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Mostra permanente delle
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Uniformi storiche
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Biblioteca e Pinacoteca
Il Centro Storico
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iazza Duomo è il cuore pulsante della città attorno al
quale sorgono alcuni degli
edifici maggiormente rappresentativi: la Cattedrale, la Basilica dei
Santi Pietro e Paolo, il Palazzo
Municipale. La Cattedrale è intitolata alla Annunciazione di Maria,
gruppo scultoreo presente sul portale marmoreo centrale opera di
Placido Blandamonte. La basilica,
edificata su una antica edicola dedicata alla Madonna Annunziata, venne ampliata nel corso dei secoli. Il
portale è sormontato da due campanili a guglia ricoperti da maioliche policrome. La volta della navata centrale fu affrescata, da
Giuseppe Sciuti. Il transetto e alcune lunette furono affrescate dal
pittore acese Pietro Paolo
Vasta che seppe trasfondere
nei suoi dipinti la luce della
pittura veneta e il rigore
del classicismo romano.
Dei fratelli Filocamo di
Messina, sono il presbiterio e la Cappella di
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Zelantea
Santa Venera, patrona della città,
che di trova nella navata destra. Da
qui si diparte la meridiana progettata dall’astronomo danese
Cristiano Federico Peters nel 1844.
Accanto alla Cattedrale sorge la
Basilica dei Santi Pietro e Paolo la
cui costruzione, pur risalendo al
XVII secolo, fu completata soltanto
nella metà del Settecento con il prospetto disegnato dal Vasta nel 1741.
All’interno è visibile il simulacro
del Cristo alla Colonna oggetto di
una vissuta devozione popolare. In
chiesa fanno bella mostra di sé pale
d’altare di Pietro Paolo Vasta quali
La Madonna bambina e la Morte di
Sant’Andrea di Avellino. Sulla
destra sorge il Palazzo
Municipale, l’antica Loggia
Giuratoria che ricalca il modello di molti palazzi barocchi nobiliari della stes-
sa città e di altri centri siciliani.
Percorrendo la via Ruggero VII si
giunge alla barocca Basilica di San
Sebastiano compatrono della città.
La Basilica, i cui lavori iniziarono nel
1609 e furono interrotti per il disastroso terremoto del 1693, risulta un
connubio di elementi architettonici e
scultorei. Le balaustre del sagrato furono arricchite nel 1754 dalle statue
di dieci personaggi biblici, ma è certamente il ciclo di affreschi realizzati
dal Vasta sul martirio e la gloria di
San Sebastiano che rende questo monumento uno tra i più importanti della Sicilia Orientale.
Percorrendo la Via Meli si arriva a
Piazza Marconi, sede del mercato
alimentare cittadino, pieno di
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vita e colore popolare; questo luogo
conserva ancora l’edicola votiva della Madonna del Rosario innalzata in occasione dello scampato pericolo
dell’epidemia di peste che sconvolse
la Sicilia orientale nel 1743. Facendo
ritorno alla Basilica di San Sebastiano
e percorrendo la via Arcangelo
Raffaele, si imbocca la stretta via
Galatea; proseguendo verso sinistra
si incontra la via Romeo che collega il
centro storico con il quartiere del
Suffragio, il quale conserva l’impianto urbano del primitivo borgo di
pescatori. In fondo alla via è la
Chiesa di Santa Maria del
Suffragio. La volta è affrescata dal
Vasta con il Mistero Eucaristico e sulle
pareti si dispongono i medaglioni
con le storie bibliche; il più bello tra
questi è quello di Agar nel deserto,
giocato sulle sfumature del verde e
dell’azzurro.
Ritornando su via Galatea e proseguendo verso il senso di marcia, si
può visitare la Chiesa di San
Camillo uno dei gioielli di Acireale
barocca. Al suo interno il ciclo pittorico dedicato ai personaggi fem8
minili dell’Antico Testamento e
alla gloria della Vergine Maria
il cui dolcissimo volto si mostra nella tela più bella del
Vasta la Madonna delle
Grazie.
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a Biblioteca e la Pinacoteca
Zelantea furono fondate
dall’Accademia degli Zelanti
di Acireale, riconosciuta con decreto
nel 1671. La Biblioteca ha origine nei
primi anni del 1700 ed è una delle più
grandi di Sicilia con un patrimonio di
oltre 200.000 unità tra volumi, opuscoli, fascicoli di giornali e periodici.
