M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
SERVIZI COMMERCIALI
“Marco Gavio Apicio”
P. O. F.
PIANO OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2013/2014
Via Antonio Gramsci, 110 – Via Nerone, 1 – 00042 ANZIO (RM) – Distretto 43° –  06 9848208 – 06 98610038  06 9848253
Su c c u r sa l e: Vi a d el l e Bou g a i n v i ll ae , 7 – 0 0 040 L avi ni o (Anzi o - R M) –  06121128145  06 982 2742
Posta certificata: [email protected] – C.F.: 90043640581 – Codice meccanografico: RMRH030003
E-mail: [email protected] – E-mail: [email protected]
Sito Web: www.alberghierodianzio.it
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INDICE
CAPITOLO 1 L'IDENTITÀ DELLA SCUOLA............................................................... p. 3
BREVE STORIA DEL TERRITORIO
DESCRIZIONE DELL'ISTITUTO, DURATA DELLE LEZIONI E CALENDARIO SCOLASTICO
MISSION DELL'ISTITUTO
POLITICA PER LA QUALITA'
RISORSE DELLA SCUOLA
RAPPORTI CON IL TERRITORIO E GLI ENTI ESTERNI
CAPITOLO 2 L'OFFERTA FORMATIVA ....................................................................p. 15
ORGANIZZAZIONE
PROFILI PROFESSIONALI TRA VECCHIO E NUOVO ORDINAMENTO
QUADRO ORARIO
GLI ESAMI DI QUALIFICA
L' ESAME DI STATO
DURATA DELLE LEZIONI
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CAPITOLO 3 LE ATTIVITA' CURRICULARI ED EXTRA CURRICULARI.....p. 30
SAPERI MINIMI E COMPETENZE DIDATTICO-EDUCATIVE DEI DIPARTIMENTI E DEI CONSIGLI
DI CLASSE.
PROGRAMMAZIONE E OBIETTIVI TRASVERSALI E DIDATTICI COMUNI ANNO PER ANNO
COMPETENZE CHIAVE
PROGETTI
CAPITOLO 4 LA VALUTAZIONE ................................................................................p. 38
VALIDITÀ GIURIDICA DELL’ANNO SCOLASTICO (ART. 14 COMMA 7 D.P.R. 122/09)
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO
LA VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI E LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
LA VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI E CON DSA
CAPITOLO 5 LE ATTIVITA' DI SUPPORTO AGLI STUDENTI..........................p. 47
ORIENTAMENTO
ACCOGLIENZA
INTEGRAZIONE E SVANTAGGIO
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA,
RECUPERO E POTENZIAMENTO
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L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO DEI SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Marco Gavio Apicio”
predispone il seguente P.O.F. per l’anno scolastico 2013/2014 ai sensi dell’art. 3 del
D.P.R. 275/1999 con la partecipazione di tutte le sue componenti.
Capitolo 1
Breve storia del territorio
Il territorio di Anzio da sempre ha avuto vocazione marinara: ne sono testimoni i vari resti degli
insediamenti portuali sulla costa il primo dei quali, a quanto sembra, risalirebbe all’epoca dei Volsci. In
epoca romana l'imperatore Nerone, nato ad Anzio, vi fece realizzare un vasto porto a servizio della città
e della Villa Imperiale a cui era contiguo. Fino alla caduta dell'Impero romano Anzio fu il fulcro della
villeggiatura delle famiglie patrizie, che vi fecero costruire fastose ville sul mare, dotate anche di
peschiere.
Il porto attuale venne fatto costruire invece dal papa Innocenzo XII nel 1700 e oggi ospita una della più
vaste flottiglie pescherecce del Lazio.
Intorno al 600 sulla costa di Anzio vennero costruite le ville cardinalizie, ad opera di nobili famiglie
romane, famiglie come i Cesi, i Costaguti, gli Albani, i Corsini, i Borghese. Riprese così il legame con
l'alta società romana che sceglieva la città come luogo di villeggiatura. Anche membri di casa Savoia vi
hanno soggiornato, così come intellettuali fra 800 e 900 – ad esempio Gabriele D'Annunzio e Grazia
Deledda – grandi artisti che ne immortalarono personaggi e panorami, archeologi e studiosi. Con la
costruzione della ferrovia Roma – Anzio – Nettuno, dal 1890, la zona divenne facilmente raggiungibile
e si confermò come meta preferita delle vacanze degli abitanti della capitale. Oggi, Anzio è una città a
valenza prevalentemente turistica e, proprio per questo, deve valorizzare e potenziare le attività culturali
ed imprenditoriali adeguate alla sua vocazione.
E’ in quest'ottica che si inserisce l'attività didattica e di formazione professionale dell'Istituto
Professionale di Stato dei Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “Marco Gavio
Apicio”.
Descrizione dell’Istituto
L’ Istituto Professionale di Stato dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “ Marco
Gavio Apicio ” di Anzio, è dislocato in tre sedi:
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Sede centrale:
Via Gramsci, 110 - Anzio (Roma) - Tel. e Fax 06/121128125
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Succursali
Via Nerone – Anzio (Roma) – Tel. e Fax 06/9848208 e tel. 06/98610038
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Via Bougainvillae – Lavinio (Roma) – Tel. 06/121128145 – Fax 06/9822742
L'I.P.S. “Marco Gavio Apicio” ha la propria sede centrale nel palazzo in stile liberty denominato
"Paradiso sul Mare", progettato sulla Riviera di Levante di Anzio, negli anni '20, dall'architetto Cesare
Bazzani su commissione dell'imprenditore e sindaco di Anzio Giuseppe Polli.
L’Istituto, nel corso degli anni, ha dovuto acquisire delle succursali che gli permettessero di
rispondere ad un’utenza sempre più numerosa. Oggi l’I.P.S. “Marco Gavio Apicio” si configura con sede
legale, di rappresentanza e didattica al “Paradiso sul Mare” in via Gramsci 110, con una succursale a
Lavinio, in via delle Bougainvillae e con la sede amministrativa nel quartiere Anzio 2 in Via Nerone, 1. La
sede di Lavinio e quella di Via Gramsci sono dotate di laboratori di cucina, pasticceria, sala, bar,
informatica e lingua. I laboratori della sede di Via Gramsci vengono utilizzati a rotazione dagli studenti di
Via Nerone.
L’Istituto è frequentato attualmente da circa 1020 alunni, articolati in 49 classi, dislocate su tre plessi,
la sede di via Nerone in Anzio 2, il Paradiso sul Mare in via Gramsci con 24 classi e la sede di Lavinio in
via delle Bougainvillae con 25 classi.
Dall’analisi della situazione sociale della componente studentesca si evince che gli allievi provengono
da famiglie i cui genitori sono impiegati, militari, piccoli artigiani con attività in proprio , operai.
Vari studenti sono stranieri. Secondo il disposto dell’art. 45 del D.P.R. 394/99 i minori stranieri
soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il
collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di una serie di condizioni.
Per garantire il diritto allo studio, la parità nei percorsi d’istruzione e la partecipazione alla vita scolastica
degli alunni stranieri presenti, la scuola mette in atto pratiche di accoglienza e di inclusione.
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Una particolare attenzione è dedicata anche agli studenti disabili attraverso l’affiancamento, oltre che
dei docenti di sostegno, di assistenti specialistici sulla base di un progetto finanziato dalla Provincia di
Roma.
Il bacino di utenza è riferito ad un territorio molto vasto che comprende numerosi centri, quartieri e
comuni limitrofi, spesso distinti tra di loro e non sempre ben collegati dai trasporti pubblici e ferroviari.
Le sedi sono raggiungibili con i seguenti mezzi di trasporto:





Linea Cotral: Roma Eur-Nettuno (Via Ardeatina)
Linea Cotral: Roma Anagnina-Nettuno (Via Nettunense)
Linea urbana per la sede di Lavinio con navetta, partenza dal Piazzale della Stazione della
linea Gioia bus.
Linea urbana Gioia bus per la sede di Anzio 2
F.S.: Roma Termini-Nettuno.
Durata delle ore di lezione
Per l’a.s. 2013/14 il Collegio dei docenti ha confermato con delibera al punto 2/c del Verbale
n.1/2013:
 l’orario delle lezioni con ore di 60 min. e inizio delle lezioni alle ore 8.00
 la settimana corta, per cui l'attività didattica si svolge, di norma, in cinque giorni
settimanali. In deroga la scuola rimarrà aperta lunedì 09 e martedì 10 settembre per recuperare due giorni
di chiusura (mercoledì 23 e giovedì 24/04/ 2014) deliberati dal Consiglio d’Istituto tra la fine delle
vacanze pasquali e il ponte del 25 aprile 2014.
Per le attività di laboratorio sono previsti moduli di 4h per le classi di sala e cucina del biennio; per le
classi terze moduli di 3+4; per le classi quarte e quinte di ristorazione moduli di 3h.
Le ore frontali di lezione sono 32 nelle classi prime, seconde, terze e quarte nuovo ordinamento. Per
le sole classi quinte del Vecchio Ordinamento le ore frontali sono 30.
L’organizzazione oraria è uguale all’anno precedente, pertanto è la seguente:
1a ora:
2a ora:
3a ora:
4a ora:
5a ora:
6a ora:
7a ora:
8a ora:
8,00
9,00
10,00
11,00
12,00
13,00
14,00
15,00
9,00
10,00
11,00
12,00
13,00
14,00
15,00
16,00








9.50 – 10.00 prima pausa di socializzazione per tutte le sedi.
11.50 – 12.00 seconda pausa di socializzazione per tutte le sedi.
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L’orario delle lezioni sopra definito tiene conto della necessità di terminare le lezioni in tempo utile
per raggiungere le stazioni dei treni o dei pullman che riporteranno a casa gli allievi.
Il calendario scolastico
Il calendario scolastico è adattato alle specifiche esigenze ambientali (riferimento art. 10, cc. 1 e 3 c D.
Lgs. 297/’94). La Deliberazione del Consiglio d’Istituto sull’adeguamento del calendario scolastico per
l’a.s. 2013/2014, più l’integrazione della delibera del collegio dei docenti del 27 settembre 2013, sulla
divisione dell’anno in due quadrimestri, riportano quanto segue:
inizio delle lezioni:
lunedì
termine delle lezioni: sabato
inizio esame di Stato: mercoledì
09/09/2013
07/06/2014
18/06/2014
(flessibilità Calendario d’Istituto);
Festività e giorni di interruzione delle lezioni:
 tutte le domeniche
 novembre
venerdì 01/11/2013 (festa di Tutti i Santi);
 novembre
sabato 02/11/2013 (commemorazione dei defunti)
 dicembre/gennaio da lunedì 23/12/2013 a sabato 05/01/2014 (vacanze natalizie);
 aprile da giovedì 17/04/2014 a martedì 22/04/2014 (vacanze pasquali);
 aprile
mercoledì 23 e giovedì 24 maggio 2014 (flessibilità Calendario d’Istituto);
 maggio giovedì
01/05/2014 (festa del Lavoro);
 maggio venerdì
02/05/2014 (ponte del 1° maggio 2014)
 giugno lunedì
02/06/2014 (festa nazionale della Repubblica);
 giugno venerdì
13/06/2014 (festa di S. Antonio da Padova, patrono di Anzio)
- chiusura dell’Istituto nei periodi di interruzione delle lezioni e nel periodo estivo nei seguenti giorni:
agosto 2014: martedì 12, mercoledì 13, giovedì 14.
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La mission
La mission specifica di questo Istituto - innestata sul valore aggiunto della formazione di
cittadini consapevoli - è di progettare ed erogare percorsi formativi che qualifichino tecnici ad
alta professionalità nei servizi della ristorazione e nei servizi turistici, della sala bar e del
ricevimento. Ciò permetterà di agevolare l’inserimento di tali figure professionali nel mondo del
lavoro e, in particolare, nel settore alberghiero e della ristorazione.
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La Politica per la Qualità della scuola
L’Istituto evolve la propria immagine e competitività grazie ad una forte sinergia con il
territorio in cui opera e si apre ad acquisire nuove conoscenze nelle materie di indirizzo per poi
integrarle ed utilizzarle nell’offerta formativa.
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La realizzazione della Politica per la Qualità fa riferimento alle Linee guida del Miur per il
secondo biennio e per l’ultimo anno di formazione, dove è esplicito il raccordo tra la
progettazione curricolare e la qualità complessiva dell’offerta formativa.
Ciò è finalizzato all’obiettivo della massima soddisfazione degli stakeholder e trova un importante
riferimento nelle Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio d’Europa, in particolare nel “Quadro
Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF) e in uno dei suoi strumenti
fondamentali, il “Quadro europeo di riferimento per l’assicurazione della qualità dell’IFP (Istruzione e
Formazione Professionale)”.
