XVI Premio Letterario Internazionale “Tra le parole e l’infinito” Labore Civitatis Riconoscimento alla Carriera Ideati dal Cav. Nicola Paone Con il Patrocinio organizzativo della: Città di Casoria In collaborazione con: Ispettorato Regionale Aversa (CE) Comitato Locale Napoli Nord Partner: Via Nazionale delle Puglie Casoria Napoli Italia 27 giugno 2015 1 Prefazione O ggi fare Cultura significa “aprirsi all’indeterminazione, alla varietà, al piacere di cambiare, non di essere diversi ma di diventarlo.” Non già, quindi, un concetto legato esclusivamente alla conoscenza del sapere depositato nei libri che pur fanno colto l’uomo. Forse già in questo incipit vi è la descrizione ed il senso di questo Premio letterario che per il sedicesimo anno si propone sulla scena ad una platea sempre più vasta di affezionati fruitori, ma anche e soprattutto di entusiasti partecipanti. “Tra le Parole e L’infinito”, creatura ideata e voluta dal Cavaliere Nicola Paone, nel corso degli anni non è mai stata uguale a se stessa se non nello spirito pionieristico e decisamente originale e si è distinta, in modo assolutamente originale, nella ricerca di quella “ evoluzione culturale “ che ha nel “divenire” il suo punto di riferimento. Non è un caso che le grandi città di mare con i loro porti, dove viaggiatori da tutto il mondo sono giunti e si sono incontrati col loro bagaglio di esperienze ed emozioni, siano stati crocevia culturali e volani di crescita per l’umanità tutta. Una crescita mai disgiunta da valori quali la tolleranza per la diversità e il rispetto per ciò che è altro da se stessi. Ecco, ai miei occhi questo Premio è come l’approdo cui giungono pensieri, parole ed emozioni da tanti paesi (e sono tanti davvero visto il successo e la partecipazione internazionale alla Manifestazione), ma anche e forse soprattutto è qualificante che a quest’approdo possano gettare l’ancora anche quelli che pur stando vicino a noi ne sembrano più distanti: mi riferisco al fatto che anche quest’anno “ Tra le Parole e l’Infinito” riserva una sua sezione ai giovani ospiti delle case di detenzione del nostro paese e questo non per offrire una passerella, bensì un’opportunità; l’opportunità per loro, ma soprattutto per noi di attuare il concetto di integrazione culturale secondo quei valori che ho cercato di esprimere sopra. Essere stato quest’anno il presidente della Giuria Letteraria del premio “ Tra le parole e l’infinito” di certo non ha fatto di me un uomo colto, ma la gratificante occasione di aver incontrato tanti “compagni di viaggio” con le loro storie ed aver avuto modo di condividere pensieri, parole ed emozioni certo mi ha fatto crescere in termini di umanità. Con l’auspicio che ciascuno possa trarre da questo sforzo organizzativo identico beneficio, non mi resta che ringraziare il cavaliere Nicola Paone per tutto e chi ha avuto la costanza di leggere queste righe per la pazienza. Vincenzo Mignone Pres. Commissione Giudicatrice I Cav. Nicola Paone deatore Presidente e Fondatore. Nato a Casoria (Na) - Italia nel 1955, ultimati gli studi artistici accademici, intraprende la sua attività di consulente e informatore nel 1989 all’interno del settore arti grafiche. Specializzato nelle metodologie d’applicazione pubblicitaria, un master in programmazione pubblicitaria, si dedica per numerosi anni all’attività di free lance, opera in aziende private a carattere nazionale. Da sempre impegnato per l’arte e la Cultura, pittore graphico surrealista informale, ha ottenuto tanti premi e riconoscimenti. Nell’anno 2000 dà origine al Premio Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia “Tra le parole e l’infinito”. Nell’anno 2001 S.A.R. il Principe Cesare d’Altavilla gli conferisce la nomina di Cavaliere di Merito dell’Ordine Cavalleresco di San Giorgio D’Antioca. Nell’anno 2003 indirizza il premio letterario nel panorama Internazionale, nel 2006 introduce nelle sezioni del premio Letterario Internazionale la Sez. Premio alla Carriera, per onorare quanti rappresentando essi stessi, hanno concorso con il loro lavoro alla crescita e allo sviluppo Culturale e Sociale della nostra Nazione. Nell’anno 2007 dedica una lode al Premio alla carriera, dando origine a un nome che possa rappresentarlo nel tempo, nasce così “Ad Haustum Doctrinarum”, che tradotto significa “Alla Fonte delle Dottrine”. Il premio è stato, dunque, così denominato in quanto si propone di omaggiare tutti coloro che rappresentando essi stessi fonte di dottrina hanno concorso alla divulgazione del sapere e dei principi di giustizia e si sono resi testimoni della verità del pensiero di Federico II, vir inquisitor et amator sapientiae, secondo cui: “Il nobile possesso della scienza non deperisce se sparso tra molti, e, distribuito in parti, non sente danno alcuno di diminuzione, anzi tanto più vive nei tempi, quanto più, con la divulgazione, diffonde la sua fecondità”. Nell’anno 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, gli conferisce l’alto Onore di una medaglia d’argento rappresentativa. Nel 2009 riceve il Patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, dei grandi eventi del Comune di Napoli, del Comune di Sulmona (AQ). Nella decima edizione dell’anno 2009 il Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum “si separa dal Premio Letterario, divenendo un Premio a sé. Nel 2010 da vita ad un nuovo Riconoscimento alla Carriera, “Labore Civitatis”. Il Premio è dedicato a rappresentare il lavoro laborioso, fatto con etica impegno e sacrificio, affrontando difficoltà e fatica, al servizio della comunità per il progresso Socio Culturale della Nazione. Si propone di evidenziare i temi e il continuo richiamo ai valori morali della società contemporanea. Ed è proprio questo che ci deve fare riflettere, spesso combattiamo per la quotidianità del nulla, è necessario una rinascita civile fondata sull’equilibrio tra più saldi valori morali, senso del dovere e del sacrificio, coscienza della capacità e della dignità umana. Nel 2011 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano gli conferisce l’alto Onore della medaglia d’oro rappresentativa. Nel 2013 la Presidenza dell’Ass. Naz. Polizia di Stato, gli conferisce la nomina di Socio Onorario. Nel 2014 riceve l’Alto Onore del Patrocino del Ministero della Giustizia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2015 riceve l’ambito Patrocinio dell’Istituto Francese a Napoli, dell’Ispettorato Nazionale A.N.C., e del Comitato Locale Napoli Nord Croce Rossa Italiana. Descrizione del Trofeo L’immagine impressa nella scultura bassorilievo che rappresenta il Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis”, è stata disegnata dal Grafico Cav. Nicola Paone. Fondatore e Ideatore del Premio. La scultura è caratterizzata da quattro elementi concettuali: La Forza, La Cultura, La Storia, La Sapienza. La Forza, rappresentata da due leoni eretti in atteggiamento rampante che si manifestano con vigore, mentre sostengono e custodiscono uno scudo simbolo. La Storia, raffigurata dallo Scudo - Cornice del tempo. La Sapienza impressa nell’intreccio dei due rami di Alloro, e la Cultura visibile al centro dello scudo rappresentata dal libro sospeso in aria che simboleggia lo spazio infinito. L’opera è stata sapientemente modellata e fusa con tecnica a cera persa nelle Fonderie Umberto Esposito di Napoli, questa, una tecnica di realizzazione antica, che risale al periodo Ellenico. 2 3 Prof.ssa Luisa Marro Dr. Vincenzo Carfora Madrina del Premio I n qualità di Assessore alla cultura della città di Casoria sono felice di avere l’opportunità di collaborare alla XVI edizione del Premio Letterario Internazionale Tra le parole e l’infinito.La poesia, quando raggiunge la sua massima espressione di forma d’arte, ha il pregio e il potere quasi magico di utilizzare l’accostamento delle parole, spesso poche e semplici, per creare un mondo sospeso dove le emozioni, i ricordi, le speranze, la consapevolezza della realtà che ci circonda o contrariamente l’estasi di un sogno che ci aiuti a sfuggirne la sua asprezza, si rincorrono in un movimento vorticoso avvolgente che spesso ci lascia con lo stupore tipico di chi apre gli occhi per la prima volta su un mondo nuovo. La poesia la possiamo definire, usando una terminologia cruda e meccanica tipica dell’era super tecnologica in cui viviamo, il motore che muove il nostro animo. Un motore che ha il pregio di attivare spesso sensazioni sopite e di riportare alla luce emozioni e consapevolezze che si credevano perdute nell’oblio dell’indifferenza. Con questa forma d’arte le parole acquistano una forza insospettata; una forza che ci sprona a destarci, riflettere, a diventare più consapevoli del contesto in cui viviamo: ora attraverso il canto della bellezza del creato, ora esaltando i sentimenti più nobili dell’animo umano, ora attraverso la denuncia delle ingiustizie, ora scuotendoci dal torpore indolente delle sofferenze altrui invitandoci a rifuggire dall’egoismo. La poesia la possiamo considerare un’alchimia fatta da uomini che rimescolando nel pentolone della proprie emozioni e delle proprie idee, parole, suoni e ritmi, tirano fuori dei doni magnifici per i propri simili. Doni che rendono la vita a sua volta un’emozione degna di essere vissuta fino in fondo. Fintanto ci sarà un uomo che incolonnerà parole e frasi per comunicare ed esprimere nobili sentimenti e desideri per un mondo più giusto, la fiammella della speranza che la nostra vita possa migliorare e superare le crudeltà del presente sarà sempre viva e in grado di indicarci con la sua luce il contorto cammino che ci attende verso le incertezze del futuro. La poesia è vita. Grazie al Cav. Nicola Paone per aver donato tutto ciò alla Città di Casoria. 4 Sindaco della Città di Casoria I n qualità di sindaco della città di Casoria mi onoro di dare il benvenuto all’importante Premio Letterario Internazionale “ Tra le parole e l’infinito”. Ho avuto il piacere diconoscere qualche anno fa, durante una delle edizioni del premio nella cornice del teatro di Santa Maria Capua Vetere l’ideatore, fondatore e Presidente del Premio il Cav. Nicola Paone, che mi manifestò il desiderio di portare la manifestazione nella sua città d’origine ed ecco realizzato il suo desiderio: “ Tra le parole e l’infinito” finalmente a Casoria, che, ancora una volta si dimostra città attenta all’arte e alla cultura. Ho sempre creduto nella forza dell’arte e della cultura che sono il motore di ogni città e che rivestono un ruolo di primo piano nella crescita individuale e collettiva. I premi della sezione Riconoscimento alla Carriera “ Labore Civitatis” rappresentano una nota di merito non solo per quanti li ricevono, ma anche per l’intera città di Casoria che, come una madre amorevole è orgogliosa dei suoi figli illustri e di tanti che si sono distinti con impegno, competenze, professionalità e tenacia tenendo alto il nome della loro terra d’origine. L’amministrazione comunale ha creduto fin da subito nelle potenzialità di un premio dal grande valore etico e culturale che è giunto quest’anno alla XVI edizione, ed è lieta di poter offrire ai cittadini casoriani un evento d’ importanza internazionale, che sono certo, aumenterà ancora di più il prestigio della nostra amata città. Che può contare su una società civile presente, impegnata sul territorio e attiva in prima persona nella tutela e nella valorizzazione del suo patrimonio culturale, penso ad esempio, a tutte quelle associazioni che si dedicano alla salvaguardia dei beni archeologici e paesaggistici. Sono quindi lieto e onorato di aver contributo all’organizzazione del Premio, un coinvolgimento per il quale ringrazio personalmente e in nome di tutti i cittadini casoriani, il Cav. Paone, perché questo Premio raccoglie e lega in un unico momento diverso temi cari alla nostra città, e soprattutto perché testimonia di una società civile viva e attenta al territorio, fonte dei migliori auspici con cui guardare al futuro di Casoria. 5 Casoria un breve excursus storico I l nome di Casoria è documentato con certezza solo alla fine del X Secolo, anche se sul suo territorio sono sorti e sviluppati (talvolta anche scomparsi) diversi villaggi. I più antichi insediamenti sono testimoniati dalle necropoli del III secolo a.C. di Padula, nella zona orientale, e di Squillace, al confine con Arzano. Ma il villaggio più importante fu forse quello di Carminianum, toponimo di chiara origine romana che rinvia evidentemente ai possedimenti di una gens Carminiana. Centro di un vasto territorio agricolo che si estendeva dall’area frattese fino alle pendici del monte Somma, intorno al Mille Casoria divenne un vero e proprio villaggio operaio legato ai monasteri benedettini napoletani. Il paese si sviluppò intorno alla masseria di San Gregorio (popolarmente detto San Liguoro, Ligorio, Liborio) e alle chiese dedicate ai santi Mauro e Benedetto. La fertile zona orientale, attraversata dai fiumi Rubeolo e Sebeto, era legata invece al monastero dei SS. Severino e Sossio, mentre sul versante frattese si sentiva forte l’influenza dei potentati aversani, a cui è legata la controversa storia di antichi territori ai confini del Clanis sotto il dominio baronale. Spezzato nei secoli ogni contatto con il casale, nel Trecento questi territori (presidiati da cappelle intitolate a San Lorenzo e Santo Stefano) furono uniti a formare un unico feudo con Casignano e Olivola, due villaggi dell’agro aversano appartenuti prima ai Sanframondo, e poi dal 1518 ai Di Sangro. Legatissimo alla Città, il casale fu invece a lungo dominato dal vescovo di Napoli, che qui poteva contare su numerosi vassalli. Le prime notizie sulla Universitas di Casoria, la pubblica amministrazione del paese, sono del 1429. Libero dal dominio feudale, il casale era aggregato al regio demanio e godeva degli stessi privilegi della città di Napoli; messo però all’asta nel 1631, per continuare a rimanere libero dovette pagare un riscatto di 12mila ducati. Continuarono tuttavia a lungo le pretese del corrotto governo vicereale, e solo nel 1734 il casale tornò definitivamente libero, sotto Carlo di Borbone. Molti notai, avvocati e medici casoriani entrarono nella pubblica amministrazione napoletana, mentre nel paese si consolidava il potere della chiesa di S. Mauro, dove ai primi del secolo era stata fondata una potente Collegiata. Nel 1799 prevalsero i sentimenti sanfedisti, anche se a Casoria venne poi a stabilirsi uno degli idéologues della rivoluzione, il colto libraio-editore Gabriele Stasi, eletto anche tra i decurioni (ovvero i consiglieri comunali) di Napoli con l’arrivo dei Francesi ai primi dell’Ottocento. Nel 1809 il nuovo governo fece di Casoria uno dei quattro capoluoghi di distretto della provincia di Napoli, mentre si infiammava lo scontro con il potere della chiesa. Come rappresentante del distretto al breve parlamento napoletano del 1848-49 troviamo un cattolico, il nobile napoletano Francesco Proto, singolarissima figura di politico-letterato meglio noto come Duca di Maddaloni, che ancora una volta come deputato di Casoria presentò poi al primo parlamento italiano del 1861 una famosa Mozione per le provincie napoletane che suscitò molte polemiche. La battaglia contro il potere della Chiesa fu continuata dal nuovo stato unitario, che confiscò tutti i beni ecclesiastici. Anche quelli della Collegiata di San Mauro, che dovette così aspettare la fine del secolo per riguadagnare peso nella pubblica amministrazione; fino ad arrivare al caso estremo del parroco-vicesindaco Domenico Maglione. Proprio l’ambigua commistione di poteri, denunciata ai primi del Novecento anche dall’Inchiesta Saredo, voluta dal parlamento contro la “camorra amministrativa” napoletana, portò a lunghi anni di commissariamento. A cavallo tra i due secoli si colloca la straordinaria fortuna politica di una famiglia di giuristi casoriani, i Rocco di Torrepadula, 6 che si interruppe col ventennio fascista, quando gran parte della classe dirigente locale emigrò a Napoli, dove ferveva la vita amministrativa, mentre il paese tornava all’agricoltura. Il secondo dopoguerra vide il dominio incontrastato della Democrazia Cristiana, con un sindaco, Raimondo Paone, in carica praticamente per quasi un ventennio. Alla fine degli anni Cinquanta, la massiccia industrializzazione innescò una eccezionale crescita demografica, destinata a sfondare nei decenni successivi i 100mila abitanti reali. Circostanze che resero le condizioni di vita sempre più insopportabili, a causa di malamministrazione e mancanza endemica di servizi. San Mauro e le altre chiese. La tradizione popolare lega le origini di Casoria a S. Mauro, monaco benedettino vissuto nel VI secolo, a cui è dedicata la chiesa principale della città. Al di là della leggenda, le prime notizie sulla cappella risalgono solo al 1092, mentre la parrocchia nacque ufficialmente nel 1429 sotto il patronato dell’Universitas e dei notabili del casale. L’attuale chiesa è stata costruita ai primi del Seicento e completata nel corso del secolo. È un grandioso tempio in stile barocco, con pregevoli opere di Pietro di Martino e di Giovan Vincenzo d’Onofrio detto Forlì (come la pala della Madonna di Monserrato del 1599) e le ultime tarde tele di Domenico Antonio Vaccaro. Da ammirare, anche l’organo a canne del Settecento e il soffitto a cassettoni dorati, opere degli antichi “maestri d’ascia” ed intagliatori locali. Accanto alla chiesa sorge l’oratorio della Arciconfraternita di S. Maria della Pietà, piccolo gioiello di arte settecentesca dominato da una tela della scuola di Giuseppe Ribera - copia della Deposizione per la sagrestia di San Martino - e da un ciclo di affreschi di Pietro di Martino con episodi della vita di Gesù che si concludono con una imponente Crocifissione. Semplici linee contraddistinguono invece la chiesa di S. Benedetto ultimata intorno al 1740, anche se le sue origini sono medievali, come prova il monumento gotico di Giacomo Torello. Militare venuto a Napoli nel 1254 al seguito di papa Innocenzo IV, Torello mise su famiglia a Casoria, dove morì nel 1281, avvolto da un piccolo giallo storico: potrebbe infatti trattarsi del figlio del famoso capo ghibellino di Ferrara Salinguerra, le cui tracce si perdono proprio a metà del Duecento. Un ricco mercante, Petrillo Ferrara, fondò invece nel 1459 la chiesa di S. Maria delle Grazie, con un piccolo ospedale per malati e pellegrini. Accanto sorge la Congrega della Madonna del Rosario, decorata con tardi affreschi manieristici. Nella piazza principale di Casoria, infine, sorge la chiesa di S. Maria del Carmine, che nel Seicento ospitava le riunioni dell’Universitas. Padre Ludovico e le “monache sante”. A Casoria è legato il nome di Padre Ludovico, figura fondamentale della “rinascita cattolica” della seconda metà dell’800, secolo di grandi sconvolgimenti sociali, politici, ed economici. Nato nel 1814, Arcangelo Palmentieri entrò da ragazzo nell’ordine francescano e studiò matematica, fisica e chimica. Si dedicò all’insegnamento fino al 1847, quando avviò una frenetica attività di assistenza delle classi popolari, aprendo numerosi istituti. A Napoli fondò nel 1862 l’Opera degli accattoncelli, per togliere dalla strada gli scugnizzi ed impegnarli in scuole e botteghe di apprendistato. Al ritorno di un viaggio in Africa (1865-66) fondò il Collegio dei moretti, per la formazione di giovani missionari africani. Ad Assisi creò un istituto per fanciulli ciechi e sordomuti e a Posillipo, sul mare di Napoli, creò l’Ospizio marino per i vecchi pescatori, dove morì nel 1885. Padre Ludovico fu anche un importante protagonista della vita politica e sociale di metà Ottocento, difficile periodo tra la fine del regno borbonico e l’unità d’Italia: sua è la prima idea di una università cattolica, di opere pubbliche di assistenza e previdenza sociale; e a lui è legato Francesco Proto, discusso deputato di Casoria al primo parlamento italiano. Un impegno scomodo, che gli costò persino l’arresto (per accuse rivelatesi poi infondate) nel 1866, seguito dalla mobilitazione dell’intero consiglio comunale di Napoli a favore della 7 sua liberazione. Delle due congregazioni che fondò, quella dei Frati Bigi fu soppressa, mentre le Suore Bigie Elisabettine continuano la sua opera missionaria in Sudamerica. Nonostante fosse morto in fama di santità, Padre Ludovico è stato beatificato solo nel 1993, e nel 2014 è stato proclamato santo. Adelaide Brando (1856-1906), giovane napoletana di salute