I
Parco nuovo
a Cassano
d'Adda
a pagina 6
Anno 11 - N. 8 ottobre 1992
mensile della Coop Lombardia
Con Unicard
c'è chi non
paga la spesa
pagina 1 1
Un paraurti
che
cambia
faccia
Intervista
a Barberini
sulla funzione
sociale
n pagina 10
a pagina 13
a
E
m
Dal 22 ottobre al 20 novembre si terrà a Milano
presso la Permanente di via Turati una mostra
di disegni di bambini. Mario Lodi ha scritto
l'introduzione al catalogo della mostra, di cui
riproduciamo la copertina.
01, 3
h
am
uia
1~I~1~
11519M0
IL RAPPORTO ANNUALE "CONSUIMEZZI-DI
Lim :REM ►TA D CONSUMI
ENRICO
MIGLIAVACCA,
PRESIDENTE DELLA
ASSOCIAZIONE
LOMBARDA
COOPERATIVE
DI CONSUMATORI,
HA ILLUSTRATO
RISULTATI
DELL'INDAGINE
ANNUALE
DIVENTATA ORMAI
TRADIZIONE
La tradizionale relazione sui consumi che
l'Associazione lombarda cooperative di consumatori tiene ogni
anno si è aperta con la
relazione del presidente Enrico Migliavacca,
al quale alla fine dei
lavori abbiamo rivolto
alcune domande.
Quale posto occupa
nell'informazione economica l'ormai
tradizionale "Rapporto annuale su
consumi, prezzi e distribuzione finale"
dell'Associazione
lombarda cooperati-
ve di consumo?
La Coop è l'unica fonte
che subito dopo l'estate,
alla ripresa dei lavori,
fornisce indicazioni sull'andamento dei consumi e della distribuzione
finale in Lombardia e in
Italia. Tutti gli anni, alla conferenza stampa di
presentazione del rapporto partecipano numerosi giornalisti in
rappresentanza della
stampa quotidiana e di
quella periodica. Il Sole
24 Ore, Il Giornale,
Corriere della sera, l'Unità, Italia oggi, la Repubblica e l'Avanti hanno unanimemente ri-
chiamato nel titolo la
frenata dei consumi in
corso. Le riviste mensili
che ogni anno pubblicano la sintesi del rapporto nel numero di ottobre, Largo Consumo,
Distribuzione Organizzata, Marketing Espresso, Nuova Distribuzione e forse quest'anno anche Mondo Economico, in genere sottolineano le progressive
trasformazioni all'interno dei consumi e le prospettive a breve e medio
termine.
Qual è, riassuntivamente, lo stato dei
consumi secondo i
dati presentati alla
stampa?
La crescita dei consumi
famigliari in tutti i comparti, compreso quello
alimentare, ha sospinto
il boom dell'economia italiana negli anni '80.
Non ci sono più dubbi,
la fase ciclica che viviamo oggi è di tipo recessivo ma l'economia italiana potrà trovare uno
spunto di ripresa proprio a partire dai consumi, a patto che l'occupazione ed i redditi reali
familiari non flettano
eccessivamente.
Alla luce della situazione economica e
dei provvedimenti
governativi, quali
sono le prospettive
nel settore dei consumi alimentari?
Nel comparto dei consumi alimentari in particolare, pur in uno scenario di rallentamento,
alcuni prodotti evolvono
positivamente. Il pesce
fresco, l'olio extravergíne d'oliva, le mozzarelle, gli yogurt, le bevande a base di frutta e la
pasta fresca sostengono
il mercato alimentare
che resta una delle
grandi voci di spesa delle famiglie italiane.
Articolo a pagina 13
INIZIATIVA NAZIONALE A FAVORE DEI CONSUMATORI
LA DECISIONE
RIGUARDA TUTTA
LA LINEA DI
PRODUZIONE CHE
PORTA IL MARCHIO
"COOP" E "PRODOTTI
CON AMORE".
I PREZZI RESTERANNO
FERMI FINO
AL DICEMBRE 1992
La Coop, la più grande
catena di distribuzione
alimentare del nostro
Paese (con 10.000 miliardi di vendite nel '92
e con oltre 2.500.000
consumatori associati),
ha presentato un'inizia-
[
P ADOL COOP
A PREZZI BLOCCATI
tiva concreta per contribuire al contenimento dei prezzi, in un momento in cui il consumatore sta vivendo una
situazione grave di disagio e insicurezza colpito su più fronti come
contribuente, come lavoratore, come cittadino.
La Coop ha deciso di
mantenere fermi fino al
31 dicembre 1992 i
prezzi di tutti i prodotti
a marchio Coop e di
tutte le carni bovine e
suine a marchio "Prodotti con amore", una
linea di marca propria
basata sulla qualità,
sulla sicurezza e controllata in tutto il processo produttivo.
Questi prodotti rappresentano oltre 1.500 mi-
t- VINCITORI DEL CONCORSO
"L'ALTRA FACCIA DI COLOMBO"
Questi sono i fortunati vincitori del concorso promosso
dalla Coop in occasione del 500° anniversario della
scoperta delle Americhe.
Vincono un viaggio sulla costa ligure:
Livio Nava, via Capinera 5, Milano
Maria Re, via eilea 42, Milano
Giancarlo Riva, via Reinach 6, Milano
Teresa Zaffanelli, piazza Caccia 22, Cremona
Antonietta Montuori, via La Malfa 8,
Peschiera Borromeo (MI)
Rita Baldrighi, via De Lemene 4, Massalengo (MI)
Renata Lorandini, via Leopardi 2, Opera (MI)
Gismonda De Felice, Villasanta (MI)
liardi di vendite in un
anno e oltre il 60% del
consumo alimentare di
una famiglia. Si tratta
di generi di larghissimo
consumo che in misura
più o meno pesante risentono e risentiranno
della svalutazione della
lira, con punte di aumento in alcuni comparti, come le carni, fino al 12%.
PRESTITO SOCIALE
COOP AUMENTA GLI
INTERESSI (9% LORDO)
Dal 1° agosto l'interesse di base sulle
somme versate per il prestito sociale alla Coop è stato aumentato passando
dall'8,5 per cento al 9 lordo. Questo per
i depositi sino a 20 milioni. La somma
eccedente i primi venti milioni di deposito viene premiata con un tasso di interesse del 9,5 per cento (lordo).
L'articolo di Marco Maggi
alla pagina 12
IIIII~FrAlle
pagine 8 e 9
Iniziativa sconto soci n.1 1
Buono sconto di L. 7.000 su un acquisto di'
PERE ABATE -Kg 3.circa - • •
Più una confezione di•
•
• ••• • • •
PARMIGIANO REGGIANO
Kg 0,500 circa • • • • • •
Validità dell'iniziativa
dal 26/10 al 7/11 1992
EFUNZIONI DEGLI INTEMORI L010
VITAMINA?
NON È L'ELISIR DI
di Carla Barzanò
La vitamina A e il suo
precursore betacarotene (presente soprattutto, ma non solo, negli
ortaggi di colore giallo
arancio) dotati di proprietà antiossidanti,
hanno dimostrato di avere un ruolo protettivo
nei confronti di tutti i
tumori che riguardano i
tessuti epiteliali.
Una delle ricerche più
convincenti si è svolta
in Giappone, dove
250mila persone sono
state esaminate da un
gruppo di ricercatori
per 10 anni consecutivi.
E risultato che una adeguata assunzione di
betacarotene diminuisce la probabilità di
contrarre il cancro al
polmone, allo stomaco e
al colon. Un'altra ricerca, mirata ai fumatori,
e tutt'ora in fase di elaborazione in Finlandia
sembrerebbe confermare questi risultati per
quel che riguarda il
cancro al polmone.
Anche la vitamina E,
presente soprattutto
nel germe di grano, nei
vegetali a foglia verde,
nei germogli e negli oli
vegetali, svolge un ruolo antiossidante e previene la formazione dei
radicali liberi, soprattutto se abbinata ad adeguate quantità di selenio e di vitamina C.
Secondo una recente ricerca di un gruppo dì
scienziati americani
quest'ultima sostanza,
assunta con regolarità
Vitamina A
mandati ai non fumatori. Non è difficile: I arancia, per esempio, ne
contiene più di 100 mg,
1 peperone rosso più di
200.
Sotto esame infine sono
anche le vitamine del
gruppo 13. E certo che
una loro carenza indebolisce la risposta immunitaria e rallenta la
capacità delle§ cellule
di riparare i danni dovuti ad aggressioni esterne. In particolare
la vitamina 13 (maiale
fresco, frattaglie, legumi, banane e patate)
pare utile per la prevenzione dei tumori
della vescica, l'acido folico (vegetali) a foglia
verde, fegato, lievito)
Vitamina E
(Tocoferolo)
Vitamina
(Calciferolo)
Vitamina E.
e Betacarotene
Vitamina B6
(inridossina)
Dove
si trova:
fegato, uova, latte e
derivati, vegetali
gialli, arancioni e
verde scuro.
oli vegetali, germe di
grano, cereali integrali, semi oleaginosi, vegetali verdi
fegato, burro, pesci
grassi, latte. Viene
sintetizzata dalla
pelle durante l'asposizione ai raggi so!ari.
vegetali verdi, vegetali della famiglie
dei cavoli, latte. E
sintetizzata dalla
flora batterica intestimale.
cereali integrali, lievite di birra, fegato,
spinaci, piselli, lianane
carne, pesce, ti.
latticini
Funzioni
principali:
formazione e manienimento degli epiteli, delle mucose, delle ossa o dei denti.
Accrescimento delle
ossa e dei denti. ViRione crepuscolare
previene l'ossidazione a livello delle callule
formazione dello
scheletro e suo mantenimento, regolazione motilità muscolare.
coagulazione
sangue
metabolismo delle
proteine, utilizzazione dei grassi, formazione dei globuli
rossi, prevenzione
delle lesioni cotonee e nervose
sintesi di mater
genetico, formaz
globuli rossi, i
zionamento de
stema nervoso,
tabolismo dei gr.
Benefici
in fase di
sperimentazione
riduzione del rischio
di tumori di colon,
stomaco, prostata,
polmoni e epiteli in
genere.
prevenzione attacchi
angina pectoris, tumori e supporto nella terapia della fibrosi cistica
prevenzione tumori.
prevenzione tumori
prevenzione delle lesioni nervose nel fete, e tumori alla vescica
prevenzione tur
al fegato, colei
esofago, mala
cardiovascolari,
uose e alterazi
del sistema nere
fetale soprattt
nelle prime 6 st
mane di gravida
È danneggiato da:
Luce
calore
contraccettivi orali.
alcuni tipi di Tarmaci
cottura, contraccettivi orali
alte temperatura
Sintomi da
iperdosaggi o:
irritabilità, nausea,
difficoltà visive, perdita dei capelli, dolori reumatici, alterazioni a fegato e
milza.
cefalea, nausea,
stanchezza, difficoltà di coagulazione
del sangue
nausea, perdita di
peso, irritabilità, ritardo dell' etere SCimento psicofisico,
mobilizzazione del
calcio dalle ossa e sua
deposizione nei tessuti molli.
vomito, ittero, anemia, trombosi.
solo su cavie
non riportati
FRUTTI
DI
STAGIONE
E una pianta selvatica
che cresce spontanea
dalla pianura fino a
1.500 metri di altezza,
nei luoghi erbosi lungo
le siepi e sui cigli delle
strade.
Ha un arbusto ramificato, spinoso, piccole foglie ovali, seghettate e
delicate roselline, leggermente profumate,
che in estate lasciano il
posto a frutti allungati.
All'inizio dell'autunno i
frutti della rosa canina
si tingono di un bel rosso vivace e sono pronti
per la raccolta.
Sembra inoltre contrastare in modo efficace
gli effetti negativi delle
nitrosammine che si
formano nell'organismo
in seguito all'ingestione
di alcuni alimenti e del
fumo. I fumatori accaniti dovrebbero aumentarne il consumo fino a
100 mg al giorno, contro i 60-80 mg racco-
attraverso i cibi che ne
sono ricchi (agrumi, ortaggi freschi), avrebbe
addirittura la capacità
di allungare la vita.
Una cosa è sicuramente accertata: la preziosa vitamina C ha proprietà antiossidanti,
aumenta le difese immunitarie e previene
alcuni tipi di neoplasie.
Scegliete quelli turgidi, con la pelle liscia,
priva di ammaccature e
se volete utilizzarli in
cucina coglieteli dopo le
prime gelate notturne,
sono più morbidi e carnosi.
Per conservarli essiccateli velocemente nel
forno, a 200 gradi, se
volete utilizzarli per tisane e rimedi officinali.
