XVI Premio Letterario Internazionale
“Tra le parole e l’infinito”
Labore Civitatis
Riconoscimento alla Carriera
Ideati dal Cav. Nicola Paone
Con il Patrocinio organizzativo della:
Città di Casoria
In collaborazione con:
Ispettorato Regionale
Aversa (CE)
Comitato Locale
Napoli Nord
Partner:
Via Nazionale delle Puglie Casoria Napoli Italia
27 giugno 2015
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Prefazione
O
ggi fare Cultura significa “aprirsi all’indeterminazione, alla varietà, al piacere di cambiare, non di
essere diversi ma di diventarlo.” Non già, quindi, un concetto legato esclusivamente alla conoscenza
del sapere depositato nei libri che pur fanno colto l’uomo.
Forse già in questo incipit vi è la descrizione ed il senso di questo Premio letterario che per il sedicesimo
anno si propone sulla scena ad una platea sempre più vasta di affezionati fruitori, ma anche e soprattutto
di entusiasti partecipanti. “Tra le Parole e L’infinito”, creatura ideata e voluta dal Cavaliere Nicola Paone,
nel corso degli anni non è mai stata uguale a se stessa se non nello spirito pionieristico e decisamente
originale e si è distinta, in modo assolutamente originale, nella ricerca di quella “ evoluzione culturale “
che ha nel “divenire” il suo punto di riferimento.
Non è un caso che le grandi città di mare con i loro porti, dove viaggiatori da tutto il mondo sono giunti
e si sono incontrati col loro bagaglio di esperienze ed emozioni, siano stati crocevia culturali e volani di
crescita per l’umanità tutta. Una crescita mai disgiunta da valori quali la tolleranza per la diversità e il
rispetto per ciò che è altro da se stessi. Ecco, ai miei occhi questo Premio è come l’approdo cui giungono
pensieri, parole ed emozioni da tanti paesi (e sono tanti davvero visto il successo e la partecipazione
internazionale alla Manifestazione), ma anche e forse soprattutto è qualificante che a quest’approdo
possano gettare l’ancora anche quelli che pur stando vicino a noi ne sembrano più distanti: mi riferisco
al fatto che anche quest’anno “ Tra le Parole e l’Infinito” riserva una sua sezione ai giovani ospiti delle
case di detenzione del nostro paese e questo non per offrire una passerella, bensì un’opportunità;
l’opportunità per loro, ma soprattutto per noi di attuare il concetto di integrazione culturale secondo
quei valori che ho cercato di esprimere sopra.
Essere stato quest’anno il presidente della Giuria Letteraria del premio “ Tra le parole e l’infinito” di
certo non ha fatto di me un uomo colto, ma la gratificante occasione di aver incontrato tanti “compagni
di viaggio” con le loro storie ed aver avuto modo di condividere pensieri, parole ed emozioni certo
mi ha fatto crescere in termini di umanità. Con l’auspicio che ciascuno possa trarre da questo sforzo
organizzativo identico beneficio, non mi resta che ringraziare il cavaliere Nicola Paone per tutto e chi ha
avuto la costanza di leggere queste righe per la pazienza.
Vincenzo Mignone
Pres. Commissione Giudicatrice
I
Cav. Nicola Paone
deatore Presidente e Fondatore. Nato a Casoria (Na) - Italia nel 1955,
ultimati gli studi artistici accademici, intraprende la sua attività di
consulente e informatore nel 1989 all’interno del settore arti grafiche.
Specializzato nelle metodologie d’applicazione pubblicitaria, un master in
programmazione pubblicitaria, si dedica per numerosi anni all’attività di free
lance, opera in aziende private a carattere nazionale. Da sempre impegnato
per l’arte e la Cultura, pittore graphico surrealista informale, ha ottenuto
tanti premi e riconoscimenti. Nell’anno 2000 dà origine al Premio Letterario
Nazionale di Narrativa e Poesia “Tra le parole e l’infinito”. Nell’anno 2001 S.A.R. il Principe Cesare
d’Altavilla gli conferisce la nomina di Cavaliere di Merito dell’Ordine Cavalleresco di San Giorgio
D’Antioca. Nell’anno 2003 indirizza il premio letterario nel panorama Internazionale, nel 2006 introduce
nelle sezioni del premio Letterario Internazionale la Sez. Premio alla Carriera, per onorare quanti
rappresentando essi stessi, hanno concorso con il loro lavoro alla crescita e allo sviluppo Culturale e
Sociale della nostra Nazione. Nell’anno 2007 dedica una lode al Premio alla carriera, dando origine
a un nome che possa rappresentarlo nel tempo, nasce così “Ad Haustum Doctrinarum”, che tradotto
significa “Alla Fonte delle Dottrine”. Il premio è stato, dunque, così denominato in quanto si propone di
omaggiare tutti coloro che rappresentando essi stessi fonte di dottrina hanno concorso alla divulgazione
del sapere e dei principi di giustizia e si sono resi testimoni della verità del pensiero di Federico II,
vir inquisitor et amator sapientiae, secondo cui: “Il nobile possesso della scienza non deperisce se
sparso tra molti, e, distribuito in parti, non sente danno alcuno di diminuzione, anzi tanto più vive nei
tempi, quanto più, con la divulgazione, diffonde la sua fecondità”. Nell’anno 2008 il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, gli conferisce l’alto Onore di una medaglia d’argento rappresentativa.
Nel 2009 riceve il Patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, dei grandi eventi del Comune
di Napoli, del Comune di Sulmona (AQ). Nella decima edizione dell’anno 2009 il Premio alla Carriera
“Ad Haustum Doctrinarum “si separa dal Premio Letterario, divenendo un Premio a sé. Nel 2010 da
vita ad un nuovo Riconoscimento alla Carriera, “Labore Civitatis”. Il Premio è dedicato a rappresentare
il lavoro laborioso, fatto con etica impegno e sacrificio, affrontando difficoltà e fatica, al servizio della
comunità per il progresso Socio Culturale della Nazione. Si propone di evidenziare i temi e il continuo
richiamo ai valori morali della società contemporanea. Ed è proprio questo che ci deve fare riflettere,
spesso combattiamo per la quotidianità del nulla, è necessario una rinascita civile fondata sull’equilibrio
tra più saldi valori morali, senso del dovere e del sacrificio, coscienza della capacità e della dignità
umana. Nel 2011 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano gli conferisce l’alto Onore
della medaglia d’oro rappresentativa. Nel 2013 la Presidenza dell’Ass. Naz. Polizia di Stato, gli conferisce
la nomina di Socio Onorario. Nel 2014 riceve l’Alto Onore del Patrocino del Ministero della Giustizia e
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2015 riceve l’ambito Patrocinio dell’Istituto Francese
a Napoli, dell’Ispettorato Nazionale A.N.C., e del Comitato Locale Napoli Nord Croce Rossa Italiana.
Descrizione del Trofeo
L’immagine impressa nella scultura bassorilievo che rappresenta il Riconoscimento alla Carriera
“Labore Civitatis”, è stata disegnata dal Grafico Cav. Nicola Paone. Fondatore e
Ideatore del Premio.
La scultura è caratterizzata da quattro elementi concettuali: La Forza, La
Cultura, La Storia, La Sapienza. La Forza, rappresentata da due leoni eretti in
atteggiamento rampante che si manifestano con vigore, mentre sostengono e
custodiscono uno scudo simbolo. La Storia, raffigurata dallo Scudo - Cornice
del tempo. La Sapienza impressa nell’intreccio dei due rami di Alloro, e la
Cultura visibile al centro dello scudo rappresentata dal libro sospeso in aria che
simboleggia lo spazio infinito. L’opera è stata sapientemente modellata e fusa
con tecnica a cera persa nelle Fonderie Umberto Esposito di Napoli, questa, una
tecnica di realizzazione antica, che risale al periodo Ellenico.
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Prof.ssa Luisa Marro
Dr. Vincenzo Carfora
Madrina del Premio
I
n qualità di Assessore alla cultura della città
di Casoria sono felice di avere l’opportunità di
collaborare alla XVI edizione del Premio Letterario
Internazionale Tra le parole e l’infinito.La poesia,
quando raggiunge la sua massima espressione di
forma d’arte, ha il pregio e il potere quasi magico di
utilizzare l’accostamento delle parole, spesso poche
e semplici, per creare un mondo sospeso dove le
emozioni, i ricordi, le speranze, la consapevolezza
della realtà che ci circonda o contrariamente l’estasi di un sogno che ci aiuti a sfuggirne la sua asprezza,
si rincorrono in un movimento vorticoso avvolgente che spesso ci lascia con lo stupore tipico di chi
apre gli occhi per la prima volta su un mondo nuovo. La poesia la possiamo definire, usando una
terminologia cruda e meccanica tipica dell’era super tecnologica in cui viviamo, il motore che muove
il nostro animo. Un motore che ha il pregio di attivare spesso sensazioni sopite e di riportare alla luce
emozioni e consapevolezze che si credevano perdute nell’oblio dell’indifferenza. Con questa forma d’arte
le parole acquistano una forza insospettata; una forza che ci sprona a destarci, riflettere, a diventare più
consapevoli del contesto in cui viviamo: ora attraverso il canto della bellezza del creato, ora esaltando
i sentimenti più nobili dell’animo umano, ora attraverso la denuncia delle ingiustizie, ora scuotendoci
dal torpore indolente delle sofferenze altrui invitandoci a rifuggire dall’egoismo. La poesia la possiamo
considerare un’alchimia fatta da uomini che rimescolando nel pentolone della proprie emozioni e delle
proprie idee, parole, suoni e ritmi, tirano fuori dei doni magnifici per i propri simili. Doni che rendono
la vita a sua volta un’emozione degna di essere vissuta fino in fondo. Fintanto ci sarà un uomo che
incolonnerà parole e frasi per comunicare ed esprimere nobili sentimenti e desideri per un mondo più
giusto, la fiammella della speranza che la nostra vita possa migliorare e superare le crudeltà del presente
sarà sempre viva e in grado di indicarci con la sua luce il contorto cammino che ci attende verso le
incertezze del futuro. La poesia è vita. Grazie al Cav. Nicola Paone per aver donato tutto ciò alla Città
di Casoria.
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Sindaco della Città di Casoria
I
n qualità di sindaco della città di Casoria mi
onoro di dare il benvenuto all’importante Premio
Letterario Internazionale “ Tra le parole e l’infinito”.
Ho avuto il piacere diconoscere qualche anno fa,
durante una delle edizioni del premio nella cornice
del teatro di Santa Maria Capua Vetere l’ideatore,
fondatore e Presidente del Premio il
Cav. Nicola Paone, che mi manifestò il
desiderio
di
portare
la
manifestazione
nella sua città d’origine ed ecco realizzato il suo desiderio: “ Tra le parole e l’infinito”
finalmente a Casoria, che, ancora una volta si dimostra città attenta all’arte e alla cultura.
Ho sempre creduto nella forza dell’arte e della cultura che sono il motore di ogni città e che rivestono un
ruolo di primo piano nella crescita individuale e collettiva. I premi della sezione Riconoscimento alla
Carriera “ Labore Civitatis” rappresentano una nota di merito non solo per quanti li ricevono, ma anche
per l’intera città di Casoria che, come una madre amorevole è orgogliosa dei suoi figli illustri e di tanti
che si sono distinti con impegno, competenze, professionalità e tenacia tenendo alto il nome della loro
terra d’origine. L’amministrazione comunale ha creduto fin da subito nelle potenzialità di un premio dal
grande valore etico e culturale che è giunto quest’anno alla XVI edizione, ed è lieta di poter offrire ai
cittadini casoriani un evento d’ importanza internazionale, che sono certo, aumenterà ancora di più
il prestigio della nostra amata città. Che può contare su una società civile presente, impegnata sul
territorio e attiva in prima persona nella tutela e nella valorizzazione del suo patrimonio culturale, penso ad
esempio, a tutte quelle associazioni che si dedicano alla salvaguardia dei beni archeologici e
paesaggistici. Sono quindi lieto e onorato di aver contributo all’organizzazione del Premio, un
coinvolgimento per il quale ringrazio personalmente e in nome di tutti i cittadini casoriani, il Cav.
Paone, perché questo Premio raccoglie e lega in un unico momento diverso temi cari alla nostra città,
e soprattutto perché testimonia di una società civile viva e attenta al territorio, fonte dei migliori auspici
con cui guardare al futuro di Casoria.
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Casoria un breve excursus storico
I
l nome di Casoria è documentato con certezza solo alla fine del X Secolo, anche se sul suo territorio
sono sorti e sviluppati (talvolta anche scomparsi) diversi villaggi. I più antichi insediamenti sono
testimoniati dalle necropoli del III secolo a.C. di Padula, nella zona orientale, e di Squillace, al confine
con Arzano. Ma il villaggio più importante fu forse quello di Carminianum, toponimo di chiara origine
romana che rinvia evidentemente ai possedimenti di una gens Carminiana. Centro di un vasto territorio
agricolo che si estendeva dall’area frattese fino alle pendici del monte Somma, intorno al Mille Casoria
divenne un vero e proprio villaggio operaio legato ai monasteri benedettini napoletani. Il paese si
sviluppò intorno alla masseria di San Gregorio (popolarmente detto San Liguoro, Ligorio, Liborio) e
alle chiese dedicate ai santi Mauro e Benedetto. La fertile zona orientale, attraversata dai fiumi Rubeolo
e Sebeto, era legata invece al monastero dei SS. Severino e Sossio, mentre sul versante frattese si sentiva
forte l’influenza dei potentati aversani, a cui è legata la controversa storia di antichi territori ai confini
del Clanis sotto il dominio baronale. Spezzato nei secoli ogni contatto con il casale, nel Trecento questi
territori (presidiati da cappelle intitolate a San Lorenzo e Santo Stefano) furono uniti a formare un unico
feudo con Casignano e Olivola, due villaggi dell’agro aversano appartenuti prima ai Sanframondo, e poi
dal 1518 ai Di Sangro. Legatissimo alla Città, il casale fu invece a lungo dominato dal vescovo di Napoli,
che qui poteva contare su numerosi vassalli. Le prime notizie sulla Universitas di Casoria, la pubblica
amministrazione del paese, sono del 1429. Libero dal dominio feudale, il casale era aggregato al regio
demanio e godeva degli stessi privilegi della città di Napoli; messo però all’asta nel 1631, per continuare a
rimanere libero dovette pagare un riscatto di 12mila ducati. Continuarono tuttavia a lungo le pretese del
corrotto governo vicereale, e solo nel 1734 il casale tornò definitivamente libero, sotto Carlo di Borbone.
Molti notai, avvocati e medici casoriani entrarono nella pubblica amministrazione napoletana, mentre
nel paese si consolidava il potere della chiesa di S. Mauro, dove ai primi del secolo era stata fondata una
potente Collegiata. Nel 1799 prevalsero i sentimenti sanfedisti, anche se a Casoria venne poi a stabilirsi
uno degli idéologues della rivoluzione, il colto libraio-editore Gabriele Stasi, eletto anche tra i decurioni
(ovvero i consiglieri comunali) di Napoli con l’arrivo dei Francesi ai primi dell’Ottocento. Nel 1809 il
nuovo governo fece di Casoria uno dei quattro capoluoghi di distretto della provincia di Napoli, mentre si
infiammava lo scontro con il potere della chiesa. Come rappresentante del distretto al breve parlamento
napoletano del 1848-49 troviamo un cattolico, il nobile napoletano Francesco Proto, singolarissima
figura di politico-letterato meglio noto come Duca di Maddaloni, che ancora una volta come deputato
di Casoria presentò poi al
primo parlamento italiano del
1861 una famosa Mozione per
le provincie napoletane che
suscitò molte polemiche. La
battaglia contro il potere della
Chiesa fu continuata dal nuovo
stato unitario, che confiscò
tutti i beni ecclesiastici. Anche
quelli della Collegiata di
San Mauro, che dovette così
aspettare la fine del secolo
per riguadagnare peso nella
pubblica
amministrazione;
fino ad arrivare al caso estremo
del parroco-vicesindaco Domenico Maglione. Proprio l’ambigua commistione di poteri, denunciata
ai primi del Novecento anche dall’Inchiesta Saredo, voluta dal parlamento contro la “camorra
amministrativa” napoletana, portò a lunghi anni di commissariamento. A cavallo tra i due secoli si
colloca la straordinaria fortuna politica di una famiglia di giuristi casoriani, i Rocco di Torrepadula,
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che si interruppe col ventennio fascista, quando gran parte della classe dirigente locale emigrò a Napoli,
dove ferveva la vita amministrativa, mentre il paese tornava all’agricoltura.
Il secondo dopoguerra vide il dominio incontrastato della Democrazia Cristiana, con un sindaco,
Raimondo Paone, in carica praticamente per quasi un ventennio. Alla fine degli anni Cinquanta, la
massiccia industrializzazione innescò una eccezionale crescita demografica, destinata a sfondare nei
decenni successivi i 100mila
abitanti reali. Circostanze che
resero le condizioni di vita
sempre più insopportabili, a
causa di malamministrazione e
mancanza endemica di servizi.
San Mauro e le altre chiese.
La tradizione popolare lega le
origini di Casoria a S. Mauro,
monaco benedettino vissuto
nel VI secolo, a cui è dedicata
la chiesa principale della città.
Al di là della leggenda, le prime
notizie sulla cappella risalgono solo al 1092, mentre la parrocchia nacque ufficialmente nel 1429 sotto il
patronato dell’Universitas e dei notabili del casale. L’attuale chiesa è stata costruita ai primi del Seicento
e completata nel corso del secolo. È un grandioso tempio in stile barocco, con pregevoli opere di Pietro
di Martino e di Giovan Vincenzo d’Onofrio detto Forlì (come la pala della Madonna di Monserrato
del 1599) e le ultime tarde tele di Domenico Antonio Vaccaro. Da ammirare, anche l’organo a canne
del Settecento e il soffitto a cassettoni dorati, opere degli antichi “maestri d’ascia” ed intagliatori locali.
Accanto alla chiesa sorge l’oratorio della Arciconfraternita di S. Maria della Pietà, piccolo gioiello di
arte settecentesca dominato da una tela della scuola di Giuseppe Ribera - copia della Deposizione per la
sagrestia di San Martino - e da un ciclo di affreschi di Pietro di Martino con episodi della vita di Gesù che
si concludono con una imponente Crocifissione. Semplici linee contraddistinguono invece la chiesa di
S. Benedetto ultimata intorno al 1740, anche se le sue origini sono medievali, come prova il monumento
gotico di Giacomo Torello. Militare venuto a Napoli nel 1254 al seguito di papa Innocenzo IV, Torello
mise su famiglia a Casoria, dove morì nel 1281, avvolto da un piccolo giallo storico: potrebbe infatti
trattarsi del figlio del famoso capo ghibellino di Ferrara Salinguerra, le cui tracce si perdono proprio
a metà del Duecento. Un ricco mercante, Petrillo Ferrara, fondò invece nel 1459 la chiesa di S. Maria
delle Grazie, con un piccolo ospedale per malati e pellegrini. Accanto sorge la Congrega della Madonna
del Rosario, decorata con tardi affreschi manieristici. Nella piazza principale di Casoria, infine, sorge la
chiesa di S. Maria del Carmine, che nel Seicento ospitava le riunioni dell’Universitas.
Padre Ludovico e le “monache sante”. A Casoria è legato il nome di Padre Ludovico, figura fondamentale
della “rinascita cattolica” della seconda metà dell’800, secolo di grandi sconvolgimenti sociali, politici,
ed economici. Nato nel 1814, Arcangelo Palmentieri entrò da ragazzo nell’ordine francescano e studiò
matematica, fisica e chimica. Si dedicò all’insegnamento fino al 1847, quando avviò una frenetica attività
di assistenza delle classi popolari, aprendo numerosi istituti. A Napoli fondò nel 1862 l’Opera degli
accattoncelli, per togliere dalla strada gli scugnizzi ed impegnarli in scuole e botteghe di apprendistato.
Al ritorno di un viaggio in Africa (1865-66) fondò il Collegio dei moretti, per la formazione di giovani
missionari africani. Ad Assisi creò un istituto per fanciulli ciechi e sordomuti e a Posillipo, sul mare di
Napoli, creò l’Ospizio marino per i vecchi pescatori, dove morì nel 1885. Padre Ludovico fu anche un
importante protagonista della vita politica e sociale di metà Ottocento, difficile periodo tra la fine del
regno borbonico e l’unità d’Italia: sua è la prima idea di una università cattolica, di opere pubbliche di
assistenza e previdenza sociale; e a lui è legato Francesco Proto, discusso deputato di Casoria al primo
parlamento italiano. Un impegno scomodo, che gli costò persino l’arresto (per accuse rivelatesi poi
infondate) nel 1866, seguito dalla mobilitazione dell’intero consiglio comunale di Napoli a favore della
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sua liberazione. Delle due congregazioni che fondò, quella dei Frati Bigi fu soppressa, mentre le Suore
Bigie Elisabettine continuano la sua opera missionaria in Sudamerica. Nonostante fosse morto in fama
di santità, Padre Ludovico è stato beatificato solo nel 1993, e nel 2014 è stato proclamato santo. Adelaide
Brando (1856-1906), giovane napoletana di salute malferma, divenuta suora con il nome di Maria Cristina,
si stabilì invece a Casoria nel 1890. Qui edificò una bella chiesa in stile neogotico e fondò l’istituto delle
cosiddette Sacramentine, le Suore vittime espiatrici di Gesù sacramentato. Nel 2015 è stata proclamata
santa. Giulia Salzano (1846-1929), originaria di Santa Maria Capua Vetere, venne invece a Casoria
nel 1865 come insegnante
comunale. Impegnata nelle
divulgazione popolare del
catechismo, Donna Giulietta
costituì nel 1890 il primo
nucleo delle Suore catechiste
del Sacro Cuore, oggi diffuse
in Italia, Americhe, Filippine
ed India. Nel 2010 è stata
proclamata santa. Qualche
anno prima della Brando e
della Salzano, nel 1884, anche
un’altra religiosa originaria di
Soccavo, Maria Luigia Velotti
(1826-86), aveva stabilito a Casoria la casa madre della sua congregazione, quella delle Suore adoratrici
della santa croce. La tradizione giuristica. Ai primi dell’Ottocento, con la restaurazione borbonica
venne affidato all’avvocato casoriano Antonio Rossi (1778-1836) il delicato compito di Prefetto delle
Controversie del Regio Erario. Ma la vivace tradizione giuristica locale toccò l’apice con l’antica famiglia
dei Rocco, nobili napoletani del Seggio di Montagna stabilitisi a Casoria a metà del Seicento. Tra di loro si
incontrano magistrati e giuristi di grande fama come Niccola Rocco (1811-1877) autore di un imponente
trattato di diritto civile, a cui si deve l’invenzione del Codice internazionale privato. Negli ultimi decenni
dell’Ottocento suo figlio Marco Rocco percorse una brillate carriera parlamentare, continuata poi da
un cugino e da un nipote omonimi, un Marco Rocco junior che sarà tra i più importanti esponenti
del movimento cattolico, considerato addirittura «uno dei pilastri del blocco di potere napoletano»
fino all’avvento del fascismo. Casoriano era anche Andrea Torrente (1908-1965) autore di un fortunato
manuale di diritto privato, componente del Consiglio superiore della magistratura e nel 1956 presidente
della Corte suprema di Cassazione. Vescovi e cardinali. La tradizione accademica casoriana, mortificata
negli anni del fascismo, riuscì a sopravvivere nella chiesa con l’eccezionale affermazione di tre sacerdoti
che raggiunsero altissimi gradi delle gerarchie ecclesiastiche. Il primo fu Luigi Maglione (1877-1944),
che si trasferì a diciannove anni a Roma, dove fu compagno di studi di Eugenio Pacelli (il futuro Pio XII)
e si laureò in filosofia, teologia e diritto canonico. Ordinato sacerdote, studiò e poi insegnò diplomazia
presso l’Accademia dei nobili ecclesiastici. Già collaboratore della Segreteria di stato vaticana, nel 1918
Maglione fu inviato a Berna, dove riprese i rapporti istituzionali con la Svizzera, interrotti nel 1873.