malferma, divenuta suora con il nome di Maria Cristina, si stabilì invece a Casoria nel 1890. Qui edificò una bella chiesa in stile neogotico e fondò l’istituto delle cosiddette Sacramentine, le Suore vittime espiatrici di Gesù sacramentato. Nel 2015 è stata proclamata santa. Giulia Salzano (1846-1929), originaria di Santa Maria Capua Vetere, venne invece a Casoria nel 1865 come insegnante comunale. Impegnata nelle divulgazione popolare del catechismo, Donna Giulietta costituì nel 1890 il primo nucleo delle Suore catechiste del Sacro Cuore, oggi diffuse in Italia, Americhe, Filippine ed India. Nel 2010 è stata proclamata santa. Qualche anno prima della Brando e della Salzano, nel 1884, anche un’altra religiosa originaria di Soccavo, Maria Luigia Velotti (1826-86), aveva stabilito a Casoria la casa madre della sua congregazione, quella delle Suore adoratrici della santa croce. La tradizione giuristica. Ai primi dell’Ottocento, con la restaurazione borbonica venne affidato all’avvocato casoriano Antonio Rossi (1778-1836) il delicato compito di Prefetto delle Controversie del Regio Erario. Ma la vivace tradizione giuristica locale toccò l’apice con l’antica famiglia dei Rocco, nobili napoletani del Seggio di Montagna stabilitisi a Casoria a metà del Seicento. Tra di loro si incontrano magistrati e giuristi di grande fama come Niccola Rocco (1811-1877) autore di un imponente trattato di diritto civile, a cui si deve l’invenzione del Codice internazionale privato. Negli ultimi decenni dell’Ottocento suo figlio Marco Rocco percorse una brillate carriera parlamentare, continuata poi da un cugino e da un nipote omonimi, un Marco Rocco junior che sarà tra i più importanti esponenti del movimento cattolico, considerato addirittura «uno dei pilastri del blocco di potere napoletano» fino all’avvento del fascismo. Casoriano era anche Andrea Torrente (1908-1965) autore di un fortunato manuale di diritto privato, componente del Consiglio superiore della magistratura e nel 1956 presidente della Corte suprema di Cassazione. Vescovi e cardinali. La tradizione accademica casoriana, mortificata negli anni del fascismo, riuscì a sopravvivere nella chiesa con l’eccezionale affermazione di tre sacerdoti che raggiunsero altissimi gradi delle gerarchie ecclesiastiche. Il primo fu Luigi Maglione (1877-1944), che si trasferì a diciannove anni a Roma, dove fu compagno di studi di Eugenio Pacelli (il futuro Pio XII) e si laureò in filosofia, teologia e diritto canonico. Ordinato sacerdote, studiò e poi insegnò diplomazia presso l’Accademia dei nobili ecclesiastici. Già collaboratore della Segreteria di stato vaticana, nel 1918 Maglione fu inviato a Berna, dove riprese i rapporti istituzionali con la Svizzera, interrotti nel 1873. Consacrato arcivescovo, nel 1926 fu inviato come Nunzio apostolico a Parigi. Creato cardinale, nel 1939 fu nominato Segretario di stato dal nuovo papa Pio XII e si impegnò in una intensa attività diplomatica nei difficili anni della seconda guerra mondiale. Dopo la liberazione di Roma, tornato a Casoria per riposarsi, morì improvvisamente nel maggio del 1944. 8 Intanto nel 1940, nel clima rovente della guerra, un altro sacerdote casoriano era entrato al servizio della Santa Sede. Nella sua lunga carriera, l’arcivescovo Antonio Del Giudice (1916-82) ricoprì delicati incarichi diplomatici: formatosi nella Spagna franchista, negli anni Cinquanta-Sessanta operò soprattutto nel Sudamerica lacerato dalle rivoluzioni - si interessò in particolare della situazione in Repubblica Dominicana - e nel 1962 strinse i contatti con la Corea tagliata in due tra comunisti e americani. Negli ultimi anni fu inviato nel Medio Oriente incendiato dalle guerre per il petrolio, prima a Malta e poi nell’Iraq di Saddam Hussein. Meno avventurosa fu la vita di Alfonso Castaldo (18901966) preposito della Collegiata di S. Mauro fino al 1934, quando fu nominato vescovo di Pozzuoli. Stretto collaboratore dell’arcivescovo di Napoli Alessio Ascalesi, nel 1950 fu nominato arcivescovo di Tessalonica e poi nel 1958 successe a Marcello Mimmi come cardinale a Napoli. Cominciò a rinnovare la diocesi e fondò diversi istituti nella provincia. Sviluppo e dismissione. Nel secondo dopoguerra, a metà degli anni Cinquanta, Casoria sembrava aver preso il volo per diventare il simbolo dello sviluppo industriale dell’intero meridione. Grazie anche ai finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, infatti, erano sorti stabilimenti metallurgici, meccanici, chimici, tessili e di materiali di costruzione, tra cui si distingueva una grande fabbrica di fibre sintetiche, la Rhodiatoce. Era uno dei distretti industriali più importanti d’Italia, che dava lavoro ad alcune decine di migliaia di addetti negli stabilimenti, più altrettanti nell’indotto. Ma lo “sviluppo assistito” si rivelò un fallimento. Negli anni Settanta, infatti, i grandi stabilimenti trapiantati a Casoria cominciarono a chiudere i battenti uno dietro l’altro, e la Rhodiatoce (poi Montefibre) fu trasferita ad Acerra. La mancanza di finanziamenti statali e lo sfaldamento dell’economia meridionale resero precarie le condizioni di lavoro. E alla disoccupazione si aggiunsero poi le preoccupazioni per la salute, tra la pericolosità delle lavorazioni, spesso sottovalutata, e le bonifiche quasi mai seriamente realizzate. Casoria industriale fu un fenomeno che a metà degli anni Sessanta interessò studiosi ed economisti. Era «il simbolo dello sviluppo industriale della Campania, offrendo una prova eloquente delle trasformazioni geografiche e dei riflessi urbanistici, sociali ed economici dell’inserimento dell’industria in un mondo essenzialmente agricolo». Da segnalare a Casoria anche l’insediamento del primo centro commerciale del Mezzogiorno - il secondo in Italia, dopo quello brianzolo di Paderno Dugnano - inaugurato nel 1978: l’Euromercato, che tra diverse gestioni ha resistito per oltre trent’anni, fino alla crisi del 2009. Estratto da: G. PESCE Napoli e i suoi casali Alessandro Polidoro Editore, Napoli 2013 (con licenza dell’autore) 9 COMITATO LOCALE NAPOLI NORD L a Croce Rossa è onorata di poter collaborare a tale evento che ha come finalità quella di riconoscere l’operato di chi si è prodigato e ha contribuito alla crescita di questo nostro mondo. Un mondo che ha bisogno di ideali sani e che solo attraverso la cultura e l’informazione si possono ottenere. Non c’è bisogno di attraversare oceani per trovare la povertà ma basta guardare il vicino e chiedere di cosa ha bisogno. Così come non c’è bisogno di andare chissà in quale salotto per trovare uomini che hanno fatto della penna un’arma per descrivere e difendere le proprie origini e i propri pensieri. La CRI è serva di chi, fragile e vurnerabile, ha bisogno di conquistare la propria dignità e fare in modo che non si senta mai da sola. Ed io, orgoglioso di presiedere un Comitato che si è distinto nel raggiungimento di obiettivi importanti ed altruistici, non voglio elencare ciò che abbiamo realizzato, anche perché non sarebbe mai abbastanza, visto le difficoltà che la nostra era si trova ad affrontare. L’evento in oggetto ha il patrocinio anche del Ministero di grazia e Giustizia e tenuto conto del Protocollo D’Intesa con l’UEPE, con cui siamo impegnati al reinserimento sociale attraverso la presa in carico di soggetti detenuti, e dove si sta creando la figura di un Tutor a tale scopo. Tutto al fine di dare una seconda opportumità a chi se le vista togliere dagli eventi. Avere un’ulteriore chance è come dare una nuova vita, e solo attraverso la cultura se ne può cononoscere il valore. Ringrazio il Cav. Nicola Paone per l’opportunità offerta e non posso che ricambiare con la disponibilità da parte della Croce Rossa Italiana che rappresento su questa nostra terra d’origine. Il Presidente Giambattista Ganzerli 10 11 B envenuti a Casoria a voi tutti, scrittori, autori e lettori che siete i protagonisti, insieme a noi, di questo premio Letterario “Tra le parole e l’Infinito”. La Letteratura è l’unica dinamica peculiare dell’uomo che lo rende diverso da ogni altro essere vivente su questo pianeta. In qualità di Presidente dell’Associazione Casoria Futura porgo un beneaugurante saluto a tutti i convenuti a questo importantissimo premio e con una punta d’orgoglio, affermo con certezza che la città scelta, ha qualcosa di speciale, un “anima mundi” che permeerà in tutti noi per sempre. Casoria, sarà per tutti noi la città dell’anima. In questa città, il Presidente del premio il Cav. Nicola Paone è nato e ad essa resterà legato per sempre, a noi lo unisce quel filo sottile e indistruttibile dell’appartenenza, appartenenza ad una terra che ha solide tradizioni culturali, che ha dato i natali a molti grandi uomini di cultura, politici e religiosi, terra che vanta l’opera caritatevole di tre Santi che qui fondarono le loro istituzioni religiose dedite alla carità. Rivolgo un caloroso saluto ai nostri concittadini, a tutti gli autori e scrittori provenienti da fuori Regione e anche dall’estero che hanno contribuito al successo del premio in termini di qualità. Un grazie agli esponenti del mondo della Cultura e dell’Arte, all’Amministrazione Comunale e alle alte Personalità a cui stasera conferiremo i Riconoscimenti alla Carriera. Al Cav. Nicola Paone, vanno i nostri più sinceri ringraziamenti, per avere dato ancora una volta lustro, al nome di Casoria. Ad maiora. Presidente Ass. Culturale Casoria Futura Nunziante Rusciano M assimo Capriola Presidente dell’Associazione “La Madia dell’Arte”, nasce il 1950 a Napoli. Nel 2013 fonda, insieme all’amico filosofo Christian Sanna, “La Madia dell’Arte”, un’Associazione culturale enogastronomica il cui scopo è la promozione sociale e lo sviluppo della socialità attraverso la diffusione, la promozione della cultura, delle tradizioni, dell’enogastronomia, della storia dei prodotti tipici locali al fine di salvaguardarne le antiche tradizioni e sapori. In occasione della XVI edizione del Premio Letterario Internazionale “ Tra le parole e l’Infinito”, ideato dal Cav. Nicola Paone, intende porgere i più sentiti ringraziamenti allo stesso per aver coinvolto il direttivo della nostra giovane associazione nella organizzazione di questo ambito premio che testimonia la volontà di proseguire un percorso tutto teso verso una continua crescita culturale ed umana. 12 13 I vincitori della XVI edizione I vincitori della XVI edizione Sezione Autori Affermati 1° Premio - Angela Migliozzi - Santa Maria C V (Ce) 2° Premio - Marisa Cossu - Taranto 3° Premio - Ugo Evangelista – Sulmona (Aq) 4° Premio della Critica Carlo Caruso Roma - Alessandro Iovino Napoli - Luigia Paglia Baia di Latina 5° Premio del Sindaco Angela Maria Tiberi Pontinia - Enea Di Ianni Sulmona - Pietro Valle Roma – Franca Bassi Roma - Tiziana Romanelli Roma 6° Premio del Presidente Conny Tommasone Bertucci Milano- Adalgisa Licastro Bari - Michele Magri Frattamaggiore (Na) Teresa Cuomo Villaricca (Na) - Kitty Vinciguerra Ferrara 7° Premio – Premio della Presidenza Anna Maria Benone Lissone (Mb) - Tatiana Belanov San Pietroburgo Russia - Caterina Abbate Torino - Simona Sonnino Roma - Fausto Marseglia Marano (Na) – Silvano Minotti Roma - Michele Raia S.Vesuviana (Na)- Delia Di Rubba Capua (Ce) - Aldo Callari P.Gargallo (Sr)- Raniero Iafanti Roma - Monica Fiorentino Sorrento (Na) - Lady P. Pieve a Nievole (PT) – Amelia Squillace Ruvo del Monte (PZ) - Mariano Dolcetti Piano di Sorrento (Na) - Sergio Camellini Modena - Nunzio Paciolla Casavatore (Na) - A. Maria Mustardino Montespertoli (Fi) - Maria Ronca Avellino - Ires Roma – Anna Esposito Casoria (Na) - Jorge Tobar Guayaquil Ecuador – Lucia Gaeta Atripalda (Av) – Gerardo Grimaldi Caivano (Na)- Palma Mingozzi Staten Island, NY, United States. Sezione Autori Emergenti 1° Premio - Nicola Angelo Pezzoni - Scanzorosciate (BG) 2° Premio - Marcello Di Gianni - Bisaccia (AV) 3° Premio - Margherita Saporito - Afragola (Na) 4° Premio della Critica Grazia Tagliente Milano- Iole Testa Casagiove (Ce) - Maria Rosaria Franco Melizzano (Bn) 5° Premio del Sindaco Antonella De Rosa Casoria (Na) - Amalia Varone S.M.C.V.(Ce) Marianunzia Masullo Napoli - Michele La Montagna Acerra (Na) 6° Premio del Presidente Mariella Cuoccio Bitonto (Ba)- Alfonso Luciano Cava dei T. - Nunziante Rosa Casoria (Na) Paola Capocelli Napoli - Alfonso Severino Ottaviano (Na) Sezione Autori Stranieri 1° Premio - Ana Stoppa - Santo Andrè - Brasile 2° Premio - Maria Elizabeth Salmeron Zamarra - Montreal Quebec Canada 3° Premio - BEGOÑA Rodriguez Fernandez - Gijon Asturias España 4° Premio della Critica Abdelmajid Benjelloun Rabat Marrocco - Anna Esposito Toronto Canada 5° Premio del Sindaco Maria Cofan Soto Fuengirola Spagna - Sitlana Kostjykv -Ucraina 6° Premio del Presidente Talla Kanteje Dakar Senegal - Angelica Loredana Anton Iasi Romania JuanDe La Cruz Aguilera Tarija Bolivia - Ana Caliyuri Argentina Sezione Giovani Autori 1° Premio – Lupin III- Potenza 2° Premio – Silvia – Pontremoli (Ms) 3° Premio – Lorenzo Corgiat Mecio - Ciriè (To) 4° Premio della Critica Miriam Elia Maio - Foggia 5° Premio del Sindaco Eleonora - Pontremoli (Ms) 6° Premio del Presidente Gerald Treviso – Eddy Catanzaro – Carolina -Anna - Eleonora - Pontremoli (Ms) 14 8° Premio – Benemerito Culturale D’Onore Elena Gerbers Winterthur Zurigo Svizzera - Igor Es – Marie Lhurst Brisbane Australia -Ramona Breje Romania - Zupo Willian - Vasilka – Joch Kelter Düsseldorf Germania - Valeria Marigliano Napoli Vanessa – Madonna – Luca Gaz – Giulia Carolina – Luca Capulli - Francesco Cioli Napoli 9° Premio – Menzione D’Onore Jean Yànez Santiago del Cile -Cristina Rossano Cirò Marina (Kr) - Stefania Russo Avellino - Rosalba Di Vona Sora - Elvio Angeletti Senigallia (An) –Tiziana Grimaldi Aversa (Na) - Maimouna Diye Dakar Senegal - Pasquale Rinaldi Casoria (Na) - Relino Dominici Roma - Giuseppina Basile Acerra (Na) Alejandro Zavatin Sireþi Moldova - Marina Ferrando Setri Levante (Ge) - Serenella Maria Siriaco Napoli - Giovanni Scafaro Napoli - Vincenza Alfano Napoli - Luigi Assini - Agostino Tortora Napoli – Melisa Eweeney Irlanda -Mario D’Alise Roma - Ané Puthaar Nijmegen Olanda 10° Premio –Segnalazione di Merito Augustei Muiraneza Kibeho Ruanda -Fabio Orzellega Benevento - Lorcan Olacsi Szombathely Hungary Antonella Vinciguerra Castelmora (Me) - Moamed Sédarsenghor Mbour Senegal -Tiziana Fiore Nocera Inferiore (Sa) – Linda Green Uckfield Inghilterra - Patrizia Lombardo Buenos Aires - Alisa Milani Sassari – Ana Zròzewicz Częstochowa Polonia - Sara Benini Cervia Ravenna – Geneviève Heywood Les Chutes Du Niagara 11° Premio -Autore Selezionato sez Autori Affermati Di Palo Mariapia Caserta - Olga Griştiuc Pănăşeşti Moldova - Valerio Santommasi Roma - Pasquale De Carmine Solofra ( BN ) - Валентина Andreyko Novosibirsk Russia – Alberto Ummarino Vallo della Lucania ( SA ) - Rosita Ayllón Cadiz Spagna - Martin Mareschal Sprimont Belgio - Rosetta Russo Casoria (Na) - Pasquale Nocerino Castellammare (Na) - Bica Gheorghe Brasiv Romania - Ummarino Paolo Caivano (Na) - Rosalba Perez Pozuelo de Alarcon Spagna – Paolaerrica Cillo Potenza - Noris Roberts Caracas Venezuela - Sandra Jansen Alvor Portogallo - Maurice Milfsub Bonnici Malta – Elen Feitosa Marizópolis Brasile 12° Premio – Autore Selezionato Sez. Autori Emergenti Valdivieso Quito Ecuador – Lisa Gargiulo Forio D’Ischia (Na) - Elena Ene Rusu Piatra-Neamt Romania Carlo Carrino Marano (Na) - Alessio Brossard Ginevra Svizzera – Giuseppe Rocco Anzano (Na) Tatiana Jeras Piran Slovenia – Haidy Spizzo Napoli – Gioacchino Lepore Napoli - Carmel Cummins Regno Unito Irlanda – Manuela Capece Curti (Ce) - Estela Duarte Torres Paraguay – Donatella Albino Frattaminore (Na). 15 Commissione Giudicatrice XVI edizione Conferimento alla Carriera Vincenzo Mignone Presidente ( Ordinamento alfabetico per categorie ) ( in ordine alfabetico ) Amedeo Lorusso Universitario Andrea Fabian Laureano Pres. Ass. Mondo Immigrati Angela Mariani Imprenditrice Angela Uliano Broker Anna Cappella Poetessa Scrittrice Anna Maria Vittozzi Imp. Comunale Anna Setola Docente Carla Musso Sociologa Carmen Percontra Attrice Musicista Christian Sanna Educatore Cristina la Pietra Universitaria Felice Iorio Funzionario INPS Francesco Chianese Docente Gelsomina D’Anna Docente Giuseppe Carfora Attore Teatrale Iryna Falaleyeva Interprete Lyudmyla Falaleyeva Ingegnere civile Marcella Di Biase Docente Maria Teresa Rojas Gestione Imprese Turistiche Mariagiovanna Scala Scrittrice Martina Caropreso Insegnante Martina Rispoli Casalinga Massimo Capriola Ref. Amministrativo Michele Schioppa Docente Monica Dogliani Editor Nunziante Rusciano Pres. Ass.Casoria Futura Paola Lamorgese Sinologa Pierpaolo Carlino Scrittore Rosalba Cerini Giornalista Rosaria Cipollaro Docente Rosaria Manzi Schef Susanna Lagoste Medico Thomas Scalera Pubblicista Vincenza Manzi chef Vincenzo Falcone Ufficiale Aereonautica Zeneida Sierra Professoressa Zarina Costa Telegiornalista Web Zelinda Del Monaco Editing 16 A. Colombia Barrosse Il Console Generale Colombia Dott.ssa Adele Campanelli Soprintendente dir. archeologo dell’Archeologia della Campania Dott.ssa Maria Laura Lalia Morra Magistrato – P. M. Procura. di Napoli DDA Dott.ssa Rosanna Purchia Soprintendente del Teatro di San Carlo di Napoli Dott.ssa Serenella Pesarin Dir. Gen. Provvedimenti Giudiz. Dip. di Giustizia Minorile Roma I Cimarosa Gruppo Musicale Il Giardino dei Semplici Gruppo Musicale Lgt. Enrico Giordano Comandante Stazione Carabinieri Casoria Premio alla Memoria Al Prof. Claudio Ferone Docente per i dottorati di ricerca in Storia Greca Università Tor Vergata Roma Commissione Giudicatrice edizione 2015 Cav. Nicola Paone Presidente (disposizione alfabetica) Col. Antonio Del Monaco Com. Militare Esercito Campania Ten. Col. Antonio Grilletto Com. Militare Esercito Campania Dott. Franco Manzi Presidente ARCAL Rai Napoli Dott. Gennaro Esposito Sottufficiale Guardia di Finanza 1° Mar. Lgt. Giovanni Piccirillo Com. Logistico Sud Napoli Dott.ssa Ines Mordente Chirurgo Spec. Dermatologia e Estetica Dott. Luigi Aveta Centro di Produzione Rai Napoli Dott. Massimiliano Creta Dirig. Medico Spec. Urologo Dott. Nicola Fiorillo dott. Commercialista - Tributarista Ten. Col. Paolo Vatiero Comandante Gruppo S.V. A.M. Dott. Raffaele Paone 1° M.llo Com.to A.M. Dott. Roberto Buonopane Dirig. Medico Spec. Urologo Avv. Rosaria Paone Diritto Civile Dott. Tommaso Marzullo già Sottufficiale Guardia di Finanza M° Vincenzo Campagnoli Direttore d’Orchestra 17 A BAN è Accademia di Alta formazione alle Arti e al Design, istituita con l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica ed introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. La formazione ABAN integra le discipline canoniche della rappresentazione visuale, le pratiche digitali contemporanee e la cultura critica e progettuale del design italiano. I percorsi formativi adottano una metodologia interdisciplinare finalizzata allo sviluppo di competenze e profili artistico-professionali nei campi dell’arte, design, grafica, moda, cinema e fotografia. Questo approccio è frutto di una sperimentazione costante di una forte vocazione alla ricerca ed alla relazione con il contesto artistico-professionale e di un’attenzione alla dimensione etica della formazione e della produzione artistica. 18 Sezione Riconoscimento alla Carriera 19 Riconoscimento alla Carriera Colombia A. Barrosse Console Generale Americano a Napoli È nata a New Orleans in Louisiana ed è cresciuta tra Colombia, Uruguay, e Panama dove suo padre lavorava per l’United States Agency for International Development. Ha iniziato la sua carriera diplomatica nel 1989 e attualmente ha il grado di Consigliere. Ha lavorato nelle ambasciate di Santo Domingo (1989-91), Madrid (1991-94), Buenos Aires (1994-96), Lima (1998-2001) e Parigi (2003-07), spaziando dal settore consolare a quello degli affari pubblici a quello politico. In tre occasioni ha lavorato al Dipartimento di Stato a Washington, tra l’altro come Assistente Speciale del Segretario di Stato Madeleine Albright. Il suo ultimo incarico è stato quello di Console Generale a Port-au-Prince ad Haiti. Ha una laurea in biologia e una in giurispridenza conseguita presso il College of William & Mary. Parla francese, spagnolo e italiano. È sposata ed ha due figli. Il Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, presente sin dal 1796, è una delle sedi diplomatiche americane più antiche. Le regioni che rientrano nel suo distretto consolare sono: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In questo ambito, esso svolge un’ampia gamma di attività ed eroga servizi da parte del governo degli Stati Uniti. Il personale è composto da diplomatici americani e personale italiano che dipendono dal HYPERLINK “http://www.state.gov/” \t “_blank” Dipartimento di Stato e dall’ HYPERLINK “http://www.ssa.gov/” \t “_blank” Istituto Americano di Previdenza Sociale . Inoltre, il Consolato Generale ha la supervisione dell’Agenzia Consolare a Palermo. 