Pressoflessione verifica allo stato limite ultimo Introduzione • Sperimentalmente, si osserva che il comportamento di una sezione in C.A. con armatura semplice, soggetta a sollecitazione di pressoflessione gradualmente crescente, è il seguente: – – – • Prima fase: il calcestruzzo non è fessurato e la sezione è interamente reagente. Seconda fase: superato il momento di fessurazione, l sezione si parzializza, ma i materiali si comportano ancora in modo elastico. Terza fase: i materiali entrano in campo plastico. L’esatto comportamento in questa fase dipende dalla percentuale di armatura. Per basse percentuali di armatura, la rottura avviene per snervamento dell’acciaio con forte allungamento delle barre. Per alte percentuali di armatura, la rottura avviene per schiacciamento del calcestruzzo compresso. 1 Diagramma di calcolo del calcestruzzo • Diagramma di calcolo a forma di parabola – rettangolo • Parametri caratteristici: fck, εc2, εcu2, γc. • DM 09 gen 1996, punti 4.0.2, 4.2.1.1 e 4.2.1.3: – – – – fck = 0.83 * Rck εc2 = -0.002 εcu2 = -0.0035 γc = 1.6 • Resistenza a trazione nulla Diagramma di calcolo dell’acciaio • Diagramma di calcolo a forma bilatera • Parametri caratteristici: Es, fyk, εud, γs. • DM 09 gen 1996, punti 4.0.2, 4.2.1.1 e 4.2.1.4: – – – – fyk = 375 – 430 N/mm2 Es = 206000 N/mm2 εud = -0.0035 <-> +0.01 γs = 1.15 • Possibilità di utilizzare ramo plastico inclinato (EC2) 2 Configurazioni deformate allo SLU • Si ipotizza che la sezione rimanga piana durante la deformazione • Le reazioni interne devono essere tali da equilibrare gli sforzi esterni • Si impongono dei limiti alle deformazioni dei materiali. I possibili piani deformati devono rispettare questi limiti. Configurazioni deformate allo SLU • Si individuano dei “poli” che definiscono i limiti per i piani deformati, funzione dei limiti di deformazione dei materiali. • La posizione dei “poli” definisce diversi “campi” entro cui devono trovarsi i piani deformati. • Il generico piano può essere individuato dal punto di passaggio dell’asse neutro (x). Si utilizza in realtà il rapporto ξ = x/d (profondità relativa dell’asse neutro, rispetto all’altezza utile d). 3 Configurazioni deformate allo SLU Calcolo delle reazioni • Diagrammi deformazione – tensione non lineari: occorre integrazione delle tensioni. • Per il calcestruzzo si può definire un coefficiente di riempimento β1, pari al rapporto fra l’area del diagramma delle tensioni (parabola - rettangolo) ed il rettangolo circoscritto, ed un coefficiente β2, che esprime la posizione della risultante rispetto all’asse neutro. • I valori di β1 e β2 possono essere calcolati e tabellati. • Per l’acciaio non occorre integrare (area concentrata). 4 Calcolo delle reazioni – Coefficienti β per sezione rettangolare Calcolo delle reazioni • Calcestruzzo: piano deformato -> posizione asse neutro -> profondità relativa asse neutro ξ > parametri β – Campi 2-3-4-4a • R = 0.85 fcd β1 bx • Punto di applicazione: β2 x – Campo 5 • R = 0.85 fcd β1 bh • Punto di applicazione: β2 h • Acciaio: piano deformato -> deformazione alla quota della barra -> tensione da diagramma bilatero da moltiplicare per l’area. 5 Criteri di progetto e di verifica • Flessione semplice o pressoflessione con grande eccentricità (travi) – si cerca di disporre solo barre tese, e solo se non è possibile aumentare l’area di cls barre tese e compresse. – si dovrebbe operare all’interno dei campi 2 e 3 , cioè campi in cui l’acciaio ha superato lo snervamento (completo sfruttamento delle barre di armatura e comportamento duttile della sezione). – Restare all’interno di questi campi corrisponde a imporre un limite alla profondità relativa dell’asse neutro: ξ < 0.652 – L’EC2 impone di rispettare ξ < 0.450 (cls fino a C35/45) e ξ < 0.350 (cls C40/50 e oltre) nel caso di travi continue o telai calcolati con analisi elastica lineare. • Pressoflessione con debole eccentricità (pilastri) – utilizzo dei diagrammi di interazione Criteri di progetto e di verifica • Nel caso di contemporanea presenza di flessione e sforzo assiale, la verifica a SLU è soddisfatta se NSd = NRd e contemporaneamente MSd <= MRd. • Nel caso di presenza di sola flessione, la verifica a SLU è soddisfatta se MSd <= MRd. 6 Progetto – flessione semplice • • • • • Scegliere il valore ξ Dati d = braccio interno ferri tesi - cls * reazione cls e d’ = braccio interno ferri tesi – ferri compressi. Calcolo del corrispondente valore ultimo di momento resistente MR,lim ( = d * reazione cls). La reazione dei ferri tesi sarà pari a quella del cls compresso. Se MSd > MRd,lim servono anche delle barre compresse e delle ulteriori barre tese, in grado di dare una reazione F tale da equilibrare il momento (F = (MSd - MRd,lim) / (d d’)). N.B.: l’area di ferro viene calcolata in funzione di σs = f(ξ). Progetto – pressoflessione • Si riporta lo sforzo normale all’altezza delle armature tese (si ottiene un momento sollecitante M*). • Si progetta la sezione per il solo momento M* come nel caso di flessione semplice, scegliendo un valore di ξ. • Si aggiunge (o si toglie) un’area di ferro teso in conseguenza del solo sforzo normale: As = Nsd/fyd. • N.B.: l’area di ferro viene calcolata in funzione di σs = f(ξ). 