Le indicazioni UE e la pratica di settore evidenziano come la Qualità sia il frutto di un processo di
miglioramento continuo che, dalla valutazione dei risultati raggiunti, attraverso l’individuazione dei punti
di forza e delle aree di criticità riscontrati, conduce a riprogettare e ridefinire la propria attività.
La Qualità è dunque anche la costante opera di monitoraggio, previsto dall’art. 7 del
Regolamento di riordino dei percorsi dell’Istruzione Professionale, dei processi e risultati
dell’attività scolastica e formativa, per i quali dovranno essere adottati criteri, descrittori e
indicatori condivisi tra tutti coloro che agiscono nel e sul sistema dell’istruzione e della
formazione.
Tra questi appaiono rilevanti il tasso di abbandono, il tasso di occupazione al termine del percorso
formativo e quello di utilizzazione delle competenze acquisite, oltre alle valutazioni periodiche dei risultati
di apprendimento da parte dell’INVALSI.
Il Dirigente scolastico ha nominato l’Ufficio di Presidenza per “La Qualità al Centro” in
relazione a tutte le attività di sviluppo e monitoraggio necessarie ai fini del perseguimento degli
obiettivi strategici definiti
L’articolazione dell’Ufficio di Presidenza vede la partecipazione di un nutrito gruppo di
docenti con responsabilità e compiti definiti per coadiuvare il Dirigente nella gestione della sede
centrale e della sedi succursali, docenti che fanno anche da raccordo con gli altri soggetti previsti
nell’organigramma dell’Istituto, commissioni, coordinatori, funzioni strumentali.
Allo stesso modo il personale ATA, che opera nei diversi uffici e nelle attività di supporto alla
didattica, è coinvolto in mansioni di responsabilità rispetto a funzioni e compiti di tipo
particolare che rappresentano aspetti vitali per il buon funzionamento della scuola.
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Dotazioni scolastiche
Quattro laboratori di cucina:
1 laboratorio “didattico” di cucina modulare di 12 fornelli e 1 vasto laboratorio di cucina
tradizionale nella sede di Lavinio
2 laboratori di cucina tradizionale nella sede centrale di Via Gramsci
Tre laboratori di sala :
1 laboratorio di sala piccolo, per 20 posti, e 1 laboratorio di sala grande per 200 posti nella sede di
Lavinio
1 laboratorio di sala per 120 posti nella sede centrale di Anzio;
Tre sale bar dislocate rispettivamente due nella sede di Lavinio e una nell’aula “Canali” di Anzio
Due hall di ricevimento una a Lavinio ed una ad Anzio
Tre laboratori di informatica:
Sei Lim (Lavagne Interattive Multimediali):
Una Biblioteca
Una sala video
Una Aula magna polivalente
Due Palestre
Un campo di calcetto
Un moderno Auditorium di circa 400 posti
Rapporti con il territorio e gli enti esterni
I nuovi Istituti Professionali sono chiamati a cogliere l’evoluzione delle filiere produttive che
richiedono nuovi fabbisogni in termini di competenze e ad offrire una risposta adeguata alle necessità
occupazionali del territorio di riferimento.
L'Istituzione scolastica si attiva per la realizzazione di momenti finalizzati a produrre opportunità
orientate ad un avvicinamento tra esigenze aziendali e aspettative degli studenti.
Eventi e progetti si possono visionare cliccando l’apposito pulsante sull’home page del sito Internet
di Istituto.
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Capitolo 2
Organizzazione
 Funzioni Strumentali al miglioramento dell’Offerta Formativa
Le Funzioni Strumentali, deliberate dal Collegio docenti del 11/10/2013 in n. 6 figure su cinque
aree ed assegnate con Circ. Dir. 380/2013, hanno il compito di coordinare la programmazione, favorire
l’implementazione delle risorse strutturali, arricchire la professionalità dei docenti, valorizzare la
specificità culturale e professionalizzante dell’Istituzione scolastica.
Area
AREA 1
AREA 2 (1)
AREA 2 (2)
AREA 3
AREA 4
AREA 5
Eventi didattici
professionalizzanti
Viaggi d’istruzione,
visite guidate, visite
aziendali e gemellaggi
Docente Responsabile
prof. A. Ambrosino
Orientamento studenti
in ingresso, interno e in prof.ssa P. Fusani
uscita e attività culturali
Dipartimento servizi
agli studenti e CIC
Rapporti con aziende e
istituzioni (scuolalavoro)
Inclusione
( DA, DSA, BES –
STUDENTI
STRANIERI)
Dipartimento docenti
sostegno
Progetto Integrazione e
diversità
Docenti
Formazione in servizio
Dipartimento progetti
europei e internazionali
Qualità
Autovalutazione
d'Istituto
Accreditamento
regionale
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Prof. M. Romani
prof. I. L. Pellirossi
prof.ssa E. De Santis
prof. A. Marano
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Incarichi ai collaboratori del DS, incarichi ai docenti di staff a. s. 2013/14.
 STAFF DI DIRIGENZA
Dirigente Scolastico
prof.ssa Antonella Mosca
- Primo Collaboratore del DS –prof.ssa Manuela Miocchi, il cui orario di ricevimento, valido
anche telefonicamente è il seguente
Martedi’: Dalle Ore 12.00 Alle Ore 13.00
Mercoledi’: Dalle Ore 11.00 Alle Ore 12.00
Venerdi’: Dalle Ore 11.00 Alle Ore 12.00
- Secondo Collaboratore del DS - Fiduciario della sede di Lavinio prof.ssa Laura Maraziti
- Fiduciario della sede di via Gramsci: prof.ssa Pace
 INCARICHI DI STAFF
-
Funzioni strumentali al miglioramento dell’Offerta formativa:
proff. Ambrosino, De Santis, Fusani, Marano, Pellirossi
Organizzazione attività didattica – controllo e sostituzione assenze docenti, assistenza
studenti sedi via Nerone e via Gramsci: prof.sse Malpieri, Bortoluzzi, Laganà e Pace
Organizzazione attività didattica – controllo e sostituzione assenze docenti, assistenza
studenti sedi sede di Lavinio prof.sse Muzzì e Collamarini
Organizzazione attività didattica - formazione classi proff. Cioccari, Miocchi,
Collamarini e Bonea
Organizzazione orario lezioni proff. Anna Malpieri, Marco Bonea, Emanuela Cioccari,
Antonella Ludovisi
Supervisore degli orari prof.ssa M. Miocchi
 COMMISSIONI, DIPARTIMENTI, UFFICI, RESPONSABILI LABORATORI/
ATTIVITA’
Ufficio Coordinamento attività di Autovalutazione e Valutazione d’Istituto: proff.
Marano, Memoli, Governatori, Lagana’ e Mazzocchi
Referenti Invalsi
proff. Marano e Memoli
Referenti AlmaDiploma e AlmaOrienta prof.sse Carfagna e Fusani
Responsabili dei dipartimenti
Responsabile del Dipartimento Umanistico
Responsabile del Dipartimento Matematico-Scientifico
Responsabile del Dipartimento Tecnico-Giuridico
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prof.ssa Marina Barletta
prof.ssa Maura Pelicella
prof.ssa Anna Maria Polo
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Responsabili di laboratori e aule speciali: sedi di Anzio
Responsabile aula speciale multimediale
Responsabile laboratorio di informatica/ricevimento
Responsabile laboratorio di cucina
Responsabile laboratorio di sala
Responsabile palestra
Responsabile biblioteca
prof.ssa Anna Malpieri
prof. Rocco Raffaele
prof. Marco Bonea
prof. Michele De Falco
prof. Marco Galderisi
prof.ssa Fiorella Carfagna
Responsabili di laboratori e aule speciali: sedi di Via Gramsci
Responsabile laboratorio di cucina
Responsabile laboratorio di sala
prof. Giuseppe Verzicco
prof. Franco Armini
Responsabili di laboratori e aule speciali: sede Lavinio
Responsabile laboratorio di informatica/ricevimento
Responsabile laboratorio di cucina
Responsabile laboratorio di sala
Responsabile palestra
Responsabile biblioteca



C.I.C.
Responsabile C.I.C. Anzio :
Responsabile C.I.C. Lavinio:
prof. Alessandro Fusco
prof. Marco Romani
prof. Antonio Stigliano
prof.ssa Marinica Cerulli
prof.ssa Marina Barletta
prof.ssa Manuela Miocchi
prof.ssa Marina Collamarini
Commissione Orientamento
Responsabile:
Attività di orientamento
prof. Clemente Marigliani
proff. Fiorella Carfagna e Paola Fusani
Commissione Alternanza Scuola Lavoro
Responsabile:
prof. Marco Romani
Alternanza Scuola Lavoro
proff. Carfagna, Cioccari, Panaccione.
Commissione Organizzazione Eventi
Responsabile:
prof. Antonio Ambrosino
 Commissione Eventi
proff. Marco Bonea, Daniela Muzzì e Emanuela Cioccari

 Responsabile Sito Web
prof. Alberto Cenci
 Responsabile della sicurezza dei lavoratori*
prof. Marco Bonea
*Tale figura, individuata nell’ambito delle RLS (Rappresentanze dei lavoratori della scuola) con il
compito di attivare tutte le procedure previste dal D. Lgs. 81/’08 (e successive integrazioni) in merito
alla sicurezza e alle norme dell’HACCP.
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Coordinatori di classe A.S. 2013/2014
CLASSI
1A
2A
3A
4A
1B
2B
3B
4B
5B
1C
2C
3C
4C
5C
1D
2D
3D
4D
5D
1E
2E
3E
4E
5E
COORDINATORI
CLASSI
1F
2F
3F
4F
5F
1G
2G
3G
1H
2H
4H
5H
1I
2I
3I
4I
5I
1L
1M
2M
1N
2N
1O
2O
MARANO
FUSANI
MALPIERI
MAZZOCCHI
BORTOLUZZI
CENCI
D’IPPOLITO
TAMBARO
BIONDI
ROTONDO
BARCI
ARMINI
GOVERNATORI
CARFAGNA
CATELLANO F.
VELLUCCI
AMBROSINO
D’AGOSTINO
BARLETTA
PELICELLA
PERO
CANNATA
MUZZI’
COLLAMARINI
 Gli Uffici
Dirigente Scolastico
I responsabili
prof. ssa Antonella Mosca
Direttore Servizi Gen.li e Amm.vi
Ufficio Amministrativo
Segreteria del Personale
Segreteria Didattica
COORDINATORI
ALESSANDRINI
DE ANGELIS
TARABU’
VISCONTI
MARAZITI
ALBERGHINI
PRISCO
PACE
CATALLI
FAILLA
RIZZELLO
FRANCHI
ORSINI
CASTALDO
PATAMIA
GAGLIARDI
CASTALDO
LAURINO
FORLINGIERI
CRISTARELLA
CICCARELLI
FUSCO
COSTANTINI
COTESTA
Orari di ricevimento
(su richiesta di appuntamento ai tel.
06/9848208 e 06/98610038)
sig. Piero Troccia
sig. re Antonella Gardenghi e Franca Luccio
martedì
11:00-13:30
giovedì
15:00-16:00
sig. re Gianna D’Arcangelo e Pina Pollastrini
martedì
14:00-15:00
venerdì
11:00-13:00
sig.re Arena Carmela e Maria Pavia
lunedì
10:45-11:15
martedì
14:30-16:00
giovedì
10:15-11:45
Profili professionali tra Vecchio e Nuovo Ordinamento
La struttura dell’istruzione professionale nel vecchio ordinamento, in vigore sino al 2013-2014 si
articola in :
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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 TRIENNIO (Biennio + Mono Ennio di Qualifica)
 BIENNIO DI POST QUALIFICA
con un’impostazione per discipline. Il vecchio ordinamento interessa ancora le classi quinte per
scorrimento. I titoli che si ottengono alla fine del biennio post-qualifica sono :
- Diploma di Tecnico dei servizi di ristorazione
- Diploma di Tecnico turistico.
La struttura dell’Istruzione professionale Nuovo Ordinamento prevede:
 UN PERCORSO QUINQUENNALE ARTICOLATO IN
 PRIMO BIENNIO, SECONDO BIENNIO, QUINTO ANNO (propedeutico all’accesso
universitario) con un’impostazione per competenze.
Le scelte metodologiche didattiche sono coerenti con l’impostazione culturale dell’istruzione
professionale finalizzata:
a) alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in
un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
b) allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
c) all’esercizio della responsabilità personale e sociale.
Il PECUP (Profilo educativo culturale e professionale) sottolinea la trasversalità dei differenti
percorsi, evidenziando che le conoscenze (il sapere) e le abilità operative che rappresentano l’agire sono le
condizione per maturare le competenze previste dal primo ciclo di studi.
