ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. PASTORI” BRESCIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. BT
INDIRIZZO: Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale
ARTICOLAZIONE: Gestione dell’ambiente e del territorio
ELABORATO nella seduta del 15 Maggio 2015
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
DOCENTE
CONTINUITÀ
3
4
INS. TECNICO-PRATICO
5
3
Religione
Prof. Civettini Stefano
X
X
X
Italiano
Prof. Zanoni Paolo
X
X
X
Storia
Prof. Zanoni Paolo
X
X
X
Lingua stran. (Ingl.)
Prof.ssa Silini Liviana
X
X
X
Matematica
Prof.ssa Cinelli Beatrice
X
X
X
Trasform dei prodotti
Prof.ssa Usberti Patrizia
X
X
X
Prof.ssa Zaniboni Franca
Economia, Estimo
Prof. Bonaspetti Alberto
X
Prof.ssa Arena Pamela
Produzioni Animali
Prof. Bonardi Angelo
X
X
X
Prof. Prati Giuseppe
Produzioni Vegetali
Prof. Tumminello Giuseppe
X
X
X
Prof. Prati Giuseppe
Genio Rurale
Prof.ssa Fogazzi Paola
X
Prof. Prati Giuseppe
X
Prof. Costa Pierangelo
Gest. Ambiente e terr. Prof.ssa Spano Antonella
Gest. Ambiente e terr. Prof.ssa Spano Antonella
CONTINUITÀ
4
Prof. Prati Giuseppe
Scienze Motorie
Prof.ssa Vicini Ofelia
X
X
X
Ins. Sostegno
Prof.ssa Stagnari Paola
X
X
X
ALUNNI
01
Baronio
Elisa
11
Gorini
Alessia
02
Boccuti
Luca
12
Inselvini
Paola
03
Buffoli
Greta
13
Mattanza
Lucrezia
04
Cammarata
Davide
14
Ongaro
Martino
05
Cavagnini
Erica
15
Quarantini
Luca
06
Chiari
Camilla
16
Rivetta
Natascia
07
Di Lena
Giulia
17
Sacco
Elisa
08
Duina
Mariachiara
18
Seghezzi
Elena
09
Frassine
Roberto
19
Tosoni
Daniele
10
Gambarri
Alessia
20
Vencato
Alice
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5
PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:


ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive,
trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;
interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo
agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.
In particolare, è in grado di:

collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,
applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il
corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;
controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti
contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di
convenienza;


esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone
di rischio;

collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali;

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza
e tracciabilità.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati
in termini di competenze.
1.
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2.
Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3.
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.
4.
Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi
produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5.
Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto
ambientale.
6.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate.
7.
Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.
8.
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
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OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi culturali
1 Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di
vista, le diverse realtà in modo
da poter formulare giudizi ed
operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole
2 Esprimersi in modo preciso ed
efficace e comprendere significati ed implicazioni dei messaggi altrui
3 Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni
professionali nuove, attuando
processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine all'autoapprendimento
4
5
Obiettivi trasversali
Obiettivi comportamentali
Esprimersi efficacemente in
forma sia scritta che orale,
utilizzando anche appropriati
linguaggi tecnici
Graduale superamento della
visione egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto
del punto di vista e dei diritti
altrui e li rispetti
Disponibilità al dialogo e al
riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto
Analizzare ed interpretare
testi e documenti di diversa
natura
Effettuare scelte e prendere
decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni
Autocontrollo fisico ed emozionale
Organizzare il proprio sapere in modo interdisciplinare
applicandolo ai diversi contesti
Esprimere giudizi adeguatamente motivati
Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in gruppo
Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso
la consapevolezza delle conseguenze del proprio operato
sia per sé che per la collettività
Elaborare dati ed analizzare
situazioni ed esperienze in
modo efficace per favorire
processi decisionali
6
Nell’articolazione “Gestione dell’Ambiente e del Territorio” vengono approfondite le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale.
Discipline specifiche
Articolazioni “Gestione dell’ambiente e del territorio”
Discipline
III
IV
V
Produzioni animali
3
3
2
Complementi di matematica
1
1
Produzioni vegetali
5
4
4
Trasformazione dei prodotti
2
2
2
Economia, estimo, marketing e legislazione
2
3
3
Genio rurale
2
2
2
Gestione dell’ambiente e del territorio
Biotecnologie agrarie
4
2
2
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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO
Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti
di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla
Tab. A allegata al D.M. 42/2007
La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno
tre dei seguenti descrittori:
1.
Regolarità della frequenza
2.
Impegno, interesse e partecipazione;
3.
Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività aggiuntive certificate dalla scuola)
4.
Crediti formativi certificati da Enti esterni;
5.
Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del
secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento
dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è rappresentata dalla
possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di periodi di studio e di lavoro.
La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi:
Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori aziendali)
Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze)
Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei prodotti, delle fasi di
compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e aria).
CLIL
In applicazione del regolamento per il riordino degli Istituti Tecnici, il Collegio Docenti ha individuato la disciplina non linguistica del Quinto Anno con insegnamento CLIL: “Esercitazioni in
azienda agraria”.
La classe ha effettuato 8 ore di codocenza con insegnante madrelingua, vertenti su tre moduli formativi relativi ai tre settori dell’Azienda Agraria: Vigneto, Serra e Stalla.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è costituita da 20 alunni: 6 maschi e 14 femmine. Tutti provengono dalla IV D dell’
anno precedente, tranne un allievo ripetente. Per una ragazza è stato attivato un P.E.I. mentre un altro è un D.S.A. La classe ha potuto beneficiare di una discreta stabilità del corpo docente, tranne per le seguenti discipline: economia ed estimo, genio rurale e ambiente e territorio.
Esiste in VBt un gruppo motivato, interessato, seriamente impegnato che è stato di aiuto e di
stimolo all’ attività didattica ed ha raggiunto buoni e talvolta ottimi risultati. Ne esiste un altro
che ha studiato in modo discontinuo e superficiale, che si è comportato in modo arrogante e
provocatorio, che ha creato un clima poco favorevole al sereno svolgimento delle lezioni.
Quest’ultimo gruppo non ha esitato a reagire duramente alle legittime rimostranze degli insegnanti, a difendere situazioni indifendibili, considerandole un proprio diritto. Diversi allievi
hanno totalizzato un elevato numero di assenze e usufruito di numerosi permessi di uscita
anticipata ( spesso con pretesti discutibili ) o di entrata in ritardo, secondo le convenienze del
momento ( per esempio evitare verifiche programmate da tempo ).
Il profitto complessivo della classe non è pertanto sufficiente in tutte le discipline. Permangono, per alcuni allievi, lacune e carenze legate ad una preparazione improvvisata.
La classe ha partecipato a convegni relativi al cromo esavalente e alla gestione del verde urbano e ad attività di orientamento relativo alla scelta universitaria.
Una visita di istruzione a Parigi è stata effettuata agli inizi di marzo. Gli allievi hanno visitato il
Louvre, il Museo d’Orsay, il Beaubourg e la nuova Fondazione Louis Vuitton. Ad integrazione
del programma di storia ( e non solo ) è stata illustrata la sistemazione urbanistica di Haussmann risalente al Secondo Impero. Il Bois de Boulogne ha consentito al professor Bonaspetti di presentare le specie vegetali del parco. Gli allievi hanno inoltre imparato ad usare la
rete metropolitana.
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RELAZIONI DEI SINGOLI DOCENTI
RELIGIONE
DOCENTE: Prof. Stefano Civettini
La classe risulta costituita da 12 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e
concordati sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi
nell'ambito della morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Un contesto di particolare importanza, per i continui riferimenti, è stato quello relative alla persona nella società,
alla famiglia, al Concilio Vaticano II e alla dottrina sociale della Chiesa .
Nel complesso posso affermare che la maggior parte degli alunni ha saputo cogliere la valenza culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di
tematiche che sono state proposte. Durante l'anno scolastico sono stati in grado di lavorare
in modo costante e autonomo. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base
della partecipazione in classe e su un lavoro di approfondimento scritto di un tema trattato.
Il profitto raggiunto nel complesso è discreto e per alcuni alunni ottimo.
OBIETTIVI PREFISSATI
L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca, vuole contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le
decisioni, ma perché offre elementi per scelte consapevoli e responsabili.
Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine
hanno cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi.
Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si
traducano in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire.
CONTENUTI
PROGRAMMA SVOLTO PER MODULI DI UNITÀ DIDATTICHE
Specifico della morale Cristiana
L'etica della Vita
L'etica delle Relazioni
L'etica della Solidarietà
La Dottrina sociale della Chiesa
Concilio vaticano II
Approfonditi i seguenti temi: tolleranza religiosa, paternità responsabile, corruzione, gio
vani e futuro.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i
contenuti e di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni
punti di collegamento tra l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà.
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA - STORIA
DOCENTE: Prof. Paolo Zanoni
Il programma di Italiano verte su tre grandi unità didattiche:
-
Il Decadentismo con particolare riferimento a Baudelaire, Wilde, Huysmans, Pascoli,
D'Annunzio, Svevo e Pirandello.
Il Verismo con particolare riferimento a Giovanni Verga.
Il Romanticismo con particolare riferimento a Leopardi.
Si è preferito iniziare con il Novecento, sia per non sacrificare questo secolo negli ultimi mesi
(dalla minor resa didattica) sia perché, leggendo gli autori contemporanei, è stato possibile
anticipare tematiche già presenti nel XIX secolo, mostrandone l'evoluzione.
Il programma di Storia, analogamente, verte su alcune grandi unità didattiche:
Il Risorgimento con la sua genesi nella rivoluzione francese e nel periodo napoleonico
Carlo Marx e la storia del Socialismo e del Comunismo con particolare riferimento a quello italiano
I governi di Agostino Depretis
I Governi di Francesco Crispi
Gli anni novanta del XIX secolo e il dilemma tra democrazia e autoritarismo
(governi Crispi, Giolitti, Pelloux, Di Rudini)
I rapporti tra Stato e Chiesa dal “Sillabo” ai nostri giorni
Il periodo giolittiano
La prima guerra mondiale e le paci che seguirono
L’Italia del primo dopoguerra e il Fascismo
La Germania del primo dopoguerra e il Nazismo
Le cause della seconda guerra mondiale e la guerra fredda
Il 1956
L’Italia e il mondo nel secondo dopoguerra con particolare riferimento agli anni 70
La necessità di tornare su molti argomenti e l’esiguità del tempo a disposizione non
hanno consentito di svolgere un programma più ampio. Grande uso è stato fatto
dell’insegnamento differenziato, per stimolare i più capaci e motivati e per aiutare i più fragili.
Per attribuire la sufficienza si è tenuto conto non solo dell'aspetto contenutistico, ma
anche di una certa correttezza formale. Per quanto attiene le abilità e le competenze si fa riferimento a quanto deliberato nella riunione di dipartimento di settembre.
Due verifiche hanno richiesto l'analisi di una pagina de "La coscienza di Zeno" e de "I
Malavoglia", un’altra ha riguardato un dramma o un romanzo a scelta di Luigi Pirandello,
un’altra verteva su una simulazione di prima prova, un’altra su un testo del Decadentismo
europeo scelto dagli allievi tra: “À rebours” di Huysmans, “Il piacere” di D’Annunzio e “Il ritratto di Dorian Gray” o “De profundis” di Wilde e un’altra ancora sulle “ Operette morali “ di Giacomo Leopardi.
Non è stato possibile affrontare lo studio del "Paradiso" dantesco perché le premesse
filosofiche, storiche e filologiche necessarie si sono rivelate troppo complesse per la classe.
A Dante, d’altra parte, è stato dedicato ampio spazio in terza e quarta.
Spesso sono stati fatti riferimenti alle arti figurative sia nel programma di Italiano, sia
nel programma di Storia . E’ stato adottato (per tutto il triennio) il testo di Paola Bersi e Carlo
Ricci “Proposte di storia dell’arte”.
Una visita di istruzione al museo Guggenheim, effettuata due anni fa, ha permesso di
avvicinare gli allievi all’arte moderna e contemporanea.
Nel corrente anno si è svolto un viaggio di istruzione a Parigi nel corso del quale gli allievi hanno visitato: il Louvre, il Musée d’Orsay , il Boubourg. Ciò ha fatto sì che la classe si
rapportasse direttamente con il Rinascimento Italiano, con l’arte francese del XIX sec., con
l’arte moderna e contemporanea e con la struttura urbanistica della città realizzata dal Barone Hausmann negli anni del Secondo Impero.
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Il Bois de Boulogne ha permesso al prof. Bonaspetti di tenere una lezione di carattere
agronomico e botanico. Alcuni ragazzi hanno visitato, con chi scrive, la Fondazione Louis
Vuitton realizzata dall’architetto Frank Ghery con l’annessa collezione di arte contemporanea.
Gli studenti hanno anche imparato ad usare con disinvoltura la rete metropolitana.
Molti hanno partecipato con grande interesse alle lezioni, mentre alcuni si sono impegnati poco o male.
Lo scritto presenta in pochi casi scorrettezze formali, scarso approfondimento e difficoltà logiche . Si è fatto largo uso di fotocopie ed appunti da affiancare ai libri di testo.
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
-
-
-
-
-
ITALO SVEVO
Lettura integrale de "La coscienza di Zeno" e cenni a Freud e alla Psicoanalisi.
La vita, gli altri due romanzi ( “ Una vita “, “ Senilità “ ) e il flusso di coscienza. Cenni a
James Joyce.
LUIGI PIRANDELLO
La poetica e la vita.
Cenni al saggio sull' "Umorismo" e ad alcune opere teatrali e non .
Lettura integrale di uno tra i seguenti drammi a scelta: “Così è (se vi pare)”, “Enrico IV”,
“Sei personaggi in cerca d’autore”, “Trovarsi”, “Il berretto a sonagli” oppure del romanzo
"Il fu Mattia Pascal".
Il teatro dell’assurdo.
IL DECADENTISMO
Indicazioni generali.
Charles Baudelaire e lettura delle seguenti poesie tratte da "I fiori del male": “Al lettore”,
"Spleen", "Albatros", "Il veleno", "Vampiro", “Elevazione”, “Corrispondenze”.
Lettura integrale di un testo a scelta del Decadentismo europeo: “Il ritratto di Dorian
Gray”, “A rebours”, “De profundis”.
GIOVANNI PASCOLI
Vita e poetica.
Lettura, analisi e commento di: "Assiuolo", "Novembre", "Arano", "Lavandare", “Il gelsomino notturno”, "Temporale".
-
GABRIELE D' ANNUNZIO
Vita e poetica.
Il teatro di D'Annunzio: caratteristiche e genesi.
Lettura, analisi e commento di: "La pioggia nel pineto" (da "Alcyone”).
Il "Notturno".
Il mare in D’Annunzio, in Montale, in Verga.
-
POSITIVISMO VERISMO E NATURALISMO
Introduzione al Positivismo e al Verismo.
L’affaire Dreyfus e “ I protocolli dei savi di Sion “.
Differenze tra Verismo e Naturalismo.
-
GIOVANNI VERGA
La poetica, lo stile, la lingua, le opere preveriste e la conversione al Verismo.
Lettura integrale de "I Malavoglia" e della novella “Libertà”.
-
IL ROMANTICISMO e la QUERELLE CLASSICO – ROMANTICA
Introduzione al Romanticismo.
“La lettera semiseria di Grisostomo” di Giovanni Berchet.
Romanticismo nordico e Romanticismo italiano.
Poesia ingenua e Poesia sentimentale.
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-
GIACOMO LEOPARDI
Vita, pensiero e poetica.
Lettura, analisi e commento di: "Il dialogo della Natura e di un Islandese", “Dialogo di Tristano e di un amico”, “Dialogo di Plotino e di Porfirio”, ”Il cantico del gallo silvestre”, “Il dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere” da "Le operette morali", "La ginestra”e “ L’infinito”.