Consacrato arcivescovo, nel 1926 fu inviato come Nunzio apostolico a Parigi. Creato cardinale, nel 1939
fu nominato Segretario di stato dal nuovo papa Pio XII e si impegnò in una intensa attività diplomatica
nei difficili anni della seconda guerra mondiale. Dopo la liberazione di Roma, tornato a Casoria per
riposarsi, morì improvvisamente nel maggio del 1944.
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Intanto nel 1940, nel clima rovente della guerra, un altro sacerdote casoriano era entrato al servizio
della Santa Sede. Nella sua lunga carriera, l’arcivescovo Antonio Del Giudice (1916-82) ricoprì
delicati incarichi diplomatici: formatosi nella Spagna franchista, negli anni Cinquanta-Sessanta operò
soprattutto nel Sudamerica lacerato dalle rivoluzioni - si interessò in particolare della situazione
in Repubblica Dominicana - e nel 1962 strinse i contatti con la Corea tagliata in due tra comunisti e
americani. Negli ultimi anni fu inviato nel Medio Oriente incendiato dalle guerre per il petrolio, prima
a Malta e poi nell’Iraq di Saddam Hussein. Meno avventurosa fu la vita di Alfonso Castaldo (18901966) preposito della Collegiata di S. Mauro fino al 1934, quando fu nominato vescovo di Pozzuoli.
Stretto collaboratore dell’arcivescovo di Napoli Alessio Ascalesi, nel 1950 fu nominato arcivescovo di
Tessalonica e poi nel 1958 successe a Marcello Mimmi come cardinale a Napoli. Cominciò a rinnovare
la diocesi e fondò diversi istituti nella provincia. Sviluppo e dismissione. Nel secondo dopoguerra, a
metà degli anni Cinquanta, Casoria sembrava aver preso il volo per diventare il simbolo dello sviluppo
industriale dell’intero meridione. Grazie anche ai finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, infatti,
erano sorti stabilimenti metallurgici, meccanici, chimici, tessili e di materiali di costruzione, tra cui
si distingueva una grande fabbrica di fibre sintetiche, la Rhodiatoce. Era uno dei distretti industriali
più importanti d’Italia, che dava lavoro ad alcune decine di migliaia di addetti negli stabilimenti, più
altrettanti nell’indotto. Ma lo “sviluppo assistito” si rivelò un fallimento. Negli anni Settanta, infatti,
i grandi stabilimenti trapiantati a Casoria cominciarono a chiudere i battenti uno dietro l’altro, e la
Rhodiatoce (poi Montefibre) fu trasferita ad Acerra. La mancanza di finanziamenti statali e lo
sfaldamento dell’economia meridionale resero precarie le condizioni di lavoro. E alla disoccupazione si
aggiunsero poi le preoccupazioni per la salute, tra la pericolosità delle lavorazioni, spesso sottovalutata,
e le bonifiche quasi mai seriamente realizzate. Casoria industriale fu un fenomeno che a metà degli anni
Sessanta interessò studiosi ed economisti. Era «il simbolo dello sviluppo industriale della Campania,
offrendo una prova eloquente delle trasformazioni geografiche e dei riflessi urbanistici, sociali ed
economici dell’inserimento dell’industria in un mondo essenzialmente agricolo». Da segnalare a Casoria
anche l’insediamento del primo centro commerciale del Mezzogiorno - il secondo in Italia, dopo quello
brianzolo di Paderno Dugnano - inaugurato nel 1978: l’Euromercato, che tra diverse gestioni ha resistito
per oltre trent’anni, fino alla crisi del 2009.
Estratto da: G. PESCE
Napoli e i suoi casali
Alessandro Polidoro Editore,
Napoli 2013 (con licenza dell’autore)
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COMITATO LOCALE NAPOLI NORD
L
a Croce Rossa è onorata di poter collaborare a tale
evento che ha come finalità quella di riconoscere l’operato di chi si è prodigato e ha contribuito alla crescita di
questo nostro mondo. Un mondo che ha bisogno di ideali sani e che solo attraverso la cultura e l’informazione
si possono ottenere. Non c’è bisogno di attraversare oceani per trovare la povertà ma basta guardare il
vicino e chiedere di cosa ha bisogno. Così come non c’è bisogno di andare chissà in quale salotto per
trovare uomini che hanno fatto della penna un’arma per descrivere e difendere le proprie origini e i
propri pensieri. La CRI è serva di chi, fragile e vurnerabile, ha bisogno di conquistare la propria dignità
e fare in modo che non si senta mai da sola. Ed io, orgoglioso di presiedere un Comitato che si è distinto
nel raggiungimento di obiettivi importanti ed altruistici, non voglio elencare ciò che abbiamo realizzato,
anche perché non sarebbe mai abbastanza, visto le difficoltà che la nostra era si trova ad affrontare. L’evento in oggetto ha il patrocinio anche del Ministero di grazia e Giustizia e tenuto conto del Protocollo
D’Intesa con l’UEPE, con cui siamo impegnati al reinserimento sociale attraverso la presa in carico di
soggetti detenuti, e dove si sta creando la figura di un Tutor a tale scopo. Tutto al fine di dare una seconda opportumità a chi se le vista togliere dagli eventi. Avere un’ulteriore chance è come dare una nuova
vita, e solo attraverso la cultura se ne può cononoscere il valore. Ringrazio il Cav. Nicola Paone per
l’opportunità offerta e non posso che ricambiare con la disponibilità da parte della Croce Rossa Italiana
che rappresento su questa nostra terra d’origine.
Il Presidente
Giambattista Ganzerli
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B
envenuti a Casoria a voi tutti, scrittori, autori e lettori che siete i protagonisti, insieme a noi, di questo premio Letterario
“Tra le parole e l’Infinito”. La Letteratura è l’unica dinamica peculiare dell’uomo che lo rende diverso da ogni altro essere vivente su
questo pianeta. In qualità di Presidente dell’Associazione Casoria
Futura porgo un beneaugurante saluto a tutti i convenuti a questo importantissimo premio e con una punta d’orgoglio, affermo
con certezza che la città scelta, ha qualcosa di speciale, un “anima
mundi” che permeerà in tutti noi per sempre. Casoria, sarà per tutti noi la città dell’anima. In questa città, il Presidente del premio il
Cav. Nicola Paone è nato e ad essa resterà legato per sempre, a noi
lo unisce quel filo sottile e indistruttibile dell’appartenenza, appartenenza ad una terra che ha solide tradizioni culturali, che ha dato
i natali a molti grandi uomini di cultura, politici e religiosi, terra
che vanta l’opera caritatevole di tre Santi che qui fondarono le loro
istituzioni religiose dedite alla carità. Rivolgo un caloroso saluto ai
nostri concittadini, a tutti gli autori e scrittori provenienti da fuori
Regione e anche dall’estero che hanno contribuito al successo del
premio in termini di qualità. Un grazie agli esponenti del mondo della Cultura e dell’Arte, all’Amministrazione Comunale e alle alte Personalità a cui stasera conferiremo i Riconoscimenti alla Carriera. Al
Cav. Nicola Paone, vanno i nostri più sinceri ringraziamenti, per avere dato ancora una volta lustro, al
nome di Casoria. Ad maiora.
Presidente Ass. Culturale Casoria Futura
Nunziante Rusciano
M
assimo Capriola Presidente dell’Associazione “La Madia dell’Arte”, nasce il 1950 a Napoli. Nel 2013 fonda, insieme all’amico filosofo Christian Sanna, “La Madia
dell’Arte”, un’Associazione culturale enogastronomica il cui
scopo è la promozione sociale e lo sviluppo della socialità attraverso la diffusione, la promozione della cultura, delle tradizioni, dell’enogastronomia, della storia dei prodotti tipici
locali al fine di salvaguardarne le antiche tradizioni e sapori.
In occasione della XVI edizione del Premio Letterario Internazionale “ Tra le parole e l’Infinito”, ideato dal Cav. Nicola
Paone, intende porgere i più sentiti ringraziamenti allo stesso per aver coinvolto il direttivo della nostra giovane associazione nella organizzazione di questo ambito premio che
testimonia la volontà di proseguire un percorso tutto teso
verso una continua crescita culturale ed umana.
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13
I vincitori della XVI edizione
I vincitori della XVI edizione
Sezione Autori Affermati
1° Premio - Angela Migliozzi - Santa Maria C V (Ce)
2° Premio - Marisa Cossu - Taranto
3° Premio - Ugo Evangelista – Sulmona (Aq)
4° Premio della Critica
Carlo Caruso Roma - Alessandro Iovino Napoli - Luigia Paglia Baia di Latina
5° Premio del Sindaco
Angela Maria Tiberi Pontinia - Enea Di Ianni Sulmona - Pietro Valle Roma –
Franca Bassi Roma - Tiziana Romanelli Roma
6° Premio del Presidente
Conny Tommasone Bertucci Milano- Adalgisa Licastro Bari - Michele Magri Frattamaggiore (Na)
Teresa Cuomo Villaricca (Na) - Kitty Vinciguerra Ferrara
7° Premio – Premio della Presidenza
Anna Maria Benone Lissone (Mb) - Tatiana Belanov San Pietroburgo Russia - Caterina Abbate
Torino - Simona Sonnino Roma - Fausto Marseglia Marano (Na) – Silvano Minotti Roma - Michele
Raia S.Vesuviana (Na)- Delia Di Rubba Capua (Ce) - Aldo Callari P.Gargallo (Sr)- Raniero Iafanti Roma
- Monica Fiorentino Sorrento (Na) - Lady P. Pieve a Nievole (PT) – Amelia Squillace Ruvo del Monte
(PZ) - Mariano Dolcetti Piano di Sorrento (Na) - Sergio Camellini Modena - Nunzio Paciolla Casavatore
(Na) - A. Maria Mustardino Montespertoli (Fi) - Maria Ronca Avellino - Ires Roma – Anna Esposito
Casoria (Na) - Jorge Tobar Guayaquil Ecuador – Lucia Gaeta Atripalda (Av) – Gerardo Grimaldi
Caivano (Na)- Palma Mingozzi Staten Island, NY, United States.
Sezione Autori Emergenti
1° Premio - Nicola Angelo Pezzoni - Scanzorosciate (BG)
2° Premio - Marcello Di Gianni - Bisaccia (AV)
3° Premio - Margherita Saporito - Afragola (Na)
4° Premio della Critica
Grazia Tagliente Milano- Iole Testa Casagiove (Ce) - Maria Rosaria Franco Melizzano (Bn)
5° Premio del Sindaco
Antonella De Rosa Casoria (Na) - Amalia Varone S.M.C.V.(Ce)
Marianunzia Masullo Napoli - Michele La Montagna Acerra (Na)
6° Premio del Presidente
Mariella Cuoccio Bitonto (Ba)- Alfonso Luciano Cava dei T. - Nunziante Rosa Casoria (Na)
Paola Capocelli Napoli - Alfonso Severino Ottaviano (Na)
Sezione Autori Stranieri
1° Premio - Ana Stoppa - Santo Andrè - Brasile
2° Premio - Maria Elizabeth Salmeron Zamarra - Montreal Quebec Canada
3° Premio - BEGOÑA Rodriguez Fernandez - Gijon Asturias España
4° Premio della Critica
Abdelmajid Benjelloun Rabat Marrocco - Anna Esposito Toronto Canada
5° Premio del Sindaco
Maria Cofan Soto Fuengirola Spagna - Sitlana Kostjykv -Ucraina
6° Premio del Presidente
Talla Kanteje Dakar Senegal - Angelica Loredana Anton Iasi Romania
JuanDe La Cruz Aguilera Tarija Bolivia - Ana Caliyuri Argentina
Sezione Giovani Autori
1° Premio – Lupin III- Potenza
2° Premio – Silvia – Pontremoli (Ms)
3° Premio – Lorenzo Corgiat Mecio - Ciriè (To)
4° Premio della Critica
Miriam Elia Maio - Foggia
5° Premio del Sindaco
Eleonora - Pontremoli (Ms)
6° Premio del Presidente
Gerald Treviso – Eddy Catanzaro – Carolina -Anna - Eleonora - Pontremoli (Ms)
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8° Premio – Benemerito Culturale D’Onore
Elena Gerbers Winterthur Zurigo Svizzera - Igor Es – Marie Lhurst Brisbane Australia -Ramona Breje
Romania - Zupo Willian - Vasilka – Joch Kelter Düsseldorf Germania - Valeria Marigliano Napoli Vanessa – Madonna – Luca Gaz – Giulia Carolina – Luca Capulli - Francesco Cioli Napoli
9° Premio – Menzione D’Onore
Jean Yànez Santiago del Cile -Cristina Rossano Cirò Marina (Kr) - Stefania Russo Avellino - Rosalba
Di Vona Sora - Elvio Angeletti Senigallia (An) –Tiziana Grimaldi Aversa (Na) - Maimouna Diye
Dakar Senegal - Pasquale Rinaldi Casoria (Na) - Relino Dominici Roma - Giuseppina Basile Acerra
(Na) Alejandro Zavatin Sireþi Moldova - Marina Ferrando Setri Levante (Ge) - Serenella Maria Siriaco
Napoli - Giovanni Scafaro Napoli - Vincenza Alfano Napoli - Luigi Assini - Agostino Tortora Napoli –
Melisa Eweeney Irlanda -Mario D’Alise Roma - Ané Puthaar Nijmegen Olanda
10° Premio –Segnalazione di Merito
Augustei Muiraneza Kibeho Ruanda -Fabio Orzellega Benevento - Lorcan Olacsi Szombathely Hungary
Antonella Vinciguerra Castelmora (Me) - Moamed Sédarsenghor Mbour Senegal -Tiziana Fiore
Nocera Inferiore (Sa) – Linda Green Uckfield Inghilterra - Patrizia Lombardo Buenos Aires - Alisa
Milani Sassari – Ana Zròzewicz Częstochowa Polonia - Sara Benini Cervia Ravenna – Geneviève
Heywood Les Chutes Du Niagara
11° Premio -Autore Selezionato sez Autori Affermati
Di Palo Mariapia Caserta - Olga Griştiuc Pănăşeşti Moldova - Valerio Santommasi Roma - Pasquale De
Carmine Solofra ( BN ) - Валентина Andreyko Novosibirsk Russia – Alberto Ummarino Vallo della
Lucania ( SA ) - Rosita Ayllón Cadiz Spagna - Martin Mareschal Sprimont Belgio - Rosetta Russo
Casoria (Na) - Pasquale Nocerino Castellammare (Na) - Bica Gheorghe Brasiv Romania - Ummarino
Paolo Caivano (Na) - Rosalba Perez Pozuelo de Alarcon Spagna – Paolaerrica Cillo Potenza - Noris
Roberts Caracas Venezuela - Sandra Jansen Alvor Portogallo - Maurice Milfsub Bonnici Malta – Elen
Feitosa Marizópolis Brasile
12° Premio – Autore Selezionato Sez. Autori Emergenti
Valdivieso Quito Ecuador – Lisa Gargiulo Forio D’Ischia (Na) - Elena Ene Rusu Piatra-Neamt Romania
Carlo Carrino Marano (Na) - Alessio Brossard Ginevra Svizzera – Giuseppe Rocco Anzano (Na) Tatiana Jeras Piran Slovenia – Haidy Spizzo Napoli – Gioacchino Lepore Napoli - Carmel Cummins
Regno Unito Irlanda – Manuela Capece Curti (Ce) - Estela Duarte Torres Paraguay – Donatella Albino
Frattaminore (Na).
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Commissione Giudicatrice XVI edizione
Conferimento alla Carriera
Vincenzo Mignone
Presidente
( Ordinamento alfabetico per categorie )
( in ordine alfabetico )
Amedeo Lorusso Universitario
Andrea Fabian Laureano Pres. Ass. Mondo Immigrati
Angela Mariani Imprenditrice
Angela Uliano Broker
Anna Cappella Poetessa Scrittrice
Anna Maria Vittozzi Imp. Comunale
Anna Setola Docente
Carla Musso Sociologa
Carmen Percontra Attrice Musicista
Christian Sanna Educatore
Cristina la Pietra Universitaria
Felice Iorio Funzionario INPS
Francesco Chianese Docente
Gelsomina D’Anna Docente
Giuseppe Carfora Attore Teatrale
Iryna Falaleyeva Interprete
Lyudmyla Falaleyeva Ingegnere civile
Marcella Di Biase Docente
Maria Teresa Rojas Gestione Imprese Turistiche
Mariagiovanna Scala Scrittrice
Martina Caropreso Insegnante
Martina Rispoli Casalinga
Massimo Capriola Ref. Amministrativo
Michele Schioppa Docente
Monica Dogliani Editor
Nunziante Rusciano Pres. Ass.Casoria Futura
Paola Lamorgese Sinologa
Pierpaolo Carlino Scrittore
Rosalba Cerini Giornalista
Rosaria Cipollaro Docente
Rosaria Manzi Schef
Susanna Lagoste Medico
Thomas Scalera Pubblicista
Vincenza Manzi chef
Vincenzo Falcone Ufficiale Aereonautica
Zeneida Sierra Professoressa
Zarina Costa Telegiornalista Web
Zelinda Del Monaco Editing
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A. Colombia Barrosse
Il Console Generale Colombia
Dott.ssa Adele Campanelli
Soprintendente dir. archeologo dell’Archeologia della Campania
Dott.ssa Maria Laura Lalia Morra
Magistrato – P. M. Procura. di Napoli DDA
Dott.ssa Rosanna Purchia
Soprintendente del Teatro di San Carlo di Napoli
Dott.ssa Serenella Pesarin
Dir. Gen. Provvedimenti Giudiz. Dip. di Giustizia Minorile Roma
I Cimarosa
Gruppo Musicale
Il Giardino dei Semplici
Gruppo Musicale
Lgt. Enrico Giordano
Comandante Stazione Carabinieri Casoria
Premio alla Memoria
Al Prof. Claudio Ferone
Docente per i dottorati di ricerca
in Storia Greca Università Tor Vergata Roma
Commissione Giudicatrice edizione 2015
Cav. Nicola Paone Presidente
(disposizione alfabetica)
Col. Antonio Del Monaco Com. Militare Esercito Campania
Ten. Col. Antonio Grilletto Com. Militare Esercito Campania
Dott. Franco Manzi Presidente ARCAL Rai Napoli
Dott. Gennaro Esposito Sottufficiale Guardia di Finanza
1° Mar. Lgt. Giovanni Piccirillo Com. Logistico Sud Napoli
Dott.ssa Ines Mordente Chirurgo Spec. Dermatologia e Estetica
Dott. Luigi Aveta Centro di Produzione Rai Napoli
Dott. Massimiliano Creta Dirig. Medico Spec. Urologo
Dott. Nicola Fiorillo dott. Commercialista - Tributarista
Ten. Col. Paolo Vatiero Comandante Gruppo S.V. A.M.
Dott. Raffaele Paone 1° M.llo Com.to A.M.
Dott. Roberto Buonopane Dirig. Medico Spec. Urologo
Avv. Rosaria Paone Diritto Civile
Dott. Tommaso Marzullo già Sottufficiale Guardia di Finanza
M° Vincenzo Campagnoli Direttore d’Orchestra
17
A
BAN è Accademia di Alta formazione alle Arti e al Design, istituita con l’obiettivo di contestare la
rigidità della tradizione accademica ed introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative.
La formazione ABAN integra le discipline canoniche della rappresentazione visuale, le pratiche digitali
contemporanee e la cultura critica e progettuale del design italiano.
I percorsi formativi adottano una metodologia interdisciplinare finalizzata allo sviluppo di competenze
e profili artistico-professionali nei campi dell’arte, design, grafica, moda, cinema e fotografia.
Questo approccio è frutto di una sperimentazione costante di una forte vocazione alla ricerca ed alla
relazione con il contesto artistico-professionale e di un’attenzione alla dimensione etica della formazione
e della produzione artistica.
18
Sezione Riconoscimento alla Carriera
19
Riconoscimento alla Carriera
Colombia A. Barrosse
Console Generale Americano a Napoli
È
nata a New Orleans in Louisiana ed è cresciuta tra Colombia, Uruguay, e Panama dove suo
padre lavorava per l’United States Agency for International Development. Ha iniziato la sua carriera
diplomatica nel 1989 e attualmente ha il grado di
Consigliere. Ha lavorato nelle ambasciate di Santo
Domingo (1989-91), Madrid (1991-94), Buenos Aires (1994-96), Lima (1998-2001) e Parigi (2003-07),
spaziando dal settore consolare a quello degli affari
pubblici a quello politico. In tre occasioni ha lavorato al Dipartimento di Stato a Washington, tra l’altro
come Assistente Speciale del Segretario di Stato Madeleine Albright. Il suo ultimo incarico è stato quello
di Console Generale a Port-au-Prince ad Haiti. Ha
una laurea in biologia e una in giurispridenza conseguita presso il College of William & Mary. Parla francese, spagnolo e italiano. È sposata ed ha due figli. Il
Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, presente sin dal 1796, è una delle sedi diplomatiche americane più antiche. Le regioni che rientrano nel suo distretto consolare sono: Campania, Molise, Puglia,
Basilicata, Calabria e Sicilia. In questo ambito, esso svolge un’ampia gamma di attività ed eroga servizi
da parte del governo degli Stati Uniti. Il personale è composto da diplomatici americani e personale
italiano che dipendono dal HYPERLINK “http://www.state.gov/” \t “_blank” Dipartimento di Stato e
dall’ HYPERLINK “http://www.ssa.gov/” \t “_blank” Istituto Americano di Previdenza Sociale . Inoltre,
il Consolato Generale ha la supervisione dell’Agenzia Consolare a Palermo.
