i Nonni...
bimbi come
noi!
...teneri amici
Testi e ricerche degli alunni della scuola primaria “Italo Calvino”di Galliate
Anno scolastico 2006-2007
ASSOCIAZIONE NAZIONALE TERZA ETÀ ATTIVA - NOVARA
i 583
alunni
che hanno partecipato al progetto
Classi Prime
Adam Alessandra Alessandro Alessio Alex Alexander Alexandra Andrea
Anna Annalia Antonino Antonio Antony
Carlo Chiara Christian Davide Denis Diego Edoardo Eleonora Elisa
Elisabetta Elvana Erika Fabio Federica Federico Filippo Francesca
Gabriele Giacomo Giorgia Giorgio Giovanni Giulia Gregory Greta
Hamna Ilaria Inva Irene Iris Jacopo Jessica Juan Kevin
Lorenzo Luca Marin Marius Marta Martina Matteo Mattia Michael
Micelle Migulian Noemi Nour Pascal Raoul Rebecca Riccardo
Samuele Sara Simone Sofia Stefania Stella Thomas Tommaso
Vincent Vittoria Ylenia Youssef Zeyu
Classi
Seconde
Alessandra Alessandro Alessia Alessio Alin Andrea Angela Anna Antonina Arianna Artur
Basma Ben Chiara Christian Cinzia Concetta Daniele Diego
Edoardo Elena Eleonora Emma Enrico Erika Ernes Fabiana Fabio Federico Felipe Filippo Francesco
Gabriele Giacomo Giada Ginevra Giorgia Giorgio Giulia Glory Iasmina Ilenia Imad Ismael Jolanda
Kevin Leonid Letizia Linda Lorenzo Luca
Manuele Marco Margherita Maria Marika Marina Marta Martina Massimiliano Matteo Maurizio
Miriana Mirko Nesli Niccola’ Nicholas Paola Paolo Rebecca
Sara Sharon Silvia Simona Simone Skina Sofia Stefanel Stefano Susy Sveva
Tommaso Umberto Vera Vincenza Vincenzo Vittoria Yari Zineb
Presentazione
I nonni…bimbi come noi!
Tutti gli alunni della Scuola Elementare “Italo Calvino” di Galliate
hanno lavorato per dedicare questo volumetto
ai Nonni e a tutti gli Anziani
che sono le nostre radici, che sono la nostra memoria.
Con affetto
ANTEA E L’INCONTRO FRA GENERAZIONI
Fra le finalità dell’Associazione di Volontariato Antea c’è quella di favorire
l’incontro fra generazioni, stimolare il dialogo e la comunicazione fra giovani e
terza età, attivare proposte ed iniziative che siano di riferimento reciproco fra
Scuola e mondo degli anziani.
Promuovere e custodire una forte solidarietà fra generazioni ci pare fondamentale
per formare una società sempre più civile e attenta a tutte espressioni delle nostre
comunità: è questo un compito meritevole di continua attenzione a partire
dall’ambiente familiare e dalla scuola che hanno una insostituibile funzione
educativa. Tuttavia pensiamo che anche il volontariato possa giocare un suo
rilevante ruolo in proposito.
L’iniziativa intergenerazionale raccolta in questo volumetto, assieme ad altre
analoghe già positivamente sperimentate, vuole valorizzare e divulgare gli elaborati
ideati dai ragazzini coinvolti nell’iniziativa che esprimono una ricchezza di
sentimenti fra nonni e nipoti e che fanno scoprire sensibilità, attenzioni, rapporti
e legami affettivi molto sentiti e profondamente radicati, talvolta perfino insospettabili.
Infine un sentito ringraziamento per la collaborazione e la sensibilità dimostrata
verso la realizzazione di questa iniziativa và agli alunni della Scuola Elementare
“I.Calvino” di Galliate ed al Personale Docente.
La Presidenza Antea
La Sezione Antea di Galliate
Indice
I nonni...bimbi come noi!
03
CLASSI PRIME
Cartoline e disegni
08
CLASSI SECONDE
Con i nonni...poesie e pensieri
15
CLASSI TERZE
Incontri e interviste ai nonni per scoprire come si viveva anni fa
3°A - Fare il Baragiêu
3°B - Oggetti ed ambienti dei nostri nonni e bisnonni
3°C - I nonni raccontano
3°D - L’abbigliamento di un tempo
3°E - Giochi, canzoni e cibi preferiti
25
CLASSI QUARTE
I nonni...teneri amici: lettere, canzoni, disegni, temi e riflessioni
4°A - Caro nonno... Cara nonna...
4°B - I vecchi... disegni sulle note di Claudio Baglioni
4°C - W i miei nonni
4°D - Vi parlo dei miei nonni
4°E - Gli anziani: incontrarli ha stimolato le nostre riflessioni
38
CLASSI QUINTE: A-B-C-D
In festa con i nonni e reportage fotografico d’epoca!
• Come eravamo
• Belli i nostri nonni
• I mitici nonni
• Nonni d’Italia e nonni stranieri: “Una persona cara”
Classi
Prime
Cartoline e disegni
Gli alunni delle prime classi hanno elaborato
una cartolina collettiva e dei disegni...
3
4
5
I nonni...
6
bimbi come noi!
7
ClassiSeconde
Con i nonni...poesie e pensieri
2°a
8
2°b
9
2°c
10
2°d
11
2°e
Con i nonni
Cari nonni dai capelli bianchi
di stare con noi non siete mai stanchi.
Con sopra il naso i vostri occhiali
voi ci leggete storie speciali.
Ci raccontate con la fantasia
storie che sembrano vera magia.
Voi state con noi pazientemente
e ci fate giocare allegramente.
Il mio nonno...
è goloso di cioccolato,
di gelato e di tutte le cose
dolci come noi bambini
...mi portava a vedere il treno
e quando io lo salutavo
lui faceva tu-tu
Mi manchi un mondo e anche di piú
peró so che mi guardi da lassú
...ha dei baffi lunghi
e quando mi riempie di baci
mi fa il solletico
12
La mia nonna...
...lavora in cucina. Quando dice: “a mangiare!”
corriamo come pazzi.
Mia nonna non sente molto bene e neanche la sua amica
“Mariodda”; quando parlano fra di loro, gridano tanto
che sono costretta a tapparmi le orecchie.
La cosa piú bella è quando mi dice che sono il suo “patatone”
...gioca con me anche se fatica a correre. Io le dico: -Corri, corri!ma lei non ce la fa.
