Settimana della
solidarietà
IC “A. Moro”
2011/12
L’immigrazione
Ora di Religione
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Cosa dice la Bibbia (AT + NT)
Grandi santi
Vita di oggi e valori/scelte cristiane
La Parola di Dio AT
Esodo 22,20-26 Non molesterai lo straniero né lo opprimerai,
perché voi siete stati stranieri nel paese d'Egitto. Non maltratterai
la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me
l'aiuto, io ascolterò il suo grido, la mia collera si accenderà e vi
farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri
figli orfani.

Levitico 19, 33-34 Quando uno straniero dimorerà presso di
voi nella vostra terra, non lo opprimerete. Lo straniero dimorante
fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l’amerai
come te stesso, perché anche voi siete stati stranieri in terra
d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.

Deuteronomio 5 Ti ricorderai che sei stato schiavo nella terra
d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha riscattato; perciò io ti do
oggi questo comando

La Parola di Dio NT
Gesù guarisce la figlia della donna cananea
 Gesù guarisce il servo del centurione romano
 Gesù opera miracoli a Tiro e Sidone
 Gesù insegna la preghiera “Padre NOSTRO”

dalla lettera ai Galati, «Tutti voi infatti siete figli di
Dio per la fede in Gesù Cristo … non c'è più giudeo
né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più
uomo né donna, …»

I santi
23
ottobre
2011
• don LUIGI
GUANELLA
santo
La vita
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(Valtellina - SO, 1842 –
Como, 1915) è stato
un sacerdote italiano, fondatore
delle congregazioni dei Servi della Carità e
delle Figlie di Santa Maria della Divina
Provvidenza
Nel 1964 è proclamato beato da papa Paolo VI e
canonizzato da papa Benedetto XVI il 23
ottobre 2011.
Figlio di Lorenzo e di Maria, nono di tredici
fratelli, fu ordinato Sacerdote a Como il 26
maggio 1866. In quell'occasione ebbe a dire:
«Voglio essere spada di fuoco nel ministero
santo». Svolse il suo ministero nelle parrocchie
della diocesi.
• In seguito conobbe Don Bosco presso il quale restò
per tre anni.
• Difficoltà e incomprensioni impedirono per lunghi
anni ogni avvio di opere e fecero di lui un prete
errante e confinato, ritenuto matto dagli amici e
pericoloso dai nemici. In tale situazione scrisse i
suoi pensieri di fede più importanti.
• Ha operato attraverso le sue suore e i suoi preti
organizzati in due Famiglie religiose, le Figlie di S.
Maria della Provvidenza e i Servi della Carità.
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I religiosi e le religiose di don Guanella
hanno ricevuto dal fondatore l'amore e
la cura dei poveri, specialmente dei più
abbandonati, di "coloro che sono poveri
nell'ingegno o nella salute o nelle
sostanze".
In particolare si dedicano al ministero
della carità tra i disabili mentali
chiamati da San Luigi Guanella i "buoni
figli", tra gli anziani, i fanciulli e i
giovani. Tuttavia nessuna iniziativa di
carità ha lasciato indifferente don
Guanella, il quale, dopo essersi
occupato delle vocazioni al sacerdozio,
ha aperto le sue case ad ogni categoria
di persone in difficoltà: sordomuti, preti
vecchi e ammalati, anziani anche
benestanti, ma abbandonati.
Seguendo queste indicazioni del
Fondatore, i Servi della Carità hanno
adeguato la loro opera alle esigenze
nuove. Così, hanno ampliato l'interesse
per gli anziani, hanno reso più
scientifica l'assistenza ai disabili: sotto
l'aspetto medico, psico-pedagogico,
sociale, scolastico; hanno dato
prevalenza all'educazione degli
adolescenti.
Le opere
Hanno infine affrontato i problemi che nazioni di recente sviluppo presentano (America
latina, India, Filippine e Africa). Pur mantenendosi aperta a qualsiasi genere di povertà
materiale, morale e spirituale, rivolge la sua attenzione principalmente:
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- ai fanciulli, i ragazzi, e i giovani in stato di abbandono materiale o morale;
- alle persone anziane o handicappate a livello psico-fisico che sono prive di appoggio umano e
senza le cure necessarie ad una vita dignitosa ;
- al “popolo povero”, cioè quei gruppi e moltitudini che sono segnati da grave povertà sociale e
religiosa.
