Collegamenti
smontabili
non filettati
fil
i
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Collegamenti smontabili non filettati
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Industriale, Il Capitello, Torino - Norme UNI “Disegno Tecnico”
8
Collegamenti smontabili
Rapporto fra l’esigenza di collegamento e la
scelta dell’elemento smontabile.
Di particolare
l
importanza sono i collegamenti
ll
f un
fra
albero rotante ed il mozzo relativo all’elemento
posto in rotazione
p
z
((es.. ruota
u
dentata,, …))
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9
Collegamenti Albero-mozzo
Forzato
Con chiavetta
Con grano
Con estremità
prismatica e
codolo
d l fil
filettato
Con linguetta e
dado di arresto
Con
accoppiamento
l t
scanalato
Con estremità conica
e dado di forzamento
Con spina
t
trasversale
l
Con saldatura
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10
Chiavette e linguette
Sono elementi di collegamento prismatici,
prismatici simili per
geometria ma completamente diversi per principio di
funzionamento.
Esempi di
linguette.
Essendo componenti
p
unificati, le loro dimensioni e
tolleranze, nonché quelle delle loro sedi di
alloggiamento, sono tabellate.
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11
Chiavette e linguette
Le chiavette e le linguette sono elementi inseriti
tra albero e mozzo in apposite scanalature
longitudinali (cave).
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12
Chiavetta
Principio di funzionamento
La chiavetta
L
hi
tt presenta
t un’inclinazione
’i li
i
di 1:100
1 100 tra
t
la
faccia
superiore
e
quella
inferiore;
funzionalmente si comporta
p
come un cuneo inserito
fra albero e mozzo.
Questo tipo di montaggio genera una forte
compressione tra albero e mozzo nella
zona diametralmente
l
opposta rispetto a
quella della chiavetta, permettendo la
trasmissione del moto per ATTRITO.
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13
Chiavetta
Montaggio di due chiavette
Se risulta necessario inserire due chiavette sullo
stesso albero, bisogna disporle a 120° in modo tale
da minimizzare la riduzione di sezione resistente
dell’albero e l’ovalizzazione del mozzo.
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14
Chiavetta
Rappresentazione della cava
Sull’albero, la presenza di una
cava p
per chiavetta comporta
p
l’abbassamento
della
generatrice
cilindrica
in
corrispondenza
della
cava
stessa
(intersezione
tra
cilindro e parallelepipedo).
Per
convenzione
abbassamento
non
disegnato.
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questo
viene
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Chiavetta
Tipologie
Chiavetta diritta.
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Chiavetta
Tipologie
Chiavetta arrotondata. Attenzione!
C’è un errore
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Chiavetta
Tipologie
Chiavetta con nasello.
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Chiavetta
Tipologie
Chiavette tangenziali.
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Chiavetta
Dimensioni unificate
Le dimensioni delle chiavette (bxhxL) sono unificate
e riportate in apposite tabelle.
Le chiavette si scelgono in base al diametro
dell’albero corrispondente.
Per quanto riguarda la lunghezza,
lunghezza in assenza di
appositi calcoli, si utilizza il metodo empirico del
“rapporto quadro” tra diametro albero e lunghezza
mozzo, cercando
d di scegliere
li
una chiavetta
hi
tt il più
iù
lunga possibile.
NELLE TABELLE SONO RIPORTATE ANCHE LE
DIMENSIONI E LE TOLLERANZE DELLE CAVE DA
ESEGUIRE SU ALBERI E MOZZI.
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Chiavetta
Dimensioni
unificate
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Linguetta
Tipologie
Linguetta arrotondata
(forma A, UNI 6604).
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Linguetta diritta
(forma B, UNI 6604).
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Linguetta
Principio di funzionamento
La linguetta è un elemento a forma di
parallelepipedo che trasmette il moto per il
contatto dei propri fianchi con albero e mozzo
(NON lavora per attrito).
La linguetta risulta sollecitata a taglio.
Necessita di opportuni accoppiamenti di montaggio
sui fianchi, mentre un certo gioco deve essere
lasciato
lasc
ato in
n d
direzione
rez one rad
radiale.
ale.
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Linguetta
Montaggio e rappresentazione
La linguetta
L
li
tt
consente
t
gli
li
spostamenti assiali, bisogna
quindi p
q
prevedere un opportuno
pp
bloccaggio longitudinale tra
albero e mozzo.
Con vite e
spallamento.
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Con grano di fissaggio.
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Linguetta
Dimensioni
unificate
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Per bloccare eventualmente le linguette nella
sede possono essere previsti
appositi fori:
Vite di fissaggio
Linguetta
Fissaggio ed estrazione
Spina di
d arresto
Viti di fissaggio e
foro d’estrazione
d estrazione
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26
Linguetta a disco
Un tipo particolare di linguetta è quella a
disco.
Avendo una sezione a semicerchio si presta ad
essere montata anche nelle parti d’albero
coniche.
Albero cilindrico e sede
mozzo parallela all’asse.
Albero conico e sede
mozzo parallela all’asse.
Albero cilindrico e
sede mozzo inclinata
rispetto all’asse
all asse.
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Chiavette e Linguette
Rappresentazione e quotatura delle cave
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Chiavette e Linguette
Rappresentazione e quotatura delle cave
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Chiavette e Linguette
Designazione
Esempio di designazione di una CHIAVETTA di
forma A e lunghezza 25 mm, per albero avente
diametro 30 mm:
Chiavetta A 8x7x25 UNI 6607
Esempio di designazione di una LINGUETTA di
forma B e lunghezza 32 mm, per albero avente
di
diametro
35 mm:
Linguetta B 10x8x32 UNI 6604
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Perni e spine
Definizioni
Si definiscono
d fi i
PERNI degli
d li elementi
l
ti cilindrici
ili d i i con
funzione di fulcro.