STORIA
-
-
Le ultime fasi della rivoluzione francese: dal 1793 al 1795;
Napoleone Bonaparte dal 1796 al 1815. Suo ruolo determinante nella formazione del
senso nazionale italiano;
Il Congresso di Vienna;
La Costituzione spagnola del 1812 e i moti spagnoli del 1820;
Massoneria, Carboneria, Gioberti, Balbo, Cattaneo (cenni anche al “Nuovo Politecnico” di
Elio Vittorini) e Mazzini;
La dottrina Monroe (cenni alla crisi di Cuba dopo il 1959 e alla fine del Governo Allende
in Cile nel 1973);
Le rivoluzioni europee del 1848;
Carlo Marx dal punto di vista filosofico, economico e politico. “ Il Manifesto “;
Cenni alla storia del Socialismo e del Comunismo( con particolare riferimento a quello italiano) da “ Il Manifesto “ al 1991:
 Socialismo scientifico e socialismo utopistico
 La Prima Internazionale del 1864- 1876 e il dissenso tra Marx e Bakunin
 La Comune di Parigi
 La rivoluzione russa del 1917, la Terza Internazionale del 1919,
l’industrializzazione forzata di Stalin
 Il congresso di Livorno del 1921 e la nascita del P.C.I.
 Il P.C.I. durante il Fascismo.
 Le elezioni del 2 giugno 1946
 Le elezioni del 18 aprile 1948
 Il XX Congresso del P.C.U.S. e l’intervento sovietico a Budapest nel 1956: loro ripercussioni sulla politica italiana
 Nascita dei Governi di Centro Sinistra nel 1962
 L’intervento sovietico in Cecoslovacchia e lo “ strappo “ da Mosca di Enrico
Berlinguer
 Caduta dell’U.R.S.S. nel 1991 e la svolta della Bolognina
La prima guerra di indipendenza (cenni alle X giornate di Brescia);
Le leggi Siccardi, il Connubio e Cavour;
Destra e Sinistra nell’Ottocento italiano, il trasformismo;
La guerra di Crimea e l’alleanza franco-piemontese;
La seconda guerra di indipendenza;
La spedizione dei Mille (cenni alla novella “Libertà” di Giovanni Verga e a “Il gattopardo”
di Tomasi di Lampedusa);
Problemi dell’Italia postunitaria e il fenomeno del brigantaggio;
I rapporti tra Stato italiano e Stato pontificio:
 Aspromonte del 1862
 Il “ Sillabo “ del 1864
 Convenzione di settembre del 1864
 Mentana del 1867
 La breccia di porta Pia del 1870
 La legge delle Guarentigie del 1871
 Il” Non expedit”del 1874
 La “Rerum Novarum”del 1891
 Le elezioni del 1904,
 Il suffragio universale maschile del 1912
 Il Patto Gentiloni del 1913
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




La nascita del partito popolare nel 1919
I Patti Lateranensi e il Concordato del 1929
Chiesa e Fascismo
Chiesa e nuovo Stato democratico
Elezioni del 2 giugno del 1946 e del 18 aprile del 1948 ( di cui si già parlato in
una voce precedente) e scomunica del social- comunismo da parte di Pio XII
 Atteggiamento di Alcide De Gasperi nei confronti della Chiesa e la “ Legge
truffa “ del 1953
 Gli eventi del 1956 ( carri armati sovietici a Budapest e condanna del P.S.I. )
di cui si è già parlato in una voce precedente
 La “ Pacem in terris “ di Giovanni XXIII del 1962
 I due referendum su divorzio e aborto del 1974 e del 1981
 La “Centesimus Annus”
 I nuovi contrasti
- La Sinistra al governo: Agostino Depretis;
- La Guerra Franco-Prussiana, la nascita del secondo Reich e la Comune di Parigi;
- Il Congresso di Berlino;
- Il colonialismo italiano;
- L’Italia negli ultimi dieci anni del diciannovesimo secolo (Giolitti, Crispi e l’ ostruzionismo
contro le sue leggi liberticide, la repressione di Bava Beccaris, Sidney Sonnino , il regicidio e il Governo Zanardelli ).
- I governi Giolitti precedenti il primo conflitto mondiale (il laissez faire);
- Cause della prima guerra mondiale;
- La prima guerra mondiale;
- Dilemma italiano tra interventismo e neutralismo;
- La pace di Parigi e i suoi trattati;
- La situazione in Germania nel primo dopoguerra e la Repubblica di Weimar; espressionismo tedesco e Bauhaus; crisi del 1929 e New Deal.
- I Protocolli dei Savi di Sion;
- Atteggiamento ambiguo della Gran Bretagna tra Arabi ed Ebrei;
- La situazione italiana nel primo dopoguerra;
- Il Fascismo dal 1922 al 1939;
- Il Nazismo fino al 1939;
- Le cause de secondo conflitto mondiale;
- Il periodo 10 luglio1943 – 25 aprile 1945 in Italia
- Italia nel primo dopoguerra
- Yalta e Postdam;
- La guerra fredda;
- Il XX Congresso del P.C.U.S., i fatti di Budapest del 1956 e di Praga del 1968;
- La questione di Suez nel 1956: fine del colonialismo inglese e francese;
- Gli anni ’70 in Italia.
Quando è stato necessario e possibile si è fatto riferimento ad episodi e personaggi
della storia successiva alla seconda guerra mondiale. Per esempio il dilemma tra democratizzazione ed autoritarismo nell’ ultimo decennio dell’ Ottocento ha richiamato per analogia”l’autunno caldo” del 1969 e la “Strategia della tensione”.
I fatti della cronaca hanno consentito di approfondire temi della storia contemporanea.
Talvolta gli argomenti sono stati svolti in modo sistematico, altre volte si è proceduto per brevi cenni.
Un giorno alla settimana è stato dedicato alla lettura di due quotidiani: "Bresciaoggi" e
"Il Corriere della Sera". Gli allievi hanno mostrato grande interesse.
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LINGUA STRANIERA (INGLESE)
DOCENTE: Prof.ssa Liviana Silini
OBIETTIVI PREFISSATI
L’insegnamento della lingua straniera e’ volto ai seguenti obiettivi:
o Comprensione globale e analitica di messaggi orali di carattere generale e settoriale
o Comprensione globale e analitica di testi scritti su argomenti vari, di carattere generale e
relativi al settore di specializzazione
o Produzione efficace e appropriata di messaggi orali e scritti su argomenti di vita quotidiana, di interesse generale e su argomenti specifici inerenti alla microlingua
o Inferenza del significato di elementi non noti di un testo sulla base delle informazioni ricavabili dal contesto
CONTENUTI
L’acquisizione di strutture grammaticali si è necessariamente inserita nel più ampio contesto
comunicativo, al fine di espandere l’orizzonte linguistico e culturale degli studenti. Particolare
rilevanza e’ stata data all’insegnamento ed all’acquisizione, da parte degli studenti, del lessico specifico dell’indirizzo di studi. Tale acquisizione ha permesso una conoscenza sufficientemente approfondita della microlingua e del suo uso in contesto comunicativo. Non si e’ tralasciata l’attività interdisciplinare, volta all’acquisizione della capacità di operare collegamenti
con altre discipline.
MICROLINGUA
Food (healthy food)
Soil and Farm Management
MEZZI E STRUMENTI
Metodologia:
-Per il conseguimento degli obiettivi si è privilegiato la lezione frontale dell’insegnante e attività di gruppo.
-Presentazione del materiale linguistico attraverso dialoghi e letture, seguendo le seguenti
fasi: presentazione e comprensione, esercitazione delle funzioni linguistiche e delle componenti grammaticali e lessicali presenti, reimpiego guidato e autonomo in altro contesto, infine
l’approfondimento.
Supporti didattici:
- G li alunni sono stati stimolati, parallelamente allo svolgimento del programma, all’utilizzo
del libro di testo,con indicazioni di lettura sugli argomenti esaminati (anche a scopo di facilitare la costruzione di percorsi individuali interdisciplinari) Il principale mezzo utilizzato per lo
svolgimento dell’attività’ didattica e’ stato il libro di testo “Into Science”.
STRUMENTI DI VERIFICA:
Gli strumenti usati per la valutazione dei singoli alunni sono state sia le verifiche scritte (interpretazione e comprensione dei brani, produzione personale) sia verifiche orali (interrogazioni frontali lunghe e brevi, colloqui).
Nella valutazione sia delle prove scritte che delle interrogazioni sono stati adottati i seguenti
criteri:
-quantità e correttezza delle informazioni;
-acquisizione di una conoscenza e padronanza sempre più corretta e sicura della lingua parlata e scritta;
-capacità di saper organizzare le conoscenze in modo organico e sintatticamente corretto ;
-capacità di rielaborazione personale;
-proprietà lessicale.
