2° CIRCOLO DIDATTICO
MINTURNO-SCAURI
CLASSE III B – A.S. 2007/08 PLESSO
GOLFO dirigente :
Ornella Rossillo
ins.te Antonio Ciccolella
LE TRASFORMAZIONI FISICHE
DELLA MATERIA:
CAMBIAMENTO DI STATO
OBIETTIVI SPECIFICI E
OBIETTIVI TRASVERSALI



Riconoscere i diversi stati
della materia: solido,
liquido, aeriforme;
Osservare e descrivere,
secondo precisi criteri,
materiali allo stato solido,
operare con essi e
riconoscerne le
trasformazioni;
Operare classificazioni in
base ad una o più
proprietà.



Intervenire nella
conversazione in modo
ordinato e pertinente;
Riflettere sull’esperienza
raccontando oralmente o
scrivendo ciò che è stato
osservato, fatto, imparato.
Individuare somiglianze e
differenze in base a
precisi criteri.
NARRAZIONE DELLA
STORIA:
NEL LABORATORIO DI MAGIE
“ZEFFIRINO, VALENTINA, AGOSTINO E LE
SOSTANZE”
PER
CREARE LA SITUAZIONE PROBLEMA
INDIVIDUAZIONE E DEFINIZIONE DEL
PROBLEMA ATTRAVERSO
DOMANDE – GUIDA
DI COMPRENSIONE DEL TESTO
PROBLEMA:
LA POLVERE DI GESSO E’ UN LIQUIDO
O UN SOLIDO?
DOMANDA – STIMOLO
“SECONDO VOI, LA POLVERE DI GESSO E’ UN
SOLIDO O UN LIQUIDO?
VOLETE FARE LE VOSTRE IPOTESI
ARGOMENTANDOLE?
ELABORAZIONE DI IPOTESI
IPOTESI A


E’ UN SOLIDO PERCHE’
LA POLVERE DI GESSO
SE CADE SULLA
MAGLIETTA NON CI
BAGNA;
E’ UN SOLIDO PERCHE’
E’ UGUALE ALLA
SABBIA DELLA
SPIAGGIA, ANCHE SE SI
BAGNA, POI SI ASCIUGA
IPOTESI B

E’ UN LIQUIDO
PERCHE’PRENDE LA
FORMA DEL
RECIPIENTE.
DISCUSSIONE
PER
“SPIANARE” LA STRADA VERSO LA RICERCA.
RECUPERO IN MEMORIA DELLE PRINCIPALI
CARATTERISTICHE DEI SOLIDI, DEI LIQUIDI E
DEI GAS.
TABULAZIONE DEI DATI
PER MEGLIO RILEVARE
somiglianze e differenze tra i tre stati della materia
SOLIDO
LIQUIDO
AERIFORME
Ha peso
si
si
si
Occupa uno
spazio
si
si
si
Si può
comprimere
In alcuni
casi
si
no
no
no
no
Ha forma
propria
ESPERIMENTO N° 1
CONCLUSIONE DAL 1° ESPERIMENTO
La polvere di gesso non è un liquido perché è
comprimibile
ESPERIMENTO N° 2
CONCLUSIONE DAL 2° ESPERIMENTO
La polvere di gesso è paragonabile al liquido perché messa
nei recipienti si espande, prendendone la forma.
DOMANDA - STIMOLO
“SECONDO VOI, LE DUE OSSERVAZIONI DA
SOLE SONO SUFFICIENTI A DARE UNA
RISPOSTA AL PROBLEMA O E’ NECESSARIO
INVESTIGARE ANCORA”?
ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE

CONCLUSIONE CONDIVISA
La polvere di gesso è un solido perché i granelli di
cui è composta si possono “afferrare”, “tenere
tra le dita” .
OPERARE CON LE
SOSTANZE: FRANTUMARE,
MACINARE
ATTIVITA’OSSERVATIVA DEI
MATERIALI CON L’USO DELLA
TABELLA
sostanze
forma
colore
Odore
Peso
Chicci di
caffè
ovale
marrone
intenso
53 g
Sale doppio
cristalli
bianco
assente
84 g
Chicchi di
granturco
goccia
arancione
Forte
75 g
Grana
piramide
aranciato
forte
75 g
Patata
ovale
giallino
assente
203 g
Noce
moscata
tonda
marrone
forte
8g
ATTIVITA’ DI GRUPPO
GIOIA, DIVERTIMENTO, PIACERE DI FARE……
OSSERVAZIONE DELLE
POLVERI
MESSA A CONFRONTO DEI DATI
DELL’OSSERVAZIONE
PRIMA
DOPO
SOSTANZE
forma
colore
odore
peso
forma
colore
odore
peso
Chicci di caffè
ovale
marrone
intenso
53 g
polvere
marrone
intenso
53 g
Sale doppio
cristalli
bianco
assente
84 g
granelli
bianco
assente
84 g
Chicchi di
granturco
goccia
arancione
Forte
75 g
granelli
arancione
assente
56 g
Grana
piramide
aranciato
forte
75 g
pezzetti
aranciato
forte
75 g
Patata
ovale
giallino
assente
203 g
spicchi
giallino
assente
203 g
Noce moscata
tonda
marrone
forte
8g
polvere
marrone
forte
8g
ATTIVITA’ DESCRITTIVA E
PRODUZIONE COLLETTIVA DI UN
TESTO INFORMATIVO
PER