Assegna altresì grande rilevanza alle competenze trasversali, ottenute dal rafforzamento e sviluppo
degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo d’istruzione, tra cui assumono rilievo, in particolare, quelle
relative alle capacità di individuare e collaborare attivamente e costruttivamente alla soluzione di problemi
e di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio, caratterizzati da innovazioni
continue. Infine consente di assumere progressivamente la responsabilità dei risultati raggiunti, anche
nelle proprie scelte di vita e di lavoro.
Il secondo ciclo consente agli studenti il conseguimento di una qualifica o di concludere il percorso di
studio di durata quinquennale. I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra
una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i
saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di
riferimento. Le discipline dell’area di indirizzo si basano su metodologie laboratoriali che favoriscono
l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione
con il mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel triennio.
Per questo anno scolastico è ancora in via di definizione l’Esame di Qualifica per le classi III come
per gli anni passati, conseguendo una qualifica in Operatore dei servizi di ristorazione - settore
Cucina, Operatore dei servizi di ristorazione - settore Sala-Bar, Operatore dei servizi di
ricevimento – settore ricevimento.
Nel primo biennio, i risultati di apprendimento dell’area di istruzione generale sono in linea di
continuità con gli assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico sociale)
dell’obbligo d’istruzione e si caratterizzano per il collegamento con le discipline di indirizzo. Dopo aver
superato il biennio orientativo, lo studente, potrà iscriversi a un secondo biennio di specializzazione (1718 anni) scegliendo tra tre articolazioni: cucina, sala e vendita e accoglienza turistica.
Nell'arco del secondo biennio c’è la qualifica di specializzazione regionale nel settore di indirizzo scelto
dallo studente. Le Regioni rilasceranno una qualifica.
Nel secondo biennio, le discipline promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e competenze
professionali. Il ricorso al ‘laboratorio’, come luogo elettivo per l’ apprendimento, consente di introdurre
progressivamente lo studente ai processi e ai contesti produttivi e organizzativi aziendali, nonché alle
figure professionali di riferimento. Questa metodologia, insieme all’alternanza scuola-lavoro e agli stage
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aziendali, costituisce un elemento fondamentale del continuo processo di orientamento che, nel secondo
biennio, favorisce la riflessione degli studenti sulle scelte operate e le rende più fondate e consapevoli.
A conclusione del secondo biennio, l'allievo si potrà iscrivere ad un conclusivo anno di studio per
conseguire il diploma di istruzione professionale Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità
alberghiera utile ai fini dell'iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria.
Dall’anno scolastico 2014-2015 i diplomati nell’articolazione
 “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguiranno i seguenti risultati di
apprendimento specificati in termini di competenze:
I.
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;
II.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche;
III.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
 “Accoglienza turistica” sono in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di
ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della
clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
Cittadinanza e Costituzione
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nel primo biennio si pone l’obiettivo di insegnare alle
giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. Già nel
primo biennio dei percorsi di istruzione professionale, il superamento dei tradizionali programmi di
Educazione civica avviene, quindi, sulla base di una concreta prospettiva di lavoro che incardina
Cittadinanza e Costituzione nel curricolo, perché è concepita non come discorso aperto a tutte le
prospettive, ma come un orizzonte di senso trasversale e come un organico impianto culturale diretto a
conferire particolare rilievo al concetto di “cittadinanza attiva”; esso diviene, come tale, elemento
catalizzatore della valenza educativa di tutte le discipline.
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione si articola in una dimensione specifica integrata alle
discipline dell’area storico-geografica e storico-sociale e in una dimensione educativa trasversale che
attraversa e interconnette l’intero processo di insegnamento/apprendimento. In particolare, Cittadinanza
e Costituzione è affidata agli insegnanti di diritto ed economia laddove queste discipline sono previste.
Tale insegnamento rientra nel monte ore complessivo delle aree e delle discipline indicate.
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Attività' alternative all'insegnamento della religione cattolica
Nella domanda d’iscrizione gli alunni, che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica
chiedono:
a)
Attività didattiche e formative (subordinate alle disponibilità di bilancio)
b)
Attività di studio e/o ricerche individuali con l’assistenza del personale docente (subordinate alle
disponibilità di bilancio)
c)
Libera attività di studio e/o ricerca individuali senza l’assistenza del personale docente
d)
Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica secondo il disposto
del Regolamento d’Istituto
Per gli studenti che sceglieranno a) le Attività didattiche e formative la scuola proporrà l’insegnamento
di una disciplina non facente parte dei programmi specifici dell’indirizzo scolastico. Il collegio dei docenti
dell’11 ottobre 2013 ha individuato l’ Educazione alla cittadinanza, all’ambiente, ai diritti umani, alla
legalità, l’alimentazione nelle culture con particolare riferimento alle diverse sensibilità religiose e la Cir.
Dir. N. 04/124 e successive integrazioni ne ha disposto l’attuazione con materie alternative all’IRC. Il
personale docente incaricato o gli esperti di cui si avvale la scuola forniscono preventivamente ai docenti
della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun allievo. Essi
non fanno quindi parte del consiglio di classe e trasmettono i voti degli allievi al docente della disciplina di
riferimento.
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Quadro orario settimanale riassuntivo per Area
Classi/ore
I nuovo ordin. II nuovo ordin.
AREA COMUNE
22
22
Materie comuni a tutti i corsi
AREA DI INDIRIZZO
10
10
Materie proprie dell'indirizzo
TOTALE
32
32
III nuovo ordin.
15
IV nuovo ordin.
15
17
17
32
32
Quadro orario settimanale per il BIENNIO nuovo ordinamento.
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Primo anno
nuovo
ordinamento
Secondo anno
nuovo
ordinamento
4
2
3
2
4
2
2
1
2
4
2
3
2
4
2
2
1
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Lingua straniera
Diritto e economia
Matematica e informatica
Scienze della terra e biologia
Educazione fisica
Religione
Fisica
Chimica
AREA DI INDIRIZZO
2^ lingua straniera
Principi di alimentazione
Egar
Laboratorio cucina
Laboratorio sala bar
Laboratorio ricevimento
Elementi di gestione aziendale
TOTALE
2
2
2
2
2
2
2
2
2*
2*
2
32
32
* La classe è suddivisa in due squadre (cucina e sala) ciascuna con il rispettivo ITP per quattro ore
Qualifica: Operatore Servizi di Ristorazione (Cucina)
Al termine del triennio di qualifica l’allievo acquisisce le seguenti competenze professionali:
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Il qualificato sa realizzare autonomamente la preparazione di piatti caldi e freddi;
è in grado di valutare la merce all'entrata e i prodotti in uscita;
è capace di predeterminare i tempi di esecuzione del lavoro, anche in rapporto con le richieste
della sala.
- è capace di valutare i principi nutritivi e i metodi di conservazione degli alimenti oltre alle
modificazioni organolettiche e nutrizionali che si verificano durante la cottura;
- e' in grado di calcolare i costi dei singoli pasti e dell'intero menù.
- partecipa alle operazioni di manutenzione degli utensili e del materiale di cucina e sa inserirsi
correttamente all'interno della brigata di cucina.
-
Quadro orario settimanale Operatore Servizi di Ristorazione (settore Cucina) per le classi III B, E,
F, G ,I e IV B,E, F e I
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Terzo anno
nuovo
ordinamento
Quarto anno
nuovo
ordinamento
4
2
3
3
2
1
4
2
3
3
2
1
2
4*
4
7**
3
2*
5
5**
2
32
32
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica e informatica
Educazione fisica
Religione
AREA DI INDIRIZZO
2^ lingua straniera
Principi di alimentazione
Egar
Laboratorio cucina
Laboratorio sala bar
Laboratorio ricevimento
Elementi di gestione aziendale
TOTALE
*di cui 2 ore in compresenza con ITP di pratica operativa di settore
** di cui 1 ore di copresenza con il docente di alimentazione
Qualifica: Operatore Servizi di Ristorazione (Sala Bar)
Al termine del triennio di qualifica l’allievo acquisisce le seguenti competenze professionali:
- il qualificato è capace di accogliere i clienti e di assisterli, sa eseguire tutte le fasi del servizio in
ristorante e nelle altre aziende di ristorazione;
- sa organizzare e svolgere tutte le attività inerenti il servizio Bar;
- è in grado di partecipare alla preparazione e allo svolgimento di feste, banchetti, buffet, etc. ;
- è capace di valutare i principi nutritivi e i metodi di conservazione degli alimenti
- è capace di valutare i diversi stili alimentari
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-
sa analizzare i piatti ed abbinare i vini.
Quadro orario settimanale Operatore Servizi di Ristorazione (Sala Bar) per le classi III C e D e
per le classi IV C e D
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Terzo anno
nuovo
ordinamento
Quarto anno
nuovo
ordinamento
4
2
3
3
2
1
4
2
3
3
2
1
2
4*
4
3
2*
5
2
5**
32
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica e informatica
Educazione fisica
Religione
AREA DI INDIRIZZO
2^ lingua straniera
Principi di alimentazione
Egar
Laboratorio cucina
Laboratorio sala bar
TOTALE
7**
32
*di cui 2 ore in compresenza con ITP di pratica operativa di settore
** di cui 1 ore di compresenza con il docente di alimentazione
Qualifica: Operatore Servizi di Ricevimento
Al termine del triennio di qualifica l’allievo acquisisce le seguenti competenze professionali:
- Il qualificato è capace di accogliere i clienti e di assisterli durante il soggiorno secondo le istruzioni
ricevute e nel rispetto delle norme vigenti.
- E' in grado di stabilire rapporti comunicativi, anche in due lingue straniere, adeguati
all'interlocutore e alle situazioni.
- Ha una buona conoscenza sia degli impianti presenti nelle strutture ricettive, che degli altri reparti
con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione.
- Conosce ed espleta le attività connesse con i servizi di accoglienza, portineria, casse e
maincourante.
- Sa usare le attrezzature di settore, aggiornate alle moderne tecnologie, e i sistemi informatizzati di
gestione delle strutture ricettive.
- Sa dare informazioni sulle risorse culturali e turistiche del territorio ed è in grado di consigliare
spettacoli e itinerari al cliente.
Quadro orario settimanale Operatore Servizi di Ricevimento per la classe III A e IV A
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MATERIE DI INSEGNAMENTO
Terzo anno
nuovo
ordinamento
Quarto anno
nuovo
ordinamento
4
2
3
3
2
1
4
2
3
3
2
1
2
4*
4
7**
3
1*
6
5**
2
32
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica e informatica
Educazione fisica
Religione
AREA DI INDIRIZZO
2^ lingua straniera
Principi di alimentazione
Egar
Laboratorio ricevimento
Psicologia
TOTALE
32
*di cui 2 ore in compresenza con ITP di pratica operativa di settore
** di cui 1 ore di compresenza con il docente di alimentazione
Tutti e tre gli attestati di qualifica trovano ampio riscontro nel mondo del lavoro e il diploma
conseguito presso l'Istituto è una validissima referenza per accedere all'impiego.
CLASSI V VECCHIO ORDINAMENTO
La caratteristica di questo curricolo è di integrare l'istruzione nella scuola con la formazione
professionale specialistica con attività di alternanza scuola - lavoro per 132 ore (legge 77/05)
I titoli che si ottengono alla fine del biennio post-qualifica sono:
1) Diploma di Tecnico dei Servizi della Ristorazione (solo V classi)
2) Diploma di Tecnico dei Servizi Turistici (solo V classi)
Ai sensi del D.M. 15 aprile 1994 si articolano in:
Classi/ore
AREA COMUNE Materie comuni a tutti i corsi
AREA DI INDIRIZZO materie specifiche per ogni indirizzo
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V^
15
15
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Tecnico dei Servizi della Ristorazione
Il Tecnico dei Servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie
componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui
opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento delle
derrate, del controllo qualità - quantità - costi, della produzione e distribuzione dei pasti, dell'
allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all'interno che all'esterno
dell'azienda), della organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi
di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità anche elevati, dovrà possedere
conoscenze culturali, tecniche e organizzative rispetto all'intero settore.
Competenze:
- Il diplomato conosce il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti, l'evoluzione degli stili
alimentari e dei consumi a livello locale, nazionale, internazionale.
- Conosce l'igiene professionale, nonché le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro.
- Conosce la merceologia e le più avanzate tecniche di conservazione degli alimenti, anche alla luce
della moderna dietetica.
- Conosce le norme antinfortunistiche e sulla sicurezza dei lavoratori; conosce inoltre le norme
giuridiche inerenti le aziende ristorative.
- Sa utilizzare gli strumenti necessari per conoscere o valutare l'andamento del mercato della
ristorazione al fine di programmare e valutare la propria attività e quella dei singoli reparti.
