CEI
Fondazione
Migrantes
“… potete essere sicuri che, quando gli uomini
hanno come mestiere di offrire un poco di felicità,
Dio non resterà al di fuori della festa”.
(Giovanni Paolo II)
Dalla Fiera al Circo e Lunapark
La Fiera, nasce nel medioevo con la
funzione di un grande mercato.
La Fiera era anche spettacolo di varia
umanità: ombrellai, stagnari, arrotini,
ciarlatani, scrivani, sensali, imbroglioni,
ladruncoli, questuanti, ingenui visitatori;
Compagnie di guitti, artisti ambulanti e
girovaghi,
cantastorie,
lanternisti,
saltimbanchi, acrobati, teatranti.
Povera gente costretta ad impegnare la
fantasia con invenzioni per meravigliare il
pubblico e sopravvivere.
Nel 1700 si presentarono anche spettacoli
di fenomeni umani, serragli di animali e i
primi rudimentali giochi, come altalene e
semplici giostre mosse a mano dall’uomo.
Dalla Fiera al Circo e Lunapark
In un mondo senza scuole, libri, giornali,
televisione, telefono, internet, la piazza era
l’unica occasione di incontro, un centro di
aggregazione sociale.
I cantastorie, le marionette e i burattini, la
commedia dell’arte, le lanterne magiche, i
serragli, i padiglioni delle scienze portarono la
storia, la scienza e la cronaca a folle analfabete
senza altri mezzi di apprendimento.
Le invenzioni e scoperte del XIX° secolo, la
macchina a vapore, l’elettricità, la fotografia, il
cinema, si diffusero a livello popolare nelle
fiere.
Nel ‘900 la Fiera divenne Parco dei
divertimenti: gli spettacoli acquisirono nuove
tecnologie per attirare il pubblico; la Giostra,
con il Circo, è quanto rimane dello spettacolo
popolare viaggiante.
Dalla Fiera al Circo e Lunapark
Il circo viaggiante, nella sua più
semplice struttura, è sempre esistito:
una tenda, un carrozzone e un cavallo.
Un tempo, all'organizzazione del circo e
ai numeri dello spettacolo, bastavano le
famiglie
dei
proprietari,
assai
numerose: da sole potevano quasi
soddisfare le esigenze del pubblico,
nella acrobatica, col cavallo ed il
racconto di storie e pantomime.
Oggi i grandi circhi sono un trust di
tutte le attrattive sfruttabili nella pista,
con organizzazioni tecniche, logistiche e
finanziarie di notevole importanza.
"L’arrivo del circo di notte, la prima volta
che lo vidi, da bambino, ebbe il carattere
di un’apparizione.
Questa specie di mongolfiera, preceduta
da niente; la sera prima non c’era, la
mattina era là davanti a casa mia."
Federico Fellini
da "Fellini TV. Block-notes di un regista. I clowns"
Don Dino Torreggiani
"Venga, padre, siamo cristiani anche noi”!
Le poche parole di quella donna che stava
lavando i panni vicino alla sua carovana hanno
cambiato nel lontano 1931, la vita di un giovane
prete, Mons. Dino Torreggiani di Reggio Emilia.
E "quel qualcosa di misterioso" che era entrato
in lui, lo spinse a creare una struttura pastorale
tutta nuova: I'OASNI (Opera Assistenza Spirituale
Nomadi in Italia) per quelle categorie di
persone che considerava "abbandonate" dalla
pastorale ordinaria della Chiesa.
I circensi e i fieranti non sono raggiunti dalle
strutture parrocchiali e quindi bisognosi di una
cura pastorale speciale fatta di presenza e di
condivisione di vita.
Era il 1958.
Don Dino Torreggiani
Don Dino si era creato una rete di
persone che collaboravano con lui in
questo campo, in particolare donne
di Azione Cattolica.
In molte città, oltre alle varie "case"
dell'Istituto dei “Servi della Chiesa”
che Don Dino aveva fondato, c'era
chi sapeva accogliere gli spettacoli
viaggianti e i circhi, procurando per
loro la S. Messa, la benedizione
delle famiglie, la catechesi dei
bambini, l'assistenza religiosa agli
infermi, ecc...
La sua opera continua ancora con la
Migrantes.
Don Franco e don Angelo
Don Franco Baroni, nato nel 1934 e ordinato
all'età di 25 anni.
Cappellano Nazionale per lo spettacolo
viaggiante, ha speso tutte le sue energie per
questo mondo. Ha pensato e seguito la scuola
itinerante nel circo, ha iniziato la
pubblicazione
di
“in
Cammino”,
ha
accompagnato le famiglie del Circo e
Lunapark nei loro itinerari di fede.
