MOVIMENTAZIONE MATERIALE PERICOLOSO
(ADR)
Corridonia (MC),
Il
presente
Gennaio 2010
fascicolo
ha
lo
scopo
di
fornire
agli
addetti
ai
lavori
le
informazioni fondamentali per garantire la movimentazione di palette/contenitori
con materiale pericoloso (ADR) in tutta sicurezza e nel rispetto delle leggi e
della normativa vigente.
1
SUMMARY
1) DEFINIZIONE
2) RICONOSCIMENTO MERCI PERICOLOSE
3) ETICHETTE DI PERICOLO
4) CLASSI VEICOLABILI E NO
5) DENOMINAZIONE MERCI PERICOLOSE
6) ESENZIONI
7) DOTAZIONI
8) DOCUMENTO ACCOMPAGNATORIO
9) COMPATIBILITA’
10) CAUTELE
2
CAPITOLO 1
DEFINIZIONE
L’ADR è un insieme di regole riconosciute e sottoscritte internazionalmente
aventi lo scopo di applicare e sviluppare sistemi atti alla prevenzione dei
rischi nel campo della produzione (imballo) carico, trasporto e scarico
delle merci pericolose.
L’ADR sancisce quindi l’obbligo, per tutti gli operatori coinvolti nella
spedizione di merci pericolose di adottare misure appropriate di sicurezza
al fine di evitare:
-
Nocumento all’integrità psico-fisica dell’uomo.
-
Danneggiamento alle cose.
-
Inquinamento dell’ambiente.
La
normativa
viene
periodicamente
aggiornata
(ogni
2
anni)
prevedendo
variazioni confacenti alla crescente domanda di sicurezza.
Il termine ADR è un acronimo che deriva da:
A= Accordo in Italiano
Accorde in Francese
Agreament in Inglese
D= Pericoloso in Italiano
Dangeraux in Francese
Dangerous in Inglese
R= Strada in Italiano
Route in Francese
Road in Inglese
3
CAPITOLO 2
1- RICONOSCIMENTO DELLE MATERIE PERICOLOSE ASSOGGETTATE A NORMATIVA ADR
Il riconoscimento avviene tramite apposizione sui colli/fusti/cisterne o altri
contenitori di una simbologia (etichette di pericolo).
In base alla pericolosità le materie pericolose sono state divise in 9 classi;
Ad ogni materia è stata assegnato un numero chiamato numero ONU; si compone di
quattro cifre e viene (dal produttore o dal riempitore) riportato sui colli e
sui documenti insieme con la simbologia.
A proposito delle classi è bene sottolineare quanto segue:
Per
questioni
di
sicurezza
Ciccioli Helvia Recina
non
sarà
assolutamente
possibile
veicolare
in
materiale classificato in
CLASSE 1 (MATERIALE ED OGGETTI ESPLOSIVI) ESCLUSI I N° ONU 0012 E 0014
CLASSE 4.3 (CONTATTO CON H2O SVILUPPANO GAS INFIAMMABILI)
CLASSE 5.2 (PEROSSIDI ORGANICI)
CLASSE 6.2 (INFETTANTI)
CLASSE 7
(RADIOATTIVI)
A) A proposito delle altre classi
La CLASSE
1 Materia ed oggetti esplosivi è simboleggiata da 1 etichetta
principale raffigurante una bomba esplodente in campo arancio e cifra
1nell’angolo inferiore e da 3 etichette secondarie con i numeri 1.4-1.51.6 in nero su campo arancio e con il n° 1 nel’angolo basso.
Le caratteristiche di pericolosità sono:
-
detonazione di massa
-
proiezione di frammenti
-
fuoco e/o flusso di calore intenso
-
produzione di luce intensa
-
rumori
-
fumi intensi
La CLASSE 2 (GAS) è simboleggiata da due quadrati di color verde;. La
pericolosità
è
rappresentata
dalla
emissione
di
gas
che
può
essere
provocata da surriscaldamento e conseguenze dipendenti dalla natura del
gas.
La CLASSE 3 (materie liquide infiammabili) è simboleggiata da 2 quadrati
rossi.
