Eccezioni alle regole trovate da Mendel 1) Dominanza incompleta I sette caratteri presi in esame da Mendel mostrano tutti dominanza completa. Ci sono però caratteri per i quali l’eterozigote mostra un fenotipo intermedio tra quelli dei due omozigoti: Dominanza incompleta Reincrocio Colore del fiore nella bocca di leone Quando vi è dominanza completa di solito è perche l’allele dominate codifica per un enzima attivo mentre l’allele recessivo codifica per un enzima inattivo Proteina inattiva Proteina attiva Prodotto È sufficiente però che uno solo dei due alleli “funzioni” perché si ottenga il prodotto (ad esempio un pigmento rosso) Nel caso di dominanza incompleta invece la cellula produce più pigmento se entrambi gli alleli codificano per un enzima funzionante di quanto non faccia se un solo allele produce enzima attivo (è il caso del pigmento rosso della bocca di leone) C’è un caso ancora diverso chiamato codominanza nel quale entrambi i tipi di alleli specificano per una proteina funzionante e il fenotipo dell’eterozigote non è intermedio ma mostra entrambi i tratti Si veda più avanti il caso dei gruppi sanguigni ABO Eredità mendeliana nell’uomo Le leggi di Mendel (e quelle della genetica post-mendeliana) possono essere utilizzate per prevedere la trasmissione delle malattie genetiche nell’uomo La gran maggioranza delle malattie genetiche sono determinate da un allele recessivo. Generalmente le malattie genetiche sono dovute alla produzione di un enzima difettoso che interrompe la via metabolica Enzima A Enzima B difettoso X Enzima C X Negli individui eterozigoti l’altro allele riesce a supplire producendo l’enzima funzionante in quantità maggiore Enzima A Enzima A Enzima B difettoso X Enzima C Enzima B Enzima C X X Alcuni moderni, raffinati metodi di diagnostica riescono a determinare se è un solo allele o entrambi che producono l’enzima Nuovi alleli si originano per mutazione da quelli esistenti NB. Una proteina enzimatica è composta di norma di parecchie decine di aminoacidi. Una mutazione che causi la sostituzione di un aminoacido ha grande probabilità di comprometterne il funzionamento* Quindi è molto più facile che appaia una mutazione che compromette una certa funzione che non il contrario * La gravità nel grado di compromissione di un enzima causata dalla sostituzione di un aminoacido dipende da: 1) La posizione (se per esempio l’aminoacido fa parte del sito attivo probabilmente a questo non riuscirà più a legarsi il substrato) 2) Il tipo di aminoacido (se un aminoacido carico positivamente sostituisce uno carico negativamente è assai probabile che modifichi la forma della proteina e ne comprometta gravemente la funzione) Da un punto di vista evoluzionistico: In una popolazione, nuovi alleli si originano di continuo per mutazione da quelli esistenti. Nella maggior parte dei casi essi non funzionano correttamente e l’individuo che porta la mutazione ha una fitness ridotta Ogni tanto accade che la nuova versione della proteina svolga la sua funzione meglio della precedente (aumentando la fitness di chi la possiede) oppure che la nuova versione della proteina sia in grado di svolgere la sua funzione in condizioni ambientali differenti (permettendo quindi agli individui che la possiedono di colonizzare nuovi ambienti) Le malattie genetiche causate da un allele dominante sono direttamente esposte alla selezione naturale e vengono pertanto eliminate di continuo dalla popolazione Se compare una mutazione dominante che causa la morte dell’individuo prima della maturità, egli non lascierà alcun figlio e pertanto la mutazione sparirà con lui Se la mutazione è recessiva essa non causerà alcun problema in chi la porta e sarà trasmessa a parte della sua progenie A causa dell’accumulo delle mutazioni la frequenza dell’allele recessivo nella popolazione potrà salire con il tempo La selezione naturale agirà nel momento in cui si sposano due etrozigoti: un quarto dei loro figli mosterà infatti il carattere in questione L’albinismo è causato da una mutazione recessiva che determina l’inattività di un enzima (tirosinasi) che prende parte alla