SCHEDE DI ATTUAZIONE Strumento attuativo n. 3 -Bike sharing – Bozza lavoro - Rev. 01 novembre ‘05 Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 Approvato con deliberazione Consiglio Provinciale n. 80/2005 - Bike del sharing - 1 Sommario 1. Riferimento agli strumenti del Piano Spostamenti Casa Lavoro 2. Il panorama della domanda di mobilità dei dipendenti 3. Indagine di mercato e benchmark sulle soluzioni adottabili • • • Circuito ”Centro in Bici” a sistema meccanico Circuito ”Bicincittà” a sistema elettronico Confronto tra i due sistemi 4. Definizione dell’idea progettuale preliminare • • • • • Illustrazione idea progettuale e scelta della tecnologia Planimetrie 1 e 2 Ipotesi aspetti organizzativi e costi orientativi di avvio e gestione Modello bicicletta standard suggerito Ipotesi di recupero dei costi e canali di finanziamento 5. Soggetti coinvolgibili e definizione partenariato Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 2 Riferimento agli strumenti del PSCL 3 Leve e strumenti attuativi proposti ed approvati dal primo Piano degli Spostamenti Casa Lavoro della Provincia di Pesaro e Urbino. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 3 Riferimento agli strumenti del PSCL 1 Miglioramento ed estensione dei percorsi pedonali e delle zone a traffico limitato 2 Pianificazione ed attuazione rete piste ciclabili 3 Bike sharing e comodato d’uso 4 Agevolazioni tariffarie ai dipendenti per il TPL 5 Informazione all’utenza per il TPL (orari, corse disponibile per singole relazioni casa-lavoro) 6 Limitazione della sosta libera nel centro cittadino 7 Organizzazione equipaggi per il car pooling e definizione di benefit sulla sosta per chi utilizza tale modalità 8 Definizione di benefit e deroghe sull’orario di lavoro Ogni leva proposta implica una serie di strumenti attuativi la cui natura non è esclusiva della singola leva e la cui applicazione integrata, permette sinergie e azioni più efficaci. Ad esempio l’agevolazione tariffaria e l’informazione e la comunicazione all’utenza, sono entrambi strumenti utili a promuovere la leva del trasporto pubblico. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 4 - Bike sharing - Entità della domanda potenzialmente interessata dall’uso della bicicletta nel PSCL Le categorie di segmenti di domanda sono state scelte sostanzialmente in funzione della distanza (in linea d’aria), percorsa per coprire il tragitto da casa al luogo di lavoro abituale. Segmenti di domanda N. spostamenti Urbani minori di 500 metri 46 Urbani tra i 500 ed i 2000 135 Urbani superiori ai 2000 metri 102 Extraurbani entroterra 170 Extraurbani costa 101 Urbani tra i 500 ed i 2000 Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 5 Il bike sharing Il bike sharing è pensato soprattutto come strumento d’incentivo a chi usa mezzi di trasporto collettivo che non conducono direttamente sul luogo di lavoro, quindi come collegamento finale dalla stazione di arrivo (es. stazione FFSS) alla sede di lavoro. Le biciclette, collocate in apposite rastrelliere antifurto, possono essere prelevate direttamente tramite una apposita “chiave” che consente di sganciare la bicicletta dalla postazione. Al termine dell’uso la bicicletta va riposta nella rastrelliera apposita. Ogni bici è dotata di un cavo antifurto che serve per chiuderla quando sia lasciata presso il luogo di lavoro. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 6 Entità della domanda potenzialmente interessata nel PSCL In realtà l’utilizzo di “stazioni” di bike sharing in punti strategici d’interscambio coinvolge anche spostamenti extraurbani che se espletati con il TPL possono vedere l’ultimazione dello spostamento con la bicicletta, incentivando di fatto l’utente ad impiegare il trasporto pubblico (park & bike – TPL & bike). Segmenti di domanda N. spostamenti Urbani minori di 500 metri 46 Urbani tra i 500 ed i 2000 135 Urbani superiori ai 2000 metri 102 Extraurbani entroterra 170 Extraurbani costa 101 Extraurbani costa Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 7 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili A) Circuito ”Centro in