20
Riconoscimento alla Carriera
Dott.ssa Adele Campanelli
Soprintendente dir. archeologo dell’Archeologia
della Campania
N
ata a Roma nel 1953, è l’attuale Soprintendente
della nuova Soprintendenza Archeologia della
Campania istituita a seguito della riorganizzazione
del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo (D.P.C.M. 29 agosto 2014, n. 171);
dal 2010 ha ricoperto l’incarico di direzione della
Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno,
Avellino, Benevento e Caserta. Durante questi anni
ha incrementato notevolmente la tutela sul territorio
di competenza e, parallelamente ha realizzato
importanti attività di educazione al patrimonio che
hanno avuto un eccezionale riscontro di pubblico.
Dal 1980 al 2010 è stata funzionario archeologo
in Abruzzo dove ha sviluppato una significativa
esperienza nell’ambito della museologia e in tema di allestimenti museali che si è tradotta in numerose
realizzazioni e pubblicazioni, in particolare si segnala la progettazione e la realizzazione degli spazi
espositivi del Museo Nazionale Archeologico la Civitella che occupa una superficie di 3000 mq ca.
realizzati attraverso il ricorso ad innovativi linguaggi di comunicazione meta verbale. È autrice di
numerose pubblicazioni scientifiche e ha svolto numerosi incarichi di insegnamento in varie Università
italiane e estere. La sua attività lavorativa si svolge da trentacinque anni nell’ambito del Ministero dei
beni Culturali qualificandosi non solo per le attività di ricerca e studio in importanti siti archeologici
di età romana ma anche per l’impegno alla concertazione con i territori che le riconoscono capacità
di dialogo e sinergia che hanno prodotto la realizzazione di innovativi progetti di valorizzazione del
patrimonio culturale.
21
Riconoscimento alla Carriera
Dott.ssa Maria Laura Lalia Morra
Magistrato – P. M. Procura. di Napoli DDA
M
agistrato presso la Procura di Napoli con
funzioni di Sostituto Procuratore della
Repubblica. Consegue la Laurea in giurisprudenza
presso l’Università degli Studi di Napoli Federico
II; tesi di laurea in diritto costituzionale”L’abuso del
decreto legge”. Avvocato amministrativista;Docente
e Ricercatore in Magistratura dal 2002. Sostituto
Procuratore presso il Tribunale di Napoli dal
giugno 2005 presso la sezione 5° “Reati ambientali e
materia di edilizia ed urbanistica” con competenza,
tra l’altro, sui reati in materia di rifiuti, tutela del
paesaggio, inquinamento idrico ed atmosferico,
materia edilizia ed urbanistica, dal gennaio 2012
presso sezione 4° “Tutela delle fasce deboli” con
competenza sui delitti in danno dei minori: infanticidio, omicidio in danno di congiunti conviventi
ovvero connessi a relazioni familiari ed affettive, nonché delitti che incidono sull’aspetto psichico e
sulla sfera affettiva del minore; delitti di violenza sessuale; delitti in materia di prostituzione; dal marzo
2015 presso la sezione Direzione Distrettuale Antimafia - D.D.A. Nel corso della propria esperienza
professionale ha avuto modo di svolgere numerose indagini in relazione a procedimenti di notevole
complessità sia per reati di criminalità organizzata, sia per reati contro la Pubblica Amministrazione
ed in materia ambientale, nonché sui più gravi delitti contro la persona maturando una competenza
specifica ed elaborando numerosi provvedimenti in materia (richieste di sequestro preventivo, richieste
per l’applicazione di misure cautelari, richieste di rinvio a giudizio, richieste per l’applicazione di misure
di prevenzione, ecc..). Nell’ambito dei procedimenti assegnati, ha tra l’altro svolto significative attività
in materia specializzata: Urbanistica, Ecologia e rifiuti, quale magistrato assegnato al pool istituito con
d.l. nr. 90/2008 per la risoluzione dell’emergenza rifiuti in Campania. Procedure di demolizione con
conseguente attivazione ed affidamento in appalto delle procedure di demolizione edili e la redazione dei
capitolati di appalto; Delitti di violenza sessuale, in materia di prostituzione, pedofilia e pedopornografia;
Criminalità organizzata di stampo mafioso. In relazione ad attività di studio e pubblicazione in
collaborazione con riviste giuridiche si segnala la pubblicazione dell’articolo “L’abbreviazione dei termini
processuali in materia di opere pubbliche” edito sulla Rivista Trimestrale di Dottrina e Giurisprudenza i
contratti dello Stato e degli Enti Pubblici” Maggioli Editore, l’articolo “La tutela cautelare nel settore degli
appalti pubblici e riparto di giurisdizione” editi sulla Rivista Trimestrale di Dottrina e Giurisprudenza
“I Contratti dello Stato e degli Enti Pubblici”, la collaborazione con la E.&S. Libri alla redazione, tra gli
altri, dei “Nuovi percorsi in materia di diritto civile, penale ed amministrativo”. Ha inoltre partecipato,
tra gli altri, all’incontro di studio “La violenza contro le donne: dallo stalking al femminicidio” tenutosi
il 25 novembre 2013 presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope.”
22
Riconoscimento alla Carriera
Dott.ssa Rosanna Purchia
Soprintendente del Teatro di San Carlo di Napoli
N
ata a Napoli a settembre 1953. Gli anni
napoletani 1972 – 1976 Nuova Compagnia
di Canto Popolare del Maestro Roberto De
Simone. Durante gli studi universitari avrebbe
voluto diventare, per la passione per la natura e
gli animali, geologa in quanto le è sempre piaciuto
viaggiare. Tuttavia, dopo un’e sperienza teatrale in
giovanissima età con la Nuova Compagnia di Canto
Popolare ed in particolare con il Maestro Roberto
De Simone, che segna profondamente il suo
percorso di crescita personale e professionale, non
uscirà mai più dall’ambito artistico teatrale. Tappe
significative che la porteranno a ricoprire il ruolo di
Sovrintendente in uno dei teatri più belli ed antichi d’Europa : Il Teatro di San Carlo di Napoli. Chiamata
a ricoprire tale incarico dal Commissario Straordinario di Governo Salvatore Nastasi nell’aprile del
2009, non esita ad accettare la sfida e trasferirsi dopo 33 anni dal Piccolo Teatro di Milano a Napoli, sua
città natale. Nel dicembre 2011 il Sindaco Luigi de Magistris, Presidente della Fondazione, le riconferma
l’incarico e viene rinominata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione. 1976
– 2009 Fondazione Ente Autonomo Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa. Dal 1976 inizia il suo
impegno con il Piccolo Teatro di Milano, che segnerà la sua vita personale e professionale in crescendo
e grazie alle sue competenze ed alla sua passione lavorerà per i Teatri di tutto il mondo. L’incontro
con Strehler; che considererà il suo grande maestro, sarà determinate per la sua crescita e formazione
professionale. Di indole sensibile, ma con un carattere forte e caparbio sa rimettersi in gioco in qualsiasi
nuova situazione lavorativa ricoprendo ruoli ed incarichi per lei sempre stimolanti. Al Piccolo Teatro
di Milano: Responsabile dell’organizzazione e realizzazione della programmazione artistica , nelle
Direzioni di Giorgio Strehler, Jack Lang , Luca Ronconi; a titolo esemplificativo : ‘ La tempesta ‘ di W.
Shakespeare regia di Giorgio Strehler, ‘’Faust parte I e parte II” di W. A: Goethe regia di Giorgio Strehler
, ‘Il trionfo dell’amore ‘ di Marivaux regia di Antoine Vitez, ‘L’ultima strada’ progetto di K: M: Gruber , ‘
Trilogia pormeteo, Baccanti , Rane ‘ per il Teatro Greco di Siracusa per la regia di Luca Ronconi , ‘Lolita
‘ di nabokov per la regìa di Luca Ronconi, Madre Coraggio di B: Brecht per la regia di Robert Carsen ,
“ Vita e destino” di Grossman regia di Lev Dodin, “Trilogia della villeggiatura” di C. Goldoni regia di
Toni Servillo. Le chiavi del suo successo sono sicuramente la professionalità, la formazione continua,
la passione per il suo lavoro in cui l’aspetto tecnico operativo si coniuga con le relazioni interpersonali
inserite in un contesto aziendale/teatrale che giustifica il sacrificio di lavorare dieci ore al giorno senza
limite di orario. L’impegno con i giovani e per i giovani, per il sociale, per le istituzioni per cui lavora
e con le quali si rapporta, l’hanno portata a realizzare progetti e sviluppare conoscenze che metterà al
servizio del Teatro e di tutti gli organismi istituzionali ad esso collegati, in una visione a tutto campo del
territorio in cui ha operato.
23
Riconoscimento alla Carriera
Dott.ssa Serenella Pesarin
Dir. Gen. Provvedimenti Giudiziari
Dipartimento di Giustizia Minorile Roma
N
asce a Roma nel 1950. Coniugata, madre di tre
figli. Cavaliere del lavoro nel 2006. Conferimento
del Premio Internazionale “Giustizia Minorile senza
Frontiere” dell’Osservatorio Internazionale sulla Giustizia
Minorile, 2012. (Prima italiana a riceverlo) Sociologa,
psicologa, psicoterapeuta con numerose specializzazioni
di settore. Professore incaricato di psicologia generale, di
psicologia sociale e di psicologia dello sviluppo presso
varie Facoltà Università italiane attualmente incaricata
presso la LUMSA di Roma per la cattedra in Psicologia
Sociale. Dal 1978 al 1985 psicologa penitenziaria
e contestualmente sociologa c/o l’Assessorato servizi sociali dell’Amministrazione Comunale di
Catanzaro (Regione Calabria). Dal 1985 al 1996 direttore, Area Programmazione, Assessorato servizi
sociali della Regione Calabria. Dal 1978 al 1996, senza soluzione di continuità, esperta ex art.80 DPR
354/75 in psicologia presso gli Istituti Penali per adulti di Vibo Valenzia, Catanzaro, Lamezia Terme. Dal
1996 al 2004 direttore di Istituto penale minorenni a Catanzaro e Torino, poi dirigente del Centro per
la giustizia minorile della Regione Calabria e Basilicata e dirigente del Centro per la giustizia minorile
per il Piemonte e la Valle d’Osta, dirigente dell’Ufficio I della Direzione Generale per l’attuazione dei
provvedimenti giudiziari del Dipartimento Giustizia Minorile. Dal 2004 al 31 gennaio 2015, senza
soluzione di continuità, Direttore generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari Dipartimento
Giustizia Minorile - Ministero Giustizia. Componente istituzionale di vari organismi, comitati tecnici,
gruppi di lavoro presso: Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri: Giustizia, Affari Esteri,
Interno, Istruzione, Lavoro e Politiche Sociali e Salute. Componente di vari comitati, quali: Comitato
interministeriale diritti umani presso Ministero Affari Esteri, del PON Sicurezza e dei Fondi FEI
presso il Ministero dell’Interno, della Medicina penitenziaria presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Membro Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza et altro. Impegnata nella cooperazione
internazionale per “testimoniare” il modello di “giustizia penale minorile italiano” in vari Stati: Bosnia
Erzegovina, El Salvador, Angola, Mozambico, Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Spagna, Olanda
e Cipro. Autrice di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali in materia di giustizia
minorile, disagio giovanile, educazione, istruzione, intercultura. Relatrice a svariati convegni sia a
livello nazionale che internazionale sul disagio e la devianza giovanile. Dal 1 febbraio 2015 collocata in
quiescenza.
24
Riconoscimento alla Carriera
I
I Cimarosa
Gruppo Musicale
l gruppo nasce nel 1976 per merito di quattro
giovani musicisti napoletani; Peppe Barone, Nicola
Natale, Pasquale Mormile e Gennaro Marzullo. Il
Quartetto Cimarosa, appena formato, si segnala
subito all’attenzione degli addetti ai lavori per la
qualità della sua proposta musicale e tiene i primi
concerti all’Istituto Culturale Spagnolo a Napoli, nel
1976 e alla Casina dei fiori, nel 1977, nello spettacolo
“Chisto è Napule ‘e ‘na vota”, con Luciano Rondinella
ed il maestro Tonino Esposito. Dopo poco più di
un anno, il gruppo diventa Quintetto per l’uscita
di Gennaro Marzullo e l’entrata di Gennaro Pisapia
e di Franco Smeraldo, si costituisce legalmente in
“Cooperativa artistica Cimarosa” ed incide il suo
primo disco, “Parlando d’amore”, prodotto da Cesare Verde, fratello del più famoso Dino, che scopre
i Cimarosa quasi per caso, e diventa il loro produttore. Il disco riscuote il consenso della critica. Ciò
suscita l’interesse del discografico romano Franco De Gemini, titolare della Beat Record, con cui inizia
una duratura collaborazione che porta alla realizzazione di tre LP, pubblicati all’inizio degli anni ‘80.
Si apre per i Cimarosa un periodo di grandi successi. Pippo Baudo li ascolta nella sua “Domenica in”
e, dal 1981, li vuole ogni anno ospiti della sua storica trasmissione. Sempre in quegli anni, partecipano
alle più importanti trasmissioni televisive nazionali ( “Serata d’onore”, “Maurizio Costanzo Show”,
“Buona Domenica” e tante altre) ed ottengono numerosi riconoscimenti. A tutto ciò si aggiungono
concerti e tournéé in Italia e all’estero, dove la stampa li indica come gli “ambasciatori della musica
mediterranea”nel mondo. Il gruppo non si adagia sul successo ottenuto e alla ricerca di nuove sonorità,
attraverso un graduale processo di rinnovamento voluto soprattutto da Peppe Barone, che cura da
sempre gli arrangiamenti, giunge nel 1986 alla pubblicazione di “’A strada nova”, un album in cui viene
inserito un brano inedito che dà il titolo al disco e che porta la sua firma. Nello spirito di rinnovamento,
anche la formazione si adegua, agli strumenti classici - chitarre, mandolino, mandola - si aggiungono
le percussioni , con l’ingresso di Gaetano Sica, e due voci femminili. Cimarosa propongono con un
nuovo disco, che raccoglie classici napoletani insieme a brani nuovi scritti da P. Barone. Nel 2002 esce
dal gruppo il cantante, dopo ben 25 anni di appartenenza alla storica formazione. La separazione da
vita ad un nuovo corso per i Cimarosa, con una nuova immagine vocale, che li porta in breve tempo ad
affiancare con il loro supporto il percorso di “Italiani nel mondo festival” e alla realizzazione di un CD
dedicato al grande Totò, prodotto da F. De Gemini, e presentato, al pubblico di Napoli a marzo 2005 al
teatro Sannazzaro. Nel 2005 il si modifica il nome in “Gruppo storico i Cimarosa”, per definire il proprio
ruolo e la propria storia, il 2006 vede tagliare il traguardo dei 30 anni di attività, con un concerto al
teatro Mediterraneo di Napoli e con la pubblicazione di un nuovo CD, intitolato “1976/2006 ..La nostra
storia”. I Cimarosa non conoscono soste, e continuano ancora oggi, con una formazione rinnovata:
Peppe Barone chitarra e voce, Nicola Natale basso e contrabbasso, Gennaro Cardone mandolino,
Gaetano Sica percussioni, Salvatore Con questa nuova formazione, nasce nel 2015 un nuovo CD,
dedicato al grande Peppino De Filippo, contenente 9 canzoni scritte dal grande maestro e presentato al
pubblico nel corso di uno spettacolo al teatro Mediterraneo di Napoli.
25
Riconoscimento alla Carriera
Riconoscimento alla Carriera
Il Giardino dei Semplici
Gruppo Musicale
L
a famosa band napoletana
Il Giardino dei Semplici ha
festeggiato i 40 anni di carriera
musicale con uno spettacolo
televisivo dal titolo “BUON
COMPLEANNO!”,
tenutosi
all’Auditorium
A. Scarlatti della Rai di Napoli.
Ripercorrendo insieme a molti
ospiti prestigiosi la sua storia e i suoi grandi successi.
La band, alias Andrea Arcella (tastiere, piano, programmazione, cori), Luciano Liguori (basso,
voce solista, cori), Tommy Esposito (batteria, percussioni, cori) e Savio Arato (chitarre elettriche ed
acustiche, cori), ha proposto dal vivo più di due ore di musica ed emozioni con i suoi brani più popolari
(“M’innamorai”, “Miele”, “Tu, ca nun chiagne”, “Vai”, “Concerto in La Minore”, “Angela”, “Una storia”) e
gli inediti tratti dal nuovo album da studio “Argento vivo”.
Il GDS è una delle realtà più forti e longeve del panorama della musica italiana. Quarant’anni di carriera,
4 milioni di dischi venduti, 1.800 concerti in Italia e all’estero, innumerevoli premi vinti nel corso delle
decadi. La particolarità del gruppo è quella di coniugare il pop ed il rock con la tradizione melodica
(italiana e napoletana). Le armonizzazioni vocali ed il falsetto corale sono i loro inconfondibili marchi di
fabbrica, così come le performance dal vivo energiche e coinvolgenti. La band vanta una partecipazione
a Sanremo, tre al Festivalbar e una lunga scia di apparizioni televisive Rai e Mediaset di incredibile
rilievo. In occasione dello spettacolo all’Auditorium, Il Giardino dei Semplici ha anche presentato il
suo primo libro autobiografico: “Quella sera che inventai il tuo nome” – 1975/2015: 40 anni in musica.
Scritto dal giornalista Carmine Aymone, con prefazione del critico Dario Salvatori e quarta di copertina
dello scultore Lello Esposito. Il libro, pubblicato da Guida Editori e distribuito da Arnoldo Mondadori,
presenta in allegato un inedito disco live (15 tracce), contenente anche una suggestiva cover di “Across
the universe” dei Beatles.
26
Lgt. Enrico Giordano
Comandante Stazione Carabinieri Casoria
N
asce il primo di gennaio del 1952 a Monte San Biagio, un piccolo comune in provincia di Latina.
Ancora diciannovenne è già arruolato nell’Arma dei Carabinieri e inizia, come tanti giovani, quella
gavetta fatta di esperienze e trasferimenti comune a molte esperienze lavorative, ma che nella Benemerita
è portata alla sua massima espressione quale palestra per il carattere e la conoscenza. Ercolano, Mestre,
Napoli, Bari, Ventotene, Sabaudia, Casoria, Santa Maria Capua Vetere e poi ancora Casoria ma come
Comandante di Stazione. Perché il giovane Carabiniere che nel 1971 esce dalla Scuola Allievi CC
di Chieti ha intanto arricchito il suo curriculum di progressive promozioni ai gradi successivi della
scala gerarchica militare fino ad essere dal 2008 Luogotenente, dopo essere stato Maresciallo Aiutante
Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza. Il suo impegno in campo operativo (conflitti a fuoco e arresti
di pericolosi latitanti fra gli altri il manager del noto camorrista Francesco Schiavone, capoclan dei
Casalesi) gli hanno avvalso numerosi apprezzamenti e nel 1976 un Encomio Solenne. I suoi molteplici
impegni non gli hanno impedito di conseguire prima una laurea in Scienze dell’Amministrazione e poi
una laurea di secondo livello in giurisprudenza. E’ Cavaliere della Repubblica e del Santo Sepolcro. A
fronte di un curriculum vitae che inorgoglirebbe chiunque, la sua attività in un ambito così difficile come
quello dell’interland napoletano è sempre stata contraddistinta da un’aura di modestia e disponibilità
che ne hanno fatto un fulgido esempio di quella categoria, i Comandanti di Stazione dei Carabinieri,
che dalla fondazione dell’Arma sono spina dorsale della Nazione e “patto di contiguità” fra lo Stato e i
Cittadini.
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Riconoscimento alla Memoria
Prof. Claudio Ferone
Docente per i dottorati di ricerca
in Storia Greca Università Tor Vergata Roma
Premio Letterario Internazionale
di Poesia
I
l Prof. Claudio Ferone è nato a Casoria (Na) l’8 dicembre 1950. Dopo il diploma di maturità classica,
consegue la laurea in lettere classiche presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” con una
tesi in Topografia storica della Campania e della Magna Grecia (“La limitatio agraria e l’ager Campanus”,
Relatore Ch.mo Prof. Alfonso de Franciscis). Superato il concorso per l’insegnamento delle lettere
classiche nei Licei, viene chiamato a svolgere tale compito nel liceo classico di Stato annesso alla Scuola
Militare Nunziatella di Napoli. Nel 1978 inizia la sua attività didattica e scientifica quale collaboratore
presso la cattedra di Storia Romana dell’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, allora
diretta dal Prof. Giovanni Vitucci. Nel 1986 partecipa al concorso nazionale ad un posto di “alunno”
presso la Scuola di Storia Antica annesso all’Istituto Italiano per la Storia Antica in Roma, risultandone
vincitore. Nel 2000 vince il concorso di idoneità a Professore ordinario per l’insegnamento della Storia
romana. Nel 2001 viene chiamato dalla Libera Università Maria Santissima Assunta come titolare della
cattedra di Storia romana, ivi insegnando anche Storia greca. Dal 2001 è Presidente del corso di laurea
in Lettere, dal 2003 Vice – Preside e, dal 2007, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 2007
diviene membro del Collegio dei Docenti per i dottorati di ricerca in Storia greca presso l’Università Tor
Vergata. Si spegne in Genzano di Roma il 17 luglio 2008. Nel 2013 è stata pubblicata la raccolta degli
Scritti Minori, presentata sia alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli l’8 novembre 2013 che alla Libera
Università Maria Santissima Assunta il 16 gennaio 2014. Nell’ambito dei numerosi studi condotti dal
Ferone, si ricorda la ricerca lasciata alla sua terra natia con il volume dal titolo “Le origini del culto di
San Mauro Abate a Casoria. Ricerche sull’area nord orientale dell’Ager Neapolitanus dall’antichità alla
conquista normanna di Napoli”, nel quale, attraverso uno studio scientifico, lo storico dell’antichità ha
fornito un contributo di inestimabile portata al recupero, per i cittadini di Casoria, della loro identità
storica.
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Sezione Autori Affermati
Angela Migliozzi - Primo Premio
Dimmi di si
Guardiamoci negli occhi
amore mio
e diamoci la vita
ne faremo una favola.
Prestami la tua anima
e sarà una poesia
dimmi, dimmi di sì
volami in mano.
