MERCOLEDì 8 LUGLIO ore 21.45
Parco Raggio - Pontenure (PC)
a cura di Sandro Nardi
Souvenir Srebrenica
Bosnia Erzegovina, 11 luglio 1995. Le truppe serbo-bosniache del
generale Ratko Mladic espugnano Srebrenica, enclave musulmana
tenuta sotto assedio per tre anni. Ne segue il più grave genocidio
compiuto in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale: in
pochi giorni più di 9000 uomini vengono trucidati e sepolti in fosse
comuni.
Souvenir Srebrenica è un film inchiesta sul genocidio bosniaco. Il
montaggio si compone del monologo teatrale di Roberta Biagiarelli,
che racconta l’inizio della guerra, la vita sotto assedio, le tappe
inesorabili della caduta e del massacro e di immagini d’archivio del
processo in corso al tribunale dell’Aja per la ex Jugoslavia, per
offrire un quadro storico puntuale degli eventi. Si aggiungono le storie dei sopravissuti alla
pulizia etnica che mostrano le vite di persone aggrappate al solo presente: un’umanità
impegnata nella ricostruzione di una città fantasma. Al tutto si mescolano i materiali di
repertorio: immagini inedite di Srebrenica sotto assedio, un video turistico sulla città preconflitto e video lettere dall’assedio.
Regia: Luca Rosini e Roberta Biagiarelli
Montaggio : Giusi Santoro
Genere: Documentario
Anno di produzione: 2007
MERCOLEDì 22 LUGLIO ore 21.45
Parco Raggio - Pontenure (PC)
a cura di Sandro Nardi
I luoghi immaginati.
L'Emilia-Romagna nel Cinema di Pupi Avati
Nel suo cinema Pupi Avati ha descritto, raccontato e reinventato l’Emilia-Romagna e i
suoi abitanti attraverso una personalissima cifra stilistica che ha offerto al pubblico
emozioni intime ed autentiche. I suoi film hanno attraversato questa regione
dall’Appennino al mare delineando il profilo presente e passato di una terra e delle sue
contraddizioni. A quarant’anni dal suo primo film, un viaggio in compagnia di Avati
attraverso quei paesaggi e quelle suggestioni che l’Emilia-Romagna ha saputo offrirgli
nel tentativo di descrivere quell’indissolubile legame fra l’uomo e la sua terra che ha
dato vita a film importanti, dal valore indiscusso.
Regia: Riccardo Marchesini
Anno di produzione: 2009
Durata: 75'
Tipologia: documentario
Genere: biografico/sociale
Paese: Italia
Produzione:Giostra Film
Formato di ripresa: DV Cam
Formato di proiezione: DV Cam, colore
MERCOLEDì 5 AGOSTO ore 21.45
Parco Raggio - Pontenure (PC)
a cura di Sandro Nardi
La saponificatrice
Vita di Leonarda Cianciulli
Lungometraggio documentario che ripercorre la storia di Leonarda
Cianciulli, detta appunto la Saponificatrice di Correggio, considerata
la prima serial killer italiana del '900; uccise tra il '39 e il '41 tre
donne, sostenendo poi di averne eliminati i resti tramite saponificazione e usandone
alcune parti per fare sapone, torte e biscotti. Questo celeberrimo caso di cronaca nera è
stato troppo spesso ricordato e riferito in modo distorto e fantasioso, sia sulla carta
stampata che in televisione; questo film, invece, ricostruisce quei tragici fatti sulla base di
atti del processo del 1946, documenti e immagini rare, e soprattutto testimonianze di
anziani personaggi loro malgrado coinvolti nella vicenda. Si può dire che si tratti del primo
audiovisivo in grado di restituire un quadro veritiero del caso.
Regia: Alessandro Quadretti
Genere: Documentario
Anno di produzione: 2008
DOMENICA 16 AGOSTO ore 21.30
Piazza Borgata Città – San Giovanni in Persiceto (BO)
a cura di Giusi Santoro
Sergov
di Danilo Caracciolo - Roberto Montanari
Documentario | italia | 2008 | DvCam | 27 min.
