MATERIALI DA COSTRUZIONE E
CONDUCIBILITA’ TERMICA
MODULO 2
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I materiali isolanti
L’isolante più utilizzato in edilizia è l’aria: λ = 0.024 (W/mK)
Gran parte dei materiali che isolano bene lo fanno perché
riescono ad essere occupati principalmente d’aria mantenuta
“ferma”, quasi immobile.
ATTENZIONE: all’interno dei materiali composti di cavità più o
meno grandi, il flusso di calore avviene per conduzione attraverso
le parti solide opache, per convezione e per irraggiamento tra le
superfici che delimitano le cellule:
– una lana a bassa densità isola meno perché è permeabile;
– il poliuretano può isolare di più di altri materiali perché viene
espanso usando gas a bassissima conduttività (Cl-F).
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I materiali isolanti
Isolanti, non solo per difendere dal freddo o dal caldo, anche per
difendere dal fuoco e le alte temperature in genere, a base di:
–
–
–
–
–
Fibre minerali (vetro e roccia)
Rocce espanse
Argille cotte e laterizi
Cementi cellulari (silico-calcici)
Plastiche espanse (polistirene, poliuretano, urea-formaldeide
…)
– Fibre naturali (lana, cotone, cellulosa, altri derivati del legno
variamente tenuti insieme)
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Fibre di roccia o di vetro
Quarzo, quartzite, dolomite, feldspato, calcari, eccetera, con
soda e borace (fondenti), fuse e ridotte in fibre sottili sotto
pressione (fili) oppure, per forza centrifuga (come lo zucchero
filato!) in fibre più o meno orientate casualmente:
– Isolamento termico resistente ad elevate temperature
– Incombustibile
Attenzione ƒ -Buon assorbimento
– No VOC
al legante!
acustico
ƒ -Basso assorbimento di
umidità
ƒ -Durevole (prestazione di
isolamento)
ƒ -Lavorabile
(relativamente
facilmente)
ƒ -Relativamente riciclabile
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Fibre di roccia
Cambia il prodotto di base ma non più di tanto il risultato.
Le rocce utilizzate sono anche scarti, rifiuti: loppe, ceneri (fly
ash) come per i cementi
Conduttività media: 0.045 W/m*K
Confezionati in:
– pannelli più o meno rigidi;
– stuoie in rotolo;
– fiocchi sfusi.
Possono essere semplici o pre-accoppiate ad altri strati di
protezione o finitura:
– barriera al vapore o di capillarità;
– pannelli in carton gesso;
– impermeabilizzazioni.
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Tossicità delle fibre:
Negli anni ottanta, IARC classifica le fibre sintetiche minerali come
potenzialmente cancerogene: non ci sono evidenze statistiche di
mesoteliomi (polmoni).
Non fa male come l’amianto e basta tenerlo confinato. Tuttavia …
Non si hanno evidenze tali da portare le fibre in classe di rischio
superiore ma la preoccupazione è evidente
L’industria cambia la formulazione – sulla base di diverse ricerche
– e produce fibre “bio-solubili”, la cui inalazione o ingestione
non va oltre al provocare irritazione.
Nel 2001 IARC rimuove la valutazione “potenzialmente
cancerogeno” delle fibre minerali, sulla base di ricerche (panel
statistici) piuttosto vasti.
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Argilla espansa
Si cuoce l’argilla in forni a 1200 °C
rotativi, dove alcune sostanze
subiscono un processo di
trasformazione, vetrificazione e
generazione di gas.
La superficie delle sferette è
vetrificata (molto resistenti mecc.)
ma non liscia e l’interno ha una
struttura cellulare (leggerezza e
Densità: 300÷500 kg/m3
isolamento termico).
Conduttività: 0,11÷0,15 W/mK
Assorbe bene anche le vibrazioni, è
assolutamente incombustibile.
La struttura porosa non la rende
impermeabile: capacità di ritenzione
idrica.
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Perlite espansa
È bianca, relativamente
impermeabile termoisolante e
fonoassorbente.
Si prende la perlite, una roccia
vetrosa, la si frantuma e la si lavora
ad alte temperature (800-1.000°C).
Si ottiene un materiale molto
leggero incombustibile e con una
buona resistenza meccanica.
