512
40
3.365
210
303
2.254.371.430
4.716.861.355
164
2.694
861
1.227
4.716.866.301
Nel corso dell’esercizio sono state acquistate 500.000 azioni proprie. Si evidenzia la situazione al 31.12.2013:
(Importi in unità di euro)
Numero azioni
Capitale sociale
Fondo Sovrapprezzo
Patrimonio netto
1.700.000
4.250.000
1.870.840
6.120.840
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Riserva legale
Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999
Riserva straordinaria
Riserva acquisto azioni proprie
Riserva tassata di utili
31.12.2013
31.12.2012
566.778
544.428
36.494
36.494
1.039.347
881.648
7.250
7.250
4
4
762
762
Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005
8.653
10.939
Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria
2.267
2.267
Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993
Utili portati a nuovo
99
20
1.661.654
1.483.812
31.12.2013
31.12.2012
Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto
12.153
12.153
Riserva da storno ammortamenti pregressi
61.649
61.649
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990
75.213
75.213
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990
71.885
71.885
437.854
198.538
Riserve di utili
Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune
Riserva da riforma previdenza complementare
-3.618
-3.618
Altre riserve
21.134
20.313
676.270
436.133
Riserve altre
Nota Integrativa 501
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte
secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro):
Valore al 31.12.2013
Quota disponibile
Possibilità Utilizzo
Vincolo fiscale (1)
Utilizzi negli ultimi
3 esercizi
A) CAPITALE
Capitale sociale
B) RISERVE DI CAPITALE
Riserva da sovrapprezzo Azioni
B) RISERVE DI UTILI
Riserva legale
Riserva straordinaria
Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999
Riserva acquisto azioni proprie
Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93
Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005
Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria
Altre riserve di utili e utili portati a nuovo
C) RISERVE ALTRE
Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto
Riserva da storno ammortamenti pregressi (5)
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5)
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990
Riserva da operazioni under common control
Riserva da riforma previdenza complementare
Altre riserve
D) RISERVE DA VALUTAZIONE
Riserva di rivalutazione Legge n. 350/2003
Riserva da valutazione - attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva da valutazione - adozione del fair value
in sostituzione del costo (5)
Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR
Altre riserve da valutazione
E) Azioni Proprie
TOTALE
Utile netto
Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2013
2.254.371.430,00
512.559.822,43
4.716.866.300,80
4.716.866.300,80
AB (2)(3)
142.676.307,98
566.777.897,86
1.039.347.246,40
36.494.083,45
7.250.000,00
762.160,51
8.653.376,05
2.266.865,22
102.537,51
566.777.897,86
1.039.347.246,40
36.494.083,45
1.129.160,00
762.160,51
B (4)
ABC
ABC
ABC
ABC
102.537,51
ABC
12.152.680,05
61.649.339,66
75.213.372,10
71.884.949,60
437.853.778,96
-3.618.366,73
21.133.585,55
12.152.680,05
61.649.339,66
75.213.372,10
71.884.949,60
AB
ABC (6)
AB (5) (6)
AB (5)
AB (7)
20.104.415,38
ABC
1.844.167,38
1.844.167,38
AB (5)
1.844.167,38
27.453.137,73
AB
27.453.137,73
2.713.053.965,45
45.027.337,95
762.160,51
12.152.680,05
61.649.339,66
65.769.618,41
71.884.949,60
39.125.309,00
-167.049.642,98
29.148.801,10
-6.264.747,18
-242.544,13
-6.120.840,00
9.160.476.431,18
71.339.740,73
9.231.816.171,91
6.631.781.448,43
935.877.492,75
A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci
(1) Importi in sospensione d'imposta.
(2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2012 a copertura della perdita di esercizio 2011 per un importo pari a 2.713.053.965,45.
(3) A seguito della fusione con Banca Lombarda Piemontese, la Riserva da sovrapprezzo azioni si è incrementata di 5.790.132.233,70, incremento ridottosi a
3.077.078.268,25 euro nel corso del 2012 per effetto della copertura della perdita rilevata nel 2011. Tale copertura è stata operata attingendo alla quota parte del
suddetto incremento,originariamente pari a 4.096.625.123 euro, relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a
seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”).
In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità ai soci di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo
i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile ai soci: a) la sola quota preesistente ammontante a 1.310.245.825,91; b) la quota accantonata in seguito
all’aumento del capitale sociale avvenuto nel corso del 2011, pari a 329.534.764,34; ne consegue che l’importo distribuibile è pari a 1.639.780.590,25.
(4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.).
(5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare
luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata.
(6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva
da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61
nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90".
(7) La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dell’esercizio per euro 239.338.214,08 per effetto dell’annullamento della partecipazione
in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio; a fronte dell’incremento, le riserve tassabili soltanto in caso di
distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1,
comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993).
In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83
euro, mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95 euro.
Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI prevede che la controllante UBI Banca
consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate.
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un
pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di
riconoscere nel conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante
elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza
dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto
mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna
di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata da UBI banca.
In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano
di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 297 mila euro e, del personale delle società del gruppo, per 746 mila euro.
502 Relazioni e Bilanci 2013
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni
31.12.2013
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
31.12.2012
10.578.953
9.424.355
a) Banche
8.894.241
7.812.765
b) Clientela
1.684.712
1.611.590
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
412.737
3.567.386
a) Banche
407.049
3.535.901
b) Clientela
5.688
31.485
2.289.674
330.239
a) Banche
47.861
290.296
i) a utilizzo certo
47.861
290.296
3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi
ii) a utilizzo incerto
-
-
b) Clientela
2.241.813
39.943
i) a utilizzo certo
1.071.726
38.458
ii) a utilizzo incerto
1.170.087
1.485
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
-
-
500
500
8.068.818
11.900.705
21.350.682
25.223.185
31.12.2013
31.12.2012
1.166.735
293.167
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
5.509.733
4.867.111
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.086.815
3.158.013
2.184
252.928
3.970.220
477.803
-
-
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla
Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo:
Titoli di Proprietà
Portafogli
A garanzia di Passività o Impegni
Attività finanziarie per la negoziazione:
PCT Passivi
Attività finanziarie per la vendita:
Anticipazioni Banca d'Italia
PCT Passivi
Esposizione carte di credito
Altre operazioni
emessi da terzi
emessi da banche/società
del gruppo
1.166.735
581.807
4.685.702
213.723
28.501
5.509.733
Attività finanziarie detenute fino alla scdenza:
PCT Passivi
Crediti verso banche:
PCT Passivi
Crediti verso clientela:
Finanziamenti BEI
3.086.815
2.184
509.444
Emissione Covered Bond
2.023.827
Anticipazioni Banca d'Italia
1.037.004
399.945
3.570.275
Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti posti a garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa in quanto le obbligazioni
sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta.
Nota Integrativa 503
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il dettaglio riportato di seguito:
Valore nominale titoli
A garanzia di Passività o Impegni
Anticipazioni Banca d'Italia
emessi da società SPV
titoli di propria emissione
5.416.972
8.870.000
5.416.972
8.870.000
I titoli - tranche senior - acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni
poste in essere dai seguenti “originator”:
• UBI Leasing per un valore nominale di 1,27 miliardi di euro;
• Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 709,8 milioni di euro;
• Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 811,4 milioni di euro;
• Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 848,2 milioni di euro;
• Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 575,6 milioni di euro.
Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia
di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un controvalore di 1,2 miliardi di euro.
I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni emesse e riacquistate da UBI Banca garantite dallo Stato per un valore nominale
di 6 miliardi e poste a garanzia del finanziamento della BCE di euro e da altre obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore
nominale di 2,87 miliardi di euro.
3. Informazioni sul leasing operativo
Non sono presenti operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
31.12.2013
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
689.052
1. Regolati
688.336
2. Non regolati
716
b) Vendite
604.489
1. Regolate
564.697
2. Non regolate
39.792
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
-
b) collettive
-
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
-
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
-
2. altri titoli
-
b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri
70.714.317
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
14.272.956
2. altri titoli
56.441.361
c) titoli di terzi depositati presso terzi
70.450.818
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
27.028.299
4) Altre operazioni
20.226.520
La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria delle banche rete.
504 Relazioni e Bilanci 2013
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di
compensazione o ad accordi similari.
Ammontare
lordo delle
attività
finanziarie (a)
Forme tecniche
Ammontare
delle attività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
attività
finanziarie
riportato
in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in Bilancio
Depositi
di contante
ricevuti in
garanzia (e)
Strumenti
finanziari (d)
Ammontare
netto
31.12.2013
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31.12.2012
1. Derivati
391.936
-
391.936
283.151
107.732
1.053
4.621
2. Pronti contro termine
977.976
-
977.976
976.747
645
584
149
3. Prestito titoli
-
-
-
-
-
-
-
4. Altri
-
-
-
-
-
'-
-
Totale
31.12.2013
1.369.912
-
1.369.912
1.259.898
108.377
1.637
x
Totale
31.12.2012
2.885.988
-
2.885.988
2.365.623
515.595
x
4.770
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro
di compensazione o ad accordi similari.
Ammontare
lordo delle
passività
finanziarie (a)
Forme tecniche
1. Derivati
2. Pronti contro termine
3. Prestito titoli
4. Altre operazioni
Ammontare
delle passività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
passività
finanziarie
riportato
in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in Bilancio
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti
a garanzia (e)
Ammontare
netto
31.12.2013
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31.12.2012
55.335
798.549
-
798.549
283.151
488.801
26.597
5.779.821
-
5.779.821
5.779.821
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
31.12.2013
6.578.370
-
6.578.370
6.062.972
488.801
26.597
x
Totale
31.12.2012
6.448.573
-
6.448.573
5.000.699
1.392.539
x
55.335
Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni fra le medesime controparti in quanto: per i derivati quotati
non sono emerse posizioni di materialità significativa, mentre, per i derivati non quotati non sono risultate previsioni contrattuali che
consentissero il regolamento su base netta con le singole controparti in conformità a quanto previsto dai principi IAS.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore
del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a
capienza le emarginazioni, anch’esse per singola controparte correlata.
Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o
effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’ esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 1,6
milioni di euro, mentre, mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 26,6 milioni di euro.
Nella tabella sono ricompresi anche i contratti derivati connessi con l’operazione di cartolarizzazione di B@nca 24-7 Spa che sono
classificati nelle altre attività (per un fair value di 2,5 milioni di euro) e nelle altre passività (per un fair value di 1 milione di euro).
Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni tali per porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive
con le medesime controparti nelle voci di bilancio.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value
del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni
anch’esse correlate per singola controparte analogamente fino a capienza.
Nota Integrativa 505
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci / Forme tecniche
Titoli di Debito
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Finanziamenti
Altre operazioni
31.12.2013
31.12.2012
50.127
-
-
50.127
52.819
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
418.007
-
-
418.007
406.356
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
108.802
-
-
108.802
96.150
4. Crediti verso banche
25.372
24.887
-
50.259
183.491
5. Crediti verso clientela
570.699
35.879
562.574
-
598.453
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
7. Derivati di copertura
X
X
3.771
3.771
5.964
8. Altre attività
Totale
X
X
195
195
354
638.187
587.461
3.966
1.229.614
1.315.833
La contribuzione degli interessi attivi relativa a crediti acquisiti a seguito della fusione di Centrobanca Spa ammonta a 158,9 milioni di euro
classificati nella voce Crediti verso clientela - Finanziamenti.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci
31.12.2013
31.12.2012
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
276.427
501.098
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
(272.656)
(495.134)
3.771
5.964
31.12.2013
31.12.2012
10.836
16.776
C. Saldo (A-B)
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario.
506 Relazioni e Bilanci 2013
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
1. Debiti verso banche centrali
Debiti
Titoli
Altre operazioni
31.12.2013
31.12.2012
(67.417)
-
-
(67.417)
(97.721)
2. Debiti verso banche
(191.583)
X
-
(191.583)
(258.515)
3. Debiti verso clientela
(59.860)
X
-
(59.860)
(132.085)
X
(746.943)
-
(746.943)
(814.965)
(38.728)
4. Titoli in circolazione
(44.003)
-
-
(44.003)
6. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
-
-
-
7. Altre passività e fondi
X
X
(418)
(418)
(590)
8. Derivati di copertura
Totale
X
X
-
-
-
(362.863)
(746.943)
(418)
(1.110.224)
(1.342.604)
La voce interessi passivi verso le banche centrali contiene gli oneri relativi ai finanziamenti ricevuti dalla BCE: si tratta di due finanziamenti
di nominali 6 miliardi di euro ciascuno, con data erogazione 22.12.2011 e 01.03.2012 e data scadenza rispettivamente 29.01.2015 e
26.02.2015. Per entrambi i finanziamenti il tasso in vigore alla data del 31.12.2013 è dello 0,25%. Gli interessi passivi maturati su tali
finanziamenti nel corso dell’esercizio ammontano complessivamente a 67,4 milioni di euro.
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Voci
Interessi passivi su passività in valuta
31.12.2013
31.12.2012
(1.158)
(2.682)
31.12.2013
31.12.2012
(418)
(589)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Voci
Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
Nota Integrativa 507
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
31.12.2013
31.12.2012
a) garanzie rilasciate
6.937
10.426
b) derivati su crediti
-
-
18.071
12.071
7.845
6.599
920
590
3. gestioni di portafogli
-
-
3.1. individuali
-
-
3.2. collettive
-
-
739
745
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
-
-
1.721
82
7
11
8. attività di consulenza
5.933
2.821
8.1 in materia di investimenti
5.933
2.821
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
-
-
906
1.223
9.1. Gestioni di portafogli
-
-
9.1.1. individuali
-
-
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
-
-
188
482
718
741
1.285
1.176
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
6
22
f) servizi per operazioni di factoring
-
-
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
-
-
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
-
-
23
17
68.467
52.271
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
k) operazioni di prestito titoli
Totale
-
-
94.789
75.983
Le commissioni su garanzie includono 3,2 milioni di euro relativi a garanzie rilasciate legate all’operatività dell’incorporata Centrobanca Spa.
L’importo delle commissioni per attività di consulenza include 2,3 milioni di euro di commissioni attive legate all’attività di Investment
Banking (operatività accentrata in UBI Banca tramite la stessa ex Centrobanca Spa).
Le commissioni attive per “Altri servizi” derivano prevalentemente da commissioni di istruttoria e strutturazione di operazioni corporate
gestite dall’incorporata Centrobanca Spa (contributo annuo pari a 20,8 milioni di euro), per servizi di incasso e gestione rata (11 milioni
di euro di cui 2 milioni di euro relativi a posizioni ex Centrobanca Spa) e commissioni derivanti dall’operatività in carte di credito (per 37
milioni di euro, con un contributo pari a 32,8 milioni di euro al netto delle commissioni passive).
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori
a) Presso propri sportelli:
31.12.2013
31.12.2012
2.627
806
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
1.721
82
3. Servizi e prodotti di terzi
906
724
b) Offerta fuori sede:
-
499
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
-
499
3. Servizi e prodotti di terzi
-
c) Altri canali distributivi:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
508 Relazioni e Bilanci 2013
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
31.12.2013
31.12.2012
a) garanzie ricevute
(46.866)
(42.865)
b) derivati su crediti
-
-
c) servizi di gestione e intermediazione:
(26.417)
(30.796)
1. negoziazione di strumenti finanziari
(2.845)
(2.839)
(9)
(2)
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
-
-
3.1. proprie
-
-
3.2. delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
f) operazioni di prestito titoli
Totale
-
-
(1.080)
(939)
-
-
(22.483)
(27.016)
(4.975)
(5.568)
(11.292)
(8.965)
-
-
(89.550)
(88.194)
Le commissioni passive relative all’offerta fuori sede di strumenti finanziari sono composte prevalentemente da commissioni a fronte della
vendita di carte di credito, da parte di Banche e Società del Gruppo e da commissioni per la distribuzione di prodotti assicurativi, nell’ambito
dell’operatività riveniente da B@nca 24-7 Spa, incorporata nel corso del 2012.
SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
31.12.2013
Dividendi
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
C. Attività finanziarie valutate al fair value
31.12.2012
Proventi da quote
O.I.C.R.
Dividendi
Proventi da quote
O.I.C.R.
93
-
1
-
6.420
2.180
10.547
3.224
1.124
-
-
-
D. Partecipazioni
237.388
x
325.324
X
Totale
245.025
2.180
335.872
3.224
Fra i dividendi percepiti su Attività finanziarie disponibili per la vendita, si evidenziano quelli di Intesa Sanpaolo Spa per 3,9 milioni di euro,
che nell’esercizio 2012 ammontavano a 9,01 milioni.
Nota Integrativa 509
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole.
31.12.2013
31.12.2012
165.363
319.189
Su partecipazioni in Società controllate
Banca Carime Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
-
39.317
11.551
35.307
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
-
1.910
107.433
116.590
-
20.891
13.372
73.518
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Immobiliare Srl
Centrobanca Spa
1.168
665
-
1.268
1.225
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
1.610
UBI Banca Private Investment Spa
2.270
-
UBI Factor Spa
2.276
1.042
UBI Insurance Broker Srl (*)
-
3.200
UBI Pramerica SGR Spa
25.683
24.256
Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole
72.025
6.135
Aviva Assicurazioni Vita Spa
3.500
-
Aviva Vita Spa
12.000
-
Lombarda Vita Spa
45.361
3.905
Polis Fondi SGRpA
65
168
11.099
2.062
237.388
325.324
UBI Assicurazioni Spa
Totale
(*) Partecipazione ceduta nel corso dell’esercizio 2012
SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione
9.978
80.336
(546)
(30.564)
59.204
1.1 Titoli di debito
9.647
51.263
(477)
(4.749)
55.684
1.2 Titoli di capitale
313
1.774
(40)
(81)
1.966
1.3 Quote di O.I.C.R.
18
126
(29)
(45)
70
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
27.173
-
(25.689)
1.484
2. Passività finanziarie di negoziazione
11.187
-
(438)
-
10.749
2.1 Titoli di debito
11.187
-
(438)
-
10.749
2.2 Debiti
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
x
x
x
x
(1.116)
424.572
587.602
(436.119)
(601.298)
(23.888)
4.1 Derivati finanziari:
424.572
587.602
(433.189)
(596.548)
(16.208)
423.502
580.270
(432.196)
(587.985)
(16.409)
37
3.115
-
(4.435)
(1.283)
x
x
x
x
1.355
1.033
4.217
(993)
(4.128)
129
-
-
(2.930)
(4.750)
(7.680)
445.737
667.938
(437.103)
(631.862)
44.949
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
Le attività di negoziazione hanno registrato un risultato netto di 55,7 milioni di euro per quanto concerne i titoli di debito al quale fa
riscontro, gestionalmente, una perdita di 16,4 milioni di euro nel comparto dei derivati su titoli di debito e tassi di interesse.
Il risultato relativo al comparto dei titoli di capitale al netto dei derivati connessi ammonta a 683 mila euro.
510 Relazioni e Bilanci 2013
Il risultato dell’attività in cambi è da leggere in correlazione alla voce 1.5 Attività di negoziazione - Altre, ed è pari a 239 mila euro.
Nella voce 2.1 Passività finanziarie di negoziazione - Titoli di debito è indicata la valutazione dei titoli oggetto di scoperti tecnici per
l’importo positivo di 10,7 milioni di euro.
Il risultato dei derivati su crediti è relativo alle valutazioni ed alle fee scambiate in ordine ad esposizioni infragruppo legate alle operazioni
di preference share.
SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori
31.12.2013
31.12.2012
265.174
338.403
1.679
252.114
142.796
24.515
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
A.5 Attività e passività in valuta
-
-
409.649
615.032
B.1 Derivati di copertura del fair value
(145.458)
(271.987)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
(260.282)
(22.584)
(8.091)
(307.519)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
B.5 Attività e passività in valuta
-
-
(413.831)
(602.090)
(4.182)
12.942
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte fair value
A.3 Passività finanziarie coperte fair value
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B)
Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti:
Descrizione
risultato netto
Attività:
Titoli di debito disponibili per la vendita
Crediti verso clientela
-6.757
-241
Passività:
titoli obbligazionari in circolazione
2.816
Risultato della copertura
-4.182
Nota Integrativa 511
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
31.12.2013
Utili
31.12.2012
Perdite
Risultato netto
Utili
Perdite
Risultato netto
2.251
Attività Finanziarie
1. Crediti verso banche
-
-
-
2.251
-
166
(2.504)
(2.338)
-
(510)
(510)
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
192.759
(4.567)
188.192
140.041
(5)
140.036
2. Crediti verso clientela
3.1 Titoli di debito
141.615
(4.526)
137.089
125.185
-
125.185
3.2 Titoli di capitale
51.144
(41)
51.103
14.664
(1)
14.663
3.3 Quote di O.I.C.R
-
-
-
192
(4)
188
3.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
-
-
192.925
(7.071)
185.854
142.292
(515)
141.777
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
3. Titoli in circolazione
6.764
(3.603)
3.161
15.188
(879)
14.309
Totale passività
6.764
(3.603)
3.161
15.188
(879)
14.309
Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 2,3 milioni di euro attiene all’operazione di cessione di crediti che
si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione.
Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono prevalentemente imputabili a cessioni di titoli
di stato per 141,6 milioni di euro; le perdite si riferiscono quasi esclusivamente alla cessione del titolo di debito emesso da Banca Italease
a tasso variabile subordinato.
Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alle cessione di Intesa Sanpaolo Spa per 48,4 milioni di euro,
Unione Fiduciaria Spa per 1,6 milioni di euro e A2A Spa per 604 mila euro.
Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato positivo netto di
3,2 milioni di euro.
SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value:
composizione
Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie
Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
11.676
1.009
(8.882)
(640)
3.163
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
3.959
-
(3.521)
-
438
1.3 Quote di O.I.C.R.
7.717
1.009
(5.361)
(640)
2.725
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli in circolazione
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
-
-
-
-
-
2.3 Debiti verso clientela
3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
512 Relazioni e Bilanci 2013
-
-
-
-
-
x
x
x
x
-
-
-
-
-
-
11.676
1.009
(8.882)
(640)
3.163
Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio 2013.
descrizione
situazione iniziale
Fondi Tages
rimborsi
utili/perdite
plus/minus
13.717
-1.527
369
-5.109
-380
7.070
123.381
-1.527
369
2.356
-380
124.199
109.664
Altri Hedge Fund
Totale
effetto cambi
situazione finale
7.465
117.129
Nel corso dell’esercizio gli Altri Hedge Fund hanno registrato flussi per rimborsi per 1,5 milioni di euro a fronte dei quali si sono registrati
utili netti per 369 mila euro.
SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Cancellazioni
Specifiche
Altre
Di
portafoglio
Da
interessi
31.12.2013
31.12.2012
Di portafoglio
Altre
riprese
Da
interessi
Altre
riprese
A. Crediti verso banche
-
-
-
-
-
-
217
217
-
- Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
217
217
-
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(20.912)
(214.446)
-
13.239
24.485
-
9.302
(188.332)
(67.600)
Crediti deteriorati acquistati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Finanziamenti
-
-
x
-
-
x
x
-
-
-
-
x
-
-
x
x
-
-
Altri crediti
- Titoli di debito
(20.912)
(214.446)
-
13.239
24.485
-
9.302
(188.332)
(67.600)
- Finanziamenti
(20.912)
(214.446)
-
13.239
24.485
-
9.302
(188.332)
(67.600)
- Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(20.912)
(214.446)
-
13.239
24.485
-
9.519
(188.115)
(67.600)
C. Totale
Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite da svalutazioni effettuate su mutui e prestiti personali, rivenienti
dalle acquisizioni di B@nca 24-7 Spa e dai crediti rivenienti dalla ex controllata Centrobanca Spa.
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Specifiche
Da interessi
31.12.2013
31.12.2012
Cancellazioni
Altre
Altre riprese
A. Titoli di debito
-
(11.720)
-
-
(11.720)
-
B. Titoli di capitale
-
(1.290)
-
-
(1.290)
(34.863)
(18.427)
C. Quote O.I.C.R.
-
(8.758)
x
x
(8.758)
D. Finanziamenti a banche
-
-
x
-
-
-
E. Finanziamenti a clientela
-
-
-
-
-
-
Totale
-
(21.768)
-
-
(21.768)
(53.290)
Le rettifiche di valore dei titoli di debito attengono ai titoli di Banca Marche 05/15 TV per 2,3 milioni di euro e Cyprus Popolar Bank 06/16
TV per 9,4 milioni di euro. Tali svalutazioni sono state effettuate in ordine ai sopravvenuti rischi di solvibilità dell’emittente.
Per i titoli di capitale le svalutazioni di attività disponibili per la vendita sono pari a 1,3 milioni di euro, mentre nell’ambito delle quote
O.I.C.R. sono ricomprese le svalutazioni del fondo Centrobanca Sviluppo Impresa per 3,9 milioni di euro e di altri fondi di private equity per
4,9 milioni di euro.
Nota Integrativa 513
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Specifiche
Riprese di valore
Di
portafoglio
Cancellazioni
Altre
A. Garanzie rilasciate
-
(20.555)
B. Derivati su crediti
-
-
C. Impegni ad erogare fondi
-
D. Altre operazioni
E. Totale
Specifiche
31.12.2013
31.12.2012
Di portafoglio
Da interessi
Altre riprese
Da interessi
Altre riprese
(1.260)
-
646
-
1.262
(19.907)
10.542
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.308
1.308
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(20.555)
(1.260)
-
646
-
2.570
(18.599)
10.542
Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su posizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono
determinate secondo il metodo di calcolo adottato per le svalutazioni collettive di tutte le banche del gruppo.
Nel corso dell’esercizio la fidejussione infragruppo prestata dalla Banca a favore della società del gruppo UBI International Sa a garanzia
del credito vantato da quest'ultima nei confronti della Pescanova Sa è stata oggetto di escussione per un importo di 17,3 milioni di euro.
SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
31.12.2013
31.12.2012
1) Personale dipendente
(183.417)
(211.506)
a) Salari e Stipendi
(128.725)
(128.692)
(34.135)
(34.692)
(7.160)
(7.307)
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
-
-
(681)
(988)
(29)
-
-
-
(29)
-
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(6.068)
(6.698)
- a contribuzione definita
(6.068)
(6.698)
- a benefici definiti
-
-
h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
-
-
(6.619)
(33.129)
i) Altri benefici a favore dei dipendenti
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale
(227)
(418)
(6.824)
(7.809)
-
-
66.970
90.391
(29.955)
(27.761)
(153.453)
(157.103)
Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione.
514 Relazioni e Bilanci 2013
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
1) PERSONALE DIPENDENTE
31.12.2013
31.12.2012
1.569
1.393
a. numero dirigenti
141
127
b. numero quadri direttivi
853
700
c. restante personale dipendente
575
566
2) ALTRO PERSONALE
Totale
32
32
1.601
1.425
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Si rimanda a quanto scritto nella sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo.
9.4 Altri benefici a favore di dipendenti
Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti.
Incentivazione all'esodo
31.12.2013
31.12.2012
(211)
(25.670)
Spese relative ai buoni pasto
(2.217)
(2.136)
Spese assicurative
(2.367)
(2.937)
Spese per visite mediche
Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale
Spese per Comunicazione interna e convention
(27)
(29)
(345)
(1.010)
(423)
(359)
Altre spese
(1.029)
(988)
Totale
(6.619)
(33.129)
Nota Integrativa 515
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Tipologia servizi/Valori
31.12.2013
31.12.2012
A. Altre spese amministrative
(157.978)
(158.839)
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
(8.963)
(9.471)
(25.401)
(24.888)
(3.924)
(3.519)
(803)
(534)
Conduzione immobili
(7.748)
(7.306)
Manutenzione immobili e impianti
(3.412)
(2.329)
Contazione, trasporto e gestione valori
(4)
(5)
(2.312)
(2.006)
Informazioni e visure
(729)
(1.081)
Periodici e volumi
(386)
(468)
(2.606)
(2.856)
Premi assicurativi
(5.262)
(6.218)
Pubblicità e promozione
(3.412)
(1.732)
Contributi associativi
Postali
Rappresentanza
(939)
(642)
(11.449)
(9.195)
Servizi di outsourcing
(5.981)
(10.510)
Spese di viaggio
(3.933)
(4.181)
Canoni service resi da società del Gruppo
(56.967)
(57.099)
Spese per recupero crediti
(10.388)
(11.269)
(1.042)
(1.237)
Telefoniche e trasmissione dati
Stampati, cancelleria e mat. consumo
Trasporti e traslochi
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
- Imposte indirette e tasse
- Imposte di bollo
(419)
(452)
(1.258)
(1.124)
(640)
(717)
(15.157)
(15.830)
(729)
(897)
(6.532)
(6.538)
- IMU / ICI
(5.693)
(5.216)
- Altre imposte
(2.203)
(3.179)
(173.135)
(174.669)
Totale
Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione.
SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Accantonamenti
Riattribuzioni
Accantonamenti
netti al
31.12.2013
Accantonamenti
Riattribuzioni
Accantonamenti
netti al
31.12.2012
Fondi rischi su revocatorie
-
-
-
-
-
-
Oneri per il personale
-
-
-
-
-
-
Fondi per bond in default
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
-
-
-
-
-
-
(942)
896
(46)
(2.260)
3.149
889
Fondi per rischi ed oneri
(2.109)
801
(1.308)
(17.017)
5.022
(11.995)
Totale
(3.051)
1.697
(1.354)
(19.277)
8.171
(11.106)
Nella voce accantonamenti ai fondi per controversi legali è compreso l’importo di euro 115 mila relativo a contenzioso legale riveniente
dall’operatività acquisita da Centrobanca Spa. Per il resto trattasi di controversie numerose e di importo non rilevante.
Relativamente agli accantonamenti a fondi rischi ed oneri si evidenziano:
oneri derivanti dalla posizione verso la ex partecipata By You Spa in liquidazione per 1,5 milioni di euro,
altri oneri per rischi connessi a penali e transazioni in corso per 600 mila euro
•
•
I rilasci a conto economico si riferiscono a molteplici posizioni singole di importi non particolarmente significativi per le quali sono venuti
meno i presupposti del mantenimento di un fondo rischi a sostegno di eventuali esborsi per UBI Banca.
516 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c )
Risultato netto
(a+b-c)
31.12.2012
(23.614)
A. Attività materiali
(22.326)
-
-
(22.326)
- Ad uso funzionale
(6.975)
-
-
(6.975)
(7.437)
- Per investimento
(15.351)
-
-
(15.351)
(16.177)
(524)
A.1 Di proprietà
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
(524)
-
-
(524)
-
-
-
-
-
(524)
-
-
(524)
(524)
(22.850)
-
-
(22.850)
(24.138)
SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
31.12.2012
(38)
A. Attività immateriali
-
-
-
-
- Generate internamente dall'azienda
-
-
-
-
-
- Altre
-
-
-
-
(38)
A.1 Di proprietà
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(38)
SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Altri oneri di gestione
31.12.2013
31.12.2012
(4.081)
(13.061)
Ammortamento su migliorie beni di terzi
(127)
(127)
Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Covered Bond
(255)
-
Oneri di gestione Social Bond
(500)
Altri oneri e sopravvenienze passive
(3.199)
(12.934)
31.12.2013
31.12.2012
120.415
138.465
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Altri proventi di gestione
Recuperi di imposte
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c
Recupero premi assicurativi
Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo
Fitti e canoni attivi -altri
Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive
8.144
8.796
60.334
62.050
1
1
5.494
5.822
31.381
32.030
1.422
1.483
13.639
28.283
Nota Integrativa 517
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende:
- recuperi di spese per operatività in carte di credito per 3,1 milioni di euro,
- incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 2,3 milioni di euro;
- recuperi su pratiche in contenzioso per 3,7 milioni di euro;
- recupero compensi amministratori per 416 mila euro;
- altre sopravvenienze attive per 4,1 milioni di euro.
SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione
Componente reddituale/Valori
A. Proventi
1. Rivalutazioni
31.12.2013
31.12.2012
69.909
37.260
-
-
2. Utili da cessione
470
37.260
3. Riprese di valore
69.439
-
4. Altri proventi
-
-
(386.306)
(60.768)
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
-
-
(379.659)
(60.718)
(6.561)
(5)
(86)
(45)
(316.397)
(23.508)
Le rettifiche di valore da deterioramento si riferiscono principalmente alle svalutazioni apportate, a seguito dell’impairment test condotto
alla data del 31 dicembre 2013, alle partecipazioni nella società UBI Leasing Spa per l’importo di 93 milioni di euro, nella società Prestitalia
Spa per l’importo di 285,7 milioni di euro, e per la parte residuale alla svalutazione del possesso azionario nella società By You Spa in
liquidazione.
La ripresa di valore di 69,4 milioni di euro è attribuibile alla partecipazione in UBI Pramerica SGR Spa, per la quale il valore di carico è stato
allineato all’importo di carico in essere prima della svalutazione apportata nell’esercizio 2011.
Relativamente alle metodologie adottate ai fini dell'impairment test si rimanda a quanto descritto nella parte B della Nota Integrativa
Consolidata alla Sezione 13, paragrafo 13.3 Altre informazioni.
Le perdite da cessione attengono alla cessione della BDG che, unitamente agli oneri di transazione, ammontano a 6,6 milioni di euro.
Gli utili da cessione, si riferiscono principalmente alla integrazione di prezzo maturata sulla cessione della società Insurance Broker Srl
avvenuta nell’esercizio precedente per 456 mila euro.
SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e
immateriali - Voce 220
Per la Banca non esiste tale fattispecie.
SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230
L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti.
518 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori
31.12.2013
31.12.2012
A. Immobili
-
66
- Utili da cessione
-
66
- Perdite da cessione
B. Altre attività
-
-
7
(26)
- Utili da cessione
12
15
- Perdite da cessione
(5)
(41)
7
40
Risultato netto
SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componenti reddituali/Valori
1. Imposte correnti (-)
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
31.12.2013
31.12.2012
(7.042)
(29.684)
1.259
9.524
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
-
-
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
-
268.551
251.587
(217.645)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
87
20.397
245.891
51.143
Le imposte correnti, pari a 7.042 migliaia di euro, sono costituite per 8.677 migliaia di euro dall’accantonamento dell’IRES e dell’IRAP di
competenza dell’esercizio e per 250 mila euro per un accantonamento per una pratica in contenzioso in via di definizione.
Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale per complessivi 1.313 migliaia di euro e
delle valutazioni di titoli AFS per 572 mila euro.
La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, positiva per 1.259 migliaia di euro, deriva per 949 mila euro dall’adeguamento
delle imposte sulle differenze temporanee dell’incorporata Centrobanca Spa e per 310 mila euro dall’iscrizione del credito emerso per
effetto della presentazione della dichiarazione integrativa a favore per UNICO 2012, per il recupero costi non dedotti per mancanza di
competenza relativi all’anno 2008, in ossequio alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 31/E del 24 settembre
2013 (“Correzione degli errori in bilancio: effetti sull’imputazione temporale dei componenti del reddito d’impresa”).
L’importo residuo della variazione delle imposte anticipate pari a 251.587 migliaia di euro è costituita, quanto a 212.645 migliaia di euro al
reassessment delle DTA IRAP non iscritte nei precedenti esercizi e quanto a 38.942 migliaia di euro alla differenza tra il saldo degli aumenti
e diminuzioni di cui alla tabella 13.3 (punti 2.1.d e 3).
La variazione delle imposte differite, per 87 mila euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4 (punti 2.1 e 3).
Nota Integrativa 519
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES
Onere fiscale IRES teorico
Imponibile
IRES
%
(174.551)
48.002
27,50%
Variazioni in aumento permamenti
- Interessi passivi indeducibili
- Minus indeducibili e impairment
39.321
(10.813)
-6,19%
392.169
(107.847)
-61,79%
- Altri oneri non deducibili
12.531
(3.446)
-1,97%
- I.C.I.
3.985
(1.096)
-0,63%
- Costi auto indeducibili
1.294
(356)
-0,20%
- Erogazioni liberali indeducibili
543
(149)
-0,09%
- Spese ufficio di rappresentanza
504
(138)
-0,08%
- Spese rappresentanza
382
(105)
-0,06%
- Fabbricati non strumentali
210
(58)
-0,03%
- Acc.to fondo imposte contenzioso
-
(250)
-0,14%
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi Esenti
- Sterilizzazione ripresa di valore su partecipazioni svalutate
(231.618)
63.695
36,49%
(65.967)
18.141
10,39%
- Sterilizzazione plus cessione partecipaz. AFS in minus fiscale
(48.965)
13.465
7,71%
- Agevolazione ACE 2011
(17.969)
4.941
2,83%
- Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lavoro
(5.980)
1.645
0,94%
- Riprese di valore su partecipazioni FVO
(3.817)
1.050
0,60%
(2.455)
675
0,39%
(618)
170
0,10%
- Plusvalenze PEX
- Altre variazioni
- Altri impatti minori
Onere fiscale IRES effettivo
IRAP
Onere fiscale IRAP teorico
-
361
0,21%
(101.001)
27.887
15,98%
Imponibile
IRAP
%
(174.551)
9.723
5,57%
-10,10%
Variazioni in aumento permamenti
- Impairment su partecipazioni (voce 210)
316.397
(17.623)
- Costi del personale (voce 150 a)
153.453
(8.547)
-4,90%
- Rettifiche di valore su AFS e cred. Firma (voce 130 b e d)
40.367
(2.248)
-1,29%
- Interessi passivi indeducibili
44.811
(2.496)
-1,43%
- Recupero tassazione proventi gestione
22.274
(1.241)
-0,71%
- Spese amministrative - 10% (voce 150 b)
17.314
(964)
-0,55%
- Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170)
16.217
(903)
-0,52%
- Altre variazioni
9.085
(506)
-0,29%
- I.C.I.
5.124
(285)
-0,16%
1.354
(75)
-0,04%
503
(28)
-0,02%
5
(3)
0,00%
- Accantonamenti a fondi rischi (voce 160)
- PPA
- Minus strumentali (voce 240)
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi non tassati
(121.904)
6.790
3,89%
- Rettifiche di valore partecipazioni AFS cedute
(124.880)
6.956
3,99%
- Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190)
(116.335)
6.480
3,71%
- rettifiche di valore su crediti ceduti
(83.632)
4.658
2,67%
- Amm.to avviamento
(56.906)
3.170
1,82%
- Cuneo fiscale
(44.921)
2.502
1,43%
- Reassessment DTA su avviamenti affrancati
Onere fiscale IRAP effettivo
Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP
212.645
121,82%
(96.225)
218.005
124,89%
(174.551)
245.892
140,87%
La banca non è soggetta all'addizionale IRES dell’8,5%, introdotta per l’anno 2013 dal D.L. 133/2013, in quanto, al netto delle variazioni
fiscali relative alle svalutazioni e alle perdite su crediti verso la clientela di cui all’art. 106, comma 3 del TUIR, presenta nel periodo di
imposta 2013 un reddito imponibile IRES negativo.
520 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle
imposte - Voce 280
Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione.
SEZIONE 20 - Altre informazioni
Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse.
SEZIONE 21 - Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione
(earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione.
L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.
21.2 Altre informazioni
Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori
approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato.
31.12.2013
Risultato
"attribuibile"
Media
ponderata
azioni
ordinarie
31.12.2012
Risultato per
azione
Risultato
"attribuibile"
Media
ponderata
azioni
ordinarie
Risultato per
azione
EPS base
62.534
900.134.245
0,0695
225.130
900.546.881
0,2500
EPS diluito
62.534
900.134.245
0,0695
225.130
900.546.881
0,2500
Nota Integrativa 521
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci
31.12.2013
Importo Lordo
Imposta sul reddito
Importo Netto
X
X
71.340
(779)
214
(565)
566.394
(151.046)
415.348
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
9.173
(2.823)
6.350
(35.200)
1.591
(33.609)
539.588
(152.064)
387.524
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili e perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
458.864
Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento):
a) variazioni di fair value
Titoli di stato
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
352.487
483.654
(131.167)
Altri titoli di debito
45.619
(14.355)
31.264
Altri titoli
37.121
(5.524)
31.597
566.394
(151.046)
415.348
La variazione della riserva dei titoli di stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato
dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato
delle operazioni di copertura. Nel corso dell’esercizio si è manifestata una contrazione del rischio paese Italia che ha determinato una ripresa
dei prezzi di mercato sui titoli di debito emessi dallo Stato Italiano e dalle istituzioni creditizie. Complessivamente la ripresa di valore sui
titoli ha generato un miglioramento della riserva pari a 415 milioni di euro.
b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento)
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
3.815
Cyprus Popolar BK 06/16 TV
5.700
(1.885)
Banca Marche 05/15 TV
1.063
(292)
771
Fondi - quote di O.I.C.R.
2.410
(646)
1.764
9.173
(2.823)
6.350
522 Relazioni e Bilanci 2013
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le
linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le società
del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo
e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.
La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione
e controllo.
I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed
efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono:
- rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio;
- utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale;
- declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo
normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità.
Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura
messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati:
a) rischio di credito;
b) rischi di mercato:
- di tasso di interesse,
- di prezzo,
- di cambio,
c) rischio di liquidità;
d) rischi operativi.
Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla
Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE.
SEZIONE 1 - Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo,
dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte.
Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo
rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission
del Gruppo UBI.
Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori,
dei professionisti e delle piccole-medie imprese.
La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto
di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in
una prospettiva di lungo periodo.
Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia, aderendo
fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando
la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”.
Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che
si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di
driver rappresentati da:
rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da eventuali
garanzie accessorie;
quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte/Gruppo Economico;
settore di attività economica di appartenenza della controparte/Gruppo Economico in ottica di:
- livello di rischiosità del settore;
- livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI sul singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello di
singola Banca/Società).
•
•
•
Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa
ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie
ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza.
Nota Integrativa 523
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati
dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è sensibile
all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza,
etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es.
modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento
di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in
cui essi operano.
Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente articolazione:
Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento;
Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono:
- Direzioni Crediti,
- Crediti territoriali,
- Filiali,
- Private & Corporate Unity.
•
•
Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti della Capogruppo e le
analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito
risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per stato dello
stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).
La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Controllo Rischi e Sviluppo e Pianificazione Strategica e all’Audit di
Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di
valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.
Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di rischio
riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori ad euro 50 Milioni (35 milioni nel caso di soggetti singoli o
gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite massimo di affidabilità
della controparte stessa a livello di Gruppo UBI.
Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché
responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare
la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono
quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità
del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano
consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al
processo di monitoraggio.
In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominata Presidio Monitoraggio Qualità del Credito
- svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità
graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate. La struttura - non coinvolta
nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la
decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti – Servizio Crediti
Italia, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante.
Il Servizio Politiche e Qualità del Portafoglio di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio
del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della
reportistica direzionale.
La gestione delle posizioni a “sofferenza” risulta affidata all’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura
riferita al Chief Lending Officer.
Tale struttura è stata oggetto di un importante intervento organizzativo nell’ambito dell’implementazione del nuovo modello di gestione delle
sofferenze, finalizzato al potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite:
- l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità del
credito;
- la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati;
- il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche;
- l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti;
- l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la
valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari.
Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi specializzati su segmenti specifici:
- Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro;
- Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a 1 milione di
euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di particolare
complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.);
- Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due
servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
La funzione Rischi di Credito della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare
l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione della Banca - illustrano
le distribuzioni per classi di rating interno, LGD e Perdita Attesa e quindi l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con focus sul
Mercato Corporate, ed il Mercato Retail, distintamente per le imprese e privati; descrivono l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi;
524 Relazioni e Bilanci 2013
contengono una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito in termini di distribuzioni degli
impieghi e valori dei parametri di rischio.
Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dell’Area Rischi di Gestione con il supporto delle Area
Crediti della Capogruppo.
Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni.
I modelli di rating e di LGD per le imprese medio-grandi (segmento regolamentare “Imprese”) sono stati oggetto di validazione da parte
dell’Autorità di Vigilanza nel corso del primo semestre 2012, mentre i modelli di rating e di LGD per i privati e le imprese di minori dimensioni
(segmenti regolamentari “Dettaglio: esposizioni garantite da immobili residenziali” e “Dettaglio: esposizioni altro (SME Retail)”) sono stati oggetto
di validazione a partire dal 30 giugno 2013.
Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio
regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle
controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata
e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile
dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di rating, basata su informazioni raccolte
dal Gestore della relazione o da una struttura centrale9 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello
stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze
evolutive e la solidità creditizia delle controparti.
Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene
considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese
di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente
quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne
ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di tipo
anagrafico e di prodotto.
L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD.
Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate.
1)LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza
ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In
allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che
riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un
indice di mercato prescelto.
2)LGD Downturn è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di recupero,
partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche macroeconomiche
storiche e prospettiche.
3)Danger Rate tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione del
default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default:
non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i
default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare.
I processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato.
Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali e
imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo
di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo della Pratica
Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei
flussi informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito.
L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso la
proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non
adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare.
Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata
una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD).
Nel corso del 2013 inoltre, è proseguita l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del
rischio di credito.
Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti.
• Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito in
precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie:
- clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei
rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi
di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni
per classi di rating e in presidi qualitativi;
- controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e
documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non
residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia
in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni
per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi;
9. Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni
all’interno del Gruppo.
Nota Integrativa 525
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
- rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di
instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi;
• Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al
fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali;
• Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce le
linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione
anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la massima riduzione
dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi
(di credito, operativi e reputazionali);
• Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui
intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive;
• Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio
derivante dalle attività di cartolarizzazione;
• Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di controllo
sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto.
• Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le
disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle
singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale
rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative.
• Policy a presidio del rischio partecipativo - il cui iter si è concluso a gennaio 2013 - che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio
di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento
alle imprese non finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di
affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti
concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie
di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per
tipologia di garanzia.
Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da:
- ipoteca reale;
- pegno.
Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali,
annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 263 del
27.12.2006 e successivi aggiornamenti - il Gruppo UBI ha:
- ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle
Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi
all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività
di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il
perfezionamento della garanzia;
- recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni
di Basilea 2 in termini di requisiti specifici.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata:
• crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa,
• crediti ristrutturati,
• incagli,
• sofferenze.
Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la
clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza.
In particolare, per quanto riguarda gli “incagli”, al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una
suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo (entro 9 mesi),
e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di
tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite
massimo gestionale di 120 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo.
La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità: essa è in carico alle strutture organizzative
preposte alla gestione del Credito Anomalo per quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa”, gli “incagli” ed i
“crediti ristrutturati”; per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza”, la gestione è in carico alla Capogruppo.
La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di
copertura delle perdite previste.
L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla
Capogruppo.
La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento
è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”.
526 Relazioni e Bilanci 2013
Informazioni di natura quantitativa
A. Qualità del credito
A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione
economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
-
278
-
-
-
3.185.687
3.185.965
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
-
-
1
14.320.466
14.320.467
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
-
3.086.815
3.086.815
4. Crediti verso banche
-
-
-
-
76.414
13.410.952
13.487.366
Portafogli/qualità
Altre attività
Totale
295.805
852.993
177.436
67.372
1.279.587
22.495.720
25.168.913
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
-
-
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
-
-
-
-
-
-
-
8. Derivati di copertura
-
-
-
-
-
215.310
215.310
Totale 31.12.2013
295.805
853.271
177.436
67.372
1.356.002
56.714.950
59.464.836
Totale 31.12.2012
227.442
186.572
-
102.904
-
58.347.612
58.864.530
5. Crediti verso clientela
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
Attività deteriorate
Portafogli/Qualità
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
In bonis
Esposizione
Lorda
Rettifiche
specifiche
Esposizione
Netta
Esposizione
Lorda
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
Netta
Totale
(Esposizione
netta)
308
(30)
278
X
X
3.185.687
3.185.965
-
-
-
14.320.467
-
14.320.467
14.320.467
3. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
-
-
-
3.086.815
-
3.086.815
3.086.815
4. Crediti verso banche
-
-
-
13.487.366
-
13.487.366
13.487.366
2.063.185
(669.579)
1.393.606
23.872.034
(96.727)
23.775.307
25.168.913
-
-
-
X
X
-
-
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di
dismissione
-
-
-
-
-
-
-
8. Derivati di copertura
-
-
-
X
X
215.310
215.310
Totale 31.12.2013
2.063.493
(669.609)
1.393.884
54.766.682
(96.727)
58.070.952
59.464.836
Totale 31.12.2012
913.994
(397.076)
516.918
52.730.270
(65.503)
58.347.612
58.864.530
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono a posizioni in derivati classificate, per la parte più rilevante, ad
incaglio in correlazione con lo status dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali.
Nell’ambito della crescita dei crediti verso la clientela, l’incremento delle esposizioni deteriorate rispetto allo scorso esercizio è da ascrivere sia
alla evoluzione delle posizioni della ex B@nca 24-7 Spa ma, in particolar modo, alle posizioni rivenienti dalla incorporazione della controllata
Centrobanca Spa.
Anche le posizioni deteriorate inerenti le controparti legate al gruppo Lehman Brothers classificate nei crediti verso la clientela sono state
integrate con le posizioni rivenienti da Centrobanca Spa. Di seguito si riporta il dettaglio per singola controparte:
Descrizione
Lehman Brothers Special Financing
Lehman Brothers International Europe
Totale
Esposizione lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Esposizione netta
11.987
(10.119)
1.868
575
(525)
50
12.562
(10.644 )
1.918
Occorre precisare che l’insinuazione alla procedura concorsuale chapter 11, è comprensiva della posizione a debito da parte di UBI Banca
per 1,9 milioni di euro e che si ritiene, in termini di fatto e di diritto, possa essere considerata in termini di compensazione.
Nota Integrativa 527
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.1.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie in bonis rinegoziate e non rinegoziate per portafogli di appartenenza
Esposizione oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi Collettivi
Non scaduti
Scaduti fino a
3 mesi
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Scaduti da
oltre 1 anno
Non scaduti
Totale
(Esposizione
Netta)
-
-
-
-
-
-
3.185.687
3.185.687
-
-
-
-
-
-
-
14.320.467
14.320.467
-
-
-
-
-
-
-
-
3.086.815
3.086.815
-
-
-
-
76.414
-
-
-
13.410.952
13.487.366
-
-
-
-
20.746
1.255.044
17.497
7.046
-
22.474.974
23.775.307
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
215.310
215.310
-
-
-
-
20.746
1.331.458
17.497
7.046
-
56.694.205
58.070.952
Scaduti fino a
3 mesi
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Scaduti da
oltre 1 anno
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
-
-
-
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
-
-
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
-
4. Crediti verso banche
-
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate
al fair value
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale
Portafogli/Qualità
Altre Esposizioni
Si segnala che i crediti con clientela scaduti fino a 3 mesi l’importo di 1,255 miliardi di euro è composto quasi esclusivamente (1,104 miliardi di euro) da
rapporti scaduti fino a 7 giorni, di cui circa 363 milioni di euro relativi ad un’operazione infragruppo verso UBI Factor Spa scaduta ed in fase di rinnovo.
Tale rinnovo si è perfezionato nei primi giorni del 2014.
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizione per cassa
a) Sofferenze
-
-
X
-
b) Incagli
-
-
X
-
c) Esposizione ristrutturate
-
-
X
-
d) Esposizione scadute deteriorate
-
-
X
-
e) Altre attività
14.077.408
X
-
14.077.408
14.077.408
-
-
14.077.408
Totale A
B. Esposizione fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
4
(4)
X
-
17.414.904
X
(13)
17.414.891
Totale B
17.414.908
(4)
(13)
17.414.891
Totale A+B
31.492.316
(4)
(13)
31.492.299
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Non si evidenziano esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Non si evidenziano rettifiche di valore su esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizione per cassa
a) Sofferenze
741.845
(446.040)
X
295.805
1.023.514
(170.521)
X
852.993
227.803
(50.367)
X
177.436
70.023
(2.651)
X
67.372
e) Altre attività
43.270.082
X
(96.727)
43.173.355
Totale A
45.333.267
(669.579)
(96.727)
44.566.961
68.867
(13.369)
X
55.498
4.117.687
X
(13.230)
4.104.457
b) Incagli
c) Esposizione ristrutturate
d) Esposizione scadute deteriorate
B. Esposizione fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale A+B
528 Relazioni e Bilanci 2013
4.186.554
(13.369)
(13.230)
4.159.955
49.519.821
(682.948)
(109.957)
48.726.916
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
586.953
-
218.967
-
108.074
-
-
-
693.958
1.082.808
323.464
530.429
491.530
5.615
253.402
9.959
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
119.920
457.752
59.363
580
B.3 altre variazioni in aumento
568.423
371.654
254.142
38.319
- operazioni di aggregazione aziendale
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis
508.452
333.946
246.377
30.920
(539.066)
(278.261)
(95.661)
(568.480)
(119.372)
(707)
(79.078)
(61)
C.2 cancellazioni
(426.416)
(6.828)
(3.636)
-
C.3 incassi
(107.922)
(60.925)
(9.688)
(20.480)
C.4 realizzi per cessioni
(2.699)
-
(2.858)
-
C.4.bis perdite da cessione
(1.021)
-
(1.083)
-
(301)
(130.352)
(78.335)
(428.628)
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui esposizioni cedute non cancellate
-
(1.078)
-
-
741.845
1.023.514
227.803
70.023
-
-
-
-
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
A.Rettifiche complessive iniziali
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
(359.511)
(32.395)
-
(5.170)
-
-
-
-
B. Variazioni in aumento
(543.082)
(175.041)
(83.918)
(3.633)
B.1 rettifiche di valore
(114.936)
(111.277)
(24.646)
(2.164)
(1.021)
-
(1.083)
-
(41.002)
(8.269)
(5.283)
(104)
(1.365)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.1 bis perdite da cessione
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
(386.123)
(55.495)
(52.906)
(385.956)
(51.681)
(52.901)
(872)
456.553
36.915
33.551
6.152
- operazioni di aggregazione aziendale
C.Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
15.886
1.734
25
50
C.2 riprese di valore da incasso
12.732
5.198
1.143
956
-
C.2 bis utili da cessione
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
166
-
-
426.416
6.828
3.636
-
24
22.824
26.664
5.146
1.329
331
2.083
-
(446.040)
(170.521)
(50.367)
(2.651)
-
-
-
-
Nella voce “altre variazioni in aumento – operazioni di aggregazione aziendale” sono stati rilevati i crediti (e i relativi fondi rettificativi)
acquisiti da Centrobanca Spa in occasione della fusione per incorporazione.
Nella voce “perdita da cessione”- ambito sofferenze - è stato rilevato principalmente il risultato della cessione, perfezionata a luglio,
di un portafoglio di sofferenze afferenti a finanziamenti di ex B@nca 24-7 Spa, per un valore lordo di 88,7 milioni di euro, rettificati per
85,9 milioni di euro; il prezzo di cessione è stato di 2 milioni di euro.
Nella voce “perdita da cessione”- ambito posizioni ristrutturate - è stato rilevato il risultato della cessione di una posizione proveniente
dal portafoglio acquisito da Centrobanca Spa, per un valore lordo di 4,9 milioni di euro, rettificato per 1 milione di euro, prezzo di cessione
pari a 2,8 milioni di euro.
Nota Integrativa 529
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Crediti verso clientela: valori lordi e netti
31.12.2013
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
Crediti in bonis
Esposizione lorda
741.845
1.023.514
227.803
70.023
23.872.034
- Finanziamenti
741.845
1.023.514
227.803
70.023
23.530.823
-
-
-
-
341.211
Rettifiche di valore specifiche
(446.040)
(170.521)
(50.367)
(2.651)
X
- Finanziamenti
(446.040)
(170.521)
(50.367)
(2.651)
X
- Titoli
-
-
-
-
X
Rettifiche di valore di portafoglio
-
-
-
-
(96.727)
- Finanziamenti
-
-
-
-
(96.727)
- Titoli
-
-
-
-
-
Totale
295.805
852.993
177.436
67.372
23.775.307
- Titoli
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
Classi di rating esterni
Esposizioni
A. Esposizioni creditizie per cassa
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4
Classe 5
Classe 6
Senza rating
Infragruppo
Totale
144.765
4.958.740
19.292.380
71.773
13.810
-
10.773.620
23.818.959
59.074.047
B. Derivati
-
145.374
-
-
-
-
112.279
282.210
539.863
B.1 Derivati finanziari
-
145.374
-
-
-
-
112.279
282.210
539.863
B.2 Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie rilasciate
-
382.494
-
-
-
-
1.178.211
9.430.985
10.991.690
D. Impegni a erogare fondi
-
-
93.341
16.893
-
-
2.179.434
7.739.234
10.028.902
E. Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
144.765
5.486.608
19.385.721
88.666
13.810
-
14.243.544
41.271.388
80.634.502
Totale
Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento Moody’s.