20 Riconoscimento alla Carriera Dott.ssa Adele Campanelli Soprintendente dir. archeologo dell’Archeologia della Campania N ata a Roma nel 1953, è l’attuale Soprintendente della nuova Soprintendenza Archeologia della Campania istituita a seguito della riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (D.P.C.M. 29 agosto 2014, n. 171); dal 2010 ha ricoperto l’incarico di direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. Durante questi anni ha incrementato notevolmente la tutela sul territorio di competenza e, parallelamente ha realizzato importanti attività di educazione al patrimonio che hanno avuto un eccezionale riscontro di pubblico. Dal 1980 al 2010 è stata funzionario archeologo in Abruzzo dove ha sviluppato una significativa esperienza nell’ambito della museologia e in tema di allestimenti museali che si è tradotta in numerose realizzazioni e pubblicazioni, in particolare si segnala la progettazione e la realizzazione degli spazi espositivi del Museo Nazionale Archeologico la Civitella che occupa una superficie di 3000 mq ca. realizzati attraverso il ricorso ad innovativi linguaggi di comunicazione meta verbale. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e ha svolto numerosi incarichi di insegnamento in varie Università italiane e estere. La sua attività lavorativa si svolge da trentacinque anni nell’ambito del Ministero dei beni Culturali qualificandosi non solo per le attività di ricerca e studio in importanti siti archeologici di età romana ma anche per l’impegno alla concertazione con i territori che le riconoscono capacità di dialogo e sinergia che hanno prodotto la realizzazione di innovativi progetti di valorizzazione del patrimonio culturale. 21 Riconoscimento alla Carriera Dott.ssa Maria Laura Lalia Morra Magistrato – P. M. Procura. di Napoli DDA M agistrato presso la Procura di Napoli con funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica. Consegue la Laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II; tesi di laurea in diritto costituzionale”L’abuso del decreto legge”. Avvocato amministrativista;Docente e Ricercatore in Magistratura dal 2002. Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Napoli dal giugno 2005 presso la sezione 5° “Reati ambientali e materia di edilizia ed urbanistica” con competenza, tra l’altro, sui reati in materia di rifiuti, tutela del paesaggio, inquinamento idrico ed atmosferico, materia edilizia ed urbanistica, dal gennaio 2012 presso sezione 4° “Tutela delle fasce deboli” con competenza sui delitti in danno dei minori: infanticidio, omicidio in danno di congiunti conviventi ovvero connessi a relazioni familiari ed affettive, nonché delitti che incidono sull’aspetto psichico e sulla sfera affettiva del minore; delitti di violenza sessuale; delitti in materia di prostituzione; dal marzo 2015 presso la sezione Direzione Distrettuale Antimafia - D.D.A. Nel corso della propria esperienza professionale ha avuto modo di svolgere numerose indagini in relazione a procedimenti di notevole complessità sia per reati di criminalità organizzata, sia per reati contro la Pubblica Amministrazione ed in materia ambientale, nonché sui più gravi delitti contro la persona maturando una competenza specifica ed elaborando numerosi provvedimenti in materia (richieste di sequestro preventivo, richieste per l’applicazione di misure cautelari, richieste di rinvio a giudizio, richieste per l’applicazione di misure di prevenzione, ecc..). Nell’ambito dei procedimenti assegnati, ha tra l’altro svolto significative attività in materia specializzata: Urbanistica, Ecologia e rifiuti, quale magistrato assegnato al pool istituito con d.l. nr. 90/2008 per la risoluzione dell’emergenza rifiuti in Campania. Procedure di demolizione con conseguente attivazione ed affidamento in appalto delle procedure di demolizione edili e la redazione dei capitolati di appalto; Delitti di violenza sessuale, in materia di prostituzione, pedofilia e pedopornografia; Criminalità organizzata di stampo mafioso. In relazione ad attività di studio e pubblicazione in collaborazione con riviste giuridiche si segnala la pubblicazione dell’articolo “L’abbreviazione dei termini processuali in materia di opere pubbliche” edito sulla Rivista Trimestrale di Dottrina e Giurisprudenza i contratti dello Stato e degli Enti Pubblici” Maggioli Editore, l’articolo “La tutela cautelare nel settore degli appalti pubblici e riparto di giurisdizione” editi sulla Rivista Trimestrale di Dottrina e Giurisprudenza “I Contratti dello Stato e degli Enti Pubblici”, la collaborazione con la E.&S. Libri alla redazione, tra gli altri, dei “Nuovi percorsi in materia di diritto civile, penale ed amministrativo”. Ha inoltre partecipato, tra gli altri, all’incontro di studio “La violenza contro le donne: dallo stalking al femminicidio” tenutosi il 25 novembre 2013 presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope.” 22 Riconoscimento alla Carriera Dott.ssa Rosanna Purchia Soprintendente del Teatro di San Carlo di Napoli N ata a Napoli a settembre 1953. Gli anni napoletani 1972 – 1976 Nuova Compagnia di Canto Popolare del Maestro Roberto De Simone. Durante gli studi universitari avrebbe voluto diventare, per la passione per la natura e gli animali, geologa in quanto le è sempre piaciuto viaggiare. Tuttavia, dopo un’e sperienza teatrale in giovanissima età con la Nuova Compagnia di Canto Popolare ed in particolare con il Maestro Roberto De Simone, che segna profondamente il suo percorso di crescita personale e professionale, non uscirà mai più dall’ambito artistico teatrale. Tappe significative che la porteranno a ricoprire il ruolo di Sovrintendente in uno dei teatri più belli ed antichi d’Europa : Il Teatro di San Carlo di Napoli. Chiamata a ricoprire tale incarico dal Commissario Straordinario di Governo Salvatore Nastasi nell’aprile del 2009, non esita ad accettare la sfida e trasferirsi dopo 33 anni dal Piccolo Teatro di Milano a Napoli, sua città natale. Nel dicembre 2011 il Sindaco Luigi de Magistris, Presidente della Fondazione, le riconferma l’incarico e viene rinominata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione. 1976 – 2009 Fondazione Ente Autonomo Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa. Dal 1976 inizia il suo impegno con il Piccolo Teatro di Milano, che segnerà la sua vita personale e professionale in crescendo e grazie alle sue competenze ed alla sua passione lavorerà per i Teatri di tutto il mondo. L’incontro con Strehler; che considererà il suo grande maestro, sarà determinate per la sua crescita e formazione professionale. Di indole sensibile, ma con un carattere forte e caparbio sa rimettersi in gioco in qualsiasi nuova situazione lavorativa ricoprendo ruoli ed incarichi per lei sempre stimolanti. Al Piccolo Teatro di Milano: Responsabile dell’organizzazione e realizzazione della programmazione artistica , nelle Direzioni di Giorgio Strehler, Jack Lang , Luca Ronconi; a titolo esemplificativo : ‘ La tempesta ‘ di W. Shakespeare regia di Giorgio Strehler, ‘’Faust parte I e parte II” di W. A: Goethe regia di Giorgio Strehler , ‘Il trionfo dell’amore ‘ di Marivaux regia di Antoine Vitez, ‘L’ultima strada’ progetto di K: M: Gruber , ‘ Trilogia pormeteo, Baccanti , Rane ‘ per il Teatro Greco di Siracusa per la regia di Luca Ronconi , ‘Lolita ‘ di nabokov per la regìa di Luca Ronconi, Madre Coraggio di B: Brecht per la regia di Robert Carsen , “ Vita e destino” di Grossman regia di Lev Dodin, “Trilogia della villeggiatura” di C. Goldoni regia di Toni Servillo. Le chiavi del suo successo sono sicuramente la professionalità, la formazione continua, la passione per il suo lavoro in cui l’aspetto tecnico operativo si coniuga con le relazioni interpersonali inserite in un contesto aziendale/teatrale che giustifica il sacrificio di lavorare dieci ore al giorno senza limite di orario. L’impegno con i giovani e per i giovani, per il sociale, per le istituzioni per cui lavora e con le quali si rapporta, l’hanno portata a realizzare progetti e sviluppare conoscenze che metterà al servizio del Teatro e di tutti gli organismi istituzionali ad esso collegati, in una visione a tutto campo del territorio in cui ha operato. 23 Riconoscimento alla Carriera Dott.ssa Serenella Pesarin Dir. Gen. Provvedimenti Giudiziari Dipartimento di Giustizia Minorile Roma N asce a Roma nel 1950. Coniugata, madre di tre figli. Cavaliere del lavoro nel 2006. Conferimento del Premio Internazionale “Giustizia Minorile senza Frontiere” dell’Osservatorio Internazionale sulla Giustizia Minorile, 2012. (Prima italiana a riceverlo) Sociologa, psicologa, psicoterapeuta con numerose specializzazioni di settore. Professore incaricato di psicologia generale, di psicologia sociale e di psicologia dello sviluppo presso varie Facoltà Università italiane attualmente incaricata presso la LUMSA di Roma per la cattedra in Psicologia Sociale. Dal 1978 al 1985 psicologa penitenziaria e contestualmente sociologa c/o l’Assessorato servizi sociali dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro (Regione Calabria). Dal 1985 al 1996 direttore, Area Programmazione, Assessorato servizi sociali della Regione Calabria. Dal 1978 al 1996, senza soluzione di continuità, esperta ex art.80 DPR 354/75 in psicologia presso gli Istituti Penali per adulti di Vibo Valenzia, Catanzaro, Lamezia Terme. Dal 1996 al 2004 direttore di Istituto penale minorenni a Catanzaro e Torino, poi dirigente del Centro per la giustizia minorile della Regione Calabria e Basilicata e dirigente del Centro per la giustizia minorile per il Piemonte e la Valle d’Osta, dirigente dell’Ufficio I della Direzione Generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari del Dipartimento Giustizia Minorile. Dal 2004 al 31 gennaio 2015, senza soluzione di continuità, Direttore generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari Dipartimento Giustizia Minorile - Ministero Giustizia. Componente istituzionale di vari organismi, comitati tecnici, gruppi di lavoro presso: Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri: Giustizia, Affari Esteri, Interno, Istruzione, Lavoro e Politiche Sociali e Salute. Componente di vari comitati, quali: Comitato interministeriale diritti umani presso Ministero Affari Esteri, del PON Sicurezza e dei Fondi FEI presso il Ministero dell’Interno, della Medicina penitenziaria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Membro Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza et altro. Impegnata nella cooperazione internazionale per “testimoniare” il modello di “giustizia penale minorile italiano” in vari Stati: Bosnia Erzegovina, El Salvador, Angola, Mozambico, Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Spagna, Olanda e Cipro. Autrice di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali in materia di giustizia minorile, disagio giovanile, educazione, istruzione, intercultura. Relatrice a svariati convegni sia a livello nazionale che internazionale sul disagio e la devianza giovanile. Dal 1 febbraio 2015 collocata in quiescenza. 24 Riconoscimento alla Carriera I I Cimarosa Gruppo Musicale l gruppo nasce nel 1976 per merito di quattro giovani musicisti napoletani; Peppe Barone, Nicola Natale, Pasquale Mormile e Gennaro Marzullo. Il Quartetto Cimarosa, appena formato, si segnala subito all’attenzione degli addetti ai lavori per la qualità della sua proposta musicale e tiene i primi concerti all’Istituto Culturale Spagnolo a Napoli, nel 1976 e alla Casina dei fiori, nel 1977, nello spettacolo “Chisto è Napule ‘e ‘na vota”, con Luciano Rondinella ed il maestro Tonino Esposito. Dopo poco più di un anno, il gruppo diventa Quintetto per l’uscita di Gennaro Marzullo e l’entrata di Gennaro Pisapia e di Franco Smeraldo, si costituisce legalmente in “Cooperativa artistica Cimarosa” ed incide il suo primo disco, “Parlando d’amore”, prodotto da Cesare Verde, fratello del più famoso Dino, che scopre i Cimarosa quasi per caso, e diventa il loro produttore. Il disco riscuote il consenso della critica. Ciò suscita l’interesse del discografico romano Franco De Gemini, titolare della Beat Record, con cui inizia una duratura collaborazione che porta alla realizzazione di tre LP, pubblicati all’inizio degli anni ‘80. Si apre per i Cimarosa un periodo di grandi successi. Pippo Baudo li ascolta nella sua “Domenica in” e, dal 1981, li vuole ogni anno ospiti della sua storica trasmissione. Sempre in quegli anni, partecipano alle più importanti trasmissioni televisive nazionali ( “Serata d’onore”, “Maurizio Costanzo Show”, “Buona Domenica” e tante altre) ed ottengono numerosi riconoscimenti. A tutto ciò si aggiungono concerti e tournéé in Italia e all’estero, dove la stampa li indica come gli “ambasciatori della musica mediterranea”nel mondo. Il gruppo non si adagia sul successo ottenuto e alla ricerca di nuove sonorità, attraverso un graduale processo di rinnovamento voluto soprattutto da Peppe Barone, che cura da sempre gli arrangiamenti, giunge nel 1986 alla pubblicazione di “’A strada nova”, un album in cui viene inserito un brano inedito che dà il titolo al disco e che porta la sua firma. Nello spirito di rinnovamento, anche la formazione si adegua, agli strumenti classici - chitarre, mandolino, mandola - si aggiungono le percussioni , con l’ingresso di Gaetano Sica, e due voci femminili. Cimarosa propongono con un nuovo disco, che raccoglie classici napoletani insieme a brani nuovi scritti da P. Barone. Nel 2002 esce dal gruppo il cantante, dopo ben 25 anni di appartenenza alla storica formazione. La separazione da vita ad un nuovo corso per i Cimarosa, con una nuova immagine vocale, che li porta in breve tempo ad affiancare con il loro supporto il percorso di “Italiani nel mondo festival” e alla realizzazione di un CD dedicato al grande Totò, prodotto da F. De Gemini, e presentato, al pubblico di Napoli a marzo 2005 al teatro Sannazzaro. Nel 2005 il si modifica il nome in “Gruppo storico i Cimarosa”, per definire il proprio ruolo e la propria storia, il 2006 vede tagliare il traguardo dei 30 anni di attività, con un concerto al teatro Mediterraneo di Napoli e con la pubblicazione di un nuovo CD, intitolato “1976/2006 ..La nostra storia”. I Cimarosa non conoscono soste, e continuano ancora oggi, con una formazione rinnovata: Peppe Barone chitarra e voce, Nicola Natale basso e contrabbasso, Gennaro Cardone mandolino, Gaetano Sica percussioni, Salvatore Con questa nuova formazione, nasce nel 2015 un nuovo CD, dedicato al grande Peppino De Filippo, contenente 9 canzoni scritte dal grande maestro e presentato al pubblico nel corso di uno spettacolo al teatro Mediterraneo di Napoli. 25 Riconoscimento alla Carriera Riconoscimento alla Carriera Il Giardino dei Semplici Gruppo Musicale L a famosa band napoletana Il Giardino dei Semplici ha festeggiato i 40 anni di carriera musicale con uno spettacolo televisivo dal titolo “BUON COMPLEANNO!”, tenutosi all’Auditorium A. Scarlatti della Rai di Napoli. Ripercorrendo insieme a molti ospiti prestigiosi la sua storia e i suoi grandi successi. La band, alias Andrea Arcella (tastiere, piano, programmazione, cori), Luciano Liguori (basso, voce solista, cori), Tommy Esposito (batteria, percussioni, cori) e Savio Arato (chitarre elettriche ed acustiche, cori), ha proposto dal vivo più di due ore di musica ed emozioni con i suoi brani più popolari (“M’innamorai”, “Miele”, “Tu, ca nun chiagne”, “Vai”, “Concerto in La Minore”, “Angela”, “Una storia”) e gli inediti tratti dal nuovo album da studio “Argento vivo”. Il GDS è una delle realtà più forti e longeve del panorama della musica italiana. Quarant’anni di carriera, 4 milioni di dischi venduti, 1.800 concerti in Italia e all’estero, innumerevoli premi vinti nel corso delle decadi. La particolarità del gruppo è quella di coniugare il pop ed il rock con la tradizione melodica (italiana e napoletana). Le armonizzazioni vocali ed il falsetto corale sono i loro inconfondibili marchi di fabbrica, così come le performance dal vivo energiche e coinvolgenti. La band vanta una partecipazione a Sanremo, tre al Festivalbar e una lunga scia di apparizioni televisive Rai e Mediaset di incredibile rilievo. In occasione dello spettacolo all’Auditorium, Il Giardino dei Semplici ha anche presentato il suo primo libro autobiografico: “Quella sera che inventai il tuo nome” – 1975/2015: 40 anni in musica. Scritto dal giornalista Carmine Aymone, con prefazione del critico Dario Salvatori e quarta di copertina dello scultore Lello Esposito. Il libro, pubblicato da Guida Editori e distribuito da Arnoldo Mondadori, presenta in allegato un inedito disco live (15 tracce), contenente anche una suggestiva cover di “Across the universe” dei Beatles. 26 Lgt. Enrico Giordano Comandante Stazione Carabinieri Casoria N asce il primo di gennaio del 1952 a Monte San Biagio, un piccolo comune in provincia di Latina. Ancora diciannovenne è già arruolato nell’Arma dei Carabinieri e inizia, come tanti giovani, quella gavetta fatta di esperienze e trasferimenti comune a molte esperienze lavorative, ma che nella Benemerita è portata alla sua massima espressione quale palestra per il carattere e la conoscenza. Ercolano, Mestre, Napoli, Bari, Ventotene, Sabaudia, Casoria, Santa Maria Capua Vetere e poi ancora Casoria ma come Comandante di Stazione. Perché il giovane Carabiniere che nel 1971 esce dalla Scuola Allievi CC di Chieti ha intanto arricchito il suo curriculum di progressive promozioni ai gradi successivi della scala gerarchica militare fino ad essere dal 2008 Luogotenente, dopo essere stato Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza. Il suo impegno in campo operativo (conflitti a fuoco e arresti di pericolosi latitanti fra gli altri il manager del noto camorrista Francesco Schiavone, capoclan dei Casalesi) gli hanno avvalso numerosi apprezzamenti e nel 1976 un Encomio Solenne. I suoi molteplici impegni non gli hanno impedito di conseguire prima una laurea in Scienze dell’Amministrazione e poi una laurea di secondo livello in giurisprudenza. E’ Cavaliere della Repubblica e del Santo Sepolcro. A fronte di un curriculum vitae che inorgoglirebbe chiunque, la sua attività in un ambito così difficile come quello dell’interland napoletano è sempre stata contraddistinta da un’aura di modestia e disponibilità che ne hanno fatto un fulgido esempio di quella categoria, i Comandanti di Stazione dei Carabinieri, che dalla fondazione dell’Arma sono spina dorsale della Nazione e “patto di contiguità” fra lo Stato e i Cittadini. 27 Riconoscimento alla Memoria Prof. Claudio Ferone Docente per i dottorati di ricerca in Storia Greca Università Tor Vergata Roma Premio Letterario Internazionale di Poesia I l Prof. Claudio Ferone è nato a Casoria (Na) l’8 dicembre 1950. Dopo il diploma di maturità classica, consegue la laurea in lettere classiche presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” con una tesi in Topografia storica della Campania e della Magna Grecia (“La limitatio agraria e l’ager Campanus”, Relatore Ch.mo Prof. Alfonso de Franciscis). Superato il concorso per l’insegnamento delle lettere classiche nei Licei, viene chiamato a svolgere tale compito nel liceo classico di Stato annesso alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli. Nel 1978 inizia la sua attività didattica e scientifica quale collaboratore presso la cattedra di Storia Romana dell’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, allora diretta dal Prof. Giovanni Vitucci. Nel 1986 partecipa al concorso nazionale ad un posto di “alunno” presso la Scuola di Storia Antica annesso all’Istituto Italiano per la Storia Antica in Roma, risultandone vincitore. Nel 2000 vince il concorso di idoneità a Professore ordinario per l’insegnamento della Storia romana. Nel 2001 viene chiamato dalla Libera Università Maria Santissima Assunta come titolare della cattedra di Storia romana, ivi insegnando anche Storia greca. Dal 2001 è Presidente del corso di laurea in Lettere, dal 2003 Vice – Preside e, dal 2007, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 2007 diviene membro del Collegio dei Docenti per i dottorati di ricerca in Storia greca presso l’Università Tor Vergata. Si spegne in Genzano di Roma il 17 luglio 2008. Nel 2013 è stata pubblicata la raccolta degli Scritti Minori, presentata sia alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli l’8 novembre 2013 che alla Libera Università Maria Santissima Assunta il 16 gennaio 2014. Nell’ambito dei numerosi studi condotti dal Ferone, si ricorda la ricerca lasciata alla sua terra natia con il volume dal titolo “Le origini del culto di San Mauro Abate a Casoria. Ricerche sull’area nord orientale dell’Ager Neapolitanus dall’antichità alla conquista normanna di Napoli”, nel quale, attraverso uno studio scientifico, lo storico dell’antichità ha fornito un contributo di inestimabile portata al recupero, per i cittadini di Casoria, della loro identità storica. 