trasformazione dell’aminoacido tirosina in un precursore della melanina. I soggetti che manifestano albinismo mancano di pigmento nei capelli, nella pelle, negli occhi. L’albinismo si manifesta solo se l’individuo è omozigote recessivo, cioè se entrambi gli alleli codificano per l’enzima difettoso AA Aa Pigmentazione normale aa Assenza di pigmentazione Oggi l’albinismo non causa particolari problemi a chi ne è affetto ma nel passato si può immaginare che l’esposizione alla luce portasse allo sviluppo di malattie della pelle e di tumori AA x AA 100% AA tutti pigmentati AA x Aa ½ AA ½ Aa Aa x Aa ¼ AA ½ Aa pigmentati aa x AA 100% Aa aa x Aa ½ Aa pigmentati aa x aa 100% aa tutti pigmentati ¼ aa albini tutti pigmentati ½ aa albini tutti albini Gli alleli che causano gravi malattie genetiche possono diffondersi nella popolazione, anche se sono dominanti, nel caso in cui il fenotipo (la malattia) si esprima dopo che gli individui hanno avuto modo di riprodursi. La malattia di Huntington (HD) è una malattia neurodegenerativa progressiva, caratterizzata da trasmissione genetica di tipo dominante. La mutazione determina la formazione di una proteina alterata detta "huntingtina" che è espressa sia nel sistema nervoso che nei tessuti periferici e che ha effetti tossici sul sistema nervoso centrale attraverso diversi meccanismi. I sintomi compaiono sempre dopo i 30 anni e spesso dopo i 40 o addirittura i 50 anni. Perciò anche se la malattia porta a morte entro pochi anni, gli individui HD hanno l’opportunità di mettere al mondo numerosi figli prima che la malattia si manifesti Poiché gli individui affetti sono eterozigoti essi hanno il 50% di probabilità che i loro figli siano affetti da HD (ameno che non si sposino con un individuo anche lui HD, evento questo ovviamente rarissimo) HD Non affetto Hh x hh ½ Hh HD ½ hh non affetti Anche alcune malattie genetiche umane mostrano codominanza L’anemia falciforme è dovuta alla sostituzione di un aminoacido (valina al posto di glutammato un posizione 6) nel gene che codifica la sintesi di una delle catene dell’emoglobina Negli individui omozigoti recessivi tutte le molecole di emoglobina sono alterate. Esse tendono a cristallizzare deformando i globuli rossi che assumono la tipica forma a falce. L’anemia falciforme uccide circa 100.000 persone all’anno solo negli Stati Uniti Gli individui eterozigoti non mostrano sintomi in condizioni normali. Tuttavia essi possono rivelare la loro condizione se sottoposti ad una sensibile riduzione nella concentrazione dell’ossigeno (ad esempio in alta montagna) Questo avviene perché negli eterozigoti c’è co-dominanza a livello molecolare. Infatti vengono prodotte sia l’emoglobina normale che quella falcemica. Nelle condizioni normali una sovrapproduzione della proteina maschera il difetto genetico Questa caratteristica può essere impiegata per determinare in anticipo la condizione di eterozigote Se due eterozigoti hanno figli… Aa x Aa -> ¼ aa ½ Aa ¼ AA …un quarto dei loro figli sarà affetto Tra gli americani di origine africana, circa uno su dieci è portatore dell’allele per l’anemia falciforme. La probabilità di un matrimonio (tra afro-americani) tra due portatori è quindi di 1 su 100 1/10 x 1/10 = 1/100 Molti geni anziché possedere due sole forme alleliche, ne possiedono tre o più 2) Allelia multipla Nel sistema dei gruppi sanguigni ABO dell’uomo per esempio ci sono tre alleli diversi IA IB i ( anche indicato come IO in qualche testo) IA IB sono dominanti su i. IA IB sono tra loro Codominanti Sia IA che IB infatti specificano una specifica proteina che si trova sulla superficie dei globuli rossi (antigene di membrana) mentre l’allele i non specifica alcuna proteina IA IA IA i Gruppo A IB IB IB i Gruppo IB IA ii B Gruppo AB Gruppo O Nei confronti di i, sia IA che IB si comportano come normali alleli dominanti Codominanza Omozigote recessivo La trasmissione genetica del sistema AB0 deve essere tenuta distinta dalla compatibilità nella trasfusioni Chi non possiede l’antigene IA in caso di trasfusione da donatore che lo possiede, avrà una reazione immunitaria Lo stesso succede per