Densità: 80÷120 kg/mc
Conduttività: 0,05÷0,06 W/mK
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Vermiculite espansa
Minerale di origine micacea alterato,
contiene silicati e alluminati di
magnesio e ferro idratati:
Le molecole d’acqua nella struttura
dei cristalli, quando il materiale è
scaldato ad alte temperature,
espandono e modificano il volume:
esfoliazione e aumento di 10-20 volte
Come per tutti i materiali minerali,
deve essere garantita l’assenza di
radioattività.
Ha una ridotta densità.
Ha una buona resistenza al fuoco.
•Densità: 80÷100 kg/m3
•Conduttività: 0,06÷0,09 W/mK
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MODULO 2
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http://www.dspinspections.com/vermiculite_insulation.htm
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Pomice
Lipari
Densità: 400÷900 kg/m3
Conduttività: 0,1÷0,2 W/mK
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Foam glass (vetro cellulare)
Con la silice fusa si può fare anche una schiuma!
I pori di questa schiuma sono ben poco comunicanti tra loro: si ottiene
un materiale a tenuta praticamente perfetta, nei confronti della
diffusione dei gas. Può stare a contatto col suolo senza problemi.
Le piccole dimensioni delle
pareti di vetro e delle celle,
rendono il materiale resistente e soprattutto resiliente.
È lavorabile in modo relativamente facile. Normalmente
l’elemento si incolla ad un
supporto.
Proviene (normalmente) da
materiali di riciclo, con aggiunta di additivi in quantità
minore.
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Densità: 100÷180 kg/m3
Conduttività: 0,04÷0,05 W/mK
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Il vetro cellulare sfuso
Non solo blocchi e pannelli. Si può realizzare un materiale
sfuso, sferette (granulato), utilizzabile come riempitivo. È
molto resistente meccanicamente (rispetto ad altri isolanti,
plastici, per esempio) pesa tra 100 e 200 kg/m3, ha una
conduttività inferiore a 0,1 W/mK
– Come inerte per i rilevati stradali e opere geotecniche:
è leggero e drenante
– Come materiale isolante sfuso in cavità
– Come inerte per conglomerati cementizi alleggeriti
(attenzione: gli inerti leggeri si rompono nell’impastatrice)
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Silicati di calcio
– Si prende della sabbia di silice relativamente fina e del
calcare, si mescolano con acqua e si stagionano in vapore
ad alta pressione.
– Si innesca una reazione di idratazione del carbonato di
calcio e della silice che genera dei silicati calcici idrati (S-CH) particolarmente stabili termicamente, ragionevolmente
stabili chimicamente e che offrono una buona resistenza
meccanica, nonché al gelo ed alle efflorescenze,
È un prodotto tedesco della fine dell’ ‘800.
Ci sono molti tipi di elementi SC in commercio, con densità
e conduttività del tutto simili a quelle dei mattoni.
Da non confondere – come spesso avviene – con il
calcestruzzo alveolare autoclavato (AAC)
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Aerated Autoclaved Concrete - AAC
Nel 1914, gli svedesi si accorsero
che se si mescolava cemento,
calce, acqua e sabbia a polvere di
alluminio, i materiali producevano
una reazione che generava
idrogeno. All’interno del materiale,
che lievitava come una torta, si
generavano microbolle che lo
facevano espandere oltre 5 volte e
lo rendevano leggero come il legno
(e anche di più), ma privo dei tanti
problemi del legno:
– combustibilità
– resistenza all’attacco biologico
(insetti, funghi).
Bastava stagionare opportunamente
il prodotto in autoclave …
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Aerated Autoclaved Concrete - AAC
È molto più facile mescolare cemento al posto della silice. Si
ottiene un materiale estremamente resistente anche a basse
densità.
Soprattutto un materiale eccezionale nei confronti delle azioni
termomeccaniche e chimiche di un incendio: stabile per
temperature dell’ordine dei 1000°C, mentre le fibre di roccia o di
vetro sono usate a temperature inferiori ai 250°C.
http://www.ecspa.org/
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Aerated Autoclaved Concrete
– Non è permeabile all’aria (lo è ai gas)
– Ha una buona capacità portante (ma dipende dalla densità!)
– Le caratteristiche termiche sono ottime (accoppia massa e
isolamento), ma anche quelle acustiche e soprattutto la sua
resistenza al fuoco
– È straordinariamente facile da lavorare
– Purtroppo è fortemente igroscopico e al variare del suo
contenuto di umidità cambia le sue dimensioni in maniera
sensibile
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Silicati di calcio e AAC
I blocchi in AAC non hanno delle classi
di densità caratteristiche definite in
sede europea come il silicato di calcio.