...lei mi chiama “piccirilla” e
io le voglio tanto bene.
13
2°f
14
Classi
Terze
Incontri e interviste ai nonni
per scoprire come si viveva anni fa
3°a
“Fare il Baragiêu”
Ottobre 2006, a casa di Giulia con il nonno Gigi e i suoi amici
15
Il Baragiêu è un vino galliatese molto antico
Il vino si chiama così perchè le vigne
crescono in una località del nostro paese
chiamata “baragia”
Questo vino si fa con l’uva americana,
l’una fragola e altre uve che crescono
nelle nostre vigne
L’uva cresce in terre ghiaiose dove non
crescono altri tipi di coltivazioni
Il Baragiêu si produce in famiglia con
l’uva della propria vigna.
Si può bere con parenti e amici, ma non
si vende e non si può comprare nei negozi
Abbiamo conosciuto il Baragiêu
Oggi poche persone producono questo
vino. Esse conoscono tutti i segreti della
lavorazione con le macchine manuali a
manovella di una volta
Il Baragiêu è un vino che ha l’aroma di
fragola, dolce e vivace. Si beve sia a pasto
che fuori “a volontà”. Non fa male perchè
è buono, è naturale ed è poco alcolico
Abbiamo raccolto queste notizie:
- dal racconto del nonno Gigi
- dal libro “Vita e morte del Baragiêu”
a cura di A.Belletti, A.Iorio, A.Mainardi
Gruppo Dialettale Galliatese
- dal “Dizionario storico-linguistico galliatese
PAROLE e FATTI” vol.1
A.Belletti e A.Iorio
16
Gruppo Dialettale Galliatese
I bambini della 3°A dopo aver incontrato il nonno Luigi...
ricordano
...il profumo dolce e frizzante dell’uva nera nelle ceste
...la sensazione di “caldo” e di “morbido” dell’uva sgranata che abbiamo toccato
...i colori ciclamino, viola, violetto, bordó, nero dell’uva
...il colore chiaro dell’aria intorno a noi e il sole che quel pomeriggio ci illuminava tutti
...l’allegria e le nostre voci
...la voglia di fare
...l’emozione di conoscere cose nuove
pensano
...abbiamo imparato come si fa il vino e ce lo
ricordiamo bene anche se non lo abbiamo
studiato sul libro
...abbiamo fatto funzionare con le nostre mani le
macchine di una volta che hanno le manovelle
...nonno Gigi e i suoi amici sono allegri e sanno tutto
sulla vigna e sul Baragieu
...le persone come nonno Gigi hanno pazienza con i
bambini e a loro piace raccontare la loro vita
...anche i nostri nonni spesso ci raccontano le loro
esperienze o ci spiegano le cose che non conosciamo
...con l’esperienza a casa di Giulia abbiamo scoperto
che a noi piace ascoltare le storie dei nonni
17
3°b
Oggetti ed ambienti
dei nostri nonni e bisnonni
Il gioco della rana
Era all’osteria; consisteva nel lanciare una moneta nei
vari buchi che c’erano sul gioco, ogni buco aveva un
punteggio.
La lavagnetta
Serviva per segnare, con il gesso, i punti del gioco di
prima o quando si giocava a carte; per cancellare si
usava una zampa di coniglio.
La macelleria
Aveva il bancone di marmo bianco; c’erano coltelli e
ganci per la carne; la bilancia a due piatti, con i pesi;
il quadernino dei conti da pagare, dove la moglie
del macellaio, che era alla cassa (un tavolino in un
angolo della bottega), segnava il conto che veniva poi
pagato a fine mese.
18
La panetteria
C’erano gli scaffali per mettere
il pane fresco da vendere;
c’erano anche grosse latte di
biscotti e grossi vasi di vetro con
le caramelle: venivano venduti
a numero.
Il laboratorio dei bachi da seta
Era molto diffusa la bachicoltura, cioè l’allevamento dei
bachi dal cui bozzolo si ricavava
la seta usata dai tessitori.
La cucina
Nelle cascine era situata al piano terra, vicino alla stalla e così c’erano
tante mosche; usavano, perciò, diversi metodi per catturarle: la striscia
di carta moschicida a cui si appiccicavano, la “bottiglia” di vetro, bucata
sotto con lo zucchero e l’acqua per intrappolarle; la pompa del flit, che
era un insetticida che ora non c’è più.
L’aula di scuola
I banchi erano doppi e in legno; si usavano il calamaio e la penna con
il pennino.
19
3°c
I nonni raccontano
Alcune domande che riguardano la vita del tempo in cui
erano bambini per capire quante cose sono cambiate da allora.
Quali giochi facevate?
Eravate bravi a scuola?
Com’era la vostra scuola?
Com’erano i vostri maestri?
Com’era la vostra casa?
Com’era il rapporto con i vostri genitori?
«Intanto i genitori c’erano sempre, non come adesso purtroppo che magari
uno è di qui e l’altro e di là e i bambini fanno la spola tra il papà e la mamma;
le famiglie erano molto più unite, magari si bisticciava ma si stava tutti in casa;
era un buon rapporto tutto sommato: papà e mamma sgobbavano per i loro
figli; i bambini avevano rispetto non solo di papà e mamma ma anche dei
nonni; pensate che si dava del voi ai nonni e anticamente anche al papà e alla
mamma.»
«Il nonno, il più vecchio, era quello che teneva tutti uniti.»
«Era il capo non solo della sua famiglia ma anche di quella dei figli che si
sposavano e rimanevano tutti lì: era una specie di fattoria, si lavoravano tutti
i campi insieme e molto spesso era la nonna quella che pensava a tutto.»
«Questo nonno era fortunato perché invece il mio papà è stato otto anni soldato
e quindi io l’ho visto quando ero già grande e la mia mamma insegnava su in
alta montagna per cui aveva cinque classi tutte insieme e poiché nevicava
molto riusciva a scendere solo quando finiva la scuola, a giugno o a Natale…non
avevano neanche la possibilità di litigare ed io sono stato cresciuto dai miei
nonni in campagna.»
«Noi come si diceva avevamo la scala esterna e alla sera eravamo stanchi morti
perché si camminava molto e allora si pregava il papà: “Dai portami in spalla!”