A Como, la Casa Divina Provvidenza, è la Casa madre dove, attorno al santuario del
Sacro Cuore, si sono sviluppate le prime opere di carità del Fondatore. La Provincia
Cruz del Sur ha 26 Centri operativi, in Argentina, Cile e Paraguay; la Provincia Santa
Cruz ne ha 25 in quattro regioni del Brasile; la Provincia Nostra Signora di Guadalupe 9
in Colombia, Guatemala, Messico e Spagna. La Provincia Divine Providence ha 18 Centri
operativi in India, Filippine e Stati Uniti. La Delegazione Africana Nostra Signora della
Speranza ne ha 7 in Ghana, Nigeria e Rep. Dem. del Congo. Oltre alla Curia !
Generalizia con 2 Centri operativi, tra cui il Seminario Teologico Internazionale di Roma
e Fiuggi, la Provincia Romana S. Giuseppe conta 25 Centri operativi, disseminati nel
Centro-Sud Italia, più una comunità in Polonia. La Provincia Sacro Cuore conta 32
Centri operativi nel Nord Italia, in Svizzera e Israele.
Nel 1900 pensò una sorta di cittadella agricola,
sorta grazie all'opera di bonifica del Pian di
Spagna intrapresa dal Guanella e all’aiuto degli
emigranti comaschi in Argentina.
Nel dicembre 1912, accompagnato dal superiore
degli scalabriniani, don Guanella fu negli Stati
Uniti. Il 31 dicembre, da New York, scrive ai
suoi confratelli: “Fiacchezza e timidità nostra
non esser venuto qui almeno dieci anni prima.
Il desiderio lo si aveva ancor prima di dieci anni
fa, ma bisognò aspettare dall’alto la chiamata”.
Da New York don Guanella si spostò a Providence,
una città dormitorio di 175.000 emigranti
italiani, tedeschi, irlandesi, polacchi e poi a
Baltimora, Boston, Washington, Cincinnati, S.
Louis, Chicago, Buffalo.
Il 3 maggio del 1913, sei suore della Divina
Provvidenza, accompagnate dal suo grande
amico Aristide Leonori, partiranno per Chicago.
All’inaugurazione della mostra alla Camera dedicata al
beato don Guanella, il Presidente della Camera, on.
Gianfranco Fini, disse: “Don Guanella fu un
sacerdote globale -…, andando in aiuto anche degli
italiani emigrati, e lasciando ovunque andasse il
suo segno con opere tangibili - case-famiglia, case
per anziani, ospizi, scuole - e insegnamenti morali
e intellettuali. E aver memoria dell’emigrazione
italiana significa – o dovrebbe significare – rispetto
per gli immigrati che oggi sono nel nostro Paese”
(Camera dei Deputati, 14.4.2010).
Sono oltre 12 mila i pellegrini che parteciperanno alla canonizzazione di don Guanella ed alle
iniziative collegate, tra di loro mille provengono dall'estero e mille dalla diocesi di Como.
Roma 2011
Francesca Cabrini:
La vita
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Santa Francesca Saverio Cabrini (Lodi, 1850 – Chicago, 1917) è stata
una religiosa e missionaria italiana, fondatrice della congregazione delle
Missionarie del Sacro Cuore di Gesù: nel 1946 è stata proclamata santa
da Pio XII.
Diplomata maestra elementare, maturò la vocazione religiosa ad Arluno,
si fece religiosa nel 1874, nel 1880 fondò a Codogno la congregazione
delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù.
Nel 1889 raggiunse gli Stati Uniti per prestare assistenza agli immigrati italiani. Non si fermò solo
alla costa, ma penetrò all'interno del continente, conoscendo, benedicendo e convertendo tribù alle
quali nessun bianco si era mai accostato. Imparò lo spagnolo e a cavalcare a dorso di mulo per
superare i valichi più impervi. Operò in altri 7 paesi con 80 istituti. Costruì asili, scuole, convitti per
studentesse, orfanotrofi, case di riposo per laiche e religiose, ospedali a New York e Chicago.
Nel 1909 prese la cittadinanza americana.