Per l’attribuzione dei voti ci si è attenuti ai criteri di valutazione, come stabiliti dal Collegio docenti e dalle riunioni di dipartimento, tenendo conto della situazione di partenza dei singoli
alunni, dei risultati conseguiti e dei progressi realizzati.
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ATTIVITA’ DI RECUPERO. Durante l'anno è stato utilizzato ogni momento dell’attività didattica per consentire agli allievi di colmare le carenze individuate e per approfondire gli elementi già acquisiti. Le strategie utilizzate in itinere si sono concretizzate in interventi di ricognizione di argomenti svolti in precedenza, in una più adeguata puntualizzazione del metodo
di studio e in ulteriori verifiche delle capacità dell’uso della lingua e di quelle critiche e di approfondimento. A tali attività hanno fatto seguito verifiche scritte e orali.
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MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa Cinelli Beatrice
CONTENUTI
Gli argomenti svolti durante l’intero anno scolastico sono:
per l’Analisi Infinitesimale :
 L’ integrale indefinito : primitive di una funzione, continuità e integrabilità, proprietà
degli integrali indefiniti, integrali immediati, integrali per decomposizione, integrali delle funzioni composte , integrazione delle funzioni razionali fratte con il metodo dei coefficienti indeterminati.
 L’integrale definito : definizione, proprietà, formula per il calcolo, calcolo di una regione finita di piano e di una regione di piano compresa tra due curve.
per la Statistica descrittiva :
 Riesame e approfondimento delle problematiche relative all’analisi dei dati statistici:
distribuzioni statistiche, istogramma delle frequenze.
 Gli indici di sintesi: medie algebriche e medie di posizione, proprietà e relazioni; calcolo delle medie per distribuzioni semplici, ponderate e per classi.
 Gli indici di variabilità: campo di variazione, scarto semplice medio, varianza, scarto
quadratico medio, formula pratica per il calcolo della varianza, coefficiente di variazione.
 L’interpolazione statistica e la regressione lineare: diagrammi a dispersione, metodo
dei minimi quadrati, rette di regressione di y rispetto ad x e di x rispetto ad y, il coefficiente di correlazione lineare di Bravais-Pearson.
 La regressione quadratica e la regressione esponenziale.
Per il Calcolo combinatorio :
 Le permutazioni semplici
 Le disposizioni semplici e con ripetizione
 Le combinazioni semplici
Per la Probabilità :
 Eventi e spazio degli eventi: eventi certi, impossibili, casuali; eventi singoli e ripetibili,
eventi compatibili ed incompatibili; eventi dipendenti e indipendenti.
 Definizione di probabilità : definizione classica, statistica, soggettivista; probabilità e
frequenza; legge empirica del caso.
 Teoremi fondamentali della teoria della probabilità : teorema della probabilità contraria, teorema della probabilità totale (per eventi compatibili e incompatibili), teorema
della probabilità condizionata, teorema della probabilità composta (per eventi dipendenti e indipendenti), teorema di Bayes.
 Distribuzioni di probabilità: variabili aleatorie discrete e continue, distribuzioni di probabilità per variabili discrete, funzione di ripartizione, distribuzioni tipiche di probabilità
per variabili discrete: la distribuzione uniforme, il problema delle prove ripetute, teorema di Bernoulli e distribuzione binomiale, la distribuzione di Poisson.
 Distribuzioni di probabilità per variabili aleatorie continue : funzione densità di probabilità, funzione di ripartizione, distribuzione normale, funzione normale standardizzata.
Per la Statistica Inferenziale :
 Campione casuale: campione bernoulliano o campione in blocco.
 Variabile campionaria, stimatore: media campionaria, frequenza campionaria e
differenza fra le medie, stimatore corretto, efficiente, consistente.
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 Distinzione tra stima puntuale e la stima per intervallo di confidenza
COMPETENZE RAGGIUNTE
1. utilizzare i metodi e gli strumenti dell’analisi matematica
2. utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
3. utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni
4. utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati
5. correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITA’ RAGGIUNTE
1. Saper applicare i teoremi e le regole di integrazione ad integrali immediati e di funzioni composte; saper applicare i vari metodi di integrazione.
2. Conoscere il significato geometrico dell’integrale definito ed utilizzarlo per il calcolo di
aree e volumi .
3. Utilizzare metodi statistici per l’analisi di tabelle di dati.
4. Riconoscere i raggruppamenti tipici del calcolo combinatorio e saper utilizzare le relative formule.
5. Conoscere i vari tipi di probabilità e saper utilizzare e applicare le relative formule e i
teoremi della probabilità totale, composta e condizionata; saper applica re il teorema
di Bayes.
6. Saper definire le funzioni di distribuzione di probabilità discrete e continue per costruire modelli matematici di situazioni reali.
7. Conoscere e utilizzare le principali tecniche di campionamento determinando i valori
di sintesi e di stima.
METODI
Per raggiungere le finalità suddette nella classe quinta si sono utilizzate alcune situazioni di
apprendimento, quali la lezione frontale, soprattutto nella fase di razionalizzazione e formalizzazione dei concetti, ma anche la lezione dialogata cercando di coinvolgere gli allievi a
formulare ipotesi di soluzione dei problemi proposti.
MEZZI E STRUMENTI
Per i contenuti di analisi si è utilizzato il testo della classe quarta: Dodero-Baroncini-Manfredi,
“Lineamenti di matematica” vol.B, ed.Ghisetti e Corvi.
Per i contenuti di statistica e probabilità si è utilizzato il testo in adozione: Bergamini-Trifone,
“Probabilità e statistica descrittiva” mod
, ed. Zanichelli.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Nel corso del primo quadrimestre sono state effettuate quattro prove scritte e una prova orale, mentre nel secondo quadrimestre sono state effettuate quattro prove scritte e una o due
prove orali. Le prove scritte del secondo quadrimestre comprendono una simulazioni della
Terza prova che è stata programmata e svolta nel mese di maggio.
Per la valutazione delle verifiche si è tenuto conto essenzialmente dei seguenti aspetti:
conoscenza dei contenuti, delle procedure, delle regole
capacità di esporre i contenuti con un linguaggio corretto e preciso e rigore formale
capacità di applicare le regole e le procedure e organizzare le conoscenze
padronanza del calcolo
capacità di elaborare in modo critico i contenuti
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La scala dei voti utilizzata è quella deliberata dal Collegio Docenti che va dall’ 1 al 10. In
particolare il voto 10 è stato assegnato in presenza di una completa conoscenza di argomenti che richiedono particolari abilità.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La partecipazione al dialogo educativo e l’interesse verso la disciplina sono stati modesti nel
corso dell’anno scolastico: solo un esiguo numero di allievi si è distinto per la serietà e
l’impegno costante. Il profitto medio della classe è comunque sufficiente e gli obiettivi si possono ritenere nel complesso raggiunti.
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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
DOCENTE: Prof. ssa Antonella Spano
Insegnanti Tecnici Pratici: Prof.ri Pierangelo Costa e Giuseppe Prati
OBIETTIVI PREFISSATI
Conoscere le problematiche legate ai rapporti agricoltura-ambiente;
Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili;
Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle
attività agricole integrate;
Saper rilevare la capacità d’uso di un suolo e programmare idonei interventi in difesa
dell’ambiente;
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;
Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
CONTENUTI
Caratteristiche dell’ambiente del territorio e del paesaggio (ecosistemi naturali e
sue regole, biomi, habitat e nicchia ecologica, Direttiva Habitat 92/43/CEE e Rete Natura 2000, Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 e D. Lgs.157/2006, Piano
paesistico Regione Lombardia, landscape ecology, agroecosistema e fattori della
produzione)
Risorse e problemi ambientali (acqua: water footprint e gestione sostenibile
dell'acqua in agricoltura, inquinamento dell'acqua, OD, BOD, BOD5 e COD, eutrofizzazione; aria: effetto serra e gas climalteranti, Protocollo di Kyoto, Carbon footprint,
inquinamento atmosferico su piccola scala, piogge acide, gas climalteranti di origine
agricola; suolo: degrado, sequestro del carbonio atmosferico, agricoltura “blu”, gestione dei rifiuti, D. Lgs 152/2006, codice CER, ciclo dei rifiuti, dichiarazioni ambientali
di prodotto, biogas; biodiversità e sua tutela, Decisione 1600/2002/CE)
Pedologia (definizione, proprietà fisiche, fattori pedogenetici e pedogenesi, suolo naturale e agrario, classificazione dei suoli secondo la Soil Taxonomy)
Paesaggistica e classificazione dei territori (cenni sulla carta pedologica; territorio
e suoi aspetti climatici, Land suitability, Land capability classification, cenni sul verde
urbano e sua progettazione, cenni di dissesto idrogeologico e di ingegneria naturalistica, cenni sulle energie rinnovabili)
Valutazioni ambientali (VIA, VAS, AIA, VINCA)
Sostenibilità (agricoltura sostenibile: integrata, biologica e biodinamica)
Enti e istituzioni per la tutela dell'ambiente (cenni)
MEZZI E STRUMENTI
E’ stato utilizzato il libro di testo “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” autrice
Elena Stoppioni, edizione Zanichelli. Ritengo opportuno evidenziarne importanti limiti nei
contenuti che hanno creato difficoltà sia agli alunni che alla docente, nuova alla disciplina. Di
fatto è stato l’unico testo a disposizione in commercio.
