“Zona Nove” è su www.niguarda.eu
MAGGIO 2008
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Anno 15 - n. 154
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GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA
Redazione: via Lanfranco della Pila 61 (Mi), tel./fax 02/6423561 - Autorizzazione del Tribunale
di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”,
via Lanfranco della Pila 61, Milano - Stampa: Il Guado, via Picasso, 20011 Corbetta (MI).
Direttore: Luigi Allori. Redazione: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo,
Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Collaboratori: Laura Albani, Sasha Bani, Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa,
Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Loretta Menegatti, Sabrina Orrico,
Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Cristina Rozzi, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia.
Amministrazione: Lino Di Franco. Pubblicità: Franco Tironi (tel. 02/6423561 - fax 02.66107983). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).
Il fioretto
di orro
Passate le elezioni
ci riprovano con la Gronda
I nostri soldi
iulio Gallera, il capogruppo
G
in Comune di Forza Italia,
lo stesso partito di Letizia Mo-
E intanto c’è chi continua
a difendere l’ambiente
Il Festival della
Biodiversità
pag. 5
VERDE
Un questionario
del CdZ 9
pag. 6
MUSICA
Il Trofeo Esuli
per sole donne
pag. 18
Il termometro
della criminalità
(disegno di Gero Urso)
ratti, crede così poco nell’Ecopass
come arma contro lo smog che
prende in seria considerazione
“l’abolizione del provvedimento”.
Forse teme che la sua maggioranza a Palazzo Marino faccia
la fine del sindaco di Londra,
sconfitto alle elezioni da un oppositore che ha promesso la riduzione di un balzello inglese
molto simile all’Ecopass. Il sindaco invece tira diritto, minacciando di allargare la zona sottoposta alla tassa fino alla circonvallazione esterna. Sostiene
che “glielo hanno chiesto i residenti”. Ora delle due una: o non
è vero oppure quei residenti hanno tutti sotto casa i mezzi pubblici o posseggono auto Euro 12 o
sono masochisti e ci godono a
pagare le tasse per dare lauti stipendi ai reggicoda della Moratti
e a ripianare i debiti fatti da
Albertini e dalla stessa Moratti
con operazioni bancarie sbagliate. Per quanto riguarda questa
seconda “follia amministrativa”
si vada a pag. 19 dove si spiega
come queste operazioni siano costate finora (ma non è finita!) 74
milioni di euro ai contribuenti.
Per quanto riguarda 23 assunzioni ritenute irregolari per incompatibilità con altre cariche o
per mancanza di requisiti la
Corte dei Conti proprio in questi giorni ha chiesto il pagamanto di 7 milioni di danni. 74
+ 7 = 81 milioni dei nostri.
PS. Di fronte all’intenzione da
parte del governo di finire di
concellare l’Ici, la Moratti dice
di no: “Come faremmo a pagare i servizi ai cittadini?”.
Perché non glielo ha detto prima delle elezioni?
PARCO NORD
a cura di Grazia Morelli
in collaborazione con i Carabinieri di Greco
viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191
(Non sono compresi i reati denunciati alla Ps)
RAPINE
APRILE ‘08
1
APRILE ‘07
5
FURTI
APRILE ‘08
103
APRILE ‘07
144
SCIPPI
APRILE ‘08 1
APRILE ‘07
2
PAOLO CONTE
AGLI ARCIMBOLDI
Mentre il Comune, nonostante i moniti delle autorità europee, rilancia
la realizzazione della Gronda Nord, portatrice di traffico e di smog (pag. 3),
altri continuano a occuparsi con senso di responsabilità della vivibilità
ambientale e della mobilità sostenibile: l’Università, con il Progetto Bicocca
(pag. 4) e il Parco Nord con il Festival della Biodiversità (pag. 5)
il 19 maggio
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Giovanni Beduschi
Eminentissimo Gio Vanni Be Duschi, professore emerito della ricerca fumettistica e della matita d’annata
applicata al foglio Bristol, perché parli male dei tuoi
CRONACA
di Giorgio
NERA
Meliesi
● Cassinis: un professore ubriaco in classe
n professore delle scuola media Cassinis di Niguarda è
U
stato accusato di molestie alle ragazzine perché sempre
ubriaco durante le lezioni. Mezzi televisivi e carta stampata
hanno dato vasta informazione del caso: “Un professore si
presenta sempre ubriaco e costringe gli alunni a subire molestie sessuali e insulti” (dal Corriere della Sera). Dopo una verifica tra il personale dell’istituto, non si è saputo più di tanto,
infatti ci sono molte bocche cucite tra i colleghi: è vero, ha
avuto un passato di alcoolismo, ma lo ha superato nel tempo.
I ragazzi hanno confermato le molestie davanti al giudice e
ora ci confermano la sospensione del docente; non sappiamo
se sia stato un allontanamento volontario o forzato.
● Bicocca: 61enne accoltellato in strada
on sarebbe in pericolo di vita il sessantunenne ferito con
N
una coltellata al petto in via Ugolini, nel quartiere della
Bicocca. L’uomo è riuscito a trascinarsi a casa, dove il figlio ha
chiamato i soccorsi. Ricoverato al Niguarda per una ferita al
polmone, sulle sue condizioni i medici non hanno sciolto la
prognosi. Si sospetta che il ferimento sia avvenuto nel corso
di una lite nell’ambiente del gioco d’azzardo. (15 aprile)
● Isola: esplosione in una videoteca
E
splosione notturna in una videoteca di via Borsieri, nel
quartiere Isola. Distrutto solo il locale. Gli inquirenti,
dopo gli accertamenti fatti sul luogo, propendono per un atto doloso. (22 aprile)
● Pianell: rapina in un bar tabacchi
oco dopo le 21 due sudamericani sono entrati in
P
una rivendita di via Pianell con le pistole in pugno. Il titolare e un cliente hanno consegnato ai malviventi gratta e vinci, valori bollati e un orologio per
un valore di circa 3mila euro. I rapinatori, che sono
riusciti a fuggire, prima di uscire dal bar hanno ammanettato i due. (29 aprile)
colleghi? Se anche tu, invece di andare a perdere tempo con il tuo amico Fusi (ne avete fatta ancora una
delle vostre, come è denunciato a pag. 13), ti mettessi a
Appello dei giornali di zona
Vogliamo la Biblioteca
Europea a Porta Vittoria
el condividere la soddisfazione dei milanesi
N
per l’assegnazione dell’Expo 2015 a Milano,
chiediamo che venga inserita nelle opere da realizzare una grande infrastruttura culturale, quale la Biblioteca Europea (Beic), sull’area già assegnata di Porta Vittoria. Una biblioteca unica nel
suo genere in Italia, in grado di dare prestigio e
offrire servizi culturali di eccellenza non solo a
Milano ma a tutta la Lombardia, per merito della
sua agevole accessibilità mediante il Passante
Ferroviario.
Non si può abbandonare un progetto ormai alla
sua fase esecutiva nella progettazione architettonica e in stato di avanzamento sul fronte delle acquisizioni librarie per miopia o per disinteresse.
Ora abbiamo la concreta possibilità di vederlo
realizzare e chiediamo quindi con convinzione e
con forza di inserire la Beic nelle opere collegate
all’Expo, contribuendo a rendere quell’evento la
grande opportunità per la Milano del 2015 e degli
anni a seguire.
Per aderire all’appello, come singoli o associazioni,
gruppi, comitati, i giornali di zona invitano a inviare
una mail a “Quattro”, giornale della zona 4:
[email protected] - Materiali informativi su
www.quattronet.it e www.beic.it
Nuovi orari all’anagrafe
insegnare, di sicuro rimedieresti da qualche bulletto
una tale ciabattata in testa da rintronare anche tu, come se fossi ubriaco. (Zorro Nove)
OOM IN
0NA
di Ortensia Bugliaro - foto Giansanti
Le lapidi del Parco Nord
lato della collinetta del
A
Parco Nord ricoperta di
profumato glicine si erge il
monumento che onora i deportati nei campi di concentramento nazisti. Sulle lapidi
poste a semicerchio attorno al
monumento è un susseguirsi
di nomi di operai della
Pirelli e della Falk morti in
questa grande tragedia. È
emozionante leggere tra le righe: “I cittadini di Sesto S.
Giovanni alle donne, agli uomini, ai giovani, a tutti i lavoratori di ogni paese deportati nei campi di sterminio
nazisti che dicono al mondo
tutto il dolore ed il sacrificio
da cui è nata la libertà”. Le
intemperie e il tempo hanno
reso alcuni nomi illeggibili,
ma probabilmente un po’ di
manutenzione sarebbe sufficiente a ravvivare il ricordo
di oltre cinquecento deportati
e di tutti coloro di cui non è
rimasta traccia.
li uffici anagrafe decentrati, e quindi anche quello di via
G
Passerini, cambiano orario. Dal 7 maggio aprono dalle
8.30 alle 13 (un’ora in più di prima) e dalle 14.30 alle 15.30.
È morto Mario Basilico
data 25 aprile è morto il geometra Mario
InonBasilico.
A Niguarda e in Bicocca lo conoscevain tanti per via della sua attività politica nel
Psi, prima, e poi nello Sdi/Rosa nel Pugno. Viene
a mancare una figura storica di Niguarda sempre sorridente e disponibile.
La redazione, in Lanfranco della Pila 61, è aperta ogni giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 per ricevere coloro che desiderano
segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo 026437568.
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VIABILITÀ & AMBIENTE
Intervista esclusiva ad Aldo Rossetti
L’assessore Croci rilancia la Gronda Nord
Un’autostrada di 8 km attraverserà i quartieri
Saranno spesi 85 milioni di euro provenienti dai finanziamenti per l’Expo per costruirla e rendere
ancor più invivibile la città, che sarà percorsa da milioni di auto in arrivo per l’evento internazionale.
Dott.
Leopoldo Mastrangelo
Medico Chirurgo
olti cittadini della zona 9 sono rimaM
sti a bocca aperta il 4 maggio, leggendo la bella intervista su “Repubblica”
di Teresa Monestiroli all’assessore Croci,
che con grande decisione affermava che
l’assegnazione dell’Expo a Milano rendeva indispensabile un collegamento viario
tra viale Zara e l’area di Rho - Pero dove
dovrebbero sorgere i padiglioni di quella
manifestazione, prevista per il 2015, e
che quindi la famosa Gronda Nord, chiamatasi poi Sin, Strada Interquartiere
Nord, verrà costruita. Ma come?! Dopo
tutti i richiami della Commissione Europea, tutti i pareri negativi degli ambientalisti, le sentenze della Corte Europea,
le lotte e le mobilitazioni, ora la Gronda
riparte? Ma come è possibile?
È vero che Croci apre alla possibilità di
sottoporre l’opera alla Vai, Valutazione di
Impatto Ambienta-le, cosa che non era
mai stata consentita, ma comunque la
preoccupazione è forte. Per saperne di
più abbiamo voluto sentire Aldo Rossetti,
consigliere di Zona 9 per i Verdi, presidente della commissione “Per la città sostenibile”, ma anche leader storico del comitato anti-Gronda nord.
Che cosa significa tutto questo?
L’assessore Croci fa riferimento ad una
delibera della Giunta Comunale, ripeto:
della Giunta, non del Consiglio, approvata il 20 marzo scorso, che ha per oggetto
la “strada di collegamento tra viale Zara
ed il nuovo polo fieristico di Rho”, nella
quale si ripropone pari pari lo stesso per-
Sergio Ghittoni
corso della Gronda originale, anzi, peggio,
visto che è previsto il prolungamento fino
agli svincoli autostradali della nuova
Fiera e di viale Certosa per un totale di
ben otto chilometri. Non è più contemplato il tratto da viale Zara a viale Monza,
per il momento, ma presto o tardi sono
certo che ce lo ritroveremo. Come si possa
continuare a chiamare una strada di otto
chilometri “Strada Inter-quartiere”, è uno
dei misteri di questa giunta... I soldi non
sono più un problema, nemmeno per
un’opera di 85 milioni di euro come questa, visto il fiume di denaro che arriverà
per l’Expo, del quale si dice nella delibera
che ridurrà il traffico a Milano, grazie alla razionalizzazione della rete viaria. Un
dettaglio trascurabile: sono previsti quattro milioni di arrivi. Saremo alla paralisi,
piuttosto...
Quali speranze ci sono di fermare i lavori?
La situazione è ormai disperata: daranno
i poteri da commissiario straordinario alla Moratti sulla viabilità e così nessuno
potrà più opporsi. Comunque ci riuniremo in questi giorni come comitato antigronda per decidere le azioni del caso.
Il Consiglio di Zona 9 che cosa dice
in proposito?
Per il momento ancora niente. Come ripeto, questa è una decisione della Giunta,
non è passata dai Consigli di Zona, ai
quali non è stato chiesto nessun parere.
Dovremo senz’altro invece prendere posizione al più presto. Bisogna tener conto,
come riconosce d’altronde la stessa delibera, nel capitolo “Punti Critici”, che la
Gronda Nord avrà un impatto sul verde
ad essa circostante, e in particolare sul
Parco Nord, sul Parco delle Favole e sul
Parco di villa Litta. Anche il conflitto con
il cantiere della metropolitana 5 in via
Racconigi non ho ancora capito come
verrà superato. Come se non bastasse il
fatto che una delle aziende appaltatrici
che sta costruendo la parte di Gronda
Nord intorno al pronto soccorso dell’Ospedale di Niguarda risulta indagata per
infiltrazione mafiosa... Fortunatamente
anche il Comune ha preso atto della cosa
e ha escluso l’azienda indagata dall’appalto. Comunque sia noi stiamo ancora
indagando per approfondire la questione.
Intanto come vanno i lavori di bonifica della attuale Gronda tra via
Graziano e viale Fermi?
Non ho nessuna novità: l’unica cosa
che sta succedendo è la costruzione di
due strade laterali che costeggiano
viale Fermi. Non so a cosa servano e
perché vengano costruite, visto che ci
sono state presentate come “strade pedonali” e che non sono collegate a nulla. Azzardo una ipotesi: faranno una
rotonda per consentire a chi viene da
Meda di svoltare verso il pronto soccorso nella nuova Gronda e allora tutto avrà un senso.
PARCO NORD SÌ & NO
Intitolata a Pina Re
l’Aula Verde
Furti a ripetizione
al Centro scolastico
omenica 20 aprile, alla presenza del Presidente del
urti e atti vandalici a ripetizione al Centro scolastiD
Parco Nord Ignazio Ravasi, dell’Assessore provincia- Fco del Parco Nord, in cui sono ospitati il liceo
le all’Istruzione Giansandro Barzaghi, del Presidente re- Casiraghi, l’istituto tecnico Montale e il tecnico indugionale dell’Anpi Antonio Pizzinato, di decine di cittadini
e rappresentanti delle istituzioni locali e associazioni, è
stata inaugurata l’Aula Verde, lo spazio protetto multifunzionale, contiguo al Parco Nord, dedicato ai servizi di
educazione ambientale. Distrutta da un incendio nel
2005 l’Aula Verde, di proprietà della Provincia di Milano
che ne ha finanziato la riqualificazione, potrà nuovamente accogliere le attività educative per bambini e famiglie
sospese a seguito dell’ incendio.
La struttura è stata intitolata alla memoria di Pina Re,
stimata e apprezzata donna della nostra zona per la sua
storia, il profondo impegno politico e civile e la dedizione
alla realizzazione del Parco Nord Milano.
L’ingresso all’Aula Verde, un locale accogliente situato sul
retro del Centro Scolastico Parco Nord in via Gorki 100 a
Cinisello Balsamo, avviene direttamente dal Parco, seguendo all'esterno la recinzione della scuola fino ad incontrare i
cancelletti di accesso: la contiguità con il polmone verde garantisce un contatto diretto con la natura.
A gestire le attività sarà la cooperativa Koinè: nelle domeniche pomeriggio fino all’11 maggio lo spazio ospiterà
laboratori di educazione ambientale, con giochi e animazione mentre dal 9 giugno sarà aperto il centro estivo
“Una finestra sul parco”, destinato ai bambini delle scuole elementari. Sarà inoltre possibile usufruire dello spazio per l’ organizzazione di feste di compleanno ecologiche. (Andrea Bina)
striale Cartesio per complessivi 3000 studenti e 400 fra
insegnanti, segretari e bidelli. I furti in un anno sono
stati più di venti.
I ladri entrano negli edifici scolastici, manomettendo
gli impianti anti-intrusione, e rubano cibo, computer e
tutto ciò che può avere un valore commerciale. L’ultima
scorreria è stata ai primi di maggio al bar interno. A
metà aprile è toccata a un’aula di musica. Sempre ad
aprile ìn due aule dello scientifico i ladri hanno anche
passato la notte, lasciando sporcizia e vandalismi. A
metà marzo c’è stato l’ennesimo furto alla mensa e la
società che la gestisce ha deciso di chiudere il servizio
dopo aver constatato l’inutilità di aver blindato le porte
e murato alcuni accessi: i ladri, oltre a rubare, lasciavano in cucina feci e urine e spandevano dappertutto la
schiuma degli estintori.
I carabinieri vigilano costantemente sugli edifici scolastici,
ma manca una strada per fare in auto il giro perimetrale
completo. Inoltre le porte antipanico sono facili da aprire.
I responsabili delle scuole chiedono ora che la Provincia
di Milano, da cui dipendono gli edifici delle scuole superiori, chiedono l’installazione di telecamere oppure il
potenziamento dell’inpianto anti-intrusione.
Dall’assessorato all’Istruzione rispondono che intendono potenziare a breve l’antifurto già installato e collegare lo stesso sistema anti-intrusione alla centrale operativa della polizia provinciale. (Luigi Luce)
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ONA NOVE 3
BICOCCA GREEN DAY Su iniziativa del Mobility Manager dell’Università
Un grande progetto per la vivibilità
e la mobilità sostenibile della Bicocca
Alla giornata hanno partecipato esponenti del CdZ 9, associazioni e istituzioni impegnate nella
salvaguardia dell’ambiente, tra cui Guidami, Coop Lombardia, AzzeroCO2 . Hanno collaborato
all’elaborazione del documento l’Associazione Vivibicocca, il Consorzio Parco Nord e Ciclobby.
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• SISTEMI DI SICUREZZA E VIDEO-SORVEGLIANZA
• INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
L’
Ufficio del Mobility Manager
dell’Università Bicocca ha organizzato, il 23 aprile scorso, il Bicocca
Green Day, giornata dedicata alla vivibilità della Bicocca, alla mobilità
sostenibile e ai consumi responsabili,
cui hanno partecipato esponenti del
CdZ 9, associazioni e istituzioni impegnate nella salvaguardia dell’ambiente, fra cui Guidami, Coop Lombardia, AzzeroCO2, Consorzio Parco
Nord. Nel corso della giornata è stato presentato un “Documento sulla
vivibilità del quartiere e la mobilità
sostenibile”, elaborato da Mobility
Manager dell’Ateneo, Associazione
Vivibicocca, Consorzio Parco Nord e
Ciclobby.
Il documento prevede la definizione e
la sperimentazione di politiche di intervento finalizzate a ridurre gli impatti ambientali connessi alla mobilità di lavoratori e studenti dell’Università e in particolare:
• Ecobus Bicocca: creazione di un
servizio di trasporto gratuito ed ecologico per favorire gli spostamenti tra
gli edifici del campus universitario
con mezzi ecocompatibili e sostenibili;
• Biciclette: grazie a uno accordo
con il Comune sono state messe a disposizione dei dipendenti dell’ateneo
70 biciclette per gli spostamenti all’interno del campus;
• Car sharing: grazie a una partership con Giudami, società controllata
da Atm spa, l’Università della Bicocca
ha messo a disposizione un posteggio
auto presso l’Edificio U5 in via dell’Innovazione, dove è possibile prelevare
un’auto condivisa;
• Abbonamenti agevolati: sono attivi da tempo accordi con Fs e Atm
per garantire tariffe scontate sugli
abbonamenti urbani ed extraurbani
ai dipendenti.
L’impegno ecologista dell’Università
della Bicocca si è espresso anche nel
dare il “patrocinio”, insieme al Parco
Alessio Seminario
Nord, a Ciclobby, al CdZ 9 e a Vivibicocca, per la realizzazione di un progetto volto a migliorare la “mobilità
sostenibile” nel quartiere, che conta
una presenza giornaliera di circa
15/20mila utenti con un tasso di mobilità interno piuttosto alto. Nel progetto si propongono numerosi inteventi:
• Moderazione del traffico: il viale Piero e Alberto Pirelli (strada interna frequentata da centinaia di residenti, lavoratori e studenti, alternativa a viale Sarca spesso percorsa
da veicoli a velocità molto sostenute)
deve essere trasformato in zona 30
(velocità massima di 30 km/h) e dotato di due castellane (attraversamenti
ciclopedonali a raso) all’altezza dell’incrocio tra viale Pirelli/Padre Beccaro e Piazza dei Daini. Analogo intervento dovrebbe essere realizzato
in viale dell’Innovazione (Teatro degli Arcimboldi).
• Segnaletica stradale: installare
con urgenza idonea segnaletica stradale agli incroci con gli edifici universitari in via Bicocca degli Arcimboldi,
via Padre Beccaro/Sarca e viale
Testi/San Glicerio.
• Mobilità ciclabile interna: il
quartiere si colloca tra la pista ciclabile proveniente dal centro di Milano,
attraverso via Gioia, e le piste ciclabili
del Parco Nord. Con alcuni interventi
di interconnessione sarebbe possibile
creare una direttrice dalla periferia
nord al centro della città. Per tale motivo sui marciapiedi a uso promiscuo
pedoni/bici situati nei viali Pirelli e
Innovazione sono indispensabili interventi su segnaletica, impianti semaforici, segnalatori acustici. Non si può
non notare la mancanza di pista ciclabile che collega via Boschi di Stefano/Figini/Pirelli e quello lungo il rilevato della futura passerella di
Padre Beccaro.
• Barriere architettoniche: verificare la presenza di alcune criticità e
barriere architettoniche, quali ad
esempio il funzionamento dell’ascensore della fermata interrata del tram
7 (fermata Arcimboldi).
• Mobilità ciclabile esterna: per
quanto riguarda il rapporto con l’esterno del quartiere si segnala la
mancanza di collegamento, pari a
circa 700 metri, tra la Bicocca e la
pista ciclabile di via Gioia. Assente
anche la passerella ciclopedonale
che dovrebbe collegare via Padre
Beccaro a via Berbera, scavalcando
Sarca e Testi e collegando la nuova
Bicocca al Parco Nord.
• Mezzi pubblici: si suggerisce di
istituire un’ulteriore fermata della linea 51 all’incrocio fra via Chiese/Pirelli, di spostare il capolinea della linea 43 da Piazza Greco alla stazione
FS di Greco-Pirelli, di incrementare il
numero di corse della linea 727, unico
collegamento diretto con la stazione
Centrale, e di effettuare il completamento celere della metrotramvia
Lagosta-Cinisello, che potrebbe contribuire a ridurre il traffico lungo gli assi
Suzzani/Sarca/Pirelli.
• Scuole pubbliche: il nuovo quartiere Bicocca non dispone di scuole
materne, elementari e medie e così i
bambini vengono accompagnati, spesso in automobile più raramente con il
servizio scuolabus considerato insufficiente, dai genitori nelle scuole presenti negli altri quartieri della zona. I
proponenti suggeriscono di attivare
un servizio di accompagnamento protetto o percorsi protetti ben segnalati
e visibili fino alle scuole presenti oltre
viale Testi.
Sicuramente le idee e le proposte
elaborate dall’Università, dalle associazioni e dai cittadini della zona
troveranno spazio e attenzione appropriati sia in Consiglio di Zona 9
sia a Palazzo Marino.
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PARCO NORD
Torna il Festival della Biodiversità
Intervista a Ignazio Ravasi, presidente del Consorzio Parco Nord.
Per il programma dei 150 e più eventi previsti da maggio a giugno vedi a pag. 19.
Andrea Bina
Festival della Biodiversità, dopo il
Ichelgrande
successo della prima edizione
ha sorpreso anche gli organizzatori,
come ci ha spiegato Ignazio Ravasi,
Presidente del Parco Nord, quest’anno
raddoppia gli eventi che diventano 150,
una vera kermesse culturale, ambientale
e ludica.
Perché il Parco Nord organizza il
Festival della Biodiversità?
Il nostro obiettivo è di coinvolgere le persone in una riflessione sull’importanza
della diversità biologica degli ambienti in
cui viviamo. Un tema emerso anche lungo
tutto l’affascinante cammino che ha portato all’assegnazione dell’Expo 2015 a
Milano. Il nostro Festival sarà un evento
per chiunque desideri approfondire le tematiche ambientali e l’impegno, il lavoro e
gli studi che vi vengono profuse. Quest’anno il nostro pubblico diventa internazionale. Ospiteremo infatti l’Assemblea di
Fedenatur (la Federazione Europea delle
Aree Naturali e Rurali Metropolitane) che
per la prima volta si tiene in Italia.
Arriveranno i rappresentanti dei parchi
urbani e metropolitani di altri paesi europei. Con loro discuteremo delle problematiche legate alla gestione delle aree protette vicine alle grandi città. Ma affronteremo anche alcuni temi come la gestione
della vegetazione e dei boschi, che costituiscono un’arma decisiva contro lo smog.
In che modo siete riusciti a inserire
la parola biodiversità nel vocabolario comune?
La strada giusta è stata intrapresa la primavera scorsa: la prima edizione del
Festival della Biodiversità ha ospitato
esponenti famosi a livello nazionale e internazionale. Abbiamo incontrato Jeremy
Rifkin, presidente della “Foundation on
Economic Trends” che studia l’impatto
economico, socio-ambientale e culturale
delle nuove tecnologie nell’economia globale; Maurizio Pallante, consulente del
Ministero dell’Ambiente per l’efficienza
energetica; Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana. La
Triennale, l’Università della Bicocca,
Villa Torretta e il Centro Civico di Bresso
sono stati teatro affollato di convegni tenuti da esperti.
Anche quest’anno puntate molto in
alto. Sempre in compagnia del simpaticissimo rospo…
Anche per la seconda edizione la simpatica mascotte della manifestazione è il rospo, l’animale che più degli altri percepisce ogni cambiamento ambientale, divenendo un buon indicatore dello stato di
salute dell’ambiente. La sua immagine
sintetizza bene il significato della rassegna (sull’”operazione salva-rospi” vedi a
pag. 12, ndr). Come lo scorso anno, sarà
l’ormai tradizionale Aquilonata a dare il
via al Festival domenica 18 maggio. La rilevanza culturale del Festival 2008 è di altissimo livello: studenti, insegnanti e operatori dei parchi troveranno occasione
d’incontro. Il Festival quest’anno allarga i
propri orizzonti grazie al fitto calendario,
che offre più di 150 eventi dislocati in diverse sedi. Dal Parco Nord Milano, con i
suoi 620 ettari frequentato ogni anno da 2
milioni e mezzo di persone, all’Università
Bicocca. Dai Giardini di Porta Venezia al
Parco del Grugnotorto, per passare dallo
Spazio Oberdan, da Piazza Duomo, dal
Museo di Storia Naturale, dalla Villa
Ghirlanda di Cinisello Balsamo, dal Parco
delle Groane al Parco dell’Adda Nord e al
Bosco delle Querce di Seveso. All’Accademia del Bagolaro ci si interrogherà sugli
scenari ecologici del futuro con Ulderico
Pesce, Maurizio Pallante e Mauro Tozzi.
Ed ancora presentazione di libri, letture
di poesia, mostre fotografiche di Ersaf,
mostre entomologiche, rassegne cinematografiche, convegni scientifici all’Università Bicocca e al Museo Civico di
Storia Naturale di Milano. La rassegna
teatrale “Naturalmente Arte” offrirà
esperienze emozionali sulla natura del
nostro pianeta. Gli spettacoli, ideati per
essere messi in scena in paesaggi naturali, arricchiranno la percezione dei parchi non solo come luoghi di “uso” ricreativo ma come attori culturali.
Tutte le nuove passerelle ciclabili nel verde
Lorenzo Meyer
ome già anticipato sul numero di
C
gennaio, entro il 2008 verrà posata la passerella sulla A4 che collegherà il comune di Cinisello (viale
Petrarca) al Parco Nord. L’opera, larga 6 metri totali, avrà uno spazio
percorribile di oltre 4 metri e sarà
lunga, nella parte sospesa sopra l’autostrada, 57 metri. Gli scivoli che
portano a Cinisello e al Parco saranno lunghi 85 e 68 metri, per consentire pendenze dolci, adatte a tutti i
tipi di ciclisti e pedoni.
