LE TAPPE DEL PERCORSO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
“ DIRITTO E… ROVESCIO”
cl. IV A
ANTEFATTO
 Osservazione della copertina del quadernone di Flavia che pubblicizza alcune
iniziative dell’Unicef a favore del diritto allo studio.
1 Riflessioni sull’importanza del diritto
 Impegno nei lavori di casa per alcune
alla studio e conseguente decisione di settimane per inviare i soldi della
impegnarsi perché altri bambini
paghetta all’Unicef, per l’acquisto di kit
abbiano l’occorrente per studiare.
scolastici.
2 Presentazione del progetto “Diritto
 Visione in grande gruppo del film di
e…rovescio” e delle fasi di lavoro.
animazione “L’isola degli smemorati” di
E. D’Alò con i disegni di Lorenzo
Terranera.
3 Ricerca sul vocabolario del significato
delle parole:
DIRITTO - BAMBINO - INFANZIA
CONVENZIONE -
Ricerca sul dizionario etimologico del
termine BAMBINO.
 Canzoni “Girotondo” e “La marcia dei
diritti”.
 Analisi dell’aspetto polisemico della
parola diritto:
a) nella boxe;
b) nel lavoro a maglia;
c) nel linguaggio geografico;
d) nel linguaggio giuridico.
 Riflessione dei motivi per i quali un
bambino è considerato “sciocco”.
 Poesia “Non trattare i bambini da
bambini”.
4 Ipotesi su quali potrebbero essere
questi “diritti dei bambini”.
Distinzione tra bisogno, diritto e
capriccio.
Dal bisogno al diritto.
 Conversazioni.
5 Significato e importanza dei diritti
dei bambini per i genitori.
6 Distinzione tra diritto e dovere.
 Inchiesta in famiglia.
7 Significato di regola.
Distinzione tra regola e abitudine;
regola e legge.
8 La Convenzione dei diritti
dell’infanzia.
Esame dei principale articoli della
convenzione (semplificati).
 Assemblea di tutti i bambini del plesso
impegnati nel progetto per un
confronto.
 Esempi tratti da situazioni “vicine” al
bambino.
 Conversazione e approfondimento-riflessione con scheda.
 Letture da:
Amnesty International, Il grande libro
dei diritti dei bambini, Sonda
R. Piumini - E. Bussolanti, Lo zio diritto,
9 Rapporto rispetto dei diritti/ pace.
10 Significato e simbolo dell’Unicef.
11 Esame dell’articolo n. 32 della
Convenzione: il lavoro minorile.
Giunti.
 Unicef, Non calpestate i nostri diritti,
Il battello a vapore.
 A. Sarfatti, Chiama il diritto risponde
il dovere, Mondatori.
 Poesia “La pace verrà”.
 Ricerca su Internet e stesura di un
testo collettivo.
 Lettura (quasi) integrale del libro di
D’Adamo, La storia di Iqbal, Salani.
 Partecipazione alla pittura del murales
dell’artista Lorenzo Terranera su Iqbal
Masih, nell’androne della scuola.
 Ricerca di altre informazioni sulla vita
di Iqbal Masih.
 Preparazione del cartellone su Iqbal
con testo e disegno.
12 Esame dell’articolo della Costituzione
relativo al lavoro minorile.
13 I diritti negati, ovvero i “rovesci”.
 Ricerca su testi e su internet di
informazioni sulla piaga del lavoro
minorile.
 Preparazione del cartellone sul lavoro
minorile con testi e disegni.
 Racconto di Gino e Cecilia Strada “Una
questione di diritti”.
 Canzone “I diritti dei bambini”
14 Conclusione.
 Poesia “Tanti diritti” di R.Piumini.
 Stesura di un copione per il percorso
da presentare ai genitori della classe.
 Stesura di un testo individuale.
15 Approfondimento di alcune tematiche
trattate con l’aiuto di operatori
qualificati.
 Individuazione dei “problemi aperti”.