Alcuni prodotti raggiungono conduttività
(dichiarate) inferiori a 0,06 W/mK e
vengono venduti in pannelli sottili come
un qualsiasi altro isolante. Si tratta di
prodotti estremamente fragili e poco
resistenti ma, inclusi in due fogli di
acciaio, possono garantire REI
elevatissime.
Come isolanti termici, si ricordi che la
loro conduttività è fortemente
influenzata dall’umidità
EN 771-2, Specifica per elementi di
muratura (mattoni) di silicato di
calcio
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Schiume sintetiche
Qualsiasi polimero può essere prodotto in forma di schiuma,
con proprietà isolanti e altre caratteristiche variabili, grazie
ad un agente espandente generato o inserito durante la sua
polimerizzazione.
–
–
–
–
–
Polistirene
Poliuretano
Polietilene
PVC
Resine fenoliche
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Polystyrene EPS-XPS
Le sfere sono usate come aggregato nella realizzazione di
intonaci isolanti, alternativamente ad altri materiali sfusi a
bassa conducibilità (vetro cellulare, perlite …)
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Riciclabilità del polistirene
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[email protected][email protected]://www.styromelt.com/
–
[email protected]
poliuretano
Le resine poliuretaniche sono molto varie. Sono tutte
caratterizzate da un legame chimico particolare ma ce ne sono
tantissimi tipi.
Sono composti eccezionali, utilizzati per produrre colle, pitture,
lastre e oggetti in materiale più o meno pesante e rigido.
Il processo di espansione e polimerizzazione può essere
riprodotto in cantiere, su un tetto o contro una parete.
In funzione dell’agente espandente, il materiale raggiunge
conduttività anche molto basse.
In funzione degli additivi e del
processo di catalizzazione della
reazione, il materiale diventa
molto resistente, autoestinguente
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Poliuretani espansi – in situ
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Pannelli in resine fenoliche
Le resine fenoliche sono
una famiglia di polimeri
ottenuti per reazione tra
fenolo e formaldeide; in
funzione del rapporto tra i
due reagenti si dividono a
loro volta in novolacche e
resoli:
conduttività 0,018-0,022
W/mK
– resistenza alle alte
temperature e alle
fiamme
– resistenza meccanica
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Urea-formaldeide-foam-insulation (UFFI)
Presentano:
– Bassa conduttività
– Autoestinguenti (elevata temperatura di ignizione)
– Durevoli (trattati con minerali ossidi di ferro, argilla e sali
di boro) resistono alle muffe e alle tarme senza pesticidi
– Costi confrontabili con i materiali tradizionali.
Erano utilizzate nel recupero-riqualificazione energetica
NON PIU’ UTILIZZATE!
Ora sugli isolanti si scrive:
Contains NO Urea Formaldehyde
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Formaldeide
In base a nuovi studi epidemiologici condotti su lavoratori addetti
alla sintesi di formaldeide, lo IARC, l’Agenzia internazionale per la
ricerca sul cancro, nel 2004 ha classificato la formaldeide nel
gruppo 1 dei cancerogeni, cioè cancerogeni certi per l’uomo.
La formaldeide è irritante (tipico bruciore agli occhi).
L’effetto più preoccupante non è per piccole esposizioni ma la
correlazione con tumori nasofaringei per via inalatoria è certa.
Dubbi sulle leucemie anche per l’ingestione. Ma si tratta sempre di
esposizioni “occupazionali”
L’Unione europea non la riconosce ancora come sicuramente
cancerogeno. Ma il prodotto formaldeide è molto usato:
– Industria dei mobili -> colle
– Carta -> colle
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Pannelli isolanti in lana di pecora
La lana è composta da cheratina.
È necessario che venga effettuato un
trattamento antitarme.