La passerella sulla A4 andrà quindi ad
aggiungersi alle altre 4 già esistenti favorendo ancora di più i collegamenti
ciclopedonali all’interno del Parco
Nord che ad oggi accoglie ciclisti e pedoni provenienti dal nord Milano con
oltre 30 km di piste ciclabili.
Ma le piste ciclabili non finiscono qui.
Sono già partiti i lavori per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile di 2 km e mezzo, che collegherà la
frazione di Cascina Nuova del Comune
di Bollate con Novate Milanese fino alla Strada statale dei Giovi e quindi il
Comune di Cormano, in corrispondenza dell’incrocio di via Eritrea.
Quest’ultimo tratto di pista è parte del
più ampio progetto previsto dalla convenzione del 2002 con la Provincia di
Milano denominata: “Qualificazione
ambientale e fruibilità del sistema
nord occidentale dei parchi metropolitani milanesi”. Una volta completati i
lavori l’intero anello conterà circa 35
Km di pista ciclabile che consentiranno il collegamento tra il Parco delle
Groane e il Parco Nord.
Con l’attribuzione del premio “Mi Bici”
ai Comuni di Cusano Milanino e
Cormano, da parte della Provincia di
Milano, per i grandi investimenti destinati alla realizzazione di programmi
e piani, progetti di opere, servizi per la
promozione della mobilità ciclistica, ha
preso via il progetto di un collegamento ciclabile dal Parco del Grugnotorto
fino a Villa Manzoni a Cormano, importante tassello del progetto di con-
nessione tra il Parco del Grugnotorto
ed il Parco Nord.
Spostandoci verso il centro città dobbiamo segnalare che il Comune di
Milano ha inserito nel proprio piano
triennale delle opere la realizzazione
di una nuova importante rete cittadina di percorsi ciclopedonali. Il progetto prevede la realizzazione di 8
Raggi verdi ciclabili di una lunghezza media tra i 7 e i 12 Km lineari,
che dal centro città si collegheranno
con i principali parchi della cintura
milanese e di un grande anello intercomunale di parchi e giardini lungo
72 chilometri.
Degli otto raggi due si collegheranno
con il Parco Nord e saranno i primi su
cui il Comune inizierà a lavorare, presumibilmente entro l’estate del 2008.
Entrambi i Raggi partono da piazza
Duomo. Il primo (R1 - 8,5 Km.) passa
attraverso via San Marco, arriva in
Garibaldi/Repubblica, prosegue per
Melchiorre Gioia, viale Sarca, arriva al
quartiere Bicocca e infine, dopo aver attraversato il ponte ciclopedonale sul
Fulvio Testi all'altezza di Villa Torretta
sbarca al Parco Nord. Il secondo Raggio
verde (R8 - 6,9 Km.) dopo piazza
Duomo gira in piazza Cordusio, e poi
tocca piazza Castello, viale Gladio, viale Legnano, Bastioni di Porta Volta, via
Farini, piazza Maciachini, via Murat,
Niguarda e infine il Parco Nord. Ma ecco in dettaglio i raggi verdi:
• R1, Il Raggio della Bicocca (Km
8,5) Percorso: Ottagono - via Manzoni via Borgonuovo - via San Marco - ponte delle Gabelle - Area Garibaldi Repubblica Varesine - via M.Gioia - via
De Marchi - via Pirelli (Bicocca) - viale
Sarca - Villa Torretta - passerella su
Fulvio Testi - Parco Nord.
• R1bis, Il Raggio verso la
Martesana (Km 9,4) Percorso:
Ottagono - via Manzoni - via Borgonuovo - via San Marco - ponte delle
Gabelle - Area Garibaldi - Repubblica
Varesine - via M. Gioia - Martesana.
• R2, Il Raggio dell’Est (Km 6,2)
Percorso: Ottagono - piazza Duomo
Piazza Fontana - via Corridoni - corso
Indipendenza - piazzale Susa - cavalcavia Buccali - parco Forlanini.
• R3, Santa Giulia (Km 6,4)
Percorso: Ottagono - piazza Duomo corso di Porta Vittoria - largo Marinai
d’Italia - piazza Insubria - Milano
Santa Giulia.
• R4, Il Raggio del Sud (Km 8,9)
Percorso: Ottagono - piazza Duomo via Mazzini - Parco Ravizza - via
Ripamonti - Parco Vaiano Valle Abbazia di Chiaravalle.
• R5, Il Raggio dei Navigli (Km
6,7) Percorso: Ottagono - piazza
Duomo - via Torino - corso di Porta
Ticinese - piazza 24 maggio - Naviglio
Grande/Pavese
• R6, Il Raggio dell’Ovest (Km 8,7)
Percorso: Ottagono - Cordusio - corso
Magenta - via Olona - Parco Solari piazza Po - via Sardegna - Bande Nere
- parco Berna - via delle Forze Armate
- Parco delle Cave.
• R7, Il Raggio della Fiera (Km 8,6
verso Bonola) Km 12,9 verso Trenno.
Percorso: Ottagono - Castello Sforzesco
- Parco Sempione - via Vincenzo Monti
- Parco Portello. Verso Bonola: Montestella - via Quarenghi - Bonola. Verso
Trenno: Qt8 - via Diomede - via
Novara - Parco di Trenno.
• R8, Il Raggio del Nord (Km 6,9)
Percorso: Ottagono - piazza Duomo piazza Cordusio - Castello Sforzesco viale Gladio - via Legnano - Bastioni di
Porta Volta - piazzale Baiamonti - via
Farini - piazzale Maciachini - viale
Marche - via Murat - ospedale di
Niguarda - Parco Nord.
Tornando alla nostra zona segnaliamo che il Comune di Milano dopo oltre 10 anni dall’incasso degli oneri di
urbanizzazione ha finalmente inserito tra le priorità la realizzazione della passerella ciclopedonale che scavalcherà viale Sarca e viale Fulvio
Testi all’altezza di via San Glicerio
con l’obiettivo di collegare la nuova
Bicocca al Parco Nord.
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ELEZIONI
Nelle sezioni di Hermada, Passerini, Asturie e Bussero
A Niguarda avanti Partito Democratico e Lega
Al palo l’Arcobaleno. In flessione Berlusconi
In aumento l’astensionismo. Nel voto giovanile successo della destra di Storace.
lezioni politiche del 13-14 aprile a
E
Niguarda. Ecco come hanno votato i
cittadini dei nostri quartieri in confronto
alle elezioni del 2006. Le sezioni elettorali
che abbiamo preso in considerazione sono
quelle dei plessi scolastici di Via
Hermada, Via Passerini, Via Asturie, Via
Bussero, e Ospedale Maggiore. Le sezioni
elettorali esaminate: 1464, 1710, 1924,
1260, 1261, 1534, 1535, 1536, 1268, 2132,
335, 1465, 1506, 1271, 1945, 1263, 1264,
1265, 1267, 1670.
• L’astensionismo Esaminando i dati
delle sezioni elettorali di Niguarda la prima cosa che salta all’occhio è che i voti validi sono diminuiti rispetto al 2006 nel
quadro di un numero di aventi diritto
molto simile a quello del 2006. Peraltro il
numero dei voti nulli o delle schede bianche è rimasto sostanzialmente invariato.
Quindi se c’è stata protesta non si è
espressa con le schede nulle o bianche.
Piuttosto molte persone non si sono recate
a votare raccogliendo l’invito dei protestatari alla Beppe Grillo, per intenderci.
Quantifichiamo grosso modo questo aumento dell’astensionismo: a quasi parità
di aventi diritto, al Senato nel 2008 ci sono 370 voti validi espressi in meno rispetto al 2006, pari al 3% circa di aumentato
astensionismo. Alla Camera stesso ragionamento, l’astensionismo dei giovani è un
po’ più alto, rispetto al 2006 è intorno al
5% (731 voti in meno).
• Il voto giovanile Veniamo al voto giovanile: non sappiamo in termini assoluti
quanti siano i giovani dai 18 ai 26 anni
che per ragioni anagrafiche nel 2008 potevano votare solo per la Camera del deputati. Dando però per scontato che praticamente tutti gli elettori che hanno votato
per il Senato abbiano ritirato la scheda
elettorale e abbiano votato anche per la
Camera, ne deduciamo che la differenza
dei votanti tra Senato e Camera siano
grosso modo i giovani che non hanno diritto di votare al Senato. Sono 425 i giovani
dai 18 ai 26 anni che hanno votato solo
per la Camera. Per capire come hanno votato accettiamo una seconda assunzione:
chi vota per uno schieramento al Senato
sceglie lo stesso schieramento anche
quando vota per la Camera. Può cambiare al massimo il partito prescelto nell’ambito dello stesso schieramento. Ma non
cambiare schieramento. Ne deriva che per
capire come hanno votato i nostri 425 gio-
Angelo Longhi
vani basta analizzare le differenze in termini assoluti dei voti agli schieramenti e
ai partiti nei due rami del Parlamento. E il
quadro che ne esce vede come primo partito quello dei fascisti duri e puri della
Santanchè e di Storace (126 voti), cioè gli
eredi politici del fucilatore dei renitenti alla leva della Repubblica di Salò, Giorgio
Almirante. Il secondo partito è la Lega
Lombarda (122 voti). Al terzo posto c’è il
Pd (112 voti), al 4° posto Di Pietro (62 voti). Al 5° posto Berlusconi con 58 voti. La
sinistra Arcobaleno non solo non è “in classifica” ma addirittura perde voti rispetto a
quelli presi al Senato, fenomeno questo
che si era verificato in misura più lieve nel
2006 quando si presentavano come partiti
singoli e non come coalizione. In questa
tornata elettorale questo fenomeno si accentua: al Senato la Sinistra Arcobaleno
ha 45 voti in più di quanti ne raccoglie alla
Camera nonostante alla Camera i votanti
siano più numerosi. O c’è stato un notevole voto disgiunto (al Senato per la Sinistra
Arcobaleno, alla Camera per il Pd o per
Idv) oppure il voto per la Sinistra
Arcobaleno è un voto over 26.
• Il voto ai partiti al Senato Al Senato
due partiti hanno avuto un incremento
impetuoso: il Pd più di tutti gli altri e subito dopo la Lega Nord. Il Pd prende 850
voti in più rispetto al 2006 (pur con 370
votanti in meno), è il primo partito e arriva al 36,47%. Da notare che il dato del
Partito Democratico è ancora più eclatante, in confronto ai dati delle precedenti
elezioni politiche del 2006 quando l’Ulivo
era andato bene (tanto è vero che vinse le
elezioni). Dopo di allora si è andati a votare alle elezioni amministrative del 2007
(che in Lombardia non si erano tenute
ma in altre Regioni sì) e che avevano visto
una debacle delle forze di centrosinistra,
quando il Pd era dato dai sondaggi al 24%
nazionale. La Lega, dal canto suo, acquista 719 voti in più e si posiziona
all’11,61%. Veniamo ai perdenti. Perde
Forza Italia (-2,67%), perde l’Udc (1,16%), ma la debacle più clamorosa anche nel nostro quartiere è quella di
Sinistra Arcobaleno che perde 1.224 voti e
passa dal 14,97% al 5,28%.
• Il voto ai partiti alla Camera Anche
alla Camera il Pd è il primo partito con il
36,10% dei voti, anche se l’incremento
dei voti in termini assoluti rispetto al
2006 è più basso di quello riscontrato per
il Senato (130 voti in più) con una crescita del 2,98% sul dato del 2006. Alla
Camera la Lega Nord è quella che cresce
di più con 749 voti in più rispetto al 2006
pari ad una crescita del 6,34%. E abbiamo già visto che è soprattutto voto giovanile. Buona la crescita di Idv (Di Pietro)
che mette a segno una crescita rispetto
al 2006 migliore alla Camera che non al
Senato, il contrario del Pd che rispetto al
2006 cresce di più al Senato che non alla
Camera. In questo caso è quasi certo un
fenomeno di voto disgiunto, cioè fette di
elettorato hanno votato al Senato per altri partiti scegliendo poi alla Camera
Idv. Infatti prende 142 voti in più alla
Camera rispetto al Senato. Anche alla
Camera la Sinistra Arcobaleno subisce
una disfatta pesantissima. Rispetto al
2006 perde 1.032 voti in termini assoluti
e passa dal 12,27% al 4,73%.
• Il voto trasversale Dove sono finiti i
voti della Sinistra Arcobaleno? Con gli
strumenti che abbiamo a disposizione
non è possibile dirlo. Si è costretti dai numeri a pensare a un travaso a destra verso la Lega solo del voto giovanile (e sicuramente anche verso l’astensionismo, ma
questo anche al Senato). Il travaso quasi
completo dei voti al Senato dalla Sinistra
Arcobaleno verso il Pd e l’Idv è come numeri possibile, anche se magari poco probabile. Vediamo perché. Senato: meno
1.200 voti per la Sinistra Arcobaleno,
1.073 voti in più per il Pd e l’Idv. E ricordiamo che al Senato ci sono state anche
370 persone che non hanno più votato rispetto al 2006. Come si vede è possibile
che non ci siano stati dei travasi verso
destra ma che semplicemente, visto che
complessivamente il centrosinistra perde
in due anni al Senato 605 voti, l’aumento
dell’astensionismo sia da attribuire in
gran parte a voti di centrosinistra.
Camera: meno 1.032 voti alla Camera la
Sinistra Arcobaleno, 495 voti in più per
il Pd e l’Idv. In questo caso le perdite
della Sinistra Arcobaleno non sono compensate dagli incrementi di Pd e Idv. Da
notare che l’astensionismo è stato più
alto che al Senato: 731 voti in meno rispetto al 2006. Qui effettivamente è più
probabile che una certa percentuale di
voto giovanile sia passato dal centrosinistra al centrodestra.
Un’iniziativa del Consiglio di Zona 9 per il controllo del verde pubblico
l Consiglio di Zona 9 riceve continuaIgrado
mente segnalazioni di situazioni di dedell’arredo urbano: strade, tombini,
buche, ma soprattutto è per i parchi e i
giardini, sia grandi che piccoli, che gli abitanti del quartiere si mostrano particolarmente solerti. Molti cittadini infatti si premurano di manifestare la loro protesta
per una panchina rotta (che può essere
pericolosa per bambini e anziani), oppure
di evidenziare lo stato del verde, se in cattive condizioni, esprimere il proprio parere o dare consigli sull’area cani, i giochi
per i piccoli, eccetera. Contando quindi
sulla collaborazione dei cittadini di buona
volontà e con l’intenzione di sistematizzare queste segnalazioni, il Presidente della
commissione “Per la città sostenibile”Aldo
Rossetti, d’accordo con il Presidente del
CdZ Beatrice Uguccioni, ha pensato di
lanciare un’iniziativa, chiamata “Monitoraggio mensile delle aree verdi”, che “Zona
Nove” si affretta a raccogliere e trasmettere ai suoi lettori. Si tratta di una scheda,
che pubblichiamo in questa pagina, che
chiunque può ritagliare e far pervenire
compilata al CdZ, via Guerzoni 38, o alla
sede di “Zona Nove”, via Lanfranco della
Pila 61, dopo averla compilata secondo le
seguenti indicazioni:
• Ubicazione area: scrivi la via ove si trova l’area verde da monitorare.
• Mese/anno: scrivi il mese e l’anno in cui
viene effettuato il monitoraggio.
• Compilazione dei campi relativi allo
stato generale: apponi una croce sulla
casella che meglio identifica il tuo giudizio per ogni componente dell’area
verde esaminata.
• Compilazione della griglia: per ogni
giorno del mese (da 1 a 28/30/31 a secondo
della numero di giorni che compongono il
mese oggetto del monitoraggio), dai un voto da 1 a 5 (1= scarso; 2 insufficiente;
3=sufficiente; 4=soddisfacente; 5= buono)
alle componenti/aspetti dell’area verde.
Più massiccia sarà la risposta dei cittadini, meglio potranno essere organizzati gli
interventi comunali.
I questionari compilati possono
essere consegnati presso le edicole di via Val di Ledro 11, di viale
Suzzani 275 e di via Palanzone 32.
(Sergio Ghittoni)
La Cgil giù alla Pirelli,
su all’Università
l sindacato di destra Ugl ha otteIzioni
nuto il 45 % dei consensi alle eleper il rinnovo delle Rsu alla
Pirelli Bicocca di Milano conquistando 9 Rsu su 21. La Cgil, pur rimanendo il primo sindacato con 12 rappresentanti, ammette la sconfitta in
una fabbrica storicamante schierata
a sinistra, anche se la fa risalire, più
che a un ribaltone politico consenguente alle elezioni politiche, a contingenti vicende interne che hanno
portato molti lavoratori a un voto di
protesta contro il gruppo dirigente
locale. Il che sarebbe dimostrato dal
fatto che contemporanemante e a
poca distanza, nelle elezioni
all’Università della Bicocca, la Cgil
ottiene un grosso successo diventando il primo sindacato con un aumento dei propri voti di diversi punti percentuali.
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REPORTER DI
ONA
a cura di Bic
● Tutti i vip arrabbiati con la “trasparenza fiscale”
vete visto che levata di scudi bipartisan
A
contro Visco e la sua idea di pubblicare i
redditi degli italiani su Internet? Si sono arrabbiati tutti, ma proprio tutti. Dall'attrice al
direttore di giornale, dal politico all'industriale. Persino il guru della trasparenza, il Beppe
Grillo che (sic!) si definisce “nuovo partigiano”
e sfrutta a scopi suoi anche il 25 aprile, anche
lui si è proprio imbestialito. Sostiene che così
si aiuta la criminalità. Invece non penso proprio che sia così. A giudicare dalla dichiarazione dei redditi i veri ricchi sono quelli con un discreto stipendio, moglie a part time e due figli.
Loro sì che sono i nababbi dell'Italia, dichiarano più che i tre quarti dei loro concittadini! I
rapitori adesso, basandosi sul 730, dovrebbero
accanirsi contro i quadri aziendali, gli sceicchi
del 2000. Io comunque non sono tra coloro che
sono andati a curiosare tra le dichiarazioni
“vip”. Mi sarebbe interessato di più scoprire
cosa paga il pizzaiolo all’angolo, la cui moglie
porta i bambini all’asilo distante uno sputo col
Suv. Mi incuriosiva l’otorino che mi ha fatto
pagare 200 euro per guardarmi nell’orecchio:
quando sono uscito la segretaria ha preso i soldi e ha assunto una faccia da bonzo, fino alla
mia richiesta di avere la ricevuta. Allora sul
suo viso è apparsa l'espressione alternativa,
ossia “cosa ci fa una cacca di cane nello studio
del professore?”. Ecco, lo confesso, se avessi
avuto tempo avrei curiosato in quella direzione. Ma il Peck stava per chiudere e avevo terminata la mia scorta di caviale Beluga e di
champagne. E quando uno paga più tasse della stragrande maggioranza dei suoi concittadini è così che cena la sera. O no?
● Paella, mi hai provocato… e io te distruggo
o che da me vi sareste aspettati un comS
mento politico sui risultati elettorali, qualche pungente ironia sui fucili di Bossi e su
quelli metaforici di Berlusconi, puntati sulla
giornalista russa. Ma non cederò. L’equilibrio
mentale è una cosa fragile, delicata, da preservare. Nei prossimi cinque anni mi asterrò
dalla lettura dei quotidiani, eviterò i dibattiti
televisivi e mi manterrò al riparo dalla politica. Non mancherò ad una riunione dei
Comunisti anonimi, che insegnano a voltare
pagina, lasciando alle spalle gli errori del passato. Un giorno anch’io potrò dire di essere sobrio di democrazia, di aver detto basta agli
ideali! Nel frattempo, per resistere, sul mio
tetto è stata piantata una parabola nuova di
zecca e ora fingo di vivere in Spagna, dove se
non ho voglia di sposarmi posso contrarre un
Dico, dove una donna incinta può fare il ministro della difesa e se sono gay non devo
chiedere scusa nè a Buttiglione, nè alla
Binetti. La visione di Ratzinger, che, perdonatemi, ha su di me effetti devastanti, non è
quotidiana a quelle latitudini. Ai giovani si
dà il contributo per l’affitto e li si sloggia fuori
da casa prima dei nostrani 40 anni. Quindi,
da domani, basta con la pasta. Solo paella e
sangria sulla mia tavola.
ACCADDE A MILANO
a cura di Lella Ricordi
● 7 maggio 1898: Bava Beccaris spara sui milanesi affamati
iene repressa nel sangue la rivolta contro il
V
caro-pane: contro i tumulti scoppiati per la
fame il governo guidato da Antonio di Rudinì
proclama lo stato d'assedio. Il generale Fiorenzo
Bava Beccaris, nominato regio commissario
straordinario, ordina di sparare sulla folla.
Secondo le cifre ufficiali i morti tra i manife-
stanti sono 80, ma si contano invece oltre 300
vittime. In segno di riconoscimento per l'azione,
Bava Beccaris ottiene dal re Umberto I la Gran
Croce dell'Ordine militare di Savoia. Gaetano
Bresci, l’anarchico che ucciderà il re il 29 luglio
del 1900 a Monza, motiverà il suo gesto proprio
con l’onorificenza concessa a Bava Beccaris.
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● 28 maggio 1908: nasce il pittore e incisore Luigi Veronesi
ra gli esponenti del gruppo astrattista
T
raccolto attorno all'attività d’avanguardia del “Milione” a Milano (1933), Veronesi
figura, nel 1935, alla prima mostra dell’arte astratta italiana a Torino. Incontra Max
Bill e i concretisti svizzeri, illustra il
Quaderno di geometria di Leonardo
Sinisgalli, e infine aderisce al Movimento
di arte concreta (Mac) nel 1949. Nel 1973
inizia a insegnare cromatologia all’Accademia di Brera, a Milano. Negli anni
Settanta esegue dei collages e sperimenta
la possibilità di visualizzare la musica.
Muore a Milano il 25 febbraio 1998.
dal 1954
● 11 maggio 1928: nasce Marco Ferreri, regista cinematografico
nizia la sua carriera in coppia con lo sceIcinema
neggiatore Raul Azcona, debuttando nel
narrativo con “El pisito” (1958); dirige poi una serie di film estremamente
personali e riusciti, tra cui “Una storia moderna: l’ape regina” (1963), “La donna
scimmia” (1964), “Marcia nuziale” (1965),
“Dillinger è morto” (1969), “La cagna”
(1972), “La grande abbuffata” (1973), “Non
toccate la donna bianca” (1974), “Ciao maschio” (1978), “Chiedo asilo” (1979). Nel
1990, con “La casa del sorriso”, vince l’Orso
d’oro a Berlino. Muore per un attacco cardiaco a Parigi il 9 maggio 1997.
● 8 maggio 1948: nasce l’attore e regista Maurizio Nichetti
el 1975 Nichetti fonda a Milano la scuola
N
di mimo “Quelli di Grock”, che diventa poi
compagnia teatrale. Nel 1978 è sceneggiatore
e interprete di “Allegro non troppo” di Bruno
Bozzetto, film a tecnica mista (animazione e
dal vero). La prima regia è “Ratataplan”
(1979), che gli vale il Nastro d’argento, a cui
segue “Ho fatto splash” (1980), “Ladri di saponette” (1989), “Volere volare” (1991, realizzato
in collaborazione con il cartoonist Guido
Manuli), “Stefano Quantestorie” (1993), “Luna
e l’altra” (1996) e “Honolulu Baby” (2001).
● 2 maggio 1958: nasce il calciatore Giuseppe Dossena
ossena giunge al Torino nell’estate 1981,
D
ed è protagonista del centrocampo granata per sei stagioni, disputando un totale di 241
presenze, tra campionato, Coppa Italia e
Coppa Uefa. Veste poi la maglia della
Sampdoria, dove vince uno scudetto, una
Coppa delle Coppe e una Coppa Italia.
Colleziona 38 presenze e una rete nella
Nazionale. Nel 1982 entra nella rosa dei 22
convocati per la Spagna e si laurea Campione
del mondo. Dopo il ritiro dal calcio giocato, nel
1992, allena nazionali estere, come il Ghana,
l’Albania e il Paraguay, ed è anche commentatore di calcio per la Rai.
● 14 maggio 1983: sei morti nell’incendio del cinema Eros
coppia un incendio all’Eros, cinema a luci
S
rosse di viale Monza. Muoiono 6 persone e
32 rimangono ferite. Si scoprirà che questo in-
cendio è appiccato dalla coppia di assassini seriali (Wolfgang Abel e Marco Furlan) che firma
le proprie azioni denominandosi “Ludwig”.
● 18 maggio 1988: muore il presentatore Enzo Tortora
uore stroncato da un tumore, il presentaM
tore di “Portobello”, vittima di un clamoroso errore giudiziario. Il 17 giugno 1983 è arrestato sulla base di accuse di un pentito della camorra. Diventa Europarlamentare con i
Radicali alle elezioni del 17 giugno 1984.
Condannato a dieci anni di carcere, nell’86 è assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di
Napoli. Torna in Tv il 20 febbraio 1987, con la
nuova edizione di “Portobello”, quindi con
“Giallo”, ma la morte lo coglie poco dopo l’assoluzione definitiva.
La tradizionale cortesia e un vasto assortimento
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ONA NOVE 7
Alessio Seminario
SALUTE
Il centro di Pneumologia riabilitativa del Cto
un’eccellenza della sanità pubblica
Diretto dal dottor Gian Galeazzo Riario Sforza e gestito da personale professionale
altamente competente (3 medici, 3 fisioterapisti, 2 infermieri per le terapie in day hospital oltre a quelli, condivisi con il reparto di riabilitazione motoria, per i pazienti
ricoverati), il reparto tratta le patologie dell’apparato respiratorio:
solo nel 2007 ha effettuato quasi 2800 prestazioni in day hospital e 180 ricoveri.
Andrea Bina
L
a nostra zona può ritenersi fortunata ad avere due
presidi ospedalieri, l’Azienda Ospedaliera di Niguarda e il Cto, che vantano dei reparti di eccellenze,
nazionali ed in alcuni casi internazionali. Del Niguarda
abbiamo già ampiamente parlato mentre questo mese
vogliamo raccontarvi la storia di un fiore all’occhiello
del Cto di via Bignami, struttura ospedaliera afferente
agli Istituti Clinici di Perfezionamento: il centro di
Pneumologia Riabilitativa coordinato dal dottor Gian
Galeazzo Riario Sforza.
Attivo dal 2000, questo reparto si è radicato nel nostro territorio, storicamente afflitto, vista la presenza
nel recente passato di molte fabbriche, da patologie,
anche croniche, legate all’apparato respiratorio, non
solo perché ottimamente gestito da personale professionale e competente ma anche perché a Milano e hinterland non ha quasi “concorrenti”, sia nel pubblico
sia nel privato.
Ma di che cosa si occupa nel concreto questa piccola (solo
8 posti letto) ma preziosissima struttura? Come dice il
nome stesso si occupa di riabilitazione respiratoria, ci
spiega Gian Galeazzo Riario Sforza che insieme ad altri
3 medici, 3 fisioterapisti 2 infermieri per le terapie in
day hospital oltre a quelli, condivisi con il reparto di riabilitazione motoria, per i pazienti ricoverati, ha gestito
nel 2007 quasi 2800 prestazioni in day hospital e 180 ricoveri. Numeri di tutto rispetto che meritano attenzione,
risorse, sia economiche sia professionali, e auspichiamo
una nuova sede più moderna, funzionale e ampia (magari presso l’ospedale di Cinisello o di Sesto, che dopo la nascita della provincia di Monza e Brianza, verranno a breve scorporati dall’Azienda Ospedaliera di Vimercate ed
accorpati agli Icp di Milano).
Ma come mai è così importante la riabilitazione pneumologica? Perché, ci spiega Sforza con competenza, passione e termini comprensibili anche a noi profani, è dimostrato, con tante evidenze scientifiche, che la riabilitazione respiratoria riduce la mancanza di fiato, poten-
ONA NOVE 8
ziando la muscolatura scheletrica e respiratoria, la dispnea ed è particolarmente efficace nei soggetti colpiti
da infarti o malattie cadiovascolari.
Inoltre questa riabilitazione riduce i ricoveri perché
contrasta efficacemente il riacutizzarsi di alcune patologie quali la broncopolmonite, che spesso porta il paziente, soprattutto anziano o particolarmente debilitato, nell’infernale girone pronto soccorso/reparto/casa
senza passare, proprio per la mancanza di centri specializzati, dalla riabilitazione, fondamentale per potenziare il corpo e blindarlo il più possibile da pericolose ricadute.
Il reparto del Cto, che segue a vita anche i malati cronici e che proprio per l’esiguità dei posti letto disponibili
ha liste di attesa piuttosto lunghe, prevede cicli di riabilitazione personalizzati di 2/3 settimane e ogni 4/6
mesi i pazienti vengono riconvocati per verificare il loro
stato di salute.