In cucina invece usateli freschi, appena raccolti. I frutti della rosa
canina hanno un gusto
acidulo, leggermente aromatico e si prestano
ROSA CANINA
O ROSA
DI MACCHIA
a preparare squisite
marmellate, gelatine e
sciroppi_ Prima dell'uso
vanno lavati, asciugati,
aperti e privati dei semi interni.
Nella dieta sono ricchi
di vitamina C, di pedine e di zuccheri; hanno
proprietà leggermente
astringenti, disinfettanti e vitaminizzanti.
Nella tradizione popolare sciroppi e infusi di
frutti erano usati contro la diarrea e come
cura ricostituente invernale. Alle foglie e ai
fiori di rosa canina ( da
raccogliere in primavera) si attribuivano anche proprietà diuretiche e disintossicanti. I
frutti di rosa canina costituivano inoltre la base di molte preparazioni casalinghe per la cura della pelle. Se siete
amanti dei rimedi naturali provate una maschera per pelli stanche
e disidratate: frullate i
frutti dopo aver accuratamente eliminato i semi interni e applicate
la purea ottenuta sul
viso. Lasciate agire per
una ventina di muniti.
del
Vitamina Bi
(Cobalamins
LE RICETTE
Dl QUALE
CONSUMO
MARMELLATA DI ROSA CANINA
Ottima per le prime colazioni invernali e come
rimedio in caso di diarrea.
Ingredienti: frutti di rosa canina, vino bianco
secco q.b., zucchero, scorza di limone.
Lavate i frutti di rosa canina, asciugateli, divideteli a metà ed eliminate completamente i semi
interni. Metteteli in una casseruola (non di alluminio) con qualche scorza di limone, copriteli di
buon vino bianco secco e fateli cuocere fino a che
si saranno spappolati. Eliminate la scorza di limone, frullateli e rimetteteli nella pentola, aggiungendo 1 kg di zucchero per ogni 800 g di purea di frutti. Fate cuocere, mescolando spesso, fino a che la marmellata avrà acquistato la giusta
consistenza. Mettetela, ancora calda, in vasi di
vetro scuri, chiudeteli con cura e lasciateli raffreddare. Prima di mettere nella dispensa sterilizzate i vasi facendoli bollire, ben chiusi, per una mezz'ora.
2
COOPERAZIONE
QUALE
NELLA NOS; :--
embra che alcune vitamine contrastii radicali liberi, sostanze che si forS
mano in continuazione nell'organismo cono
me sottoprodotto dei normali processi metabolici. I radicali liberi tendono a prodursi più velocemente quando sí seguono
abitudini di vita scorrette (fumo, iperalimentazione, abuso di alcool, stress, mancanza di movimento, ecc...) o si vive in
ambienti molto inquinati. La loro azione
distruttiva si sviluppa a livello cellulare
favorendo i processi di invecchiamento e
l'alterazione del patrimonio genetico e
contribuendo in questo modo alla genesi
dei tumori e di altre malattie.
mancare.
Un senso di vuoto e di incertezza attana-
gita quanti di noi avevano riposto le proprie speranze di cambiamento in quei modelli. E allora la tentazione è quella di ritenere che tutto ciò che concretamente
rappresenta un'alternativa allo sviluppo
di tipo privatistico sia destinato alla sconfitta. Come si pone allora la cooperazione
e la nostra Azienda, che della stessa è
punta avanzata, in ordine a queste riflessioni?
E come noi lavoratori e funzionari ci poniamo e ci identifichiamo con il ruolo, le
motivazioni e gli obiettivi che la contraddistinguono? Si parla molto di pubblico e
privato, ritenendo questo il toccasana di
tutti i mali del nostro paese, e il primo solo come fonte di sprechi e di inefficienza.
Poco ci si sofferma sulla cooperazione, che
LUNGA VITA. PERÒ...
per quelli del collo dell'utero mentre la B12
ff
(carne, pesce, uova e
latticini) per le neoplasie di fegato, colon ed esefago. Il ruolo preventivo delle vitamine D e
K non è ancora ben definito ma sembra anch'esso possibile. Inoltre è dimostrato che le
proprietà protettive
delle vitamine non riguardano solo i tumori
ma anche altre patologie tipiche della nostra
epoca, per esempio le
malattie cardiovascolari, e i ricercatori stanno
sperimentando ter apie
preventive sui soggetti
più a rischio.
Bisogna consumarne
molte?
Acido felice ikVitsmIn a C
(FoIacinai
(Acido ascorbico)
atte, reni, vegetali
rdi, germe di gralievito di birra
agrumi, peperoni,
pomodori, alcuni vegetali a foglia verde
e altri ortaggi freschi
Vi tamina PP
agiadno)
fegato, pollame, carne, tonno, legumi,
latte
nazione materiagenetico e sangue,
golazione metabo.me, formazione
I sistema nervoso
l feto
mantiene in buono
stato ossa, denti, vasi sanguigni e collagene, previene i fenomeni di ossidazione
regolazione del reetebolismo
svenzione tumori
lo dell'utero, matie cardiovascola-
riduzione del rischio
di tumori e di inalaitie cardi ovascolari
prevenzione dei tumori
o nervose
:tura
calore e Iute
calore
erferisce con alcafarmaci
caren za
quando si
lesioni epatiche e in-
sospende la sommi nistrazione di mega-
testinali, rossori, ce-
dosi, formazione di
falee, crampi, prurito, allergie
calcoli renali.
Vuol dire che dobbiamo
gettarci sugli integratori vitaminici per garantirci l'eterna giovinezza? Sembra proprio
di no. Non si conoscono ancora esattamente
gli effetti legati a una
assunzione elevata e
prolungata nel tempo
di vitamine ma è certo
che un super dosaggio
può essere negativo.
Innanzitutto abitua
l'organismo a consumare un quantitativo
maggiore di queste sostanze, e quando le integrazioni vengono meno c'è il rischio di andare incontro a carenze; inoltre può causare serie intossicazioni.
II segreto quindi non è
quello di Fare scorpacciate vitaminiche, ma
piuttosto di dosare questi preziosi elementi in
modo equilibrato, ogni
giorno.
Le pillole possono
sostituire gli alimenti naturali?
Nessuna pastiglia a base di vitamine, per naturale che sia, può sostituire l'effetto benefico degli alimenti opportunamente combinati
fra loro.
Le proprietà protettive
delle vitamine non sono del tutto chiare,
sembra però probabile
che non siano legate a
una singola sostanza
ma, piuttosto, all'effetto combinato di più
principi attivi, presenti
contemporaneamente
in particolari alimenti.
In pratica sono sicura-
mente meglio un bel
piatto di broccoli, una
spremuta d'arancia e
una carota che un cocktail di pastiglie, anche
se preparate con estratti naturali ricavati
LIQUORE
DI ROSA CANINA
Digestivo e tonico.
Non abusatene.
Ingredienti: 500 g di frutti,
1/Tlitro di alcol a 70 gradi,
300 g di sciroppo
di zucchero.
Mettete i frutti a macerare nell'alcol per una
ventina di giorni, dopo averli lavati e privati dei
semi.
Preparate lo sciroppo di zucchero facendo bollire
300 g di zucchero in 500 g di acqua fino a che
liquido si è ridotto di 113.
Passate al setaccio l'infusione di alcol e frutti di
rosa canina e versate il liquido ottenuto in una
3
bottiglia di vetro scuro.
Unite lo sciroppo di zucchero e lasciate riposare
un mesetto.
seppure non rappresenta più un riferimento per tutti i campanili di paese, di
dai cibi.
Come garantirsi l'apporto ottimale di vi-
fatto con i suoi successi deve essere sicuramente vista come un modello alternativo di grandissimo rilievo. Stare nel mer-
tamine?
L'unica strada è segui-
cato significa usare gli strumenti e le metodologle che il mercato spesso a volte impone. E allora qual è la differenza, a che
vale aderire o sentirsi parte della cooperativa? Personalmente sono convinto che,
re abitualmente una
dieta equilibrata, varia, ricca di alimenti vitali, evitando se possibile, iI fumo e l'abuso di
alcool.
Questi gli accorgimenti
oggi come quarant'anni orsono, è negli obiettivi e nel modo concrete di operare che
ci differenziamo dall'imprenditore pubblico e privato.
Per noi la salute, l'ambiente, la tutela delle fasce più deboli dei consumatori, non
sono la scoperta dell'ultima ora, ma una
costante che sempre ci ha visto promotori
di iniziative tutti i giorni. Anche nei momenti di difficoltà, quando mai sì sono visti licenziamenti e quando mai i lavoratori
si sono visti negare i loro diritti sacrosanti? Spesso anche in questo versante con i
contratti di lavoro siamo stati all'avanguardia, costringendo altri a seguirei sulla
stessa via.
Se Coop non fosse presente su gran parte
del territorio nazionale, la grande distribuzione privata si sentirebbe come ora
coinvolta (non certo per i nostri stessi motivi) sulle tematiche più attuali? }Io sempre ritenuto che, nella vita, tra le altre, una cosa avesse particolare importanza: la
necessità di sentirci uomini con pari dignità e i rapporti gerarchici fossero tali da
non mai mortificare e umiliare nessuno e
le relazioni interpersonali fossero per queste improntate alla correttezza e a questa
visione dell'importanza delle risorse umane a qualsiasi livello esse si collocassero.
Queste riflessioni molto semplici sono le
stesse che mi hanno spinta a Fare il Caponegozio Mei privato non l'avrei probabilmente fatto) e a credere tutt'oggi che la co-
più utili.
• Privilegiate i cibi freschi, di stagione e di
produzione locale, ed evitare invece se possibile le primizie,
• Utilizzate abitualmente cereali integrali
provenienti da coltivazioni biologiche.
• Evitate le cotture e la
conservazione troppo
prolungate fa parte il
surgelamento che preserva le vitamine).
• Conservate i cibi al
riparo dalla luce.
• Consumate almeno 3
razioni al giorno di
frutta e 4 di ortaggi
Freschi, fra 2 porzioni
di insalata cruda condita con succo di limone e
I razione di latticini
Freschi.
• Conservate gli ortaggi in frigorifero e utilizzateli il più presto possibile. Lavateli prima
di averli tagliati.
Ecco qui a fianco una
tabella che aiuterà a
chiarirvi le idee.
Ilr
LE RICETTE
DI QUALE
CONSUMO
AETA
In un'epoca che ha visto il mondo trasformarsi radicalmente e repentinamente (e
nel quale modelli di organizatizione politica-economica e sociale sono crollati sotto il
peso dei loro fallimenti) miti, punti dì riferimento — che sotto il profilo ideale rappresentavano per molte persone (me compreso) l'identificazione stessa del senso
della giustizia, della solidarietà e dell'uguaglianza — improvvisamente vengono a
operazione, tra tanta confusione e incertezze, sia sempre la stessa.
Tiziano Tessaroli - Soresina
OGGI/DOMAN1
di Giorgio Voingo
MAGRI MA VIVI
Ci siamo: diminuiscono i consumi si tira la cinghia. Con l'estate 1992 termina una lunghissima stagione di espansione, durata quasi quindici anni.
Per quanto tempo sarà recessione? Sarà cattiva?
Cosa cambierà nella vita quotidiana?
Risposte difficili. Servirebbero degli indovini.
Ma perché calano i consumi? Semplice: perché si
restringono i redditi o perché la capacità d'acquisto si riduce, per I aumento dei costi, dei
prezzi, delle tasse,
C'è un'altra risorsa che manca: l'ottimismo. Finito il sentimento di sicurezza, si apre un perio-
do di preoccupazione e di incertezza.
Non sarà breve. Tutti saremo costretti a cambia-
re. Ma cosa resterà delle grandi tendenze nei
consumi e nella distribuzione nate in anni migliori?
Tre filoni sopravviveranno alla recessione. La richiesta di servizio: qualità, gentilezza ed effi-
cienza saranno più che mai pretese da consumatori in difetto di soldi, dunque più ansiosi e più
nervosi.
Poi la ricerca della sicurezza nei cibi, la domanda di durata e di affidabilità nelle macchine e
nelle attrezzature.
Saranno preferiti prodotti e negozi in grado di
rispondere a queste esigenze.
Infine l'attenzione alla freschezza: un trend che
premia gli alimenti che si presentano meglio,
appena fatti o appena raccolti, ben conservati.
Ma accanto a queste scelte non potrà mancare
un'offerta di chiara convenienza: prodotti onesti,
freschi, sicuri, ma a buon mercato_
Le aziende agricole, industriali e della distribuzione che sapranno con la loro offerta comporre
meglio questi fattori faranno un buon servizio ai
consumatori e usciranno smagrite ma vive dalla
recessione, che prima o poi finirà, come le guerre.