Sergio Govoni, in arte “Sergov”, per autodefinizione artigiano della
“pittura intarsiata” e non artista, ci racconta della propria esistenza
trascorsa in una famiglia di artigiani tra l’amorevole rapporto con
fratelli e genitori ed il lavoro in bottega. Ma anche la prigionia in
Germania in un campo di concentramento, l’amore per la montagna e
la consacrazione artistica in Germania. Per le strade di Bologna svela,
con una poesia ed una tenerezza inusuale, il disagio per un mondo in
cui non si riconosce più e della propria necessità di rintanarsi in
laboratorio dove trova finalmente la serenità.
FunGOD
di Filippo Lilloni - Sandro Nardi
Documentario | italia | 2006 | DvCam | 22 min.
Per gli antichi rivelatore di una divinità interiore, il fungo seleziona i suoi ammiratori, i suoi percorsi,
i suoi paesaggi, attivando una serie di regole, di credenze popolari e strategie. Lo fa in maniera
misteriosa, non concedendosi a chiunque.
I funghi attirano l’interesse di botanici, etnomicologi, saggi, materialisti, frequentatori di boschi,
cacciatori… un fascino che per qualcuno assume i caratteri di un’ossessione.
Il paesaggio è inteso come entità complessa, viva, in trasformazione. Le relazioni fra le parti, così
come la sua armonia interna ne determinano la qualità. La consapevolezza del suo valore nasce
dall’attenzione con cui lo si guarda. I tanti modi di andare per monti e boschi in cerca di funghi
sono altrettanti modi di rapportarsi al paesaggio, di leggerlo, amarlo, viverlo. Chi sono i cercatori di
funghi contemporanei? Cosa rappresenta per loro il fungo? Non è possibile generalizzare e per
questo è interessante l’indagine. Cos’è rimasto di antiche conoscenze, riservate un tempo ai soli
abitanti dei monti? Cosa significa andare a funghi per chi, come noi, si trova a cavallo tra premodernità, modernità e post-modernità? O per chi è emigrato e poi tornato a casa? Come guarda
il suo mondo un montanaro diventato imprenditore proprio grazie al fungo e al paesaggio che lo
determina? Il cinema documentario costituisce un metodo privilegiato di indagine. Lo sguardo
esercitato sarà il più possibile rotondo, attento ad un’ecologia del paesaggio.
Se il maiale muore poi rinasce
di Anna Battistella
Documentario | italia | 2008 | DvCam | 23 min.
Nel freddo dell’inverno della pianura padana si svolge ogni anno un
rito antico: l’uccisione del maiale. Da sempre momento centrale della
vita contadina, la lavorazione tradizionale del maiale sta
inesorabilmente scomparendo. Il documentario raccoglie la
testimonianza di questo evento: gesti e parole che vengono da
lontano e che continuano ad unire le generazioni, ma anche il
racconto del mondo che cambia, con Livio venuto dalla Romania per
seguire la moglie badante in Italia e le tradizioni si mescolano
nell’integrazione reale della condivisione.
Il tutto intorno ad un animale controverso e disprezzato che, attraverso un lungo e delicato
processo di trasformazione, rinasce ad una seconda vita come cibo per l’uomo.
MERCOLEDì 12 AGOSTO ore 21.45
spiaggia di RIMINI
a cura di CINEMATICA
L'amore che fugge
Costruito in un anno di lavoro, nell’agenzia matrimoniale di
Silvana e nel quotidiano dei nostri protagonisti, la docufiction
"L’amore che fugge" racconta un mondo fatto di “singles” che, con
mille contraddizioni, cercano una strada per il loro vivere
sentimentale. Racconta dei sentimenti, dell’amore, della passione e della difficoltà sempre più
profonda di riconoscere queste emozioni. Oscillando fra momenti di inevitabile sconforto e grande
energia, racconta che la vita sentimentale è anche un gioco e che l’amore è un rito in cui inventare
sempre nuove regole.
regia: Maria Martinelli
formato: DVCam
durata: 91'
anno: 2006
MERCOLEDì 17 AGOSTO ore 21.45
spiaggia di RIMINI
a cura di CINEMATICA
Megalopolis
TOKYO fa parte della regione del Kanto che con 35 milioni di
abitanti costituisce la regione urbana più ampia e più
integrata del mondo.