28 29 Sezione Autori Affermati Angela Migliozzi - Primo Premio Dimmi di si Guardiamoci negli occhi amore mio e diamoci la vita ne faremo una favola. Prestami la tua anima e sarà una poesia dimmi, dimmi di sì volami in mano. Sarò dietro di te a raccattare i fiori che perderai fuggendo. Saranno neve e pioggia i tuoi racconti ed i ricordi si scioglieranno al sole. Dondola insieme a me sull’altalena delle meraviglie tieni strette le mani sulle corde dei sogni. Afferreremo a volo i desideri sarà aria leggera la vita che vivremo allarghiamo le ali ci sta aspettando il cielo. Marisa Cossu - Secondo Premio Sento che un giorno Ugo Evangelista – Terzo premio Una raccolta di versi, che sa di antico e moderno, di passato che riaffiora nel presente e di presente che rimanda al passato.E’ la poesia dei luoghi, luoghi riportati a nuova memoria; la poesia dei personaggi che l’autore anima e ravviva dandogli come energia la sua energia, come pensieri i suoi pensieri e li innalza al ruolo di protagonisti. E’ la poesia dei “detti”, della parole che rischiano di annullarsi e scomparire dissolvendosi nel disuso di oggi. E’ anche, e soprattutto, la poesia della nostalgia e della speranza insieme e, in un certo senso, quella della contraddizione, com’è giusto che sia, perché l’uomo è contraddizione e non solo nel confronto tra quel che pensa, dice e fa, ma anche tra quel che vorrebbe essere e quello che è.Sono versi da gustare e riflettere, coloriti di tanta abruzzesità peligna. Sento che un giorno stringerò la terra nella pausa del sonno in fredde mani dove il buio perenne già mi afferra e già discende il gelo del domani. E tu sarai nei fili d’erba nuova sul mio corpo di materia verde, ti chiederai quale velata prova unisca ancora ciò che poi si perde. Io ti vedrò dal tempo consumata con altri occhi d’invisibil forma come falce di luna inabissata. Tu seguirai colei che non ritorna senza voltarti a scorgere la luce della fiamma solare che mi adorna. 30 31 Sezione Autori Affermati - Premio della Critica Luigia Paglia Una raccolta che è la summa dei viaggi interiori che l’autrice ha vissuto nei cinque anni che precedono la stampa del libro. Un percorso di riflessione e di ricerca attraverso i mille spunti della sua vita quotidiana. Il tempo, passato e presente, come filo conduttore per diramare emozioni legate ai mille aspetti della vita di una donna. L’osservazione della natura circostante nei cambiamenti della stagione, come metafora della vita. I sogni della giovinezza e le disillusioni dell’età matura raccontati con versi musicali, spesso in rima, che cantano un mondo intero. La prima poesia della silloge “E ti racconto “ rivela la voglia di raccontarsi, accettando il rischio di mettersi a nudo senza timore di mostrare le proprie fragilità. La necessità di comunicare si rivela alla lettura di ogni singola opera che segue. 32 Alessandro Iovino - Premio della Critica Ieri, oggi e per sempre … Carlo Caruso Ad un eroe sconosciuto I tuoi occhi mi parlano d’amore scorgo in essi l’infinità dell’oceano, il bagliore della luna Senza alcun futuro era il mio cuore prima che tu mi deliziasti con il tuo amore In quel lontano giorno notai il tuo candore ti ammirai in tutto il tuo splendore e sognai di vivere tutta la vita con te! Credevo fosse un sogno, una dolce illazione invece ora sei parte di me il tuo profumo mi invade delicatamente come potrei vivere senza il tuo incanto! Nel frastuono della vita la tua voce mi sussurra parole dolci leggere ma pur profonde … entrano nel mio cuore esse son cariche d’amore! Averti accanto e sapere di volare alto insieme, mano nella mano ed attimi di eternità avvolgono il mio essere … E’ come un fiore nelle mie mani il tuo cuore … ti prometto: io ti curerò con amore! Tutto si ferma, tutti tacciono, c’è il silenzio Ascoltate i nostri cuori fondersi in un’ armonioso battito, in una dolce e soave musica, il cui maestro supremo è il nostro Dio! Nella piazza di borgata di una Roma anni 70, c’era un vecchio che curava di far crescere qualche pianta. Innaffiava gli alberelli tra la polvere e il cemento, poi, contento, andava via a giocarsi all’osteria un quartino con gli amici, pure loro tutti antichi. Più crescevan gli alberelli più quel vecchio s’incurvava, poi lui, persi i suoi capelli, col bastone camminava. Dopo non lo vidi più: ma levai la testa in su E ammirai le verdi chiome che quell’uomo, senza nome, lasciò in dono al suo quartiere ignorato dal Potere. Poi ci fecero i lavori, quei magnifici assessori Con le fasce bandoliere e una faccia da sedere, celebrando con la festa quell’appalto con la “cresta”: gabinetti, sottopassi, le stradine con i sassi, cose senza utilità, fatte solo per pappar. Mentre gli altri fanno festa, guardo su, alzo la testa: fra le verdi e vaste chiome vedo l’uomo senza nome che passeggia, col sorriso, fra le piante in paradiso. Sezione Autori Affermati - Premio del Sindaco Angela Maria Tiberi Reyhaneh Jabbari Pietro Valle Amore per una rosa Sei la nostra eroina. Tutte le donne del mondo ti onorano. La tua vita l’hai donata alla giustizia, per riscattare la donna dalla brutalità umana, priva di dignità. Sei la nostra fata buona. Hai donato i tuoi organi ma sei rimasta donatrice anonima. Appartieni al Regno dell’Amore, dove l’uomo malvagio non può entrare, se non si converte ai valori della Fratellanza e della Santità. Viva la donna. Viva la sua femminilità a cui dignitosamente appartiene. La tua ultima frase è stata socchiusa nel cuore di tua madre: “Lascia che il vento mi porti via”. Dopo c’è stato eternamente il silenzio. Dolce volto stampato nei cuori dell’Umanità. Resti e magnificamente sarai l’eroina del cuore compassionevole, capace di perdonare il proprio assassino, riconciliarsi con il suo nemico convertito all’Amore, l’unico sostegno della misera vita destinata all’oblio. Un giorno d’estate mentre curavo il giardino, tra gli splendidi cespugli una rosa appariva. Incantato dalla bellezza, la presi tra le mani e raccontò ai petali di un luogo fatato. Ma il tempo passava, un altro autunno arrivava, cadevano a terra le prime foglie ingiallite lasciando piano piano l’albero spoglio. Un forte vento si alzò quella sera, guardai il fiore che lentamente appassiva. La strinsi forte al petto, accarezzai i petali vellutati, la rosa appariva come una pallida luna, che nell’infinito cosmo perde i suoi raggi. Oh! Fiore della mia vita non morire! Tu, che avevi sentito questo cuore che bruciava di una incandescente fiamma, nell’oscurità ti, avvolgeva di calore e di sincera luce. Un gelido freddo sentivo nell’anima, il fiore preferito moriva tra le braccia. Ricordo di aver sofferto tanto, non ho amato nessun fiore all’infuori di una deliziosa e profumata rosa. Legato ad una foglia, e ai primi canti d’amore, ogni dì mi reco in quel luogo pensando a quell’unico, perduto amore. Franca Bassi Er sole Quanno nun è nuvolo giochi a nisconnerella fra er fusto e le fronne. Sei granne granne e ‘gni vorta metti l’abbito più bbello. Me fai l’occhietto e lemme lemme te nisconni fino ar ggiorno dòppo dereto l’orizzonte. Quanno dorce te risveji accarezzi de core li fiori e co amore baci e scalli le pietre de casa mia. 33 Sezione Autori Affermati - Premio del Presidente Sezione Autori Affermati - Premio del Sindaco Tiziana Romanelli Il Passato Conny Tommasone Bertucci L’io poeta Adalgisa Licastro Nel buio della notte Il passato si veste di ricordi di emozioni e sensazioni di tutto ciò che è stato.. In ogni persona che hai incontrato in ogni luogo che hai visitato in ogni oggetto che hai acquistato rivive il tuo passato In una fotografia, in una poesia in una antica melodia in un sogno mai realizzato rivive il tuo passato In un albero nell’infanzia piantato rivive il tuo passato pensi al bambino che eri all’uomo che sei diventato Pensi alla curiosità che avevi a tutto ciò che nella vita hai imparato a tutto ciò che hai avuto a tutto ciò che hai dato Pensi alla tua famiglia a quanti ti hanno amato il mondo è cambiato! Caotico e inquinato dall’odio dalla corruzione, dalle guerre dilaniato e sempre più spesso ti rifugi nel passato! Il tempo non ha sfiorato la tua bellezza. Sei sempre bella con le tue rughe che sanno di vita, con la tue mani che sanno di nostalgia. Fruga nel mio cuore vedrai ancora quel ragazzo sognatore che ti ha fatto volare. Corriamo un’altra volta nel bosco delle fragole a colmare il cesto dei ricordi. Un’orchestra di cicale suonerà per noi, un coro di farfalle canterà in concerto e l’io fanciullo dipingerà con i pennelli dell’amore. L’io saggio proteggerà la luce dell’ultima candela, l’io poeta ti darà una rosa e ti stringerà la mano per raccontarti la strada conosciuta insieme. Sola, nel buio della notte che ha divorato il giorno, sento il fischio del vento sulle cime dei pini, e l’agitarsi lento delle ginestre in fiore. Ora il respiro della natura viva, mi tiene desta e mi consola. Non sono sola, dico, se tutto si muove intorno a me! Sospira il mondo insieme al mio respiro e, lontana dal brillio del sole che confonde ed acceca, i miei pensieri affondo nell’anima vibrante di desii, e lascio riaffiorar quella parte di me che muta resta nell’affannoso peregrinar del giorno. Nel buio che più fitto appare al chiuso delle stanze, immagini serene e turbamenti s’affollan nella mente ottenebrata che il sonno invoca con pietosa cura, poi nel ricordo di tenerezze antiche, l’ansia del cuor si placa. Le palpebre abbassate nell’ombreggiar di ciglia, lasciano agli occhi visioni sconosciute, mondi lontani, nascoste realtà. Tutto si quieta alfine in quel passaggio che più non sento, sì come un dolce morir che il cuor non riconosce, e cadenzato batte nella sicura attesa del ritorno del giorno. Enea Di Ianni Le cane Ce sa ca è l’anemale cchiù fedele: da quande la nature l’ha criate, le cane nen c’è mai rabbellate a le patrone si’, buone o crudele. Ricche o pezzente, glie remane amiche, cuntiente nghe n’avanze de menestre o ne tuozze de casce. A la fenestre j’uocchie puntate pe’ sentì le fischie. Cuscì Frangische éve secure i cierte: N ce stane Criste, ‘n ce stane Madonne… le cane mi’ ‘n ce sposta da mi’ attuorne!I ce ne jeve nghe Macchione spierte. Ne juorne che Giuanne, nghe n’ussitte, fece cagnà a le cane direzione i ce le traspurtì a le padiglione, Frangische restì male, suole i zitte. Le so’ capite, disse a la cumbagne, quela ch’éve ‘na vote “devozione” pure pe’ i cane, mò, è n’ “opzione”: le patrone sta’ suole andò ce magne! 34 Teresa Cuomo Silenzi Hei! Si dico a te! Guardare altrove non ti fa più uomo! Lo senti il grido di dolore Il male e qui e tu lo ignori. L’omertà non premia, ti frusterà ogni qualvolta .. guarderai negli occhi un bambino. Lo stesso che gridava aiuto, ma tu eri sordo. Ferma la mano di quei bastardi, di chi trafigge con la violenza un corpo bello. Fragile e indifeso, che alla sua prigionia si ribella. Lei, lui e un’altra ancora, saranno marchiati, dalla tua indifferenza, e credimi, sarà più dolorosa della violenza stessa. 35 Sezione Autori Emergenti Sezione Autori Affermati - Premio del Presidente Kitty Vinciguerra. Le liriche di Una carezza al cuore di Kitty Vinciguerra abbozzano con sapienti pennellate oggetti, personaggi, luoghi, portando con sé un filo conduttore: ogni cosa rievoca storie d’amore e passione intense, fino a guidare la mente ai particolari dell’amplesso, con misurata ed elegante sensualità. L’autrice fa vivere al lettore briciole delle numerose storie appassionate che, nella sua vita, ha vissuto, sperimentando tutte le sfaccettature del rapporto d’amore di una donna con un uomo, percorrendo la mai facile via del cammino a due con lucida consapevolezza e assolutezza, con protagonismo. Grazie alle parole e alla naturale musicalità dei suoi versi poetici, la poetessa immortala e condivide gli attimi sublimi, le sofferenze, eleva a simboli gli oggetti che di quegli amplessi furono protagonisti usando la forza primordiale e ingenua, ma efficace, dei lirici greci, di Alceo, Saffo, Anacreonte, dei loro inni alla vita e alla giovinezza intese come esplosione dei sensi e della natura. Michele Magri Terra di sole e odio ( Iraq ) Via col pensiero da quella terra, terra di fuoco e amarezze, terra fredda e gelida... Gioia, amore, essenze di vita, sepolte e mai più ritrovate. Speranza caduta sugli uomini come lama rovente; speranza vaga, occulta, inerme, vista con iI occhi impauriti di m bambino innocente. Ma io vorrei poter portare uno sprazzo di luce nel cuore di quella gente, ma sono solo un granello di sabbia spazzato dalla furia del vento, quindi mi affido a Dio, che possa con la sua Volontà salvare gli umili! 36 Nicola Angelo Pezzoni - Primo Premio Disegno d’amore Disegnando le vie d’un cuore si libra quel nitido d’amore sbiadito… ..S’incatena un fior colorito. Se ci fossero più abbracci ci sarebbero meno attriti.. Marcello Di Gianni - Secondo Premio E’ buio in fondo all’anima E’ buio in fondo all’anima – un verace torrente di tristezza attraversa le sue fragili insenature. Forse non rivedrò più la tempesta delle onde la rugiada appesa agli alberi. Attendo il passar delle monotone ore e un altro giorno e un altro tramonto in una serie infinita di ripetizioni già viste; pure ora non comprendo più il mistero di questo turbinio di malinconia, se è il sibilo del vento o il silenzio delle lontane praterie sulle quali tintinna ancora l’erba del crepuscolo. E’ buio in fondo all’anima; i fiori mi sospirano addii tra le pene della notte, perch’io mai più rivedrò il paese natio e la nebbia dei vicoli che pareva bianca vertigine. Un mortal sospiro come un’eco avverto giungere oltre questa siepe: il mistero del vento che grave sull’anima mia o forse la bianca cecità dei fiori in primavera. Tra mirti e alti cipressi si erge un abbozzo di luna come il riflesso di una rosa bianca in uno specchio d’argento. E’ buio, è buio; e tra gli striduli guaiti degli uccelli stendo nel cielo fiordalisi di versi. Saporito Margherita – Terzo Premio Ancora vita… Materia sposò vuoto, sogno prese forma. Tenero il vagito, l’anima vibrò. Dolce melodia che accarezzava i cuori, ricongiungendo il cerchio… E vita all’ infinito… 37 Sezione Autori Emergenti - Premio del Sindaco Sezione Autori Emergenti - Premio della Critica Grazia Tagliente L’autrice ha preso per mano la propria vita costruendole una “casa”, una silloge, che racchiude tutta la sua esperienza, il suo dolore, la gioia, l’amore e la passione. L’opera è un viaggio, un lungo cammino nelle emozioni, dove si naufraga, s’affonda e si riviene a galla. Lo si fa con coerenza, con caducità, con dolore ma anche con forza. E mai nulla è fittizio o irreale, ma è pulsante, profondamente intimo, sconfinando nella grandiosità dell’esistenza con un algoritmo vitale straordinario. Il cammino tra un verso e l’altro è sicuramente un susseguirsi di emozioni, lanterna che illumina, freccia che scocca. Sin dal punto di partenza è Poesia che si spande con forza e vibra lungo tutto il percorso, parola per parola. Iole Testa La Grande Strada della Condivisione M. Rosaria Franco I resti dell’inverno Ho viaggiato e conosciuto i miei fratelli di altre terre Fratelli di pelle diversa dalla mia ma dal colore del sangue come il mio Ci siamo guardati negli occhi Avevano la stessa profondità magica dei miei Parlavano, sorridevano e piangevano come i miei. Nei sobborghi ho percepito il vero senso della vita Un fremito di gioia a me sconosciuta ha accarezzato tutto il mio essere nel toccare le scarne e ruvide loro mani. Mi trasmettevano la scintilla d’amore della fratellanza. Ci siamo riconosciuti figli di uno stesso Padre. E nell’attesa di ritornare a Lui seguiamo il percorso di Luce che Egli ha segnato con il rosso del suo Amore per noi La Grande Strada della condivisione dei beni che appartengono all’intera umanità. Incontrerò la tua ombra solitaria sotto cieli plumbei e nuvole di guerra. Allungata sulle pareti di case dalle pietre sgretolate. Nell’odore di freddo umido e di rancido che esala dalle crepe. Incontrerò la tua ombra nel frammento di un arcobaleno, tra i riflessi di una pozzanghera sull’asfalto nero e lavato dalle lacrime. Sotto altari nudi e profanati, afflitti dal pianto querulo di livide preghiere. Incontrerò la tua ombra ballare tra i fantasmi nell’argenteo cerchio della luna che oscilla come un pendolo nel buio della notte. Udrò il fragore di bombe lontane e l’eco dei rintocchi di pesanti campane che scandiscono le ore vuote di Gerico e Damasco. Incontrerò la tua ombra tra lancette che affettano il tempo. Tic tac. Tic tac. L’eterno sgocciolio nero di sangue che stilla appiccicoso dall’ago dei minuti, logora la mente, la carne, lo spazio. Ogni cosa in un’infinita condanna. Canta, danza la tua ombra sui resti dell’inverno. Sulla morte si posa l’ombra di una farfalla. Antonella De Rosa Libere emozioni M’affiora alla mente morbida la rugiada che gocciola, slitta, derapa sul finestrino di un treno repentino. Battito di ciglia impercettibile ticchettio di lancette segnano l’altalena incessante tra notte e giorno che indietreggiar non sanno. Nembo di cielo e gorgoglio di tetti, l’arcobaleno rasserena tutti. Come sorridi al pianto dopo una gioia impensata. Amalia Varone Io sono Sono quell’aquila in volo e il terso cielo che solca sono il caldo tepore del sole al mattino che si innalza sulla vetta Sono il flutto della sera che si infrange sulla riva sono il bisbiglio il chiacchierio e anche quella voce da cui scappi ma che ascolti Quando il cielo si fa grigio sono la mano che cerchi e stringi quando perdi la strada sono il soffio leggero del vento che ti sostiene E l’ombra al tramonto che accompagna il tuo andare sono quella nenia leggera che coccola il tuo riposo Sono il tuo ieri il tuo presente il tuo domani Sono la tua anima.. e ti accolgo. Michele La Montagna L’infinito Se ho visto la rondine ritornare e con essa la primavera, il giorno finire e all’alba riapparire, se ho visto passare le stagioni ed ogni tramonto lasciare emozioni, il sorriso d’un infante e una madre ancor più contenta, se ho visto bambini prendersi per mano e giocare insieme, l’aquila volare fiera e la formica indaffarata, se ho visto l’umanità nella gente e il cielo aprirsi sopra di essa, la gioia nell’insolito e afferrare l’attimo irripetibile, se ho visto la vita dare altra vita e nell’aria accendersi la speranza, parole cantare la libertà e le stelle brillare, se ho visto la luce di Dio riflessa sul mondo e il sole risplendere anche per me, il tempo addolcire il mio tempo e la tua mano stringere la mia mano, ho visto... l’infinito. Marianunzia Masullo è nata a Napoli, ha scritto L’anima allo specchio raccolta di poesie e pensieri, che diventa un viaggio nei ricordi e nella riflessione, lei stessa scrive: In questo deserto, siccome in molti modi si soffre, così in molti modi si ha sete. In molti modi ci si stanca, e in molti modi si ha sete di quella incorruttibilità che non conosce stanchezza. Dalle Esposizioni sui salmi di San’Agostino Vescovo (En. in.Ps. 62,6) 38 39 Sezione Autori Stranieri Sezione Autori Emergenti - Premio del Presidente Mariella Cuoccio La silloge comprende 54 liriche nelle quali finisce per rotolarci inesorabile la vita tutta, con i silenzi dell’anima, con le cicatrici dei ricordi, con l’amore infinito dei genitori, con la nostalgia per i nonni, con i sogni dolcissimi di un bimbo appena nato, con le istantanee catturanti delle città visitate e vissute, con