Il
pericolo
è
dovuto
alla
possibilità
che
si
formino
miscele
esplosive con conseguente scoppio e incendio.
La
CLASSE
4.1
(materiale
solide
infiammabili)
è
simboleggiata
da
un
quadrato con strisce alternate bianche e rosse; comprende tutte le materie
che bruciano rapidamente o quelle la cui combustione è particolarmente
pericolosa.
4
Il rischio maggiore è l’incendio che può essere provocato per es. da
scintille conseguenti a sfregamento.
La CLASSE 4.2 è simboleggiata da due quadrati di colore bianco nella parte
superiore e rosso nella metà inferiore. Si tratta di materie soggette ad
accensione
spontanea
(ovvero
che
in
presenza
di
aria
sviluppano
gas
infiammabili). Il pericolo è quindi quello dell’autocombustione e quindi
di incendio.
La CLASSE 4.3 (non veicolabile in CHR) (materie che a contatto con l’acqua
sviluppano gas infiammabili) è simboleggiata da due quadrati di color
azzurro. La pericolosità è insita della definizione. Per alcuni orinali è
sufficiente il solo contatto con le mani, asciutte, ma pur sempre umide
per la traspirazione per innescare il processo incendiario ed esplosivo.
La
CLASSE
5.1
(materiali
comburenti)
è
simboleggiata
da
un
quadrato
giallo. Si tratta di quei prodotti che, senza essere combustibili essi
stessi, in assenza di aria possono provocare o favorire la combustione di
altre materie. La pericolosità è quindi di provocare combustione di altre
materie.
La CLASSE 5.2 (perossidi organici) è simboleggiata come la 5.1 da quadrato
giallo.
Sono
materie
termicamente
instabili
ed
il
pericolo
sta
nella
decomposizione che può essere provocata oltre che dalla temperatura anche
da
contatto
con
impurezze,
sfregamento
o
urti.
Il
pericolo
è
quello
dell’incendio.
La CLASSE 6.1 (materie tossiche) è simboleggiata da un triangolo bianco
con cerchio nell’angolo superiore. Si tratta di materiale che, a seguito
di inalazione, assorbimento cutaneo, o ingestione, possono nuocere alla
salute.
Il
rischio
principale
è
quindi
quello
delle
contaminazioni
dell’ambiente ed il conseguente avvelenamento per l’uomo o gli animali.
Le
materie
classificate
in
6.1
non
possono
viaggiare
con
prodotti
alimentari o di consumo o destinati alla alimentazione animale.
La CLASSE 6.2 (materie infettanti) raggruppa le materie che contengono
microrganismi vivi (batteri, virus, parassiti, funghi) che possono causare
malattie all’uomo ed agli animali.
Normalmente
categoria
viaggiano
i
residui
con
canali
ospedalieri
specifici
che
vengono
(fanno
parte
trasportati
di
questa
con
mezzi
specifici) è quindi molto difficile che capitino palette appartenenti a
questa classe.
5
La CLASSE 8 (materiale corrosivo)è simboleggiata da un quadrato con colore
bianco nella parte superiore e nero nella inferiore.
Si tratta di sostanze nocive per l’uomo e, in caso di dispersione, possono
danneggiare gravemente i tessuti viventi e causare danni alle altre merci.
La
CLASSE
9
(materie
diverse
ed
altri
oggetti
pericolosi)
comprende
sostanze di vario genere (amianto, pile, piombo, talco, etc.. Il materiale
di classe 9 più comunemente trasportato è formato da congegni (air bag,
congegni
di salvataggio,
pretensionatori etc.)
il cui
funzionamento è
basato e garantito da una componente di materia pericolosa.
6
CAPITOLO 3
ETICHETTE DI PERICOLO
7
8
Per completare la gamma dei simboli, da ultimo,la normativa 2009 ha
introdotto una etichetta che serve per il riconoscimento delle merci
pericolose in quantità esenti dall’applicazione della normativa ADR:
Riepilogando abbiamo visto che esistono 13 classi di materiale pericoloso e
che le etichette di pericolo che le contraddistinguono son ben 25
9
CAPITOLO 4
CLASSI VEICOLABILI E NO (in Ciccioli Helvia Recina)
Gli organi decisionali di CHR, allo scopo di limitare la pericolosità ed i
relativi
rischi,
hanno
considerato
la
veicolazione
di
alcune
classi
e
l’esclusione di altre come elencato nel prospetto che segue.