MATERIE DI INSEGNAMENTO
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Matematica e informatica
Lingua straniera
Educazione fisica
Religione
AREA DI INDIRIZZO
Economia e gestione delle aziende ristorative
Legislazione
Alimenti e alimentazione
Lingua straniera
Lab. di organizz. e gest. dei serv. Ristorativi
Tot. Settimanale
Quinto
anno
4
2
3
3
2
1
4
2
3
3
3
30
Tecnico dei Servizi Turistici
Il Tecnico dei Servizi Turistici è preparato ad assolvere funzioni di dirigenza nell'ambito delle
imprese turistiche o ad assumere in proprio l'esercizio dell'attività.
Competenze:
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Il diplomato possiede spirito di iniziativa, senso critico, capacità di recepire il cambiamento e di
adattarsi ad esso.
- E' in grado di utilizzare le tecnologie telematiche nelle imprese turistiche ed alberghiere; di
applicare le tecniche di gestione economica e finanziaria, di programmazione e controllo budgettario,
di marketing e comunicazione nelle imprese turistiche alberghiere.
MATERIE DI INSEGNAMENTO
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Matematica e informatica
Lingua straniera
Educazione fisica
Religione
AREA DI INDIRIZZO
Economia e tecnica dell'azienda turistica
Inglese
Geografia turistica
Storia dell'arte e beni culturali
Tecniche di comunicazione e relazione
Tot settimanale
Quinto
anno
4
2
3
3
2
1
6**
3
2
2
2*
30
* un’ora settimanale si effettua in copresenza con il docente di ricevimento in laboratorio informatico
** due ore settimanali si effettuano in copresenza con il docente di ricevimento in laboratorio informatico
Gli allievi degli indirizzi Tecnico dei Servizi della Ristorazione e Tecnico dei Servizi Turistici saranno
impegnati in manifestazioni ed eventi caratterizzati da un forte taglio culturale e con una importante
ricaduta formativa e professionale.
Gli Esami di Qualifica (in via di definizione)
Il ciclo triennale dell'istruzione professionale si conclude con gli esami per il conseguimento del
diploma di qualifica che consente l'accesso al mondo del lavoro ed ai pubblici concorsi o il proseguimento
degli studi.
L’ammissione all’esame è determinata dai seguenti fattori:
- non più di 2 insufficienze;
- apprendimento (cognitivo - affettivo - psicomotorio) rispetto agli obiettivi del Consiglio di Classe;
- curriculum del biennio;
- esito delle prove strutturate di ammissione;
- esperienze di stage aziendali.
L’esame di qualifica consiste in tre prove integrate pluridisciplinari:
- prova relazionale area linguistico - espressiva: prova di accertamento delle abilità linguistico espressive e
delle capacità di comprensione e valutazione della disciplina d’indirizzo;
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- prova progettuale dell’area tecnico - scientifica: prova di accertamento delle competenze e delle abilità
professionali; è richiesta la soluzione di un caso pratico. In essa potranno essere comprese sia discipline
dell'area comune che dell'area di indirizzo;
- una prova pratica in laboratorio.
La Commissione di esami è composta dal Dirigente scolastico, da tutti i docenti di classe e da un
esperto esterno appartenente al mondo aziendale, designato dal Capo di Istituto su segnalazione degli
organismi imprenditoriali.
Una volta sostenute le prove d'esame la Commissione esaminatrice attribuisce un punteggio
massimo di dieci punti che si somma o si sottrae al voto di ammissione, determinando in tal modo la
valutazione finale dell'esame di qualifica.
L'alunno risulta qualificato quando riporta un punteggio complessivo di sessanta punti su cento.
L’Esame di Stato
Per essere ammessi bisogna conseguire una votazione non inferiore a sei/decimi in ciascuna
disciplina, un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. La valutazione sul comportamento
concorre alla determinazione del credito scolastico. Essa comporta, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione all’esame di Stato.
Il Documento del Consiglio di Classe viene elaborato, entro il 15 maggio, per la commissione
d'esame. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i
criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i
consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami.
Il documento contiene anche indicazioni sul profilo e sulle competenze acquisite dagli allievi con
riferimento alle esperienze di alternanza scuola – lavoro.
Ai candidati viene attribuito un credito scolastico sulla base della tabella A allegata al D.M. n. 99 del
16 dicembre 2009 nella misura massima di 25 punti maturati negli ultimi tre anni. L'attribuzione del
punteggio, in numeri interi, nell'ambito della banda di oscillazione, tiene conto di un insieme di elementi
valutativi.
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D.M. n. 42/2007)
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Credito scolastico (Punti)
I anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
II anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
III anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
La valutazione delle esperienze condotte in alternanza scuola-lavoro concorre ad integrare quella
delle discipline alle quali tali attività ed esperienze afferiscono e contribuisce in tal senso alla definizione
del credito scolastico.
Il punteggio attribuito quale credito scolastico ad ogni alunno è pubblicato all'albo dell'istituto.
L'esame finale comprende tre prove scritte con un punteggio massimo di 45 ed un colloquio con
un punteggio massimo di 30.
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La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella
quale si svolge l'insegnamento, nonché le capacità espressive, logico - linguistiche e critiche del candidato;
essa consiste nella produzione di uno scritto scelto dal candidato tra più proposte di varie tipologie.
La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha per
oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio.
La terza prova a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le capacità del candidato di
utilizzare ed integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell'ultimo anno di corso, anche ai
fini di una produzione scritta. La prova può consistere nella risposta a quesiti singoli (tip. A) o nella
risposta a quesiti a risposta multipla (tip. B) o ad una combinazione di entrambi (tip. B/C) con un numero
di discipline che varia da 4 a 5. La prova è strutturata in modo da consentire anche l'accertamento della
conoscenza delle lingue straniere.
Il colloquio, quarta prova dell’esame di Stato, ha carattere pluridisciplinare e tende ad accertare la
padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite, di collegarle nell'argomentazione
e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.
In riferimento ai candidati in situazione di handicap, sulla base della documentazione fornita dal
consiglio di classe, la commissione verificherà che i candidati abbiano raggiunto una preparazione
culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame. Per i
candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato la Commissione predispone prove
differenziate, coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art. 13
del DPR 323/98.
A ciascun candidato è assegnato un voto finale complessivo in centesimi, che è il risultato della
somma dei punti attribuiti dalla commissione d'esame alle prove scritte e al colloquio e dei punti relativi al
credito scolastico riportato.
Per superare l'esame di Stato è sufficiente un punteggio minimo complessivo di 60/100. Fermo
restando il punteggio massimo di cento, la commissione d'esame può motivatamente integrare, secondo i
criteri determinati dalla normativa il punteggio totale fino a un massimo di 5 punti (bonus) ove il
candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nella prova
d'esame pari ad almeno 70 punti.
La Commissione all’unanimità può motivatamente attribuire la lode a coloro che conseguono il
punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione del punteggio, a condizione che:
a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile;
b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi alle classi terzultima, penultima e ultima solo voti
uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento.
L’Alternanza scuola-lavoro
L’art. 4 legge delega n. 53/03 introduce l’alternanza scuola-lavoro che si configura quale
metodologia didattica innovativa del sistema dell’istruzione che consente agli studenti che
hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi formativi alternando
periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una
possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo
culturale ed educativo. Con l’alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo
equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico.
Il modello dell’alternanza scuola-lavoro, inoltre, intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra
momento formativo ed applicativo, ma si pone gli obiettivi più incisivi di accrescere la motivazione allo
studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di
apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze
maturate “sul campo”, quindi sicuramente spendibili nel mercato del lavoro. Condizione che offre quel
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vantaggio competitivo (rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teorico) che
costituisce, esso stesso, stimolo all’apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona.
A partire dal terzo anno sono previsti percorsi di Alternanza Scuola/Lavoro come modalità didattica
all’interno del curricolo:
 le classi terze della scuola saranno impegnate in un primo turno dal 03/02/2014 al 15/02/2014 e
in un secondo turno dal 17/02/2014 al 01/03/2014 esclusa la 3C, che lo ha già effettuato nel
periodo antecedente le vacanze natalizie;
 le classi 4 saranno scaglionate in due turni dal 28/04/2014 al 10/05/2014 e dal 12/05/2014 al
24/05/2014;
 le classi 5, sempre divise in due turni hanno svolto alternanza scuola – lavoro dal 19/11/2013 al
30/11/2013 e dal 02/12/2013 al 14/12/2013.
Gli allievi sono seguiti da un tutor scolastico che in linea di massima è il coordinatore della classe. Le
scelte per la destinazione degli allievi sono state fatte dai docenti tutor su un bouquet di circa 60 aziende.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro nasce dalla necessità di dar vita ad una formazione completa
in grado di rispondere alle diverse richieste del mondo della ristorazione e alberghiero in un territorio a
vocazione turistica quale quello della provincia di Roma. Si rivolge agli allievi frequentanti i corsi di
cucina, sala, ricevimento e bar. E’ strutturato in maniera graduale, tenendo conto del percorso didattico educativo, di orientamento e dello sviluppo della personalità e dei bisogni degli studenti. Esso si inserisce
in un contesto territoriale estremamente fertile, misurato dall’adesione mostrata dalle diverse aziende
coinvolte nell’iniziativa, ma anche di strutture alberghiero - ristorativo, disponibili ad ospitare i nostri
studenti. L’interesse per una formazione che non sia solo teorica ma anche concreta ed estremamente
pratica è sentita proprio dai professionisti ai quali la scuola si rivolge per domandare ospitalità
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Capitolo 3
I saperi minimi
I saperi minimi essenziali rappresentano i contenuti irrinunciabili ai fini di un corretto apprendimento
della disciplina e sono associati all’intero gruppo classe.
I saperi minimi sono individuati in rapporto ai singoli obiettivi disciplinari della materia e vengono fissati
in sede di programmazione collegiale e individuale.
Essi sono indicati per disciplina, indirizzo e anno di corso e, in linea con la nuova normativa sui debiti
formativi, costituiscono la premessa per una corretta programmazione dei corsi di recupero, delle prove
finali e della valutazione dei risultati.
Essi sono anche il riferimento per stabilire uniformemente la soglia della sufficienza quindi non
rappresentano obiettivi inferiori, bensì definiscono il livello standard delle prestazioni minime richieste
allo studente valutabili con la sufficienza.
Gli alunni con “sospensione di giudizio” in una o più materie, all'atto delle verifiche, dovranno mostrare
di aver acquisito i nuclei fondamentali della disciplina.
I saperi minimi vengono comunicati all'atto della notifica del debito formativo alla famiglia.
La programmazione
La programmazione rappresenta la possibilità concreta di attuare le Linee Guida, applicandole alle
esigenze dei singoli contesti educativi di ogni realtà scolastica.
Le Linee Guida declinate in competenze, conoscenze e abilità, sono a sostegno delle Istituzioni
Scolastiche autonome e aumentano la possibilità di sviluppare, tenendo conto delle caratteristiche
territoriali e dell’utenza, percorsi personalizzati adeguati ai contesti reali in cui si inseriscono.
In particolare nel secondo biennio e nel quinto anno ripropongono il tema dell’identità
dell’Istruzione Professionale e consentono di muovere un importante passo verso la comparabilità di
titoli e delle qualifiche voluta dall’E.Q.F. (Quadro Europeo delle Qualificazioni ) al fine di garantire
tanto la trasparenza dei percorsi formativi, quanto la maggiore spendibilità dei titoli e delle certificazioni
acquisite nel più ampio terreno dell’Unione, anche in esperienze di mobilità nazionale e internazionale.
Le finalità della programmazione si identificano con le finalità del P.O.F .
Nell’esercizio dell’autonomia didattica di cui all’art. 4 del D.P.R. 275/99 la scuola può regolare
autonomamente “i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel
modo più adeguato al tempo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni, adottando tutte le forme di
flessibilità che ritengono opportune”. La programmazione collegiale, introdotta in tutti i livelli scolastici
dal D.P.R. 416/74 affianca la consueta programmazione individuale. Il luogo della programmazione
didattica è stato indicato in tre livelli:
 nel Collegio dei docenti per la definizione di obiettivi generali e misure comuni;
 nei Dipartimenti per la definizione di obiettivi comuni a più discipline affini e obiettivi specifici di
area disciplinare;
 nei Consigli di classe per la singola disciplina e per gli obiettivi didattico educativi specifici, comuni
e trasversali a tutte le discipline
Per le prime quattro classi dei nuovi Istituti professionali gli obiettivi sono definiti dalle Linee Guida
primo biennio, secondo biennio e quinto anno e sono classificati in competenze di base e competenze
professionali e in conoscenze e abilità.