Sarò dietro di te
a raccattare i fiori
che perderai fuggendo.
Saranno neve e pioggia
i tuoi racconti
ed i ricordi
si scioglieranno al sole.
Dondola insieme a me
sull’altalena delle meraviglie
tieni strette le mani
sulle corde dei sogni.
Afferreremo a volo i desideri
sarà aria leggera
la vita che vivremo
allarghiamo le ali
ci sta aspettando il cielo.
Marisa Cossu - Secondo Premio
Sento che un giorno
Ugo Evangelista – Terzo premio
Una raccolta di versi, che sa di antico e moderno,
di passato che riaffiora nel presente e di presente
che rimanda al passato.E’ la poesia dei luoghi,
luoghi riportati a nuova memoria; la poesia dei
personaggi che l’autore anima e ravviva dandogli
come energia la sua energia, come pensieri i suoi
pensieri e li innalza al ruolo di protagonisti. E’
la poesia dei “detti”, della parole che rischiano di
annullarsi e scomparire dissolvendosi nel disuso
di oggi. E’ anche, e soprattutto, la poesia della
nostalgia e della speranza insieme e, in un certo
senso, quella della contraddizione, com’è giusto
che sia, perché l’uomo è contraddizione e non
solo nel confronto tra quel che pensa, dice e fa,
ma anche tra quel che vorrebbe essere e quello
che è.Sono versi da gustare e riflettere, coloriti di
tanta abruzzesità peligna.
Sento che un giorno stringerò la terra
nella pausa del sonno in fredde mani
dove il buio perenne già mi afferra
e già discende il gelo del domani.
E tu sarai nei fili d’erba nuova
sul mio corpo di materia verde,
ti chiederai quale velata prova
unisca ancora ciò che poi si perde.
Io ti vedrò dal tempo consumata
con altri occhi d’invisibil forma
come falce di luna inabissata.
Tu seguirai colei che non ritorna
senza voltarti a scorgere la luce
della fiamma solare che mi adorna.
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Sezione Autori Affermati - Premio della Critica
Luigia Paglia
Una raccolta che è la summa dei viaggi interiori che l’autrice ha vissuto
nei cinque anni che precedono la stampa del libro. Un percorso di
riflessione e di ricerca attraverso i mille spunti della sua vita quotidiana.
Il tempo, passato e presente, come filo conduttore per diramare
emozioni legate ai mille aspetti della vita di una donna. L’osservazione
della natura circostante nei cambiamenti della stagione, come metafora
della vita. I sogni della giovinezza e le disillusioni dell’età matura
raccontati con versi musicali, spesso in rima, che cantano un mondo
intero. La prima poesia della silloge “E ti racconto “ rivela la voglia
di raccontarsi, accettando il rischio di mettersi a nudo senza timore di
mostrare le proprie fragilità. La necessità di comunicare si rivela alla
lettura di ogni singola opera che segue.
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Alessandro Iovino - Premio della Critica
Ieri, oggi e per sempre …
Carlo Caruso
Ad un eroe sconosciuto
I tuoi occhi mi parlano d’amore
scorgo in essi l’infinità dell’oceano,
il bagliore della luna
Senza alcun futuro era il mio cuore
prima che tu mi deliziasti con il tuo amore
In quel lontano giorno
notai il tuo candore
ti ammirai in tutto il tuo splendore
e sognai di vivere tutta la vita con te!
Credevo fosse un sogno, una dolce illazione
invece ora sei parte di me
il tuo profumo mi invade delicatamente
come potrei vivere senza il tuo incanto!
Nel frastuono della vita
la tua voce mi sussurra parole dolci
leggere ma pur profonde … entrano nel mio cuore
esse son cariche d’amore!
Averti accanto e sapere di volare alto
insieme, mano nella mano
ed attimi di eternità avvolgono il mio essere …
E’ come un fiore nelle mie mani il tuo cuore
… ti prometto: io ti curerò con amore!
Tutto si ferma, tutti tacciono, c’è il silenzio
Ascoltate i nostri cuori
fondersi in un’ armonioso battito,
in una dolce e soave musica,
il cui maestro supremo è il nostro Dio!
Nella piazza di borgata di una Roma anni 70,
c’era un vecchio che curava
di far crescere qualche pianta.
Innaffiava gli alberelli tra la polvere e il cemento,
poi, contento, andava via a giocarsi all’osteria
un quartino con gli amici, pure loro tutti antichi.
Più crescevan gli alberelli più quel vecchio s’incurvava,
poi lui, persi i suoi capelli, col bastone camminava.
Dopo non lo vidi più: ma levai la testa in su
E ammirai le verdi chiome che quell’uomo, senza nome,
lasciò in dono al suo quartiere ignorato dal Potere.
Poi ci fecero i lavori, quei magnifici assessori
Con le fasce bandoliere e una faccia da sedere,
celebrando con la festa quell’appalto con la “cresta”:
gabinetti, sottopassi, le stradine con i sassi,
cose senza utilità, fatte solo per pappar.
Mentre gli altri fanno festa, guardo su, alzo la testa:
fra le verdi e vaste chiome vedo l’uomo senza nome
che passeggia, col sorriso, fra le piante in paradiso.
Sezione Autori Affermati - Premio del Sindaco
Angela Maria Tiberi
Reyhaneh Jabbari
Pietro Valle
Amore per una rosa
Sei la nostra eroina.
Tutte le donne del mondo ti onorano.
La tua vita l’hai donata alla giustizia,
per riscattare la donna dalla brutalità umana,
priva di dignità.
Sei la nostra fata buona.
Hai donato i tuoi organi ma sei rimasta
donatrice anonima.
Appartieni al Regno dell’Amore,
dove l’uomo malvagio non può entrare,
se non si converte ai valori
della Fratellanza e della Santità.
Viva la donna.
Viva la sua femminilità
a cui dignitosamente appartiene.
La tua ultima frase è stata socchiusa
nel cuore di tua madre:
“Lascia che il vento mi porti via”.
Dopo c’è stato eternamente il silenzio.
Dolce volto stampato nei cuori dell’Umanità.
Resti e magnificamente sarai
l’eroina del cuore compassionevole,
capace di perdonare il proprio assassino,
riconciliarsi con il suo nemico
convertito all’Amore,
l’unico sostegno della misera vita
destinata all’oblio.
Un giorno d’estate mentre curavo il giardino,
tra gli splendidi cespugli una rosa appariva.
Incantato dalla bellezza, la presi tra le mani
e raccontò ai petali di un luogo fatato.
Ma il tempo passava, un altro autunno arrivava,
cadevano a terra le prime foglie ingiallite
lasciando piano piano l’albero spoglio.
Un forte vento si alzò quella sera,
guardai il fiore che lentamente appassiva.
La strinsi forte al petto,
accarezzai i petali vellutati,
la rosa appariva come una pallida luna,
che nell’infinito cosmo perde i suoi raggi.
Oh! Fiore della mia vita non morire!
Tu, che avevi sentito questo cuore
che bruciava di una incandescente fiamma,
nell’oscurità ti, avvolgeva di calore
e di sincera luce.
Un gelido freddo sentivo nell’anima,
il fiore preferito moriva tra le braccia.
Ricordo di aver sofferto tanto,
non ho amato nessun fiore
all’infuori di una deliziosa e profumata rosa.
Legato ad una foglia, e ai primi canti d’amore,
ogni dì mi reco in quel luogo
pensando a quell’unico, perduto amore.
Franca Bassi
Er sole
Quanno nun è nuvolo
giochi a nisconnerella
fra er fusto e le fronne.
Sei granne granne e
‘gni vorta metti l’abbito
più bbello.
Me fai l’occhietto e
lemme lemme te nisconni
fino ar ggiorno dòppo
dereto l’orizzonte.
Quanno dorce te risveji
accarezzi de core li fiori
e co amore baci e scalli
le pietre de casa mia.
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Sezione Autori Affermati - Premio del Presidente
Sezione Autori Affermati - Premio del Sindaco
Tiziana Romanelli
Il Passato
Conny Tommasone Bertucci
L’io poeta
Adalgisa Licastro
Nel buio della notte
Il passato si veste di ricordi
di emozioni e sensazioni
di tutto ciò che è stato..
In ogni persona che hai incontrato
in ogni luogo che hai visitato
in ogni oggetto che hai acquistato
rivive il tuo passato
In una fotografia, in una poesia
in una antica melodia
in un sogno mai realizzato
rivive il tuo passato
In un albero nell’infanzia piantato
rivive il tuo passato
pensi al bambino che eri
all’uomo che sei diventato
Pensi alla curiosità che avevi
a tutto ciò che nella vita hai imparato
a tutto ciò che hai avuto
a tutto ciò che hai dato
Pensi alla tua famiglia a quanti ti hanno amato
il mondo è cambiato! Caotico e inquinato
dall’odio dalla corruzione, dalle guerre dilaniato
e sempre più spesso ti rifugi nel passato!
Il tempo non ha sfiorato la tua bellezza.
Sei sempre bella
con le tue rughe che sanno di vita,
con la tue mani che sanno di nostalgia.
Fruga nel mio cuore
vedrai ancora quel ragazzo sognatore
che ti ha fatto volare.
Corriamo un’altra volta
nel bosco delle fragole
a colmare il cesto dei ricordi.
Un’orchestra di cicale suonerà per noi,
un coro di farfalle canterà in concerto
e l’io fanciullo dipingerà
con i pennelli dell’amore.
L’io saggio proteggerà
la luce dell’ultima candela,
l’io poeta ti darà una rosa
e ti stringerà la mano
per raccontarti la strada
conosciuta insieme.
Sola, nel buio della notte che ha divorato il giorno,
sento il fischio del vento sulle cime dei pini,
e l’agitarsi lento delle ginestre in fiore.
Ora il respiro della natura viva,
mi tiene desta e mi consola.
Non sono sola, dico, se tutto si muove intorno a me!
Sospira il mondo insieme al mio respiro e,
lontana dal brillio del sole che confonde ed acceca,
i miei pensieri affondo nell’anima vibrante di desii,
e lascio riaffiorar quella parte di me che muta resta
nell’affannoso peregrinar del giorno.
Nel buio che più fitto appare al chiuso delle stanze,
immagini serene e turbamenti
s’affollan nella mente ottenebrata che
il sonno invoca con pietosa cura,
poi nel ricordo di tenerezze antiche,
l’ansia del cuor si placa.
Le palpebre abbassate nell’ombreggiar di ciglia,
lasciano agli occhi visioni sconosciute,
mondi lontani, nascoste realtà.
Tutto si quieta alfine in quel passaggio
che più non sento,
sì come un dolce morir che il cuor non riconosce,
e cadenzato batte nella sicura attesa del ritorno
del giorno.
Enea Di Ianni
Le cane
Ce sa ca è l’anemale cchiù fedele:
da quande la nature l’ha criate,
le cane nen c’è mai rabbellate
a le patrone si’, buone o crudele.
Ricche o pezzente, glie remane amiche,
cuntiente nghe n’avanze de menestre
o ne tuozze de casce. A la fenestre
j’uocchie puntate pe’ sentì le fischie.
Cuscì Frangische éve secure i cierte:
N ce stane
Criste, ‘n ce stane Madonne…
le cane mi’ ‘n ce sposta da mi’ attuorne!I ce ne jeve nghe Macchione spierte.
Ne juorne che Giuanne, nghe n’ussitte,
fece cagnà a le cane direzione
i ce le traspurtì a le padiglione,
Frangische restì male, suole i zitte.
Le so’ capite, disse a la cumbagne,
quela ch’éve ‘na vote “devozione”
pure pe’ i cane, mò, è n’ “opzione”:
le patrone sta’ suole andò ce magne!
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Teresa Cuomo
Silenzi
Hei! Si dico a te!
Guardare altrove non ti fa più uomo!
Lo senti il grido di dolore
Il male e qui e tu lo ignori.
L’omertà non premia, ti frusterà ogni qualvolta
.. guarderai negli occhi un bambino.
Lo stesso che gridava aiuto, ma tu eri sordo.
Ferma la mano di quei bastardi,
di chi trafigge con la violenza un corpo bello.
Fragile e indifeso, che alla sua prigionia si ribella.
Lei, lui e un’altra ancora, saranno marchiati,
dalla tua indifferenza, e credimi,
sarà più dolorosa
della violenza stessa.
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Sezione Autori Emergenti
Sezione Autori Affermati - Premio del Presidente
Kitty Vinciguerra.
Le liriche di Una carezza al cuore di Kitty Vinciguerra abbozzano con
sapienti pennellate oggetti, personaggi, luoghi, portando con sé un filo
conduttore: ogni cosa rievoca storie d’amore e passione intense, fino a
guidare la mente ai particolari dell’amplesso, con misurata ed elegante
sensualità. L’autrice fa vivere al lettore briciole delle numerose storie
appassionate che, nella sua vita, ha vissuto, sperimentando tutte le
sfaccettature del rapporto d’amore di una donna con un uomo, percorrendo
la mai facile via del cammino a due con lucida consapevolezza e
assolutezza, con protagonismo. Grazie alle parole e alla naturale musicalità
dei suoi versi poetici, la poetessa immortala e condivide gli attimi sublimi,
le sofferenze, eleva a simboli gli oggetti che di quegli amplessi furono
protagonisti usando la forza primordiale e ingenua, ma efficace, dei lirici
greci, di Alceo, Saffo, Anacreonte, dei loro inni alla vita e alla giovinezza
intese come esplosione dei sensi e della natura.
Michele Magri
Terra di sole e odio ( Iraq )
Via col pensiero da quella terra,
terra di fuoco e amarezze,
terra fredda e gelida...
Gioia, amore, essenze di vita,
sepolte e mai più ritrovate.
Speranza caduta sugli uomini
come lama rovente;
speranza vaga, occulta, inerme,
vista con iI occhi impauriti
di m bambino innocente.
Ma io vorrei poter portare
uno sprazzo di luce
nel cuore di quella gente,
ma sono solo un granello di sabbia
spazzato dalla furia del vento,
quindi mi affido a Dio,
che possa con la sua Volontà
salvare gli umili!
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Nicola Angelo Pezzoni - Primo Premio
Disegno d’amore
Disegnando
le vie d’un cuore si libra
quel nitido d’amore sbiadito…
..S’incatena un fior colorito.
Se ci fossero più abbracci
ci sarebbero meno attriti..
Marcello Di Gianni - Secondo Premio
E’ buio in fondo all’anima
E’ buio in fondo all’anima – un verace torrente
di tristezza attraversa le sue fragili insenature.
Forse non rivedrò più la tempesta delle onde
la rugiada appesa agli alberi. Attendo il passar
delle monotone ore e un altro giorno e un altro
tramonto in una serie infinita di ripetizioni già
viste; pure ora non comprendo più il mistero
di questo turbinio di malinconia, se è il sibilo
del vento o il silenzio delle lontane praterie
sulle quali tintinna ancora l’erba del crepuscolo.
E’ buio in fondo all’anima; i fiori mi sospirano
addii tra le pene della notte, perch’io mai più
rivedrò il paese natio e la nebbia dei vicoli
che pareva bianca vertigine. Un mortal sospiro
come un’eco avverto giungere oltre questa siepe:
il mistero del vento che grave sull’anima mia
o forse la bianca cecità dei fiori in primavera.
Tra mirti e alti cipressi si erge un abbozzo di luna
come il riflesso di una rosa bianca in uno specchio
d’argento. E’ buio, è buio; e tra gli striduli guaiti
degli uccelli stendo nel cielo fiordalisi di versi.
Saporito Margherita – Terzo Premio
Ancora vita…
Materia sposò vuoto,
sogno prese forma.
Tenero il vagito,
l’anima vibrò.
Dolce melodia
che accarezzava i cuori,
ricongiungendo il cerchio…
E vita all’ infinito…
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Sezione Autori Emergenti - Premio del Sindaco
Sezione Autori Emergenti - Premio della Critica
Grazia Tagliente
L’autrice ha preso per mano la propria vita costruendole una “casa”,
una silloge, che racchiude tutta la sua esperienza, il suo dolore, la gioia,
l’amore e la passione. L’opera è un viaggio, un lungo cammino nelle
emozioni, dove si naufraga, s’affonda e si riviene a galla. Lo si fa con
coerenza, con caducità, con dolore ma anche con forza. E mai nulla
è fittizio o irreale, ma è pulsante, profondamente intimo, sconfinando
nella grandiosità dell’esistenza con un algoritmo vitale straordinario. Il
cammino tra un verso e l’altro è sicuramente un susseguirsi di emozioni,
lanterna che illumina, freccia che scocca. Sin dal punto di partenza è
Poesia che si spande con forza e vibra lungo tutto il percorso, parola
per parola.
Iole Testa
La Grande Strada della Condivisione
M. Rosaria Franco
I resti dell’inverno
Ho viaggiato
e conosciuto i miei fratelli di altre terre
Fratelli di pelle diversa dalla mia
ma dal colore del sangue come il mio
Ci siamo guardati negli occhi
Avevano la stessa profondità magica dei miei
Parlavano, sorridevano
e piangevano come i miei.
Nei sobborghi ho percepito il vero senso della vita
Un fremito di gioia a me sconosciuta
ha accarezzato tutto il mio essere
nel toccare le scarne e ruvide loro mani.
Mi trasmettevano la scintilla d’amore
della fratellanza.
Ci siamo riconosciuti figli di uno stesso Padre.
E nell’attesa di ritornare a Lui
seguiamo il percorso di Luce
che Egli ha segnato con il rosso
del suo Amore per noi
La Grande Strada
della condivisione dei beni
che appartengono all’intera umanità.
Incontrerò la tua ombra solitaria
sotto cieli plumbei e nuvole di guerra.
Allungata sulle pareti di case
dalle pietre sgretolate.
Nell’odore di freddo umido e di rancido
che esala dalle crepe.
Incontrerò la tua ombra
nel frammento di un arcobaleno,
tra i riflessi di una pozzanghera
sull’asfalto nero e lavato dalle lacrime.
Sotto altari nudi e profanati,
afflitti dal pianto querulo di livide preghiere.
Incontrerò la tua ombra ballare tra i fantasmi
nell’argenteo cerchio della luna che oscilla
come un pendolo nel buio della notte.
Udrò il fragore di bombe lontane
e l’eco dei rintocchi di pesanti campane
che scandiscono le ore vuote di Gerico e Damasco.
Incontrerò la tua ombra tra lancette che affettano
il tempo.
Tic tac. Tic tac.
L’eterno sgocciolio nero di sangue
che stilla appiccicoso
dall’ago dei minuti,
logora la mente, la carne, lo spazio.
Ogni cosa in un’infinita condanna.
Canta, danza la tua ombra sui resti dell’inverno.
Sulla morte si posa l’ombra di una farfalla.
Antonella De Rosa
Libere emozioni
M’affiora alla mente
morbida la rugiada
che gocciola, slitta, derapa
sul finestrino di un treno repentino.
Battito di ciglia impercettibile
ticchettio di lancette
segnano l’altalena incessante
tra notte e giorno
che indietreggiar non sanno.
Nembo di cielo e gorgoglio di tetti,
l’arcobaleno rasserena tutti.
Come sorridi al pianto
dopo una gioia impensata.
Amalia Varone
Io sono
Sono quell’aquila in volo
e il terso cielo che solca
sono il caldo tepore
del sole al mattino
che si innalza sulla vetta
Sono il flutto della sera
che si infrange sulla riva
sono il bisbiglio il chiacchierio
e anche quella voce
da cui scappi ma che ascolti
Quando il cielo si fa grigio
sono la mano che cerchi e stringi
quando perdi la strada
sono il soffio leggero del vento
che ti sostiene
E l’ombra al tramonto
che accompagna il tuo andare
sono quella nenia leggera
che coccola il tuo riposo
Sono il tuo ieri il tuo presente il tuo domani
Sono la tua anima.. e ti accolgo.
Michele La Montagna
L’infinito
Se ho visto la rondine ritornare
e con essa la primavera,
il giorno finire e all’alba riapparire,
se ho visto passare le stagioni
ed ogni tramonto lasciare emozioni,
il sorriso d’un infante
e una madre ancor più contenta,
se ho visto bambini prendersi per mano
e giocare insieme, l’aquila volare fiera
e la formica indaffarata,
se ho visto l’umanità nella gente
e il cielo aprirsi sopra di essa,
la gioia nell’insolito
e afferrare l’attimo irripetibile,
se ho visto la vita dare altra vita
e nell’aria accendersi la speranza,
parole cantare la libertà e le stelle brillare,
se ho visto la luce di Dio riflessa sul mondo
e il sole risplendere anche per me,
il tempo addolcire il mio tempo
e la tua mano stringere la mia mano,
ho visto... l’infinito.
Marianunzia Masullo è nata a Napoli, ha scritto L’anima allo specchio raccolta di poesie e pensieri, che diventa un viaggio nei ricordi e nella riflessione, lei stessa scrive: In questo deserto, siccome in molti modi si soffre, così in
molti modi si ha sete. In molti modi ci si stanca, e in molti modi si ha sete di
quella incorruttibilità che non conosce stanchezza.
Dalle Esposizioni sui salmi di San’Agostino Vescovo (En. in.Ps. 62,6)
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Sezione Autori Stranieri
Sezione Autori Emergenti - Premio del Presidente
Mariella Cuoccio La silloge comprende 54 liriche nelle quali finisce per
rotolarci inesorabile la vita tutta, con i silenzi dell’anima, con le cicatrici dei
ricordi, con l’amore infinito dei genitori, con la nostalgia per i nonni, con i
sogni dolcissimi di un bimbo appena nato, con le istantanee catturanti delle
città visitate e vissute, con i ritratti fascinosi dei personaggi ammirati. Ed infine
su tutto, il filo conduttore è sempre uno: L’amore
Alfonso Severino
Margherita
Paola Capocelli
Ricominciare
Dove sono le mie gambe di sole
nessuno cammina la mia nostalgia
solitudine che spazza i ricordi
Pena e ferita senza sutura, la vita.
Il mondo offese senza confessioni
precipitati giorni dell’inganno e del disamore
arida gemma ai rami sospesa
Margherita piange il silenzio del cuore.
Ha occhi gonfi di foglie e di vento
sogna pensieri d’amore
le dico – vengo dai campi.
Da rugiada in forma di pianto
da lune innamorate e, come te
sogno pensieri d’amore.
Dolcemente ,
ripongo le tue tracce per nulla lievi,
per incidere qui ed ora nuove strade ,
condurre lontano la mente,
non smettere di buttar giù parole
a mezzanotte,
salutare I primi secondi di una nuova luna,
per mai dimenticarti.