i ritratti fascinosi dei personaggi ammirati. Ed infine su tutto, il filo conduttore è sempre uno: L’amore Alfonso Severino Margherita Paola Capocelli Ricominciare Dove sono le mie gambe di sole nessuno cammina la mia nostalgia solitudine che spazza i ricordi Pena e ferita senza sutura, la vita. Il mondo offese senza confessioni precipitati giorni dell’inganno e del disamore arida gemma ai rami sospesa Margherita piange il silenzio del cuore. Ha occhi gonfi di foglie e di vento sogna pensieri d’amore le dico – vengo dai campi. Da rugiada in forma di pianto da lune innamorate e, come te sogno pensieri d’amore. Dolcemente , ripongo le tue tracce per nulla lievi, per incidere qui ed ora nuove strade , condurre lontano la mente, non smettere di buttar giù parole a mezzanotte, salutare I primi secondi di una nuova luna, per mai dimenticarti. Così, assorta, mentre sei ancora qui a vagarmi dentro, con un infinito silenzio che mi percuote il cuore, senza possibilità di salvarmi, che mi accarezza la solitudine, con la freschezza dei ricordi di un nulla divenuto tanto, divenuto rimbombo, divenuto lacrima non vista, essenziale assenza del mio presente, dove sto, vivo e respiro con tutto il cuore possibile, con la mia mente orfana di te. Blue Flowers Mi ritroverai MI ritroverai ogni volta che, il mio nome riaffiorerà nella tua mente. In quel vento di primavera che accarezzerà l’erba cullando amorevolmente delicati fiori. Mi ritroverai in quel calmo e azzurro mare d’estate che accoglierà un romantico e rosso tramonto. Mi ritroverai in quelle stanche foglie dagli autunnali colori,che nostalgiche, saluteranno gli spogli rami. Mi ritroverai, quando la neve imbiancherà ogni cosa, ed i tuoi silenzi si alterneranno a confusi ricordi. Mi ritroverai in quei viali innevati dove chiare impronte ho lasciato, e... dietro quella lacrima,trattenuta per orgoglio, nasconderai il rimpianto 40 Alfonso Luciano Resto con me ….. E’ da tanto tempo che desideravo scrivere di noi, lontano da te non è vivere ma è solo sopravvivere. Ritornano i ricordi ….. ti sento ansimare sotto di me, il profumo della tua pelle inebria i miei sensi, si fondono i nostri sessi nell’oblio dell’amore, le tue carezze sollecitano il mio cuore. Pensare al tuo corpo sinuoso mi rende un pò nervoso, era bello specchiarsi nell’azzurro dei tuoi occhi, mentre i tuoi capelli biondi si perdevano nel vento. Ho nostalgia di te e dei tuoi se, il tuo sorriso è accattivante ma io non sono più il tuo amante. Ho paura di innamorarmi di nuovo, perché in me c’è ancora qualcosa di te. Anche se ora condividi con un altro la tua vita e rimani mia soltanto nei sogni, io mi sento legato ad ieri e resto con me ed i miei pensieri. Primo Premio Ana Stoppa São Paulo - Brasile Semplicità Nella emozione del momento tra lacrime di allegria Sento aggirare la nostalgia di tanti che già se ne sono andati Percepisco il corso degli anni portar via senza pietà il tempo Fra prove e sfide, routine di amori vuoti. Al firmamento che brilla chiedo la benedizione come figlia Ai miei genitori che già sono andati, per l’amore ricevuto Girotondi di felicità riempiono di pace la retina Mi posso vedere adolescente, o inquietante bambina. Negli abbracci perduti che mescolavano di freddo i giorni Nacquero rose brillanti profumate di sapienza Messaggi di amore e fede fioriscono in tante poesie Esperienza della serenità nei giardini della solidarietà. Innalzo gli occhi al cielo dove le risposte incontro Riscatto di disincanti, scopro il dolce incanto Di condividere l’armonia, la pace, il pane, l’amore Di seminare la semplicità come ci insegna il Creatore. Secondo Premio Maria Elizabeth Salmeron Zamarra Montreal Canada Quebec Por un deseo Me sorprende la noche, casi todo el día lo paso pensando en ti, tu ausencia me asfixia y me causa dolor, es que me desvelo porque me falta tu amor... Aun no me acostumbro a tanta soledad y la distancia ...Porque ya no estàs. Soportar el frió de esta lejanía; entre tantos amaneceres en mi vida faltas tù. Tù nunca sabrás lo que por ti lloraba, lo que mi alma sentía cuando no te tenìa, cuando tù no estabas. Llegaste cuando màs te necesitaba, sè que me amabas y que yo te iba a enamorar, como me siento yo, ahora sola, alejada, sè que tù te sientes igual. Tù eres la rosa que yo màs quiero, Con tu aroma, de llanos y potreros, bellos con el sonido de tu risa, me encandece, me encanta, que en tus besos bañarme quiero. Regresar a visitar, tù me das mi sendero. Así que cierra los ojos y solamente pídeme un beso, deseo, libertad Paz y progreso. Porque a ti, te reserva el deseo. Te cuida y te dará consuelo, al salvarte de todo mal que en mis oraciones le pido con tanto anhelo. Me siento muy sola, me siento que muero, al ver como sufres a distancia y sin consuelo. Me siento muy triste de no poder tocar tu pelo, estar cerca para acompañarte en tus pensamientos. y de pensar que nunca podre sentirte como antes, te quedas por siempre en mis sueños. No quiero, que pase màs el tiempo, no quiero alejarme, a tus brazos regreso, besarte, acariciarte y eternamente quedarme. Por favor, no te enfades, mi amor, de mi no te apartes. 41 Sezione Autori Stranieri Sezione Autori Stranieri - Premio della Critica Begoña Rodriguez – Terzo Premio Gijon – Asturias España Abdelmajid Benjelloun Rabat – Marrocco Inizio di un nuovo giorno Un enfant demandera à Dieu de donner à deux ruisseaux du Paradis les noms de Caresse et d’Immobilité. Pour communiquer avec autrui, il faut lui ouvrir sa respiration. Les miradors les plus terribles qui surveillent l’homme, ce sont les mots, ses propres mots. L’homme peut écraser une pierre à sa guise; mais il ne peut prendre en main sa destinée. S’il n’y avait pas en toute chose maints impossibles, il n’y aurait pas de possible. Chaque matin en sortant de chez moi, je retrouve mon ami le ruisseau, prodigieux d’inexistence. L’éternité s’introduit sans cesse dans le monde par des fissures: les silences. Dans la guerre on verse le sang et dans l’amour sa respiration. Qu’est-ce qui est plus grave? Les mots ne meurent que lorsqu’ils sont employés par les hommes. Après la mort, on a tout le temps de paraphraser le silence. Mourir c’est tout simplement laisser le monde sous le paillasson de l’infini. Si Dieu voulait de moi au Paradis, je lui demanderais une maison traversée par un ruisseau. Au relais du vent une tempête change de chevaux. Un bambino domanderà a Dio di donare ai due ruscelli del Paradiso i nomi di Carezza e Immobilità. Per comunicare con l’altro, bisogna aprire il suo respiro. Le guardie più terribili che sorvegliano l’uomo, sono le parole, le sue proprie parole. L’uomo può schiacciare una pietra a suo piacimento, ma non può prendere in mano il suo destino. Se non ci fossero in tutte le cose i molti impossibili, non ci sarebbe il possibile. Ogni mattina uscendo da me stesso, ritrovo il mio amico il ruscello, prodigo di inesistenza. L’ eternità si introduce senza sosta nel mondo attraverso delle fessure: i silenzi Nella guerra si versa il sangue e nell’amore il respiro. Quale cosa è più grave? Le parole non muoiono che quando sono impiegate dagli uomini. Dopo la morte, si ha tutto il tempo di parafrasare il silenzio. Se Dio mi volesse in Paradiso, gli chiederei una casa attraversata da un ruscello. Morire è semplicemente lasciare il mondo sotto lo zerbino dell’infinito. Nella stazione del vento una tempesta cambia di cavallo. Per alcuni spunta con gioia, Si tratta di un nuovo modo di iniziare. Altri la guardano con speranza, Alcuni la guardano tristemente E ci sono quelli che non sanno dove guardare, Senza capire perché, Ma come si insegna a guardare, Quando hanno rotto la loro vita, Le loro anime sono a pezzi Senza questo, la possibilità di un futuro, Penso e ho messo sulla pelle, Cerco di stare al suo livello, Come pensano queste persone Cui sono state derubate di tutto ciò che possedevano. Come guardano queste persone sfortunate, Come si guardano negli occhi con i loro figli, Per dirgli che oggi non c’ è il pane. Come si raccolgono tra le loro braccia per il comfort, Perché è l’unica cosa che può dare loro, Ora che diciamo loro, Nella loro vita reale e crudele, Un nuovo giorno inizia ed è vero, Chiedo un bel pensiero per confortarli, Dare via un pizzico di luce per tenerli al caldo, Una preghiera di benedizione per far capire loro, Che in questa vita niente è eterno. Anna Esposito Canada Identità Via Giuseppe Rocco, 16 - 80026 Casoria (NA) Italy Tel/Fax 081 7364441 42 Song, testarda, dura e capa tosta ma, vera coraggiosa e onesta ‘a vita mia è stata ‘na schifezza ho combattut sempe p’’a raggione l’onore è stato sempe a mia altezza nun me vergogn si so fatta a faccia tosta song capace a intuire ‘a gente bona I malament’ ‘e scart ’a dint’ ‘a lista. Me serv a campà in pace cu cireviell picchè ‘a notta io pozz’ durmì felice nun c’è spazio attuorn a me d’ ‘e mal linque, c zunzurrian sempe su ‘a brava gente. Ma so sicura ca verrà pe loro ‘a fine quann’ cu ‘e piedi stanno tuccann’ ‘a fossa. 43 Sezione Autori Stranieri - Premio del Sindaco Maria Cofàn Ha scritto per anni nel silenzio, fogli sparsi, nei momenti più disparati, é scesa e risalita nei fondali dell’anima, volando e camminando per le vie del cuore. Strada facendo tanti di quei pezzi di carta sono andati persi, altri sono ancora in fondo al suo cassetto e ora li trova qui, a parlare della sua anima per chi come lei ha fame di dire e di dare. La poesia non si ferma in queste righe, vuol venire con te, vuol far parte dei tuoi ricordi, dei tuoi pensieri: per un’istante, è emozione che percorre ogni via della mente. Svitlana Kostjyk Любов, лише любов врятує світ, Цей дивний світ з пожарищами й війнами... І Божий слід, глибокий Божий слід, І світло за відчиненими вікнами... І милосердя тихе, мовчазне, І співчування до живого й сущого... А все лихе мине, колись мине Несемо хрест тяжкий задля грядущого... Де буде мати , сонячна, як день... І добрі люди, дивом зачаровані, І зорепад нечуваних пісень... І почуття, Всевишнім подаровані... Sezione Autori Stranieri - Premio del Presidente Talla Kanteye - Dakar Senegal Il mare non ha rami su quali aggrapparsi.* Angelica Loredana Anton - Iasi – Romania Lo spirito del desiderio Il mare non ha rami su quali aggrapparsi Il mare è un infinito spazio e sconosciuto da non avventurarsi. Il mare è come il detto: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Il mare è una grande bocca che mangiare tutto cio che è dentro di sè. Il mare è buono ma ogni tanto è aggressivo e violento. Il mare è l’incubo che disturba il sogno di ogni avventuriero. Il mare ha spezzato il sogno e il futuro di tanta gente. Il mare è forte e schiaccia ogni barcone che lo sfida. Il mare si controlla sè stesso, non è controllabile dall’altrui. Il mare non è nostrum ma è proprio suo. Il mare è potente e chi lo sfida diventa impotente. Il mare annega, barconi e nave, a maggior ragione l’uomo. Il mare è un animale forte, l’uomo un animale indolente e debole. Chi sfida il mare, sarà sparito dentro il mare. Quante salme sono smarrite in mare ? Quanta gente uccisa dal mare ? Siccome non sapremmo mai rispondere in modo preciso a queste due domande. Congiungiamo gli sforzi per vincere questo fenomeno ! Basta il mare nostrum ! Basta il mare nostrum ! Viva l’emigrazione legale !!! *Il mare non ha rami su quali aggrapparsi è un detto senegalese. Il mio spirito,ancora lotta e persiste dentro il fondo duro e forte come una rocca, di quel desiderio profondo. Come un fiocco di neve che si scioglie in acqua pura, così,pure il soffio breve del spirito,diventa natura. Come una goccia di pioggia che cade,poi la terra tocca così,la mia anima ondeggia balla e con cuore mi porta. Dentro il cristallino mare, sentire su di me,il vento continuando qui,ad amare te!Mentre mi fermo e attendo. Una stella verde brillante i miei capelli,dolce sfiorerà ed io mi trasformerò in un diamante quando il mio spirito,ti lascerà. traduzione Oh Love, I know that you will save the world, This strange old world with wars and blazes’ meetings... And sign of God which is so deep and bold... And light so bright behind the windows’ leading... And silent clemency which was just hushed… And sympathy for living things and matters... Yet what is evil passes us unrushed... We carry crosses made for worse or better, Where mothers will be sunny… like a day... Good people fascinated by a wonder... And falling stars of songs unheard and great... And feelings given by my Spirit’s Founder... 44 Ana Caliyuri Argentina Bianco Spirito Al mare un dettaglio per coniugare nello stesso senso. Come se fosse mistero un faro che ci mantiene uniti come l’infinito denudasse la sua vittoria sotto il biancore del nostro spirito. Juan de la Cruz Aguilera Tarija Bolivia PENSAMIENTOS Recorrer tu cuerpo con mi imaginación, es pasear el universo en toda su inmensidad. Acariciar sutilmente tu piel, es como el suave roce del ala del colibrí sobre el frágil pétalo. Respirar tu aliento, es sentir el fuego ardiente de lo que tú ocultas en tu intimidad. Tocar con mis manos imaginariamente, cada lugar secreto de tu insondable cuerpo. Y con mis pensamientos conocer tu intimidad, explorar cada paraje oculto en tu corazón. 45 Sezione Giovani Autori Sezione Giovani Autori Lorenzo Corgiat Mecio - Ciriè (To) - 3° Premio Sogni Primo Premio Lupin III – Potenza Affrontare la vita senza paura Guardo i tuoi occhi brillare lassù, tra il cielo e la luna, tra il mare e la natura. Non so se sarò mai in grado di apprezzare il tramonto, i colpi della vita mi distruggono, come le onde del mare che si infrangono sulle rocce, sgretolandole. La vita è crudele e dura ma io non devo aver paura 2° Premio – Silvia – Pontremoli (Ms) Il coraggio di una mamma Adesso io sono qui dentro, ma solo a loro due penso. I due piccoli frutti del mio amore, a cui penso davvero a tutte le ore. Il mio corpo da loro è lontano, ma il mio cuore gli tende la mano. Ed il mio desiderio più grande, e che di notte mi invade la mente, è di stare con loro abbracciata, dimenticandomi di tutta la gente. Voglio con forza che quel giorno arrivi, lo sogno ogni notte nel tempo che vivi. Ed allora parlerà solo un abbraccio, la forza dell’amore, di una mamma il coraggio. Fiammiferi ebbri di luce insidiano Il grigio torpore di vite apparenti. Attimi fatui scintillano brevi, dissolvono, forse, ma resta un sospiro di cenere nella tremula mano. Tesse Penelope, di nuovo la tela. Trame intricate di un velo arcano che avvolge pesante e sopprime ogni flebile fiato. Forse. Stride, d’un tratto, il prode arcolaio si piega sul fianco, sussulta... Depone le armi, si arrende scavato dalla lama lucente di quel piccolo tarlo. Immobile attesa. Crisalidi incredule di fronte a quel filo finalmente spezzato. Mani ebbre di vita s’infilano avide a scavare le tasche, a cercare, ancora, un fiammifero nuovo. 4° Premio della Critica Miriam Elia Maio – Foggia Riflesso di te Dovresti ammirarti nella mia testa, Preferiresti te ad altri mille paesaggi mozzafiato, Perché sì, tu “mozzi” il fiato e nessun potere è in grado di farlo, Se non il tuo essere… che mi ricorda che c’è tempo per tutto il resto ma non per te, Per te non esiste tempo. Sei l’infinto tempo in un finito spazio. FOTOGRAFIA WEB COMUNICAZIONI Tel.: 331-1303242 e-mail:[email protected] Salvatore G Boccarossa 46 5° Premio del Sindaco Eleonora - Pontremoli (Ms) La libertà 6° Premio del Presidente Eddy Catanzaro “La Famiglia” La libertà è una cosa favolosa, una sensazione enorme, soprattutto quella dell’anima interna. Vorrei essere in libertà, per fare quello che mi pare. Essere libera di girare, quando vuoi, quando puoi. Solo in libertà. Qualcuno dice che la cosa più bella del mondo è l’amore, altri la mamma. Ma io no. È la libertà la cosa più bella del mondo. Chiudo gli occhi e vedo i miei cari ... il viso di mia madre, pieno d’amore segnato dalla vita che le fa tanto onore. Buono e caro e mio padre, che con i suoi gesti mi ha insegnato i lavori onesti, affinché in me un senso della vita resti. Vedo te dolce Carmela, dagli occhi chiari, limpidi e soavi. Illuminati dal ricordo delle fiabe che da bambino mi narravi. Infine te Mario, tu così indifeso, ma dal cuore gaio, in un mondo che ti rifiuta, che come un serpente ha fatto la muta. E infine come un pulcino sono nato anch’ io, nella speranza che da lassù mi aiuti il buon Dio. La mia famiglia è un dono molto prezioso ed io con loro voglio essere premuroso e rispettoso. 6° Premio del Presidente Gerald Treviso L’attimo Solo, dietro a questi ferri parlo alla mia luna e tutto appare, tutto in un punto. Ogni cosa è lontana, forse anni luce ma vicina nel pensiero. In un momento hai vissuto una vita è persa. ma rimasta è la speranza. Ricominciare. 6° Premio del Presidente Carolina -Anna - Eleonora - Pontremoli (Ms) Amore con le sbarre L’amore ti dà vita e gioia ma ora che sono lontana mi assale solo la noia. Ora sento il mio cuore volare da te, viaggiare ore ed ore. Io senza di te mi sento perduta non mi sento le gambe, non mi sento le dita. Non sono me stessa senza di te, non ho più le mani e non so il perché. Mi manca il tuo viso, mi manca il tuo abbraccio. Mi manca ogni sera anche il tuo coraggio. Un fiore appassito senza di te, le sbarre di ferro, ecco il perché. Ma quando io sono vicina a te l’anima spiega quel che provi per me. Da te io mai più mi allontanerò per sempre uniti e con te starò. 47 7° Premio - Premio della Presidenza 7° Premio - Premio della Presidenza Anna Maria Benone ….Passaggi riflessi, passaggi di noi, riflessi in onde parallele di vite che si incontrano per sfiorarsi e riconoscersi in esperienze necessarie al vivere. Dalla sofferenza alla gioia, dalla gioia alla sofferenza, un susseguirsi di emozioni in una poesia che parola dopo parola si denuda in liberi versi: i riflessi dell’anima. Monica Fiorentino In fondo è questa la vita, attimi da prendere al volo, tentazioni ed inerzie, illusioni e speranze, impeti ed angosce in agguato, implose ed esplose. E’ questa la poesia, ammaliante seduttrice, sentirla scorrere dentro tra brividi di fuoco e di freddo, messale di piacere e tormento, come il sospirar de; “Princesa” Tu beso, plumas de àngel, contraviento. (Un tuo bacio piume d’angelo controvento). Lady P. Quando l’erotismo si fa poesia allora diventa…un pensiEROStupendo come le tante poesie che compongono questa seconda silloge di Lady P, alcune delle quali tradotte anche in inglese per dare un respiro più ampio alle emozioni che le pervadono. Lady P, nickname di una scrittrice di origine ligure ma da anni residente in Toscana. 