Le sue iniziative caritative ben presto si sviluppavano in opere di assistenza economicamente
autosufficienti grazie all'erogazione congiunta di servizi a pagamento. Agli immigrati fornivano corsi di
lingua, assistenza burocratica, corrispondenza con le famiglie di origine, raggiungendo anche i più
emarginati sia logisticamente, sia perché infermi, istituzionalizzati o reclusi.
Nel 1890, quando a New Orleans il capo della polizia locale fu assassinato da ignoti, e la colpa
ricadde, senza alcuna prova, sui Dagos, cioè gli italiani laceri, malnutriti, senza fissa dimora, la Cabrini
si recò nella città due anni dopo, annunciando: "Gli italiani sono stati diffamati, al punto che la folla,
aizzata da chi ne voleva l'espulsione, ne ha linciati a dozzine". Prima di andarsene fece nascere dalle
rovine un orfanotrofio e poi un ospedale.
Francesca
Cabrini
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La Cabrini fu viaggiatrice: ventotto
traversate atlantiche e l'attraversamento
delle Ande per raggiungere Buenos
Aires partendo da Panamá.
Francesca Cabrini valorizzò la religiosità
femminile in un modo considerato
moderno, adatto ai tempi in cui visse,
rispondente a problematiche ancora attuali
per via dell'evento migratorio. Per le sue
iniziative è ritenuta uno dei riferimenti del
moderno servizio sociale.
Vide nei principi della democrazia
americana una via di integrazione e di
avanzamento sociale per gli emigrati
italiani. Promosse l'emancipazione delle
capacità di iniziativa femminile. Visse la
sua devozione al Sacro
Cuore interpretando il concetto
di riparazione alle "offese fatte a Gesù"
come motivo di impegno nelle opere
caritatevoli.
Francesca Cabrini: LA MISSIONE
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A Roma conobbe mons. Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, che si
occupava dei gravi problemi che assillavano le “schiere” dei nostri connazionali
all’estero; tra il 1876 e il1914 furono 18 milioni gli italiani che emigrarono
prima verso le nazioni europee e poi verso le Americhe.
La Chiesa preoccupata per le vaste proporzioni che stava assumendo questo fenomeno
con un Breve Apostolico del 25 novembre 1887 del papa Leone XIII, incoraggiò e
approvò la presenza dei missionari tra gli emigranti italiani nel mondo. Madre Cabrini si
incontrò più volte con il vescovo di Piacenza il quale si limitava “apparentemente” a
tenerla informata sulla sempre più drammatica situazione degli emigranti, ma furono
le parole del Papa Leono XIII “ non all’Oriente ma all’Occidente” a portarla a varcare
più volte l’oceano Atlantico.
Il 19 marzo 1889 nel convento di Codogno, Madre Francesca Saverio quasi
quarantenne e altre sei religiose ricevettero da mons. Scalabrini la Croce di
Missionarie. Quattro giorni dopo, il 23 marzo, salparono dal porto francese di Le Havre
col piroscafo Bourgogne verso New York, ove sbarcarono il 31 tra la pioggia e il
fango.
Cominciò così la sua vita missionaria spesa in
soccorso degli emigranti vinti, maltrattati,
linciati, malvisti dalle classi lavoratrici per le loro
attività a buon mercato e sopraffatti dalla
miseria e dall’analfabetismo.
”Noi non siamo nulla ma con Dio possiamo tutto”
. con questa fede illimitata Madre Cabrini
costruirà in 28 anni di missione, scuole,
orfanotrofi, ospedali, cchiese, oratori, sanatori…
Il primo viaggio Le Havre- New York (1889) dovefonda una scuola e un orfanotrofio per i bambini emigranti italiani. Torna in Italia nello stesso anno.
Aprile 1890 : 2° viaggio da Le Havre a New York. Acquisto della villa di West Park detta “Manresa”. A sole due ore di distanza da New York, in una località
incantevole, la Madre vi apre un noviziato e vi trasferisce l’orfanotrofio di New York, destinando la casa della metropoli all’accettazione delle orfane e
come centro di missione. Nell’agosto torna in Italia. Nella proprietà di Manresa, priva d’acqua, la Madre stessa indicò il punto in cui scavare e da qui
scaturì una sorgente che ancora fornisce acqua.
Settembre 1891: Le Havre a New York. La madre porta con sé 29 suore destinate parte alla missione di New York e parte a quella dell’America centrale.