“No non ti porto perchè sei stato cattivo” Allora gli salivamo in spalla :“Dai
portami!”, poi interveniva la mamma: “Dai portalo su che è stanco”…era
bello…»
«Si era più uniti, una volta, e ci si riuniva sempre: io andavo dalla nonna e la
sera si giocava a carte con le fave i ceci e le mandorle e giocando si mangiavano
quelle cose lì nel periodo invernale; e d’estate c’era un signore che suonava
la fisarmonica a la chitarra, si metteva fuori e noi ascoltavamo, non c’era la
televisione e si stava anche fino a tardi…eravamo sempre in compagnia, non
come oggi con la tv o il computer…»
20
«Alla sera, invece di consumare la legna nel camino o nella stufa, si andava
nelle stalle; in casa avevamo già la luce elettrica ma nelle stalle no e allora si
portava il lume, nelle stalle faceva caldo e si stava bene e i nonni ci raccontavano
le storie e per noi era una cosa meravigliosa.»
«Da piccolo a me piaceva giocare
al calcio, però mio padre aveva
una radio e quando ero piccolo
più o meno come voi ascoltavo
alla radio la cronaca delle tappe
del Giro. Per la bici io non ho
voluto andare a scuola, i miei
volevano mandarmi, finite le
elementari, in collegio a Novara,
ma io non volevo perché non
avrei potuto più correre in bici;
allora la mia mamma mi ha rifatto
fare la quinta. Più avanti un
giorno c’era una festa al paese,
(Francesco al nonno)
Io so che sei stato un corridore e che hai partecipato
anche al Giro d’Italia, raccontaci com’era una volta.
io avevo 14 anni, avevo sempre in mente la bicicletta, giocavo anche
bene a pallone, veniva a Vaprio la squadra del Novara che allora era in
serie A, perché noi gli davamo il burro e la farina e mi hanno fatto giocare
qualche volta…ma la mia passione più grande era sempre il ciclismo. I
miei non volevano comprarmi la bicicletta, però in quei giorni di festa
c’era un banco di beneficenza allestito per tirar su i soldi per l’asilo e
c’era in palio una bicicletta: l’ha vinta un mio cugino che l’ha data al
parroco e il don Luigi, che conosceva la mia passione, per San Lorenzo,
il 10 agosto, me l’ha prestata per farmi partecipare ad una corsa che
facevano a Vaprio; non ero preparato ma hanno visto che andavo bene…
Allora dopo un po’ il mio papa mi ha preso la bici e ho incominciato a
correre e andavo bene. Non c’erano allora le società, ma un amico che
se ne intendeva mi ha portato a Borgomanero ad allenarmi e imparavo
dai più grandi; allora c’erano le strade di terra battuta e io osservavo
come facevano gli altri, imparavo i trucchi… Ho incominciato ad andare
sempre meglio, a piazzarmi; sono entrato nell’unica società che c’era
qui, la Novarese e sono andato avanti, sono andato ai Campionati del
Mondo da dilettante, ai Giochi del Mediterraneo a Barcellona finchè
sono diventato professionista, dal ‘56 al ‘64 ho fatto otto Giri d’Italia, il
Giro di Francia, il Giro di Svizzera.
Ho conosciuto Bartali che era un mio estimatore, anche se non abbiamo
corso insieme, ho corso con Coppi…»
21
3°d
L’abbigliamento di un tempo
E l’abbigliamento? Come vi vestivate?
Anche gli abiti erano confezionati in casa: pantaloni, gonne,
maglioni e calze di lana lavorati ai ferri.
C’era il vestito che si indossava solo di domenica e quello
per gli altri giorni: uno per ogni cambio di stagione, non
di più.
I bambini si vestivano sempre e solo con abiti smessi dai
fratelli più grandi o da altri bambini; se i capi erano bucati
o rovinati, venivano abilmente rattoppati dalle mamme o
dalle nonne. Per andare a scuola era d’obbligo il grembiulino
nero perciò, se anche gli abiti erano un po’ rovinati, nessuno
se ne accorgeva.
Le donne indossavano solo gonne o abiti lunghi fin sotto
il ginocchio, più corti sarebbe stato uno scandalo, così
come mettere i pantaloni che, invece, erano riservati agli
uomini. Pantaloni in velluto o panno pesante, camicia di
flanella, gilet e mantello nero era, più o meno, il modo di
vestire degli uomini in inverno.
In estate si camminava per lo più scalzi, in inverno invece,
stivali o scarponcini usati o rotti. Qualche nonno più
anziano ricorda di aver usato anche gli zoccoli di legno.
22
3°e
Giochi, canzoni
e cibi preferiti
I giochi
I cibi preferiti
Le bambine giocavano con le
bambole di stoffa, i bambini
giocavano a pallone, alla corsa
nei sacchi, con i birilli e con
le biglie.
Tutti insieme giocavano a
nascondino, al gioco del
fazzoletto e ai quattro cantoni.
La nonna Enrica e la nonna
Sandra mangiavano a colazione
il caffelatte con le fette di pane
duro; invece a merenda la
nonna Enrica mangiava una
fetta di pane bianco con il burro
e lo zucchero, mentre la nonna
Sandra preferiva una fetta di
pane di “meliga”.
I loro piatti preferiti erano: il
risotto, la polenta e la focaccia
con l’uva.
Alla nonna Enrica non piaceva
la minestra; invece la nonna
Sandra mi ha detto che aveva
così poco da mangiare che per
lei tutto era buono...
Le canzoni
Le canzoni più famose erano
“Volare”, “Mamma”, “L’edera”
e “La casetta in Canada”
23
3°e
24
ClassiQuarte
I nonni...teneri amici:
lettere, canzoni, disegni, temi e riflessioni
25
4°a
Caro nonno... Cara nonna...
Caro nonno Lindoro,
...mi ricordo quella volta che mi hai
portato a pescare con te e mi hai fatto
provare a pescare, ha abboccato un
pesce però non avevo tanta forza e
quindi ti ho chiamato...
Luigi
Caro nonno Augusto,
ti voglio tanto bene, mi ricordo che mi
raccontavi di quando eri giovane e
andavi a fare il militare, quante
avventure hai vissuto!
Cara Seve,
co che sei in cielo e ti voglio rivedere
perchè ti ho solo vista da piccolo, ti
avrei voluto dire che ti volevo bene se
eri ancora viva quando ho imparato a
parlare.