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TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
DOCENTE: prof.ssa Patrizia Usberti
Insegnante Tecnico Pratico: prof. ssa Franca Zaniboni
Lo svolgimento del programma nella classe si è basato in particolar modo sulle principali
trasformazioni che subiscono i prodotti agro-alimentari durante le fasi di lavorazione.
I settori trattati sono: l'industria enologica, lattiero-casearia ed olearia, dando anche ampio risalto alle norme legislative che li regolano, sia a livello nazionale sia a livello comunitario.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, è stato dato rilievo oltre che alla lezione frontale,
alle analisi di laboratorio, utilizzando metodiche analitiche atte a verificare il controllo della
qualità e le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti.
Le esercitazioni di laboratorio hanno avuto, inoltre, lo scopo di migliorare le capacità degli
studenti di leggere ed interpretare i risultati ottenuti e di intervenire, quindi, con opportune
correzioni, qualora necessarie.
CONTENUTI
Tecnologia enologica: il compito del tecnico enologico è quello di seguire tutte le fasi della
produzione dalla vendemmia al confezionamento del prodotto finito. Deve sapere eseguire le
principali determinazioni analitiche necessarie per la conduzione ottimale della vendemmia.
Considerata l’articolazione, con numero di ore ridotto,si è voluto concentrare gli argomenti,
per fornire agli studenti conoscenze e competenze necessarie. Pertanto gli argomenti sono
stati così suddivisi:
Uva: vendemmia, ammostamento, mosto e sua composizione chimica.
Tecnologia di vinificazione: con macerazione (in rosso) e senza macerazione (in bianco).
Fermentazione alcolica:prodotti principali e secondari.
Cure al vino: processi di stabilizzazione.
Difetti e malattie del vino.
Vini speciali: spumantizzazione metodo classico.
Industria olearia: nell’ambito della trasformazione olearia, le principali figure professionali sono: addetto agli impianti di trasformazione, alla commercializzazione e promozione del prodotto e del territorio, degustatori e classificatori degli olii di oliva. Seguendo queste indicazioni gli argomenti sono i seguenti:
Tecniche di estrazione dell’olio.
La composizione chimica dell’olio dell’oliva e qualità con classificazioni.
Difetti e alterazione.
Importanza dell’olio extravergine di oliva nella dieta mediterranea.
Industria lattiero-casearia: la figura professionale richiesta dal settore lattiero-caseario, è un
tecnico che deve sapere eseguire i controlli sulla materia prima, eseguire i controlli sui prodotti finiti e garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Seguendo tali indicazioni gli argomenti sono stati così suddivisi:
Aspetti qualitativi del latte, composizione chimica e indici chimico-fisici.
Microrganismi del latte.
Trattamenti termici del latte per uso alimentare (pastorizzazione, sterilizzazione, microfiltrazione).
Conservazione del latte.
Classificazione del latte alimentare; latte alimentare speciale (HD).
Burro: definizione e composizione. Processi di burrificazione.
Per il numero ridotto di ore e per l’articolazione non è stato trattato il processo di caseificazione.
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Notevole importanza è stata data al laboratorio d'analisi, dove sono stati utilizzati i metodi
analitici di controllo sulla qualità e sulle caratteristiche dei prodotti (densità, grado alcolico,
acidità titolabile, zuccheri riduttori, estratto, umidità, ceneri, sostanza grassa, ecc.). Con le
esercitazioni si è cercato di aumentare le capacità degli studenti di leggere ed interpretare i
risultati e di intervenire con opportune correzioni, qualora necessarie.
MEZZI E STRUMENTI
Come libro di testo è stata utilizzata la dispensa “ Tecnologie Agroalimentari- Industria Enologica, Olearia e Lattiero-Casearia” curata dal Dipartimento di Trasformazione dei Prodotti.
Anche per la parte di laboratorio agli studenti è stata fornita una dispensa a cura dalla Prof.
Franca Zaniboni. Le ore di esercitazioni sono state un supporto valido all'approfondimento
della disciplina e sono state seguite con interesse e partecipazione.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, è stato dato rilievo oltre che alla lezione frontale,
alle analisi di laboratorio, utilizzando metodiche analitiche atte a verificare il controllo della
qualità e le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti.
Le esercitazioni di laboratorio hanno avuto, inoltre, lo scopo di migliorare le capacità degli
studenti di leggere ed interpretare i risultati ottenuti e di intervenire, quindi, con opportune
correzioni, qualora necessarie.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state effettuate in prevalenza prove scritte, basate sulla capacità di sintetizzare e cogliere gli aspetti più importanti dei vari processi di trasformazione, seguite da prove pratiche
di laboratorio, in cui lo studente, raccolti i dati di analisi, elabora eventuali correzioni da apportare qualora i risultati ottenuti non rispondessero alle normative vigenti. La parte pratica di
laboratorio è sempre seguita con maggiore interesse dalla maggior parte degli studenti.
La valutazione ha seguito i criteri indicati nel P.O.F. e fatti propri dal Consiglio di classe.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La partecipazione della classe al dialogo educativo non sempre è stata corretta e proficua a
causa di un comportamento di disturbo e di disinteresse di alcuni allievi. Nel complesso gli
obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
PROGRAMMA DI ESERCITAZIONI
ANALISI DEL MOSTO
Determinazione degli zuccheri con metodi fisici
Determinazione degli zuccheri con metodi chimici
Determinazione dell’acidità totale
Determinazione dell’anidride solforosa totale
ANALISI DEI VINI
Determinazione del grado alcolico svolto e potenziale
Zuccheri riduttori
Acidità totale
Acidità volatile e corretta dalla SO2
Acidità fissa
Determinazione del pH
SO2 totale
Estratto secco totale e ridotto
Determinazione delle ceneri
Alcalinità delle ceneri
ANALISI DELL’OLIO
Determinazione dell’acidità
Determinazione della densità
Determinazione del numero di saponificazione
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Determinazione del numero di iodio
Determinazione del grado termosolforico
Determinazione numero dei perossidi
ANALISI DEL LATTE
Determinazione del pH
Determinazione dell’acidità titolabile
Determinazione delle proteine
Determinazione densità del latte
Determinazione del lattosio
Determinazione della sostanza grassa
Determinazione del residuo secco totale e del residuo secco magro
Determinazione dell’indice crioscopico
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ECONOMIA ESTIMO MARKETING E LEGISLAZIONE - EEML
DOCENTE: Prof. Alberto Bonaspetti
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Prof.ssa Pamela Arena
COMPETENZE
 ST1: Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili.
 ST2: Saper gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti assicurando tracciabilità e sicurezza.
Conoscere, descrivere e correlare criticamente la realtà economica utilizzando un
linguaggio orale e scritto appropriati.
Saper prendere motivate decisioni argomentando criticamente le proprie tesi.
 ST3: Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali,
relative alle attività agricole integrate.
 ST7: Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente.
 ST10: Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi benefici e di valutazione
d’impatto ambientale.
Essere in grado di stendere delle relazioni estimative applicate a situazioni professionali concrete applicando correttamente formule e procedure risolutive.
 ST11: Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli
esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
Ragionare sulle voci di bilancio patrimoniali ed economiche e saper utilizzare manuali, prontuari, sussidi e banche dati.
 ST12: Saper utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione
dei processi produttivi e dei servizi.
Cogliere le correlazioni ed i contesti culturali, sociali e professionali.