48 Aldo Callari C’è sempre un fiume d’attraversare Anna Esposito Sola A volte rimane un pio messaggio, fare trionfare un’equa giustizia. Ci vuol sempre un atto di coraggio, per generare lieta notizia. Tutto passa, rimane il gesto. Impronta indelebile nel tempo. Un modello nobile ed onesto, che si coltiva nel sereno grembo. Quel che rimane del nostro passato, sia come notte da illuminare. La libertà è un bene del creato, diventi luce da immortalare. Nella legalità di ogni stato, c’è sempre un fiume d’attraversare. Sono sola .Vago come un’anima inquieta in pensieri confusi… mi accompagnano nei miei viaggi mentali e reali. Voglio il sole del sud che mi bacia i capelli, mentre, la pioggia del nord me li arruffa. Voglio abbracci di figli, caldi e sicuri… “voglio la mia mamma!” come direbbe un bambino che si é perso tra la folla… una folla che mi sfiora passando. Ma io sono sola Caterina Abbate Un grande amore Fausto Marseglia Ultimo dono d’amore Mi fu chiesto , c’è l’hai l’amore Certo che ce l’ho Mi fu chiesto e’ bello, ricco alto, occhi verdi No.! non so.. non so descrivertelo Non ne ho visti somiglianti, posso dirti che quando lo vedevo mi si abbagliavano gli occhi il ritmo del cuore aumentava, e se mi prendeva tra le sue braccia facevo fatica a rimanere in piedi dolcemente mi sorreggeva mi colmava di tenerezze, fiori e mi diceva in ogni fiore c’è una parte di te. Sono andata in giro per il mondo nessuno somigliante è stato unico su questa terra. Il poeta ha un compagno a vita, Solitudine Ti fa stringere la mano con una penna Ti sfiora con un sospiro Ti fa piangere nei ricordi. Ti libera la mente. Nello scorrere del tempo ti concilia con la vita La Solitudine diventa sostegno forza , ispirazione,comunicazione, socializzazione ti fa amare la vita - SE LA VUOI - Tu che, come me, coltivi un amore senza speranza… bevi alla sorgente del mio cuore. Posso offrirti l’ultima goccia della rugiada mattutina, l’ultimo sorriso di un fiore che sta appassendo, l’ ultimo abbraccio di un raggio di sole al tramonto, l’ultimo alito di una vita che si sta spegnendo. Lo so che è poca cosa. Ma è ciò che può darti un uomo al declino che sa ancora amare. E se raccogli il mio ultimo dono d’amore potrai trarne forza per poter affrontare con meno dolore la tua sofferenza. Simona Sonnino Mano Silvano Minotti La mia anima Virulenta la sua mano sulla tua virtù sconvolta per sempre la tua gioventù. Giorno tremendo passato veloce attimo fuggente con gesto atroce. Passata fu la tua innocenza colpa d’un uomo e della sua violenza. Sorriso frantumato in mille incertezze via da uomini e dalle loro carezza Ti prego anima mia rimani dove sei resta nel mio corpo. Ti imploro anima non lasciarmi solo non fuggire… Ti invoco, ho bisogno di te senza la tua presenza cosa sarà di me? Mi stai abbandonando? Non puoi fuggire, non puoi disertare ora non puoi separarti da me siamo una sola cosa noi Un corpo, un’anima, tu sei la mia anima Stai fuggendo, non riesco a trattenerti Fermati! Fermati! Ho bisogno di te!! 49 7° Premio - Premio della Presidenza 7° Premio - Premio della Presidenza Michele Raia Una mamma Ires “O Mare” Oh lieto fiorellino che, vai di sera e di mattina, a salutar il tuo dono con un semplice perdono, quel tocco di eleganza che toglie l’amarezza, è il tuo caldo tepore di una tenera carezza. Ti dona il suo cuore, è vera e sincera, ti porta alla luce, ti porta all’altare, della sua bontà non potrai dimenticare. Passano gli anni tra giuia e dolori, crescono i bimbi si spezzano amori, di ricordi ne hai tanti e non li puoi cancellare, quelle coccole speciali che non si possono imitare. Una mamma è un’amica, un sentiero di emozioni, un gioioso desiderio pieno di sapori, uno squarcio di dolore vivo e tormentato, che da sempre ti regala il suo cuore entusiasmato. O mare sei come la carne mia! Impetuoso e tenue, a seconda del tempo distingui il tuo impulso, così come il mio. Delia Di Rubba Profumo di mamma L’ho ritrovata! Sbiadita e dimenticata, in uno stipo accantonata ma ancora profumata… profumo di mamma! Rivedo le sue mani veloci su tessuti da confezionare, tra rumori di aghi, forbici e ditali in un chiacchierio quasi fatato da lasciare incantati. Sento su di me il suo sguardo sincero e rassicurante. Mia mamma, ancora mi manca! Ricordo con quanto sacrificio era stata confezionata Quella coltre soffice e vellutata e quanti sogni aveva destato. La vorrò …quel giorno, per affrontare le incertezze dell’aldilà. Voglio che mi avvolga come lo sguardo di un innamorato. Voglio che mi protegga come le braccia di una madre. Voglio che mi riscaldi come il sole d’estate. Voglio che i miei ricordi aleggino intorno a me Come vibranti corde di violini, armoniosi, dolci e ridenti. Che per sempre vada via quella malinconica nostalgia Legata al passato e alla mancanza delle persone più amate. 50 Amelia Squillace Falde bianche Scuote il vento di Febbraio sballottando falde bianche. Qua e là rimescolo foglie morte, buio e notte. Riposo, in questo borgo e mi narro anni, numero di giorni di un amore inerte. Nessuno mi ascolta oltre l’oceano, immensa profondità, senza vivi e senza morti, ma scheletri di alberi affranti e celati dalla neve. Non il ronzio degli insetti operosi, mi abbandono al mio dolente tempo mi poggio... E dormo. Mariano Dolcetti Rosa rossa Rosa rossa vellutata mi punsi alle tue spine succhiai il sangue dolcemente dalle ferite rosa rosso sangue profumasti la mia vita ti respirai tutta fino all’anima rosa rossa sorridente mi inorgoglisti e i miei giorni furono pieni d’amore rosa rossa coraggiosa le sentinelle bianche del destino ti sgualcirono, ti spezzarono inerme stretti a guardare… e a morire rosa rossa generosa ti raccolsi, ti mangiai.. ..a tua linfa scese dolcemente nel mio sangue rosa rossa pungente e dolce dei ricordi sempre il tuo profumo mi accompagna. Sergio Camellini Un sogno, come sei Tu Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini, m’incanto a guardare il cielo; bighellono tra la via lattea meditando sulla mia dappocaggine. M’affascina l’Orsa Maggiore, cerco l’Orsa Minore, intravvedo una luce più argentea e tremolante, è la guida dei navigatori, la Stella Polare: un sogno, come sei Tu. Anna Maria Mustardino Trapunta di stelle In una notte di sogno sotto una trapunta di stelle andavi sulla riva del mare bello nella sua virilità è apparso dall’onda senza tempo sinuosa tra trine evanescenti ti sei elevata a ritmo di danza orme ravvicinate in cadenze di volo membra sfiorate in tremiti d’amore sguardi estasiati nel torpore del tempo non un soffio di vento sulla distesa dormiente nella tua notte di sogno sotto una trapunta di stelle. Palma Minigozzi Al mattino Ero coperta da quattro mura mi sono ritrovata dentro la mia natura levami tutto ma non slegarmi dalla quercia della mia terra. Ondeggia l’onda sopra il mare ricamandosi in forma di sincerità richiamo il mio grido in ogni alba del mattino. Consumandomi alle cromie del mio ampio giardino sia l’arbore a ricevere l’impronta del mio brivido. E sulla mia pelle ho scritto ti amo ..non soltanto le stelle che brillano. Ma una scintilla della mia anima che fa del suo mondo brillare il tramonto per te. Maria Ronca Urla la poesia Cala la notte in Afghanistan. Giovane Donna rannicchiata nella tua stanza tra le sinuose gambe nascondi sotto le vesti un foglio di carta e una penna. Viso celato da velo dorato, nascondi lacrime amare. E mentre intingi il tuo grido di dolore il foglio s’impregna di gocce di vita, sospiri d’amore speranze, parole mai pronunciate. Non osi parlare delle tue pene, non puoi significherebbe morte. Destino crudele di donna afghana. E intanto ogni notte, rischiando la vita, urla la poesia: grida libertà! Lucia Gaeta Ritrovarsi ancora Eravamo ai confini del tempo andato; Sguardi lontani di un amore perso nel tempo… nei meandri della memoria. Un vento leggero pervade le stagioni che scorrono lente. E ci siam ritrovati ancora come allora. C’incamminiamo sui bordi di ricordi antichi, calpestando i cocci delle nostre vite mal spese. Tesseremo ora una tela di giorni nuovi spesi solo per amarci e non perderci più. 51 8° Premio - Premio della Presidenza 8° Premio - Benemerito Culturale d’Onore Ramona Breje Romania È primavera Vanessa Felicità Anna Un abbraccio eterno È primavera tutto rinasce Anche l’orso dalla sua tana esce Dopo un lungo pisolino. È primavera, tutto risplende e Il vento muove le tende Della mia piccola casetta. Ed ecco i fiori Coi loro odori, profumano l’erba e colorano il prato. Vorrei diventare un angelo, e regalare a tutti una vita felice. Vorrei essere un angelo, per volare libera nel cielo. Vorrei essere un angelo, per vedere la mia famiglia felice. Francesco Cioli Lacrime L’amore è un sentimento forte che dura dalla vita e fino dopo la morte. Lo senti nell’anima, lo senti battere nel cuore, è sintomo di vita, è stimolo di amore. I giorni che passano lo fanno sempre crescere, come un piccolo bambino in attesa di ricevere, un bellissimo gioco nuovo, una sorpresa di mattina. Lo vogliamo ogni giorno, come il mare sulla riva. Lui mi manca ogni notte, con il cuore e le ossa rotte. Io lo penso ad ogni ora, stringendo le lenzuola. Solo vedo il suo sorriso, e il suo dolce e candido viso. Lontana da tutti, lontana da loro la vita da sola, senza neanche un tesoro. I miei due fratelli, ragione di vita non sono con me, non li ho tra le dita. A loro due penso di giorno e di notte li voglio abbracciare, stringere forte. E quando le sbarre potrò dimenticare e a casa nostra potrò tornare da loro non mi allontanerò più. Mai li lascerò, per sempre con loro starò. In un abbraccio eterno, senza il mondo, senza l’esterno. Fate un sorriso! Son forse lacrime quelle che vedo? “Faranno male?” in me mi chiedo; il volto ti graffiano addentro e, come artigli precorrono il rostro, ‘sì nuova afflizione prevedo. Gocce d’animo colare intravedo, sembrano quasi, ma forse travedo, mestizia dal sapore dolciastro. Son forse lacrime? E risplende chiedendo congedo, l’animo, dall’esser solo tragedo di un dramma della gioia latro. E mentre il tempo trascorre, peraltro, in te, amico, io mi rivedo. Son forse lacrime? Vasilka Ti amo Il cielo lassù è blu, e il mio pensiero vola. Non ce la faccio più A star qui da sola. Il mio cuore corre e va, sempre più lontano. Non esisto più io qua. Sono con te, mano nella mano. Aspettami qui fuori, voglio con te scappare. Donami dei fiori, e fatti sempre amare. Amore grande, amore mio. Se tu non ci sei, non sono più io. Ti amo, ti amo, ti amo, ti sento qui vicino, anche se sei lontano. 52 Madonna L’amore Giulia Carolina Il tuo grande amore Amore mio sento la tua mancanza, voglio che tu sappia che sei la mia unica speranza. Nel buio resterò, ma con il tuo amore spero che mi salverò. Quando sto con te capisco che provi qualcosa per me. Quando sto con te sento battere il tuo cuore, sento una voce che mi segue, e mi dice “Non piangere”, perché questo è il tuo grande amore. Igor Es. L’attesa Attesa del giudizio, l’ansia che distrugge porta a cose che non voglio. L’attesa insonne mi fa vagare nel mio letto che non riconosco. Attesa nervosa, paura di quello che può succedere, giustizia. Speranza che tutto vada bene. Ricordi, persone care. Luca Gaz Mamma Ti aspetto con ansia tu, che riscaldi questo mio cuore freddo. Asciughi i miei vestiti bagnati di solitaria sofferenza. Luce eterna riesci a farmi vivere. Ancora, sempre. Cicciobello “Sognami” Sognami ad occhi aperti, Tu dalle menti forti, sognami fino a quando mi ritrovo nascosto, in un mondo che non conosco, quando ti penso, mi accorgo che la mia vita non ha senso. Ciò che ho distrutto non è per Quel che ho fatto ma per quel che ho detto al nostro amore stretto In catena scorrono le nostre braccia come una vena n sogno di un ragazzo con il tatuaggio di una rosa che vuole amarti e prenderti come sposa. Eccomi qui come un’aquila Come per rientrare nella tua anima. Willy “Liberi” Libertà una bella parola Per chi la possibilità di godersela ce l’ha. Sorella libertà, vorrei salire sulle tue ali Per provare emozioni sensazionali. Amica libertà, ti ho desiderato tanto, ma alla fine sono rima sto solo e affranto. Che vuoi .... mi trovo ristretto tra queste mura, perché nella canzone della mia vita c’è stata qualche stonatura, tutti dicono che sei preziosa, ma io non l’avevo proprio capita questa cosa, è per questo che sto pagando tutte le cattive azioni che ho commesso sbagliando, ed è questo il riassunto della mia vita, che ahimè! è stata sempre troppo in salita, come in un film a colori, anche se piena di errori! Liberi, liberi diceva un cantante, ma di storie come le mie ce ne sono tante. 53 9° Premio - Premio Menzione d’Onore 9° Premio - Premio Menzione d’Onore Mario D’alise La bellezza delle donne Agostino Tortora Passepartout Pasquale Rinaldi Ancora lei e solo lei nei miei pensieri Rosalba Di Vona Magia della solitudine dell’anima Si truccano, si vestono, si fanno belle, mentre il sole s’innalza a guardarle rabbrividisce la mia pelle. Sono candide e pure, anche se a volte non si sentono insicure. Per strada le vedo camminare, una sigaretta iniziano a fumare: la loro bellezza vogliono far notare. Sono le donne! Sono davvero affascinato dalla loro bellezza e sempre resto incantato da tanta naturalezza! L’uomo da solo si sentirebbe perso, la donna completa l’uomo, in questo universo! La bellezza delle donne è come un fiore, parla da sola, senza far rumore! Si sente la sua freschezza nell’aria, la sua bellezza è universale, quando l’uomo la guarda il suo battito sale. Non c’è cosa più bella della donna in questo mondo, senza lei l’uomo andrebbe certamente affondo! Uomini ribelli, corrono per arrivare al traguardo, grandi e piccoli, ricchi e poveri, di ogni razza e colore, filosofia e religione. Susciteranno sommosse, scateneranno guerre, commetteranno ogni atroce delitto, o atto sessuale senza pudore, pur di ottenere quella eretica chiave, per ricevere la vita eterna. Si chiama passepartout. Si prostreranno ad essa, avrà un costo spaventoso, qualcuno pensa che sarà solo per gli eletti, ma non è così! Per questi uomini avrà un viscido valore, sarà simile ad un pezzo di ferro, una carta magnetica o un codice segreto. In realtà non sanno che senza la grazia non arriveranno neanche all’uscio, solo gli umili avranno accesso, l’unica chiave che aprirà quella serratura e romperà il sigillo eterno si chiama fede. Rabbrividisco al freddo succedersi degli eventi. Stento a comprendere il senso del mio perseverare nell’ombra sfocata dei suoi sensi. Sembra non sentisse Nonostante le fossi vicino e le sussurrassi ciò che vorrei cogliesse dal mio comportarmi. Sembrava che la sua mente fosse altrove, questo suo atteggiamento non faceva altro che ferire i miei sentimenti. Eppure a tratti riuscivo a scorgere schiarite che mitigavano il gelo dei suoi bellissimi occhi blu. Ma questi tacevano testardi, lasciando intuire quell’ossessionante incertezza che infieriva regolare, sfasciando le mie già esili difese, non abbattute dalla mia testarda voglia di lei Così, stordito mi perdevo confuso, nei labirinti immensi delle sue parole, dei suoi modi ambigui ma belli, che trovavano nella sua avvolgente bellezza e nella sua dolcezza una fiera e accattivante sostenitrice. Resto ad ascoltare il lento passo che spesso appare scomodo ma intimo confessa l’intervista all’anima inquieta. Aggrovigliata nella sedia preferita stringo al petto le ginocchia e fisso piedi scalzi laccati di rosso e mani lente a massaggiare caviglie. Sguardo dolce che implora energie nell’intimità del grande silenzio che racconta anche ciò che non sopporta a chi non l’ascolta senza inorridire. Magia della solitudine dell’anima che non ha bisogno di lenti per vedere e credere nelle azioni che verranno ricompensate o per trovare approdo dove il razionale e latitante. Cerco solo l’intuizione giusta quella dei verbi che bramano gesti da fare per incontrare la speranza di futuri migliori non si sopravvive oggi se non si pensa al domani il dolore della vita è maestro e in lui cerco la speranza. Elvio Angeletti Fiammella di pace La curva del cielo s’ inarca fino a sfiorare la terra. Respiro odore di campi di grano maturo, e alito il respiro delicato d’immense distese di lavanda. Lì ti penso e scopro ad Oriente i confini del mare dei miei turbamenti, un preludio d’amore che si veste di un gentile assenzio. Dentro di me un puledro selvaggio che cavalca le ali del destino per raggiungere il cerbiatto impaurito il mio CUORE! Che con occhi grandi guarda il pianeta dove esiste l’essenza. Appesa ad un grappolo di nuvole un’ onda di cristallo m’ avvolge, una rete di emozioni m’ ingabbia guardo il tuo mondo che si fonde col mio Io = tu = Noi. Serra Cristina Sono selvaggiamente paziente sciolgo i lacci della memoria e aspetto che la tempesta plachi l’onda che scava. Ho tempo per la speranza Accendo profumati incensi riscaldo la mente con la fiamma di una candela scandisco il tempo con la furia del vento e il calore della sabbia tra le dita. Spoglio il mio corpo ne faccio cenere danzando come lingua di fuoco risorgo come stagione a primavera. Ristoro col sonno la notte lasciando cadere le coperte dell’anima riscrivo il mio credo sostanza, che riempie il mio stare. Luigi Assini Tempo e ritorno Colori e con concetti sgrigia la nebbia secca E tutta in questo angolo di mondo La vertigine del silenzio Devastano la nostra infanzia E pianta assetata Folle di corvi neri I ricordi non mettono radici Nella nebbia secca pecore sole Ruminano senza fine 54 Tiziana Grimaldi Il destino della pelle Pelle umana che trasmette calore Pelle scura che racchiude dolore Pelle chiara seppur non più casta Spesso con quel pallore Appari con il tuo bel candore Primeggiando su tutte quelle Che , Come te battezzate Hanno spesso e purtroppo Un destino infame. E poi venne la grande luce noi come animali selvaggi a capire il messaggio. Pietre rotolanti ai piedi della Croce marcata dal suo sangue. Luce si sprigionò s’aprirono le menti e le anime cercarono pace. Viviamo nel tempo e nel tempo cerchiamo ancora rispetto e bagliori. E nel silenzio del nostro pregare cerchiamo luce. Fiammella che di Spirito vivi rischiaraci per amor Divino giorni di Pace. Stefania Russo Io = tu = Noi 55 10° Premio - Segnalazione di Merito 9° Premio - Premio Menzione d’Onore Marina Ferrando Geode Realino Dominici L’ aurora Antonella Vinciguerra Rami .. Alisa Milani Voglia di vivere…La mia Non sono un fiore, petali e corolla dai colori azzurro grano Spero piuttosto un geode Mi sento un seme Tenace apparato di resistenza Che decide di germogliare Quando ritiene sia giunto il momento. Mi sento così Racchiusa nel tegumento In cerca del terreno più fertile Per crescere ancora Per arrivare più in alto Questo leggo nei tuoi occhi Eppure nei miei è rimasta l’immagine di una coroncina di margherite, che hai posato sui capelli di tua figlia. E l’angoscia di chi grida nel silenzio. Aprite quel geode Scoprite i cristalli Canta l’usignolo, è primavera! La bassa nebbia scivola tra taglienti calanchi di nuda argilla. S’innalza silenziosa, come alito selvaggio, avvolgendo la piccola Civita nel grigio mantello. Da un esile ponte Il borgo è ancorato, nuotano le sue storie in un mare bianco. Il campanile, per magia, è un relitto alla deriva. E rintocchi di una campana, si diffondono nell’aria. Rami di uno stesso albero noi siamo, Gustando lo scorrere della vita noi andiamo.. Divisi da un’ inclinazione naturale, Una legge di natura che a ciascun uomo, Fa volare! Avanzare verso le strade della vita. Ma, tu sorella mia sei sempre accanto a me! Rami di uno stesso albero noi siamo, Divise per un po’ da certi giorni della vita.. Anche se hai accanto a te il cuore suo, di me non ti sei dimenticata! Perché ,Rami dello stesso albero noi siamo, sorella mia, qualche volta questa realtà io l’ho dimenticata! Ma, tu sorella mia che non consoli le mie lacrime solo con le parole.. ma, con un piccolo dono mi fai luccicare il cuore.. E, il tuo sorriso vale più di mille monete d’oro.. Rami dello stesso albero noi siamo e.. per sempre lo saremo.. fino al sopraggiungere dell’eternità..! Non voglio guardare le tue emozioni, voglio percepire le mie.. mentre ti guardo i tuoi occhi si illuminano, come le stelle che ogni giorno guardiamo abbracciati.. ci sorridono ammiccanti.. Ascolto le tue parole, raccontano, nostalgiche, la tua giovinezza… Le tue mani accarezzano Dolcemente le mie.. rubo i tuoi baci Che nascondono desiderio, niente regalando all’immaginazione.. Sono baci reali.. virili..irruenti… Come il nostro incontrarci.. Fatto di mille sguardi, di dolci intese e di grandi abbracci. Ti sento come tu senti me, la mia presenza.. il mio desiderio.. Ti sento ma so che hai solamente Una grande voglia.. quella di vivermi. Serenella Maria Siriaco Notte magica nel deserto Del riso dei bimbi riecheggia la spiaggia assolata. Il blu del mare si unisce al cielo per poi sparire nello smeraldo delle onde , spinte dalla danza del vento a baciare la sabbia. Stupendo il paesaggio, violenta la musica del mare. Cerco il silenzio , mi avventuro nel deserto. Ed ecco dinanzi ai miei occhi dune di sabbia color arancio sulle quali il vento, quasi fosse pittore, ha dipinto onde perfette . Tanta bellezza toglie il respiro, annulla le parole. A sera miriadi di stelle coi loro bagliori stringono il cielo in un abbraccio d’amore. D’ un tratto la luce della luna fa rivivere la terra che nella notte muta i suoi colori. Mi chiedo stupita:” è vero o mero sogno?” E’ vero… e vaga la mente verso l’infinito paga di questo incanto che rivivrà nel tempo e nel ricordo quando negli occhi socchiusi risplenderanno ancora vivi l’arancio delle dune, lo smeraldo delle onde e dei bimbi il sorriso. 56 Giovanni Scafaro Un’ emozione di luce ti cambia la vita C’è un filo di luce che lega le stelle lucenti esseri promanano energia corpi celesti fatti come noi acqua pura e atomi di carbonio nati per amare tutto ciò che filtrano. C’è un suono celeste che viaggia fecondo vibrazioni di corpi trapassati da onde sonore superano barriere e cavalli di frisia lasciati sulle strade del disonore dall’uomo che teme la bellezza dell’amore. C’è un battito dell’universo un pulsare senza sosta quell’attimo universale che lega il tuo sentire alla forza dell’amore. C’è un amore da sentire… non è un concetto da capire. Un amore è un’esperienza da vivere e se non vivi nella luce non hai la forza per amare. C’è un codice nel cosmo è scritto con amore pulsa, suona e riluce e solo tu hai nel cuore la chiave per sentire quell’emozione di luce che ti cambia la vita. Tiziana Fiore Visione Penseremo a quel giorno di sole innevato da spicchi di luce quando brilla nel canto del mondo abbagliandosi senza ritegno: quel che resta fluttuante e sicuro fra gli enigmi irrisolti del giorno! Chiederai se potrà rinvenire quella scia biancheggiante e felice… inebriata da solchi cangianti di un’effimera rapidità. 