ONDA D’URTO
Periodico
Periodico degli
degli studenti
studenti del
del Liceo
Liceo ‘Porporato’
‘Porporato’di
di Pinerolo
Pinerolo -- Anno
Anno XII,
XI, n.4,
n.1, Maggio
Ottobre 2009
2009
www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm
ins. resp. antonio denanni
ITALIA CREATIVA - sostegno agli studenti creativi
Indice:
Scuola e riforme
Cinquanta e sessanta
Intervista alla Preside
Studiare in America
Libertà
pag. 2 Angelica e Samar
pag. 3 Perdono/giustificazione
pag. 4 Riforma delle superiori
pag. 5
pag. 6
pag. 6
pag. 7
pg. 8/9
La scuola in Europa
Amnesty International
Artisti e campioni
Ex 7 in condotta
Splash
1
pag.10
pag. 11
pag. 12
pag. 13
pag. 14
Test di cultura
pag. 15 Compagni cannibali?
pag.20
Musica&film
pag.16 Confusione e agitazione pag.20
Max Manfredi
pag.17 Lettere alla redazione
pag.21
Tutti gli studenti
pag.18/19 Lettera 4BL agli studenti pg.21
Primo giorno di liceo pag.20 Ritorno a scuola
pag.22
La scuola e le “riforme”
Avevamo già dedicato alla scuola un numero di Onda d’urto del 2004 dal titolo “Dove va la scuola?”. Ci riproviamo ora a cinque anni di distanza, alla vigilia della riforma Gelmini, che non ci piace
perché incentrata principalmente sui tagli economici legati alla Finanziaria. E non ci piace anche la
mini riforma dei presidi pinerolesi che hanno introdotto le ore da sessanta minuti, aumentando il tempo scolastico e diminuendo il tempo dello studio individuale che è fondamentale nella scuola superiore.
È comunque questa la cornice nella quale dobbiamo affrontare l’anno scolastico 2009/10 e prepararci a
quello successivo. In questo numero del giornalino abbiamo tentato di dire la nostra sulla mini e maxi
riforma senza la pretesa di essere esaustivi, in particolare per quanto riguarda il diffuso disagio, per via
dell’alto tasso di pendolarismo del nostro istituto. Abbiamo sentito in proposito la Preside per dar spazio alle sue ragioni e abbiamo dato voce a tre nostri redattori che hanno raccolto giudizi ed impressioni.
Per ragioni di spazio manca l’opinione degli insegnanti, ma sappiamo che c’è una spaccatura del corpo docente: alcuni sono contrari (la maggioranza), altri favorevoli.
Non mancheranno comunque occasioni nei prossimi numeri per parlare di ciò, in particolare di “didattica distesa” e di
“tempo scuola dilatato” di quantità di ore di “studio individuale” e di tempo libero per coltivare passioni estrascolastiche
come la musica, lo sport, il volontariato, ecc.
Abbiamo anche tentato di riportare per sommi capi quello che ci attende dal prossimo anno, in base alle informazioni
che abbiamo finora e che saranno esplicitate in modo più dettagliato nelle prossime settimane. Così pure abbiamo riassunto in una breve panoramica il sistema scolastico europeo, completato con un’esperienza nella scuola americana.
Il clima culturale e politico di contrapposizione che stiamo vivendo non è dei migliori per avviare riforme che si aspettano da circa 60 anni. Ma nonostante tutto confidiamo nel dialogo, nella creatività delle nuove generazioni e nella convinzione che l’humanum (quindi gli studenti), nonostante tutte le tecnologie, debba rimanere al centro della scuola.
Oltre al tema di apertura del nostro giornalino abbiamo le varie rubriche, con due novità “Sopra i diciotto”, dove diamo
spazio soprattutto ai pensieri-riflessioni dei ragazzi degli ultimi anni, e uno spazio Amnesty dedicato all’omonima associazione, a cura di un gruppo di ragazzi della 3B classico.
Articoli, caricature, ipse dixit e altre segnalazioni sono sempre gradite. Potete darle a mano a qualcuno dei redattori o
inviarle al nostro indirizzo [email protected]. Ricordiamo che si può partecipare alla redazione del giornale come esterni, inviando gli articoli come indicato prima, oppure partecipando alle riunioni del martedì pomeriggio alle ore
13,30, presso il centro stampa della sede. A breve speriamo di attivare un blog.
La Redazione
Detti&Massime
Almeno l'italiano sallo
“Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande”. Ralph Waldo Emerson
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata.
Albert Einstein
Prepara mali a se stesso l’uomo che prepara mali agli altri
Esiodo
È nostra esperienza che i politici sono soliti realizzare il
contrario di quello che dicono. Abba Eban
* Scendi il cane che lo piscio.
* Che fisico....fai bidi bolding?
* Posso affliggere questi manifesti?
* Riposiamoci e diamoci una rifucilata.
* Tomba ha vinto lo slavo gigante.
* Al Tg parlavano degli ambientalisti islamici.
* Il patè d'animo.
* Di fronte a ‘ste cose rimango putrefatto.
* Siamo agli antilopi.
* Quando muoio mi faccio cromare.
* Ho un dolore in mezzo allo sterco.
* Purtroppo è nel mio carattere: sodomizzo tutto.
* I raggi ultaviolenti.
* Anche l'ottico vuole la sua parte.
* Anche l'occhio va dalla sua parte.
* Spezziamo un'arancia in favore.
* Spezziamo un braccio in favore della pace.
* Non piangere sul latte macchiato.
* Uniamo l'utero al dilettevole.
* Arrivano certe zampate di caldo.
* Piume di stronzo.
* Mi son dato la zuppa sul piede.
* C'è peluria di operai.
* Ha studiato da solo: è un'auto di latta.
* Da vicino vedo bene, da lontano sono lesbica.
* Sono animali che vivono solo allo stato ebraico
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non
lo sa e la inventa. Albert Einstein
2
Cinquanta e Sessanta minuti
Un’ora che si rispetti, si sa, è composta da sessanta minuti. Ma gli studenti del Liceo Porporato, unitamente a
quelli di altre scuole del pinerolese, non ci stanno: organizzano manifestazioni e riunioni, invocano il loro diritto a
rincasare a orari che definiscono “perlomeno decenti”. Alcuni, più moderati, si accontentano di telefonare alle
compagnie che gestiscono il trasporto pubblico, pregando che i pullman e i treni siano stati informati della politica
di cambiamento che ha interessato quest’anno anche il nostro istituto. E la Preside ha un bel garantire, proporre,
pianificare: - Vogliamo la guerra -, riassume con misura una delle studentesse che ha partecipato alle proteste
svoltesi nell’arco di poche settimane lungo le vie di Pinerolo.
Cos’ha generato un simile scompiglio? La durata delle ore, appunto. Infatti, benché l’orario scolastico in molti
istituti italiani fosse suddiviso in lezioni da sessanta minuti l’una, tale modello è stato introdotto solo recentemente
nel Porporato: in effetti, risale all’agosto-settembre scorso, quando è stato definitivamente approvato a livello comunale. – Si tratta – spiegano alcuni – di un cambiamento che dall’anno prossimo dovrà obbligatoriamente interessare le classi prime, secondo una delle ultime
riforme sulla scuola. Per questo si
è deciso di “prepararsi” e di
adeguare i trasporti all’orario futuro.
Tuttavia, molti studenti la pensano
diversamente. – E’ ingiusto
che gli effetti della riforma si facciano sentire fin da
quest’anno, per il quale non si prevedeva
niente di nuovo – afferma una ragazza. – E’ stato un cambiamento troppo repentino – aggiunge un altro, – e
poco rispettoso di chi, come me, viaggia ogni
giorno –. Da qui le proteste, gli scioperi,
le manifestazioni.
Quali sono le migliorie che il cambiamento
d’orario apporterà? Indubbiamente, l’aumento di
dieci minuti (o cinque, per le lezioni che precedono e succedono immediatamente gli intervalli),
pur non essendo troppo consistente, incrementerà
la possibilità di recupero interno ed anche di
condurre la lezione in modo più rilassato, almeno a parere degli insegnanti. Inoltre, dal momento che dall’anno prossimo tale mutamento diverrà obbligatorio, è comprensibile la volontà di anticiparlo in via
sperimentale, per verificarne i disagi e porvi da subito rimedio. D’altro canto, però, secondo molti l’aumento del
tempo-scuola è addirittura controproducente, in quanto comporta una conseguente diminuzione del tempo da dedicare al lavoro individuale a casa (- Abbiamo una vita sociale! – precisano soprattutto gli sportivi, facendosi portavoce del proprio desiderio di occuparsi di attività extrascolastiche). Per tacer poi delle linee ferroviarie, che non
hanno in alcun modo, almeno per ora, modificato i loro orari e costringono molti studenti ad aspettare per oltre
quaranta minuti il proprio treno, nonché dei pasti, non molto salutari, che da molte classi verranno consumati in
aula per ben quattro volte la settimana. – La scuola non educa ad un’alimentazione corretta – si lagnano anche i
genitori, che, giustamente, preferirebbero tirar su i figli a pastasciutta piuttosto che a merendine.
Le proteste si sono dunque riaperte. Capitanate da intraprendenti studenti del nostro stesso liceo, hanno avuto
luogo alcuni cortei ed una manifestazione in piazza Facta; il sedici ottobre, molti ragazzi prenderanno parte ad un
corteo organizzato a livello torinese. Verrebbe tuttavia da chiedersi come mai le reazioni siano riprese con straordinaria alacrità proprio in merito all’aumento del tempo scuola, quando si erano invece interrotte sui temi riguardo
ai tagli alla scuola, al voto in condotta, alla chiusura delle piccole
scuole delle comunità montane. In altre parole, ferma restando la
Gli studenti del Porporato
Da dove vengono i 1500 studenti del Porpora- validità di molti argomenti che supportano le proteste, stiamo davto? Da 71 comuni del Pinerolese e della bassa vero comunicando il nostro desiderio di studiare al meglio e con
pianura. Il top delle provenienze è il seguente: impegno, come solo un anno fa intendevamo fare?
Gloria Lizza, 1A Cl
Pinerolo
317
Bricherasio 35
Piossasco 117
Vigone
35
Cumiana
79
S. Secondo 34
Volvera
61
Piscina
33
None
51
Cavour
27
Orbassano 46
Frossasco 25
Villar Perosa 45
Perosa
23
Luserna
45
Scalenghe 24
Torre Pellice 44
Trana
20
Rivalta
40
Candiolo 20
Giaveno
39
Roletto
19
Bruino
37
Barge
18
3
Intervista alla Preside Maria F. Amico
Cercare un appuntamento con la Dirigente scolastica in questo periodo di fermento
per l’orario da 60 minuti è “quasi” come combinare un appuntamento con Obama. Ma
alla fine ci sono riuscita. Ecco a voi un chiarimento sull’ultima riforma, alla luce anche degli ultimi fatti avvenuti nelle scuole del Pinerolese.
Quali effetti ha la nuova riforma sul Porporato?
Innanzitutto verranno riformati alcuni indirizzi: si conserveranno gli indirizzi Classico
e Linguistico, mentre Sociopsicopedagogico e Scienze Sociali si fonderanno dando origine alla denominazione Scienze Umane, con l’opzione Economico-Sociale. Inoltre
verrà introdotto un nuovo indirizzo: il Liceo Musicale.
Le ore di lezione saranno 26 (o 27, se si conta l’ora di religione facoltativa) uguali per
tutti gli indirizzi.
Queste variazioni avverranno soltanto per le classi prime dell’anno 2010/2011.
Il decreto sarà legge a partire dall’anno prossimo: come mai al Porporato è entrato in vigore con
l’orario da 60 minuti già da quest’anno?
La scelta è stata fatta in base a problematiche amministrative legate alla gestione del personale docente, che in
realtà coincidono con ciò che la riforma prevede.
Gli alunni con problemi di orari di trasporto con quali modalità potranno sostare a scuola?
È necessaria una richiesta scritta da parte dei genitori da consegnare in segreteria: essa può essere temporanea
o permanente.
Dieci minuti per pranzare non sono pochi?
È una problematica non indifferente, specialmente per chi ha due pomeriggi di lezione a settimana, infatti a
breve il Consiglio d’istituto si riunirà per rivedere la gestione degli orari e valuteremo se sarà possibile avere
una pausa pranzo di 20/25 minuti. [ndr. Il Consiglio d’Istituto in data 21.10.09 – successiva all’intervista - ha
stabilito l’intervallo per il pranzo di 25’)
Ci saranno convenzioni con bar o mense?
È possibile pranzare presso la mensa del SUMI al prezzo di 4,90 euro (primo, secondo e contorno).
Successivamente sarà allestito un nuovo bar all’interno del cortile della sede del Porporato.
Come verranno gestite le attività extrascolastiche, i corsi pomeridiani, i recuperi ed approfondimenti?
A partire dall’anno prossimo l’orario scolastico si ridurrà nuovamente per tutti e il Consiglio d’istituto valuterà le integrazioni.
Giulia Antonucci, 5A/S
I “50” mi andavano benissimo
“ A me i 50 andavano benissimo”. Quante volte si è
sentita ripetere questa frase, soprattutto in questi ultimi
mesi? Già, perché dal corrente anno scolastico la vita
di noi “poveri” studenti è stata notevolmente rivoluzionata dal cambio dell’orario. Le ore che da ormai diversi decenni avevano una durata di 50 minuti sono state
“allungate” dai 5 ai 10 minuti. Cos’è, uno scherzo?
Quando ho scelto questa scuola (ebbene sì.. ormai 5
anni fa!), avevo ben chiaro che la mole di lavoro e di
tempo sarebbe stata notevole (frequentando il linguistico, oltretutto, si sa che le ore sono di un numero superiore rispetto ad altri corsi), ma pensavo comunque che
i miei orari non sarebbero cambiati.