Classe
Rating Moody's
1
Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3
2
A,A1,A2,A3
3
Baa,Baa1,Baa2,Baa3
4
Ba,Ba1,Ba2,Ba3
5
B,B1,B2,B3
6
Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
Classi di rating interni
Esposizioni
A. Esposizioni per cassa
1
2
3
63.041 433.026 544.926
4
5
6
7
8
243.328 4.557.055 108.721 1.639.403 1.063.109
9
10
11
12
13
14
Senza
rating
Totale
89.249 508.681 443.147 83.977 37.535 52.943 48.776.235 58.644.376
B. Derivati
- 23.036
884
733
14.746
3.299
61.529
2.586
2.318
9.050
1.211
-
-
-
420.471
539.863
B.1 Derivati finanziari
- 23.036
884
733
14.746
3.299
61.529
2.586
2.318
9.050
1.211
-
-
-
420.471
539.863
B.2 Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie rilasciate
17.044 63.199
-
24.969
631.294
-
44.574
20.082
-
11.714
1.376
D. Impegni a erogare
fondi
- 61.011
332
45.401
367.329
3.319
59.915
42.315
300
11.062
31.163
-
-
E. Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
80.085 580.272 546.142
530 Relazioni e Bilanci 2013
314.431 5.570.424 115.339 1.805.421 1.128.092
- 10.177.438 10.991.690
9.406.755 10.028.902
-
-
91.867 540.507 476.897 83.977 37.535 52.943 68.780.899 80.204.831
Nelle esposizioni per cassa non sono ricompresi gli strumenti di capitale e le quote di O.I.C.R., in coerenza con quanto esposto nelle
precedenti tabelle A.1.3 e A.1.6.
Si segnala che solamente il 14% delle esposizioni per cassa è dotato di rating interno. Ciò a causa della assoluta marginalità dell’attività
creditizia tradizionale verso clientela ordinaria ed alla preponderanza delle posizioni in strumenti finanziari.
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Valore
esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili
Ipoteche
Garanzie personali (2)
Titoli
Altre
garanzie
reali
Derivati su crediti
Crediti di firma
Altri derivati
Governi Altri Enti Banche
e banche pubblici
centrali
CLN
Leasing
finanziario
Totale
(1)+(2)
Governi
e banche
centrali
Altri Enti
pubblici
Banche
Altri
soggetti
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite
1.1. totalmente garantite
1.2. parzialmente
garantite
3.069.766
65.405
-
-
- di cui deteriorate
- 3.055.564
-
-
-
-
-
-
-
-
7
-
3.120.976
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.062.580
-
- 1.060.977
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.060.977
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui deteriorate
-
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.1. totalmente garantite
2.2. parzialmente
garantite
65.240
-
-
- 73.105
-
-
-
-
-
-
-
-
-
73.105
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui deteriorate
-
42.422
-
-
- 47.600
-
-
-
-
-
-
-
-
-
47.600
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui deteriorate
-
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Valore
esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili
Ipoteche
Garanzie personali (2)
Titoli
Altre
garanzie
reali
Derivati su crediti
Crediti di firma
Altri derivati
Governi Altri Enti Banche
e banche pubblici
centrali
CLN
Leasing
finanziario
Totale
(1)+(2)
Governi
e banche
centrali
Altri Enti Banche
pubblici
Altri
soggetti
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite
1.1. totalmente garantite
9.310.038 18.451.160
- 1.544.249
-
-
-
-
-
-
-
284 144.726 3.537.216
1.020.782 3.873.980
-
5.118
-
-
-
-
-
-
-
265
- di cui deteriorate
1.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
23.677.635
5.194
886.385
4.770.942
86.889
291.448
603.965
18.225
-
73.246
-
-
-
-
-
-
-
- 113.088
33.400
2.409
-
9.887
-
-
-
-
-
-
-
-
959
7.183
20.438
1.126.221
89.768
- 1.039.875
-
-
-
-
-
-
-
-
262
59.439
1.189.344
4.961
8.975
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.975
63.886
-
-
2.646
70
-
-
-
-
-
-
-
-
14.696
17.412
659
-
-
183
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
183
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
Fra le esposizioni creditizie fuori bilancio si evidenzia la presenza di un’operazione infragruppo in P/T illiquida per 1 miliardo
di euro con la relativa esposizione di titoli a garanzia.
Nota Integrativa 531
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela
(valore di bilancio)
Esposizioni/
Controparti
Governi
Esposizione
netta
Altri enti pubblici
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Società finanziarie
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore di
portafoglio
Rettifiche
valore
specifiche
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
1
-
x
-
-
x
2.408
(1.401)
x
A.2 Incagli
-
-
x
-
-
x
23.061
(11.509)
x
A.3 Esposizioni
ristrutturate
-
-
x
-
-
x
10.290
(5.145)
x
A.4 Esposizioni
scadute
-
-
x
-
-
x
15
(1)
x
A.5 Altre esposizioni
19.063.467
x
-
29.820
x
(63)
14.036.682
x
(2.653)
Totale A
19.063.468
-
-
29.820
-
(63)
14.072.456
(18.056)
(2.653)
B.1 Sofferenze
-
-
x
-
-
x
-
-
x
B.2 Incagli
-
-
x
-
-
x
2.082
(920)
x
-
-
x
-
-
x
-
-
-
40.162
x
-
89.734
x
(266)
1.916.067
x
(10.184)
B. Esposizioni "fuori
bilancio"
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
40.162
-
-
89.734
-
(266)
1.918.149
(920)
(10.184)
Totale (A+B) 31.12.2013
19.103.630
-
-
119.554
-
(329)
15.990.605
(18.976)
(12.837)
Totale (A+B) 31.12.2012
17.106.910
-
-
159.567
-
(433)
16.763.631
(25)
(7.894)
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
ASIA
RESTO DEL MONDO
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
-
(77)
-
-
-
(4.836)
(1)
-
19.744
(1.167)
-
-
-
-
-
-
17.225
(4.510)
10
(1)
-
-
-
-
(2.651)
-
-
-
-
-
-
-
-
42.465.968
(95.676)
446.842
(1.044)
260.513
(6)
10
-
22
(1)
43.822.596
(754.664)
483.811
(6.798)
260.523
(7)
10
(4.836)
21
(1)
B.1 Sofferenze
20.881
(10.792)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Incagli
17.370
(1.028)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre attività deteriorate
17.247
(1.549)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.4 Altre esposizioni
3.842.865
(13.230)
136.613
-
124.979
-
-
-
-
-
TOTALE B
3.898.363
(26.599)
136.613
-
124.979
-
-
-
-
-
Totale (A+B) 31.12.2013
47.720.959
(781.263)
620.424
(6.798)
385.502
(7)
10
(4.836)
21
(1)
Totale (A+B) 31.12.2012
40.946.828
(478.962)
255.136
(452)
642.408
(3.029)
10
-
6
-
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A.1 Sofferenze
295.806
(441.127)
A.2 Incagli
833.249
(169.354)
A.3 Esposizioni ristrutturate
160.201
(45.856)
67.372
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
Esposizione
netta
A. Esposizioni per cassa
A.4 Esposizioni scadute
B. Esposizioni "fuori bilancio"
532 Relazioni e Bilanci 2013
Società di assicurazione
Imprese non finanziarie
Altri soggetti
Rettifiche
valore
specifiche
x
196.086
(315.691)
x
x
430.517
(81.336)
x
-
-
x
Rettifiche
valore
specifiche
x
97.205
(128.929)
x
399.415
(77.676)
167.146
(45.222)
x
Rettifiche
valore
specifiche
105
(19)
-
-
-
-
x
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
-
-
x
4.990
(88)
x
62.367
(2.562)
-
108.746
x
-
4.417.837
x
(22.744)
5.516.803
x
(71.267)
108.851
(19)
-
5.086.593
(251.915)
(22.744)
6.205.773
(399.589)
(71.267)
-
-
x
4.259
-
x
16.622
(10.792)
x
-
-
x
15.224
(108)
x
64
-
x
-
-
x
17.247
(1.549)
x
-
-
x
24.969
x
(31)
1.983.391
x
(2.479)
50.134
x
(270)
24.969
-
(31)
2.020.121
(1.657)
(2.479)
66.820
(10.792)
(270)
133.820
(19)
(31)
7.106.714
(253.572)
(25.223)
6.272.593
(410.381)
(71.537)
130.525
-
(50)
741.983
(25.294)
(2.368)
6.941.773
(377.462)
(68.919)
Nota Integrativa 533
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche
(valore di bilancio)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
ASIA
RESTO DEL MONDO
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Incagli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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A.3 Esposizioni ristrutturate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni scadute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.5 Altre esposizioni
12.460.055
-
1.596.580
-
15.268
-
4.966
-
539
-
TOTALE A
12.460.055
-
1.596.580
-
15.268
-
4.966
-
539
-
B.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Incagli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre attività deteriorate
-
(4)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.4 Altre esposizioni
5.279.492
-
12.135.371
(13)
-
-
28
-
-
-
TOTALE B
5.279.492
(4)
12.135.371
(13)
-
-
28
-
-
-
Totale (A+B) 31.12.2013
17.739.547
(4)
13.731.951
(13)
15.268
-
4.994
-
539
-
Totale (A+B) 31.12.2012
23.405.667
-
17.703.655
-
3.801
-
2.789
-
479
-
A. Esposizioni per cassa
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.4 Grandi rischi
Sulla base degli aggiornamenti della circolare Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 e dei successivi chiarimenti normativi emessi
dall’Organo di Vigilanza il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non
ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per
“esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio
di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di ponderazione.
Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione
pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi.
Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 40% del proprio Patrimonio di Vigilanza.
Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina.
31.12.2013
Numero posizioni
2
Esposizione
74.076.061
55.038.701
di cui infragruppo
Posizione di rischio
483.027
483.027
di cui infragruppo
Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 55.039 milioni (483 milioni considerando i fattori di ponderazione).
Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso il Ministero del Tesoro per 19.037 milioni (0 milioni considerando i fattori
di ponderazione) principalmente in relazione agli investimenti in titoli di Stato.
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione della attività
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
Informazioni di natura qualitativa
Operazioni Albenza, Albenza 2 e Albenza 3
Nel corso degli esercizi 1999, 2000 e 2001, sono state realizzate dalla ex Banca Popolare di Bergamo – Credito Varesino, ora UBI Banca, tre
cartolarizzazioni ai sensi della L.130/99 aventi ad oggetto crediti in bonis derivanti da mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia.
Tali operazioni sono state effettuate al fine di sostenere la rilevante espansione allora in atto nel settore dei mutui residenziali.
Tutte le cartolarizzazioni sopra descritte sono state attuate con il concorso di società veicolo (Spv) all'uopo costituite, così come
previsto dalla L. 130/99. Con tali società, nell’ordine Albenza Srl, Albenza 2 Società per la Cartolarizzazione Srl, Albenza 3 Società per la
Cartolarizzazione Srl, la Banca non ha interessenze.
534 Relazioni e Bilanci 2013
Le società veicolo cessionarie dei crediti cartolarizzati hanno affidato a UBI l’attività di servicing. UBI a sua volta ha sottoscritto un
contratto di sub-servicing con la controllata Banca Popolare di Bergamo Spa, delegandole principalmente il compito di gestire la relazione
con la clientela, di curare gli incassi delle rate dei mutui e di gestirne i recuperi sia in via giudiziale che stragiudiziale.
Le operazioni Albenza ed Albenza 2 sono state chiuse anticipatamente, come da previsioni contrattuali, rispettivamente nell’esercizio 2008
e 2009; l’operazione Albenza 3 è stata chiusa anticipatamente, nel corso del secondo trimestre 2013 in considerazione del ridotto valore
residuo del portafoglio cartolarizzato.
In seguito alla rinuncia alla prelazione da parte di UBI Banca, la Banca Popolare di Bergamo ha riacquistato l’intero portafoglio di mutui
Albenza 3, in considerazione anche del fatto che essa, in qualità di Sub-servicer, ha gestito con continuità i crediti cartolarizzati, detenendo
la relazione commerciale con la relativa clientela.
Il riacquisto, che ha interessato un portafoglio di circa 9,3 milioni di euro (debito residuo capitale) ha avuto efficacia contabile ed economica
a far data dal primo maggio 2013, mentre l’estinzione dei titoli Albenza 3 è avvenuta in data 14 maggio 2013.
Nell’esercizio 2013 l’attività di servicing è stata pertanto svolta in relazione alla sola operazione Albenza 3, fino alla data di chiusura della
stessa. Il compenso corrisposto ad UBI Banca nell’esercizio in esame per lo svolgimento della suddetta attività ammonta a 15 mila euro.
Altre Operazioni
Le altre operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella
presente sezione, in quanto la totalità dei titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione.
Come previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione,
riportiamo comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota.
Operazione UBI Finance 2
Nel primo semestre del 2009 è stata effettuata un’operazione di cartolarizzazione mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI
Finance 2 S.r.l. di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dalla controllata Banco di Brescia Spa.
Il portafoglio ceduto, originariamente pari a oltre 2 miliardi di euro, si attesta a fine 2013, in virtù del progressivo ammortamento dei mutui
sottostanti, ad un valore pari a circa 707 milioni di euro di debito residuo capitale.
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla
classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”).
Debito residuo capitale
(migliaia di euro)
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti Performing
Crediti Delinquent
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti Defaulted
TOTALE PORTAFOGLIO UBI FINANCE 2
613.439
6.316
619.755
87.651
707.406
ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio):
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Crediti incagliati
Crediti in sofferenza
TOTALE Attivi ceduti da BBS a UBI FINANCE 2
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
624.743
10.733
14.852
33.553
21.955
705.836
Di seguito si espongono le principali caratteristiche dei titoli UBI Finance 2, emessi in data 27 febbraio 2009:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.559.500.000,00 a tasso variabile, scadenza 2046; tali titoli, interamente sottoscritti
all’emissione dall’originator, sono stati messi a disposizione di UBI Banca da parte del Banco di Brescia, tramite operazioni di Pronti contro
Termine, per utilizzarli come collateral in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali.
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 519.850.000,00, scadenza 2046, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione; la Tranche Junior è stata interamente sottoscritta ed è detenuta dall’originator.
•
•
I titoli classe A sono stati dotati all’emissione di massimo rating da parte di Fitch, a cui è stata aggiunta nel 2011 (al fine di ottemperare
ai nuovi requisiti per la stanziabilità dei titoli cartolarizzati nelle operazioni con la BCE), l’attribuzione di un secondo rating da parte
dell’agenzia Moody’s; il rating attribuito è stato inizialmente Aaa.
A partire dal 20 luglio 2011 si è proceduto al progressivo ammortamento del titolo Classe A, per circa 1,393 miliardi di euro. Alla data del
31 dicembre 2013, pertanto, le Senior Tranches ammontano a nominali euro166.838.320, mentre è immutato il valore del titolo Classe B
che, in virtù della subordinazione, non ha ricevuto alcun rimborso. Segnaliamo, per completezza di informazione, che la successiva data di
ammortamento è stata il 20 gennaio 2014; in tale occasione si sono rimborsati ulteriori 44 milioni di euro circa sul titolo Classe A, mentre
il titolo classe B in virtù delle clausole di subordinazione, non ha ricevuto alcun rimborso.
Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto da The Bank of New york
Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer. L’originator Banco
di Brescia svolge, in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati (con esclusione dei rapporti passati
a sofferenza, che sono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo).
Nota Integrativa 535
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Per le attività sopra indicate UBI Banca riceve un compenso che, per l’esercizio 2013, ammonta complessivamente a 206 mila euro.
Come già indicato in precedenza, ricordiamo che a partire dal secondo semestre 2011 UBI Banca è stata oggetto di azioni di riduzione dei rating
attribuiti da parte delle tre Agenzie Moody’s, Fitch e Standard and Poor’s, a seguito principalmente del declassamento del rating dell’Italia.
La progressiva riduzione del rating di UBI Banca, che, come sopra descritto, riveste alcuni ruoli chiave nella struttura delle operazioni di
cartolarizzazione ha determinato nel tempo l’attivazione di alcuni meccanismi di garanzia quali la sostituzione di UBI Banca International
con Bank of New York Mellon quale Account Bank dell’operazione, la marginazione dei contratti di swap in cui la Capogruppo o la Banca
sono controparte, la costituzione di depositi a garanzia. In merito a questo ultimo punto ricordiamo in particolare la somma di 16,3 milioni
di euro messi a disposizione dalla Capogruppo in qualità di Liquidity Facility Provider, sui conti della Società per fronteggiare il rischio di
eventuali temporanee carenze di liquidità e l’ammontare depositato a garanzia del c.d. “rischio di commingling” pari a circa 46 milioni di
euro al 31 dicembre 2013 (per la definizione del rischio di “commingling” vedi quanto indicato più oltre nella sezione C.3. Operazioni di Covered
Bond); tali somme non sono state finora utilizzate. La riduzione del rating del Paese e della Capogruppo ha comportato inoltre ulteriori
azioni da parte delle stesse Agenzie direttamente sui titoli emessi, che hanno progressivamente ridotto il rating attribuito alle emissioni
Senior, all’attuale livello di A+ per Fitch (nuovamente confermato lo scorso dicembre) ed A2 per Moody’s.
I nuovi rating assegnati ai titoli classe A rimangono comunque compatibili con i requisiti per la stanziabilità in operazioni di rifinanziamento
presso gli Istituti Centrali.
Operazione UBI Finance 3
La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI
Finance 3 S.r.l. di un portafoglio di circa 2,8 miliardi di euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis,
detenuti dalla Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla Società Veicolo nel successivo esercizio 2011.
L’operazione era finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi sono stati interamente
riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo, che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione di UBI Banca - tramite
operazioni di Pronti contro Termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali.
Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza 2050, dotati all’emissione di rating AAA da
parte di Fitch e Aaa da parte di Moody’s. Facciamo rimando a quanto indicato più sopra in merito all’evoluzione dei rating dell’operazione,
segnalando che per UBI Finance 3 l’attuale livello di rating è pari ad A+ (Fitch) ed A2 (Moody’s). Tali titoli, interamente sottoscritti
all’emissione dall’originator come sopra indicato, sono utilizzati dalla Capogruppo come collateral in operazioni di rifinanziamento con
gli Istituti Centrali;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti dall’originator Banca Popolare di Bergamo Spa.
•
•
In virtù delle clausole contrattuali e della durata del periodo di preammortamento del titolo Senior fino al 18° mese successivo all’emissione,
l’ammortamento del titolo classe A è iniziato alla data di pagamento dello scorso 24 aprile; nel corso del 2013 sono stati ammortizzati 1,015
miliardi di euro circa. Alla data del 31 dicembre 2013 il Titolo Classe A ammonta quindi ad euro 848.196.220. Segnaliamo, per completezza
di informazione, che alla successiva data di pagamento del 24 gennaio 2014 sono stati rimborsati ulteriori 119 milioni di euro sul titolo
Classe A, mentre il titolo classe B, in virtù delle clausole di subordinazione, non ha ricevuto finora alcun rimborso.
La cartolarizzazione UBI Finance 3 è un’operazione “revolving”: prima dell’inizio del periodo di ammortamento, nel corso dell’esercizio
2012, sono state fatte due ulteriori cessioni di crediti con cui la Banca Popolare di Bergamo ha trasferito ad UBI Finance 3 nuovi attivi, con
caratteristiche analoghe a quelli del portafoglio ceduto inizialmente. Tali operazioni, perfezionatesi nei mesi di marzo e di settembre 2012,
hanno interessato crediti rispettivamente per circa 594 milioni di euro e circa 125 milioni di euro di debito residuo capitale.
Il portafoglio cartolarizzato, originariamente pari a circa 3,5 miliardi di euro (incluse le cessioni “revolving” di cui sopra), si attesta quindi
a fine 2013, in virtù del progressivo ammortamento dei mutui sottostanti, ad un valore pari a circa 1,8 miliardi di euro di debito residuo
capitale.
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla
classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”).
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti Performing
Crediti Delinquent
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti Defaulted
TOTALE PORTAFOGLIO UBI FINANCE 3
Debito residuo capitale
(migliaia di euro)
1.589.092
54.473
1.643.564
164.883
1.808.447
ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio):
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Crediti incagliati
Crediti in sofferenza
TOTALE Attivi ceduti da BPB a UBI FINANCE 3
536 Relazioni e Bilanci 2013
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
1.647.196
12.483
2.623
82.040
55.032
1.799.375
Anche per l’operazione UBI Finance 3 il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto da The Bank of New York Mellon, mentre
UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer; le attività di incasso e la gestione
dei rapporti cartolarizzati sono state demandate all’originator Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso
con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, che vengono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Il compenso spettante ad
UBI Banca nell’anno 2013 per le attività sopra indicate ammonta a 342 mila euro.
Ricordiamo inoltre che UBI Banca, in qualità di Liquidity Facility Provider, e come effetto dell’abbassamento del proprio rating a fine 2011,
ha provveduto a mettere a disposizione sui conti della Società Veicolo la somma di 28 milioni, per fronteggiare il rischio di eventuali
temporanee carenze di liquidità oltre a depositare a garanzia del c.d. “rischio di commingling” un ulteriore importo che alla data del 31
dicembre 2013 è pari a circa 44 milioni di euro (per la definizione dei rischi di “set-off” e di “commingling” vedi quanto indicato più oltre
nella sezione C.3. Operazioni di Covered Bond); anche in questo caso tali somme non sono state finora utilizzate. In merito agli effetti
dell’abbassamento del rating di UBI Banca, oltre a quanto indicato più sopra ed agli effetti sulla marginazione dei contratti derivati e sulla
sostituzione dell’Account Bank, già descritti per l’operazione UBI Finance 2, segnaliamo che anche l’originator Banca Popolare di Bergamo
nell’ultimo trimestre 2011 ha erogato a favore della società veicolo un Finanziamento Subordinato di 50 milioni di euro volto a coprire i
potenziali esborsi legati ad alcuni specifici rischi (c.d. “rischio di set-off”); tale finanziamento è stato successivamente integrato di ulteriori
72,6 milioni di euro per far fronte ai medesimi rischi sottostanti i portafogli revolving ceduti nel corso del 2012.
Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012
Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove operazioni di cartolarizzazione, mediante
cessione a tre nuove società veicolo denominate UBI SPV BPA 2012 S.r.l., UBI SPV BPCI 2012 S.r.l. e UBI SPV BBS 2012 S.r.l. di finanziamenti
a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed
Industria e Banco di Brescia.
Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti
Centrali, secondo il modello sopra descritto; di conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto
dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI Banca, tramite operazioni di pronti contro
termine, i soli titoli di classe A.
Riportiamo di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi, contestualmente per tutte e tre le operazioni, in
data 30 ottobre 2012.
1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di
Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di
Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di
Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
•
•
•
•
•
•
Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità presso la Banca Centrale.
In virtù delle clausole contrattuali e della durata del periodo di preammortamento del titolo Senior fino al 18° mese successivo all’emissione, i
titoli cartolarizzati non sono ancora stati rimborsati e pertanto il debito residuo al 31.12.2013 corrisponde all’intero valore nominale emesso.
Il portafoglio ceduto ammontava complessivamente a circa 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre banche originator: 1,017 miliardi
Banca Popolare di Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio ed Industria e 889 milioni Banco di Brescia.
Alla data del 31.12.2013 il portafoglio complessivo si attesta ad euro 1,9 miliardi.
Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascun originator, la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al
31.12.2013 in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”) ed in base alla
classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio):
1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti Performing
Crediti Delinquent
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti Defaulted
TOTALE
Debito residuo capitale
(migliaia di euro)
673.183
13.589
686.772
36.431
723.203
Nota Integrativa 537
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Crediti incagliati
Crediti in sofferenza
TOTALE Attivi ceduti da BPA a UBISPV BPA 2012
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
680.129
12.075
1.843
23.764
3.340
721.151
2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti Performing
Crediti Delinquent
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti Defaulted
TOTALE
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Crediti incagliati
Crediti in sofferenza
TOTALE Attivi ceduti da BPCI a UBISPV BPCI 2012
Debito residuo capitale
(migliaia di euro)
555.303
6.501
561.804
18.551
580.355
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
566.533
2.428
8.899
2.356
580.216
3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti Performing
Crediti Delinquent
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti Defaulted
TOTALE
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Crediti incagliati
Crediti in sofferenza
TOTALE Attivi ceduti da BBS a UBISPV BBS 2012
Debito residuo capitale
(migliaia di euro)
590.138
10.668
600.806
25.095
625.901
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
597.520
4.622
2.289
13.146
4.804
622.381
Le operazioni in esame sono cartolarizzazioni “revolving”: è pertanto prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni
di mutui da parte degli originator, da finanziarsi da parte delle tre società veicolo con gli incassi di ciascun portafoglio cartolarizzato.
Alla data del 31.12.2013 non sono però ancora state fatte nuove cessioni, mentre segnaliamo, per completezza di informazione che
successivamente alla chiusura dell’esercizio 2013, al fine di migliorare la qualità del portafoglio, da parte di ciascuna banca originator è
stata effettuata un’operazione di riacquisto volontario di crediti in bonis a rischio alto. L’operazione di riacquisto, perfezionatasi lo scorso 7
febbraio, ha interessato complessivamente 136 milioni di euro di crediti, di cui 67 milioni di pertinenza del portafoglio originato dal Banco
di Brescia, 27 milioni dalla Banca Popolare Commercio ed Industria e 42 milioni dalla Banca Popolare di Ancona.
La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni, prevede che UBI Banca in qualità di
Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate alle tre
banche originator, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area
Crediti della Capogruppo). Il compenso spettante UBI Banca per l’esercizio 2013 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale
ad euro 442 mila.
Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare
alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012 sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del
valore rispettivamente di:
- 23 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente nel 2013 di ulteriori 2,8 milioni;
- 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati nel 2013 di altri 8,8 milioni;
- 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria.
538 Relazioni e Bilanci 2013
Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto, per tutte e tre le operazioni da
Bank of New York Mellon.
Operazione 24-7 Finance
L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da B@nca
24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012.
Le tipologie di attivi a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo, 24-7 Finance Srl., erano rappresentate da
tre diversi portafogli:
1)Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni
immobili residenziali situati in Italia ed interamente edificati;
2)Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola
“riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego;
3)Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia.
Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati.
L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa
anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011.
Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di
Prestiti al consumo.
Al 31.12.2013 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1.532 miliardi di euro.
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla
classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”).
Debito residuo capitale
(migliaia di euro)
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti Performing
1.306.931
Crediti Delinquent
44.415
COLLATERAL PORTFOLIO
1.351.346
Crediti Defaulted
180.426
TOTALE
1.531.772
ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio):
TIPOLOGIA DI CREDITI
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Crediti incagliati
Crediti in sofferenza
TOTALE Attivi ceduti a 24-7 FINANCE
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
1.375.899
17.931
113.950
72.611
1.580.391
Di seguito riportiamo le caratteristiche dei titoli emessi:
Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte
di Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è A2, mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare
ai requisiti di stanziabilità - è pari ad A (high).
Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del
portafoglio sottostante.
Il titolo classe A, in ammortamento a partire dal febbraio 2010, presenta al 31.12.2013 un valore nominale di euro 1.202.633.775, mentre
il Titolo classe B, in virtù delle clausole di subordinazione, non è stato ammortizzato. La successiva data di ammortamento è stata il 20
febbraio 2014; in tale occasione è stato fatto un ulteriore ammortamento del titolo classe A di 33 milioni di euro circa, mentre il titolo classe
B non ha ricevuto alcun rimborso in considerazione delle clausole di subordinazione.
•
•
I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra
descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali.
Nell’ambito delle operazioni, il ruolo di Cash Manager e Calculation Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità
di Account Bank; B@nca 24-7 Spa ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è
svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità.
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2013, ammonta complessivamente ad euro
366 mila.
Segnaliamo per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un
finanziamento subordinato atto a costituire una riserva di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al
momento della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di ca. 24,4 milioni di euro, incrementato nel corso
del 2013 di ulteriori 73 milioni.
Nota Integrativa 539
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Informazioni di natura quantitativa
C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
Qualità attività sosttostanti / Esposizioni
Esposizioni per cassa
Senior
A. Con attività sottostanti proprie:
Mezzanine
Junior
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
-
-
-
-
-
-
a) Deteriorate
-
-
-
-
-
-
b) Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
2.938
2.938
.
.
a) Deteriorate
-
-
-
-
-
-
b) Altre
-
-
2.938
2.938
.
.
B. Con attività sottostanti di terzi:
C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie.
C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipo di esposizione
Tipologia attività sosttostanti / Esposizioni
Esposizioni per cassa
Senior
Mezzanine
Junior
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
-
-
2.938
463
-
-
A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
A.1 LOMB LEASE F4
Titoli ABS
C.1.4 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia
Esposizione/portafoglio
Attività finanziarie
detenute per negoziazione
Attività finanziarie
fair value option
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza
1. Esposizioni per cassa
-
-
2.938
-
- " Senior"
-
-
-
-
- " Mezzanine"
-
-
2.938
-
- " Junior"
-
-
-
-
-
-
-
-
- " Senior"
-
-
-
-
- " Mezzanine"
-
-
-
-
- " Junior"
-
-
-
-
2. Esposizioni fuori bilancio
C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio
Non si rilevano attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio.