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Per le classi quinte sono ancora in vigore gli obiettivi didattici del vecchio ordinamento menzionati in
modo succinto nella descrizione delle figure del Tecnico dei Servizi della Ristorazione e del Tecnico dei
Servizi Turistici.
Competenze didattico educative dei Dipartimenti
L’istituzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e
cooperativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamentoapprendimento. Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo
tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi complessivi in relazione alla didattica per
competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti.
L’ Istituto nella sua autonomia si è dotato dei Dipartimenti:
I. Umanistico (Italiano, Storia, Lingua straniera, Storia dell’arte e beni culturali,
Religione);
II. Matematico - scientifico (Matematica e Informatica, Scienza della terra e biologia,
Scienze integrate, Chimica e fisica, Alimenti e alimentazione, Geografia turistica ed
Educazione fisica);
III. Tecnico – professionale (Laboratorio di cucina, di sala bar, di ricevimento,
Amministrazione alberghiera, Trattamento testi, Diritto ed economia, Economia e gestione
delle aziende ristorative, Tecniche di comunicazione e relazione e Psicologia)
quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione (art.
5, comma 3 punto c) del Regolamento.
Le competenze didattico educative riguardano:
- la progettazione didattico - educativa
- la realizzazione e valutazione dei percorsi formativi anche selezionando e/o producendo
materiali a supporto delle didattica e predisponendo opportuni strumenti di valutazione dei progressi
dei singoli studenti.
In particolare, per il primo biennio, si ritiene molto utile che il dipartimento ha un ruolo
fondamentale per la progettazione e realizzazione di attività finalizzate all’acquisizione delle
competenze di padronanza della lingua italiana, della matematica e della lingua straniera.
Competenze didattico educative dei Consigli di classe
Tali competenze sono riassumibili nei seguenti punti:
stabilire la situazione iniziale, anche attraverso la predisposizione di test d'ingresso
concordati comunemente fra le aree disciplinari ;
scegliere gli obiettivi educativi e didattici prioritari e le strategie che si prevede di
attuare considerando anche quanto emerso nei Dipartimenti disciplinari;
individuare gli obiettivi educativi trasversali ;
definire le tipologie d'intervento e i comportamenti comuni che i docenti stabiliscono di
assumere nei confronti della classe ;
“esplicitare un comune metodo per l'osservazione dei comportamenti degli allievi”
e definire gli strumenti di verifica ;
“fissare i criteri di valutazione”; indicare le conoscenze e le competenze per il
perseguimento dei singoli obiettivi da parte degli allievi ;
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-
programmare opportune forme di recupero ;
indicare le mete per le visite e i viaggi d’istruzione, nonché obiettivi e finalità didattiche
Le Competenze chiave del biennio comune
L’Istituto fa proprie le Competenze chiave per l’apprendimento permanente del Parlamento
europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del quadro di riferimento europeo. Le competenze così
definite sono alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al
contesto.
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
1)
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non
formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro.
2) Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le
relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti.
3) Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse
conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
4) Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento
comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli
altri.
5) Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
6)
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
7)
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura
sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro
natura probabilistica.
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8)
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone
l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Attività progettuale per l’anno scolastico 2013/2014 approvata dal collegio docenti del 11
ottobre 2013 o dai collegi precedenti e successivi.
Titolo del progetto
La diversità e l’integrazione- L’istituto, dal 2006, è promotore di un
progetto di Integrazione rivolto a tutta la comunità scolastica che diventa
parte integrante delle attività laboratoriali interne alla scuola, rivolte a
favorire l’inclusione e l’integrazione degli alunni in difficoltà, tra cui
diversamente abili, DSA e coloro che manifestano il disagio sociale,
culturale, economico, familiare e ambientale. Il Progetto è finanziato dalla
Provincia di Roma, prevede l’impiego dell’Assistenza Specialistica, di
operatori a sostegno delle attività didattico-laboratoriali. L’iniziativa di rete
denominata “Facciamo Rete per il benessere, buone pratiche per la
formazione di un cittadino in salute” vede coinvolte come partner il Liceo
Scientifico INNOCENZO XII di Anzio e il Liceo classico e musicale
“Chris Cappell College”.
Nessuno Escluso è un progetto di rete interistituzionale tra le scuole di
ogni ordine e grado del 43^ distretto, le ASL , i Comuni di Anzio-Nettuno
e le Associazioni e Cooperative e il Terzo Settore, distretto Socio Sanitario
RMH6
“Diverso da chi” propone l'attuazione di una prima fase di accoglienza
degli alunni delle classi prime attraverso la rilevazione dei livelli di
competenza, l'individuazione dei casi critici, la definizione dei percorsi di
apprendimento e loro implementazione, tutto finalizzato all’inclusione
scolastica. In particolare le azioni da intraprendere consentono di avere una
mappatura della popolazione scolastica in ingresso, essendo
specificatamente destinate alle classi prime, e di individuare precocemente
le potenziali capacità e le possibili criticità negli alunni di nuovo
inserimento nella scuola. L'impianto del progetto è in linea con la Direttiva
Responsabile del
progetto
Area
Prof. I. L.
Pellirossi
3
Prof.sse De
Santis e Barletta
3
Ministeriale 27.12.2012 e C.M. 8 prot. 561 per l'individuazione dei B.E.S. e
prevede fasi di collaborazione e consultazione con il gruppo GLI.
Il Lions Club Anzio – Nettuno istituisce una borsa di studio per le
scuole superiori per il miglior tema riservato a studenti italiani
sull’Immigrazione: la ricchezza delle diversità, un’opportunità per cambiare
la vita di tutti.
Un sorriso per la Vita progetto dell’Associazione di volontariato “Un
angelo per amico” è dedicato al sostegno dei bambini malati di cancro e
dei propri familiari, patrocinato dal Comune di Fiuggi, che si terrà a Fiuggi
presso il Palaterme.
34
Proff. Cristarella,
Fusani, Liboni e
Marano
1
Prof. Ambrosino
4
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Iniziative sulla legalità:
1. Progetto Legalità, Pace e Comunicazione per questo anno scolastico
prevede il gemellaggio tra l’I.I.S.S. “B. Radice di Bronte”e l’I.P.S. “M. G.
Apicio”di Anzio con la realizzazione del viaggio d’istruzione in Sicilia per le
classi II e III. Tra le diverse finalità del progetto si sottolinea la coscienza
Proff. Antonio
critica della lotta alle attività illegali, migliorare la società al rispetto della
Marano e M. R.
persona umana ed al senso di responsabilità, ecc.
De Angelis
2.“Progetto Educativo Antimafia” del Centro studi ed iniziative culturali
“Pio La Torre”. L’orientamento è di far partecipare gli studenti delle scuole
superiori delle classi IV e V, sotto la guida di docenti tutor motivati e pronti
a prepararli alle videoconferenze sulla base delle bibliografie che
suggeriranno gli esperti del Centro studi Pio La Torre.
3. Progetto “Saper essere il cambiamento” nella giustizia sociale per
le classi 2A, 2B, 2 F e 2H. Prevede n. 4 incontri con le classi, la visita
d’istruzione per la “Giornata della Memoria e dell’Impegno contro le mafie
il 22 marzo 2014, il premio Pio La Torre, il Premio Don Peppe Diana, la
presentazione dei lavori svolti dagli allievi delle classi 2^ A, 2^ B, 2^ F e 2^
H nell’Auditorium via Nerone il 14/aprile 2014, il secondo incontro di
formazione-informazione sulle attività della legalità durante il viaggio
d’istruzione in Sicilia delle classi II e III.
Progetto “La vita quotidiana nel 1500: l’abbigliamento,
l’alimentazione, i giochi”. L’iniziativa potrà tenersi nel periodo compreso Prof. Ambrosino
tra la seconda metà di marzo e la prima metà di aprile 2014.
Nonni su Internet progetto di socializzazione e di alfabetizzazione
informatica in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale – Roma.
Il progetto intende realizzare un corso di alfabetizzazione informatica per
nonni che utilizza il modello di apprendimento intergenerazionale.
Soggetti attivi sono 25 nonni (over 60) e 25 alunni della scuola che
assumeranno il ruolo di tutor durante il corso.. Il percorso didattico è
strutturato in 15 lezioni tematiche di 2 ore settimanali. I docenti diventano
coordinatori e facilitatori di relazioni, gli alunni sperimentano il nuovo
ruolo ‘passando dall’altra parte della cattedra’ cimentandosi con le
difficoltà dell’insegnamento, con le responsabilità e con l’impegno.
Prof.ssa E. De
Santis
3
4
2
Progetto Autovalutazione d’Istituto
Il progetto presenta per:
- Area 1 informazioni sull’Istituto,
- Area 2 Indicatori di risorse.
Prof. A. Marano
- Area 3 I risultati
- Area 4 Il gradimento dell’utenza misurato attraverso i questionari
alle famiglie, agli studenti, ai docenti e al personale ATA.
- Area 5 Le conclusioni attraverso l’analisi di fattibilità (Swot), che
individua i punti di forza, individua i punti di criticità e debolezza, le
minacce e, infine, la valutazione dell’impatto con la rappresentazione
della linea di equilibrio.
Progetto Radio Omega Sound disponibile ad effettuare un programma
radiofonico enogastronomico di circa 30 minuti.
35
Prof.ssa M.
Miocchi
5
3
M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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“Gruppi di approfondimento” su tematiche educative di rilevante
interesse:
- dello “Spazio CIC – Centro Famiglia e vita di Aprilia. Lo sportello
CIC (Centro di Informazione e Consulenza) prevede l’erogazione a scuola
di un servizio informativo e di consulenza rivolto agli studenti, ai loro
genitori e agli insegnanti. L’intervento principale, rivolto agli alunni, è su
base volontaria ed è orientato all’ascolto e al sostegno del giovane a scuola.
In particolare sono previste due attività per favorire la sensibilizzazione al
tema legato alla violenza sulle donne:
1) la somministrazione di un questionario ad un campione di 500 studenti;
2) la partecipazione alla giornata Internazionale contro la violenza sulle
donne il 25/11/2013 presso la Sala Consiliare del Comune di Nettuno, a
cui è invitata una delegazione di studenti d’Istituto.
- del Progetto “Scuola Amica”, dove la nostra scuola, già nominata
Scuola amica dei bambini e dei ragazzi” per l’a.s. 2011-2012 dall’UNICEF e
dal MIUR, ha ottenuto per il triennio 2012-2015 l’attestazione Scuola
Amica. Il progetto mira al raggiungimento delle seguenti finalità didattico educative:
1.Sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza mediante la
diffusione e la valorizzazione della Convenzione;
2. consolidamento di percorsi di progettazione partecipata con il
coinvolgimento diretto degli studenti su tematiche afferenti
l’accoglienza/inclusione o la partecipazione/legalità;
3.promozione di una iniziativa concreta di solidarietà.
- del Concorso – progetto: Avis. “Ovunque C’è Donazione C’è
Amore” . Tutte le classi quarte e quinte partecipano al Convegno
organizzato dall’AVIS in collaborazione con la ASL-RMH, nell’ambito del
progetto AVISCUOLA, presso l’Auditorium della sede di Via Nerone. Il
progetto vuole sensibilizzare i giovani alla donazione del sangue e pertanto,
giovedì 5 dicembre 2013 alle ore 07.30, gli alunni maggiorenni frequentanti
le classi del nostro Istituto potranno presentarsi presso la sede di Via
Nerone per la donazione del sangue.
Alma Diploma e Alma Orienta: percorsi di orientamento ed auto –
orientamento per gli studenti. Alma diploma nasce sulle orme di Alma
laurea, la banca dati dei laureati di 60 atenei italiani, attiva dal 1994 e si pone
l’obiettivo di raggiungere velocemente una diffusione nazionale. Alma
Diploma dà la possibilità agli studenti di essere inseriti, dopo l’esame di
Stato, in una banca dati nazionale e usare la specifica piattaforma per
l’intermediazione - inserita sul sito dell'Istituto – nata per facilitare
l’incontro fra domanda e offerta di lavoro. Si confida in un'ampia adesione,
considerata la valenza orientativa a livello universitario e quella di
intermediazione con aziende interessate ad eventuali assunzioni di giovani
diplomati. Partenariato AMCM Associazione Multikulturale Malta (adesione
luglio 2013). Progetto internazionale di multiculturalita che prevede uno
stage di istruzione a Malta della durata di 5 giorni con la frequenza di un
corso di inglese di 12 ore di lezione con rilascio di attestazione e un
percorso didattico di alternanza scuola – lavoro o in alternativa 4
escursioni.
36
Prof.sse
Miocchi e
Collamarini
M.
M.