Il punto è questo: questa tipologia di orario è adatta
per chi ha un minore numero di ore settimanali (non
per chi, come me, ne ha ben 35!) e per chi ha optato
per tale modello; non certamente per chi s’immaginava
una determinata situazione e, da un mese all’altro, si è
trovato spiazzato sia con lo studio (che, soprattutto in
quinta, non finisce mai) sia con la gestione di un tipo
di orario completamente differente e inusuale.
Noi siamo quelli che con le ore da 50 minuti siamo
giunti fino alla quinta, quelli che nell’intervallo del
pranzo uscivano dalla scuola per comprarsi un panino,
quelli che conoscevano l’orario a memoria (perché bastava aggiungere 50 minuti al suono della campanella!?!)… Noi siamo quelli
obbligati ad accettare questa nuova realtà, visto e
considerato che di tempo
da perdere proprio non ne
abbiamo, ma ciò non significa che riteniamo giusto
questo cambiamento.
Silvia Garis V A/L
4
Come 10 minuti in più ti possono sconvolgere la vita
Sono all’ultimo anno dell’indirizzo linguistico e, dopo
l’approvazione da parte dei Dirigenti delle scuole superiori del pinerolese di modificare l’orario scolastico da
50 a 60 minuti mi ritrovo, come moltissimi altri ragazzi,
a dover modificare anche il mio stile di vita.
Questo perché il nuovo orario incide in modo profondo
sui mezzi di trasporto che io devo prendere. L’orario stabilito per il corso linguistico infatti, prevedendo la sesta
ora, impone a noi studenti di uscire quotidianamente
(eccetto il Sabato) alle ore 14.20. Essendosi però adattata
solo in parte, la mia compagnia di trasporti (Cavourese)
non ha inserito alcun pullman che venisse incontro a chi,
come me, frequenta l’indirizzo linguistico e abita a Villafranca: così mi ritrovo a dover attendere dalle 14.20
fino alle 16.30, arrivando infine a casa alle ore 17.10 circa. Ciò, come si può immaginare, va a discapito della
mia intera giornata poiché, arrivando ad un
simile orario, il tempo per studiare rimane
davvero poco. Senza poi contare che, sempre a causa dell’ora in cui torno a casa, mi
ritrovo a dover rinunciare anche all’ attività
sportiva che, ormai da anni, ho sempre praticato: atletica. E’ davvero incredibile come quindi “10
minuti” possano modificare radicalmente le abitudini di
noi studenti, senza poi contare gli altrettanto importanti
scompensi riguardanti l’alimentazione.
Numerosi sono poi gli altri disagi derivanti da questa
riforma che toccano ognuno di noi allievi. Speriamo
quindi che questi disagi possano essere presi in considerazione, proponendo delle soluzioni che vadano incontro
alle esigenze di tutti.
Elena Novarino, 5B/L
Studiare in America
Le differenze tra la scuola statunitense e quella italiana
Come ho già detto una lezione ha la durata di circa 90’. Poi
il suo svolgimento dipende da ogni insegnante; spesso una
prima parte è utilizzata per correggere degli esercizi svolti a
casa, in seguito vi è la lezione frontale vera e propria e gli
ultimi 20’ vengono concessi per studio di gruppo.
C’è la possibilità di utilizzare laboratori?
Sì, cambiando classe a ogni lezione, le aule sono dedicate a
un solo corso e sono già di per sè dei laboratori.
Come attività extracurricolari la scuola cosa offre?
Praticamente ogni tipo di sport che mi viene in mente: calcio, nuoto, football, golf, cheerleading, squadra di ballo,
pallavolo, wrestling, atletica, e molti
altri. Alcuni prima e altri dopo la scuola,
ma sempre con la supervisione degli
insegnanti, che al mattino magari insegnano letteratura inglese e al pomeriggio guidano i ragazzi nell’allenamento
di cheerleading.
In più ci sono almeno un centinaio di
clubs, che coinvolgono praticamente
tutti i 4.000 studenti della mia scuola,
cioè ragazzi che si riuniscono prima o
dopo l’orario scolastico, oppure durante il pranzo e si organizzano / dibattono attorno ad un interesse comune, che sia
esso legato a qualche disciplina scolastica o aperto al mondo esterno, (ce ne sono di tutti i generi, dal gruppo che realizza il giornale scolastico, a quello dell’Annuario, al club
di francese, a quello collegato ad un’associazione di volontariato, e poi il club di filosofia, la “Black Students Union”,
la “S-Troupe” che scrive e prepara delle scenette che si
mettono in scena per degli spettacoli serali).
Come sono le festività e le vacanze?
Gli americani sono molto nazionalisti, questo è risaputo.
Perciò è festa nazionale il giorno in cui è stata promulgata la
Costituzione, il giorno dello sbarco di Colombo in America,
il giorno dei veterani di guerra, il giorno dei Presidenti…
Hanno un sacco di festività, ma le vacanze estive sono molto più brevi (io ho iniziato scuola il 12 di Agosto e ho finito
a fine maggio). Per il resto hanno due settimane a Natale, il
giorno del Ringraziamento e il giorno di Pasqua, mentre la
settimana che noi abbiamo intorno a quel periodo è chiamata “vacanza di primavera” e quasi mai è a cavallo di Pasqua.
Viviana Gallo della 4BL ha trascorso un anno in America, più precisamente ad Albuquerque, nel New Mexico. La
intervistiamo per farci raccontare le differenze più marcate
tra la scuola statunitense e quella italiana.
In America vi è un’unica scuola secondaria, senza divisione in
ulteriori indirizzi. Questa offre una vasta gamma di materie e
ciascuno studente è parzialmente libero di scegliere i corsi da
frequentare, creandosi così il proprio percorso di studi.
Quali sono i criteri con cui si possono scegliere i corsi?
Quante materie totali? Ce ne sono di obbligatorie?
Ci sono 29 materie totali obbligatorie nell’arco di 4 anni,
che si devono superare con un voto positivo. Naturalmente questo è solo il minimo, se si punta ad entrare in college importanti ne sono richieste di più e più
impegnative. Ogni anno se ne possono
frequentare 8, senza contare le attività
che si svolgono al di fuori dell’orario
scolastico (ad es. Senato, l’associazione
di rappresentanza degli studenti, e Banda
musicale). Ci sono delle materie obbligatorie come lingua inglese per quattro anni, quattro diversi corsi di matematica, tre di scienze, educazione fisica, educazione alla salute, tre corsi di storia, diritto e altre. Per il resto dei “crediti” - sono chiamate così le
classi frequentate e superate con voti positivi - si possono
scegliere delle materie di interesse personale, che possono
essere pratiche come cucina, di approfondimento (chimica,
fisica o inglese ad un livello più alto), lingue straniere, o
sportive/organizzative per la scuola (coro, recitazione, football americano, basketball, pallavolo, Senato, Banda).
Com’è organizzato il piano orario settimanale e giornaliero?
Si va a scuola 5 giorni alla settimana, per 7 ore di scuola
giornaliere, con 4 lezioni da un ora e mezza circa più le
pause. Io entravo alle 7.25 e finivo alle 14.20, con il vantaggio però che la maggior parte dei compiti veniva svolta
in classe. Dopo la seconda ora avevamo una pausa pranzo e
alla fine di ogni lezione c’era un momento di relax, al momento di lasciare la classe e i compagni dell’ora prima per
andare all’armadietto, effettuare lo scambio dei libri e avviarsi verso la prossima aula.
Come si svolge un’ora di lezione tipo?
5
Segue a pag, 21
tt
o
i
ic
id
o
Libertà
ra Credo, credo. Credo soprattutto
p
Io non credo nel possibile. Non
So soloall’incredibile.
a quel che vedo. Credo che sia vero soprattutto
il non intero. Ma forse anche il cavaliere, sul suo
destriero. Che s’arrampica sulle stelle. E il gracidar
di raganelle. Credo all’odore del pane. Credo nelle
speranze contadine. Credo all’amore per la terra.
Credo che in fondo il tempo corra. Credo alla luce
del sole. Credo alla luce delle parole. Credo alla
libertà.
La bella che è prigioniera
Lalalà lalalà lalalà
Ha un nome che fa paura,
Libertà Libertà Libertà…
(I Carbonari, canto risorgimentale)
Credo che il potere non esista in natura. Credo ai
brividi dell’avventura. Credo in un mondo che sia
giusto. Credo che quel mondo
non sia questo. Credo che sia
bello credere. Credo nel passato. Forse nel presente. E, certo,
nel futuro. Non credo nel possibile, ma credo che sia possibile. E se è possibile, per il
possibile, credo nella guerra.
Ma senza l’appartenenza ad
una terra. Credo nell’amore.
Ma quello universale.
La bella che è addormentata
Lalalà lalalà lalalà
Ha un nome che fa paura,
Libertà Libertà Libertà…
Carlo Guassone
Afghanistan, guerra e libertà
Il mese scorso sono morti sei militari italiani in Afghanistan, sei giovani paracadutisti. Un attentato subito rivendicato dai talebani. E si scatena la tempesta, il dibattito “post-tragoediam”: qualcuno dice “Basta,
ritiriamo i soldati”, qualcuno “Onore ai caduti”, qualcun altro ancora
“Si resti in Afghanistan, i soldati sono lì anche per noi!”. C’è da essere
orgogliosi di mandare a morire gente per imporre in paesi stranieri i
propri sistemi politici, ed è un onore morire per lo stesso motivo, mentre la madrepatria lavora di xenofobia. Lutto nazionale (una trentina di
soldati morti in 7 anni di Afghanistan, e parecchi lutti nazionali; un
paio di migliaia di operai morti in 2 anni di lavoro in Italia, e ogni tanto
l’articolo sui giornali comunisti), fu poi anche annullata la manifestazione per la libertà di informazione (che ebbe luogo il seguente 3 ottobre), mentre si gridava e grida allo stop delle polemiche, perché “è
morta della gente”. Mi chiedo se forse non sia ora più che mai tempo di
polemiche, proprio perché è morta della gente. Proprio perché si continua a confondere la guerra, il nemico, con un motivo di onore. Con
l’orgoglio patriottico. Proprio perché si tenta di mettere a tacere l’unica
guerra davvero santa: quella per una vera, completa, indiscriminata,
senza confini, senza bandiere, per la Libertà.
C.G.
Amo te
Amo te,
dolce e feconda Libertà.
Amo te,
che sei il sapore del miele,
che addolcisce le cose più amare
con l’incanto del naturale.
Amo te,
dolce e feconda Libertà.
Amo te,
che sei l’aria che respiro,
che è aria tersa e pura,
è libertà senza cure.
Amo te come madre,
che sei l’unico passato
che può dar vigore alle mie membra.
Amo te come compagna,
che sei l’unico presente
che libero mi rende, e non mi illude.
Amo te come figlia,
che sei l’unico futuro
a cui, sicuro, affidarle, le mie membra.
Amo te,
dolce e feconda Libertà.
C.G.
Angelica e Samar: un’amicizia al di là del muro
Angelica Edna Calò Livnè, israeliana e Samar Sahbar, palestinese, vivono a poca distanza l’una dall’altra,
ma fra loro c’è un muro. Un muro che da tre anni impedisce loro di incontrarsi. Di qua e di là del Muro di separazione lavorano perché un giorno quella barriera non ci sia più. Le due donne combattono l’odio in modo
diverso. Angelica è insegnante e regista e ha creato la Fondazione “Beresheet LaShalom” che realizza progetti
di educazione alla pace e sostegno al dialogo interculturale e interreligioso. Nel 2004 è stata insignita del Premio Assisi e nel 2006 candidata al Nobel per la pace. Samar ha creato la prima casa d’accoglienza per donne:”Casa di Lazzaro”. Accoglie e cresce trenta bambine e ragazze palestinesi orfane e cerca di dare loro un
futuro. Continua l’opera dei suoi genitori che nel 1971 aprirono un orfanotrofio per tanti piccoli abbandonati e soli. Angelica e Samar si sono incontrate nel maggio scorso a Bergamo per ritirare il Premio alla solidarietà Takunda al Teatro
Donizetti. Istituito dall’Ong Cesvi, il Takunda, da cinque anni, premia le buone idee di Ong, aziende, associazioni che si
sono distinte nell’impegno e in progetti per la cooperazione e lo sviluppo. Sul palco Angelica e Samar hanno parlato poco. Il messaggio di pace l’hanno lasciato i ragazzi del teatro dell’arcobaleno, la compagnia di 40 giovani ebrei, musulmani, occidentali e arabi, creata dalla fondazione di Angelica.
Le amiche Angelica e Samar condividono il sogno che israeliani e palestinesi non si temano, né si odino e possano imparando a conoscersi ed apprezzarsi per sempre.
6
Sop
ra
Saana e i suoi diciott’anni perdonati
“Tutta una vita da immaginare”
i di
ci o
tto
Pordenone. Saana, giovane sognatrice col vizio di vivere all’occidentale in Italia,
è stata uccisa dal padre. Morta sgozzata per essere andata contro l’arretratezza di
un genitore ignorante dei fondamenti del proprio credo <<Uscire di casa a diciott’anni è quasi un obbligo, un dovere>>, così come è naturale frequentare persone e talvolta legarsi ad esse.
Ciò che più lascia perplessi, oltre all’inumano gesto del padre, è il perdono che la
madre della ragazza ha concesso al marito. Ci si chiede: “Non dovrebbe forse una mamma essere straziata, inorridita, sconvolta per un simile gesto? Non dovrebbe forse cancellare il marito dalla propria esistenza finita?”.
E invece ciò non avviene.
Il padre di Saana ha ottenuto un perdono di giustificazione da parte della moglie. Questi fatti non serviranno
comunque a riportare in vita il fiore di una giovinezza negata. Rimane la foto di una splendida ragazza dagli
occhi neri e tanta, tanta rabbia.