CLASSI ADR
1
2
3
4.1
4.2
4.3
5.1
5.2
6.1
6.2
7
8
9
ESPLOSIVI
GAS
LIQUIDI INFIAMMABILI
SOLIDI INFIAMMABILI
SOGGETTI AD ACCENSIONE SPONTANEA
CONTATTO CON H2O SVILUPPANO GAS
INFIAMMABILI
COMBURENTI
PEROSSDI ORGANICI
MATERIALI TOSSICI
INFETTANTI
RADIOATTIVI
CORROSIVI
DIVERSI E OGGETTI PERICOLOSI
VEICOLAVILI IN
PALLETWAYS
SOLO ONU 0012-0014
SI
SI
SI
SI
NO
SI
NO
SI
NO
NO
SI
SI
10
CAPITOLO 5
DENOMINAZIONI MERCI PERICOLOSE
L’ADR stabilisce un modo corretto di denominare le merci pericolose. Tale
denominazione ha le seguenti specifiche:
NUMERO ONU
Si tratta del numero di identificazione della materia; è sempre composto da 4
cifre e identifica un singolo prodotto o una serie di prodotti aventi la
stessa pericolosità (n.a.s.).
NOME E DESCRIZIONE
Trattasi
della
denominazione
ufficiale
di
trasposto.
Può
essere
il
nome
chimico individuabile ( per esempio 1090 ACETONE) oppure il nome di prodotti
raggruppati in una rubrica collettiva ( per esempio 1133 ADESIVI), oppure il
nome
di
una
rubrica
collettiva
specifica
che
raggruppa
sostanze
di
una
determinata natura chimica n.a.s. (non altrimenti specificata) per esempio
1477 NITRATI INORGANICI n.a.s., oppure
il
nome
di
una
rubrica
collettiva
generale comprendente sostanze accomunate da specifica tipologia di pericolo
(per esempio 1993 LIQUIDI INFIAMMABILI n.a.s.).
CLASSE
È il numero
che identifica la classe di appartenenza
GRUPPO DI IMBALLAGGIO
Si tratta di cifre romane espresse in funzione del grado di pericolo che
presentano:
gruppo imballaggi I – materie molto pericolose
gruppo imballaggi II – materie mediamente pericolose
gruppo imballaggi III – materie debolmente pericolose
In termini di denominazione l’ADR prevede numerose altre specificità che qui
tralasciamo; quelle indicate nel presente paragrafo sono quelle che devono
necessariamente figurare nei documenti di trasporto.
La denominazione corretta, in base alla normativa ADR 2007 risulta pertanto
la seguente (riferita per esempio al metanolo: UN 1230 METANOLO, 3 III).
11
CAPITOLO 6
ESENZIONI
Quelle che ci interessano da vicino sono di due tipi:
A) ESENZIONE TOTALE per merci imballate in quantità limitata.
Sono esenti da tutte le disposizioni ADR i trasporti di merci pericolose
presentate al trasporto in imballaggi limitati e tali che ciascun collo non
contenga più di una determinata quantità.
Si tratta di confezioni ridotte assicurate in un imballaggio esterno (per
esempio
bottiglie
in
cartone)
oppure
sistemate
in
vassoi
fasciati
con
involucro di tipo termoretraibile o estensibile.
Le esenzioni da tutte le disposizioni riguardano il trasporto e l’emissione
di documento ADR specifico.
Il prodotto deve comunque recare il numero ONU e l’etichetta di pericolo
(spesso
davanti
al
numero
ONU
viene
indicata
la
dicitura
LQ
(Limited
Quantity).
Il classico esempio che si fa in proposito è quello del UN 2672 AMMONIACA, 8
III.