Conduttività: 0.040 W/m*K
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Cellulosa
ƒ Condutt. 0,05-0,07 W/mK
ƒ No res. meccanica, fuoco
ƒ Degrado per umidità (oppure
pesticidi …)
ƒ Aumenta la tenuta all’aria degli
elementi che va a riempireisolare: un problema nei telai
in legno …
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Fibre di legno legate con cemento
ƒ Condutt. 0,09-0,15
W/mK
ƒ Buona resistenza
meccanica
ƒ Ottima resistenza al
fuoco
ƒ Relativamente resistente
al degrado per umidità
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Sughero e paglia
SUGHERO
– Condutt. 0,045-0,06 W/mK
– Buona resistenza
meccanica
– Buona resistenza al fuoco
PAGLIA
– Simile ma non res.
meccanica/fuoco
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Aerogel
PATHFINDER ROVER WILL BE INSULATED WITH NOVEL
SUBSTANCE
When a small, six-wheeled rover, no heavier than a bowling ball,
rolls onto an ancient flood plain of Mars in 1997 to begin studying
the parched and rocky landscape, its delicate electronics will be
protected by a novel substance -- not new -- but never before
used to keep a rover warm.
The material is called "aerogel" and it was first developed in the
1930s for scientific experiments. But aerogel is making its true
debut now, 60 years later, as a substance with practical
applications in the space program and, potentially, in the
commercial marketplace.
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Aerogel
Aerogel is the lightest and lowest-density solid that has ever been
produced. It is a superstrong nanoporous material made from the
same material as glass and is 50-99% air. It can be made to be
so low in density that it can actually float in air!.
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Aerogel
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Aerogel
Below: Center for Space, Titusville, FL
HOK Architects Panel-Unit Wall System
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Isolanti “radiativi”
Aumentano le resistenze termiche di intercapedini (piene d’aria o
gas speciali) ma rimane sempre la trasmissione per convezione.
A meno che non tolga anche l’aria…
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Isolanti “radiativi”
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Pannelli sotto vuoto
VACUUM INSULATING PANELS
Si prende un materiale isolante
sufficientemente rigido
Lo si riveste con un foglio di alluminio
adeguatamente risvoltato e sigillato
Si tira fuori tutta l’aria che c’è dentro.
Si ottengono pannelli con una
conduttività equivalente dell’ordine di
0,004 W/mK
All’interno del pannello lo scambio
termico è solo per irraggiamento e
conduzione.
Non è ancora stata verificata la
durata nel tempo delle prestazioni.
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SUMMER:The use of reflective membranes
REFLECTIVE
MEMBRANES
Cooling
system
SOLAR ENERGY – REFLECTION
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39 /78
WINTER:The use of reflective membranes
REFLECTIVE
MEMBRANES
HEAT
HEAT – REFLECTION
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40 /78
• Light Systems
• Easy to use
• Low-cost
TEXTILE MEMBRANES
• Very difficult to predict their real behaviour
combined with a real building
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41 /78
Tipologie di isolante
Norme europee di qualificazione dei prodotti per l’isolamento
termico
– EN 13162 mineral wool (MW)
– EN 13163 expanded polystyrene (EPS)
– EN 13164 extruded polystyrene foam (XPS)
– EN 13165 rigid polyurethane foam (PUR)
– EN 13166 phenolic foam (PF)
– EN 13167 cellular glass (CG)
– EN 13168 wood wool (WW)
– EN 13169 expanded perlite (EPB)
– EN 13170 expanded cork (ICB)
– EN 13171 wood fibre (WF)
– ISO 9774:2004 Thermal insulation for building applications -Guidelines for selecting properties
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42 /78
conduttività materiali
UNI 10351
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43 /78
conduttività materiali
UNI 10351
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44 /78
conduttività materiali
UNI 10351
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45 /78
conduttività materiali
UNI 10351
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46 /78
conduttività materiali
UNI 10351
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47 /78
Conduttività termica
Variazione della conduttività termica di lana di roccia e lana di
vetro in funzione di temperatura e massa volumica
In una prima fase all’aumentare della massa volumica si ha una
diminuzione della conduttività in quanto aumenta l’opacità della
lana di vetro, annullandosi di conseguenza la trasmissione di
calore che avviene mediante il meccanismo radiativo. A masse
volumiche superiori la trasmissione di calore attraverso il pannello
isolante avviene esclusivamente per via conduttiva.
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48 /78
Conduttività termica
Variazione della conduttività termica di lana di roccia e lana di
vetro in funzione di temperatura e massa volumica: la lana
minerale (mediamente 100 kg/m3) e lana di vetro (mediamente
50-60 kg/m3)
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49 /78
Conduttività termica
Il polistirene ha un comportamento analogo alle lane di vetro e
minerali. Gli estrusi hanno un basso assorbimento idrico, pertanto
vengono utilizzati dove l’isolante si presenta al di sopra della
membrana impermeabilizzante (es. copertura rovescia).