Cristina P. III B\Cl
La pioggia è sempre diversa
Ero lì, sotto la pioggia. Sotto quel vecchio ombrello nero. Logoro. Quell’om-brello
da funerale. Ero lì, su quella panchina. La nostra panchina. Su cui ci riunivamo ogni
settimana. Per parlare, sparlare e sognare. Sarei dovuto essere all’università, a Torino, sarebbe dovuto essere il primo giorno della mia nuova vita. Uscire dal mio nuovo appartamento, dove vivevo con i miei nuovi coinquilini. Nella mia nuova città.
E invece ero lì, ad aspettare che gli altri mi raggiungessero, e invece non arrivava
nessuno.
Non so quale parte del mio cervello lo decise. Però buttai via l’ombrello. Volevo
che la pioggia mi rigasse il viso, mi infradiciasse tutto. Ne avevo bisogno. Non avevo più voglia di novità, volevo rituffarmi nel passato. Perché la pioggia è ogni volta
diversa, con la sua miriade di gocce, eppure sempre diversa, quando si una alle mia
lacrime amare.
Massimiliano Granero III B\Cl
La crisi delle verità assolute
Ciò che oggi è impossibile esplicare è parlare dell’inizio e della fine, del prima
e del dopo.
Non si può spiegare l’inizio del tutto, perché nessuno vi era presente e, fortunatamente, nessuno più riesce a convincerci pienamente della validità e della veridicità delle sue rivelazioni presunte.
Né si può conoscere la fine, a cui noi, con un enorme senso di giusta inferiorità,
sentiamo di appartenere.
È una sete di conoscenza che si trasforma in crisi della verità. Non esistono più
teoremi che siano validi per se stessi. Quelle norme etiche ed estetiche per cui
diciamo giusto o bello dovunque nel mondo tendono a perdere di validità perché
inesplicabili.
Massimiliano Granero III B\Cl
Mariposas
Nujood Ali eLas
Shada
Nasser
Nujood Ali e Shada Nasser,
sconosciute
yemenite,
inEra il due
lontano
1960 quando
il Sud
sieme alle più famose Hilary
Clinton,
Condoleeza
Rice,
NicoAmerica
fu sconvolto
da una
terribile
le Kidman sono tra le dieci
vincitrici
del premio
perdita:
le sorelle
MirabalDonne
furono deltrol'anno 2008, attribuito da vate
Glamour
America.
morte in un burrone, bastonate,
La bambina e la donna yemenite
state premiate
per moravepugnalatesono
e strangolate.
La loro
re le
dato
vocefamose,
ai dirittima
deilabambini.
te
ha rese
loro vita le ha rese immortali.
La giovane
yemenita
Nujood
Ali, solifurono
10 anni,
ha rotto
la
Patria,
Minerva
e Mate,
le “Farfalle”,
uccise
per ortradizione
dei matrimoni
precoci
riuscendo
ad otdine
del dittatore
Trujillo,
nellacombinati,
Repubblica
Dominicana,
tenere un
divorzioda
legale,
graziealla
all'avvocato
Shada Nasser,
mentre
tornavano
una visita
prigione dov’erano
rinche si èi battuta
per garantire
sua libertà.
subito
chiusi
loro mariti,
attivisti la
anch’essi
nellaDopo
lotta aver
del MoviripetuteDemocratico
percosse e violenze
sessuali, Nujood, andata in sposa
mento
14 di Giugno.
all’età di nove anni a un 37enne, è scappata di casa cercando
La loroin lotta
le portò
ad essere
incarcerate
e torturate
più
scampo
tribunale
in cerca
di aiuto.
A differenza
delle decivolte,
ma continuarono
a perseverare
nel loro
movimento
con
ne di migliaia
di bambine
che sopportano
la terribile
tradiziogrinta
leggerezza,
l’epiteto infantile,
“Farfalle”.
ne dei ematrimoni
inda
etàqui
pressoché
Nujood ha avuto
La
loro morte,
precisamente
il 25una
di avvocata
novembre,
creò
coraggio
ed ha avvenuta
avuto la fortuna
di trovare
altretnel
Stato unonella
scompiglio
da arrivare
all’assassinio
tantoloro
coraggiosa
persona tale
di Shada,
specializzata
nella
del
dittatore
il 30umani.
maggioGrazie
del 1961.
difesa
dei diritti
all’intervento di Shada, Nujoonore
tre grandi
donnemanelha1999
odInnon
solodihaqueste
ottenuto
il divorzio,
vistol’Assemblea
premiato il
Generale
dellee Nazioni
approvò
risoluzione
54/134
suo coraggio
indicato Unite
una strada
per la difesa
dei diritti
ucon
scelse
la data
del bambine.
25 novembre
per èlatornata
Giornata
intermanicui
delle
donne
e delle
Nujood
a scuola
nazionale
l'eliminazione
dellafare
violenza
contro
le donne,
e quando leper
si chiede
cosa intende
in futuro
risponde:
«....
purtroppo
troppo spesso
dimenticata.
Voglio esercitare
la professione
di avvocato».
Non si può dire altro, se non….VIVAN LAS MARIPOSAS…..
Lara, 1B CL
7
La riforma delle superiori dal 2010
Da 400 indirizzi sperimentali a 6 licei. Come li presenta in un comunicato stampa il Ministero della P.
Istruzione - Nota del 12 giugno 2009 - www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2009_miur/120609.shtml
[…]
Le novità della riforma:
Per cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e
agli studenti di compiere scelte chiare i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni attivate saranno ricondotte in 6 licei.
Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all’istituto magistrale
quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma
avremo:
* Liceo artistico, articolato in tre indirizzi:
o arti figurative - a conclusione del percorso di studio gli
studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici
nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche,
storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e
alla valorizzazione dei beni artistici e culturali;
o architettura, design, ambiente - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva
nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto
storico-sociale;
o audiovisivo, multimedia, scenografia - a conclusione
del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di
impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche.
* Liceo classico. Con la riforma sarà finalmente introdotto
l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio.
* Liceo scientifico. Oltre al normale indirizzo scientifico le
scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che
consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti,
principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche
attraverso esemplificazioni operative.
* Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà
l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e
dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in
lingua straniera.
* Liceo musicale e coreutico. E’ una delle novità della riforma. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e
coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10
coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i
conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono
essere in grado di:
o cogliere i valori estetici delle opere musicali;
o conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l’ascolto, la visione e la decodifica dei testi;
o individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e
allestimenti coreutici;
o conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell’interpretazione, dell’esecuzione e dell’improvvisazione;
o conoscere le relazioni tra musica, motricità, emotività e
scienze cognitive.
* Liceo delle scienze umane. Altra novità della riforma è il
liceo delle scienze umane. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni
scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa
sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle
scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socioantropologico-storica.
o Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra
le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.
Altre novità introdotte:
* valorizzazione della lingua latina. Il latino è presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico,
linguistico e delle scienze umane; come opzione negli altri licei;
* incremento orario della matematica, della fisica e delle
scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze
possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel
biennio del liceo classico);
* potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque
anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la
quota di autonomia.
* presenza nel liceo scientifico di una opzione in cui confluisce l’esperienza del liceo tecnologico, che ha rappresentato
negli anni trascorsi un significativo filone di innovazione;
* presenza delle discipline giuridiche ed economiche sia nel
liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia.
* insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non
linguistica in lingua straniera, che ci allinea alle migliori esperienze del resto d’Europa.
* Sarà valorizzata la qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie. I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati
nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno).
Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da
assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilità di
flessibilità.
Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del
classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo
35), musicale e coreutico (32), perché questi ultimi prevedono
materie pratiche ed esercitazioni.
* Entrano a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto
gli istituti d’arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e
le sperimentazioni scientifico tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall’esperienza delle scuole non statali, private o
degli enti locali.
Nuova organizzazione
La nuova organizzazione dei licei prevede:
* Maggiore autonomia scolastica:
8
(segue a pag.9)
o Possibilità per le istituzioni
scolastiche di usufruire di una quota di
flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del
30% nel secondo biennio. Attraverso
questa quota, ogni scuola può decidere
di diversificare le proprie sezioni, di
ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5
anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco.
o Possibilità di attivare ulteriori
insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il
proprio bilancio.
* Un rapporto più forte scuolamondo del lavoro-università
Possibilità, a partire dal secondo
biennio, di svolgere parte del percorso
attraverso l’alternanza scuola-lavoro e
stage o in collegamento con il mondo
dell’alta formazione (università, istituti
tecnici superiori, conservatori, accademie).
* Nuove articolazioni del collegio
dei docenti:
o costituzione in ogni scuola di
dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno stesso ambito
disciplinare, per sostenere la didattica,
la ricerca, la progettazione dei percorsi.
o costituzione di un comitato
scientifico composto paritariamente da
docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro.
Piano di studi del Liceo
Classico
* Con informatica
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
Piano di studi del Liceo
Linguistico
Dipartimenti disciplinari e comitato
scientifico non ledono comunque la
sovranità del collegio docenti.
Conseguenze della riforma
I tagli nella Scuola superiore
Per la scuola superiore i tagli saranno
circa 27.500 in tutto, così distribuiti
nei prossimi tre anni: 14.500 il prossimo anno e rispettivamente 4.500 e
8.500 nei due successivi. Ci saranno
5.000 tagli per effetto dell'innalzamento del rapporto alunni/classi dello 0,4.
Per la riduzione del tempo scuola in
media di 3 ore i tagli saranno 14.000.
Per effetto della rimozione della clausola di salvaguardia per i soprannumerari generati dalla riconduzione delle
cattedre a 18 ore saranno tagliati 2.000
posti. Per la riconduzione di tutte le
cattedre a 18 ore saranno tagliati 5.000
posti. Nella scuola serale saranno tagliati 1.500 posti. Il tutto è sintetizzato
nella seguente tabella.
* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madre lingua
** Con informatica
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
Piano di studi del Liceo delle
Scienza umane
Da http://www.chiedoasilo.it/0/i%
20numeri%20dei%20tagli.doc.
Docenti
A.S.09/10 A.S.10/11 A.S.11/12 Totale
Scuola elementare 16.435 9.119 4.516 30.070
Scuola media
22.320 6.710 710
29.740
Scuola superiore 14.445 4.674 8.474 27.593
Totale
53.200 20.503 13.700 87.403
Legge n.133/08
42.105 25.560 19.676 87.341
* Con informatica
9
9** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
Altri cambiamenti dal 2009/10
Questo sarà un anno scolastico molto particolare per tutti.
Le ore da 60 minuti hanno sconvolto un bel po’ di persone,
che però si sono dimenticate che tra il 2009 e il 2010 ci saranno altri cambiamenti (alcuni già in corso) ben più importanti. Ecco i punti salienti:
Obbligo d'istruzione
Resta confermato l'obbligo scolastico fino al sedicesimo anno di età. L'obbligo di istruzione potrà essere assolto anche
con la frequenza dei percorsi di istruzione e formazione
triennali avviati attraverso accordi regionali.
Le valutazioni
Nelle medie i voti relativi alle singole discipline saranno
nuovamente espressi in decimi.
Nella scuola secondaria la valutazione del comportamento
sarà espressa con tutta la scala dei decimi. Con una votazione
insufficiente lo studente non sarà ammesso all'anno successivo.
La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti sarà
effettuata dal consiglio di classe, che nello scrutinio finale
sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie.
Gli alunni che avranno ottenuto delle insufficenze dovranno
frequentare dei corsi di recupero. A conclusione dei corsi di
recupero il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative, formulerà il giudizio finale e l'ammissione o meno alla classe successiva.
A partire dall'anno scolastico 2009/2010 saranno ammessi
all'esame di Stato solo gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie,
compresa la condotta.
Nuovi insegnamenti
L'insegnamento della disciplina "cittadinanza e costituzione" partirà, nell'anno accademico 2009/2010, come sperimentazione in alcune scuole italiane per poi entrare a regime
nel 2010/2011.
Libri di testo
Oltre ai tradizionali libri di testo le scuole potranno scegliere
testi scaricabili in tutto o in parte da internet. Le scelte fatte
dagli istituti riguardo ai libri di testo non potranno essere
cambiate per almeno 6 anni. Gli editori potranno integrare e
aggiornare i testi con appendici se necessario.
Per limitare al massimo la spesa a carico delle famiglie le
scuole potranno continuare a ricorrere al comodato d'uso
gratuito e al noleggio dei testi scolastici.
Per gli studenti delle scuole medie e dei primi due anni delle
scuole superiori appartenenti a famiglie meno abbienti è invece possibile richiedere borse di studio e rimborsi parziali
della spesa sostenuta per l'acquisto dei libri.
Dall'anno scolastico 2009/2010, inoltre, le pagelle degli studenti potranno essere consultate online e i genitori riceveranno degli sms per segnalare le assenze dei figli.
Karin Occhetti, 5 A sc.sociali
L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA NEI PAESI EUROPEI
Austria: l’obbligo scolastico va dai 6 ai 15 anni. Si va
a scuola per 215 giorni all’anno dal lunedì al venerdì.
Gli studenti più grandi vanno a scuola a tempo pieno mentre i
più piccoli frequentano solo il mattino. La scuola secondaria
superiore si sceglie a 14 anni, dura dai 4 ai 5 anni e può essere
di tipo umanistico, tecnico o pedagogico.
Belgio: si frequenta dai 6 ai 18 anni a tempo pieno dal lunedì
al venerdì per 182 giorni all’anno. La scuola secondaria inizia a 12 anni e dal secondo anno si può scegliere
l’indirizzo di studi (generale, tecnico, artistico o professionale). La scuola si articola in tre bienni. Dopo aver terminato il primo si può scegliere se frequentare gli altri due o
studiare solo per un giorno alla settimana e lavorare come apprendista gli altri quattro.
