VINI E SAPORI DELL’ALTO
MANTOVANO
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Ritrovo dei Signori partecipanti e incontro con la guida a Mantova in Piazza Sordello, dove si possono ammirare Palazzo
Ducale e i Palazzi Bonacolsiani, e partenza per la visita del centro storico.
L’itinerario si snoda tra i monumenti medievali della città di Mantova, a partire dalle testimonianze conservate nella
cattedrale della città (il Duomo), dove si trovano la lapide del padre di Matilde di Canossa e la Tomba di S. Anselmo,
patrono della città e suo confessore. Passando sotto il Voltone di San Pietro si raggiunge Piazza Broletto, racchiusa da
case tardo gotiche e rinascimentali e dominata dal Palazzo del Podestà o del Broletto, affiancato dalla Torre Comunale.
Al di sotto della torre si trova il sottoportico dei Lattonai, caratterizzato da una bella scala tardo gotica. Continuando
sul percorso si giunge in Piazza delle Erbe, il cui lato orientale è occupato dal Palazzo della Ragione, eretto nel 1250 e
collegato al Palazzo del Podestà. La sua architettura risale a varie epoche e va da un portico rinascimentale a una serie
di trifore e a una merlatura ghibellina. Nella sala superiore si possono ancora vedere resti di affreschi medievali. Sul
lato destro svetta la Torre dell’Orologio, progettata da Luca Fancelli, con uno splendido orologio astronomico del
matematico Bartolomeo Manfredi recentemente restaurato. A lato della torre troviamo la Rotonda di San Lorenzo,
situata più in basso rispetto al piano stradale, per cui vi si accede da una gradonata. La chiesa di forma circolare fu
fatta ricostruire da Matilde di Canossa nel 1082. All’interno, molto suggestivo per la semplicità tipica delle chiese
romaniche, vi sono grandi colonne in cotto, dei resti di pitture dell’XI e XII secolo e un matroneo. Da Piazza delle Erbe
si passa in Piazza Mantegna, dominata dalla splendida Basilica di S. Andrea, opera rinascimentale progettata da Leon
Battista Alberti e realizzata da Luca Fancelli. La basilica sorge al posto del monastero benedettino e della chiesa fatti
costruire da Bonifacio di Canossa e dalla moglie Beatrice per custodire la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, di
cui resta lo splendido campanile gotico. E’ sovrastata da una magnifica cupola barocca realizzata da Filippo Juvara.
All’interno sono custoditi la tomba di Andrea Mantegna e il sarcofago di San Longino. Nella cripta, realizzata da Antonio
Maria Viani, sono custoditi i Sacri Vasi contenenti il sangue di Cristo, realizzati in oro massiccio da Giovanni Bellezza.
Da Piazza Mantegna si prosegue per Piazza Matilde di Canossa, ove si trova il palazzo Canossa, realizzato nel 1669 dalla
omonima famiglia. La facciata è ispirata allo stile architettonico di Giulio Romano. Il portale d’ingresso è affiancato da
colonne che sostengono un balcone e che poggiano su due sculture raffiguranti il cane simbolo del casato Dell’interno
è visibile lo scalone barocco, alla cui base vi sono due molossi.
Partenza in bus per Castellaro Lagusello, borgo medievale appartenente al club dei “Borghi più belli d’Italia” insignito
della “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano. Rimane ancora la cinta muraria con quattro delle originarie dieci
torri, tra cui si distingue la torre quadrata detta dell’Orologio che vigila l’unica porta d’accesso. Interessanti sono Villa
Arrighi, che incorpora la chiesetta di San Giuseppe, e la chiesa barocca di San Nicola di Bari, che custodisce una bella
Madonna in legno del quattrocento.
Pranzo in una tipica trattoria, ove si possono assaggiare i “capunsei”, gnocchetti allungati e appuntiti alle estremità,
fatti di pangrattato, uova, formaggio e altri ingredienti di recupero, che costituiscono una specialità della zona.
Trasferimento a Mozambano, ove si possono ancora vedere i resti del castello dalla pianta a poligono irregolare con
quattro torri, di cui è di particolare interesse quella dell’orologio, e due masti. All’interno del castello sono stati trovati
i resti di una necropoli probabilmente del IX - X secolo. Il paesaggio è caratterizzato da colline coltivate a ulivi e vigneti:
è, infatti, la zona tipica di produzione del vino bianco Lugana DOC. Vi crescono anche il mandorlo e il cipresso.
Da Mozambano si passa a Cavriana, borgo fortificato di origine medievale, dove si può ammirare la Pieve di Santa
Maria, una delle più belle chiese romaniche dell’intera provincia di Mantova risalente all’ XI secolo. Notevole è
l’altorilievo del XIV – XV secolo raffigurante la “Madonna della Misericordia”. Vi sono anche alcuni resti di affreschi del
XIII – XIV secolo. Si può poi visitare il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano ospitato nell’ottocentesca Villa Mirra,
dove sono esposti reperti dal Paleolitico medio all’alto medioevo. Molto interessanti gli utensili in pietra, i monili, le
ambre, un prezioso mosaico e il corredo di una sepoltura longobarda rinvenuta a Goito.
Ci godremo, infine, una degustazione guidata in una cantina. Su richiesta si può usufruire del servizio di un qualificato
sommelier.
A Cavriana è anche possibile assaggiare la Torta di San Biagio, le cui origini risalgono al Rinascimento. Si tratta di un
dolce a base di mandorle con ingredienti legati alla tradizione contadina, quindi semplice, ma influenzata dai Gonzaga,
che qui avevano la loro residenza estiva e che apprezzavano molto le mandorle coltivate a Cavriana, di gusto
particolarmente intenso e ritenute perfino afrodisiache.
Rientro a Mantova.
Fine dei servizi.
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