Si definiscono SPINE degli elementi cilindrici con
funzioni di arresto, centraggio o collegamento.
Esempio:
p
snodo
Spina
p
di arresto
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Perno
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Perni
Norme di riferimento
Esistono diverse tipologie di PERNI alle quali corrispondono
specifiche norme che riportano le dimensioni caratteristiche e
le relative denominazioni.
Esempio, PERNO SENZA TESTA:
UNI EN 22340 (il tipo B presenta due fori per elementi di
bloccaggio assiale).
assiale)
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Spine
Norme di riferimento
Esistono diverse tipologie di
SPINE
alle
quali
corrispondono
norme
specifiche che riportano le
dimensioni caratteristiche e
l relative
le
l i denominazioni.
d
i
i i
Esempio,
SPINE CILINDRICHE:
UNI EN 22338.
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Spine
Classificazione per scopo
Le spine
L
i
possono essere classificare
l
ifi
a seconda
d dello
d ll
scopo di utilizzo come:
Spine di
arresto
Spine di
posizionamento
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Spine di
collegamento
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Spine
Classificazione per forma
Le spine
L
i
possono essere classificare
l
ifi
a seconda
d della
d ll
loro forma come:
Spine elastiche
Spine cilindriche
Spine coniche
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Spine
Ulteriori esempi di montaggio
Spina
i
cilindrica
ili d i
usata per la
trasmissione del
moto alla puleggia
Spina conica
usata in
alternativa ad
una chiavetta
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Spine elastiche
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Spine
Considerazioni particolari
Le spine coniche
sono autocentranti
Esempio di accoppiamenti
per le spine di riferimento
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Profili scanalati
Generalità
Gli ALBERI SCANALATI possono essere considerati
come un albero recante un certo numero di
linguette di pezzo.
pezzo
Il nucleo centrale sopporta gli sforzi, le sporgenze
trasmettono le forze per il moto al corrispondente
profilo nel mozzo.
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38
Profili scanalati
Sezione dei profili
E i t
Esistono
d
due
ti i di sezione
tipi
i
per i profili
fili scanalati:
l ti
Scanalature
a
fianchi paralleli
(UNI 8953).
Scanalature
ad
evolvente
(UNI ISO 4156).
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39
Negli accoppiamenti
scanalati a fianchi
paralleli il
centraggio avviene
sull di
diametro
t
interno “d”.
Profili scanalati
Centraggio
Negli
g accoppiamenti
pp m
scanalati ad
evolvente il centraggio avviene sul
fianco stesso.
N.B.
Sono ancora diffusi profili scanalati a fianchi
paralleli con centraggio sui fianchi o sul diametro
esterno secondo vecchie normative.
normative
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40
Profili scanalati
Rappresentazione
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41
Profili scanalati
Designazione
Gli accoppiamenti scanalati possono consentire uno
scorrimento assiale
l sotto carico. A tall proposito si
possono trovare le seguenti sigle:
ƒ F: albero fisso;
f
;
ƒ S: scorrevole;
ƒ SC: scorrevole sotto carico.
Inoltre:
ƒ T: mozzo trattato dopo brocciatura;
ƒ NT:
NT mozzo non trattato dopo
d
brocciatura.
b
i
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42
Profili scanalati
Designazione
SCANALATI A FIANCHI PARALLELI (UNI 8953):
Albero/mozzo UNI 8953 - NxdxD (+eventuali sigle)
(N:numero denti, d:diametro int., D diametro est.)
Esempio.
Albero con 8 denti sul diametro interno d=62 e
diametro esterno D=68,
D=68 montato scorrevole sotto
carico:
Albero UNI 8953 – 8x62x68 SC
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Anelli elastici
Generalità
Per impedire
P
i
di
l
lo
spostamento
t
t
assiale
i l
t
tra
d
due
elementi (prevalentemente cilindrici) si possono
utilizzare anche g
gli ANELLI ELASTICI.
Anelli elastici per
alberi.
Anelli elastici per
fori.
Questi anelli sono alloggiati in apposite cave, a
f
forma
rettangolare,
tt
l
sugli
li alberi
lb i o neii fori.
f i
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Collegamenti smontabili non filettati
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44
Anelli elastici
Per alberi
Gli anelli
lli
SEEGER.
elastici
l ti i
per
f i
fori
più
iù
diff i
diffusi
sono
i
Le dimensioni caratteristiche degli anelli elastici e
d ll relative
delle
l ti sedi
di sugli
li alberi
lb i sono ttabellate.
b ll t
L’anello elastico si sceglie in base al diametro
d ll’albero
dell
lb
sul quale
qu l va
v inserito.
ins it
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45
Anelli elastici
Tabella UNI 7435
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46
Anelli elastici
Esempio per alberi
Notare la
l
rappresentazione in
sezione dell’anello..
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47
Anelli elastici
Per fori
Analogamente
A
l
agli
li anelli
lli elastici
l
i i per alberi,
lb i le
l
dimensioni caratteristiche degli anelli elastici e
delle relative sedi nei fori sono tabellate.
L’anello elastico si sceglie in base al diametro del
quale va inserito.
foro nel q
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Anelli elastici
Tabella anelli per fori
UNI 7437
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Anelli elastici
Esempio per fori
Notare la rappresentazione in sezione dell’anello.
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50
Anelli elastici
Designazione
Esempio di designazione di un anello elastico per
albero avente diametro 30 mm:
Anello UNI 7435 - 30
Esempio di designazione di un anello elastico per
fori avente diametro 30 mm:
Anello UNI 7437 - 30
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