ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. PASTORI” BRESCIA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. BT INDIRIZZO: Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale ARTICOLAZIONE: Gestione dell’ambiente e del territorio ELABORATO nella seduta del 15 Maggio 2015 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA DOCENTE CONTINUITÀ 3 4 INS. TECNICO-PRATICO 5 3 Religione Prof. Civettini Stefano X X X Italiano Prof. Zanoni Paolo X X X Storia Prof. Zanoni Paolo X X X Lingua stran. (Ingl.) Prof.ssa Silini Liviana X X X Matematica Prof.ssa Cinelli Beatrice X X X Trasform dei prodotti Prof.ssa Usberti Patrizia X X X Prof.ssa Zaniboni Franca Economia, Estimo Prof. Bonaspetti Alberto X Prof.ssa Arena Pamela Produzioni Animali Prof. Bonardi Angelo X X X Prof. Prati Giuseppe Produzioni Vegetali Prof. Tumminello Giuseppe X X X Prof. Prati Giuseppe Genio Rurale Prof.ssa Fogazzi Paola X Prof. Prati Giuseppe X Prof. Costa Pierangelo Gest. Ambiente e terr. Prof.ssa Spano Antonella Gest. Ambiente e terr. Prof.ssa Spano Antonella CONTINUITÀ 4 Prof. Prati Giuseppe Scienze Motorie Prof.ssa Vicini Ofelia X X X Ins. Sostegno Prof.ssa Stagnari Paola X X X ALUNNI 01 Baronio Elisa 11 Gorini Alessia 02 Boccuti Luca 12 Inselvini Paola 03 Buffoli Greta 13 Mattanza Lucrezia 04 Cammarata Davide 14 Ongaro Martino 05 Cavagnini Erica 15 Quarantini Luca 06 Chiari Camilla 16 Rivetta Natascia 07 Di Lena Giulia 17 Sacco Elisa 08 Duina Mariachiara 18 Seghezzi Elena 09 Frassine Roberto 19 Tosoni Daniele 10 Gambarri Alessia 20 Vencato Alice Pagina 1 di 33 5 PROFILO PROFESSIONALE Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di: collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui; controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. 7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. 8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. Pagina 2 di 33 OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi culturali 1 Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di vista, le diverse realtà in modo da poter formulare giudizi ed operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole 2 Esprimersi in modo preciso ed efficace e comprendere significati ed implicazioni dei messaggi altrui 3 Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni professionali nuove, attuando processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine all'autoapprendimento 4 5 Obiettivi trasversali Obiettivi comportamentali Esprimersi efficacemente in forma sia scritta che orale, utilizzando anche appropriati linguaggi tecnici Graduale superamento della visione egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto del punto di vista e dei diritti altrui e li rispetti Disponibilità al dialogo e al riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto Analizzare ed interpretare testi e documenti di diversa natura Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni Autocontrollo fisico ed emozionale Organizzare il proprio sapere in modo interdisciplinare applicandolo ai diversi contesti Esprimere giudizi adeguatamente motivati Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in gruppo Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso la consapevolezza delle conseguenze del proprio operato sia per sé che per la collettività Elaborare dati ed analizzare situazioni ed esperienze in modo efficace per favorire processi decisionali 6 Nell’articolazione “Gestione dell’Ambiente e del Territorio” vengono approfondite le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale. Discipline specifiche Articolazioni “Gestione dell’ambiente e del territorio” Discipline III IV V Produzioni animali 3 3 2 Complementi di matematica 1 1 Produzioni vegetali 5 4 4 Trasformazione dei prodotti 2 2 2 Economia, estimo, marketing e legislazione 2 3 3 Genio rurale 2 2 2 Gestione dell’ambiente e del territorio Biotecnologie agrarie 4 2 2 Pagina 3 di 33 CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007 La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno tre dei seguenti descrittori: 1. Regolarità della frequenza 2. Impegno, interesse e partecipazione; 3. Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività aggiuntive certificate dalla scuola) 4. Crediti formativi certificati da Enti esterni; 5. Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è rappresentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di periodi di studio e di lavoro. La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi: Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori aziendali) Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze) Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei prodotti, delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e aria). CLIL In applicazione del regolamento per il riordino degli Istituti Tecnici, il Collegio Docenti ha individuato la disciplina non linguistica del Quinto Anno con insegnamento CLIL: “Esercitazioni in azienda agraria”. La classe ha effettuato 8 ore di codocenza con insegnante madrelingua, vertenti su tre moduli formativi relativi ai tre settori dell’Azienda Agraria: Vigneto, Serra e Stalla. Pagina 4 di 33 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è costituita da 20 alunni: 6 maschi e 14 femmine. Tutti provengono dalla IV D dell’ anno precedente, tranne un allievo ripetente. Per una ragazza è stato attivato un P.E.I. mentre un altro è un D.S.A. La classe ha potuto beneficiare di una discreta stabilità del corpo docente, tranne per le seguenti discipline: economia ed estimo, genio rurale e ambiente e territorio. Esiste in VBt un gruppo motivato, interessato, seriamente impegnato che è stato di aiuto e di stimolo all’ attività didattica ed ha raggiunto buoni e talvolta ottimi risultati. Ne esiste un altro che ha studiato in modo discontinuo e superficiale, che si è comportato in modo arrogante e provocatorio, che ha creato un clima poco favorevole al sereno svolgimento delle lezioni. Quest’ultimo gruppo non ha esitato a reagire duramente alle legittime rimostranze degli insegnanti, a difendere situazioni indifendibili, considerandole un proprio diritto. Diversi allievi hanno totalizzato un elevato numero di assenze e usufruito di numerosi permessi di uscita anticipata ( spesso con pretesti discutibili ) o di entrata in ritardo, secondo le convenienze del momento ( per esempio evitare verifiche programmate da tempo ). Il profitto complessivo della classe non è pertanto sufficiente in tutte le discipline. Permangono, per alcuni allievi, lacune e carenze legate ad una preparazione improvvisata. La classe ha partecipato a convegni relativi al cromo esavalente e alla gestione del verde urbano e ad attività di orientamento relativo alla scelta universitaria. Una visita di istruzione a Parigi è stata effettuata agli inizi di marzo. Gli allievi hanno visitato il Louvre, il Museo d’Orsay, il Beaubourg e la nuova Fondazione Louis Vuitton. Ad integrazione del programma di storia ( e non solo ) è stata illustrata la sistemazione urbanistica di Haussmann risalente al Secondo Impero. Il Bois de Boulogne ha consentito al professor Bonaspetti di presentare le specie vegetali del parco. Gli allievi hanno inoltre imparato ad usare la rete metropolitana. Pagina 5 di 33 RELAZIONI DEI SINGOLI DOCENTI RELIGIONE DOCENTE: Prof. Stefano Civettini La classe risulta costituita da 12 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e concordati sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi nell'ambito della morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Un contesto di particolare importanza, per i continui riferimenti, è stato quello relative alla persona nella società, alla famiglia, al Concilio Vaticano II e alla dottrina sociale della Chiesa . Nel complesso posso affermare che la maggior parte degli alunni ha saputo cogliere la valenza culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di tematiche che sono state proposte. Durante l'anno scolastico sono stati in grado di lavorare in modo costante e autonomo. