RISCHIO CHIMICO
SERVIZIO DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE AZIENDALE
Dott. Enio Antonio Zanardo
RISCHIO CHIMICO
RISCHIO CONNESSO ALL’USO PROFESSIONALE
DI SOSTANZE O PREPARATI IMPIEGATI NEI
CICLI DI LAVORO, CHE POSSONO ESSERE
INTRINSECAMENTE PERICOLOSI O RISULTARE
PERICOLOSI IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI
D’IMPIEGO
D.L.gs 2 febbraio 2002, n. 25
sugli agenti chimici

D.L.gs
277/91
Piombo
D.L.gs
25/1/92,
n. 77
D.P.R. 303/56
Vengono abrogati
L’intero capo II, nonché gli allegati II,
III, IV (sempre riferiti al Pb) e VIII
(modalità di campionatura e di
misurazione degli agenti chimici).
Viene abrogato l’intero decretoAttuazione della direttiva 88/364/CEE
in materia di protezione dei
lavoratori contro i rischi da
esposizione ad agenti chimici, fisici
e biologici durante il lavoro
Le voci da 1 a 44 e 47 della
tabella allegata
D.L.gs 2 febbraio 2002, n. 25
sugli agenti chimici
D.L.gs
626/94
Titolo VII
D.L.gs 277/91
D.L.gs 230/95
e successive
modifiche
Per quanto riguarda le sostanze
cancerogene e mutagene rimane la
disciplina specifica
Esclusione nel campo di
applicazione del titolo VII bis
dell’amianto
Esclusione nel campo di
applicazione del titolo VII bis la
protezione radiologica degli
agenti chimici
D.L.gs 2 febbraio 2002, n. 25
sugli agenti chimici
Le nuove disposizioni
Sono entrate in vigore il
Devono essere applicate entro
tre mesi dalla data di entrata in
vigore del decreto da parte di
tutti i datori di lavoro che
svolgono attività già in essere
In caso di nuove attività
23 marzo 2002
24 giugno 2002
Prima dell’inizio
Sono previste sanzioni penali (dall’arresto fino a
sei mesi o ammenda fino a otto milioni di lire)
RISCHIO CHIMICO
DEFINIZIONI
RISCHIO
PERICOLO
La
si raggiunga
Laprobabilità
proprietàche
intrinseca
di unil
potenziale
nocivo nelle
condizioni
agente chimico
di poter
di
utilizzazione
o esposizione
produrre
effetti
nocivi
RISCHIO CHIMICO
DEFINIZIONI
RISCHIO
La probabilità che si raggiunga il
potenziale nocivo nelle condizioni
di utilizzazione o esposizione
RISCHIO CHIMICO
DEFINIZIONI
L’agente chimico, fisico o biologico
AGENTE presente durante il lavoro e potenzialmente
dannoso per la salute (D. Lgs. 626/94)
AGENTI
CHIMICI
Tutti gli elementi o composti chimici, sia
da soli sia nei loro miscugli, allo stato
naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti,
compreso lo smaltimento come rifiuti,
mediante qualsiasi attività lavorativa,
siano essi prodotti intenzionalmente o no
e siano immessi o no sul mercato
RISCHIO CHIMICO
DEFINIZIONI
Gli elementi chimici ed i loro compositi
SOSTANZE allo stato naturale o ottenuti mediante
qualsiasi procedimento di produzione
PREPARATI
Miscele o soluzioni costituite da più
sostanze
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
Il Titolo VII bis "Agenti chimici" (art.72-ter)
riguarda:
• tutti gli agenti chimici presenti in azienda: nel ciclo
produttivo, intenzionali e non, nello stoccaggio,
come rifiuti, come emissioni da lavorazioni, come
sottoprodotti, da miscelazioni, ecc.;
• tutti gli agenti chimici pericolosi, classificati
secondo le normative, o non classificati ma che
comunque rispondono ai criteri di pericolosità, o
che siano solo potenzialmente pericolosi (es.
lavorazione a caldo di polimeri che liberano
monomeri);
• tutte le attività lavorative, industriali e commerciali,
private e pubbliche, artigianali e agricole, ecc.
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI

AGENTI CHIMICI
PERICOLOSI
1. Agenti chimici classificati come sostanze
pericolose ai ai sensi del D.Lgs. 3/2/97, n.
52, e successive modifiche;
2. Agenti chimici classificati come preparati
pericolosi ai sensi del D.Lgs. 16/7/98, n. 285
(sono esclusi i preparati pericolosi solo per
l’ambiente);
AGENTI
3. Agenti chimici che pur non essendo
CHIMICI
classificabili come pericolosi in base ai
PERICOLOSI punti 1 e 2, possono comportare un rischio
per la sicurezza e la salute a causa della
loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o
tossicologiche e del modo in cui sono
utilizzate o presenti sul luogo di lavoro,
compresi gli agenti chimici cui è stato
assegnato un valore limite di esposizione
professionale
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
DEFINIZIONE DI PERICOLOSITÀ
L. 256/74 -D.M. 28/01/92-D.Lgs. 52/97
Etichettatura sostanze e preparati pericolosi
Sono pericolose le sostanze
e i preparati che hanno una o
più delle seguenti proprietà:
TOSSICOLOGICHE
CHIMICO-FISICHE
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
IN PARTICOLARE OCCORRE RIFERIRSI
A SOSTANZE E PREPARATI:
• ESPLOSIVI
• COMBURENTI (Ossigeno)
• ESTREMAMENTE INFIAMMABILI (R12- os. etilene)
• FACILMENTE INFIAMMABILI (R11 – Toluene)
• INFIAMMABILI (R10 - xilene)
• MOLTO TOSSICI (T+)
• TOSSICI (T – formaldeide)
• NOCIVI (Xn – clorobenzene)
• CORROSIVI (C – acido cloridrico)
• IRRITANTI (Xi – dimetilammina)
• SENSIBILIZZANTI ( Xn - R42; Xi – R43)
• CANCEROGENI
• MUTAGENI
• TOSSICI PER IL CICLO RIPRODUTTIVO
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
esplosivi
le sostanze ed i preparati solidi,
liquidi, pastosi o gelatinosi che,
anche senza l’azione dell’ossigeno
atmosferico, possono provocare
una reazione esotermica con
rapida formazione di gas e che, in
determinate condizioni di prova,
detonano, deflagrano rapidamente
o
esplodono
in
seguito
a
riscaldamento in condizione di
parziale contenimento
comburenti
le sostanze ed i preparati che a contatto con altre
sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano
una forte reazione esotermica
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
estremamente infiammabili
le sostanze ed i preparati liquidi con i punto di
infiammabilità estremamente basso ed un punto
di ebollizione basso e le sostanze ed i preparati
gassosi che a temperatura e pressione ambiente
si infiammano a contatto con l’aria
infiammabili
le sostanze ed i preparati liquidi con un basso
punto di infiammabilità
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
facilmente infiammabili
le sostanze ed i preparati che, a contatto con l'aria, a
temperatura ambiente e senza apporto di energia,
possono subire innalzamenti termici e da ultimo
infiammarsi
le sostanze ed i preparati solidi che possono facilmente
infiammarsi
dopo un breve contatto con una sorgente di accensione
e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo
il distacco della sorgente di accensione
le sostanze ed i preparati liquidi il cui punto
d'infiammabilità è molto basso
le sostanze ed i preparati che, a contatto con l'acqua
o l'aria umida, sprigionano gas estremamente
infiammabili in quantità pericolose
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
molto tossici
le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione,
ingestione o assorbimento cutaneo, in piccolissime
quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni
acute o croniche
tossici
le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione,
ingestione o assorbimento cutaneo, in piccole quantità,
possono essere letali oppure provocare lesioni acute o
croniche
nocivi
le sostanze ed i preparati che, in caso di
inalazione, ingestione o assorbimento
cutaneo, possono essere letali oppure
provocare lesioni acute o croniche
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
corrosivi
le sostanze ed i preparati che, a contatto con i tessuti
vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva
irritanti
le sostanze ed i preparati non corrosivi, il cui
contatto diretto, prolungato o ripetuto con la
pelle o le mucose può provocare una
reazione infiammatoria
sensibilizzanti
le sostanze ed i preparati che, per inalazione
o assorbimento cutaneo, possono dar luogo
ad una reazione di ipersensibilizzazione per
cui una successiva esposizione alla
sostanza o al preparato produce reazioni
avverse caratteristiche
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
mutageni
le sostanze ed i preparati che, per inalazione,
ingestione o assorbimento cutaneo, possono
produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la
frequenza
tossici per il ciclo riproduttivo
le sostanze ed i preparati che, per inalazione,
ingestione
o
assorbimento
cutaneo,
possono provocare o rendere più frequenti
effetti nocivi non ereditari nella prole o danni
a carico della funzione o delle capacità
riproduttive maschili o femminili
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
pericolosi per l'ambiente
le sostanze ed i preparati che qualora si
diffondano nell'ambiente, presentano o possono
presentare rischi immediati differiti per una o più
delle componenti ambientali.
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
SI EVIDENZIA CHE NEGLI AGENTI
CHIMICI PERICOLOSI SONO COMPRESSI
• anche quelli etichettati come irritanti e
nocivi
• oltre a quelli tossici o molto tossici
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
Sono escluse solo le sostanze
definite pericolose per l’ambiente
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
ATTIVITA’ CHE COMPORTA LA
PRESENZA DI AGENTI CHIMICI
Ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti
chimici, o se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di
procedimento, compresi:
• la produzione,
• la manipolazione,
• il trasporto,
• l’immagazzinamento
• il trasporto o l’eliminazione
• il trattamento dei rifiuti o che risultino da tale
attività lavorativa
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
IL DECRETO SI APPLICA A QUASI
TUTTE LE ATTIVITÀ
• aziende manifatturiere e industriali (quasi tutte ad
es. tessili, meccaniche, galvaniche,conciaria, etc)
• aziende di trasporto
• trattamento rifiuti
• agricoltura
• supermercati
• imprese di pulizia
• lavanderie
• ospedali, case di cure
• scuole, università, laboratori
• carrozzerie
• falegnameria
• etc
D.L.gs 2 febbraio 2002, n. 25
sugli agenti chimici

