Analisi e Contabilità dei Costi
• Docente: Mario Milazzo
• E-mail: [email protected] (in genere rispondo
ma, per favore, scrivere solo per necessità)
• Sito: www.studiomylae.com (sezione
“Università”)
• Libro di testo: di M. Bergamin Barbato
“Programmazione e Controllo in un’Ottica
Strategica”
Analisi e Contabilità dei Costi
• Testi consigliati per eventuali approfondimenti:
- di R. Anthony et al. “Sistemi di Controllo”
Ed. Mc Graw-Hill
- di L. Brusa “Contabilità dei Costi” Giuffrè
Editore
- di L. Cinquini “Strumenti per l’analisi dei
costi” Giappichelli Editore
Analisi e Contabilità dei Costi
• Ricevimento: ogni mercoledì dopo la
lezione per almeno un’ora (s. q.)
• Dove: per ora non lo so nemmeno io, ma
presumo che me lo diranno.
• Consigli per l’esame: studiate !
Foto di studenti dei corsi precedenti (g. c.)
•
Teoria dei sistemi
• Definizione: sistema concreto è una
concentrazione non casuale di materia-energia in
una regione dello spazio-tempo fisico, organizzata
in sottosistemi o componenti, interagenti e
interdipendenti
• Il processo di interazione tra le parti è definibto
come “organizzazione” (Von Bertalanffy)
L’approccio sistemico
• E’ un “paradigm shift”
• Tra i precursori va ricordato Forrester (M. I. T.) che negli
anni ’60 conduce studi sulla dinamica industriale,
applicando i modelli cibernetici (“World Dinamics”).
• La teoria dei sistemi, però è’ una metodologia di indagine
della complessità che ingloba e supera l’approccio
cibernetico (che studia le regolazioni dei sistemi anche
biologici).
Complessità (1)
• L’idea di complessità è implicita nel concetto di
sistema e di approccio sistemico. Implica un
sistema di relazioni tra l’oggetto indagato e
l’osservatore.
• Elementi caratterizzanti la complessità sono la
varietà degli elementi del sistema, la variabilità
delle loro relazioni, la qualità delle relazioni tra il
sistema e l’ambiente e la varietà delle
caratteristiche del sistema non riscontrabili nei
suoi elementi.
Complessità (2)
• Una chiave di lettura della complessità è costituita
dai modelli.
• Essi non devono semplificare gli aspetti rilevanti
del reale, per quanto incerti o contraddittori, ma
renderne consapevole l’osservatore.
• I modelli restano semplici modelli !
Magritte: “I due misteri”
I due misteri
...Tra le parole e le cose regna una frattura variabile
e misteriosa analoga alla frattura altrettanto variabile
e misteriosa che separa le immagini dalle cose...
Magritte
Magritte: I due misteri
Concentrandosi sul quadro interno si riceve il messaggio che c’è differenza tra pipe e simboli
di pipa.
Quindi lo sguardo si sposta verso l’alto, verso la pipa “reale” che galleggia nell’aria; se ne
percepisce la realtà, mentre l’altra è solo un simbolo, Ma ciò naturalmente, è del tutto
sbagliato: entrambe sono dipinte sulla stessa superficie piatta davanti ai nostri occhi. L’idea
che una pipa si trovi in un quadro annidato in un altro quadro, e che quindi sia in qualche
modo “meno reale” dell’altra pipa, è un completo inganno. Non appena si è disposti a “entrare
nella stanza” si è già stati ingannati: si è scambiata l’immagine per la realtà. L’unico modo per
non essere risucchiati è di vedere entrambe le pipe semplicemente come macchie colorate su
una superficie a pochi decimetri di distanza dal nostro naso. Allora, e solo allora, si può
apprezzare il pieno significato del messaggio scritto “Ceci n’est pas une pipe”; ma,
paradossalmente, in quel medesimo istante ogni cosa si confonde in macchie indistinte e la
stessa scritta diventa una macchia di colore, perdendo così il suo significato! In altre parole in
quell’istante il messaggio verbale si autodistrugge in un modo molto godeliano.[1]…
[1] Douglas R. Hofstadter, Godel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante, Adelphi Milano
1984 (1971) p. 76
Complessità
• La carenza nell’interpretazione e nella gestione
della complessità produce incertezza (implicita
nella natura dei sistemi complessi).
• L’incertezza, misurata dai possibili stati che un
evento può assumere, diminuisce in relazione
all’informazione disponibile. Il margine di
incertezza che rimane determina il rischio.
Governabilità dei Sistemi
• Un sistema si dice cibernetico se è in grado di
regolarsi, tramite un meccanismo di retroazione
(feed-back).
• IL sistema infatti è esposto a diverse perturbazioni
ed ha a disposizione un certo numero di risposte.
• Se il sistema perde la governabilità, oltre un certo
limite, i meccanismi di controllo non sono più in
grado di garantirne la stabilità del percorso:
siamo in presenza di catastrofi.