 Partecipazione alla mostra mercato a
favore dell’Unicef.
 Incontro con la responsabile di Casa
Betania sui temi dell’affido,
dell’adozione e delle case famiglia.
16 Pubblicizzazione del lavoro.
 Incontro con i giovani operatori
dell’associazione “Mato Grosso”.
 Mostra dei lavori nel plesso.
 Invio di disegni e riflessioni alla
mostra di Casa Betania e pubblicazione
sul giornale “Di tutti i colori”.
 Invio di materiali al sito scolastico.
La marcia dei diritti
Dallo spettacolo "Hanno ragione i bambini" - Testo e
musiche di Francesco Rinaldi - Paoline Editoriale
Audiovisivi, Roma, 2000
Un-due, un-due, un-due, un-due.
È la marcia dei diritti dei bambini.
Della Carta dei Diritti dei bambini…
Marsch!
Ho aperto un libricino
e ho letto che un bambino
da mangiare non ce l’ha.
E c’è chi non ha da bere
con il rischio di morire:
senza acqua come fa?
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo.
Ho sfogliato bene bene
quelle foto di bambine
invecchiate dal lavoro.
E di quelli senza un tetto
e di quelli senza affetto
senza un poco di decoro.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo. Non
si può.
I diritti sono di tutti,
l’ha spiegato la maestra
c’è una carta scritta apposta
per difendere i bambini.
Tutti i capi delle nazioni
hanno fatto le riunioni:
hanno detto e hanno scritto
sui diritti dei bambini
Allora perché? Allora perché?
Quando gioco al girotondo,
penso che su questo mondo
c’è qualcosa che non va.
Che ci sono dei bambini,
sulle strade abbandonati
senza mamma né papà.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo.
Poi da un’altra parte ancora
c’è chi non può andare a scuola.
Chi giocattoli non ha.
E c’è pure chi si ammala
e gli manca quella cura
che il suo medico non ha.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo. Non
si può.
I diritti sono di tutti,
l’ha spiegato la maestra
c’è una carta scritta apposta
per difendere i bambini.
Tutti i capi delle nazioni
hanno fatto le riunioni:
hanno detto e hanno scritto
sui diritti dei bambini.
Allora perché? Allora perché?
Allora perché?
C’è un bambino che lavora,
chi subisce una tortura.
Chi è venduto come schiavo.
Chi è costretta per le strade
già per vendere l’amore
da qualcuno assai cattivo.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo.
C’è chi muore appena nato:
non è stato vaccinato.
C’è chi cresce malnutrito.
C’è chi viene emarginato,
c’è chi un handicap ha avuto.
C’è chi viene malmenato.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo. Non
si può.
I diritti sono di tutti,
l’ha spiegato la maestra
c’è una Carta scritta apposta
per difendere i bambini.
Tutti i capi delle nazioni
hanno fatto le riunioni:
hanno detto e hanno scritto
sui diritti dei bambini
Con la Carta, il futuro migliore sarà.
Un-due, un-due, un-due, un-due.
È la marcia dei diritti dei bambini.
Della Carta dei Diritti dei bambini.
137° Circolo didattico di Roma
Plesso Forte Braschi-Iqbal Masih
Progetto “DIRITTO E… ROVESCIO” a.s. 2009/10
Copione del “percorso” effettuato con i genitori il 20/4/’10
MATTIA
VALE
FRANC.
M
EDDY
LAURA
ALESSIA
LISA
BEA
ALESSIO
ILARIA
CLASSE IV A - Ins.ti LIPPI NADIA e SCARDELLA ELENA
(AL PIANO TERRA) - Ciao a tutti. Benvenuti. Vi abbiamo invitato perché oggi
vogliamo farvi vedere e illustrare il lavoro che abbiamo fatto per celebrare il
ventesimo anniversario della Convenzione internazionale sui Diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza.