C.1.6 Interessenze in società veicolo
Denominazione
Lombarda Lease Finance 4
UBI Lease Finance 5
24-7 Finance
Sede legale
Interessenza %
Via XX Settembre, 8 - Brescia
10%
Via Foro Bonaparte, 70 - Milano
10%
Via XX Settembre, 8 - Brescia
10%
Via Foro Bonaparte, 70 - Milano
60%
UBI Finance 2
Via XX Settembre, 8 - Brescia
10%
UBI Finance 3
Via XX Settembre, 8 - Brescia
10%
Via Foro Bonaparte, 70 - Milano
60%
UBI Finance
UBI Finance CB 2
UBI SPV BBS 2012 Srl
Via Foro Bonaparte, 70 - Milano
10%
UBI SPV BPCI 2012 Srl
Via Foro Bonaparte, 70 - Milano
10%
UBI SPV BPA 2012 Srl
Via Foro Bonaparte, 70 - Milano
10%
540 Relazioni e Bilanci 2013
Garanzie rilasciate
Senior
Linee di credito
Mezzanine
Junior
Senior
Mezzanine
Junior
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Garanzie rilasciate
Senior
Linee di credito
Mezzanine
Junior
Senior
Mezzanine
Junior
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
Valore
di bilancio
Rettifiche/
riprese
di valore
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti
31.12.2013
31.12.2012
-
2.938
8.031
-
-
412
-
2.938
2.395
-
-
5.224
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.1.7 Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo
Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile 2013.
Nota Integrativa 541
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
C.2 Operazioni di cessione
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Informazioni di natura quantitativa
C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
Attività finanziarie valutate
al fair value
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate parzialmente
(VB)
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
rilevate per intero
(VB)
Forme tecniche/ Portafoglio
A. Attività per cassa
1.166.735
-
-
-
-
-
4.685.702
-
1. Titoli di debito
1.166.735
-
-
-
-
-
4.685.702
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
-
x
x
x
x
x
x
Totale 31.12.2013
1.166.735
-
-
-
-
-
4.685.702
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
di cui deteriorate
Totale 31.12.2012
-
293.167
-
-
-
-
-
3.930.902
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
di cui deteriorate
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Passività/Portafoglio attività
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
1. Debiti verso clientela
1.165.110
-
4.085.231
a) a fronte di attività rilevate per intero
1.165.110
-
4.085.231
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
-
-
-
2. Debiti verso banche
-
-
561.315
a) a fronte di attività rilevate per intero
-
-
561.315
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
-
-
-
Totale 31.12.2013
1.165.110
-
4.646.546
Totale 31.12.2012
293.059
-
3.894.875
C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value
Forme tecniche/Portafoglio
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie valutate
al fair value
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
A
B
A
B
A
B
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza (fair value)
A
B
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.166.735
-
-
-
4.685.702
-
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
X
X
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
X
X
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
X
X
X
X
X
X
1.166.735
-
-
-
4.685.702
-
-
-
1.165.110
-
-
-
4.085.231
-
-
-
-
-
-
-
561.315
-
-
-
1.165.110
-
-
-
4.646.546
-
-
-
valore netto 31.12.2013
1.625
-
-
-
39.156
-
-
-
valore netto 31.12.2012
108
-
-
-
36.027
-
-
-
Totale attività
C. Passività associate
1. Debiti verso clientela
2. Debiti verso banche
Totale passività
B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento
Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.
542 Relazioni e Bilanci 2013
31.12.2012
31.12.2013
Totale
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
Crediti v/clientela
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
Crediti v/banche
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate parzialmente
(VB)
rilevate per intero
(VB)
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
-
-
-
2.184
-
-
-
-
-
5.854.621
4.426.929
-
-
-
2.184
-
-
-
-
-
5.854.621
4.426.929
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
-
-
-
2.184
-
-
-
-
-
5.854.621
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
202.860
-
-
-
-
-
x
4.426.929
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
Crediti v/banche
Crediti v/clientela
Totale
-
-
-
5.250.341
-
-
-
5.250.341
-
-
-
-
-
1.998
-
563.313
-
1.998
-
563.313
-
-
-
-
-
1.998
-
5.813.654
-
178.644
-
4.366.578
Crediti verso banche (fair value)
A
Crediti verso clientela (fair value)
B
A
Totale
31.12.2013
Totale
31.12.2012
B
2.194
-
-
-
5.854.631
4.412.200
X
X
X
X
-
-
X
X
X
X
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
-
-
2.194
-
-
-
5.854.631
4.412.200
X
X
-
-
-
-
X
X
1.998
-
-
-
X
X
1.998
-
-
-
5.813.654
4.366.577
196
-
-
-
40.977
X
9.488
-
-
-
X
45.623
Nota Integrativa 543
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
C.3 Operazioni di covered bond
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi - “Programma Residenziale”
Gli Obiettivi
Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni
bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta.
In particolare, il Consiglio di Gestione ha:
individuato gli obiettivi del programma;
individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed
esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria
dell’operazione ed i test;
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono
stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative procedure
si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia;
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero
clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa;
valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione
alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le banche
cedenti e la società veicolo.
•
•
•
•
•
•
La struttura
La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività:
• U na banca (la Banca Cedente o originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un
patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal
bilancio della banca cedente.
La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del
prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo;
La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e
irrevocabile emessa dal veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti
di hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool.
•
•
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da dieci miliardi
di euro di emissioni; la struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della società
veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti) .
A tal fine è stata costituita un’apposita società veicolo, UBI Finance Srl che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha
assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche
Originator, che come Banche Finanziatrici; ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca,
che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager dell’operazione.
Il ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) Sa, mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY
Mellon Corporate Trustee Services Limited.
UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e
dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria
pertinenza dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo).
Riportiamo di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca:
Coupon (fisso)
annuale
Asset
Monitor
OBG
Accensione
Prestito
Obbligazionario
Interessi
Prestito
Obbligazionario
(mensile)
Investitori
Raccolta da
OBG
Emissione
Garanzia
Covered Bond
Interessi sul Finanziamento
Subordinato
Euribor + spread
Sellers
Asset SWAP
UBI Finance SRL
SPE
Interessi Cover Pool
Accensione Finanziamento
Subordinato
Portafoglio mutui
544 Relazioni e Bilanci 2013
Euribor + spread
variabile
LIABILITY SWAPS
Coupon (fisso)
A). Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca Scpa emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma.
B). Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con
l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di
partecipazione al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti
obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di
funding aziendale.
C). Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima
dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà
dato dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come
prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli
accantonamenti per “reserve accounts”.
D). Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca provvede ad
effettuare la copertura del rischio tasso, con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso
variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma ed è stipulato in ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della
Capogruppo.
E). Asset swap e Liability swap: La copertura totale delle obbligazioni tramite contratti derivati era condizione necessaria all’ottenimento del
rating “AAA” sul Programma. Pertanto fino al mese di aprile 2013 il Programma prevedeva la presenza di asset swap stipulati tra ciascuna
Banca Cedente e la Società Veicolo al fine di normalizzare i flussi finanziari che derivano alla Società Veicolo dall’incasso delle rate
interessi dei portafogli ceduti. Ognuno di questi swap aveva inizialmente un valore nozionale pari al valore del portafoglio ceduto ad UBI
Finance da ciascun originator; tale valore nozionale veniva poi adeguato mensilmente in decremento sulla base del tasso di decadimento
del portafoglio ed in incremento delle eventuali integrazioni di nuovi mutui ceduti dai diversi originator. Poiché le banche rete cedenti
sono soggetti non dotati di rating proprio, e di conseguenza non rispetterebbero come controparti swap i criteri fissati dalle Agenzie di
Rating per la valutazione del Programma, era stato previsto che UBI Banca garantisse i pagamenti tra le banche cedenti ed UBI Finance
mediante la sottoscrizione di apposita garanzia.
Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre è stato stipulato un contratto di Liability swap tra UBI Banca e UBI Finance,
finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa
Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle Obbligazioni Bancarie Garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di default
di UBI Banca. La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento
di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible.
I livelli di rating di UBI Banca al tempo della strutturazione del programma erano tali da consentirle di essere controparte diretta di questi
swap con la Società Veicolo (direttamente sul liability swap, indirettamente sugli asset swap fornendo la garanzia alle Banche Cedenti),
come sopra illustrato. Alla luce dei downgrade di UBI Banca intervenuti nel corso dell’esercizio 2012, che avevano di fatto limitato la
possibilità di UBI Banca e delle Banche Cedenti di agire come controparti swap, nel primo semestre dell’esercizio 2013 si è proceduto
alla ristrutturazione complessiva degli strumenti derivati che assistono il Programma. È stata pertanto operata:
la chiusura anticipata degli asset swap, mediante la sottoscrizione di uno specifico Termination Agreement fra la SPV UBI Finance e
ciascun Asset Swap Provider;
la modifica dei liability swap al fine di ridurre il notional amount al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso
correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, in considerazione
che la quota di portafoglio mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle Obbligazioni Bancarie
Garantite a tasso fisso. La quota ritenuta necessaria per mantenere un adeguato livello rating dell’operazione è attualmente pari al
70%;
inoltre si è modificato il rating trigger della controparte swap mantenendo per UBI la possibilità di essere controparte del veicolo.
•
•
•
F). Conti correnti. L’Operazione prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’Operazione.
Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare:
• Collection Account presso UBI Banca Scpa collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per
interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e, ove applicabile, degli altri assets ceduti alla Società Veicolo
nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets);
• Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch, collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti
con cadenza giornaliera tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account nonché tutti gli importi pagati alla Società
Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap;
• P rincipal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti
giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account;
• u n Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch, (sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di
interesse maturati sulle Obbligazioni Bancarie Garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso.
• u n Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla
quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo.
I Test di Efficacia
Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun
Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma
multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test
Nota Integrativa 545
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la
tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti.
In particolare:
il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei Crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale
delle Obbligazioni Bancarie Garantite emesse; al fine assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto
che mentre le Obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore
della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test
tiene inoltre conto di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di
commingling”;
il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei Crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle Obbligazioni
Bancarie Garantite emesse;
l’Interest Cover Test verifica se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo,
sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle Obbligazioni Bancarie Garantite;
l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un
downgrade da parte delle Agenzie di Rating);
il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia
superiore al 15% del Valore Nominale dei Crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e
dalle Istruzioni di Banca d’Italia.
•
•
•
•
•
Qualora tutti i test siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo,
ivi comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine indicato nella “cascata dei
pagamenti”.
Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di
integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto
dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento
dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche
Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle Obbligazioni Bancarie
Garantite da parte della Società Veicolo, e nei limiti dei fondi residui.
Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo
Nel corso dell’esercizio 2013 è stato completata da parte delle competenti strutture di UBI Banca l’attività di revisione organizzativa dei
macro processi che sovraintendono la nascita e la gestione dei Programmi di Obbligazioni Bancarie Garantite del Gruppo UBI Banca. Tale
attività [di revisione organizzativa] si è resa necessaria al fine di definire un percorso di evoluzione dei precedenti processi di emissione
e gestione (di cui si è dato conto nella Nota Integrativa dei precedenti esercizi) anche in considerazione della crescente complessità
e pervasività sulle strutture del Gruppo delle attività di gestione del primo programma di Obbligazioni Bancarie Garantite e della
strutturazione nel corso del 2012 di un secondo programma.
Tale revisione organizzativa ha innanzitutto definito due ambiti di intervento: il primo che comprende le attività necessarie per
l’allestimento del Programma ed il secondo relativo ai Macro processi necessari per le attività di gestione, monitoraggio e controllo del
Programma in essere.
In merito ai processi per l’allestimento di un Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, che vengono attuati una tantum nella fase
propedeutica all’emissione de titoli, essi prevedono lo svolgimenti delle attività necessarie per:
- l’avvio del Programma: le ipotesi strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca
ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la
Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli
asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed
esterne alla banca.
- la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione patrimoniale
del portafoglio a garanzia;
- l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating;
- la presentazione della Relazione di Compliance del Programma.
Più sostanziale è stato invece il ridisegno dei processi per le attività di gestione, monitoraggio e controllo, che adesso sono organizzate nei
quattro macro processi che descriviamo di seguito:
1) Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di Covered Bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalla competenti strutture
di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi
strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle
emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente
di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte
dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a:
- Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti;
- Nuove emissioni di Covered Bond.
2) Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in
dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario -, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti
tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei servicer e sub-servicer. Le Banche originator inoltre,
provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti.
3) Emissione di nuove Obbligazioni Bancarie Garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti,
le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’emissione costituiscono Sindacato di Banche partecipanti
all’emissione; con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, predispongono la documentazione contrattuale necessaria per la nuova
emissione, a cui segue la fase di contrattazione sui mercati e quindi il settlement del titolo stesso.
546 Relazioni e Bilanci 2013
4) Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei
portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione
dell’informativa obbligatoria e per i mercati. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che
agisce in qualità di Master Servicer e Calculation Agent del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer):
- Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia;
- Determinazione mensile dei Test di Efficacia;
- Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità;
- Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori ed alle Agenzie di Rating;
- Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infraannuale a seconda dell’emissione);
- Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e
l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible.
I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati.
I rischi connessi con l’operazione
Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione
del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato
dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating.
Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie:
1. Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo
alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI
Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank,
in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato
su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato, in sede di calcolo dei Test
Normativi.
2. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite poggia le basi del suo rating sul credit
enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti
che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over
collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più
gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test
regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali il Nominal Value Test e e
vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le Obbligazioni
Bancarie Garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia
delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel
Portafoglio anche asset con rating più elevato, ed infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società
Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite di
un anno (c.d. soft bullet maturity).
In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità
di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta over collateralisation a fronte delle Obbligazioni Bancarie Garantite
già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire.
3. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank
Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire insolvente; al fine di
limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi.
Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli
eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. La recente revisione organizzativa di cui si è
dato conto nelle pagine precedenti ha apportato un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed
ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti
strutture di Capogruppo.
4. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization:
la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali
creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in
caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la
documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà
tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto,
mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda.
L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca, ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie
garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale
Europea, per un valore complessivo, a tale data, di circa 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le
banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi
sono state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi.
In particolare, nel corso dell’esercizio 2013, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima, perfezionata in data 1 giugno 2013, per
complessivi 1,245 miliardi di euro, di cui circa 629 milioni ceduti dal Banco di Brescia, circa 168 milioni da Banca Popolare Commercio
ed Industria, 311 milioni da Banca CARIME e circa 138 milioni di Banca Popolare di Ancona; la seconda, in data 1 novembre 2013, per
complessivi 3,244 miliardi di euro, di cui 2,039 miliardi ceduti dalla Capogruppo UBI Banca che, come già indicato più sopra, nel 2013 ha
aderito al Programma di Covered Bond anche in qualità di Banca Cedente. La restante parte di attivi ceduti a novembre è così ripartita fra
le altre banche originator: circa 1,119 miliardi ceduti da Banca Popolare di Bergamo, circa 25 milioni da Banca di Valle Camonica e circa 60
milioni da UBI Banca Private Investment; segnaliamo per completezza che nel corso del 2013 Banca Regionale Europea non ha conferito
attivi al Programma residenziale.
Alla data del 31 dicembre 2013 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di
ciascuna banca cedente, ammontava ad oltre 14,6 miliardi di euro complessivi.
Nota Integrativa 547
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per
classe qualitativa dei crediti al 31.12.2013:
Tipologia di crediti
di cui UBI
Banca
di cui Banca
Pop. Comm. e
industria
di cui
Banca
Carime
di cui Banca
di Valle
Camonica
di cui UBI
Banca
Private
1.059.118
1.868.065
1.835.551
873.886
214.230
205.634
171.019
154.773
224.819
93.761
43.190
25.772
1.230.137
2.022.838
2.060.370
967.647
257.420
231.406
45.117
33.151
7.469
7.814
2.105.487 1.000.798
264.889
239.220
di cui di cui Banca
Banca Pop. Pop. Ancona
Bergamo
Portafoglio
complessivo
di cui Bre
di cui Banco
di Brescia
Crediti performing
12.637.165
1.345.576
2.257.690
2.977.415
Crediti delinquent
1.644.445
201.628
372.108
357.375
14.281.610
1.547.204
2.629.798
3.334.790
(Importo Debito residuo capitale dati in migliaia di euro)
Collateral Portfolio (1+2)
Crediti defaulted
Totale portafoglio UBI Finance
325.025
55.444
78.172
71.995
24.707
1.156
14.606.635
1.602.648
2.707.970
3.406.785
1.254.844
2.023.994
Per completezza d’informazione nella tabella seguente si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato ceduto da UBI Banca in base
alla classificazione nel bilancio di quest’ultima (in termini di valore netto di bilancio):
Tipologia di crediti
Valore di bilancio
(migliaia di euro)
Crediti in bonis
2.153.186
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
1.596
Crediti ristrutturati
0
Crediti incagliati
122
Crediti in sofferenza
0
TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA ad UBI Finance
2.154.904
Nel corso dell’esercizio 2013 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per ca. 1,4 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli
dei diversi Originator:
Tipologia di crediti
Portafoglio
complessivo
di cui Bre
di cui Banco
di Brescia
1.385.192
189.006
275.291
di cui di cui Banca
Banca Pop. Pop. Ancona
Bergamo
di cui UBI
Banca
di cui Banca
Pop. Comm.
e industria
di cui Banca
Carime
di cui Banca
di Valle
Camonica
di cui UBI
Banca
Private
24.806
231.545
124.258
29.401
21.234
(dati in migliaia di euro)
Incassi esercizio 2013
335.928
153.723
Nell’ambito dei 10 miliardi di emissioni previste dal Programma, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi
9 miliardi di euro; nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni:
N. serie
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data di scadenza
Capitale (*)
1 (pubblica)
IT0004533896
UBI BANCA 3,625% CB due 23/9/2016
23/09/2009
23/09/2016
1.000.000.000
2 (pubblica)
IT0004558794
UBI BANCA 4,000% CB due 16/12/2019
16/12/2009
16/12/2019
1.000.000.000
3 (privata)
IT0004599491
UBI BANCA TV CB due 30/04/2022
30/04/2010
30/04/2022
193.181.820
4 (pubblica)
IT0004619109
UBI BANCA 3,375% CB due 15/09/2017
15/09/2010
15/09/2017
1.000.000.000
5 (pubblica)
IT0004649700
UBI BANCA 3,125% CB due 18/10/2015
18/10/2010
18/10/2015
500.000.000
6 (pubblica)
IT0004682305
UBI BANCA 5,250% CB due 28/01/2021
28/01/2011
28/01/2021
1.000.000.000
7 (pubblica)
IT0004692346
UBI BANCA 4,500% CB due 22/02/2016
22/02/2011
22/02/2016
750.000.000
8 (privata)
IT0004777444
UBI BANCA TV CB due 18/11/2021
18/11/2011
18/11/2021
222.200.000
9 (privata)
IT0004799331
UBI BANCA TV CB due 17/02/2014
22/02/2012
17/02/2014
250.000.000
10 (privata)
IT0004799349
UBI BANCA TV CB due 18/02/2014
22/02/2012
18/02/2014
250.000.000
11 (privata)
IT0004799091
UBI BANCA TV CB due 19/02/2014
22/02/2012
19/02/2014
250.000.000
12.a (pubblica)
IT0004966195
UBI BANCA TV CB due 14/10/2020 (tranche 1)
14/10/2013
14/10/2020
1.250.000.000
12.b (privata)
IT0004983216
UBI BANCA TV CB due 14/10/2020 (tranche 2)
19/12/2013
14/10/2020
250.000.000
13 (privata)
IT0004983760
UBI BANCA TV CB due 23/12/2018
23/12/2013
24/12/2018
1.000.000.000
Note: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio.
Tutte le obbligazioni sopra indicate presentano, alla data del 31 dicembre 2013, rating pari ad A+ (negative watch) da parte di Fitch e A2
(negative watch) da parte di Moody’s.
Per completezza di informazione segnaliamo che nel mese di febbraio 2014 è stata perfezionata una nuova emissione pubblica di 1 miliardo
di euro, che ha ricevuto anch’essa i rating sopra indicati. Queste la caratteristiche della nuova emissione:
N. serie
14 (pubblica)
ISIN
IT0004992878
548 Relazioni e Bilanci 2013
Denominazione
UBI BANCA 3,125% CB due 05/02/2024
Data di
emissione
Data di scadenza
Capitale
05/02/2014
05/02/2024
1.000.000.000
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained”
Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di Obbligazioni Bancarie Garantite,
finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero sono sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno
utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo.
A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo, denominata UBI Finance CB2 S.r.l., con funzione di garante delle
emissioni della nuova serie di Covered Bond. Ad UBI Finance CB2 S.r.l. vengono ceduti dalle banche del Gruppo principalmente mutui
commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di
rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il Programma Retained
è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei
rating senior della Capogruppo UBI Banca.
A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in
essere non superiore ad Euro 5 miliardi.
Nel corso dell’esercizio 2013, è stata però prevista la possibilità che nell’ambito del Programma siano effettuate emissioni di Obbligazioni
Bancarie Garantite “pubbliche”. A tal fine è stata chiesta all’agenzia Fitch di attribuire un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating,
attribuito a fine 2013, è pari a BBB+ (negative watch).
Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha:
individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione;
individuato la struttura base dell’operazione , esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la
struttura finanziaria dell’operazione ed i test;
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano
già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma;
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite;
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo
valutato i profili giuridici del Programma.
•
•
•
•
•
•
Facciamo rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi
ed i rischi dell’operazione, mentre ci limitiamo a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto
indicato in precedenza:
A. Asset Swap: in considerazione della natura retained del programma e dell’assenza di un rating specifico sulle emissioni, non sono stati
stipulati contratti di swap relativi al portafoglio.
B. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la
Società Veicolo e controparti terze.
C. Conti correnti: per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono aperti presso UBI Banca International e non su Bank
of New York Mellon.
D. La liquidità generata dal Programma: in considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma
Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata
prevista in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si
dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della
propria quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da
parte di UBI Banca, in analogia con quanto avviene per il Programma da 10 miliardi.
L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca
Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012,
ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona,
Banca Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi
incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME, mentre UBI Banca Private ha aderito anch’essa al secondo programma di Covered
Bond, ma non ha effettuato finora alcuna cessione di attivi.
Nel corso dell’esercizio 2013 sono state perfezionate nuove cessioni per circa 700 milioni di euro; anche in questo caso il conferimento dei
nuovi portafogli è avvenuto in due tranches: la prima, in data 1 aprile 2013, cui hanno aderito il Banco di Brescia (per circa 104 milioni di
euro), la Banca Popolare di Ancona (per circa 97 milioni di euro), la Banca Popolare Commercio ed Industria (per circa 69 milioni di euro)
e Banca Carime (per circa 52 milioni di euro); la seconda, in data 1 dicembre 2013, alla quale hanno partecipato Banca Regionale Europea
(153 milioni di euro), Banca Popolare di Bergamo (249 milioni di euro) e Banca di Valle Camonica (46 milioni di euro).
Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente,
ammontava al 31 dicembre 2013 a poco meno di 3,2 miliardi di euro complessivi.
Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per
classe qualitativa dei crediti al 31.12.2013:
Tipologia di crediti
Portafoglio
complessivo
di cui Bre
di cui Banco
di Brescia
di cui Banca
Pop. Bergamo
di cui Banca
Pop. Ancona
di cui Banca
Pop. Comm.
e Industria
di cui
Banca
Carime
di cui Banca
di Valle
Camonica
2.640.088
426.644
3.066.732
110.463
3.177.195
532.554
68.500
601.054
11.319
612.373
482.404
86.584
568.988
23.625
592.613
618.423
69.069
687.492
19.598
707.090
374.600
114.987
489.587
25.978
515.565
275.452
32.650
308.102
13.328
321.430
253.054
40.659
293.713
11.119
304.832
103.601
14.195
117.796
5.497
123.293
(Importo Debito residuo capitale - dati in migliaia di euro)
Crediti performing
Crediti delinquent
Collateral Portfolio (1+2)
Crediti defaulted
Totale portafoglio UBI Finance
Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB 2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Subservicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun
Originator, con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo.
Nota Integrativa 549
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2013:
Tipologia di crediti
Portafoglio
complessivo
di cui Bre
di cui Banco
di Brescia
di cui Banca
Pop. Bergamo
di cui Banca
Pop. Ancona
di cui Banca
Pop. Comm.
e Industria
di cui
Banca
Carime
di cui Banca
di Valle
Camonica
398.360
66.440
95.821
68.702
62.854
49.123
42.283
13.137
(dati in migliaia di euro)
incassi esercizio 2013
Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond, entrambe nell’esercizio 2012, per complessivi 2,3 miliardi
di euro. Riportiamo di seguito le rispettive caratteristiche:
N. serie
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data di scadenza
Capitale
1 (retained)
IT0004818701
UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018
28/05/2012
28/05/2018
1.620.000.000
2 (retained)
IT0004864663
UBI BANCA TV CB2 due 29/10/2022
29/10/2012
29/10/2022
500.000.000
D. Modelli per la misurazione del rischio di credito
In merito alla misurazione del rischio di credito, il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo
PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante
dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il
modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza.
SEZIONE 2 - Rischi di mercato
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesseportafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato.
Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2013 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre):
Massima Perdita Accettabile UBI Trading Book
Euro 119,2 milioni
Early Warning su Massima Perdita Accettabile
70% MPA
Limite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book Euro 24,8 milioni
Early Warning su VaR 80% VaR
•
•
•
•
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione rimborso
anticipato
- altri
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
550 Relazioni e Bilanci 2013
A vista
-
Fino a 3 mesi
622
622
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
49.946
49.946
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
1.437.605
1.437.605
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
1.076.582
1.076.582
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
-
Oltre
10 anni
15.568
15.568
Durata
indeterminata
-
(73.118)
-
618
4
326.592
(1.010)
75.850
75.850
(1.010)
89.468
90.478
49.946
600.202
652
652
41.280
40.628
1.437.605
309.165
309.165
87.365
31
31
1.076.582
624.513
624.513
(483.507)
356
356
1.290
934
20.926
20.926
151.891
-
15.568
261.099
-
-
(73.118)
(73.118)
222.511
295.629
327.602
49.698
3.902.227
3.852.529
277.904
25.061.964
24.784.060
599.550
(554)
170.132
170.686
600.104
5.944.709
5.344.605
87.365
(83.269)
311.320
394.589
170.634
3.268.434
3.097.800
(483.863)
(25.612)
232.299
257.911
(458.251)
8.341.435
8.799.686
151.891
(10.552)
85.401
95.953
162.443
6.403.542
6.241.099
261.099
(18.813)
3.567.587
3.586.400
279.912
1.872.968
1.593.056
-
1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(144.432)
(12.755)
140.344
(101.008)
(362)
22.478
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(144.432)
(12.755)
140.344
(101.008)
(362)
22.478
-
-
2.704
-
80.769
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
108.628
106.187
234.218
60.981
-
-
-
+ Posizioni corte
-
105.924
106.187
153.449
60.981
-
-
-
- Altri derivati
-
(147.136)
(12.755)
59.575
(101.008)
(362)
22.478
-
+ Posizioni lunghe
-
658.524
6.465
101.226
148.999
36.256
22.478
-
+ Posizioni corte
-
805.660
19.220
41.651
250.007
36.618
-
-
1.3 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione STERLINA INGLESE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(6.448)
-
(678)
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(6.448)
-
(678)
-
-
-
-
-
7.930
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
19.700
6.402
1.241
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
11.770
6.402
1.241
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(14.378)
-
(678)
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
45.633
-
71
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
60.011
-
749
-
-
-
-
Nota Integrativa 551
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.4 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(444.029)
(190.008)
(367)
358
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(444.029)
(190.008)
(367)
358
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
4.777
290
387
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
4.777
290
387
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(444.029)
(190.008)
(367)
358
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
206.814
-
-
358
-
-
-
+ Posizioni corte
-
650.843
190.008
367
-
-
-
-
1.5 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO CANADESE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(282)
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(282)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
2.809
1.916
-
100
-
-
-
+ Posizioni corte
-
2.809
1.916
-
100
-
-
-
- Altri derivati
-
(282)
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
12.729
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
13.011
-
-
-
-
-
-
552 Relazioni e Bilanci 2013
1.6 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione YEN GIAPPONE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(11.545)
(59)
96
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(11.545)
(59)
96
-
-
-
-
-
(2.744)
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
1.290
1.777
69
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
4.034
1.777
69
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(8.801)
(59)
96
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
194.108
-
96
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
202.909
59
-
-
-
-
-
1.7 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(118.362)
233
(2.635)
(324)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(118.362)
233
(2.635)
(324)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
4.301
4.016
539
60.247
-
-
-
+ Posizioni corte
-
4.301
4.016
539
60.247
-
-
-
- Altri derivati
-
(118.362)
233
(2.635)
(324)
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
21.466
15.617
310
931
-
-
-
+ Posizioni corte
-
139.828
15.384
2.945
1.255
-
-
-
Nota Integrativa 553
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i
principali Paesi del mercato di quotazione
Quotati
Tipologia operazioni/Indice quotazione
Non quotati
ITALIA
A. Titoli di capitale
3.864
445
- posizioni lunghe
3.864
445
-
-
- posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
(1)
-
6
-
7
-
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C. Altri derivati su titoli di capitale
59
-
- posizioni lunghe
59
-
- posizioni corte
-
D. Derivati su indici azionari
-
-
- posizioni lunghe
-
-
- posizioni corte
-
-
La voce A. Titoli di capitale posizioni lunghe, si riferisce ai titoli di capitale di proprietà in valute diverse dall’euro; i derivati si riferiscono a
contratti futures su indici azionari e su titoli di capitale.