Ma non è stato così e così ogni notte
recito una parte delle mie preghiere per
te. Il nonno è rimasto solo, alcune volte
vado a trovarlo e nelle foto vedo che
eri giovane e che eri bella. Tu sei morta
da giovane ma sei stata buona sempre
e un’altra volta ti dico che ti voglio bene.
Tanti saluti e baci da Roberto
Giulia
Caro nonno Aleardo,
come stai? Penso che tu stia bene, di
sicuro guardi la TV adesso. Ti devo dire
una cosa: io penso che tu in questo
momento stia pensando a me, questo
mi piace tanto.
Caterina
Cari nonna e nonno,
quando vengo da voi mi diverto...
Vi voglio tanto bene, dal vostro
nipotino Marco
26
I miei nonni materni si chiamano:
Luzmarina e Jorje.
La mia nonna Luzmarina è simpatica,
ed è giovane: le piace cantare, suonare
la chitarra, annaffiare le piante...e così
via.
Il mio nonno Jorje è simpatico anche
lui, gli piace giocare a bowling, nuotare
in piscina, poi giocare a golf è la sua
passione, ha così tanti trofei da golf
che non può dire che non gli piace...
Mio nonno è una persona speciale per
me, perchè costruiamo delle cose con
il legno.
Lorenzo
Maria Antonia
Alla mia nonna e al mio nonno piace
andare al Bingo.
David
Io ho una nonna bis..., che è una
vecchina...
La mia bisnonna si chiama Maria.
Noi a casa la chiamiamo Nonna perchè
sennò sembra troppo vecchia.
Lei è una normale signora anziana,
vedova, il mio bisnonno non l’ho mai
conosciuto.
La mia bisnonna si dimentica tutto e
certe volte la aiutiamo a cercare le sue
cose.
Valentina
Io ho una nonna che si chiama Tina ed
è molto sbadata a fare le cose.
Per esempio: il giorno della Befana, il
6 gennaio, mia nonna e mio nonno mi
hanno regalato un armadio per le
bambole ma...non comperato, fatto a
mano! Mio nonno mi ha fatto l’armadio
e mia nonna i vestiti per le bambole.
Veronica
La mia bisnonna (la mamma della
mamma del mio papà) si chiama
Francesca.
Non è molto alta e ha i capelli bianchi,
però ha degli occhi bellissimi: celesti.
Ha 95 anni, una volta le ho chiesto:
“Quanti anni hai?” lei ha fatto una faccia
strana e ha risposto: “Boh” allora le ho
chiesto: “Quando sei nata?” ha risposto
prontamente: “24 Marzo 1912”. Non si
ricorda molte cose, però sa recitare
benissimo una poesia che ha imparato
alle elementari, io mi ricordo solo
l’inizio:
“Erano trecento, erano giovani e forti e
sono morti...”
Agnese
27
4°b
I vecchi...disegni sulle note
di Claudio Baglioni
I vecchi sulle panchine
dei giardini...
28
gli occhiali...
...per vederci
da vicino
i vecchi che non sono mai cresciuti...
frasi estatte
dal testo di C.Baglioni
“I Vecchi”
dell’album “Strada Facendo“
29
4°c
W i miei nonni!
Nonna Fina, quando sono triste o
arrabbiato, mi consola dicendomi che
questo è successo tante volte anche a
lei. Le piaceva fare il gioco dei bottoni
e delle noci.
Il gioco consisteva nel lanciare in alto
un bottone o una noce e afferrarla
velocemente con l’altra mano. Fin qui
tutto bene, ma la mia nonna
scommetteva i propri bottoni; così
tornava sempre a casa con camicie,
gonne o...mutandoni senza bottoni.
Stefano
Nonno Gianfranco, da piccolo, partiva
da solo prendendo il treno che
l’avrebbe condotto a Novara, dove
frequentava la scuola. Quanta paura
aveva le prime volte!
Quando mi lamento che sono stanca,
mi ricorda i suoi sacrifici e mi rassicura,
perchè io ho il sostegno di tutti i miei
familiari che mi sono sempre vicini.
Eleonora
A mio nonno Luciano piace molto
coltivare le verdure. L’anno scorso ho
voluto anch’io un pezzettino di terra
dove ho seminato un po’ di insalata,
carote e rapanelli. Tutti i giorni andavo
col nonno ad annaffiare e a controllare
che la verdura crescesse bene.
Marco
30
Ricordo che, quando stavo imparando
ad andare in bicicletta, la mia nonna
Adele mi raccontava le sue avventure
di apprendista ciclista e mi convinceva
a non mollare!
Alessia
Mi ricordo, con allegria, un
pomeriggio d’estate quando io ed il
nonno Marco abbiamo deciso di
andare a caccia di libellule. La nonna
mi ha detto: «Certe cose, tuo nonno,
le fa solo con te!»
Francesca
Un giorno il nonno si è perso in
montagna, ma aveva trovato i tanto
desiderati funghi! Nonno Elido era
ugualmente felice!
Laura
La mia nonna Mercedes è molto
brava disegnare, ma soprattutto a
togliere i denti da latte che
dondolano, non mi fa male e mi
compera sempre un gioco per
consolarmi.
Ilaria
Quando ero piccola la nonna Enrica,
tutte le mattine, veniva da me. Insieme
facevamo i cartelloni con i ritagli di
giornale, coloravamo con le tempere,
leggevamo storie e poi giocavamo a
memory: la nonna perdeva sempre e
io stravincevo.
Irene
La mia nonna Florence, che vive in Nigeria, mi ha raccontato
la storia della tartaruga Moses.
Un giorno un uomo, Jack, voleva ucciderla. Mise Moses in un
tronco e preparò il fuoco. Moses scavò una buca molto profonda
e si arrampicò su un albero.
Quando Jack tornò, cadde nella buca e morì.
Rachael
31
4°d
Vi parlo dei miei nonni
Mio nonno ha pochi capelli, tutti bianchi, e una bella piazza
al centro, poi ha gli occhi marroni: e a guardarlo negli occhi
sembra molto severo (anche se lo è solo poche volte). Come
corporatura ha un po’ di pancia, non è robusto ma neanche
magrissimo; i piedi sono grossi e lunghi.
Mia nonna invece è completamente diversa! Lei ha i capelli
ricci e biondi, gli occhi sono azzurri. Ella è robusta ma non è
grassa, è bassa e manca di melanina. Porta il mio numero di
scarpa!
Lei è gentile e affettuosa. Molte volte la faccio arrabbiare e
quindi diventa severa; ma le voglio bene lo stesso. Cucina
molto bene l’arrosto e tutta la carne.