Il 20 novembre scorso tutti i bambini della nostra scuola si sono riuniti in
assemblea per parlare di …DIRITTI. Ci siamo confrontati e ciascuno di noi ha
espresso la propria opinione: sono venute fuori tante cose interessanti. Da quel
momento ha avuto inizio un percorso di conoscenza, di riflessione, di lavoro che
si concluderà con la mostra mercato di solidarietà.
Le maestre hanno scelto la data del 20 novembre per iniziare l’attività perché il
20 novembre 1989 l’Assemblea dell’ONU (Organizzazione Nazioni Unite)
approvò la Convenzione che in seguito venne accettata dai governi dei vari Paesi.
Sarebbe bello se il 20 novembre fosse un giorno di festa e di gioia per tutti.
Ai bambini viene riconosciuta dignità e diritti al pari degli adulti. La
Convenzione sui diritti dell’infanzia è scritta in un linguaggio poco comprensibile
per noi, quindi abbiamo dovuto lavorare su un testo semplificato.
Gli articoli sono tanti, sarebbe troppo lungo leggerli, è meglio parlare dei diritti
che trattano. Le parole-chiave sono: UGUAGLIANZA, SALUTE, ISTRUZIONE, GIOCO E
TEMPO LIBERO, IDENTITÀ, PARTECIPAZIONE, DISABILITÀ, MINORANZE,
PROTEZIONE, NUTRIZIONE.
Dal 20 novembre ogni classe si è impegnata sul tema dei diritti dei bambini
seguendo percorsi diversi. Alla fine del lavoro ci siamo riuniti insieme, di nuovo,
per mettere in comune le varie esperienze ed esprimere il nostro pensiero e il
nostro impegno presente e futuro sul rispetto dei diritti.
Su questo albero sono sintetizzati i diritti dei bambini. I diritti nascono dai
bisogni: il bisogno di acqua e cibo, il bisogno di casa e famiglia, il bisogno di
salute e cure mediche, il bisogno di avere amici, il bisogno di identità e
uguaglianza, il bisogno di istruzione e gioco, il bisogno di esprimersi liberamente.
Qui potete vedere il murale dipinto dall’artista Lorenzo Terranera. Illustra il
diritto all’istruzione e condanna lo sfruttamento e il lavoro minorile. La storia di
Iqbal Masih ci ha fatto riflettere sulle ingiustizie e ci ha talmente appassionato
che abbiamo deciso di approfondire l’articolo 32 della Convenzione.
Adesso andremo in giro a vedere i lavori delle altre classi, alcuni bambini ci
racconteranno quali articoli hanno approfondito e quali attività hanno svolto. Alla
fine di questo percorso ci soffermeremo sul nostro lavoro e lo arricchiremo di
canzoni e poesie adatte all’argomento. Continuiamo il viaggio al primo piano.
(AL I PIANO) - La parola pigotta, in dialetto lombardo, significa bambola di
pezza. Le pigotte sono il simbolo della solidarietà e il simbolo dell’Unicef (il
Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia). Vengono vendute per aiutare, con il
ricavato, i bambini ad affrontare tante malattie.
ALESSIO
MARTY
FLAVIO
BEA
SUSANNA
GIORDY
LEJLA
ANDREA
D.
PAOLO
ANDREA D.
FLAVIA
FRANC.
A.
I bambini della II A hanno lavorato sull’articolo n. 1, il diritto dei diritti, cioè fino
a che età si è considerati bambini e sull’articolo n. 2, il diritto all’uguaglianza. Lì
potete vedere i loro cartelloni colorati.
La II B ha approfondito l’articolo n. 7 sul diritto al nome e alla nazionalità, poi
hanno parlato della storia di Iqbal. Su quella parete potete vedere i bei lavori che
hanno realizzato.
Adesso saliremo al terzo piano ad ammirare i lavori prodotti dai ragazzi di quinta.
Anche qui alcuni bambini ci diranno brevemente su quali articoli hanno lavorato
e cosa hanno prodotto.