Danimarca: l’anno scolastico dura 200 giorni. La scuola superiore è costituita da ginnasio e scuola HF che durano 2 o 3 anni e preparano agli studi universitari; scuole professionali che impegnano 3 anni e predispongono all’università
o al lavoro e una “formula mista” della durata di 3 anni in cui
lo studio è affiancato a stage lavorativi.
Francia: La scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni,
dal lunedì al sabato a tempo pieno per un totale di
180 giorni. Il liceo, che si inizia a 15 anni, si divide
in due indirizzi: liceo generale e tecnologico, che dura 3 anni e
termina con il Baccalaurèat e liceo professionale, che prevede
due bienni e al termine di ciascuno dei due viene conferito un
diploma.
Germania: si frequenta dai 6 ai 16 anni, dal lunedì al
venerdì o al sabato, spesso solo al mattino, per un totale di 188-208 giorni all’anno.Dopo i 14 anni si può
proseguire gli studi al ginnasio per quattro anni o in scuole
professionali a indirizzo specifico. A 15 o 16 anni si può scegliere di studiare, solo per limitate ore settimanali, e lavorare
tramite tirocini.
Grecia: le lezioni durano195 giorni all’anno dal lune-
dì al venerdì solo al mattino. La scuola secondaria superiore si
inizia a 15 anni, successivamente al Gymnasio, e si divide in
licei e professionali. I primi danno un’istruzione di tipo generale mentre i secondi preparano, in modo più specifico, al
mondo del lavoro.
Irlanda: nella scuola primaria vi sono 183 giorni di lezione all’anno, nella scuola secondaria, invece, solo 179. Si frequenta cinque giorni a settimana, generalmente solo al
mattino. la scuola secondaria superiore, chiamata senior cycle,
dura due anni, è divisa in tre indirizzi e può essere frequentata
dopo il Junior cycle oppure in seguito a un anno preparatorio.
Paesi Bassi: la scuola è aperta per 200 giorni all’anno, a tempo pieno dal lunedì al giovedì, il venerdì solo al mattino. La scuola secondaria non si divide in “inferiore” e
“superiore” ed è strutturata in tre indirizzi: preuniversitaria, generale e professionale.
Regno Unito: si frequenta per 190 giorni dal lunedì al venerdì
a tempo pieno. La scuola superiore dura dai 16 ai 18
anni (i due anni più lunghi della loro vita…). Alcuni
college offrono un’istruzione generale, altri sono misti
(istruzione generale + formazione professionale), altri solo
professionali.
Spagna: la scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni. Si studia 180
giorni all’anno nella scuola primaria e 175 nella scuola
secondaria, per cinque giorni alla settimana. La scuola
secondaria si divide in Bachillerato, che offre studi
generali divisi in quattro indirizzi: arte, scienze naturali, umanistica, tecnologia, e Formaciòn profesional especifica, che
introduce al mondo del lavoro.
Svezia: l’istruzione è obbligatoria dai 7 ai 16 anni, si studia
175 giorni all’anno, dal lunedì al venerdì. Il numero
delle ore di lezione aumenta nel corso degli anni. La
scuola secondaria superiore, chiamata Gymnsieskola,
ha la durata di tre anni e offre 17 diversi indirizzi.
Sintesi da Onda d’urto, ottobre 2004
10
SUPPLEMENTO D’ANIMA
Acura del gruppo di Amnesty International del Porporato
Che cos’è Amnesty
Amnesty International è un movimento
internazionale, indipendente da qualsiasi governo, ideologia politica, interesse economico e credo religioso.
Cosa si propone
· la liberazione di tutti i prigionieri di
coscienza, incarcerati per le loro convinzioni o in base a discriminazioni etniche, sessuali, di razza, di lingua;
· lo svolgimento di processi equi e solleciti per i prigionieri politici;
· l’abolizione della pena di morte, della
tortura e dei trattamenti crudeli, inumani e degradanti verso i prigionieri;
· la fine delle esecuzioni extragiudiziali
e delle “sparizioni”;
· l’opposizione ad abusi commessi da
gruppi di opposizione quali: cattura di
ostaggi, torture, uccisioni di prigionieri,
omicidi arbitrari;
· negli ultimi anni, Amnesty International ha deciso di abbracciare nella sua
azione tutti i diritti umani delineati nella
Dichiarazione dei Diritti Umani e nelle
Convenzioni sui Diritti Civili e Politici
e sui Diritti Economici, Sociali e Culturali.
Con una particolare attenzione a:
· donne, spesso sottoposte a discriminazioni, violenze ed abusi come gli stupri
utilizzati quale arma di guerra, le mutilazioni genitali, gli omicidi d’onore, i
traffici sessuali;
· bambini, che possono veder violati
diritti basilari quali quelli
all’educazione, alla libertà di movimento, alla libertà dalla tortura e dalla discriminazione, alla protezione dai conflitti armati e dallo sfruttamento;
· rifugiati e richiedenti asilo, che hanno
diritto alla libertà ed alla sicurezza personale ma possono rischiare rimpatri
forzati verso paesi dove vanno incontro
a detenzioni inique, torture, “sparizioni”
o esecuzioni.
· sindacati, perché i lavoratori vedano
rispettati i diritti stabiliti dagli standard
internazionali e dalle Convenzioni ILO.
· obiettori, purché agiscano per motivi
di coscienza.
Ogni anno Amnesty International lancia una campagna mondiale sulle violazioni dei diritti umani in un paese specifico o su un tema particolare.Ci stiamo
infatti concentrando nella campagna IO
PRETENDO DIGNITA’, e cioè:
La povertà non è né naturale né inevitabile ma è il risultato di decisioni. La povertà non è solo relativa alla mancanza
di risorse ma soprattutto ai comporta-
menti e alle scelte di chi detiene il potere.
Le persone che vivono in povertà sperimentano la loro condizione come mancanza di reddito ma anche, in modo
molto forte, come una combinazione di
deprivazione, insicurezza, esclusione e
impotenza. Queste sono violazioni dei
diritti umani!
Se vuoi cambiare il fatto che almeno
963 milioni di persone ogni sera vanno a dormire affamate, che un miliardo di persone vive in insediamenti abitativi precari, che ogni minuto una
donna muore per
complicazioni
legate alla gravidanza, che
1,3 miliardi
di persone
non hanno accesso
all'assistenza sanitaria di base, che 2,5 miliardi di
persone non
hanno servizi igienici
adeguati e che
20
mila bam-
bini
ogni
per questo,
giorno muoiono
allora devi ascoltarci! Per ottenere un
cambiamento profondo, occorre intervenire in tre aree che finora hanno impedito progressi nella lotta alla povertà:
- Responsabilità dei governi, delle imprese e delle istituzioni finanziarie internazionali.
- Accesso ai diritti e ai servizi essenziali per la dignità umana senza discriminazione.
- Partecipazione attiva delle persone
che vivono in povertà e dei loro rappresentanti alla lotta contro la povertà.
Con questa campagna Amnesty International intende porre i diritti umani al
centro della lotta contro la povertà,
perché proteggere i diritti di chi vive in
povertà non è solo un'opzione: è un elemento essenziale di qualunque soluzione.
Cosa puoi fare tu per Amnesty?
Firma gli appelli!
La tecnica degli appelli da oltre 40 anni
mostra la sua efficacia nel lavoro di
Amnesty. L'obiettivo è quello di mobilitare l'opinione pubblica sulle violazioni
dei diritti umani, comprese quelle legate
alle tematiche o ai paesi oggetto delle
campagne dell'associazione. Migliaia di
cartoline, telegrammi, lettere, fax, messaggi di posta elettronica creano intorno
ai singoli casi una visibilità e un interesse mondiale difficili da ignorare da parte dei destinatari. Quando occorre agire
tempestivamente in favore di una vittima di viola-zione, Amnesty lancia le
azioni urgenti, attivando una rete di
contatti per rendere veloce ed efficace
l'intervento.
Gruppo giovani amnesty international
Marta, Federica, Arianna, Fabio, Alessandro, Massimiliano, 3b cl
“Io pretendo dignità”
Aveva dodici anni. A dodici anni le
bambine muovono il primo passo verso
l'adolescenza, comprano le prime minigonne e spettegolano tra loro, sognano di
avere diciotto anni e non vedono l'ora di
avere un fidanzato vero.
Ma lei viveva in un inferno quotidiano,
dove il maschilismo è struttura della società e la donna è una macchina per sfornare
bambini. E guai se non sono maschi. La
sua infanzia è stata distrutta nel momento
in cui le è stato imposto di sposare un uomo che lei non amava, non voleva. E come
avrebbe potuto? A dodici anni non puoi
nemmeno immaginare quanto possa fare
male lo stupro su un corpo ancora così piccolo, il corpo di una futura donna.
Fawzia Abdallah Youssef è morta due volte.
La prima quando suo marito le si è avventato addosso preso da un desiderio incomprensibile di farsi una bambina, lacerandole corpo ed anima. La seconda domenica
13 settembre 2009 nel partorire un figlio,
perchè il suo corpicino di bambina spezzata non aveva retto al grande dolore e nessun medico dell'ospedale di Hajja è stato
capace di bloccare l'emorragia che l'ha uccisa nel dare alla luce un bambino morto.
E così, tra l'indifferenza di tutti, si è perpetrato l'ennesimo massacro, l'ennesimo
femminicidio.
Io mi chiedo e ti/vi chiedo: per quanto ancora dovremo accettare stupri, pedofilia,
matrimoni forzati, mutilazioni genitali,
lapidazioni, morti per parto, percosse, violenza psicologica, intimidazioni, leggi barbare, ipocrisia? Fawzia, come migliaia di
donne, era troppo giovane, troppo innocente per morire. E' arrivato il momento di
dire: basta.
Ale Ari Fabio Fede Marta Maxi Amnesty
11
Artisti e campioni tra noi
Giulia Bonetto, “campionessa” sul ghiaccio della 4° B ling.
Iniziamo con la “storia” di questa tua
passione: quando hai iniziato a praticare questa disciplina?
Quando andavo alle media, all’età di quattordici anni.
Com’è nato il tuo interesse per questo
sport?
Per curiosità! A scuola era arrivata la
lista delle attività in programma per quell’anno nella manifestazione “Porte aperte allo sport” ed ho visto che nell’ambito
del pattinaggio c’erano delle cose che potevano interessarmi.
Allora ho deciso di provare e mi sono appassionata.
Quali sono stati i periodi che hai sentito più “speciali”
nell’ambito del pattinaggio?
Forse l’anno che è appena passato: è stato ricco di soddisfazioni e di risultati positivi e spero che la mia carriera
sportiva possa continuare di questo passo.
Sappiamo che recentemente hai partecipato ai campionati nazionali: ci racconti la tua esperienza in questa
competizione?
E’ stata una grande soddisfazione arrivare a questa gara
dopo sei anni di lavoro, ed essendo arrivata settima è stata
una grandissima soddisfazione.
Passando alla “vita quotidiana”: quante volte ti alleni
alla settimana?
Mediamente due volte al giorno per cinque-sei giorni alla
settimana, dipende anche da quanto ho da studiare in quel
periodo.
A proposito di studio: come concili scuola e allenamenti?
Mi devo ancora abituare al cambiamento degli orari. Dato
che tuttora mi alleno a Torino spero che presto questo sport
si possa praticare anche in Pinerolo, in modo da avere più
tempo libero. Per adesso comunque generalmente torno a
casa alle 5 e quando arrivo mi metto a studiare.
Hai dei modelli a cui ti ispiri?
Ci sono molte pattinatrici brave, sicuramente c’è Carolina
Kostner come atleta italiana, ma ammiro molto anche altre
pattinatrici internazionali.
Pensi che il pattinaggio possa diventare la tua professione?
Lo spero, in quanto già ora ho iniziato ad insegnare a pattinare ai bambini più piccoli, e spero di poter continuare su
questa strada.
Quindi nel tuo futuro non ti vedi come agonista?
No, anche perché gli impegni iniziano a diventare tanti, e
comunque trovo che sia molto bello trasmettere agli altri ciò
che so.
Lorenzo, 5° A Ginn.
Simone Repele dal Porporato all’Hamburg Ballet
Simone ha frequentato i primi due anni di
scuola superiore al liceo Porporato e ora,
seguendo la sua passione per la danza, continua gli studi in Germania, all’Hamburg
Ballet.
Com'è nata la tua passione per la danza?
È nata nel momento in cui in televisione
trasmettevano il programma televisivo
"Saranno famosi", poi diventato "Amici"... e mi sono sicritto ad una scuola di danza
Da quanti anni pratichi questo sport?
Ho iniziato in una piccola scuola a None in prima media e
dopo due anni mi sono spostato in una scuola professionale
a Grugliasco. Adesso sono in Germania e questo è il quinto
anno.
Per arrivare dove sei ora, che traguardi importanti hai
dovuto raggiungere, ad esempio audizioni con personaggi famosi, ecc... ?
Ho partecipato a numerosi concorsi in Italia: uno è quello
di Pinerolo, poi Biella e Sanremo, dove sono arrivato primo.
Quindi ho passato l’audizione per lo stage estivo al Royal
Ballet School a Londra, ho fatto uno stage con insegnanti
della scuola ucraina e della Scala. Infine ad aprile ho superato le audizioni per entrare all’Hamburg Ballett.
Come si sono svolte le audizioni per l'Hamburg Ballet?
Nonostante gli innumerevoli successi, eri emozionato?
Ero emozionatissimo!!! L’audizione si è svolta ad Amburgo, dentro l’accademia.
Nel primo pomeriggio tutti i candidati, tra cui io, si riscaldavano in una delle tante sale e a gruppi ci chiamavano in una
sala più grande. Qui dovevamo svolgere davanti alla giuria
degli esercizi. Tra loro il direttore, nonché un importantissimo coerografo, John Neumeier.