Affetto da neoplasia, rimase ricoverato per
171 giorni ininterrotti nell'Ospedale di Lucca
prima di morire il 20 maggio 1985, all'età di
50 anni. La sua camera, divenne punto
d'incontro e di riflessione per moltissimi
amici.
Nel 2000, riconoscendone le grandi doti, il
Comune di Lucca gli ha intestato la piazza
dove si tengono dei circhi e il Luna Park.
Don Franco e don Angelo
Don Angelo Scalabrini nato nel 1945,
divennne prete nel 1970, nell’Istituto dei
servi della Chiesa. Succedette a don Dino
Torreggiani alla guida dell’OASNI. Quando
fu istituita la Fondazione Migrantes
divenne Direttore di settore.
A don Angelo si deve una costante azione
di promozione presso i vescovi e le diocesi
italiane, ed il Catechismo per il Circo e
Lunapark.
Lasciò l’ufficio quando fu nominato
Parroco alla Magliana a Roma fino alla sua
morte precoce nel 1993.
Circensi e lunaparkisti, fieranti e
artisti della strada come
madonnari, cantastorie, suonatori
ambulanti, burattinai, ecc., sono i
veri "artigiani della festa", gli
autentici dispensatori di gioia, di
meraviglia e di stupore. "Aprono ai
loro visitatori uno spazio di festa e
amicizia, fanno nascere il sorriso
di un bambino e illuminano per un
istante lo sguardo disperato di una
persona sola; attraverso lo
spettacolo e la festa, rendono gli
uomini più vicini gli uni agli altri“
(Giovanni Paolo II, 17.12.1993).
La pastorale
Il servizio pastorale nel mondo del
Circo e del Luna Park non può
essere considerato come una
pastorale "specifica“, piuttosto
come una pastorale "speciale".
Non è un servizio pastorale rivolto
ad una specificità di persone che
vivono una situazione specifica di
vocazione, età, lavoro, situazione,
ecc...;
Nel Circo e del Luna Park vi si
incontrano diverse età, vocazioni,
situazioni,
famiglie,
lavoro,
espressioni artistiche, artigianalità,
mobilità, e così via ...
La pastorale
Nel servizio pastorale dobbiamo aver presenti alcune componenti
essenziali:
 Le radici nell'origine etnica di molte famiglie,
 Il nomadismo e la relazione con il mondo degli stanziali,
 La cultura che si è venuta formando
 Lo stile di vita familiare,
 La tipologia di lavoro legata allo spettacolo;
Parliamo di persone che per motivi diversi non sono omologabili alle
famiglie di una normale parrocchia.
La pastorale nei Circhi e nei Luna Park esige da parte dell'operatore
professionalità, competenza, amore.
La pastorale
Gli artisti di strada in Italia sono circa 250.000,
di questi i circensi e i lunaparchisti
raggiungono la cifra di 76.000.
Nel breve periodo di permanenza e di sosta
per le loro esibizioni, sono a tutti gli effetti
membri della comunità cristiana dove si
trovano.
L'Ufficio Nazionale cerca di coinvolgere le
diocesi e le parrocchie nella accoglienza e
testimonianza.
Ogni diocesi è chiamata ad esprimere la
propria
attenzione
con
una
persona
(sacerdote, diacono, religioso/a, laico/a)
espressamente
nominata
dall'Ordinario,
attorno alla quale si formi una comunità di
operatori pastorali.
Problematiche
La
MARGINALITA‘
è
la
caratteristica tipica di una
società nomade che "sfiora" una
società di stanziali.
Per vivere i circensi e i
lunaparchisti hanno bisogno
degli stanziali perché sono i
potenziali clienti della propria
attività.
C'è tuttavia una sorta di
separazione tra i due mondi che
maturano nei nostri amici
l'esperienza della marginalità, o
peggio
quella
della
emarginazione.
Problematiche
 L'urbanizzazione:
costringe le strutture dello spettacolo viaggiante in
luoghi periferici non adeguati.
 Scolarizzazione: difficoltà oggettive nel percorso scolastico causano
una formazione frammentata e lacunosa. Il percorso si interrompe
appena possibile.
 Vita pubblica: incapacità di comprendere alcuni aspetti come la
burocrazia, la previdenza, la politica, il sindacato, lo Stato, ecc.
 Vita sociale: un ritmo di vita più naturale, le relazioni familiari, la
provvisorietà, la multietnicità e una grande tolleranza sono alcuni
elementi di ricchezza e problematicità.
 I pregiudizi degli uni verso gli altri acuiscono il fenomeno della
marginalità.
Problematiche
Marginalità nella Chiesa
 Per la gente del Luna Park e, soprattutto,
per quella del Circo, è impossibile
sperimentare il senso dell'appartenenza ad
una parrocchia o ad una comunità
ecclesiale.