(AL III PIANO) - La V A ha lavorato su diversi aspetti dei diritti dei bambini.
Ha affrontato in modo particolare il diritto alla famiglia e quindi il tema delle
adozioni. Lo psicopedagogista polacco Janusz Korczac (pr. Ianus Corzac) si è
occupato dei bambini abbandonati, ha lavorato negli orfanotrofi.
La V B ha lavorato su tutti i diritti, ma approfondito in maniera particolare il
diritto alla salute e il diritto al lavoro.
A questo punto possiamo scendere al nostro piano, il secondo, per vedere i lavori
dei ragazzi di terza e della IV B. Per ultimi…DULCIS IN FUNDO direbbero i latini,
vi faremo vedere i nostri. Vi piaceranno sicuramente!
(AL II PIANO) - I bambini della III A hanno letto la biografia di Iqbal Masih,
come noi, poi hanno affrontato la piaga del lavoro minorile. Il loro cartellone si
trova vicino alla porta della loro aula.
La III B ha preparato molti cartelloni. Sono partiti dalla storia di due bambini,
dalla loro vita e i loro problemi per capire meglio cosa sono i diritti; poi hanno
fatto un lavoro sulle pigotte.
La IV B dopo un lavoro sui diritti si è soffermata su alcuni di essi. Il sesto, che è
il diritto alla vita; il diciannovesimo, il diritto alla protezione da qualsiasi forma di
violenza; il ventottesimo, il diritto all’istruzione.
Il nostro lavoro è iniziato dopo aver visto il film “L’isola degli smemorati”del
regista Enzo D’Alò, con i disegni di Lorenzo Terranera. Abbiamo coinvolto
anche voi genitori facendovi due domande “Cosa è un diritto?” “Cosa pensi dei
diritti dei bambini?”. Con le risposte abbiamo realizzato un cartellone. Ci sono
sembrate tutte importanti e molto interessanti.
All.  - LA PAROLA AI GENITORI
Poi abbiamo cercato sul vocabolario il significato di alcune parole: DIRITTO CONVENZIONE - INFANZIA - BAMBINO.- Abbiamo sintetizzato, in modo simpatico, il
lavoro sul cartellone. “Diritto” è una parola polisemica, ha almeno 5 significati
diversi: può significare una norma, una posizione, una direzione, un tipo di pugno
e un punto a maglia. Noi abbiamo preso in considerazione il primo significato.
Sul dizionario etimologico abbiamo cercato l’origine della parola BAMBINO. Ci
siamo rimasti molto male e poi ci siamo arrabbiati quando abbiamo visto che la
parola BAMBINO deriva da bambo che significa “SCIOCCO”. I bambini non sono
sciocchi, non hanno vissuto molto perciò sono INESPERTI.
MARTY
ILARIA
La poesia “TANTI DIRITTI” ci dice che vicino a un diritto c’è purtroppo un
“rovescio”, cioè un mancato rispetto di quel diritto. Per ogni bambino fortunato
ce ne sono molti che non lo sono per niente. Noi, oggi, vogliamo dar voce a
questi bambini.
All.  TESTO POESIA
VALENTINA-SUSANNA-LEJLA
Ma chi sono i bambini? Ne parla la poesia “NON TRATTARE I BAMBINI DA
BAMBINI”.
All.  - TESTO POESIA
MARTINA-MATTIA
(Racconto di Gino e Cecilia Strada “Una questione di diritti”).
All.  - TESTO RACCONTO
GIORDY
FLAVIO
ANDREA
M.
LISA
PAOLO
SUSANNA
BEA
ALESSIO
LAURA-PAOLO-EDOARDO-ANDREA M.-ALESSIA-FRANCESCO M.-BEATRICEGIORDANA-FLAVIO-RACHELE-FRANCESCO A.-FLAVIA
Abbiamo scoperto che all’inizio del secolo scorso, il 900, i bambini non avevano
diritti; in questo secolo i nostri diritti sono riconosciuti e protetti, anche se in tutto
il mondo i bambini continuano ad essere sfruttati, uccisi, dimenticati. Questo
succede soprattutto nei Paesi più poveri e nelle zone di guerra. Ma l’infanzia è
troppo spesso negata anche nei Paesi ricchi.