Ma come funziona nel concreto la riabilitazione day hospital e dei pazienti ricoverati?
Inizialmente il paziente viene “fotografato” per valutarne
lo stato fisico iniziale. La riabilitazione viene eseguita in
gruppi di otto persone in idonee sale attrezzate ed ogni
giorno vengono trattati fra i 24 e i 32 pazienti (16/24 ambulatoriali e 8 ricoverati) e periodicamente vengono valutati i progressi compiuti dal paziente. La carenza del personale, soprattutto i fisioterapisti, impedisce l’incremento
dei trattamenti e così un centro di enorme potenzialità è
purtroppo tarpato nel suo sviluppo.
E meno male che, come sempre più spesso avviene in
Italia, a sopperire a queste lacune ci pensa anche il volontariato. È infatti presente nel centro di riabilitazione l’Associazione Onlus Rimar (Riabilitazione Malattie
Respiratorie) che si occupa di seguire e fornire assistenza ai pazienti in cura presso questa struttura. La
onlus ad esempio si è impegnata in prima persona per
l’acquisto delle cyclette, strumenti principe nell’attività
di riabilitazione, presenti nella palestra.
Allergie: un antistaminico
molto comodo
Come spiega Jan Schroeder, del Niguarda,
appoggiato sulla lingua si scioglie da solo.
Giorgio Meliesi
el momento in cui milioni di italiani sono alle prese con
N
starnuti e occhi gonfi, arriva l’unico antistaminico attualmente disponibile a rapida dissoluzione. È un farmaco
(ebastina liofilizzata orale) che si assume semplicemente
appoggiandolo sulla lingua, senza bisogno di bere acqua o
di deglutire la pastiglia. Una notizia importante per tutti
coloro che soffrono di allergie e in particolare di rinite e orticaria. Si calcola che gli italiani afflitti da qualche forma allergica siano più del 20% della popolazione.
“Nella stragrande maggioranza degli allergici, gli antistaminici di seconda generazione sono molto ben tollerati e
hanno mostrato un eccellente profilo di sicurezza”, commenta il dottor Jan Schroeder, allergologo e immunologo
clinico dell’Ospedale di Niguarda. “Presentano una notevole potenza, un rapido inizio d’azione, sono privi di effetti sedativi (come la sonnolenza), non sono cardiotossici e hanno
lunga durata d’azione. La formulazione di ebastina liofilizzata orale rappresenta oggi l’unico antistaminico a rapida
dissoluzione orale, e può essere assunto in qualsiasi momento.A contatto con la lingua infatti, il farmaco si dissolve
in 5 secondi, con rilascio immediato del principio attivo.
Bastano 10 mg una volta al giorno in caso di rinite allergica, e 20 mg, sempre una volta al giorno, per le sintomatologie più gravi”. La praticità d’uso dell’ebastina liofilizzata
orale è stata particolarmente apprezzata sia dai medici che
dai pazienti, proprio perché può essere portata in tasca,
non richiede uso di liquidi, non va deglutita, può essere assunta durante o lontano dai pasti e ha un buon sapore.
L’efficacia di ebastina è stata dimostrata da oltre un centinaio di studi pubblicati, ma è sulla formulazione liofilizzata
che si è riscontrato un vantaggio importante, cioè un maggior coinvolgimento e aderenza alla terapia. È un importante valore aggiunto in un campo nel quale si stima che
circa la metà dei pazienti solitamente non segue correttamente le prescrizioni mediche. Questo ”effetto-compliance”
è confermato, infatti, da un recente studio su 8.000 pazienti
di cui la quasi totalità risultava molto soddisfatta per la rapidità di dissoluzione del farmaco (95%) e sosteneva l’ importanza di poterlo assumere in ogni momento (93%).
Inoltre circa l’83% dichiarava che avrebbe cambiato l’antistaminico abituale per optare per la nuova versione a rapida dissoluzione (Allergology e Immunopathology, 2006).
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
ONA NOVE
VITA E CULTURA
La vignetta di Giovanni Beduschi
per maggio, il mese delle rose senza spine.
GLI APPUNTAMENTI DEL MESE
a cura di Grazia Morelli
Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente.
● GIOVEDÌ 15 MAGGIO
Hangar Bicocca
Via Chiese
Tel. 02853531764
Teatro Verdi
Via Pastrengo 16
Tel. 0227002476
Università
della Terza Età
Via Girola 2
Sassetti Cultura
Via Volturno 35
Tel. 0269002988
Spazio Mil
Via Granelli
Sesto S. Giovanni
Tel. 0236592544
Teatro Blu
Via Cagliero 26
Tel 0237050682
Teatro
degli Arcimboldi
Via dell’Innovazione 1
Tel. 800121121
Casa di Alex
Via Moncalieri 5
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Triennale Bovisa
Via Lambruschini 31
Tel 0236577801
Installazione Antarctica, di L. e J. Orta.
Orari: dal martedì alla domenica 11-19;
al giovedì 14.30-22. Fino all’8 giugno.
Alle 21, Farneto Teatro e Teatro del
Buratto in Medea, di C. Wolfe, regia di
M. Schmidt. Fino al 18/5.
Alle 15, lezione di Giardini: natura arte
e storia, a cura di F. Caironi e C.
Citterio.
Mostra fotografica Abbandono: visioni
dell’oblio, a cura di Nextphoto. Fino al
18/5. Orario: 15.30 - 18.30, tutti i giorni.
Alle 21, Asti Teatro/Tieffe Teatro stabile di Innovazione in L’innocente colpevole, di e con L. Grosso. Fino al 25/5.
Alle 21, Tris a Milanoir, da “Qui in
città” di P. Colaprico. Fino al 17/5.
Alle 9, Così fan tutte, ovvero le necessità
del core, spettacolo per coinvolgere i
bambini nell’opera di Mozart. Anche il
16/5 (ore 9) e il 17/5 (ore 20.30).
Alle 21, Serata danzante. Tutti i giovedì.
Alle 22, Poetry Slam 6, sfida di poeti e
poesie.
Mostra Pink Pavillon, di Gaetano
Pesce, Fino al 30/5. Mostra Junkbuilding. Fino all’8/6.
● VENERDÌ 16 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Alle 22, Scighera Jazz.
● SABATO 17 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Cine d’essai Osoppo
Via Osoppo 2
Tel. 0239261019
Teatro
di P.za S. Giuseppe
P.S. Giuseppe 2
Tel. 026435672
Alle 16.30, Canti e danze nella Terra
del Sole A voce rude, col tamburo salentino.
Alle 21.15, Soffio, di Ki-duk Kim.
Anche il 18 e il 19/5 (ore 15.30).
Mercatino benefico di antiquariato.
Fino all’1/6. Alle 21, il Gruppo Albatro
in Uno strano ladro, regia di A. M.
Cacciatore Orfanelli.
Simona Fais
Cine d’essai Osoppo
Via Osoppo 2
Tel. 0239261019
Cassina Anna
Via Sant’Arnaldo 17
Tel. 0288465800
Alle 21.15, La promessa dell’assassino,
di D. Cronenberg. Anche il 25 e il 26/5
(ore 15.30).
Alle 21, Concerto di R. Cifani e C.
Giacomazzi - Sonata in re maggiore
Op. 102 n.2 di L.Van Beethoven.
● SABATO 24 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Art Action
Via Dante 15/A, Bresso
Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Dalle 17, Non avrai altro oblio all’infuori di me.
Alle 18.30, inaugur. della personale
Oltre l’orizzonte, di G. B. Pedrazzini.
Fino al 5/6. Orari: 18-20; chiuso festivi.
Alle 22, Concerto di Progressive Rock
degli Immagin’aria.
● DOMENICA 25 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Dalle 17, Ape - Baratto, per scambiare
libri, indumenti, strumenti musicali,
ecc. Alle 21.30, Visionaria presenta
Abitazioni, cortometraggio.
● MARTEDÌ 27 MAGGIO
Teatro
Alle 21, Compexions, spettacolo di dandegli Arcimboldi
ze.Anche il 28/5.
Via dell’Innovazione 1
Tel. 800121121
Alle 21, film Nuovomondo, di E.
Casa di Alex
Crialese.
Via Moncalieri 5
Chiesa di S. Giustina Alle 21.15, Concerto all’organo Amati
Viale Affori 15
del maestro A.Toschi (Bologna).
● MERCOLEDÌ 28 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Alle 21.30, Super Carlo Emilio Gadda,
letture.
Alle 21, presentazione del libro
Incontro all’Afganistan, di G.
Villarusso, musiche di G. Marzullo.
● GIOVEDÌ 29 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Alle 21.30, presentazione del libro di S.
Giuntini Pugni chiusi e caschi olimpici.
● VENERDÌ 30 MAGGIO
Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Alle 22, Concerto blues con i Cool
Shakers.
● DOMENICA 18 MAGGIO
● SABATO 31 MAGGIO
Casa di Alex
Via Moncalieri 5
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Cassina Anna
Via Sant’Arnaldo 17
Tel. 0288465800
Alle 21.30, Boogie.Tutte le domeniche.
● LUNEDÌ 19 MAGGIO
Alle 21, Concerto di Paolo Conte, a favoTeatro
re del Fondo per l’Ambiente Italiano.
degli Arcimboldi
Via dell’Innovazione 1
Tel. 800121121
● MARTEDÌ 20 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Alle 21.30, Carmelo Bene!, con M.
Marangoni e D.Taddei.
Alle 21, film La stella che non c’è, di G.
Amelio.
Chiesa di S. Giustina Alle 21.15, Concerto all’organo Amati
del maestro Lorant Rez (Ungheria).
Viale Affori 15
● MERCOLEDÌ 21 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Alle 21, A. Bozzetti presenta il documentario Milano, la vita e il sogno.
● GIOVEDÌ 22 MAGGIO
Teatro Arcimboldi Alle 21, il balletto Kibbutz ContempoVia dell’Innovazione 1 rary Dance Company in Ekodoom.
Tel. 800121121
Anche il 23/5.
● VENERDÌ 23 MAGGIO
La Scighera
Via Candiani 131
Tel. 0239480616
Alle 22, Open City Ensemble in Piedra
del Sol, ispirato a Octavio Paz.
Agli Arcimboldi
arriva Paolo Conte
giovani all’opera lirica.
La peculiarità della rappresentazione “Così fan tutte, ovvero le
necessità del core” è quella di coinvolgere in modo attivo il pubblico di bambini e ragazzi durante lo spettacolo, trasformandoli
nel coro dell’opera di W. A. Mozart. Le date fissate sono quelle del
14, 15, 16 alle ore 9 e il 17 alle 20.30.
Anche questo mese è previsto uno straordinario concerto di musica italiana: Paolo Conte si esibirà il 19 alle 21 in favore del Fai,
Fondo per l’Ambiente Italiano, mentre per quanto riguarda il
balletto la Kibbutz Contemporary Dance Company presenterà il
22 e il 23 “Ekodoom”, un ipnotico ed efficace studio sulla realtà e
la fantasia per arrivare al centro di noi stessi.
Le ultime date del cartellone di maggio sono quelle del 27 e 28
con “Compexions”, spettacolo concepito con la volontà di raggruppare danzatori di diversa origine per rappresentare meglio
la globalità di ogni loro microcosmo in un evento che coinvolge la
loro più profonda personalità.
Infine dopo 13 anni torna a Milano il musical “Cats”. Lo spettacolo andrà in scena al Teatro degli Arcimboldi, dal 5 all’8 giugno.
“Cats”, di Andrew Lloyd Webber, è tratto dal libro “Old Possum's
Book of Practical Cats” di Thomas Stearns Eliot ed è uno tra i
più famosi musical al mondo per longevità, spettatori e incassi.
Produzione originale inglese della Cameron Mackintosh and
Really Useful Theatre Company e regia di Tevor Nunn.
Requiem per Auschwitz
ercano sponsors, finanziatori, benefattori! Il progetto del M°
C
Alex Schiavi è unico. Realizzare un “Requiem” registrato direttamente ad Auschwitz (in Polonia) con musicisti e tecnici!
Distribuire poi il cd/dvd ottenuto a tutti i Comuni Italiani (gratuitamente, 20.000 copie, anche in omaggio a chi ci aiuta finanziariamente nel progetto). Obiettivo: sensibilizzare tutta l’umanità al dramma di. Auschwitz, il campo di concentramento nazista, in cui sono morte milioni di persone. Servono 147.500 euro.
Chi vuol contribuire può inviare il proprio contributo a: Pietro
Schiavi, e-mail: [email protected] - [email protected].
Alle 18.30, La Pena Flamenca presenta
Hora Feliz Rociera.
Il Gis ONA NOVE informa
Mostra di pittura di I. Pardi, G.
Crisanti, R. Plevano. Fino al 19/5.
Renato Vercesi
● DOMENICA 1 GIUGNO
Teatro
di P.za S. Giuseppe
P.S. Giuseppe 2
Tel. 026435672
nizia il 7 alle 21, con un tributo a Maria Callas, il mese di magIdedicate
gio al Teatro degli Arcimboldi e prosegue con quattro giornate
a un progetto, “Opera domani”, che intende avvicinare i
Alle 21, Un’ora insieme in allegria, per
la Giornata dell’ammalato e Festa della Terza età.
● MARTEDÌ 3 GIUGNO
Chiesa di S. Giustina Alle 21.15, Storia, tecnologia ed estetica
Viale Affori 15
del re degli strumenti, l’organo, a cura
di M. A. Virzilli, e Mostra di modellini
di organi, a cura di M. Martini.
● GIOVEDÌ 5 GIUGNO
Teatro
Alle 21, Cats, musical di A. L. Webber e
degli Arcimboldi
la Really Useful Theatre Company, reVia dell’Innovazione 1 gia di T. Nunn. Fino all’8/6.
Tel. 800121121
A pag. 19 i principali eventi del
2° Festival della Biodiversità
per i mesi di maggio e giugno.
on lo spettacolo di venerdì 30 maggio prossimo con l’oC
pera di Luigi Dallapiccola, “Il prigioniero”, e l'opera di
Béla Bartòk, “Il castello del duca Barbablù”, si conclude il
nostro programma per la prima metà della stagione
2007/2008. I prossimi spettacoli sono collocati infatti nel
prossimo autunno e sono: il balletto “La Dame aux camélias”, musica di Fryderyk Chopin, mercoledì 1 ottobre ore
20 (prima rappresentazione), prezzo dei biglietti da 35 a 25
euro; e l’opera di Franz Lehàr “La vedova allegra”, direttore
Asher Fisch, martedì 18 novembre ore 20, prezzo dei biglietti da 47 a 30 euro. Il prezzo dei biglietti dipende dalla
posizione dei posti.
La quota di adesione al Gis per l’intera stagione è di 5 Euro
per persona. Considerando che non ci dovrebbero essere
novità nei prossimi mesi, la rubrica del Gis riprenderà con
il numero di settembre del giornale. Comunque l’attività
del Gis non si interrompe: se volete venirci a trovare è però
bene se ci contattate prima, telefonicamente o via e-mail.
Il Gis (Gruppo di Interesse Scala) è nato nel 2001 per iniziativa
dell’Associazione Amici di “Zona Nove” in collaborazione con il
Servizio Promozione Culturale del Teatro alla Scala. Il suo scopo è
quello di programmare e realizzare percorsi formativi che abbiano
come tema il Teatro alla Scala e gli spettacoli proposti. Inoltre il Gis
collabora con il Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali
per l’accesso agli spettacoli del Piccolo Teatro, in particolare per
quelli in programma presso il Teatro degli Arcimboldi. La segreteria del GIS “Zona Nove” è aperta tutti i mercoledì pomeriggio dalle
ore 15.30 alle ore 18.00 presso la redazione del giornale in via
Lanfranco della Pila 61. Per contattarci: Telefono: 026437568 (il
mercoledì pomeriggio) - Cellulare: 3283535160 - E-Mail: [email protected] - Sito internet: www.niguarda.eu.
COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA
ONA NOVE 9
I NOSTRI LIBRI
a cura di Ortensia Bugliaro
Presentati a Niguarda “I Bambini del Duce” e “Memoria della Resistenza”
Altro ruolo importante lo ha avuto
la scuola, in cui tutto veniva finalizzato ai principi fascisti: la classica “effe” di farfalla era diventata la
to Socio Coop Lombardia di via
“effe” di fascio e nella grammatica,
Ornato in Niguarda, il glorioso
per apprendere il predicato nomiquartiere milanese che si liberò
nale bastava fare l’esempio che “il
dai fascisti e dai nazisti il 24 apriDuce è un vincitore” mentre per il
le del ‘45, un giorno prima che del
predicato verbale l’esempio era “il
resto d’Italia. Dimostra come duDuce ha vinto”.
rante l’infausto ventennio persino
In molti hanno partecipato a
le giovanissime generazioni siano
questa presentazione, ma pochi i
state oggetto di indegna campagiovani; proprio a loro si è voluto
gna mirata a inculcare i valori
rivolgere le tante testimonianze
negativi della guerra nei confrondi chi quelle esperienze le ha visti degli altri popoli, della violenza
suto in prima persona, si è voluto
nei rapporti sociali, nell’intollesoffermare soprattutto sul ruolo
ranza razziale…” (dalla prefaziodelle scuole che hanno la possibine di Luigi Allori, giornalista,
lità di creare quel ponte generascrittore e direttore del giornale
zionale, coinvolgendo i bambini
“Zona Nove”).
ed i ragazzi, per consentire loro
Sabato 18 aprile è stato presentadi apprezzare e coltivare tutti i
to presso la sala Ghiglione il catabenefici e le opportunità che ne
logo ragionato della mostra “I
scaturiscono, per far in modo che
Bambini del Duce: l’educazione alquesto patrimonio e questa ricla guerra di una generazione tradita”. È una raccolta di immagini, In alto, da sinistra: Valeria Malvicini, Renato Vercesi, chezza non muoiano, ma possano
fotografie, documenti, grazie an- Silvano Ambrosetti (presidente Coop Lombardia), essere ancora e ancora fonte di libertà e democrazia. Su questi
che alla collaborazione dei cittadi- Giovanni Poletti e Luigi Allori.
concetti fondamentali ha voluto
ni di Niguarda che hanno messo a
disposizione tutto il loro materiale reperibile e disponibile, con- soffermarsi Donata Martegani, già docente delle suole medie,
sentendo di organizzare una mostra veramente interessante, che non esita a dare il proprio appoggio ai colleghi che di quedi memoria per chi ha vissuto quel periodo e di conoscenza sto- sta memoria ne vogliano trarre tesoro.
rica per le nuove generazioni. “Vorremmo che questo lavoro Anche Renato Sarti, attore e regista, e Gianni Poletti,
consentisse di orientarsi in quel periodo non felice della storia Presidente della Cooperativa di Niguarda, hanno voluto
italiana soprattutto a chi, come i nostri figli, non l’hanno vissu- valorizzare queste memorie storiche, ripetendo con forza e
to, ma nemmeno l’hanno sentito raccontare con l’immediatezza caparbietà che questa preziosa eredità lasciataci non può
e la vivacità del ricordo dai loro genitori e dai loro nonni”. (dalla essere trasmessa se non con atteggiamenti intergeneraziointroduzione di Valeria Malvicini, organizzatrice e Consigliera nali, di valori e modalità relazionali. Soltanto con la nostra
cultura, la nostra partecipazione attiva si può infatti spiedi Amministrazione Coop Lombardia).
La mostra evidenzia soprattutto come in quel periodo tutto gare questo importante e decisivo aspetto del rapporto fra
abbia ruotato intorno allo Stato, come il partito del fascio e i le generazioni. Questa cultura, questa memoria sono le vesuoi simboli abbiano invaso, in sostanza, tutta l’attività socia- re risorse per una società meno aggressiva. Purtroppo il
le, tanto è vero che compare su quaderni, francobolli, monu- clima di questi giorni è pesante e, nella sala, dopo tante tementi, edifici… “Lo Stato regola tutte le attività umane; tutto stimonianze, un velo di commozione si avverte tra i prediventa fascista: la politica, il lavoro, la cooperazione, persino senti: sono appena passati il 13 e 14 aprile e il ricordo
i giochi dei bambini… la famiglia stessa è proposta come cel- avrebbe potuto essere meno amaro!
lula dello Stato, nella quale la donna è madre che alleva e of- La mostra ha avuto la sua prima esposizione presso il
fre i suoi figli allo Stato, per farne dei docili strumenti nelle Teatro della Cooperativa di via Hermada e poi nelle scuomani del Duce…” (da una nota di Renato Vercesi, organizza- le di Milano e fuori; è comunque ancora oggi a disposizione
di chi ne fa richiesta.
tore e Presidente del Comitato Soci Milano Ornato).
davvero esemplare la mostra “I Bambini del Duce”,
“È
ideata e organizzata dal Comita-
n occasione del 63esimo anniversario della Liberazione e
IRepubblica
del 60esimo della promulgazione della Costituzione della
Italiana, presso il Teatro della Cooperativa in via
Hermada 8, è stato presentato il libro “Memoria della
Resistenza” di Gianmario Molteni, edito dalla Sezione
dell’Anpi di Niguarda con il contributo della Società
Edificatrice di Niguarda, il Consorzio Cooperativo Ca’
Granda, Milano Energia, Intesa San Paolo, Coop Lombardia.
Alla serata, durante la quale è stato proiettato “Il tepore della
libertà” trasmesso da Rai 3 con la testimonianza del partigiano niguardese Giuseppe Colzani, sono intervenuti Beatrice
Uguccioni, presidente del Consiglio di Zona 9, Dante Reggi,
presidente dell’Anpi di Niguarda, Giovanni Poletti, presidente della Società Edificatrice di Niguarda, e Luigi Allori, direttore di “Zona Nove”, il quale ha rivolto alcune domande sul libro all’autore Gianmario Molteni.
Ecomuseo Urbano di Milano - Niguarda
Chiunque desiderasse partecipare
alla sua organizzazione può prendere contatto
con l’Associazione tramemetropolitane:
Martedì 9.30/12.30 e Venerdì 14.30/17.30
[è possibile fissare incontri anche fuori da questi orari]
al Centro Ghiglione, via Val di Ledro 23 (Niguarda)
02. 66114500 - 338.8924777 - 340.5060226
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ONA NOVE 10 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
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ONA NOVE 11
PARCO NORD
WELLNESS MEDICAL CENTRE
a cura di Teresa Garofalo
È primavera: diamo una mano ai rospi!
(disegno di Gero Urso)
Non è attraente, ha un corpo tozzo ricoperto di pelle bruno-grigia, viscida e verrucosa, non ha una bella voce, non è certamente
un animale da compagnia. Eppure sono tante le persone che
ogni anno a primavera si impegnano per il suo salvataggio. Parlo
del Bufo bufo, il rospo comune che vive sulla terraferma, in luoghi umidi, esce dal suo nascondiglio e si aggira per lo più di notte
saltellando in cerca di ragni, cantaridi, vermi e insetti noiosi o
nocivi per l’uomo.
Nel periodo degli amori i rospi si spostano verso laghi o pozze
d’acqua dove le femmine depongono le uova, cordoni doppi o tripli lunghi molti metri che si avvolgono fra le piante acquatiche. E
proprio questo è il momento più pericoloso per loro perché, per
raggiungere la meta, sono spesso costretti ad attraversare strade
molto trafficate rischiando di essere travolti dalle automobili.
La Regione Lombardia ha istituito un vero e proprio
“Progetto Rospi” mirato al censimento e al salvataggio di
questi buffi individui; i partecipanti a tale progetto sono per
lo più volontari di associazioni ambientaliste ed animaliste
ma anche studenti e cittadini appassionati della natura.
Per le Gev, le Guardie Ecologiche Volontarie del nostro
Parco Nord, ogni primavera le partenze settimanali in Val
Cavallina per l’operazione “Salvataggio Rospi” costituiscono un appuntamento annuale assolutamente inderogabile. Da Erminio Cappelloni, responsabile dei Gev, avevo
spesso sentito parlare, in termini entusiastici, di questa
particolare missione e così quest’anno con i “salvarospi”, le
guardie volontarie del Parco, ho voluto esserci anch’io!
Pioggia, tuoni e lampi, strade allagate: così era il tempo quel
venerdì 18 aprile! Le condizioni
meteorologiche poco invitanti per
noi umani erano invece perfette
per gli amici rospi impegnati nel
loro viaggio decisivo per la sopravvivenza della specie. Bardata di
tutto punto, maglione, stivaloni di
gomma, tuta impermeabile e poncho, mi aggrego alla squadra formata da Alessandra e Francesca,
due simpatiche e giovanissime
Gev, e da Giuliano, un veterano
fra i volontari del Parco con una
grande esperienza in questo particolare settore. Usciti dall'autostrada a Bergamo, ci avviamo verso
l’aperta e pianeggiante Val
Cavallina e, costeggiando la sponda orientale del lago di Endine,
giungiamo alla meta, Monasterolo
del Castello. Qui i rospi, per raggiungere le acque del piccolo bacino, sono costretti ad attraversare
una strada molto trafficata rischiando morte certa. All’inizio della primavera, quindi, i volontari sistemano ai lati della carrozzabile due barriere anti attraversamento, teli di plastica alti circa
40 centimetri che bloccano i rospi nel loro viaggio di andata dalla
zona boscosa verso il lago e, dopo la deposizione delle uova, in
quello di ritorno alle loro dimore.
Lasciamo l’auto e ci avviamo a perlustrare il tratto di strada a
noi assegnato, un chilometro circa di percorso. La notte profonda
è rischiarata dalle luci dei borghi adagiati sulla riva opposta del
lago, il silenzio interrotto dal gracidare delle ranocchie e dal ticchettio della pioggia che più tardi però ci darà un po’ di tregua. Il
nostro compito è raccogliere i “migranti” che, bloccati dai teli anti-attraversamento, vedono interrotto il loro viaggio e i temerari
che, avendo superato in modo avventuroso o fortuito le barriere,
sono sull'asfalto esposti a pericolo. Si raccolgono i viaggiatori, si
mettono in un secchio e si conducono al sicuro dalla parte opposta della carrozzabile in modo che continuino il cammino nella
giusta direzione.
Eccomi pronta, con guanti in lattice, torcia elettrica e secchio.
Ma… i rospi? Non riesco a vederli, mimetizzati nel grigio dell’a-
sfalto, semisommersi dalle acque torbide delle pozzanghere o nascosti nell’erba alta. Un lieve fruscio su un muretto… ecco, ci siamo! La torcia illumina il cespuglio in cui penso di aver finalmente trovato il mio primo animaletto da salvare ma… a spuntare
tra i fili d’erba è invece il musetto di un topolino di campagna che
mi fissa immobile con occhi sbarrati! Poco più tardi però questo
problema è superato e comincio anch’io a dare un fattivo contribuito al riempimento del secchio. Prima di liberarli, è necessario
contarli e censirli: quante femmine, quanti maschi, quante coppie, quanti singles. Bisogna poi registrare le specie perché non si
raccolgono solo Bufo bufo ma capita di salvare anche tritoni, salamandre e rane rosse come la Dalmatina, la Montana e la rana
di Lataste. Il mio io femminista ha un sussulto nello scoprire che
i maschi della specie Bufo bufo si fanno tutto il viaggio comoda-
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mente aggrappati al dorso della
compagna, e non c'è verso di
schiodarli! È pur vero che le femmine sono notevolmente più grosse dei maschi ma le poverette sono già appesantite dal carico non
indifferente di uova!
Liberiamo i “prigionieri”, per lo
più coppie strettamente allacciate
che saltellando riprendono la corsa. Fanno tenerezza così buffi e
goffi! È possibile che magari in
uno di loro possa celarsi, come si
racconta nelle favole, un principe
azzurro trasformato in rospo da
una strega brutta e cattiva? Per rompere l’incantesimo, però, occorre il bacio di una fanciulla! La notte ora si colora di magia e
torno con maggior lena al lavoro che terminerà solo quando tutte
le nostre torce saranno completamente esaurite. È tempo di bilanci: questa notte la mia squadra ha salvato circa 350 rospi ma
in azione sul lago sono presenti molti altri gruppi, compreso una
classe di bambini di una scuola elementare.
Il Progetto Rospi in Lombardia garantisce annualmente la
possibilità di riproduzione a più di 120.000 anfibi, tra rospi, rane rosse, tritoni e salamandre. Le nostre Gev del
Parco Nord, dal 1992 impegnate sul teatro delle operazioni
in Val Cavallina, ogni primavera possono vantare il salvataggio di 15-20 mila individui in discesa verso il lago e altrettanti in salita, un risultato soddisfacente, frutto di sensibilità e preparazione. Un’esperienza che non dimenticherò per la piacevole compagnia degli amici Gev, per la
possibilità di questo simpatico incontro “ravvicinato” con
animali spesso ingiustamente perseguitati a causa di pregiudizi, per l’emozionante avventura che non avrei mai
pensato di poter vivere.