Possiede un fondo antico di 56.000 volumi, tra cui si annoverano manoscritti, incunaboli, cinquecentine, libri rari e di pregio. Il catalogo informatizzato della
Biblioteca è consultabile in rete
s u l s i t o :
www.sbrcatania.it. La
Pinacoteca
Zelantea custodisce opere della scuola siciliana dal XVI al
XX secolo: quadri, disegni, incisioni, sculture ed altro. Fra le opere
esposte nelle tre sale vi sono le tele di
importanti pittori, quali Mattia Preti,
Corrado Giaquinto, Antonio
Catalano il Vecchio, Antonio Mancini
e inoltre degli acesi Giacinto Platania,
Pietro Paolo Vasta, Matteo Ragonisi,
Saru Spina. Ricordiamo inoltre la ricca collezione di disegni con opere di
Carlo Maratta, Domenico Morelli,
Guido Reni, Luca Giordano, Salvator
Rosa e le incisioni di Albert Durer, di
Anton Van Dyck. Di particolare interesse il busto di epoca romana che rappresenterebbe Giulio Cesare; la testa
di Giuseppe Garibaldi dello scultore
acese Michele La Spina; il bozzetto in
gesso di Aci e Galatea dello scultore
acese Rosario Anastasi. Nella terza sala è conservata la Carrozza del Senato
di Acireale risalente al 1784 e decorata
da Alessandro Vasta.
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a mostra, appartenente alla
Regione Siciliana, è ospitata
in una ampia sala del
Palazzo Municipale. Sono esposti
cimeli e uniformi rappresentativi di
un periodo che spazia dal 1796 al
1928, frutto di una ricerca condotta
dall’Ing. acese Aldo Scaccianoce nel
corso di 30 anni. I pezzi, spesso unici, provengono da sette Stati
Europei: la Francia, la Prussia,
l’Impero Austro-Ungarico, la
Russia, lo Stato Pontificio, il Regno
di Sardegna, il Regno d’Italia. Tra i
più rappresentativi la divisa da
Feldmaresciallo dell’Imperatore
Francesco Giuseppe d’Austria e
l’Uniforme da Generale dello zar
Alessandro III di Russia.
Museo di
Arte Sacra
A
nnesso alla Basilica Collegiata di San Sebastiano, è allestito il Museo di Arte Sacra.
Vi sono esposti manufatti di diversa
epoca, frutto dell’operosità, per la
maggior parte, di maestri argentieri
siciliani, ma anche di intagliatori e ricamatori. Custodisce
inoltre ex-voto, testimonianza del dialogo muto tra l’uomo
e la divinità.
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Mostra permanente
dell'Opera dei Pupi
I
l teatro dell’Opera dei Pupi,
fondato nel 1887 dal puparo
acese don Mariano Pennisi, in
via Tono, è stato trasferito nel 1928
nell’attuale sede di via Alessi. Ha
raggiunto la massima notorietà col
puparo Emanuele Macrì, la cui
fama varcò i confini nazionali.
Costituisce una testimonianza di
rilevante interesse culturale in
quanto unico esempio di Teatro
Stabile la cui attività rimane legata
alla tradizione Siciliana dell’Opera
dei Pupi. Il teatro, da poco restaurato, ospita la mostra della Raccolta
Teatro Pennisi-Macrì di Acireale,
dei pupi e delle attrezzature di teatri siciliani appartenente al
Demanio indisponibile della
Regione Siciliana.
Fotografie
1.
2.
3.
4.
5.
Palazzo Comunale
Basilica dei Santi Pietro e Paolo
Basilica Cattedrale
Basilica di San Sebastiano
Chiesa S.M. del Suffragio
“Il Mistero Eucaristico”
Paolo Vasta - Particolare
6. Basilica Cattedrale
7. Basilica di San Sebastiano
Particolare
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8. Basilica dei Santi Pietro e Paolo
Biblioteca Pinacoteca Zelantea
9. “La Vendemmia” di Saru Spina
10. Una delle sale della Pinacoteca
11. Carrozza del Senato
12. Mostra permanente delle
uniformi storiche
13. 14. Museo di Arte Sacra
15. Pupo siciliano
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Sezione Introduttiva
16. Chiesa di San Camillo
Paolo Vasta - Abside
Copertina
Basilica dei Santi Pietro e Paolo
Particolare
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Interno