Così, assorta,
mentre sei ancora qui a vagarmi dentro,
con un infinito silenzio che mi percuote il cuore,
senza possibilità di salvarmi,
che mi accarezza la solitudine,
con la freschezza dei ricordi
di un nulla divenuto tanto,
divenuto rimbombo,
divenuto lacrima non vista,
essenziale assenza del mio presente,
dove sto, vivo e respiro
con tutto il cuore possibile,
con la mia mente orfana di te.
Blue Flowers
Mi ritroverai
MI ritroverai ogni volta che, il mio nome
riaffiorerà nella tua mente.
In quel vento di primavera che accarezzerà l’erba
cullando amorevolmente delicati fiori.
Mi ritroverai in quel calmo e azzurro
mare d’estate
che accoglierà un romantico e rosso tramonto.
Mi ritroverai in quelle stanche foglie
dagli autunnali colori,che nostalgiche,
saluteranno gli spogli rami.
Mi ritroverai, quando la neve
imbiancherà ogni cosa,
ed i tuoi silenzi si alterneranno
a confusi ricordi.
Mi ritroverai in quei viali innevati
dove chiare impronte ho lasciato, e...
dietro quella lacrima,trattenuta
per orgoglio,
nasconderai il rimpianto
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Alfonso Luciano
Resto con me …..
E’ da tanto tempo che desideravo scrivere di noi,
lontano da te non è vivere ma è solo sopravvivere.
Ritornano i ricordi …..
ti sento ansimare sotto di me,
il profumo della tua pelle inebria i miei sensi,
si fondono i nostri sessi nell’oblio dell’amore,
le tue carezze sollecitano il mio cuore.
Pensare al tuo corpo sinuoso
mi rende un pò nervoso,
era bello specchiarsi nell’azzurro dei tuoi occhi,
mentre i tuoi capelli biondi si perdevano nel vento.
Ho nostalgia di te e dei tuoi se,
il tuo sorriso è accattivante
ma io non sono più il tuo amante.
Ho paura di innamorarmi di nuovo,
perché in me c’è ancora qualcosa di te.
Anche se ora condividi con un altro la tua vita
e rimani mia soltanto nei sogni,
io mi sento legato ad ieri
e resto con me ed i miei pensieri.
Primo Premio
Ana Stoppa
São Paulo - Brasile
Semplicità
Nella emozione del momento tra lacrime di allegria
Sento aggirare la nostalgia di tanti che già se ne sono andati
Percepisco il corso degli anni portar via senza pietà il tempo
Fra prove e sfide, routine di amori vuoti.
Al firmamento che brilla chiedo la benedizione come figlia
Ai miei genitori che già sono andati, per l’amore ricevuto
Girotondi di felicità riempiono di pace la retina
Mi posso vedere adolescente, o inquietante bambina.
Negli abbracci perduti che mescolavano di freddo i giorni
Nacquero rose brillanti profumate di sapienza
Messaggi di amore e fede fioriscono in tante poesie
Esperienza della serenità nei giardini della solidarietà.
Innalzo gli occhi al cielo dove le risposte incontro
Riscatto di disincanti, scopro il dolce incanto
Di condividere l’armonia, la pace, il pane, l’amore
Di seminare la semplicità come ci insegna il Creatore.
Secondo Premio
Maria Elizabeth Salmeron Zamarra
Montreal Canada Quebec
Por un deseo
Me sorprende la noche, casi todo el día lo paso pensando en ti,
tu ausencia me asfixia y me causa dolor,
es que me desvelo porque me falta tu amor...
Aun no me acostumbro a tanta soledad y la distancia ...Porque ya no estàs.
Soportar el frió de esta lejanía; entre tantos amaneceres en mi vida faltas tù.
Tù nunca sabrás lo que por ti lloraba,
lo que mi alma sentía cuando no te tenìa, cuando tù no estabas.
Llegaste cuando màs te necesitaba, sè que me amabas y que yo te iba a enamorar,
como me siento yo, ahora sola, alejada, sè que tù te sientes igual.
Tù eres la rosa que yo màs quiero,
Con tu aroma, de llanos y potreros, bellos con el sonido de tu risa,
me encandece, me encanta, que en tus besos bañarme quiero.
Regresar a visitar, tù me das mi sendero.
Así que cierra los ojos y solamente pídeme un beso, deseo, libertad Paz y progreso.
Porque a ti, te reserva el deseo. Te cuida y te dará consuelo,
al salvarte de todo mal que en mis oraciones le pido con tanto anhelo.
Me siento muy sola, me siento que muero,
al ver como sufres a distancia y sin consuelo.
Me siento muy triste de no poder tocar tu pelo,
estar cerca para acompañarte en tus pensamientos.
y de pensar que nunca podre sentirte como antes,
te quedas por siempre en mis sueños.
No quiero, que pase màs el tiempo, no quiero alejarme,
a tus brazos regreso, besarte, acariciarte y eternamente quedarme.
Por favor, no te enfades, mi amor, de mi no te apartes.
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Sezione Autori Stranieri
Sezione Autori Stranieri - Premio della Critica
Begoña Rodriguez – Terzo Premio
Gijon – Asturias España
Abdelmajid Benjelloun
Rabat – Marrocco
Inizio di un nuovo giorno
Un enfant demandera à Dieu de donner à deux ruisseaux du Paradis les noms de Caresse et
d’Immobilité.
Pour communiquer avec autrui, il faut lui ouvrir sa respiration.
Les miradors les plus terribles qui surveillent l’homme, ce sont les mots, ses propres mots.
L’homme peut écraser une pierre à sa guise; mais il ne peut prendre en main sa destinée.
S’il n’y avait pas en toute chose maints impossibles, il n’y aurait pas de possible.
Chaque matin en sortant de chez moi, je retrouve mon ami le ruisseau, prodigieux d’inexistence.
L’éternité s’introduit sans cesse dans le monde par des fissures: les silences.
Dans la guerre on verse le sang et dans l’amour sa respiration. Qu’est-ce qui est plus grave?
Les mots ne meurent que lorsqu’ils sont employés par les hommes.
Après la mort, on a tout le temps de paraphraser le silence.
Mourir c’est tout simplement laisser le monde sous le paillasson de l’infini.
Si Dieu voulait de moi au Paradis, je lui demanderais une maison traversée par un ruisseau.
Au relais du vent une tempête change de chevaux.
Un bambino domanderà a Dio di donare ai due ruscelli del Paradiso i nomi di Carezza e Immobilità.
Per comunicare con l’altro, bisogna aprire il suo respiro.
Le guardie più terribili che sorvegliano l’uomo, sono le parole, le sue proprie parole.
L’uomo può schiacciare una pietra a suo piacimento, ma non può prendere in mano il suo destino.
Se non ci fossero in tutte le cose i molti impossibili, non ci sarebbe il possibile.
Ogni mattina uscendo da me stesso, ritrovo il mio amico il ruscello, prodigo di inesistenza.
L’ eternità si introduce senza sosta nel mondo attraverso delle fessure: i silenzi
Nella guerra si versa il sangue e nell’amore il respiro. Quale cosa è più grave?
Le parole non muoiono che quando sono impiegate dagli uomini.
Dopo la morte, si ha tutto il tempo di parafrasare il silenzio.
Se Dio mi volesse in Paradiso, gli chiederei una casa attraversata da un ruscello.
Morire è semplicemente lasciare il mondo sotto lo zerbino dell’infinito.
Nella stazione del vento una tempesta cambia di cavallo.
Per alcuni spunta con gioia,
Si tratta di un nuovo modo di iniziare.
Altri la guardano con speranza,
Alcuni la guardano tristemente
E ci sono quelli che non sanno dove guardare,
Senza capire perché,
Ma come si insegna a guardare,
Quando hanno rotto la loro vita,
Le loro anime sono a pezzi
Senza questo, la possibilità di un futuro,
Penso e ho messo sulla pelle,
Cerco di stare al suo livello,
Come pensano queste persone
Cui sono state derubate di tutto ciò che possedevano.
Come guardano queste persone sfortunate,
Come si guardano negli occhi con i loro figli,
Per dirgli che oggi non c’ è il pane.
Come si raccolgono tra le loro braccia per il comfort,
Perché è l’unica cosa che può dare loro,
Ora che diciamo loro,
Nella loro vita reale e crudele,
Un nuovo giorno inizia ed è vero,
Chiedo un bel pensiero per confortarli,
Dare via un pizzico di luce per tenerli al caldo,
Una preghiera di benedizione per far capire loro,
Che in questa vita niente è eterno.
Anna Esposito Canada
Identità
Via Giuseppe Rocco, 16 - 80026 Casoria (NA) Italy
Tel/Fax 081 7364441
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Song, testarda, dura e capa tosta
ma, vera coraggiosa e onesta
‘a vita mia è stata ‘na schifezza
ho combattut sempe p’’a raggione
l’onore è stato sempe a mia altezza
nun me vergogn si so fatta a faccia tosta
song capace a intuire ‘a gente bona
I malament’ ‘e scart ’a dint’ ‘a lista.
Me serv a campà in pace cu cireviell
picchè ‘a notta io pozz’ durmì felice
nun c’è spazio attuorn a me
d’ ‘e mal linque, c zunzurrian sempe su ‘a brava gente.
Ma so sicura ca verrà pe loro ‘a fine
quann’ cu ‘e piedi stanno tuccann’ ‘a fossa.
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Sezione Autori Stranieri - Premio del Sindaco
Maria Cofàn Ha scritto per anni nel silenzio, fogli sparsi, nei
momenti più disparati, é scesa e risalita nei fondali dell’anima,
volando e camminando per le vie del cuore. Strada facendo tanti di
quei pezzi di carta sono andati persi, altri sono ancora in fondo al
suo cassetto e ora li trova qui, a parlare della sua anima per chi come
lei ha fame di dire e di dare. La poesia non si ferma in queste righe,
vuol venire con te, vuol far parte dei tuoi ricordi, dei tuoi pensieri:
per un’istante, è emozione che percorre ogni via della mente.
Svitlana Kostjyk
Любов, лише любов врятує світ,
Цей дивний світ з пожарищами й війнами...
І Божий слід, глибокий Божий слід,
І світло за відчиненими вікнами...
І милосердя тихе, мовчазне,
І співчування до живого й сущого...
А все лихе мине, колись мине Несемо хрест тяжкий задля грядущого...
Де буде мати , сонячна, як день...
І добрі люди, дивом зачаровані,
І зорепад нечуваних пісень...
І почуття, Всевишнім подаровані...
Sezione Autori Stranieri - Premio del Presidente
Talla Kanteye - Dakar Senegal
Il mare non ha rami su quali aggrapparsi.*
Angelica Loredana Anton - Iasi – Romania
Lo spirito del desiderio
Il mare non ha rami su quali aggrapparsi
Il mare è un infinito spazio e sconosciuto da non
avventurarsi.
Il mare è come il detto:
fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Il mare è una grande bocca che mangiare
tutto cio che è dentro di sè.
Il mare è buono ma ogni tanto è aggressivo e violento.
Il mare è l’incubo che disturba il sogno
di ogni avventuriero.
Il mare ha spezzato il sogno e il futuro di tanta gente.
Il mare è forte e schiaccia ogni barcone che lo sfida.
Il mare si controlla sè stesso,
non è controllabile dall’altrui.
Il mare non è nostrum ma è proprio suo.
Il mare è potente e chi lo sfida diventa impotente.
Il mare annega, barconi e nave,
a maggior ragione l’uomo.
Il mare è un animale forte,
l’uomo un animale indolente e debole.
Chi sfida il mare, sarà sparito dentro il mare.
Quante salme sono smarrite in mare ?
Quanta gente uccisa dal mare ?
Siccome non sapremmo mai rispondere in modo preciso
a queste due domande.
Congiungiamo gli sforzi per vincere questo fenomeno !
Basta il mare nostrum !
Basta il mare nostrum !
Viva l’emigrazione legale !!!
*Il mare non ha rami su quali aggrapparsi
è un detto senegalese.
Il mio spirito,ancora lotta
e persiste dentro il fondo
duro e forte come una rocca,
di quel desiderio profondo.
Come un fiocco di neve
che si scioglie in acqua pura,
così,pure il soffio breve
del spirito,diventa natura.
Come una goccia di pioggia
che cade,poi la terra tocca
così,la mia anima ondeggia
balla e con cuore mi porta.
Dentro il cristallino mare,
sentire su di me,il vento
continuando qui,ad amare
te!Mentre mi fermo e attendo.
Una stella verde brillante
i miei capelli,dolce sfiorerà
ed io mi trasformerò in un diamante
quando il mio spirito,ti lascerà.
traduzione
Oh Love, I know that you will save the world,
This strange old world with wars and blazes’ meetings...
And sign of God which is so deep and bold...
And light so bright behind the windows’ leading...
And silent clemency which was just hushed…
And sympathy for living things and matters...
Yet what is evil passes us unrushed...
We carry crosses made for worse or better,
Where mothers will be sunny… like a day...
Good people fascinated by a wonder...
And falling stars of songs unheard and great...
And feelings given by my Spirit’s Founder...
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Ana Caliyuri Argentina
Bianco Spirito
Al mare un dettaglio
per coniugare
nello stesso senso.
Come se fosse
mistero un faro
che ci mantiene
uniti come l’infinito
denudasse
la sua vittoria
sotto il biancore
del nostro spirito.
Juan de la Cruz Aguilera
Tarija Bolivia
PENSAMIENTOS
Recorrer tu cuerpo
con mi imaginación,
es pasear el universo
en toda su inmensidad.
Acariciar sutilmente tu piel,
es como el suave roce
del ala del colibrí
sobre el frágil pétalo.
Respirar tu aliento,
es sentir el fuego ardiente
de lo que tú ocultas
en tu intimidad.
Tocar con mis manos
imaginariamente,
cada lugar secreto
de tu insondable cuerpo.
Y con mis pensamientos
conocer tu intimidad,
explorar cada paraje
oculto en tu corazón.
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Sezione Giovani Autori
Sezione Giovani Autori
Lorenzo Corgiat Mecio - Ciriè (To) - 3° Premio
Sogni
Primo Premio
Lupin III – Potenza
Affrontare la vita senza paura
Guardo i tuoi occhi brillare
lassù, tra il cielo e la luna,
tra il mare e la natura.
Non so se sarò mai in grado
di apprezzare il tramonto,
i colpi della vita mi distruggono,
come le onde del mare
che si infrangono sulle rocce,
sgretolandole.
La vita è crudele e dura
ma io non devo aver paura
2° Premio – Silvia – Pontremoli (Ms)
Il coraggio di una mamma
Adesso io sono qui dentro,
ma solo a loro due penso.
I due piccoli frutti del mio amore,
a cui penso davvero a tutte le ore.
Il mio corpo da loro è lontano,
ma il mio cuore gli tende la mano.
Ed il mio desiderio più grande,
e che di notte mi invade la mente,
è di stare con loro abbracciata,
dimenticandomi di tutta la gente.
Voglio con forza che quel giorno arrivi,
lo sogno ogni notte nel tempo che vivi.
Ed allora parlerà solo un abbraccio,
la forza dell’amore, di una mamma il coraggio.
Fiammiferi ebbri di luce
insidiano
Il grigio torpore di vite apparenti.
Attimi fatui
scintillano brevi, dissolvono, forse,
ma resta un sospiro di cenere nella tremula mano.
Tesse Penelope, di nuovo la tela.
Trame intricate di un velo arcano
che avvolge pesante e
sopprime ogni flebile fiato. Forse.
Stride, d’un tratto, il prode arcolaio
si piega sul fianco, sussulta...
Depone le armi, si arrende
scavato dalla lama lucente di quel piccolo tarlo.
Immobile attesa. Crisalidi incredule
di fronte a quel filo finalmente spezzato.
Mani ebbre di vita
s’infilano avide a scavare le tasche,
a cercare, ancora, un fiammifero nuovo.
4° Premio della Critica
Miriam Elia Maio – Foggia
Riflesso di te
Dovresti ammirarti nella mia testa,
Preferiresti te
ad altri mille paesaggi mozzafiato,
Perché sì, tu “mozzi” il fiato
e nessun potere è in grado di farlo,
Se non il tuo essere…
che mi ricorda che c’è tempo
per tutto il resto ma non per te,
Per te non esiste tempo.
Sei l’infinto tempo in un finito spazio.
FOTOGRAFIA WEB COMUNICAZIONI
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Salvatore G Boccarossa
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5° Premio del Sindaco
Eleonora - Pontremoli (Ms)
La libertà
6° Premio del Presidente
Eddy Catanzaro
“La Famiglia”
La libertà è una cosa favolosa,
una sensazione enorme,
soprattutto quella dell’anima interna.
Vorrei essere in libertà,
per fare quello che mi pare.
Essere libera di girare,
quando vuoi, quando puoi.
Solo in libertà.
Qualcuno dice che
la cosa più bella del mondo è l’amore,
altri la mamma. Ma io no.
È la libertà la cosa più bella del mondo.
Chiudo gli occhi e vedo i miei cari ...
il viso di mia madre, pieno d’amore
segnato dalla vita che le fa tanto onore.
Buono e caro e mio padre, che con i suoi gesti
mi ha insegnato i lavori onesti,
affinché in me un senso della vita resti.
Vedo te dolce Carmela,
dagli occhi chiari, limpidi e soavi.
Illuminati dal ricordo delle fiabe che da bambino
mi narravi.
Infine te Mario,
tu così indifeso, ma dal cuore gaio,
in un mondo che ti rifiuta,
che come un serpente ha fatto la muta.
E infine come un pulcino sono nato anch’ io,
nella speranza che da lassù mi aiuti il buon Dio.
La mia famiglia è un dono molto prezioso
ed io con loro voglio essere premuroso e
rispettoso.
6° Premio del Presidente
Gerald Treviso
L’attimo
Solo,
dietro a questi ferri
parlo alla mia luna
e tutto appare,
tutto in un punto.
Ogni cosa è lontana,
forse anni luce
ma vicina nel pensiero.
In un momento
hai vissuto
una vita è persa.
ma rimasta è
la speranza.
Ricominciare.
6° Premio del Presidente
Carolina -Anna - Eleonora - Pontremoli (Ms)
Amore con le sbarre
L’amore ti dà vita e gioia
ma ora che sono lontana
mi assale solo la noia.
Ora sento il mio cuore
volare da te, viaggiare ore ed ore.
Io senza di te mi sento perduta
non mi sento le gambe, non mi sento le dita.
Non sono me stessa senza di te,
non ho più le mani e non so il perché.
Mi manca il tuo viso, mi manca il tuo abbraccio.
Mi manca ogni sera anche il tuo coraggio.
Un fiore appassito senza di te,
le sbarre di ferro, ecco il perché.
Ma quando io sono vicina a te
l’anima spiega quel che provi per me.
Da te io mai più mi allontanerò
per sempre uniti e con te starò.
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7° Premio - Premio della Presidenza
7° Premio - Premio della Presidenza
Anna Maria Benone
….Passaggi riflessi, passaggi di noi, riflessi in onde parallele di vite che si incontrano
per sfiorarsi e riconoscersi in esperienze necessarie al vivere. Dalla sofferenza alla
gioia, dalla gioia alla sofferenza, un susseguirsi di emozioni in una poesia che
parola dopo parola si denuda in liberi versi: i riflessi dell’anima.
Monica Fiorentino
In fondo è questa la vita, attimi da prendere al volo, tentazioni ed inerzie, illusioni
e speranze, impeti ed angosce in agguato, implose ed esplose. E’ questa la poesia,
ammaliante seduttrice, sentirla scorrere dentro tra brividi di fuoco e di freddo,
messale di piacere e tormento, come il sospirar de; “Princesa” Tu beso, plumas de
àngel, contraviento. (Un tuo bacio piume d’angelo controvento).
Lady P.
Quando l’erotismo si fa poesia allora diventa…un pensiEROStupendo come
le tante poesie che compongono questa seconda silloge di Lady P, alcune delle
quali tradotte anche in inglese per dare un respiro più ampio alle emozioni che
le pervadono. Lady P, nickname di una scrittrice di origine ligure ma da anni
residente in Toscana.
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Aldo Callari
C’è sempre un fiume d’attraversare
Anna Esposito
Sola
A volte rimane un pio messaggio,
fare trionfare un’equa giustizia.
Ci vuol sempre un atto di coraggio,
per generare lieta notizia.
Tutto passa, rimane il gesto.
Impronta indelebile nel tempo.
Un modello nobile ed onesto,
che si coltiva nel sereno grembo.
Quel che rimane del nostro passato,
sia come notte da illuminare.
La libertà è un bene del creato,
diventi luce da immortalare.
Nella legalità di ogni stato,
c’è sempre un fiume d’attraversare.
Sono sola .Vago come un’anima inquieta
in pensieri confusi…
mi accompagnano
nei miei viaggi mentali e reali.
Voglio il sole del sud che mi bacia i capelli,
mentre, la pioggia del nord me li arruffa.
Voglio abbracci di figli, caldi e sicuri…
“voglio la mia mamma!”
come direbbe un bambino che si é perso
tra la folla…
una folla che mi sfiora passando.
Ma io sono sola
Caterina Abbate
Un grande amore
Fausto Marseglia
Ultimo dono d’amore
Mi fu chiesto , c’è l’hai l’amore
Certo che ce l’ho
Mi fu chiesto e’ bello, ricco alto, occhi verdi
No.! non so.. non so descrivertelo
Non ne ho visti somiglianti,
posso dirti che quando lo vedevo
mi si abbagliavano gli occhi
il ritmo del cuore aumentava,
e se mi prendeva tra le sue braccia
facevo fatica a rimanere in piedi
dolcemente mi sorreggeva
mi colmava di tenerezze, fiori
e mi diceva in ogni fiore c’è una parte di te.
Sono andata in giro per il mondo
nessuno somigliante
è stato unico su questa terra.
Il poeta ha un compagno a vita, Solitudine
Ti fa stringere la mano con una penna
Ti sfiora con un sospiro
Ti fa piangere nei ricordi. Ti libera la mente.
Nello scorrere del tempo ti concilia con la vita
La Solitudine diventa sostegno
forza , ispirazione,comunicazione, socializzazione
ti fa amare la vita - SE LA VUOI -
Tu che, come me,
coltivi un amore
senza speranza…
bevi alla sorgente
del mio cuore.
Posso offrirti l’ultima goccia
della rugiada mattutina,
l’ultimo sorriso di un fiore
che sta appassendo,
l’ ultimo abbraccio
di un raggio di sole al tramonto,
l’ultimo alito di una vita
che si sta spegnendo.
Lo so che è poca cosa.
Ma è ciò che può darti
un uomo al declino
che sa ancora amare.
E se raccogli
il mio ultimo
dono d’amore
potrai trarne forza
per poter affrontare
con meno dolore
la tua sofferenza.