A Cassina Anna gli artisti della Permanente
Valeria Casarotti-Teresa Garofalo
l’iniziativa che la Biblioteca Comunale
Ilanteressante
Cassina Anna ha programmato in collaborazione con
Fondazione Attilio Granata di Imbersago e la
Permanente di Milano. Obiettivo: portare l’arte contemporanea nelle periferie. Il progetto, nato nel 2007, prevede l’organizzazione presso la Biblioteca di collettive di
pittori e scultori. Quella inaugurata sabato 3 maggio e
in esposizione fino al 15, la mostra “Convergenze”, presenta cinque artisti, tre pittori e due scultori, tutti figurativi ma di una figurazione molto moderna che tende
quasi all'astrazione. Uno dei pittori è Antonio Tonelli,
premiato dal nostro giornale con lo Zonino d’oro e presente con due quadri del ciclo “I simboli di Van Gogh”,
opere quasi surrealiste. Poi ci sono le opere di Antonino
Attinà (scene di vita quotidiana in uno stile che richiama fortemente l’espressionismo tedesco), di Matteo
Cannata (che interpreta in modo personalissimo il paesaggio inserendo in esso degli elementi che creano la virtualità dell'immagine), di Orazio Barbagallo (un suggestivo immaginario realizzato a penna biro e acquerello) e
di Gianni Blandino (morbide figure femminili delineate
a carboncino e gessetto). Cassina Anna, sempre nell’ambito del Progetto ideato con la Permanente e la
Fondazione Granata, ospiterà dal 31 maggio al 19 giugno tre importanti esponenti dell’arte contemporanea:
Ivano Pardi, Giulio Crisanti e Roberto Plevano.
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ONA NOVE 12 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
LA NOSTRA MUSICA
I NOSTRI UMORISTI
Work in Progress e Stone Revolution
superbande giovanili di zona 9
Le ultime vignette di Giovanni Beduschi
con prefazione di Maurizio Mosca
Diana Roca
Maurizio Mosca
on ho mai vissuto, alN
meno per lunghi periodi, quello che si può de-
Work in Progress
assessorato alle Aree cittadine del Comune
L’
di Milano ha richiesto ai Consigli di Zona di
collaborare all’organizzazione del “Festival delle
band giovanili delle Zone” selezionando ognuno
due band che li rappresentino nella finale che si
terrà tra fine maggio e inizio giugno. Il nostro
Consiglio di Zona ha quindi provveduto ad organizzare una selezione, ospitata alla Casa di
Alex, in due serate tenutesi mercoledì 5 e sabato 8 marzo scorso.
Le band giovanili che hanno aderito all’iniziativa sono state: gli Sleep Tone, i Work in Progress,
gli Acid Will, i My Bloody Revenge, The Jam
Clock e gli Stone Revolution. Queste band hanno eseguito tre brani ciascuna di fronte ad una
giuria presieduta dal vicepresidente del
Consiglio di Zona 9 Gianfranco Tucci; con lui
hanno collaborato i consiglieri Sandro Coregoni
e Gianluca Ferrando e, in qualità di esperti,
Domenico Cucci e Sergio Maestri.A conclusione
delle esibizioni è arrivata la parte più difficile, la
scelta delle due band, e visti i tempi che la giuria si è presa per comunicare i nomi dei gruppi
che avrebbero rappresentato la Zona, riteniamo
che qualche difficoltà ci sia stata, in quanto tutti
e sei i gruppi avevano un tasso qualitativo più
che buono.
Dopo un lungo confronto sono stati identificati
nei Work in Progress e negli Stone Revolution i
gruppi vincitori che avrebbero rappresentato la
zona 9 alle semifinali tenutesi venerdì 4 aprile
presso il Teatro della Quattordicesima, in Via
Oglio 18 (zona 4) durante le quali si sono esibiti
18 gruppi (due per zona) davanti ad una platea
colma di gente (per lo più giovani). La giuria era
formata da giornalisti, musicisti e da persone
estratte a sorte tra il pubblico presente alla serata. Saranno presenti alla finale che si terrà
tra la fine di maggio e i primi di giugno in un
parco cittadino i Work in Progress.
finire una vita di coppia.
Tutto sommato, dovendo
trovare un motivo, direi
per scelta. Perché la coppia, in fondo, fa paura: alzi
la mano chi non ha mai
pensato, almeno una volta
nella sua vita, che decidere di condividere la propria esistenza con una
donna altro non è che una
follia. Un’affascinante, meravigliosa, pericolosa follia. Beh io a questa follia
ho rinunciato, anche se sto
ancora qui a chiedermi se
ho fatto bene. Scrivere un
libro sulla coppia, oggi, in
Italia non è cosa facile: è quasi una responsabilità. Perché significa che andrai inevitabilmente a toccare punti nevralgici della vita stessa di un uomo e di una donna, quelli
che un po’ sono banali e un po’ assolutamente unici. Senza considerare i risvolti politici, sociali e religiosi, perché no, del tutto.
In un momento storico così delicato, in
un’Italia sempre più difficile da capire, che
sembra aver smarrito buona parte del suo
patrimonio di valori e sentimenti, una per-
sona che abbia un minimo
di buon senso non ci dovrebbe nemmeno pensare.
Giovanni Beduschi e
Marco Fusi lo hanno fatto,
a loro rischio e pericolo. E
lo hanno fatto utilizzando
una chiave altrettanto insidiosa, l’ironia. Badate,
non è facile far ridere giocando sui sentimenti. Loro
ci sono riusciti in un’ironia pungente, parente
stretta della freddura, nelle tante leggi che troverete in questo libro e che a
mio modesto parere sono,
oltre che divertenti, azzeccate, di più: scontate. Non
fraintendete, scontate nel
senso più positivo del termine: perché analizzano, smitizzano e a volte addirittura distruggono in poche, micidiali parole situazioni, sensazioni, pensieri
che tutti hanno vissuto, e che della coppia
costituiscono l’essenza.
E poi ci sono le vignette: il massimo per me,
che ho imparato dagli schizzi e dalle battute disegnate di mio padre a prendere la vita
nell’unico modo possibile. Di petto, senza
vergogna né falsità. Sempre con un sorriso,
magari solo accennato, sulle labbra.
Stone Revolution
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ONA NOVE 13
I NOSTRI PITTORI
a cura di Valeria Casarotti - Teresa Garofalo
La Poptap di Anna M. Indino: uno sguardo divertito sul mondo
La mostra si è tenuta alla “galleria più piccola del mondo”, Art Action, in via Dante 15/A, a Bresso.
d Art Action le sorprese continuano. Questa volta si
A
tratta di opere nelle quali la tavolozza del pittore si
arricchisce attingendo con grande fantasia a molti “tesori” conservati nei cassetti di casa o addirittura destinati
alla spazzatura: cartoni, corde, tappi di sughero o di metallo, coperchi di vasetti di cosmetici, bottiglie di plastica,
tovagliette di carta ricamata per dolci, pistole giocattolo,
fiori finti. Materie recuperate che, incollate sulla tela anch’essa rigorosamente di cartone riciclato, entrano a far
ONA NOVE 14
parte del quadro e ne diventano elementi significativi,
interagendo con le parti dipinte e con gli sfondi a tempera nella ricerca di fantasiosi equilibri compositivi.
Parliamo della mostra “Poptap” dal 12 al 30 aprile esposta nella “galleria più piccola del mondo” della città di
Bresso. È una personale di Anna Maria Indino, donna
eclettica e artista estrosa e sensibile che osserva in modo
attento la realtà e attraverso i suoi quadri ce la ripropone in veste nuova e leggera. Le sue opere infatti rivelano
uno sguardo acuto e nello stesso tempo ironico sul mondo evidenziando un aspetto interessante del carattere di
Anna, quello di affrontare con forza e ottimismo le difficoltà della vita.
Così in “Meeting crash” la delusione per un appuntamento mancato è superata con un guizzo di orgoglio, un
brindisi e un fiore di cui lei stessa si fa dono. Dietro l’immagine romantica da fine Ottocento del quadro, un candido centrino di pizzo, una rosa rossa e uno specchietto
per il trucco, si coglie la personalità decisa, moderna,
consapevole dell’artista, un connubio interessante fra
dolcezza e determinazione.
Una critica alla società consumistica che spinge l’individuo a uniformarsi a canoni estetici e a modelli di vita
predefiniti, perdendo così la propria individualità, si legge nell’opera “Mimesis”. In una serie di scatole trasparenti perfettamente identiche disposte in modo geometrico, sono imprigionate farfalle bellissime ma senza vita. Una farfalla, però, fuggita dalla sua gabbia ha raggiunto la cornice del quadro ed è pronta a librarsi in volo. È l’immagine del desiderio di rompere gli schemi, riprendersi la propria libertà e il diritto naturale ad essere
se stessi.
Particolarmente originale “Miart”, un ampio pannello su
cui è dipinto un labirinto, un intrico di linee regolari e
misurate che suggeriscono il trantran dell’ordinato, del
programmato, di ciò che è stabilito ma sicuro. In agguato
però c’è l’imponderabile, due quadrati rossi su cui poggiano due tappi di sughero che scompigliano la razionalità del quadro; è l’imprevisto che ci sorprende e dà pepe
e brio alla vita. In modo ironico la pittrice ci ricorda che
l’essere umano non è fatto solo di razionalità, ma di passioni, fantasia, emozioni, creatività che spingono a osare
vie mai battute, originali e inusitate.
Un’opera che si stacca dalle altre e in modo particolare
cattura l’attenzione dei visitatori per il soggetto e l'originalità della composizione è “Bersaglio”. Una vecchia pistola spara a ripetizione contro un bersaglio sospeso nel
cielo grigio e le pallottole, centrato il tiro, trasfigurate in
vittime, cadono una dopo l’altra, ininterrottamente, su
un prato verde. L’arma giocattolo e le pallottole, tappi di
bottiglie di sughero, sono incollate su un cartone di grandi dimensioni, dipinto in acrilico con una scelta di colori
che non disturbano l’equilibrio della composizione. Il
senso dell’opera appare chiaro, la violenza dell’uomo sull’uomo è di tutti i tempi e di ogni luogo e a mietere vittime non è solo la guerra ma sono le incomprensioni, gli
odi, il desiderio di sopraffazione, la mancanza di rispetto
per l’altro. Il grigio, colore indefinito con cui l’artista dipinge il cielo, simbolicamente rappresenta l’universalità
di questa tragedia che non ha limiti né di spazio né di
tempo; chiunque può essere vittima di violenze. Una mostra di arte pop molto accattivante quella di Anna Indino
che, al di là del significato e del valore artistico, racchiude un messaggio forte, di grande attualità: “Per non inquinare, ricicliamo.”
Questa è la filosofia della pittrice che in modo fantasioso
e creativo attraverso le sue opere restituisce nuova vita
a oggetti e materiali già vissuti. Un suggerimento che
andrebbe accolto da ognuno di noi, un progetto educativo
da rivolgere ai giovani perché, consapevoli della necessità di difendere il mondo, che è la nostra unica casa, siano rispettosi della natura e dell’ambiente.
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
VOLONTARIATO
a cura di Monica Landro
Teatro nei cortili
Quelli del pasto caldo a domicilio
cortili di Niguarda, Dergano e Affori diventano luoghi
Idella
di teatro. Nel prossimo mese di giugno infatti il Teatro
Cooperativa, in collaborazione con Società
Vengono dal Girola, dal Filo di Arianna o dall’Unione Samaritana e “coprono” tutta la zona.
ra le tante lettere che arrivano in redazione ce ne sono alT
cune che meritano particolare attenzione, discussione in
redazione e citazione sul giornale per via del loro contenuto.
A volte perché piene di rabbia per qualche ingiustizia di
quartiere subita, ma altre per lo spirito caritatevole, magnanimo ed altruista che il contenuto della lettera manifesta.
È il caso della lettera della signora Maria Giulia Medolago
Albani, una volontaria, la cui storia vogliamo riportare.
Da oltre un anno la signora ogni mercoledì è impegnata
perché va a consegnare pasti caldi ad anziani soli e con
poche risorse economiche. Arriva di corsa all’Istituto
Girola della “Don Gnocchi”, acquisisce l’elenco dei pasti da
consegnare, predispone i fogli di prenotazione per il giorno
successivo, passa quindi in cucina dove su un carrello vengono predisposte le scatole termiche, le prende insieme ad
un altro volontario e poi salgono in macchina ed iniziano il
giro delle consegne in zona: dalle vie più vicine a quelle
più lontane. Il giro dura circa un’ora e mezza, dopo il quale
tornano al Girola.
Non si tratta di semplici fattorini, tutt’altro. Ad ogni consegna, infatti, corrisponde una storia. Si può citofonare e non
ottenere risposta e allora si indaga in portineria, si chiede ai
vicini, si lascia il sacchetto appeso alla porta, ma a volte non
si consegna il pasto perché l’anziano è stato ricoverato ed il
servizio sociale non è stato ancora avvisato. Capita a volte
che il livello di ansia cresca perché non si riescono ad avere
notizie e si teme che l’anziano sia a casa, che stia male e che
non sia in grado di rispondere! La signora Maria Giulia e i
volontari dell’Istituto conoscono questi anziani e sanno bene chi è sordo e chi invece ha problemi di deambulazione e
quindi attendono con pazienza che arrivino ad aprire la
porta. Cercano di non affrettarsi troppo, cercano di parlare
con gli anziani che gli aprono la porta, ben sapendo che potrebbero essere per quel giorno gli unici loro interlocutori.
Indubbiamente la signora Maria Giulia è un modello fondamentale di azione positiva e responsabile, che effettua spon-
Gita sociale di Coop Lombardia
taneamente e gratuitamente prestazioni personali a favore
d’altri individui degni di tutela da parte della comunità. La
lettera della signora si conclude con una richiesta che riportiamo affinché qualcuno la possa accogliere: all’Istituto
Girola mancano volontari per i giorni di lunedì, venerdì e
domenica!
Centinaia di migliaia di persone, tutti i giorni, dedicano alcune ore del proprio tempo ad attività volontarie che hanno
al loro centro la presa in carica di situazioni difficili, il sostegno a persone in stato di sofferenza, di fatica, di solitudine,
finanche la cura di beni di interesse generale.
Il volontariato è il farsi carico di qualcosa che nessun altro
cura con lo stesso spirito disinteressato, con la stessa forte
ma gratuita motivazione.
Un motivo per diventare volontari? Per amore del prossimo.
Per amore del mondo o forse anche per amore di sé, per
uscire dall’isolamento e potersi confrontare con l’altro.
Le ragioni possono essere molteplici, forse una per ogni
persona impegnata nel settore. Per ragioni politiche,
per insofferenza verso i vuoti lasciati dalla comunità
sociale, dalle istituzioni, e, quotidianamente, dal proprio ambito familiare.
Qualunque sia il motivo che spinge o potrebbe spingere a
diventare volontario, lasciamo il numero del centralino dello sportello sociale del Centro Don Gnocchi di Via Girola 30:
centralino 02.642241, tel. 02.64224600.
Ricordiamo inoltre che in Zona Nove, ci sono anche altre organizzazioni degne di rilievo: la Coop Lombardia che offre
un servizio gratuito di spesa a domicilio per anziani soli o
non autosufficienti e adulti disabili. Questo servizio è svolto
dalla cooperativa “Filo di Arianna” del consorzio “Farsi
Prossimo” di Caritas Ambrosiana. Per informazioni telefonare ai n. 02.6426554 (dalle 9.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì). Ricordiamo anche l’Unione Samaritana di via
Terruggia, 3 che prepara i volontari con un corso base e con
corsi di dialogo alla relazione d’aiuto. Tel. 02.64442249.
“Vieni in festa con noi
alla Bicocca!”
ll’insegna dell’amicizia e del piacere arriva la Festa delA
la Comunità della Parrocchia di San Giovanni Battista
alla Bicocca, dal 29 maggio al 1 giugno con il motto:
“Mettiti in gioco con noi”. Tra le novità di quest’anno, il cineforum (29/5 ore 21) e i tornei di pallacanestro e pallavolo
(31/5 ore 16). Altri appuntamenti: grigliata (31/5 ore 19.30 e
1/6 ore 19), pranzo comunitario (1/6 ore 13), bancarella
“Rassegna Bibliografica” (1/6 dalle ore 9 alle 12), tornei di
carte e di tombola (1/6 ore 15), “Bicocca di corsa” (1/6 ore
17), serata danzante (1/6 ore 21)
Aperte le pre-iscrizioni ai corsi di musica alla Casa di Alex
Comitato Soci Milano-Ornato di Coop Lombardia orgaresso l’Associazione “La Casa di Alex” sita in via
Igeràlnizza
la tradizionale gita annuale, che quest’anno si svol- PMoncalieri 5, sono aperte le pre-iscrizioni ai corsi
in Valtellina domenica 25 maggio. Si andrà a Grosio e si musicali che inizieranno alla fine di settembre:
visiteranno il parco delle incisioni rupestri (Rupe Magna) e i
due castelli. Il costo è 30 € e comprende il viaggio in pullman
granturismo, l’ingresso a una cantina, il pranzo, la visita guidata alla Rupe Magna, al museo, ai castelli e l’assicurazione.
Per informazioni e prenotazioni: uffici Soci del supermercato
di via Ornato e dell’ipermercato del Centro Sarca.
Edificatrice di Niguarda, Società Edificatrice di Dergano,
Cooperativa Edificatrice Unione Operaia, Consorzio
Cooperativo Ca’ Granda e Consiglio di Zona 9 propone
delle prove aperte di “Sogno di una notte di mezza estate” di Skakespeare, nel testo riadattato da Renato Sarti
che ne cura anche la regia. L’iniziativa “Teatro nei cortili”
è tappa di un percorso intrapreso da Sarti teso a riunire
una compagnia di 18 giovani attori, per un terzo stranieri, attorno a un progetto comune, quale il “Sogno”, che vede peraltro l’apporto di scenografi e costumisti dell’Accademia di Brera e di assistenti della Civica Scuola d’Arte
Paolo Grassi oltre che il contributo della Provincia di
Milano - Settore Cultura - e del Comune di Milano Settore Tempo Libero. Il Teatro della Cooperativa esce
quindi dalla sala di via Hermada con la popolare commedia per divertire la gente dei caseggiati di Zona 9, per
farsi teatro nei loro cortili, luoghi della quotidianità, con
la volontà di consolidarsi come realtà culturale della
città e della periferia nord in particolare.
Calendario: Venerdì 6 giugno, Affori, cortile di via Zanoli
15 - Domenica 8 giugno, Niguarda, cortile di via Cecchi 1 Martedì 10 giugno, Dergano, cortile di via Conte Verde 7 Mercoledì 11 giugno, Niguarda, cortile di via Hermada 8.
Chitarra acustica (aperto a tutti, bambini, adulti e anche principianti in età adulta), Chitarra elettrica (per
principianti e anche avanzati, corso aperto a tutti anche adulti), Basso elettrico (per principianti e anche
avanzati, corso aperto a tutti anche adulti), Pianoforte
(aperto a tutti, dai bambini di 7 anni, giovani ed adul-
ti), Corsi di Propedeutica Musicale (per bambini dai 5
ai 7 anni).
Informazioni e iscrizioni: tutti i mercoledì e i venerdì
presso l’Associazione La Casa di Alex, dalle ore 16 alle
ore 18. Per informazioni contattare il maestro Alex
Schiavi ai numeri: cell. 339-41.58.942 o 338-87.60.289
dalle ore 9 alle ore 21 di tutti i giorni. Sito della scuola: www.scuoladimusicamilano.eu - Sito personale del
maestro Alex Schiavi: www.alexschiavi.com.
In zona 9 un importante studio scientifico
sulla prevenzione e il mantenimento dell’efficienza visiva
Uno screening di base a fini preventivi, condotto mediante l’uso di moderne tecnologie su quaranta persone potenzialmente predisposte
a sviluppare un problema visivo. Questo l’interessante progetto curato da Luca Giorgetti ed Elisa Della Torre, nato in seno all’Università degli
Studi di Milano Bicocca e realizzato in collaborazione con l’Istituto Don Gnocchi Onlus di Milano, grazie alla disponibilità di un’azienda
del settore e, fattore da non trascurare, alla professionalità dell’ottico optometrista.
Laura Brevi
uca Giorgetti, laureato in Ottica e Optometria, doL
cente a.c. di Tecniche Fisiche per l’Optometria I
all’Università degli Studi Milano Bicocca, e Elisa Della
Torre, laureata in Ottica e Optometria, hanno proposto
l’iniziativa di studio e prevenzione al Centro Don
Gnocchi. Il responsabile sanitario della struttura, dottor Mauro Mauri, ha dato tutta la sua disponibilità: all’interno del Girola è stato perciò creato uno spazio dedicato, dove è stato effettuato lo screening visivo sui
pazienti ospiti del Centro e selezionati appositamente
dopo un’attenta valutazione.
Obiettivo principale del progetto, nato in seno
all’Università degli Studi di Milano Bicocca e come iniziativa del Corso di Laurea in Ottica e Optometria, è
quello di rendere disponibile un servizio di prevenzione visiva a soggetti potenzialmente a rischio di invalidità visiva, sviluppando un protocollo di lavoro che potrebbe essere standardizzato e quindi diffuso sul territorio regionale o nazionale.
Al progetto hanno partecipato 40 persone affette da
ipertensione sistemica e diabete e sulle quali si è voluto verificare la prevalenza di malattie della retina.
Ipertensione e diabete, infatti, sono tra i maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di maculopatie e retinopatie. Con la collaborazione del professor Stefano
Miglior, Direttore della Clinica Oculistica del
Policlinico di Monza e docente del corso di Patologia
oculare del Corso di Laurea in Ottica e Optometria
dell’Università Milano Bicocca, l’indagine è stata condotta nell’arco di sei settimane tra settembre e ottobre
2007 su soggetti di età superiore ai 60 anni.
Esame fondamentale è stato la retinografia, eseguita con
il retinografo Canon CR-DGi Non Mydriatic Retinal
Camera, gentilmente concesso in comodato d’uso
all’Università di Milano Bicocca da Frastema
Ophthalmics. Un esame poco costoso, non invasivo (non
occorre iniettare liquidi di contrasto o trattare gli occhi
con colliri) che fornisce un utilissimo quadro sullo stato di
Luca Giorgetti Nato a Milano il 12 maggio
1967. Dal 1991 svolge l’attività di Ottico
Optometrista nel Comune di Milano; nel dicembre 2004 consegue la Laurea in “Ottica e
Optometria” presso l’Università Statale degli
Studi di Milano Bicocca; dal 2004 è relatore
ai corsi ECM per l’Albo degli Optometristi;
nel dicembre 2006 ottiene il Diploma di
Master di I° Livello in “Riabilitazione visiva”
presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze; e dal 2006 è professore a.c. del Corso di
Tecniche fisiche per l’Optometria I all’Università Bicocca di
Milano.
Elisa Della Torre Nata a Como il 20 settembre 1980. In luglio 2006 consegue la Laurea in “Ottica e Optometria” presso
l’Università Statale degli Studi di Milano Bicocca; dal 2006 è
collaboratrice presso due centri ottici optometrici di Milano.
salute dell’occhio e che offre indizi preziosi anche sullo stato
di salute dell’individuo in generale.
Il retinografo permette una veloce e precisa acquisizione dell’immagine del fondo dell’occhio senza dover instillare farmaci e senza entrare in contatto diretto con l’occhio e consente
rapidamente e in maniera non invasiva di avere un’immagine immediata della retina su computer.
Grazie all’acquisizione dell’immagine retinica è possibile infatti osservare una parte del sistema vascolare dell’occhio e
individuare, ad esempio, alterazioni del calibro vascolare di
natura ipertensiva che necessitano di un più adeguato monitoraggio da parte del medico internista.
L’uso di un protocollo standard consente, inoltre, di creare un
archivio dati su carta stampata o in formato digitale che possono corredare la cartella clinica personale dell’esaminato per
poi essere confrontati nel tempo allo scopo di evidenziarne
eventuali variazioni.
Le immagini digitali rilevate dall’ottico optometrista possono
essere inviate al medico competente e/o ad altri ottici optome-
tristi, in qualsiasi parte del mondo e in tempo reale, per
confrontarsi o avere altri pareri senza che il soggetto sia
costretto a muoversi dal luogo dell’esame, cosa difficile
specialmente con soggetti anziani o diversamente abili.
Metodologia, questa, vantaggiosa soprattutto in quei
Paesi dove non sempre è così facile trovare il medico competente presso una struttura sanitaria o una struttura di
accoglienza, o dove gli spostamenti sono resi difficoltosi da
situazioni contingenti.
Questo protocollo di lavoro, che richiede la collaborazione
tra ottici optometristi e medici, in futuro potrebbe essere
utilizzato per un controllo e una prevenzione diffusi e capillari sulla popolazione. In particolare lo studio ha messo
in evidenza come può essere prezioso l’apporto dell’ottico
optometrista, che può efficacemente coadiuvare l’oftalmologo e il cardiologo nel controllo di patologie riconducibili a
problemi di ipertensione e di diabete.
Importantissimo l’aspetto della prevenzione: individuare per tempo le alterazioni, e inviare il soggetto dal
medico quando ancora le problematiche e le patologie
sono allo stato iniziale, significa, nella maggior parte
dei casi, evitare danni gravi ed invalidanti alla salute e
alla vista delle persone.
È molto importante salvaguardare la vista nell’anziano e
tutto ciò che porta a questo risultato ricopre un alto valore sociale. L’anziano che ha una vista efficiente ha una
qualità di vita migliore, può continuare a leggere e ad
usufruire del mezzo televisivo, sentendosi ancora perfettamente inserito nel contesto socio-economico nel quale
vive. L’isolamento dovuto a gravi disturbi visivi può sfociare in gravi forme di depressione. Ma in futuro c’è l’intenzione di includere nel progetto anche soggetti più giovani cui effettuare lo screening: la prevenzione è fondamentale a qualsiasi età. Con queste tecniche non si vuole
arrivare a sostituire l’oftalmologo o il medico competente
con l’ottico optometrista, ma avviare una collaborazione
per la migliore tutela della salute della persona.
COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA
ONA NOVE 15
IL NOSTRO 25 APRILE
a cura di Angelo Longhi
Le università antifasciste del giovane Oggioni
Elio Oggioni nella sua casa di via Koerner. Siamo
Icatancontriamo
andati a trovarlo perché abbiamo saputo che una foto pubblinel numero di aprile di “Zona Nove” gli ha riportato alla memoria fatti ormai lontani, per lui che a giugno compie 82 anni,
fatti che nonostante l’età ha ancora ben vivi nella memoria e di
cui è orgoglioso. La foto è quella che riprende la barricata che gli
insorti del 24 aprile 1945 eressero a difesa di Niguarda in via
Graziano Imperatore. Elio Oggioni quel giorno era là, lui che abitava e operava all’Isola, richiamato dalle voci di azioni insurrezionali che arrivavano da Niguarda.
Oggi il dott. Oggioni è vice presidente provinciale dell’Anpi,
l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Allora fu uno di quei
giovani che combatterono per riguadagnare all’Italia libertà e
giustizia avendo il coraggio di opporsi agli invasori tedeschi e ai
loro servitori, i fascisti italiani. Se scoperti e catturati i giovani come Elio rischiavano l’incarcerazione, la tortura, la fucilazione, e
nella peggiore delle ipotesi la deportazione via treno con destinazione l’inferno dei campi di sterminio in Germania. Ma veniamo
al suo racconto.
“Quello che mi ha emozionato rivedendo quella foto è stato il fatto che in quel momento io avevo concluso la mia maturazione da
“bambino del duce” essendo io nato nel 1926, da balilla convinto
ed entusiasta della bontà del regime e delle sue mire imperiali,
ad antifascista attivo nella Resistenza che girava con documenti
falsi e viveva in clandestinità. Io a un certo punto ho capito che le
cose non stavano come me le raccontavano. Come è potuta avvenire questa trasformazione? Credo con il senno di poi che furono
importanti per questa maturazione tre persone, un maestro
anarchico, una insegnante e un parroco”.