 L1: Essere in grado di individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di
team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali
di riferimento.
Essere in grado di estrapolare da un contesto i concetti chiave o di approfondire
analiticamente gli aspetti di un problema a livello personale ed in interazione col
gruppo classe.
ABILITA’
Utilizzare con chiarezza il linguaggio generale e specifico della disciplina sia nelle esposizioni orali che nella stesura delle relazioni economiche-estimative e di marketing.
Saper applicare criticamente le appropriate formule matematico finanziarie
nell’ambito del processo valutativo.
Conoscere ed sviluppare le doti del perito estimatore.
Comprendere i meccanismi che regolano i mercati, le fonti dati, le metodologie, le
procedure, le normative, gli strumenti connessi alle valutazioni.
Saper inquadrare il problema estimativo, essere in grado di motivare le scelte effettuate, argomentare le fasi del lavoro.
Sapere redigere ed interpretare il bilancio dell’azienda agraria.
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CONOSCENZE
modulo A: Basi economico finanziarie ed Estimo generale [ore indicative 30]
 Paradigmi della matematica finanziaria.
 Estimo generale:
o Scopi della stima.
o Giudizio di stima ed aspetti economici dei beni.
o IVS International Valuation Standard con fogli di calcolo e Stimatrix.
o Procedure sintetiche ed analitiche.
o Critiche alla stima analitica.
modulo B: Estimo rurale [ore indicative 25]
 Stima dei fondi rustici a colture erbacee.
 Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali.
 Stima delle colture arboree da frutto: coetanee specializzate, promiscue, disetanee
assestate a governo annuo; Vo, Vm, Vss, età del massimo tornaconto.
 Stima dei miglioramenti fondiari, Analisi costi benefici e riparto delle spese.
 Cenni alla stima dei boschi
Modulo C: Estimo legale [ore indicative 25]:
 Stima dei danni da incendio, da grandine e da inquinamento.
 Stima delle servitù prediali e personali.
 Stima delle espropriazioni per pubblica utilità: Testo unico emanato con D.P.R.
327/2001 modificato ed integrato a seguito della sentenza Corte Costituzionale.
181/2011: cenni alle procedure d'esproprio. Calcolo d'indennizzi per aree agricole
ed edificabili.
Modulo D: Marketing [ore indicative 19]
 Marketing: concetti, strumenti, pianificazioni, obiettivi, strategie e problematiche con
riferimento soprattutto al marketing agroalimentare.
METODI e RISULTATI OTTENUTI
Sono ispirati sulla metodologia scientifica basata sul proporre agli alunni una serie di stimoli
al fine di attivare processi interattivi docente-discente che favoriscono il potenziamento delle
capacità percettive orientando l’apprendimento verso l'individuazione e risoluzione di problemi insiti in ciascuna unità didattica proposta.
In sostanza si è cercato di abituare i ragazzi non alla semplice memorizzazione e ripetizione
di paradigmi - peraltro essenziali - ma soprattutto alla concettualizzazione di fatti, fenomeni,
sistemi riguardanti la sfera economico-estimativa-legislativa e di marketing.
La partecipazione non è stata corale e propositiva e solo il gruppo dei più motivati ha interagito attivamente con il docente e gli altri compagni di classe fornendo il proprio contributo critico costruttivo. Circa un quarto degli alunni ha accumulato più assenze della media.
I risultati raggiunti in termini di competenze, abilità e conoscenze sono stati nel complesso
discreti e per alcuni alunni più che buoni. A volte al momento delle prove hanno chiesto di
procrastinare le scadenze.
MEZZI E STRUMENTI
Il testo in adozione – “Corso di economia, estimo, marketing e legislazione” di Stefano Amicabile vol. 2 ed. Hoepli – è stato integrato o sintetizzato con gli appunti di lezione, fotocopie
di esercitazioni, schemi esplicativi, bilanci, diagrammi e quadri sinottici pertinenti gli argomenti trattati nel corso del corrente anno scolastico.
Tutto il materiale didattico prodotto dal docente e dagli allievi è stato messo a disposizione
sul server dell’Istituto ed è stato condiviso anche tramite la mail di classe.
TEMPI
Sono stati proporzionati agli argomenti svolti ed alle scansioni create dal normale calendario
scolastico. La complessità delle tematiche trattate ha dovuto fare i conti con l’esiguità dei
tempi a disposizione previsti dal nuovo ordinamento.
La frequenza alle lezioni è stata per quasi tutti gli studenti regolare mentre la partecipazione
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e l'impegno sono risultati nettamente differenziati: per alcuni produttivi e collaborativi per altri discontinua e modesta.
CRITERI ADOTTATI AI FINI VALUTATIVI
4
verifiche scritte distribuite in due prove per quadrimestre
1
prova per classi parallele con due domande scritte
1-2
verifica/che orale/i per ogni allievo.
In aggiunta alle ordinarie verifiche scritte sono state predisposte alcune verifiche di recupero
che hanno rallentato non poco la normale programmazione delle normali lezioni curricolari.
Ne hanno sofferto gli spazi dedicati alle valutazioni orali.
Per la valutazione è stata misurata la qualità della performance ottenuta dagli alunni ossia il
livello raggiunto nella conoscenza, comprensione ed applicazione degli argomenti proposti
per ciascun modulo di lezione svolto, rielaborati e fatti propri in termini di competenze.
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TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE
DOCENTE: Prof. Angelo Bonardi
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Prati
OBIETTIVI
Nel corso dell'anno scolastico il lavoro svolto mirava al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Conoscere gli aspetti fondamentali dell'alimentazione, con particolare riguardo alla formulazione di una razione alimentare che soddisfi i fabbisogni degli animali;
Saper osservare e analizzare le situazioni di disagio e gli eventuali sintomi di problemi
legati alla stabulazione e all’alimentazione;
Capire il linguaggio tecnico, esprimersi con chiarezza e precisione, saper argomentare e
giustificare le proprie scelte.
CONTENUTI
ALIMETAZIONE ANIMALE
Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente dei monogastrici e dei ruminanti;
I principi nutritivi:
Acqua
Proteine
Grassi
Zuccheri
Fibra grezza
Vitamine elementi minerali
Come questi vengono assunti con l’alimentazione, come vengono elaborati nell’apparto digerente, come vengono assorbiti, dove e come vengono utilizzati nell’organismo.
Alimenti utilizzati per gli animali:
Suddivisi in alimenti di origine animale e vegetale;
Suddivisi in alimenti freschi, insilati, secchi;
Suddivisi in alimenti proteici e energetici;
Studio della composizione chimica dei singoli alimenti e del loro apporto di nutrienti.
Formulazione di una razione alimentare specifica per gli animali e per il tipo di produzione a
cui sono destinati.
BENESSERE ANIMALE
Leggi riguardanti il benessere animale dei bovini
Leggi riguardanti il benessere animale dei suini
Cenni sul benessere degli avicoli e degli altri animali allevati
IGIENE
Cenni sulle principali malattie che possono colpire bovini e suini
METODI
L'intendimento è sempre stato quello di creare un rapporto di fiducia, lasciando la massima
possibilità di espressione agli alunni, questo ha fatto sviluppare un rapporto sereno e democratico, in cui la lezione si è svolta sia con stimoli dell'insegnante, sia con stimoli provenienti
dalla classe, attraverso domande ed osservazioni pertinenti. In questo modo si è ottenuto un
maggior coinvolgimento dei singoli e del gruppo.
MEZZI E STRUMENTI
Oltre all'utilizzo dei normali mezzi didattici si è data estrema importanza all'osservazione diretta nella stalla di bovine da latte annessa all'Istituto.
Il libro di testo è stato solo parzialmente utilizzato, preferendo per semplificare schemi e appunti predisposti per lo scopo.
TEMPI
I tempi previsti per affrontare gli argomenti contemplati nel piano di lavoro non sono stati rispettati a causa del nuovo programma che è stato previsto dalla riforma (giunta questo anno
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in quinta classe) da svolgere in solo due ore di lezione settimanali, ma anche a causa delle
tantissime ore dedicate prima alle esercitazioni e poi alla preparazione degli argomenti che
ciascun allievo prepara per l’orale dell’Esame di Stato. Solo una parte del programma descritto sopra è stata svolta.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state effettuate sia oralmente sia in forma scritta.