Simona Sonnino
Mano
Silvano Minotti
La mia anima
Virulenta la sua mano
sulla tua virtù
sconvolta per sempre
la tua gioventù.
Giorno tremendo
passato veloce
attimo fuggente
con gesto atroce.
Passata fu
la tua innocenza
colpa d’un uomo
e della sua violenza.
Sorriso frantumato
in mille incertezze
via da uomini
e dalle loro carezza
Ti prego anima mia rimani dove sei
resta nel mio corpo.
Ti imploro anima non lasciarmi solo
non fuggire…
Ti invoco, ho bisogno di te
senza la tua presenza
cosa sarà di me?
Mi stai abbandonando?
Non puoi fuggire, non puoi disertare ora
non puoi separarti da me
siamo una sola cosa noi
Un corpo, un’anima,
tu sei la mia anima
Stai fuggendo, non riesco a trattenerti
Fermati! Fermati! Ho bisogno di te!!
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7° Premio - Premio della Presidenza
7° Premio - Premio della Presidenza
Michele Raia
Una mamma
Ires
“O Mare”
Oh lieto fiorellino che, vai di sera e di mattina,
a salutar il tuo dono con un semplice perdono,
quel tocco di eleganza che toglie l’amarezza,
è il tuo caldo tepore di una tenera carezza.
Ti dona il suo cuore, è vera e sincera,
ti porta alla luce, ti porta all’altare,
della sua bontà non potrai dimenticare.
Passano gli anni tra giuia e dolori,
crescono i bimbi si spezzano amori,
di ricordi ne hai tanti e non li puoi cancellare,
quelle coccole speciali che non si possono imitare.
Una mamma è un’amica, un sentiero di emozioni,
un gioioso desiderio pieno di sapori,
uno squarcio di dolore vivo e tormentato,
che da sempre ti regala il suo cuore entusiasmato.
O mare sei come la carne mia!
Impetuoso e tenue,
a seconda del tempo
distingui il tuo impulso,
così come il mio.
Delia Di Rubba
Profumo di mamma
L’ho ritrovata! Sbiadita e dimenticata,
in uno stipo accantonata
ma ancora profumata… profumo di mamma!
Rivedo le sue mani veloci su tessuti da confezionare,
tra rumori di aghi, forbici e ditali
in un chiacchierio quasi fatato da lasciare incantati.
Sento su di me il suo sguardo sincero e rassicurante.
Mia mamma, ancora mi manca!
Ricordo con quanto sacrificio era stata confezionata
Quella coltre soffice e vellutata e quanti sogni aveva destato.
La vorrò …quel giorno,
per affrontare le incertezze dell’aldilà.
Voglio che mi avvolga come lo sguardo di un innamorato.
Voglio che mi protegga come le braccia di una madre.
Voglio che mi riscaldi come il sole d’estate.
Voglio che i miei ricordi aleggino intorno a me
Come vibranti corde di violini, armoniosi, dolci e ridenti.
Che per sempre vada via quella malinconica nostalgia
Legata al passato e alla mancanza delle persone più amate.
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Amelia Squillace
Falde bianche
Scuote il vento di Febbraio
sballottando falde bianche.
Qua e là rimescolo foglie morte,
buio e notte.
Riposo, in questo borgo e
mi narro anni, numero di giorni
di un amore inerte.
Nessuno mi ascolta oltre l’oceano,
immensa profondità,
senza vivi e senza morti,
ma scheletri di alberi affranti e
celati dalla neve.
Non il ronzio degli insetti operosi,
mi abbandono al mio dolente tempo
mi poggio... E dormo.
Mariano Dolcetti
Rosa rossa
Rosa rossa vellutata
mi punsi alle tue spine
succhiai il sangue dolcemente dalle ferite
rosa rosso sangue
profumasti la mia vita
ti respirai tutta fino all’anima
rosa rossa sorridente
mi inorgoglisti e i miei giorni
furono pieni d’amore
rosa rossa coraggiosa
le sentinelle bianche del destino
ti sgualcirono, ti spezzarono
inerme stretti a guardare… e a morire
rosa rossa generosa
ti raccolsi, ti mangiai..
..a tua linfa scese dolcemente nel mio sangue
rosa rossa pungente e dolce dei ricordi
sempre il tuo profumo mi accompagna.
Sergio Camellini
Un sogno, come sei Tu
Da quassù la Terra
è bellissima,
senza frontiere né confini,
m’incanto a guardare
il cielo;
bighellono tra la via lattea
meditando
sulla mia dappocaggine.
M’affascina
l’Orsa Maggiore,
cerco l’Orsa Minore,
intravvedo
una luce più argentea
e tremolante,
è la guida dei navigatori,
la Stella Polare:
un sogno, come sei Tu.
Anna Maria Mustardino
Trapunta di stelle
In una notte di sogno
sotto una trapunta di stelle andavi sulla riva
del mare
bello nella sua virilità
è apparso dall’onda
senza tempo
sinuosa tra trine evanescenti
ti sei elevata a ritmo di danza
orme ravvicinate in cadenze di volo
membra sfiorate in tremiti d’amore
sguardi estasiati nel torpore del tempo
non un soffio di vento
sulla distesa dormiente
nella tua notte di sogno
sotto una trapunta di stelle.
Palma Minigozzi
Al mattino
Ero coperta da quattro mura
mi sono ritrovata dentro la mia natura
levami tutto ma non slegarmi dalla quercia
della mia terra.
Ondeggia l’onda sopra il mare
ricamandosi in forma di sincerità
richiamo il mio grido
in ogni alba del mattino.
Consumandomi alle cromie
del mio ampio giardino
sia l’arbore a ricevere l’impronta
del mio brivido.
E sulla mia pelle ho scritto
ti amo ..non soltanto le stelle che brillano.
Ma una scintilla della mia anima
che fa del suo mondo
brillare il tramonto per te.
Maria Ronca
Urla la poesia
Cala la notte in Afghanistan.
Giovane Donna
rannicchiata nella tua stanza
tra le sinuose gambe
nascondi sotto le vesti
un foglio di carta e una penna.
Viso celato da velo dorato,
nascondi lacrime amare.
E mentre intingi
il tuo grido di dolore
il foglio s’impregna
di gocce di vita, sospiri d’amore
speranze, parole mai pronunciate.
Non osi parlare delle tue pene,
non puoi significherebbe morte.
Destino crudele
di donna afghana.
E intanto ogni notte,
rischiando la vita,
urla la poesia: grida libertà!
Lucia Gaeta
Ritrovarsi ancora
Eravamo ai confini
del tempo andato;
Sguardi lontani
di un amore
perso nel tempo…
nei meandri
della memoria.
Un vento leggero
pervade le stagioni
che scorrono lente.
E ci siam ritrovati ancora
come allora.
C’incamminiamo
sui bordi di ricordi antichi,
calpestando i cocci
delle nostre vite mal spese.
Tesseremo ora
una tela di giorni nuovi
spesi solo per amarci
e non perderci più.
51
8° Premio - Premio della Presidenza
8° Premio - Benemerito Culturale d’Onore
Ramona Breje Romania
È primavera
Vanessa
Felicità
Anna
Un abbraccio eterno
È primavera tutto rinasce
Anche l’orso dalla sua tana esce
Dopo un lungo pisolino.
È primavera, tutto risplende e
Il vento muove le tende
Della mia piccola casetta.
Ed ecco i fiori
Coi loro odori,
profumano l’erba e
colorano il prato.
Vorrei diventare un angelo,
e regalare a tutti una vita felice.
Vorrei essere un angelo,
per volare libera nel cielo.
Vorrei essere un angelo,
per vedere la mia famiglia felice.
Francesco Cioli
Lacrime
L’amore è un sentimento forte
che dura dalla vita e fino dopo la morte.
Lo senti nell’anima, lo senti battere nel cuore,
è sintomo di vita, è stimolo di amore.
I giorni che passano lo fanno sempre crescere,
come un piccolo bambino in attesa di ricevere,
un bellissimo gioco nuovo, una sorpresa di mattina.
Lo vogliamo ogni giorno, come il mare sulla riva.
Lui mi manca ogni notte,
con il cuore e le ossa rotte.
Io lo penso ad ogni ora,
stringendo le lenzuola.
Solo vedo il suo sorriso,
e il suo dolce e candido viso.
Lontana da tutti, lontana da loro
la vita da sola, senza neanche un tesoro.
I miei due fratelli, ragione di vita
non sono con me, non li ho tra le dita.
A loro due penso di giorno e di notte
li voglio abbracciare, stringere forte.
E quando le sbarre potrò dimenticare
e a casa nostra potrò tornare
da loro non mi allontanerò più.
Mai li lascerò, per sempre con loro starò.
In un abbraccio eterno,
senza il mondo, senza l’esterno.
Fate un sorriso!
Son forse lacrime quelle che vedo?
“Faranno male?” in me mi chiedo;
il volto ti graffiano addentro
e, come artigli precorrono il rostro,
‘sì nuova afflizione prevedo.
Gocce d’animo colare intravedo,
sembrano quasi, ma forse travedo,
mestizia dal sapore dolciastro.
Son forse lacrime?
E risplende chiedendo congedo,
l’animo, dall’esser solo tragedo
di un dramma della gioia latro.
E mentre il tempo trascorre, peraltro,
in te, amico, io mi rivedo.
Son forse lacrime?
Vasilka
Ti amo
Il cielo lassù è blu,
e il mio pensiero vola.
Non ce la faccio più
A star qui da sola.
Il mio cuore corre e va,
sempre più lontano.
Non esisto più io qua.
Sono con te, mano nella mano.
Aspettami qui fuori,
voglio con te scappare.
Donami dei fiori,
e fatti sempre amare.
Amore grande, amore mio.
Se tu non ci sei, non sono più io.
Ti amo, ti amo, ti amo,
ti sento qui vicino,
anche se sei lontano.
52
Madonna
L’amore
Giulia Carolina
Il tuo grande amore
Amore mio sento la tua mancanza,
voglio che tu sappia che sei la mia unica speranza.
Nel buio resterò,
ma con il tuo amore spero che mi salverò.
Quando sto con te
capisco che provi qualcosa per me.
Quando sto con te sento battere il tuo cuore,
sento una voce che mi segue,
e mi dice “Non piangere”,
perché questo è il tuo grande amore.
Igor Es.
L’attesa
Attesa del giudizio,
l’ansia che distrugge
porta a cose
che non voglio.
L’attesa insonne
mi fa vagare
nel mio letto
che non riconosco.
Attesa nervosa,
paura di quello
che può succedere,
giustizia.
Speranza che tutto
vada bene.
Ricordi,
persone care.
Luca Gaz
Mamma
Ti aspetto con ansia
tu, che riscaldi
questo mio cuore
freddo.
Asciughi
i miei vestiti
bagnati di
solitaria sofferenza.
Luce eterna
riesci a farmi
vivere.
Ancora, sempre.
Cicciobello
“Sognami”
Sognami ad occhi aperti,
Tu dalle menti forti,
sognami fino a quando mi ritrovo nascosto,
in un mondo che non conosco,
quando ti penso,
mi accorgo che la mia vita non ha senso.
Ciò che ho distrutto non è per Quel che ho fatto
ma per quel che ho detto al nostro amore stretto
In catena scorrono le nostre braccia come una vena
n sogno di un ragazzo con il tatuaggio di una rosa
che vuole amarti e prenderti come sposa.
Eccomi qui come un’aquila
Come per rientrare nella tua anima.
Willy
“Liberi”
Libertà una bella parola
Per chi la possibilità di godersela ce l’ha.
Sorella libertà, vorrei salire sulle tue ali
Per provare emozioni sensazionali.
Amica libertà, ti ho desiderato tanto,
ma alla fine sono rima sto solo e affranto.
Che vuoi .... mi trovo ristretto tra queste mura,
perché nella canzone della mia vita c’è stata qualche
stonatura, tutti dicono che sei preziosa,
ma io non l’avevo proprio capita questa cosa,
è per questo che sto pagando
tutte le cattive azioni che ho commesso sbagliando,
ed è questo il riassunto della mia vita,
che ahimè! è stata sempre troppo in salita,
come in un film a colori,
anche se piena di errori!
Liberi, liberi diceva un cantante,
ma di storie come le mie ce ne sono tante.
53
9° Premio - Premio Menzione d’Onore
9° Premio - Premio Menzione d’Onore
Mario D’alise
La bellezza delle donne
Agostino Tortora
Passepartout
Pasquale Rinaldi
Ancora lei e solo lei nei miei pensieri
Rosalba Di Vona
Magia della solitudine dell’anima
Si truccano, si vestono, si fanno belle,
mentre il sole s’innalza a guardarle
rabbrividisce la mia pelle.
Sono candide e pure,
anche se a volte non si sentono insicure.
Per strada le vedo camminare,
una sigaretta iniziano a fumare:
la loro bellezza vogliono far notare.
Sono le donne!
Sono davvero affascinato dalla loro bellezza
e sempre resto incantato da tanta naturalezza!
L’uomo da solo si sentirebbe perso,
la donna completa l’uomo, in questo universo!
La bellezza delle donne è come un fiore,
parla da sola, senza far rumore!
Si sente la sua freschezza nell’aria,
la sua bellezza è universale,
quando l’uomo la guarda il suo battito sale.
Non c’è cosa più bella della donna in questo mondo,
senza lei l’uomo andrebbe certamente affondo!
Uomini ribelli,
corrono per arrivare al traguardo,
grandi e piccoli, ricchi e poveri,
di ogni razza e colore,
filosofia e religione.
Susciteranno sommosse,
scateneranno guerre,
commetteranno ogni atroce delitto,
o atto sessuale senza pudore,
pur di ottenere quella eretica chiave,
per ricevere la vita eterna.
Si chiama passepartout.
Si prostreranno ad essa,
avrà un costo spaventoso,
qualcuno pensa che sarà solo
per gli eletti, ma non è così!
Per questi uomini avrà un
viscido valore, sarà simile
ad un pezzo di ferro, una carta
magnetica o un codice segreto.
In realtà non sanno che senza la
grazia non arriveranno neanche
all’uscio, solo gli umili avranno accesso,
l’unica chiave che aprirà quella serratura
e romperà il sigillo eterno si chiama fede.
Rabbrividisco al freddo succedersi degli eventi.
Stento a comprendere il senso del mio perseverare
nell’ombra sfocata dei suoi sensi.
Sembra non sentisse
Nonostante le fossi vicino
e le sussurrassi ciò che vorrei cogliesse
dal mio comportarmi.
Sembrava che la sua mente fosse altrove,
questo suo atteggiamento non faceva altro che ferire
i miei sentimenti.
Eppure a tratti riuscivo a scorgere schiarite
che mitigavano il gelo
dei suoi bellissimi occhi blu.
Ma questi tacevano testardi,
lasciando intuire quell’ossessionante incertezza
che infieriva regolare,
sfasciando le mie già esili difese, non abbattute
dalla mia testarda voglia di lei
Così, stordito mi perdevo confuso,
nei labirinti immensi delle sue parole,
dei suoi modi ambigui ma belli,
che trovavano nella sua avvolgente bellezza
e nella sua dolcezza una fiera e accattivante
sostenitrice.
Resto ad ascoltare il lento passo
che spesso appare scomodo
ma intimo confessa
l’intervista all’anima inquieta.
Aggrovigliata nella sedia preferita
stringo al petto le ginocchia e fisso
piedi scalzi laccati di rosso e
mani lente a massaggiare caviglie.
Sguardo dolce che implora energie
nell’intimità del grande silenzio che
racconta anche ciò che non sopporta
a chi non l’ascolta senza inorridire.
Magia della solitudine dell’anima
che non ha bisogno di lenti per vedere e
credere nelle azioni che verranno ricompensate o
per trovare approdo dove il razionale e latitante.
Cerco solo l’intuizione giusta
quella dei verbi che bramano
gesti da fare per incontrare la speranza
di futuri migliori
non si sopravvive oggi se non si pensa al domani
il dolore della vita è maestro e in lui cerco la
speranza.
Elvio Angeletti
Fiammella di pace
La curva del cielo s’ inarca
fino a sfiorare la terra.
Respiro odore di campi di grano maturo,
e alito il respiro delicato
d’immense distese di lavanda.
Lì ti penso e scopro ad Oriente
i confini del mare dei miei turbamenti,
un preludio d’amore
che si veste di un gentile assenzio.
Dentro di me
un puledro selvaggio che cavalca
le ali del destino per raggiungere
il cerbiatto impaurito il mio CUORE!
Che con occhi grandi guarda il pianeta
dove esiste l’essenza.
Appesa ad un grappolo di nuvole
un’ onda di cristallo m’ avvolge,
una rete di emozioni m’ ingabbia
guardo il tuo mondo che si fonde col mio
Io = tu = Noi.
Serra Cristina
Sono selvaggiamente paziente
sciolgo i lacci della memoria
e aspetto che la tempesta plachi l’onda che scava.
Ho tempo per la speranza
Accendo profumati incensi
riscaldo la mente con la fiamma di una candela
scandisco il tempo con la furia del vento
e il calore della sabbia tra le dita.
Spoglio il mio corpo
ne faccio cenere danzando come lingua di fuoco
risorgo come stagione a primavera.
Ristoro col sonno la notte
lasciando cadere le coperte dell’anima
riscrivo il mio credo sostanza,
che riempie il mio stare.
Luigi Assini
Tempo e ritorno
Colori e con concetti sgrigia la nebbia secca
E tutta in questo angolo di mondo
La vertigine del silenzio
Devastano la nostra infanzia
E pianta assetata
Folle di corvi neri
I ricordi non mettono radici
Nella nebbia secca pecore sole
Ruminano senza fine
54
Tiziana Grimaldi
Il destino della pelle
Pelle umana
che trasmette calore
Pelle scura
che racchiude dolore
Pelle chiara
seppur non più casta
Spesso con quel pallore
Appari
con il tuo bel candore
Primeggiando
su tutte quelle
Che , Come te battezzate
Hanno spesso e purtroppo
Un destino infame.
E poi venne la grande luce
noi come animali selvaggi
a capire il messaggio.
Pietre rotolanti ai piedi
della Croce marcata
dal suo sangue.
Luce si sprigionò
s’aprirono le menti
e le anime cercarono pace.
Viviamo nel tempo
e nel tempo cerchiamo
ancora rispetto e bagliori.
E nel silenzio
del nostro pregare cerchiamo
luce. Fiammella che di Spirito vivi
rischiaraci per amor Divino
giorni di Pace.
Stefania Russo
Io = tu = Noi
55
10° Premio - Segnalazione di Merito
9° Premio - Premio Menzione d’Onore
Marina Ferrando
Geode
Realino Dominici
L’ aurora
Antonella Vinciguerra
Rami ..
Alisa Milani
Voglia di vivere…La mia
Non sono un fiore, petali e corolla
dai colori azzurro grano
Spero piuttosto un geode
Mi sento un seme
Tenace apparato di resistenza
Che decide di germogliare
Quando ritiene sia giunto
il momento. Mi sento così
Racchiusa nel tegumento
In cerca del terreno più fertile
Per crescere ancora
Per arrivare più in alto
Questo leggo nei tuoi occhi
Eppure nei miei è rimasta
l’immagine di una coroncina
di margherite, che hai posato sui capelli
di tua figlia. E l’angoscia di chi grida
nel silenzio. Aprite quel geode
Scoprite i cristalli
Canta l’usignolo, è primavera!
La bassa nebbia scivola
tra taglienti calanchi
di nuda argilla.
S’innalza silenziosa,
come alito selvaggio,
avvolgendo la piccola Civita
nel grigio mantello.
Da un esile ponte
Il borgo è ancorato,
nuotano le sue storie
in un mare bianco.
Il campanile, per magia,
è un relitto alla deriva.
E rintocchi di una campana,
si diffondono nell’aria.
Rami di uno stesso albero noi siamo,
Gustando lo scorrere della vita noi andiamo..
Divisi da un’ inclinazione naturale,
Una legge di natura che a ciascun uomo, Fa volare!
Avanzare verso le strade della vita.
Ma, tu sorella mia sei sempre accanto a me!
Rami di uno stesso albero noi siamo,
Divise per un po’ da certi giorni della vita..
Anche se hai accanto a te il cuore suo,
di me non ti sei dimenticata!
Perché ,Rami dello stesso albero noi siamo,
sorella mia, qualche volta questa realtà io
l’ho dimenticata!
Ma, tu sorella mia che non consoli le mie lacrime
solo con le parole..
ma, con un piccolo dono mi fai luccicare il cuore..
E, il tuo sorriso vale più di mille monete d’oro..
Rami dello stesso albero noi siamo e..
per sempre lo saremo..
fino al sopraggiungere dell’eternità..!
Non voglio guardare le tue emozioni,
voglio percepire le mie..
mentre ti guardo i tuoi occhi si illuminano,
come le stelle che ogni giorno
guardiamo abbracciati..
ci sorridono ammiccanti..
Ascolto le tue parole, raccontano,
nostalgiche, la tua giovinezza…
Le tue mani accarezzano
Dolcemente le mie.. rubo i tuoi baci
Che nascondono desiderio,
niente regalando all’immaginazione..
Sono baci reali.. virili..irruenti…
Come il nostro incontrarci..
Fatto di mille sguardi,
di dolci intese e di grandi abbracci.
Ti sento come tu senti me,
la mia presenza.. il mio desiderio..
Ti sento ma so che hai solamente
Una grande voglia.. quella di vivermi.
Serenella Maria Siriaco
Notte magica nel deserto
Del riso dei bimbi riecheggia la spiaggia assolata.
Il blu del mare si unisce al cielo
per poi sparire nello smeraldo delle onde ,
spinte dalla danza del vento a baciare la sabbia.
Stupendo il paesaggio, violenta la musica del mare.
Cerco il silenzio , mi avventuro nel deserto.
Ed ecco dinanzi ai miei occhi dune di sabbia
color arancio sulle quali il vento,
quasi fosse pittore,
ha dipinto onde perfette .
Tanta bellezza toglie il respiro, annulla le parole.
A sera miriadi di stelle coi loro bagliori
stringono il cielo in un abbraccio d’amore.
D’ un tratto la luce della luna fa rivivere
la terra che nella notte muta i suoi colori.
Mi chiedo stupita:” è vero o mero sogno?”
E’ vero… e vaga la mente verso l’infinito
paga di questo incanto che rivivrà nel tempo
e nel ricordo quando negli occhi socchiusi
risplenderanno ancora vivi l’arancio delle dune,
lo smeraldo delle onde e dei bimbi il sorriso.
56
Giovanni Scafaro
Un’ emozione di luce ti cambia la vita
C’è un filo di luce che lega le stelle
lucenti esseri promanano energia
corpi celesti fatti come noi
acqua pura e atomi di carbonio
nati per amare tutto ciò che filtrano.