Alla fine della lezione ha comunicato chi ce l’aveva fatta,
eravamo passati in 4 su 30.
Poi ho dovuto sostenere una seconda selezione e ho passato
anche questa. Così sono stato convocato nell’ufficio del direttore con la mia famiglia e qui mi hanno comunicato che
ero stato preso.
Come sono organizzate le lezioni all'Hamburg Ballet?
Com'è la giornata tipo di uno studente ballerino come
te?
La mattina vado a scuola, mentre le lezioni di danza iniziano alle 15.15 e finiscono alle 19.45.
Si fa tutti i giorni classico e altre materia come moderno folklore e pas de deux, che sono suddivise nei giorni della settimana. Poi ci sono giorni in cui bisogna provare balletti per
gli spettacoli.
Come speri di continuare la tua carriera di ballerino?
C'è qualcosa, in particolare, che nell'ambito della danza
vorresti fare?
Beh ovviamente la mia speranza è quella di diventare un
étoile… ma adesso penso solo a lavorare bene, tutto il resto
viene da sé.
Nella danza non conta solo essere bravi, ci sono molti fattori
che influiscono sulla carriera di un ballerino o di una ballerina: ad esempio il supporto della famiglia e la fortuna nel trovare un bravo coreografo che ti prende.
Alessia Martino,3CS
12
Ex 7 in condotta
Finite le imprese scolastiche degli studenti da “sette in condotta”, anche perché ora c’è il 5 iniziamo questa nuova rubrica, che è una miscellanea di vari argomenti leggeri, umoristici e a volte anche seri.
L’obiettivo di far sorridere della rubrica originaria rimane. Anche per questo motivo abbiamo mantenuto lo stesso titolo, aggiungendo solo una
ex
tipo distinto e gli chiede: “Belli i
suoi polli, cosa mangiano?”. “Ah
guardi … solo roba di prima quaAssenza 30 maggio per motivo sportivo:
lità,
costosissima”. “Ma non si
salto del compito
vergogna? Io sono un commissaGiustifico l’entrata in ritardo per problemi
rio della FAO incaricato di multacon la cerniera lampo
re chi spreca cibo e le farò avere una
multa di migliaia di euro!”. Qualche
Giustifico l’assenza del 7/10, motivo: congiorno dopo l’allevatore viene avvicivocato da satana per assemblea straordinaria
nato nuovamente da una persona: “Belli
L’alunno S. entra alle 12 dicendo che si era perso nel giardino i suoi polli, che mangiano?”. L’allevatore ricordandosi del
della scuola
tizio di prima gli fa: ” Ah … roba da poco, scadente, di scarto
…”. “Ma non si vergogna? Io sono della protezione animali e
L’alunno B.B. giustifica l’ assenza del giorno 24/05/09 per:
presto le farò arrivare una bella multa di un milione!”. Dopo
Tempesta di sabbia sahariana
una settimana l’allevatore, ricevute le due multe, viene nuoL’alunno G.L. entra in classe in ritardo dicendo di essere invamente avvicinato da un ammiratore dell’allevamento: “Che
ciampato ripetutamente per strada
belli i suoi polli, che cosa mangiano?”. “Ah, guardi, io gli do
L’alunno C.M. giustifica il ritardo di mezz’ora alla lezione di diecimila lire a testa e si comperano quello che vogliono!”.
ginnastica dicendo di avere pedalato controvento
NOTE E GIUSTIFICAZIONI
L’alunno M.L. rientra dopo 35 minuti dal bagno affermando
che il bidello l’aveva sfidato a poker e che lui doveva difendersi
FREDDURE
Perché il bue dà tante cornate contro i muri? Perché vuole
farsi la bua!
Perché i pesci hanno le spine?" "Perché nel mare c'e' la corBARZELLETTE
rente
* Un tizio in un ristorante ordina una minestra ma, appena
Le tende da sole ... soffrono di solitudine?
arrivata la minestra, comincia a scappargli la pipì. PreoccupaSai dove abita lo strappo alla regola? - In via del tutto ecceto che qualcuno gli mangi la minestra mentre sta in bagno,
scrive su un tovagliolo: "HO SPUTATO NELLA MINESTRA" zionale!
Tornato dal bagno, sul tovagliolo, sotto la sua scritta ne trova Che cosa fa un drogato in lavatrice? - Il bucato!!!
un' altra: "ANCH IO".
Che differenza c'e' tra un filosofo, un matto e uno psicologo? - Il filosofo costruisce castelli in aria, il matto li abita e lo
* Prima di sposarsi:
psicologo incassa l'affitto!
Lei: Ciao!
Lui: Finalmente! Da quanto tempo aspettavo questo
momento!
Lei: Vuoi che vada via?
Lui: NO! Come ti viene in mente? Solo a pensarci,
Cosa fare con un amico con cui mi chiedo conrabbrividisco!
tinuamente se ci potrebbe essere una relazione
Lei: Mi ami?
Lui: Certamente! A tutte le ore del giorno e della
tra noi?!
notte!
Gloria B
Lei: Mi hai mai tradito?
C'è un mio amico, che è qlcs di più di un amico...caratterialmente è
Lui: NO! MAI! perché me lo chiedi?
perfetto: simpatico, divertente, mi capisce, mi distrae quando ho dei
Lei: Vuoi baciarmi?
problemi... ma fisicamente non è propriamente "bello". Lui mi vuole
Lui: Sì, ogni volta che ne ho l’occasione!
bene, davvero tanto e io tra una cosa e l'altra mi chiedo se tra noi ci
Lei: Saresti mai capace di picchiarmi?
potrebbe essere una relazione... ma mi blocca il fatto che io non lo veLui: Sei impazzita? Lo sai come sono io!
da "bellissimo", da innamorata invece lo dovrei vedere tale... secondo
Lei: Posso fidarmi di te?
voi è una cosa superabilissima in quanto superficiale?? o meglio laLui: Sì!
sciare stare?
Lei: Tesoro …
Dettagli aggiuntivi: ho già conosciuto uno più bello, ma solo bello...
Dopo sette anni di matrimonio:
poi dentro non c'è niente, invece lui è davvero speciale!!!
Basta leggere il testo dal basso in alto.
Yahoo! Answers
* Un contadino sta ammirando il proprio allevamento di
galline all’aria aperta. Ad un certo punto si avvicina un
13
Miglior risposta - Scelta dai votanti
Alla pagina: http://it.answers.yahoo.com/question/index;
_ylt=AlQ1nNr4rjxD2ef5gPAIXy8ZDgx.;_ylv=3?
qid=20080806072530AA70Gao
Ipse Dixit
Contrappasso...
• Rosia: “Contavo di vederlo di stamattina, ma ora è solo
fantascienza!”
ALUNNI! (Ebbene sì… anche noi ci siamo!!!)
• Ferrero: “Esercizio inventato.”
• Ilenia P. - I neonati venivano aiutati a ve-
Studentessa: “Che numero??”
• Usseglio: “Cerco di stare zitta quando parlo, se riesco.”
• Sappè: “… sti fighetti stilnovisti si scrivono poesie al
posto degli sms …”
•
•
• Sappè: “Che bello fare lezione in pochi!”
Studentessa: “Bisogna eliminare qualcuno!”
Sappè: “Facciamoli stare in sciopero permanente!”
•
• Priolo: “Se siete a terra incominciate a scavare.”
• Priolo: “Ragazzo mio sei una purga! Appena faccio un
•
Lassativ-party
•
•
COMICO MA VERO
nire alla luce da lavatrici.
Stela M. - C’è un piccione alpino (...
sarebbe albino)
Valerio P. - “By the way” significa “per la
strada”…
Matias B. - Pensavo che mi chiedesse la
differenza tra mascolino e neutro
Cristiano M. - La meridiana funziona con
l’ombra del sole
Diletta G. - Tizio, Caio e Cosimo…
Elisa M. - ...L’opposto contrario
Dal giornale scolastico La zanzara
La rubrica in cui si narrano cose divertenti accadute
realmente!!!
...comico, ma vero...
Mai Chiedere informazioni ai vigili!!!
Allora iniziamo con una cosa accaduta ad una mia amica:
stava andando in macchina per raggiungere dei parenti, ma
non essendo esperta con le strade del posto si è fermata in
uno spiazzo e ha chiesto ai vigili che erano lì le informazioni e loro, gentili direi, come risposta: «Favorisca per favore
patente e libretto» . Poi, nonostante la regolarità dei documenti, volevano trattenerla .. magari si sentivano soli! xD
Ora pure per avere delle informazioni per raggiungere una
riunione di famiglia bisogna esibire i documenti? Prossimamente anche per respirare!!!
Morale: Mai chiedere informazioni ai vigili! xD
Incomprensione mattutina
Maggio 2009, mattina di un normale giorno di scuola, ora di
francese, una classe sta discutendo se avrà il ponte del primo giugno o no ..
Prof: ma guardate che i ponti li hanno aboliti!!
Studentessa: nooo e ora come facciamo ad attraversare i
fiumi???
Nuove Regole di Calcetto
Normale giornata in parrocchia, partita di calcetto.
A sfidarsi ci sono due ragazze contro un ragazzo, e essendo
in svantaggio creano delle nuove regole di calcetto:
1. tu non puoi segnare finchè non lo facciamo noi
2. noi vinciamo sempre
Che ne dite?? .. Vi piace vincere facile??? (in questo caso ci
starebbe bene in sottofondo la musichetta Bonci Bonci Bom
Bom Bom della pubblicità! xD)
Se avete vicende inverosimili, divertenti potete farmele avere e vederle qui pubblicate per coinvolgere tutti in risate e
divertimento!
Alessia Martino, 3cs
Filip
14
po M
onti
Enigma
Test di cultura generale
Yahoo! Answers
1:Quando fu concordato l'armistizio di Villafranca?
a) 1857
b)1859
c)1870
Furbizia, ricchezza... e felicità
del cuore
2: Quale pianeta del sistema solare ha cinque satelliti?
a)Plutone
b) Giove
Sweet Love
Molti racconti insegnano che la furbizia può far raggiungere
la ricchezza ma non la felicità del cuore, per avere la quale
occorre agire con animo puro e onesto. Vorrei che esponeste
le vostre considerazioni al riguardo! Sono proprio curiosa!
avanti datevi da fare!!
P.S.accendete una stellina se volete… a me farebbe piacere
se la domanda circolasse! x avere più opinioni e poterci confrontare!
c) Urano
3 In quale anno Ignazio di Loyola fondò la Compagnia di Gesù?
a)1534
b)1543
c)1453
4. Un celebre musicista italiano, spinto dal bisogno,
compose canzonette che gli venivano ricompensate con
poche lire. Quale?
a)Verdi
b) Donizetti
Dettagli aggiuntivi
x irenicaa..non hai capito proprio nulla..forse facevi meglio
a leggere bene la domanda.. poi..nel mondo non è affatto
vero ke sono tutti furbi..qua intendo che di solito i furbi non
hanno mai un animo puro..x qst motivo non riescono a costrursi una vita x' la fiducia sta alla base di tutto e i furbi nn
danno nessuna fiducia..e il loro animo non sarà mai puro..
automaticamente una persona molto ricca ma senza nessuno
ke lo vuole lo renderà triste..i soldi non fanno la felicità..
sostanzialmente.
c)Rossini
5. In architettura, come si chiama la guglia di forma
piramidale o conica tipica dello stile gotico?
a) Pinnacolo b) Portale
c) Chiave
6. Chi è stato il fondatore del futurismo?
a) Calvino
b)Verga
c)Marinetti
x sarà deviata: nella mia domanda..intendevo dire ke una
persona furba ha difficoltà a trovare la felicità più di una
persona umile e onesta. l'ho spiegato nell'appunto precedente..leggilo..un bacione e grazie lo stesso
7. In Italia per l'elezione del Presidente della Repubblica quale maggioranza dell'assemblea è necessaria?
a) 2/3
b)50%+1
c)1/3
8. Dov'era situato il campo di sterminio di Dachau?
a)Polonia
b)Germania
Miglior risposta - Scelta dai votanti
Jake43
c) Austria
Ci sono 3 possibili interpretazioni della felicita':
(1) la felicità è uno stato di appagamento temporaneo che si
ha per un brevissimo periodo quando si raggiunge un obiettivo
(2) la felicita' e' uno stato mentale personale dell'individuo
indipendente dalle circostanze esterne e come tale la capacita' di essere felici va allenata scacciando dalla propria mente
i pensieri negativi e caricandola di pensieri positivi (o meglio di immagini positive visto che se provi ad osservare i
tuoi pensieri ti accorgi che sono composti da immagini!)
(3) la felicita' e' uno stato che dipende dalle circostanze esterne e si ha quando vengono coltivati simultaneamente gli
obiettivi esistenziali..
Gli obiettivi esistenziali sono 3:
(a) salute (si riferisce sia al corpo che alla mente)...Una buona salute mentale si mantiene prendendosi il giusto tempo
per il divertimento....
(b) ricchezza : ti aiuta a conservare la salute e le relazioni
(c) amore: si riferisce sia alle relazioni sentimentali,sia agli
amici ai familiari sia ai rapporti con i colleghi di lavoro
9. Un famoso filosofo fu maestro di Alessandro il
Grande. Chi?
b) Platone
c) Eraclito
Risposte:
1-a;2-c;3-a;4-b;5-a;6-c;7-b;8-b;9-a
a) Aristotele
Il seguito della risposta ed altre opinioni su: http://it.answers.
yahoo.com/question/index?qid=20080711093228AAN1oiP
Sarà vero? Provate a discuterne. Poi mandateci le
vs. osservazioni a [email protected]
15
Musica & film
Simon and Garfunkel
La prima cosa che mi viene in mente parlando di questo duo
non ha nulla a che fare con la musica.