UN'INIZIATIVA COOP PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA
Ogni mattina è un buongiorno.
La prima rotazione.
adir tratli:.1,011i arinreircuri mito il
1.1101Ed.
0311,
Prima colazione, questa semisconosciuta.
Stenta a farsi strada
l'idea che la prima colazione è importante,
predispone alla giornata di lavoro, fornisce il
primo 10/15 per cento
delle calorie necessarie
alla nostra attività.
E importante soprattutto per i bambini e i
ragazzi che bruciano
rapidamente energie
anche durante le ore di
scuola.
Ora la Coop ha pubbli-
cato un opuscolo che,
preceduto da una serie
di considerazioni di
studiosi della scienza
alimentare, propone di
superare la monotonia
del latte e caffè quotidiano (quando non sia
soltanto un frettoloso
caffè).
Allora... "Chi ben comincia...".
Si chiama così la campagna che la Coop ha
indetto nei suoi negozi
per sollecitare o contribuire a una proposta di
corretta scienza alimentare.
Quindi tutti i prodotti
necessari a iniziare bene la giornata si trovano nei negozi Coop dal
15 al 28 ottobre 1992.
Il volumetto di cui abbiamo parlato ha per
titolo Ogni mattina è
un buongiorno.
La prima colazione
nelle tradizioni di tutto il mondo, pagine 96.
Abbiamo tratto alcune
ricette e alcune illustrazioni.
La copertina
del volume
ILBUONGIORNOS.v...
YOGURT
CON FRUTTA
Ingredienti (dosi per 4 persone): 4 vasetti di yogurt natura-
le, 4 cucchiai di marmellata (gusto
a piacere), 2 pesche o 4 albicocche o
2 mele o 2 banane (frutta dì stagione) tagliate a dadini, 12 noci
Incorporare allo yogurt la marmellata, la frutta a pezzetti, le noci
sgusciate e frantumate, e distribuirlo in coppette.
Valori nutrizionali
per persona
Protidi
Glucidi
Lipidi
Kcal
Diego
Velasquez,
Donna che
cuoce delle
uova, 1610,
Nationol
Gollery of
Scotland,
Edimburgo
DALLA
6
25
10
232
20 g di latte, 15 g di zucchero. 10 g di
burro
Mettere in un pentolino il caffè con il
latte, portare a ebollizione e lasciare
riposare un poco perché il caffè decenti depositandosi sul fondo. Versare il caftelatte nella tazza, filtrandolo con il colino, mettervi lo zucchero e
aggiungervi il pezzetto di burro. Così
si faceva una volta, la colazione era
poi perfetta se vi si rompeva dentro
una michetta di buon pane, perfetto
quello raffermo..
Volani nvtrizionali
perpersona
Protioli
Glucidi
6
20
Lipidi 13
Kcal 221
Con 100 g di pane
14
84
Lipidi 14
Kcal 518
PRIMA COLAZIONE
UOVA STRAPAZZATE
ALLA MESSICANA
p e.,"14.1
ouwr ano ..ErtmeN
rf
4#.11,
. Don- tobrameme
nnor r aryu, rnramo r, tane, ro)
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rpria dr eopywri.i.ledri tmo- , wa- Ileuru
ioni onedra vegfr-1.4. Apre Ai.rylF pur) re,
re re,raon a piove.
boa
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codl lane
cquelli.iol
MID41.11,1i i
rucehen,
iNeri pertrEekneelli per prreern
mi* 3
Ilmach 14
(ed 95
3‘..1
Ingredienti (dosi per 4 persone): 5 uova. 2 pomodori ben
matun; 1 cipollina, 1 peperoncino
verde piccante, burro, sale.
Privare i pomodori della pelle e dei
semi e tritarli grossolanamente,
pulire e tritare finemente il peperoncino e la cipollina.
Sciogliere in una padella larga un
po' di burro, unirvi le verdure e lasciarle asciugare a fuoco vivoper
qualche minuto, aggiugervi infine
le uova sbattute con un po' di sale.
Farle rapprendere a fuoco moderato rimestando con un cucchiaio di
legno.
Servire preferibilmente con tortine
e fagioli dí contorno.
Valori nutrizionali
per persona
Protidi
Glucidi
Lipidi
Kcal
pog/ne del
volumetto Coop
Ingredienti (dosi per 1 persone): 1 cucchiaino di caffè macinato.
Protidi
Glucidi
Cappuccino
Fatto m casa
Uno delle 96
CAFFÈ E LATTE
9
3
15
183
PUDDING DI RISO
Ingredienti (dosi per 4 persone): 100 g di riso, 100 g di zucchero, 15 g di buno, 10 g per la for-
ai
ma, scorza grattugiata
1/2 limone, 1 cucchiaio di uva sultanina bagnata e asciugata, 1/4 di latte, 4 uova, pangrattato, sale.
Cuocere per 3 minuti il riso nell'acqua bollente. Scolarlo e metterlo in
una casseruola con il latte e poco sale, lasciar cuocere lentamente per
30 minuti rigirandolo spesso, 1 minuto prima di toglierlo dal fuoco aggiungere zucchero e burro. Il riso
dovrà essere asciutto e consistente.
Lasciarlo intiepidire e poi unire
scorza di limone, uva sultanina, 1
uovo intero e 3 tuorli. A parte montare a neve le chiare e mescolarle
delicatamente al riso. Imburrare e
cospargere di pan grattato una forma da budino. Versarvi il composto
e informare a 200°. Dopo 40-45 minuti capovolgere il pudding sul piatto e servirlo accompagnato da uno
sciroppo di fnitta.
Valori nutrizfvnnfli
per persona
Protidi 13 Lipidi 10
Glucidi 28 Kcal
254
4
LA CEE, PREOCCUPATA, ELABORA UNA DIRETTIVA" PER LE VENDITE A DIWZA
SE IL V
COME SI PUÒ
TUTELARE
IL CONSUMATORE
"PIGRO"
CON LEGGI
EUROPEE
CHE ABBIANO
VALORE ANCHE
IN OGNI PAESE
TI SEDUCE E COMP
m
niglieia si acumulano tirai í ricorsi
contro le cosiddette
"vendite a distanza'", quelle che lanciano i loro messaggi dagli schermi televisivi, per telefono,
per fax, su computer, colpendo acquirenti ignari e ingenui, sprofondati nelle loro poltrone e felgoraÚ da strilli, ammiccamenti, parole
persuasive, incitazioni arroganti, il
Vannarn a rchi s me ,
insomma. in salse
più o meno piccanti.
Complice soprattutto il telecomando, e
la mancanza di attrazione di altri programmi, gli ireiloonitori e le imbonitrici
spesso claudicanti
in grammatica e
sintassi italiana e
con fantasiose pronunce quando si
tratta di parole straniere, si avventano
sui consumatori rilassati e cedevoli
che preferiscono, alla fine, affrontare le
impalpabili distanze
dell'etere al negozio
della porta accanto,
Ac
Le forme di vendita a
distanza aumentano ogni giorno, propongono
tutto quello che serve
"dalla culla alla tomba", con molte divagazioni sul futile e sull'inutile.
Si dice che in paesi come la Germania, la
Gran Bretagna e la
Francia con questi
mezzi si venda già il 5
per cento dei prodotti e
che al ''buon giorno" fra
negoziante e acquirente si stia sostituendo
l'assillante e impertinente "bip bip". Dell'Italia, dove la confusione specie nell'etere è
totale, sfuggono anche i
dati approssimativi che
sono certamente impressionanti.
Insomma, visto che le
cose stanno così, l'Europa comunitaria ha
deciso di mettervi un
po' d'ordine ricorrendo
a una legge, cioè a
un'altra direttiva Cee
che si aggiunge alle
centinaia già operanti
per regolare il mercato
che sarà "unico" a partire dal 1993 e per proteggere interessi e salute dei consumatori.
Insomma, stando in
uno qualsiasi dei dodici
paesi comunitari si potranno acquistare, senza alcun ostacolo, prodotti reclamizzati e
venduti in altri paesi,
ma fortunatamente si
potrà farlo sotto una
piccola ala protettiva
della Cee.
LA
PROTEZIONE
DEI
CONSUMATORI
Siccome col '93 le vendite a distanza sono destinate ad aumentare
in modo considerevole,
per proteggere i consumatori è stata proposta una direttiva proprio sulle "vendite a distanza', direttiva vincolante per gli stati che
dovranno presto inserirla nella loro legislazione e, di conseguenza, applicarla. Qualsiasi mezzo di comunicazione sia utilizzato, e
qualunque sia il prodotto oppure il servizio
commercializzato, ai
consumatori europei
dovranno essere assicurati:
- migliore informazione;
- maggiore trasparenza
nelle transazioni, soprattutto per quanto
guarda i prezzi;
- l'identità del venditore;
- il mezzo e le condizioni di pagamento.
Per rafforzarne la posizione, al consumatore
dovrà essere, inoltre,
offerta la possibilità di:
- avere un accorso esplicito preliminare;
- non considerare "se-
cettazione" la mancanza di una risposta;
- concedere un termine
di riflessione minimo di
7 giorni a decorrere dal
ricevimento del prodotto, per rescindere il
contratto senza penalità;
- avere un termine di
consegna massimo di
30 giorni, salvo condizioni contrarie. Infine, i
tribunali e gli organismi amministrativi nazionali controlleranno
il rispetto delle nuove
norme e le associazioni
dei consumatori potranno rappresentare
la parte lesa e avviare
procedimenti giudiziari.
Agli "operatori del settore" delle "vendite a
distanza" è destinata,
invece, una raccomandazione europea, quindi uno strumento legislativo molto più debole
della direttiva. Essa
dovrebbe essere quindi
un completamento della direttiva stessa, favorendo una buona stesura di codici di condotta che dovrebbero essere elaborati dalle associazioni che riuniscono
i 'venditori a distanza".
Tali codici dovrebbero,
fra l'altro, contenere le
regole utili per adattare la direttiva alle esigenze specifiche della
categoria che sono naturalmente diverse a
seconda del mezzo di
comunicazione utilizzato, dei prodotti offerti
ed anche nei modi dell'offerta.
I codici di condotta dovranno contenere la descrizione dei mezzi di
diffusione attraverso i
quali si cerca di vendere i prodotti, i diritti
per la rescissione dei
contratti, la possibilità
di informare i consumatori su tutto ciò che
vi è contenuto in fatta
di promozione e di sicurezza delle vendite.
I consumatori hanno
accolto con favore questa iniziativa destinata
a mettere un po' d'ordine in un settore di vendita che diventa ogni
giorno più importante e
più diffuso. Ma naturalmente vorrebbero
qualcosa di più del "minimo" e attraverso l'Ufficio Europeo delle Unioni dei Consumatori
indicano, come lacune
da colmare rapidamente:
- la carenza di ben definite clausole di protezione dei consumatori
nel caso di pagamento
anticipato;
- la mancanza di informazioni sui tribunali
che nei vari Paesi saranno competenti per
controversie del genere;
- la scarsità di informazioni sulla fase precedente i contratti nel caso di ordinazioni effet-
DALLA COMUNITÀ EUROPEA
5
a cura
tuate in base a un'offerta televisiva;
- le troppe deroghe previste e la loro eccessiva
ampiezza;
- l'assenza di disposizioni in base alle quali
uno stato membro — e
non è il caso dell'Italia
— potrebbe mantenere
la propria legislazione
nazionale perché più rigorosa della direttiva
europea;
- i molti dubbi che da
sempre accompagnano
i codici di comportamento e la loro validità.
Morale: sediamoci davanti al televisore con
freni maggiori a tutte
le tentazioni perché la
direttiva non è ancora
in vigore mentre giacciano a migliaia le denunce inevase sulle
"vendite a distanza".
Ma anche quando la direttiva ci sarà, perché
approvata dalle istituzioni comunitarie, essa
dovrà diventare legge
nazionale e sappiamo
che il nostro Parlamento non è molto attente e
rapido nell'adempimento dei suoi doveri sovranazionali. E inoltre
dovrà essere applicata.