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50 /78
Conduttività termica
Poliuretano
Nelle cellette del materiale ci sono di gas leggeri, che abbassano
la trasmittanza termica del fluido contenuto. La prestazione
iniziale decade nel tempo, sino a tornare lineare quando tutto il
gas è transitato all’esterno
Brusca variazione di pendenza in corrispondenza del
cambiamento di stato del gas (assorbimento o cessione di
energia)
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51 /78
Sintesi conduttività – prodotti “normali”
Svizzera energia,
Calcolo del
coefficiente U e
catalogo degli
elementi costruttivi
per nuovi edifici
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52 /78
Sintesi conduttività – prodotti “bio”
Svizzera energia,
Calcolo del
coefficiente U e
catalogo degli
elementi costruttivi
per nuovi edifici
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53 /78
I COMPONENTI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO
CHIUSURE OPACHE VERTICALI
Modelli funzionali, introduzione alle tecnologie,
valori di riferimento per strati non omogenei ed
esempi di soluzioni conformi
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54 /78
Le resistenze termiche – murature
Pareti perimetrali
Le tipologie:
•monostrato;
•monostrato con isolamento termico;
•pluristrato;
•ventilate.
•La scelta della tipologia costruttiva deve essere fatta
considerando anche le interazioni con le tecnologie
utilizzate negli altri subsistemi in modo da avere una
coerenza tecnologica ed evitare criticità in corrispondenza
dei nodi.
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55 /78
Le resistenze termiche – murature
Pareti da 12, 25 e 37,5 cm in mattoni
pieni da 1800 kg/m3, con giunti di malta
da circa un centimetro:
– R = 0,15; 0,32; 0,47 (m2K/W)
La conduttività equiv. è circa 0,8 W/mK.
La conduttività dei materiali costituenti è
di quell’ordine di grandezza.
UNI 10355:1994
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56 /78
Le resistenze termiche – murature
Pareti da 12 e 25 cm in mattoni
semipieni da 1050 kg/m3 (lorde), con
giunti di malta da circa un centimetro:
– R = 0,24; 0,47 (m2K/W)
La conduttività equiv. è circa 0,50
W/mK, la massa superficiale di 140 e
quasi 300 kg/m2
UNI 10355:1994
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57 /78
Resistenze termiche delle murature
Mattoni e blocchi in
argilla di densità
variabile: la norma
offre dati sulla diffusione del vapore e
sulla capacità
termica per unità di
massa.
I valori di
conduttività sono
relativi al frattile 50 e
90% ma vanno
peggiorati per tenere
in conto
dell’influenza
dell’umidità
EN 1745:2002
MODULO 2
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Resistenze termiche delle murature
Mattoni e blocchi in
silicati di calcio
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MODULO 2
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Resistenze termiche delle murature
Mattoni e blocchi
in calcestruzzo
pieni
e in calcestruzzo
con perle in PSE
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Resistenze termiche delle murature
Mattoni e blocchi
in calcestruzzo di
argilla espansa
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Resistenze termiche delle murature
Mattoni e blocchi
in calcestruzzo
aerato e
autoclavato AAC
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Resistenze termiche delle murature
Conoscendo le conduttività dell’argilla (porizzata) e della malta
(alleggerita) la norma fornisce una conduttività equivalente per
blocchi di geom. definita
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Resistenze termiche delle murature
Anche questi valori vanno “peggiorati” da un coefficiente che
tenga conto del contenuto d’acqua del materiale
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Murature monostrato
Si chiama monostrato perché è uno solo lo strato a cui vengono
affidate le principali “funzioni” tecniche e questo è, di solito, di
spessore notevole. Si realizza con blocchi semlici, a bassa
conduttanza (nelle murature corrisponde a bassa densità, Low
Density:= LD):
– Blocchi in laterizio
– Blocchi in calcestruzzo a bassa conduttanza
– Blocchi in calcestruzzo cellulare autoclavato
Oppure con elementi composti da più materiali (attenzione alla
capacità portante!), anche di grandi dimensione:
– Per es. integranti strati in PSE/PU o in fibra di legno
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Blocchi alveolari PORIZZATI
Hollow clay blocks
Migliorare argille e il disegno degli alveoli permette di avere
resistenze meccaniche sempre più elevate e conduttanze
sempre più basse ma con un limite. Allora si “porizza”
MODULO 2
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Il giunto di malta
Il punto critico del sistema diventa il giunto di malta che, se
realizzato con malta tradizionale ha un’elevata conduttanza.