Valentina
IL mio nonno si chiama Geronimo come un grande e valoroso
capo indiano.
Lui ha circa 60 anni e vive in Brasile.
Egli è un po’ alto, porta gli occhiali, e si veste quasi sempre in
modo elegante.
Ha pochi capelli sulla testa, i suoi occhi sono marroni scuri.
Lui è simpatico: ogni giorno mi dava dei soldi per comprare
le caramelle.
Alcune volte, quando non avevamo niente da fare, andavamo
a passeggiare insieme.
Lui alcune volte mi raccontava di quando era bambino, come
me.
Una volta stava giocando a dama con il suo amico, sopra un
tavolo che però non era resistente.
L’amico di mio nonno stava bevendo un po’ d’acqua e ha
messo il bicchiere sul tavolo; però il tavolo è catapultato e il
bicchiere è andato sulla testa di mio nonno.
Questo episodio mi ha fatto divertire molto.
Victor
32
Mio nonno ha 80 anni e ha una corporatura un po’ cicciottella.
Ha dei capelli, anzi dovrei dire che non ha capelli!
Ha dei piccoli peli alle basette e poi...tutto pelato! Ha degli
occhi marroncino ghianda e una bocca sempre sorridente.
Ha delle gambe lunghe, ma non scattanti. Ha un carattere
molto buono e ha un grande interesse per il suo orto, però in
inverno preferisce giocare a carte perchè non può coltivare e
tutte le sue piante “muoiono”.
Come passatempo preferisce giocare a poker (quindi a carte):
se gioca con mia nonna e mia zia vince sempre. Però se arriva
mio zio...allarme rosso, codice rosso, semaforo rosso (ehi, cosa
c’entra il semaforo rosso? Boh!): per lui diventa tutto rosso
perchè significa perdita in arrivo.
Appena arrivo io, si mangia e parliamo (e giochiamo) un po’.
Non mi racconta tanto, mi racconta soltanto dei suoi animali
e certe volte fa ridere (perchè mi racconta storie sui suoi polli
che mi fanno sbellicare).
Gabriele
Mia nonna si chiama Pasqualina ed è sarda.
Di corporatura è un po’ massiccia, la sua faccia è cicciottella,
con guance paonazze, il naso è eretto, gli occhi sono lucidi
e brillanti di color castano chiaro. La sua bocca è abbastanza
grande, pronta a gustare un buon piatto di pastasciutta. Ha
denti un po’ storti e malandati; le sue braccia e gambe sono
un po’ malaticcie. La sua pancia è consistente. Nei piedi, sugli
alluci, ha due “cipolle” che sopporta dolorosamente.
Il suo carattere è molto affettuoso (mi vizia un po’), è molto
gentile e calma.
Di solito, quando avanzo un po’ di cibo nel piatto, mi racconta
un po’ di storie della 2° Guerra Mondiale e mi convince a
mangiarlo. Mi insegna il valore delle cose che hai e, al momento
che ti mancano, hanno importanza.
Un fatto strano è accaduto quando un giorno stavo giocando
a calcio con mia nonna: appena lei ha tirato la palla ha spaccato
un vetro! Da quel giorno non ha più giocato a pallone con
me.
Lorenzo
33
4°e
Gli anziani: incontrarli ha stimolato
le nostre riflessioni
Che belli che sono gli anziani!
Paolo
Oggi parleremo di loro.
Ci sono nonni che fanno fatica a
camminare o che sono sulla sedia a
rotelle, altri invece sono vispi e
contenti.
Arianna
Laura
Gli anziani sono simpatici, gentili e molto
Alcune persone non prendono in
considerazione gli anziani dicendo
che capiscono poco, ma la verità è
che tante volte capiscono più di noi.
Alcuni bambini un po’ per
divertimento fanno scrivere o fare i
calcoli ai loro nonni così da tenergli
la memoria lucida. Alcuni anziani
sono veramente lucidi, cioè si
ricordano praticamente tutto e sono
molto svegli. Mia nonna, quando mi
domanda cosa ho mangiato la sera,
mi mette in imbarazzo perché non
me lo ricordo mai, invece lei ha una
buona memoria.
scherzosi. Sono capaci di fare tante cose:
tanti tipi di giochi con le carte, leggono
tanto, giocano con i nipoti e li curano se
stanno male, guardano la TV, fanno
passeggiate, cucinano, raccontano storie
e ricamano.
Bela
Gli anziani sono simpatici per il loro
comportamento nello stare insieme ai
bambini.
Margherita
Gli anziani sanno essere gentili e scherzosi,
qualche volta anche un po’ gelosi. Loro
amano stare con i nipotini e fanno di tutto
per loro.
Mattia
Margherita
La mia bis nonna che ora è morta e
aveva 92 anni, ogni volta che la
portavamo in giro si lamentava e io
per farla stare tranquilla le chiedevo
sempre le tabelline e lei le sapeva
tutte!
Simona
Io ho visto in TV un anziano con più
di 100 anni che guidava ancora e non
aveva mai fatto incidenti, perciò credo
che questa persona anziana sia molto
intelligente. Io ho visto molte persone
anziane così in gamba!
Simona
34
Alcuni bambini pensano che gli anziani siano
brutti perché guardano solo l’aspetto esteriore, e non pensano all’ aspetto interiore,
non pensano al cuore!
Melania
A volte gli anziani stanno a casa da
soli e vengono i ladri e li imbrogliano
facendosi credere, per esempio, dei
controllori del consumo del gas.
Riccardo
Noi dobbiamo aiutarli nelle loro
difficoltà. Non dovremmo mai
offenderli perché sarebbe brutto.
Daniel
L’altro giorno abbiamo fatto un dettato
sugli anziani dell’ Africa. I nonni
in Africa sono molto saggi e
sono molto considerati: se per
caso qualche persona li prende
in giro, si attira la sfortuna per
tutta la vita, se li sfida è inutile
perché vincono gli anziani in
quanto hanno ereditato la magia
da Dio. Io spero di diventare anziano senza problemi fisici e spero
di morire oltre i 100 anni.
Mattia
In Africa, contrariamente che da noi,
è molto raro vedere un anziano perché
le condizioni di vita sono difficili non
essendoci l’acqua potabile, il cibo…
e le persone muoiono prima di diventare anziane. Io e la mia classe
andiamo a trovare gli anziani del
Polifunzionale di Galliate. Andiamo
lì a cantare e a recitare e loro si divertono molto.