Ancora in tanti Stati i bambini non hanno diritti e sono considerati proprietà dei
loro genitori. Eppure qualcuno ha detto che l’infanzia è l’unica età della vita in
cui i diritti devono superare i doveri! Sì, l’infanzia è l’unica età della vita in cui
i diritti devono superare i doveri!!
L’articolo 32 della Convenzione dice che gli Stati devono proteggere i minori da
qualunque tipo di lavoro che sia pericoloso per la salute o per lo sviluppo fisico,
mentale, spirituale, morale o sociale; inoltre gli Stati devono controllare che il
lavoro non impedisca a questi bambini di avere un’educazione. L’articolo 32 è
quello su cui ci siamo soffermati di più.
I bambini devono poter frequentare la scuola e studiare: è previsto dalla legge che
non si possa lavorare prima dei 15 anni. In Italia sono 400 mila i bambini tra gli
11 e i 14 anni che lavorano, nonostante sia vietato dalla legge; molti di essi sono
coinvolti in attività criminose.
I bambini sfruttati nel mondo sono circa 250 milioni. Il 61% vive in Asia, il 32%
in Africa, il 17% in America Latina. Passano il tempo lavorando per aiutare la
famiglia. Non hanno tempo libero né per giocare né per imparare.
Ci sono bambini che vanno a setacciare le discariche in cerca di rifiuti riciclabili,
altri che tessono tappeti con le loro mani agili, altri ancora che confezionano
vestiti. Lavorano nelle miniere, nelle fonderie, nelle officine, nelle fornaci per
fare mattoni. Molte bambine svolgono lavori domestici.
I loro genitori per la grande povertà sono costretti a venderli a persone prive di
scrupoli. Questi bambini lavoratori vengono sfruttati fino allo sfinimento. Molti
sono denutriti e hanno delle malformazioni perché chi li fa lavorare pensa solo ai
soldi e non si preoccupa né della loro salute né della loro istruzione.
La Convenzione dice che i governi devono adottare leggi che indichino da che età
i bambini possono lavorare, per quante ore e quanto devono essere pagati. In
realtà molto spesso questo non avviene. Per fortuna ci sono delle associazioni che
proteggono i bambini sfruttati e che si battono per i loro diritti.
RACHELE
LAURA
FRANC
M.
FRANCESCO. A.
Iqbal Masih è un simbolo di speranza per tutti i bambini vittime di schiavitù e
sfruttamento. Nacque in Pakistan nel 1983 da una famiglia povera. All’età di 4
anni fu costretto a lavorare in una fabbrica e per alcuni anni dovette annodare
molti tappeti preziosi. All’età di dieci anni si ribellò alla schiavitù.
Lottando riuscì ad ottenere la libertà e da quel giorno si dedicò a liberare dei
bambini pakistani dalla schiavitù. Voleva studiare da avvocato per poter
diffondere le proprie idee, ma non potette farlo perché la mafia dei tappeti, nel
1995, lo uccise con un colpo di pistola. Le sue idee continuano a vivere.
Come abbiamo detto anche prima l’Unicef è un’organizzazione molto importante
che tutela i bambini: vuole migliorare le loro condizioni di vita e promuovere i
loro diritti. Promuove la pace e la sicurezza. Aiuta anche le mamme. Riceve
solamente i soldi delle donazioni dei cittadini, delle aziende e di alcuni governi.
La nostra classe ha dato già un contributo all’Unicef in occasione del nostro
progetto di Natale. Ve lo ricordate?
All.  LETTERA
ANDREA M.-FLAVIA-VALENTINA-ALESSIA-EDOARDO-GIORDANA
Quest’anno il ricavato della mostra mercato di solidarietà sarà donato all’Unicef.