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2013 per i portafogli di Trading di UBI Banca.
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2013.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2013
17.000.000
16.000.000
15.000.000
14.000.000
13.000.000
12.000.000
11.000.000
10.000.000
9.000.000
13
13
20
2.
.1
31
.1
1.
20
13
Portafoglio di Trading di UBI Banca
30
.1
0.
20
13
31
.0
9.
20
13
30
.0
8.
20
13
31
.0
7.
20
13
31
.0
6.
20
13
30
31
.0
5.
20
13
30
.0
4.
20
13
31
.0
3.
20
13
28
.0
2.
20
13
20
1.
.0
31
31
.1
2.
20
12
8.000.000
31.12.2013
Rischio cambio
1.096.412
Rischio tasso
1.644.863
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
161.084
14.012.264
296.668
Effetto diversificazione(1)
(1.980.313)
Totale
15.230.978
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
Analisi di Backtesting
L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo
calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente.
554 Relazioni e Bilanci 2013
Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2013.
UBI Banca Trading Book: Backtesting 2013
Milioni
VaR
9
P&L
6
3
0
-3
-6
-9
-12
-15
-18
02.01
23.01
13.02
06.03
27.03
17.04
08.05
29.05
19.06
10.07
31.07
21.08
11.09
02.10
23.10
13.11
04.12
25.12
Analisi di Stress Test
Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con
l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure
necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso.
Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo
termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità.
Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca.
Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca
Dati al 31.12.13
UBI TRADING BOOK 31.12.13
UBI BANKING BOOK 31.12.13
TOTALE UBI 31.12.13
Variazione NAV
Variazione NAV
Variazione NAV
Risk Factors
Shock
IR
Shock +1bp
-267.810
-0,01%
-2.747.609
-0,02%
-3.015.419
-0,02%
Risk Factors
Shock
IR
Shock -1bp
260.151
0,01%
2.747.517
0,02%
3.007.668
0,02%
Risk Factors
Shock
IR
Shock +100bp
-23.692.088
-0,78%
-275.479.348
-2,48%
-299.171.436
-2,11%
Risk Factors
Shock
IR
Shock -100bp
15.136.599
0,50%
206.864.701
1,86%
222.001.300
1,57%
Risk Factors
Shock
IR
Bear Steepening
1.303.309
0,04%
30.752.671
0,28%
32.055.980
0,23%
Risk Factors
Shock
IR
Bull Steepening
4.557.900
0,15%
70.535.028
0,63%
75.092.928
0,53%
Risk Factors
Shock
IR
Bear Flattening
-3.928.750
-0,13%
-77.103.676
-0,69%
-81.032.426
-0,57%
Risk Factors
Shock
IR
Bull Flattening
8.394.125
0,28%
-2.686.575
-0,02%
5.707.550
0,04%
Risk Factors
Shock
Equity
+10%
455.517
0,02%
26.152.060
0,24%
26.607.577
0,19%
Risk Factors
Shock
Equity
-10%
-455.517
-0,02%
-26.152.060
-0,24%
-26.607.577
-0,19%
Risk Factors
Shock
Volatility
+20%
58.212
0,00%
1.855.257
0,02%
1.913.469
0,01%
Risk Factors
Shock
Volatility
-20%
20.746
0,00%
-1.969.901
-0,02%
-1.949.155
-0,01%
Risk Factors
Shock
Forex
+15%
10.758.101
0,36%
-845.052
-0,01%
9.913.049
0,07%
Risk Factors
Shock
Forex
-15%
-19.648.430
-0,65%
845.052
0,01%
-18.803.378
-0,13%
Risk Factors
Shock
Credit Spread
Flight to quality scenario
-33.897.876
-1,12%
-617.111.341
-5,55%
-651.009.217
-4,60%
-41.248.616
-1,36%
-641.500.523
-5,77%
-682.749.139
-4,83%
L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli
governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su
tasso all’interno dei portafogli di UBI).
Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book.
Nota Integrativa 555
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2013 per i portafogli di Banking di UBI Banca.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2013
240.000.000
230.000.000
220.000.000
210.000.000
200.000.000
190.000.000
180.000.000
170.000.000
31
.1
2.
20
13
30
.1
1.
20
13
31
.1
0.
20
13
30
.0
9.
20
13
31
.0
8.
20
13
31
.0
7.
20
13
30
.0
6.
20
13
31
.0
5.
20
13
30
.0
4.
20
13
31
.0
3.
20
13
31
.0
1.
20
13
28
.0
2.
20
13
31
.1
2.
20
12
160.000.000
Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund.
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2013.
Portafoglio di Banking di UBI Banca
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
31.12.2013
58.633
25.766.718
7.399.063
178.354.430
441.772
Effetto diversificazione(1)
(26.464.679)
Totale
185.555.937
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
556 Relazioni e Bilanci 2013
2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario
Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla
sezione 2.1.
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk);
sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk).
•
•
Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato
dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che
individua metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore
economico del Gruppo.
La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale
dall’Area Rischi di Gestione della Capogruppo, che provvede su base mensile:
ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli
dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva;
ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione
di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista.
Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al
fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning.
L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi
e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza.
L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e
prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente.
Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su
un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno
della vischiosità) sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento
dei flussi in scadenza.
La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2013 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista
rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early
Warning pari al 10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking Book). Il valore da confrontare
con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso
(shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi).
Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI
Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi
strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario.
Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato.
•
•
B. Attività di copertura del fair value
Nel corso dell’esercizio 2013 sono state poste in essere coperture specifiche per il tramite di strumenti finanziari derivati al fine di ridurre
l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse.
In particolare, hanno formato oggetto di copertura:
• le attività finanziarie available for sale a tasso fisso per complessivi circa 3,04 miliardi di euro di nominale;
• impieghi (copertura specifica) per circa 64 milioni di euro di nominale;
• e missioni obbligazionarie (copertura specifica) a tasso fisso per complessivi circa 13,18 miliardi di euro di nominale, di cui Covered Bond
circa 1,5 miliardi di euro nominale.
I contratti derivati utilizzati sono stati del tipo Interest Rate Swap.
L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Risk Management della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di
efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della
copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Per UBI Banca non sono presenti relazioni di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge).
Nota Integrativa 557
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Durata
indeterminata
13.233.213
15.280.374
4.657.624
3.616.224
13.098.500
1.877.650
2.860.754
-
163.647
2.635.779
1.486.714
3.270.087
10.469.911
875.689
1.881.065
-
13.038
835.349
10.016
10.413
43.501
56.839
-
-
150.609
1.800.430
1.476.698
3.259.674
10.426.410
818.850
1.881.065
-
3.097.460
6.027.893
407.542
71.234
8
-
-
-
x
776.842
x
x
x
x
x
x
3.097.460
5.251.051
407.542
71.234
8
-
-
-
9.972.106
6.616.702
2.763.368
274.903
2.628.581
1.001.961
979.689
-
- c/c
1.282.727
-
-
-
-
2.306
-
-
- altri finanziamenti
8.689.379
6.616.702
2.763.368
274.903
2.628.581
999.655
979.689
-
- con opzione di rimborso anticipato
145.852
3.126.152
713.717
244.200
2.418.051
628.635
914.684
-
8.543.527
3.490.550
2.049.651
30.703
210.530
371.020
65.005
-
2. Passività per cassa
4.604.479
31.587.758
6.876.880
1.946.282
11.983.959
3.741.044
43.869
-
1.200.869
5.840.661
239
91.789
4.492
7.387
12.905
-
- altri
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
608.996
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
591.873
5.840.661
239
91.789
4.492
7.387
12.905
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
-
-
-
-
-
91.789
4.492
7.387
12.905
-
18.397.656
1.413.656
861.860
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
872.460
18.397.656
1.413.656
861.860
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
243.223
7.349.441
5.462.985
992.633
11.979.467
3.733.657
30.964
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- altri
3. Derivati finanziari
239
3.160.026
- c/c
5.840.661
2.287.566
591.873
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
- Posizioni lunghe
856
111.145
247.628
11.131
36.850
37.709
30.964
-
242.367
7.238.296
5.215.357
981.502
11.942.617
3.695.948
-
-
361
-
-
-
-
-
-
-
361
-
-
-
-
-
-
-
(7.861)
(10.200.683)
2.842.695
696.197
6.159.910
1.156.316
(1.347.641)
-
-
-
11.640
1.646
(216.188)
(344.578)
(102.332)
-
-
-
11.640
1.646
(216.188)
(344.578)
(102.332)
-
-
-
11.640
1.646
101
-
96
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
216.289
344.578
102.428
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
(7.861)
(10.200.683)
2.831.055
694.551
6.376.098
1.500.894
(1.245.309)
-
(7.861)
(1.746.788)
(94.430)
(88.433)
1.289.215
107.129
489.913
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
-
52.313
1.081
187.589
2.047.502
166.108
489.913
-
7.861
1.799.101
95.511
276.022
758.287
58.979
-
-
-
(8.453.895)
2.925.485
782.984
5.086.883
1.393.765
(1.735.222)
-
-
4.089.476
3.567.249
817.051
5.855.678
1.895.181
-
-
-
12.543.371
641.764
34.067
768.795
501.416
1.735.222
(50.568)
50.568
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
1.942.298
1.039.845
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
1.992.866
989.277
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
558 Relazioni e Bilanci 2013
1.2 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: DOLLARO STATI UNITI
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
26.309
533.680
25.004
725
24.515
-
-
-
593
9.576
-
-
24.248
-
-
-
593
9.576
-
-
24.248
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15.054
104.113
5.173
725
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
15.054
104.113
5.173
725
-
-
-
-
10.662
419.991
19.831
-
267
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
10.660
419.991
19.831
-
267
-
-
-
6
15.135
-
-
-
-
-
-
10.654
404.856
19.831
-
267
-
-
-
362.510
89.439
-
-
-
-
-
-
61.661
-
-
-
-
-
-
-
61.661
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
300.849
89.439
-
-
-
-
-
-
300.841
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
8
89.439
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
21.753
-
-
(21.753)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
21.753
-
-
(21.753)
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
21.753
-
-
(21.753)
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
21.753
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
21.753
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 559
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.3 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: STERLINA INGLESE
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Durata
indeterminata
1.745
8.002
4.103
-
24.497
-
-
-
715
-
4.103
-
24.497
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
715
-
4.103
-
24.497
-
-
-
950
-
-
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
950
-
-
-
-
-
-
-
80
8.002
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
80
8.002
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
80
8.002
-
-
-
-
-
-
24.854
1.199
-
-
-
-
-
-
1.164
-
-
-
-
-
-
-
1.164
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
23.690
1.199
-
-
-
-
-
-
23.690
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
1.199
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
26.388
-
-
(26.388)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
26.388
-
-
(26.388)
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
26.388
-
-
(26.388)
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
26.388
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
26.388
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
560 Relazioni e Bilanci 2013
1.4 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: FRANCO SVIZZERO
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
9.923
614.110
29.284
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
9.765
612.904
6.517
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
9.765
612.904
6.517
-
-
-
-
-
158
1.206
22.767
-
-
-
-
-
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
158
1.206
22.767
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
158
1.206
22.767
-
-
-
-
-
23.931
-
-
-
-
-
-
-
119
-
-
-
-
-
-
-
119
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
23.812
-
-
-
-
-
-
-
23.812
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 561
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.5 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: DOLLARO CANADESE
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Durata
indeterminata
1.613
1.363
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.613
1.363
-
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
1.613
1.363
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.880
1.022
-
-
-
-
-
-
20
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
20
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
1.860
1.022
-
-
-
-
-
-
1.860
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
1.022
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
562 Relazioni e Bilanci 2013
1.6 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: YEN GIAPPONE
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
4.515
4.257
69
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
4.515
4.257
69
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
4.515
4.257
69
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
531
-
-
-
-
-
-
-
5
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
5
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
526
-
-
-
-
-
-
-
526
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 563
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.7 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Durata
indeterminata
23.797
106.840
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
10.680
7.400
-
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
10.680
7.400
-
-
-
-
-
-
13.117
99.440
-
-
-
-
-
-
12.609
-
-
-
-
-
-
-
508
99.440
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
508
99.440
-
-
-
-
-
-
6.461
3.765
-
-
-
-
-
-
23
-
-
-
-
-
-
-
23
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
6.438
3.765
-
-
-
-
-
-
6.437
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
1
3.765
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
(2.426)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
-
-
-
-
(2.426)
-
-
-
-
-
-
-
(2.426)
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
2.426
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
(3.279)
(3.279)
-
-
-
-
-
-
-
(3.279)
-
-
-
-
-
-
3.279
-
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Per UBI Banca, l’indicatore di sensitivity da considerare, includendo nel calcolo anche il profilo comportamentale delle poste a vista secondo
il modello interno stimato, è associato ad uno scenario di shift parallelo della curva dei tassi pari a -100 b.p.
L’indicatore, al netto dell’impatto derivante dal fenomeno relativo alle estinzioni anticipate, si attesta a -115,79 milioni di euro (-125,83
milioni di euro al 31 dicembre 2012).
L’indicatore risente dell’incorporazione di B@nca 24-7 Spa e Centrobanca Spa in UBI Banca.
564 Relazioni e Bilanci 2013
La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate nei periodi citati in uno scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari
a +200 bp, coerentemente con quanto richiesto dalla normativa prudenziale, rapportate al patrimonio di vigilanza di fine periodo.
Indicatori di rischiosità - valori puntuali
31.12.2013
31.12.2012
2,90%
5,68%
shift parallelo di +200 bp
sensitivity/patrimonio di vigilanza
Al 31 dicembre 2013, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a
-136,97 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in 38,88 milioni di euro.
Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso di
interesse.
Profilo del Gap di periodo (Milioni)
10000
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati copertura
Estinzioni anticipate
Gap Complessivo
5000
0
-5000
-10000
-15000
-20000
VISTA
1M
3M
6M
Sbilancio
2.434,35 -13.677,07 4.011,33 -1.023,40
Attivo/Passivo
Derivati di
- -5.002,48 -5.057,61 1.552,88
copertura
Estinzioni
7,24
12,80
17,75
Anticipate
Gap
2.434,35 -18.679,55 -1.046,28
529,48
Complessivo
1Y
1.058,88
813,59
28,36
1.872,47
3Y
5Y
7Y
10Y
15Y
20Y
Oltre
692,07
-2.709,53
-156,60
420,57
922,70
1.025,48
4.056,60 1.773,48
1.892,75
-18,98
-4,16
-2,67
-3,39
12,19
12,23
17,73
-13,89
-51,89
-97,40
3.906,11 2.465,55
-816,79
-175,59
416,41
920,03
1.022,09
-150,49
54,89
2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta
in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe
e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli
investimenti in OICR.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di
tasso di interesse.
Nota Integrativa 565
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Informazioni di natura quantitativa
L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo.
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Voci
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni Lunghe
+ Posizioni Corte
- Altri derivati
+ Posizioni Lunghe
+ Posizioni Corte
Totale attività
Totale passività
Sbilancio (+/-)
Valute
Dollari usa
Sterline
Yen
Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre valute
Totale
617.401
34.418
7.168
125.063
450.752
5.207
451.951
390.290
61.661
83.472
510.014
426.542
(179.205)
579.730
758.935
1.712.352
1.637.428
74.924
38.347
29.315
950
8.082
3.226
26.053
24.890
1.163
7.930
27.343
19.413
(15.056)
45.704
60.760
114.620
106.226
8.394
8.841
8.841
312
532
527
5
(2.744)
3.137
5.881
(8.764)
194.204
202.968
206.494
209.381
(2.887)
2.977
2.977
512
2.903
2.883
20
4.825
4.825
(282)
12.729
13.011
21.043
20.739
304
653.317
629.185
24.132
4.826
23.931
23.812
119
5.455
5.455
(634.044)
207.173
841.217
870.771
870.603
168
130.645
18.079
112.566
1.104
10.227
10.203
24
69.104
69.104
(121.087)
35.221
156.308
236.074
235.639
435
1.451.528
63.733
7.168
785.095
595.532
15.187
515.597
452.605
62.992
88.658
619.878
531.220
(958.438)
1.074.761
2.033.199
3.161.354
3.080.016
81.338
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2).
2.4 Gli strumenti derivati
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
566 Relazioni e Bilanci 2013
31.12.2013
31.12.2012
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
56.901.293
8.481.760
48.419.533
4.704.640
2.427.028
2.277.612
21.820
61.627.753
61.839.886
1.240.405
75.850
1.164.555
109
109
1.240.514
994.355
70.996.463
4.865.791
66.130.672
2.898.374
22.855
2.875.519
73.894.837
70.775.830
693.493
693.493
54.703
42.600
12.103
748.196
686.321
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
31.12.2013
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
31.12.2012
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
20.571.883
-
18.548.565
-
4.299.106
-
125.000
-
16.272.777
-
18.423.565
-
c) Forward
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
2. Titoli di capitale e indici azionari
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
-
-
-
3. Valute e oro
e) Altri
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Merci
5. Altri sottostanti
-
-
-
-
Totale
20.571.883
-
18.548.565
-
Valori medi
18.015.906
-
17.563.325
-
Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a
operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e
prestiti obbligazionari di propria emissione.
A.2.2 Altri derivati
31.12.2013
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
31.12.2012
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
-
-
-
-
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
-
-
-
-
1.141.654
-
1.729.434
-
1.141.654
-
1.729.434
-
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
-
-
-
3. Valute e oro
e) Altri
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Merci
5. Altri sottostanti
-
-
-
-
Totale
1.141.654
-
1.729.434
-
Valori medi
1.141.417
-
1.765.539
-
Nota Integrativa 567
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
Fair value positivo
Fair value positivo
31.12.2013
31.12.2012
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
604.993
158
1.424.233
1.744
29.005
86
418
1.675
554.554
-
1.397.652
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.401
-
26.163
69
-
72
-
1.033
-
-
-
215.310
-
925.693
-
-
-
-
-
215.310
-
925.693
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest rate swap
-
-
-
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
Totale
568 Relazioni e Bilanci 2013
-
-
-
-
820.303
158
2.349.926
1.744
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value negativo
Fair value negativo
31.12.2013
31.12.2012
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
551.777
52
1.389.220
69
23.116
3
1.454
-
506.613
-
1.362.065
-
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
21.054
-
25.701
-
-
49
-
69
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
994
-
-
-
377.702
-
1.307.735
-
-
-
-
-
377.702
-
1.307.735
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest rate swap
-
-
-
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
Totale
-
-
-
-
929.479
52
2.696.955
69
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi
per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
- valore nozionale
-
-
19.568.673
12.702.096
-
1.385.130
-
- fair value positivo
-
-
201.486
69.379
-
117.850
-
- fair value negativo
-
-
55.438
50.520
-
930
-
- esposizione futura
-
-
82.918
53.081
-
13.320
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
2.709.445
633.718
592
-
-
- fair value positivo
-
-
30.413
200
-
-
-
- fair value negativo
-
-
5.815
17.478
24
-
-
- esposizione futura
-
-
27.063
6.337
6
-
-
- valore nozionale
-
-
10.917
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
877
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
150
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
1.113
-
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
Nota Integrativa 569
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi
per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
- valore nozionale
-
-
21.984.694
1.220.650
-
40.050
-
- fair value positivo
-
-
172.281
8.735
-
-
-
- fair value negativo
-
-
370.069
34.674
-
2.213
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
1.057.406
303.478
-
-
-
- fair value positivo
-
-
2.514
1.103
-
-
-
- fair value negativo
-
-
11.762
1.861
-
-
-
- valore nozionale
-
-
9.518
1.385
-
-
-
- fair value positivo
-
-
100
56
-
-
-
- fair valure negativo
-
-
739
104
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
5.000
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
1.662
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
75
-
-
-
3.275
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
6.637
8.290
682.821
440.631
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
661
33.854
37.583
195
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
4) Altri valori
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
570 Relazioni e Bilanci 2013
A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
- valore nozionale
-
-
17.739.214
2.337.669
-
490.000
-
- fair value positivo
-
-
197.705
17.605
-
-
-
- fair value negativo
-
-
272.414
102.233
-
1.393
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
19.624.764
20.701.982
21.301.006
61.627.752
15.391.482
20.208.805
21.301.006
56.901.293
-
-
-
-
4.213.632
491.007
-
4.704.639
19.650
2.170
-
21.820
3.868.875
12.942.038
4.902.624
21.713.537
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
3.817.668
12.488.463
4.265.752
20.571.883
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
51.207
453.575
636.872
1.141.654
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
-
-
-
-
B.4 Derivati finanziari su altri valori
-
-
-
-
B) Portafoglio bancario
Totale 31.12.2013
23.493.639
33.644.020
26.203.630
83.341.289
Totale 31.12.2012
31.133.089
39.403.839
23.635.911
94.172.839
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC.
Nota Integrativa 571
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B. Derivati creditizi
B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e medi
Categorie di operazioni
Portafoglio di negoziazione di vigilanza
su un singolo
soggetto
Portafoglio bancario
su più soggetti
(basket)
su un singolo
soggetto
su più soggetti
(basket)
1. Acquisti di protezione
a) Credit default products
415.000
-
-
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
-
-
d) Altri
-
-
-
-
Totale 31.12.2013
415.000
-
-
-
Valori medi
415.000
-
-
-
Totale 31.12.2012
415.000
-
-
-
2. Vendite di protezione
a) Credit default products
-
-
-
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
-
-
d) Altri
-
-
-
-
Totale 31.12.2013
-
-
-
-
Valori medi
-
-
-
-
Totale 31.12.2012
-
-
-
-
I Credit default products si riferiscono a contratti derivati creditizi stipulati nell’ambito delle emissioni delle preference shares di Banca
Popolare di Bergamo Llc per 300 milioni di euro, Banca Popolare Commercio e Industria Funding Llc per 115 milioni di euro.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value positivo
Fair value positivo
31.12.2013
31.12.2012
A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Credit default products
-
2.285
b) Credit spread products
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
d) Altri
-
-
B. Portafoglio bancario
a) Credit default products
-
-
b) Credit spread products
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
d) Altri
-
-
-
2.285
Totale
572 Relazioni e Bilanci 2013
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Governi
e Banche
Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri
soggetti
- valore nozionale
-
-
-
415.000
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
(645)
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
(41.500)
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
Negoziazione di vigilanza
1) Acquisto protezione
2) Vendita protezione
Portafoglio bancario
1) Acquisto protezione
2) Vendita protezione
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti rientranti in accordi
di compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno
e fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata"
A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata"
-
-
-
-
415.000
-
-
415.000
B) Portafoglio bancario
B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata"
-
-
-
-
B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata"
-
-
-
-
Totale 31.12.2013
415.000
-
-
415.000
Totale 31.12.2012
-
-
415.000
415.000
Nota Integrativa 573
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario - Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi.
C. Derivati finanziari e creditizi
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
Non si rilevano derivati finanziari e creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.
SEZIONE 3 - Rischio di liquidità
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Le Policy interne prevedono che la gestione della liquidità per conto delle Società del Gruppo - fatta eccezione per IW Bank Spa e per le
controllate estere - sia accentrata presso l’Area ALMO e Funding della Capogruppo.
Il monitoraggio ed il controllo del rischio di liquidità sono effettuati dall’Area Risk Management della Capogruppo, principalmente tramite la
verifica dell’equilibrio strutturale delle poste attive e passive e del grado di copertura del fabbisogno di liquidità della banca. Quest’ultimo
è determinato a partire dai gap per scadenza fra poste sensibili attive e passive (ad eccezione delle poste attive prontamente liquidabili
che costituiscono la liquidità disponibile).
Per una descrizione dettagliata del processo di gestione e dei metodi di misurazione del rischio di liquidità si rinvia alla specifica sezione
del Bilancio Consolidato.