Arianna
In Africa è una rarità che le
persone diventino anziane. Perciò
possiamo dire che gli anziani sono
una fonte di ricchezza e dobbiamo
trattarli molto bene. Quando
invecchierò spero che mi accoglieranno bene e che ci saranno sempre
oggetti utili a facilitare la vita.
Valentina
Qui a Galliate c’è il Polifunzionale che
serve per accogliere gli anziani che vivono
da soli e farli stare in compagnia.
Vorrei che anche nelle città più povere
ci fossero i centri per anziani.
Luca
Al Polifunzionale ci sono dei vecchietti
che quando noi andiamo lì, ci fanno un
regalino e noi lo facciamo a loro. I nonni
a volte sono anche dei ballerini. Io ho
una nonna che balla. Io penso che i nonni
siano pieni di felicità quando stanno con
i bambini.
Silvia
Vi voglio parlare dei centri di aggregazione che sono utili proprio agli
anziani che per motivi vari rimangono soli durante la giornata. Qui
gli anziani giocano molto a carte,
a scacchi, parlano, si rilassano e
mangiano.
Arianna
La nostra classe a volte va al Polifunzionale
a trovare gli anziani. Lì gli anziani stanno
in compagnia, possono guardare la TV,
leggere il giornale e parlare con gli altri.
Se stessero a casa soli, si annoierebbero.
Riccardo
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Per Natale siamo andati a fare gli auguri agli
anziani del Polifunzionale, abbiamo
cantato e loro ci hanno fatto i complimenti. A loro piace passare il tempo
giocando, parlando, cantando e leggendo.
Mattia
Noi delle classi IV andiamo al Polifunzionale a festeggiare il Natale, il Carnevale
e la Pasqua.
Arianna
L’ultima volta che sono andata, guardando
loro, mi sono accorta che una nonna stava
piangendo commossa e questo mi ha fatto
capire che i nonni ci vogliono tanto, ma
tanto bene. Io spero come loro di diventare
centenaria e di morire con gioia, sperando
di avere anche dei nipotini. Infatti io credo
che gli anziani abbiano una
grande qualità, cioè quella di
accudire i propri nipotini e di
volergli bene.
Elena
Io voglio molto bene ai nonni, infatti
sono importantissimi. Visto che
dovrò diventare nonna anch’io spero
sarò una vecchietta attiva.
Arianna
Noi vogliamo molto bene ai nonni
e li andremo sempre a trovare.
Francesco
Margherita
Al Polifunzionale si incontrano con
gli altri, giocano, leggono e fanno
tante belle cose tutti insieme e si
divertono più che stare a casa da
soli. Anche noi invecchieremo e
vogliamo avere un futuro con tanta
allegria e non stare a casa da soli
e abbandonati. Speriamo bene.
Spero di diventare vecchio più di
100 anni. Speriamo che si facciano
tanti bei centri!
Qui chiacchierano tanto, si rac-
Halil
Melania
IL nostro Polifunzionale ospita
tantissimi anziani, vengono chiamati ospiti “diurni” perché
stanno lì per tutto il giorno e
poi tornano a casa.
contano di quando erano piccoli,
del primo giorno di scuola e tante
altre storie.
Giuseppe
Molti anziani vivono soli e per non stare
a casa come abbandonati, vanno al Centro
Polifunzionale così si divertono un po’. Se
io dovessi dirigere un Centro Polifunzionale,
lo farei così: una piscina per mantenersi in
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forma, anche una palestra, una sala
da pranzo tipo ristorante, un
bar e farei fare un’ora di
lezione di qualcosa
che possa interessare. Gli anziani sono bravi
e buoni e noi gli vogliamo bene.
Anch’io quando diventerò anziana
vorrò avere tutte queste modernità.
Nei centri le persone possono divertirsi a modo loro: hanno giochi
vari, la palestra, la chiesa per chi
vuole pregare, hanno il giardino,
hanno tutte le cose che gli servono, pure il fisiatra, l’animatore
e insieme chiacchierano e leggono …Pensate: in Giappone
hanno fatto attrezzature apposta
per loro!
Beatrice
esempio il cellulare ha i tasti più grossi
così per loro è più facile da usare.
Matteo
Sapete chi si occupa degli anziani? Ci
sono varie figure: educatori, fisioterapisti,
infermieri, cuochi e tutti quelli che li vanno
a trovare. Certi anziani sanno fare delle
belle cose: anch’io spero di invecchiare
così bene!!!
Eristela
Io voglio dire solo una cosa: quando sarò
vecchia e vivrò fino e più di 100 anni,
spero ci saranno molte altre tecnologie e
aiuti.
Arianna
Quando con la classe andiamo a trovarli,
gli raccontiamo storie, cantiamo canzoni
e portiamo doni come dolci e biscotti.
Ma anche loro ci raccontano filastrocche
in dialetto galliatese. Lì ci sono persone
sveglie e altre con qualche problema fisico,
ma sono tutte simpatiche e gentili con i
bambini. La maggior parte degli anziani
arriva il mattino ed esce la sera, altri
rimangono lì anche a dormire perché
hanno subito qualche intervento e non
possono essere curati a casa loro. E’ previsto che noi moriremo dopo i 100 anni,
quindi mi auguro che ci siano posti sempre
più belli ed attrezzati per gli anziani di
domani.
In Giappone hanno deciso di rendere
più facili le attività alle quali gli anziani
vorrebbero partecipare. Secondo me
non è giusto che abbiano adattato le
attività per gli anziani solo in Giappone! Anche in Italia e in tutti gli altri
Paesi dovrebbero prendere questa
iniziativa.
Riccardo
E’ importante che ci siano dei luoghi
dove si fa danza, delle piscine e tutto
con programmi adatti agli anziani. Io
spero che quando diventerò vecchia,
un po’ sdentata e bisbetica, il mondo
sia tutto attrezzato per chi è anziano.
Silvia
Quando sarò più grande dovranno
esserci tutti questi accorgimenti per
gli anziani sennò mi trasferirò in Giappone.
Matteo
Luca
In Giappone hanno calcolato che la maggioranza degli abitanti è costituita da
anziani e allora hanno deciso di creare
oggetti che vadano bene per gli anziani
e non solo per i giovani. Gli anziani hanno
bisogno di attrezzature per tenersi in forma.