EFFETTO IMMEDIATO PER IL
COMPLESSO DEI RISCHI
CHIMICI
Viene a meno l’obbligo in ogni caso di visita medica
secondo le scadenze (trimestrali, semestrali,ecc.)
come erano fissate dal DPR 303/56,
indipendentemente dal livello di rischio, cioè in base
alla sola presenza dell’agente tabellato nel ciclo
lavorativo (vecchia dicitura: lavoratori addetti)
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
ESPOSIZIONE
L’esposizione lavorativa al rischio
chimico dipende dal ciclo di
lavorazione o delle modalità
operative, oltre che dalle
caratteristiche chimico – fisiche e
tossicologiche delle sostanze e/o
preparati usati
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE
PROFESSIONALE
Se non diversamente specificato, il limite
della concentrazione media ponderata nel
tempo di un agente chimico nell’aria
all’interno della zona di respirazione di un
lavoratore in relazione ad un determinato
periodo di riferimento; un primo elenco di
tali valori è riportato nell’allegato VIII-ter
(D.Lgs. 626/94).
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI
ACGIH
Per quanto attiene all’inalazione per
l’esposizione professionale i limiti di
soglia elaborati dalla Conferenza
Americana degli Igienisti Industriali sono i
più diffusi ed autorevoli
Possono essere di tre tipi:
TLV – TWA : concentrazione media ponderata per
giornata lavorativa di 8 ore e 40 ore settimanali
(esposizione cronica)
TLV – STEL: concentrazione massima per breve
periodo
TLV – C: concentrazione massima da non
superare mai nell’arco di 15’ (di tetto)
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
A LIVELLO COMUNITARIO LA
DEFINIZIONE DI LIMITE È STATA
EFFETTUATA
• PER IL PIOMBO (all. II Dir. 98/24/CE)
• per alcuni agenti specifici (all. Dir. 2000/39/CE
• oltre che per benzene, polveri di legno e CVM
(direttive recepite con D.Lgs. 66/2000)
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
VALORE LIMITE BIOLOGICO
Il limite della concentrazione del relativo
agente, di un suo metabolita, o di un
indicatore di effetto, nell’appropriato mezzo
biologico; un primo elenco di tali valori è
riportato nell’allegato VIII- quater (D.Lgs.
626/94).
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
SORVEGLIANZA SANITARIA
La valutazione dello stato di salute
del singolo lavoratore in funzione
dell’esposizione ad agenti chimici
sul luogo di lavoro.
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
VALUTAZIONE DEI RISCHI.
a) le loro proprietà pericolose;
b) le informazioni sulla salute e sicurezza
comunicate dal produttore o dal fornitore
tramite la relativa scheda di sicurezza
c) il livello, il tipo e la durata
dell’esposizione;
d) le circostanze in cui viene svolto il
Il D.L. prende in lavoro in presenza di tali agenti, compresi
considerazione la quantità degli stessi;
e) i valori limiti di esposizione
professionale o i valori limiti biologici
f) gli effetti delle misure preventive e
protettive adottate o da adottare
g) se disponibili, le conclusioni tratte da
eventuali azioni di sorveglianza sanitaria
già intraprese
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
ATTIVITÀ PRELIMINARE
identificare tutti gli agenti chimici utilizzati
(anche di origine naturale purché dotati di
pericolosità);
esaminare la rassegna dei processi e
lavorazioni per verificare se si sviluppino, in
qualunque modo, agenti chimici pericolosi;
procedere alla classificazione di tutti gli
agenti chimici individuati utilizzando le frasi
di rischio R secondo la classificazione CE
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
ATTIVITÀ PRELIMINARE