7 Verifica • Procedendo in modo analogo al progetto (calcolo reazioni in funzione del piano deformato), si può cercare una configurazione deformata tale che NSd = NRd e contemporaneamente MSd <= MRd. • Si può riprogettare la sezione per NSd e MSd e verificare che le aree di ferro presenti nella sezione sono maggiori di quelle necessarie. Progetto e verifica di sezioni rettangolari • Nel caso di sezioni rettangolari è possibile predisporre delle tabelle di calcolo per effettuare progetto e verifica. • Si fa riferimento alle sollecitazioni ed alle reazioni riportate alla quota dei ferri tesi. • Si introducono dei valori adimensionali delle sollecitazioni, riferite all’area della sezione ed ai parametri di resistenza dei materiali. 8 Progetto e verifica di sezioni rettangolari • Nelle precedenti relazioni vanno definiti: – δ = rapporto fra le distanze dei baricentri delle armature compresse e tese dal lembo compresso della sezione (scelta di progetto – geometria sezione). – b = larghezza della sezione (scelta di progetto – geometria sezione). – il tipo di acciaio e di calcestruzzo (scelta di progetto – caratteristiche dei materiali) • Le variabili rimanenti (β, β’, κ, κ’) sono tutte funzioni di ξ, profondità relativa dell’asse neutro. E’ possibile collegare direttamente ν e µ a ω e ω’. • Nel caso di flessione semplice, con presenza di sola armatura tesa le relazioni adimensionali si semplificano ed è possibile collegare direttamente µ a ω0 tramite ξ. E’ possibile organizzare in forma tabulare alcuni valori di questa relazione. Tabella per la flessione semplice 9 Progetto di sezione rettangolare – uso della tabella – flessione semplice • • • • Scegliere il valore ξ Dalla tabella si ricava il momento ridotto µlim e la percentuale meccanica di armatura ωlim. Si calcola il momento sollecitante ridotto µ. Se µ < µlim – – Non serve armatura compressa. L’area di armatura tesa necessaria deriva dalla percentuale ω0 = ωlim letto in tabella. • Altrimenti: • Note le percentuali meccaniche, le aree si ricavano come As = (ωs b d fcd) / fyd – – Serve armatura compressa con percentuale ω’ L’area di armatura tesa con percentuale ω Progetto di sezione rettangolare – uso della tabella – pressoflessione • • • • Si riporta lo sforzo normale all’altezza delle armature tese (si ottiene un momento sollecitante M* da cui si ottiene il momento ridotto µ*). Si progetta la sezione per il solo momento µ* come nel caso di flessione semplice, scegliendo un valore di ξ. La quantità di armatura va modificata tenendo conto della presenza dello sforno normale ridotto ν. Se µ < µlim – • L’area di armatura tesa necessaria deriva dalla percentuale ω Altrimenti: – – Serve armatura compressa con percentuale ω’ L’area di armatura tesa con percentuale ω 10 Verifica di sezione rettangolare – uso della tabella • Si procede iterativamente, imponendo l’uguaglianza 1. 2. 3. 4. – – Si ipotizza κ=κ’=1 Si calcola ω0. Dalla tabella si ricava ξ corrispondente a ω0. Si calcolano κ e κ’ in funzione di ξ e si itera. A convergenza raggiunta si valuta µtot. Noto µtot si calcola il momento resistente riferito alle armature tese. Trave a T • La verifica / progetto può essere eseguita in modo analogo a quanto visto per la trave rettangolare. • Occorre ricavare delle tabelle dedicate a questo tipo di trave. • Nel caso di solai la larghezza dell’ala (“larghezza collaborante”) può essere calcolata in funzione della distanza fra i punti di momento nullo (schemi semplici per carichi distribuiti e rapporto fra luci adiacenti = 1 – 1,5). 11 Trave a T – tabella per la flessione • La tabella si riferisce a diversi rapporti hf/d e beff/bw (per valori intermedi è lecito interpolare linearmente). • La tabella si riferisce a posizioni dell’asse neutro lungo l’anima. Se l’asse neutro taglia l’ala la sezione è equivalente ad una rettangolare (utilizzare la stessa tabella). Trave a T – tabella per la flessione 12 Trave a T – tabella per la flessione Trave a T – tabella per la flessione 13 Progetto di sezione a T – uso della tabella – flessione semplice • Si calcola momento sollecitante ridotto. • Utilizzando la tabella si individua il µlim corrispondente. • Se µ < µlim – E’ sufficiente armatura tesa. – Si legge ω0 e si calcola la quantità di armatura As0. • Se µ > µlim – E’ necessario disporre armatura in compressione. – Si calcolano ω e ω‘ da cui si ricava l’area di armatura necessaria. Progetto di sezione a T – uso della tabella – flessione semplice • Si calcola il valore del momento agente rispetto all’armatura tesa, ed il rispettivo momento ridotto • Utilizzando la tabella si individua il µlim corrispondente. • Se µ < µlim – E’ sufficiente armatura tesa. – Si legge ω0 e si calcola la quantità di armatura As. • Se µ > µlim – E’ necessario disporre armatura in compressione. – Si calcolano ω e ω‘ da cui si ricava l’area di armatura necessaria. 14