Differenze nel modo di
percepire
Gli stili cognitivi
Lo stile cognitivo
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Studiando i processi percettivi, cioè il modo
in cui la nostra mente elabora le
informazioni provenienti dai 5 sensi, gli
studiosi hanno individuato che ogni
individuo si orienta nella realtà (nelle
circostanza di vita) attraverso uno stile
cognitivo.
Che cos’è lo stile cognitivo?
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Lo stile cognitivo (o conoscitivo) è una
predisposizione soggettiva attraverso la quale, la
mente, mette in atto delle operazioni cognitive
(operazioni conoscitive) con le quali si orienta,
apprende (consoce) e valuta la realtà.
Esistono alcuni parametri fondamentali in base ai
quali valutare lo stile cognitivo di una persona;
Generalmente vengono indicati con una coppia
di aggettivi opposti, che rappresentano i due
estremi entro i quali vengono distribuite le
caratteristiche di ognuno.
Stili cognitivi
Stile dipendente dal
campo
Stile indipendente dal
campo
Stile globale
Stile analitico
Stile visuale
Stile verbale
Stile impulsivo
Stile riflessivo
Stile divergente
Stile convergente
Dipendenza e indipendenza dal campo
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Questo tipo di distinzione è stata introdotta
negli anni Sessanta del Novecento dallo
psicologo statunitense Herman Witkin (1916
– 1979);
La nozione di “campo” intesa come ambiente
in cui si svolge l’esperienza dell’individuo
in un momento determinato, risale agli
psicologi della Gestalt.
Soggetto dipendente dal campo
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Dipendente dal campo: tende a considerare
le proprie esperienze, da ciò che vede alle
situazioni della vita, come un tutt’uno. Fa
fatica ad isolare gli elementi e a pensare che
potrebbero essere combinati diversamente
da come sono. (vedi pag.42)
Quindi: non riesce a prescindere dal contesto
in cui percepisce i diversi elementi.
Tendenzialmente è una personalità più
estroversa e socievole.
Soggetto indipendente dal campo
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Indipendente dal campo: tende ad
analizzare le esperienze, a scomporle, a
concentrarsi su ciò che gli interessa e tende
a non farsi influenzare dal modo in cui queste
sono organizzate. (vedi pag.42);
Quindi: riesce a isolare e ad analizzare gli
oggetti separatamente.
Tendenzialmente è una personalità più
introversa e meno incline alla confidenza.
Lo stile globale e stile analitico
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Lo stile globale: tende a privilegiare gli
aspetti d’insieme tralasciando i dettagli ogni
volta che osserva, ricorda, legge, scrive ecc.
è uno stile più visuale e in genere chi
possiede questo stile predilige figure,
immagini.
Lo stile analitico: tende a soffermarsi sui
particolari, ad analizzare i dettagli. In genere
sono personalità metodiche, riflessive, più
lente nell’elaborazione ma più precise;
Maurits Cornelis Escher
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Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) è
stato un incisore e grafico olandese.
Le opere di Escher hanno una forte componente matematica, e molti dei mondi che
ha disegnato sono costruiti attorno a oggetti impossibili come il Triangolo di Penrose
oppure ad illusioni ottiche come il Cubo di Necker.
Triangolo di Penrose: quest’immagine illusoria è chiamata triangolo di Penrose. La
disposizione delle ombre induce il cervello umano a vedere un triangolo
tridimensionale, i cui angoli sono tutti di 90°. Ciò, tuttavia, è matematicamente
impossibile: http://it.wikipedia.org/wiki/Maurits_Cornelis_Escher
Stile visuale e stile verbale
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Lo stile visuale: le persone che hanno
questo stile tendono più a fare attenzioni alle
immagini, alle figure che alle parole. Di
conseguenza ricordano meglio tramite
schemi, diagrammi, immagini;
Lo stile verbale: prestano più attenzione
alle parole e, in genere, agli stimoli linguistici.
Quindi ricordano bene ascoltando le parole.
Un fumetto
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Di fronte a un fumetto il soggetto visualizzatore
tenda a concentrarsi prevalentemente sulle figure,
mentre il verbalizzatore presterà immediatamente
attenzione alla scritta sul fumetto o alle battute nel
caso ci siano più personaggi.
Lo stile impulsivo e riflessivo
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Gli studiosi distinguono anche tra stile riflessivo e
stile impulsivo.
Con queste due espressioni non si intende
unicamente le caratteristiche del temperamento
individuale, ma anche due modi di procedere
quando si deve svolgere un compito o risolvere un
problema;
Lo stile riflessivo: ha uno stile di elaborazione
delle informazioni metodico e preciso, difficilmente
incorre in errori grossolani;
Lo stile impulsivo: è più rapido nell’elaborazione
delle informazioni ma con più facilità cade in errore.
Stile convergente e stile divergente
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Un’altra distinzione comunemente accettata
dagli studiosi di psicologia è quella tra stile
divergente e convergente;
Lo stile convergente: caratterizza il modo di
pensare tipico di chi di fronte alla risoluzione
di un qualsiasi tipo di problema protende
“converge” verso una soluzione unica e
prevedibile. Questo modo di procedere della
mente è tipico dei matematici.
Stile convergente e stile divergente
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Lo stile divergente: è tipico di chi per
risolvere un problema cerca soluzioni
procedendo in modo eccentrico, originale e
creativo. Quindi “diverge” alla ricerca di
soluzioni innovative.
Questo stile è più caratteristico delle
personalità creative come artisti, letterati,
stilisti ecc.
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