In questa fase sono valutati i processi e
le procedure di lavoro, quindi occorre
considerare (art.72-quater):
 le proprietà pericolose dell'agente
chimico - In genere queste proprietà
pericolose sono individuate dalle frasi R
che accompagnano la classificazione
CE;
 le informazioni contenute nella scheda di
sicurezza - anche per i preparati non
pericolosi ma che contengono almeno
una sostanza pericolosa per la salute al
di sopra dei limiti di concentrazione
definiti dalla norma;
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
ATTIVITÀ PRELIMINARE
 il
livello,
il
tipo
e
dell'esposizione, mediante:
la
durata
A. valutazioni qualitative che identificano le
variabili ed eseguono una graduazione
preliminare del livello di esposizione
(fonti di emissione e tempi di
esposizione);
B. misurazioni, già eseguite in precedenza
o eseguite in questa fase,
 le circostanze di svolgimento del lavoro
(le mansioni - compiti e funzioni - i
carichi di lavoro, le attività e tecniche
operative, i processi di produzione, la
configurazione del posto di lavoro) e le
quantità in uso;

I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
ATTIVITÀ PRELIMINARE
 l’esistenza di valori limite professionale
e/o biologici dell'agente;
 gli effetti delle misure preventive e
protettive
adottate
(efficacia
delle
precauzioni e procedure relative);
 le conclusioni, se disponibili,
sorveglianza sanitaria.
della
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI

LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI.
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
SCHEDA DI SICUREZZA
 Molto più dettagliate delle etichette
 Rivolte all’utilizzatore professionale
(datore di lavoro);
 Per la protezione della salute e della
sicurezza sul posto di lavoro e la
protezione dell’ambiente.
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
SCHEDA DI SICUREZZA
 Accompagnano
obbligatoriamente
l’immissione sul mercato di sostanze
e preparati pericolosi;
 Sono una vera e propria guida alla
manipolazione sicura da parte di chi
utilizza
professionalmente
un
prodotto pericoloso
 Le
schede
informazioni
contengono
16
 Devono
essere
richieste
al
produttore o fornitore del prodotto
 Vanno conservate nel luogo di lavoro
rendendo facile e rapida la loro
consultazione
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI
INFIAMMABILI + COMBURENTI = questa reazione, che è a tutti gli
effetti una combustione, può produrre grandi quantità di calore, fino ad
arrivare alla accensione della miscela ed all'innesco di incendi, e può
produrre la decomposizione delle sostanze con lo sviluppo di vapori tossici.
ACIDI + ALCALI = anche questa reazione, che ha come effetto la
formazione di sali, produce tanto più calore quanto più forti e concentrate
sono le sostanze coinvolte; considerato che acidi ed alcali si presentano
generalmente come soluzioni acquose non sussiste un pericolo di innesco,
ma il forte calore prodotto può comportare l'evaporazione delle soluzioni, lo
sviluppo di vapori tossici e la rottura dei contenitori in vetro.
ACIDI O ALCALI + IPOCLORITO = questo è un caso particolare di
combinazione di sostanze aggressive (acidi e alcali) con una sostanza
tossica (ipoclorito); tutte le sostanze indicate sono estremamente diffuse,
anche negli ambienti ospedalieri, in quanto entrano nella composizione dei
prodotti per la pulizia degli ambienti (disincrostanti e disinfettanti). Nel caso
specifico, le sostanze aggressive provocano la rottura della molecola di
ipoclorito che libera gas cloro, molto tossico ed irritante.
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
CLASSIFICAZIONE DEL PERICOLO DI
ESPOSIZIONE:
•
presenza di rischio considerato
moderato
• presenza di rischio superiore a
quello considerato moderato
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
La presenza di rischio considerato
Moderato permette al DL di non applicare
specifiche norme di prevenzione contenute
nel titolo VII bis
 misure specifiche di prevenzione e
protezione
 disposizioni in caso di incidenti o di
emergenza
sorveglianza sanitaria e cartelle
sanitarie
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
IL CONCETTO DI RISCHIO MODERATO È
RIPORTATO
ART. 60 QUINQUIES, COMMA 2
Se i risultati della valutazione dei rischi
dimostrano che, in relazione al tipo e alle
quantità di un agente chimico pericoloso
e alle modalità e frequenza di esposizione
a tale agente presente sul luogo di lavoro,
vi è solo un rischio moderato per la
sicurezza e la salute dei lavoratori e che le
misure di cui al comma 1 sono sufficienti
a ridurre il rischio, ……
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
IL CONCETTO DI RISCHIO MODERATO
Innanzitutto, occorre chiarire il significato
che deve essere dato al temine
"moderato". A questo scopo servono le
seguenti precisazioni:
a) Gli altri Paesi europei, nel recepire
l’originaria direttiva europea 98/24 - hanno
utilizzato termini quali "basso" o
"irrilevante" (slight (GB), baixo (P), faible
(F), ecc.);
b) ricordiamo che le direttive non devono
essere recepite abbassando i livelli di
sicurezza e le condizioni di miglior favore
definite da leggi nazionali e contratti o
accordi;
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
DEFINIZIONI
•
MODERATO: CONTENUTO ENTRO I DOVUTI
LIMITI; PRUDENTE
•
BASSO: PICCOLO, SCARSO, ESIGUO;
CHE OCCUPA UN POSTO NON
ELEVATO IN UNA GRADUATORIA DI
IMPORTANZA
•
ESIGUO: PICCOLO, TENUE, IRRELEVANTE
•
IRRELEVANTE: CHE NON HA MOLTA
IMPORTANZA
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
L’ART. 35 del D.P.R. 303/56 - CONCETTO
DI RISCHIO IRRILEVANTE
nella nostra normativa era ed è già prevista
l’ipotesi di una soglia di rischio alla quale può
scattare
l’esonero
dell’obbligo
della
sorveglianza sanitaria. Si tratta dell’art.35 del
DPR 303/56 che però non parla di rischio
"moderato" ma di rischio "irrilevante":
”L’Ispettorato del lavoro può altresì esentare
il datore di lavoro dall’obbligo delle visite
mediche, qualora, per la esiguità del materiale
o dell’agente nocivo trattato o per l’ efficacia
delle misure preventive adottate, ovvero per il
carattere occasionale del lavoro insalubre,
possa fondatamente ritenersi irrilevante il
rischio per la salute dei lavoratori."
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
IL CONCETTO DI RISCHIO MODERATO
DOVRÀ ESSERE DEFINITO CON
UN DECRETO MINISTERIALE ENTRO TRE
MESI, SENTITE LE PARTI SOCIALI
in assenza di tale decreto spetterà al DdiL
definire nei propri singoli casi cosa debba
intendersi per rischio moderato
La definizione del rischio moderato deve
essere accompagnata da una relazione da
allegare al DVR dove si motivano le
considerazioni che hanno portato a
questa CONCLUSIONE
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
MISURE E PRINCIPI GENERALI PER LA
PREVENZIONE
Il decreto stabilisce, oltre l’art. 3/626,
che devono:
• essere eliminati i rischi
derivanti da agenti chimici
I RISCHI DA
AGENTI CHIMICI
Ridotti al minimo mediante le seguenti
(art. 72 quinquies comma 1)
a) progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione
sul luogo di lavoro;
b) fornitura di attrezzature idonee per il lavoro specifico e
relative procedure di manutenzione adeguate;
c) riduzione al minimo del numero di lavoratori che sono o
potrebbero essere esposti;
d)riduzione al minimo
dell’esposizione;
della
durata
e
dell’intensità
e) misure igieniche adeguate;
f) riduzione al minimo della quantità di agenti presenti sul
luogo di lavoro in funzione delle necessità della lavorazione;
g) metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che
garantiscono
la
sicurezza
nella
manipolazione,
nell’immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di
agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono
detti agenti chimici.
I RISCHI DA AGENTI
CHIMICI