3
Proff. P. Fusani
e F. Carfagna
3
Prof.ssa E. De
Santis
3
M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Progetto “Omaggio al Mare” – XXXIX° Campionato invernale
Anzio/Nettuno. In occasione dell’avvio della 39^ Edizione del
Campionato Invernale Anzio – Nettuno organizzato dai Circoli Velici
locali, vista la collaborazione precedentemente avviata, l’Istituto ha
acconsentito alla partecipazione per i settori sala, cucina e ricevimento.
Tale progetto si esplica attraverso la partecipazione ad eventi della città
di Anzio e ad un convegno sulle professionalità collegati al mare.
Progetto Didattico “70° anniversario Sbarco di Anzio”: il Comune di
Anzio e il Museo dello Sbarco di Anzio hanno invitato l’Istituto a
partecipare a:
-Incontro tecnico-organizzativo alla sede del Comune di Anzio Villa
Sarsina ore 10.30 e alla preparazione del buffet presso Capitaneria di Porto
di Anzio in data 16/01/2014 dalle ore 09.30 alle ore 14.00;
-Inaugurazione Mostra “Bandiere sul Mare” VI edizione il 17/01/2014 ore
9 presso Capitaneria di Porto di Anzio;
-Proiezione del film “The Wall” nella Sala Consiliare Villa Sarsina 21
gennaio 2014 ore 9.00;
-Cerimonia Ufficiale di Commemorazione a Piazza Pia il 22 gennaio ore
11.00;
-Cena con reduci del 70° Anniversario dello sbarco di Anzio al Paradiso sul
Mare il 25/01/2014;
Gli allievi avranno così l’opportunità di conoscere la grande valenza
storico/culturale di questo evento
I Progetti giovani provincia di Roma, in collaborazione con la società
Comunicare Organizzando, prevedono una serie di visite al Complesso
Monumentale del Vittoriano a Roma, uno dei siti museali più visitati
d’Italia, finalizzate alla fruizione gratuita delle mostre di alto livello culturale
che saranno lì ospitate dall’ottobre 2013 al 2 febbraio 2014.
Progetto FerMenTI - “Apicio in Europa”- Valorizzazione delle
eccellenze Questo progetto è patrocinato dal Ce.S.F.Or. – Centro studi
Formazione e Orientamento, in partnership con la Provincia di Roma e
dall’Unione Europea nell’ambito del programma Leonardo da Vinci.
Prevede la partecipazione di n. 10 allievi, divisi in due gruppi di cinque,
delle classi terze e quarte, i quali saranno selezionati per graduatoria di
merito in base alle valutazioni riportate in pagella nel primo quadrimestre.
Gli allievi beneficeranno di un soggiorno gratuito di tre settimane in due
diversi paesi europei al fine di frequentare un corso di lingua di una
settimana ed acquisire esperienza professionale di due settimane di stage in
una struttura ricettiva del paese ospitante.
VI Edizione Coffee Competition “Martina Forino” premio
interregionale sez. Bar, premio interregionale sez. Pasticceria. Il
concorso è riservato agli allievi delle classi terze degli Istituti Professionali
di Stato Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera della Regione
Lazio , Toscana e l’Istituto “Don Peppino Diana” di Morcone (BN) con
indirizzo di operatore dei servizi di sala e cucina.
37
Prof.ssa M.
Miocchi
Dirigente
scolastica:
prof.ssa
Mosca
3
3
A.
Prof.ssa
Miocchi
M.
1
Prof. E.
Santis
De
3
Prof. A. Stigliano
4
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Programma Erasmus+ 2014 – 2020 e Piattaforma eTwinning e
formazione online. Il programma avrà come focus la mobilità e la
cooperazione, nello specifico saranno finanziate opportunità di studio,
formazione e insegnamento internazionali. I principali destinatari di
Erasmus + saranno studenti delle scuole professionali e giovani
universitari, formatori, insegnanti, tirocinanti e giovani lavoratori. La
cultura di rete, la cooperazione e la programmazione di un piano europeo
da parte delle Istituzioni scolastiche sono le principali novità del nuovo
Programma.
Giochi sportivi studenteschi
Sono volti a promuovere e diffondere l’attività motoria e sportiva nella
scuola e sono organizzati e realizzati, ogni anno, con la collaborazione del
C.O.N.I. E delle Federazioni Sportive Nazionali. Le iniziative della scuola a
carattere motorio e sportivo sono programmate raccordandole all’interno
del percorso curricolare, in stretto collegamento con le diverse aree
disciplinari ed il complesso delle attività educative. Le problematiche
privilegiate sono relative al benessere psico-fisico degli studenti nel quadro
di un armonico sviluppo della personalità. Gli alunni sono scelti da quelli
più esperti a quelli meno abili , scoprendo le competenze personali di
ciascuno per “fare sport tutti, fare sport di più”. Per tale scopo si da
particolare impulso alle attività organizzate soprattutto a livello d’Istituto e
territoriale a cui parteciperanno lungo il corso del corrente anno scolastico.
38
Prof.ssa E. De
Santis
Prof.ssa
Cerulli
M.
1
3
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Capitolo 4
Validità giuridica dell’anno scolastico
Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso,
per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno
tre quarti dell’orario annuale personalizzato ai sensi dell’art. 14, comma 7 del D.P.R. n. 122 del
22 giugno 2009, alla C. M. 20 del 04/03/2011 e alla Circ. Dir. N. 506/2013 dell’Istituto.
Le famiglie e gli studenti sono stati informati con lettera del DS e affissione di apposita circolare
all’Albo.
I consigli di classe in sede di scrutinio di fine anno procedono alla preliminare verifica della
frequenza di ogni singolo allievo per accertare la validità giuridica dell’anno scolastico (art. 14 comma 7
D.P.R. 122/09.
La valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in
decimi e concorre all’attribuzione dei crediti scolastici. Il conseguimento di una votazione
inferiore a 6 decimi determina la Non Ammissione alla classe successiva.
Essa si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la
libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei
propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e
la vita scolastica in particolare.
Gli indicatori della valutazione sono:
1. Comportamento corretto e responsabile:
Nel rapporto con il Dirigente scolastico, i docenti, il personale scolastico, gli altri studenti e con
chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
Durante gli scambi culturali, gli stage, i viaggi e le visite d’istruzione.
Nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali.
2. Rispetto delle regole:
Rispetto delle norme di sicurezza.
Rispetto del Regolamento d’Istituto e delle altre disposizioni vigenti nella scuola.
3. Partecipazione al dialogo didattico ed educativo
Frequenza alle lezioni e puntualità negli adempimenti scolastici.
Impegno nel lavoro scolastico in classe e a casa.
Interesse e partecipazione alle attività didattiche.
All’inizio dell’anno scolastico in tutte le classi, e in modo particolare nelle classi prime, i docenti hanno
letto e commentato con gli studenti il Regolamento d’Istituto. Particolare attenzione è stata data alle
norme di comportamento.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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VOTO
10
Frequenza e
puntualità.
Frequenza
assidua.
Puntualità
costante.
9
Partecipazione
alle lezioni e alla
vita scolastica in
genere.
Attenzione e
interesse
continui e
partecipazione
attiva.
Rispetto del
Regolamento di
Istituto e delle
norme
comportamentali.
Ruolo propositivo
nel gruppo classe.
Pieno rispetto.
Attenzione e
interesse
continui.
8
7
6*
5
Attenzione e
interesse non
costanti.
Lievi infrazioni ma
comportamento
sostanzialmente
corretto.
Assenze e
ritardi
frequenti.
Attenzione e
interesse saltuari.
Infrazioni.
Disturbo del
lavoro scolastico.
Rapporti
interpersonali
talvolta scorretti.
Assenze e
ritardi
frequenti.
Rispetto degli
impegni
scolastici assunti.
Adempimento
regolare delle
consegne
scolastiche.
Ruolo positivo nel
gruppo classe.
Frequenza
alterna.
Saltuari
ritardi.
Attenzione e
interesse
minimo.
Collaborazione
con docenti e con
compagni.
Partecipazione
marginale alla vita
della classe.
Adempimento
non sempre
puntuale delle
consegne
scolastiche.
Adempimento
saltuario delle
consegne
scolastiche.
Ruolo passivo nel
gruppo classe.
D.M. 16/01/09
* viene attribuito in presenza di almeno un provvedimento disciplinare formalizzato concluso.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO 5 IN CONDOTTA
a) Lo studente si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione
di una o più sanzioni disciplinari di sospensione per un periodo di tempo complessivamente
superiore a 15 giorni. Egli, a seguito dell’irrogazione della sanzione di natura educativa e
riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi comportamenti
gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di
maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122.
b) Lo studente si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione
di una o più sanzioni disciplinari di sospensione per un periodo di tempo complessivamente
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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non superiore a 15 giorni. Egli, a seguito dell’irrogazione delle sanzioni di natura educativa e
riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi comportamenti
gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di
maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122.
c) Lo studente ha fatto almeno 44 giorni di assenza nell’arco dell’anno.
d) L’impegno, l’interesse e la partecipazione dello studente alle attività didattiche sono stati
nulli o quasi nulli in tutte le discipline.
e) Lo studente, in maniera sistematica, non rispetta le scadenze e non svolge il lavoro
assegnato.
f) Lo studente ha avuto un comportamento gravemente scorretto e irrispettoso nei
confronti del Dirigente Scolastico e/o dei docenti e/o del personale scolastico e/o degli altri
studenti e/o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività
didattiche.
g) Lo studente, con comportamenti dolosi, ha danneggiato gravemente strumenti e/o
materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente
scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
h) Lo studente, con comportamenti colposi, derivanti dalla consapevole inosservanza delle
norme stabilite, dei regolamenti vigenti o delle indicazioni di lavoro ricevute, ha danneggiato
gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi
a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
i) Lo studente si è appropriato indebitamente di beni e/o strumenti e/o materiali di
proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare
Griglie di valutazione del profitto
In funzione del raggiungimento degli obiettivi programmati, la valutazione del profitto
avviene tenendo in considerazione delle griglie di riferimento. Il profitto è espresso con voto
unico, in decimi, nelle diverse discipline.
Griglia sintetica di corrispondenza tra votazioni, obiettivi raggiunti e giudizi
VOTO
1-2-3
4
5
6
7
8
9-10
OBIETTIVI
Non conseguiti
Conseguiti in forma minima
Parzialmente conseguiti
Conseguiti in modo
accettabile
Conseguiti in buona parte
Completamente conseguiti
Conseguiti in modo
approfondito con apporti
personali
GIUDIZIO SINTETICO
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Griglia analitica di corrispondenza tra abilità degli allievi e la votazione
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Voto
Partecipazione ed impegno
Applicazione delle conoscenze
1-2-3
Frequenta poco e/o in modo saltuario; assume un
comportamento passivo e demotivato, non si
impegna nello studio
Non possiede nessuna delle conoscenze e
competenze richieste;
presenta gravissime lacune di base
Non riesce ad applicare i principi dell'insegnamento
Rielaborazione delle conoscenze
Non riesce a rielaborare le sue scarse conoscenze
Abilità linguistico-espressiva
Si esprime con un lessico povero e non pertinente,
presenta gravi
carenze ortografiche e grammaticali
Voto
Partecipazione ed impegno
4
Frequenta saltuariamente o frequenta regolarmente
ma si mostra disinteressato e si impegna poco nello
studio
Non possiede la maggior parte delle conoscenze
richieste; presenta gravi lacune di base
Incontra difficoltà ad applicare i principi base
dell'insegnamento
Incontra forti difficoltà a rielaborare le sue scarse
conoscenze
Si esprime con un lessico povero e non pertinente,
presenta gravi carenze ortografiche e grammaticali
Acquisizione delle conoscenze
Acquisizione delle conoscenze
Applicazione delle conoscenze
Rielaborazione delle conoscenze
Abilità linguistico - espressiva
Voto
Partecipazione ed impegno
Acquisizione delle conoscenze
Applicazione delle conoscenze
Rielaborazione delle conoscenze
Abilità linguistico - espressiva
5
Non sempre partecipa al dialogo educativo e il suo
impegno nello studio è discontinuo
Possiede solo parzialmente le conoscenze e
competenze richieste
Sono presenti alcuni errori nell'applicazione delle sue
conoscenze
Non ha buona autonomia nella rielaborazione
personale, necessita di costante guida
La strutturazione dei discorso non sempre è coerente
e lineare; il linguaggio non è sufficientemente
corretto e appropriato
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Voto
Partecipazione ed impegno
Acquisizione delle conoscenze
Applicazione delle conoscenze
Rielaborazione delle conoscenze
Abilità linguistico - espressiva
Voto
Partecipazione ed impegno
Acquisizione delle conoscenze
Applicazione delle conoscenze
Rielaborazione delle conoscenze
Abilità linguistico - espressiva
Voto
Partecipazione ed impegno
Acquisizione delle conoscenze
Applicazione delle conoscenze
Rielaborazione delle conoscenze
Abilità linguistíco-espressiva
6
Partecipa in modo soddisfacente al dialogo
educativo, si dedica con continuità allo studio
Possiede i concetti fondamentali della disciplina
Sa applicare le sue conoscenze, anche se talvolta
sono presenti degli errori
E’ capace i rielaborare in modo acritico i contenuti
della disciplina
Presenta carenze lessicali, grammaticali, ortografiche
e sintattiche non gravi
7
Mostra interesse per le attività didattiche, studia con
impegno
Ha acquisito conoscenze e competenze sufficienti a
non commettere errori gravi anche per quanto
riguarda attività complesse
Riesce ad applicare correttamente e senza difficoltà
le conoscenze acquisite; mostra anche intuizione
Sa cogliere gli elementi essenziali di un argomento ed
è in grado di rielaborare personalmente quanto
appreso
Presenta buona coerenza e linearità nella
strutturazione del discorso; il lessico è appropriato,
sufficientemente corretto e vario
8
Partecipa attivamente al dialogo educativo, è
fortemente motivato allo studio ; contribuisce
positivamente al lavoro collettivo
Evidenzia conoscenze approfondite degli argomenti
trattati
Sa effettuare analisi approfondite ed applica, senza
errori, i principi acquisiti; buone le capacità intuitive
e di sintesi.