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TECNICHE DI PRODUZIONI VEGETALI
DOCENTE: Prof. Giuseppe Tumminello
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Prati
OBIETTIVI
Gli obiettivi fondamentali del corso di coltivazioni arboree sono stati quelli di evidenziare
l’importanza che questo comparto riveste per l’economia nazionale anche in relazione al notevole export che alimenta; illustrare le moderne tecniche colturali, sottolineando il notevole
dinamismo che esse hanno avuto in questi ultimi anni, tendenti sempre più a ridurre i costi di
produzione, viste la globalizzazione dei mercati e l’agguerrita concorrenza, e miranti a produrre frutti di qualità per soddisfare le esigenze dei consumatori, nonché il rispetto per
l’ambiente e la salvaguardia della fertilità dei terreni.
Gli allievi devono:
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;
Organizzare attività produttive ecocompatibili;
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza anche per le persone, l’ambiente e territorio;
Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative alle
attività agricole integrate;
Redigere brevi relazioni tecniche relative a situazioni professionali;
Essere in grado di scegliere specie arboree e relative cultivar in funzione del livello di
organizzazione aziendale, delle caratteristiche ambientali, delle richieste di mercato;
Definire impianti compatibili con un certo grado di meccanizzazione e con produzioni
di qualità;
Organizzare interventi adeguati per la gestione del suolo, del bilancio idrico e nutrizionale in un frutteto;
Prevedere semplici interventi fitoiatrici rispettosi dell’ambiente della qualità del prodotto;
Acquisire i rudimenti della potatura dei fruttiferi;
Riconoscere le specie arboree sia ornamentali che da frutto presenti nell’azienda
dell’istituto e per queste ultime, anche le formazioni fruttifere e le varie fasi fenologiche.
CONTENUTI
Il programma è stato svolto regolarmente, tutto il 1^ quadrimestre e l’inizio del secondo sono
stati utilizzati per trattare la parte generale che comprende: morfologia e fisiologia delle piante arboree, propagazione ed impianto, tecniche colturali, potatura e raccolta, qualità e conservazione della frutta. Nel rimanente periodo del 2^ quadrimestre è stata trattata la parte
speciale relativamente alle specie arboree più importanti nella zona e cioè: vite e melo. Si
sta trattando l’olivo e, si spera il pesco.
Di ogni specie sono stati trattati i seguenti aspetti: origine, diffusione ed importanza economica, classificazione botanica e caratteri morfobiologici, esigenze pedoclimatiche, propagazione e portinnesti, miglioramento genetico e cultivar, forme di allevamento e sesti
d’impianto, cure colturali, raccolta, produzioni, conservazione e utilizzazione, cenni su avversità e parassiti.
METODI
Il punto di partenza per lo svolgimento del programma è stato la continua osservazione delle
colture arboree presenti in azienda: vite, melo, pero, olivo, ciliegio, pesco mandorlo, actinidia,
nocciolo; sono state controllate periodicamente le varie fasi fenologiche, le tecniche colturali
adottate, la presenza di alcuni agenti di danno e di malattia ed eseguite praticamente alcune
operazioni come la potatura. Da queste osservazioni sono scaturite le trattazioni teoriche,
svolte prevalentemente in classe ma anche in pieno campo. Durante le lezioni frontali si è
cercato di stimolare continuamente gli allievi ad esporre le loro esperienze pratiche per porle a
confronto con quanto teoricamente esposto.
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MEZZI E STRUMENTI
Ad integrazione del libro di testo (Produzioni vegetali: coltivazioni arboree, autori: S.bocchi,
R.Spigarolo, S.Ronzoni, F.Caligiore, casa editrice Poseidonia scuola), sono state utilizzate
riviste tecniche e pubblicazioni scientifiche, strumenti informatici.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state effettuate diverse verifiche prevalentemente scritte, le tipologie delle prove sono
stata le seguenti: trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola, problemi a rapida soluzione, risoluzione di casi pratici e professionali. In merito ai criteri di valutazione,
sono stati utilizzati i seguenti parametri:
 Impegno dimostrato nell’esecuzione del lavoro e nella ricerca autonoma di soluzioni;
 Conoscenze acquisite, cioè la capacità di richiamare alla memoria concetti e nozione studiate;
 Capacità di applicazione, cioè abilità nell’utilizzare queste conoscenze in situazioni nuove;
 Espressione, cioè la capacità di formulare comunicazioni relative ad un determinato argomento utilizzando un linguaggio tecnico corretto ed appropriato;
 Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari.
La scala dei voti è stata da uno a dieci, il voto di sufficienza è stato assegnato in presenza di:
conoscenze complete, ma non approfondite, esposizione semplice, ma corretta, applicazione
autonoma e corretta delle acquisizioni minime.
La classe ha seguito le lezioni in modo altalenante: a volte con un certo interesse e partecipazione attiva, altre volte in modo passivo e spesso rumoroso impedendo, in qualche occasione, il regolare svolgimento delle stesse. Quasi tutti hanno profuso un certo impegno nello
studio e, per quanto riguarda il profitto hanno ottenuto, complessivamente, risultati di piena
sufficienza.
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GENIO RURALE
DOCENTE: prof.ssa Paola Fogazzi
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Giuseppe Prati
OBIETTIVI
Lo studente, al termine del quinto anno del corso di Genio Rurale, deve: saper riconoscere
gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute
nel corso del tempo; utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare
dati sperimentali; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
all’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di
efficacia, efficienza e qualità nella propria vita lavorativa.
CONTENUTI
Ambiente e paesaggio
Tutela del paesaggio
Clima e dissesto
Il suolo
Sistemazioni idrauliche
Sistemazione dei versanti
Bonifica ambientale
Recupero aree di cava
Discariche
Applicazioni di ingegneria naturalistica
METODI
Il rapporto docente - discente è da considerarsi nella norma.
L’insegnamento della materia è stato impostato sulla lezione di tipo frontale, la proiezioni di
slide, il lavoro di gruppo, le ricerche individuali con successiva presentazione alla classe; le
verifiche programmate hanno dato buoni risultati.
MEZZI E STRUMENTI
Il principale mezzo utilizzato per lo svolgimento dell'attività didattica è stato il dialogo
insegnante-studente e l’utilizzo di materiale scaricato dalla rete da parte del docente.
Non essendoci alcun testo che copra la disciplina, il materiale è stato di volta in volta fornito
dall’insegnante.
TEMPI
Le lezioni di Genio Rurale, pari a 2 ore settimanali, sono state collocate la quinta ora del
lunedì e la sesta del mercoledì.
Le lezioni si sono svolte nell'ambito della classe assegnata e del laboratorio di topografia. Lo
svolgimento del programma è stato lineare.
Non sono da segnalare all’interno della disciplina fenomeni particolari di assenteismo.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate sei verifiche scritte in forma di domande
aperte, è stato valutato il lavoro di gruppo svolto dagli studenti inerente l’argomento
“Sistemazione dei versanti”; i recuperi degli studenti assenti ed insufficienti sono consistiti in
approfondimento degli argomenti svolti, elaborazione in formato digitale e presentazione ai
compagni.
Per la valutazione è stato considerato il livello di conoscenze raggiunto dagli allievi.
La scala dei voti utilizzati è stata quella deliberata dal Collegio Docenti e dal Consiglio di
Classe (da 1 a 10).
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SCIENZE MOTORIE
DOCENTE: Prof.ssa Ofelia VICINI
OBIETTIVI DISCIPLINARI REALIZZATI (O PARZIALMENTE REALIZZATI)
Migliorare le capacità di tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato;
Migliorare le capacità di vincere resistenze da carico naturale o da leggero sovraccarico;
Migliorare le capacità di svolgere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile;
Conoscenza e pratica di attività sportive individuali e di squadra.
METODI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI:
Proposta didattica con eventuale dimostrazione ed assistenza;
Attività propedeutica e proposte semplificate;
Metodo misto (globale – analitico – globale).
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI
Palestra con le sue attrezzature;
Campo e zona all’aperto.
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI E MODALITÀ APPLICATIVE
Prove pratiche (parametri valutati: livello di partenza – miglioramenti sistematici
conseguiti – impegno e partecipazione);
simulazione di terza prova: teoria del riscaldamento e conseguenze della sedentarietà.
Numero verifiche per quadrimestre: almeno tre.