Bici” a sistema meccanico Funzionamento Per prelevare una bicicletta occorre inserire nella serratura (foto A(3)) l'apposita chiave di sganciamento reperibile in un punto o più apunti "C'entro in bici" sparsi per la città. In questi punti, dietro la compilazione di un apposito modulo, viene assegnata una chiave numerata la quale rimarrà per sempre abbinata all’utente (operazione registrata in un database "chiavi-utenti"). Con questa chiave è possibile prelevare in ogni momento qualsiasi bicicletta che troviamo disponibile in rastrelliera. Durante il prelievo entra in funzione la particolarità del dispositivo di sganciamento il quale libera la bicicletta ma trattiene in ostaggio la nostra chiave in rastrelliera (foto B(3)). Per riavere la chiave con il nostro codice di identificazione, non abbiamo che un solo modo (foto B): -riportare la bicicletta nel medesimo punto dove l'abbiamo prelevata (1) -mettere a contatto i due elementi del dispositivo di chiusura (2a -2b) -estrarre la chiave dalla serratura (3) Appropriarsi della bicicletta significa lasciare in rastrelliera la chiave, riconducibile immediatamente a chi ha prelevato il mezzo. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 8 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili A) Circuito ”Centro in Bici” a sistema meccanico Osservazioni 1) Una limitazione potrebbe essere il dover riportare la bicicletta nel luogo del prelievo, una sorta di riduzione alla libertà di movimento. In questo senso si può osservare che il servizio èaprevalentemente indirizzato a coloro che provengono da fuori cittàae cioèacoloro ai quali il punto di arrivo coincide sempre con il punto di partenza per il ritorno (es.: il parcheggio, la stazione, il piazzale delle corriere, ecc... gli stessi luoghi dove hanno prelevato la bicicletta essendo in questi luoghi posizionate la maggior parte delle rastrelliere). 2) le città che hanno un'affluenza turistica, come Pesaro, possono pensare di mettere a disposizione dei turisti un certo numero di biciclette, prelevabili con la chiave che si può trovare presso gli Uffici Turismo della città e gli alberghi (o comunque luoghi frequentati dai turisti) In questo caso la chiave, una volta terminato l'uso, deve essere restituita. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 9 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili B) Circuito ”Bicincittà” a sistema elettronico Funzionamento Per prelevare una bicicletta è sufficiente avvicinare la tessera magnetica reperibile in un punto o più apunti “Bicincittà" sparsi per la città alla bicicletta per sbloccare il meccanismo di sicurezza. In questi punti, dietro la compilazione di un apposito modulo, viene assegnata una tessera abbinata all’utente. Con questa tessera è possibile prelevare in ogni momento qualsiasi bicicletta che troviamo disponibile in rastrelliera. Il sistema registra su un database remoto l’operazione, trasmessa via GPRS ad un apostazione di controllo. Al termine della giornata, o del momento di utilizzo, la bicicletta dovrà essere riposta in uno dei punti allestiti della città e lasciata in modo tale da poter essere utilizzata da altri utenti. L’atto della riconsegna avviene con la stessa logica della presa semplicemente avvicinando la chip card e riponendo il mezzo nel primo posto disponibile. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 10 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili B) Circuito ”Bicincittà” a sistema elettronico Osservazioni A differenza dell’opzione A), in cui la bicicletta va riposizionata nel punto in cui si è prelevata, con questa modalità è possibile riporre il mezzo in qualsiasi punto allestito nella città. Questa modalità sembra essere più compatibile con una mobilità più erratica (commissioni multiple nel centro città) che ad una sistematica (casa – lavoro) in cui l’origine dello spostamento di andata coincide con la destinazione del ritorno. Tuttavia questo sistema consente una completa flessibilità del servizio ed una perfetta integrazione dei diversi mezzi di trasporto pubblico e privati (es. andata in bici - ritorno in autobus), lasciando più autonomia decisionale da parte dell’utente. Di contro la presenza di flussi prevalenti potrebbe generare la saturazione delle colonnine di un punto di raccolta particolarmente interessante. Trattandosi di un sistema elettronico, perciò configurabile, tuttavia è ipotizzabile “forzare” la riconsegna nello stesso punto del prelievo. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 11 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili Confronto tra i due sistemi Caratteristica TIPO A TIPO B Sistema chiave-serratura Meccanica Elettronica Sistema di aggancio Meccanico Elettromeccanico Alimentazione elettrica Non richiesta Richiesta Struttura organizzativa per la gestione - Un punto o più punti dove l'utente può reperire la chiave - un computer dove registrare l'assegnazione delle chiavi - un recapito telefonico, per fornire e ricevere informazioni (URP) - un luogo di modeste dimensioni dove conservare il materiale di consumo - personale addetto al controllo dell'efficienza delle bici - Un punto o più punti dove l'utente può reperire la tessera - un computer dove registrare l'assegnazione delle tessere e gestire il sistema informatizzato (trasmissione dati) - un recapito telefonico, per fornire e ricevere informazioni (URP) - un luogo di modeste dimensioni dove conservare il materiale di consumo - personale addetto al telecontrollo del sistema e al controllo dell'efficienza delle bici Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 12 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili Confronto tra i due sistemi Caratteristica TIPO A TIPO B Complessità manutenzione/gestione sistema Bassa Medio - alta Monitoraggio in continuo dell’utilizzo del servizio e delle statistiche Non possibile (solo alcune statistiche in back office sulla base dei moduli di adesione) Possibile (in tempo reale) Interoperabilità futura con bigliettazione elettronica contactless TPL Non possibile Possibile Costi orientativi per un sistema di circa 50 biciclette 35 mila € compreso db gestione utenti 50/60 mila € compreso software gestionale e formazione Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 13 Indagine di mercato e panorama sulle soluzioni adottabili Confronto tra i due sistemi Caratteristica TIPO A (tecnologia impiegata da qualche anno) Installazioni in altre città Modena Padova Vicenza Faenza Trento Brescia Montegrotto Terme Abano Terme Università Roma Tre Verona Gallarate Carugate Gorgonzola Cernusco sulNaviglio Francavilla al Mare Piacenza Parma Reggio E. Bologna Naviglio Francavilla al Mare Vercelli Alessandria Casale Monferrato Crema Cesena Lodi Montebelluna, Monfalcone Oristano Vittorio Veneto Ferrara Aosta Conegliano Veneto Imola Lugo Ravenna Forlì Rimini Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - TIPO B (tecnologia di recente introduzione) Cuneo Parma 14 Definizione idea progettuale preliminare L’ ipotesi di introduzione del bike sharing (bicicletta pubblica) sul territorio pesarese è mossa dalla volontà di agevolare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti della Provincia di Pesaro e Urbino ed eventualmente di altri Enti con sede nel centro cittadino di Pesaro, con modalità a basso impatto privilegiando il trasporto pubblico o alternativamente quello privato, ma con sosta e transito esterno al centro. Dalle analisi condotte nella redazione del PSCL si evidenzia la presenza di un considerevole numero di dipendenti, potenziali utenti del sistema di trasporto pubblico extraurbano, sia su gomma che su ferro, che in tale modalità sono costretti a compiere l’ultimo tratto di spostamento a piedi, ad esempio dalla stazione FFSS e dalla stazione delle corriere. Gli altri utenti che impiegano il mezzo privato, analogamente cercano una sosta nei pressi del luogo di lavoro (centro, centro/mare) per minimizzare il proprio spostamento a piedi. La proposta di bike sharing ha pertanto l’obiettivo di incentivare l’utilizzo di sistemi di trasporto di massa e le zone di sosta esterne dal centro cittadino, agevolando l’utente nell’ultimo tratto di spostamento dalle stazioni o dai parcheggi (TPL & bike - park & bike). Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 15 Definizione idea progettuale preliminare L’ ipotesi iniziale prevede una fase di sperimentazione per valutare le problematiche organizzative e per testare il gradimento da parte dell’utenza. Per questo motivo si propone l’introduzione di un numero limitato di mezzi e l’allestimento di due postazioni ubicate in punti strategici e destinate a verificare sia l’ipotesi del park&bike sia quella TPL&bike. Per questa ragione si propone l’allestimento iniziale di 30 biciclette sul territorio comunale di Pesaro, 15 presso il parcheggio di San Decenzio e 15 presso la stazione FFSS / Autolinee TPL (Vedi planimetrie 1 e 2). La tipologia di tecnologia da impiegare, in riferimento ad una fase di sperimentazione, sembra preferibile quella di tipo A (“Centro in Bici”) per i seguenti motivi: • Maggior semplicità nell’allestimento; • Maggior semplicità nella gestione; • Preferibile per un’utenza casa-lavoro (origine andata coincidente con la destinazione ritorno); • Non è necessaria l’allaccio alla rete elettrica; • Costi più contenuti (più giustificabili per una sperimentazione); • Compatibilità del sistema con una vasta rete già esistente in Emilia Romagna (es. un utente con una medesima chiave potrebbe utilizzare le biciclette sia a Pesaro che a Rimini, dove il sistema è già presente). Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 16 Definizione idea progettuale preliminare (planimetria 1) Al bike …….sharing, Ipotesi ubicazione piste ciclabili attuali, domanda dipendenti Provincia PU Stazione FFSS /Corriere (foto 1, 2) Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - Parcheggio S. Decenzio 17 Definizione idea progettuale preliminare Foto 1, ipotesi presso la stazione FFSS davanti al bar adiacente Ipotesi ubicazione bike sharing, presso StazioneAlFFSS/Corriere ……. Foto 2, ipotesi a fianco della stazione delle corriere Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 18 Definizione idea progettuale preliminare Ipotesi aspetti organizzativi e costi orientativi di avvio e gestione Funzioni organizzative Ipotesi proposte Uno o più punti dove l'utente può registrarsi e reperire la chiave L’utente si registra e compila un modulo presso l’URP della Provincia di Pesaro e Urbino e presso la biglietteria dell’AMI della stazione delle corriere (eventualmente anche presso altro ente che partecipa all’iniziativa). Alla registrazione riceve chiave personale per il ritiro delle biciclette a tempo indeterminato. Un computer dove registrare l'assegnazione delle chiavi L’URP della Provincia registra nel database di sistema gli utenti registrati presso l’ufficio e presso la biglietteria AMI che trasmette i moduli raccolti. (Il software di registrazione è compreso nella fornitura di biciclette) Un recapito telefonico, per fornire e ricevere informazioni Servizio Trasporti e Mobilità e URP della Provincia di Pesaro e Urbino, (eventualmente anche presso altro ente che partecipa all’iniziativa) Un luogo di modeste dimensioni dove conservare il materiale di consumo e parcheggiare le eventuali biciclette in attesa di manutenzione Servizi Speciali / Protezione Civile della Provincia, (Via dei Cacciatori). Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 19 Definizione idea progettuale preliminare Ipotesi aspetti organizzativi e costi orientativi di avvio e gestione Funzioni organizzative Ipotesi proposte Personale addetto al controllo dell'efficienza delle bici Personale di controllo: un anziano, già occupato nei lavori socialmente utili con i seguenti compiti. - Piccole manutenzioni (pulizia delle bici, piccole sostituzioni, ecc), e consegna al meccanico delle biciclette che richiedono riparazione straordinaria - Accertamento delle violazioni alle norme d'uso: nel qual caso l'addetto, munito di chiave universale, provvede a prelevare la chiave dell'utente lasciando in serratura un apposito avviso di infrazione. Modalità di erogazione del servizio Il servizio è regolamentato: fruibile entro i limiti di una fascia oraria: dalle ore 6,00 alle ore 21,00 Riparazioni straordinarie Convenzione con un meccanico / rivenditore locale. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 20 Definizione idea progettuale preliminare Ipotesi aspetti organizzativi e costi orientativi di avvio e gestione Forniture e aspetti gestionali - n. 30 biciclette (fig. 1) - n. 6 rastrelliere e relativa installazione - n.12 tabelle con mappa dei punti bici, regolamento e modalità d'uso - software per la gestione del database “chiavi-utenti” - n. 30 duplicati chiavi lucchetto antifurto in bicicletta - n. 150 chiavi per gli utenti Costi orientativi 21.000 € (IVA esclusa) Personale addetto al controllo dell'efficienza delle bici Circa 10 ore settimanali persona occupata nei lavori socialmente utili, per analogia con altre esperienze: circa 100 € mensili Costi di manutenzione, ricambi Per analogia con esperienze analoghe, circa 50 € mensili Costo totale per il primo anno di sperimentazione Fornitura iniziale 21.000 € (IVA esclusa) Gestione 1.800 € Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 21 Modello bicicletta standard suggerito dal circuito “Centro in bici” Da tale osservazione nasce un modello di bicicletta appositamente costruita secondo le Norme del Codice della Strada. -forma esclusiva, sempre riconoscibile (anche se rubata e verniciata con altro colore); -incisione passante del telaio con il logo C'entro in bici; -colore a scelta; -ruota da 26; -gomme piene di poliuretano espanso morbido (niente forature e/o sgonfiamenti);-viti e bulloni antiefrazione (non svitabili e/o saldati); -cuscinetti di mozzi rinforzati; -cestino anteriore ribaltante; -sella regolabile ma non asportabile e marcata a fuoco bicicletta pubblica; -forcella anteriore ammortizzata; -morsetto della sella a slitta; -canotto sella in alluminio; -movimento centrale su cuscinetti; -dispositivo frenante potenziato. Fig. 1, modello standard proposto Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 22 Definizione idea progettuale preliminare Ipotesi di recupero dei costi e canali di finanziamento Canali di finanziamento Ipotesi e commenti Decreto del Ministero dell'Ambiente 22 dicembre 2000 (Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2001 n. 80: “Finanziamento ai Comuni per la realizzazione di politiche radicali ed interventi integrati per la mobilità sostenibile nelle aree urbane” Canale attualmente scarsamente finanziato e necessità di progetto condiviso con Comune Bandi annuali della Regione Marche che cofinanziano iniziative a favore della mobilità sostenibile. (Ultimo bando: DD Servizio MIT n. 125/05) Prossimo bando presumibilmente nel secondo semestre 2006. I bandi usualmente finanziano proposte comunali. Iniziative del gestore: servizio parzialmente retribuito e non completamente gratuito. Ipotesi di onere una tantum all’atto della prima registrazione o annuo, ad esempio per coprire in parte costi di gestione. Esperienze analoghe suggeriscono un forfait di 10-15 € a utenza, che per un’ipotesi di 50 iscritti per il primo anno copre circa il 40% dei costi di gestione. La registrazione è invece gratis per gli abbonati al TPL - Un’imposta pubblicitaria di 60 € a bicicletta basterebbe a coprire i costi di gestione annua. - Da inserite in un contesto promozionale più articolato dove, ad esempio un istituto di credito, promuove insieme all’Ente la mobilità sostenibile. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 23 - Bike sharing - - Possibile applicazione inserti commerciali (nel paraveste ruota posteriore). - Alternativamente forme di finanziamento più corpose per l’acquisto delle biciclette Soggetti coinvolgibili e definizione partenariato Ente / Organizzazione Note Ente proponente, finanziatore e gestore Provincia di Pesaro e Urbino Comune di Pesaro ADRIABUS Ente competente territorialmente ed eventualmente, in coerenza con il recente accordo di programma a sostegno della mobilità sostenibile siglato con la Provincia, cofinanziatore e cogestore. Collabora agli aspetti gestionali e promozionali dell’iniziativa, in un’ottica di integrazione tra mobilità ciclabile e trasporto pubblico locale. Piano Spostamenti Casa Lavoro 2005 - Bike sharing - 24