Ottobre 1891: da New York al Nicaragua:in Nicaragua, la Madre era stata invitata da donna Elena Arellaro, nobile e pia signora, che voleva cedere una
sua casa ad un Istituto religioso perché vi aprisse un collegio.
Marzo 1892: da Nicaragua a New Orleans. Uno dei viaggi più fortunosi compiuti dalla Santa; ella si inoltra nell’interno della Repubblica nicaraguense per
incontrare gli indigeni e, dopo un viaggio di circa un mese tra disagi e privazioni, giunge a New Orleans, dove trova gli immigrati italiani ancora in
preda allo sdegno e al dolore suscitato dal linciaggio di undici connazionali. La Madre accoglie l’invito dell’Arcivescovo e di Padre Gambera e, due mesi
dopo, invia tre Missionarie che aprono una casa iniziando il loro apostolato non solo tra gli immigrati italiani, ma anche fra i negri che vivevano in
condizioni disumane.
Settembre 1894: da Genova a New York. Per la prima volta salpa da un porto italiano, dove aveva aperto una casa. Giunge a New York dove l’attendono
molte preoccupazioni, in particolare riguardo al “Columbus Hospital”, da lei aperto il 17 ottobre 1892 sulla 12° strada. La Santa tenne fronte a tutte le
difficoltà, riuscendo a dare una più ampia sede al suo ospedale.
I VIAGGI MISSIONARI 1^ pt
Maggio 1895: da New Orleans a Panama. Le suore erano state espulse dalla loro casa Nicaragua, nell’agosto del 1894 e si erano rifugiate, per ordine della
Madre, in Panama. Ella si reca dunque a trovarle per recare loro conforto e rendersi conto della situazione e, quando arriva, trova un collegio ben
avviato in una casa offerta dal governo, le Suore benvolute da tutti, in particolare dal vescovo.
Ottobre 1895 : da Panama a Buenos Aires. viaggio lungo e faticoso, dapprima per la fatica di una lenta navigazione lungo le coste dell’America
meridionale bagnate dall’Oceano Pacifico, poi per la difficile traversata della Cordigliera delle Ande, tanto più pericolosa in quanto è la prima della
stagione ed è necessario aprirsi la via in mezzo alla neve. Il viaggio dura due mesi; la Madre giunge in un paese completamente sconosciuto, dove non
ha alcuna conoscenza, ma nonostante tutto, l’8 maggio 1896, apre in via Belgrado, un collegio per signorine, che dedica a Santa Rosa da Lima.
Agosto 1896 . da Buenos Aires a Barcellona: la Madre vuole studiare la possibilità di aprire una casa in Spagna per un duplice scopo: favorire vocazioni d
lingua spagnola e dare la possibilità di apprendere tale lingua alle suore destinate alle missioni in Sud America.
Novembre 1898 : da Liverpool a New York . prima di arrivare in Gran Bretagna, la Madre ha fondato una delle case del suo Istituto a Parigi e
desidererebbe fondarne una a Londra dove si reca per alcuni giorni prima di partire urgentemente per gli Stati Uniti, dove si ferma fino al settembre de
1899. Le opere di questo periodo: due scuole parrocchiali a New York nei quartieri più popolati dagli italiani; nel centro della città, in Bleccker Street
apre una scuola di taglio , cucito e ricamo; passa poi a Chicago e dà vita ad altre scuole parrocchiali ; va a Scranton, in Pennsylvania; a Newark nello
I VIAGGI MISSIONARI 2^pt
Settembre 1899: da New York a Le Havre . Dopo l’intensa attività svolta negli Stati Uniti, la Madre
riprende la via dell’Europa. Dopo una breve sosta a Parigi e al Santuario di Lourdes, si reca a
Madrid dove la regina Maria Cristina desidera affidarle la direzione di un collegio per le orfane
dei militari caduti durante la guerra di Cuba.
Dicembre 1900: da Genova a Buenos Aires. Madre Cabrini parte da Genova per recarsi la seconda
volta, in Argentina. Durante la sua permanenza apre un orfanotrofio tra gli immigrati più
poveri. Sempre nel 1901 fonda a Rosario di Santa Fè, un Collegio Internazionale e un
pensionato per studenti, con scuola materna ed elementare. Riparte nell’agosto del 1901.