“Alla scuola elementare avevo un maestro, il mastro Caimi, che
insegnava di pomeriggio e che portava una cravatta nera a fiocco. Era un anarchico che, ho saputo anni dopo, essere stato punito per le sue idee. Tra l’altro gli avevano vietato l’insegnamento
al mattino, le ore formative per i bambini.Aveva avuto la ‘concessione’ di insegnare nelle ore pomeridiane, meno importanti perché dedicate ai compiti. Erano gli anni in cui il mio maestro del
mattino, quello ‘bravo’ secondo il regime, a volte veniva a scuola
vestito da ‘centurione’ del fascio con in testa il fez. Il maestro
Caimi era un uomo dolcissimo con la capacità di farsi voler bene
da noi ragazzi. Non poteva parlare di politica in classe altrimenti
sarebbe stato denunciato da qualche spia (allora ce ne erano
molte) e gli avrebbero tolto il lavoro. Faceva ‘politica’ raccontandoci le storie di ‘Tippo Tappo’, un personaggio di racconti per ragazzi che come comportamento era il contrario del balilla, era
uno che si preoccupava degli altri, che si prendeva a cuore i problemi dei meno fortunati e che a noi ragazzi piaceva molto”.
“La seconda persona importante per la mia formazione antifascista la incontravo all’oratorio dell’Isola, all’epoca io abitavo in Via
Garigliano dietro P.le Lagosta. L’oratorio dell’Isola non era parrocchia, faceva parte della federazione degli oratori milanesi,
tanto è vero che la chiesa che adesso è parrocchia, allora era la
chiesa dell’oratorio. Il direttore dell’oratorio don Eugenio Bussa
faceva da parroco e dipendeva direttamente dall’Arcivescovo cardinale Schuster. Don Eugenio era una figura amatissima
all’Isola, noi ragazzi lo vivevamo con grandissimo rispetto e an-
che con timore reverenziale perché (allora si usava così ) aveva
un atteggiamento autoritario. Nell’oratorio di politica non si parlava nella maniera più assoluta, lì non ho mai sentito una sola
parola in favore del fascismo. Don Eugenio fece delle cose grandiose. Per esempio organizzava una colonia estiva a Serina a cui
partecipavano una quindicina di bambini che stranamente la
mattina non andavano in chiesa e non facevano la comunione.
Ho saputo dopo che erano bambini ebrei; all’epoca, pur notando
la stranezza della cosa, noi bambini ospiti della colonia non facevamo domande anche perché sapevamo che don Eugenio avrebbe potuto ‘arrabbiarsi’. Anche per queste azioni nel dopoguerra
in Israele don Eugenio Bussa è stato dichiarato ‘giusto tra le nazioni’, un’altissima onorificenza che gli Ebrei attribuiscono a chi
‘salvando una vita, anche una sola, salva il mondo intero’. E c’è
un Parco a suo nome con migliaia di alberi. Eppure ricordo
che noi sapevamo che quando salivano verso la colonia i pacchi di farina per l’approvvigionamento, di questi almeno un
buon 40% prendeva la via dei monti per sfamare i partigiani.
E questo don Eugenio non l’ha mai detto a nessuno di noi ragazzi, neanche a uno come me che facevo parte di una cerchia
a lui molto vicina. È l’unico sacerdote a Milano che quando è
morto ha potuto essere tumulato nella sua chiesa grazie ad
una autorizzazione particolare”.
“Ma andiamo avanti. Io ho fatto l’istituto tecnico che era la scuola media di oggi, che ti permetteva di iscriverti poi al liceo. Dopo
l’istituto tecnico inferiore mi sono iscritto al Molinari per diventare perito chimico. E qui ho incontrato la terza persona importante per la mia formazione: la professoressa di lettere, Annalisa
Bossi, che si interessava a me, a un mio compagno di banco, il cui
padre faceva parte del comitato clandestino del Pci, ma questo
l’ho saputo anni dopo, e a un altro mio compagno di classe che si
chiamava Biraghi. La Bossi aveva capito leggendo i nostri temi
che noi tre avevamo delle idee aperte per cui si fidò a darci da
leggere dei libri con cui approfondire alcune scelte. In più solo a
me aveva prospettato un incontro con qualcuno che mi avrebbe
fatto delle proposte più operative. In questo modo incontrai un
uomo circa quarantenne che mi parlò del Fronte della Gioventù
ONA FRANCA
a cura di Sandra Saita
Nora Rovelli, una poderosa donna semplice
R
ovelli Nora (conosciuta come Norina)
è una donna che mentre ti racconta
del passato ti sbalordisce perché per ogni
fatto ha impresso nella memoria il giorno, il mese e l’anno. Ci tiene a precisare
che è niguardese da generazioni e che lei
è nata in via Hermada il 22 settembre
1926. La signora Norina è una donna ordinata, precisa e capace, non a caso le faccio i complimenti per il grazioso golfino di
lana tutto lavorato che indossa. Mi mostra i suoi lavori, che definisco dei capolavori, altri golfini con diverse tonalità di colori e di lavorazione, dei grembiulini per la cucina, camicette ricamate, e camicie da notte anche loro impreziosite da delicati ricami. Le faccio i complimenti perché poche persone possono competere per la bravura e la finezza dei suoi lavori. Lei precisa che, essendo figlia unica, aveva potuto studiare ma
poi la madre le suggerì che una donna doveva anche saper cucire
per il bene della famiglia se si fosse sposata. Così in realtà il cucito divenne il suo vero lavoro.
Norina lavorò anche alla Casa del Redentore (Villa Clerici) per
18 anni nel servizio guardaroba (e insieme abbiamo ricordato il
caro don Giulio Madurini). Lavorare vicino a casa la riempiva di
gioia perché poteva seguire i genitori diventati anziani che vivevano con lei, perché Norina non si è sposata. Fra tanti episodi
della vita c’è il ricordo del vecchio Parroco don Giovanni Macchi.
Nel 1911, fra le tante imprese che parteciparono al bando per la
costruzione del campanile della Parrocchia, don Macchi scelse la
Società dei Muratori di Niguarda dove lavorava anche il nonno
di Norina, Felice Ronchi.
Norina si commuove quando ricorda la cugina Irma Brambilla,
che negli anni del fascismo aveva avuto una parte importante
nella Resistenza a Niguarda, nei gruppi di Difesa della Donna,
organizzando le proteste delle donne nei mercati, nelle fabbriche,
nelle piazze e poi ancora nascondendo i partigiani, armi e documenti. La nostra cara Irma era la sorella di Giovanni Brambilla,
mitico capo partigiano e in seguito senatore del Pci.
E Norina racconta del nonno paterno, Felice Rovelli, nato
a Niguarda nella Curt di Tugnit nel 1846. Durante le 5
giornate di Milano nel fuggi fuggi generale cadde dal carretto con il gerla, dove l’avevano messo. Morì nel 1920 in
via Ornato 7 dove abitava.
Nella prima guerra mondiale, due dei suoi figli furono chiamati
alle armi: Enrico Rovelli, nato il 14 aprile 1888, veniva ferito a
morte sul S. Michele il 13 agosto 1915. Il monumento dei caduti,
ONA NOVE 16
in piazza Gran Paradiso (Niguarda) porta anche il suo nome. Il
padre di Norina, Giovanni Rovelli, nato il 10 settembre 1896, dopo aver combattuto su Carso ed essere stato fatto prigioniero a
Innsbruck, ritornava a casa nel 1919.
Con la memoria di pochi Norina prosegue: “Nel marzo del 1969
arrivava una lettera del Sindaco Aldo Aniasi e il sabato 22 marzo 1969, alle ore 10.30, nella sala della Balla al Castello
Sforzesco, durante la cerimonia, papà riceveva dal Sindaco la
Medaglietta d’oro e la croce al merito per aver combattuto la I
Guerra Mondiale 1915-1918.
Chiedo alla signora Norina i ricordi della II Guerra Mondiale:
“Ricordo i combattimenti, in modo speciale quello terribile del
13 agosto 1943 quando una bomba dirompente cadde sull’ospedale di Niguarda padiglione maternità. Anche a Niguarda caddero parecchi spezzoni incendiari: il cielo era tutto rosso. Il 20
ottobre 1944 ci fu il bombardamento sulla scuola di Gorla dove
morirono 200 scolari e le loro insegnanti. A questo proposito
vorrei ricordare un lavoratore della Pirelli morto in quel giorno
sotto i bombardamenti. Era cresciuto in questa casa. Si chiamava Mario Recalcati, lasciava la moglie Bruna Parini (la ex
merciaia di via Ornato 13) e la piccola Carla che avrebbe compiuto un anno dopo due giorni”.
Norina racconta ancora altri avvenimenti-fatti di una famiglia niguardese (la sua famiglia) “mi sembrava doveroso”,
dice, “ricordare i miei familiari, non
solo per l’affetto ma per quello che
hanno fatto e dato in momenti diversi della loro vita”.
Ringrazio la signora Norina di aver
parlato con me e di avermi fatto dono di un grembiulino che indosso
tutt’ora. Oggi più che mai dobbiamo
sempre parlare e non dobbiamo mai
dimenticare il significato di una
Italia Unita, tutto ciò che è stato ci
appartiene e non potrà mai essere
tolto o dimenticato. Perché dimenticare vuol dire non aver imparato
niente. E il sacrificio dei nostri padri
non deve mai essere rinnegato.
Perché è a tutti loro che dobbiamo
una Italia libera.
Norina (in alto)
e Giovanni Rovelli (a destra).
clandestino, l’organizzazione a cui poi aderii. La nostra attività era quella di diffondere senza farci vedere la stampa
clandestina. Un modo per farlo era quello di distrarre con le
chiacchiere l’edicolante, mentre un altro si incaricava di inserire i volantini nei giornali posti in vendita. Poi cambiavamo
le segnalazioni nelle strade per confondere le colonne degli
automezzi militari. Oppure ricevevamo le tessere annonarie
false per acquistare generi di prima necessità. Noi le consegnavamo ad un’altra persona di cui non conoscevamo l’dentità per motivi di sicurezza affinchè giungessero a quei soldati che dopo l’8 settembre erano sbandati e stavano cercando
di rientrare alle proprie case. E senza tessere non era possibile acquistare alcunché nei negozi, ci si doveva rivolgere al
mercato nero che aveva prezzi proibitivi”.
“In poche parole ero diventato un attivista antifascista, militavo in una organizzazione clandestina ed ero entusiasta di
alcuni concetti di cui non avevo mai visto l’applicazione pratica, che erano la libertà, la democrazia, le elezioni. Il 7 giugno
del 1944, il primo semestre dei nati nel 1926, ricevo la chiamata alle armi per la Repubblica di Salò. Scrivo un paio di
lettere alla mia famiglia in cui annuncio il mio espatrio, che
un mio amico ferroviere conosciuto all’oratorio, che ogni giorno viaggia sulla tratta Milano – Lugano, mi fà la cortesia di
imbucare a Lugano.
In quel tempo le portinerie erano quasi tutte sul libro paga e in
contatto con l’Ovra, i servizi di informazione del regime. Tutta la
posta veniva controllata, a maggior ragione le lettere che arrivavano dall’estero venivano aperte, lette e richiuse. Fu così che nel
quartiere si diffuse la voce che ero scappato in Svizzera. Invece
ero in via Volturno a casa di mia nonna, dove sono rimasto 3 mesi uscendo raramente e solo di notte. Nel frattempo il Fronte della Gioventù mi assegna sempre più incarichi e io ormai sono un
clandestino a tutti gli effetti, giro con documenti falsi sia italiani
che tedeschi e pensa che alcuni di questi mi ha aiutato a falsificarli don Eugenio”.
“Arriviamo all’aprile. Vengo a sapere da voci all’Isola che a
Niguarda l’insurrezione è vicina. A piedi vengo a Niguarda dove
arrivo verso le 14 e mi imbatto in una sparatoria violentissima
tra gli occupanti di un automezzo tedesco e i rivoltosi riparati
dietro una barricata, posta di traverso sulla strada che blocca il
traffico in entrata verso Niguarda. Mi ricordo di un tedesco che
esce dalla macchina, rivoltella alla mano in piedi sul predellino e
viene fulminato da un colpo preciso e cade riverso all’indietro con
i piedi agganciati al predellino. Proprio lì, in quel posto, era caduta quel giorno Gina Galeotti Bianchi la staffetta partigiana
dei Gruppi di difesa della donna, falciata da una raffica di mitra
tedesco. Ritorno all’Isola e all’oratorio mi dicono che l’ora dell’insurrezione sta arrivando anche per tutta Milano e non solo per
Niguarda. Mi invitano a presentarmi in Porta Vittoria, dove era
il punto di concentramento delle Brigate del Popolo, la formazione partigiana vicina ai cattolici e a quella che sarà la Dc. Mi presento già armato e mi danno uno sten. Il giorno dopo, il 25 aprile
1945, partecipai all’insurrezione milanese. Mi hanno dato un attestato per quella partecipazione attiva alla Resistenza. è il ‘pezzo di carta’ che conservo più gelosamente”.
Il corteo del 24 aprile
Niguarda celebra la festa
della Liberazione
Renato Vercesi
a manifestazione della sera del 24 aprile è un apL
puntamento molto sentito dalla gente del nostro
quartiere. Niguarda infatti vanta l’orgoglio di essersi liberata già dal 24 aprile, anticipando di un giorno la
Liberazione di Milano dai fascisti e dai nazisti.
Il corteo, quest’anno particolarmente numeroso, ha attraversato le vie del quartiere, accompagnato dalla
Banda di Abbiategrasso che ha intonato i tradizionali
canti della Resistenza.
Dopo la collocazione delle corone all’epigrafe di via De
Calboli, dove sono incisi i nomi degli antifascisti niguardesi caduti durante la Resistenza, e al monumento ai
caduti di tutte le guerre di piazza Gran Paradiso, il corteo si è diretto al Circolo Familiare dove Onorio Rosati,
segretario generale della Camera del Lavoro di Milano
ha tenuto un breve discorso, con il quale ha invitato i
presenti a non dimenticare il sacrificio di quanti hanno
dato la vita per consentirci di vivere in un paese libero e
democratico e ha sollecitato l’impegno di tutti i cittadini
democratici in difesa della Costituzione repubblicana,
una Costituzione che a sessant’anni dalla sua promulgazione rimane del tutto attuale e vitale, tra le più
avanzate tra quelle esistenti, non a caso difesa dalla
stragrande maggioranza dei cittadini italiani nel referendum del giugno 2006, quando si cercò di snaturarne
la sostanza e i valori.
Chi ha lottato per liberare l’Italia dal fascismo anche a
rischio della vita (e altissimo fu il tributo di sangue dei
combattenti e della popolazione civile) l’ha fatto per costruire un’Italia prospera e democratica, tocca a noi difendere le loro conquiste. Qualcuno ora parla di riscrivere i libri di storia, ma il giudizio sul fascismo e più in generale sulle dittature non può certo essere modificato:
durante il fascismo furono proibiti i partiti (ad esclusione di quello fascista, ovviamente) e i sindacati, fu abolito
il diritto di sciopero, furono perseguitati e incarcerati o
costretti all’esilio gli oppositori al regime, fu lanciata
una guerra coloniale, infine si trascinò l’Italia in guerra
a fianco dei nazisti, imitandoli anche nella tragica applicazione delle leggi razziali. Lutti, rovine, morte: questo
fu il fascismo, ma fu anche plagio delle giovani generazioni che furono indotti a sognare un Italia grande ed
imperiale e si risvegliarono sotto le macerie dei bombardamenti. Questo fu il fascismo, quindi teniamoci stretta
e difendiamo la nostra democrazia.
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
SCUOLIN
ONA
a cura di Antonella Loconsolo
Per i valori e la memoria
un ponte fra le generazioni
I “Cesarioni” al Teatro di via Pavoni
a in scena il 31 maggio alle ore 21 la commedia
V
“Tv1, Tv2, Tv... trash!” di Paolo Quattrocchi, farsa
televisiva recitata dalla compagnia composta dai geni-
Donata Martegani
tori degli alunni delle quinte classi della scuola elementare di via Cesari. L’entrata è a offerta libera e
l’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza.
Le mamme e i papà delle quinte classi della scuola
elementare di via Cesari, per salutare il ciclo di studi
che si conclude con il passaggio alle medie, anche quest’anno, come è tradizione, hanno formato una compagnia teatrale e metteranno in scena questa esilarante
commedia presso il teatro di via Pavoni.
Il regista, Marco Schiavoni, anche lui papà di un alunno, ha saputo sapientemente estrarre, da ogni genitore, il meglio della vena creativa latente in ognuno di
noi e i risultati sono davvero eclatanti. Merito anche
di un testo brillante in cui Quattrocchi sferza, con tocco lieve ma efficace, tutti i principali stereotipi del
mondo televisivo: le interminabili telenovelas, i chilometrici sceneggiati, i quiz demenziali e le mirabolanti
magie di improbabili stregoni catodici; il tutto condito
da squinternati messaggi pubblicitari che sono cosÏ
sconcertanti da sembrare veri.
E, viste le premesse, come poteva chiamarsi una compagnia di attori, impegnata in quest’opera, se non i
“Cesarioni”? La tentazione di fare il verso alla fortunata serie televisiva, per chi viene dalla scuola di via
Cesari, è stata inevitabile.
Lo spettacolo, non c’è bisogno di dirlo, è adatto a un
pubblico familiare, ma non si pensi neanche lontanamente di trovarsi di fronte alla solita recita un po’
barbosa di fine anno. Qui si fa sul serio... nel senso
che si muore dal ridere.
Q
uando sono entrata nella Sala Ghiglione, il pomeriggio
della presentazione del libro-catalogo “I bimbi del duce”, e mi sono guardata intorno, una cosa mi ha colpito.
C’erano almeno tre generazioni ad ascoltare Renato
Vercesi, che stava illustrando la genesi ed il significato dell’iniziativa: c’erano ex-bambini del duce (volenti o nolenti,
la data di nascita è un fatto!), c’erano i loro “figli”, quelli che
come me sono nati con la Repubblica Italiana, c’erano un
po’ di loro “nipoti”. E tutti avevamo ben chiaro nella mente
e nel cuore di che cosa si stesse parlando.
Non mi è sembrato, invece, che ci fossero molti “pronipoti”.
Eppure, il lasso di tempo che separa i ragazzi di quinta elementare, o delle medie, o dei primi anni delle superiori dai
documenti raccolti nel libro si riduce, alla fine, a 86 anni: e
le pagine di quel libro sono frutto della ricerca di materiale
riposto in soffitte, cantine, armadi, scatoloni da tante famiglie del quartiere. Famiglie alle quali questi ragazzi appartengono, o sono loro imparentati o conoscono come vicini di
casa. Ricordo che parecchi anni fa, quando si stava preparando l’iniziativa allora sotto forma di mostra, io ho coinvolto subito mia madre (che adesso ha 95 anni) e con lei e
con i miei figli abbiamo scartabellato pigne di carte, di fotografie… Quante storie sono saltate fuori! Quanti racconti!
Quante domande! E con quanta curiosità i miei figli si sono
avvicinati materialmente a scampoli “vivi” di quella storia
imparata (forse) sui libri di scuola, ma in quella occasione
diventata “vera”, emozionante, perché costituiva il quadro
di riferimento in cui si era sviluppata una parte della vita
della loro famiglia.
Questa esperienza l’ho poi riportata nella mia classe, raccontando che cosa si stava preparando, invitando i miei
alunni a parlarne in famiglia, raccogliendo, confrontando
ed analizzando i loro e i miei contributi, cercando di guidarli alla consapevolezza che la Storia con la S maiuscola,
quella “noiosa”, quella che si “impara sui libri”, la storia, in
realtà, siamo noi (e ci siamo ascoltati anche la canzone!).
Bene ha detto Luigi Allori quando ha definito questa iniziativa un apporto importante al consolidamento della memoria sociale.
Quando ha sottolineato la necessità di allacciare tra loro le
generazioni attraverso il passaggio della memoria; quando
ha posto l’accento sull’urgenza di aiutare i giovani ed i loro
educatori a conoscere, a sapere attraverso il coinvolgimento personale e familiare.
E allora, perché così pochi “pronipoti” presenti quel pomeriggio di sabato?
Non mi accontento della spiegazione che alcuni sarebbero
tentati di dare: “E basta con il Fascismo, la Resistenza, gli
Orrori della Guerra! Sono cose del secolo scorso, guardiamo
avanti, guardiamo al Futuro!”
Quale futuro, in tutti i campi, se non hai consapevolezza
del passato?
Da insegnante in pensione, che ha sempre cercato di sfruttare al massimo (coinvolgendo anche genitori e colleghi)
ogni occasione che il territorio offriva alle scuole per spalancare percorsi di conoscenza; da insegnante in pensione,
che legge ed ascolta pareri e voci preoccupate, dolenti, scoraggiate sulle difficoltà sempre crescenti nel costruire il
rapporto educativo, sia in famiglia che a scuola; da insegnante in pensione, sicuramente non più affaticata e aggredibile dallo sconforto e dal senso di impotenza come
quando ero in servizio (e tutta la mia solidarietà va a quanti sono ora in servizio); da insegnante in pensione, mi viene
da dire: “Forza! Siamo noi gli adulti: i nostri ragazzi saranno gli adulti di domani, e saranno gli adulti che sapremo
meritarci.”
Ho sempre pensato che le materie scolastiche, così come alcuni momenti nella vita di una famiglia, fossero strumenti
per dare chiavi di lettura dell’uomo e della realtà. Certo,
adesso c’è la realtà virtuale! E i ragazzi ne sono affascinati
perché dà loro la sicurezza di potersi muovere dentro una
realtà che non ha limiti. Dentro la vita vera ti puoi muovere, ma i limiti ci sono. E non sempre dipendono da te. E per
capire questo devi crescere. Devi essere aiutato a crescere.
Noi adulti, però, non possiamo aiutare a crescere i ragazzi
se li riconosciamo solo come superficiali, indifferenti, insensibili all’ascolto, irrispettosi delle regole, “estranei” che quasi ci fanno paura, e non sappiamo cogliere in loro la disponibilità, l’apertura, la capacità di sentire, di indignarsi anche: la loro “appartenenza” al nostro mondo.
Raffaele Mantegazza, docente di Scienze della
Formazione alla Bicocca, mi ha fulminato con una sua affermazione, rilasciata durante un’intervista: “Senza valori non sono i giovani: i ‘giovani senza valori’ sono figli o nipoti di adulti senza valori”. E io mi sentirei di aggiungere
che sono anche alunni di docenti che hanno perso per via
i valori veri della loro azione formativa, anche per sfinimento, e solitudine, perché so di persona che è un rischio
che si corre, nel nostro lavoro.
Non si può crescere da soli e non si può aiutare, da soli, a
crescere. Il processo di crescita, sia per chi lo sta effettuando, sia per chi lo accompagna nel percorso, è fatto di relazioni, in cui si mettono in gioco sentimenti ed emozioni.
Io credo che debba essere posta in atto sul territorio, perché
sia il più possibile “prossima”, accessibile, rassicurante,
non calata dall’alto, ogni iniziativa volta a mettere in relazione tutti i soggetti coinvolti nel progetto di educazione e
formazione dei ragazzi.
Le risorse, cioè agenzie che possano mettere a disposizione
spazi di incontro e di scambio di esperienze, competenze,
proposte, non mancano: penso alle diverse associazioni, alle
cooperative, all’Università, alle scuole presenti nel nostro
quartiere. Che cosa possiamo fare per i nostri giovani, perché non si inceppi il passaggio di tanti vissuti, ricchezze, conoscenze ed esperienze che costituisce lo strato profondo
del nostro essere sociale? Interroghiamoci.
Russell/1: gli studenti incontrano la storia della Resistenza
l liceo “Bertrand Russell” ha sempre amato confrontarsi con
Ibiomedico
sfide culturali innovative. Da cinque anni ha attuato un corso
in collaborazione con l’ospedale Niguarda, per avvicinare gli studenti alle attività di ricerca. Da alcuni anni porta
avanti un progetto di sensibilizzazione alla storia (“Il Russell incontra la storia”), nel cui ambito sono già state realizzate mostre
e spettacoli. E ora, in occasione della celebrazione del 25 Aprile,
in collaborazione con l’Anpi di Niguarda, con il patrocino del
Comune e del CdZ 9, incontra nuovamente la storia con una mostra fotografica-multimediale dal titolo “Da Montefiorino a
Milano Niguarda: un percorso di libertà”.
La mostra è stato il frutto della rielaborazione, meditata e
partecipata, delle esperienze vissute durante l’attuale anno
scolastico dagli studenti delle classi IV e V liceo, nei luoghi
simbolo della Resistenza: Montefiorino, prima repubblica
partigiana, Niguarda, quartiere da cui partì l’insurrezione
generale del 24 aprile 1945 che liberò l’Italia dal nazi-fascismo e portò alla fine della guerra. L’inaugurazione si è aperta con la proiezione di un video composto dagli studenti, che
racconta la storia dei partigiani di Montefiorino. Il Signor
Ottolenghi (uno dei superstiti del nazi-fascismo) ha dato voce ai ricordi, rivivendo il suo passato in quei luoghi, narrando non solo le sue esperienze, ma fatti e avvenimenti di persone, per lo più giovani, che per i propri ideali, “la liberta!”,
hanno perso la vita. Ragazzi atrocemente torturati senza
pietà, fino all’ultimo sangue e poi uccisi, per una libertà che
sarebbe appartenuta ad un’altra generazione: la nostra!
Erano presenti anche il presidente dell’Anpi niguardese
Dante Reggi, il presidente della Edificatrice di Niguarda
Giovanni Poletti e diversi consiglieri di zona.
Russell/2: invito agli studenti per la partecipazione ai “Giovanissimi”
l 22 maggio alle ore 18, presso il museo della PermaIgiovanissimi”,
nente in via Turati 34, si svolgerà la manifestazione “I
a cura di Guido Oldani, cui interverranno
docenti, poeti e critici letterari. Gli studenti del liceo
Russell sono invitati a partecipare. Infatti alcuni di loro,
che sono intervenuti il 22 dicembre scorso al convegno
“Studium et ludus. Dall’informe alla parola: l’evento della
poesia”, leggeranno i loro testi assieme agli allievi del liceo
classico Carducci, del civico liceo linguistico Manzoni e
dell’istituto tecnico Pasolini.
Pianell: una mostra sul passato per inaugurare la nuova scuola
el settembre del 2008 la scuola elementare Carlo
N
Poerio di via Pianell 40 sarà operativa. In questi 3 anni di ristrutturazione, sono stati sotto gli occhi di tutti i lavori di risanamento ambientale interno ed esterno, la sostituzione dei serramenti in legno, il riordino del cortile, il
ripristino della recinzione esterna e l'adeguamento alle
normative vigenti in materia di sicurezza. Un plauso all’opera di restauro, perché la facciata è proprio bella e chissà
come sarà l’interno, visto che oramai si sa che il recupero
artistico dell’istituto ha dato ottimi risultati in termini
estetici.
In occasione dell’inaugurazione, il dirigente scolastico e le
insegnanti hanno pensato di allestire una mostra all’interno dell’istituto che possa ricostruire il passato di questa
scuola attraverso un percorso ad immagini.
Le ricerche effettuate sulla storia della scuola purtroppo
non hanno dato grandi esiti poiché l’intera memoria storica dell’istituto è stata distrutta dai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale.
L’unico dato certo è che la scuola è stata costruita nel
1927. Il dirigente scolastico e il corpo docenti hanno così
pensato di chiedere ausilio alla gente della zona diffondendo quei volantini che da qualche tempo si trovano nei ne-
gozi di zona e attraverso i quali si chiede raccolta di materiale come pagelle, quaderni, libri e foto alla gente che nei
passati anni ha frequentato la C. Poerio.
La scuola ha già raccolto diverso materiale, in particolare
pagelle. Parecchie risalgono agli anni ’70, ma le più datate
arrivano anche agli anni ’40, oltre 60 anni fa. La scuola è
soddisfatta dei risultati fin qui ottenuti, che manifestano
un grande senso civico, ma si aspetta ancora molto altro
materiale. Addirittura nel corso della mostra vorrebbero
intervistare le persone più anziane che possano in prima
persona raccontare e ricordare la scuola di allora.
Naturalmente la mostra sarà aperta al pubblico, ma per
quanto si auspichi di inaugurarla insieme alla riapertura
dei battenti il prossimo settembre, il lavoro è davvero oneroso e la scuola, insieme alle autorità pubbliche che dovranno gestire la mostra, conta davvero sull’aiuto di tutti i
cittadini di zona 9 che abbiano voglia e piacere di cercare
nelle proprie soffitte i libri, le pagelle, le foto della loro infanzia o di quella dei proprio genitori o nonni, oppure che
abbiano piacere di raccontare durante la mostra ciò che ricordano di quegli anni.