57 AZIENDA AGRICOLA TUTUNI AL MONTICELLO VITULAZIO (CE) e-maiI: [email protected] Il fondo Tutuni è situato in posizione dominante e da esso si spazia sull’ager campanus. Esposto a Sud, gode per l'intero arco della giornata della migliore insolazione, così come, in caso di pioggia, si mescolano a siepi di alloro, lavanda e rosmarino, cespugli di Curatore della mostra D’Arte Dott. Christian Sanna Artisti in Mostra (in ordine alfabetico) Alessio Creta : “...molto venerato è Tutuno...”. Tutunus era invocato per propiziare i matrimoni, la felicità delle unioni e, nei campi, l’abbondanza e la bontà Daniela Capuano Giamar Maria Cofan Massimo Puerio Mauro De Luca su di esso si produce, in modo assolutamente naturale, e si celebra, risente della sua an protezione ed è contrad- Paola Polason Rita Rotunno Gianfranco Spina beneaugurante. 58 59 INTRODUZIONE ALLA MOSTRA (a cura di Christian Sanna) T ra le parole e l’infinito il premio letterario internazionale giunto alla XVI edizione che ha già nel nome il suo destino di grande bellezza. Di poesia. Ogni essere umano che interroga se stesso è alla ricerca del senso della vita e la missione del Cav. Nicola Paone (ideatore, fondatore e presidente del premio) sembra essere proprio questa: regalare sprazzi di bellezza, dare senso alla vita attraverso le emozioni dell’arte, offrire la possibilità ai talenti di esprimere le proprie qualità. Sottolineare il potere della cultura. Coltivare il sogno della cultura al potere. Attraverso l’arte, l’artista compie un’immersione dentro se stesso e riemerge con nuove consapevolezze regalando la luce. Con “Ars Infinita” si evidenzia ancora una volta la centralità dell’arte che tanto sta a cuore al Cav. Paone avendo fatto studi artistici accademici; arte e cultura come motore di crescita individuale e di conseguenza collettiva. Per questa sedicesima edizione che si preannuncia ricca di contenuti, di talenti e di emozioni c’è anche la suggestione del “ritorno a casa” dell’ideatore del premio. Nato a Casoria il Cav. Paone ha voluto che il premio si tenesse nella sua città d’origine quasi a voler ispessire ancora di più un filo della memoria che mai è stato fine e fragile. La casa dell’evento sarà l’elegante e confortevole auditorium dell’Hotel Futura, il luogo adatto per una manifestazione di grande prestigio. Sono orgoglioso di essere il curatore della mostra “Ars Infinita” e ringrazio di cuore il Cav. Nicola Paone per avermi scelto, dimostrandomi fiducia, stima ed amicizia. Sono contento di poter offrire al pubblico la possibilità di ammirare nei nostri spazi espositivi opere suggestive di artisti straordinari. Un ringraziamento speciale va a tutti gli artisti che partecipano alla mostra e che con le proprie opere la valorizzano. Talenti che attraverso l’arte nobilitano il mondo e che ci offrono un punto di vista sulla vita diverso: originale, personale, vero, emozionante. Questa mostra vuole rappresentare il luogo in cui le anime belle, le sensibilità si incontrano, si confrontano e si riconoscono nel nome dell’arte, della cultura e dei sentimenti. 60 Alessio Creta N asce a Piedimonte Matese nel 1984. Inizia a fotografare ed ammirare tutto ciò che lo circonda fin da bambino, cercando sempre nuove interpretazioni della realtà. Nel 2009 deciso a trasformare la sua più grande passione in un vero lavoro frequenta il master in fotografia professionale. Consolida ulteriormente le sue conoscenze e si specializza nei settori food, still life e grazie alla collaborazione della moglie Patrizia nel settore del newborn .I suoi scatti vengono apprezzati da professionisti del settore e amatori della fotografia. Ogni occasione è giusta per esplorare nuovi soggetti e nuovi concetti da esprimere e rappresentare attraverso una delle più apprezzate forme d’arte. Considera la fotografia come l’arte di ricreare e trasmettere un’emozione o la propria idea a chi non era presente al momento dello scatto.Oltre alla fotografia completa il suo percorso formativo con la stampa Fine Art,approfondendo in modo maniacale la gestione colore e i vari supporti di stampa che si sposano al meglio con ogni tipologia di immagine e luogo di esposizione. Oggi collabora con numerose aziende nazionali, curandone personalmente le campagne fotografiche e la comunicazione visiva, realizza workshop fotografici per associazioni e privati. 61 Giaman N Daniela Capuano asce a Roma nel 1964 e vive attualmente in Provincia di Salerno. E’ un’anima positivamente inquieta e la sua inquietudine sfocia nella ricerca che costantemente caratterizza i suoi lavori, trasforma in piccoli mondi che ben si inseriscono nei corridoi temporali di ognuno, senza temere di essere tacciati di anacronismo, né di pretenziosità, nonostante la ricercatezza dei particolari dei materiali che di volta in volta usa. E mentre crea, sogna, e lo fa con la magia dei suoi pennelli e dei suoi colori che, sapientemente spande come note musicali su tele intrise di visioni oniriche, spesso stupite e stupefacenti come quelle di un bimbo, sovente ermetiche a volte esplicite, ma mai banali e comunque ricche di simbolismi, che all’ osservatore attento e sensibile dà la possibilità di valicare il confine che esiste tra il guardare e il vedere. Daniela artisticamente nasce nel buio di notti spese all’ introspezione, si evolve in un quotidiano mai privo di ansie e antichi dolori forse mai risolti.Fiò, il nome con cui firma le sue opere, nasce non a caso proprio dal suo passato, facendo intendere che lei le emozioni non le limita. Anzi, lei le emozioni le sogna, le vive, le regala… ma non le impacchetta lasciando a ognuno il piacere di farlo con i propri mezzi; lascia a ognuno il proprio volo, perché il suo, Fiò lo conserva comunque, aldilà del cielo, del tempo e dello spazio, aldilà di un sogno e ancora più lontano… - [email protected] Scrittrice Maria Gabriella Macini 62 G iaman, pseudonimo di Giovanni Manzo nasce a Portici (NA) nel 1973, vive e lavora a Casalnuovo di Napoli. Studia presso il padre, Vincenzo, pittore anch’egli. La sua formazione e la sua ricerca mira all’esaltazione del “Bello” e del “Vero” attraverso la ”Poesia”, il realismo rimane una tappa obbligata del processo artistico ed espressivo di Giaman. Nel 2005 si laurea in architettura presso l’Università Degli Studi di Napoli “Federico II”. Consegue, nel 2007, la qualifica di Responsabile tecnico della Diagnostica, Conservazione preventiva e della Manutenzione periodica del Patrimonio Architettonico Artistico e Storico in dotazione, collaborando con le Soprintendenze per i beni archeologici, architettonici e paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropoligici di Salerno e Avellino. Nel 2012, è Primo premio all’Estemporanea di pittura “Arte in Circolo” organizzata dall’Associazione Circolo Artistico Politecnico di Napoli, l’opera vincitrice dal titolo “Il pouf rosso” è inserita nella storica collezione del Circolo della quale fanno parte lavori del Gemito, dell’Altamura, di Gaetano Esposito, di Vincenzo Caprile ed altri; dal 19 aprile al 3 maggio 2013 prende vita la sua personale di maggior rilievo, un corpus di opere che abbraccia un ventennio, esposte nelle prestigiose sale della medesima Associazione di Piazza Trieste e Trento a Napoli. [email protected] Mostre e Concorsi: 2013_Mostra personale “a dire il vero…” presso l’Associazione Circolo Artistico Politecnico 1888 di Napoli 2013_Laboratorio d’Arte Sperimentale per bambini “Crea la tua maschera” presso la Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano 2013_Mostra collettiva “Armonia dell’anima” presso il Teatro Ateneo di Casoria, a cura del Salotto Culturale Tematico 2012_Concorso artistico “Arte in Circolo” presso l’Associazione Circolo Artistico Politecnico di Napoli (vincitore 1° Premio) 2009_Mostra personale “Formato A4” presso Hotel Alisma ad Alfedena (AQ) 2008_Concorso artistico “ArtèNot” presso il Comune di Quadrelle (AV). 2006_Concorso artistico “S. Leonardo da Porto Maurizio” presso centro Studi Leonardiani di Imperia. 2006_Concorso di idee organizzato da “Opos Transformer”. 2005_Concorso di idee per la realizzazione marchio promozionale/Logotipo del Comune di Silea (TV). 2002_Mostra di pittura organizzata dal Comune e dalla Pro-loco di Casalnuovo di Napoli (NA), presso la Parrocchia Maria S.S. Addolorata. 2002_Concorso di pittura indetto dalla Guardia di Finanza di Potenza. 2001_Mostra di pittura organizzata dal Comune e dalla Pro-loco di Casalnuovo di Napoli. 2001_Manifestazione di tradizione, arte, cultura e folklore “Onoranze Religiose e civili per il Santo Patrono San Giacomo Apostolo il Maggiore” della città di Casalnuovo di Napoli (NA). 63 Maria Cofan E l arte, -plasmación artística de la sensibilidad en cualquiera de sus ramas- tiene unos principios o pilares fundamentales inalterables. El principal es la honesta sinceridad, la ausencia del “truco” o “maquillaje” de la obra en beneficio de su originalidad. Dentro de la tendencia o estilo del artista creador, lo que determina el valor de la obra realizada, es el mensaje que el observador capta. La espontánea ejecución unida a la “frescura” de la idea, aunque ésta sea producto de un estudio al dictado de la inspiración, es lo que determina la calidad. En la rama del arte que concierne a la pintura, es importante y decisivo que al espectador le llegue parte de la emoción que sintió el artista al concebirla, y que ésta sepa calar y transmitir, sin artilugios, -de una forma emotiva pero natural- su enfoque sobre escorzos paisajísticos o temas humanos y naturales. Precisamente en eso, -en la ingeniosa y espontánea sinceridad de expresión, es donde radica el mérito de la pintura de María Cofán, en la que además, el color y la idea brotan de forma instintiva, dejándonos al descubierto toda la ternura de sus sentimientos, y los matices positivos de sus mensajes alegóricos que invitan a pensar. El trazado de líneas para plasmar sus realizaciones, es resuelto, ingenioso y expresivo. La pincelada, el primer toque- está del todo limpia y sin manoseo. Por ser autodidacta, de estilo puramente personal, no se trata de buscar en la pintura de María Cofán tendencias academicistas –trilladas por los sabidos-, pero es de observar el impresionismo de sus cuadros junto al cubismo figurativo, donde el color inunda los espacios alegrando la vista con su gama cadenciosa, jugando con decisión en los contrastes, donde la libertad en la composición, dentro de lo comprensible y razonable, nos da la mano para transportarnos a ese mundo de fábula que todos hemos vivido alguna vez. Mi conclusión no ofrece dudas; es una pintora de un futuro, hecho presente. Fernando López Barcelona 64 Massimo Puerio A (Napoli 15 maggio 1971) rtista eclettico, restauratore, pittore e realizzatore d’interessanti progetti architettonici, si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi (sez. Pittura), frequenta l’Università degli Studi di Napoli Federico II facoltà di Architettura, si appassiona alla progettazione architettonica, storia e tecnologia dei materiali, ma pur avendo un ottima media a metà percorso decide di dedicarsi al restauro. 1995 Casoria, restaura la statua lignea (datata fine settecento) di S. M. delle Grazie con ricostruzione delle parti mancanti. 1999 - Napoli, Chiesa dei Santi Marcellino e Festo esegue i lavori di consolidamento, stuccatura e ritocco. Dal 2000 - 2009 Aversa, attuale sede del Giudice di pace, restauro di affreschi e tela (70 mq.) San Lorenzo Fuori le Mura (110 mq) e in Santa Maria la Fossa a Capua. Cappella della Croce della Basilica di Torre del Greco ricostruzione degli stucchi, restauro affreschi e decorazioni. Restauro affreschi, decorazioni altari presso le chiese di Santa Maria in Matera e della SS. Pietà in Teggiano (SA). Restauro di affreschi (circa 100 mq.) nell’ex refettorio dei Padri Domenicani, complesso di San Domenico Maggiore (NA). Partecipa ai lavori di restauro della facciata del Duomo di Napoli, nell’ambito del progetto “Sovvenzione Globale Centro Antico Napoli” lavorando al gruppo scultoreo realizzato da Tino da Camaino. Restauro della statua lignea seicentesca di san Gaetano, nella Basilica di San Paolo Maggiore (NA) con ricostruzione delle parti mancanti. Ideazione-ProgettazioneRealizzazione-Decorazioni (grisaglie, grottesche, trompe l’oeil) negli Emirati Arabi. Realizza un Impluvium in ferro e vetrate istoriate posto all’ingresso della chiesa di San Gaetano in Via Poggio Martino (RM). Nella chiesa di Santa Maria Seconda in Morlupo, realizza due vetrate istoriate. Esposizioni - Novembre 2013 nell’ambito della rassegna “Autunno in Cappella” organizzata dalla Deputazione della Cappella del tesoro di san Gennaro presenta l’opera scultorea “Dove sono i bambini” . Per Mente Sugge Sostanza Edizioni lavora a nove tavole inserite in edizione limitata nel libro “Divagazioni sul Pergolesi”, Casoria, 2014 e Notarelle casoriane brevi note sulle origini della città di Casoria. Mostra espositiva in occasione della presentazione del libro di Annalisa Angelone promossa dall’Ass. “Clarae Musae” 27 aprile 2015 presso la sala conferenze Schneider di Casavatore. 65 Paola Sonnino in arte PolaSon F otografo e grafico, vive nella cittadina storica ,a Casoria in provincia di Napoli dove da diversi anni ha uno studio fotografico. A diciotto anni acquista la sua prima macchina fotografica e decide dunque di fare di questa passione una professione. Inizia la sua carriera come fotografo al principio scatta ritratti agli amici fino a conquistarsi una solida reputazione come fotografo esperto. La vita artistica gli appariva limitata e ciò lo ha spinto a migliorarsi cercando una dimensione diversa, per seguire un percorso formativo completo che partendo dall’apprendimento della teoria fotografica di base, porti alla conoscenza delle tecniche avanzate digitali, in produzione e post produzione per proseguire poi con le prime sperimentazioni sulla figura e sul ritratto assimilando le tecniche di illuminazione e ripresa e concludersi infine con la specializzazione nell’utilizzo delle tecniche artistiche Ha seguito numerosi stage di insegnamento proposti da artisti internazionali con i quali ha acquisito una specifica formazione non solo nei settori della Fotografia di moda, pubblicitaria ,beauty ma anche in quelli del Still life ,in quelli della Fotografia di reportages, naturalistica, documentaristica e Painting.Durante il percorso di artista ,intuisce così il potenziale creativo e scopre l’universo dell’arte, della creazione fotografica e grafica al tempo stesso.Egli sostiene che “L’immagine elegante trascende il tempo” ecco perché in fotografia ha sempre portato avanti una ricerca visiva precisa ed elaborata. Fornisce inoltre un servizio realizzando ritratti pittorici . Lo studio fotografico “ LA FOTOGRAFIA di Mauro De Luca “ si avvale di strumenti moderni che disegnano e dipingono così come ci insegna la tradizione dei nostri migliori maestri d’arte 66 P olaSon nasce a Roma in inverno nel Gennaio1955 come Paola Sonnino da cui prende spunto il suo nome artistico PolaSon , nato da una semplice composizione del suo nome “Pola” con il cognome “Son”. Il suo percorso artistico inizia all’età di 14 anni ricevendo in dono dal Padre per il suo compleanno la sua prima macchinetta fotografica POLAROID, a quel tempo la prima in commercio con cui iniziò il suo viaggio alla scoperta del mondo. Il ricordo più entusiasmante è quello in Africa, da cui ha ricevuto moltissime emozioni, realizzando il suo primo scatto ad una famiglia di leoni. A Parigi scoprì la maestosità della Torre Eiffel, sezionandola in otto foto amatoriali, partendo dalla cima alla sua base e riunendole successivamente in un’unica composizione fotografica del monumento. Da quel primo passo iniziò l’unione tra la Fotografia e l’Arte alla ricerca di nuove emozioni. Con gli anni ha sviluppato una nuova espressione creativa che l’ha portata ad associare diverse realtà in un’unica creazione che esprimesse tutta la sua sensibilità . Inserì i “Girasoli” di Van Gogh all’interno del quadro” Le Ninfee” di Monet La sua costante ricerca è una fucina che la porta a sviluppare e percorrere nuove strade e sperimentazioni come l’accostare volti di persone a quadri famosi, come il ritratto della figlia in un quadro di Monet. Con una particolare tecnica di Collage Fotografico ha fatto della Sfumatura l’unione tra Sogno e Realtà. Crea opere nuove con soggetti appartenenti alla sua religione l’Ebraismo con le quali ha partecipato alla mostra “La Roma Ebraica – tra sogno e realtà” nella Giornata della Cultura Ebraica Europea del 2011. A tutt’oggi le sue opere sono concentrate su elementi presi dalla quotidianità, ma la sua evoluzione artistica si esalta ulteriormente con il suo amore per Roma “ sua città natale”, fondendo il suo cuore antico al moderno. Dopo questa sua prima esperienza ne sono susseguite altre con partecipazioni ad esposizioni e mostre ricevendone attestati di benemerenza e meriti : “Frammenti di Memoria - astrazione contemporanea”nel 2012 a cura di S.M.Zavaglia, una mostra ADEI a carattere religioso e un’esposizione nel Locale Luce 44. Nelle sue opere si può scorgere a pieno il suo talento e l’amore per l’arte, come lei afferma : “Vorrei unire la bellezza dell’antico con il gusto del moderno” . La sua voglia di creare è in continua evoluzione , si lascia attrarre da paesaggi sempre più nuovi, Creatrice della nuova corrente Artistica: Sfumature ... in Dissolvenza. Info : Cell. +39 3336635488 www. polason.com - it HYPERLINK “mailto:[email protected]”[email protected] 67 Rita Rotunno R ita Rotunno nasce a Barletta a giugno 1961, sin da piccola ama disegnare e dipingere, si diploma in stilista di moda e frequenta la scuola di pittura “De Stefano” a Barletta diretto dalla maestra Maria Picardi Coliac. Espone per la prima volta nella sua città natale presso il teatro “Curci” nel 1985. Si sposa nel 1997 e si trasferisce a Putignano (Ba), da questo matrimonio ha tre figli. Partecipa a numerosi concorsi come Santià (Torino); numerose collettive e personali in tutta Italia. Nell’ultimo periodo ha esposto le sue opere a Recife (Brasile), presso il museo civico. 