È un prodotto che tutti conosciamo perché ha anche utilizzi domestici: se
viene confezionato in bottiglie ( fino a 5 litri e in cartoni da non più di
30 Kg) viene trasportato in esenzione totale.
Poiché la classificazione in esenzione totale, nella normativa CHR ha una
importanza rilevante (se è in esenzione totale non viene considerata in ADR)
è bene, nell’incertezza chiedere al mittente o al vostro consulente ADR.
B) ESENZIONE PARZIALE
Si
ha
esecuzione
limitata
ossia
parziale
quando
il
quando
le
quantitativo
trasporto non supera i limiti indicati
L’esenzione
merci
sono
trasportate
trasportato
per
in
ogni
quantità
unità
di
per le varie sostanze.
è definita parziale in quanto alcune disposizioni ADR vanno
comunque rispettate.
I limiti quantitativi di esecuzione sono definiti per ciascuna categoria di
trasposto e sono cosi delimitati:
CATEGORIA TRASPORTO
CATEGORIA TRASPORTO
CATEGORIA TRASPORTO
CATEGORIA TRASPORTO
CATEGORIA TRASPORTO
Perché l’esenzione è
0
Nessuna esenzione
1
Esenzione per Kg/lt 20
2
Esenzione per Kg/lt 333
3
Esenzione per Kg/lt 1000
4
Esenzione illimitata
definita per ciascuna unità
di
trasposto,
nella
normativa CHR tale esenzione non ha valore e quindi le spedizioni, anche se
esenzione parziale sono da considerare in ADR a tutti gli effetti.
12
CAPITOLO 7
DOTAZIONI
Gli autisti che guidano mezzi che trasportano merci pericolose del tipo
ammesso alla veicolazione in CHR (trasporto in colli con esclusione di classi
1, classe 7 e benzine) devono essere muniti del CFP corso base.
Per accedere all’esame è necessario partecipare ad un corso di formazione
della durata di almeno 14 ore, gli esami si tengono presso il Dipartimento
dei Trasporti terrestri ( ex Ispettorato motorizzazione civile ).
I corsi che devono essere tenuti da organismi autorizzati vengono organizzati
spesso dalle rappresentanze dell’autotrasporto.
B) EQUIPAGGIAMENTI VEICOLI
1)ESTINTORI
Nella
cabina
Stradale
–
di
ogni
Motrice
mezzo
–
che
trasporta
Furgone)
è
materiale
prevista
la
pericoloso
dotazione
di
un
(trattore
estintore
portatile (classi incendio A, B e C) della capacità minima di 2 Kg di polvere
(
o
di
capacità
corrispondente
qualora
venga
usato
un
altro
tipo
di
estinguente) in grado di estinguere l’incendio del motore o della cabina
dell’unità di trasporto.
1 estintore da 2 kg per cabina
Su autotreno :
1 estintore da 6 kg su motrice
1 estintore da 6 Kg su semirimorchio
Su Autoarticolato:
1 estintore da 2 kg su trattore
(Tratore + Semirimorchio)
2 estintori da 6 kg sul semirimorchio
Su motrice:
1 estintore da 2 kg
(massa
complessiva
da
3,5
a
7,5
tons)
Su furgone:
in cabina
1 estintore da 6 Kg nel vano di carico
1 estintore da 6 Kg oppure da 4 kg
(massa complessiva inferiore a 3,5
tons)
Le sostanze estinguenti contenute negli estintori (si consiglia la polvere)
devono essere tali da non liberare gas tossici neanche sotto l’azione del
calore
dell’incendio.
Devono
inoltre
essere
piombati
e
installati
in
posizione protetta ma facilmente accessibile.