Abbiamo parlato più di una volta di pace. Ma cosa c’entra la pace con il rispetto
dei diritti dei bambini? Ce lo spiega la poesia “LA PACE VERRÀ”.
All.  - TESTO POESIA
ANDREA D.-ALESSIO-LISA
Ci è sembrato importante completare ed arricchire il lavoro sui diritti con alcune
canzoni molto belle. La prima si intitola “LA MARCIA DEI DIRITTI”.
LEJLA
All.  - TESTO CANZONE
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------La seconda canzone si intitola “GIROTONDO”.
All.  - TESTO CANZONE
Adesso è la volta di una canzone che ha un doppio titolo: “BATTI 5 - 4/4 DI
SILENZIO” che parla del lavoro minorile.
RACHELE
ILARIA
VALENTINA
All.  - TESTO CANZONE
-----------------------------------------------------------------------------------------------La canzone “GOCCIA DOPO GOCCIA” che abbiamo imparato l’anno scorso ci fa
capire quanto sia importante anche il più piccolo contributo di ciascuno per
migliorare il mondo.
All.  - TESTO CANZONE
Il testo della canzone “I DIRITTI DEI BAMBINI” è stato scritto dai bambini di una
delle prime scuole a tempo pieno d’Italia, quella di Grottarossa, probabilmente
negli anni’80. È passato tanto tempo, adesso è introvabile! È divertente, ma fa
pensare… Le parole sono semplici… la canzone non lo è per niente. Questo è il
nostro finale.
All. 11 - TESTO CANZONE
Il nostro percorso sui diritti è terminato. Abbiamo voluto condividere con le
persone più care quello che abbiamo imparato. Adesso ci sentiamo degli
“ATTIVISTI DEI DIRITTI DEI BAMBINI” e intendiamo impegnarci insieme a voi
perché il mondo sia davvero un luogo bello e giusto per tutti. Se dovessimo
dimenticare che oltre ai diritti abbiamo dei DOVERI, per favore…ricordatecelo!
GOCCIA DOPO GOCCIA
E. Di Stefano - G. Fasano
Cos'è una goccia d'acqua, se pensi al mare,
un seme piccolino di un melograno,
un filo d'erba verde in un grande prato...
Una goccia di rugiada, che cos'è?
Il passo di un bambino, una nota sola,
un segno sopra un rigo, una parola?
Qualcuno dice"un niente", ma non è vero
perchè, lo sai perchè, lo sai perchè?
Goccia dopo goccia nasce un fiume,
un passo dopo l'altro si va lontano,
una parola appena e nasce una canzone,
da un "ciao" detto per caso, un'amicizia nuova;
e se una voce sola si sente poco,
insieme a tante altre diventa un coro
e ognuno può cantare, anche se è stonato;
dal niente nasce niente, questo sì.
Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne;
quello che conta è stare tutti insieme
per aiutare chi non ce la fa,
per aiutare chi non ce la fa.
Goccia dopo goccia nasce un fiume
e mille fili d'erba fanno un prato,
una parola sola ed ecco una canzone,
da un "ciao" detto per caso un'amicizia ancora.
Un passo dopo l'altro si va lontano,
arriva fino a dieci poi sai contare,
un grattacielo immenso comincia da un mattone
dal niente nasce niente, questo sì.
Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne;
quello che conta è stare tutti insieme
per aiutare chi non ce la fa.
Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne;
quello che conta è stare tutti insieme
dal niente nasce niente, questo sì.
Dal niente nasce niente, tutto qui!
Siamo tutti insieme, questo sì.
Dal niente nasce niente, tutto qui!
“Ogni bimbo ha diritto…”
Questo in classe hanno scritto
i compagni di scuola.
È una musica nuova
e per questo vogliamo…
Una casa dove abitar,
un cane tutto per me
e tanti tanti amici che possano giocar.