Allora si cerca di ridurre spessore, continuità e conduttività
della malta utilizzata.
il blocco ha dimensioni molto
variabili, lo spessore del
giunto dipende dalla tolleranza
dimensionale del blocco.
MODULO 2
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Il blocco regolarizzato
La variazione dimensionale delle ceramiche, a causa delle
differenti risposte dell’argilla al processo di cottura, richiede un
importante giunto di malta di allettamento.
Si possono utilizzare malte isolanti, ma queste hanno una bassa
resistenza meccanica, molto inferiore a quella del mattone, a
volte. Allora si utilizzano colle minerali con blocchi regolarizzati
in altezza.
Il problema è
scendere da
K=0,5 a
K=0,25 e
meno ancora!
MODULO 2
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Incastriamo tra loro i blocchi …
MODULO 2
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… e poi riduciamo lo spessore
http://www.fantiniscianatico.it/
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Malte e procedure di montaggio
I sistemi “moderni” hanno bisogno di malte speciali per
l’allettamento e per gli intonaci (basso mod. elastico, isolanti), di
reti e pezzi speciali per mantenere stabili blocchi e rivestimenti.
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Oltre il laterizio!
Quindi si tappano gli alveoli con l’isolante: da un prodotto a pareti
sottili (U = 0,35-0,30) si passa ad un prodotto con trasmittanze fino
a 0,18 (W/mq K) su circa 45 cm intonaci compresi
Più è leggero e più l’isolante contribuisce in maniera non
trascurabile alla stabilità dei setti in laterizio del blocco.
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Murature monostrato in poroton
Si consideri
che la condutt.
dei gazbeton
dell’ordine di
0,10-015 W/m°C
Dalla brochure dei
prodotti Wienerberger
Nell’Europa del nord si trovano in vendita porizzati identificati
con codici 012, 011 009: il produttore intende la conduttività
equivalente del blocco (ma non basta, per U<0,2)
Dalla brochure dei prodotti Wienerberger
MODULO 2
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Isolamento all’esterno
È giocoforza aggiungere un isolante
Dalla brochure dei prodotti Wienerberger
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Sistemi a intonaco sottile su isolante
Sono sistemi di isolamento termico dall’esterno.
Possono consentire una completa chiusura dell’involucro (attenzione
ai nodi con balconi e gronde).
Sono costituiti da un materiale isolante vincolato ad un supporto
continuo mediante colle e ancoraggi meccanici, rivestiti da un sottile
strato di intonaco (0.5 mm) a base di resine con l’inserimento di una
rete in grado di assorbire le dilatazioni termiche.
I materiali utilizzati sono polistirene, lana di roccia, sughero,
fibroaggomerato di legno, ecc.
Una delle ultime innovazioni consiste nell’inserire grafite nei pannelli
di polistirene, in questo modo la conducibilità si riduce di circa il 10%.
Non vi sono “limiti” allo spessore di isolante.
Deve essere valutato adeguatamente l’ancoraggio.
L’esecuzione deve essere a perfetta regola d’arte.
È sempre consigliabile chiedere che il sistema sia certificato.
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Sistemi a intonaco sottile su isolante
Attenzioni progettuali ed
esecutive:
conducibilità specifica del
materiale utilizzato:
resistenza agli urti (grandine,
ecc.);
resistenza al vento;
planarità del supporto;
giustapposizione dei pannelli;
posizione della rete di armatura;
sistema di ancoraggio.
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Sistemi di facciate ventilate
La facciata ventilata consente:
•la realizzazione di un isolamento termico potenzialmente
continuo (att. balconi e gronde);
•la protezione dall'acqua meteorica;
•la traspirabilità della parete;
•la protezione dall’irraggiamento solare, sfruttando l’effetto
camino.
Sono costituite da una struttura metallica, ancorata alla
struttura principale dell’edificio e da un rivestimento che può
essere fatto con moltissimi materiali.
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Sistemi di facciate ventilate
Attenzione:
Sistema a giunto chiuso
MODULO 2
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ƒ
ai corti circuiti
ƒ
in condizioni estive
l’aspirazione non è
efficace oltre i due
piani (6 metri)
Sistema a giunto aperto
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MATERIALI DA COSTRUZIONE E CONDUCIBILITA` TERMICA