Cerchiamo di….
...Vivere il Giubileo.
Giubileo straordinario della Misericordia.
Tutti ormai, cristiani e non, da qualche mese ci siamo abituati a sentire queste
parole; però, se di misericordia parleremo spesso in questo giornalino, è bene
spendere due parole per rinfrescarci la memoria su che cosa sia il GIUBILEO.
La Chiesa cattolica lo definisce come “l'anno della remissione dei peccati, della
riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale”; è definito anno
santo, sia perché inizia e termina con riti sacri, ma anche perché ha come scopo
quello di celebrare la santità della vita che Dio ha donato agli uomini. Il Giubileo
può essere ordinario, se legato a scadenze prestabilite (ogni 25 anni; l'ultimo è stato
nel 2000), oppure straordinario; Papa Francesco ha voluto così ribadire la missione
della Chiesa di essere testimone della Misericordia del Padre, e lo fa a cinquant'anni
dalla fine del Concilio Vaticano II.
Le origini del termine Giubileo, risalgono all'Antico Testamento; il Jubilaeum
ebraico infatti indicava un anno che portava con sé liberazione e riscatto: i campi
non venivano coltivati, gli schiavi venivano liberati ecc…
Forse uno degli aspetti più noti è l'indulgenza plenaria, ovvero la remissione dei
peccati, che si ottiene con un pellegrinaggio a Roma, recandosi in una delle
basiliche maggiori; così però sarebbe un po' troppo semplice! Chiaramente bisogna
soprattutto pentirsi, confessarsi, partecipare all'Eucarestia, pregare fare un opera di
pietà, penitenza o… misericordia.
Abbiamo parlato di riti sacri, e sicuramente il più famoso, (anche per l'attenzione
mediatica che suscita) è l'apertura della porta santa: è una porta che viene aperta
solo in occasione del Giubileo, mentre negli altri anni rimane murata; il significato
di questo rito è quello di offrire ai fedeli un “percorso straordinario” verso la
salvezza. Papa Francesco ha però voluto che le porte aperte non siano solo a Roma,
ma ha disposto l'apertura di porte sante in tutto il mondo, per rendere più agevole
l'incontro di questa umanità tribolata con la Misericordia di Dio; quindi non
abbiamo scuse!
Concludiamo citando un altro Papa, San Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura!
Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”; beh Cristo ci sta spalancando le sue
porte, ora sta a noi decidere di entrare!
Parrocchia San Rocco Di Principe
Sal. S. Rocco 29
tel. 010/267210
email: [email protected]
Gruppo Giovanissimi Junior
Numero 2
25 Dicembre 2015
CERCHIAMO DI....
Cerchiamo di….
...spiegare.
Ed eccoci qua,
dopo un mese esatto, a proporvi il secondo numero di Cerchiamo di.. Abbiamo
scelto di distribuire il giornalino, durante la Messa della Vigilia per festeggiare
insieme questo momento importante, ma anche perché abbiamo ritenuto fosse la
conclusione perfetta per il cammino che abbiamo svolto con i ragazzi durante
l’intero mese.
Come leggerete negli articoli, infatti, gli ultimi incontri del Martedì hanno visto
protagonista il Natale, e sono sempre cominciati con la lettura dei Vangeli di Luca e
Matteo riguardanti la Natività. Abbiamo riflettuto, in particolare sui personaggi che
si incontrano: i pastori, i Magi, Maria con il suo “sì” pieno di fiducia, cercando
sempre di capire in che modo possiamo portare il loro messaggio nelle nostre vite.
Nella Rubrica di questo mese, invece, i ragazzi hanno raccolto racconti e piccoli
aneddoti sul Natale intervistando persone scelte da loro con una sola ed unica
domanda: “Cos’è per te il Natale?”
Troverete poi la sezione dedicata all’opera di misericordia scelta per questo mese, ed
un articolo “speciale” sul Giubileo che è partito l’8 dicembre.
Come potrete capire dalla lettura delle prossime pagine questo mese è stato ricco ed
intenso; sono state proposte parecchie attività ai ragazzi, come la partecipazione al
banco alimentare, la distribuzione delle stelline di Natale da appendere agli alberi,
per la raccolta fondi a favore dell’AISM, ma anche un incontro di preghiera, in cui
abbiamo meditato il brano dell’Annunciazione aiutati da Guido, il novizio gesuita
che ci aiuta nel cammino di quest’anno, e poi una cena natalizia, giochi,
divertimento, partite di basket, e tanto altro.. ecco a voi qualche foto per cercare di
darvi un assaggio delle esperienze che abbiamo vissuto.