Citiamo i numeri della scuola per ogni chiarimento o informazione: 02.6434473. (Monica Landro)
I giovani e l’arte: concerti didattici per le scuole
al 7 all’11 aprile, presso il teatro S. Giovanni Battista di
D
via La Farina, si sono tenuti i concerti didattiti della
pianista Candida Felici, rivolti agli studenti delle elementari
e delle medie. I concerti sono stati molto graditi, sia dai ragazzi che dagli insegnanti. L’obiettivo è quindi di riproporli,
con un nuovo programma, anche per il prossimo anno scolastico. Un’iniziativa lodevole, organizzata dall’Associazione
Generazioni nell’Arte con il contributo del Credito Artigiano
di via Ornato, che ha sponsorizzato i concerti. Se si pensa allo stato di grave crisi della cultura musicale in Italia, si comprende l’importanza di questo genere di attività, volte ad avvicinare le giovani generazioni all’arte.
Per chi avesse perso questi concerti, niente paura: c’è un'altra
possibilità. Il 16 maggio alle 21, sempre al teatro S. Giovanni
Battista di via La Farina, la pianista Candida Felici si esibirà
assieme a tre giovani promesse della zona 9, due allieve della
scuola media Cassinis e una piccola musicista della Cesari.
Anche quest’anno, infine, l’Associazione Generazioni
nell’Arte ripropone il concorso di poesia, arricchito in questa
edizione anche dalla sezione prosa. Le classi iscritte sono già
numerosissime e, come l’anno scorso, il nostro giornale ha
avuto l’onore di essere invitato e sarà lieto di pubblicare le
poesie e i brani scelti dalla giuria tra i veri e propri capolavori che i giovanissimi concorrenti inviano.
COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA
ONA NOVE 17
UNIVERSITÀ DELLA BICOCCA
Al via un nuovo incubatore per la ricerca
Lorenzo Gomiero
ei dintorni della nostra zona sorgerà,
N
entro il 2010, un nuovo incubatore di
imprese innovative sarà realizzato e gestito da Milano Metropoli Agenzia di
Sviluppo e sorgerà a Sesto San Giovanni,
nella ex portineria dello stabilimento
Breda. Buona parte degli spazi della nuova struttura sarà destinata all’insediamento degli spin off
dell'Università Bicocca, che genera una media di due nuove iniziative imprenditoriali innovative ogni anno e che
dal 1999 ha già depositato 32 brevetti.
La realizzazione dell’incubatore ha preso il via con la firma
del protocollo di intesa fra i quattro enti partner del progetto,
che sono stati rappresentati da Ezio Casati, Assessore
all’Attività Economiche e l’Innovazione della Provincia di
Milano, Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni,
Marcello Fontanesi, Rettore dell’Università Bicocca, Fabio
Terragni, Amministratore Delegato di Milano Metropoli
Agenzia di Sviluppo. Ha partecipato inoltre alla firma dell'accordo Olivia Postorino, Dirigente Regione Lombardia, istituzione che ha concesso un contributo di un milione di euro per
la realizzazione del nuovo incubatore.
“Con il nuovo incubatore d’imprese – ha dichiarato
l’Assessore provinciale Ezio Casati - l’area metropolitana milanese si arricchisce di una grande opportunità di sviluppo
economico. L’ex-Breda sarà il luogo ideale dove fare nascere,
sostenere e fare crescere nuove aziende ad alto contenuto tecnologico e innovativo. L’idea è quella di creare sinergie, un vero e proprio circuito virtuoso, fra istituzioni pubbliche, mondo
delle imprese e ricerca universitaria. L’obiettivo dell’incubatore è trasformare il Nord-Milano in un territorio-laboratorio
dell’economia e della conoscenza, non senza dimenticare la
sostenibilità ambientale”.
“Recuperare le strutture della Sesto industriale per nuove e
innovative funzioni - ha affermato il Sindaco Giorgio Oldrini è uno dei compiti più impegnativi che l'Amministrazione
Comunale si è assunta. Grazie alla partnership con
Provincia, Milano Metropoli e Università, questo affascinante
percorso ha ora un nuovo e importante fiore all’occhiello, rappresentato dalla ex portineria della Breda”.
Il Rettore dell’Università Bicocca Marcello Fontanesi ha evidenziato che “l’opportunità di utilizzare gli spazi e i servizi
avanzati del nuovo incubatore di imprese innovative di Sesto
San Giovanni, quindi nelle immediate vicinanze del Campus
universitario di Bicocca, darà un importante contributo allo
sviluppo delle iniziative imprenditoriali generate dalle attività di ricerca dell’Ateneo”. In quest’ottica, il Rettore ha illustrato l’importate attività di valorizzazione del patrimonio intellettuale e di promozione del trasferimento tecnologico all’aziende che il Ateneo che presiede già svolge, “attraverso la
creazione di un’apposita direzione che agisce come legame
tra il mondo accademico e quello industriale. In pochi anni
sono stati depositati 32 brevetti (5 in corso di deposito quest'anno) e costituiti 7 spin off nei settori Ict, Biotecnologie e
Ambiente. Le previsioni sono di proseguire e incrementare
queste azioni di valorizzazione dei risultati delle ricerche
svolte generando almeno 2 iniziative imprenditoriali (spin off
dell’Ateneo) ogni anno”, ha specificato Fontanesi.
FIATO ALLE TROMBE
a cura di Sergio Maestri
Trofeo Esuli: edizione speciale “Solo Donne”
Trofeo Esuli è il più faIperlmoso
concorso musicale
giovani musicisti emergenti, cantanti e gruppi. Da
qualche anno le cantanti,
che fanno parte dei gruppi,
chiedono di organizzare un
concorso per “sole donne”,
per essere valorizzate e
ascoltate senza il gruppo che
solitamente le accompagna.
L’organizzazione del Trofeo
Esuli ha capito la necessità e
si è subito messo in moto e
sabato 10 maggio nel Teatro
della “Parrocchia alla Bicocca” in via La Farina 15, si è
tenuto il concorso, presentato da Gina Amatruda coadiuvata dal sottoscritto. Le
concorrenti iscritte erano 9.
Infatti, purtroppo le correnti
d’aria, prima fredde e poi
calde di questi giorni, hanno
fatto influenzare Antonella
Arcieri, che non ha quindi
potuto partecipare.
Si sono esibite con bravura,
con due brani ciascuna,
Antonella Gattuso, Anna
Bodei, Carmen Pappalettera, Erika Rossaro, Tiziana
Moretto, Simona Medolago,
Diana Casiere e un gruppo
di soliste, le “Belle Sincopate”. Antonella Gattuso ha
cantato due brani di sua
composizione e musicati da
Oscar e Luca, che sono i
componenti del gruppo New
Hara. Tiziana Moretto, anche lei compositrice e autrice
dei suoi brani, si è accompagnata con la chitarra. Le altre concorrenti hanno cantato bellissime coover su basi musicali, ma la sorpresa
del concorso sono state le
“Belle Sincopate”, gruppo
composto da Lucia, Daniela, Maria Chiara, Anna e
Marta che da grandi soliste
hanno dato il massimo cantando in gruppo.
Bravissime tutte le concorrenti, dunque, tanto che la
giuria vuole del tempo per la
conta dei voti. Così nell’attesa del verdetto Antonella
Gattuso, che oltre a cantare
scrive poesie e canzoni (proprio in questi giorni si è qualificata fra i primi posti all’importante Premio Letterario Casentino), ha letto alcune sue poesie e persino
una dedicata al concorso.
ONA NOVE 18
La giuria del pubblico, sorteggiata all’inizio del concorso, e la giuria degli esperti
composta dal gruppo degli
“Esuli” (Emilio, Giordano,
Sergio, Felice, Daniele e Fabiano) con Martina, Luciana, Diego, Mirella, Ruggero
e Remo, tutti personaggi che
fanno parte del mondo musicale, alla fine del conteggio
hanno dichiarato vincitrice
del concorso Erika Rossaro,
premiata dalla Presidente
del Consiglio di Zona 9 Beatrice Uguccioni. La seconda
classificata è risultata Anna
Bodei, premiata dal Presidente del Circolo Acli Bicocca nonché Vice Presidente
Provinciale delle Acli, Renzo
Cislaghi. Il terzo premio è
andato a Diana Casiere ed è
stato consegnato dal Consigliere di Zona 9 Alessandro
Amodio.
Alla fine del concorso gli
Esuli ringraziano Antonio e
Franco Arcieri del Ristorante San Glicerio 2 in viale
Fulvio Testi 177, angolo via
Asturie, che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento. E poi anche Massimo Faioni, “hair stylist” di
via Val Maira 15 che ha offerto a tutte le concorrenti
un trattamento gratuito e
anche la Gelateria al… Bicocca di viale Fulvio Testi
219, che ha donato refrigerio
a ogni concorrente. Finita la
serata Gina e Sergio danno
l’appuntamento a tutti nel
2009 per il “Trofeo Esuli”, il
famoso concorso musicale
per giovani emergenti.
• Aspetto notizie musicali
da tutti voi, cari lettori…
scrivetemi. [email protected]
Buona musica a tutti!
Dall’alto nelle foto Erika
Rossaro (prima classificata), Anna Bodei (seconda classificata), Diana
Casiere (terza classificata), Antonella Gattuso, le
Belle Sincopate (da sinistra Maria Chiara, Anna,
Marta, Lucia e Daniela),
Carmen Pappalettera,
Simona Medolago, Tiziana Moretto.
Giocooperiamo
Un progetto educativo
Valeria Malvicini
17 maggio, presso l’Università Milano Bicocca, si svolItalgerà
la festa finale del progetto “Giocooperiamo”. Si tratdi un progetto di educazione cooperativa che viene realizzato nelle scuole elementari e medie della provincia di
Milano dall’anno scolastico 2002/2003.
I mutamenti di tipo sociale, economico, politico e culturale
degli ultimi decenni hanno modificato profondamente la
struttura sociale del paese creando, in alcuni casi, differenziazione e dissociazione all’interno di essa. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da incertezza e mancanza di punti di riferimento, l’idea cooperativa può rappresentare una proposta
credibile e assolutamente attuale per consolidare quei rapporti di fiducia, collaborazione e sicurezza che costituiscono le basi per lo sviluppo della società civile e dell’economia. In un contesto di accentuato individualismo quale è
quello attuale, la diffusione dei valori dell’impresa cooperativa (la gestione democratica, la centralità della persona, la funzione sociale e mutualistica) rappresenta uno
strumento in grado di motivare e orientare le azioni degli
individui. La cooperazione come pratica pedagogica è un
efficace strumento di diffusione della concezione secondo
cui esigenze di benessere individuale e interesse della collettività si possono perseguire contestualmente. Imparare
fin dai primi anni di scuola a collaborare, realizzare una
classe cooperativa, percepire gli altri non solo come amici,
ma anche come compagni interessati alla realizzazione di
una stessa proposta progettuale, significa promuovere la
diffusione di un atteggiamento costruttivo di corresponsabilità e impegno.
Da queste riflessioni è nato il progetto, che anche quest’anno ha visto l’adesione di 28 scuole della provincia di
Milano, con una grande partecipazione della scuola primaria di via Cesari (ben 16 classi). Il progetto mira a coinvolgere i bambini in un percorso di apprendimento, confronto
e crescita attraverso attività pratico-operative. Quest’anno
la conclusione avverrà presso l’Università degli Studi
Milano Bicocca il 17 maggio. La festa finale è un momento
ludico ma anche di incontro e confronto tra gli alunni delle
diverse “cooperative” e inoltre offre una possibilità di socializzare l’esperienza con i genitori. La festa sarà affiancata da un momento di riflessione teorica sulla cooperazione in ambito educativo organizzato dai docenti
dell’Università il giorno 26 maggio alle ore 14.30, rivolto a
studenti ed educatori.
Le acconciature
della scuola Belloni
Giorgio Meliesi
omenica 30 marzo, il Centro di Formazione Professionale
D
Maria Belloni di Milano, gestito dalla Fondazione Luigi
Clerici, che dal 1972 si occupa di Istruzione, Formazione e
Accompagnamento al Lavoro, ha organizzato una “Manifestazione di Acconciature”, per festeggiare il ventesimo anno di
apertura del corso di qualifica per “Acconciatore Femminile e
Maschile”.
Titolo della sfilata: “I migliori anni della nostra storia”; filo conduttore: venti anni di esperienza, di ricordi, di fantasia e di successi. Con il solito entusiasmo l’insegnante di Laboratorio
Acconciature, Angela Galeazzi ha trasmesso ai suoi allievi la voglia, l’emozione e il coraggio di cimentarsi in un’esperienza ben
aldilà delle più rosee aspettative.
Vasta la rosa dei modelli che hanno sfilato nelle varie scenografie: per primi i sempre simpatici bambini che hanno accompagnato, chi con la cresta, chi con i boccoli, chi con splendidi riccioli
una giovane mamma realmente in attesa del suo primo bimbo;
a seguire le acconciature da giorno, nel rispetto delle nuove tendenze moda e con le nuove colorazioni primavera/estate ed infine le acconciature da sera, da discoteca e da cerimonia.
In tutto ciò non va perso di vista l’obiettivo prefissato che è stato
quello di mettere gli allievi, al termine del loro percorso scolastico, comprensivo anche di periodi di stage presso negozi di acconciatura, nelle condizioni di sperimentarsi in una vera realtà lavorativa in cui mettersi in gioco, dove la tecnica, la competenza,
la creatività e la capacità di procedere in team hanno portato alla realizzazione di un’opera degna di grande soddisfazione.
Negli insegnanti la sicurezza di aver trasmesso una grande dose
di coraggio e di entusiasmo per affrontare il mondo del lavoro e
per iniziare la loro vita “da grandi”.
Presenti alla sfilata, oltre alle personalità, rappresentanti le
realtà politiche e amministrative del mondo della Formazione
Professionale, tutti i direttori che si sono susseguiti alla guida
del Centro Maria Belloni per festeggiare insieme i successi raggiunti. In sala anche parecchi ex allievi che, ormai navigati professionisti, proprietari di prestigiosi saloni di acconciature, si sono esibiti mandando in passerella le loro fresche realizzazioni.
Una gradita sorpresa anche la prestigiosa cornice nella quale si
è svolta tutta la giornata; un antico borgo medievale a Cisliano
(MI), al cui pregevole contesto storico si sono ispirate parte delle
scene, dei costumi e delle acconciature .
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
ONA 9
DERBY
a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi
Le maglie e i colori rossoneri
to proponendovi la seconda puntata sulla storia delle maglie. Su questo numero del giornale tocca ai
colori rossoneri.
Nulla più della maglia rappresenta l'anima di una
squadra. La sua essenza più profonda, immutabile:
i giocatori e i presidenti passano, lei resta, vincendo
il tempo, sorvolando vittorie e sconfitte. Sono sacre,
le maglie, e infatti si mettono in bacheca o sotto vetro, come sante reliquie. Si baciano, quando si segna. Si regalano ai tifosi che se le contendono avidamente. E così come nessuno si sognerebbe di cambiare la bandiera italiana, nessuno dovrebbe per-
mettersi, ad ogni inizio stagione, di modificarle seguendo le bieche leggi del marketing. Ricordo una
volta che vidi il Milan giocare con un'inedita tenuta
nera: pensai di aver sbagliato squadra. Restai schifato. Ma dove l’avevano recuperata, da qualche rimasuglio di stoffa del Ventennio? Del resto, il ridisegnare le maglie è solo una delle tante barbare usanze tipiche di questi barbari tempi calcistici (e no),
tra movioloni e risse in tv. Orrori che fanno storcere
il naso ma soprattutto soffrire chi, come noi due, se
potesse obbligherebbe Milan e Inter a indossare le
casacche degli anni ‘60 - ‘70, le più classiche e vere.
Ordinate rigorosamente da 1 a 11, a indicare con i
numeri 2 e 3 i terzini destro e sinistro, 4 lo stopper
e 6 il mediano, 5 il libero (o, nel caso, anche lo stop-
per). Con il resto che va da sè, il 7 e l’11 le due ali
(la prima, spesso, tornante), il 9 il centravanti, l’8 il
secondo centrocampista e il 10 il genio. Cudicini,
Anquilletti, Schennellinger, Rosato, Malatrasi, Trapattoni, Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati:
semplicissimo. Così come il 12 dovrebbe essere attribuito, per legge, al portiere di riserva. E i numeri
a seguire ai giocatori in panchina, dal 13 del difensore all’ultimo dell'attaccante.
I riti sono riti, e andrebbero rispettati. Altrimenti si
rischia di perdere il senso di quello che si sta vedendo e facendo. Ma lo sappiamo, noi calcisticamente
siamo fuori dal tempo.
Esattamente come le maglie del Milan che vi proponiamo in questa nostra puntata.
1
3
5
er scaramanzia neroazzurra abbiamo deciso di
P
non parlare dell’attualità. Perciò, in attesa dell’esito finale del campionato, ci rituffiamo nel passa-
2
4
1) Quante sofferenze ci ha dato, questa 7
8
maglia con il diavoletto stilizzato a sinistra e la stellina a sinistra? La casacca
della prima B, provocata dal calcio
scommesse. Meglio passare oltre.
2) Questa maglia copre un periodo assai lungo, dalla fine degli anni ‘20 alla
guerra. Tempi anonimi, per il Milan,
nonostante i campioni che la indossarono: Boffi, Cappello, Pietro Arcari III,
Loik ante Torino. E addirittura Peppino Meazza, nei suoi due anni rossoneri
in cui segnò pure un gol, decisivo,
all’Inter.
3) Le bande larghe, inaugurate dopo la guerra, inizialmente portarono bene
accompagnando i successi del Gre-No-Li e del primissimo Milan di Rocco.
Con questa tenuta esordì Gianni Rivera.
4) Leggendario, il completo nero con bordini rossi dei portieri del
Milan. Buffon, Ghezzi, Cudicini: questa maglia ebbe vita lunghissima, dal 1899 al 1974. Finché Albertosi, con un shokkante maglione giallo, la chiuse in un armadio.
5) Ed eccola, la camicia di Kilpin, De Vecchi e tanti altri
6
campioni pionieri. Tratto dominante,
la croce rossa su sfondo bianco, simbolo di Milano a ricordo della sua partecipazione alla prima Crociata. Municipale.
6) Versione più classica della 3, sostituita nella prima metà degli anni '60.
Quando venne ripristinata, nel 197980, portò una sfiga pazzesca, accompagnando il Milan in B. Con un'altra, sarebbe ugualmente accaduto?
7) Wembley 1963, prima Coppa Campioni di una squadra italiana. Quel
giorno nacque la leggenda della fortuna che porterebbe, tanto da renderla obbligatoria nelle numerossissime finali
europee rossonere.
8) Maglietta estiva del 1967-68, molto fortunata: con questa tenuta il Milan
di Rocco avrebbe vinto subito scudetto e Coppa delle Coppe, iniziando un
nuovo ciclo. Il cerchiolino segnala la vittoria della Coppa Italia 1967.
9) Versione da casa (o trasferta) della stessa maglia, con cui (senza
stemma tricolore) il Milan vinse l'Intercontinentale del 1969 contro
l’Estudiantes. Tutti la ricordiamo, sporca del sangue di Combin.
9
SPORTIN
ONA
a cura di Roberto Braghiroli
“Zona Nove” in Inghilterra con il Trap
unedì 21 aprile, una classica mattinata pioL
vosa di inizio settimana. Un giorno come
tanti, perfetto per l’autunno, se non fosse primavera inoltrata. Una giornata inglese. Nel vero senso della parola. Come tutti i giorni sono
sul tram, il 4, per andare al lavoro, e mentre sto
per scendere, alla fermata Valassina - sono circa
le 9 del mattino - squilla il telefonino. Il chiamante è sconosciuto. Rispondo comunque, e
dall’altro capo della cornetta sento una voce con
forte accento british che mi chiede “Roberto?”; la
risposta non può che essere “Sì”. Dopo qualche
secondo questo signore, molto gentile, si presenta, e scopro che è Nick Pisa, giornalista inglese,
corrispondente dall’Italia del quotidiano britannico “Daily Mail”. A questo punto mi si presentano un paio di domande: “Ma come ha avuto il
mio numero? E che cosa vuole da me?”. Confesso che alla prima domanda ancora adesso non
sono in grado di rispondere, so solo che Nick de-
ve scrivere un articolo su Trapattoni, neo-commissario tecnico della nazionale irlandese, e sta
cercando informazioni sul passato del mister di
Cusano Milanino. E qui inizia il bello: il giornalista sostiene di aver fatto una ricerca su internet e di aver trovato l’intervista pubblicata da
“Zona Nove” a dicembre. E questo già mi rende
felice. Ma non è tutto: pare che nell’articolo abbia trovato tante informazioni e tanti nomi utili, mi chiede di Cattaneo e Stella (due dei soci
fondatori della Frassati nel 1948), mi chiede la
foto del cartellino del Trap quando giocava a
Niguarda e, soprattutto, mi dice che verrà a
Milano (Nick vive a Roma) l’indomani.
Purtroppo non riesco a incontrarlo di persona,
ma so che è andato in via Arezzo, al campo del
Niguarda Calcio e poi si è recato a Cusano, ad
ascoltare i racconti dei vecchi amici del Trap. È
proprio vero, Internet fa miracoli. Ma anche
“Zona Nove” non scherza.
Flagfootball: sport nuovo alla Verga
uest’anno nella nostra scuola “Giovanni
Q
Verga”, per la prima volta, è stato possibile
sperimentare il gioco del flagfootball, sponsorizzato dalla squadra americana di football
“Rhinos”. Questo sport, infatti, è molto simile al
football americano, ma la differenza principale
è che qui non esiste il “placcaggio”; si gioca con
un massimo di cinque giocatori in campo per
squadra (sei se quest’ultima è composta anche
da femmine). Il mezzo con il quale si può fare
punto nella zona finale del campo (endzone) è
una palla ovale, proprio come quella che si usa
nel football e nel rugby. L’unico modo di placcare gli avversari e non permettere loro di realizzare punto nella propria endzone, è strappare le
flags all’avversario. Le flags sono delle bandierine di plastica posizionate ai fianchi di ogni giocatore e sorrette da una cintura.
Per raggiungere la endzone, ogni squadra ha
un massimo di otto tentativi, detti down: quattro per arrivare alla metà campo e, se ci si arriva, altri quattro per raggiungere la endzone.
Nel caso in cui con i primi quattro tentativi non
si arrivi alla metà campo, la palla passa alla
squadra avversaria). Dopo esserci allenati costantemente, ci siamo recati sabato 15 marzo al
velodromo Vigorelli, per partecipare ad un torneo con altre squadre provenienti da scuole di
Milano e provincia, e con le quali, oltre ad aver
gareggiato, abbiamo fatto amicizia. Questa
esperienza, oltre ad essere stata per noi una
competizione, si è rivelata un’occasione per conoscere persone nuove e per socializzare. Un
grazie enorme va agli istruttori della “Rhinos” e
al nostro prof. di educazione fisica che ci hanno
dato l’opportunità di conoscere e praticare questo entusiasmante sport. (Luca Bordasco,
Eleonora Papagni, Sara Pezzutti)
Bentornati i tornei di calcio in zona
tessa storia, stesso posto, stesso bar. È l’iniS
zio di una canzone degli anni Ottanta che si
presta bene per parlare dei tornei di calcio di
zona, quelli che chiudono la stagione. Fino all’anno scorso c’erano in zona due società sportive, l’Azzurri Niguardese e la Frassati Cep, e
due tornei, quelli dedicati ad Amleto Farina e a
Enrico Cucchi. Quest’anno le due società si sono
unite in una sola, il Niguarda Calcio, ma i tornei sono sempre due.
Insomma, possiamo continuare a cantare la
stessa storia, lo stesso posto, lo stesso bar.
Infatti in via Cesari, dal 5 al 31 maggio, nelle
serate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì si
svolgerà il torneo di calcio Farina riservato agli
atleti più piccoli, Scuola Calcio e Pulcini.
Mentre in via Arezzo, il mercoledì e il venerdì, si
esibiranno i “fratelli maggiori”, ovvero gli
Esordienti, nel torneo dedicato a Enrico Cucchi.
Stessa storia, stesso posto, ma anche stesso bar.
La serata, infatti, per essere perfetta, sarà arricchita da un buon panino con la salamella.
COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA
ONA NOVE 19
ONA NOEUV
Cont el coo in di nivôl
L’angolo di Don Giuseppe
La colonna poetica
a cura di Augusto Cominazzini
a cura di Don Giuseppe Buraglio
a cura dei lettori
I perché
Che afa fa!
Italia 96
L’è la domanda che te fa, continuamént,
el fiolin per el bisògn che gh’ha la sôa mént
d’avè ‘na spiegaziôn, elementar data l’età,
su tutt quèll che smoeuv la sôa petulant curiosità.
erto che è presto per dirlo! Però il caldo inizia. O iniC
zierà! Quello serio. Quello che ti fa boccheggiare.
Quel caldo che, quando c’è, non ti lascia tregua perché non
L’è ‘l senso de scônfòrt e de incertèzza de la gént
preoccupada per l’immigraziôn illegal in continuo aumént,
per la giustizia inefficiént e la politica contestada,
el dilagà pericolôs de la criminalità ôrganizzada.
L’è ‘l cruzzi de l’òmm de la strada che, poer lu, el dev
privà la sôa famiglia de tanti necessità, costrètt a ricev
on salari de famm, svalutaa dai continui pesant pretes
di rincari incontrollaa e minga assee per finì el mes.
L’inutil speranza di nòster giovin, condizionaa da la sventura
de vèggh minga la certèzza d’ona occupaziôn sicura,
dignitôsa, protesa in del temp, a compensà l’ambiziôn
de vèss trattaa come cittadin, sénza alcuna discriminaziôn.
L’è l’atto de protèsta, ch’el rèsta sémper senza rispòsta,
per l’incosciénza de arrogant, che par che faghen appòsta
a rend quasi impossibil l’esistenza a inter popolaziôn
con guèrr, massacri, miseria e famm a profuziôn.
El tôrmént ossessiv e disperaa del sfortunaa che l’è staa
arbitrariamént sottomèss e privaa de la sôa libertà,
ona prepoténza che la pregiudica qualsiasi giustificaziôn
in d’on mônd che l’ha perduu el bôn sens de la consideraziôn.
Tanti interrogativ ansiôs conviven con la nòstra cosciénza,
hinn l’invocaziôn a rispèttà dignità, diritti e cleménza
per scongiurà i realtà negativ present quotidianament,
diventaa per l’òmm ona causalità nôrmal, ma sconvolgént.
Ma gh’è anca chi, per misera scèlta, el gh’ha minga bisògn
de domandass perchè ‘l mônd l’è sémper pien de rògn,
lu el viv tranquill, el sta a la finèstra a guardà, noiaa,
tutt quèll che succed, con noncuranza e egòismo scondideraa.
Grand part di nòster perchè podarien vess superàa, scartaa
se l’èssèr uman, in futur, l’usass veramént la giustizia
e la bontà.
sai cosa fare, dove andare, come ripararti.
Cerchi il fresco degli alberi, quando li trovi. Riduci l’attività
fisica il più possibile, evitando sforzi inutili, concedendoti
pause abbondanti dal tuo lavoro. Ti attacchi al frigorifero e
tenti di smorzare la calura placando la sete che ti brucia,
dentro e fuori. Insomma, è una tortura. Chi non si ricorda
dell’estate 2003?! Cento e forse più giorni di interminabile,
terribile, sfiancante afa. E ad ogni esordio estivo, tutti ci auguriamo che quel 2003 non ritorni una seconda volta: ci terrorizza solo l’idea che ciò potrebbe succedere.
Prepariamoci comunque a ciò che ci aspetta, poco o tanto
che sia il caldo che verrà. Predisponiamo i nostri “piani di
difesa”. È ormai in atto il cambio stagionale del guardaroba:
la dotazione invernale va in alto e viene giù, a portata di
mano, il corredo estivo.
A proposito. Pensate se, in un giorno di grande, esagerato
caldo, vedeste il prevosto entrare in chiesa in canottiera e
boxer!! Beh, non quelli bianchi che paiono proprio mutande,
quelli un po’ colorati, che figurano da pantaloncino, ma così
succinti da fare impressione! Che cosa direste, o almeno cosa pensereste, o pensereste di fare? Io credo che mi dareste
per spacciato (“che cosa gli è successo?”, “ma dà fuori di
matto?”, “chiamate qualcuno!”) e ne avreste tutte le ragioni.
Penso che qualcuno, con grande garbo, mi verrebbe vicino e,
sussurrandomi parole suadenti, mi accompagnerebbe in sagrestia, e poi in casa, invitandomi a indossare qualcosa di
più appropriato al luogo sacro. E farebbe la cosa giusta.
Anche se, in più, avvisasse il mio medico curante! Pensate
comunque che, in piena estate, più di una fanciulla, non necessariamente giovane e inconsapevole, in chiesa ci viene
proprio “in canottiera e mutande”!! A questo punto dovrebbe essere il prevosto a dire qualcosa o a sussurrare, con garbo, parole suadenti, eccetera, eccetera. In ogni caso, io vorrei
evitare di dover intervenire in questa situazione. Perciò, già
da adesso, che non è ancora tempo di spogliarelli da clima e
quindi non c’è rischio di colpire qualcuno in diretta, vi pregherei di avere una maggiore attenzione in vista dell’estate.