Speriamo, infine, che le
istanze giudiziarie
chiamate a risolvere
tante controversie siano in grado di farlo bene ma soprattutto presto. Intanto Vanna
Marchi non attende...
di Vera Squarcialupi
BANANE
MADE IN EUROPE
INIZIATIVE PRO STUDIO
DALLA CEE
I produttori "europei" di banane hanno pestato i pugni sui tavoli della Cee a difesa dei
loro interessi. Davvero sorprendente che in
Europa si coltivino banane e per questo bisogna specificare che si tratta della "Europa
comunitaria" alla quale appartengono i Doni
(Domini d'Oltremare francesi) dove banane
si coltivano nella Martinica e nella Guadalupe, le Canarie Spagnole, Madera portoghese
nonché la greca Creta. In poche parole i Peb
(produttori europei di banane) hanno chiesto di garantire un livello di prezzi tale da
assicurare la giusta remunerazione dei produttori. Forti della cosiddetta "preferenza
comunitaria", una specie di autarchia all'acqua di rose, i produttori europei si sono battuti per mantenere una produzione economicamente redditizia in regioni dove non esistono alternative. Naturalmente gli altri
produttori di banane, specie quelli dell'America Latina, non hanno ben digerito le richieste del Peb invocando le molte regole internazionali sul commercio,
Quasi ii 20 per cento dei giovani europei lascia la scuola senza ottenere un diploma o comunque una qualifica professionale. Tale dato è emerso in una riunione di alti funzionari
dei ministeri della Pubblica istrazione dei 12 Paesi della Cee che hanno quindi deciso di
prendere alcune iniziative.
Sarà infatti avviato una studio specifico sul ruolo del periodo pre-scolare nella prevenzione delle bocciature e inoltre saranno organizzati scambi di esperienze fra i settori che
possono dare contributi di innovazione, chiamando a raccolta le organizzazioni e i ricercatori che già lavorano su tale argomento.
LE BIOTECNOLOGIE
INCONTRANO I BREVETTI
In seguito all'arrivo sul mercato alimentare di una vasta gamma di nuovi alimenti e di
ingredienti alimentari che derivano da un trattamento biotecnologico come i grassi con
poche calorie e con poco colesterolo, i funghi e le patate geneticamente modificati per immunizzarli contro certi virus, la Commissione delle Comunità europee ha proposto il varo di un regolamento-quadro che sarà applicato a queste nuove derrate a partire dal 1°
gennaio 1993.
Tale regolamento ha un obiettivo duplice: proteggere il consumatore europeo da eventuali rischi provenienti da tali prodotti ancora poco conosciuti e, nello stesso tempo, tener
conto delle possibilità che si aprono in campo alimentare con le biotecnologie, in particolare attraverso un sistema uniforme di brevetti.
griiiiST2TE 11121"LA afaagi~ONE DI AREUlaii
a
Qui a fianco
ortiii:
una ryerioduzie
crer 4reo
UN PARCO
DI QUARTIERE
A CASSANO D'ADDA
E due. Con la realizzazione in corso di un
parco naturale nel comune di Cassano d'Adda, Coop Lombardia
conferma il suo graduale sostegno anche in direzione di interventi
ambientalistici nel territorio.
Come la prima iniziativa realizzata nel comune di Pizzighettone, anche qui l'intento è quello di favorire, oltre
l'ampliamento del patrimonio di verde pubblico, un supporto didattico alle scuole perché i ragazzi, attraverso la conoscenza diretta
degli arbusti e guidati
da un catalogo illustra-
tivo, imparino ad amare piante e fiori.
Ci raccontava recentemente Mario Lodi, il
maestro di Piadena,
noto per le sue pubblicazioni pedagogiche, di
aver promosso un test
tra giovanissimi studenti chiedendo loro di
descrivere 20 tipi di automobili e 20 nomi di
alberi.
Ebbene, quasi tutti
hanno risposto al primo
quesito, quasi nessuno
al secondo! Questo esempio semplice ma significativo, la dice lunga su come stanno le
cose. Se poi pensiamo
che il test si è svolto in
una cittadina di provin-
cia, immaginiamoci se
si fosse svolto in una
scuola di una grande
città.
Nel caso del parco di
quartiere di Cassano
d'Adda, la spinta iniziale è venuta dalla sezione locale del Wwf,
dai giovani Paolo e Roberto, che da tempo avevano promosso l'iniziativa con una raccolta
popolare di fondi che
desse l'avvio al progetto e con molto lavoro
volontario.
Strada facendo, grazie
alla sensibilità dimostrata del Sindaco, Sig.
Sergio Costa, e dell'Assessore all'Ecologia,
Sig. Natale Ripamonti,
che portavano in delibera la concessione dell'area al Wwf, si è arrivati al progetto vero e
proprio, realizzato dal
dott. Bruno Cerabolini
per la parte vegetativa
e dall'arch. Fulvio Mosca per gli aspetti planimetrici esecutivi.
Ora il parco è un progetto che si sta avviando a conclusione e la
nostra Sezione soci di
Cassano, che sta seguendo passo per passo
la realizzazione dell'opera, intende promuovere alcune iniziative
per informare tutti i
cittadini di questo patrimonio da difendere e
conservare.
UN'OASI SULLA PORTA DI CASA
"L'IDEA DI REALIZZARE UN'OASI
NATURALISTICA IN UNA ZANA
ALTAMENTE URBANIZZATA E NATA ALCUNI
ANNI FA, E SI RITENEVA CHE FOSSE
MOLTO AVVENIRISTICA, MOLTO AUDACE,
FORSE TROPPO". COSI NATALE
RIPAMONTI, ASSESSORE ALL'ECOLOGIA
DEL COMUNE DI CASSANO D'ADDA,
ILLUSTRA IL PROGt I IO,
IN VIA DI REALIZZAZIONE.
"Di solito in zone densamente abitate si
pensa a parchi normali, mentre questa, sulla
porta di casa, sarà una
vera e propria isola naturalistica. Questo piccolo paradiso terrestre
— continua Ripamonti
(
— ospiterà ben 600
nuove essenze vegetali
tutte di origine locale,
disposte in modi differenti, a bosco, a gruppi
isolati, ricalcando la
piantumazione naturale esistente nella pianura lombarda".
Come sarà questo
parco?
"Si è deciso di dare vita ad un'area educativa, destinata ai giochi
dei bambini, un'altra
zona sarà dedicata alla sosta, ed una terza,
denominata "zona umida" consentirà l'osservazione delle piante
acquatiche".
L'accesso
naturalistica ed a tutte le
sue parti, sarà possibile attraverso la creazione di due grandi
percorsi pedonali: uno
rettilineo, attraverserà
l'oasi da Nord a Sud,
l'altro, ad andamento
sinuoso, attraverserà
tutte le zone del parco.
I percorsi pedonali avranno una larghezza
di un metro e mezzo ed
avranno caratteristiche di rispetto ambientale coerenti con l'insieme del progetto.
Inoltre i percorsi saranno liberi da bardare architettoniche in
modo da permettere
l'accesso alle varie zone dell'oasi anche ai
portatori di handicap.
A questa iniziativa
prende parte anche
Coop Lombardia,
può parlarci di questa presenza?
"Il garante di questa iniziativa è il Wwf, nel
senso che ha firmato
con l'amministrazione
comunale di Cassano
d'Adda una convenzione per la gestione, per
un certo numero di anni, di quest'area, con
l'impegno che rimanga
pubblica. Il Wwf ha il
compito di provvedere
alla piantumazione e
alla manutenzione dell'intero parco. Per far
ciò il Wwf ha lanciato
una sottoscrizione fra
tutti i cittadini di Cassano, con l'obiettivo di
far adottare un albero
ad ogni sottoscrittore
di contributi. Poiché
durante la fase di progettazione ci si è resi
conto che l'impegno finanziario sarebbe stato notevole, ci si è posti
l'obiettivo di cercare
degli sponsor validi
per il completamento
del parco. Conoscendo
bene Coop Lombardia
e apprezzando in particolare il concreto interesse manifestato per
la tutela dell'ambiente,
ci si è rivolti con ottimo esito a questa organizzazione. Devo dire
che abbiamo trovato una pronta sensibilità,
in particolare da parte
del direttore del settore soci e consumatori
di Coop Lombardia. E
ne siamo lieti.
A TEATRO PASSA &O DAL SOPERMERCATO/ABBC)MENTI
Andare a teatro passando da un supermercato: una proposta esclusiva e collaudata, a
condizioni di particolare vantaggio, che Coop
Lombardia garantisce
grazie ad un accordo
che conferma la collaborazione fra la grande distribuzione cooperativa cd il settore della produzione culturale. Anche quest'anno,
dopo le esperienze maturate nelle precedenti
stagioni teatrali, siamo in grado di offrire
un servizio qualificato
che amplia le occasioni
di incontro e di utilizzo
intelligente del tempo
libero.
Il Teatro Verdi, il Teatro Franco Parenti, il
Piccolo Teatro, il Tea-
tro del Tempo (Porta
Romana ed Elfo Associati): quattro cartelloni con impronte differenti, che offrono ad
un pubblico quanto
mai vasto la possibilità
di trovare le proposte
più vicine ai gusti ed
alla esperienza di ciascuno.
Gli abbonamenti alla
stagione 1992/1993 sono ín vendita presso i
supermercati ed ipermercati Coop, e riservano uno sconto interessante ai Soci della
Cooperativa, in aggiunta, la comodità di
poter evitare le code al
botteghino: un servizio
dunque vantaggioso e
diffuso capillarmente,
che consente un più facile incontro con il tea-
tro anche a fasce sociali non particolarmente
vicine alla frequentazione della platea.
Fra tutela del potere
d'acquisto e della salute del consumatore da
una parte, e stimolo
alla diffusione di proposte culturali qualificate dall'altra, esiste
un rapporto stretto e
coerente_ E infatti la
qualità della vita nel
suo complesso, scomposta e valorizzata
nelle sue diverse articolazioni, ciò che Coop
Lombardia intende
promuovere e far risaltare con questa esclusiva opportunità, a disposizione presso ogni
Ufficio Soci e consumatori della propria rete
di vendita.
TEATRO
Piaxdo
lEATRIDIT Il ALZA
Testa dl Mano
EUROPA
'92-'93
TEATRO
VERDI
Piccolo Teatro
Thatro Franco
Parenti
Teatridithalia
Elfo - Pia Romana
Associaií.
Teatro Verdi
Abbonamento
7 spettacoli
Abbonamento
5 spettacoli
a scelta
Abbonamento
6 spettacoli
a scelta
Abbonamento
5 spettacoli
a scelta
Coop Lombardia
L.175.000
Coop Lombardia
L 104.000
per due persone
Coop Lombardia
L. 84.000
Coop Lombardia
L. 50.000
prezzo intero
L. 225.000
prezzo intero
L. 130.000
prezzo intero
L 100.000
prezzo intero
L 60.000
6
IL RITORNO ALLA NATURA E IL GUSWEL PASSATO NELL'IMMAGINE CREATA PER IL PRODOTTO BIOLOGICO
1:-.1.;t1.•.. ii
r -r A
MC)LOGICA
stesso, ma è il frutto di
un processo produttivo
che, tecnica a parte, ha
a che vedere direttamente col rapporto tra
l'uomo, la terra e il cosmo.
Ne deriva una immagine di tipo trascendente,
che potremmo perfino
definire "soprannaturale" e tale da rappresentare una concezione
particolarmente elevata
della vita: sono prodotti
che non vendono ciò che
contengono (intendiamo
non solo), ma una filosofia di vita complessiva.
E un settore che sta avendo un crescente successo perché corrisponde a bisogni profondi di
idealità che questi prodotti bene rappresentano: un esempio significativo di questo caso è
quello dei biodinamici, e
i prodotti più diffusi sono contraddistinti dai
marchi Demeter e Biod-
di Luciano Didero
Il consumatore quando
acquista un prodotta ne
acquista anche la sua
rappresentazione, anzi
talvolta prima (e talvolta soprattutto) ne acquista l'immagine, potendo
verificare qualità e prestazioni solo in seguito.
Dunque l'immagine è una "promessa .' alla quale deve poi corrispondere una concreta validità,
impegno che solitamente gli operatori seri assolvono, offrendo quanto
dichiarato nel giusto
rapporto prezzo-qualità.
Ma, come per tutti i fenomeni che cambiano
nel tempo, anche l'immagine che è stata proposta ai consumatori è
venuta cambiando nel
tempo: dieci-quindici anni fa l'immagine trainante fu quella dei "prodotti negazione", ovvero
di quei prodotti che negavano di essere o avere
qualcosa al loro interno,
tra gli ingredienti per
intenderci. Perciò comunicare l'assenza di coloranti e additivi era un
modo per creare interesse avendo risposto alle
domande dei consumatori, e nello stesso tempo
si creava un nuovo mercato, più qualificato dei
prodotti ordinari, che
non avevano "niente da
dire". Poi, negli anni '80
l'immagine forte fu quella dei prodotti-salute",
ovvero dei dietetici, dei
prodotti per dimagrire
(promessa spesso non
mantenuta), dei prodotti
del filone edonistico (bellezza, efficienza, giovinezza...). Ma verso la
metà degli anni '80 cominciò a fare da padrone la natura, nelle sue
La mela che ride.
rute
Idipe la rigetti] %ridi. credtinne 5.000,000_000 dl
sal ~CC, della nide di Osata, ••»4•», • c.m...