NARRARE E FISSARE LE SCOPERTE FATTE
DURANTE L’ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE;

ATTIVARE E CONSOLIDARE TUTTE LE
STRATEGIE VOLTE AD AFFINARE IL PROCESSO
PER PERVENIRE ALLE PRIME FORME DI
CONCETTUALIZZAZIONE.
TESTO INFORMATIVO
COLLETTIVO
In classe abbiamo portato diverse sostanze solide: chicchi di caffè, sale
doppio, chicchi di granturco, grana, patata e noce moscata.
Dopo averle attentamente toccate, osservate e pesate le abbiamo
frantumate.
Abbiamo macinati i chicchi di caffè e di granturco con il macinino a
mano; il sale grosso lo abbiamo frantumato con il pestello del
mortaio; la grana e la noce moscata le abbiamo grattugiate con la
grattugia, mentre la patata l’abbiamo affettata con la lama della
grattugia multiuso.
Prima di essere macinate o frantumate, queste sostanze avevano tutte
una forma propria, compatta e consistente al tatto. Dopo la
frantumazione, invece, tutte presentavano una forma diversa: tanti
pezzettini o granelli (polveri).
Tuttavia, tutte, hanno conservato lo stesso colore, odore e peso.
DOMANDA – STIMOLO
PER
GUIDARE GLI ALUNNI A TRARRE UNA
CONCLUSIONE COMUNE IN MERITO ALLE
AVVENUTE TRASFORMAZIONI
I DATI RACCOLTI CHE COSA VI FANNO
PENSARE?
 I CHICCHI DI CAFFE’, DI GRANTURCO…..
DOPO LA FRANTUMAZIONE SONO DIVENTATE
UN’ALTRA SOSTANZA OPPURE NO?
COME FATE A DIRLO?

DISCUSSIONE
RETICOLARE




Non possono essere un’altra sostanza, perché
hanno cambiato solo la forma.
Hanno conservato lo stesso peso e odorano
come prima di essere frantumati, quindi sono la
stessa sostanza!
E’ sempre la stessa sostanza, altrimenti avrebbe
cambiato colore come la legna quando brucia”.
Hanno cambiato solo stato, sono diventati tanti
pezzettini o polveri come il caffè, per me, non
possono essere assolutamente un’altra sostanza.
CONCLUSIONE
CONDIVISA
LE SOSTANZE FRANTUMATE SONO
RIMASTE LE STESSE, PERCHE’
ANCHE SE HANNO CAMBIATO
FORMA, HANNO CONSERVATO LO
STESSO COLORE, ODORE E PESO.
RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA
DELLA CONCLUSIONE
Chicchi
interi di
caffè di
colore
marrone e
profumato
FRANTUMAZIONE
Polvere di
caffè marrone
e profumato
La frantumazione è una TRASFORMAZIONE
FISICA perché non cambia la composizione
della materia, ma cambia soltanto la forma.
PROVE DI VERIFICA
ACCERTARE L’ACQUISIZIONE PROFONDA DELLE CONOSCENZE
SCIENTIFICHE E
L’AUTONOMIA NELLO SVOLGERE UN COMPITO
Riconosci lo stato dei seguenti corpi, poi rispondi alle domande delle
colonne 2 , 3 , 4
1. STATO
DELLA
MATERIA
2. COME
FAI A DIRE
CHE è…….
3. COSA
SUCCEDER
A’ A
QUESTA
SOSTANZA
SE LA
PONIAMO
SUL
CALORIFE
RO?
4. COME
FAI A
DIRLO?
1. STATO
DELLA
MATERIA
2. QUALE
STRUMEN
TO USI
PER
FRANTU
MARLO?
3. COME
APPARIRA’
DOPO
4. CHE TIPO DI
TRASFORMAZ
IONE è
AVENUTA?
PERCHE’ DICI
COSI’?
PUNTI FORTI




FAVORIRE LA MOTIVAZIONE, LA
GIOIA DI APPRENDERE
STIMOLARE IL RAGIONAMENTO
FACILITARE L’APERTURA MENTALE
PROMUOVERE IL DIALOGO E IL
CONFRONTO
PUNTI DEBOLI

TEMPO LIMITATO PER LA
REALIZZAZIONE DI TUTTE LE FASI
Grazie
Scarica

Uda di riferimento - Direzione Didattica II Circolo MINTURNO