Il sistema organizzativo aziendale
• L’azienda può vedersi come sistema socio-tecnico,
cibernetico, in parte deterministico, in parte
stocastico, aperto, ultracomplesso, dinamico,
discreto o per eventi, parzialmente esplorato
(Amaduzzi)
• Causa la complessità dell’azienda, non conviene
ricercare algoritmi che ne colgano tutta la
complessità, ma piuttosto seguire un approccio
euristico (studiando gli aspetti più rilevanti e
rinunciando ai dettagli).
Struttura del sistema aziendale
•
•
•
•
•
•
Funzioni fondamentali del sistema:
- acquisizione degli input
- trasformazione degli input in output
- distribuzione degli output nell’ambiente
- controllo della gestione
- adattamento per mantenere equilibrio con
l’ambiente
• - direzione per coordinare i sottosistemi
Sistemi operativi
• 3 momenti fondamentali di attività:
• - informativo
• - decisionale
• - operativo o dell’azione
• Va sottolineata l’importanza della componente
motivazionale:
• Informazione
Motivazione
Azione
Riferimenti:
• Per la Teoria dei Sistemi, gli interessati ad
approfondimenti possono ricercare sul sito
indicato precedentemente (“sito”), sezione
Università, sottosezione “Trento – Facoltà
di Lettere – Organizzazione Aziendale”
Altri richiami utili
• Il modello cosiddetto “delle 7 S” rimane tra
i “fondamentali” da ricordare, per ben
comprendere la collocazione “strategicoorganizzativa” del Controllo di Gestione”
Il paradigma della strategia
Esempio possibile di
“business idea” di un’impresa
Strutture
Strategia
Sistemi
Sistema di
valori
prevalente
Skills
Stile
Staff
Risorse
umane
Staff/Risorse umane: tutti i membri dell’organizzazione,
considerati come “popolazione aziendale” e non come singole
personalità.
Stile: il comportamento che contraddistingue i Dirigenti,
mettendo in relazione l’impiego del tempo, l’attenzione e le
azioni simboliche.
Strategia: l’insieme di interventi, organicamente articolato, il
cui obiettivo consiste nel conseguire un VANTAGGIO
COMPETITIVO DURATURO.
Strutture: organigramma + insieme dei documenti che
specificano i rapporti gerarchici, i meccanismi di attribuzione e di
integrazione/differenziazione.
Sistemi: i processi e le procedure, in base ai quali vengono svolti,
day by day, i compiti assegnati.
Skills: le abilità di cui dispone l’azienda nel suo complesso,
considerata separatamente dai singoli. Alcune aziende compiono
azioni eccezionali, anche se le loro Risorse Umane,
singolarmente, non sono eccezionali.
Sistema di valori prevalente: l’insieme delle idee, aventi per
oggetto ciò che è giusto ed auspicabile nel comportamento in
azienda e dell’azienda, condivise dalla maggioranza dei suoi
appartenenti.
Il discorso relativo al “sistema di valori” si potrebbe estendere
al concetto di “cultura dell’organizzazione”
Definizione di cultura di un’organizzazione
• “La cultura organizzativa è l’insieme delle ipotesi di base
che un certo gruppo ha inventato, scoperto o elaborato nel
corso del suo processo di apprendimento sul come
affrontare i suoi problemi di adattamento esterno e di
integrazione interna. E’ un schema di ipotesi che ha
operato in modo abbastanza buono e da essere
considerato valido e, di conseguenza, trasmesso e
insegnato ai nuovi membri come il modo corretto per
percepire, pensare e sentire in relazione a tali problemi “
(E. Schein)
Cultura aziendale
• Tale cultura sarà in linea con l’orientamento
strategico di fondo e con i valori dominanti della
società.
• Essa si esprimerà con comportamenti, linguaggi,
simboli, comunicazione, ecc…
• Una cultura forte stabilizzerà l’organizzazione,
ma le renderà più difficile cogliere i segnali di
cambiamento.
Il paradigma della strategia
L’essenza della strategia ovvero “il viaggio strategico”
le mosse strategiche
la “business idea” oggi
la “business idea” domani
Strategia - struttura
• Il rapporto strategia-struttura (prima interpretato
sequenzialmente) diventa circolare.
• Entrambe si muovono all’interno del cosiddetto
“orientamento strategico di fondo”.
• Lo stesso adattamento all’ambiente avviene in
modo tale da influenzare parzialmente l’ambiente.
• Il sistema organizzativo deve rispondere alle
esigenze dei fattori critici di successo.
Strategia – struttura: l’Orientamento strategico
di fondo
• E’ un complesso di idee, valori e atteggiamenti
che definiscono la cornice entro la quale si
precisano, il perché, il come e il che cosa delle
strategie aziendali.
Scarica

Lezione 1 - Introduzione e richiami utili