E’ in grado di rielaborare criticamente ed in modo
autonomo le conoscenze acquisite, effettuando senza
difficoltà, i collegamenti tra le diverse tematiche e/o
attività
Evidenzia ricchezza di riferimenti, capacità logiche,
di analisi, di sintesi; l'esposizione è fluida,
appropriata e varia.
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Voto
Partecipazione ed impegno
9-10
Partecipa in modo costruttivo al dialogo educativo,
contribuisce , arricchendolo, al lavoro
collettivo,presenta un notevole senso di
responsabilità e studia con scrupolo e diligenza.
Acquisizione delle conoscenze
Possiede un bagaglio di conoscenze completo e ben
strutturato
Applica con facilità, e senza commettere errori, i
principi appresi, in attività anche complesse; possiede
un ottimo intuito e mostra buone capacità di
osservazione, astrazione ed estrapolazione
Applicazione delle conoscenze
Rielaborazione delle conoscenze
Abilità linguistico - espressiva
Possiede considerevoli capacità critiche e logicodeduttive; è in grado di fornire pertinenti valutazioni
personali.
Si esprime con ricchezza di riferimenti, capacità
logiche, di analisi, di sintesi; l'esposizione è fluida,
appropriata e varia.
La valutazione degli allievi
Riferimenti normativi:
La legge 53/03 art.2 prevede l’obbligo della valutazione periodica degli apprendimenti e la
certificazione delle competenze.
Il D.P.R. 249/98 all’art. 2 e successive modificazioni esprime un diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva al fine di attivare un processo di autovalutazione nell’allievo che lo conduca ad
individuare i propri punti di forza e debolezza, nonché a migliorare il proprio rendimento.
Il DPR 122/2009, art. 1 sancisce che le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul
rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano
dell’offerta formativa.
La C.M. n. 94 del 18 ottobre 2011– Prot. n. 6828 del MIUR richiama il quadro di riferimento proprio
dei vecchi ordinamenti, tuttora applicabile alle classi quarte e quinte di tutti gli indirizzi di studio. In
sede di scrutinio finale è attribuito un unico voto a ciascuna disciplina o gruppo di discipline afferenti al
medesimo insegnamento, negli scrutini intermedi la valutazione si esprime attraverso l’attribuzione di
uno o più voti a seconda che l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche).
La C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 – MIUR sulla Valutazione periodica degli apprendimenti nelle
classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell’anno
scolastico 2012-13 descrive la valutazione, periodica e finale come una delle principali responsabilità
delle scuole, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e
le loro famiglie, e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e
documentabilità, rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero
possibile di verifiche, hanno condotto alla sua formulazione. Ribadisce che nelle classi quarte e quinte
gli scrutini si svolgeranno come detto nella Circ. 94 e precisa che per le classi prime, seconde e terze la
valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come
nello scrutinio finale. Rimane inteso che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto
deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le
strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti.
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M.I.U.R. - U.S.R. PER IL LAZIO - I.P.S. “M A R C O G A V I O A P I C I O ” – ANZIO (RM)
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Il D.P.R. 394/99 all’art. 45 prevede l’obbligo d’istruzione anche per gli allievi minori con
cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, soggetti alla valutazione nelle forme e nei
modi previsti per i cittadini italiani (art. 1, comma 9 del Regolamento dell’Autonomia).
L’IRC è valutabile in base alla normativa vigente con giudizio espresso.
La sospensione del giudizio
L’art. 4, c. 6 del D.P.R. n. 122/2009 prevede che nello scrutinio finale delle prime, seconde
e quarte classi il Consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno
conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio
di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le discipline è
comunicato alle famiglie.
A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il
consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle
carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e, comunque, non oltre la
data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti
dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione
alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico per le classi del biennio post
– qualifica.
Per gli allievi delle classi II, alla fine del primo biennio della scuola superiore di secondo grado,
viene rilasciata a richiesta la certificazione delle competenze. Nel modello di certificazione delle
competenze sono individuati i seguenti livelli di acquisizione delle competenze: livello base, livello
intermedio e livello avanzato. Questi livelli di apprendimento raggiunti dagli allievi sono certificati al
fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi,
di consentire eventuali passaggi fra diversi percorsi e l’inserimento nel mondo del lavoro.
La valutazione degli alunni diversamente abili
Le finalità di accoglienza, integrazione e successo scolastico, perseguibili per gli allievi
diversamente abili, così come per gli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento, sono
inscritte nella formulazione del PEI, la cui programmazione risponderà ad obiettivi di
flessibilità curricolare ed implementazione delle competenze acquisite.
Il Piano Educativo Individualizzato è il documento predisposto per l’allievo in situazione di
handicap, ai fini della realizzazione del diritto all’istruzione e all’educazione. Il dirigente scolastico
assume il ruolo di “garante” dell’integrazione scolastica dei disabili. Le Linee guida del 4 agosto 2009
assegnano al dirigente scolastico, tra l’altro, il compito di coinvolgere le famiglie e garantire la loro
partecipazione durante l’elaborazione del PEI.
L’O.M. 90/01 art. 15 è la normativa i riferimento per la valutazione dell’apprendimento degli allievi
diversamente abili, sancisce il progetto educativo individualizzato
- PEI su obiettivi minimi, cioè riconducibile ai programmi ministeriali, con le opportune
semplificazioni e rimodulazioni; la normativa precisa che per gli alunni con minorazioni fisiche e
sensoriali non si procede di norma ad alcuna valutazione differenziata (art. 15, comma1);
- PEI differenziato, cioè non riconducibile ai programmi ministeriali, che attesta e certifica
l’acquisizione di crediti formativi e un portfolio di competenze direttamente spendibili nel mondo
del lavoro, secondo la normativa.
Valutazione degli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento
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La legge 18 ottobre 2010 n.170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento denominati “DSA” che si manifestano come capacità cognitive
adeguate, in assenza di patologie neurologiche, deficit sensoriali, o scarsa scolarizzazione:
· nel caso della dislessia, una difficoltà nella decifrazione dei segni linguistici, rapidità e correttezza
nella lettura;
· nel caso della disgrafia, una difficoltà nella realizzazione del segno grafico (grafemico);
· nel caso della disortografia, una difficoltà specifica di scrittura conseguente ad un difetto
linguistico dei processi di transcodifica;
· nel caso della discalculia, una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei
numeri.
Le finalità della legge nel garantire il diritto all’istruzione sono:

favorire il successo scolastico anche attraverso misure didattiche di supporto
promuovendo lo sviluppo delle potenzialità:

ridurre i disagi relazionali ed emozionali derivanti dal senso di “sentirsi inadeguati”;

adottare forme di verifica e di valutazione adeguata alle necessità formative dello studente;

preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori;

favorire la diagnosi precoce e specifici percorsi didattici e riabilitativi;

incrementare la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari durante il percorso
formativo;

assicurare pari opportunità delle capacità in ambito sociale e professionale.
Le Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA (D.M. 12 luglio
2011) presentano alcune indicazioni, per realizzare interventi didattici individualizzati e
personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure
dispensative.
2. La diagnosi di DSA viene effettuata nei servizi specialistici del Servizio Sanitario
Nazionale o in alternativa da Centri Specialistici delle Aziende Ospedaliere
Universitarie, IRCSS e Centri accreditati ex art. 26.
3. Gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto a fruire dei provvedimenti compensativi e
dispensativi, ad essere seguiti con una didattica personalizzata (P.D.P.), a forme efficaci di
lavoro scolastico sulla scorta delle differenze di ciascun soggetto, sottoponendo tali misure
periodicamente a monitoraggio. Infine, sono garantite adeguate forme di verifica e di
valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato
1.
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Capitolo 5
Orientamento
La scuola sviluppa una cultura dell’orientamento che, accoglie gli studenti fin dal loro
ingresso nella scuola secondaria e li accompagna lungo l’intero percorso di studi, motivandoli
verso le professioni tecniche, con un’approfondita conoscenza del settore di riferimento e delle
sue prospettive evolutive.
Le iniziative proposte per l’orientamento in ingresso sono curate dai docenti della
commissione orientamento con incontri nelle Scuole Medie di tutto il territorio e durante
l’Open Day.
L’Open Day del 14 dicembre 2013 e del 15 febbraio 2014 ad Anzio nella sede di via Gramsci e il
20 dicembre 2013 nella sede di Lavinio, coordinato dai docenti di Orientamento ed eventi, prevede la
preparazione di un buffet di degustazione preparato dagli allievi – coordinati dai docenti di Cucina, sala,
Ricevimento - per l’accoglienza alle famiglie.
Agli Open Day dell’ Apicio partecipano fattivamente aziende enogastronomiche del territorio e
imprese locali di settore, come sponsor dell’iniziativa.
Le iniziative proposte per l’orientamento in itinere - considerata la finalità della maggior
parte degli studenti degli istituti professionali di intraprendere subito dopo l’esame di
qualifica o l’esame di Stato un percorso professionale - sono relative soprattutto alle
esperienze di alternanza scuola lavoro.
Si rileva altresì l’impegno della scuola prevalentemente su principi che sviluppano gli aspetti
educativi più intimamente connessi con la dimensione della progettualità personale, in funzione di una
facilitazione oggettiva delle scelte degli studenti. La finalità di queste iniziative è di valorizzare le
potenzialità di ciascun allievo, soddisfare le aspettative di crescita e di miglioramento, individuare
percorsi rispondenti ai bisogni degli studenti nell’esplorazione delle possibilità di sviluppo personale e
professionale, valorizzando la dimensione orientativa delle discipline e favorendone il collegamento e
l’interazione della scuola con il territorio e il mondo produttivo.
L’orientamento in uscita offre ai giovani la possibilità di superare le difficoltà che si
possono presentare per lo sviluppo di un proprio progetto lavorativo. L’adesione al Progetto
nazionale Alma Orienta e Alma Diploma per gli allievi delle classi V, consentirà l’accesso a una
piattaforma on-line in grado di indirizzare il diplomato all’interno delle varie opportunità
offerte dalle università cui intende iscriversi e di guidarlo anche nella definizione di un profilo
personale.
Consentirà altresì la capacità di immaginare le prospettive del dopo laurea, attraverso l’analisi di
alcuni aspetti da considerare in relazione all’importanza che essi rivestono per il lavoro. Il percorso
accademico o lavorativo dei diplomati, inoltre, sarà monitorato nel tempo, attraverso l’elaborazione di
dati concreti relativi al placement da mettere a disposizione degli interessati e delle istituzioni scolastiche
di provenienza. La scuola, a sua volta, con questo Progetto dispone di un utilissimo “profilo
orientativo di classe e di istituto”, consentendogli di apprezzare il valore aggiunto offerto alla
propria utenza, riflettendo consapevolmente sui diversi fattori che indirizzano la decisione
dell’allievo e su come si combinano in un’opzione coerente con il progetto di vita della
persona.
Gli studenti più motivati verso gli studi vengono accompagnati e informati nei diversi campus
orienta universitari per far sì che essi possano decidere consapevolmente e con il supporto dei tutor la
facoltà più idonea alla loro inclinazione professionale.