13
2) EQUIPAGGIAMENTO NORMALE
N° 2 pannelli arancione (misure cm 40x30 oppure 30x12) posti 1 anteriormente
al veicolo ed 1 posteriormente
N° 1 cuneo
N° 2 segnali di avvertimento (triangoli riflettenti)
N° 1 confezione liquido lava occhi
N° 1 scheda sicurezza universale
3) Per ogni membro dell’equipaggio
N° 1 giubbetto fluorescente
N° 1 lampada portatile(torcia con un manico ricoperto
antiscintilla)
N° 1 paio di guanti di protezione antiacido
N° 1 paio di occhiali protettivi
da materiale
4)Equipaggiamento supplementare
Si intende, come tale, quello indicato sulle schede di sicurezza relativo ai
materiali trasportati. Poiché non è possibile prevederlo volta in volta, si
consiglia l’uso di una dotazione standard che potrebbe essere:
N° 1 paio di stivali in gomma
N° 1 tuta antiacido
N° 1 maschera a 2 filtri
N° 1 scopa
N° 1 sacco di sabbia da 10 kg ( o di altro materiale assorbente)
N° 1 badile
N° 1 secchio di plastica
N° 1 copri tombino
14
CAPITOLO 8
DOCUMENTO ACCOMPAGNATORIO
Salvo il caso di esenzione totale (vedi capitolo 6) il trasporto di merci
pericolose deve essere accompagnato da :
A) DOCUMENTO DI TRASPORTO ADR:
Contiene le seguenti informazioni:
-
nome e indirizzo del mittente (speditore)
-
nome e indirizzo del destinatario
-
designazione
delle
merci
(la
normativa
2007
prevede
la
seguente
dicitura riferita per esempio a UN 1230 METANOLO, 3 III)
-
numero di colli e quantità totale delle merci pericolose
Deve essere emesso dallo speditore (mittente), sullo stesso documento in
genere viene dichiarato che la materia è ammessa al trasporto secondo le
disposizioni dell’ADR e si certifica inoltre che il condizionamento della
materia
ovvero
dell’imballaggio
e
dell’etichettatura
sono
conformi
alla
disposizione ADR.
B) SCHEDE DI TRASPORTO
Fanno parte della dotazione standard del mezzo e contengono:
-
specifiche del prodotto
-
natura del pericolo
-
disposizioni di protezione personale
-
interventi di emergenza in caso di incidente o di incendio
Devono essere tenute dall’autista in modo da poterle consultare facilmente.
Naturalmente l’autista deve avere con se il CFP oltre ad altro documento di
riconoscimento con fotografia.
In
genere
il
problema
della
conformità
della
documentazione
non
esiste.
Quando il mittente è una organizzazione industriale o commerciale di prodotti
ADR conosce e rispetta la normativa.
Il problema si pone quando viene richiesta la presa di un reso parziale. Per
esempio, i prodotti a base
acque
delle
piscine
e
di cloro sono usati per il trattamento delle
quindi
gli
utilizzatori
sono
spesso
alberghi,
organizzazione turistiche, piscine comunali, etc. In questo caso è facile
che, in caso di reso venga fornita una documentazione non in regola con la
normativa e, in qualche caso anche materie non adeguatamente imballate.
La normativa, mentre presuppone la corresponsabilità del mittente non ne
esime
il
vettore.E
quindi
necessario
fare
particolare
attenzione
e
non
accettare materiale pericoloso non adeguatamente imballato e/o privo delle
etichette di pericolo e/o con documentazione non conforme.
15
CAPITOLO 9
COMPATIBILITA’
A)
COMPATIBILTA’ FRA MATERIE ADR
A causa della elevata pericolosità di alcune materie appartenenti alle classi
1, 4.1 e 5.2, la normativa ADR al fine di contenere i danni, in caso di
incidente,
limita
,
per
alcune
materie
le
quantità
che
è
possibile
possibile
veicolare
trasportare su di una singola unità di trasporto.
Considerando
che
in
Ciccioli
Helvia
Recina
non
sarà
prodotti della classe 1 (escluso due numeri ONU classificati in classe 1.4.S)
e della classe 5.2 il problema della compatibilità non si pone.
B)
COMPATIBILTA’ CON PRODOTTI ALIMENTARI
Vengono considerati prodotti alimentari quelli destinati alla alimentazione
umana ed animale (mangimi).
Per essere in regola con la normativa è sufficiente distanziare (sia in
magazzino che sui mezzi di trasporto) il prodotto ADR dal prodotto alimentare
con altra paletta che non sia ADR ne alimentare.