C’è un suono celeste che viaggia fecondo
vibrazioni di corpi trapassati da onde sonore
superano barriere e cavalli di frisia
lasciati sulle strade del disonore
dall’uomo che teme la bellezza dell’amore.
C’è un battito dell’universo
un pulsare senza sosta quell’attimo universale
che lega il tuo sentire alla forza dell’amore.
C’è un amore da sentire…
non è un concetto da capire.
Un amore è un’esperienza da vivere
e se non vivi nella luce non hai la forza per amare.
C’è un codice nel cosmo è scritto con amore
pulsa, suona e riluce
e solo tu hai nel cuore la chiave per sentire
quell’emozione di luce che ti cambia la vita.
Tiziana Fiore
Visione
Penseremo
a quel giorno di sole
innevato da spicchi di luce
quando brilla
nel canto del mondo
abbagliandosi senza ritegno:
quel che resta
fluttuante e sicuro
fra gli enigmi
irrisolti del giorno!
Chiederai
se potrà rinvenire
quella scia
biancheggiante e felice…
inebriata
da solchi cangianti
di un’effimera rapidità.
57
AZIENDA AGRICOLA
TUTUNI AL MONTICELLO
VITULAZIO (CE)
e-maiI: [email protected]
Il fondo Tutuni è situato in posizione dominante e da esso si spazia
sull’ager campanus. Esposto a Sud, gode per l'intero arco della
giornata della migliore insolazione, così come, in caso di pioggia,
si mescolano a siepi di alloro, lavanda e rosmarino, cespugli di
Curatore della mostra D’Arte
Dott. Christian Sanna
Artisti in Mostra
(in ordine alfabetico)
Alessio Creta
: “...molto venerato è Tutuno...”. Tutunus era
invocato per propiziare
i matrimoni, la felicità
delle unioni e, nei campi,
l’abbondanza e la bontà
Daniela Capuano
Giamar
Maria Cofan
Massimo Puerio
Mauro De Luca
su di esso si produce,
in modo assolutamente
naturale, e si celebra,
risente della sua an
protezione ed è contrad-
Paola Polason
Rita Rotunno
Gianfranco Spina
beneaugurante.
58
59
INTRODUZIONE ALLA MOSTRA
(a cura di Christian Sanna)
T
ra le parole e l’infinito il premio letterario
internazionale giunto alla XVI edizione che ha
già nel nome il suo destino di grande bellezza. Di
poesia. Ogni essere umano che interroga se stesso
è alla ricerca del senso della vita e la missione del
Cav. Nicola Paone (ideatore, fondatore e presidente
del premio) sembra essere proprio questa: regalare
sprazzi di bellezza, dare senso alla vita attraverso le
emozioni dell’arte, offrire la possibilità ai talenti di
esprimere le proprie qualità. Sottolineare il potere
della cultura. Coltivare il sogno della cultura al potere.
Attraverso l’arte, l’artista compie un’immersione
dentro se stesso e riemerge con nuove consapevolezze regalando la luce. Con “Ars Infinita” si evidenzia
ancora una volta la centralità dell’arte che tanto sta a cuore al Cav. Paone avendo fatto studi artistici
accademici; arte e cultura come motore di crescita individuale e di conseguenza collettiva. Per questa
sedicesima edizione che si preannuncia ricca di contenuti, di talenti e di emozioni c’è anche la suggestione
del “ritorno a casa” dell’ideatore del premio. Nato a Casoria il Cav. Paone ha voluto che il premio si
tenesse nella sua città d’origine quasi a voler ispessire ancora di più un filo della memoria che mai è
stato fine e fragile. La casa dell’evento sarà l’elegante e confortevole auditorium dell’Hotel Futura, il luogo
adatto per una manifestazione di grande prestigio. Sono orgoglioso di essere il curatore della mostra “Ars
Infinita” e ringrazio di cuore il Cav. Nicola Paone per avermi scelto, dimostrandomi fiducia, stima ed
amicizia. Sono contento di poter offrire al pubblico la possibilità di ammirare nei nostri spazi espositivi
opere suggestive di artisti straordinari. Un ringraziamento speciale va a tutti gli artisti che partecipano
alla mostra e che con le proprie opere la valorizzano. Talenti che attraverso l’arte nobilitano il mondo
e che ci offrono un punto di vista sulla vita diverso: originale, personale, vero, emozionante. Questa
mostra vuole rappresentare il luogo in cui le anime belle, le sensibilità si incontrano, si confrontano e si
riconoscono nel nome dell’arte, della cultura e dei sentimenti.
60
Alessio Creta
N
asce a Piedimonte Matese nel 1984. Inizia
a fotografare ed ammirare tutto ciò che lo
circonda fin da bambino, cercando sempre nuove
interpretazioni della realtà. Nel 2009 deciso a
trasformare la sua più grande passione in un vero
lavoro frequenta il master in fotografia professionale. Consolida ulteriormente le sue conoscenze
e si specializza nei settori food, still life e grazie
alla collaborazione della moglie Patrizia nel settore
del newborn .I suoi scatti vengono apprezzati da
professionisti del settore e amatori della fotografia.
Ogni occasione è giusta per esplorare nuovi soggetti
e nuovi concetti da esprimere e rappresentare attraverso una delle più apprezzate forme d’arte. Considera
la fotografia come l’arte di ricreare e trasmettere un’emozione o la propria idea a chi non era presente
al momento dello scatto.Oltre alla fotografia completa il suo percorso formativo con la stampa Fine
Art,approfondendo in modo maniacale la gestione colore e i vari supporti di stampa che si sposano al
meglio con ogni tipologia di immagine e luogo di esposizione. Oggi collabora con numerose aziende
nazionali, curandone personalmente le campagne fotografiche e la comunicazione visiva, realizza
workshop fotografici per associazioni e privati.
61
Giaman
N
Daniela Capuano
asce a Roma nel 1964 e vive attualmente in
Provincia di Salerno. E’ un’anima positivamente
inquieta e la sua inquietudine sfocia nella ricerca
che costantemente caratterizza i suoi lavori,
trasforma in piccoli mondi che ben si inseriscono
nei corridoi temporali di ognuno, senza temere di
essere tacciati di anacronismo, né di pretenziosità,
nonostante la ricercatezza dei particolari dei
materiali che di volta in volta usa. E mentre crea,
sogna, e lo fa con la magia dei suoi pennelli e dei
suoi colori che, sapientemente spande come note
musicali su tele intrise di visioni oniriche, spesso
stupite e stupefacenti come quelle di un bimbo,
sovente ermetiche a volte esplicite, ma mai banali e
comunque ricche di simbolismi, che all’ osservatore
attento e sensibile dà la possibilità di valicare il confine che esiste tra il guardare e il vedere. Daniela
artisticamente nasce nel buio di notti spese all’ introspezione, si evolve in un quotidiano mai privo di
ansie e antichi dolori forse mai risolti.Fiò, il nome con cui firma le sue opere, nasce non a caso proprio
dal suo passato, facendo intendere che lei le emozioni non le limita. Anzi, lei le emozioni le sogna, le
vive, le regala… ma non le impacchetta lasciando a ognuno il piacere di farlo con i propri mezzi; lascia
a ognuno il proprio volo, perché il suo, Fiò lo conserva comunque, aldilà del cielo, del tempo e dello
spazio, aldilà di un sogno e ancora più lontano… - [email protected] Scrittrice Maria Gabriella Macini
62
G
iaman, pseudonimo di Giovanni Manzo nasce a Portici (NA) nel 1973, vive e lavora a Casalnuovo
di Napoli. Studia presso il padre, Vincenzo, pittore anch’egli. La sua formazione e la sua ricerca mira
all’esaltazione del “Bello” e del “Vero” attraverso la ”Poesia”, il realismo rimane una tappa obbligata del
processo artistico ed espressivo di Giaman. Nel 2005 si laurea in architettura presso l’Università Degli
Studi di Napoli “Federico II”. Consegue, nel 2007, la qualifica di Responsabile tecnico della Diagnostica,
Conservazione preventiva e della Manutenzione periodica del Patrimonio Architettonico Artistico
e Storico in dotazione, collaborando con le Soprintendenze per i beni archeologici, architettonici
e paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropoligici di Salerno e Avellino. Nel 2012, è Primo premio
all’Estemporanea di pittura “Arte in Circolo” organizzata dall’Associazione Circolo Artistico Politecnico
di Napoli, l’opera vincitrice dal titolo “Il pouf rosso” è inserita nella storica collezione del Circolo della
quale fanno parte lavori del Gemito, dell’Altamura, di Gaetano Esposito, di Vincenzo Caprile ed altri;
dal 19 aprile al 3 maggio 2013 prende vita la sua personale di maggior rilievo, un corpus di opere che
abbraccia un ventennio, esposte nelle prestigiose sale della medesima Associazione di Piazza Trieste e
Trento a Napoli. [email protected]
Mostre e Concorsi:
2013_Mostra personale “a dire il vero…” presso
l’Associazione Circolo Artistico Politecnico
1888 di Napoli
2013_Laboratorio d’Arte Sperimentale per
bambini “Crea la tua maschera” presso la
Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano
2013_Mostra collettiva “Armonia dell’anima”
presso il Teatro Ateneo di Casoria, a cura del
Salotto Culturale Tematico
2012_Concorso artistico “Arte in Circolo”
presso l’Associazione Circolo Artistico
Politecnico di Napoli (vincitore 1° Premio)
2009_Mostra personale “Formato A4” presso
Hotel Alisma ad Alfedena (AQ)
2008_Concorso artistico “ArtèNot” presso il Comune di Quadrelle (AV).
2006_Concorso artistico “S. Leonardo da Porto Maurizio” presso centro Studi Leonardiani di Imperia.
2006_Concorso di idee organizzato da “Opos Transformer”.
2005_Concorso di idee per la realizzazione marchio promozionale/Logotipo del Comune di Silea (TV).
2002_Mostra di pittura organizzata dal Comune e dalla Pro-loco di Casalnuovo di Napoli (NA), presso
la Parrocchia Maria S.S. Addolorata.
2002_Concorso di pittura indetto dalla
Guardia di Finanza di Potenza.
2001_Mostra di pittura organizzata dal
Comune e dalla Pro-loco di Casalnuovo di
Napoli.
2001_Manifestazione di tradizione, arte,
cultura e folklore “Onoranze Religiose e civili
per il Santo Patrono San Giacomo Apostolo il
Maggiore” della città di Casalnuovo di Napoli
(NA).
63
Maria Cofan
E
l arte, -plasmación artística de la sensibilidad en
cualquiera de sus ramas- tiene unos principios o pilares
fundamentales inalterables. El principal es la honesta
sinceridad, la ausencia del “truco” o “maquillaje” de la obra
en beneficio de su originalidad.
Dentro de la tendencia o estilo del artista creador, lo que
determina el valor de la obra realizada, es el mensaje que
el observador capta. La espontánea ejecución unida a la
“frescura” de la idea, aunque ésta sea producto de un estudio
al dictado de la inspiración, es lo que determina la calidad.
En la rama del arte que concierne a la pintura, es importante
y decisivo que al espectador le llegue parte de la emoción
que sintió el artista al concebirla, y que ésta sepa calar y
transmitir, sin artilugios, -de una forma emotiva pero
natural- su enfoque sobre escorzos paisajísticos o temas
humanos y naturales.
Precisamente en eso, -en la ingeniosa y espontánea
sinceridad de expresión, es donde radica el mérito de la
pintura de María Cofán, en la que además, el color y la
idea brotan de forma instintiva, dejándonos al descubierto toda la ternura de sus sentimientos, y los
matices positivos de sus mensajes alegóricos que invitan a pensar. El trazado de líneas para plasmar sus
realizaciones, es resuelto, ingenioso y expresivo. La pincelada, el primer toque- está del todo limpia y
sin manoseo.
Por ser autodidacta, de estilo puramente personal, no se trata de buscar en la pintura de María Cofán
tendencias academicistas –trilladas por los sabidos-, pero es de observar el impresionismo de sus
cuadros junto al cubismo figurativo, donde el color inunda los espacios alegrando la vista con su gama
cadenciosa, jugando con decisión en los contrastes, donde la libertad en la composición, dentro de lo
comprensible y razonable, nos da la mano para transportarnos a ese mundo de fábula que todos hemos
vivido alguna vez. Mi conclusión no ofrece dudas; es una pintora de un futuro, hecho presente.
Fernando López
Barcelona
64
Massimo Puerio
A
(Napoli 15 maggio 1971)
rtista eclettico, restauratore, pittore e realizzatore
d’interessanti progetti architettonici, si diploma presso
l’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi (sez. Pittura), frequenta
l’Università degli Studi di Napoli Federico II facoltà di
Architettura, si appassiona alla progettazione architettonica,
storia e tecnologia dei materiali, ma pur avendo un ottima
media a metà percorso decide di dedicarsi al restauro. 1995 Casoria, restaura la statua lignea (datata fine settecento) di S.
M. delle Grazie con ricostruzione delle parti mancanti. 1999
- Napoli, Chiesa dei Santi Marcellino e Festo esegue i lavori
di consolidamento, stuccatura e ritocco. Dal 2000 - 2009 Aversa, attuale sede del Giudice di pace, restauro di affreschi
e tela (70 mq.) San Lorenzo Fuori le Mura (110 mq) e in Santa
Maria la Fossa a Capua. Cappella della Croce della Basilica di
Torre del Greco ricostruzione degli stucchi, restauro affreschi
e decorazioni. Restauro affreschi, decorazioni altari presso le
chiese di Santa Maria in Matera e della SS. Pietà in Teggiano
(SA). Restauro di affreschi (circa 100 mq.)
nell’ex refettorio dei Padri Domenicani,
complesso di San Domenico Maggiore
(NA). Partecipa ai lavori di restauro della
facciata del Duomo di Napoli, nell’ambito
del progetto “Sovvenzione Globale Centro
Antico Napoli” lavorando al gruppo
scultoreo realizzato da Tino da Camaino.
Restauro della statua lignea seicentesca di
san Gaetano, nella Basilica di San Paolo
Maggiore (NA) con ricostruzione delle
parti mancanti. Ideazione-ProgettazioneRealizzazione-Decorazioni
(grisaglie,
grottesche, trompe l’oeil) negli Emirati
Arabi. Realizza un Impluvium in ferro e vetrate istoriate posto
all’ingresso della chiesa di San Gaetano in Via Poggio Martino
(RM). Nella chiesa di Santa Maria Seconda in Morlupo,
realizza due vetrate istoriate. Esposizioni - Novembre 2013
nell’ambito della rassegna “Autunno in Cappella” organizzata
dalla Deputazione della Cappella del tesoro di san Gennaro
presenta l’opera scultorea “Dove sono i bambini” . Per Mente
Sugge Sostanza Edizioni lavora a nove tavole inserite in
edizione limitata nel libro “Divagazioni sul Pergolesi”, Casoria,
2014 e Notarelle casoriane brevi note sulle origini della città
di Casoria. Mostra espositiva in occasione della presentazione
del libro di Annalisa Angelone promossa dall’Ass. “Clarae
Musae” 27 aprile 2015 presso la sala conferenze Schneider di
Casavatore.
65
Paola Sonnino in arte
PolaSon
F
otografo e grafico, vive nella cittadina storica ,a Casoria
in provincia di Napoli dove da diversi anni ha uno studio
fotografico. A diciotto anni acquista la sua prima macchina
fotografica e decide dunque di fare di questa passione
una professione. Inizia la sua carriera come fotografo al
principio scatta ritratti agli amici fino a conquistarsi una
solida reputazione come fotografo esperto. La vita artistica
gli appariva limitata e ciò lo ha spinto a migliorarsi cercando
una dimensione diversa, per seguire un percorso formativo
completo che partendo dall’apprendimento della teoria
fotografica di base, porti alla conoscenza delle tecniche
avanzate digitali, in produzione e post produzione per
proseguire poi con le prime sperimentazioni sulla figura e sul
ritratto assimilando le tecniche di illuminazione e ripresa e concludersi infine con la specializzazione
nell’utilizzo delle tecniche artistiche Ha seguito numerosi stage di insegnamento proposti da artisti
internazionali con i quali ha acquisito una specifica formazione non solo nei settori della Fotografia
di moda, pubblicitaria ,beauty ma anche in quelli del Still life ,in quelli della Fotografia di reportages,
naturalistica, documentaristica e Painting.Durante il percorso di artista ,intuisce così il potenziale
creativo e scopre l’universo dell’arte, della creazione fotografica e grafica al tempo stesso.Egli sostiene
che “L’immagine elegante trascende il tempo” ecco
perché in fotografia ha sempre portato avanti una
ricerca visiva precisa ed elaborata. Fornisce inoltre
un servizio realizzando ritratti pittorici . Lo studio
fotografico “ LA FOTOGRAFIA di Mauro De Luca
“ si avvale di strumenti moderni che disegnano e
dipingono così come ci insegna la tradizione dei
nostri migliori maestri d’arte
66
P
olaSon nasce a Roma in inverno nel Gennaio1955 come Paola Sonnino da cui prende spunto il suo
nome artistico PolaSon , nato da una semplice composizione del suo nome “Pola” con il cognome
“Son”. Il suo percorso artistico inizia all’età di 14 anni ricevendo in dono dal Padre per il suo compleanno
la sua prima macchinetta fotografica POLAROID, a quel
tempo la prima in commercio con cui iniziò il suo viaggio
alla scoperta del mondo. Il ricordo più entusiasmante
è quello in Africa, da cui ha ricevuto moltissime
emozioni, realizzando il suo primo scatto ad una famiglia
di leoni. A Parigi scoprì la maestosità della Torre Eiffel,
sezionandola in otto foto amatoriali, partendo dalla cima
alla sua base e riunendole successivamente in un’unica
composizione fotografica del monumento. Da quel
primo passo iniziò l’unione tra la Fotografia e l’Arte alla
ricerca di nuove emozioni. Con gli anni ha sviluppato una
nuova espressione
creativa che l’ha portata ad associare diverse realtà in un’unica
creazione che esprimesse tutta la sua sensibilità .
Inserì i “Girasoli” di Van Gogh all’interno del quadro” Le Ninfee”
di Monet La sua costante ricerca è una fucina che la porta a
sviluppare e percorrere nuove strade e sperimentazioni come
l’accostare volti di persone a quadri famosi, come il ritratto della
figlia in un quadro di Monet. Con una particolare tecnica di Collage
Fotografico ha fatto della Sfumatura l’unione tra Sogno e Realtà.
Crea opere nuove con soggetti appartenenti alla sua religione
l’Ebraismo con le quali ha partecipato alla mostra “La Roma
Ebraica – tra sogno e realtà” nella Giornata della Cultura Ebraica
Europea del 2011. A tutt’oggi le sue opere sono concentrate su
elementi presi dalla quotidianità, ma la sua evoluzione artistica
si esalta ulteriormente con il suo amore per Roma “ sua città
natale”, fondendo il
suo cuore antico al
moderno.
Dopo questa sua prima esperienza ne sono susseguite altre con
partecipazioni ad esposizioni e mostre ricevendone attestati di
benemerenza e meriti : “Frammenti di Memoria - astrazione
contemporanea”nel 2012 a cura di S.M.Zavaglia, una mostra
ADEI a carattere religioso e un’esposizione nel Locale Luce 44.
Nelle sue opere si può scorgere a pieno il suo talento e l’amore
per l’arte, come lei afferma : “Vorrei unire la bellezza dell’antico
con il gusto del moderno” . La sua voglia di creare è in continua
evoluzione , si lascia attrarre da paesaggi sempre più nuovi,
Creatrice della nuova corrente Artistica: Sfumature ... in
Dissolvenza.
Info : Cell. +39 3336635488 www. polason.com - it
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67
Rita Rotunno
R
ita Rotunno nasce a Barletta a giugno 1961, sin da piccola
ama disegnare e dipingere, si diploma in stilista di moda e
frequenta la scuola di pittura “De Stefano” a Barletta diretto dalla
maestra Maria Picardi Coliac. Espone per la prima volta nella sua
città natale presso il teatro “Curci” nel 1985. Si sposa nel 1997 e si
trasferisce a Putignano (Ba), da questo matrimonio ha tre figli.
Partecipa a numerosi concorsi come Santià (Torino); numerose
collettive e personali in tutta Italia. Nell’ultimo periodo ha esposto
le sue opere a Recife (Brasile), presso il museo civico. 1985 Piccolo formato “G. De Nittis” Barletta - 1991 Via Nazareth
Barletta – 1992 Personale teatro Curci Barletta - 1993 Il Pendio
Corato - Personale Chalet Villa Comunale Trani - Premio Oscar
Galleria Centrostorico Firenze - Festival internazionale Pittura
Contemporanea
Sanremo
–
1994 Personale
“ S p o l e t o
Festival” Spoleto - Premio “Italia 94” Forum Interart
Roma – 1995 Personale Monte di Pietà Barletta - Personale
Europ Art Group Lido Degli Estensi – 1996 Mostra
Nazionale Pittura Contemporanea Santhià - Collettiva
Pugli’Arte “96” Ferrara – 1997 Collettiva “Art Femme”
galleria Le Triangle Parigi – 1998 Biennale International
Art Malta – 2011 “Percezioni” Work Shop International
San Menaio – 2012 “Dipendenze” Galleria Globalart
Noicattaro - Collettiva “Art in Color” Napoli - Mostra
Collettiva “voXart” Bari - Mostra Collettiva “Bianco &
Nero” Vico Equense - Collettiva “Art in Color” Napoli
– 2013 personale “Rovistando nell’io” Lecce – 2014
personale
“...di
una
personalità
contraddittoria”
Monopoli - collettiva “FigAttivart”
Francoforte - collettiva “FestivalArt - Festival dei due mondi”
Spoleto - collettiva “jambo art - Arte Fiera Bologna” Bologna –
2015 collettiva “Biennale del salento” Lecce - collettiva “Luci
in Avalon” Salerno - collettiva “Avalon arte” Cava de’ Tirreni
- mostra itinerante “Pinocchio giamondo” - collettiva “Fuori
di lingua” Recife - collettiva “Riflessi e riflessioni” Salerno
- Opere presenti in permanenza c/o Biblioteca Comunale
“G.Bovio” Trani - Museum Of Royal House of Portugal Vicenza Arts and Crafts Putignano - Cavaliere Accademico
“Del Verbano”.