Subito riaffiora nella mia memoria una frase del telefilm Numb3rs, quando Charlie dice a Larry che un suo lavoro era il frutto della mente di un genio, ma se l’avessero fatto insieme sarebbe stata l’unione di due geni, allora Larry risponde sognante: “come Simon and Garfunkel??”.
Questa mia citazione erudita non serve solo a dimostrare il mio
amore per la serie tv con l’fbi o a tentare di corrompere la prof.
di matematica, serve a dimostrare l’opinione del mondo nei
confronti di questi due personaggi.
Essi hanno cominciato la loro carriera nel lontano 1957 sotto il
nome di Tom & Jerry. Dopo un periodo di pausa tornano nel
1964 sotto il nome di Simon and Garfunkel.
Il loro primo album si rivela un flop commerciale e il duo si
divide nuovamente, avviso che nella loro carriera sarà quasi una costante, fino a riunirsi per il capolavoro “Sound of
silence”, è il 1966.
Il ’67 sarà l’anno dei “Grammy awards” per la colonna sonora de Il Laureato, la canzone “Mrs Robinson” riesce a
mettere i brividi ancora oggi, figuriamoci allora.
Ma quale è stato l’evento che li ha resi personaggi storici alla stregua di Giulio Cesare e Napoleone?? Il loro concerto a Central Park del 19 settembre 1981. Chi ha avuto la fortuna di esserci ricorderà sicuramente le 400000 persone
che gremirono il polmone di New York, uno spettacolo che resta ancora oggi incastonato tra i gioielli della musica.
Spettacolo più grande ma meno storico fu quello di Roma nel 2004: stime non ufficiali parlano di una folla di 600000 persone… da rimanere senza fiato.
Parlare della crema può dare un’idea della sua bontà, ma ascoltando “The Sound of Silence” si può capire fino in
fondo la sua dolcezza, provare per credere!!
Buon appetito…
Lara 1B Cl
de
or i
ma
e
n
i
lc
Il laureato
Il film esce nel 1967, e da tempo è stato consacrato tra i cult del
v
a
l
cinema.
La trama parla di Benjamin Braddock, giovane di brava famiglia
o
Cap
fresco fresco di laurea.
È appena tornato dall’università, convinto di aver solo vissuto passivamente la propria
esistenza, quando decide di recuperare il tempo perduto.
La ribellione e la rabbia nei confronti dei genitori assopita negli anni torna quindi a farsi sentire, specie quando la moglie di un collega del padre, la signora Robinson lo seduce.
La sua vita percorre quindi una strada eccitante, almeno fino a quando Ben non si innamora di Elaine, figlia dei signori Robinson.
La signora Robinson non ne è felice, ma ancora meno la ragazza, quando scopre che il
ragazzo che ama ha intrapreso una relazione con la madre. Questo la porterà a trasferirsi e ad accettare la proposta di matrimonio di un altro giovane.
Ma non si possono mettere all’amore i bastoni tra le ruote e allora… mi spiace, ma il finale non lo posso svelare,
altrimenti nessuno guarderebbe il film!!
Come ho già detto, il film è considerato una delle stelle più brillanti del firmamento del cinema, anche grazie
all’Oscar assegnato al regista Mike Nichols, e alla spettacolare interpretazione di un giovanissimo Dustin Hoffman, che per la sua performance ricevette il suo primo Golden Globe e la sua prima nomination agli Oscar.
Il film fu un successone, parlando di ribellione, di rabbia e di lotta al perbenismo, all’avanguardia rispetto ai moti
del ’68. Paradigmatico il personaggio di Ben, che disobbidisce, ma non si ribella mai apertamente, che teme di
rimanere soffocato dalla vita e che alla fine decide di prendere le proprie decisioni e andare per la propria strada,
nonostante le intimidazioni e i rischi.
Il film può vantare inoltre una delle più importanti colonne sonore della storia: quella firmata da Simon and Garfunkel, che con questa pellicola hanno dato un’immagine alla loro musica e alla loro epoca.
Film come questi non possono essere spiegati in un articolo, l’unico modo per poterli apprezzare è vederli, fidatevi di me, non resterete delusi.
Lara 1b cl
16
Libri & Cantautori
Rubrica per gli amanti della lettura, del racconto, della poesia, dei fumetti...
La solitudine dei numeri primi
Da questo libro non sapevo cosa aspettarmi,
poiché è stato talmente discusso, elogiato,
criticato, che nella mia mente si è creato un
miscuglio di impressioni non mie…
Parla di Mattia e Alice, due ragazzi che si ritrovano vicini nella loro solitudine senza mai
però toccarsi. Lui è un ragazzo prodigio portato per la matematica che ha una sorella gemella ritardata, e un dramma che lo accompagnerà per tutta la vita; lei è una ragazza zoppa per un incidente avuto sugli sci da piccola che ha problemi di anoressia, ma non vuole ammetterli neanche a sé stessa.
Per caso s’incontrano e per tutta la vita l’uno riconoscerà
nell’altra sé stesso, ma mai saranno davvero insieme,
talmente vicini da toccarsi.
di Paolo Giordano
E’ un libro indubbiamente triste. Fin troppo, per i miei
gusti. A tratti è angosciante. Ma è reale, dà emozioni difficili da capire, ogni tanto bisogna chiudere il libro e fermarsi a riflettere, anche se si vorrebbe sapere che cosa
succederà dopo.
La storia è scorrevole e, quando si arriva alla fine, non si
pensa nemmeno che la storia possa finire lì, in quel punto. Qualcuno pensa che il finale sia deludente, un taglio
che lascia in sospeso, che non permette che tutto si possa
aggiustare… insomma, molti speravano in un happy ending. Ma secondo me il finale è adatto, quello giusto,
perché è così che deve finire la storia: i numeri primi
non saranno mai così vicini da toccarsi, nonostante possano desiderarlo.
Elisa Garis
Intervista a Max Manfredi
Max Manfredi è un cantautore genovese, artista di parole e di musica, apprezzatissimo dagli specialisti del
settore. Il suo ultimo album,
Luna Persa (settembre 2008), ha vinto la Targa Tenco
per il miglior disco
dell’anno, che, nell’ambito
della canzone d’autore, è il
premio sicuramente più prestigioso. Andiamo a porgli
alcune domande…
Max, sappiamo del tuo
inizio molto precoce con la
scrittura di canzoni; vuoi
dirci brevemente come avvenne?
Avvenne a tredici anni, avevo una chitarra in mano e la
voglia di essere un altro, nonché una sensibilità innata
verso la musica sentimentale. I più gagliardi a quell'età
si dedicavano al sesso o, almeno, alla masturbazione. Io
mi misi a fare canzoni. Scoprii che ne ero capace.
Hai qualche aneddoto del tour particolare o divertente da raccontarci?
Tutti riguardano Marco Spiccio, il pianista ed affabulatore, ma ci vorrebbe un intero best seller.
Il divertente è che ci sia il tour. Quando dico che abbiamo fatto sessanta concerti in pochi mesi, l'interlocutore
si stupisce parecchio.
De André in persona apprezzò il tuo operato. Vuoi
spiegarci meglio del tuo rapporto con lui e della sua
dichiarazione che diceva "Max Manfredi è il più
bravo di tutti"?
Gli è scappata parlando con una coraggiosa giornalista,
Monica Di Carlo. Perché dico coraggiosa? Perché triste
consuetudine italiana è parlare del già detto, non sforare
mai, con il timore di perdere l'attenzione del lettore proponendogli un nome non sancito. I media tutti così ra-
gionano (se ragionassero). Invece a Monica sembrò una
notizia; e, memore dell'antica consegna secondo cui il
giornalismo serve a propagare
notizie (che abbiano riscontro in
fatti documentati o reali), questa
curiosità la diffuse in un articolo. L'articolo era in un giornale a
tiratura regionale, ma "come una
freccia dall'arco scocca" volò
abbastanza veloce da mouse a
mouse, e si espanse in rete a
macchia d'olio... Tornando a Fabrizio e a quell'uscita: gli scappò
detta, appunto, quando Monica
gli domandò di segnalarle il nome di un cantautore che secondo
lui valesse la pena di ascoltare. Come ci conoscemmo?
Attraverso un altro amico, Vanni Pierini che, ospite della sua casa in Sardegna, gli portò una mia cassetta musicale e gliela fece sentire. Prima l'avevo solo intravisto di
persona. Lui sapeva chi ero perché, come suol dirsi, non
gli sfuggiva nulla. Mi propose di cantare un mio brano
con me in quello che sarebbe stato il mio prossimo disco. Ne fui felice. Cominciai ad inseguirlo per i suoi
concerti in modo da metterci d'accordo, infine registrammo per qualche giorno ad Acquapendente, in uno
studio-ostello in cui si viveva anche, si mangiava e si
dormiva.
Qual è, qualora ce ne sia solo una, la ragione principale che ti spinge a creare canzoni?
Non sono un santo, né un ciclista: qualcosa uno deve
pur praticare, nella vita. Io, per adesso, quelle so fare.
Neppure sono un cineasta o un romanziere. Anche se
forse potrei diventarli. E poi una canzone è un piacere
perfetto, come la sigaretta per Oscar Wilde: è squisita e
lascia insoddisfatti. Sia chi le fa, sia chi le sente.
Intervista di Carlo Guassone
17
TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO
Anno Scolastico 2009-2010
CLASSICO
4A: Eleonora, Sara, Federico, Stefano, Francesca, Agnese, Davide, Giorgia, Elisabetta, Selene, Valentina, Alessandro, Vanessa, Nicolas
Piero, Giada, Jessica, Davide, Gemma, Roberto, Francesca, Amedeo, Marcello, Lucrezia, Giulia, Alessia.
4B: Beatrice, Francesca, Tommaso, Chiara, Ilaria, Eleonora, Alberto, Rebecca, Rebecca, Elisa, Giorgia, Marta, Lucia, Patrizio, Federica,
Stefano, Mattia, Edoardo, Gabriele, Chiara, Tea, Teresa, Alessandro, Vincenzo, Greta, Paolo.
4C: Nicolò, Eleonora, Valeria, Federica, Francesca, Emanuele, Giovanni, Silvia, Giovanna, Francesco, Selene, Beatrice, Rossano, Carlotta,
Filippo, Alessandro, Valentina, Miriam, Ioana Maria, Matilde, Matteo, Marica, Stefano, Claudio, Edoardo, Anna.
5A: Chiara, Selene, Giulia, Marta, Selene, Diego, Francesco, Andrea, Andrea, Ludwing, Sara, Norma, Lorenzo, Stefano, Erica, Stephanie,
Cecilia, Lorenzo, Benedetta, Jolanda, Luca.
5B: Debora, Serena, Andrea, Annalisa, Ileana, Fabio, Gloria, Samuele, Beatrice, Arianna, Francesco, Andrea, Clara, Giacomo, Francesca,
Lara, Matilde, Mattia, Andrea, Lucia, Alessandra, Doralice, Davide.
5C: Chiara, Camilla, Alessandro, Dennis, Stefania, Chiara, Sarah, Marco, Elisa, Federica, Niccolò Umberto, Francesca, Luca, Gabriele, Irene, Alessandro, Mirko, Federica, Gabriele.
1A: Chiara, Alice, Luca, Luigi, Andrea Silvia, Serena, Andrea, Sara, Jacopo, Catalin, Giorgio, Vittorio, Serena, Ilaria, Alberto, Marta, Francesca, Maria Chiara, Roberto, Alessandro, Chiara, Andrea, Alessia, Graziella, Valentina, Cristina, Margherita, Silvia, Veronica.
1B: Laura, Chiara, Nicola, Ramona, Francesca, Cecilia, Federico, Lara, Martina, Rebecca, Zoltan, Lucio, Matteo, Gloria, Martina, Pietro,
Cecilia, Filippo, Elisa, Silvia Maria, Edoardo, Stefano, Lorenza, Cristina, Eugenio, Nicolò, Lucrezia.
2A: Martina, Martina, Isotta, Sara, Sara, Anna, Giulia, Francesca, Nina, Valeria, Francesca, Marzio, Cristina, Chiara, Adela Cristina, Weiya,
Stella, Valentina, Pietro, Giulia, Lucrezia, Matilde, Michela, Simone, Cristina, Davide, Stefano, Sara, Valerio, Martina.
2B: Fabio, Arianna Carlotta, Andrea, Ludovica, Chiara, Martina, Giulia, Francesca, Giulia, Giulia, Agnese, Nicla, Federica, Stefania, Michela, Nadia, Carlotta, Erika, Federica, Silvia, Ilaria, Federica, Andrea, Ramona, Federica, Alessandro, Elena, Ilaria.
3A: Sara, Yousef, Marco, Alessandro, Stefano, Carlotta, Giulia, Gianluca, Michela, Laura, Valentina, Chiara, Vittoria, Matteo, Silvia, Cristina, Ettore, Cristiano, Carola, Noemi, Michela, Dario, Fabiana, Vanessa, Chiara.
3B: Carlotta, Andrea, Federica, Arianna, Laura, Alessandro, Eleonora, Vittorio, Sonia, Massimiliano, Carlo Alberto, Francesco, Filippo, Giulia, Elena, Simone, Fabio, Natalia, Cristina, Emanuele, Federica, Emanuele, Sara, Marta, Stefano.
LINGUISTICO
1A: Alice, Emilio, Barbara, Pamela, Gerarda, Mihaiela, Manuela, Francesca, Zainab, Giulia, Elena, Federica, Arianna, Alessia, Giorgia, Natasha, Alessandro, Giulia, Chiara, Alessia, Elisa, Fabio, Dalila, Francesca, Silvia, Paola.