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base della partecipazione in classe e su un lavoro di approfondimento scritto di un tema trattato. Il profitto raggiunto nel complesso è discreto e per alcuni alunni ottimo. OBIETTIVI PREFISSATI L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca, vuole contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le decisioni, ma perché offre elementi per scelte consapevoli e responsabili. Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine hanno cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi. Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si traducano in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire. CONTENUTI PROGRAMMA SVOLTO PER MODULI DI UNITÀ DIDATTICHE Specifico della morale Cristiana L'etica della Vita L'etica delle Relazioni L'etica della Solidarietà La Dottrina sociale della Chiesa Concilio vaticano II Approfonditi i seguenti temi: tolleranza religiosa, paternità responsabile, corruzione, gio vani e futuro. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i contenuti e di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni punti di collegamento tra l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà. Pagina 6 di 33 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA - STORIA DOCENTE: Prof. Paolo Zanoni Il programma di Italiano verte su tre grandi unità didattiche: - Il Decadentismo con particolare riferimento a Baudelaire, Wilde, Huysmans, Pascoli, D'Annunzio, Svevo e Pirandello. Il Verismo con particolare riferimento a Giovanni Verga. Il Romanticismo con particolare riferimento a Leopardi. Si è preferito iniziare con il Novecento, sia per non sacrificare questo secolo negli ultimi mesi (dalla minor resa didattica) sia perché, leggendo gli autori contemporanei, è stato possibile anticipare tematiche già presenti nel XIX secolo, mostrandone l'evoluzione. Il programma di Storia, analogamente, verte su alcune grandi unità didattiche: Il Risorgimento con la sua genesi nella rivoluzione francese e nel periodo napoleonico Carlo Marx e la storia del Socialismo e del Comunismo con particolare riferimento a quello italiano I governi di Agostino Depretis I Governi di Francesco Crispi Gli anni novanta del XIX secolo e il dilemma tra democrazia e autoritarismo (governi Crispi, Giolitti, Pelloux, Di Rudini) I rapporti tra Stato e Chiesa dal “Sillabo” ai nostri giorni Il periodo giolittiano La prima guerra mondiale e le paci che seguirono L’Italia del primo dopoguerra e il Fascismo La Germania del primo dopoguerra e il Nazismo Le cause della seconda guerra mondiale e la guerra fredda Il 1956 L’Italia e il mondo nel secondo dopoguerra con particolare riferimento agli anni 70 La necessità di tornare su molti argomenti e l’esiguità del tempo a disposizione non hanno consentito di svolgere un programma più ampio. Grande uso è stato fatto dell’insegnamento differenziato, per stimolare i più capaci e motivati e per aiutare i più fragili. Per attribuire la sufficienza si è tenuto conto non solo dell'aspetto contenutistico, ma anche di una certa correttezza formale. Per quanto attiene le abilità e le competenze si fa riferimento a quanto deliberato nella riunione di dipartimento di settembre. Due verifiche hanno richiesto l'analisi di una pagina de "La coscienza di Zeno" e de "I Malavoglia", un’altra ha riguardato un dramma o un romanzo a scelta di Luigi Pirandello, un’altra verteva su una simulazione di prima prova, un’altra su un testo del Decadentismo europeo scelto dagli allievi tra: “À rebours” di Huysmans, “Il piacere” di D’Annunzio e “Il ritratto di Dorian Gray” o “De profundis” di Wilde e un’altra ancora sulle “ Operette morali “ di Giacomo Leopardi. Non è stato possibile affrontare lo studio del "Paradiso" dantesco perché le premesse filosofiche, storiche e filologiche necessarie si sono rivelate troppo complesse per la classe. A Dante, d’altra parte, è stato dedicato ampio spazio in terza e quarta. Spesso sono stati fatti riferimenti alle arti figurative sia nel programma di Italiano, sia nel programma di Storia . E’ stato adottato (per tutto il triennio) il testo di Paola Bersi e Carlo Ricci “Proposte di storia dell’arte”. Una visita di istruzione al museo Guggenheim, effettuata due anni fa, ha permesso di avvicinare gli allievi all’arte moderna e contemporanea. Nel corrente anno si è svolto un viaggio di istruzione a Parigi nel corso del quale gli allievi hanno visitato: il Louvre, il Musée d’Orsay , il Boubourg. Ciò ha fatto sì che la classe si rapportasse direttamente con il Rinascimento Italiano, con l’arte francese del XIX sec., con l’arte moderna e contemporanea e con la struttura urbanistica della città realizzata dal Barone Hausmann negli anni del Secondo Impero. Pagina 7 di 33 Il Bois de Boulogne ha permesso al prof. Bonaspetti di tenere una lezione di carattere agronomico e botanico. Alcuni ragazzi hanno visitato, con chi scrive, la Fondazione Louis Vuitton realizzata dall’architetto Frank Ghery con l’annessa collezione di arte contemporanea. Gli studenti hanno anche imparato ad usare con disinvoltura la rete metropolitana. Molti hanno partecipato con grande interesse alle lezioni, mentre alcuni si sono impegnati poco o male. Lo scritto presenta in pochi casi scorrettezze formali, scarso approfondimento e difficoltà logiche . Si è fatto largo uso di fotocopie ed appunti da affiancare ai libri di testo. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA - - - - - ITALO SVEVO Lettura integrale de "La coscienza di Zeno" e cenni a Freud e alla Psicoanalisi. La vita, gli altri due romanzi ( “ Una vita “, “ Senilità “ ) e il flusso di coscienza. Cenni a James Joyce. LUIGI PIRANDELLO La poetica e la vita. Cenni al saggio sull' "Umorismo" e ad alcune opere teatrali e non . Lettura integrale di uno tra i seguenti drammi a scelta: “Così è (se vi pare)”, “Enrico IV”, “Sei personaggi in cerca d’autore”, “Trovarsi”, “Il berretto a sonagli” oppure del romanzo "Il fu Mattia Pascal". Il teatro dell’assurdo. IL DECADENTISMO Indicazioni generali. Charles Baudelaire e lettura delle seguenti poesie tratte da "I fiori del male": “Al lettore”, "Spleen", "Albatros", "Il veleno", "Vampiro", “Elevazione”, “Corrispondenze”. Lettura integrale di un testo a scelta del Decadentismo europeo: “Il ritratto di Dorian Gray”, “A rebours”, “De profundis”. GIOVANNI PASCOLI Vita e poetica. Lettura, analisi e commento di: "Assiuolo", "Novembre", "Arano", "Lavandare", “Il gelsomino notturno”, "Temporale". - GABRIELE D' ANNUNZIO Vita e poetica. Il teatro di D'Annunzio: caratteristiche e genesi. Lettura, analisi e commento di: "La pioggia nel pineto" (da "Alcyone”). Il "Notturno". Il mare in D’Annunzio, in Montale, in Verga. - POSITIVISMO VERISMO E NATURALISMO Introduzione al Positivismo e al Verismo. L’affaire Dreyfus e “ I protocolli dei savi di Sion “. Differenze tra Verismo e Naturalismo. - GIOVANNI VERGA La poetica, lo stile, la lingua, le opere preveriste e la conversione al Verismo. Lettura integrale de "I Malavoglia" e della novella “Libertà”. - IL ROMANTICISMO e la QUERELLE CLASSICO – ROMANTICA Introduzione al Romanticismo. “La lettera semiseria di Grisostomo” di Giovanni Berchet. Romanticismo nordico e Romanticismo italiano. Poesia ingenua e Poesia sentimentale. Pagina 8 di 33 - GIACOMO LEOPARDI Vita, pensiero e poetica. Lettura, analisi e commento di: "Il dialogo della Natura e di un Islandese", “Dialogo di Tristano e di un amico”, “Dialogo di Plotino e di Porfirio”, ”Il cantico del gallo silvestre”, “Il dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere” da "Le operette morali", "La ginestra”e “ L’infinito”. STORIA - - Le ultime fasi della rivoluzione francese: dal 1793 al 1795; Napoleone Bonaparte dal 1796 al 1815. Suo ruolo determinante nella formazione del senso nazionale italiano; Il Congresso di Vienna; La Costituzione spagnola del 1812 e i moti spagnoli del 1820; Massoneria, Carboneria, Gioberti, Balbo, Cattaneo (cenni anche al “Nuovo Politecnico” di Elio Vittorini) e Mazzini; La dottrina Monroe (cenni alla crisi di Cuba dopo il 1959 e alla fine del Governo Allende in Cile nel 1973); Le rivoluzioni europee del 1848; Carlo Marx dal punto di vista filosofico, economico e politico. “ Il Manifesto “; Cenni alla storia del Socialismo e del