Sullo sfondo della città che appare come un circuito
elettronico fluorescente, illuminato da neon e attraversato da
un groviglio vertiginoso di linee di subways e di milioni di
corpi che si muovono in ogni direzione, si alternano storie di
quotidiana solitudine.
La storia di un homeless di sessant’anni, che dopo aver perso il lavoro nel momento dello scoppio
della Grande Bolla giapponese negli anni novanta va a vivere in una tenda in un parco a Shinjuku,
si alterna a quella di una coppia di giovani, occasionali frequentatori di un Love Hotel e tipiche
figure di adolescenti giapponesi che hanno paura di crescere.
Tre ragazze di Angeleek, uno dei gruppi di teen ager che frequentano il quartiere di Shibuya,
raccontano le loro scorribande “trasgressive” mentre nella megalopoli si muove spaesata la figura
inquieta di un giovane che ha tentato il suicidio e creato un sito come quelli tristemente celebri in
Giappone su cui si ritrovano, come in una specie di club, aspiranti suicidi collettivi.
REGIA:
FRANCESCO CONVERSANO, NENE GRIGNAFFINI
PRODUZIONE:
RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA - RETE TRE
DESTINAZIONE:
RAI TRE
FORMATO:
DVCAM - MASTER DISPONIBILE IN VIDEO DIGITAL BETACAM
DURATA:
50'
ANNO:
2007
MERCOLEDì 23 AGOSTO ore 21.45
spiaggia di RIMINI
a cura di CINEMATICA
La vita come viaggio aziendale
Il film è su quella grande illusione che è il viaggio turistico. Uno lavora
ad esempio in un'azienda, e per i migliori dipendenti ogni anno c'è
come premio un viaggio di gruppo in uno di quei luoghi rinomati come
luoghi turistici.Un tempo, per chi si era comportato bene per tutta la
vita, aveva lavorato a dovere e aveva sperato, c'era nell'aldilà il
paradiso, come viaggio definitivo; del quale non si avevano notizie
certe, ma era garantito si stesse bene, rilassati, senza pensieri, senza
l'assillo della sveglia al mattino, in mezzo a una musica perpetua di
sottofondo e al benessere.Oggi al suo posto c'è Acapulco, i Caraibi
eccetera eccetera, gli hotel internazionali di lusso, le spiagge dei
tropici, le palme, o il safari in Africa, Hollywood, Parigi eccetera; i
paradisi si sono moltiplicati, si sono anche un po' indeboliti, però sono
a portata di mano, ci si può andare ogni anno, per 5 o 6 giorni, anche in pieno inverno.E in questo
film si segue la vita lavorativa di due rappresentati di commercio, il signor Silvano Bignozzi e il
signor Lino Toselli, e i viaggi premio che per 30 anni, ogni anno o quasi, fanno assieme agli altri
venditori che hanno venduto di più. E si vede in dettaglio come sono fatti questi paradisi a portata
di mano, l'alimentazione tipica, gli spettacoli, l'apparenza del lusso, gli spostamenti in torpedone, le
spiagge sotto il solleone, i souvenir eccetera, tutto secondo norma perchè sembri sempre il
paradiso o qualcosa di simile; che però se uno ci si dovesse fermare per sempre, forse alla fine si
sta meglio a casa.
Regia: Paolo Muran
Anno di produzione: 2006
Durata: 83'
Tipologia: documentario
Genere: biografico/sociale
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2009