574 Relazioni e Bilanci 2013
Nota Integrativa 575
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
19.777
1.992.866
8.809
(1.984.057)
-
989.277
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
989.277
504.758
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
560.619
- Posizioni lunghe
55.861
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(919.141)
433.653
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
2.111
B.2 Titoli di debito
3.359.334
B.1 Depositi e conti correnti
608.996
3.795.099
Passività per cassa
- Clientela
9.919.927
- Clientela
2.750.339
3.097.439
- Banche
- Banche
13.017.366
423.731
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
10.176
-
A.2 Altri titoli di debito
13.451.273
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.268
179
(1.089)
369.594
534.532
164.937
163.848
3.514.246
3.288
-
1.816.562
1.816.562
5.334.097
1.064.463
2.122.616
3.187.079
-
4
-
3.187.083
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
100.450
-
(100.450)
6.061
39
(6.023)
17.169
26.001
8.832
(97.641)
525.409
4.220
-
2.425.891
2.425.891
2.955.520
57.169
331.012
388.181
-
1.956
10.013
400.150
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.044.668
1.044.668
888.827
-
(888.827)
5.650
8.389
2.739
715.430
853.141
137.711
296.291
1.553.953
213.722
-
974.525
974.525
2.742.200
354.996
1.480.341
1.835.337
-
1
-
1.835.338
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
415.000
415.000
-
-
2.082
-
32.606
32.606
-
-
-
35.034
48.585
13.551
183.469
596.412
412.942
461.182
622.498
371.851
-
374.024
374.024
1.368.373
631.928
938.267
1.570.195
-
257.671
67.456
1.895.322
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
1.493
-
2.455
2.455
-
-
-
45.931
58.460
12.529
170.500
385.248
214.748
231.226
186.286
2.680.220
-
540.860
540.860
3.407.366
847.975
485.430
1.333.405
-
36.421
251.714
1.621.540
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
181.896
181.896
-
-
-
99.537
106.145
6.608
235.721
178.153
(57.568)
130.936
427.674
3.002.160
-
862.430
862.430
4.292.264
923.329
132.925
1.056.254
-
56.154
4.934.755
6.047.163
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO
Informazioni di natura quantitativa
-
-
-
-
-
-
-
8.767
-
680.132
680.132
-
-
-
-
-
-
278.596
64.634
(213.962)
474.937
13.362.854
18.499.459
-
-
-
31.862.313
5.163.744
232.796
5.396.540
-
2.906.296
10.728.805
19.031.641
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
42.306
42.306
-
-
-
-
-
-
447.093
165
(446.927)
(404.622)
1.006.663
5.466.698
-
-
-
6.473.360
5.363.946
13.432
5.377.378
-
1.074.432
2.815.001
9.266.811
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
776.842
776.842
-
-
1
776.843
Durata
indeterminata
576 Relazioni e Bilanci 2013
362.510
362.510
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
10.153
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
10.233
- Posizioni lunghe
80
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
80
-
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
-
B.2 Titoli di debito
61.661
34.826
- Clientela
- Clientela
15.023
- Banche
300.849
49.849
A.4 Finanziamenti
- Banche
5.940
A.3 Quote OICR
196
-
A.2 Altri titoli di debito
55.986
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
229.821
119.745
(110.076)
(110.076)
-
-
-
45.683
45.683
45.683
197.244
181
197.424
-
-
-
197.424
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
31.825
63.817
31.992
31.992
-
-
-
16.167
16.167
16.167
-
20.594
20.594
-
-
-
20.594
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
454.191
405.760
(48.431)
(48.431)
-
-
-
-
-
-
118.992
26.651
145.643
-
-
-
145.643
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
530
14
(515)
101.953
83.673
(18.280)
(18.795)
-
-
-
27.595
27.595
27.595
1.401
56.733
58.134
-
680
-
58.814
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15
15
119.500
106.745
(12.755)
(12.740)
-
-
-
-
-
-
2.806
5.181
7.987
-
-
-
7.987
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
526
20
(506)
167.356
230.113
62.757
62.251
-
-
-
-
-
-
11.490
727
12.217
-
680
-
12.897
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: USD
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
59.847
58.904
(943)
(943)
-
-
-
-
-
-
39.698
-
39.698
-
30.641
-
70.339
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50.775
-
50.775
-
-
-
50.775
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
Nota Integrativa 577
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
-
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni corte
-
Operazioni "fuori bilancio"
-
-
B.3 Altre passività
- Posizioni lunghe
-
119
B.2 Titoli di debito
- Clientela
23.812
23.932
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
23.932
159
- Clientela
Passività per cassa
9.643
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
9.802
-
A.4 Finanziamenti
9.802
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
226.778
205.953
(20.826)
(20.826)
-
-
-
-
-
-
-
219.623
219.623
-
-
-
219.623
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
22.512
-
(22.512)
(22.512)
-
-
-
-
-
-
-
4.890
4.890
-
-
-
4.890
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.519
3.772
254
254
-
-
-
-
-
-
-
1.711
1.711
-
-
-
1.711
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
402.758
1.814
(400.944)
(400.944)
-
-
-
-
-
-
-
386.808
386.808
-
-
-
386.808
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
190.298
290
(190.008)
(190.008)
-
-
-
-
-
-
-
6.520
6.520
-
-
-
6.520
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
754
387
(367)
(367)
-
-
-
-
-
-
1.218
-
1.218
-
-
-
1.218
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.3 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CHF
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
358
358
358
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
22.809
-
22.809
-
-
-
22.809
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
578 Relazioni e Bilanci 2013
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
57
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
57
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni corte
-
Operazioni "fuori bilancio"
-
-
B.3 Altre passività
- Posizioni lunghe
-
1.163
- Clientela
B.2 Titoli di debito
23.690
24.853
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
24.853
80
- Clientela
Passività per cassa
950
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
1.031
-
A.4 Finanziamenti
1.031
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.959
2.771
(18.188)
(18.188)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
420
467
47
47
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
39.415
39.996
581
581
-
-
-
-
-
-
5.998
-
5.998
-
-
-
5.998
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
300
56
(244)
5.504
16.617
11.112
10.868
-
-
-
1.200
1.200
1.200
-
-
-
-
699
-
699
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
228
47
(180)
3.886
3.886
-
(180)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
238
-
238
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
512
95
(417)
1.990
1.312
(678)
(1.095)
-
-
-
-
-
-
1.429
-
1.429
-
655
-
2.084
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.4 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: GPB
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
630
-
630
-
22.790
-
23.420
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.598
-
3.598
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
Nota Integrativa 579
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
-
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
23
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
23
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
B.3 Altre passività
- Posizioni corte
-
B.2 Titoli di debito
-
5
- Clientela
- Posizioni lunghe
527
531
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
531
-
Passività per cassa
- Clientela
4.515
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
4.515
-
A.4 Finanziamenti
4.515
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.054
1.644
(410)
(410)
-
-
-
-
-
-
-
346
346
-
-
-
346
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10.050
75
(9.975)
(9.975)
-
-
-
-
-
-
-
118
118
-
-
-
118
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
190.871
193.218
2.347
2.347
-
-
-
-
-
-
-
1.209
1.209
-
-
-
1.209
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.673
166
(3.507)
(3.507)
-
-
-
-
-
-
-
2.585
2.585
-
-
-
2.585
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.836
1.777
(59)
(59)
-
-
-
-
-
-
-
69
69
-
-
-
69
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
69
165
96
96
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.5 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: JPY
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
580 Relazioni e Bilanci 2013
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
144
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
144
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
- Posizioni corte
-
B.3 Altre passività
-
-
B.2 Titoli di debito
- Posizioni lunghe
20
- Clientela
1.861
1.881
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
1.881
-
Passività per cassa
- Clientela
1.613
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
1.613
-
A.4 Finanziamenti
1.613
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.870
2.823
(47)
(47)
-
-
-
1.023
1.023
1.023
-
1.363
1.363
-
-
-
1.363
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10.326
10.090
(235)
(235)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
285
285
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
308
308
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.6 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CAD
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
100
100
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
Nota Integrativa 581
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
6.461
6.461
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
-
B.3 Altre passività
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
3.279
-
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
(3.279)
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
450
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
454
- Posizioni lunghe
3
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(3.276)
-
B.2 Titoli di debito
Operazioni "fuori bilancio"
24
- Clientela
6.437
13.067
- Clientela
- Banche
10.678
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
23.744
-
A.4 Finanziamenti
23.744
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.269
2.269
-
-
-
-
-
-
19.824
4.771
(15.052)
(12.783)
-
-
-
3.766
3.766
3.766
-
6.196
6.196
-
-
-
6.196
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.010
1.010
-
-
-
-
-
-
16.731
8.061
(8.670)
(7.660)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 7 giorni a
15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
101.498
8.480
(93.018)
(93.018)
-
-
-
-
-
-
87.450
304
87.754
-
-
-
87.754
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.232
611
(1.621)
(1.621)
-
-
-
-
-
-
-
901
901
-
-
-
901
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
1.7 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Altre valute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14.417
14.650
234
234
-
-
-
-
-
-
621
-
621
-
-
-
621
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.868
233
(2.635)
(2.635)
-
-
-
-
-
-
9.647
-
9.647
-
-
-
9.647
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.696
-
(2.696)
(2.696)
-
-
-
-
-
-
1.862
-
1.862
-
-
-
1.862
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
2. Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio
Forme
tecniche
1. Cassa e disponibilità liquide
2. Titoli di debito
3. Titoli di capitale
Impegnate
VB
Non Impegnate
FV
VB
31.12.2013
FV
-
x
151.927
x
151.927
9.774.016
9.840.654
13.653.422
13.534.211
23.427.438
-
-
10.825.008
10.825.008
10.825.008
7.462.501
x
27.754.436
x
35.216.937
5. Altre attività finanziarie
-
x
1.255.551
x
1.255.551
6. Attività non finanziarie
-
x
3.037.784
x
3.037.784
17.236.517
9.840.654
56.678.128
24.359.219
73.914.645
4. Finanziamenti
Totale 31.12.2013
La voce 2. Titoli di debito contiene tutti i titoli di proprietà impegnati per 9.765,5 milioni di euro (come specificato in calce alla tabella
relativa alle Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni) e, in aggiunta, i titoli relativi a depositi cauzionali per assegni
circolari per 1,4 milioni di euro e per il cosiddetto mercato NEW MIC per 7,1 milioni di euro.
Per quanto concerne i finanziamenti impegnati la composizione attiene:
- attività cedute e non cancellate sottostanti l’emissione di Covered Bond per 2,1 miliardi di euro;
- attività cedute e non cancellate sottostanti l’operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa per 1,6 miliardi di euro;
- attività cedute e non cancellate sottostanti il sistema di regolamento ABACO per 1 miliardo di euro;
- i crediti oggetto di finanziamento a garanzia dei finanziamenti BEI per 0,9 miliardi di euro;
- depositi di marginazioni relative ai derivati ed ai PCT per 1,2 miliardi di euro;
- depositi cauzionali per 0,6 miliardi di euro.
3. Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio
Forme tecniche
Impegnate
Non Impegnate
31.12.2013
1. Attività finanziarie
14.286.972
1.225.416
15.512.388
- Titoli
14.286.972
1.225.416
15.512.388
- Altre
-
-
-
2. Attività non finanziarie
-
-
-
14.286.972
1.225.416
15.512.388
Totale 31.12.2013
I titoli impegnati non iscritti in bilancio si compongono di:
- titoli classe A inerenti l’ operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 1,2 miliardi di euro;
- titoli acquisiti tramite operazioni di P/T attivi con le banche del gruppo emessi dai veicoli attinenti le operazioni di cartolarizzazione ed
utilizzati per operazioni di rifinanziamento per l’importo di 4,2 miliardi di euro;
- titoli obbligazionari Covered Bond emessi, riacquistati e posti in garanzia per operazioni di rifinanziamento per 2,9 miliardi di euro;
- titoli obbligazionari emessi, riacquistati e posti in garanzia per il finanziamento BCE per 6 miliardi di euro.
Con riferimento alle medesime forme tecniche dei titoli posti a garanzia, le quote non impegnate si riferiscono a:
- titoli classe B inerenti l’ operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 0,2 miliardi di euro;
- titoli obbligazionari Covered Bond emessi, riacquistati non a garanzia per 1 miliardo di euro.
582 Relazioni e Bilanci 2013
SEZIONE 4 - Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Per rischio operativo s’intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e
sistemi interni, oppure da eventi esterni. Rientrano in tale definizione il rischio legale10 e di non conformità11, mentre sono esclusi il rischio
reputazionale12 e strategico13.
Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha
definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e dalla
responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e
localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale del Gruppo.
Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello
come di seguito descritti:
- Comitato Rischi Operativi (CRO): è l’organo consultivo e informativo per l’intero processo di gestione dei Rischi Operativi. La composizione,
le regole di funzionamento e le attribuzioni sono disciplinate dal Regolamento Generale Aziendale.
- Funzioni di Controllo di II livello: in coerenza con la normativa vigente14 tali attività sono demandate alle Funzioni Rischi Operativi e
Convalida Interna.
- Funzione di Controllo di III livello: in coerenza con le prescrizioni della Banca d’Italia tali attività sono demandate alla funzione di revisione
interna.
In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di
operatività:
- Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore Generale. Nelle altre entità giuridiche è
individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente
Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla
Policy di Gruppo;
- Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi
locale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema
di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo;
- Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto della Direzione Generale, ai responsabili delle
Direzioni (incluse quelle Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche quali la
gestione di:
- sicurezza logica;
- sicurezza fisica;
- disaster recovery e continuità operativa;
- prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008;
- attività di antiriciclaggio e antiterrorismo;
- controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005;
- reclami;
- intermediazione titoli;
- pratiche legali e fiscali.
Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in
relazione all’attività di competenza e di coordinare i Risk Owner di riferimento;
- Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato
il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel
corso delle attività quotidiane;
- Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata
l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite
operative;
- Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata
l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e
completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto.
Il sistema di misurazione
Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli
interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e
da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. Il modello implementato dal Gruppo UBI Banca tiene conto dei fattori del
contesto operativo e del sistema dei controlli interni mediante l’utilizzo di tecniche di Self Risk Assessment. Il Sistema di Gestione dei Rischi
Operativi del Gruppo è composto da:
10. Definito come il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi e regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie.
11. Definito come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative o in perdite finanziarie rilevanti in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti)
ovvero di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina).
12. Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca da parte di clienti, controparti,
azionisti, investitori o autorità di vigilanza.
13. Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato.
14. Circolare 263/2006 Banca d’Italia e successivi aggiornamenti.
Nota Integrativa 583
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
- Loss Data Collection (LDC): è un processo decentrato di censimento delle perdite operative finalizzato alla rilevazione integrata e
sistematica degli eventi dannosi accaduti che hanno comportato una perdita effettiva, una quasi perdita (“Near Miss”) o un evento
profittevole;
- Self Risk Assessment (SRA): è un processo di autodiagnosi sull’esposizione potenziale al rischio di perdite future, dell’efficacia del sistema
dei controlli e delle misure di mitigazione in essere;
- Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO): per sopperire all’insufficiente disponibilità di dati interni o per valutare la rischiosità
di nuovi segmenti di operatività per i quali non si dispone di serie storiche, il sistema di misurazione tiene conto dei dati esterni. A tal
proposito, il Gruppo UBI aderisce dal 2003 al Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO) dell’ABI in modo da avere la disponibilità
dei dati di perdita di sistema bancario italiano aderente.
Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo dedicato al requisito patrimoniale.
Il sistema di reporting
Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di
responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi
operativi della Capogruppo che periodicamente predispone:
- l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection;
- le analisi di Benchmark con il Database Italiano delle Perdite Operative;
- la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali;
- il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi.
A conclusione della valutazione dell’esposizione ai rischi operativi potenziali eseguita per ciascun ambito di attività analizzato, o in ragione
delle perdite operative storicamente rilevate dal processo di Loss Data Collection, sono identificati i più opportuni interventi correttivi,
definiti “Progettuali” se confluiscono all’interno del Piano Progetti annuale, o “Ordinari” se inseriti nella pianificazione delle attività di
ciascuna struttura competente.
Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi
operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Le polizze sono state stipulate da UBI
Banca Scpa in nome proprio e per conto delle Banche Rete e Società Prodotto del Gruppo interessate.
Rischio legale
La banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste
ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a
rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi
Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne
con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che
complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (una passività
potenziale) da parte di UBI Banca riguardano i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca Spa e quindi di UBI Banca, in
qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, tutti instaurati presso il Tribunale di Milano:
1) in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca Spa da parte del Fallimento Burani Designer Holding NV (“BDH”) un atto di
citazione con il quale si afferma una pretesa responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al finanziamento
dell’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”) su azioni della
Mariella Burani Fashion Group Spa (“MBFG”);
2) in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento MBFH, basato su argomenti in fatto e in diritto
assimilabili a quelli della citazione precedente da parte del Fallimento BDH.
In entrambe le cause le richieste di risarcimento ammontano a circa 134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti
poiché la Banca, supportata dal parere degli autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di fondamento, risultando
semmai la Banca stessa (regolarmente ammessa quale creditrice al passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del
Gruppo Burani) soggetto danneggiato e non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani. Inoltre, poiché
i fatti dedotti dai Fallimenti a sostegno delle domande degli stessi risultano in parte comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la
Banca ha ritenuto di dover estendere il contraddittorio alle due citate Società;
3) in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento MBFH per ottenere la revoca del pagamento
effettuato nell’anno precedente al fallimento in relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che, secondo la
prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo il ricavato della vendita di titoli in pegno.
Le prime due cause sono state riunite e l’udienza di discussione sui mezzi istruttori risulta rinviata al 6 maggio 2014; per quanto riguarda
invece il terzo giudizio, l’udienza di discussione sui mezzi istruttori è stata rinviata al 18 marzo 2014.
Si precisa che, nel frattempo, è stata depositata per MBFH ed è in corso di deposito per BDH, proposta di concordato fallimentare per assunzione e che,
all’esito delle procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare definizione.
Si ricorda infine che l'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammonta a 74,2 milioni di euro, rettificata al 97,75%.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stata stimata un rischio probabile sono:
- controversia derivante da richiesta di risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale;
- richiesta di riconoscimento delle indennità di fine rapporto conseguenti a revoca per giusta causa del mandato di agenzia;
- richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la
realizzazione di un software;
- contenzioso riveniente da ex Centrobanca Spa con una controparte pubblica avente a oggetto la richiesta di restituzione di un pagamento,
incassato a seguito dell’escussione forzosa di una garanzia prestata;
- azione di risarcimento riveniente da ex Centrobanca Spa intentata dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal
contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca;
- richiesta di riconoscimento rapporto di lavoro subordinato e relativi incentivi, riveniente da ex Centrobanca.
Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale
si rimanda agli specifici paragrafi.
584 Relazioni e Bilanci 2013
Si segnala infine tra i contenziosi rilevanti conclusi la seguente impugnativa assembleare relativa all'assemblea dei soci del 20 aprile 2013.
In dettaglio:
il 18 luglio 2013 è stato notificato ad UBI Banca, da parte di Giorgio Jannone e di altri Soci, un atto di citazione con il quale si chiede, in
sintesi, di dichiarare (i) che l'unica lista valida per la nomina dei componenti del Consiglio di Sorveglianza della Banca sia quella presentata,
tra gli altri, dallo stesso Socio Jannone, e ciò previo accertamento di irregolarità delle altre due liste che, in sede di Assemblea del 20 aprile
2013, hanno invece ottenuto il maggior numero di voti; ovvero in alternativa (ii) l'invalidità della delibera assembleare relativa alla nomina
delle cariche sociali; ovvero in subordine (iii) l'invalidità di alcuni voti espressi in una particolare fascia oraria dei lavori assembleari (in fase
di apertura delle votazioni). La Banca, ritenendo che siano state esercitate correttamente le procedure preassembleari di verifica di tutte
le liste presentate, ed altresì che si siano svolti regolarmente gli stessi lavori assembleari, giudica infondate le pretese avanzate con tale
citazione.
Informazioni di natura quantitativa
I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per la Banca nel periodo gennaio 2008 –
dicembre 2013 sono “Cause esterne” (86% delle frequenze e 67% del totale impatti rilevati) e “Processi” (12% delle frequenze e 30% del
totale impatti rilevati).
Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca. Il
risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della
normativa.
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2008 - 31 dicembre 2013)
Numerosità eventi
1%
Impatto economico
1%
12%
30%
1%
86%
2%
67%
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrati nei fattori di rischio “Processi” (23% delle frequenze e 54% del totale
impatti rilevati) e “Cause esterne” (77% delle frequenze e 33% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2013 - 31 dicembre 2013)
Numerosità eventi
Impatto economico
13%
0%
54%
23%
33%
0%
77%
0%
Nota Integrativa 585
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono
“Frode esterna” (84% delle frequenze e 66% del totale impatti rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (7% delle
frequenze e 16% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2008 - 31 dicembre 2013)
Numerosità degli eventi
1%
2%
Impatto economico
2%
6%
1%
0%
0%
15%
7%
0%
66%
16,0%
84%
Clientela, prodotti e prassi professionali
Danni da eventi esterni
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Frode esterna
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrata nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi
professionali” (18% delle frequenze e 46% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (76% delle frequenze e 33% del totale impatti
rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2013 - 31 dicembre 2013)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
1%
0%
15%
18%
46%
4%
33%
76%
Clientela, prodotti e prassi professionali
Danni da eventi esterni
586 Relazioni e Bilanci 2013
6%
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Frode esterna
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro
Requisito patrimoniale
Con provvedimento n. 423940 del 16 maggio 2012, il Gruppo UBI è stato autorizzato, da parte di Banca d’Italia, all’utilizzo del modello
interno avanzato (AMA) per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. La prima segnalazione di vigilanza
consolidata effettuata sulla base del modello è avvenuta a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2012.
Il requisito patrimoniale è calcolato a livello consolidato di Gruppo per ciascuna Risk Class utilizzando un approccio di tipo Extreme Value
Theory (EVT) in funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate
esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self
risk assessment (SRA - “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di
misurazione e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono
invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del
processo interno di Self Risk Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di
contesto operativo e del sistema dei controlli interni.
Il requisito patrimoniale calcolato a livello consolidato è successivamente allocato a ciascuna entità giuridica in funzione del 50% della
rischiosità storica rilevata (LDC), del 10% della rischiosità potenziale stimata tramite (SRA) e per il restante 40% in funzione dei valori di
requisito patrimoniale determinati tramite la metodologia standard. Pertanto, eventuali variazioni registrate a livello individuale potrebbero
indirettamente riflettere modifiche del profilo di rischio intervenute a livello consolidato.
Si precisa che il Gruppo UBI non si è avvalso delle facoltà, previste dalla normativa vigente15, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti
delle polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio.
Il requisito patrimoniale al 31 dicembre 2013, al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a bilancio, è pari a 54,4 milioni di euro
(-36% rispetto a 84,7 milioni di euro del semestre precedente e -26% rispetto ai 73,5 milioni di euro calcolati con metodologia standard)
ed è determinato principalmente dalle risk class “Frode Esterna” (33%, dato influenzato dal peso ancora molto rilevante sul sistema di
Loss Data Collection degli eventi di natura eccezionale Madoff - 54 milioni di euro - e DD Growth - 25 milioni di euro), “Clientela, prodotti
e prassi professionali” (19%, dato influenzato dal peso ancora molto rilevante sul sistema di Loss Data Collection interno e consortile delle
contestazioni sul collocamento di strumenti finanziari) e “Frode interna” (17%, dato influenzato dalla maggiore rischiosità rilevata dai dati
consortili).
Si sottolinea che i valori del requisito patrimoniale al 31 dicembre 2013 non sono direttamente confrontabili con le stime calcolate nel
semestre precedente per effetto dei seguenti fattori:
modifiche metodologiche apportate al modello di calcolo;
estensione del modello avanzato ad IW Bank Spa e alle attività di ex B@nca 24-7 Spa incorporate in UBI Banca;
variazione della configurazione organizzativa della Capogruppo e di Banca Regionale Europea Spa a seguito dell’incorporazione di
Centrobanca, ex B@nca 24-7 Spa e Banco di San Giorgio Spa riflessa dalle valutazioni espresse dagli esperti di business in fase di stima
dell’esposizione al rischio potenziale (Self Risk Assessment);
interventi di razionalizzazione e riorganizzazione della libreria rischi utilizzata per la valutazione dell’esposizione al rischio potenziale.
•
•
•
•
15. Cfr. circolare n.263 di Banca d’Italia del 27 dicembre 2006, Titolo II, Capitolo 5, Parte terza, Sezione IV.
Nota Integrativa 587
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio
SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa
A - Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte
le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa.
Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in senso
stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma
restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida.
Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la
Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei capitali,
in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.
B - Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori
31.12.2013
31.12.2012
1. Capitale
2.254.371
2.254.368
2. Sovrapprezzi di emissione
4.716.866
4.716.861
3. Riserve
2.337.924
1.919.945
- di utili
1.661.654
1.483.812
566.778
544.428
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. Strumenti di capitale
-
-
7.250
7.250
1.087.626
932.134
676.270
436.133
-
-
(6.121)
(4.375)
6. Riserve da valutazione
(142.564)
(502.574)
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
(167.049)
(526.707)
- Attività materiali
-
-
- Attività immateriali
-
-
- Copertura di investimenti esteri
-
-
- Copertura dei flussi finanziari
-
-
(243)
(243)
5. (Azioni proprie)
- Differenze cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio
Totale
-
-
(6.265)
(4.921)
-
-
30.993
29.297
71.340
223.496
9.231.816
8.607.721
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2013
Attività/Valori
31.12.2012
Riserva positiva
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
(631.688)
1.Titoli di debito
82.218
(333.563)
32.388
2. Titoli di capitale
71.290
(2.259)
75.072
(2.307)
3. Quote di O.I.C.R.
15.478
(213)
2.232
(2.404)
4. Finanziamenti
Totale
588 Relazioni e Bilanci 2013
-
-
-
-
168.986
(336.035)
109.692
(636.399)
Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto degli effetti fiscali:
Descrizione
Riserva Positiva
Riserva negativa
Totale
Titoli di stato ed altri titoli di debito
82.218
(333.563)
(251.345)
Quote di O.I.C.R. ed altri fondi di Private Equity
15.478
(213)
15.265
(2.156)
(2.156)
Autostrada Pedermontana Lombarda Spa
SIA Spa
12.090
12.090
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane
26.347
26.347
Sacbo Spa
30.994
30.994
VISA Inc
1.061
Altri titoli di capitale
1.061
798
(103)
695
168.986
(336.035)
(167.049)
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
1. Esistenze iniziali
Titoli di capitale
(599.300)
72.765
(172)
-
2. Variazioni positive
407.941
18.055
15.843
-
2.1 Incrementi di fair value
384.633
17.774
14.138
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
23.294
62
1.705
-
4.586
62
1.705
-
18.708
-
-
-
da deterioramento
da realizzo
2.3 Altre variazioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
14
219
-
-
14
219
-
-
(59.986)
(21.789)
(406)
-
(883)
(14)
(285)
-
-
(1)
(2)
-
(30.542)
(21.774)
-
-
(28.561)
-
(119)
-
(251.345)
69.031
15.265
-
Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della
fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva.
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
31.12.2012
(4.922)
(1.981)
214
1.049
2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses
-
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
-
-
214
1.049
(1.557)
(3.991)
(779)
(3.815)
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
-
-
3.4 Altre variazioni
-
-
3.5 Operazioni di aggregazione aziendale
4. Rimanenze finali
(778)
(176)
(6.265)
(4.923)
La voce Altre Variazioni in aumento contiene l'effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale.
La voce Operazioni di aggregazione aziendale contiene il dato riveniente dalle fusioni per incorporazione:
- per l'anno 2012 di B@nca 24-7 Spa e di Silf Spa;
- per l'anno 2013 di Centrobanca Spa.
Nota Integrativa 589
Parte F - Informazioni sul patrimonio
SEZIONE 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA
A - Informazioni di natura qualitativa
Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore del patrimonio di vigilanza, si rimanda alla
corrispondente sezione del bilancio consolidato.
Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che
compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale
esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo.
1. Patrimonio di base
Tipo Emissione
Deposito BPB Funding Llc 2001/
perpetuo tasso misto Valuta euro
Depositi subordinati
Deposito BPCI Funding Llc 2001/
perpetuo tasso misto Valuta euro
Deposito Banca Lombarda
Preferred Capital Company Llc
2000/perpetuo tasso misto Valuta
euro
Cedola
Fino al 2011 tasso fisso 8,364%
successivamente tasso variabile
Euribor 3 mesi + 4,60%
Fino al 2011 tasso fisso 8,9%
successivamente tasso variabile
Euribor 3 mesi + 5,3%
Fino al 2010 tasso fisso 8,17%
swappato con Euribor 6 mesi +
2,42% successivamente tasso
variabile Euribor 3 mesi + 5,94%
Data
Scadenza
Clausola Rimborso
Anticipato
Valore
Nominale
Valore IAS
31.12.2013
perpetuo
Dal 15.02.2011
300.000
301.847
perpetuo
Dal 27.06.2011
115.001
115.072
155.000
155.560
perpetuo
2. Patrimonio supplementare
Tipo Emissione
Cedola
2004/2014 - tasso variabile
ISIN IT0003723357
Valuta euro
2004/2014 - tasso variabile
ISIN IT0003754949
Valuta euro
2008/2015 - tasso variabile
ISIN IT0004424435
Valuta euro
2010/2017 - tasso variabile
ISIN IT0004572860
Valuta euro
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004572878
Valuta euro
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004645963
Valuta euro
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004723489
Valuta euro
Prestiti subordinati
ordinari (Lower Tier II)
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004457070 Valuta euro
2009/2016 - tasso variabile
ISIN IT0004457187
Valuta euro
2009/2016 - tasso variabile
ISIN IT0004497068
Valuta euro
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004497050
Valuta euro
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004718489
Valuta euro
2011/2018 - tasso misto
ISIN IT0004767742
Valuta euro
2012/2019 - tasso misto
ISIN IT0004841778
Valuta euro
2012/2019 - tasso fisso
ISIN IT0004842370
Valuta euro
Semestrale
Euribor 6M +0,125% per anni 1-5
Euribor 6M +0,725% per anni 6-10
Semestrale
Euribor 6M +0,125% per anni 1-5
Euribor 6M +0,725% per anni 6-10
Data
Scadenza
Clausola
Rimborso Anticipato
Valore
Nominale
Valore IAS
31.12.2013
22.10.2014
Dal 22.10.2009
137.911
137.542
23.12.2014
Dal 23.12.2009
110.868
110.373
Trimestrale
Euribor 3M +0,85%
28.11.2015
239.760
238.284
Semestrale tasso variabile
Euribor 6 mesi +0,40%
23.02.2017
122.070
121.431
Semestrale tasso fisso al 3,10%
23.02.2017
240.000
249.339
Semestrale tasso fisso al 4,30%
05.11.2017
320.000
327.556
Semestrale tasso fisso al 5,40%
Semestrale
tasso fisso 4,15% fino al 2014 e
successivamente variabile
Euribor 6M +1,85%
30.06.2018
400.000
417.293
Dal 13.03.2014
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 13.03.2012
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 30.06.2012
370.000
371.552
127.195
126.532
94.102
93.404
Dal 30.06.2014
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 16.06.2014
365.000
364.094
400.000
417.290
222.339
221.871
200.000
201.598
970.457
984.923
Trimestrale
Euribor 3M + 1,25%
Trimestrale
Euribor 3M + 1,25%
Semestrale
tasso fisso 4% fino al 2014 e
successivamente variabile
Euribor 6M +1,85%
13.03.2019
13.03.2016
30.06.2016
30.06.2019
Semestrale
tasso fisso al 5,50%
Trimestrale
tasso fisso 6,25% fino al 2014 e
successivamente variabile
Euribor 3M +1%
Trimestrale
tasso fisso 7,25% fino al 2014 e
successivamente variabile
Euribor 3M +5%
08.10.2019
Semestrale
tasso fisso al 6,00%
08.10.2019
16.06.2018
18.11.2018
3. Patrimonio di terzo livello
Non si segnalano strumenti di debito facenti parte del Patrimonio di terzo livello.
590 Relazioni e Bilanci 2013
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 30.06.2014
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 08.10.2015
B - Informazioni di natura quantitativa
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio base:
31.12.2013
31.12.2012
9.889.026
9.634.798
3
(9.232)
B.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
3
240
B.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
-
(9.472)
9.889.029
9.625.566
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
195.283
178.496
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D)
9.693.746
9.447.070
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
4.238.676
4.963.709
(29.580)
(11.744)
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
-
-
G.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
(29.580)
(11.744)
4.209.096
4.951.965
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER3) (*)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O)
195.283
178.495
4.013.813
4.773.470
-
25.824
13.707.559
14.194.716
-
-
13.707.559
14.194.716
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo
rapporti per la quasi totalità con controparti appartenenti al Gruppo stesso.
Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo.
A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.540 milioni di euro.
Si segnala che i ratios patrimoniali totali sono passati dal 84,49% al 71,22%.