16
CAPITOLO 10
CAUTELE
La
normativa
prevede,
nella
fase
di
carico,
trasporto
e
scarico
alcuni
comportamenti particolari che qui elenchiamo:
-
assoluto divieto di fumare
-
rispetto dei limiti di velocità
-
non sovraccaricare il veicolo ( non sono ammesse tolleranze)
-
non caricare colli rotti e/o spandenti
-
sistemare il carico in modo sicuro
-
assoluto divieto di aprire i colli
-
in caso di emergenza attenersi alle istruzioni indicate sulle schede di
sicurezza.
CAUTELE ED ACCORGIMENTI DI CARATTERE GENERALE
Il materiale pericoloso deve essere movimentato con la dovuta attenzione e
cautela con lo scopo di evitare caduta della paletta/contenitore sia nella
fase di scarico come anche nelle fasi di movimentazione e ricarico.
In particolare si richiede pertanto:
-
particolare concentrazione e attenzione
-
moderazione della velocità del carrello
17
CAUTELE ED ACCORGIMENTI NELLE VARIE FASI OPERATIVE
E’ fondamentale che
A)Le
palette/contenitori
con
materiale
pericolose
vengano
stoccate
nella
apposita baia separatamente dalle palette normali
B)Devono essere adeguatamente separate, da prodotti di consumo o materiale
alimentare (sia alimentazione umana che animale) sia nella fase di stoccaggio
in baia sia nella fase di carico sul mezzo di trazione
C)In caso di non compatibilità, la paletta va isolata
D)Eventuali palette classificate in CLASSE 6.1
vanno isolate
E)Evitare la sovrapposizione sul mezzo di trazione
F)Le
effrazioni
a
palette
con
materiale
pericoloso
sono
assolutamente
proibite; l’accertamento di effrazioni volontarie produrrà pesanti sanzioni.
G)Il carico di merci pericolose sarà possibile solo previo accertamento della
idoneità del mezzo e dell’autista
H)Non vanno assolutamente caricati colli danneggiati (se non quando il danno
è stato riparato)
I)Lo
scarico
rilevano
non
deve
inefficienze
essere
che
effettuato
possono
mettere
se,
in
ad
opportuno
causa
la
controllo
sicurezza
si
dello
scarico.
L)Durante le fasi di scarico-movimentazione-ricarico è assolutamente vietato
fumare
M)Onde evitare che si configuri detenzione di materie pericolose tutte le
palette in ADR andranno caricate nella nottata di conferimento
N)Non sovraccaricare il veicolo
O)Sistemare il carico in modo sicuro
P)In
caso
di
emergenza
attenersi
alle
istruzioni
indicate
nel
presente
fascicolo alle pagine 19-20-21.
18
COMPORTAMENTI SPECIFICI IN CASO DI ROTTURE
SVERSAMENTI E CORRETTO USO DEL MATERIALE PROTETTIVO
I comportamenti, in caso di rotture, sversamento etc. sono proporzionali alla
gravità della rottura e ovviamente alla natura della materia il cui contenitore
è stato danneggiato.
CLASSE 2
-
In caso di emergenza avvertire i Vigili del Fuoco comunicando i numeri ONU
delle materie danneggiate
-
Se il gas è tossico (vedere simbologia del contenitore) avvertire le
autorità locali (P.S. ASL – VVFF)e indossare le maschere antigas ed i
mezzi protettivi
CLASSE 3
-
In
presenza
di
vapori
di
liquidi
infiammabili
evitare
scintille
(utilizzando utensili antiscintilla)
-
In caso di spandimenti impedire che il prodotto si riversi nei tombini
(coprire i tombini) ed arginare la falla con la sabbia
-
Nella fase di carico verificare che in mezzo sia pulito, privo di chiodi,
viti ed oggetti metallici sporgenti.
-
In caso di incendio non usare acqua
-
In caso di emergenza avvertire i Vigili del Fuoco comunicando i numeri ONU
della materia.
CLASSE 4.1
-
Evitare la vicinanza a fonti di calore
-
Evitare sfregamenti che possono provocare scintille
-
Nella fase di carico di più palette in classe 4.1 interporre palette di
materiali non combustibili
-
In caso di emergenza evitare che il prodotto finisca in ambienti chiusi o
nelle fogne (coprire i tombini) e avvertire i VVFF comunicando i numeri
ONU delle materie.