Comunismo( con particolare riferimento a quello italiano) da “ Il Manifesto “ al 1991: Socialismo scientifico e socialismo utopistico La Prima Internazionale del 1864- 1876 e il dissenso tra Marx e Bakunin La Comune di Parigi La rivoluzione russa del 1917, la Terza Internazionale del 1919, l’industrializzazione forzata di Stalin Il congresso di Livorno del 1921 e la nascita del P.C.I. Il P.C.I. durante il Fascismo. Le elezioni del 2 giugno 1946 Le elezioni del 18 aprile 1948 Il XX Congresso del P.C.U.S. e l’intervento sovietico a Budapest nel 1956: loro ripercussioni sulla politica italiana Nascita dei Governi di Centro Sinistra nel 1962 L’intervento sovietico in Cecoslovacchia e lo “ strappo “ da Mosca di Enrico Berlinguer Caduta dell’U.R.S.S. nel 1991 e la svolta della Bolognina La prima guerra di indipendenza (cenni alle X giornate di Brescia); Le leggi Siccardi, il Connubio e Cavour; Destra e Sinistra nell’Ottocento italiano, il trasformismo; La guerra di Crimea e l’alleanza franco-piemontese; La seconda guerra di indipendenza; La spedizione dei Mille (cenni alla novella “Libertà” di Giovanni Verga e a “Il gattopardo” di Tomasi di Lampedusa); Problemi dell’Italia postunitaria e il fenomeno del brigantaggio; I rapporti tra Stato italiano e Stato pontificio: Aspromonte del 1862 Il “ Sillabo “ del 1864 Convenzione di settembre del 1864 Mentana del 1867 La breccia di porta Pia del 1870 La legge delle Guarentigie del 1871 Il” Non expedit”del 1874 La “Rerum Novarum”del 1891 Le elezioni del 1904, Il suffragio universale maschile del 1912 Il Patto Gentiloni del 1913 Pagina 9 di 33 La nascita del partito popolare nel 1919 I Patti Lateranensi e il Concordato del 1929 Chiesa e Fascismo Chiesa e nuovo Stato democratico Elezioni del 2 giugno del 1946 e del 18 aprile del 1948 ( di cui si già parlato in una voce precedente) e scomunica del social- comunismo da parte di Pio XII Atteggiamento di Alcide De Gasperi nei confronti della Chiesa e la “ Legge truffa “ del 1953 Gli eventi del 1956 ( carri armati sovietici a Budapest e condanna del P.S.I. ) di cui si è già parlato in una voce precedente La “ Pacem in terris “ di Giovanni XXIII del 1962 I due referendum su divorzio e aborto del 1974 e del 1981 La “Centesimus Annus” I nuovi contrasti - La Sinistra al governo: Agostino Depretis; - La Guerra Franco-Prussiana, la nascita del secondo Reich e la Comune di Parigi; - Il Congresso di Berlino; - Il colonialismo italiano; - L’Italia negli ultimi dieci anni del diciannovesimo secolo (Giolitti, Crispi e l’ ostruzionismo contro le sue leggi liberticide, la repressione di Bava Beccaris, Sidney Sonnino , il regicidio e il Governo Zanardelli ). - I governi Giolitti precedenti il primo conflitto mondiale (il laissez faire); - Cause della prima guerra mondiale; - La prima guerra mondiale; - Dilemma italiano tra interventismo e neutralismo; - La pace di Parigi e i suoi trattati; - La situazione in Germania nel primo dopoguerra e la Repubblica di Weimar; espressionismo tedesco e Bauhaus; crisi del 1929 e New Deal. - I Protocolli dei Savi di Sion; - Atteggiamento ambiguo della Gran Bretagna tra Arabi ed Ebrei; - La situazione italiana nel primo dopoguerra; - Il Fascismo dal 1922 al 1939; - Il Nazismo fino al 1939; - Le cause de secondo conflitto mondiale; - Il periodo 10 luglio1943 – 25 aprile 1945 in Italia - Italia nel primo dopoguerra - Yalta e Postdam; - La guerra fredda; - Il XX Congresso del P.C.U.S., i fatti di Budapest del 1956 e di Praga del 1968; - La questione di Suez nel 1956: fine del colonialismo inglese e francese; - Gli anni ’70 in Italia. Quando è stato necessario e possibile si è fatto riferimento ad episodi e personaggi della storia successiva alla seconda guerra mondiale. Per esempio il dilemma tra democratizzazione ed autoritarismo nell’ ultimo decennio dell’ Ottocento ha richiamato per analogia”l’autunno caldo” del 1969 e la “Strategia della tensione”. I fatti della cronaca hanno consentito di approfondire temi della storia contemporanea. Talvolta gli argomenti sono stati svolti in modo sistematico, altre volte si è proceduto per brevi cenni. Un giorno alla settimana è stato dedicato alla lettura di due quotidiani: "Bresciaoggi" e "Il Corriere della Sera". Gli allievi hanno mostrato grande interesse. Pagina 10 di 33 LINGUA STRANIERA (INGLESE) DOCENTE: Prof.ssa Liviana Silini OBIETTIVI PREFISSATI L’insegnamento della lingua straniera e’ volto ai seguenti obiettivi: o Comprensione globale e analitica di messaggi orali di carattere generale e settoriale o Comprensione globale e analitica di testi scritti su argomenti vari, di carattere generale e relativi al settore di specializzazione o Produzione efficace e appropriata di messaggi orali e scritti su argomenti di vita quotidiana, di interesse generale e su argomenti specifici inerenti alla microlingua o Inferenza del significato di elementi non noti di un testo sulla base delle informazioni ricavabili dal contesto CONTENUTI L’acquisizione di strutture grammaticali si è necessariamente inserita nel più ampio contesto comunicativo, al fine di espandere l’orizzonte linguistico e culturale degli studenti. Particolare rilevanza e’ stata data all’insegnamento ed all’acquisizione, da parte degli studenti, del lessico specifico dell’indirizzo di studi. Tale acquisizione ha permesso una conoscenza sufficientemente approfondita della microlingua e del suo uso in contesto comunicativo. Non si e’ tralasciata l’attività interdisciplinare, volta all’acquisizione della capacità di operare collegamenti con altre discipline. MICROLINGUA Food (healthy food) Soil and Farm Management MEZZI E STRUMENTI Metodologia: -Per il conseguimento degli obiettivi si è privilegiato la lezione frontale dell’insegnante e attività di gruppo. -Presentazione del materiale linguistico attraverso dialoghi e letture, seguendo le seguenti fasi: presentazione e comprensione, esercitazione delle funzioni linguistiche e delle componenti grammaticali e lessicali presenti, reimpiego guidato e autonomo in altro contesto, infine l’approfondimento. Supporti didattici: - G li alunni sono stati stimolati, parallelamente allo svolgimento del programma, all’utilizzo del libro di testo,con indicazioni di lettura sugli argomenti esaminati (anche a scopo di facilitare la costruzione di percorsi individuali interdisciplinari) Il principale mezzo utilizzato per lo svolgimento dell’attività’ didattica e’ stato il libro di testo “Into Science”. STRUMENTI DI VERIFICA: Gli strumenti usati per la valutazione dei singoli alunni sono state sia le verifiche scritte (interpretazione e comprensione dei brani, produzione personale) sia verifiche orali (interrogazioni frontali lunghe e brevi, colloqui). Nella valutazione sia delle prove scritte che delle interrogazioni sono stati adottati i seguenti criteri: -quantità e correttezza delle informazioni; -acquisizione di una conoscenza e padronanza sempre più corretta e sicura della lingua parlata e scritta; -capacità di saper organizzare le conoscenze in modo organico e sintatticamente corretto ; -capacità di rielaborazione personale; -proprietà lessicale. Per l’attribuzione dei voti ci si è attenuti ai criteri di valutazione, come stabiliti dal Collegio docenti e dalle riunioni di dipartimento, tenendo conto della situazione di partenza dei singoli alunni, dei risultati conseguiti e dei progressi realizzati. Pagina 11 di 33 ATTIVITA’ DI RECUPERO. Durante l'anno è stato utilizzato ogni momento dell’attività didattica per consentire agli allievi di colmare le carenze individuate e per approfondire gli elementi già acquisiti. Le strategie utilizzate in itinere si sono concretizzate in interventi di ricognizione di argomenti svolti in precedenza, in una più adeguata puntualizzazione del metodo di studio e in ulteriori verifiche delle capacità dell’uso della lingua e di quelle critiche e di approfondimento. A tali attività hanno fatto seguito verifiche scritte e orali. Pagina 12 di 33 MATEMATICA DOCENTE: Prof.ssa Cinelli Beatrice CONTENUTI Gli argomenti svolti durante l’intero anno scolastico sono: per l’Analisi Infinitesimale : L’ integrale indefinito : primitive di una funzione, continuità