Buona lettura e buone feste!!
Gruppo giovanissimi Junior
Per dare il nostro contributo abbiamo quindi deciso di organizzare anche noi la
nostra piccola raccolta, distribuendo domenica 20 dicembre, all’uscita della Messa,
delle stelline da appendere all’albero di Natale, che ci sono state fornite da Alessia e
Francesca.
Grazie al vostro preziosissimo aiuto siamo riusciti a donare all’A.I.S.M. circa 370
Euro!
Anche se una visita ad un malato, come cita l’opera di misericordia, non si può
sostituire con una raccolta di denaro siamo comunque sicuri che questo gesto della
nostra comunità darà qualche buon frutto.
Queste sono le impressioni di alcuni ragazzi sulla raccolta di domenica:
ROBERTA: L’esperienza mi ha aiutato a capire che ci sono tante persone gentili,
disposte ad aiutare chi è in difficoltà. E questo mi dà speranza e gioia. Sono rimasta
molto contenta di quello che abbiamo fatto, perché so che con la somma raccolta
potremmo aiutare dei ragazzi con la sclerosi multipla.
ALESSANDRA: Durante la distribuzione molta gente è stata collaborativa, mi ha
colpito il fatto che alcuni non abbiano nemmeno voluto il resto! E’ stata
un’esperienza molto bella, e mi sono anche divertita!
GIULIA: Dall’incontro con Alessia e Francesca ho capito che ci sono molte persone
in difficoltà, ma domenica mi sono accorta che ce ne sono altrettante disposte ad
aiutare!
SIMONE: Mi ha colpito la solidità di enti come l’A.I.S.M., e vedere quanto possano
effettivamente essere utili e così ben organizzate nell’aiutare chi soffre, non solo
accompagnando il singolo individuo nel suo percorso, ma anche portando avanti
progetti di ricerca che possano dare speranza a tutte le persone affette dalla malattia.
MARCO: Alessia e Francesca ci hanno fatto vedere un video che presentava la
storia di Valentina, una ragazza che ha dovuto fare i conti con la malattia all’età di
25 anni; mi ha impressionato la forza di volontà con cui questa ragazza ha reagito
continuando a raggiungere i propri obiettivi come laurearsi e trovare un lavoro.
Cerchiamo di…
...visitare gli infermi.
L’opera di misericordia che abbiamo scelto per questo mese è:
VISITATE GLI INFERMI
Abbiamo invitato ad uno dei nostri incontri del martedì sera, Francesca ed Alessia,
due ragazze che lavorano per l’A.I.S.M., che ci hanno spiegato, anche attraverso la
visione di un filmato, cos’è la sclerosi multipla, quali sono le difficoltà che
affrontano quotidianamente i malati, e come l’associazione opera per aiutarli a
vivere la loro vita nel modo più naturale possibile.
L’incontro è iniziato con l’intervento di Alessia, che all’interno dell’organizzazione
si occupa della promozione dei diritti del malato, gestendo i contatti con le
pubbliche amministrazioni e le varie associazioni che operano sul territorio. Alessia
ci ha spiegato cos’è la sclerosi multipla: una malattia cronica che colpisce il sistema
nervoso centrale, viene chiamata “malattia del giovane adulto” perché per lo più è
diagnosticata a persone che vanno dai 20 ai 40 anni. La sclerosi multipla rende
difficoltosa la comunicazione tra cervello e midollo spinale, e questo problema si
manifesta con difficoltà motorie ( le gambe diventano come pezzi di legno) e a volte
anche nel linguaggio. Per ora non esiste una cura a questa malattia, che quindi
diventa una vera e propria compagna di vita.
Alessia ci ha spiegato che l’A.I.S.M. non solo si occupa di portare avanti la ricerca
scientifica, ma anche di supportare il malato nell’affrontare le difficoltà di tutti i
giorni, sia pratiche come ad esempio raggiungere le strutture per svolgere la
fisioterapia e le varie visite mediche, che psicologiche. Infatti il centro organizza
incontri tra persone affette da SM, anche a livello nazionale (qualche mese fa è stato
organizzato un convegno giovani a Roma) in modo da favorire la comunicazione e
offrire un sostegno psicologico ai malati che non si devono sentire soli.