Si evidenzia infine come al 31.12.2013 il Tier 1 capital ratio si sia attestato al 50,36% contro il 56,23% dello scorso anno.
B. Informazioni di natura quantitativa
Importi non ponderati
Importi ponderati
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2013
31.12.2012
79.818.117
18.262.352
21.056.846
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
73.572.318
2. Metodologia basata sui rating interni
12.515.081
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2.938
5.684.791
2.806
2.938
2.600
Requisiti
1.916.006
1.684.756
82.710
30.512
-
13.450
54.362
63.230
B.3 Rischio operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
-
-
B.5 Altri elementi del calcolo
(513.269)
(447.987)
B.6 Totale requisiti prudenziali
1.539.809
1.343.961
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
19.247.607
16.799.510
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio)
50,36%
56,23%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
71,22%
84,49%
Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri
prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito.
Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto, pari al 8%, comprendendo
lo sconto del 25% per le banche appartenenti ad un gruppo bancario che a livello consolidato rispetti il requisito minimo obbligatorio.
Al netto di tale sconto si precisa che i coefficienti indicati alla riga C.2 e C.3 al 31.12.2013 sarebbero pari al 37,77% e 53,41% mentre al
31.12.2012 sarebbero stati pari a 42,53% e 63,39%.
Nota Integrativa 591
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio
Fusione per incorporazione di Centrobanca Spa
Il 6 maggio 2013 è stato sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione in UBI Banca di Centrobanca Spa, società per azioni Capitale sociale
Euro 369.600.000,00 interamente versato. Codice Fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 00714470150. Sede
legale in Corso Europa 16, Milano Banca aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia. Iscritta
all’ Albo delle Banche Facente parte del Gruppo bancario Unione di Banche Italiane iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2. Soggetta
all’attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane Scpa.
La fusione ha avuto efficacia giuridica il 6 maggio 2013 con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2013.
L’operazione è finalizzata all’ottenimento di una serie di benefici attinenti la semplificazione societaria e organizzativa con sfruttamento
del rilevante potenziale sinergico, la razionalizzazione degli investimenti di Gruppo attraverso l’accentramento dei presidi e il contenimento
delle spese amministrative.
La prosecuzione delle linee di business presidiate da Centrobanca Spa è stata garantita attraverso collocazione delle strutture preposte
all’erogazione dei servizi nell’ambito dell’organigramma di UBI Banca Scpa.
SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell'esercizio.
592 Relazioni e Bilanci 2013
Parte H - Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche
Compensi a Consiglieri e Dirigenti
Benefici a breve termine
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
12.270
5.594
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
669
669
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Altri benefici a lungo termine
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
76
76
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
171
171
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Pagamenti in Azioni
25
25
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2013 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si
precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile
legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo.
Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a
completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale
attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo.
In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile):
a) Benefici a breve termine
Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze
per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione.
b)Benefici successivi al rapporto di lavoro
Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine
rapporto.
Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale
anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente.
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti
correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per
operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.
Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca
intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio.
Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il
bilancio.
(a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona:
(i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio;
(ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o
(iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante.
(b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni:
(i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società
del gruppo è correlata alle altre);
(ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui
fa parte l’altra entità);
(iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte;
(iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità;
(v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che
redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori
di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;
(vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a);
(vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche
dell’entità (o di una sua controllante).
Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis
del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle
Nota Integrativa 593
Parte H - Operazioni con parti correlate
attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la
sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base
dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati
in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle
caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto.
Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento
presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo
come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico
delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento
presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI.
Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle.
Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate
Parte correlata
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Controllate dirette
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
10.880.101 12.923.371
Debiti
verso
banche
Debiti
verso
clientela
Titoli in
circolazione
Passività
finanziarie di
negoziazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
242.029 10.295.663
Altre
attività
282.211
15.488
1.224.482
1.875.474
109.790
221.509
9.430.983
Collegate
-
10.301
-
18.310
-
-
7.947
-
24
-
27.468
Dirigenti
-
-
-
-
-
-
5
-
-
-
-
Altre parti correlate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
194
-
Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
Debiti
verso
banche
Altre
attività
Debiti
verso
clientela
Passività
finanziarie di
negoziazione
Titoli in
circolazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
282.211
25.789
10.880.101 12.941.681
242.029 10.295.663
1.232.434
1.875.474
109.814
221.703
9.458.451
3.191.080
14.753.276
13.487.366 25.168.913
656.676 24.285.811
7.223.913
30.211.092
1.531.436
631.076
10.991.666
8,84%
0,17%
17,06%
6,21%
7,17%
35,13%
86,05%
80,67%
51,42%
36,86%
42,39%
Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate
Altri oneri e
proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
(65.556)
Parte correlata
Interessi netti
Controllate dirette
29.793
(6.510)
165.363
-
91.399
36.408
180
-
72.026
-
97
468
-
Dirigenti
-
-
-
-
-
(13.186)
-
Altre parti correlate
-
-
-
-
-
-
(328)
Collegate
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Commissioni
nette
Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Interessi netti
Commissioni
nette
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Altri oneri
e proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
29.973
(6.510)
237.389
-
91.496
23.690
(65.884)
Totale (b)
119.390
5.239
247.205
44.949
116.335
(153.453)
(173.135)
Incidenza % (a/b*100)
25,11%
-124,26%
96,03%
0,00%
78,65%
-15,44%
38,05%
594 Relazioni e Bilanci 2013
Nota Integrativa 595
Parte H - Operazioni con parti correlate
Società consolidate con il metodo integrale
-
-
-
-
UBI SPV BPCI 2012 Srl
UBI SPV BPA 2012 Srl
UBI Trustee SA
-
Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm
-
UBI Finance CB2
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI Fiduciaria Spa
Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa
-
4.107
13.322
-
Ubi Finance 2 Srl
-
16.783
2.938
-
11.000
-
Prestitalia Spa
UBI Management Company Sa
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
Lombarda Lease Finance 4 Srl
-
-
IW Bank Spa
-
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
Coralis Rent Srl
24-7 Finance Srl
-
-
-
21.923
UBI Leasing Spa
UBI Factor Spa
-
3.549
BPB Immobiliare Srl
UBI Banca International Sa
-
-
-
-
21.393
37.606
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia Spa
-
BPB Capital Trust
55.834
Banca Popolare di Bergamo Spa
-
-
-
-
-
-
BPB Funding LLC
39.069
48.443
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
-
BPCI Funding LLC
Banca Popolare di Ancona Spa
-
480
BPCI Capital Trust
UBI Banca Private Investment Spa
-
Banca Lombarda Preferred Security Trust
1.550
3.027
-
-
-
15.488
Attivita
finanziarie
disponibile per
la vendita
5.459
-
282.210
Banca Lombarda Preferred Capital Company LLC
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Carime Spa
BDG Singapore Pte Ltd
Attivita
finanziarie
detenute per la
negoziazione
6
-
-
-
-
-
-
48
54
52
4
152
-
15.419
15
2.657.353
78.111
-
137.052
-
88
-
7
20
2.166.243
7.142.204
-
15
-
117.796
-
-
-
-
-
-
48.218
-
63.821
-
-
-
24
12.923.370
Crediti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
725.502
-
-
-
-
20.326
-
-
-
2.204.522
2.210.608
1.731.319
1.810.111
1.642.074
-
-
12.312
-
-
503.970
19.357
-
10.880.101
Crediti verso
altre banche
-
-
-
-
-
-
26
773
54
2.952
-
41
-
-
-
-
77
58
5.167
5.322
-
1.494
-
-
37.090
22.223
97.354
19.122
21.575
-
-
2.413
-
-
4.838
5.884
-
242.029
Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.985.046
-
-
-
-
3.986.091
-
-
-
196.151
129.935
1.683.781
709.002
160.656
-
-
118.778
-
-
11.265
1.314.958
-
10.295.663
Debiti verso
banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
304.165
-
-
-
-
2.735
-
-
-
62.947
25.503
-
-
301.847
-
-
-
-
-
-
115.072
-
-
-
155.562
-
-
-
1.224.482
Debiti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
747.758
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.127.716
-
1.875.474
Titoli in
circolazione
Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
357
-
21.898
-
-
-
-
-
-
16.809
-
-
609
-
13.661
4.540
30.540
4.050
2.813
36
-
-
-
-
1.682
1.359
-
109.791
Passività
finanziarie di
negoziazione
-
-
-
-
6
-
90
966
188
1.825
-
-
-
-
-
3
405
-
8.812
25.453
-
1.582
-
-
38.964
10.461
91.839
7.803
15.432
-
-
1.334
-
-
4.666
6.690
-
221.509
Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.672
150
-
11.146
14.710
7.110.766
-
-
-
270.589
20.234
1.609.056
31.794
224.618
123.350
-
1.051
-
-
16
10.810
-
9.430.985
Garanzie
rilasciate
596 Relazioni e Bilanci 2013
-
-
LOMBARDA VITA SPA
UFI Servizi Srl
Ubi Assicurazioni Spa
Aviva Assicurazioni Vita Spa
-
SF Consulting Srl
Polis Fondi SGR Spa
-
-
Prisma Srl
-
-
-
-
-
10.301
-
-
Aviva Vita SpA
10.301
-
UBI Sistemi e Servizi Scpa
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Zhong Ou Fund Management Co.
-
-
UBI Academy Scrl
UBI Pramerica SGR Spa
-
-
Attivita
finanziarie
disponibile per
la vendita
Attivita
finanziarie
detenute per la
negoziazione
11.215
UBI Finance 3 Srl
UBI Finance Srl
(segue)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti verso
altre banche
15.038
3.059
-
38
-
7
-
-
169
18.310
15.455
740
61
134.625
345.787
Crediti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14.720
469
377
-
-
Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Debiti verso
banche
-
-
-
169
-
-
-
-
7.778
7.947
-
256.651
-
-
-
Debiti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli in
circolazione
24
-
-
-
-
-
-
-
-
24
-
-
-
11.437
-
Passività
finanziarie di
negoziazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.955
35
-
-
-
Altre passività
1.231
-
-
24.969
-
-
-
-
1.268
27.469
23
-
-
-
-
Garanzie
rilasciate
Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto
e influenza notevole
Società consolidate con il metodo integrale
BDG Singapore Pte Ltd
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Lombarda Preferred Capital Company LLC
Banca Lombarda Preferred Security Trust
UBI Banca Private Investment Spa
BPCI Capital Trust
BPCI Funding LLC
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia Spa
BPB Capital Trust
BPB Funding LLC
BPB Immobiliare Srl
UBI Banca International Sa
UBI Leasing Spa
UBI Factor Spa
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
Coralis Rent Srl
IW Bank Spa
24-7 Finance Srl
Lombarda Lease Finance 4 Srl
Ubi Lease Finance 5 Srl
UBI Management Company Sa
Ubi Finance 2 Srl
Prestitalia Spa
UBI Fiduciaria Spa
Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa
UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa
UBI Finance CB2
Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm
UBI SPV BBS 2012 Srl
UBI SPV BPCI 2012 Srl
UBI SPV BPA 2012 Srl
UBI Trustee SA
UBI Finance Srl
UBI Finance 3 Srl
UBI Academy Scrl
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Aviva Vita SpA
Zhong Ou Fund Management Co.
Prisma Srl
SF Consulting Srl
Polis Fondi SGR Spa
Lombarda Vita SPA
UFI Servizi Srl
Ubi Assicurazioni Spa
Aviva Assicurazioni Vita Spa
Interessi
netti
Commissioni
nette
Dividendi
Risultato
netto
dell'attività di
negoziazione
Altri
proventi /
oneri
di gestione
Spese per
il personale
Altre spese
amministrative
29.793
(65.927)
4.321
(9.660)
9.329
(2.871)
8.683
(6.426)
1.359
3.921
(37.820)
11.054
9.164
14.946
(14.647)
(12.385)
107.022
7.469
(75.302)
(69)
134
65
77.411
117
27
112
(275)
41
179
30
149
(6.510)
(2.358)
(147)
1.093
(2.001)
(1.847)
(3.001)
(928)
(556)
1.663
38
618
1
915
-
165.362
2.270
11.551
107.433
13.372
1.168
2.275
1.610
25.683
72.025
12.000
65
45.361
11.099
3.500
-
91.399
6.173
1.753
1.736
12.056
7.145
33.604
7.760
9.431
194
133
753
397
97
40
579
2
170
848
37
105
53
283
15
125
126
120
607
282
284
269
6.222
97
6
91
-
36.407
(1.970)
290
132
(1.682)
(1.894)
(4.180)
(1.568)
(2.342)
414
368
1.302
417
295
314
1.366
98
5.551
223
79
105
53
1.357
1.909
35.770
468
468
-
(65.556)
(277)
(6)
(934)
(223)
(163)
(1.553)
(75)
(1.056)
6
(43)
(101)
1
(32)
(4.460)
(679)
(286)
(55.675)
-
Nota Integrativa 597
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
A. Informazioni di natura qualitativa
In attuazione dell’aggiornamento delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca” (c.d. Policy), che sono state
deliberate dal Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la Remunerazione, in coerenza con le “Disposizioni di vigilanza in materia di
politiche e prassi di remunerazione ed incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari” emanate dalla Banca d’Italia, l’Assemblea ordinaria
dei Soci di UBI Banca del 28 aprile 2012 ha approvato la valorizzazione della componente variabile del premio da erogare mediante l’utilizzo
di azioni per il Top Management e i Responsabili di livello più elevato delle Funzioni di Controllo.
I sistemi di incentivazione per l’anno 2013, descritti nella “Relazione annuale all'Assemblea dei Soci sulle Politiche di remunerazione e
incentivazione 2013” cui si rimanda, sono sottoposti a specifiche condizioni di attivazione che garantiscono la stabilità patrimoniale (Core
Tier 1) e di liquidità del Gruppo UBI Banca (Net Stable Funding Ratio), nonché la capacità di generare valore da parte del Gruppo e delle
singole Società (Economic Value Added). Il calcolo del premio è correlato al livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati, ciascuno per
il relativo peso, in ragione dell’importanza relativa.
Nei confronti del Top Management e dei Responsabili di livello più elevato delle Funzioni di Controllo, è stato confermato, in continuità
con il 2012:
il differimento di una quota (in considerazione del ruolo ricoperto) compresa tra il 40% ed il 60% del premio annuo eventualmente
maturato;
l’attribuzione di strumenti finanziari, mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI Banca, per una quota pari ad
almeno il 50% della retribuzione variabile, prevedendo per essa un adeguato periodo di mantenimento (retention), al fine di allineare gli
incentivi con gli interessi di medio-lungo termine della Banca.
•
•
In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato corrisposto in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno
successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento.
Al fine di garantire nel tempo la capacità di generare valore da parte del Gruppo, è altresì previsto che la seconda quota differita sia
subordinata al raggiungimento di predefinite condizioni correlate alla creazione di valore corretta per il rischio, ovvero alla redditività.
B. Informazioni di natura quantitativa
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero
un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di
riconoscere nel Conto Economico, sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante
elementi del patrimonio netto, UBI Banca ha rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per
il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che
l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto.
Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di
quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla
data di assegnazione16 moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno.
Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei
medesimi avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al 2017; tali stime, muovendo dal prezzo di mercato delle azioni, escludono
l’effetto ascrivibile agli eventuali dividendi distribuiti nel periodo e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base
ai quali gli strumenti sono assegnati.
Il costo complessivo del piano così stimato è pari a 308 mila euro, e risulta così ripartito:
• q uote up-front, valorizzate in n. 17.697 azioni da assegnare nel 2014, equivalente a 50 mila euro;
• q uote up-front, valorizzate in n. 30.020 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 140 mila euro;
• q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 11.798 azioni da assegnare nel
2016, equivalente a 31 mila euro;
• q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 20.015 azioni da assegnare nel
2018, equivalente a 87 mila euro.
In funzione delle condizioni di maturazione (di risultato e/o servizio) ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo
di maturazione previsto dal medesimo, imputando a Conto Economico la quota parte di competenza comprensiva di contributi che, per
l’esercizio in corso, è pari a 76 mila euro. Si segnala inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non
maturazione dei requisiti, per non soddisfacimento delle condizioni di risultato previste dal piano in funzione del numero di azioni che
saranno effettivamente consegnate, e non anche in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI.
16. In questo caso corrisponde alla data di acquisto delle azioni proprie in quanto, solo in tale data, risulta stimabile il numero di strumenti finanziari necessari per onorare
l’obbligazione assunta dall’azienda.
598 Relazioni e Bilanci 2013
Parte L - Informativa di settore
Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato.
Nota Integrativa 599
Parte L - Informativa di settore
Allegati al
Bilancio d’Esercizio
Elenco degli immobili
Obbligazioni convertibili
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile
(Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies)
Elenco degli immobili
(Importi al centesimo di euro)
Ubicazione
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
1.348.370,66
-
-
149.323,41
1.497.694,07
-
-739.287,30
758.406,77
517.017,94
540.939,12
-
125.049,29
1.183.006,35
-
-456.132,36
726.873,99
912.764,12
671.708,52
-
188.602,42
1.773.075,06
-
-527.641,70
1.245.433,36
Prop./
Leasing
Investimenti
1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11
P
2 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
3 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181
P
4 ALME-BG-VIA TEOBALDO CALISSANO, 9
P
549.587,59
955.591,35
-
147.706,44
1.652.885,38
-
-504.671,76
1.148.213,62
5 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE,
2
P
549.177,01
-
-
142.545,15
691.722,16
-
-190.618,75
501.103,41
6 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3
P
459.148,82
524.901,58
-
89.960,32
1.074.010,72
-
-944.714,17
129.296,55
7 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3
P
1.080.468,91
780.530,73
-
264.470,20
2.125.469,84
-
-797.540,77
1.327.929,07
8 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67
P
20.382,05
-
-
281.932,63
302.314,68
-
-95.819,69
206.494,99
9 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33
P
166.386,85
444.930,52
-
175.948,70
787.266,07
-
-353.077,14
434.188,93
10 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7
P
544.716,17
507.105,34
-
86.447,03
1.138.268,54
-
-859.959,35
278.309,19
11 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45
P
977.807,23
242.785,55
-
176.942,62
1.397.535,40
-
-771.786,12
625.749,28
12 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8
P
145.284,01
633.300,47
-
126.889,62
905.474,10
-
-718.823,66
186.650,44
13 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5
P
1.260.946,93
-
-
-479.342,67
781.604,26
-
-186.663,80
594.940,46
14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI
P
9.917.653,29
370.406,90
-
-2.169.504,33
8.118.555,86
-
-3.648.840,01
4.469.715,85
15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE,
4
P
383.348,91
720.230,46
-
137.908,63
1.241.488,00
-
-906.532,31
334.955,69
16 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23
P
950.916,00
181.771,24
495.054,37
201.911,04
1.829.652,65
-
-806.897,30
1.022.755,35
17 BAGNOLO SAN VITO-VIA DI VITTORIO, 35
P
131.968,60
372.581,85
121.159,50
82.796,84
708.506,79
-
-514.997,23
193.509,56
18 BERBENNO-VIA ANTONIO STOPPANI, 102
P
756.979,09
-
-
-
756.979,09
-
-79.554,31
677.424,78
19 BERGAMO-BORGO PALAZZO, 51
P
1.121.597,00
1.191.955,96
-
181.657,06
2.495.210,02
-
-1.046.941,31
1.448.268,71
20 BERGAMO-P.LE RISORGIMENTO, 15
P
1.053.420,36
574.958,09
-
16.438,02
1.644.816,47
-
-770.099,47
874.717,00
21 BERGAMO-P.ZZA PONTIDA, 36/42
P
2.259.854,24
789.282,49
-
75.595,51
3.124.732,24
-
-1.382.085,79
1.742.646,45
22 BERGAMO-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8
P
35.351.442,80
85.664.910,69
294.388,88
2.511.566,91
123.822.309,28
-
-49.923.533,95
73.898.775,33
23 BERGAMO-VIA BORGO PALAZZO, 135
P
3.350.015,99
1.643.531,56
-
175.577,89
5.169.125,44
-
-2.977.217,71
2.191.907,73
24 BERGAMO-VIA BORGO S.CATERINA, 6
P
921.346,04
693.858,54
-
86.848,23
1.702.052,81
-
-565.839,00
1.136.213,81
25 BERGAMO-VIA D.L.PALAZZOLO 71
P
22.108.827,08
24.996.012,57
701.397,15
1.707.839,02
49.514.075,82
-
-27.658.621,53
21.855.454,29
26 BERGAMO-VIA F.LLI CALVI, 9
P
16.163.671,59
4.232.571,42
23.075,33
-1.061.498,67
19.357.819,67
-
-6.452.163,31
12.905.656,36
27 BERGAMO-VIA GOMBITO, 2/C
P
137.366,80
1.059.591,45
-
89.643,09
1.286.601,34
-
-609.976,38
676.624,96
28 BERGAMO-VIA LEONE XIII, 2
P
28.537,26
448.491,84
-
43.188,08
520.217,18
-
-372.431,53
147.785,65
29 BERGAMO-VIA LOCATELLI, 37
P
5.640,00
-
-
-
5.640,00
-
-476,58
5.163,42
30 BERGAMO-VIA MATTIOLI, 69
P
608.963,45
628.076,80
-
57.693,81
1.294.734,06
-
-455.630,89
839.103,17
31 BERGAMO-VIA SAN BERNARDINO,96
P
1.955.066,74
1.221.161,76
-
30.955,49
3.207.183,99
-
-1.811.371,43
1.395.812,56
32 BERGAMO-VIA TIRABOSCHI, 57
P
4.560,00
-
-
-
4.560,00
-
-355,68
4.204,32
33 BESOZZO-VIA XXV APRILE, 24
P
137.252,44
694.784,05
-
364.080,01
1.196.116,50
-
-527.780,81
668.335,69
34 BESOZZO-VIA XXV APRILE, 77
P
513.204,39
349.551,60
324.324,01
111.233,86
1.298.313,86
-
-785.748,96
512.564,90
35 BIELLA-VIA SAURO, 2
P
652.786,99
662.729,30
62.116,88
-189.245,32
1.188.387,85
-
-501.303,87
687.083,98
36 BISUSCHIO-VIA MAZZINI, 28
P
171.346,39
258.221,79
-
78.995,63
508.563,81
-
-201.197,70
307.366,11
37 BOLOGNA-VIA REPUBBLICA, 29
P
840.896,42
21.118,32
-
-175.892,65
686.122,09
-
-161.118,84
525.003,25
38 BOLTIERE-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14
P
287.605,68
158.268,69
-
82.590,04
528.464,41
-
-141.575,62
386.888,79
39 BREMBILLA-VIA LIBERTA', 25
P
648.972,22
361.575,07
-
58.264,25
1.068.811,54
-
-976.083,94
92.727,60
40 BRESCIA-VIA BREDINA, 2
P
2.685,58
463.764,42
-
-
466.450,00
85.924,78
-74.924,36
477.450,42
41 BRESCIA-VIA CEFALONIA, 62
P
13.406.697,93
32.789.671,20
-
-
46.196.369,13
10.951.720,75
-17.605.135,41
39.542.954,47
42 BRESCIA-VIA CIPRO, 54
P
6.760.711,43
-
-
-
6.760.711,43
-
-2.908.287,57
3.852.423,86
43 BRESCIA-VIA CROCIFISSA ROSA, 1
P
7.117,05
-
-
1.572.178,80
1.579.295,85
-
-453.738,38
1.125.557,47
456.300,55
44 BRESCIA-VIA FARFENGO, 65
P
2.369,50
-
-
710.185,73
712.555,23
-
-256.254,68
45 BRESCIA-VIA GABRIELE ROSA, 71
P
154,94
468.576,65
-
-
468.731,59
212.333,37
-163.036,97
518.027,99
46 BRESCIA-VIA GRAMSCI, 39
P
3.063.806,23
11.030.406,06
570.801,35
92.247,11
14.757.260,75
-
-9.230.028,03
5.527.232,72
47 BRESCIA-VIA SOLDINI, 25
P
41.987,95
1.401.996,05
-
-
1.443.984,00
855.912,55
-814.359,29
1.485.537,26
48 BRESCIA-VIA TRENTO, 5/7
P
797.240,86
6.950.467,87
-
-
7.747.708,73
91.474,06
-3.083.966,35
4.755.216,44
49 BRESCIA-VIA VITTORIO EMANUELE, 60
P
1.370.137,16
91.200,25
-
35.262,39
1.496.599,80
-
-444.708,90
1.051.890,90
50 BRIGNANO GERA D ADDA-PIAZZA MONSIGNOR
DONINI, 1
P
621.767,52
604.977,47
-
220.865,61
1.447.610,60
-
-775.002,40
672.608,20
51 BULCIAGO-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35
P
63.891,84
456.650,05
-
70.450,65
590.992,54
-
-243.021,28
347.971,26
52 BUSTO ARSIZIO-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A
P
3.364.165,32
5.333.880,25
1.364.348,30
808.210,12
10.870.603,99
-
-4.927.852,16
5.942.751,83
53 BUSTO ARSIZIO-VIA FOSCOLO, 10
P
2.116.377,81
703.886,44
-
225.707,16
3.045.971,41
-273.859,89
-1.266.847,78
1.505.263,74
54 BUSTO ARSIZIO-VIA MAGENTA, 64
P
640.220,64
321.366,12
38.728,74
-143.461,10
856.854,40
-
-429.886,74
426.967,66
55 BUSTO ARSIZIO-VIALE CADORNA, 4
P
2.228.244,91
775.192,51
-
196.879,35
3.200.316,77
-
-1.689.166,52
1.511.150,25
56 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13
P
142.562,37
244.680,85
316.367,18
102.490,01
806.100,41
-
-564.642,00
241.458,41
57 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153
P
529.561,96
187.376,66
-
80.100,81
797.039,43
-
-378.487,62
418.551,81
58 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A
P
1.127.737,41
353.193,48
-
-309.382,40
1.171.548,49
-
-414.159,52
757.388,97
602 Relazioni e Bilanci 2013
(segue)
Ubicazione
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
-
94,71
1.037.420,65
-
-406.952,33
630.468,32
-
391.415,07
745.461,12
-
-359.995,44
385.465,68
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
59 CALUSCO D'ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35
P
584.456,68
452.869,26
60 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2
P
112.620,89
241.425,16
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
61 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1
P
789.611,84
272.664,26
-
95.806,50
1.158.082,60
-275.425,14
-476.055,38
406.602,08
62 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1
P
672.002,20
1.093.316,87
-
178.274,08
1.943.593,15
-
-1.727.731,11
215.862,04
63 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19
P
498.905,46
118.232,07
684.246,62
177.995,50
1.479.379,65
-
-637.474,56
841.905,09
64 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190
P
1.094.866,17
248.746,12
495.118,52
273.819,79
2.112.550,60
-
-825.836,25
1.286.714,35
65 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3
P
1.108.279,50
521.112,70
-
115.687,56
1.745.079,76
-
-1.031.415,48
713.664,28
66 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92
P
235.154,76
666.007,04
-
112.689,37
1.013.851,17
-
-914.851,60
98.999,57
67 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17
P
619.750,32
150.867,79
66.688,21
123.011,05
960.317,37
-
-477.213,29
483.104,08
68 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14
P
1.259.734,57
1.083.226,98
-
398.243,13
2.741.204,68
-
-2.001.566,83
739.637,85
69 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74
P
3.873,43
6.774,52
-
3.397,03
14.044,98
-
-11.796,71
2.248,27
70 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4
P
799.800,49
587.516,32
-
5.038,89
1.392.355,70
-
-544.952,82
847.402,88
565.144,00
71 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A
P
660.764,26
-
-
172.730,44
833.494,70
-
-268.350,70
72 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20
P
79.418,46
365.664,10
-
67.983,08
513.065,64
-
-457.757,00
55.308,64
73 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51
P
454.577,31
801.314,36
-
334.085,29
1.589.976,96
-
-1.036.680,44
553.296,52
74 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9
P
231.970,33
737.520,91
-
159.197,12
1.128.688,36
-
-793.277,48
335.410,88
75 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28
P
1.482.116,60
1.138.872,31
-
312.228,24
2.933.217,15
-
-1.706.217,27
1.226.999,88
76 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28
P
813.616,21
91.949,55
-
-294.942,43
610.623,33
-
-152.882,62
457.740,71
77 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6
P
1.266.771,26
1.885.202,58
-
490.849,50
3.642.823,34
-
-1.447.258,29
2.195.565,05
78 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1
P
360.882,78
519.549,12
-
175.302,89
1.055.734,79
-137.242,00
-325.110,50
593.382,29
79 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68
P
445.533,64
35.806,58
-
33.290,05
514.630,27
-
-133.011,27
381.619,00
80 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1
P
200.764,42
1.124.656,71
-
192.632,03