e integrabilità, proprietà degli integrali indefiniti, integrali immediati, integrali per decomposizione, integrali delle funzioni composte , integrazione delle funzioni razionali fratte con il metodo dei coefficienti indeterminati. L’integrale definito : definizione, proprietà, formula per il calcolo, calcolo di una regione finita di piano e di una regione di piano compresa tra due curve. per la Statistica descrittiva : Riesame e approfondimento delle problematiche relative all’analisi dei dati statistici: distribuzioni statistiche, istogramma delle frequenze. Gli indici di sintesi: medie algebriche e medie di posizione, proprietà e relazioni; calcolo delle medie per distribuzioni semplici, ponderate e per classi. Gli indici di variabilità: campo di variazione, scarto semplice medio, varianza, scarto quadratico medio, formula pratica per il calcolo della varianza, coefficiente di variazione. L’interpolazione statistica e la regressione lineare: diagrammi a dispersione, metodo dei minimi quadrati, rette di regressione di y rispetto ad x e di x rispetto ad y, il coefficiente di correlazione lineare di Bravais-Pearson. La regressione quadratica e la regressione esponenziale. Per il Calcolo combinatorio : Le permutazioni semplici Le disposizioni semplici e con ripetizione Le combinazioni semplici Per la Probabilità : Eventi e spazio degli eventi: eventi certi, impossibili, casuali; eventi singoli e ripetibili, eventi compatibili ed incompatibili; eventi dipendenti e indipendenti. Definizione di probabilità : definizione classica, statistica, soggettivista; probabilità e frequenza; legge empirica del caso. Teoremi fondamentali della teoria della probabilità : teorema della probabilità contraria, teorema della probabilità totale (per eventi compatibili e incompatibili), teorema della probabilità condizionata, teorema della probabilità composta (per eventi dipendenti e indipendenti), teorema di Bayes. Distribuzioni di probabilità: variabili aleatorie discrete e continue, distribuzioni di probabilità per variabili discrete, funzione di ripartizione, distribuzioni tipiche di probabilità per variabili discrete: la distribuzione uniforme, il problema delle prove ripetute, teorema di Bernoulli e distribuzione binomiale, la distribuzione di Poisson. Distribuzioni di probabilità per variabili aleatorie continue : funzione densità di probabilità, funzione di ripartizione, distribuzione normale, funzione normale standardizzata. Per la Statistica Inferenziale : Campione casuale: campione bernoulliano o campione in blocco. Variabile campionaria, stimatore: media campionaria, frequenza campionaria e differenza fra le medie, stimatore corretto, efficiente, consistente. Pagina 13 di 33 Distinzione tra stima puntuale e la stima per intervallo di confidenza COMPETENZE RAGGIUNTE 1. utilizzare i metodi e gli strumenti dell’analisi matematica 2. utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative 3. utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni 4. utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati 5. correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. ABILITA’ RAGGIUNTE 1. Saper applicare i teoremi e le regole di integrazione ad integrali immediati e di funzioni composte; saper applicare i vari metodi di integrazione. 2. Conoscere il significato geometrico dell’integrale definito ed utilizzarlo per il calcolo di aree e volumi . 3. Utilizzare metodi statistici per l’analisi di tabelle di dati. 4. Riconoscere i raggruppamenti tipici del calcolo combinatorio e saper utilizzare le relative formule. 5. Conoscere i vari tipi di probabilità e saper utilizzare e applicare le relative formule e i teoremi della probabilità totale, composta e condizionata; saper applica re il teorema di Bayes. 6. Saper definire le funzioni di distribuzione di probabilità discrete e continue per costruire modelli matematici di situazioni reali. 7. Conoscere e utilizzare le principali tecniche di campionamento determinando i valori di sintesi e di stima. METODI Per raggiungere le finalità suddette nella classe quinta si sono utilizzate alcune situazioni di apprendimento, quali la lezione frontale, soprattutto nella fase di razionalizzazione e formalizzazione dei concetti, ma anche la lezione dialogata cercando di coinvolgere gli allievi a formulare ipotesi di soluzione dei problemi proposti. MEZZI E STRUMENTI Per i contenuti di analisi si è utilizzato il testo della classe quarta: Dodero-Baroncini-Manfredi, “Lineamenti di matematica” vol.B, ed.Ghisetti e Corvi. Per i contenuti di statistica e probabilità si è utilizzato il testo in adozione: Bergamini-Trifone, “Probabilità e statistica descrittiva” mod , ed. Zanichelli. VERIFICA E VALUTAZIONE Nel corso del primo quadrimestre sono state effettuate quattro prove scritte e una prova orale, mentre nel secondo quadrimestre sono state effettuate quattro prove scritte e una o due prove orali. Le prove scritte del secondo quadrimestre comprendono una simulazioni della Terza prova che è stata programmata e svolta nel mese di maggio. Per la valutazione delle verifiche si è tenuto conto essenzialmente dei seguenti aspetti: conoscenza dei contenuti, delle procedure, delle regole capacità di esporre i contenuti con un linguaggio corretto e preciso e rigore formale capacità di applicare le regole e le procedure e organizzare le conoscenze padronanza del calcolo capacità di elaborare in modo critico i contenuti Pagina 14 di 33 La scala dei voti utilizzata è quella deliberata dal Collegio Docenti che va dall’ 1 al 10. In particolare il voto 10 è stato assegnato in presenza di una completa conoscenza di argomenti che richiedono particolari abilità. OBIETTIVI RAGGIUNTI La partecipazione al dialogo educativo e l’interesse verso la disciplina sono stati modesti nel corso dell’anno scolastico: solo un esiguo numero di allievi si è distinto per la serietà e l’impegno costante. Il profitto medio della classe è comunque sufficiente e gli obiettivi si possono ritenere nel complesso raggiunti. Pagina 15 di 33 GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO DOCENTE: Prof. ssa Antonella Spano Insegnanti Tecnici Pratici: Prof.ri Pierangelo Costa e Giuseppe Prati OBIETTIVI PREFISSATI Conoscere le problematiche legate ai rapporti agricoltura-ambiente; Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili; Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate; Saper rilevare la capacità d’uso di un suolo e programmare idonei interventi in difesa dell’ambiente; Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali; Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. CONTENUTI Caratteristiche dell’ambiente del territorio e del paesaggio (ecosistemi naturali e sue regole, biomi, habitat e nicchia ecologica, Direttiva Habitat 92/43/CEE e Rete Natura 2000, Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 e D. Lgs.157/2006, Piano paesistico Regione Lombardia, landscape ecology, agroecosistema e fattori della produzione) Risorse e problemi ambientali (acqua: water footprint e gestione sostenibile dell'acqua in agricoltura, inquinamento dell'acqua, OD, BOD, BOD5 e COD, eutrofizzazione; aria: effetto serra e gas climalteranti, Protocollo di Kyoto, Carbon footprint, inquinamento atmosferico su piccola scala, piogge acide, gas climalteranti di origine agricola; suolo: degrado, sequestro del carbonio atmosferico, agricoltura “blu”, gestione dei rifiuti, D. Lgs 152/2006, codice CER, ciclo dei rifiuti, dichiarazioni ambientali di prodotto, biogas; biodiversità e sua tutela, Decisione 1600/2002/CE) Pedologia (definizione, proprietà fisiche, fattori pedogenetici e pedogenesi, suolo naturale e agrario, classificazione dei suoli secondo la Soil Taxonomy) Paesaggistica e classificazione dei territori (cenni sulla carta pedologica; territorio e suoi aspetti climatici, Land suitability, Land capability classification, cenni sul verde urbano e sua progettazione, cenni di dissesto idrogeologico e di ingegneria naturalistica, cenni sulle energie rinnovabili) Valutazioni ambientali (VIA, VAS, AIA, VINCA) Sostenibilità (agricoltura sostenibile: integrata, biologica e biodinamica) Enti e istituzioni per