Dopo l’intervento di Alessia, Francesca ci ha spiegato come ogni attività organizzata
dall’A.I.S.M, avvenga anche grazie alle donazioni delle persone, e
all’organizzazione di attività finalizzate alla raccolta dei fondi.
Cerchiamo di …
...comprendere la Parola.
In questo giornalino commentiamo il brano del Vangelo della nascita di Gesù, che
leggiamo il giorno di Natale.
La prima cosa che ci ha colpito è che in questo brano il segno del bambino avvolto
in fasce e posto in una mangiatoia viene ripetuto tre volte: la ripetizione nella Bibbia
indica qualcosa di importante.
Maria prepara Gesù, come tutte le mamme fanno con i neonati, e lo depone in un
posto inusuale, ma l'unico disponibile. La mangiatoia è il posto dove gli animali
mangiano e fanno i loro bisogni: Gesù, appena nato, è messo a terra e, anziché
ricevere il latte, il cibo dei bambini, diventa “cibo” Lui stesso. Abbiamo riflettuto sul
fatto che questo alla fine è tutto il senso della Sua nascita, della Sua morte e della
Sua resurrezione.
… c'è il gusto di Dio nella nostra vita?
La seconda cosa che ci ha colpiti è che Maria e Giuseppe non trovano alloggio
perché non vengono accolti dai loro stessi familiari. In altre parole vengono respinti
dalla propria famiglia.
… nelle nostre famiglie facciamo spazio per accogliere Gesù?
L'ultima cosa che ci ha colpiti è che i primi a ricevere l'annuncio della nascita del
Salvatore e ad accoglierlo con entusiasmo sono i pastori, che erano gli unici a non
avere un posto dove stare, un tetto sotto cui passare la notte. Erano, in un certo
senso, poveri pellegrini. Solo chi si riconosce pellegrino, povero, senza una dimora
stabile su questa terra, aspetta il Signore che viene e cammina con gioia verso di lui.
Solo chi va dal Signore a mani vuote può prendere in braccio e prendersi cura del
Figlio di Dio.
… ti lasci svuotare le mani o le hai troppo piene per andare incontro a Gesù e
prenderti cura di lui?
COS'È PER TE...
...IL
“Il Natale è un insieme di cose. Ci si
ritrova, si mangia, si beve… Ma esso è
l’aspetto meno importante, anche se per
molti è il cuore della festa. Per me è un
momento di riflessione sulla mia fede e
sulla credenza in Cristo”
“Se dovessi descriverlo con una parola, lo
definirei con: CALORE”
“Mi piacerebbe ricevere molti regali e
spero di riuscire a vedere Babbo Natale”
“Per me il Natale ha avuto un sapore
nuovo da quando sei nata tu: 25/12. È
stato il natale più bello! Il 24 avevo
azzardato a festeggiare la vigilia … A
mezzogiorno sei nata stravolgendo il
pranzo, ma cosa importa: ravioli
dell’ospedale e prosciutto”
NATALE?
“Il Natale è una giornata da passare in
famiglia, cosa che negli ultimi anni non è
così scontata. Ci insegna a pensare ai
bisogni altrui gratuitamente e basta un po’
di buona volontà per mantenere, per tutto
l’anno, Questo spirito che festeggiamo
con la nascita di Gesù, il primo che ha
dato l’esempio.”
“Con questa festa si può tornare indietro
di molto, è una serie di convivenze
insieme ai propri cari.”
“Serve per ricominciare a parlare con
Gesù, per verificare la propria fede. È
annuale, così ci pensi su, fai il punto della
situazione e rincominci tutto da zero.”
“Condivisione”
“Gesù bambino mi ha portato il regalo più
bello di sempre. Una settimana prima di
Natale sei arrivata tu.”
“Con questa festa si può tornare indietro
di molto, è una serie di convivenze
insieme ai propri cari.”
“È la giornata nella quale cerco di
riportare a casa parenti che se ne sono
andati e che non sono più qui con me.”
“È l’incontro con Gesù, simbolo di gioia e
di pace.”
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