In qualche chiesa, duomo in primis, vige la prassi del “signorina così non può entrare”: senza arrivare a questo, ciascuno provveda per sé e da sé in anticipo sui divieti.
Sante Messe festive: ore 8,30 - 10 - 11,30 - 18 * (sabato e
prefestivi).
odiaco di
Italia 96
degli antichi padri
conosciuta - amata
Sofferta - glorificata
Italia ridente
nei suoi luoghi comuni
Castelli di sabbia
volo di gabbiani
su mare senza confine
Scricchiolii di passi
sulle foglie d’autunno
l’odore di mosto
Nella quieta campagna
una preghiera
in ogni chiesa sconosciuta
Italia
così mi appari
nella tua bellezza
che fugace scompare
quando la gente ti addolora.
I tuoi passi
Silvia Benna Rolandi
I battiti del cuore
contavano i tuoi passi
quando da me venivi
nell’ora dei risvegli.
Piano alzavo le braccia
grevi ancora di sogni
e le allacciavo al tenero
tepore del tuo collo.
C’eri, ci sei. Perduto
ma non del tutto. Ancora
t’avvicini al mio letto
e ti confondi coi suoni
e con le luci del mattino.
Non andartene, ti prego,
il giorno è lungo.
Dopo
ona
a cura di Anna Maria Indino
Maggio 2008
ARIETE 21.3 – 20.4
Starete sull’attenti nei riguardi di un responsabile che non dice chiaramente ciò che vuole e ciò che pensa; presto vi si
chiariranno le idee. Far nuovi acquisti d’abbigliamento vi metterà allegria e vi consentirà di apparire più affascinanti.
TORO 21.4 – 21.5
Su una responsabilità di lavoro preferite demandare ad altri e farete molto bene. In amore avrete voglia di capirvi, di
condividere tutto e di far fiorire il rapporto. Se desiderate figli il momento appare favorevole. Se li avete, dialogate.
GEMELLI 22.5 – 21.6
La parte economica va incrementata, cercate quindi di darvi da fare su più fronti. In amore la gelosia potrà tormentare
il partner, ma forse anche voi ci metterete lo zampino. Fate sport all’aperto, ideale anche una piccola vacanza.
CANCRO 22.6 – 22.7
Concluderete un affare che vi stava tanto a cuore e vi prenderete di conseguenza una bella rivincita. In amore non dovreste aspettare che il partner cambi atteggiamento, dovrete essere voi a modificare le vostre finalità ed esigenze.
LEONE 23.7 – 22.8
Non è il caso di abbattervi per dover rimandare un progetto, presto si potrà realizzare pienamente. Nuove conoscenze
movimenteranno il vostro tempo libero e vi coinvolgeranno in progetti entusiasmanti. Belle novità in campo finanziario.
VERGINE 23.8 – 22.9
Troppi voli di fantasia rischiano di disancorarvi dalla realtà, mantenete i piedi per terra. In famiglia regnerà il buon
umore che favorirà il dialogo sincero e l’aiuto reciproco. Un progetto di viaggio andrà in porto, saprete godervelo.
BILANCIA 23.9 – 22.10
Riguardo allo studio e al lavoro vi potrete trovare dinanzi a un bivio importante, non date nulla per scontato e procedete
con la massima consapevolezza. Se un amico si mostrerà egoista non abbiate remore ad allontanarlo, col tempo capirà.
SCORPIONE 23.10 – 21.11
Vi sembrerà che i soldi non vi bastino mai, invece non sarà così, riuscirete a star dentro alle spese e anche a togliervi
qualche sfizio. Dovrete scendere a patti con un collega e alternarvi nei lavori più complessi. Prudenza nello sport.
SAGITTARIO 22.11 – 21.12
Finalmente otterrete i risultati sperati in campo professionale, potrete far valere i vostri diritti e opinioni. Questioni economiche difficili si risolveranno, facendovi sentire più sereni. In famiglia evitate una parola di troppo.
CAPRICORNO 22.12 – 21.1
Un sogno nel cassetto potrà essere tirato fuori ora, proprio nel momento ideale per la sua realizzazione. Non sarà facile
far capire a un collega zuccone che deve piantarla di creare problemi, lavatevene le mani. Accettate un invito al volo.
ACQUARIO 22.1 – 19.2
Una persona apparentemente generosa si potrà invece rivelare interessata, sta a voi allontanarla con fermezza e decisione. Grandi sorprese in campo sociale, il vostro operato verrà molto apprezzato. Moderate vizi e stravizi.
PESCI 20.2 – 20.3
Una certa tendenza a paragonarvi agli altri potrà essere logorante e soprattutto di scarsissima utilità. Incontri inattesi
vi metteranno addosso la voglia di fare più vita sociale. Soddisfazioni in campo economico, farete un bell’acquisto.
ONA NOVE 20
Sandra Saita
Silvia Benna Rolandi
Ti troverai solo
nella grande valle
dell’aldilà.
Mi chiamerai sorpreso
di non aver più voce.
Sfiorerai guglie
d’intatta luce
senza fermarti,
ansioso
d’un sospiro raccolto
ad occhi chiusi
sulle mie labbra.
Niente paura
Anna Zani
Come piccoli e miseri sono
quei “grandi” che al mondo
impastano d’odio e rovina
i nidi innocenti di quelli
che tremano a un loro cenno.
Cantate, voi che tremate, cantate.
E stringete le mani magre,
le mani amiche di chi cammina
con voi. Spostate i rami oscuri
della paura: ecco, c’è luce.
L’ha vista anche chi è cieco,
perché nasce dentro gente
che sa trovare la strada.
Ritorna il Premio Streghetta
stato indetto il bando di concorso del XXXVIII
È
Premio Internazionale di poesia “Streghetta”, fondato e presieduto da Serena Siniscalco e patrocinato
dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dal
Comune di Milano. I temi del premio sono: 1) la luce
viene dal dubbio; 2) E all’improvviso tutto si dissolve;
3) Il senso dell’assenza ora s’addensa; 4) Nell’estasi
d’un sogno mi addormento; 5) Oltre la nebbia il sole.
Il concorso si articola in due sezioni: lingua italiana e
lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo,
arabo). I concorrenti invieranno gli elaborati (una sola
poesia per ogni tema, massimo cinque poesie, ognuna
dattiloscritta in setta copie) al Circolo Premio
Streghetta, viale Sarca 159, 20126 Milano, entro il 15
luglio 2008. Il primo premio consiste in un Trofeo
Streghetta (scultura di R. Del Puppo), il secondo e il
terzo in una targa rispettivamente della Regione
Lombardia e della Provincia di Milano.
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
FILO
DIRETTO CON…
PALAZZO MARINO
PIRELLONE
Con i cosidetti “derivati”
il Comune ha indebitato i cittadini
Su statuto e case popolari
l’opposizione all’attacco
Marco Granelli (consigliere comunale del Pd)
Franco Mirabelli (consigliere regionale del Pd)
sono dei contratti con le banIzioni“Derivati”
che che permettono di stipulare obbligafinanziarie per far fronte alla rinegoziazione dei mutui precedenti. Si tratta di
una parola del gergo finanziario che sta
entrando nella vita comune. Infatti da
un’attenta analisi della documentazione
pervenuta ai Consiglieri comunali soltanto
nello scorso febbraio si evince che i derivati avrebbero comportato una valorizzazione negativa delle operazioni finanziarie
del Comune di Milano pari a oltre 263 milioni di euro. Ma non basta: la stima dei costi impliciti corrisposti dal Comune alle
quattro banche intermediarie per le operazioni finanziarie sottoscritte e ristrutturate dal Comune dal giugno 2005 ad oggi,
supera i 74 milioni di euro. Quindi dal
prossimo bilancio il Comune dovrà considerare costi aggiuntivi per almeno 20 milioni di euro, e questo probabilmente si ripeterà per alcuni anni. Eppure nessuno si
muove. La Corte dei Conti lo scorso aprile
ha segnalato al Consiglio Comunale di
Milano che l’operazione finanziaria conclusa nel giugno 2005 (da Albertini) e successivamente modificata 6 volte fino all’ottobre 2007 (Albertini e Moratti), presenta
profili di criticità e quindi invita il
Consiglio comunale a effettuare interventi
correttivi. Eppure quando il 5 novembre il
centrosinistra sollevò il problema, il
Sindaco disse che la situazione era sotto
controllo. Eppure quando il Pd al 10 dicembre presentò un dossier al Sindaco dove si evidenziavano le possibili perdite finanziarie, ancora una volta la risposta fu
rassicurante. L’8 febbraio però il Sindaco
cambia idea e chiede di nominare una
commissione di Saggi, ma poi la maggioranza del Consiglio comunale non ritiene
opportuno invitarli in Commissione.
Ma cosa è successo nei fatti? Il Comune
nel 2005 ha deciso di rinegoziare alcuni
mutui a tasso fisso utilizzando gli strumenti di finanza derivata. Sono operazioni
molto complesse che hanno la finalità di
gestire i rischi connessi con le oscillazioni
dei tassi di interesse. Il problema è che la
valutazione della convenienza economica
per il Comune va fatta non solo nel momento della stipula dei contratti e della loro rinegoziazione, ma nel lungo termine e
cioè valutando la complessiva convenienza
economica negli anni futuri per evitare che
la convenienza di oggi si tramuti in un deficit degli anni successivi, per le casse comunali delle prossime Giunte, per i milanesi nei prossimi anni. Per questo in
Inghilterra i Comuni non sono legittimati
a concludere questi contratti di finanza derivata. In Italia invece questa possibilità è
stata introdotta con la legge finanziaria
2002. In sintesi, dalla documentazione appare che il Comune di Milano abbia esaminato le convenienze solo al momento
della stipula dei contratti, mentre a distanza, anche solo di pochi mesi, queste
convenienze hanno iniziato a traballare e
quindi per 6 volte si sono rinegoziate le
clausole, portando il rischio sempre più in
là. Anzi alcune nostre valutazioni ci fanno
pensare che comunque già nel 2005 erano
stati sottaciuti dei dati che avrebbero fatto
intravedere una diseconomicità della proposta. Venne infatti taciuta al Consiglio l’esistenza di un’operazione in derivati in essere dal 2003, ai cui valori di mercato il
Comune perdeva una cifra vicina ai 100
milioni di Euro. Il centrosinistra già allora
aveva proposto emendamenti correttivi
che erano stati bocciati dal Centrodestra.
Così i cittadini milanesi, per alcuni interventi nell’ultimo anno di Albertini, si trovano dal 2008 a pagare interessi pesanti e
ad utilizzare risorse del Comune per sanare la gestione finanziaria. Questa è una
pesante responsabilità politica del
Centrodestra di allora e di oggi. La reticenza con cui Letizia Moratti e il Pdl stanno gestendo la questione è molto grave,
perché peggiora le cose e nasconde la verità ai milanesi. Per queste ragioni il Pd
ha deciso di effettuare un esposto alla
Procura della Repubblica per tutelare i
soldi dei milanesi.
deve tornare in fretta al lavoro
IgnalperPirellone
recuperare i mesi persi per la campaelettorale del suo governatore.
Formigoni aspirava ad avere un ruolo politico nazionale e in nome di questo desiderio ha
tralasciato il suo ruolo istituzionale per molto tempo, non facendo mistero di essere
pronto a dimettersi provocando l’interruzione anticipata della legislatura, tradendo il
mandato ricevuto dai lombardi. Ora che
Formigoni è stato rimandato in Lombardia è
auspicabile che il tempo che manca alla fine
della legislatura venga utilizzato al meglio
per realizzare le riforme e le leggi che tanto
servono alla nostra Regione. In tutto ciò un
ruolo di primo piano dovrà giocarlo il Partito
Democratico. Negli ultimi consigli regionali
si sono fatte scelte che hanno dimostrato la
capacità del nuovo gruppo del Pd di ottenere
risultati nell’interesse dei cittadini mantenendo chiaro il proprio ruolo di opposizione
che, però, non rinuncia ad avere una funzione propositiva.
Innanzitutto la Regione Lombardia, buona
ultima, ha approvato il nuovo statuto, necessario per adeguare le regole al nuovo ruolo
che la Costituzione attribuisce alle Regioni,
per garantire un equilibrio di poteri che bilanci quello del Presidente eletto direttamente e, soprattutto, per costruire una carta fondamentale in cui possano riconoscersi tutti i
lombardi. In commissione statuto abbiamo
dovuto contrastare il tentativo di costruire
uno statuto della maggioranza, in cui si sarebbe riconosciuta solo una parte dei lombardi. Questo dà ancora più valore al risultato:
uno statuto che indica principi in cui tutti
possono riconoscersi, che parla di diritti e libertà, che guarda al lavoro come una priorità
insieme alla sicurezza e all’integrazione, che
prende atto di una società più complessa in
cui ci sono nuovi soggetti, prima di tutto gli
stranieri, e prende atto, purtroppo solo in
parte e non sul grande tema delle famiglie,
dei cambiamenti culturali e delle scelte di vita delle persone riconoscendoli e non giudicandoli. Non è uno statuto perfetto quello che
abbiamo votato a metà marzo, ma lì tutti
possono riconoscersi e soprattutto ha in se
un grande valore: nel momento in cui la politica appare, e spesso è, distante dai cittadini,
tutte le forze politiche hanno dimostrato di
saper mettere l’interesse generale davanti a
quello di parte creando un terreno comune
fatto di principi condivisi.
Infine, abbiamo più volte denunciato il fatto
che la nuova legge regionale sulle case popolari aumenta i canoni per famiglie spesso
già in difficoltà e non risolve i problemi della
qualità della vita in quei quartieri. In particolare avevamo sostenuto l’assurdità delle
norme che introducevano la decadenza per
chi superava i 28000 euro di reddito Isee. In
pratica molte famiglie rischiano di trovarsi
entro 2 anni a dover abbandonare appartamenti in cui vivono da tanti anni, in cui sono
entrati avendone titolo e che hanno negli anni pagato più di tutti avendo i redditi più alti,
e doversi misurare con un mercato che a
Milano ha, per le case, prezzi altissimi. Ma
dopo le nostre denunce, l’assessorato ha iniziato a correre ai ripari. Nell’ultimo consiglio
sono state introdotte tre modifiche positive
alla normativa sui canoni. Si è deciso di dilazionare nel tempo gli aumenti per chi li avrà
superiori ai 100 euro e si è deciso, in sostanza, di tutelare dai rischi di sfratto i risparmiatori ed in particolare coloro i quali hanno
depositata in banca la propria liquidazione e
che fino a ieri rischiavano lo sfratto immediato se la somma superava i 66000 euro e di
consentire anche a chi ha una proprietà nel
resto del territorio nazionale di poter avere
comunque un contratto dai comuni o
dall’Aler, rinnovabile ogni due anni ovviamente, a condizioni che tengano conto dello
status della famiglia. Insomma è un primo
passo: tutti avranno almeno due anni rinnovabili di contratto se si trovano nell’area della decadenza e nessuno verrà messo in mezzo ad una strada. Ora andremo avanti per
sconfiggere rischio di allontanare dall’edilizia
residenziale pubblica le persone che comunque non troverebbero facilmente sistemazioni alternative, che pagano di più, che garantiscono risorse per le manutenzioni
I principali eventi del II° Festival della Biodiversità
Le mostre
L’uomo e la montagna. Fotografie di Pepi Merisio - Inaugurazione martedì 20 maggio, ore 18.00 - Spazio Mil via Granelli - Sesto San Giovanni Dal 20 maggio all’8 giugno. Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00.
Foreste d'Europa. Fotografie di AAVV. Photo editor: Elio Della Ferrera.
Inaugurazione mercoledì 21 maggio, ore 18 - Spazio Iat piazza Duomo.
Dal 21 maggio all’8 giugno. Dal lunedì al sabato dalle 8.45 alle 13.00 e
dalle 14.00 alle 18.00 - domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle
17.00.
Scatti nascosti. Fotografie di Elio Della Ferrera e Adriano Turcatti.
Inaugurazione venerdì 30 maggio, ore11 - Cascina Centro Parco - Parco
Nord - Dal 30 maggio al 16 giugno. Tutti i giorni dalle 14.30 alle 18.00 sabato e domenica anche dalle 9.30 alle 12.30.
Mostre fotografiche in cascina - tutti i giorni dalle 14.30 alle 18.00 - sabato e domenica anche dalle 9.00 alle 12.30.
Occhi e spine per difendersi: la biodiversità nel mondo degli insetti Collezione Giuseppe Mariani. Inaugurazione domenica 18 maggio, ore
12.00 - Cascina Centro Parco - Parco Nord - Dal 18 maggio al 25 giugno.
Ciclisti e ciclofficine di New York, fotografie di Pierluigi D’Ambrosio.
Inaugurazione sabato 24 maggio, ore 11 - Cascina Centro Parco - Parco
Nord - Dal 24 maggio al 2 giugno.
Anfibi e rettili del Parco, a cura del Servizio GEV. Coordinamento scientifico di Vincenzo Ferri. Inaugurazione venerdì 30 maggio, ore 11 - Cascina
Centro Parco - Parco Nord - Dal 30 maggio al 16 giugno.
Il Teatro
Domenica 18 maggio
Dez Incredibol - Compagnia Erbamil di Bergamo - Villa Ghirlanda,
Cinisello Balsamo - ore 17.00 - Conferenza - spettacolo.
Domenica 25 maggio
Klinke - Compagnia Milo e Olivia - Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo ore 17.00.Teatro e tecniche circensi.
Sabato 31 maggio
La giostra del tempo – Antonio Catalano - Cascina Centro Parco, Parco
Nord Milano - ore 15.00/19.00 - Installazione.
Serenate per il nuovo mondo - Antonio Catalano - Cascina Centro Parco,
Parco Nord Milano - ore 18.00 - Filastrocche.
Domenica 1 giugno
La giostra del tempo – Antonio Catalano - Cascina Centro Parco, Parco
Nord Milano - ore 10.00/11.30
Il barone rampante – Teatro del Vento- Cascina Centro Parco, Parco
Nord Milano - ore 16.00
I tre porcellini – Il teatrino dell’Erba Matta di Savona - Villa Ghirlanda,
Cinisello Balsamo - ore 17.00
Lunedì 2 giugno
La giostra del tempo – Antonio Catalano - Cascina Centro Parco, Parco
Nord Milano - ore 10.00/11.30 e 15.00/19.00
Sulle tracce del bosco incantato – Teatro delle Selve - Cascina Centro
Parco, Parco Nord Milano - ore 16.30 - Spettacolo per bambini.
Giovedì 5 giugno
A Est del fiume Lambro – Compagnia del Teatro dei Filodrammatici Spazio Mil, via Granelli Sesto S. Giovanni - ore 21.00.
Venerdì 6 giugno
Il Terzo Passo: passeggiata visionaria attraverso l’alba, il tramonto, la notte del parco- Spazio Mil – via Granelli Sesto San Giovanni - 19.30/22.00
Sabato 7 giugno
La bibbia dei semplici – Antonio Catalano - Cascina Centro Parco, Parco
Nord Milano - ore 10.00/11.30 e 15.00/19.00 - Opere, installazioni e racconti.
Sillabario della Natura - Lorenza Zambon - Cascina Centro Parco, Parco
Nord Milano - 17.00 - Spettacolo installazione.
I meravigliati – Antonio Catalano - Cascina Centro Parco, Parco Nord
Milano - ore 18.00 - Incontri poetici
Domenica 8 giugno
I meravigliati – Antonio Catalano - Cascina Centro Parco, Parco Nord
Milano - ore 16.00
Strip - Unoteatro/Stilema di Torino Di e con Silvano Antonelli - Villa
Ghirlanda, Cinisello Balsamo - ore 17.00 - Un divertente spettacolo sul
passato per riscoprire la propria identità.
Con il cielo e le selve di Mario Rigoni Stern (anteprima) - Cascina Centro
Parco, Parco Nord Milano - ore 18.00
Il Cinema
Lunedì 26 maggio
Libero: un cervo metropolitano al Parco Nord - Spazio Oberdan viale
Vittorio Veneto Milano – ore 17.00 - Proiezione del video e testimonianza
del servizio GEV (Guardie Ecologiche Volontarie).
Naturalmente Arte - Spazio Oberdan viale Vittorio Veneto Milano – ore
18.00 - Dedicato al rapporto tra arte e natura.
Martedì 27 maggio
G. Eco Film Festival: il cinema racconta l’ambiente e il sociale - Spazio
Oberdan viale Vittorio Veneto Milano – ore 16.00/19.00
I Giochi
Domenica 18 maggio
Laboratorio per le famiglie: Evoluzione che passione! (repliche nel pomeriggio alle 14.30 e alle 16.30) - 11.00 Biolab - Giardini di P.ta Venezia
Milano
Parcoteatro: laboratorio di NAT Al Parco con Pinocchio - 15.00 Villa
Ghirlanda Cinisello Balsamo
Laboratorio sul risparmio energetico - Raccontare la pace con Emergency
- Attività di animazione sul tema dell'acqua - 15.00-19.00 Biblioteca civica di Cinisello Balsamo - Villa Ghirlanda - Via Frova 10 Cinisello
Balsamo
Semi di cultura: parole e rime sugli insetti e caccia al tesoro finale - a cura
di Koiné. - 17.00 Cascina Centro Parco, Parco Nord
Martedì 20 maggio
Laboratorio di intreccio di nidi - 9.00-13.00 Cascina Centro Parco, Parco
Nord
Sabato 24 maggio
Alla scoperta di frutti e semi. Un laboratorio di biologia al supermercato 10.30-12.30/14-18 Centro Commerciale Ipercoop Bonola e Piazza Lodi
Laboratorio per ragazzi e famiglie. Costruiamo una serra e presentazione
del progetto Un orto, un giardino scolastico. A cura di Comune di Bresso 16.00 Orti di Via Bologna - Bresso Parco Nord
Domenica 25 maggio
La macchina meravigliosa - Laboratorio per le famiglie (repliche nel pomeriggio alle 14.30 e alle 16.30) - 11.00 Biolab - Giardini di P.ta Venezia
Festa degli Orti: 10 laboratori di sostenibilità - 15.30 Orti del Parco Nord
Milano Parco Nord Milano
Semi di cultura: Samantha Sirtori - Favolosi intrecci di seta. Laboratorio
di animazione del libro e caccia al tesoro. - Orti di Via Don Gnocchi Bresso Parco Nord
Mosaici: la biodiversità attraverso i colori - laboratorio espressivo - Orti
Bassini di Cinisello Parco Nord
Il segreto degli gnomi - alla scoperta di alcune piante presenti nell’orto Orti di via Leopardi - Bresso Parco Nord
Alla scoperta della pianta misteriosa - un grande gioco per scoprire il nome delle piante - Orti di via Leopardi - Bresso Parco Nord Milano
Orto che passione! - Orti di via Suzzani (ex Borromeo) - Milano Parco
Nord
Corsa di orientamento tra i vegetali - una mappa di orienteering,
una scheda colorata, un libretto con le specie arboree da incon-
trare e … - Orti di via Cesari - Milano Parco Nord
Golconda - performance di danza - Orti di via Adriatico - Milano e replica
agli Orti di Via Bologna - Bresso alle ore 17.00 Parco Nord
L'ortoTombola- Orti di via Manzoni - Cormano Parco Nord
I Magici ortaggi del Parco - Orti di via Empoli - Milano Parco Nord
Esposizione di varietà antiche: piante e semi - a cura di AIAB - Orti di Via
Suzzani - Milano Parco Nord
I mandala della biodiversità - realizzati con legumi e cereali antichi - Orti
di Via Suzzani - Milano Parco Nord
Il ritratto della biodiversità - il poster degli ortaggi dimenticati - Orti di
Via Suzzani - Milano Parco Nord
Indovina il vegetale - usa il tatto per scoprire cosa si nasconde nella scatola magica - Orti di Via Suzzani - Milano Parco Nord
Un mondo in palio: giochi a torneo - Ingresso di Via Arezzo – Milano
Parco Nord
Il gioco dell’oca della Biodiversità - Orti di Via Suzzani - Milano Parco
Nord Milano
Parcoteatro: al Parco con Pinocchio - Villa Ghirlanda Cinisello Balsamo
Sabato 31 maggio
Alla scoperta di frutti e semi. Un laboratorio di biologia al supermercato - Ipercoop Viale Sarca e Metropoli - 10.30 - 12-30/14-18
Domenica 1 giugno
Alla scoperta di frutti e semi. Un laboratorio di biologia al supermercato
(appuntamento replicato nel pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00) - 10.3012.30 Ipercoop Viale Sarca e Metropoli
Laboratorio per le famiglie - La libertà del volo - 11.00 Biolab - Giardini
di P.ta Venezia Milano
Parcoteatro: laboratorio di NAT al Parco con Pinocchio - 15.00 Villa
Ghirlanda Cinisello Balsamo
Animazione del libro di Roberto Denti Cappuccetto Oca e incontro con
l’autore sul piacere di leggere - 17.00 Cascina Centro Parco Parco Nord
Milano
Lunedì 2 giugno
Laboratorio per le famiglie - Biotrasformers: creature in evoluzione (repliche nel pomeriggio alle 14.30 e alle 16.30) - 11.00 Biolab - Giardini di P.ta
Venezia Milano
Domenica 8 giugno
Laboratorio di scoperta: Il prato della Biodiversità – Ingresso Parco Nord
Via Cesari
Presentazione di libri e caccia al tesoro finale - 17.00 Cascina Centro
Parco, Parco Nord
Altri eventi
Domenica 18 maggio
Aquilonata: Biodiversità in volo - 11.00-19.00 Pratoni Nord - ing. Via
Padre Turoldo Parco Nord Milano
Sabato 24 maggio
Visita guidata al Giardino di Madre Natura -10.00 Ritrovo: Cascina
Centro Parco Parco Nord
Il Paesaggio sonoro: suoni eolici e suoni naturali- Performance - 21.00
Cascina Centro Parco Parco Nord
Domenica 25 maggio
Festa degli Orti: concorso MisSPaventa (esposizione agli orti degli
Spaventapasseri) - 11.00 Orti del Parco Nord Milano Parco Nord Milano
Domenica 1 giugno
24 ore di ciclismo (no stop fino alle 10 del giorno dopo) - presso il
Velodromo - dalle 10 alle 10 del giorno dopo Velodromo Parco Nord
Per maggiori informazioni visitate il sito www.festivalbiodiversita.it, il sito del Parco Nord www.parconord.milano.it oppure ritirate il programma
presso la Cascina E. Ferrario, via Clerici 150, Sesto San Giovanni.
COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA
ONA NOVE 21
FILO
DIRETTO CON…
TASSE & AGEVOLAZIONI
Unico 2008, nuove modalità di consegna
Lorenzo Gomiero
uest’anno i contribuenti che potendo fare il 730
sceglieranno l’Unico dovranno trasmettere la diQ
chiarazione dei redditi per via telematica. Dal 2
maggio al 30 giugno i contribuenti che alla data di
consegna della dichiarazione non svolgono un’attività di lavoro dipendente o parasubordinato potranno presentare il modello tramite banche o uffici postali. Per tutti gli altri contribuenti vi è l’obbligo della trasmissione telematica enro il 31/07.
Invariati i termini per il pagamento al 16/6 unitamente all’acconto Ici e con maggiorazione del 0,40%
al 16/7.