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»n» »2»
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• nom» • Acc.»
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• N»
» 1M» • ...maree ••C» M «non» »...»1».•
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omic...»1»1», • »d»r» »s».•»»»2».•»ruso »
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d•••.».• • 4»•»»4»•nwle e» Yelm».
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W» • di» tur•
oto
»0»•-
autte• »cnre
•
Alto Adige. La mela che ride,
a produr»
varie versioni: "Ritorno
alla natura, prodotto con
tecniche naturali, la
qualità di una volta...".
Si rivelò subito un'immagine di successo e dal
lungo respiro, fatto comprensibile e dovuto alla
crescente aspettativa di
naturalità espressa dai
consumatori: si tratta di
una immagine (e in definitiva di una proposta di
vendita da comprendere) che ha assunto diverse forme, anzi tipologie,
a seconda della sua provenienza, a seconda che
sia stata utilizzata dall'industria, dai produttori biologici e biodinamici, a seconda che si sia
fatto leva sul ritorno all'antico piuttosto che
rdeciaL
sull'adozione di nuove
tecnologie. Cosi, sulla
base di un materiale di
comunicazione (dagli
spot ai dépliant alle etichette) di ogni origine e
provenienza, abbiamo
effettuato una divisione
per tipologie di quella
che abbiamo chiamato
immagine "naturale",
anzi della pluralità delle
immagini a base naturalistica, in quanto non
ne esiste una sua, come
a dire una piccola guida
per la comprensione dei
messaggi da parte dei
consumatori.
LA
NATURA/MITO
L'idea di fondo è che il
cibo non significa solo se
DALLA STAMPA
yn.
IL BIOLOGICO/
RAZIONALE
E l'immagine alla base
del movimento del biologico: la ricerca di una comunicazione che tende a
dimostrare che il prodotto è più sicuro e migliore
del prodotto ordinario,
in virtù delle tecniche
impiegate per ottenerlo.
Trattandosi di tecniche
rigorosamente rispettose dell'ambiente e dell'uomo si utilizza spesso
l'argomentazione ecologica e, per motivare la
diversaqualità ottenuta,
si sottolinea efficacemente l'approccio scientifico e le procedure di
controllo della produzione, e nei casi più avanzati si avrà più di un
punto in comune con il
LA VERA/FALSA
TRADIZIONE
E una immagine che si
rifà al passato, alle cose
"fatte per bene, come una vola"; si associa il
prodotto allo stile di vita dei contadini di un
tempo, immaginati come meno stressati, sereni, dotati di valori
stabili e veri che la modernità ha contribuito
ad appannare fortemente.
Ma, si suggerisce, si
tratta di valori che si
possono riavere, rappresentati da prodotti il
cui motto spesso fa riferimento al "ritorno alla
natura".
Si tratta di una immagine che unisce due caratteri apparentemente
lontani: la qualità ottenuta attraverso processi industriali efficienti
e raffinati (si tratta effettivamente di prodotti di qualità, sono buoni
e hanno un largo consenso dei consumatori)
e la natura riproposta
come opzione di ritorno" possibile.
LA
SUPER
INDUSTRIA
Abbiamo fatto riferimento ín precedenza all'immagine proposta dai
biologici, dotata di fascino e razionalità; abbiamo visto che una parte
della grande industria evoca argomenti a base
naturalistica e li trasferisce nei prodotti ottenuti in realtà con ingredienti di qualità ma ordinari.
Quella che abbiamo
a cura di Luciano Didero
ESTERO È MEGLIO
Questo è il parere del consumatore italiano in questo
1992: anche per questo cresce il disavanzo della bilancia dei pagamenti, con le importazioni che crescono del
5,5 per cento.
Ma la crescita più forte si ha proprio nei beni di consumo, che hanno visto un aumento primaverile del 18 per
cento. Nella Hit Parade dell'import troviamo l'elettronica, l'abbigliamento e, naturalmente, l'alimentazione.
USA: SCHIAVI
DELL'AUTOMOBILE?
7
quarto tipo che vi indicheremo.
Proprio così: sono oltre 115 milioni gli automobilisti che
ogni giorno vanno a lavorare con la macchina.
E il viaggio medio non è inferiore ai 45 minuti: tempo
perso e non diversamente utilizzabile. Una perdita che
porta a un totale di 5 miliardi di minuti perduti ogni
anno, senza contare il costo di questo modo di spostarsi.
Ora si discute di sistemi collettivi: il "pool", ovvero viaggiare insieme per spendere meno e inquinare meno.
Funzionerà?
UN
FUTURO
"BIOLOGICO"
L'alimentazione naturale ha
sempre più credito presso i
consumatori, con oltre 500 miliardi di fatturato all'anno.
Anche se siamo arrivati in ritardo rispetto ad altri paesi
della Cee lo sviluppo di questo
settore è ora molto interessante per gli operatori, in particolare per la distribuzione, che
vedrà la rete di negozi che vendono prodotti biologici crescere
da 1700 a 5000 punti di vendita.
Anche in questo settore ]'import è importante: il 35 per
cento di tutto il prodotto venduto in Italia.
quale
chiamato "su perindustria" è il punto più avanzato nella ricerca
della "naturalità di massa", ed è anche la parte
emergente e se vogliamo
più moderna del fenomeno del biologico (e
biodinamico): oggi è possibile ottenere una qualità a livelli di sicurezza
"non ordinari" anche di
prodotti di matrice industriale.
E una immagine chiara
e una promessa che
può essere non solo
mantenuta, ma porta a
prodotti che non sono
pensati per piccole élites ma destinati a
grandi consumi, quelli
che per intenderci sono
possibili quando i prodotti passano per i canali della grande distribuzione, per i grandi supermercati,
Questa immagine e
queste forme di comunicazione vedono attivi
grandi aziende ed enti
promotori, come le Regioni per esempio, e si
tratta di una immagine
solida e credibile.
In conclusione di questo breve discorso, che
vi permetterà di comprendere meglio i messaggi all'insegna della
naturalità e di effettuare scelte mirate, lasciamo una domanda aperta: se la natura debba
essere più una missione o un business, e se
non siano possibili e
necessarie forme di comunicazione più univoche e disciplinate, tali
da promuovere una immagine chiara e coerente, ciò che i consumatori si aspettano da
questo come da ogni altro settore dell'alimentazione.
nilsiso.
Mensile di Coop Lombardia
Comitato Regionale
Lombardo
Comitato di
redazione
Diretinre
res-mtreibile
Antonio &nubi. Massimo Chiesa.
Sergio Ferrario, Sergio Ghiri nghcill,
Marco Maggi, Enrico MigliaraCCa,
Daniele Multrasio, Ugo Pinfcri,
Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli,
Giorgio Voi.
Segreteria di
redazione
Adolfo Scalpelli
Andrea Pertegato
Editrice Coop Viale Famagosta 75
Lombardia
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grafico
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DEL SETTORE
MATERIALI PLASTICI
PRESSO
I LABORATORI
CENTRALI
DELL'AZIENDA
AUTOMOBILISTICA.
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Nel grafico il processo di
riailo del paraurti che
RICUPERO
ENERGETICO
divento Orna
co riolizzo rione per l'aria,
poi sohoiappeli
STORIA DI
UN PARAURTI
T
WitICLAGGIO PLAT1t1
PARAURTI
empo fa abbiamo segnalato ai lettori
che in tema di riciclo delle autovetture da demolire, importanti iniziative
erano state intraprese dalla industria automobilistica tedesca mentre, per quanto
riguardava il nostro paese, non vi erano
novità.
Oggi, a qualche mese di distanza siamo in
grado di illustrare una novità Fiat. Con il
Il GENERAZIONE
progetto F.A.R.E. l'industria automobilistica italiana ha deciso di aprire una nuova stagione della propria attività, mettendo in campo un progetto innovativo, molto
concreto, che in tempi brevi permetta dí
riutilizzare in modo totale, ma soprattutto senza innescare nuovi inquinamenti,
le carcasse delle vetture avviate alla demolizione.
GENERAZION
IN ARMONIA CON L'AMBIENTE
di Massimo Chiesa
Da circa un anno la nuova Direzione Ambiente e
Politiche Industriali è
impegnata nel progetto
F.A.RE. che, superato
l'attuale periodo sperimentale, verrà presentato dai massimi livelli direttivi FIAT a line Novembre. Ma più in dettaglio cosa è il progetto
Fiat per il riciclo delle
autovetture? Molto gentilmente ce lo illustra
[ingegnere Salvatore Di
Carlo responsabile, presso i Laboratori centrali
della Fiat Auto, del settore materiali plastici.
Innanzi tutto occorre
sottolineare lo schema
teorico della volontà
Fiat: si vuole realizzare
un progetto che per prima cosa sia attuabile
nelle odierne condizioni
di mercato, quindi economicamente possibile
(unica garanzia per l'attuazione del riciclaggio);
seconda condizione che
non implichi l'uso di sostanze tossiche nei processi industriali di riciclo e, terzo, che possibilmente i prodotti ottenuti
vengano impiegati nella
costruzione di nuove autovetture e non in attività diverse. Questi presupposti fondamentali
hanno cosi fatto nascere
un progetto che affronta
il problema in modo sistematico e che, in polemica non tanto velata
con l'industria tedesca,
lavori su quantità significative e soprattutto
non crei nuovi problemi
ecologici. Un progetto
quindi che produca un ecobilancio globale positivo. La proposta Fiat, che
abbiamo conosciuto ed
apprezzato direttamente
a l'orino, prevede l'intervento su quella parte
della carcassa delle autovetture che oggi non
viene riciclata. Infatti
bisogna ricordare che il
75 per cento di una carcassa è composta dalla
parte ferrosa che già oggi viene integralmente
recuperata, mentre il restante 22-25 per cento è
costituito da plastica,
vetro e gomma. È su
questa ultima frazione
che interviene il progetto Fiat.
PRINCIPIO
DELLA
"CASCATA"
Il problema era dunque,
una volta recuperati
pezzi plastici o gornrnosi,
trovare una soluzione
che consentisse di riutilizzare i materiali senza
additivazione con sostanze nuove ma ad elevata tossicità, senza incidere sulla sicurezza
della nuova vettura costruita con materiali riciclati e quindi "usurati"
e con un equilibrio delle
quantità che non provocasse la produzione di
nuovi componenti in sovrannumero rispetto al
Altro
C5C ,T,
da
serbatoio
dello
benzina a
elemento
del
radiatore
bisogno originato dalle
nuove autovetture.
il problema è stato brillantemente risolto osservando che in una vettura esiste una gerarchia
precisa dei materiali
plastici legata alla famiglia chimica e al binomio
qualità/sicurezza. Un
particolare elemento
della vettura più è decisiva e più deve essere costituito da materiale nobile o vergine nel caso
della plastica. Si è così
pensato ad un effetto
"cascata" che prevede il
reimpiego della plastica
in componenti sempre
più poveri man mano
che si degrada la qualità
originaria. Per capirci
meglio facciamo un esempio. Un paraurti, elemento importante per
la sicurezza, viene oggi
costruito con plastica di
alta qualità, e, dopo 15
anni di vita, è degradato. Viene quindi ritirato,
macinato e, con Ia nuova
materia, di qualità inferiore, la Fiat produce i
condotti, di ottima qualità, per la canalizzazione
dell'aria. Infatti, in questo caso Ia qualità della
plastica di riciclo è addirittura leggermente superiore alla plastica vergine usata sino ad oggi
per le canalizzazioni.
La stessa canalizzazione
dopo 15 anni di vita si
degrada insieme con la
vettura di cui è ospite.
Allora viene recuperata
e reimpastata, pronta
così per produrre un sottotappeto di buona qualità. Per ottenere un
sottotappeto occorre una
materia prima meno nobile, più povera di quella
occorrente per la canelizzazoone o, come abbiamo visto, per un paraurti. Si delinea così
l'effetto "cascata' che
consente il riutilizzo di
tutte le parti plastiche e
gommose in componenti
sempre utili per la produzione di nuove vetture, prolungando la vita
della materia prima originaria di oltre 40 anni.
Inoltre Fiat ha studiato
un equilibrio delle quantità che dovrebbe, a regime, portare il sistema
al l'auto alimen ta zi one.
Infatti, ad esempio, paraurti riciclati in un anno dovrebbero soddisfare la richiesta di fornitura per le canalizzazioni
delle nuove vetture per
un anno. Restava un
problema. Del sottotappeto, alla fine dei suoi 15
anni medi di vita, cosa
farne?
