Coordinatrice pedagogica del Comune di Bergamo
Cosmai Livia
“Il sistema educativo danese”
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Viaggio di studio in Danimarca
Provincia di Bergamo – Marzo/aprile 2009
•
Incontro con il sistema danese per progetto Europeo (Comune di Bergamo)
Dati tratti da STARTING STRONG II: EARLY CHILDHOOD EDUCATION AND CARE (2006), da Tecnica della scuola (2008) e
da articoli in Bambini e Bambini in Europa
Seminario di studio
Torino 16 novembre 2012
Contesto
Popolazione: 5,4 milioni
Bambini: 1,76
Bambini sotto i 6 anni: 400.000
Donne lavoratrici: 76% (con bambini sotto i 3 anni: 70%, da 3 a 7 anni: 80%)
Congedo per maternità: 14 settimane
Congedo parentale: 14, più altre 26 facoltative pagate al 60%
Il sistema educativo
Integrato con sistema scolastico e centri per il tempo libero
Rete più estesa di servizi educativi pubblicamente finanziati
0-6 con centri da 6 mesi a 3 anni (più servizi di assistenza in famiglia pubblici),
centri 3 a 6 (anche in campagna), centri 0-6, centri 3-10 gestiti da genitori,
centri per il tempo libero in servizi educativi e in scuole
Servizi pubblici, no-profit, normalmente in team, e privati
Autorità locali (Comuni): responsabili economicamente e funzionalmente di tutti
i servizi educativi del proprio territorio (rischio disuguaglianze nell’accesso e
nella qualità)
Il sistema educativo: l’accesso
Frequentano:
il 12% dei bambini da 0 a 1 anni (l’8% in nidi in famiglia),
l’83% da 1 a 2
(in nidi in famiglia nei centri rurali e nei servizi educativi altrove)
il 94% da 3 a 5
quasi esclusivamente nei servizi educativi
Accesso ai servizi: in circa 3 mesi dalla richiesta, anche se ora ci sono le liste
d’attesa
Contributo delle famiglie ai costi del servizio: 22%
Il sistema educativo: gli educatori
Pedagoghi
(educatori sociali per bambini e ragazzi e oltre,
anche nella “classe di passaggio” se con formazione quadriennale insieme agli
insegnanti)
con formazione in istituti universitari di 3 anni e mezzo
+ assistenti pedagoghi con preparazione di 18 mesi;
nessuna formazione richiesta per i nidi in famiglia, con training di 3 settimane;
quasi tutti membri del BUPL (sindacato con forte dimensione di impegno
sociale)
La formazione
I Pedagoghi nel loro percorso di studi troveranno materie e attività considerate
artistiche come la lavorazione del legno, ceramica, pittura e disegno.
Nella lavorazione del legno però impiegano materiali considerati duri come il
legno il metallo o la pietra, invece in quelle che chiamano arti visive usano sia
la pittura che il disegno, ma anche materiali plastici utilizzando il gioco come
elemento chiave e nelle lezioni si creano sculture si punta sulla
sperimentazione, esplorazione ed espressione della natura e si lavora con tutti
i materiali che la natura mette a disposizione.
Lo scopo è quello di preparare gli educatori a creare spazi ideali in cui i
bambini possono esprimere le loro potenzialità grazie all’incontro con la natura
e con le varie arti.
L’educatore deve essere a conoscenza anche dell’ambiente, delle sue
trasformazione in natura e di come uno spazio esterno debba essere alla base
di tutte le progettazioni scolastiche.
Il sistema educativo: rapporti e orari
Rapporto adulto/bambino:
circa 1 a 3 da 0 a 2 anni,
1 a 7 da 3 a 5,
1 a 10 e 1 a 14 nei centri per il tempo libero a seconda dell’età dei bambini e
ragazzi
Orario di lavoro:
37 ore settimanali
(nei nidi in famiglia 48)
Il sistema scolastico
Sistema scolastico decentralizzato a livello locale (comunale)
Accesso alla scuola pubblica gratuito fino a superiori e parte università
Costo della scuola privata in gran parte a carico dello Stato
Non obbligatorietà della frequenza in aula
Comitato scolastico in ogni istituto, con forte presenza di genitori
Il sistema scolastico: l’articolazione
Inizio della scuola dell’obbligo: 7 anni
(con un anno propedeutico “di passaggio” non obbligatorio
collocato in servizi educativi o in scuole)
Scuola dell’obbligo: 9 anni + un decimo opzionale (fino a 16 anni),
divisa in 3 cicli (0-3, 4-6 e 7-9);
da 15-22 ore settimanali a 7 anni fino a 20-27 a 10
(+ 85% da 6 a 9 nei centri per il tempo libero fino alle 16 o 17)
La continuità pedagogica nella transizione
I bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia prendono
attivamente parte alla costruzione dei passaggi che li guideranno alla scuola
primaria: il sistema scolastico in alcune parti della Danimarca ha individuato
uno strumento per agevolare questa importante transizione: la sezione ponte,
intesa come luogo d’incontro tra due ordini scolastici.
Alcuni spunti di riflessione:
• Condivisione di orientamenti e obiettivi tra scuole
• Visita da parte dei pedagoghi dei plessi delle scuole
• Una relazione scritta condivisa con la famiglia
• Una valigetta denominata «eccomi qui» in cui vengono custodite tracce
personali del bambino (i disegni, un metro in cui si vede la crescita, la foto
della famiglia…)
• Una scatola dei tesori denominata «eccoci qui» che consiste nella raccolta
dei ricordi collettivi (foto di gruppo, le loro canzoni…)
Ciascun bambino deve sentirsi importante e convinto del fatto che qualsiasi
elemento porti con sé dalla scuola possa contribuire alla creazione del senso di
comunità su cui la scuola si deve basare.
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Slide sistema educativo danese - Gruppo nazionale Nidi e Infanzia