MISURE SPECIFICHE DI
PROTEZIONE E
PREVENZIONE
a) progettazione di appropriati processi
lavorativi e controlli tecnici, nonché uso
di attrezzature e materiali adeguati;
Quando la
natura
dell’attività non
consenta
eliminare il
rischio
b)appropriate misure organizzative e di
protezione collettive alla fonte del
rischio;
c) misure di protezione individuali,
compresi i DPI, qualora non si riesca a
prevenire con altri mezzi l’esposizione;
d) sorveglianza sanitaria dei lavoratori a
noma degli artt. specifici
RISCHI

PER LA
SICUREZZA

PER LA
SALUTE
• pericolo di incendio e/o
esplosione
• pericolo di contatto con
sostanze corrosive
• pericoli di intossicazione
o asfissia
•pericolo d’inalazione e/o
contatto con sostanze
nocive che possono
provocare effetti
irreversibili
ESPLOSIONE
In un locale separato, nel cantina di di una casa
unifamiliare, era stata sistemata una cisterna per
l’olio combustibile della capienza di ca. 5500 l,
contenente ancora all’incirca 2000 l d’olio. Questa
cisterna doveva essere munita di una condotta di
aerazione più grande. A tale scopo si forò dapprima
un’apertura nella lamiera della parete in alto, nella
quale si sarebbe dovuto in seguito saldare un
anello filettato, Erano appena spiccate via le prime
scintille dell’elettrodo per saldatura che all’interno
della cisterna scoppio una violenta esplosione.
Questa provoco lo squarciamento della cisterna e la
proiezione di spruzzi d’olio che investirono anche il
saldatore, il quale si vede incendiati i vestiti da una
fiammata. Egli riportò grave ustioni e per poco non
muore.
L’addetto
alla
sorveglianza
venne
scaraventato a 4 m di distanza contro una parete. I
danni allo stabile furono ingenti,
ASFISSIA
Una pompa per acqua si trovava sul fondo di un
pozzo profondo circa 10 m e situato nell’edificio
di un bagno termale con sorgente contenente
acido carbonico. Il pozzo era aperto in alto
accessibile lungo una scala verticale, montata in
modo fisso. Quando un montatore entro nel
pozzo per rimontare la pompa, che era stata nel
frattempo revisionata, si arrestò a metà strada
per poi precipitare a testa in giù sul piedistallo
della macchina, rimanendo ucciso sul colpo.
Dalle misurazioni fatte risultò che a metà altezza
del pozzo il tenore d’ossigenoera soltanto del
16%, quello del biossido di carbonio (acido
carbonico) per contro del 25%
INTOSSICAZIONE
Una cisterna sotterranea di cemento armato,
destinata
all’immagazzinamento
del
carburante diesel, doveva essere pulita con
tricloroetilene,
prima
di
applicare
il
rivestimento sintetico. Per poter allontanare i
vapori
tossici,
i
due
operai
addetti
all’operazione introdussero il tubo aspirante di
un ventilatore dall’alto nell’interno della
cisterna. Nonostante fossero provvisti di
maschere con filtri a carbone attivo, ambedue
rimassero intossicati: nessuno, però, si
accorse del fatto, in quanto essi lavoravano da
soli. Vennero ritrovati il giorno dopo morti
nella cisterna.
INQUINANTI
AERODISPERSI




POLVERI
FIBRE
FUMI
NEBBIE


GAS
VAPORI
AEROSOL
(solidi o liquidi
dispersi in atmosfera)
AERIFORMI
(sostanze gassose
disperse in atmosfera)
DANNO DA AGENTI
CHIMICI
causato