PROGETTO
INDUSTRIALE
ll progetto risolve la
questione con l'invio al[incenerimento. Ma come superare i relativi
problemi ambientali? Rivolgendosi a chi affronta
quotidianamente tali
problemi, e cioè alle fonderie. Queste, super controllate per il problema
fumi, e comunque già esistenti sul territorio, attraverso una semplice
riconversione tecnologica produrranno acciaio
(anche per le autovetture) usando, al posto del
carbone, un combustibile chiamato "Fluii- ottenuto con sottotappeti e
similari. Con il risparmio di estrazione del
carbon fossile si chiude
così il ciclo delle componenti plastiche dopo oltre 40 anni di vita e dopo un riutilizzo multiplo.
Come abbiamo cercato
di illustrare con un caso
specifico, iI paraurti, il
progetto è molto concreto e ovviamente prevede
anche un intervento sulla progettazione delle
nuove vetture Fiat che,
come nel caso della recente Cinquecento, nasceranno più "adatte" al
riciclo. Un ultimo problema riguarda il ritiro
dei vari componenti e la
decisione circa il soggetto industriale che trasformi il materiale da riciclare. Il progetto
FARE. ha previsto per
il ritiro delle vetture usate la stipula di una
convenzione con l'A.D,A.
(Associazione demolitori
autoveicoli), e, per la
trasformazione delle
parti da riciclare, gli attuali forni tori Fiat di
componenti per auto. Si
concretizza così un sistema nazionale di ritiro e
di riciclaggio dell'intera
vettura (i vetri, ad esempio, vengono usati da una ditta che produce bottiglie) che, secondo la
volontà della Fiat, dovrebbe essere a regime
in tre anni. Le prove di
laboratorio sono state
positive, le convenzioni
con gli altri soggetti industriali sottoscritte; rimane ora il confronto
con il governo nazionale
e soprattutto con la Comunità Europea, per ia
necessaria legislazione
specifica. In conclusione
possiamo dire che oggi esiste da parte della Fiat
Auto un progetto concreto e realistico che speriamo sia portato alla sua
attuazione al più presto.
Si incomincerebbe così
ad affrontare un problema, quello dell'inquinamento prodotto dai veicoli e dalla loro costruzione che, visti i numeri
in campo, può essere decisivo per il nostro ambiente. Come effetto di
tutto ciò avremo nuovi
modelli di auto sempre
più "ecologici", prodotti
con sostante più controllabili ma, soprattutto,
con inferiore utilizzo di
energia e di materie prime vergini.
Dunque qualcosa si
muove anche in Italia.
Restiamo in attesa dei
primi risultati concreti
che documenteremo e
degli inevitabili problemi che, una volta sorti o
segnalati dai lettori, ci
riproponiamo diporre
direttamente alla Fin,
10
LA CARTA DI CREDITO COOP CHE TI PAGA LA SPESA
A
SE i
s'ACCEND E
a cassiera registra l'ammontare della spesa — un carrello
'colmo — d'una signora. Appena la macchina calcolatrice fa
apparire sul piccolo visore la somma da pagare, comincia a lampeggiare. E un guasto? Niente affatto.
La cassiera sorride e chiede alla
cliente la carta Unicard Visa. E il
piccolo rettangolo magnetico che
sostituisce il denaro contante.
La signora estrae prontamente
dalla borsetta il prezioso tesserino
e, a questo punto, la cassiera la
informa che, per stavolta, la sua
spesa è gratuita. Siamo al supermercato bresciano di viale Corsica, un centro di vendita della Coop, durante la prima settimana
della campagna promozionale per
l'ulteriore diffusione della Unicard
Visa. La signora Anna G., questo
il nome della fortunata acquirente
bresciana non è il solo caso di
"vincita della spesa". Altri tre vincitori sono stati segnalati dal primo avvio della "campagne. Che
cosa dice la signora Anna: "Sapevo che la Unicard era utile, ma
che portasse anche fortuna, lo scopro adesso. E ne sono ben contenta". Per spiegare la felice sorpresa
della signora Anna, va detto che
la sua spesa ammontava a
lan
di Andrea Pertegato
Poiché, come si è detto,
l'iniziativa promozionale è solo agli inizi, non
v'è dubbio che altri fortunati seguiranno i primi quattro. Qual è il
segreto del meccanismo
che premia, esentandoli dalla spesa, i clienti
delle Coop che possiedono la tessera Unicard Visa? Un meccanismo
a tempo, le cui cadenze
sono ovviamente segrete, fa scattare di volta
in volta il lampeggiare
delle cifre sul visore
della cassa, segnalando
così la "vincitrice" o ii
"vincitore" della spesa.
Perché è stata avviata
quest'iniziativa per
l'ulteriore diffusione
della Carta di credito
Unicard Visa? Il motivo
è molto semplice. Da
quando questa carta è
132,670 lire.
In un certo senso, più assistito
dalla fortuna del periodo promozionale è stato il signor Giorgio 13.
che, al momento di indirizzare il
carrello verso una cassa dell'Ipermercato Coop %noia di Milano,
non immaginava che di li a qualche minuto, il visore della macchina calcolatrice di cassa, si sarebbe
messo a lampeggiare. Le cifre che
si erano messe in movimento erano le seguenti: 179.450
lire. "Francamente
non avevo fatto
caso alla pubblicità premo.3
zionale, Avessi
potuto immaginare che sarei
stato un vincitore
della spesa, avrei
comprato qualcosa
di più. E solo una
battuta, beninteso.
Dire che sono contento
è ovvio, Naturalmente
mi sono congratulato con me stesso per aver pensato tempo addietro di prenotare la Unicard Visa.
E uno strumento d'acquisto utile,
tanto meglio poi se, come è accadute a me stavolta, ha portato fortu.na".
stata varata dalla Coop, migliaia di soci o di
semplici clienti dei
mercati cooperativi,
hanno manifestato la
loro adesione all'iniziativa. Ma resta il fatto
che l'Italia, ne] concerto dei Paesi europei
non è certo all'avanguardia nella diffusione delle carte di credito,
In Gran Bretagna l'80
per cento dei lavoratori
è titolare di un tesserino magnetico associato
al circuito interbancario.
In Spagna la diffusione
della "moneta elettronica" ha avuto un carattere rapido e impetuoso. Il Paese iberico è
adesso al quarto posto
per la diffusione delle
carte di credito con una
penetrazione che riguarda il 50 per cento
della popolazione lavorativa.
Una qualche colpa
spetta a chi, erroneamente, ha presentato
la "carta di credito" come un simbolo di successo, mentre è un comodo e sicuro sostituto
del denaro contante,
un normale e conveniente strumenta per
la spesa.
Ecco perché avviando
dal in marzo di quest'anno l'ingresso di Unicard Visa sul mercato
italiano, la Coop intende far diventare popolare un mezzo moderno
per fare la spesa. Quindi, i risultati lusinghieri finora ottenuti non
bastano, ed ecco la promozione avviata da settembre.
Come sta procedendo
l'operazione promozione? "L'avvio della pro-
UNICARD
mozione ha suscitato
molto interesse, molta
curiosità, molta gente
si affolla ai nostri uffici
a chiedere informazioni.
Quindi l'interessamento esiste. L'azione promozionale ha raggiunto
la prima parte del suo
obiettivo: raggiungere
il pubblico e stimolarne
l'interesse. Ovvio che, a
questo punto, ci aspettiamo interessanti risultati, perché si è seminato bene",
Queste parole sono di
Susanna Cantoni, responsabile dell'ufficio
soci di Lodi.
E a Bonola, l'ipermercato Coop di Milano,
com'è stata accolta l'iniziativa? Risponde Lidia Russo, responsabile
dell'ufficio soci: "Certo
che questo lampeggiare
della macchinetta ac-
canto alla cassa incuriosisce. I più delusi sono, ovviamente, quei
clienti che sono per ora
sprovvisti di Unicard
Viso e per i quali il
lampeggiare della macchinetta non può significare la vincita della
spesa premio,
Si manifesta un notevole interesse per l'Unicard Visa, alle prime
battute abbiamo venduto parecchie nuove
carte.
Un primo promettente
passo." Sono soprattutto i soci prestatori a far
maggior uso dell'Unicard.
Un segno positivo, che
indica come la modernissima Unicard Visa
stia affermandosi propria nel cuore della tradizione cooperativa.
Concludiamo con altre
due testimonianze di
vincitori della spesa,
questa panoramica.
"Sì, mi hanno spiegato
che quella macchinetta
segnalava la spesa vinta — dice Romolo G. di
Sesto — certo che sono
contento. Conoscevo l'iniziativa perché, come
molti anziani leggo tutte quello che si espone.
Mi sembra una buona
idea, concreta, Continuate così. I risultati
non mancheranno", E
Cesarina M. di Lodi
racconta: "Se sono contenta di aver "vinto la
spesa"?
Sono contentissima,
anche se non avevo fatto un grande acquisto:
ma siccome l'idea di
prendere l'Unicard Viso era mia, e in famiglia non tutti erano
d'accordo, adesso una
piccola soddisfazione
l'ho ricevuta".
CREMONA
IL PRIMO
CENTRO
SOCIALE
È iniziata l'attività del primo Centro
sociale Coop a Cremona. Seppure gli
inviti fossero riservati, in questa fase, ai soli Soci Coop e a qualche invitato, i risultati sono stati incoraggianti. Le prime due serate inaugurali non potevano non affrontare le
tematiche dei consumi alimentari in
Italia con relazioni dell'On. Vera
Squarcialupi, Guido Thletti, vice pre-
Un momento della sere tu
sidente Coop ltaha e Camillo Lonardi, responsabile marketing Coop
Lombardia, Tra le personalità presenti il prof. Giancarlo Corada, presidente dell'Amministrazione Provinciale, che ha portato il suo saluto
ed espresso auspici per il futuro del
Centro sociale. Sono seguite altre serate in collaborazione con l'Associazione Sub sul tema "Pianeta Acqua"
e il Club aeromodellismo statico di
Cremona,
Ora le attività saranno sospese per
alcuni mesi per opere di ristrutturazione che adegueranno il Centro di
spazi e attrezzature funzionali all'apertura pubblica e alle indispensabili. autorizzazioni.
LA NUOVA LEGGE SULLA COOPERAZIONE
E LE~IONI NEL RAPPORTO 0/6119C1
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lA AUMENTATO
1 INTERESSI
PRESTATORI
di Marco Maggi
Della positiva novità in vigore dall'I. agosto ormai tutti i soci sono a conoscenza:
da questa data, il tasso di
interesse base sul prestito
sociale è salito dall'8,5 per
cento al 9 lordo.
Contemporaneamente, è
stata introdotta la prassi
della remunerazione diffe
renziata che riconosce, a
quanti depositino più di 20
milioni su un singolo libretto, il tasso del 9,5% lordo
(pari all'8,31% netto) sulla
quota che ecceda tale limite.
Si tratta di una innovazione
per molti aspetti sostanziale nel metodo di rapporto
con i depositanti, innovazione richiesta in numerose occasioni da parecchi soci prestatori (ad esempio da alcuni anni a questa parte, nelle
assemblee ad essi riservate)
e che Coop Lombardia ha
deciso di percorrere in conseguenza di uno scenario
complessivo sostanzialmente mutato nel volgere di pochi mesi.
1111
Da una parte la legge di riforma in materia di cooperazione ha elevato iI limite
di deposito individuale da
20 a 40 milioni, dall'altra il
mercato finanziario ha visto
aumentare considerevolmente il costo del denaro
con effetto di conseguente
rimbalzo sui tassi. In queste
condizioni, la Cooperativa
ha ritenuto non solo possibile ma opportuno ed urgente
adeguare la propria politica
3
di
remunerazione deI deposito sociale. Il 1992, dunque, sta presentando mutazioni e sviluppi significativi,
che richiedono capacità di
risposta più rapide e flessibili di quanto non accadesse
in passato. L'innalzamento
del limite di legge da 20 a
40 milioni per Socio, diventato operativo dall'inizio
dell'anno, ha realmente
comportato un significativo
salto di qualità per le Cooperative di consumatori.
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93. dr valore pro,p3ronolo aTenti.rà complessovcr
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Come era nelle aspettative,
l'effetto di accelerazione
nella raccolta finanziaria è
stato immediato e generale.