Email: [email protected]
68
Gianfranco Spina
N
ato a Campora San Giovanni il 4 aprile 1963
(Cosenza). Artista autodidatta da breve
tempo, ma dal lungo passato nel mondo dell’arte
contemporanea. A 22 anni si trasferisce a Venezia
per lavoro, l’arte lo appassiona, frequenta musei e
mostre di grandi artisti. Nel 1987, a 24 anni, conosce
una ragazza del quale si innamora con cui si sposerà
4 anni più tardi. Figlia di un grande gallerista,
nonché artista, con cui Gianfranco inizia a vivere
di persona il mondo dell’arte sia commercialmente
che di approfondimento con assidue frequenze
nello studio artistico del suocero che per suo volere
mostrava le sue opere ad esso chiedendone parere.
Periodo definito dal suocero “post-moderno”
fatto di assemblaggi di cose comuni riciclate su
tela o installazioni di opere in materiale povero.
Gianfranco in quegli anni ebbe modo di assimilare
le influenze artistiche del pittore e nello stesso tempo
delle opere di altri artisti che esso commerciava, che
per moltissimi anni avevano vissuto a Venezia ed
essendo fautori dell’arte informale, gestuale, astratta,
arte povera e nouveau realisme, ecc...
Gianfranco dopo 8 anni di sodalizio si separò dalla
moglie e di conseguenza dalla famiglia di lei, gli rimase
un grande bagaglio ed esperienza artistico culturale
continuando a lavorare nel mondo dell’arte per altri
anni ancora. Ritornò alle proprie origini al sud e lì
iniziò a dipingere, a creare ed anche a distruggere cose
che non gli piacevano fin quando il suo tanto amato
mare gli dette la possibilità di lavorare ed assemblare
materiali quali il legno che il mare stesso, dopo
averlo inghiottito, trasportato dai fiumi, lo restituiva
alle cose, lo spiaggiava levigato e stagionato. Anni di
lavoro, di creazioni, di idee, di progetti che Gianfranco
tenne solo per sé, per pudore, timidezza o vergogna, a
mostrare o esporre i propri lavori. La decisione a farsi
notare fu dovuta alla stima e all’incoraggiamento di
amici, così nasce la sua prima personale che si tiene a
Tropea dal 15 giugno per quattro mesi. E la sua prima
collettiva all’auditorium di Casoria il 27 giugno grazie
all’ invito del cavalier Nicola Paone.
69
N
ata ad aversa il 21/08/1974
Dopo un lungo periodo di analisi introspettiva e soprattutto,dopo vicende e esperienze che
l’hanno segnata profondamente nella vita…. Prende, finalmente coscienza di quello che vuole essere e
soprattutto, di quello che per troppi anni, ha tenuto represso…Ossia, un forte senso artistico, espresso
sia attraverso la pittura e sia,attraverso lo scritto delle sue poesie…..che per molto tempo sono state
vera terapia per lei..in un periodo di vero buio e malessere…. Io stesso malessere, che però Tiziana,
è riuscita a tramutare in altro…. In bisogno di raccontarsi, per non dimenticare, e per trasmettere un
grido di speranza, per tutti coloro che come lei, hanno assaggiato il brutto sapore del dolore….della
disperazione, a volte anche della rassegnazione….. Dando cosi un messaggio positivo….. Con il quale
lei stessa afferma, di poter rinascere, risorgere e ricominciare a vivere, ritornando anche a sognare e
quindi a volare.
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71
S
Ospiti dello Spettacolo
Ospiti dello Spettacolo
Francesco Esposito
Roland Music School
i avvicina al canto all’età di sei anni. Vince diversi concorsi canori locali e si aggiudica anche concorsi
canori nazionali e internazionali. Nel 2009 è stato scelto per cantare una canzone nella serie televisiva
“La squadra” andata in onda su RAI TRE. Ha partecipato alla terza edizione di “Ti lascio una canzone”
su RAI UNO condotta da Antonella Clerici duettando con Riccardo Fogli in ”Tanta voglia di lei” e
con Gigi D’Alessio in “Tu che ne sai”. Il 26 Novembre 2011 ha partecipato alla XII edizione del Premio
Letterario Internazionale di Poesia inedita “Tra le parole e l’infinto” svoltosi a Casoria(NA) vincendo il
Primo Premio categoria Autori Ragazzi.
Ha conseguito nel Marzo 2012 il 1° e 2° livello di Voicecraft rilasciato a Bari da Elisa Turlà. Studia tecnica
di canto a Roma con Gabriella Scalise. Suona la chitarra. Ha partecipato come protagonista al musical
“La colpa è dei grandi?” con la regia di Mauro Mandolini, con il debutto al teatro Brancaccio di Roma e
in tournée in diversi teatri d’Italia.
72
N
asce a Casoria unica sede nel 1994 da un iniziativa del maestro Ezio Margotti, che decide di adottare
il metodo I.S.M. Roland da cui la sede prende il nome.
Tale metodo presente da tempo in tutta Europa avvicina grandi e piccoli al mondo della musica, infatti
con l’ausilio di sequencer permette di suonare insieme ad una vera orchestra rendendo piacevole e
affascinante la lezione. La Roland Music School nel corso dei suoi 20 anni di attiva presenza ha forgiato
numerosi allievi, proiettandoli al mondo professionale. Ha visto partecipare i propri allievi in Rai,
XFACTOR e ultimamente Yari Margotti “figlio d’arte” è stato il fiore all’occhiello di questa scuola con
la partecipazione su reti Mediaset “Canale 5” alla trasmissione Io Canto 4. E non meno numerosi sono
gli allievi che con la preparazione impartita dalla scuola hanno conseguito esami al conservatorio. La
Roland Music School esercita corsi di Solfeggio, Pianoforte, Canto, Chitarra, Batteria, Basso, Violino,
Strumenti a Fiato.
Da circa due anni nasce NINE ART IN MOVIMENT una sala multifunzione dove il fine e quello di
esercitare tutte le arti in movimento. Si effettuano corsi di recitazione per adulti e bambini, musical,
pilates, zumba, hip-hop, danze popolari, yoga, massaggio sonoro.
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Ospiti dello Spettacolo
Presentatrice
Cristina Galiero
Ertilia Giordano:
speaker, conduttrice, giornalista pubblicista. Dottoressa in
Editoria e Pubblicistica ha scritto e condotto programmi
radiofonici e televisivi su letteratura e attualità. Attualmente è
redattore capo per Radio Castelluccio e conduce manifestazioni
in tutta Italia.
Le Vallette
S
pecializzata in vocologia artistica, è insegnante di tecnica vocale, canto moderno e jazz, cantante,
autrice. Inizia a cantare nel 1996, successivamente si diploma in Canto moderno presso la “Scuola
Civica di Musica di Capannori”. Tra il 2008 e il 2009 frequenta il “Corso di Alta Formazione Universitaria”
organizzato dall’Università di Bologna in “Vocologia Artistica”, durante il quale pubblica un intervento
scientifico dal titolo “La voce energia della vita”. Durante la sua quindicennale carriera, ha studiato canto
jazz alla scuola di musica “ Saint Louise” di Roma e alla “Mad school”, e perfezionato la sua tecnica vocale
con Mariapaola Sinforosa, ha partecipato a numerose clinics tra cui a “Veneto Jazz” - dove si perfeziona
con Rory Steward, Sheila Jordan e Kate Baker. Nel 2008 incide “reale immagginazione” e nel 2014 canta
nel disco jazz “rock vs jazz”. Nel 2010 arriva finalista al Internazionale di Jazz “Massimo Urbani” e Come
cantautrice, al concorso “Note Scordate” con “La voce delle donne”. Nello stesso anno frequenta il corso
Estill Voicecraft, sullo studio dell’apparato fonatorio e tutti i movimenti della voce parlata e cantata. Di
seguito frequenta lo stage “ ali e abissi “ sulle vocalità estreme , e il seminario posturale sulla tecnica
alexander e voce , 1 e 2 livello. Nell’arco degli anni attraverso stage, studi personali ed esperienze
didattiche approfondisce materie come psicologia, psimotricita e studi sulla correlazione delle emozioni
con il corpo .
Katia Tessitore
Nunzia Di Mauro
74
Valeria Zazzaro
Manuela Di Meo
Raffaella Veneruso
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A tutt’oggi il premio è il riconoscimento alla carriera è stato conferito a:
Anno 2006 - Comune di Caivano - Auditorium Caivano Arte
Col. Gaetano Maruccia, Comandante Provinciale Carabinieri di Napoli - Prof. Marco Corcione, Giudice
di Pace - Prof. Gennaro Zannelli, Vice Presidente Ass. Mazziniana Italiana - Prof.ssa Francesca Falco,
Dirigente Scolastico - Prof. Vincenzo Cuomo, Storico - Tony Martin, Showman.
Anno 2007 - Comune di Caivano - Auditorium Caivano Arte
Contrammiraglio Felicio Angrisano, Comandante 2° Reparto Ministero dei Trasporti - Gen.le Vito
Bardi, Comandante Regione Campania Guardia di Finanza - Dott. Avv. Aldo Cafiero, Penalista - Dott.
Sergio De Gregorio, Presidente della Commissione Difesa al Senato - Prof. Dott. Gennaro Ferrara,
Rettore Università degli Studi di Napoli “Parthenope” - Gen.le D. Franco Giannini, Comandante
Regione Militare Sud - Dott. Antonio Greco, Presidente Tribunale di Torre Annunziata - Prof. Luigi
Grillo, Presidente Premio Ruggiero II il Normanno - Dott. Avv. Cav. Carlo Iaccarino, Notaio Console
del Perù Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli - Dott. Elpidio Iorio, Prof. Antonio Iavazzo,
Proff.ssa Carmela Barbato, Ideatori Rassegna di Teatro Internazionale Pulcinellamente - Dr. Antonio
Lettieri, Dirigente Emergenza Sanitaria ASL NA3 - S.E. Mario Milano, Vescovo Curia Arcivescovile di
Aversa - Dott. Massimo Enrico Milone, Capo Redattore Campania Rai 3 - Dott. Antonio Pugliese, Vice
Presidente della Provincia di Napoli - Prof.ssa Dott. Eugenia Romanelli, Direttore radio “bazarweb”
docente Università la Sapienza - Avv. Franco Tortorano, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Napoli - Gen.le C.A. Elio Toscano, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” - Gen.
C.A. Domenico Villani, Sottocapo di Stato Maggiore alla Difesa. - Premio alla Memoria a Don Gaetano
Capasso, Scrittore, Ricercatore di storia locale.
Anno 2008 - Comune di Casoria - Palazzetto dello Sport
Mons. Angelo Crispino, Direttore di Pastorale Scolastica Curia Arcivescovile di Aversa - Angelo Di
Gennaro, Attore Cabarettista - Conte Daniele Radini Tedeschi, Storico dell’Arte - Dott. Dino Piretti,
Direttore Edizioni e Produzioni Musicali Rai Trade - Col. A. (c/a) T.IMSSI Filippo Troise, Comandante
Scuola Militare “Nunziatella” - Dott. Francesco Pinto, Direttore del Centro di Produzione Rai di
Napoli - Gen.le C.A. Giuseppe Barraco, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” - Cav.
Giuseppe Fontanella, International Marketing Strategy Arabian Horses - Ten. Col. Com. Luigi Grosso,
Comandante X Centro di Mobilitazione Croce Rossa Italiana - Dott. Renato Rotondo, 1° Dirigente II
Unità Operativa Ortopedia e Traum. CTO di Napoli - Gen. C.A. Rocco Panunzi, Generale di Corpo
D’Armata dell’Esercito Italiano.
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Anno 2011 - Premio alla Carriera Ad Haustum Doctrinarum
Real Casino Vanvitelliano del Fusaro Bacoli - Napoli
Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, Com.te Comando Marittimo alleato Napoli - Dott. Paolo Itri,
Magistrato Dir. Distrettuale Antimafia - Napoli - Gen. le B. A. Umberto Baldi, Com.te Accademia
Aeronautica di Pozzuoli - Prof. Guido Trombetti, già Rettore Università Federico II - Cav. Mario
Esposito, Pres. A.N.M.I. Ass. Nazionale Marinai D’Italia- Fremantle Media Italia - Produzioni Televisive
- Dott. Gennaro Aversano, Pres. Club Nautico della vela di Napoli - Pino Moris, Patron del Festival
“Napoli prima e dopo” - Dott. Domenico Forte, Amm. Flora Napoli - F.lli Giordano, Imprenditoria
Medicina Veterinaria.
Anno 2011 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis
Real Casino Vanvitelliano del Fusaro Bacoli - Napoli
Dott. Renato Parascandolo, Dir. Rai Trade Roma - Dott. Enzo Decaro, Attore-Regista - Prof. Guglielmo
Longobardo, Artista - F.lli Marco e Enzo Esposito, 3EM History - Mister Vincenzo Di Palma, Preparatore
atletico Nazionale Italiana di Calcio - Dott. Renato Ferrara, Notaio (Premio alla Memoria) - Prof.
Michele Sovente, Scrittore Poeta. (Premio alla Memoria).
Anno 2012 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis
Castello Giusso Vico Equense - Napoli
Dott. Silvio Luise, Pres. Lega Navale Italiana Pozzuoli Napoli - Prof. Giorgio Cegna, Magnifico Rettore
Accademia di Belle Arti di Macerata - Prof. Dr. Morando Morandi, Dirigente Resp. AORN Cardarelli
Napoli - Dott.ssa Flora Beneduce, Primario Ospedali Riuniti Penisola Sorrentina Napoli - Dott.
Giuseppe Esposito, Giudice Tar di Lecce - Gen. Don Giacomo Di Cecco, 1° Cappellano Com. Generale
Carabinieri Chieti - M° Giuseppe Polese, Direttore D’Orchestra - F.lli Dell’Amura, Università della
pizza - Maria Guida, Campionessa Europea Atletica - Don Luigi Guida (Premio alla Memoria) - Dott.
Tommaso De Gennaro (Premio alla Memoria).
Anno 2012 - Premio alla Carriera Ad Haustum Doctrinarum
Complesso Agave Hotel - Pozzuoli (Napoli)
Dott. Antony Michael Quattrone, Dirig. Dipartimento Ris. Um. Comando NATO - Napoli - Prof.
Lorenzo Renzulli, Direttore e Sovraintendente Sanitario - Prof. Luigi Arionte, Dirigente Ipsar Petronio
- Pozzuoli.
Anno 2009 - Grandi eventi del Comune di Napoli - Teatro Empire
Dott. Prof. Antonio Giordano, Scienziato - Mons. Fernando Angelino, Direttore Istituto Superiore di
Scienze Religiose “ San Paolo” - Gen.le Gianfranco Giardella, Generale del Corpo Ingegneri dell’Esercito
- Gen.le Giovanni Mainolfi, Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Napoli - Col. Roberto
Orchi, Ispettore Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana - M° Sal Da Vinci, Cantautore
- M° Vincenzo Campagnoli, Musicista Dir. D’Orchestra - Cav. Uff. Mario Esposito, Managing Director
- Dott Vincenzo Del Prete, Medico Chirurgo - Premio alla Memoria al Dott. Natale Cerbone, Editore.
Anno 2012 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis
Complesso Agave Hotel - Pozzuoli (Napoli)
Dott. Alfonso Melisi, Contrammiraglio (ris) - Prof. Alfredo Carannante, Archeologo - Biagio Looz,
Tenente Colonnello Guardia di Finanza - Dott. Domenico Oriani, Magistrato - Dott.ssa Gianna
Mazzarella, Editore e Direttore Gruppo Napoli tivù - Dott. Giuseppe Gambardella, Console del Benin
a Napoli - Dott.ssa Marialaura Massa, Telegiornalista Tg3 Campania - Dott. Pasquale e Filippo Colutta,
Imprenditoria Termale.
Anno 2010 - Grandi eventi del Comune di Frattamaggiore Napoli - Teatro De Rosa
Dott. Domenico Falco, Vicepresidente Ordine dei Giornalisti della Campania - Prof. ssa Eugenia
Carfora, Preside Coraggio - Dott. Francesco Fimmanò, Avv. Prof. Universitario - Dott. Franco Roberti,
Procuratore Capo di Salerno - Dott. Gerardo Marotta, Presidente Istituto per gli Studi Filosofici
di Napoli - Dott. Giuseppe Salomone, Dirigente Compartimentale PS per la Campania e il Molise Comando Guardia di Finanza di Afragola Napoli - Don Luigi Merola, Presidente Fondazione “A voce
d’é creature” Napoli - S. Ecc. Mario Milani, Vescovo Curia Arcivescovile di Aversa (CE) - Sig. Felice
Aversano, Commerciante - Premio alla Memoria Arch. Sirio Giametta.
Anno 2013 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis
Teatro Garibaldi - S.M. Capua Vetere (Ce)
Prof. Alberto Perconte Licatese, Scrittore-Studioso e Umanista - Dott. Antonello Paolo Perillo,
Caporedattore Tg3 Campania - Prof. Antonio Del Vecchio, Dirigente Scolastico - Equipe Unità Urologia,
Ospedale del Buon Consiglio Napoli - Don. Francesco Picone, Vicario Generale della Diocesi di Aversa
Dott. Giuseppe Gualtieri, Questore di Caserta - Gen. B. Guido Landriani, Comandante del Comando
Militare Esercito “Campania” - Dott. Raffaello Magi, Giudice Istruttore Corte di Cassazione, Roma.
77
Anno 2014 – Teatro Garibaldi - S.M. Capua Vetere (Ce)
Premio alla Carriera Ad Haustum Doctrinarum Console Generale di Francia a Napoli, Direttore. dell’Ist. Francese Grenoble - Napoli Riconoscimento
alla Carriera Labore CivitatisDott. Alessandro Tocco, Dirigente Squadra Mobile Caserta - Gen. B. Attilio
Claudio Borreca, Comandante del Comando Logistico Sud - Dott. Carlo Verna, Vicedirettore Tgr
Rai per il sud - Dott. ssa Carmela Pagano, Prefetto di Caserta - Dott. Corrado Lembo, Capo della
Procura di Santa Maria Capua Vetere (Ce) Enrico Beruschi, Attore Regista - Ing. Guido Parisi, Dirigente
Generale Direzione Regionale Vigili del Fuoco Campania - G.S.A. Paolo Magro, Sottocapo di Stato
Maggiore A.M. - Prof. Silvio Laudisio, Direttore dell’Area Umanistica dell’Università della Terza Età
Azienda Aversano Allestimenti - Azienda Torrefazione Luigi Cerrone - Premio alla Memoria al Prefetto
Antonio Manganelli.
Ringraziamenti
Il Premio “Tra le parole e l’infinito” nato con l’obiettivo di premiare coloro che si sono distinti
nel campo della Letteratura come della Poesia, ha ritenuto opportuno allargare il proprio
orizzonte; creando una speciale sezione di Premio e Riconoscimento alla Carriera.
Essi hanno lo scopo di Onorare e valorizzare l’esperienza di personalità del nostro Paese, che
hanno intiso spendere la loro vita al servizio degli ideali e dei valori su cui fonda la nostra
attuale Civiltà, nel campo delle Scienze, della Storia, della Letteratura, del Giornalismo,
dell’Arte, dello Spettacolo, nonché nel delicato settore delle Forze Armate e delle Forze di
Polizia. Circa questo Premio, oramai importante appuntamento fisso nel panorama delle
attività culturali e sociali della nostra Regione, mi è ancora gradito evidenziare che, in un
momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da progresso tecnicologico
ed evoluzione del pensiero, ma anche da molteplici forme di lacerazioni sociali, questa
manifestazione rappresenta una amena e lieta occasione da parte dei cittadini di conoscere
o incontrare valenti personaggi della nostra era. Personaggi ai quali così come impone una
moderna ed evoluta società protesa verso il futuro di sempre più ampi e luminosi traguardi, è
doveroso esprimere tutto il proprio apprezzamento, ma anche trarre dal loro diretto contatto,
stimoli, fermenti ed insegnamenti. In conclusione voglio ringraziare le Istituzioni che hanno
patrocinato la manifestazione, la Direzione Generale per l’attuazione dei provvedimenti
giudiziari, il Capo Dipartimento Reggente del Dipartimento per la Giustizia Minorile Pres.
Antonio Mura, la Dott.ssa Annamaria Palma Guarnier Direttore Generale per l’Attuazione dei
Provvedimenti Giudiziari, il Dott. Massimo Martelli, Dott.ssa Norma Bimbo, la Dott.ssa Silvia
Rubino, il Comune di Casoria (Na) La Presidenza dell’Istituto Francese a Napoli Il Console
Francese a Napoli Christian Thimonier, il Prof. Vincenzo Capasso Rettore dell’Accademia
Belle Arti di Nola. L’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Aversa, l’Arcal Rai
Napoli, la Presidenza del Club Nautico della Vela di Napoli, la Presidenza della Associazione
Comitato Locale Napoli Nord della Croce Rossa Italiana, il Dott. Gennaro Stroppolatini
dell’Ass. Gli amici di Palazzo San Carlo di S. M. C V., Nunziante Rusciano dell’Associazione
Casoria Futura, Massimo Capriola dell’Associazione La Madia Dell’arte, il curatore della
Mostra d’Arte il Dott. Christian Sanna, il declamatori Vincenzo Mignone, L’Attore Giuseppe
Carfora per la direzione artistica le vallette, gli amici: Angela Esposito, Raffaele Marzullo,
Francesco Piccirillo, Salvatore Boccarossa.Un grazie particolare mi sia consentito esprimerlo
a tutti gli intervenuti, i quali con la loro presenza tanto mi hanno Onorato. Alle personalità
premiate, alle quali porgo il sentimento della mia gratitudine per essere stati presenti, e
formulo anche a nome della Città di Casoria i migliori e più sinceri auguri per ancora più
grandi affermazioni e luminosi successi, confermando loro che questa pagina culturale ha
rappresentato un momento di crescita morale e spirituale, che sfiderà l’oblio del tempo e
resterà impressa nell’animo.
Cav. Nicola Paone
Presidente e Ideatore del Premio
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Tra le parole e l’infinito
Finito di Stampare nel mese di Giugno 2015
nelle Officine Editoriale
www.graficapostiglione.it [email protected]
Tel/Fax 081 7587771
www.traleparoleelinfinito.com
Questa Antologia contiene i profili e le foto delle Autorità, Personalità e Istituzioni designate a ricevere il Premio Letterario
Internazionale di Poesia “Tra le parole e l’infinito” e il Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis”, Essa è un’attività
culturale senza scopo di lucro, e nel rispetto dell’art. 10 legge 675/96. L’invio alla Segreteria del Premio dei dati sensibili, dei
profili e delle foto delle Autorità, Personalità e Istituzioni, dei poeti e degli Artisti qui riportate, sono intesi come liberatorie
esenti da qualsiasi corrispettivo, al fine della pubblicazione di questa antologia. Gli autori si assumono tutta la responsabilità
legale e penale, sulla veridicità. Questa Antologia viene diffusa a titolo gratuito sia in Italia che a l’estero.
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Premio letterario tra le parole e l`infinito 2015.