DALL’INALAZIONE
DAL CONTATTO (pelle e mucose )
DALL’INGESTIONE
effetti riscontrati





IRRITAZIONI APPARATO RESPIRATORIO
ALLERGIE RESPIRATORIE E CUTANEE
IRRITAZIONI PELLE E OCCHI
ALTERAZIONI SUL SISTEMA NERVOSO
ALTERAZIONI AL FEGATO E
ALL’APPARATO DIGESTIVO
DANNO DA AGENTI
CHIMICI
causato da
DANNO DA AGENTI
CHIMICI
causato da
DANNO DA AGENTI
CHIMICI
causato da
POLVERI
particelle solide di varie dimensioni
disperse nell’aria
inferiore a 0.5 
penetra in profondità
ma in parte espirato
tra 0.5 e 5 
frazione respirabile
si fissa negli alveoli
maggiore di 5 
vengono trattenute
dalle vie aeree superiori
Un micron ( ) è uguale
alla miglionesima parte
del metro
1 = 0.000001 m
1 = 0.001 mm
NEBBIE
aerosol di particelle liquide di
dimensioni inferiori a 1 disperse
nell’aria generate da processi di
evaporazione e condensazione, di
atomizzazione, di nebulizzazione, ecc.
Es.



nebbie acquose
nebbie oleose
nebbie di
solventi
FUMI
aerosol con particelle solide
provenienti dalla combustione
incompleta di sostanze carboniose o
dalla condensazione di sostanze
gassose di dimensioni inferiori a 1 
Es.
 scarichi di motori (carrelli trasportatori)
 fumi di saldatura
GAS
aeriforme che a temperatura
ambiente esiste solo allo stato
di gas





ossido di carbonio
acetilene
protossido di azoto
ozono
ecc.
VAPORI
forma gassosa di una sostanza
normalmente allo stato liquido



vapori di solventi
vapori di acidi
ecc.
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO CHIMICO
IL DATORE DI LAVORO DEVE

valutare i rischi connessi al uso dei prodotti pericolosi

scegliere opportunamente le sostanze ed i preparati
chimici da impiegare;

sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o è
meno pericoloso (per esempio l’utilizzo di un agente
cancerogeno sul luogo di lavoro è subordinato alla
dimostrazione che non è tecnicamente possibile ricorrere
a sostanze alternative o a processi tecnologici meno
pericolosi;

informare i lavoratori sui pericoli connessi all’uso delle
sostanze e dei preparati pericolosi e addestrali in
occasione dell’introduzione di nuovi prodotti sul modo di
prevenire incidenti, disturbi e malattie. Informare i
lavoratori dell’esistenza della scheda e del luogo in cui è
conservata.
SISTEMA DI GESTIONE DEI
PRODOTTI CHIMICI PERICOLOSI









Identificare le sostanze a rischio presenti o potenzialmente
presenti in ogni fase dell’attività;
limitare l’utilizzo degli agenti chimici sul luogo di lavoro;
valutare la possibile sostituzione con altri prodotti a minor grado
di rischio;
limitare al minimo il numero dei lavoratori che sono o possono
essere esposti e separare le lavorazioni a rischio;
verificare le incompatibilità o la possibilità di reazioni pericolose
o prodotti di decomposizione;
individuare le modalità di conservazione e impiego necessarie a
limitare al più basso livello possibile l’esposizione, rispettare i
livelli di esposizione regolamentari e tenere conto dei valori
raccomandati;
controllare l’esposizione dei lavoratori mediante misurazione
dell’agente chimico ogni qualvolta non è ragionevolmente
possibile escluderne la presenza;
sottoporre a controllo sanitario i lavoratori e consultare M.C.
informare e formare i lavoratori sugli agenti chimici presenti
SISTEMA DI GESTIONE DEI
PRODOTTI CHIMICI PERICOLOSI
PUNTI DI RIFERIMENTO PER
LA SCELTA DELLE
BONIFICHE DA EFFETTUARE
 SOSTITUIRE IL
PRODOTTO NOCIVO
RIVEDERE LE TECNOLOGIE
APPLICATE
AUTOMATIZZARE DOVE
POSSIBILE
ASPIRARE ALLA FONTE
MANUTENZIONE
E PULIZIA
PROGRAMMATA
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Rischio chimico, servizio di prevenzione aziendale