1B: Alice, Davide, Carolina, Irene, Gaia, Sara, Michela, Francesca, Arianna, Chiara, Alessia, Manuel, Alice, Virginia, Alessio, Giorgia, Kristina, Harpreet, Giulia, Erica, Chiara, Simona, Elena, Veronica, Jasmine, Ilaria, Federica.
1C: Daniele, Chiara, Cristina, Davide, Selena, Dragos, Violeta, Alessandra, Alberto, Emiliana, Alice, Miriam, Francesca, Annamaria, Adriana, Matteo, Maria Madalina, Lorenza, Francesca, Ludovica, Alessandra, Giulia, Sara, Greta, Simona, Debora, Jennifer, Marta.
2A: Carlotta, Elena, Barbara, Giorgia, Greta, Stefania, Giorgia, Giulia, Ambra, Chiara, Sabrina, Valentina, Silvia, Debora, Alessia, Francesca, Eleonora, Gaja, Luca, Francesca, Mirala, Nicoleta, Lorenzo, Stefania, Andrea, Morena, Chiara, Beatrice.
2B: Giulia, Gloria, Manuela, Alessandro, Giulia, Alice, Denise, Ana, Deborah, Valeria, Giulia, Erika, Arianna, Cristina, Elisabetta, Malin,
Marta, Carola, Lorenzo, Beatrice, Alessandra, Davide, Lucrezia, Mara, Andrea.
2C: Chiara, Francesca, Jessica, Ilenia, Federico, Sonia, Chiara, Ingrid, Magda, Valeria, Valentina, Giorgia, Martina, Arianna, Carlotta, Aaron, Giulia, Valentina, Ilaria, Sara, Chiara, Marta, Alessandro, Valentina, Samanta.
3A: Irene, Andrea, Jessica, Giulio, Alessandro, Giada, Alessandra, Cristina, Yendry, Lucrezia, Sara, Cinzia, Giulia, Alessia, Angelica, Beatrice, Alice, Stefania, Cecilia, Francesca, Oleksandra, Serena, Chiara.
3B: Alessandra, Christopher, Silvia, Fabiana, Chiara, Stefania, Alice, Giulia, Martina, Chiara, Sofia, Mariaserena, Chiara, Irene, Silvia, Debora, Francesca, Miriam, Gloria, Marta, Marzia, Ambra, Veronica, Valentina.
3C: Jean Marc, Noemi, Chiara, Marzia, Francesca, Ilaria, Desireè, Viviana, Matteo, Elena, Fabiola, Noemi, Debora, Anna, Rita, Federico,
Giulia, Elisabeth, Valeria, Amalia, Miriam, Martin, Valentina, Sara, Alessandra.
4A: Aurora, Emily, Martina, Marta, Sabrina, Martina, Debora, Giuliana, Chiara, Simona, Luisa, Giuditta, Adriana, Erika, Abdel, Elena, Francesca, Silvia, Carolina, Ritika, Valeria.
4B: Alice, Roberta, Denise, Silvia, Giulia, Martina, Mirko, Veronica, Eleonora, Miriam, Viviana, Marianna, Milena, Marzia, Federica, Federica, Francesca. Jessica, Shanel, Mirjam, Marta, Sara.
5A: Angelica, Valentina, Gianluca, Elisa, Federica, Valerio, Veronica, Silvia, Silvia, Valentina, Chiara, Gaja, Sarah, Lucia, Patrick, Ramona,
Valeria, Renata, Gilda, Veronica, Alice.
5B: Marta, Alessia, Valentina, Serena, Ilaria, Cristina, Morena, Dalila, Isabella, Giulia, Marta, Daniele, Giulia, Chiara, Chiara, Elena, Elisa,
Arianna, Stella, Michela.
5C: Vittoria, Anays, Arianna, Chiara, Lorenzo, Serena, Eleonora, Roberta, Martina, Jessica, Maddalena, Karim, Federica, Sara, Sarah, Stefania, Rossana, Jennifer, Ilaria.
SCIENZE SOCIALI
1A: Giorgia, Stefano, Krizia, Beatrice, Valentina, Beatrice, Jessica, Stefania, Federica, Ylenia, Alice, Alessia, Devis, Stefania, Jessica, Francesco, Alessandro, Valentina, Alessio, Martina, Valentina, Cristina, Giorgia, Miriana, Isabelle, Marco, Madalina, Samira, Sara, Giorgia, Veronica.
1B: Emilia, Sonia, Gloria, Paola, Camilla, Giorgia, Roberta, Davide, Miriam, Noemi, Alessio, Sara, Alessandra, Martina, Fabiola, Martina,
Federica, Franco, Giulia, Andrea, Andrea, Riccardo, Carol, Giorgia, Irene, Alice, Vanessa, Jonatha, Aia, Elisa, Giulia, Silvia, Lorenzo.
1C: Cristina, Sara, Francesca, Davide, Miriam, Eleonora, Alexa, Alice, Rebecca, Melissa, Alessandra, Brisindò, Micaela, Andrea, Vittoria,
Laila, Raffaella, Elisa, Martina, Chiara, Jessica, Elisa, Marta, Alexandra, Sara, Giada, Federica, Maria, Federica, Sara, Vanessa.
18
1D: Elisa, Valentina, Cristiana, Francesca, Fatima, Simona, Clelia, Alessia, Veronica, Chiara, Mirian, Marzia, Giada, Claudia, Mary, Emily,
Roberta, Cristina, Beatrice, Isabel, Anna, Shana, Elisa, Mattia, Beatrice, Alessia, Sara, Sharon, Francesca, Margherita, Nicoleta.
2A: Erika, Francesca, Irene, Nadia, Giulia, Eleonora, Isabel, Pamela, Giulia, Arianna, Angela, Katia, Margherita, Deborah, Eleonora, Alessandra, Chiara, Rebecca, Monia, Elisa, Ilenia, Alessandra.
2B: Sara, Sara, Micaela, Alessia, Veronica, Alessia, Chiara, Chiara, Camilla, Andrea, Alessandro, Luca, Vanessa, Alessandra, Valentina,
Cristina, Noemi, Sharon, Alberto, Cassandra, Emilia.
2C: Chiara, Francesca, Jessica, Ilenia, Federico, Sonia, Chiara, Ingrid, Magda, Valeria, Valentina, Giorgia, Martina, Arianna, Carlotta,
Aaron, Giulia, Valentina, Ilaria, Sara, Chiara, Marta, Alessandro, Valentina, Samanta.
2D: Federica, Chiara, Michela, Fabio, Elisa, Cristina, Naomi, Filippo, Giulia, Federica, Maria, Margherita, Chiara, Ambra, Mara, Giada,
Silvia, Giorgia, Mariana, Roberta, Alessandra, Carola, Lisa.
2E: Ylenia, Eleonora, Francesca, Sara, Maddalena, Ilaria, Veronica, Federica, Alice, Martina, Eleonora, Dayana, Elena, Luca, Marta, Sara,
Denise, Lara, Noemi, Marta, Isabella, Carlotta, Marika, Valentina.
3A: Federica, Michela, Krissy, Elena, Giulia, Giulia, Elisa, Giulia, Virginia, Alessia, Valentina, Elisa, Alessia, Ylenia, Luca, Alessia, Marzia,
Giulia, Giulia, Anamaria,Giulia, Chiara, Annalisa, Tiziana, Ilaria.
3B: Certaine, Miriam, Miriana, Michaela, Ilaria, Elisa, Miriana, Elisa, Giulia, Tommaso, Monica, Luca, Arianna, Camilla, Ankie, Lucia, Cassandra, Francesca, Sonia, Chiara, Ilaria, Giulia, Barbara, Deborah, Martina, Elisa, Gjyljana.
3C: Alessia, Guglielmo, Arianna, Valentina, Paola, Samanta, Beatrice, Deborah, Althea, Ioana, Carlotta, Martin, Alicia, Alessia, Arianna,
Jessica, Francesca, Martina, Ilaria, Valentina, Cristina, Ilaria, Irene, Simona.
3D: Marica, Federica, Stefania, Cristina, Enrica, Daniela, Brunilda, Jessica, Giulia, Sara, Debora, Anna, Giulia, Debora, Andra, Martina,
Emanuela, Andreea, Naomi, Giulia, Alessia, Salvatrice, Mery, Aurora, Giorgia.
4A: Alice, Gloria, Letizia, Vanessa, Chiara, Joselito, Stefania, Giulia, Patrizia, Valentina, Laura, Cristina, Ilaria, Renato, Marlon, Alessia,
Giulia, Ilaria.
4B: Federica, Erica, Federica, Alessandra, Michela, Sabrina, Alice, Giulia, Federico, Martina, Valentina, Sonia, Sabrina, Valentina, Annalisa, Elisa, Maurizio, Andrea, Chiara, Patrizia, Serena, Sara, Laura, Serena, Valentina.
4C: Giada, Simone, Erika, Valentina, Erika, Gloria, Erika, Ilaria, Zuleika, Angela, Valentina, Chiara, Martina, Alice, Rocco, Annunziata.
5A: Giulia, Beatrice, Ilenia, Lucrezia, Angelica, Eleonora, Serena, Karin, Serena, Enrico, Mariangela, Giulia, Federica, Noemi, Pierangelo.
5B: Valentina, Giorgia, Daniela, Cristina, Manuela, Debora, Francesca, Michele, Eleonora, Nicolò, Paola, Sarah, Ilenia, Alice, Noemi, Lucrezia, Elisa, Brisette, Claudia.
5C: Jessica, Serena, Erika, Silvia, Domenica, Monica, Luana, Alice, Melanie, Sara, Tamara, Veronica, Erica, Chiara, Roberta, Michela,
Nadia, Noemi.
5D: Roberta, Martin, Eliana, Andre’, Federica, Raffaella, Fabrizio, Laura, Alice, Eleonora, Annalisa, Carola, Daria, Sonia, Manuela.
SOCIOPSICOPEDAGOGICO
1A: Cristina, Serena, Omar, Sonia, Martina, Jasmine, Ilaria, Alice, Desiree, Serena, Sara, Chiara, Federica, Claudia, Giulia, Veronica, Fabiola, Sara, Chiara, Antonella, Debora, Francesca, Mara, Francesca, Chiara, Noemi, Paolo.
1B: Sara, Nadia, Serena, Francesca, Marika, Laura, Annalisa, Emanuela, Samuela, Camilla, Deborah, Francesca, Barbara, Hoyam, Erica,
Ilaria, ,Martina, Alessia, Simona, Elisa, Maurizia, Veronica, Veronica, Vanessa, Isabella, Marta, Margherita, Simone, Adina.
1C: Valeria, Irina, Claudia, Marianna, Martina, Ana, Alice, Francesca, Gloria, Rachel, Sara, Silvia, Martina, Alessandra, Erica, Sofia, Chiara, Giulia, Giulio, Rachele, Valentina, Federica, Angela, Mara, Denise, Michela, Serena, Tiziana, Luca, Ginevra, Christian.
1D: Francesca, Serena, Veronica, Chiara, Jennifer, Giulia, Martina, Giulia, Elena, Lorenza, Valentina, Martina, Jessica, Diana, Marilena,
Eleonora, Alessandra, Marica, Alessandra, Susan, Rosamaria, Giulia, Alessia, Elisabetta, Paola, Giulia, Giulia, Valeria, Federica, Ilaria,
Martina, Elisabeta, Marika, Valentina, Paola, Enrica, Federica.
2A: Marta, Sara, Francesca, Alice, Giulia, Ilaria, Luana, Marta, Miriana, Noemi, Chiara, Erica, Debora, Elisa, Silvia, Stefania, Marianna,
Simona, Luca.
2B: Davide, Valentina, Luana, Ilaria, Gioele, Chiara, Alice, Margherita, Teresa, Ilaria, Federica, Rosy, Emanuela, Mirjeta, Elisa, Giulia,
Alberto, Elisa, Camilla.
2C: Elisabetta, Johara, Noemi, Jessica, Beatrice, Anna, Francesca, Valentina, Erica, Eliana, Michele, Astrid, Chiara, Naomi, Alessia, Samanta, Sandra, Michelle, Chiara, Arianna, Sara, Erica.
2D: Clarissa, Martina, Martina, Adelaide, Claudio, Sabrina, Carola, Silvia, Antonietta, Camilla, Francesca, Bruno, Giulia, Veronica, Noemi,
Silvia, Sara, Xhensila, Sabrina, Erika, Greta, Alessia.
3A: Serena, Irene, Alessia, Monica, Raffaella, Paola, Marta, Giulia, Greta, Veronica, Morena, Sara, Martina, Sara, Micaela, Giulia, Stefania, Antonella, Giulia, Elisa, Francesca, Beatrice, Beatrice, Alessia, Angela, Elena, Serena, Tatiana.
3B: Luana, Annalisa, Chiara, Serena, Vanessa, Giada, Naomi, Omar, Coraline, Cristiana, Noemi, Laura, Carola, Cristina, Lucrezia, Claudia, Chiara, Alessandra, Fabio, Tamara, Elisa, Silvia, Francesca, Genny, Jennifer, Martina, Carlotta.
3C: Liliana, Alice, Francesca, Valeria, Sara, Stefania, Roberta, Sonia, Giusi, Silvia, Erika, Samantha, Federica, Emanuela, Carlotta, Vivien,
Samantha, Federica, Francesca, Nadia, Marta, Martina, Cristina, Giulia, Annalisa.
4A: Sonia, Elena, Valentina, Ambra, Alice, Sara, Francesca, Federica, Serena, Elisa, Federica, Maya, Lisa, Marta, Barbara, Chiara, Martina, Sabrina, Elisa, Alessandra, Irene, Alessia, Denise, Matteo.
4B: Francesca, Ilenia, Adele, Martina, Elena, Sara, Jessica, Ilaria, Federica, Simona, Chiara, Valentina, Valentina.