Due calci ad un pallon,
mangiare pop corn
e fare degli scherzi alla gente che non ci va
e brontola se c’è confusione.
(2 volte)
“Ogni bimbo ha diritto…”
Sui quaderni abbiam scritto
e in un gran girotondo,
noi bambini del mondo,
tutti insieme chiediamo…
Una scuola dove imparar
a vivere e ad amar
ed una calligrafia bella o brutta che sia.
La testa per pensar,
la bocca per parlar.
Chiamare un buon dottore,
avere le medicine
e la mamma vicino a me
se ho la febbre.
Andare in bicicletta,
magari col papà,
svegliarsi un po’ più tardi
se a scuola non si va
ed un regalo da Babbo Natale.
Una casa dove abitar
Un cane tutto per me…
(continua)
All. 9 - Batti cinque (4-4 di silenzio).wma
All. 7 - La marcia dei diritti.mp3
PREPARIAMOCI ALLA MOSTRA MERCATO DI SOLIDARIETÀ
PER NOI SOLIDARIETÀ È…
…stare vicino nelle difficoltà.
…non pensare solo a sé.
…regalare tutto quello che serve ai bambini meno fortunati.
…conoscersi e aiutarsi.
…un girotondo con i bambini del mondo.
…volersi bene e aiutarsi.
…adottare un bambino a distanza.
…tenersi per mano nelle difficoltà.
…aiutare chi ha bisogno.
…tenersi per mano anche da lontano.
…amicizia, aiuto e pace.
…dare una famiglia e il necessario per vivere a tutti i bambini.
…stare vicini quando ci sono problemi e difficoltà.
…aiutare i bambini nella crescita.
…donare pace e amore a tutti.
…aiutare chi non ha niente.
Che cosa significa UNICEF? Di che cosa si occupa? Qual è il significato
del suo logo? Semplifichiamo le informazioni raccolte.
L’UNICEF (United Nations Children’s Fund) è una
organizzazione che protegge i bambini e fa rispettare i
loro diritti sia in tempo di pace sia in tempo di guerra,
presso i governi e le comunità.
L’UNICEF si impegna a garantire uguali diritti a donne e
bambini in tutto il mondo.
L’UNICEF utilizza i soldi donati dai cittadini, in modo
spontaneo.
L’UNICEF assicura ai bambini tutto ciò che serve loro a
vivere:
 l’assistenza medica
 il cibo
 l’istruzione
 l’acqua
 la protezione da ogni forma di violenza e di
sfruttamento.
L’UNICEF ITALIA raccoglie i soldi per realizzare i
progetti e fa conoscere i diritti dei bambini nel nostro
Paese.
Che cosa ti ha lasciato l’esperienza sui diritti dei bambini?
Conversazione del 23 e 26/4/10
Beatrice: Mi ha lasciato l’impegno di far diventare un diritto quello che
adesso è un rovescio per alcuni bambini; per es. non dobbiamo farli
lavorare.
Rachele: Non sono la stessa di prima perché adesso so tante cose sui
diritti.
Giordana: Questo lavoro mi ha trasmesso la speranza che si possa fare
molto per i bambini.
Martina: Possiamo fare in modo che abbiano il necessario. Adesso so cosa
voglio fare da grande: voglio andare in giro nel mondo a portare il mio
aiuto.
Valentina: È stato triste sapere che molti bambini sono costretti a
lavorare.
Andrea D.: Mi dà fastidio che dopo 20 anni dall’approvazione sui Diritti
dell’infanzia ci sia ancora qualcuno che non la fa rispettare. Io sono un
bambino molto fortunato e non ho fatto niente per ottenere quello che
ho, hanno fatto tutto i miei genitori.
Flavio: Sono fortunato perché ho i genitori, da mangiare, vado a scuola,
mentre in Asia ci sono bambini che lavorano.
Laura: Prima pensavo che tutto quello che ho fosse naturale e che tutti
avessero le stesse cose.