Agosto 1901: da Buenos Aires a Genova. Il ritorno in Europa questa volta non ha il fine di
fondare nuovi istituti, ma di consolidare le opere già esistenti. Nei primi mesi del 1902 la
madre è assalita da febbri così forti da far temere un crollo totale; invece alle prime ore del
giorno della festa di San Giuseppe la febbre scompare improvvisamente e la Madre riprende la
sua consueta attività. Si reca in Spagna per consolidare la fondazione di Bilbao; ritorna in Italia
ove dà inizio alla costruzione della Chiesa del Redentore e infine parte per l’Inghilterra dove
fonda la scuola a Brockley.
Agosto 1902: da Londra a New York. Da Londra dove ha appena stabilito la fondazione di una
casa, Madre Cabrini si reca a Liverpool e da qui parte ancora una volta diretta agli Stati Uniti,
invitata dal Vescovo di Denver a fondare in quella città del Colorado una missione fra i nostri
emigrati. Fu accolta come una benedizione dal Vescovo, Mons. Matz e dalla colonia italiana e la
scuola aperta presso la parrocchia di Palmer Avenue, fu subito invasa da un numero sempre
crescente di bimbi.
E’ qui che la Madre incomincia la missione presso i minatori e scende nei pozzi come angelo
consolatore a portare un raggio di luce fra le tante tenebre a quelle povere anime, oppresse da
un lavoro faticoso, a quegli uomini che vivono in continuo pericolo di rimanere sepolti in quelle
tombe in cui sono vissuti. Da Denver torna a New York per dare una sede più ampia al
Columbus Hospital, che viene trasferito alla 19° Strada in tre case della capacità di 200 letti.
Da New York passa a fondare un orfanotrofio nello Stato di New Jersey, e di qui a Chicago dove apre
un ospedale nella zona detta Lincoln Park System, sul Lago Michigan.
Da Chicago, attraverso tutti gli Stati Uniti, giunge a Seattle nello Stato di Washington sulla costa del
Pacifico e vi fonda un orfanotrofio a Beacon Hill e una Cappella per raccoglievi gli italiani, che è
aperta al culto il 2 febbraio 1904.
Febbraio 1909: da Rio de Janeiro a New York. A Rio la Madre Cabrini era giunta nel 1908, mentre
si trovava in visita alla Casa di San Paolo, fondata da alcune sue figlie. L’aveva chiamata a Rio
il desiderio di compiere una doverosa visita di gratitudine al Nunzio Apostolico, Mons.
Alessandro Bavona, che le chiese di aprire una casa. La fondazione avvenne e l’inaugurazione
ebbe luogo il 25 giugno delle stesso anno, in una Casa sulla Praia do Flamenco; furono anni
difficili sia per le forti opposizioni sia per l’epidemia di vaiolo che mietè molte vittime anche fra
le suore. La Madre dotò il Collegio di una residenza di campagna, dove trasportare le alunne in
caso di epidemie. Prostrata dalle ansie e dalle fatiche, la Madre, febbricitante, lascia Rio nel
febbraio 1909, diretta a New York.
Marzo 1912: da Napoli a New York. L’attività intensa degli ultimi anni, febbri malariche contratte
durante le molte peregrinazioni in luoghi paludosi e malsani minavano seriamente la salute
della Madre. Tuttavia non vuole ignorare la chiamata che le giunge dagli Stati Uniti e nel marzo
1912 partirà. Madre Cabrini non tornerà più in Europa.
“PATRONA DI TUTTI GLI EMIGRANTI”
• Madre Cabrini nel 1909 prese la cittadinanza americana. Continuò
intrepida ed instancabile la sua missione , nonostante la malattia
e la stanchezza.
• Ultima tappa del suo pellegrinare apostolico fu il Columbus
Hospital di Chicago dove morì il 22 dicembre 1917 a 67 anni di
età. Soltanto il giorno prima stava confezionando i dolci per i
bambini della scuola: il suo ultimo atto d’amore.
• Lasciava in eredità 67 fondazioni tra l’Europa
e l’America e circa 1300 suore missionarie.
• Nel 1926 sei suore cabriniane raggiunsero la
lontana Cina e nel 1927 fondarono la prima
missione proprio per realizzare il sogno di
Madre Cabrini. Purtroppo nel 1951 vennero
espulse per motivi politici.
oggi
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