 Il
circo senza troppo preavviso,
indipendentemente dai ritmi e dai
programmi pastorali della parrocchia e gli
impegni del parroco.
I
pregiudizi su di un mondo non
conosciuto aumenta la diffidenza degli
ecclesiastici.
 Si
sta sperimentando disaffezione e
indifferenza verso questo mondo da parte
dei pastori e comunità ecclesiali
Problematiche
Marginalità nella Chiesa
 La tradizione di fede (devozione – valori cristiani) necessita di un
annuncio per una maggior presa di coscienza e di una catechesi
sistematica ma contrasta con la mobilità e la limitata disponibilità di
pastori.
 la mobilità e l’incontro sporadico con pastori lontani tra loro li rende
strapazzati tra pedagogie, metodi, stili diversi…
 alla richiesta di sacramenti il ventaglio di risposte è variegato (dal
secco no alla esagerata disponibilità a tutto), l'atteggiamento
conseguente è quello della ricerca del miglior risultato con il minimo
impegno.
 a volte certe celebrazioni sono utilizzate anche a scopi diversi.
Obiettivi pastorali
Far crescere e far vivere la Chiesa
in questa realtà "mobile" che non
ha la possibilità di contatti vitali
con le nostre comunità "ferme"
Fa crescere una Chiesa che prega,
ascolta e annuncia la Parola, vive
la comunione fraterna.
Formare le persone ad essere loro
stesse evangelizzanti la loro gente,
protagoniste della pastorale nel
loro ambiente
Obiettivi pastorali
Attenzione
 alla famiglia che deve avere un ruolo
attivo nell'evangelizzazione e nel cammino
di formazione catechistica alla vita liturgica
e ai sacramenti dell'iniziazione cristiana,
oltre che alla carità in tutte le sue
espressioni.
 ai giovani, per il dinamismo proprio
dell'età e la loro generosità, devono essere
aiutati a maturare autentiche scelte di fede
 alla donna che deve essere sostenuta
nella
sua
missione
di
custode
e
trasmettitrice dei valori e della tradizione
cristiana, come elemento di unione, di
pacificazione e mediazione nella famiglia e
tra le famiglie.
Obiettivi pastorali
PROGETTO TRIENNALE a partire dalle
indicazioni del Forum delle Organizzazioni
Cristiane d’Europa (Congresso Europeo di
Barcellona del 2005):
 2006/2007: Ascolto… cosa i fieranti e
circensi dicono alle Chiese
 2007/2008: Testimonianza: lasciamoci
convertire dai valori vissuti dai fieranti e
circensi
 2008/2009: Trasmissione della Fede …
materiali e strumenti (catechesi, liturgie…)
Sussidi pastorali
Il testo di catechesi proposto come cammino di
fede
• è pensato come strumento di catechesi
familiare
• Adatto, nel linguaggio e negli esempi di vita
vissuta, alla cultura particolare di questo
"mondo" in costante mobilità.
• segue la linea del catechismo "VENITE CON
ME" della CEI
Il sussidio per Gruppi del Vangelo per ragazzi
• Sono schede per ogni pagina del vangelo
• Propone una lettura, un approfondimento,
una preghiera
Sussidi pastorali
la rivista "In Cammino“ nasce come
intuizione di don Dino Torreggiani. Prende
forma dal 1969 con don Franco Baroni.
Segue la vita e ne traccia la memoria
della Gente del Viaggio.
La rivista parla del mondo del Circo e del
Lunapark senza distinzione di notorietà;
segue le attività dei diversi operatori
pastorali in Italia, offre una qualche
riflessione sulla fede e un inserto che
diventa quasi un sussidio tematico di
catechesi.
Nel tempo ha subito diverse variazioni
nella veste tipografica e nella periodicità.
Recentemente ha avuto il riconoscimento
da parte del Ministero come strumento
socialmente utile.
Signore, insegnami che la vita è un cammino,
non lo sterile adeguamento a regole prefissate,
né la trasgressione senza esito.
Insegnami l'attenzione alle piccole cose,
al passo di chi cammina con me
per non fare più lungo il mio,
alla parola ascoltata perché non cada nel vuoto,
agli occhi di chi mi sta vicino
per indovinare la gioia e dividerla,
per indovinare la tristezza
e avvicinarmi in punta di piedi,
per cercare insieme la nuova gioia.
Signore, insegnami che la mia vita è un cammino,
la strada su cui si cammina insieme,
nella semplicità di essere quello che si è,
nella serenità dei propri limiti e peccati,
nella gioia di aver ricevuto tutto da te nel tuo
amore.
Signore, insegnami che la mia vita è un cammino
con te,
per imparare, come te, a donarmi per amore.
Tu, che sei la strada e la gioia.
CEI
Fondazione
Migrantes
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Presentazione Ufficio - Chiesa Cattolica Italiana