Ilaria: Mi è dispiaciuto sapere che ci sono tanti bambini che soffrono e
che non hanno niente da mangiare, vorrei aiutarli. Sto già facendo
qualcosa.
Flavia: Prima non capivo cosa fossero i diritti e i doveri e non capivo
neppure perché c’erano bambini per strada. Adesso quanto sono
importanti i diritti. Apprezzo quello che ho, anche se è poco.
Lisa: Non credevo di poter aiutare gli altri. Prima pensavo che un
privilegio fosse avere una casa con piscina, ora so che è anche molto meno.
Mi accontento di quello che ho.
Edoardo M.: Mi impegnerò a non sprecare le cose. Da grande farò il cuoco,
andrò in giro per il mondo per lavoro e ne approfitterò per aiutare gli
altri.
Alessio: Ogni anno si potrebbe dare un contributo, anche una piccola
donazione che, insieme alle altre, diventa tanto, come dice la canzone
“Goccia dopo goccia”. Penso che si dovrebbero costruire delle scuole
completamente gratuite dove chi è povero non dovrebbe nemmeno pagare
la mensa.
Mattia: Con questo lavoro ho imparato canzoni e poesie e mi ritengo
fortunato perché non devo lavorare. È vero che dovremmo impegnarci
almeno a non sprecare e a chiedere di più.
Francesco M.: Sono felice e fortunato perchè ho tutto: cibo, scuola,
famiglia. Tante persone si occupano di me.
Paolo: Sicuramente ho allargato le mie conoscenze sui diritti. Sono
contento di aver capito quanto sono fortunato, prima non lo pensavo
proprio.
Francesco A.: Ho capito che i diritti non bastano, devono essere
rispettati. Anch’io voglio aiutare gli altri.
Lejla: Vorrei andare ad aiutare i bambini che ne hanno bisogno. Mi fa star
male sapere che qualcuno non ha il papà o il cibo o l’acqua.
Alessia: Io, in India, vedevo tanti bambini che vivevano per strada e
nessuno mi spiegava perché. Se ti allontani, in India, ti prendono e non
torni più a casa.
Susanna: Anch’io adesso mi sento fortunata perché rispetto a tanti
bambini ho di più. Anche se vorrei un cane, ma… non è possibile. Dovremmo
continuare a fare delle donazioni e quello che abbiamo fatto quest’anno.
Andrea M.: Anch’io prima non sapevo cosa fosse un diritto. Pensavo che
lavare i vetri delle auto fosse un lavoro, papà dice che i soldi che diamo
sono quasi un’elemosina.
PROBLEMI APERTI
Al termine del lavoro relativo al percorso sui diritti dei bambini
riflettiamo sugli argomenti che ci piacerebbe approfondire e su
nuove piste di lavoro.
PROBLEMI APERTI
Al termine del lavoro relativo al percorso sui diritti dei bambini
riflettiamo sugli argomenti che ci piacerebbe approfondire e su
nuove piste di lavoro.
STUDIARE
ALTRE FORME DI
SFRUTTAMENTO
CONOSCERE
MEGLIO I LUOGHI
IN CUI I DIRITTI
NON SONO
RISPETTATI
APPROFONDIRE
ALTRI ARTICOLI
DELLA
CONVENZIONE
CONOSCERE
COSA SUCCEDE
NEL MONDO AI
BAMBINI
APPROFONDIRE
IL TEMA DEL
LAVORO
MINORILE
SAPERNE DI PIU’
SUL PERCORSO
DELLE
DONAZIONI
AFFRONTARE
ANCHE LO
SFRUTTAMENTO
DEGLI ADULTI
INFORMRSI
SULL’ALIMENTA
ZIONE DEI
BAMBINI NEL
MONDO
APPROFONDIRE
IL LAVORO
MINORILE IN
ITALIA
CONFRONTARE I
DIVERSI MODI DI
VIVERE DEI
BAMBINI NEL
MONDO
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