1985 Piccolo formato “G. De Nittis” Barletta - 1991 Via Nazareth Barletta – 1992 Personale teatro Curci Barletta - 1993 Il Pendio Corato - Personale Chalet Villa Comunale Trani - Premio Oscar Galleria Centrostorico Firenze - Festival internazionale Pittura Contemporanea Sanremo – 1994 Personale “ S p o l e t o Festival” Spoleto - Premio “Italia 94” Forum Interart Roma – 1995 Personale Monte di Pietà Barletta - Personale Europ Art Group Lido Degli Estensi – 1996 Mostra Nazionale Pittura Contemporanea Santhià - Collettiva Pugli’Arte “96” Ferrara – 1997 Collettiva “Art Femme” galleria Le Triangle Parigi – 1998 Biennale International Art Malta – 2011 “Percezioni” Work Shop International San Menaio – 2012 “Dipendenze” Galleria Globalart Noicattaro - Collettiva “Art in Color” Napoli - Mostra Collettiva “voXart” Bari - Mostra Collettiva “Bianco & Nero” Vico Equense - Collettiva “Art in Color” Napoli – 2013 personale “Rovistando nell’io” Lecce – 2014 personale “...di una personalità contraddittoria” Monopoli - collettiva “FigAttivart” Francoforte - collettiva “FestivalArt - Festival dei due mondi” Spoleto - collettiva “jambo art - Arte Fiera Bologna” Bologna – 2015 collettiva “Biennale del salento” Lecce - collettiva “Luci in Avalon” Salerno - collettiva “Avalon arte” Cava de’ Tirreni - mostra itinerante “Pinocchio giamondo” - collettiva “Fuori di lingua” Recife - collettiva “Riflessi e riflessioni” Salerno - Opere presenti in permanenza c/o Biblioteca Comunale “G.Bovio” Trani - Museum Of Royal House of Portugal Vicenza Arts and Crafts Putignano - Cavaliere Accademico “Del Verbano”. Email: [email protected] 68 Gianfranco Spina N ato a Campora San Giovanni il 4 aprile 1963 (Cosenza). Artista autodidatta da breve tempo, ma dal lungo passato nel mondo dell’arte contemporanea. A 22 anni si trasferisce a Venezia per lavoro, l’arte lo appassiona, frequenta musei e mostre di grandi artisti. Nel 1987, a 24 anni, conosce una ragazza del quale si innamora con cui si sposerà 4 anni più tardi. Figlia di un grande gallerista, nonché artista, con cui Gianfranco inizia a vivere di persona il mondo dell’arte sia commercialmente che di approfondimento con assidue frequenze nello studio artistico del suocero che per suo volere mostrava le sue opere ad esso chiedendone parere. Periodo definito dal suocero “post-moderno” fatto di assemblaggi di cose comuni riciclate su tela o installazioni di opere in materiale povero. Gianfranco in quegli anni ebbe modo di assimilare le influenze artistiche del pittore e nello stesso tempo delle opere di altri artisti che esso commerciava, che per moltissimi anni avevano vissuto a Venezia ed essendo fautori dell’arte informale, gestuale, astratta, arte povera e nouveau realisme, ecc... Gianfranco dopo 8 anni di sodalizio si separò dalla moglie e di conseguenza dalla famiglia di lei, gli rimase un grande bagaglio ed esperienza artistico culturale continuando a lavorare nel mondo dell’arte per altri anni ancora. Ritornò alle proprie origini al sud e lì iniziò a dipingere, a creare ed anche a distruggere cose che non gli piacevano fin quando il suo tanto amato mare gli dette la possibilità di lavorare ed assemblare materiali quali il legno che il mare stesso, dopo averlo inghiottito, trasportato dai fiumi, lo restituiva alle cose, lo spiaggiava levigato e stagionato. Anni di lavoro, di creazioni, di idee, di progetti che Gianfranco tenne solo per sé, per pudore, timidezza o vergogna, a mostrare o esporre i propri lavori. La decisione a farsi notare fu dovuta alla stima e all’incoraggiamento di amici, così nasce la sua prima personale che si tiene a Tropea dal 15 giugno per quattro mesi. E la sua prima collettiva all’auditorium di Casoria il 27 giugno grazie all’ invito del cavalier Nicola Paone. 69 N ata ad aversa il 21/08/1974 Dopo un lungo periodo di analisi introspettiva e soprattutto,dopo vicende e esperienze che l’hanno segnata profondamente nella vita…. Prende, finalmente coscienza di quello che vuole essere e soprattutto, di quello che per troppi anni, ha tenuto represso…Ossia, un forte senso artistico, espresso sia attraverso la pittura e sia,attraverso lo scritto delle sue poesie…..che per molto tempo sono state vera terapia per lei..in un periodo di vero buio e malessere…. Io stesso malessere, che però Tiziana, è riuscita a tramutare in altro…. In bisogno di raccontarsi, per non dimenticare, e per trasmettere un grido di speranza, per tutti coloro che come lei, hanno assaggiato il brutto sapore del dolore….della disperazione, a volte anche della rassegnazione….. Dando cosi un messaggio positivo….. Con il quale lei stessa afferma, di poter rinascere, risorgere e ricominciare a vivere, ritornando anche a sognare e quindi a volare. STAMPA TIPOGRAFIA LITOGRAFIA DEPLIANTISTICA MODULI CONTINUI STAMPE DIGITALI MANIFESTI GRANDI FORMATI TARGHE E TROFEI VIA GIUSEPPE ROCCO, 10 - 80026 CASORIA (NA) [email protected] WWW.GRAFICAPOSTIGLIONE.IT TEL 081 7587771 70 PURO JAPANESE RESTAURANT Via Schipa 40 - 80122 Napoli - 338 561 6626 - 081 020 7619 - [email protected] - [email protected] www.purojapan.com Www.purojapan.com 71 S Ospiti dello Spettacolo Ospiti dello Spettacolo Francesco Esposito Roland Music School i avvicina al canto all’età di sei anni. Vince diversi concorsi canori locali e si aggiudica anche concorsi canori nazionali e internazionali. Nel 2009 è stato scelto per cantare una canzone nella serie televisiva “La squadra” andata in onda su RAI TRE. Ha partecipato alla terza edizione di “Ti lascio una canzone” su RAI UNO condotta da Antonella Clerici duettando con Riccardo Fogli in ”Tanta voglia di lei” e con Gigi D’Alessio in “Tu che ne sai”. Il 26 Novembre 2011 ha partecipato alla XII edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia inedita “Tra le parole e l’infinto” svoltosi a Casoria(NA) vincendo il Primo Premio categoria Autori Ragazzi. Ha conseguito nel Marzo 2012 il 1° e 2° livello di Voicecraft rilasciato a Bari da Elisa Turlà. Studia tecnica di canto a Roma con Gabriella Scalise. Suona la chitarra. Ha partecipato come protagonista al musical “La colpa è dei grandi?” con la regia di Mauro Mandolini, con il debutto al teatro Brancaccio di Roma e in tournée in diversi teatri d’Italia. 72 N asce a Casoria unica sede nel 1994 da un iniziativa del maestro Ezio Margotti, che decide di adottare il metodo I.S.M. Roland da cui la sede prende il nome. Tale metodo presente da tempo in tutta Europa avvicina grandi e piccoli al mondo della musica, infatti con l’ausilio di sequencer permette di suonare insieme ad una vera orchestra rendendo piacevole e affascinante la lezione. La Roland Music School nel corso dei suoi 20 anni di attiva presenza ha forgiato numerosi allievi, proiettandoli al mondo professionale. Ha visto partecipare i propri allievi in Rai, XFACTOR e ultimamente Yari Margotti “figlio d’arte” è stato il fiore all’occhiello di questa scuola con la partecipazione su reti Mediaset “Canale 5” alla trasmissione Io Canto 4. E non meno numerosi sono gli allievi che con la preparazione impartita dalla scuola hanno conseguito esami al conservatorio. La Roland Music School esercita corsi di Solfeggio, Pianoforte, Canto, Chitarra, Batteria, Basso, Violino, Strumenti a Fiato. Da circa due anni nasce NINE ART IN MOVIMENT una sala multifunzione dove il fine e quello di esercitare tutte le arti in movimento. Si effettuano corsi di recitazione per adulti e bambini, musical, pilates, zumba, hip-hop, danze popolari, yoga, massaggio sonoro. 73 Ospiti dello Spettacolo Presentatrice Cristina Galiero Ertilia Giordano: speaker, conduttrice, giornalista pubblicista. Dottoressa in Editoria e Pubblicistica ha scritto e condotto programmi radiofonici e televisivi su letteratura e attualità. Attualmente è redattore capo per Radio Castelluccio e conduce manifestazioni in tutta Italia. Le Vallette S pecializzata in vocologia artistica, è insegnante di tecnica vocale, canto moderno e jazz, cantante, autrice. Inizia a cantare nel 1996, successivamente si diploma in Canto moderno presso la “Scuola Civica di Musica di Capannori”. Tra il 2008 e il 2009 frequenta il “Corso di Alta Formazione Universitaria” organizzato dall’Università di Bologna in “Vocologia Artistica”, durante il quale pubblica un intervento scientifico dal titolo “La voce energia della vita”. Durante la sua quindicennale carriera, ha studiato canto jazz alla scuola di musica “ Saint Louise” di Roma e alla “Mad school”, e perfezionato la sua tecnica vocale con Mariapaola Sinforosa, ha partecipato a numerose clinics tra cui a “Veneto Jazz” - dove si perfeziona con Rory Steward, Sheila Jordan e Kate Baker. Nel 2008 incide “reale immagginazione” e nel 2014 canta nel disco jazz “rock vs jazz”. Nel 2010 arriva finalista al Internazionale di Jazz “Massimo Urbani” e Come cantautrice, al concorso “Note Scordate” con “La voce delle donne”. Nello stesso anno frequenta il corso Estill Voicecraft, sullo studio dell’apparato fonatorio e tutti i movimenti della voce parlata e cantata. Di seguito frequenta lo stage “ ali e abissi “ sulle vocalità estreme , e il seminario posturale sulla tecnica alexander e voce , 1 e 2 livello. Nell’arco degli anni attraverso stage, studi personali ed esperienze didattiche approfondisce materie come psicologia, psimotricita e studi sulla correlazione delle emozioni con il corpo . Katia Tessitore Nunzia Di Mauro 74 Valeria Zazzaro Manuela Di Meo Raffaella Veneruso 75 A tutt’oggi il premio è il riconoscimento alla carriera è stato conferito a: Anno 2006 - Comune di Caivano - Auditorium Caivano Arte Col. Gaetano Maruccia, Comandante Provinciale Carabinieri di Napoli - Prof. Marco Corcione, Giudice di Pace - Prof. Gennaro Zannelli, Vice Presidente Ass. Mazziniana Italiana - Prof.ssa Francesca Falco, Dirigente Scolastico - Prof. Vincenzo Cuomo, Storico - Tony Martin, Showman. Anno 2007 - Comune di Caivano - Auditorium Caivano Arte Contrammiraglio Felicio Angrisano, Comandante 2° Reparto Ministero dei Trasporti - Gen.le Vito Bardi, Comandante Regione Campania Guardia di Finanza - Dott. Avv. Aldo Cafiero, Penalista - Dott. Sergio De Gregorio, Presidente della Commissione Difesa al Senato - Prof. Dott. Gennaro Ferrara, Rettore Università degli Studi di Napoli “Parthenope” - Gen.le D. Franco Giannini, Comandante Regione Militare Sud - Dott. Antonio Greco, Presidente Tribunale di Torre Annunziata - Prof. Luigi Grillo, Presidente Premio Ruggiero II il Normanno - Dott. Avv. Cav. Carlo Iaccarino, Notaio Console del Perù Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli - Dott. Elpidio Iorio, Prof. Antonio Iavazzo, Proff.ssa Carmela Barbato, Ideatori Rassegna di Teatro Internazionale Pulcinellamente - Dr. Antonio Lettieri, Dirigente Emergenza Sanitaria ASL NA3 - S.E. Mario Milano, Vescovo Curia Arcivescovile di Aversa - Dott. Massimo Enrico Milone, Capo Redattore Campania Rai 3 - Dott. Antonio Pugliese, Vice Presidente della Provincia di Napoli - Prof.ssa Dott. Eugenia Romanelli, Direttore radio “bazarweb” docente Università la Sapienza - Avv. Franco Tortorano, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli - Gen.le C.A. Elio Toscano, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” - Gen. C.A. Domenico Villani, Sottocapo di Stato Maggiore alla Difesa. - Premio alla Memoria a Don Gaetano Capasso, Scrittore, Ricercatore di storia locale. Anno 2008 - Comune di Casoria - Palazzetto dello Sport Mons. Angelo Crispino, Direttore di Pastorale Scolastica Curia Arcivescovile di Aversa - Angelo Di Gennaro, Attore Cabarettista - Conte Daniele Radini Tedeschi, Storico dell’Arte - Dott. Dino Piretti, Direttore Edizioni e Produzioni Musicali Rai Trade - Col. A. (c/a) T.IMSSI Filippo Troise, Comandante Scuola Militare “Nunziatella” - Dott. Francesco Pinto, Direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli - Gen.le C.A. Giuseppe Barraco, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” - Cav. Giuseppe Fontanella, International Marketing Strategy Arabian Horses - Ten. Col. Com. Luigi Grosso, Comandante X Centro di Mobilitazione Croce Rossa Italiana - Dott. Renato Rotondo, 1° Dirigente II Unità Operativa Ortopedia e Traum. CTO di Napoli - Gen. C.A. Rocco Panunzi, Generale di Corpo D’Armata dell’Esercito Italiano. 76 Anno 2011 - Premio alla Carriera Ad Haustum Doctrinarum Real Casino Vanvitelliano del Fusaro Bacoli - Napoli Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, Com.te Comando Marittimo alleato Napoli - Dott. Paolo Itri, Magistrato Dir. Distrettuale Antimafia - Napoli - Gen. le B. A. Umberto Baldi, Com.te Accademia Aeronautica di Pozzuoli - Prof. Guido Trombetti, già Rettore Università Federico II - Cav. Mario Esposito, Pres. A.N.M.I. Ass. Nazionale Marinai D’Italia- Fremantle Media Italia - Produzioni Televisive - Dott. Gennaro Aversano, Pres. Club Nautico della vela di Napoli - Pino Moris, Patron del Festival “Napoli prima e dopo” - Dott. Domenico Forte, Amm. Flora Napoli - F.lli Giordano, Imprenditoria Medicina Veterinaria. Anno 2011 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis Real Casino Vanvitelliano del Fusaro Bacoli - Napoli Dott. Renato Parascandolo, Dir. Rai Trade Roma - Dott. Enzo Decaro, Attore-Regista - Prof. Guglielmo Longobardo, Artista - F.lli Marco e Enzo Esposito, 3EM History - Mister Vincenzo Di Palma, Preparatore atletico Nazionale Italiana di Calcio - Dott. Renato Ferrara, Notaio (Premio alla Memoria) - Prof. Michele Sovente, Scrittore Poeta. (Premio alla Memoria). Anno 2012 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis Castello Giusso Vico Equense - Napoli Dott. Silvio Luise, Pres. Lega Navale Italiana Pozzuoli Napoli - Prof. Giorgio Cegna, Magnifico Rettore Accademia di Belle Arti di Macerata - Prof. Dr. Morando Morandi, Dirigente Resp. AORN Cardarelli Napoli - Dott.ssa Flora Beneduce, Primario Ospedali Riuniti Penisola Sorrentina Napoli - Dott. Giuseppe Esposito, Giudice Tar di Lecce - Gen. Don Giacomo Di Cecco, 1° Cappellano Com. Generale Carabinieri Chieti - M° Giuseppe Polese, Direttore D’Orchestra - F.lli Dell’Amura, Università della pizza - Maria Guida, Campionessa Europea Atletica - Don Luigi Guida (Premio alla Memoria) - Dott. Tommaso De Gennaro (Premio alla Memoria). Anno 2012 - Premio alla Carriera Ad Haustum Doctrinarum Complesso Agave Hotel - Pozzuoli (Napoli) Dott. Antony Michael Quattrone, Dirig. Dipartimento Ris. Um. Comando NATO - Napoli - Prof. Lorenzo Renzulli, Direttore e Sovraintendente Sanitario - Prof. Luigi Arionte, Dirigente Ipsar Petronio - Pozzuoli. Anno 2009 - Grandi eventi del Comune di Napoli - Teatro Empire Dott. Prof. Antonio Giordano, Scienziato - Mons. Fernando Angelino, Direttore Istituto Superiore di Scienze Religiose “ San Paolo” - Gen.le Gianfranco Giardella, Generale del Corpo Ingegneri dell’Esercito - Gen.le Giovanni Mainolfi, Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Napoli - Col. Roberto Orchi, Ispettore Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana - M° Sal Da Vinci, Cantautore - M° Vincenzo Campagnoli, Musicista Dir. D’Orchestra - Cav. Uff. Mario Esposito, Managing Director - Dott Vincenzo Del Prete, Medico Chirurgo - Premio alla Memoria al Dott. Natale Cerbone, Editore. Anno 2012 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis Complesso Agave Hotel - Pozzuoli (Napoli) Dott. Alfonso Melisi, Contrammiraglio (ris) - Prof. Alfredo Carannante, Archeologo - Biagio Looz, Tenente Colonnello Guardia di Finanza - Dott. Domenico Oriani, Magistrato - Dott.ssa Gianna Mazzarella, Editore e Direttore Gruppo Napoli tivù - Dott. Giuseppe Gambardella, Console del Benin a Napoli - Dott.ssa Marialaura Massa, Telegiornalista Tg3 Campania - Dott. Pasquale e Filippo Colutta, Imprenditoria Termale. Anno 2010 - Grandi eventi del Comune di Frattamaggiore Napoli - Teatro De Rosa Dott. Domenico Falco, Vicepresidente Ordine dei Giornalisti della Campania - Prof. ssa Eugenia Carfora, Preside Coraggio - Dott. Francesco Fimmanò, Avv. Prof. Universitario - Dott. Franco Roberti, Procuratore Capo di Salerno - Dott. Gerardo Marotta, Presidente Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli - Dott. Giuseppe Salomone, Dirigente Compartimentale PS per la Campania e il Molise Comando Guardia di Finanza di Afragola Napoli - Don Luigi Merola, Presidente Fondazione “A voce d’é creature” Napoli - S. Ecc. Mario Milani, Vescovo Curia Arcivescovile di Aversa (CE) - Sig. Felice Aversano, Commerciante - Premio alla Memoria Arch. Sirio Giametta. Anno 2013 - Riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis Teatro Garibaldi - S.M. Capua Vetere (Ce) Prof. Alberto Perconte Licatese, Scrittore-Studioso e Umanista - Dott. Antonello Paolo Perillo, Caporedattore Tg3 Campania - Prof. Antonio Del Vecchio, Dirigente Scolastico - Equipe Unità Urologia, Ospedale del Buon Consiglio Napoli - Don. Francesco Picone, Vicario Generale della Diocesi di Aversa Dott. Giuseppe Gualtieri, Questore di Caserta - Gen. B. Guido Landriani, Comandante del Comando Militare Esercito “Campania” - Dott. Raffaello Magi, Giudice Istruttore Corte di Cassazione, Roma. 77 Anno 2014 – Teatro Garibaldi - S.M. Capua Vetere (Ce) Premio alla Carriera Ad Haustum Doctrinarum Console Generale di Francia a Napoli, Direttore. dell’Ist. Francese Grenoble - Napoli Riconoscimento alla Carriera Labore CivitatisDott. Alessandro Tocco, Dirigente Squadra Mobile Caserta - Gen. B. Attilio Claudio Borreca, Comandante del Comando Logistico Sud - Dott. Carlo Verna, Vicedirettore Tgr Rai per il sud - Dott. ssa Carmela Pagano, Prefetto di Caserta - Dott. Corrado Lembo, Capo della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Ce) Enrico Beruschi, Attore Regista - Ing. Guido Parisi, Dirigente Generale Direzione Regionale Vigili del Fuoco Campania - G.S.A. Paolo Magro, Sottocapo di Stato Maggiore A.M. - Prof. Silvio Laudisio, Direttore dell’Area Umanistica dell’Università della Terza Età Azienda Aversano Allestimenti - Azienda Torrefazione Luigi Cerrone - Premio alla Memoria al Prefetto Antonio Manganelli. Ringraziamenti Il Premio “Tra le parole e l’infinito” nato con l’obiettivo di premiare coloro che si sono distinti nel campo della Letteratura come della Poesia, ha ritenuto opportuno allargare il proprio orizzonte; creando una speciale sezione di Premio e Riconoscimento alla Carriera. Essi hanno lo scopo di Onorare e valorizzare l’esperienza di personalità del nostro Paese, che hanno intiso spendere la loro vita al servizio degli ideali e dei valori su cui fonda la nostra attuale Civiltà, nel campo delle Scienze, della Storia, della Letteratura, del Giornalismo, dell’Arte, dello Spettacolo, nonché nel delicato settore delle Forze Armate e delle Forze di Polizia. Circa questo Premio, oramai importante appuntamento fisso nel panorama delle attività culturali e sociali della nostra Regione, mi è ancora gradito evidenziare che, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da progresso tecnicologico ed evoluzione del pensiero, ma anche da molteplici forme di lacerazioni sociali, questa manifestazione rappresenta una amena e lieta occasione da parte dei cittadini di conoscere o incontrare valenti personaggi della nostra era. Personaggi ai quali così come impone una moderna ed evoluta società protesa verso il futuro di sempre più ampi e luminosi traguardi, è doveroso esprimere tutto il proprio apprezzamento, ma anche trarre dal loro diretto contatto, stimoli, fermenti ed insegnamenti. In conclusione voglio ringraziare le Istituzioni che hanno patrocinato la manifestazione, la Direzione Generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, il Capo Dipartimento Reggente del Dipartimento per la Giustizia Minorile Pres. Antonio Mura, la Dott.ssa Annamaria Palma Guarnier Direttore Generale per l’Attuazione dei Provvedimenti Giudiziari, il Dott. Massimo Martelli, Dott.ssa Norma Bimbo, la Dott.ssa Silvia Rubino, il Comune di Casoria (Na) La Presidenza dell’Istituto Francese a Napoli Il Console Francese a Napoli Christian Thimonier, il Prof. Vincenzo Capasso Rettore dell’Accademia Belle Arti di Nola. L’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Aversa, l’Arcal Rai Napoli, la Presidenza del Club Nautico della Vela di Napoli, la Presidenza della Associazione Comitato Locale Napoli Nord della Croce Rossa Italiana, il Dott. Gennaro Stroppolatini dell’Ass. Gli amici di Palazzo San Carlo di S. M. C V., Nunziante Rusciano dell’Associazione Casoria Futura, Massimo Capriola dell’Associazione La Madia Dell’arte, il curatore della Mostra d’Arte il Dott. Christian Sanna, il declamatori Vincenzo Mignone, L’Attore Giuseppe Carfora per la direzione artistica le vallette, gli amici: Angela Esposito, Raffaele Marzullo, Francesco Piccirillo, Salvatore Boccarossa.Un grazie particolare mi sia consentito esprimerlo a tutti gli intervenuti, i quali con la loro presenza tanto mi hanno Onorato. Alle personalità premiate, alle quali porgo il sentimento della mia gratitudine per essere stati presenti, e formulo anche a nome della Città di Casoria i migliori e più sinceri auguri per ancora più grandi affermazioni e luminosi successi, confermando loro che questa pagina culturale ha rappresentato un momento di crescita morale e spirituale, che sfiderà l’oblio del tempo e resterà impressa nell’animo. Cav. Nicola Paone Presidente e Ideatore del Premio 78 79 Tra le parole e l’infinito Finito di Stampare nel mese di Giugno 2015 nelle Officine Editoriale www.graficapostiglione.it [email protected] Tel/Fax 081 7587771 www.traleparoleelinfinito.com Questa Antologia contiene i profili e le foto delle Autorità, Personalità e Istituzioni designate a ricevere il Premio Letterario Internazionale di Poesia “Tra le parole e l’infinito” e il Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis”, Essa è un’attività culturale senza scopo di lucro, e nel rispetto dell’art. 10 legge 675/96. L’invio alla Segreteria del Premio dei dati sensibili, dei profili e delle foto delle Autorità, Personalità e Istituzioni, dei poeti e degli Artisti qui riportate, sono intesi come liberatorie esenti da qualsiasi corrispettivo, al fine della pubblicazione di questa antologia. Gli autori si assumono tutta la responsabilità legale e penale, sulla veridicità. Questa Antologia viene diffusa a titolo gratuito sia in Italia che a l’estero. 80