4C: Giulia, Sara, Federica, Celeste, Federica, Martina, Giulia, Elena, Alice, Chiara, Monica, Cinzia, Elisa, Marta, Francesca, Michela, Denise, Linda, Erika, Mihaela, Anita, Ilaria.
5A: Martina, Gloria, Chiara, Simone, Alessia, Gloriana, Elena, Luna, Sara, Marzia, Giulia, Karen, Federica, Martina, Debora, Santina, Elena, Giulia, Cristina
5B: Francesca, Francesca, Chiara, Claudia, Ilaria, Annalisa, Serena, Chiara, Silvia, Noemi, Luana, Federica, Martina, Maria, Francesca,
Ambra, Carmela.
5C: Serena, Erika, Andrea, Emanuele, Jennifer, Andrea, Chiara, Denise, Raffaele, Michele, Letizia, Mikela, Sabina, Giada, Marta, Miriam,
Francesco, Martina, Giulia.
19
A cura di Selene, 4A ginnasio
Il nostro primo giorno di liceo
Confusione, agitazione… ci assomigliavamo tutti
Il primo giorno è speciale, e non
si scorda mai.
Che cosa ho provato il primo giorno di scuola al liceo? Semplicemente tutto. Il Porporato, il 14 settembre 2009, sembrava il mercato
dell’antica città di Samarcanda:
gente da ogni dove, confusione, agitazione, discorsi frenetici che si assomigliavano
un po’ tutti. Il profumo dei vestiti puliti e dei quaderni
nuovi, dei caffè e dei cappuccini gustati per colazione. I
visi delle madri più ansiosi di quelli dei figli, addirittura
preoccupati per la sorte dei loro “rampolli”. I vestiti, che
sembravano tutti uguali, ma che celavano invece una meticolosità nel sceglierli e una precisione esagerata
nell’indossarli, come se davvero importasse
l’abbigliamento o il numero di pinzette nei capelli. Giacche tenute in mano a causa di un calore immaginario dovuto ai pensieri agitati e ai muri che sembravano stringersi ad ogni passo verso l’aula magna. Il Porporato sembrava l’entrata di un labirinto dove poter scegliere se ritirarti
o continuare attraverso quel corridoio all’ apparenza lungo che sapeva di futuro. Ci somigliavamo un po’ tutti,
carichi di aspettative e su di giri per il cambiamento dalle
medie.
Sono passate tre settimane e non posso ancora esprimere un giudizio obbiettivo su questa scuola perché, come
ogni cosa, ha i suoi lati positivi e quelli negativi, ma sono
convinta oggi come ieri della mia scelta e sono determinata a superare questi cinque anni (professori permettendo!!!!).
Lucrezia IV A Gin
I compagni non sono cannibali e i proff non sono mostri
Tanto per iniziare potrei parlarvi dell’ ansia (che sicuramente avrete provato anche voi il primo giorno delle superiori) che mi ha accompagnata all’ entrata a scuola: immaginatevi dei “piccoli scriccioli” come noi entrare in un posto
così grande insieme a moltissimi altri ragazzi di cui, se andava bene, ne conoscevamo sì e no 2 o 3......Pensate a ritrovarsi in classe con compagni del tutto (o quasi!) sconosciuti
e sapere che, ti vada bene o no, quella sarà la tua classe x
cinque lunghissimi e interminabili anni...........
Beh a dir la verità non mi è sembrato poi così traumatico!
Basta semplicemente non fare lo scontroso, mettere da parte
la timidezza e iniziare a far conoscenza...Si scopre così che i
tuoi compagni non sono cannibali, i proff non sono mostri
(su questo però ho
I nomi più diffusi al Porporato ancora qualche incertezza!) e che il liceo è
Giulia 71, Chiara 64, Francesca 50, mille volte meglio
Sara 49, Federica 44, Valentina 41, delle medie. Infatti se
Elisa 29, Alessia 28, Debora 24, alle medie eri in clasJessica 20.
se con persone dagli
I nomi unici
Marcello, Tea, Ludwing, Norma, Stephanie, Jolanda, Ileana, Doralice,
Dennis, Catalin, Zoltan, Isotta, Marzio, Weiya, Nicla, Yousef, Natalia,
Mihaiela, Zainab, Natasha, Kristina,
Harpreet, Dragos, Violeta, Malin,
Yendry, Oleksandra, Christopher, Mariaserena, Jean Marc, Rita, Elisabeth,
Amalia, Giuliana, Giuditta, Abdel,
Ritika, Milena, Shanel, Patrick, Gilda,
Vittoria, Anays, Karim, Krizia, Devis,
Isabelle, Samira, Carol, Jonatha, Aia,
Brisindò, Laila, Fatima, Clelia, Mirian, Shana, Monia, Mariana, Dayana,
Krissy, Certaine, Ankie, Gjyljana, Althea, Guglielmo, Brunilda, Andreea,
Joselito, Zuleika, Marlon, Karin, Brisette, Melanie, Irina, Hoyam, Gioele,
Mirjeta, Johara, Astrid, Clarissa, Santina, Vivien, Coraline, Xhensila.
interessi totalmente diversi dai tuoi
(con cui a volte non riuscivi
neanke a parlare), adesso i tuoi compagni sono mooooooooooooooolto ma moooooooolto più
simili a te!
Senza contare poi che
finalmente ti senti
“grande”, ti senti
“indipendente”
e sei sicuro di essere pronto ad affrontare questi 5 anni che ti
aspettano con tutta la carica e tutta l’energia che ci vuole.
Allora lasciatemelo dire.... il percorso che ho intrapreso
non è semplice, magari a volte potrei anche scoraggiarmi,
ma sono abbastanza certa che questa sarà comunque un’ esperienza che mi farà maturare, pronta ad affrontare le situazioni belle e brutte che mi capiteranno nella vita.....
Concludo facendovi gli auguri di un buon anno scolastico
(sperando che non sia troppo “pesante!!”)
Selene IV A Ginnasio
Pettegolezzi & Facebook
In facebook ci sono, come in tutte le
cose, i PRO e i CONTRO. Sicuramente
è un utilissimo metodo di conversazione, fino a che non si aggiungono al proprio profilo informazioni, video o foto
troppo private. Sono molte le persone a
cui sono successi spiacevoli inconvenienti come quello di non poter più entrare nel proprio profilo perché sono
state “rubate” e cambiate tutte le informazioni in modo anche spiacevole. Oppure di incontrare persone che si spacciano per conoscenti e si rivelano poi
degli sconosciuti.
Sono tantissimi gli inconvenienti che
capitano su Facebook e sicuramente non
si potrebbero elencare tutti, ma basta
andare sui tanti forum anti-facebook per
dar luce a molteplici storie che non hanno un lieto fine (sempre su questi forum,
20
molte persone hanno dato vita a petizioni per abolire il famosissimo Network).
Non dimentichiamo al contempo che
Facebook è un buon metodo per riscoprire una vecchia amicizia interrotta per
le circostanze della vita, può anche essere un passatempo per sorridere, per potersi iscrivere ai più disparati gruppi e
diventare fan delle più diverse e assurde
cose; è un po' come il vecchio pettegolezzo, sai tutto di tutti e nessuno sa che
tu lo stai guardando.
Certo, ognuno è libero di fare quello
che ritiene giusto e divertente ma davvero vogliamo un mondo in cui si sentono
sempre di più frasi come “Ma lo hai visto su Facebook?” o “Commenta il
mio…”
Gemma IV A Ginn
Lettere alla redazione
Lettera agli studenti del Porporato
Siamo gli studenti della 4b/linguistico e con questa lettera
vogliamo informare gli studenti del liceo di un fatto molto
grave avvenuto martedì 13 ottobre. In quella data, durante la
seconda ora di lezione, ci siamo allontanati dall’aula per
svolgere un test orale di tedesco; al nostro ritorno abbiamo
trovato tutti gli zaini aperti con i portafogli vuoti.
Inoltre mancavano interi portamonete, portafogli
contenenti documenti e altri oggetti personali.
Oltre al dispiacere delle perdite più o meno
ingenti dovute al furto di per sé, siamo rimasti
tutti amareggiati e sdegnati al pensiero che in
questa scuola possano esserci persone prive di
rispetto e di educazione al punto tale di
non avere un minino di maturità e dignità. E’ vero, fatti simili sono già accaduti in passato e vogliamo farci sentire appunto, perché siamo veramente stanchi di venire a scuola con la paura che
qualcuno possa rubarci persino i centesimi, di non poterci fidare di nessuno, di sentire
quindi che continuano a verificarsi furti;
e tutto questo per cosa? Perché deve
sempre esserci chi vuole distinguersi, farsi vedere più furbo,
“divertirsi” utilizzando metodi che anche un bambino con un
minimo di buon senso capirebbe che sono disdicevoli e indegni.
I responsabili, perché secondo noi per compiere un gesto
simile c’è voluto innanzitutto del tempo e la cooperazione di
più persone, sicuramente non si sono resi conto della gravità
dell’atto…
VOI siete venuti nella NOSTRA classe vi siete permessi di
Studiare in America
(segue da pag. 5)
Nelle prove di verifica e criteri di valutazione quali sono le
differenze tra la scuola italiana e quella americana?
Nelle scuole americane non ci sono interrogazioni orali mentre sono più frequenti i test scritti. Ad ogni compito in classe
viene dato un voto in lettere: A+ (corrispondente al ns. 10), A
(9), B (8), C (7), D (6) e F (5-0), che equivalgono al nostro
sistema di valutazione numerico, ma la F è l’insufficienza più
bassa che si possa prendere. Ogni test è basato su un certo
numero di punti, tutti questi punti vengono sommati per il
primo o secondo quadrimestre di scuola, come anche tutti i
punti ottenuti dall’alunno; ai punti delle verifiche bisogna
aggiungere quelli dei compiti e della presenza/attenzione in
classe (l’equivalente della nostra condotta, solo che è compresa in ogni materia). La media finale si calcola dividendo i
punti totali personali per quelli totali possibili. Alla fine di
ogni quadrimestre c’è un test obbligatorio in ogni classe e il
voto si presenta in pagella accanto a quello ottenuto con la
somma dei punti, ed è necessaria la sufficienza in tutti e due i
voti per ogni quadrimestre per “passare” la materia e per ottenere un intero credito.
Quant’è il numero medio di ragazzi per classe?
Dipende, se è una classe ambita fino a 35, altrimenti anche
solo 15
Fino a quale età c’è l’obbligo di frequenza?
Dipende da Stato a Stato. In New Mexico fino ai 18 anni senza il consenso dei genitori, mentre con il loro consenso fino ai
17. Purtroppo però alcuni ragazzi smettono di andare a scuola, illegalmente, anche prima.
Il costo del trasporto è a carico della famiglia o vi sono
21
mettere le mani nelle NOSTRE borse, vi siete appropriati
dei NOSTRI effetti personali senza scrupoli, avete violato la
NOSTRA privacy, la NOSTRA stessa persona, per ricavarne cosa? Pochi euro!!
A noi sarebbero invece serviti per comprare il pranzo, il biglietto del pullman per il ritorno a casa; per non parlare di
chi è dovuto andare a rifare tutti i documenti e il mensile dell’autobus, le varie denunce, di chi invece ha
perso oggetti personali con valore principalmente
affettivo che ora non riavrà più.
Come riuscite a guardare in faccia i vostri compagni sapendo che avete perso la loro fiducia, perché
con la vostra disinvoltura avreste potuto farlo
anche a loro. Quali sotterfugi avete utilizzato
approfittandovi della nostra assenza per compiere un gesto più adatto a dei delinquenti che
a studenti di una scuola superiore. Oggi si parla tanto di criminalità e violenza, ma se siamo
NOI adolescenti a farlo per primi… Non lamentiamoci
quando ci accusano ingiustamente, perché è stato dimostrato che tra di noi c’è qualcuno che non rispetta le
norme della convivenza civile.
Non pensiamo sia stata un’offesa diretta a noi, bensì una
bravata, quindi vi invitiamo a riflettere e a pensare alle conseguenze delle vostre azioni prima di agire.
Vediamo di crescere e vivere la scuola nel miglior modo
possibile, perché siamo qui per questo, instaurando primariamente tra noi studenti un rapporto di fiducia o per lo meno più sincero.
Indignati per quanto successo, vi auguriamo un buon anno
scolastico!
4BL
agevolazioni statali per gli studenti?
Ci sono quei bus gialli che si vedono nei film,
che sono gratuiti e portano direttamente a scuola,
senza giri inutili.
Quali materiali vengono forniti dalla scuola?
I libri e i materiali utilizzati in classe. Il resto è a
carico dello studente. Per alcune materie è previsto un ulteriore versamento di 10 o 15 dollari, perché in questi casi il materiale fornito è molto superiore alla norma (quando sono previste molte fotocopie per esempio).
Per consumare il pasto vi è la possibilità di utilizzare una
mensa o un’area attrezzata per chi si porta il cibo da casa?
Vi sono tutte e due le cose. Nei locali mensa, inoltre, sono
presenti dei distributori automatici di cibo e bevande, e comunque ci sono anche dei ragazzi che vendono panini, appena comprati nei take-away più gettonati (di questo se ne occupa un club)
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nello scegliersi i corsi,
rispetto al sistema italiano?
In America si può orientare parte dello studio verso le proprie
inclinazioni ed attitudini, si può cambiare la materia di scelta
personale nel corso d’anno se ci si accorge che quella che si
sta frequentando non è adatta. Il sistema permette di avere
nella stessa scuola persone che fanno il minimo per avere un
diploma e altre che invece puntano più in alto, e nelle classi si
crea in modo naturale un livello più omogeneo, perché se una
persona gradisce uno studio più accurato sceglie una classe
più difficile e si troverà insieme a persone che hanno fatto la
sua stessa scelta.
Federica Noardo, 4B/L
Scarica

Onda D`Urto ottobre 2009