Contribuenti esonerati dalla presentazione
• solo reddito di lavoro dipendente o di pensione corrisposto da un unico sostituto d’imposta obbligato alle ritenute d’acconto;
• solo redditi di lavoro dipendente corrisposti da più
soggetti, se si è chiesto al datore di lavoro di tener
conto dei redditi erogati nei rapporti precedenti e
questi ha effettuato il conguaglio;
• un reddito complessivo, al netto dell’abitazione
principale e relative pertinenze, non superiore a euro 8.000 nel quale concorre un reddito di lavoro dipendente o assimilato per un periodo non inferiore a
365 giorni e non sono state operate ritenute;
• un reddito complessivo, al netto dell’abitazione
principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.500 in cui concorre un reddito di pensione per
un periodo non inf. a 365 giorni e non sono state operate ritenute;
• un reddito, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.750 in cui
concorre un reddito di pensione per un periodo non
inf. a 365 giorni e il soggetto ha un’età pari o sup. a
75 anni e non sono state operate ritenute;
• un reddito, al netto dell’abitazione principale e re-
lative pertinenze, non sup. a euro 4.800 in cui concorre uno dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione prevista non è
rapportata al periodo di lavoro (es. compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria
del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale) e/o redditi derivanti da attività commerciali
o da lavoro autonomo non esercitate abitualmente;
• solo redditi di lavoro dipendente (corrisposti da
più soggetti, ma certificati dall’ultimo sostituto d’imposta che ha effettuato il conguaglio) e reddito dei
fabbricati, derivante dal possesso dell’abitazione e di
sue pertinenze (box, cantina, ecc.);
• redditi da pensione per un ammontare non superiore a euro 7.500, goduti per l’intero anno, ed eventualmente anche redditi di terreni per un importo
non sup. ad euro 185,92 e dell’unità immobiliare adibita ad abitazione e relative pertinenze;
• solo reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione e di sue eventuali
pertinenze;
• solo redditi esenti (ad es. rendite erogate dall’Inail
per invalidità permanente o morte, borse di studio,
pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie
corrisposte a militari di leva, pensioni, indennità,
comprese le indennità di accompagnamento e assegni del Ministero dell’Interno a ciechi civili, sordomuti e invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali, compensi derivanti da attività
sportive dilettantistiche per un importo complessivo
non superiore a euro 7.500);
• solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di
imposta (ad es. redditi derivanti da attività sportive
dilettantistiche per un importo fino a euro
28.158,28; interessi sui conti correnti bancari o postali);
• solo redditi soggetti ad imposta sostitutiva (ad esem-
pio interessi sui Buoni Ordinati del Tesoro (Bot) o sugli
altri titoli del debito pubblico).
Se non siete obbligati a tenere scritture contabili,
siete in ogni caso esonerati dalla dichiarazione se in
relazione al reddito complessivo, al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze,
avete un’imposta lorda che, diminuita delle detrazioni per carichi di famiglia, delle detrazioni per lavoro
dipendente e/o pensione e/o altri redditi e delle ritenute, non supera euro 10,33.
Unico 2008 nuove modalità di consegna
Dopo che l’anno scorso erano cambiati i termini per
la consegna del modello Unico, quest’anno i contribuenti che potendo fare il modello 730 sceglieranno
il modello Unico dovranno trasmettere la propria dichiarazione dei redditi per via telematica. Le scadenze non cambiano:
Dal 2 maggio e fino al 30 giugno i contribuenti che
alla data di consegna della dichiarazione non svolgono un’attività di lavoro dipendente o parasubordinato potranno presentare il modello tramite le banche
o gli uffici postali. Per tutti gli altri contribuenti vi è
l’obbligo della trasmissione telematica e la scadenza
è fissata per il 31/07. Invariati i termini per il pagamento al 16/6 unitamente all’acconto Ici e con maggiorazione del 0,40% al 16/7.
Sportello operativo Caf - Tutela fiscale del contribuente Srl, Milano, V.le Rodi 85. Rag. Lorenzo Gomiero
Commercialista - È possibile prenotare l’appuntamento
per la compilazione di documenti fiscali. Aperto il sabato
mattina. Tel. 02 66103405 fax 02 66116682, [email protected]
PARERI LEGALI
La Responsabilità Civile dei Genitori
Dimitri Barbera*
el nostro ordinamento giuridico sussiste il prinN
cipio, ormai consolidato, per cui, se i genitori
non provano di aver adeguatamente educato i figli
ed aver ben vigilato sugli stessi, rispondono del comportamento di questi ultimi, secondo l’art. 2048 codice civile. Infatti, tale norma, al 1° comma prevede, a
carico dei genitori (e dei soggetti ad essi espressamente equiparati, quali il tutore e l’affiliante di cui
oggi non si discute) un regime di responsabilità piuttosto rigoroso per il fatto illecito commesso dai figli
se minorenni.
Presupposto imprescindibile per l’applicazione di
detta norma è che i minori siano capaci di intendere
e di volere in quanto, in caso contrario il genitore ne
risponderà, ma nella veste di sorvegliante di incapace, in base all’art. 2047 c.c. Ne consegue che alla responsabilità dei genitori si aggiunge quella dei minori, chiamati a rispondere in base al principio generale del fatto illecito secondo l’art. 2043 codice civile.
È evidente, comunque, al fine di accertare se il minore sia incapace di intendere e di volere, che il giudice
non può limitarsi a tener presente l’età dello stesso e
le modalità del fatto, ma deve anche considerare lo
sviluppo intellettivo del soggetto, quello fisico, l’assenza di malattie ritardanti, nonchè la capacità del
minore di rendersi conto del disvalore della sua azione. Circa poi il fondamento della responsabilità, tale
presunzione potrebbe essere vinta con la prova, a carico dei genitori stessi, di «non aver potuto impedire
il fatto» come dispone il 3° comma dell’art. 2048 c.c..
Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n.
9509 del 2007, ha stabilito che i genitori devono offrire, al fine dell’esonero della loro responsabilità, la
prova liberatoria prevista dallo stesso articolo, oltre
a quella di non aver potuto impedire il fatto illecito
commesso dal figlio minore; prova che si concretizza,
normalmente, nella dimostrazione, oltre di avere impartito al minore un’educazione consona alle proprie
condizioni sociali e familiari, anche di avere esercitato sul medesimo una vigilanza adeguata all’età.
In ordine poi ai danni causati a terzi da scolari minorenni, la Suprema Corte di Cassazione ha statuito
nel senso che i genitori possono rispondono in solido
con gli insegnanti, perché l'affidamento all'altrui vi-
gilanza non esonera dalla “culpa in educando”, affermando, quindi, la responsabilità solidale dell'insegnante e del genitore per i danni causati da un minore. Secondo tale sentenza infatti, l’affidamento del
minore alla custodia di terzi, solleva il genitore dalla
presunzione di “culpa in vigilando” ma non anche da
quella di “culpa in educando”.
I genitori, comunque, sono tenuti a dimostrare, per
liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal
minore in un momento in cui lo stesso si trovava
soggetto alla vigilanza di terzi, di avere impartito al
minore stesso un’educazione adeguata a prevenirne
comportamenti illeciti.
*Avvocato del foro di Milano, Via G. Arganini, 24 Studio Legale e Tributario in Milano, Via Soperga n°
4, tel. 0266714559, fax 02700418300, [email protected]
<mailto:[email protected]>
A unanime richiesta, prima consulenza gratuita
ai lettori di “Zona Nove”
INVESTIMENTI FINANZIARI
Il mutuo “su misura” per chi compra casa
Ciro di Giorgio
l mese scorso abbiamo cominciato ad analizzare il
Idell’offerta
variegato panorama dei mutui. In considerazione
di mercato, sempre più ampia e diversificata, è senz’altro opportuno un approfondimento.
Recentemente molti risparmiatori che avevano stipulato un mutuo a tasso variabile negli anni scorsi
hanno subito significativi aumenti dell’importo della
rata che forse non erano stati preventivati. In passato gran parte dei mutui venivano stipulati a tasso
variabile per 2 motivi: non sempre era facile stipulare mutui a tasso fisso di lunga durata (oltre 20 anni)
e, di norma, le condizioni di partenza dei mutui a
tasso variabile erano più favorevoli (mediamente il
2% in meno rispetto ai mutui a tasso fisso).
Ultimamente le scelte della clientela e le offerte del
mercato stanno cambiando direzione: si richiede più
frequentemente il tasso fisso (è assai gradita la certezza che la rata rimanga inalterata fino alla fine
del contratto) e si è ridotta la differenza di costo tra
fisso e variabile (quasi sempre inferiore all’1%).
Una volta che si è deciso se optare per il tasso variabile (segue le variazioni del mercato) o il tasso fisso
ONA NOVE 22
(qualunque cosa accada, la rata non cambia) è comunque opportuno valutare con attenzione le condizioni proposte dalla banca. Infatti il tasso del mutuo
viene “costruito” unendo 2 fattori: il “parametro di
riferimento” e lo “spread”: sono termini un po’ ostici
per qualcuno, ma vale la pena di conoscerli. Il “parametro di riferimento” è il primo mattone del nostro
mutuo, ovvero è un tasso che normalmente le banche e le controparti finanziarie utilizzano per scambiarsi il denaro tra di loro: di norma l’Euribor a 1, 3
o 6 mesi è il parametro per i mutui a tasso variabile,
mentre l’Eurirs (o IRS – Interest Rate Swap) è il parametro per i mutui a tasso fisso. Lo “spread” è la
maggiorazione applicata al parametro di riferimento, in pratica il guadagno della banca.
Facciamo ora un piccolo esempio; la Banca Bassotti
ha concesso un mutuo della durata di 20 anni al tasso fisso del 7% che viene così determinato: il 5% è il
tasso IRS a 20 anni, ovvero il parametro di riferimento che viene pubblicato quotidianamente sui
giornali finanziari (come il Sole 24 Ore) ed è uguale
per tutti, mentre il 2% è lo spread, ovvero la maggio-
razione applicata, che può variare da banca a banca.
Quindi cosa deve verificare e scegliere chi deve comprar casa? Se, a parità di condizioni di partenza (durata del mutuo, importo, tipologia di tasso, finalità
dell’acquisto - 1a o 2a casa - ristrutturazione, ecc.) la
Banca Bassotti applica lo spread del 2%, mentre la
Banca degli Onesti applica l’1%, va da sé che la scelta dovrà ricadere su quest’ultima! Da alcuni anni le
Banche devono inoltre indicare sui loro preventivi
l’Indice Sintetico di Costo (Isc), che sintetizza il costo
complessivo del mutuo, comprendendo anche gli oneri accessori, quali le spese per la pratica, la perizia,
ecc…
Chi richiede un mutuo può pertanto valutarne la
congruità e la convenienza richiedendo questo dato.
Ciro di Giorgio - Promotore Finanziario - Ufficio:
Via Dante, 4 - 20121 Milano - Tel: 02 45471766/7/8 Cell:335 5240062 - Fax 02 80509027 - e-mail:
[email protected]
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
Iscriviti all’Associazione Amici di
ONA NOVE
Socio ordinario Euro10 (Euro 5 per studenti e
pensionati), Sostenitore Euro 25. C.C.P.
36297208, Ass. Amici di “Zona Nove” o bonifico Monte Paschi di Siena, ag. 5, viale Testi 90,
sul conto corrente: Ass. Amici di “Zona Nove”.
coord. bancarie 01030 01605 7047.64.
TA EBAO
Per la vostra PUBBLICITÀ
su questo giornale
TELEFONATE
a Franco Tironi
tel. 02/6423561 - fax 02/66107983
Cell. 347/9507398
Pagina riservata ai lettori
lettere in redazione
I NOSTRI
RIGOLDI
Ho letto con commozione le
belle pagine “Il nostro 25
aprile” dedicate alla Resistenza a Niguarda e in particolare quella riguardante mio
padre, il partigiano Francesco
Rigoldi, Martire della Resistenza, a cura di Lorenzo Meyer, tratta dal manoscritto di
Gianmario Molteni. Le vicende della sua vita, descritte
nell’articolo, sono riportate
con sensibilità dall’autore che
delinea la sua figura di uomo
semplice, che sogna un domani migliore e “un mondo di felicità” per il suo futuro e quello dei suoi figli e che, per raggiungerlo, lavora e combatte
politicamente con impegno,
fermato solo dalla tragica
morte. Le pagine di “Zona
Nove” confermano che la storia, quella dei Partigiani, gente semplice che sapeva riconoscere e percorrere la strada
giusta, che ha vissuto, combattuto e anche sacrificato la
vita lottando contro i fascisti
e l’invasore nazista, è parte
oggi della nostra storia, è fondamento della nostra Repubblica e della sua Costituzione,
è con noi, ora e sempre Resistenza. Un grazie di cuore a
“Zona Nove” e a tutta la redazione: importante e fondamentale è il vostro lavoro e il
vostro contributo per portare
a tutti i cittadini, nelle loro
case, la conoscenza dei fatti di
oggi e del passato. Un grazie
particolare a mio cognato
Gianmario Molteni per il sentimento e l’impegno che lo ha
spinto a scrivere “Memorie
della Resistenza”, un volume
che merita di essere diffuso
fra la gente.
Silvio Rigoldi con famiglia
(aprile)
PERCORSO A OSTACOLI
NEI SEGGI DI PASSERINI
Se votare è un diritto, mettere i cittadini nelle condizioni
di esercitarlo è un dovere.
Parliamo dei seggi elettorali
trasferiti da Ciriè in Passerini. Nella scuola ci sono tre
seggi ubicati in fondo all’ala
sinistra, i numeri 1969, 1679
e 1609. Per raggiungerli occorre percorrere un lungo corridoio e salire due rampe di
scale. Per chi ha difficoltà
deambulatorie arrivare a votare è stata una vera impresa. Le persone sulle sedie a
rotelle hanno dovuto prendere il montacarichi e poi percorrere l’ultima rampa di scale con un piccolo carrello elevatore. Quanti non erano a
conoscenza della possibilità
di prendere l’ascensore (ubicato nel retro), si sono avventurati sulle due rampe di scale, sorretti dalle Forze dell’ordine o da accompagnatori. Un
cittadino, con sedia a rotelle
motorizzata, è rimasto quasi
30 minuti “imprigionato” sul
carrello elevatore: il carrello
si è bloccato a metà percorso
e non andava più né su né
giù. Un altro signore, con problemi alle gambe, è stato trasportato al seggio dai Vigili
con una sedia da ufficio con le
rotelle, perché il percorso era
per lui troppo lungo e le scale
insormontabili. Sono stati
tanti gli anziani per cui si è
reso necessario utilizzare i
carrelli elevatori sulle due
rampe di scale e nonostante
le attenzioni delle Forze dell’ordine, il disagio è stato notevole. La domanda sorge
spontanea: quanti altri, tra
quelli che hanno difficoltà a
muoversi, hanno rinunciato a
venire ai seggi? Chiediamo
al Comune, se intende ancora usare la scuola di Passerini, di posizionare tutti i
seggi a piano terra oppure
di istituire un seggio speciale subito dopo l’ingresso,
dedicato a chi ha difficoltà
deambulatorie.
Cristina Corona (aprile)
LE MANI SUL
BORGO PIRELLI
Novità in arrivo al Borgo
Pirelli! Da mesi si assiste all’avvio di un nuovo e poco
chiaro progetto: quando un
alloggio si libera (morte o abbandono) l’ingresso viene sigillato, anzi murato! Sì! Non
viene riassegnato, viene murato e, se chiedete agli operai
perché lo fanno, rispondono:
“Perché queste villette verranno abbattute per far spazio ad un nuovo progetto”.
Abbattute? Questa è la versione di chi è addetto alla
chiusura definitiva di queste
abitazioni. In realtà l’Aler
nega che vi sia un progetto al
riguardo, ma è pur vero che:
Sigilla - mura - non riassegna. È fuori discussione che
l’area sulla quale “sopravvivono” queste villette e il “casone” abbia ormai raggiunto
un valore interessante per la
proprietà (Pirelli, non Aler) e
che i poveri cristi che vi abitano “non rendono abbastanza”, ma pochi hanno un’idea
di quanti risparmi queste famiglie hanno investito per
rendere abitabili alloggi nei
quali chi riscuote l’affitto non
ha mai messo mano. Impianti elettrici, idraulici, tetti, finestre... hanno 70 anni e per
lo più sono stati rinnovati da
chi ci abita. Non dimentichiamo poi che la maggior
parte di queste persone ha
più dell’età delle stesse case... Aspettiamo che muoiano? Li muriamo dentro? Li
sistemiamo lontani dai loro
affetti e ricordi? Ma qualcuno ha idea di cosa voglia dire
trasferire un anziano? Vuol
dire fargli del male... e mi
fermo qui perché non riesco a
dire altro pensando ai miei
genitori in questi giorni. La
notizia ha tolto loro qualche
anno di vita. È stato un brutto colpo. Allora scrivo, scrivo
a tutti coloro che hanno voglia di ascoltarmi perché desidero che qualcuno mi dica
che non è vero, che non è vero che ancora una volta gli
interessi economici l’avranno
vinta, che non è vero che vogliono abbattere un pezzo di
storia, che vogliono abbattere ricordi invece di ridargli
nuova vita. Se solo decidessero di cedere queste abitazioni
a chi vi abita, amici e parenti
unirebbero le forze per permettere a chi vi risiede di rimanerci completando anche
la necessaria ristrutturazione... La prossima mossa sarà
togliere le medicine ai malati
perché si liberino ancor più
velocemente gli alloggi? O
murarli vivi?
Barbara Tasca (aprile)
L’EMERGENZA
ECOLOGICA
Nel numero di marzo Giusto
Buroni sollecitava un approfondimento sui temi ambientali. Richiesta sacrosanta, visti i tempi che corrono, e
spero che il giornale decida
di conseguenza dedicando gli
spazi necessari. L’ecologia è
un tema che si impone per le
emergenze ambientali e per
la confusione che vi regna. È
bene intanto precisare che
non mi riconosco nelle citazioni fatte. Un po’ perché la mia
lettera di gennaio sull’ecopass è stata ridotta per problemi di spazio, un po’ perché
alcune affermazioni sono state travisate. Rispetto ai costi
per l’ambiente il problema di
fondo è se dobbiamo rassegnarci al costante saccheggio
delle risorse ambientali oppure se il consumatore ne deve
rendere conto. Dobbiamo
estende da piazzale Egeo a
viale Suzzani, non limitandosi quindi alle ‘creature’ di
Gregotti intorno al Teatro
degli Arcimboldi!”
Giusto Buroni (aprile)
ALL’ASILO SOLO
I RESIDENTI
Scrivo in riferimento all’articolo di Mario Piemontese sulle iscrizioni alla scuola dell’infanzia dei bambini immi-
Primavera tutto l’anno
bito in via Cherasco. Di fronte al mio condominio di
A
9 piani ci sono le case del Comune, 5 piani. Tramite
“Zona Nove” vorrei ringraziare una signora anziana che
abita al primo piano e i suoi familiari che, attraverso il
loro davanzale, mi rallegrano la vista ogni volta che
guardo fuori. Tutto l’anno questo davanzale è fiorito: gerani, ciclamini ecc. La mattina, la prima cosa che faccio,
guardo giù e vedo una testina bianca in mezzo a una
striscia di fiori, e lei, da dietro la grata, a sua volta guarda in strada e mi fa tanta tenerezza. Non la conosco, ma
attraverso “Zona Nove” le mando un saluto. È un modo
come un altro per affrontare la giornata in modo positivo. Anche voi lettori, cercatevi un po’ di primavera, in
questo momento “giù” ci ridarà ottimismo.
Luigia G. (aprile)
chiederci se sia opportuno affidarci solo al mercato e scegliere i prodotti meno costosi,
a prescindere dal loro impatto
sull’ambiente. Per fare un
esempio, oggi possiamo sentirci ecologisti se acquistiamo
un’auto ibrida che costa di più
ma consuma di meno. Fatti i
conti, sul medio-lungo periodo
se ci conviene potremmo scegliere l’auto meno inquinante.
Bene, è già una buona strada,
ma la scelta non è derivata da
criteri etici, ovvero da una responsabilità sociale di lungo
termine. E se ci proponessero
un’auto innovativa che costa
di più, inquina la metà e consuma lo stesso? O di acquistare un’auto più piccola? Esistono prodotti a marchio Ecolabel che hanno un impatto sull’ambiente minore di altri, ad
esempio i detersivi, però costano normalmente di più,
quindi restano una nicchia e
pochi li comprano. Che facciamo? Affidarsi solo ai criteri
economici ci porta esattamente dove siamo adesso: per il
tema più urgente, l’effetto serra, siamo a una emissione tripla di anidride carbonica rispetto alla capacità degli ecosistemi di ritrasformarla in
ossigeno e carbonio. L’altra
domanda riguarda la capacità
della politica di governare i
temi ambientali: se pensiamo
alla commistione politica-affari capiamo che abbiamo poche
speranze. Da dove cominciare? Chi è disposto a cambiare
i propri stili di vita, e perché?
Marco Gianfala - Vivibicocca
(aprile)
COMITATO
FANTASMA?
Vi informo che ho inviato oggi
al “Corriere della Sera” la seguente segnalazione, affinché
non prosegua stupidamente e
pericolosamente la “rottura”
fra vecchia e nuova Bicocca:
“Sul Corriere-Milano del 24
aprile appariva un appello
per la ‘mobilità’ alla Bicocca,
promosso da Università, Ciclobby e Parco Nord insieme
con un sedicente ‘comitato di
quartiere’. Agli abitanti del
vero quartiere Bicocca non è
stato concesso dibattere democraticamente l’iniziativa,
per quanto a prima vista lodevole. Il quartiere Bicocca si
grati non applicata dal Comune di Milano, visto che esiste una legge che riguarda l’istruzione per tutti i bambini
indistintamente. Ebbene io
sto vivendo lo stesso problema. Sono milanese da lunga
discendenza, ho una figlia
sposata residente a Cinisello
che lavora a Milano ed è madre di un bambino di 33 mesi.
Pensavo di poterla iscriverla
in un asilo a Milano, tanto più
che il bambino vive più a casa
mia (Testi) che a Cinisello.
Purtroppo all’asilo hanno detto che non c’è la residenza.Così però i servizi non sono
uguali per tutti.
Giuseppe Elli (aprile)
IIL MONUMENTO
AI MARTIRI DI RODI
Ho letto con piacere l’articolo
dedicato al Parco Nord su
“Zona Nove” di marzo. Oltre
alle iniziative elencate nel
programma è prevista la posa
di un piccolo monumento dedicato ai 17 mila martiri di
Rodi e del Dodecaneso degli
anni 1943/45. L’iniziativa,
partita da un gruppo di reduci
di guerra, è stata resa realizzabile per interessamento del
dottor Ravasi che ci ha concesso il terreno nel Parco.
Telesforo Carnevali (aprile)
CASE
POPOLARI
Nel numero del gennaio scorso si leggeva dei tentativi fatti
dal consigliere Mirabelli di far
mantenere la residenza, con
possibilità di riscatto, nelle
Case Popolari da parte degli
inquilini che lo desiderassero,
perché altrimenti sfrattabili
(anche se ultra65enni) secondo i criteri derivanti dalle recenti leggi regionali. Si può
avere notizie sugli sviluppi
conseguenti a tali iniziative?
(Ricordando che anche le case
del Pirelli sono Aler...).
Giusto Buroni (aprile)
• Il principio della decadenza
rimane ma ci sono stati due
fatti nuovi: il riconoscimento
da parte dell'assessore Scotti
della dimensione del problema così come l’avevamo posto
e l’impegno a riverificare i dati e intervenire e l’approvazione in consiglio di due provvedimenti che impediscono che
chi era nelle condizioni di dover lasciare subito la propria
casa possa restarci in attesa
delle modifiche legislative annunciate.Continueremo ad
aggiornarvi sugli sviluppi.
Aggiungo un chiarimento per
tranquillizzare gli over 65 a
cui il principio della decadenza comunque non si applica.
Franco Mirabelli
UN MESE
DI GARE DI BOCCE
I referenti dei campi bocce di
via Adriatico desiderano comunicare il programma delle
gare di bocce dal 6 maggio al
27. Le gare si terranno il 6,
l’8, il 13, 15, 20, il 22, il 27. Il
torneo viene organizzato da
Erminio Capelloni, responsabile delle Guardie Ecologiche. Vi partecipano i sette
campi del parco più il campo
comunale di Bresso. Possono
partecipare i pensionati
d’ambo i sessi non iscritti alla federazione italiana gioco
bocce. L’iscrizione è gratuita
e va segnalata ai referenti
dei campi. Si giocherà con
tre formazioni: singola, doppia e terna. Il fischio di inizio
è alle ore 15.
Franco Santoro,
Gianni Stefanutto (aprile)
ERRORI
VERBALI
Il sottotitolo dell’articolo di
febbraio sulla laurea alla
Montalcini contiene un errore
da matita blu: si legge che la
scienziata “si schernisce” invece che “si schermisce”: non
ne vedevo di così grosse da
quando ho messo un po’ in riga quelli del Corriere della
Sera (che di ciò mi hanno ringraziato ancora di recente,
quando sono venuti col camper). Chissà se le altre “autorità” presenti l’hanno notato?
E gli altri vostri lettori? Attenzione! a me (o a mia sorella), non sfuggono queste cose!
Conosco certi extracomunitari che non cadrebbero in questi errori! (Che sia effetto delle Laure Brevi, autrice dell’articolo?)
Giusto Buroni (aprile)
• Ci scusiamo con i lettori del
refuso. Però anche “Laure
Brevi, autrice” non è male. E
poi non si tratta di un “sottotitolo” ma di un “sommario”.LA
A QUANDO LA COLLINA
DEI CILIEGI?
Abito a pochi passi dalla
Collina dei ciliegi. I lavori
sembrano finiti da tempo:
prati verdi, alberi fioriti, cestini per la spazzatura... ma,
ahimè, è ancora tutto cintato.
Sapete per quali motivi?
Anita Minutti (aprile)
• Alla Pirelli, che ha dovuto
creare la collina in scomputo
di oneri di urbanizzazione e
quindi non ci guadagna niente, forse non interessa dare gli
ultimi ritocchi; e il Comune,
se ci sono di mezzo i grossi calibri, non è rigoroso nei controlli come con i semplici cittadini. LA
BRUTTE
NOSTALGIE
Mi sembra di essere tornato
al ventennio. I diritti dei lavoratori saranno difesi da
Colaninno o Calearo, le famiglie da Berlusconi, Fini e anche da Casini (visto che tutti
e tre ne hanno più di una).
Per mantenere la famiglia,
nel ventennio ti dicevano: arruolati e ti mandavano in
Abissinia, ora visto che posti
di lavoro non ne creano fanno
gli spot tv: arruolati nell’esercito e poi via in Afganistan.
Non sembra di essere tornati
indietro di 80 anni?
Ardore (maggio)
FARE A MENO
DEL MERCATO
A me pare incredibile che
pochi ambulanti di un mercato (piazzale Lagosta) possano bloccare un’importante
opera pubblica come la linea
5 del metrò. Pensavo che, visto che le bancarelle sono
sul suolo pubblico e hanno
una licenza comunale, gli
ambulanti dovessero sottostare alle scelte del Comune
e non dettare loro le condizioni. E mi chiedo: è poi indispensabile un mercato
ambulante o nel 2008 se ne
può fare a meno? Io vi ho rinunciato da anni perché
ogni volta che vi andavo mi
sentivo preso in giro. Peso
della merce non corrispondente a quanto pagato; conteggi fatti a mente con errori sempre a svantaggio del
cliente; litigate per gli scontrini fiscali... Non ultimo, le
condizioni igieniche di chi
manipola generi alimentari
e non si lava mai le mani.
Armando Cacialli (maggio)
UNA PRATICA
PAZZESCA
Il 5 aprile ‘06 i medici di
Villa Beretta di Costamasnaga mi prescrivono una
erogazione di forniture protesiche mediante mod. 03
Regione Lombardia di un
tutore e di scarpe ortopediche con pratica n. 15134. Il
15 dicembre ‘06 mi è stato
consegnato il tutore con relativa “copia per l’utente”
del mod. 03, ma non le scarpe per dimenticanza dell’ortopedico. In luglio ‘07 mi
vengono consegnate le scarpe: rimango in attesa del relativo collaudo alla Villa
Beretta. Il 31 ottobre ‘07, vista la mancata chiamata
per il collaudo, dopo varie
telefonate, invio un fax alla
Villa Beretta sollecitandolo.
Il 20 novembre ‘07, non
avendo ricevuta nessuna
chiamata, invio un’e-mail
alla Asl Milano distretto 2 e
alla Direzione Sanitaria
Valduce di Como da cui dipende Villa Beretta, per sollecitare il collaudo. Ricevo
l’invito per il collaudo per il
10 dicembre ‘07, dove gli
stessi medici riscontrano
che le scarpe non vanno bene e quindi mi consigliano
di tornare dall’ortopedico.
Questi il 20 dicembre ‘07 mi
dice che le scarpe sono state
fatte secondo le prescrizioni
mediche e che comunque
contatterà gli stessi per avere istruzioni circa le modifiche da apportare. Mi avrebbe poi fatto sapere. Il 1 febbraio ‘08 vengo di nuovo
contattato da un dirigente
della Asl distretto 2, al quale rispiego tutta la storia.
Dice che sentirà i medici di
Villa Beretta, poi mi farà
sapere. A oggi non ho sentito ancora nessuno. All’inizio
di marzo ‘08, mi ha contattato l’ortopedico dopo aver
eseguito una leggera modifica alla scarpa sinistra, ma
con esito da me ritenuto negativo. Nel contempo mi assicurava il suo interessamento per un incontro-collaudo coi medici di Villa
Beretta. Sono ancora in attesa.
Gianni Paolo Fumagalli
(maggio)
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Zona9ottobre2006 (Page 24)