l’antigene IB Gli individui gruppo A regiscono alla trasfusione di sangue B poiché non posseggono l’antigene IB (e viceversa). Gli individui di gruppo O reagiscono sia al sangue di gruppo A che di gruppo B Al contrario il sangue di gruppo 0 può essere trasfuso a tutti poiché manca di entrambi gli antigeni e quindi non causa mai reazione immunitaria (donatore universale) Gli individui di gruppo AB possono ricevere sangue da chiunque perché possedendo sia IA che IB non reagiscono a nessuno degli antigeni di membrana (ricevitore universale) 3) Epistasi Determinati alleli di un gene possono, se presenti, modificare l’espressione di un altro carattere Ad esempio un individuo può avere gli alleli per pelle scura e un altro per pelle gialla ma in presenza di omozigosi per l’albinismo questo carattere non si esprime 4) Pleiotropia Un dato gene può manifestare i suoi effetti su caratteri differenti Ad esempio nella tigre un allele determina sia una pigmentazione anomala che lo strabismo. Gli alleli che determinano l’anemia falciforme nell’uomo causano anche la resistenza alla malaria La malaria è una malattia causata da un protozoo (Plasmodium) che è trasmesso all’uomo tramite la puntura della zanzara anofele. Colpisce più di 200 milioni di persone nel mondo (in gran parte in Africa) con migliaia di morti all’anno. Il protozoo si riproduce all’interno dei globuli rossi e la sua riproduzione è inibita se il soggetto colpito è portatore sano di aemia falcifome (eterozigote). 5) Caratteri poligenici In molti casi più geni (ognuno con i suoi alleli) collaborano in modo additivo a determinare un dato carattere Esempi di caratteri poligenici sono la statura e il colore della pelle Modello semplificato del meccanismo genetico di controllo del colore della pelle nell’uomo I geni A, B, C, hanno dominanza incompleta ed effetto addittivo sul carattere AABBCC Ma anche AaBbCC AaBbCC AABbCc aaBBCC AaBBCc aabbcc 6) Geni associati (o concatenati) La seconda legge di Mendel dice che gli alleli di ogni gene vengono ereditati indipendentemente da quelli degli altri geni Tuttavia i genetisti si accorsero ben presto che certe coppie di caratteri venivano spesso ereditate in modo associato Da non confondere con effetti simili dovuti alla pleiotropia: in quel caso c’è un solo gene che controlla due o più caratteri La spiegazione di questo è che i geni si trovano sui cromosomi. Se due geni si trovano sullo stesso cromosoma, gli alleli che si trovano su uno dei due omologhi tenderanno ad essere trasferiti allo stesso gamete Questo non era accaduto negli esperimenti di Mendel perché ognuno dei sette caratteri era su un differente cromosoma Coppia di cromosomi omologhi Allele per dimensioni piccole Allele per dimensioni grandi Allele per pelo scuro Allele per pelo chiaro Meiosi Pelo chiaro e piccole dimensioni tenderanno ad essere ereditati assieme Meiosi Pelo scuro e grandi dimensioni tenderanno ad essere ereditati assieme Tuttavia anche per quei geni che si trovano sullo stesso cromosoma si può avere riassortimento dei caratteri Infatti durante la profase I della meiosi i cromosomi omologhi si appaiano e i cromatidi si scambiano tratti omologhi di DNA (crossing over) Se il crossing over non avviene tra i due loci genici interessati Solo combinazioni parentali Se avviene un crossing over nella porzione compresa tra i due loci genici interessati Sia combinazioni parentali che ricombinanti La probabilità che due geni sullo stesso cromosoma ricombinino è legata alla loro distanza (e alla probabilità che avvenga il crossing over nella regione tra i due) Se due geni sono molto vicini, la probabilità che il crossing over avvenga proprio nello spazio tra loro è molto bassa e tenderanno ad essere ereditati dallo stesso gamete (geni associati) Se due geni si trovano sui bracci opposti di un grande cromosoma allora quasi certamente avverrà crossing over nello spazio tra loro e pertanto si comporteranno quasi fossero su due cromosomi distinti La frequenza con cui due geni ricombinano è stata usata per costruire le mappe della disposizione dei geni sui cromosomi (mappe di associazione)