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1
SAPERE:
Raggiungere un significativo miglioramento della mobilità articolare
SAPER FARE
Lavoro individuale con esercizi di mobilizzazione attiva e stretching
TEMPI
Settembre – dicembre e in fase di riscaldamento all’inizio di ogni lezione
MODULO 2
SAPERE
SAPER FARE
TEMPI
MODULO 3
SAPERE
SAPER FARE
TEMPI
MODULO 4
SAPERE
SAPER FARE
Raggiungere un significativo miglioramento a livello muscolare
Lavoro individuale ed attività in circuito per i diversi distretti muscolari a
carico naturale e/o con leggero sovraccarico
Settembre – dicembre e in fase di riscaldamento all’inizio di ogni lezione
Raggiungere un significativo miglioramento della funzione cardiocircolatoria e respiratoria
Corsa a ritmo lento per tempi progressivamente crescenti. Attività di circuito
Settembre - Novembre
TEMPI
Conoscenza e pratica della pallavolo
Eseguire tecnicamente i fondamentali individuali e utilizzo dei fondamentali individuali in fase di gioco
Novembre – marzo
MODULO 5
SAPERE
SAPER FARE
TEMPI
Conoscenza pratica della ginnastica
Capovolta avanti, Capovolta indietro, Candela, Verticale,Ruota
Novembre – dicembre
La classe ha partecipato al torneo d’istituto di pallavolo e di calcio.
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MODULO 6
SAPER
SAPER FARE
TEMPI
Teoria del riscaldamento. Saper organizzare una proposta di riscaldamen
to.
Predisporre una sequenza didattica da proporre alla classe
Aprile - Maggio
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Il testo proposto per la simulazione della Prima Prova d'Esame svoltasi in data 18/03/2015 è
stato formulato dal Dipartimento di Lettere del Triennio utilizzando tipologie scelte selezionate da diversi Esami di Stato, nella fattispecie:
- Tipologia A: Esame di Stato A.S. 2008/2009 "La Coscienza di Zeno"
- Tipologia B: Ambito Artistico-Letterario - Esame di Stato A.S. 2008/2009 "Innamoramento e
amore"
- Tipologia B: Ambito Socio-Economico - Esame di Stato A.S. 2010/2011 "Siamo quel che
mangiamo?"
- Tipologia B: Ambito Storico-Politico - Esame di Stato A.S. 2008/2009 "Origine e sviluppi
della cultura giovanile"
- Tipologia B: Ambito Tecnico-Scientifico - Esame di Stato A.S. 2003/2004 "Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del
tempo"
- Tipologia C - Esame di Stato A.S. 2007/2008 "Cittadinanza femminile e condizione della
donna nel divenire dell’Italia del Novecento"
- Tipologia D - Esame di Stato A.S. 2010/2011 "Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per
quindici minuti".
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
INDICATORI
A.
ORTOGRAFIA
E
MORFOSINTASSI
Punti 5
B.
CONTENUTO
Punti 5
VOTO
1
2
3
C.
ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Punti 5
1
2
3
4
5
4
5
1
2
3
4
5
DESCRITTORI
Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici
Presenza di errori ortografici e morfosintattici
Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di
qualche improprietà lessicale
Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto
Correttezza generale e buona competenza lessicale
Contenuto non attinente alla traccia
Traccia sviluppata parzialmente
Contenuto adeguato alla traccia
Contenuto adeguato ed esaustivo
Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità
Elaborato privo di organicità
Elaborato semplice, superficiale
Elaborato coerente, coeso, ma lineare
Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato
Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA
Eseguita il giorno 08/05/2015. Durata della prova 6 ore.
1° parte: quesito comune.
Il candidato, con riferimento ad una realtà aziendale di sua conoscenza tipica del territorio,
affronti le problematiche legate all’impatto ambientale derivante dalle attività agricole a conduzione tradizionale. Esaurita tale fase, analizzi le modalità di una sua possibile conversione
ad “agricoltura ecocompatibile” (conservativa, biologica o integrata) analizzando le fasi
d’applicazione, vantaggi e svantaggi che ne conseguono.
2° parte: minimo due quesiti a scelta
In tale fase approfondisca uno degli argomenti di seguito riportati:
Impatto sul clima;
Conservazione della risorsa suolo;
Produttività ed analisi costi – benefici;
Tutela del paesaggio;
Quadro normativo di riferimento;
Tutela della biodiversità.
CRITERI DI VALUTAZIONE
INDICATORI
COMPLETEZZA
DEI
CONTENUTI
CORRETTEZZA
TECNICA
DEI
CONTENUTI
UTILIZZO
DELLA
TERMINOLOGIA
SPECIFICA
DESCRITTORI
Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della traccia
Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della traccia
Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma essenziali, generici
Contenuti completi, coerenti e con sufficiente approfondimento
Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi
Numerosi errori concettuali gravi.
Alcuni errori concettuali gravi.
Numerose. imprecisioni tecniche non gravi.
Alcune imprecisioni tecniche non gravi.Nessun errore e/o imprecisione tecnica.
Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria.
Terminologia tecnica generica, non specifica.
Terminologia tecnica sufficientemente appropriata.
Terminologia tecnica appropriata e specifica.
Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca.
PUNTI
3
4
5
6
7
0
1
2
3
4
0
1
2
3
4
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
In data 26 Marzo è stata proposta agli allievi una simulazioni di terza prova relative alla tipologia B.
Quesiti a risposta singola.
Di seguito si riportano i testi:
SIMULAZIONE TERZA PROVA N.1 del 26/03/2015
PRODUZIONI ANIMALI:
Utilizzo delle proteine alimentari nell’organismo animale.
Utilizzo dei lipidi alimentari nell’organismo animale.
ECONOMIA ED ESTIMO
Differenza fra il vecchio e il nuovo marketing.
Concetto di danno ed indennizzo.
SCIENZE MOTORIE
Il mantenimento dell’efficienza fisica è fondamentale per raggiungere e conservare il benessere psicofisico. Spiega, invece, quali possono essere le conseguenze della sedentarietà.
Il riscaldamento è un momento importante di ogni lezione e dell’allenamento di ogni disciplina sportiva. Illustrane le caratteristiche, gli obiettivi e gli effetti sull’organismo.
TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
Quali sono i Sali dell’acido tartarico che precipitano in un vino e quali sono i fattori che favoriscono la loro insolubilità.
Spunto ed acescenza sono due malattie che si possono avere in un vino: quali sono gli agenti responsabili e qual è la differenza fra le due alterazioni.
In data 18/05/2015 verrà effettuata la seconda simulazione della terza prova che riguarderà le seguenti materie:
INGLESE, PRODUZIONI ANIMALI, PRODUZIONI VEGETALI MATEMATICA.
Griglia di valutazione della TERZA prova scritta
Indicatori
Giudizio
Acquisizione di conoscenze, competenSCARSA
ze e capacità
PARZIALE
ADEGUATA
BUONA
OTTIMA
Capacità di utilizzo delle conoscenze
SCARSA
PARZIALE
ADEGUATA
BUONA
OTTIMA
Capacità di integrazione di conoscenze e
SCARSA
competenze
PARZIALE
ADEGUATA
BUONA
OTTIMA
Punteggio proposto
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
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MATERIA
DOCENTE
Religione
Prof.
Stefano
CIVETTINI
Italiano
Prof.
Paolo
Zanoni
Storia
Prof.
Paolo
Zanoni
Lingua straniera (Inglese) Prof.ssa Liviana
Silini
Matematica
Prof.ssa Beatrice
Cinelli
Prof.ssa Patrizia
Usberti
Prof.ssa Franca
Zaniboni
Prof.
Giuseppe
Tumminello
Prof.
Giuseppe
Prati
Trasformazione Prodotti
Produzioni Vegetali
Genio Rurale
Economia. Estimo Marketing
Prof.ssa Paola
Fogazzi
Prof.
Giuseppe
Prati
Prof.
Alberto
Bonaspetti
Prof.ssa Pamela
Prof.ssa Antonella
Gestione Ambiente e Territorio
Prof.
Pierangelo
Produzione Animale
Arena
Spano
Costa
Prof.
Angelo
Bonardi
Prof.
Giuseppe
Prati
Sostegno
Prof.ssa Paola
Stagnari
Scienze Motorie
Prof.ssa Ofelia
Vicini
Brescia, 15 Maggio 2015
FIRMA
IL PRESIDE
(prof. Augusto Belluzzo)
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documento finale classe 5BT