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Accoglienza
Continuità - raccordo scuola media inferiore - scuola media superiore
Allo scopo di favorire l’inserimento e l'integrazione degli alunni del primo anno è previsto il
conseguimento dei seguenti obiettivi:
conoscenza dell'Istituto e dei luoghi dove si svolgerà la vita scolastica degli studenti;
socializzazione all'interno della scuola;
informazione sui programmi, sugli obiettivi e sulle metodologie di ogni disciplina;
informazioni sul Regolamento d’Istituto
L’accoglienza scolastica e la presa in carico degli alunni con disabilità
La Regione Lazio ha ritenuto necessario recepire e dare attuazione alle disposizioni del Documento
d’Intesa Stato-Regioni sull’accoglienza scolastica e la presa in carico degli alunni con disabilità,
richiamando espressamente il D.P.R. n. 275/99 sull’autonomia scolastica e la L. n. 328/00 sui piani di
zona e le modifiche costituzionali che hanno attribuito alle regioni una competenza legislativa quasi
esclusiva in materia di organizzazione scolastica, sanitaria e dei servizi sociali.
L’Istituto prende in carico e accoglie l’alunno con disabilità attraverso l’individuazione e il
percorso valutativo dell’alunno disabile, la diagnosi funzionale, il piano educativo
individualizzato, il coordinamento e l’integrazione delle risorse professionali e materiali e
l’assegnazione degli insegnanti specializzati per il sostegno. L’intento è quello di ricondurre la
complessa materia dell’integrazione scolastica all’interno di un progetto complessivo idoneo a
ridefinire principi e criteri su cui fondare gli interventi a sostegno e assistenza dell’alunno
disabile. Si impegna altresì a realizzare gli interventi di seguito descritti, prevedendo anche
modalità di valutazione e monitoraggio.
La presa in carico del progetto d’integrazione si realizza tramite accordi di programma dei G.L.H.
d’Istituto, dei GLH operativi che necessitano di adeguate informazioni offerte agli alunni ed alle loro
famiglie circa i percorsi da seguire.
La certificazione delle disabilità e la valutazione delle capacità e potenzialità su cui intervenire per
gli alunni già in carico all’ASL, prevede la certificazione iniziale per l’iscrizione scolastica. I criteri
dell’ICD10 dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) descrivono le diverse situazioni degli
alunni diversamente abili, in particolare i sei assi di disturbi psichiatrici, di disturbi specifici dello
sviluppo, del livello intellettivo, di sindromi organiche associate, delle condizioni psicosociali, della
valutazione globale del funzionamento psicosociale. L’abolizione del profilo dinamico funzionale
prevede il suo assorbimento nella diagnosi funzionale. Pertanto la DF dovrà essere aggiornata nel
passaggio da un grado all’altro di scuola, obbligatoriamente, come precisa l’art. 2 del Documento
d’Intesa Stato- Regioni.
Il PEI, Piano educativo personalizzato è formulato con l’intero Consiglio di classe. E’ appena il
caso di precisare che il PEI è il progetto di integrazione scolastica ed extrascolastica dell’alunno. Il
piano degli studi personalizzato è predisposto sulla base delle indicazioni del PEI da tutti i docenti del
consiglio di classe, come espressamente previsto dall’art 41 del decreto ministeriale n. 331/98.
In base all’art 3 dello stesso DM, i contenuti del PEI riguardano gli interventi didattici, di
riabilitazione e di socializzazione e sono formulati anche dalla famiglia, dagli operatori dell’ASL e degli
enti locali. Esso prevede anche l’indicazione di tutte le risorse necessarie, quindi non solo le ore di
sostegno, ma anche quelle eventuali di assistenza per l’autonomia e la comunicazione, di cui all’art 13
comma 3 L. n. 104/92. Nonché, se necessaria, l’assistenza igienica dei collaboratori e delle
collaboratrici scolastiche, il trasporto gratuito a scuola, l’eliminazione delle barriere architettoniche e
senso percettive, ausili e sussidi etc.
Il PEI è verificato ed eventualmente modificato durante l’anno ed aggiornato all’inizio di ogni
anno. Nell’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado il dirigente scolastico, o un suo delegato,
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prenderà accordi con i servizi di territorio per il possibile avvio dello studente disabile ad attività di
formazione professionale e lavorative e comunque di socializzazione, nel quadro dei servizi predisposti
nei piani di zona. Ciò al fine di evitare la richiesta di ripetenze nell’ultimo anno, dovute alla mancanza di
sbocchi successivi alla scuola, che spesso la rendono un parcheggio, snaturandone le finalità di
integrazione scolastica.
Il Gruppo di lavoro di Istituto, di cui all’art 15 comma 2 L. n. 104/92, raccoglie tutti i PEI della
scuola e propone all’Ufficio scolastico provinciale ed agli Enti locali presenti nel Piano di zona la
richiesta delle risorse necessarie interne ed esterne alla stessa.
Integrazione e Svantaggio
Uno degli obiettivi fondamentali della scuola è quello di dare a tutti gli studenti gli strumenti e le abilità
per porsi in modo corretto e professionale, sia dal punto di vista individuale che collettivo, nella vita
sociale.
Il percorso di integrazione di ogni singolo alunno portatore di handicap prende avvio da una
raccolta dati attraverso colloqui con la scuola media, con l’insegnante di sostegno, con il personale Asl
di riferimento, con la famiglia e l’alunno stesso. La scuola assicura l’attivazione di Progetti
sull’integrazione e la socializzazione degli alunni diversamente abili, prevedendo protocolli d’intesa con
gli Enti o associazioni istituzionali preposti e l’individuazione delle figure di supporto all’attività docente
(assistenti specialistici, operatori pedagogici, ecc.)
I Gruppi di Lavoro Handicap (GLH operativi composti dal Capo d'Istituto, dal Consiglio di
Classe, dai genitori dell'alunno e dagli operatori socio-sanitari) avranno incontri periodici per un'azione
di programmazione, rinforzo, confronto e verifica delle singole attività. L’impegno fondamentale dei
GLH d’Istituto è quello di definire le politiche e linee giuda della integrazione degli alunni diversamente
abili all’interno della comunità scolastica. Questo organo collegiale normalmente si riunisce due volte
durante l’anno scolastico.
Il GLH operativo predispone il percorso didattico - educativo personalizzato per l’importanza che
riveste nello sviluppo della persona e in un futuro inserimento lavorativo. A tal fine si ricerca sempre e
comunque la massima collaborazione con la famiglia.
Dal punto di vista metodologico l’orientamento dei GLH è di privilegiare sia nell’intervento
dell’insegnante di sostegno che dei consigli di classe un’azione didattico- educativa sul gruppo classe
anziché individuale.
Attività CIC (Centro Informazione e Consulenza).
Il Centro di Informazione e Consulenza svolge e opera attività di ascolto e di informazione
come previsto dalla normativa vigente. Il CIC in collaborazione con il Consultorio Centro Famiglia e
Vita di Aprilia ,che offre la consulenza gratuita di uno psicologo per tre ore a sede una volta la settimana, prevede
i seguenti obiettivi:
•
•
•
•
•
•
dare consulenza e informazione su tematiche di interesse generale al benessere dello studente
promuovere e potenziare la motivazione allo studio
promuovere attività di educazione alla salute Progetto AVIS
promuovere attività di prevenzione a tutela della salute e della vita in collaborazione con il
MOIGE
promuovere la consapevolezza dei diritti del fanciullo Progetto MIUR-UNICEF Verso una
scuola Amica
incentivare stili educativi fondati sull'inclusione e l'integrazione
I rapporti scuola-famiglia
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La scuola organizza due incontri collegiali nei mesi di dicembre e marzo per riferire alle
famiglie sulla situazione scolastica dei singoli alunni.
La comunicazione dell’andamento didattico - disciplinare agli esercenti la potestà genitoriale
degli allievi avviene anche durante tutto il corso dell’a.s. mediante:
1)
ricevimento dei docenti previo appuntamento;
2)
consegna alle famiglie della scheda di valutazione intermedia;
3)
convocazione diretta tramite fonogramma, lettera, telegramma, avviso sul diario a cura del
docente coordinatore e/o docente di classe.
L’orario di ricevimento dei docenti e degli incontri inter-quadrimestrali con le famiglie
sono consultabili sul sito web della scuola.
Recupero
La scuola professionale assolve una funzione sociale molto importante, di recupero e di
formazione, in una fascia di popolazione più debole rispetto a quella di altri istituti. In questa ottica, il
"recupero" diventa la carta vincente di un istituto professionale, quale mezzo prioritario per scongiurare
l'abbandono scolastico.
Nel biennio iniziale il recupero è relativo:
1. al comportamento, come capacità di assumere un atteggiamento corretto e rispettoso delle regole,
presupposto irrinunciabile all'acquisizione di un'etica professionale;
2. alle abilità di base, in modo particolare quelle logico-espressive, senza le quali diventa vano anche il
più semplice tentativo di rimotivazione allo studio.
Il recupero costituisce parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta Formativa
predisposto annualmente. Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno che
hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in
ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali.
Nella maggioranza dei casi, lo svolgimento dei programmi curricolari costituisce l'occasione
principale di "recupero" di abilità o conoscenze di base. L'allievo ovviamente deve sfruttare al massimo
il "tempo scuola", seguendo con attenzione le lezioni e organizzandosi nelle attività di studio a casa.
Modalità di svolgimento del recupero
L’attività di recupero è parte integrante dell’attività didattica e prevede, secondo le modalità
temporali stabilite da ciascun docente, periodi di approfondimento e recupero dei saperi minimi stabiliti
nei dipartimenti. Il mese di febbraio è indicato dal collegio come periodo ottimale per l’attività di
recupero.
Il recupero è previsto anche come modalità di superamento del debito formativo
individuato nello scrutinio finale. Al termine dell’anno scolastico, a tutti gli studenti che non abbiano
conseguito un profitto sufficiente in un numero di discipline stabilito dal collegio docenti si adotterà la
dicitura ‘sospensione del giudizio’. Il docente interessato compila la scheda del debito, indicando le
carenze rilevate e gli obiettivi del recupero, di cui una copia sarà consegnata alle famiglie e una copia
conservata in archivio a disposizione dei docenti che terranno i corsi. Gli studenti sono tenuti a
frequentare i corsi di recupero istituiti dalla scuola.
Il Collegio docenti ha indicato quali discipline su cui organizzare corsi di recupero
all’interno dell’Istituto: Italiano, Inglese, Francese, Alimentazione e Matematica.
La famiglia, in alternativa a tali corsi, potrà optare per lo studio individuale comunicandolo per
iscritto alla scuola al momento della consegna della comunicazione relativa all’attribuzione dei debiti.
Nell’uno e nell’altro caso gli studenti dovranno sostenere le prove di verifica stabilite dal consiglio
di classe entro l’inizio dell’anno scolastico successivo. Tali prove saranno predisposte dal docente nella
cui materia l’alunno ha riportato il debito formativo e svolte in presenza di altri componenti del
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consiglio di classe. Al termine delle prove il consiglio di classe delibera l’integrazione dello scrutinio
finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che:
 in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe
successiva. In tale caso risolve la sospensione di giudizio pubblicando all’albo
dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con la indicazione “ammesso”.
 in caso di esito negativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva
dello studente, il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola
indicazione “non ammesso”.
Per i criteri di valutazione e le forme di verifica intermedie e finali delle prove di recupero, i docenti
si atterranno a quanto stabilito nel capitolo 4 del presente documento.
Potenziamento
La scuola deve essere strumento di ascesa sociale per i cittadini e di promozione del
talento di ciascuno, quindi non solo una “scuola del recupero” ma anche una scuola di
valorizzazione delle capacità personali e delle eccellenze.
Uno sforzo molto impegnativo che, oltre ad interventi di tipo strutturale e di ridisegno complessivo
della programmazione e della valutazione, richiede un’azione incisiva dei docenti chiamati a mettere in
atto metodologie didattiche innovative.
Pertanto gli allievi con rilevanti capacità e competenze andranno a formare un “Albo d’Oro” di
Istituto – sempre integrabile, sulla base delle valutazioni dei docenti – cosa che permetterà loro di
partecipare a manifestazioni e ad eventi di alto livello e ad esperienze lavorative presso aziende
prestigiose.
D’altro canto gli allievi sono più motivati a studiare nel momento in cui acquisiscono la
consapevolezza che troveranno un lavoro migliore se aumenteranno le loro competenze e che l’accesso
ad un lavoro più qualificato, derivante dalla propria preparazione e formazione, significa una maggiore
soddisfazione personale, professionale ed economica.
Più sapere più qualità professionale perché la società della conoscenza, oggi,si fonda su un lavoro ad
alta qualifica. Studio socialmente e culturalmente produttivo significa non solo conoscenze ma anche
competenze. In pratica verifica concreta dell’utilizzazione sociale delle competenze che ciascuno
acquisisce nel corso della propria formazione.
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Anno scolastico 2013/2014