1.518.053,16
-
-1.318.823,36
199.229,80
81 CISERANO-BG-CORSO EUROPA, 17
P
423.540,94
861.183,93
-
185.339,67
1.470.064,54
-631.529,74
-731.863,26
106.671,54
82 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250
P
794.801,88
28.545,63
500.822,70
-187.600,37
1.136.569,84
-
-407.402,61
729.167,23
83 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19
P
175.448,37
501.776,79
-
119.189,29
796.414,45
-
-467.353,18
329.061,27
84 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3
P
812.026,26
1.271.882,54
-
256.029,95
2.339.938,75
-
-2.039.717,92
300.220,83
85 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35
P
603.971,83
1.514.031,18
-
479.316,49
2.597.319,50
-
-1.865.901,80
731.417,70
86 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33
P
23.218,93
210.357,59
-
40.918,81
274.495,33
-
-240.484,05
34.011,28
87 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2
P
1.243.671,64
675.712,57
-
229.671,70
2.149.055,91
-
-1.379.130,71
769.925,20
88 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48
P
758.223,64
-
-
320.220,71
1.078.444,35
-
-344.211,56
734.232,79
89 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3
P
465.143,48
2.441.785,01
-
-247.088,45
2.659.840,04
-
-1.791.009,92
868.830,12
90 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4
P
2.259.909,73
5.116.802,76
775.298,65
863.028,37
9.015.039,51
-
-4.890.484,35
4.124.555,16
91 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3
P
182.746,11
47.517,62
-
36.807,08
267.070,81
-
-99.885,55
167.185,26
92 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183
P
1.995.092,87
582.587,76
-
289.026,46
2.866.707,09
-
-1.935.671,43
931.035,66
93 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62
P
856.302,43
17.667,41
-
-375.797,67
498.172,17
-
-131.036,86
367.135,31
94 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12
P
362.726,51
109.589,60
-
-9.234,77
463.081,34
-
-220.094,66
242.986,68
95 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28
P
959.229,16
73.217,47
-
97.630,25
1.130.076,88
-
-396.869,37
733.207,51
96 COSSATO-BI-VIA PAJETTA
P
58.454,65
179.362,97
-
53.640,83
291.458,45
-
-90.070,57
201.387,88
97 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150
P
266.835,41
997.084,61
-
191.717,85
1.455.637,87
-
-997.058,86
458.579,01
98 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21
P
715.645,83
33.603,51
-
234.382,24
983.631,58
-
-336.677,57
646.954,01
647.095,47
99 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1
P
1.019.742,55
376.413,10
-
299.283,76
1.695.439,41
-
-1.048.343,94
100 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31
P
797.649,45
85.343,51
-
63.323,21
946.316,17
-
-305.730,85
640.585,32
101 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50
P
810.197,92
618.677,66
-
-191.881,54
1.236.994,04
-
-851.105,98
385.888,06
102 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20
P
342.956,37
18.785,28
249.427,23
43.584,53
654.753,41
-
-275.695,52
379.057,89
103 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2
P
2.398.327,05
1.211.238,38
-
252.983,38
3.862.548,81
-
-1.666.652,69
2.195.896,12
104 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6
P
626.383,13
1.038.400,90
-
169.024,72
1.833.808,75
-
-1.630.941,10
202.867,65
105 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10
P
3.950.832,89
408.994,01
-
409.845,70
4.769.672,60
-
-2.248.537,42
2.521.135,18
106 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E
P
1.483.898,86
186.267,51
-
219.792,83
1.889.959,20
-
-930.476,97
959.482,23
107 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11
P
129.505,30
222.872,16
757.263,46
121.805,53
1.231.446,45
-
-1.057.994,40
173.452,05
108 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7
P
1.756.904,10
230.927,71
92.520,46
67.171,24
2.147.523,51
-760.879,63
-863.897,90
522.745,98
109 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156
P
2.101,90
-
-
502.170,54
504.272,44
-
-198.753,98
305.518,46
110 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22
P
1.874.321,37
-
-
-
1.874.321,37
-
-126.908,35
1.747.413,02
111 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12
P
2.619.953,52
1.645.212,28
1.342.766,34
528.620,53
6.136.552,67
-
-2.569.573,49
3.566.979,18
112 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34
P
422.744,00
59.140,47
19.507,33
86.736,48
588.128,28
-
-314.916,17
273.212,11
113 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A
P
342.012,52
97.202,49
298.506,02
115.441,18
853.162,21
-
-316.792,44
536.369,77
114 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5
P
821.455,12
885.805,14
-
242.201,51
1.949.461,77
-
-1.359.208,75
590.253,02
115 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3
P
1.369.074,76
-
-
-
1.369.074,76
-
-164.973,16
1.204.101,60
116 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA'
P
300.612,42
1.411.845,75
989.682,45
293.983,71
2.996.124,33
-
-1.521.106,91
1.475.017,42
Allegati al Bilancio d’Esercizio 603
(segue)
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
117 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B
P
832.764,66
719.147,70
178.009,15
309.902,21
2.039.823,72
-
-1.213.693,07
826.130,65
118 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14
P
820.947,13
451.394,50
435.364,90
156.404,94
1.864.111,47
-
-1.733.795,10
130.316,37
119 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11
P
1.994.025,48
4.261.950,88
-
-423.268,23
5.832.708,13
-
-3.024.673,93
2.808.034,20
120 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO
P
204.642,60
341.265,06
-
97.097,39
643.005,05
-
-148.426,77
494.578,28
121 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO
CORRIDONI
P
1.453.314,91
-
-
-
1.453.314,91
-
-183.808,36
1.269.506,55
Ubicazione
122 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2
P
1.537.138,82
-
-
-309.773,26
1.227.365,56
-
-405.262,37
822.103,19
123 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12
P
303.550,52
456.798,52
-
114.232,45
874.581,49
-
-350.598,62
523.982,87
124 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B
P
40.681,09
281.919,10
-
69.128,64
391.728,83
-
-130.832,60
260.896,23
125 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14
P
261.723,81
923.153,28
-
195.143,44
1.380.020,53
-
-624.378,33
755.642,20
126 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46
P
275.273,42
672.530,58
99.900,50
103.501,46
1.151.205,96
-
-504.708,95
646.497,01
127 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5
P
595.811,07
185.352,30
394.460,51
89.054,07
1.264.677,95
-
-830.134,18
434.543,77
128 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15
P
1.806.065,06
-
-
-
1.806.065,06
-186.206,36
-139.859,15
1.479.999,55
129 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19
P
213.013,71
729.733,26
-
93.378,46
1.036.125,43
-
-495.762,51
540.362,92
130 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8
P
479.992,49
686.229,36
-
243.450,02
1.409.671,87
-
-1.225.630,63
184.041,24
131 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53
P
503.572,34
359.912,42
335.418,52
116.849,91
1.315.753,19
-
-728.255,04
587.498,15
132 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3
P
6.206.082,91
4.274.614,11
-
-2.777.915,51
7.702.781,51
-
-3.683.901,08
4.018.880,43
133 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1
P
842.808,10
1.218.140,03
-
229.772,41
2.290.720,54
-
-1.064.313,94
1.226.406,60
134 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9
P
113.091,98
382.146,88
-
144.671,95
639.910,81
-
-574.260,75
65.650,06
135 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68
P
49.184,24
6.097,36
-
9.805,63
65.087,23
-
-23.262,39
41.824,84
136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74
P
1.547.863,61
-
92.504,76
173.656,45
1.814.024,82
-
-811.121,94
1.002.902,88
137 LODI-LO-VIA DALMAZIA
P
14.107,33
11.551,50
-
-2.658,05
23.000,78
-
-7.460,83
15.539,95
138 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12
P
657.248,12
2.503.863,52
-
704.483,27
3.865.594,91
-
-1.300.248,66
2.565.346,25
139 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2
P
580.176,48
102.307,16
331.453,68
122.877,00
1.136.814,32
-
-459.161,05
677.653,27
140 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30
P
703.360,10
873.401,42
-
269.282,57
1.846.044,09
-
-1.108.650,67
737.393,42
141 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3
P
26.103.661,84
-
-
-
26.103.661,84
-
-83.487,19
26.020.174,65
142 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9
P
694.194,68
1.561.186,53
209.525,88
132.928,82
2.597.835,91
-
-1.227.211,09
1.370.624,82
143 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B
P
806.712,56
6.827.496,32
-
699.267,74
8.333.476,62
-
-6.310.084,17
2.023.392,45
144 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88
P
354.367,67
427.340,22
-
169.535,24
951.243,13
-
-410.472,75
540.770,38
145 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44
P
517.290,07
782.374,32
-
133.981,12
1.433.645,51
-
-1.107.605,75
326.039,76
146 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA
GARIBALDI
L
2.092.932,13
-
-
-
2.092.932,13
-187.665,92
-263.027,42
1.642.238,79
147 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5
P
922.839,19
1.258.583,13
-
276.298,29
2.457.720,61
-
-1.695.368,94
762.351,67
148 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12
P
189.792,52
155.883,17
-
52.498,93
398.174,62
-
-205.026,51
193.148,11
149 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20
P
343.167,69
168.668,17
94.789,87
109.942,77
716.568,50
-
-314.839,89
401.728,61
150 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA
P
541.275,04
481.053,04
476.251,61
231.863,71
1.730.443,40
-
-714.560,24
1.015.883,16
151 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20
P
757.998,73
409.405,14
-
221.210,88
1.388.614,75
-
-467.650,53
920.964,22
152 MILANO - P.ZZA TOMMASEO
P
70.128,45
-
-
-
70.128,45
-
-31.300,75
38.827,70
153 MILANO CORSO EUROPA 16
P
4.131.655,19
7.638.500,83
-
20.342.420,20
32.112.576,22
-
-7.671.996,61
24.440.579,61
154 MILANO CORSO EUROPA 20
P
2.249.835,90
26.254.884,08
-
22.223.555,42
50.728.275,40
-
-20.340.286,01
30.387.989,39
155 MILANO VIA MASCAGNI
P
358.038,13
-
-
431.830,01
789.868,14
-
-187.385,30
602.482,84
156 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22
P
4.359.275,73
9.549.009,54
24.273,47
-2.756.830,82
11.175.727,92
-
-3.219.581,13
7.956.146,79
157 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12
L
30.165.849,87
-
-
-
30.165.849,87
-
-2.494.803,23
27.671.046,64
158 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1
P
1.831.351,82
2.752.151,53
-
-1.054.390,58
3.529.112,77
-
-1.052.504,58
2.476.608,19
159 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO
P
-
-
-
57.699,20
57.699,20
-
-8.683,18
49.016,02
160 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8
P
822.473,03
-
-
-219.305,77
603.167,26
-
-111.441,70
491.725,56
161 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1
P
513.505,96
306.102,04
1.446.378,73
-117.038,27
2.148.948,46
82.710,40
-615.726,58
1.615.932,28
162 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2
P
3.676.015,70
10.309.603,00
-
6.443.734,30
20.429.353,00
-
-3.229.468,38
17.199.884,62
163 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15
P
865.905,80
5.932.491,44
-
-2.206.788,22
4.591.609,02
-
-770.074,75
3.821.534,27
164 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4
P
1.207.723,22
5.160.001,56
-
1.139.105,37
7.506.830,15
-
-1.840.638,38
5.666.191,77
165 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22
P
2.732.186,32
7.621.838,92
-
23.105,47
10.377.130,71
-
-4.191.397,08
6.185.733,63
166 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21
P
345.373,51
1.260.180,31
1.248.828,77
-649.000,47
2.205.382,12
-
-650.749,34
1.554.632,78
167 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38
P
814,79
773.378,70
-
-164.604,51
609.588,98
-
-123.742,29
485.846,69
168 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1
P
744.949,97
-
-
446.501,39
1.191.451,36
-
-158.529,07
1.032.922,29
169 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89
P
1.335.715,77
1.003.435,40
-
357.837,60
2.696.988,77
-
-1.333.493,84
1.363.494,93
170 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A
P
1.041.947,88
1.104.882,62
-
25.364,28
2.172.194,78
-
-291.020,58
1.881.174,20
171 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7
P
18.244.046,86
7.663.576,59
16.408.125,98
2.768.353,06
45.084.102,49
-
-6.024.277,33
39.059.825,16
172 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2
P
433.495,98
1.348.271,97
-
155.902,36
1.937.670,31
-
-210.621,59
1.727.048,72
173 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97
P
1.475.906,60
-
-
737,27
1.476.643,87
-139.144,03
-308.862,69
1.028.637,15
174 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2
P
899.366,97
1.457.082,17
-
577.230,31
2.933.679,45
-
-983.896,04
1.949.783,41
604 Relazioni e Bilanci 2013
(segue)
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
-
-44.947,36
-
750.318,11
-
55.323,18
3.001.925,00
-
P
4.885.663,18
P
126.637,16
183 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63
P
184 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA'
P
185 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1
P
Ubicazione
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
5.295.436,13
-
-927.992,64
4.367.443,49
3.441.467,40
-
-719.578,02
2.721.889,38
-
455.561,84
78.550,03
-190.277,33
343.834,54
-
106.023,10
42.316,65
-37.063,18
111.276,57
226.056,58
-151.256,26
857.418,10
-
-402.780,35
454.637,75
-
-924.667,17
2.077.257,83
-
-463.578,51
1.613.679,32
3.588.165,85
-
220.444,43
8.694.273,46
-
-4.550.894,25
4.143.379,21
192.786,22
434.080,23
99.704,06
853.207,67
-
-704.948,90
148.258,77
1.864.197,10
-
-
69.102,26
1.933.299,36
-
-298.360,40
1.634.938,96
2.134.739,10
4.450,27
-
331.939,46
2.471.128,83
-
-1.205.586,51
1.265.542,32
966.654,63
500.577,80
730.980,88
527.419,10
2.725.632,41
-
-891.823,46
1.833.808,95
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
175 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI
P
5.245.633,96
94.749,53
176 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2
P
2.524.312,69
166.836,60
177 MILANO-MI-VIA STARO, 1
P
130.223,14
325.338,70
178 MILANO-MI-ZURETTI, 1
P
5.637,45
100.385,65
179 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2
P
727.294,60
180 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1
P
181 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83
182 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA
CARUGO
Rivalutazioni
da Fusioni
Valori in
bilancio
186 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1
P
2.216.624,18
688.842,81
-
-295.255,54
2.610.211,45
-
-1.121.761,06
1.488.450,39
187 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1
P
3.194.684,75
93.250,95
152.046,45
-203.461,37
3.236.520,78
-
-1.119.247,54
2.117.273,24
188 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO
P
173.529,51
23.971,12
-
-66.836,42
130.664,21
-
-48.161,95
82.502,26
189 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56
P
325.724,31
236.897,41
206.371,83
-69.769,81
699.223,74
-
-297.214,38
402.009,36
190 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10
P
494.812,53
47.520,35
-
71.405,65
613.738,53
-
-257.311,93
356.426,60
191 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33
P
681.328,53
307.827,14
-
111.612,08
1.100.767,75
-
-384.246,64
716.521,11
192 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
788.885,09
755.038,69
-
266.698,76
1.810.622,54
-
-779.196,47
1.031.426,07
193 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27
P
2.085.732,69
768.771,35
-
326.047,27
3.180.551,31
-
-1.970.345,22
1.210.206,09
194 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13
P
331.135,18
408.403,74
-
73.903,02
813.441,94
-
-752.335,21
61.106,73
195 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1
P
350.073,67
1.388.091,49
-
180.356,07
1.918.521,23
-
-969.980,46
948.540,77
196 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1
P
446.217,06
588.387,60
-
553.293,40
1.587.898,06
-
-606.858,29
981.039,77
197 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2
P
444.869,33
955.931,86
-
1.038.088,80
2.438.889,99
-
-1.551.736,00
887.153,99
198 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36
P
151.589,80
148.860,67
-
6.965,21
307.415,68
-
-66.073,69
241.341,99
199 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48
P
3.550.621,14
1.730.724,78
-
649.858,93
5.931.204,85
-
-3.130.239,42
2.800.965,43
200 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10
P
333.259,42
241.400,70
-
75.771,40
650.431,52
-
-435.113,11
215.318,41
201 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9
P
1.772.102,39
1.314.622,43
1.070.389,61
384.094,82
4.541.209,25
-
-2.183.153,16
2.358.056,09
202 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24
P
680.063,69
393.984,57
-
132.516,89
1.206.565,15
-
-839.210,21
367.354,94
203 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO E
PAOLO, 19
P
1.405.541,59
1.561.117,33
-
345.879,38
3.312.538,30
-
-1.878.378,43
1.434.159,87
204 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32
P
372.407,90
319.110,88
-
100.488,64
792.007,42
-
-282.576,16
509.431,26
205 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161
P
701.416,00
-
-
-
701.416,00
-
-93.774,16
607.641,84
206 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2
P
1.014.941,17
161.518,28
-
180.677,11
1.357.136,56
-606.844,35
-191.643,40
558.648,81
207 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2
P
79.928,46
726.162,49
-
126.700,02
932.790,97
-
-756.520,76
176.270,21
208 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6
P
45.351,56
522.555,39
-
135.054,40
702.961,35
-
-168.970,54
533.990,81
209 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5
P
58.757,17
572.633,99
-
139.925,69
771.316,85
-
-258.890,86
512.425,99
210 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2
P
666.927,28
573.922,63
-
192.184,07
1.433.033,98
-
-547.725,63
885.308,35
211 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27
P
1.542.739,99
1.914.853,11
-
-378.063,56
3.079.529,54
-
-731.080,02
2.348.449,52
212 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44
P
12.160.223,88
18.111.353,67
-
3.862.345,24
34.133.922,79
-
-3.133.684,12
31.000.238,67
213 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36
P
1.391.883,25
-
-
-356.529,88
1.035.353,37
-
-109.644,81
925.708,56
214 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4
P
42.352,68
293.806,91
-
467.297,63
803.457,22
-
-619.876,64
183.580,58
215 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1
P
2.207,70
-
-
638.358,20
640.565,90
-
-260.650,23
379.915,67
216 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13
P
828.169,69
443.574,39
-
76.516,13
1.348.260,21
-
-1.220.704,56
127.555,65
217 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6
P
874.314,34
-
-
281.840,27
1.156.154,61
-
-311.220,60
844.934,01
218 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17
P
851.954,35
-
-
-334.236,66
517.717,69
-
-120.946,54
396.771,15
219 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI
CANTIGLIO, 19
P
159.471,15
541.085,49
-
125.156,92
825.713,56
-
-364.579,00
461.134,56
220 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI CERVI, 31
P
687.797,88
-
-
-286.795,29
401.002,59
-
-102.963,14
298.039,45
221 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208
P
1.078.461,33
-
-
-218.375,97
860.085,36
-
-212.702,68
647.382,68
222 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60
P
731.503,50
208.477,41
-
40.835,71
980.816,62
-295.448,06
-501.285,32
184.083,24
223 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3
P
306.129,17
310.504,84
-
107.525,92
724.159,93
-
-271.615,85
452.544,08
224 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1
P
579.652,34
1.020.574,43
-
260.257,44
1.860.484,21
-
-1.310.594,04
549.890,17
225 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8
P
281.498,71
405.402,75
-
83.480,52
770.381,98
-
-462.927,61
307.454,37
226 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43
P
605.388,24
194.215,54
110.053,06
27.222,83
936.879,67
-
-375.785,68
561.093,99
227 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1
P
1.734.688,03
1.600.442,38
-
-265.926,35
3.069.204,06
-
-1.049.897,26
2.019.306,80
228 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10
P
3.080.462,42
1.991.266,58
1.614.741,58
628.253,71
7.314.724,29
-
-3.358.161,31
3.956.562,98
229 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30
P
85.747,78
28.842,22
-
19.484,48
134.074,48
-
-48.614,93
85.459,55
230 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27
P
797.137,29
448.290,73
-
254.181,55
1.499.609,57
-
-447.861,69
1.051.747,88
231 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8
P
138.116,82
208.828,19
-
46.931,33
393.876,34
-
-262.999,67
130.876,67
232 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24
P
1.177.828,79
821.983,40
-
267.309,26
2.267.121,45
-
-883.785,77
1.383.335,68
233 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37
P
748.816,95
270.516,58
420.566,91
108.172,50
1.548.072,94
-
-788.282,71
759.790,23
Allegati al Bilancio d’Esercizio 605
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
234 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66
P
54.878,25
-
-
712.670,75
767.549,00
-
-204.912,58
562.636,42
235 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7
P
683.021,85
528.794,06
227.093,53
190.498,99
1.629.408,43
-
-809.282,58
820.125,85
236 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25
P
736.252,57
588.843,73
33.053,24
246.146,92
1.604.296,46
-
-796.873,64
807.422,82
237 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5
P
71.367,17
249.196,76
-
49.531,64
370.095,57
-
-152.271,93
217.823,64
238 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI
P
755.239,07
716.704,44
-
212.846,87
1.684.790,38
-
-969.863,36
714.927,02
239 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1
P
24.087,68
1.008.464,25
-
159.854,99
1.192.406,92
-
-530.134,46
662.272,46
240 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31
P
406.362,37
-
-
-102.674,03
303.688,34
-
-101.072,41
202.615,93
241 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63
P
112.461,72
64.696,88
-
33.085,92
210.244,52
-
-119.593,63
90.650,89
242 TAVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12
P
157.047,45
253.070,33
-
70.647,08
480.764,86
-
-218.197,05
262.567,81
243 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI
P
4.364,00
-
-
637.617,50
641.981,50
-
-244.782,08
397.199,42
244 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO, 12/A
P
1.178.105,85
-
167.214,92
-33.252,54
1.312.068,23
-
-323.517,34
988.550,89
245 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5
P
754.099,91
357.556,91
497.391,39
-8.031,06
1.601.017,15
-
-834.712,48
766.304,67
246 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17
P
3.633.729,18
2.588.920,46
1.131.012,86
-954.050,68
6.399.611,82
-
-1.559.991,13
4.839.620,69
247 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9
P
100.297,94
89.849,31
-
61.796,04
251.943,29
-
-101.148,76
150.794,53
248 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1
P
2.192.198,25
762.038,01
797.883,38
283.164,96
4.035.284,60
-
-1.614.830,91
2.420.453,69
249 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1
P
507.774,94
356.284,64
-
117.739,77
981.799,35
-130.584,00
-330.137,80
521.077,55
250 TRESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45
P
1.407.196,75
467.598,45
-
95.299,34
1.970.094,54
-
-938.260,47
1.031.834,07
251 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11
P
1.469.373,83
2.522.977,97
-
466.849,13
4.459.200,93
-
-1.767.656,25
2.691.544,68
252 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO,
13/S
P
256.033,85
-
-
76.426,67
332.460,52
-
-131.317,91
201.142,61
253 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11
P
934.031,88
874.765,54
-
261.005,50
2.069.802,92
-
-871.554,36
1.198.248,56
254 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46
P
700.119,32
536.698,70
66.779,14
19.028,67
1.322.625,83
-
-720.692,05
601.933,78
255 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157
P
22.637,86
372.725,77
-
85.864,76
481.228,39
-
-124.123,42
357.104,97
256 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6
P
853.088,44
91.169,61
372.728,08
97.095,41
1.414.081,54
-169.070,71
-483.731,82
761.279,01
257 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1
P
672.607,28
178.911,63
512.895,22
86.340,01
1.450.754,14
-
-658.850,39
791.903,75
258 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2
P
3.240.677,41
6.202.412,32
-
2.683.802,46
12.126.892,19
-
-5.292.050,39
6.834.841,80
259 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A
P
170.613,65
29.531,55
31.849,23
6.314,07
238.308,50
-
-109.362,48
128.946,02
260 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2
P
10.548.887,36
9.982.212,99
7.526.419,21
657.192,43
28.714.711,99
26.972,25
-11.113.658,59
17.628.025,65
261 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27
P
243.494,88
27.727,21
288.933,92
44.529,15
604.685,16
-
-232.375,42
372.309,74
262 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155
P
613.216,98
13.123,48
513.063,75
57.651,89
1.197.056,10
-
-441.683,21
755.372,89
263 VENEGONO INFERIORE-VA-VIA MAUCERI, 16
P
197.216,47
109.441,44
370.764,64
87.417,85
764.840,40
-
-638.860,92
125.979,48
264 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181
P
17.306,75
350.693,25
-
-
368.000,00
30.840,02
-104.432,70
294.407,32
265 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31
P
918.201,39
238.867,12
-
37.285,63
1.194.354,14
-
-430.325,13
764.029,01
266 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8
P
1.732.852,18
-
-
205.281,93
1.938.134,11
-
-421.870,10
1.516.264,01
267 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37
P
309.206,19
592.575,77
-
106.370,89
1.008.152,85
-
-831.624,74
176.528,11
268 VESTONE-BS-VIA TEOBALDO CALISSANO, 9
P
0,02
-
-
-
0,02
209.999,98
-
210.000,00
269 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39
P
546.572,16
3.767.489,65
-
1.301.707,94
5.615.769,75
-
-2.892.148,86
2.723.620,89
270 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5
P
85.401,89
547.550,89
-
156.823,93
789.776,71
-
-477.308,13
312.468,58
271 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2
P
17.991,11
417.889,31
-
27.743,58
463.624,00
-
-224.886,32
238.737,68
272 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7
P
1.127,43
108.977,93
-
47.002,63
157.107,99
-
-130.879,74
26.228,25
273 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1
P
190.312,69
102.838,76
317.479,20
64.093,53
674.724,18
-
-600.140,82
74.583,36
274 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8
P
347.286,88
113.881,51
-
70.314,67
531.483,06
-
-238.895,90
292.587,16
275 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7
P
590.531,45
-
-
-62.406,01
528.125,44
-
-132.573,39
395.552,05
276 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20
P
733.939,16
443.868,55
-
173.443,41
1.351.251,12
-
-504.938,02
846.313,10
277 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI
XXIII, 2
P
13.236,10
237.793,28
-
43.752,95
294.782,33
-
-258.916,24
35.866,09
278 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A
P
1.593.586,57
746.313,12
-
233.728,54
2.573.628,23
-
-1.278.614,99
1.295.013,24
279 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12
P
383.936,62
-
-
2.102,49
386.039,11
-
-129.376,48
256.662,63
280 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3
P
518.431,86
-
-
37.604,00
556.035,86
-
-161.491,01
394.544,85
281 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA
P
12.116.947,46
-
-
-
12.116.947,46
207.894,43
-6.511.722,69
5.813.119,20
282 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21
P
22.915,22
181.605,46
-
-
204.520,68
29.783,35
-131.466,52
102.837,51
283 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1
P
531.695,30
1.288.500,95
-
219.247,85
2.039.444,10
-
-933.663,91
1.105.780,19
453.188.057,78
438.211.485,30
50.178.744,85
86.394.994,25 1.027.973.282,18
9.112.532,79
606 Relazioni e Bilanci 2013
-395.306.566,72 641.779.248,25
Obbligazioni convertibili
(Importi in unità di euro)
31.12.2012
CODICE
DESCRIZIONE
DIVISA
VALORI
NOMINALI
VARIAZIONI
VALORI DI
BILANCIO
VALORI
NOMINALI
31.12.2013
VALORI DI
BILANCIO
VALORI
NOMINALI
VALORI DI
BILANCIO
IT0003331888
ALITALIA 7,5 10 CV
EUR
10
-
22
-
32
-
IT0003873467
SNIA SPA 3% 05/10 CV
EUR
8
-
-
-
8
2.499.944
IT0004953425
PRELIOS 13/19 ONE CP
EUR
-
-
2.490.000
2.499.944
2.490.000
IT0003563035
BCA CARIGE 14 1,5 CV
EUR
-
-
3
3
3
3
IT0004447014
COGEMESET 14 SC CV
EUR
-
-
2.534.999
633.750
2.534.999
633.750
IT0004689623
BIOCELL 0,5% 11/14
EUR
TOTALE
-
-
1.266.650
1.267.212
1.266.650
1.267.212
18
-
6.291.674
4.400.909
6.291.692
4.400.909
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei
servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento
Emittenti Consob art. 149 duodecies.
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni
riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per
i seguenti servizi:
1) Servizi di revisione che comprendono:
- l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale;
- l'attività di controllo dei conti infrannuali.
2)Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata
- da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario
- un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.
3) Servizi di consulenza fiscale.
4) Altri servizi.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2013, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma
non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA).
Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario
del servizio
Compensi
(migliaia di euro)
Revisione contabile
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca Scpa
971
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca Scpa
997
Tipologia di servizio
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi:
Deloitte Consulting Srl
UBI Banca Scpa
350
Supporto metodologico per la mappatura dei sistemi di rating
Deloitte Consulting Srl
UBI Banca Scpa
131
Supporto metodologico allo sviluppo del sistema di rating a distanza della rete
commerciale
Deloitte Consulting Srl
UBI Banca Scpa
Totale
219
2.318
Allegati al Bilancio d’Esercizio 607
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Bilancio d`Esercizio di UBI Banca Scpa