la tutela dell'ambiente (cenni) MEZZI E STRUMENTI E’ stato utilizzato il libro di testo “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” autrice Elena Stoppioni, edizione Zanichelli. Ritengo opportuno evidenziarne importanti limiti nei contenuti che hanno creato difficoltà sia agli alunni che alla docente, nuova alla disciplina. Di fatto è stato l’unico testo a disposizione in commercio. Pagina 16 di 33 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI DOCENTE: prof.ssa Patrizia Usberti Insegnante Tecnico Pratico: prof. ssa Franca Zaniboni Lo svolgimento del programma nella classe si è basato in particolar modo sulle principali trasformazioni che subiscono i prodotti agro-alimentari durante le fasi di lavorazione. I settori trattati sono: l'industria enologica, lattiero-casearia ed olearia, dando anche ampio risalto alle norme legislative che li regolano, sia a livello nazionale sia a livello comunitario. METODOLOGIE DIDATTICHE Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, è stato dato rilievo oltre che alla lezione frontale, alle analisi di laboratorio, utilizzando metodiche analitiche atte a verificare il controllo della qualità e le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti. Le esercitazioni di laboratorio hanno avuto, inoltre, lo scopo di migliorare le capacità degli studenti di leggere ed interpretare i risultati ottenuti e di intervenire, quindi, con opportune correzioni, qualora necessarie. CONTENUTI Tecnologia enologica: il compito del tecnico enologico è quello di seguire tutte le fasi della produzione dalla vendemmia al confezionamento del prodotto finito. Deve sapere eseguire le principali determinazioni analitiche necessarie per la conduzione ottimale della vendemmia. Considerata l’articolazione, con numero di ore ridotto,si è voluto concentrare gli argomenti, per fornire agli studenti conoscenze e competenze necessarie. Pertanto gli argomenti sono stati così suddivisi: Uva: vendemmia, ammostamento, mosto e sua composizione chimica. Tecnologia di vinificazione: con macerazione (in rosso) e senza macerazione (in bianco). Fermentazione alcolica:prodotti principali e secondari. Cure al vino: processi di stabilizzazione. Difetti e malattie del vino. Vini speciali: spumantizzazione metodo classico. Industria olearia: nell’ambito della trasformazione olearia, le principali figure professionali sono: addetto agli impianti di trasformazione, alla commercializzazione e promozione del prodotto e del territorio, degustatori e classificatori degli olii di oliva. Seguendo queste indicazioni gli argomenti sono i seguenti: Tecniche di estrazione dell’olio. La composizione chimica dell’olio dell’oliva e qualità con classificazioni. Difetti e alterazione. Importanza dell’olio extravergine di oliva nella dieta mediterranea. Industria lattiero-casearia: la figura professionale richiesta dal settore lattiero-caseario, è un tecnico che deve sapere eseguire i controlli sulla materia prima, eseguire i controlli sui prodotti finiti e garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Seguendo tali indicazioni gli argomenti sono stati così suddivisi: Aspetti qualitativi del latte, composizione chimica e indici chimico-fisici. Microrganismi del latte. Trattamenti termici del latte per uso alimentare (pastorizzazione, sterilizzazione, microfiltrazione). Conservazione del latte. Classificazione del latte alimentare; latte alimentare speciale (HD). Burro: definizione e composizione. Processi di burrificazione. Per il numero ridotto di ore e per l’articolazione non è stato trattato il processo di caseificazione. Pagina 17 di 33 Notevole importanza è stata data al laboratorio d'analisi, dove sono stati utilizzati i metodi analitici di controllo sulla qualità e sulle caratteristiche dei prodotti (densità, grado alcolico, acidità titolabile, zuccheri riduttori, estratto, umidità, ceneri, sostanza grassa, ecc.). Con le esercitazioni si è cercato di aumentare le capacità degli studenti di leggere ed interpretare i risultati e di intervenire con opportune correzioni, qualora necessarie. MEZZI E STRUMENTI Come libro di testo è stata utilizzata la dispensa “ Tecnologie Agroalimentari- Industria Enologica, Olearia e Lattiero-Casearia” curata dal Dipartimento di Trasformazione dei Prodotti. Anche per la parte di laboratorio agli studenti è stata fornita una dispensa a cura dalla Prof. Franca Zaniboni. Le ore di esercitazioni sono state un supporto valido all'approfondimento della disciplina e sono state seguite con interesse e partecipazione. METODOLOGIE DIDATTICHE Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, è stato dato rilievo oltre che alla lezione frontale, alle analisi di laboratorio, utilizzando metodiche analitiche atte a verificare il controllo della qualità e le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti. Le esercitazioni di laboratorio hanno avuto, inoltre, lo scopo di migliorare le capacità degli studenti di leggere ed interpretare i risultati ottenuti e di intervenire, quindi, con opportune correzioni, qualora necessarie. VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state effettuate in prevalenza prove scritte, basate sulla capacità di sintetizzare e cogliere gli aspetti più importanti dei vari processi di trasformazione, seguite da prove pratiche di laboratorio, in cui lo studente, raccolti i dati di analisi, elabora eventuali correzioni da apportare qualora i risultati ottenuti non rispondessero alle normative vigenti. La parte pratica di laboratorio è sempre seguita con maggiore interesse dalla maggior parte degli studenti. La valutazione ha seguito i criteri indicati nel P.O.F. e fatti propri dal Consiglio di classe. OBIETTIVI RAGGIUNTI La partecipazione della classe al dialogo educativo non sempre è stata corretta e proficua a causa di un comportamento di disturbo e di disinteresse di alcuni allievi. Nel complesso gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. PROGRAMMA DI ESERCITAZIONI ANALISI DEL MOSTO Determinazione degli zuccheri con metodi fisici Determinazione degli zuccheri con metodi chimici Determinazione dell’acidità totale Determinazione dell’anidride solforosa totale ANALISI DEI VINI Determinazione del grado alcolico svolto e potenziale Zuccheri riduttori Acidità totale Acidità volatile e corretta dalla SO2 Acidità fissa Determinazione del pH SO2 totale Estratto secco totale e ridotto Determinazione delle ceneri Alcalinità delle ceneri ANALISI DELL’OLIO Determinazione dell’acidità Determinazione della densità Determinazione del numero di saponificazione Pagina 18 di 33 Determinazione del numero di iodio Determinazione del grado termosolforico Determinazione numero dei perossidi ANALISI DEL LATTE Determinazione del pH Determinazione dell’acidità titolabile Determinazione delle proteine Determinazione densità del latte Determinazione del lattosio Determinazione della sostanza grassa Determinazione del residuo secco totale e del residuo secco magro Determinazione dell’indice crioscopico Pagina 19 di 33 ECONOMIA ESTIMO MARKETING E LEGISLAZIONE - EEML DOCENTE: Prof. Alberto Bonaspetti INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Prof.ssa Pamela Arena COMPETENZE ST1: Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili. ST2: Saper gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti assicurando tracciabilità e sicurezza. Conoscere, descrivere e correlare criticamente la realtà economica utilizzando un linguaggio orale e scritto appropriati. Saper prendere motivate decisioni argomentando criticamente le proprie tesi. ST3: Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. ST7: Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente. ST10: Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi benefici e di valutazione d’impatto ambientale. Essere in grado di stendere delle relazioni estimative applicate a situazioni professionali concrete applicando correttamente formule e procedure risolutive. ST11: Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. Ragionare sulle voci di bilancio patrimoniali ed economiche e saper utilizzare manuali, prontuari, sussidi e banche dati. ST12: Saper utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Cogliere le correlazioni ed i contesti culturali, sociali e professionali. L1: Essere in grado di individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Essere in grado di estrapolare da un contesto i concetti chiave o di approfondire analiticamente gli aspetti di un problema a livello personale ed in interazione col gruppo classe. ABILITA’ Utilizzare con chiarezza il linguaggio generale e specifico della disciplina sia nelle esposizioni orali che nella stesura delle relazioni economiche-estimative e di marketing. Saper applicare criticamente le appropriate formule matematico finanziarie nell’ambito del processo valutativo. Conoscere ed sviluppare le doti del perito estimatore. Comprendere i meccanismi che regolano i mercati, le fonti dati, le metodologie, le procedure, le normative, gli strumenti connessi alle valutazioni. Saper inquadrare il problema estimativo, essere in grado di motivare le scelte effettuate, argomentare le fasi del lavoro. Sapere redigere ed interpretare il bilancio dell’azienda agraria. Pagina 20 di 33 CONOSCENZE modulo A: Basi economico finanziarie ed Estimo generale [ore indicative 30] Paradigmi della matematica finanziaria. Estimo generale: o Scopi della stima. o Giudizio di stima ed aspetti economici dei beni. o IVS International Valuation Standard con fogli di calcolo e Stimatrix. o Procedure sintetiche ed analitiche. o Critiche alla stima analitica. modulo B: Estimo rurale [ore indicative 25] Stima dei fondi rustici a colture erbacee. Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali. Stima delle colture arboree da frutto: coetanee specializzate, promiscue, disetanee assestate a governo annuo; Vo, Vm, Vss, età del massimo tornaconto. Stima dei miglioramenti fondiari, Analisi costi benefici e riparto delle spese. Cenni alla stima dei boschi Modulo C: Estimo legale [ore indicative 25]: Stima dei danni da incendio, da grandine e da inquinamento. Stima delle servitù prediali e personali. Stima delle espropriazioni per pubblica utilità: Testo unico emanato con D.P.R. 327/2001 modificato ed integrato a seguito della sentenza Corte Costituzionale. 181/2011: cenni alle procedure d'esproprio. Calcolo d'indennizzi per aree agricole ed edificabili. Modulo D: Marketing [ore indicative 19] Marketing: concetti, strumenti, pianificazioni, obiettivi, strategie e problematiche con riferimento soprattutto al marketing agroalimentare. METODI e RISULTATI OTTENUTI Sono ispirati sulla metodologia scientifica basata sul proporre agli alunni una serie di stimoli al fine di attivare processi interattivi docente-discente che favoriscono il potenziamento delle capacità percettive orientando l’apprendimento verso l'individuazione e risoluzione di problemi insiti in ciascuna unità didattica proposta. In sostanza si è cercato di abituare i ragazzi non alla semplice memorizzazione e ripetizione di paradigmi - peraltro essenziali - ma soprattutto alla concettualizzazione di fatti, fenomeni, sistemi riguardanti la sfera economico-estimativa-legislativa e di marketing. La partecipazione non è stata corale e propositiva e solo il gruppo dei più motivati ha interagito attivamente con il docente e gli altri compagni di classe fornendo il proprio contributo critico costruttivo. Circa un quarto degli alunni ha accumulato più assenze della media. I risultati raggiunti in termini di competenze, abilità e conoscenze sono stati nel complesso discreti e per alcuni alunni più che buoni. A volte al momento delle prove hanno chiesto di procrastinare le scadenze. MEZZI E STRUMENTI Il testo in adozione – “Corso di economia, estimo, marketing e legislazione” di Stefano Amicabile vol. 2 ed. Hoepli – è stato integrato o sintetizzato con gli appunti di lezione, fotocopie di esercitazioni, schemi esplicativi, bilanci, diagrammi e quadri sinottici pertinenti gli argomenti trattati nel corso del corrente anno scolastico. Tutto il materiale didattico prodotto dal docente e dagli allievi è stato messo a disposizione sul server dell’Istituto ed è stato condiviso anche tramite la mail di classe. TEMPI Sono stati proporzionati agli argomenti svolti ed alle scansioni create dal normale calendario scolastico. La complessità delle tematiche trattate ha dovuto fare i conti con l’esiguità dei tempi a disposizione previsti dal nuovo ordinamento. La frequenza alle lezioni è stata per quasi tutti gli studenti regolare mentre la partecipazione Pagina 21 di 33 e l'impegno sono risultati nettamente differenziati: per alcuni produttivi e collaborativi per altri discontinua e modesta. CRITERI ADOTTATI AI FINI VALUTATIVI 4 verifiche scritte distribuite in due prove per quadrimestre 1 prova per classi parallele con due domande scritte 1-2 verifica/che orale/i per ogni allievo. In aggiunta alle ordinarie verifiche scritte sono state predisposte alcune verifiche di recupero che hanno rallentato non poco la normale programmazione delle normali lezioni curricolari. Ne hanno sofferto gli spazi dedicati alle valutazioni orali. Per la valutazione è stata misurata la qualità della performance ottenuta dagli alunni ossia il livello raggiunto nella conoscenza, comprensione ed applicazione degli argomenti proposti per ciascun modulo di lezione svolto, rielaborati e fatti propri in termini di competenze. Pagina 22 di 33 TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE DOCENTE: Prof. Angelo Bonardi Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Prati OBIETTIVI Nel corso dell'anno scolastico il lavoro svolto mirava al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Conoscere gli aspetti fondamentali dell'alimentazione, con particolare riguardo alla formulazione di una razione alimentare che soddisfi i fabbisogni degli animali; Saper osservare e analizzare le situazioni di disagio e gli eventuali sintomi di problemi legati alla stabulazione e all’alimentazione; Capire il linguaggio tecnico, esprimersi con chiarezza e precisione, saper argomentare e giustificare le proprie scelte. CONTENUTI ALIMETAZIONE ANIMALE Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente dei monogastrici e dei ruminanti; I principi nutritivi: Acqua Proteine Grassi Zuccheri Fibra grezza Vitamine elementi minerali Come questi vengono assunti con l’alimentazione, come vengono elaborati nell’apparto digerente, come vengono assorbiti, dove e come vengono utilizzati nell’organismo. Alimenti utilizzati per gli animali: Suddivisi in alimenti di origine animale e vegetale; Suddivisi in alimenti freschi, insilati, secchi; Suddivisi in alimenti proteici e energetici; Studio della composizione chimica dei singoli alimenti e del loro apporto di nutrienti. Formulazione di una razione alimentare specifica per gli animali e per il tipo di produzione a cui sono destinati. BENESSERE ANIMALE Leggi riguardanti il benessere animale dei bovini Leggi riguardanti il benessere animale dei suini Cenni sul benessere degli avicoli e degli altri animali allevati IGIENE Cenni sulle principali malattie che possono colpire bovini e suini METODI L'intendimento è sempre stato quello di creare un rapporto di fiducia, lasciando la massima possibilità di espressione agli alunni, questo ha fatto sviluppare un rapporto sereno e democratico, in cui la lezione si è svolta sia con stimoli dell'insegnante, sia con stimoli provenienti dalla classe, attraverso domande ed osservazioni pertinenti. In questo modo si è ottenuto un maggior coinvolgimento dei singoli e del gruppo. MEZZI E STRUMENTI Oltre all'utilizzo dei normali mezzi didattici si è data estrema importanza all'osservazione diretta nella stalla di bovine da latte annessa all'Istituto. Il libro di testo è stato solo parzialmente utilizzato, preferendo per semplificare schemi e appunti predisposti per lo scopo. TEMPI I tempi previsti per affrontare gli argomenti contemplati nel piano di lavoro non sono stati rispettati a causa del nuovo programma che è stato previsto dalla riforma (giunta questo anno Pagina 23 di 33 in quinta classe) da svolgere in solo due ore di lezione settimanali, ma anche a causa delle tantissime ore dedicate prima alle esercitazioni e poi alla preparazione degli argomenti che ciascun allievo prepara per l’orale dell’Esame di Stato. Solo una parte del programma descritto sopra è stata svolta. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state effettuate sia oralmente sia in forma scritta. Pagina 24 di 33 TECNICHE DI PRODUZIONI VEGETALI DOCENTE: Prof. Giuseppe Tumminello Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Prati OBIETTIVI Gli obiettivi fondamentali del corso di coltivazioni arboree sono stati quelli di evidenziare l’importanza che questo comparto riveste per l’economia nazionale anche in relazione al notevole export che alimenta; illustrare le moderne tecniche colturali, sottolineando il notevole dinamismo che esse hanno avuto in questi ultimi anni, tendenti sempre più a ridurre i costi di produzione, viste la globalizzazione dei mercati e l’agguerrita concorrenza, e miranti a produrre frutti di qualità per soddisfare le esigenze dei consumatori, nonché il rispetto per l’ambiente e la salvaguardia della fertilità dei terreni. Gli allievi devono: Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali; Organizzare attività produttive ecocompatibili; Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza anche per le persone, l’ambiente e territorio; Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative alle attività agricole integrate; Redigere brevi relazioni tecniche relative a situazioni professionali; Essere in grado di scegliere specie arboree e relative cultivar in funzione del livello di organizzazione aziendale, delle caratteristiche ambientali, delle richieste di mercato; Definire impianti compatibili con un certo grado di meccanizzazione e con produzioni di qualità; Organizzare interventi adeguati per la gestione del suolo, del bilancio idrico e nutrizionale in un frutteto; Prevedere semplici interventi fitoiatrici rispettosi dell’ambiente della qualità del prodotto; Acquisire i rudimenti della potatura dei fruttiferi; Riconoscere le specie arboree sia ornamentali che da frutto presenti nell’azienda dell’istituto e per queste ultime, anche le formazioni fruttifere e le varie fasi fenologiche. CONTENUTI Il programma è stato svolto regolarmente, tutto il 1^ quadrimestre e l’inizio del secondo sono stati utilizzati per trattare la parte generale che comprende: morfologia e fisiologia delle piante arboree, propagazione ed impianto, tecniche colturali, potatura e raccolta, qualità e conservazione della frutta. Nel rimanente periodo del 2^ quadrimestre è stata trattata la parte speciale relativamente alle specie arboree più importanti nella zona e cioè: vite e melo. Si sta trattando l’olivo e, si spera il pesco. Di ogni specie sono stati trattati i seguenti aspetti: origine, diffusione ed importanza economica, classificazione botanica e caratteri morfobiologici, esigenze pedoclimatiche, propagazione e portinnesti, miglioramento genetico e cultivar, forme di allevamento e sesti d’impianto, cure colturali, raccolta, produzioni, conservazione e utilizzazione, cenni su avversità e parassiti. METODI Il punto di partenza per lo svolgimento del programma è stato la continua osservazione delle colture arboree presenti in azienda: vite, melo, pero, olivo, ciliegio, pesco mandorlo, actinidia, nocciolo; sono state controllate periodicamente le varie fasi fenologiche, le tecniche colturali adottate, la presenza di alcuni agenti di danno e di malattia ed eseguite praticamente alcune operazioni come la potatura. Da queste osservazioni sono scaturite le trattazioni teoriche, svolte prevalentemente in classe ma anche in pieno campo. Durante le lezioni frontali si è cercato di stimolare continuamente gli allievi ad esporre le loro esperienze pratiche per porle a confronto con quanto teoricamente esposto. Pagina 25 di 33 MEZZI E STRUMENTI Ad integrazione del libro di testo (Produzioni vegetali: coltivazioni arboree, autori: S.bocchi, R.Spigarolo, S.Ronzoni, F.Caligiore, casa editrice Poseidonia scuola), sono state utilizzate riviste tecniche e pubblicazioni scientifiche, strumenti informatici. VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state effettuate diverse verifiche prevalentemente scritte, le tipologie delle prove sono stata le seguenti: trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola, problemi a rapida soluzione, risoluzione di casi pratici e professionali. In merito ai criteri di valutazione, sono stati utilizzati i seguenti parametri: Impegno dimostrato nell’esecuzione del lavoro e nella ricerca autonoma di soluzioni; Conoscenze acquisite, cioè la capacità di richiamare alla memoria concetti e nozione studiate; Capacità di applicazione, cioè abilità nell’utilizzare queste conoscenze in situazioni nuove; Espressione, cioè la capacità di formulare comunicazioni relative ad un determinato argomento utilizzando un linguaggio tecnico corretto ed appropriato; Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari. La scala dei voti è stata da uno a dieci, il voto di sufficienza è stato assegnato in presenza di: conoscenze complete, ma non approfondite, esposizione semplice, ma corretta, applicazione autonoma e corretta delle acquisizioni minime. La classe ha seguito le lezioni in modo altalenante: a volte con un certo interesse e partecipazione attiva, altre volte in modo passivo e spesso rumoroso impedendo, in qualche occasione, il regolare svolgimento delle stesse. Quasi tutti hanno profuso un certo impegno nello studio e, per quanto riguarda il profitto hanno ottenuto, complessivamente, risultati di piena sufficienza. Pagina 26 di 33 GENIO RURALE DOCENTE: prof.ssa Paola Fogazzi Insegnante Tecnico Pratico: prof. Giuseppe Prati OBIETTIVI Lo studente, al termine del quinto anno del corso di Genio Rurale, deve: saper riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali all’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria vita lavorativa. CONTENUTI Ambiente e paesaggio Tutela del paesaggio Clima e dissesto Il suolo Sistemazioni idrauliche Sistemazione dei versanti Bonifica ambientale Recupero aree di cava Discariche Applicazioni di ingegneria naturalistica METODI Il rapporto docente - discente è da considerarsi nella norma. L’insegnamento della materia è stato impostato sulla lezione di tipo frontale, la proiezioni di slide, il lavoro di gruppo, le ricerche individuali con successiva presentazione alla classe; le verifiche programmate hanno dato buoni risultati. MEZZI E STRUMENTI Il principale mezzo utilizzato per lo svolgimento dell'attività didattica è stato il dialogo insegnante-studente e l’utilizzo di materiale scaricato dalla rete da parte del docente. Non essendoci alcun testo che copra la disciplina, il materiale è stato di volta in volta fornito dall’insegnante. TEMPI Le lezioni di Genio Rurale, pari a 2 ore settimanali, sono state collocate la quinta ora del lunedì e la sesta del mercoledì. Le lezioni si sono svolte nell'ambito della classe assegnata e del laboratorio di topografia. Lo svolgimento del programma è stato lineare. Non sono da segnalare all’interno della disciplina fenomeni particolari di assenteismo. VERIFICHE E VALUTAZIONI Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate sei verifiche scritte in forma di domande aperte, è stato valutato il lavoro di gruppo svolto dagli studenti inerente l’argomento “Sistemazione dei versanti”; i recuperi degli studenti assenti ed insufficienti sono consistiti in approfondimento degli argomenti svolti, elaborazione in formato digitale e presentazione ai compagni. Per la valutazione è stato considerato il livello di conoscenze raggiunto dagli allievi. La scala dei voti utilizzati è stata quella deliberata dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Classe (da 1 a 10). Pagina 27 di 33 SCIENZE MOTORIE DOCENTE: Prof.ssa Ofelia VICINI OBIETTIVI DISCIPLINARI REALIZZATI (O PARZIALMENTE REALIZZATI) Migliorare le capacità di tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato; Migliorare le capacità di vincere resistenze da carico naturale o da leggero sovraccarico; Migliorare le capacità di svolgere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile; Conoscenza e pratica di attività sportive individuali e di squadra. METODI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI: Proposta didattica con eventuale dimostrazione ed assistenza; Attività propedeutica e proposte semplificate; Metodo misto (globale – analitico – globale). MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI Palestra con le sue attrezzature; Campo e zona all’aperto. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI E MODALITÀ APPLICATIVE Prove pratiche (parametri valutati: livello di partenza – miglioramenti sistematici conseguiti – impegno e partecipazione); simulazione di terza prova: teoria del riscaldamento e conseguenze della sedentarietà. Numero verifiche per quadrimestre: almeno tre. CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO 1 SAPERE: Raggiungere un significativo miglioramento della mobilità articolare SAPER FARE Lavoro individuale con esercizi di mobilizzazione attiva e stretching TEMPI Settembre – dicembre e in fase di riscaldamento all’inizio di ogni lezione MODULO 2 SAPERE SAPER FARE TEMPI MODULO 3 SAPERE SAPER FARE TEMPI MODULO 4 SAPERE SAPER FARE Raggiungere un significativo miglioramento a livello muscolare Lavoro individuale ed attività in circuito per i diversi distretti muscolari a carico naturale e/o con leggero sovraccarico Settembre – dicembre e in fase di riscaldamento all’inizio di ogni lezione Raggiungere un significativo miglioramento della funzione cardiocircolatoria e respiratoria Corsa a ritmo lento per tempi progressivamente crescenti. Attività di circuito Settembre - Novembre TEMPI Conoscenza e pratica della pallavolo Eseguire tecnicamente i fondamentali individuali e utilizzo dei fondamentali individuali in fase di gioco Novembre – marzo MODULO 5 SAPERE SAPER FARE TEMPI Conoscenza pratica della ginnastica Capovolta avanti, Capovolta indietro, Candela, Verticale,Ruota Novembre – dicembre La classe ha partecipato al torneo d’istituto di pallavolo e di calcio. Pagina 28 di 33 MODULO 6 SAPER SAPER FARE TEMPI Teoria del riscaldamento. Saper organizzare una proposta di riscaldamen to. Predisporre una sequenza didattica da proporre alla classe Aprile - Maggio Pagina 29 di 33 SIMULAZIONE PRIMA PROVA Il testo proposto per la simulazione della Prima Prova d'Esame svoltasi in data 18/03/2015 è stato formulato dal Dipartimento di Lettere del Triennio utilizzando tipologie scelte selezionate da diversi Esami di Stato, nella fattispecie: - Tipologia A: Esame di Stato A.S. 2008/2009 "La Coscienza di Zeno" - Tipologia B: Ambito Artistico-Letterario - Esame di Stato A.S. 2008/2009 "Innamoramento e amore" - Tipologia B: Ambito Socio-Economico - Esame di Stato A.S. 2010/2011 "Siamo quel che mangiamo?" - Tipologia B: Ambito Storico-Politico - Esame di Stato A.S. 2008/2009 "Origine e sviluppi della cultura giovanile" - Tipologia B: Ambito Tecnico-Scientifico - Esame di Stato A.S. 2003/2004 "Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo" - Tipologia C - Esame di Stato A.S. 2007/2008 "Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento" - Tipologia D - Esame di Stato A.S. 2010/2011 "Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti". GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA INDICATORI A. ORTOGRAFIA E MORFOSINTASSI Punti 5 B. CONTENUTO Punti 5 VOTO 1 2 3 C. ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Punti 5 1 2 3 4 5 4 5 1 2 3 4 5 DESCRITTORI Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici Presenza di errori ortografici e morfosintattici Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto Correttezza generale e buona competenza lessicale Contenuto non attinente alla traccia Traccia sviluppata parzialmente Contenuto adeguato alla traccia Contenuto adeguato ed esaustivo Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità Elaborato privo di organicità Elaborato semplice, superficiale Elaborato coerente, coeso, ma lineare Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato Pagina 30 di 33 SIMULAZIONE SECONDA PROVA Eseguita il giorno 08/05/2015. Durata della prova 6 ore. 1° parte: quesito comune. Il candidato, con riferimento ad una realtà aziendale di sua conoscenza tipica del territorio, affronti le problematiche legate all’impatto ambientale derivante dalle attività agricole a conduzione tradizionale. Esaurita tale fase, analizzi le modalità di una sua possibile conversione ad “agricoltura ecocompatibile” (conservativa, biologica o integrata) analizzando le fasi d’applicazione, vantaggi e svantaggi che ne conseguono. 2° parte: minimo due quesiti a scelta In tale fase approfondisca uno degli argomenti di seguito riportati: Impatto sul clima; Conservazione della risorsa suolo; Produttività ed analisi costi – benefici; Tutela del paesaggio; Quadro normativo di riferimento; Tutela della biodiversità. CRITERI DI VALUTAZIONE INDICATORI COMPLETEZZA DEI CONTENUTI CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA DESCRITTORI Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della traccia Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della traccia Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma essenziali, generici Contenuti completi, coerenti e con sufficiente approfondimento Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi Numerosi errori concettuali gravi. Alcuni errori concettuali gravi. Numerose. imprecisioni tecniche non gravi. Alcune imprecisioni tecniche non gravi.Nessun errore e/o imprecisione tecnica. Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria. Terminologia tecnica generica, non specifica. Terminologia tecnica sufficientemente appropriata. Terminologia tecnica appropriata e specifica. Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca. PUNTI 3 4 5 6 7 0 1 2 3 4 0 1 2 3 4 Pagina 31 di 33 SIMULAZIONE TERZA PROVA In data 26 Marzo è stata proposta agli allievi una simulazioni di terza prova relative alla tipologia B. Quesiti a risposta singola. Di seguito si riportano i testi: SIMULAZIONE TERZA PROVA N.1 del 26/03/2015 PRODUZIONI ANIMALI: Utilizzo delle proteine alimentari nell’organismo animale. Utilizzo dei lipidi alimentari nell’organismo animale. ECONOMIA ED ESTIMO Differenza fra il vecchio e il nuovo marketing. Concetto di danno ed indennizzo. SCIENZE MOTORIE Il mantenimento dell’efficienza fisica è fondamentale per raggiungere e conservare il benessere psicofisico. Spiega, invece, quali possono essere le conseguenze della sedentarietà. Il riscaldamento è un momento importante di ogni lezione e dell’allenamento di ogni disciplina sportiva. Illustrane le caratteristiche, gli obiettivi e gli effetti sull’organismo. TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI Quali sono i Sali dell’acido tartarico che precipitano in un vino e quali sono i fattori che favoriscono la loro insolubilità. Spunto ed acescenza sono due malattie che si possono avere in un vino: quali sono gli agenti responsabili e qual è la differenza fra le due alterazioni. In data 18/05/2015 verrà effettuata la seconda simulazione della terza prova che riguarderà le seguenti materie: INGLESE, PRODUZIONI ANIMALI, PRODUZIONI VEGETALI MATEMATICA. Griglia di valutazione della TERZA prova scritta Indicatori Giudizio Acquisizione di conoscenze, competenSCARSA ze e capacità PARZIALE ADEGUATA BUONA OTTIMA Capacità di utilizzo delle conoscenze SCARSA PARZIALE ADEGUATA BUONA OTTIMA Capacità di integrazione di conoscenze e SCARSA competenze PARZIALE ADEGUATA BUONA OTTIMA Punteggio proposto 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Pagina 32 di 33 MATERIA DOCENTE Religione Prof. Stefano CIVETTINI Italiano Prof. Paolo Zanoni Storia Prof. Paolo Zanoni Lingua straniera (Inglese) Prof.ssa Liviana Silini Matematica Prof.ssa Beatrice Cinelli Prof.ssa Patrizia Usberti Prof.ssa Franca Zaniboni Prof. Giuseppe Tumminello Prof. Giuseppe Prati Trasformazione Prodotti Produzioni Vegetali Genio Rurale Economia. Estimo Marketing Prof.ssa Paola Fogazzi Prof. Giuseppe Prati Prof. Alberto Bonaspetti Prof.ssa Pamela Prof.ssa Antonella Gestione Ambiente e Territorio Prof. Pierangelo Produzione Animale Arena Spano Costa Prof. Angelo Bonardi Prof. Giuseppe Prati Sostegno Prof.ssa Paola Stagnari Scienze Motorie Prof.ssa Ofelia Vicini Brescia, 15 Maggio 2015 FIRMA IL PRESIDE (prof. Augusto Belluzzo) Pagina 33 di 33