Lorenzo
In Giappone hanno disposto tutto sotto
forma di agevolazioni per gli anziani. Per
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ClassiQuinte
A-B-C-D
In festa con i nonni
e reportage fotografico d’epoca
Un piccolo festival di vecchie
Nel giorno della festa nazionale
canzoni cantate in coro dai ragazzi dedicata ai nonni e nella
ricorrenza dei S.Angeli Custodi,
di 5° elementare per i nonni.
lunedì 2 ottobre, noi ragazzi
delle quattro classi quinte, preparati dalle nostre insegnanti e in
collaborazione con Susi della Biblioteca, abbiamo festeggiato i nonni
con un concerto di vecchie canzoni.
Dopo aver svolto un sondaggio sulle canzoni più popolari che i nostri
nonni cantavano da giovani, abbiamo scelto:
“Canzone dei nonni” tratta dal Mattino di Zucchero di Caviezel e
Piumini; “Volare”; “Azzurro”; “Fatti mandare dalla mamma”; “24.000
baci”; “Marina Marina”; “Vecchio Scarpone”; “Papaveri e Papere”;
“Viva la pappa”; “Cuore matto”. Con la canzone “Romagna mia” due
coppie di arzilli nonni si sono scatenati in un frenetico ballo subito
seguiti da noi ragazzi.
Per scoprire come erano i
nostri nonni da giovani
abbiamo raccolto notizie e
vecchie fotografie e preparato
cartelloni che di seguito
vedete riprodotti.
Tutti abbiamo trascorso un
pomeriggio in allegria, ma i
veri protagonisti sono stati
loro: i nostri nonni.
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Come eravamo...
nonno Giuseppe
e nonna Giuseppina
il giorno del loro matrimonio
...negli
anni verdi
nonna Giuseppina nel 1949
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Belli i nostri nonni!
nonna Annamaria e nonno Francesco
nonno Gian Rocco e nonna Ella
Nonni bambini
nonno
Giacomo
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nonno
Ezio
Nonne...ragazze di un tempo
nonna Giuse
nonna Rosina
nonna Rita
41
Nonni...
ragazzi
di un tempo
nonno Francesco
nonno Ezio
42
I mitici nonni
43
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Nonni d’Italia e nonni stranieri
“Una persona cara”
La persona cara, di cui voglio parlare, è il mio nonno paterno.
Purtroppo non c’è piú perchè è morto quattro mesi fa: il 21
settembre. Mi manca tantissimo.
Si chiamava Nasip: era molto alto, era un po’ stempiato, aveva i
capelli di colore bianco, gli occhi marrone chiaro ed era una
persona tranquilla.
Mi voleva bene ed io lo stesso.
Mi ricordo quando mi aiutava a schiacciare le noci e le mangiavamo
insieme. Mi ricordo anche quando saliva sulla vite per raccogliere
dell’uva e quando facevamo il dolce.
Quando mio nonno è morto ci sono rimasta malissimo e mio papá
è dovuto andare in Albania proprio il giorno del mio compleanno.
Purtroppo lui ha fatto la sua vita ed io sto vivendo la mia.
Vorrei che ci fosse ancora per poter rivivere dei bei momenti con
lui e se questo si potesse fare io sarei eccitatissima e molto
contenta.
Anche se lui non è qui con me, io sento che è dentro il mio cuore;
quando penso a lui ho un po’ di nostalgia: non lo dimenticheró
mai e poi mai fino alla morte.
Xhuljana
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ANTEA, COS’È
Antea è una Associazione di Volontariato e di solidarietà promossa dal Sindacato
Pensionati della Cisl ed è attiva in Provincia di Novara fin dal 1998.
Antea è presente con Gruppi di volontari e Sezioni Locali in diverse località della
Provincia.
L’Associazione è aperta a tutte le persone che credono nel valore della solidarietà
e sono disponibili ad esercitarla concretamente secondo le loro possibilità.
L’Associazione offre un’occasione di impegno organizzato, in particolare a coloro
che si sono ritirati dal lavoro, e che sentono il bisogno di continuare a dare un
valore al proprio tempo ed un senso alla propria vita e sono disponibili a dedicare
una parte delle proprie energie e capacità personali in attività e progetti di carattere
sociale.
Antea si inserisce nella già grande famiglia delle Associazioni di Volontariato
esistenti, con le quali intende intrattenere e sviluppare reciproci rapporti di proficua
collaborazione.
L’Associazione, assumendo i valori a cui si ispira l’azione del volontariato come
impegno personale spontaneo e gratuito senza fine di lucro, si propone di contribuire
attivamente a promuovere sul territorio una cultura ed una pratica più diffuse della
solidarietà.
In questo modo Antea vuole concorrere a migliorare complessivamente la qualità
della vita e delle relazioni sociali delle persone e nella comunità locale, con un
riferimento particolare agli anziani a chi ha meno voce e che rischia di essere
relegato ai margini della società.
Antea vuole infine contribuire a promuovere una visione positiva della persona
anziana e della terza età, spesso considerata più un peso che una risorsa.
In proposito Antea è impegnata anche a sviluppare iniziative rivolte a favorire la
solidarietà fra generazioni, il dialogo fra giovani ed anziani.
Chi è interessato ad aderire ad Antea, rendendosi disponibile alle attività di
volontariato da essa promosse, è invitato a segnalarlo presso i recapiti Antea
presenti nel territorio.
