1888: nasce ad Alessandria d’Egitto da emigrati italiani provenienti dalla provincia di
Lucca; frequenta la scuola superiore ad Alessandria.
1912-14: si trasferisce a Parigi dove frequenta i corsi universitari al College de France e
alla Sorbona e approfondisce la conoscenza della poesia decadente e simbolista.
1915: allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola volontario e combatte sul
carso.
1918: finita la guerra si stabilisce a Parigi dove comincia a lavorare come
corrispondente del “Popolo d’Italia”, il giornale fondato da Benito Mussolini.
Dopo due anni torna in Italia con la moglie Jeanne Dupoix, da cui avrà due figli: Anna
Maria e Antonietto.
1928: si diventa al cattolicesimo.
1931: pubblica la raccolta definitiva delle sue prime poesie, L’ALLEGRIA
1933: pubblica Sentimento del tempo.
Lui è un professore di lingua e letteratura italiana all’Università di San Paolo in Brasile
con la sua famiglia: muore a soli 9 anni il figlio Antonietto.
1943: rientrato in Italia, ottiene la cattedra di letteratura italiana all’Universita di Roma.
1947-60: pubblica IL DOLORE, LA TERRA PROMESSA e altre raccolte di poesie.
1969: esce Vita di un uomo, raccolta dentro di un libro tutte le sue poesie e nel 1970
muore a Milano.
Ungaretti è importante soprattutto per due motivi:
• Le sue poesie sono una testimonianza diretta dell’orrore della guerra
• Il suo modo di scrivere le poesie è innovativo e unico.
•Nelle sue poesie non ci sono le rime
•I versi sono molto brevi
•Ci sono pause e spazi bianchi
•Inventa i “versicoli” versi composti a volte da una sola parola
•La parola ha un forte valore simbolico.
Le poesie che presento sono tratte dalla raccolta
L’ALLegriA:
•VEGLIA
•SAN MARTINO DEL CARSO
•SOLDATI
(data: 23 Dicembre 1915, località: CIMA QUATTRO)
Questa poesia è ispirata
ad un episodio vissuto da
buttato vicino
Ungaretti durante la
a un compagno
guerra: il poeta trascorre
Massacrato
la notte accanto al
cadavere di un compagno
con la sua bocca
rimasto ucciso durante i
digrignata
combattimenti. Il contatto
volta al plenilunio
cosi ravvicinato con la
morte provoca in lui la
con la congestione
reazione di un grande
delle sue mani
desiderio di vita. La cruda
penetrata
descrizione del massacro
subito dal
nel mio silenzio
corpo”massacrato”
ho scritto
contrasta con il silenzio
lettere piene d’amore. dolorosamente assorto del
poeta e con la luce della
Non sono mai stato
luna, indifferente alla
tanto
crudeltà della guerra e
Attaccato alla vita.
alla sofferenza umana.
Un’ intera nottata
(data: 27 Agosto 1916, località: Valloncello dell’Albero Insolato da L’ALLEGRIA)
Di queste cose
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel mio cuore
il cuore del poeta è come un cimitero
nessuna croce manca
È il mio cuore
Il paese più straziato
ANALOGIA tra il cuore e il paese
Un paesino del Carso, San Martino, viene distrutto dalla furia
della battaglia. Le case sono ridotte a <<qualche brandello di
muro>> e tanti cari amici sono stati uccisi dalla guerra. Ma tutti
sono presenti e vivi nel cuore del poeta straziato dai ricordi. Il suo
cuore è come un cimitero pieno di croci. La poesia è costruita
sull’ANALOGIA tra la distruzione degli edifici e quella, ancora più
straziante, del cuore.
(data: Luglio 1918, località:Bosco di Courton)
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
La vita dei soldati è
precaria come quella delle
foglie in autunno, che sono
destinate a cadere al
primo colpo di vento.
Il primo termine della
similitudine non è nei versi
ma nel titolo.
Le poesie della raccolta sono caratterizzate da una forte componente autobiografica e
rievocano sia gli anni della giovinezza trascorsi in Egitto, sia la cruda esperienza del
fronte.
La poesia di Ungaretti, tuttavia, si concentra su quanto c’è di universale nelle
esperienze vissute, di valido per tutti gli uomini. La concezione di poesia che ne
emerge è quella di una faticosa ricerca di <<ciò che di segreto rimane in noi,
indecifrabile>> e che, per essere scoperto, impone al poeta di calarsi nell’
<<abisso>> della realtà per recuperarne l’essenza più intima.
Strumento privilegiato di questa indagine è, sulla scia dei Simbolisti, l’ANALOGIA, che
consente di superare i legami logici in favore di associazioni basate sull’intuizione
immediata.
Agosto 1914: il governo italiano, presieduto da A.SALANDRA, dichiara la neutralità dell’Italia
perchè la TRIPLICE ALLEANZA impegna a entrare in guerra solo se uno dei tre Stati è attaccato.
I problemi dell’Italia sono:


Impreparazione delle forze armate
Tensioni sociali e politiche in seguito alla guerra di Libia.
Nel 1914-1915 si comincia a mettere in discussione la scelta neautralista a favore di un
INTERVENTO a fianco dell’INTESA per conquistare Trento e Trieste, che sono ancora Austriache.
(vogliono l’intervento contro l’Austria)
1. Il Re Vittorio Emanuele III
2. I principali gruppi industriali per i guadagni
che possono ricavare dalla vendita di armi,
attrezzature militari..
3. I nazionalisti
4. Intellettuali futuristi e socialisti rivoluzionari
5. Interventisti democratici (alcuni socialisti
come Mussolini, repubblicani) e
IRRENDENTISTI per portare a termine le lotte
risorgimentali con la conquista di Trento e
Trieste che sono TERRE IRREDENTE.
contrari alla guerra
1. I cattolici
2. I socialisti
3. I liberali di Giolitti
Il 26 Aprile nel 1915 il Presidente del Consiglio SALANDRA e il ministro degli Esteri Sonnino
firmano un trattato segreto con Francia e Inghilterra, il PATTO DI LONDRA e l’Italia si impegna
a entrare in guerra entro un mese.
In caso di vittoria l’Italia otterrà
•TRENTO (TRENTINO)
•TRIESTE (VENEZIA GIULIA)
•ISTRIA
•DALMAZIA
A Maggio ci sono le “ radiose giornate”, manifestazioni di piazza organizzate dagli Interventisti.
Il 24 Maggio
Il governo italiano sostenuto dal re, nonostante la volontà contraria del
PARLAMENTO (la maggioranza dei parlamentari è neutralista!) dichiara guerra
contro L’AUSTRIA.
IL FRONTE
ITALIANO
Dopo alcuni vittorie iniziali (conquista di GORIZIA),
l’offessiva italiana è bloccata dagli austriaci e il fronte
si diventa stabile lungo una linea di trincee che va
dalla Lombardia a Trieste.
“ SPEDIZIONE PUNITIVA”
L’attacco degli austriaci in Trentino, l’esercito italiano ferma gli austriaci sull’altopiano
di Asiago.
Le nuove armi sono:
 Di terra: cannoni, mitragliatrici, gas asfissianti, carri armati
 Di cielo: aerei
 Di mare: sommergibili,corazzate
I primi mesi nel 1917 guerra sottomarina dei tedeschi contro le forze dell’Intesa, i
sommergibili tedeschi colpiscono le navi degli Stati Uniti con l’aiuto all’Inghilterra, che
forniscono merci e capitali all’Intesa.
Gli U.S.A. dichiarano guerra alla Germania
INTESA






FRANCIA
INGHILTERRA
RUSSIA
GIAPPONE
ITALIA
U.S.A.
ALLEANZA



IMPERO AUSROUNGARICO
GERMANIA
IMPERO TURCO
IL FRONTE ITALIANO
Nell’estate 1917 dopo il fallimento delle battaglie sul fiume ISONZO sono undici
battaglie italiani non riescono a conquistare Trieste che ha dimostrato la scarsa
capacità dei comandi militari, le truppe italiane sono diventate meno cambattive e
disciplinate.
Il 24 Ottobre l’esercito austriaco rafforzato da truppe tedesche contro italiani e
rompe le linee italiane a CAPORETTO, infine sono ritirati.
Le due conseguenze sono:
i militari ritirata dei soldati italiani con 300.000 prigionieri, 300.000 scappati, 30.000 morti e
feriti.
Le politiche il nuovo governo di unità nazionale, presieduto da Vittorio Emanuele Orlando
sostituisce il comandante in capo dell’esercito, licenziato di Luigi Cardona ha scelto con il
generale ARMANDO DIAZ e fa un decreto che annuncia la distribuzione della terra ai
combattenti per l’Italia dopo la guerra.
L’esercito italiano riesce a organizzare una linea di resistenza sul fiume PIAVE e sul MONTE
GRAPPA, è riuscito a bloccare l’Austria.
Nell’Ottobre 1918 gli italiani attaccano sul Monte Grappa e sul Piave e rompono le linee
nemiche a VITTORIO VENETO, l’Austria non sono riusciti a bloccare e l’Italia ha preso la sua
vittoria.
Il 30 Ottobre la Turchia firma l’armistizio con la triplice Intesa.
Il 3 Novembre l’Austria firma l’armistizio con l’Italia a VILLAGIUSTI presso Padova dove restava
il generale Diaz.
una data storica per l’Italia.
novantasei anni or sono, si
completava con la fine della
Prima Guerra Mondiale, il ciclo
delle campagne nazionali per
l’Unità d’Italia.
Un cammino lungo, durato
settant’anni, dalla Prima
Guerra d’Indipendenza (1848)
in avanti.
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