Rispetto alle caratteristiche
di utilizzo del servizio che sì
stavano consolidando da almeno un triennio a questa
parte, dai marzo 1992 stiamo verificando alcune novità importanti, che già modificano il nostro metodo di
lavoro, di comunicazione, di
promozione. Primo, fondamentale elemento: sta rallentando il ritmo di incremento del numero di soci
prestatori. Il nuovo limite a
40 milioni comporta una minor necessità di aprire posizioni di risparmio all'inter-
I LA MOSTRA COOP
ALLA FESTA DELL'UNITÀ
"Ma davvero la Coop Lombardia fa anche questo? Non
lo sapevo. Complimenti, bravi!" Frasi come queste le abbiamo sentite molte volte
dai visitatori della mostra
"Cooperazione Coop in Burkina Faso" allestita alla festa provinciale dell'Unità di
Milano.
La mostra infatti attraverso
le foto di Vincenzo Martegani, noto fotografo milanese,
illustra scene di vita e d'ambiente in Burkina e contemporaneamente l'impegno
della Coop Lombardia e Coop Liguria in appoggio ai
contadini e alle contadine di
quel paese in lotta contro la
desertificazione. Impegno
concreto che i visitatori hanno potuto vedere anche attraverso un plastico che riproduce in scala uno dei
quattro villaggi nei quali la
Coop ha attuato il proprio
programma: di questo programma si è parlato altresì
anche in un dibattito, sempre organizzato presso la festa, ai quale tra gli altri ha
partecipato il professor Tibaldi biologo dell'Università
Statale e consulente per il
progetto. Ma questi avveni-
menti sono stati l'occasione
per parlare più diffusamente
con la gente dell'impegno
complessivo della Coop sui
temi della solidarietà e dello
sviluppo. Impegno non episodico e accidentale ma che
viene sviluppato, in coerenza con gli ideali Coop, sulla
base di un programma che
no di uno stesso nucleo familiare, e allo stesso tempo
vengono spesso accorpati i
depositi così da poter usufru ire del tasso di interesse
più elevato. Nulla di negativo, quindi: non si tratta di
disaffezione al prodotto o al
servizio, ma di un riposizionamento determinato dalle
mutate condizioni generali.
n
Seconda, e conseguente,
considerazione: eravamo abituati a costruire l'incremento a valore attraverso
una forte frammentazione
nello sviluppo dei depositi;
ci troviamo ora nella situazione — per molti versi opposta — di costruire la raccolta sulle basi sia di una
crescita dell'utenza per socio che di un aumento del
taglio e dell'entità complessiva dei versamenti, che si
accompagna ad una richiesta di prelevamenti proporzionalmente minore. Qualche dato: il numero di operazioni per socio nel semestre passa da 4,2 a 4,9 1+ 17
per cento); la movimentazione individuale da 4,857 a
5,707 milioni (+ 17,5 per
cento) e all'interno di questa, in particolare, i versa-
C.
vede al centro la formazione
e l'informazione. Prova ne è
il progetto di educazione alla
solidarietà verso le scuole
che partirà nei prossimi mesi e che prevede momenti di
formazione di animatori,
materiali, animazioni a negozio.
Fulvio Bella
Un momen to del dibottilo orgonaxoto dalla Coep Lombardia allo Festa
Provinciale dell'Uni#O nell'o rnhi adir/ mostra "Cooperazione Coop in Burkina
raso'
menti per singolo Socio salgono da 2,550 a 3,140 milioni (+ 23 per cento).
Il prestito sociale, in conclusione, sì presenta' oggi con
caratteristiche di miglior
convenienza, offrendo una
opportunità ancor più vantaggiosa per la collocazione
del risparmio famigliare.
n
Ma non basta: stiamo comunque lavorando per migliorare le caratteristiche e
l'estensione del servizio. Un
esempio è la carta di credito
Unicard Visa, con oltre
3.000 esemplari già circolanti, che in questo periodo
vede in azione alcune interessanti iniziative promozionali, a cominciare dalla
campagna "Di che fascia
sei?" che offre, ai soci prestatori che la utilizzano sulla funzione prestito sociale,
una ricca gamma di omaggi
di valore proporzionale alla
spesa annua effettuata.
Chi non l'avesse ancora fatto, legga con attenzione il
catalogo relativo: vi troverà
validi motivi per migliorare
la propria fedeltà di risparmio e di spesa presso i supermercati e gli ipermercati
Coop.
09.;""
thn l'111"19
Voghera, domenica 13 settembre,
in una cornice incomparabile di sole e di folla, si è
svolta la gara ciclistica "Trofeo C.
Olmini" valida per
l'assegnazione del
campionato italiano dilettanti (2'.
categoria) di ciclismo.
Ben 178 i corridori alla partenza
che con una media di 44 km/h
hanno battagliato
lungo i 155 km
del percorso, accompagnati dall'entusiasmo del
pubblico. La gara
organizzata dalla
polisportiva Corsie() e dalla Coop
Lombardia e da
un gruppo di soci
di Voghera, ha visto vincitore Federico Colonna, neo
campione italiano,
Simone Zucchi e
Gabriele Colombo
al secondo e terzo
posto.
Nello fola, il vincitore dello gara, Federico Colonna, in
mozzo alte due v:diede
12
L'INDAGINE ANNUALE DELL'ASSOCIAZIONE COOPERATIVE
CONSUMI AL RALLiNTATORE
Ecco in sintesi alcuni diagrammi del
rapporto sui "consumi - prezzi - distribuzione" tenuto dall'Alce nel corso della presentazione dell'indagine
elaborata dall'ufficio del dottor Di
Iorio. La relazione è stata tenuta dal
presidente Enrico Migliavacca, mentre la presidenza della riunione è
stata assunta dal vicepresidente
Giorgio Vozza.
Nel 2000 la prima voce di spesa per
i consumatori italiani sarà la casa
(compresi i consumi energetici e i
mobililelettrodomestici). L'alimentazione sarà al secondo posto, seguita
dal tempo libero, dalle spese per i
trasporti e le comunicazioni, per la
salute e l'igiene. Ma i consumatori si
stanno dimostrando molto "salutisti": in marcata crescita sono i consumi di pasta fresca, mozzarella, yogurt, pesce, olio extra vergine, gelati, frutta e verdura. Insomma il
trionfo della dieta mediterranea. E
prossimamente è annunciato il sorpasso dell'ortofrutta sulle carni come prima voce di spesa. Ci sono due
indici che ci devono fare riflettere:
continua il calo del cinema e dei libri. Un'ultima considerazione: lo sviluppo della rete Coop a Milano e in
Lombardia consente ai consumatori
di acquistare le merci a prezzi marcatamente inferiori all'inflazione.
Questo dato vale in genere per tutto
il settore della distribuzione moderna e la Lombardia è la sola regione
italiana dove la distribuzione moderna rappresenta più della metà
del mercato.
RVISTA A IVANO
COMPOSIZIONE DEI CONSUMI FAMILIARI
NEL 2000 — °/0
RISPETTO ALLA MEDIA
ABITAZIONE EAtriCiA
ARAEDALEItTO
n9"
CRESCITA DEI CONSUMI FAMILIARI A QUANTITA'
VARIAZIONI DI ALCUNI SETTORI
RISPETTO ALLA MEDIA
fàEíAesiirì
PREZZI AL CONSUMO ALIMENTAZIONE
MILANO — %
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50,07,11
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EMIL PRESIDENTE DELL'ANC, ALLA V ASSEMBLEA DFI I F SEZIONI
L'ECONOMIA E GLI UOMINI,
LE RAGIONI DELIA SALUTE
E DELLA TUTELA DELL'AMBIENTE NEGLI
OBIETTIVI DI UN'ORGANIZZAZIONE
CHE SI SENTE SEMPRE PIÙ
RESPONSABILE DI PROCESSI CHE
RIGUARDANO IL FUTURO
11 futuro dell'economia italiana non è venato di rosa. Di conseguenza c'è attenzione e
moderazione da parte delle famiglie italiane, nell'affrontare nuove spese, ma anche
nel fare la spesa quotidiana. La cooperazione di consumo non può che essere attenta
allo sviluppo dell'economia della spesa e
della vita quotidiana. Ma la sua non è soltanto un'organizzazione di vendita, è anche movimento sociale, radicato nella società e nella storia. Pertanto a Sorrento, alla V Assemblea nazionale delle Sezioni soci, svoltasi dal 24 al 25 settembre, non è
mancato il grande interesse che si fa strada
nei momenti in cui si deve anche scrutare
il futuro per comprendere le prospettive di
un settore in cui si intrecciano inscindibilmente spesa, consumi, economia e società.
Se ne è parlato, in una pausa dei lavori con
Ivano Barberini, presidente dell'Associazione nazionale cooperative di consumato-
ri.
Che cosa ha significato per la Coop questa assemblea?
Ha approfondito le tematiche relative alla socialità ed alla democrazia cooperativa, con particolare riferimento alla
partecipazione dei soci
cd alle innovazioni organizzative e di contenuto utili a rafforzarla.
Saper combinare e rendere credibile socialità e
modernità in un ambiente complesso e più
aggressivo rappresenta
probabilmente la principale sfida per i prossimi
anni.
E forse per questo che si
sta parlando di socialità
con sempre più insisten-
CRESCITA DEI CONSUMI FAMILIARI A QUANTITA'
VARIAZIONI DI ALCUNI SETTORI ALIMENTARI
za anche in aziende private.
La Coop non può essere
battuta su questo terreno, per evidenti ragioni.
Deve, al contrario, proporsi di averne la leadership.
Il consenso e la democrazia hanno, per la Coop, una fondamentale
importanza. Essi devono perciò essere sottoposti a continua verifica,
rinvigoriti quotidianamente e non intesi come
la codificazione di norme destinate a decadere
rapidamente.
La partecipazione rappresenta la condizione
perché il consenso non
sia generico, la demo-
SCeideffila
-
STA
NA
crazia non formale. È
un modo per avere accesso ad una conoscenza
diretta,da rinnovare
continuamente in corrispondenza alle mutevoli
realtà in cui le persone
vivono. È un obiettivo
cui dedicare, quindi,
mezzi, tempi e cure proporzionati alla sua importanza.
Come pensa che il socio del futuro possa
partecipare ad aziende sempre più complesse, con fatturati
elevati e numero di
soci anch'esso elevato?
Abbiamo avvertito con
chiarezza l'impraticabiiltà della partecipazione diretta dei soci alla
conduzione dell'impresa. Le dimensioni della
cooperativa e della base
sociale, le logiche imposte dal mercato, le mutevoli condizioni dell'economia, la rendono impossibile.
Non per questo, tuttavia, la partecipazione
dei soci si indebolisce
laddove si costituisca uno stretto legame fra gli
obiettivi della base sociale e la strategia imprenditoriale. Questo
rapporto si esprime negli aspetti più qualificanti della partecipazione: definizione degli obiettivi e controllo dei
risultati.
OCIETAI
1‘,„,À
Il livello di democrazia
non è altresì misurabile
solo considerando i criteri di attribuzione del
voto, ma ancor più da una vasta e articolata
partecipazione dei soci
alla vita della cooperativa. Per favorire questo
risultato occorre ampliare il più possibile la
sfera degli interessi del
socio verso la propria cooperativa e "riposizionare" la Coop sul piano degli ideali ispiratori del
movimento.
La nostra è una organizzazione "a rete', composta da tanti nodi vitali, collegati da valori,
cultura e obiettivi comuni. Rafforzare questo carattere significa migliorare i nostri punti di forza. In sostanza, lo sviluppo della partecipazione è affidato sia al
rafforzamento dei "caratteri attraenti" della
Coop, sia alla modernità
ed efficacia delle soluzioni organizzative che
consentano ai soci di essere informati esaurientemente e di esprimere
le loro esigenze e volontà, in modo da controllare e indirizzare l'attività
dell'impresa cooperativa
e del sistema Coop nel
suo complesso.
Quali valori "vecchi"
e nuovi può portare
la Cooperazione di
Consumatori in una
società come la nostra, in cui le certezze "cadono'?
La Cooperazione si è affermata in sistemi molto differenti, trovando
giustificazione e spiegazione in se stessa, nelle
proprie idealità e nella
capacità concreta di rispondere ai bisogni della gente. È storicamente
cresciuta, con una forte
aspirazione al cambiamento ed alla giustizia
sociale, anche con una
vena di utopia.
Oggi la Coop deve affrontare sfide ed opportunità del tutto nuove.
La crisi dei modelli economici e sociali, la difficoltà a ridefinire una
nuova scala di valori e il
rifugio nel passato assegnano alla Cooperazione di consumatori un'occasione importante per
contribuire a ridare un
senso di appartenenza a
quanti mantengono viva
una profonda aspirazione al benessere collettivo.
La Coop ha l'ambizione
dí svolgere un ruolo nell'ammodernamento continuo dell'economia e
della società per un
mercato in cui trovino
spazio non solo la competizione ma anche le
ragioni della salute e
della tutela dell'ambiente.