LE ATTIVITÀ DELLA ASSOCIAZIONE ANTEA
- ASSISTENZA E SERVIZI ALLE PERSONE
- SEGRETARIATO SOCIALE
- PROMOZIONE ALLA SALUTE
- ATTIVITÀ FORMATIVE ED INFORMATIVE
- ATTIVITÀ CULTURALI E ARTISTICHE, TURISMO SOCIALE
- RECUPERO DELLE TRADIZIONI, ARTI E MESTIERI
- ANIMAZIONE E VITA DI RELAZIONE NELLE CASE DI RIPOSO
E CENTRI INCONTRO
- ATTIVITÀ RICREATIVA E HOBBISTICA
- VALORIZZAZIONE DEL TEMPO LIBERO E ATTIVITÀ SPORTIVE
- ATTIVITÀ SOCIALMENTE UTILI
I RECAPITI ANTEA SUL TERRITORIO
NOVARA
Sede Provinciale
Baluardo Partigiani 5, tel. 0321.393976
NOVARA
Sede di Zona
Via Dei Caccia 7/a, tel. 0321.6751031
ARONA
Via Mazzini 10, tel. 0322.242590
BELLINZAGO
Via Matteotti 32, tel. 0321.927668
BIANDRATE
Via Matteotti 22, tel. 0321.838545
BORGOMANERO
Via San Giovanni 54, tel. 0322.81624
GALLIATE
Via Canonico Diana 15, tel. 0321.861632
GOZZANO
Via Regina Villa 82, tel. 0322.93672
MOMO
Via Pernati 4, tel. 0321.990001
OLEGGIO
Via Gramsci 66, tel. 0321.998098
ROMAGNANO SESIA
Spianata Fiera 8, tel. 0163.835430
TRECATE
Via Garibaldi 27/29, tel. 0321.730161
VESPOLATE
Via Mazzini 12, tel. 0321.882800
ASSOCIAZIONE NAZIONALE TERZA ETÀ ATTIVA - NOVARA Onlus
Associazione di Volontariato promossa dalla FNP - CISL
Iscritta alla Sez. Prov.le Registro delle Org. di Volontariato con Det.n.°669/2002
1. Il CSV che cos’è, che cosa fa
Finalità
Il CSV, Associazione Centro di Servizio per il Volontariato:
• è un’associazione senza fine di lucro
• ha lo scopo di sostenere e qualificare le attività di volontariato
• offre servizi gratuiti alle Organizzazioni di Volontariato iscritte e non iscritte nel
registro provinciale delle Organizzazioni di Volontariato
Finanziamenti
• è finanziato dai Fondi speciali per il volontariato costituiti presso le regioni
(L 266/1991 art. 15)
• i Fondi speciali derivano dall’1/15 del reddito delle Fondazioni bancarie
(DL 20/11/1990 n. 356)
2. Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio direttivo del CSV è composto da 9 consiglieri eletti dall’assemblea
delle organizzazioni di volontariato socie.
I consiglieri restano in carica tre anni. I consiglieri si adoperano in modo volontario
e gratuito. Presidente del CSV è Vittorio Pernechele.
3. I servizi per il volontariato
I servizi offerti alle organizzazioni di volontariato sono gratuiti, alcuni servizi
vengono erogati in modo immediato, altri richiedono la stesura di un progetto che
viene sottoposto all’approvazione dei consiglieri membri del Consiglio Direttivo.
4. Servizi di base
Consulenze: assicurativa, contabile, di comunicazione, fiscale, legale, notarile,
progettuale e altre su richiesta.
Utilizzo locali del CSV: come sede, per incontri e per corsi.
Utilizzo attrezzature: ciclostile digitale, computer, fax, fotocopiatrice, rilegatore,
scanner, telefono, televisore, videoregistratore, lavagna luminosa, videoproiettore,
furgone 9 posti…
Servizio di informatizzazione: corsi di informatizzazione, cessione di strumentazione
informatica di base in comodato gratuito.
Promozione
Il CSV è a disposizione per organizzare eventi e per collaborare con la progettualità
specifica delle organizzazioni di volontariato.
Il CSV collabora con gli altri Centri di servizio del Piemonte e d’Italia.
Formazione
Il CSV organizza corsi specifici per la formazione dei volontari e favorisce la
partecipazione dei volontari stessi a eventi formativi organizzati da terzi.
Comunicazione, informazione, documentazione
Comunicazione: pubblicazioni varie su richiesta (atti, pieghevoli, monografie,
volantini), ufficio stampa.
Documentazione: accesso a pubblicazioni mirate e a banche dati.
Informazione: abbonamenti gratuiti a riviste specializzate.
Via Monte Ariolo, 10/12 - 28100 Novara
Tel. 0321 33393 - Fax 0321 631007
Classi Terze
Alesio Alessandro Alessia Alessio Alexandra Alice Alin Anilda Arjol Beatrice Benedetta Bryan
Camilla Caterina Cecilia Celeste Chaimae Chiara Cristina Daniele Davide Denise Elena Elia
Elisa Emanuele Erik Erika Federica Francesca Francesco Gaia Giacomo Giada Giulia Giulio
Giuseppe Gloria Ilaria Jessica Joshua JunJie Kevin Laila Lavinia Leonard Lorenzo Luca Lucia
Ludovica Manuel Mara Marco Maria Mariarita Marina Marta Martina Matteo Maurizio Moreno
Nadia Naomi Nicholas Nicola Nicole Nikolas Noemi Paolo Patrick Pia Pietro Qamile Riccardo
Serena Sharon Simone Stefano Thomas Ting Valentina Valeria Veronica Vittoria
Classi
Quarte
Agnese Aicha Alessia Andrea Angelica Annalisa Arianna
Armonela Aurora Beatrice Beltiona Carlo
Caterina Cheyenne Chiara Ciro Cristian Daniel Daniele
Danyal David Davide Denise Elena Eleonora Eristela
Fabio Fabrizio Federica Federico Francesca Francesco
Gabriele Gaia Giulia
Giuliano Giuseppe Halil Harley Ilaria Irene Jessica
Kevin Lara Laura Lorenzo Luca Luigi Marco
Margherita Maria MariaAntonia Marianna Martina
Matteo Mattia Melania Michael Miriam Mirko Monica
Nicholas Noemi Oscar Paolo Rachael Riccardo Roberta
Roberto Rosa Sabrina
Samuele Sara Silvia Simona Stefania Stefano Tonin
Valentina Vanessa Veronica Victor Yuan
Classi Quinte
Abdessamad Abdoulaye Alberto Alessandra Alessandro Alessia Alessio Alex Andrea
Angelo Anxhela Arianna Asiah Beatrice Brian Chiara Daniela Daniele Davide Deborah
El Eleonora Elisa
Emiliana Enrico Erica Ernest Federica Federico Filippo Francesca GianLuca Giovanni
Giulia Giuseppe Ilaria Ilham Jacopo Jesmyn Laura Leon Lisa Lorenzo Luca Marcello
Marco Maria Martina Matteo Mehdi Michael Mirco Miriana Nicola Paolo Rebecca
Roberto Samanta Silvia
Simona Soufiane Tassa Thomas Tommaso Valeria Vito Walter Xhuljana Yassine Yuri
i 583
alunni
che hanno partecipato al progetto
i Nonni...
bimbi come noi!
progetto grafico
www.studiomimesi.it
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Antea - "I nonni bimbi come noi" - progetto 2007