CLASSE 4.2
-
Le
materie
classificate
in
classe
4.2
sono
sempre
confezionate
in
imballaggi ermeticamente chiusi. In caso di emergenza evitare contatti del
prodotto con indumenti e con il terreno. Avvertire i VVFF comunicando i
numeri ONU delle materie.
CLASSE 4.3
-
Anche in questo caso le materie sono confezionate in imballaggi chiusi
ermeticamente per impedire il contatto con acqua o umidità con la quale
reagirebbero violentemente (pericolo: esplosioni/incendi). Nel carico le
palette
vanno
stivate
nel
mezzo
in
modo
che
non
si
verifichino
spostamenti, rovesciamenti o sfregamenti.
19
Non
usare
acqua
comunicando
i
per
numeri
domare
ONU
ed
un
eventuale
evitare
che
incendio,
il
avvisare
prodotto
i
finisca
VVFF
nelle
fognature.
CLASSE 5.1
- Acqua ossigenata, clorati, perclorati, nitrato di sodio nella fase di
carico palette di classe 5.1 vanno segregate da materie combustibili.
Nella movimentazione va fatta attenzione per evitare che gli imballaggi
subiscono perdite perché l’accidentale contatto (per es. con il legno
della paletta) può provocare incendio.
In caso di contaminazione evitare che i vestiti si
impregnino della
sostanza; evitare assolutamente il contatto con gli occhi.
L’emergenza
va
affrontata
indossando
la
tuta
ed
i
mezzi
protettivi;
innaffiare abbondantemente con acqua la zona contaminata.
Avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU
CLASSE 5.2
-
Essendo termicamente instabili in genere vengono trasportati in condizioni
di refrigerazione oppure vengono desensibilizzati con l’aggiunta di altre
sostanze. In caso di contaminazione evitare che i vestiti si impregnino ed
evitare il contatto con gli occhi. L’emergenza va affrontata indossando la
tuta ed i mezzi protettivi ed avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU.
CLASSE 6.1
-
In caso di rottura di un collo con sversamento di prodotto occorre fare
una pulizia accurata. Sarebbe bene indossare sempre, a scopo preventivo
gli equipaggiamenti previsti dalle istruzioni di sicurezza:
In
caso
di
emergenza
avvertire
i
VVFF
comunicando
i
numeri
ONU.
L’emergenza è proporzionale al grado di tossicità del prodotto; in casi
gravi avvertire le autorità competenti indicate sulla scheda di sicurezza.
CLASSE 6.2
-
Abbiamo
già
detto
che
l’eventualità
di
movimentazione
di
palette/contenitori con materiale in CLASSE 6.2 è alquanto remota (per
es.: residui ospedalieri, residui di pelle animale, ventrigli etc. etc.).
In caso di emergenza indossare i mezzi di protezione e avvertire le
Autorità Sanitarie (USL etc.)
CLASSE 8
-
Sono, in genere imballate in idonei recipienti che resistono all’azione
chimica (acciaio inox, plastica, metallo rivestito da gomma). In caso di
emergenza indossare tuta e mezzi di protezione e attivarsi per riparare il
guasto e ripulire con abbondante acqua; avvertire i VVFF comunicando i
numeri ONU.
CLASSE 9
-
La pericolosità è strettamente collegata con il tipo di materia (amianto e
relativi miscugli, materie che sprigionano diossine a seguito di incendio,
20
pile al litio, congegni di salvataggio) nella classe 9 sono incluse anche
materie pericolose che non corrispondono alla definizione di nessuna altra
classe.
Le
cautele
tendono
ad
evitare
dispersione
nell’aria,
il
contenimento di eventuali perdite di liquidi contaminati o l’incendio.
Gli interventi, per i casi di emergenze, di enti esterni sono correlate
con il tipo di materia e rintracciabili sulle schede di sicurezza.
21
Scarica

movimentazione materiale pericoloso (adr)