Ciò nel quadro del più
ampio contributo che il
movimento cooperativo
nel suo complesso si
propone di dare sul piano della ricerca, dell'informazione, del rinnovamento, della legislazione, di un mutamento
nelle forme del governo
dell'economia.
Per la Coop l'obiettivo
antispeculativo che si
incorpora nelle scelte di
qualità, salubrità, efficienza del servizio va
ben oltre la questione
del profitto e della destinazione degli utili: non
è solo il mezzo per misurare l'efficienza, ma anche lo strumento per investire nella qualità a
vantaggio dei consumatori.
L'attenzione ai problemi
della gente, la democrazia, il consenso, la partecipazione, l'integrità,
la lealtà sono valori basilari da mantenere e
rafforzare.
Naturalmente la discussione sui valori deve
continuare come del resto è sempre avvenuto
in passato. Il punto cruciale è che essi vengano
riconosciuti come una
componente inscindibile
della proposta di una
imprenditorialità il cui
spettro di efficienza non
è più ampio rispetto ad
ogni altra esperienza, in
quanto capace di incorporare e tradurre in fatti produttivi le esigenze
sociali.
"
L etture" a ellitligo Pinferì
E IL
FAST-FOOD
HA
SFONDATO
ANCHE
IN EUROPA
CONTRO
UNA
DIETETICA
"TRISTE"
Jean-Mor i e Baurre,
La dietetica del
cervello.
Gli alimenti
e il loro ruolo
nell'intelligenza
e nel piacere,
UN'ORGIA
DI
ALIMENTI
O IL
RIFIUTO
DEL CIBO
e nella scienza
L'onnivoro. l( piacere
di mangiare nella
storia e nella
scienza.
Mondadori, Milano,
358 pp., lire 35 000,
i comportamenti, con le
culture, l'informazione
e la disinformazione.
Insomma l'autore è
contro l'alimentazione
"scientifica", contro una dietetica "triste". Rivolge un appello all'intelligenza, alla cultura,
ai sensi.
Ma l'uomo moderno è
frastornato dalle mode,
dalle fobie, dalle campagne che criminalizzano questo o quell'alimento.
E allora? "Bisogna
mangiare bene e sano,
combinare la salute con
il piacere di vivere".
Semplice, no?
Il libro, nonostante
l'apparenza, è anche di
utilizzo pratico. Ci sono
efficaci grafici che facilitano l'individuazione
degli alimenti che contengono più q meno
quantità di una sostanza,
C'è un glossario che ci
dovrebbe consentire di
capire termini legati
essenzialmente al funzionamento del cervello, ma anche di tutte il
corpo.
Comunque è dominante l'impostazione scientifica, sia pure con notevoli sforzi di divulgazione.
Il panda, l'orsacchiotto cinese, diventato
simbolo del WWF e
oggetto di una campagna per salvare la
specie, è un animale
che mangia una sola
cosa: i germogli di
bambù.
E proprio qui sta il rischio per la sua sopravvivenza.
Noi siamo animali,
dovremmo ricordarcelo più spesso, che
mangiano di tutto,
onnivori appunto.
E anche qui sta il
vantaggio della nostra specie sulle altre,
Di solito si preferisce
dire che l'uomo è "superiore" perché è intelligente,
In realtà la cultura è
stata sempre alla ricerca di una "superiorità" per giustificare
il dominio dell'uomo
sulla natura.
Ora se l'uomo rischia
di distruggere il pianeta forse non è poi
così "intelligente".
Ma l'uomo è onnivoro
nel suo complesso, in
quanto in ogni cultura ci sono rifiuti e limiti, dettati dalla religione o anche solo
da usi tramandati.
Questo ricercatore
francese indaga sul
passaggio dall'alimentazione. da fatto biologico a comportamento
sociale, e passa attraverso la storia, le culture, i gusti, gli stili e
arriva sino ai mutamenti dei giorni nostri, con le diete e il
rifiuto del grasso.C'è
anche il marketing.
Una catena americana di fast-food a base
di hamburger fece una ricerca di mercato
in Francia.
Venne rilevato che il
paese era tradizionalista, che le abitudini
alimentari erano radicale, che poi c'era da
farei conti con una
delle più titolate scuole culinarie.
E allora aprirono i loro ristoranti lo stesso,
ma si appoggiarono su
una società locale.
Il fast-food si affermò
nonostante la ricerca
di marketing e gli americani ricorsero a
tutti i trucchi possibili per rientrare direttamente nella gestione della catena di ristoranti con il loro
marchio.
Gianna Schelotta
Mi
bt
4!
i
(
Richard A. Gordon,
Gianna Schelotto,
AllUTCSSì
Anoressia e bulimia.
Anatomia di
un'epidemia sociale,
e bulimia
Raffaello Cortina Editore,
Milano, 178 pp
33.000 lire.
Anoressia vuol dire
mancanza di appetito.
Si tratta di un sintomo
di malattia o di depressione. L'anoressia nervosa, quella di questo libro, è una malattia a sé.
La bulimia è "una sorta
di orgia alimentare seguita da svuotamento
dello stomaco, solitamente tramite vomito
provocato"; è considerata una variante dell'anoressia.
Si tratta dell'ossessione
d'ingrassare, di sentirsi
grassi anche quando si è
DONInIIVORO
',piacere
di mangiare
nella mora
Claude Fischier
Sperling & Kupler,
Milano 314 pp.,
lire 28.500.
L'autore è uno scienziato francese specializzato nella biologia del
cervello.
E questo un campo che
dovrà fornire risposte
concrete al problema
irrisolto delle malattie
mentali. Ci sono processi chimici nel cervello che ancora sfuggono
non tanto nel loro meccanismo interno, quanto nei riflessi che questi hanno per molte
malattie mentali.
Ma questo libro non
fornisce queste risposte. Preferisce ripercorrere le funzioni dei nutrienti, le relazioni con
Claude Fisc.bler
ormai ridotti a larve. Una malattia, anzi, come
dice Gordon, un'epidemia. Se si fa riferimento
a tutta la popolazione
siamo di fronte a un caso su centomila persone.
Ma se si tiene conto che
per la stragrande maggioranza riguarda le
donne e soprattutto le adolescenti, si arriva a
un caso su cento.
E allora è grave.
Soprattutto perché di
solito la ragazza incomincia con una dieta,
magari sentita in TV o
Una fame
da morire.
Bulimia e anoressia.
Due storie vere,
ihriNnh twori"skt.
qw1131,rwr
Mandadori, Milano,
180 pp., 29.000 lire.
letta su una rivista.
Quando la cosa assume
aspetti maniacali, i genitori sperano che cosi
come è venuta, la mania
un giorno se ne vada.
Quando però si arriva
dal medico è troppo tardi. Anche perché di anoressia si può morire.
Un consiglio prima di
tutto: si intraprenda una dieta solo dopo aver
consultato un medico.
Meglio se è uno specialista dietologn.
Purtroppo di diete parlano tutti. Ci sono libri,
articoli, scritti da attori,
giornalisti, con il solo
scopo di vendere libri o
giornali. E invece dovrebbero parlare o scrivere di queste cose solo
medici specializzati.
Un avvertimento: questi
libri di descrizione della
malattia, il racconto di
esperienze di anoressiche, attirano terribilmente le ragazze che
stanno meditando di avviarsi su questa strada.
Il libro di Gordon è specialistico, descrive la
malattia e passa in ras-
segna l'esperienza medica sia sul piano dell'interpretazione che delle
cure e dei risultati.
Il libro della Schelotto
(nota per i suoi Iibri e i
suoi articoli, è soprattutto una psicologa professionista) ci è piaciuto
perché probabilmente
non sarà tra quelli che
susciteranno letture
'Morbose".
Sono due ''storie vere'.
Ai miei tempi quest'espressione era usata da
"Intimità" o da un'altra
rivista che pubblicava
storie d'amore. E cosi le
ho lette. Interessante la
storia della ragazza anoressica e della sua famiglia, ma molto più divertente la storia della
donna affetta da bulimia, cioè che mangia all'eccesso.
Sicuramente c'è stata
dell'identificazione nei
personaggi: ho circa il
peso di 'lei" e l'età di
"lui". Insomma speriamo che il libro serva a
sdrammatizzare la vita
degli ammalati e delle
loro famiglie.
DALL' INTERNO q curo di Andrea Pertegalo
UNIPOL:
STAGE
ESTIVI
PER
STUDENTI
All'insegna dello slogan "la scuola in
azienda, l'azienda a scuola" si è svolto anche quest'anno lo stage estivo
organizzato per gli studenti del quarto anno delle scuole superiori della
provincia di Bologna.
L'iniziativa della Unipol è diretta a
far conoscere agli studenti il mondo
del lavoro, attraverso questi stage, e
con dei momenti formativi durante
l'anno scolastico nei quali, con i suoi
dipendenti qualificati, svolge lezioni
sui temi assicurativi.
SOCIETÀ DELLA LEGA
PRODURRÀ COMPUTER
IN RUSSIA
Le Società Celcoop e Shr di Ravenna (aderenti alla Lega
delle cooperative) hanno firmato un protocollo d'intenti per
la costruzione di personal computer in Rússia. In autunno,
una delegazione della Celcoop effettuerà le verifiche tecniche per la "partenza', che avverrà entro novembre prossimo.
LEGA COOP
COSTITUISCE UNA S.P.A.
In base a quanto stabilito dalla legge di riforma, anche la
Lega delle cooperative ha costituito una sua Spa per la gestione del fondo di promozione di nuova imprenditorialità
cooperativa. La società che non ha ancora un nome, sarà operativa dalla seconda metà del 1993, e la forma societaria
scelta è quella di una Spa senza fini di lucro. Il presidente
e il vice presidente della società saranno, sempre nella fase
iniziale, il presidente e il vice della Lega.
LA LOOP
VA
IN
SPAGNA
Nei prossimi tre anni la
Coop Toscana-Lazio parteciperà alla messa in opera
di almeno quindici iper e
supermercati nei nord-est
della Spagna.
L'investimento vedrà la
partecipazione di Unicoop
Firenze, Coop Toscana Lazio, Unicoop Senese, Unicoop Pontedera, Coop Estense e Romagna Marche e
Coop Liguria con una quota pari al dieci per cento
del totale.
14
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e veglione: da definire
1° GIORNO:
Milano/
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Ritrovo dei partecipanti nel pomeriggio
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quanto non espressamente indicato o considerato facoltativo.
Minimo di 25 iscrizioni individuali.
1° GIORNO: Bergamo /Istanbul
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto. disbrigo delle formalità d'imbarco e partenza per
Istanbul. All'arrivo visita panoramica della
città. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
2° GIORNO: Istanbul
Prima colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita del Palazzo Topkapi. Pranzo
in ristorante. Pomeriggio dedicato alla visita
della Moschea di Solirnano il Magnifico, della Chiesa di San Salvatore il Chora e del
Gran Bazar. Cena in ristorante e pernottamento in hotel.
3° GIORNO: Istanbul/ Ankara
Prima colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita della Basilica di Santa Sofia,
delta Moschea Blu e dell'ippodromo Bizantino.
Pranzo In ristorante. Proseguimento per Ankara. Cena e pernottamento in albergo.
4° GIORNO: Ankara/Cappadocia
Prima colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita del Museo delle Civiltà Anatoliche.
Passeggiata nella città vecchia e pranzo in
ristorante. Nel pomeriggio partenza per la
Cappadocia con sosta al Lago Salato. Cena
e pernottamento in albergo.
5° GIORNO: Cappadocia
Prima colazione in albergo. Giornata dedicata alla visita della Cappadocia (Goreme, Uchisar, Zelve).
Pranzo in ristorante. Rientro in albergo. In
serata canone dl Capodanno in albergo
con spettacolo di danze folkloristiche. Pernottamento.
6° GIORNO: Cappadocia
A metà mattinata ricca colazione (brunch) in
albergo e partenza per la visita di K,aymakly
della Valle Rossa e del paese di Avanos.
Rientro in albergo: tempo per relax durante
il quale verrà servito II tè con dolci. Cena e
pernottamento in albergo.
7° GIORNO: Cappadocia/Ankara
Prima colazione in albergo e partenza per
Ankara. All'arrivo pranzo in ristorante. Pomeriggio dedicato alla visita del Museo Etnografico, al Monumentum Ancyrianum ed
alla Moschea di Haci Bayram. Cena di arrivederci in ristorante. Pernottamento in
albergo.
8° GIORNO: Ankara/Bergamo
Prima colazione in albergo. Trasferimento in
aeroporto e partenza per Bergamo.
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N. 8 ottobre