Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Scienza e tecnica 1 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica La scienza è l’attività umana orientata in modo primario e sistematico alla conoscenza, cioè alla descrizione e spiegazione degli eventi, sia singolari sia ricorrenti, del mondo naturale e del mondo umano e sociale. 2 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica La tecnica è quell’attività umana orientata alla soluzione di problemi pratici, ciò può avvenire sia sulla base di conoscenze empiriche, ricavate cioè direttamente dall’esperienza pratica, sia sulla base di conoscenze scientifiche. 3 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Lo sviluppo della scienza moderna può essere, convenzionalmente, illustrato in tre fasi: - i secoli XVII e XVIII - il secolo XIX fino alla metà del XX - l’ultimo mezzo secolo dalla II guerra mondiale a oggi 4 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Ia fase (XVII-XVIII sec.) Osservazione diretta della natura, senza gli occhiali della filosofia Nascita del metodo medievale e del sperimentale Movimento delle accademie dogmatismo della Chiesa Istituzionalizzazione della scienza 5 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica IIa fase (XIX- metà XX sec.) Le scienze si istituzionalizzano in discipline specialistiche Si sviluppa, in all’interno delle forma parzialmente Università autonoma, il settore Nascono e si diffondono i Politecnici e i grandi laboratori della ricerca di ricerca applicata applicata connesso all’industria Sinergia tra ricerca pura e ricerca applicata e tra Stato, industria e Università, per il finanziamento e l’organizzazione del sistema della ricerca scientifica 6 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica IIIa fase (dalla IIa guerra mondiale a oggi) Connubio e reciprocità tra Scienza e Tecnologia Ricerca pura e ricerca applicata competono sempre più per l’acquisizione di maggiori risorse Grandi investimenti nella ricerca militare e “ricaduta tecnologica” Nascita e sviluppo del settore high-tech 7 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica La scienza come oggetto della sociologia La scienza è un’istituzione sociale integrata ad altre istituzioni sociali e gli scienziati non sono i depositari di ‘verità assolute’, ma procedono per tentativi ed errori; le scoperte che fanno e le ‘verità’ che accertano restano sempre provvisorie: in quanto impresa umana, la scienza può legittimamente diventare oggetto di studio della sociologia 8 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Parsons le istituzioni scientifiche, e in primo luogo le università, incorporano i valori universalistici della razionalità scientifica, che sono i valori dominanti della società moderna Merton nella società moderna la scienza gode di un elevato grado di autonomia e si sviluppa per effetto di una dinamica essenzialmente endogena, anche se non è mai del tutto “pura” e priva di condizionamenti esogeni 9 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Fine istituzionale della scienza l’accrescimento della conoscenza verificata = un processo sostanzialmente cumulativo I metodi per raggiungere questo fine sono: metodo induttivo = l’osservazione ripetuta di regolarità consente la formulazione di “leggi” generali, sulla base delle quali formulare previsioni, che vengono confermate empiricamente metodo deduttivo = consiste nel ricavare, in modo logicamente coerente, proposizioni da determinate premesse (da qui l’importanza della matematica per la scienza) 10 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Cumulatività = ogni ipotesi empiricamente verificata porta il suo contributo, mattone dopo mattone, alla costruzione dell’edificio della conoscenza scientifica Comunità scientifiche = rappresentano la garanzia dell’autonomia della scienza, in quanto formulano e garantiscono l’applicazione di principi normativi specifici al campo scientifico e alle quali i singoli scienziati rispondono della corretta applicazione delle procedure di ricerca 11 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Ethos scientifico = l’insieme dei principi normativi che caratterizzano ogni comunità scientifica e ne costituiscono il codice deontologico: • universalismo • comunitarismo • disinteresse personale • dubbio sistematico gli scienziati si trovano comunque a operare in un contesto di ambivalenza strutturale 12 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Universalismo = ogni enunciato è soggetto al vaglio di criteri impersonali, che prescindono dalle “qualità” specifiche di chi lo ha formulato Comunitarismo = la scienza è patrimonio comune e quindi i risultati raggiunti da uno scienziato devono essere comunicati per potere essere condivisi da tutti gli altri 13 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Disinteresse personale = l’interesse primario dello scienziato deve essere il progresso della conoscenza, ogni altro interesse (economico, di prestigio, di potere) deve essere secondario e subordinato Dubbio sistematico = è dovere di ogni scienziato esporre i propri risultati, in modo tale che possano essere sottoposti al vaglio dei suoi pari e, a sua volta, ogni scienziato ha il dovere di sottoporre a critica i lavori degli altri 14 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Per Merton lo sviluppo della conoscenza è visto come essenzialmente cumulativo e tutto interno alle singole discipline. Questi assunti sono messi radicalmente in discussione da Thomas Kuhn, che parte dall’assunto che, nello sviluppo di ogni singola scienza, vi sono delle fasi di: • continuità • rottura della continuità 15 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica continuità scienza normale processo cumulativo della conoscenza il lavoro che lo scienziato svolge sulla base di un paradigma scientifico riconosciuto e accettato da una comunità scientifica rottura rivoluzioni scientifiche percorso accidentato della conoscenza emergono anomalie e contraddizioni in seno a un paradigma scientifico emerge un paradigma alternativo che spiega e risponde alle anomalie, di cui il vecchio paradigma non sapeva dar conto accettazione del nuovo paradigma nuova fase di scienza normale 16 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Nella filosofia della scienza contemporanea si contrappongono due tradizioni: empirismo/razionalismo critico relativismo 17 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Empirismo/razionalismo critico Karl R. Popper Il metodo scientifico procede per tappe: • si incontrano dei problemi dai quali nascono degli interrogativi • si propone una teoria per risolvere i problemi e rispondere agli interrogativi (congetture) = logica della scoperta • si sottopongono a critica i tentativi di soluzione attraverso l’osservazione empirica della realtà (confutazione) = logica della giustificazione 18 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Relativismo Paul K. Feyerabend e Imre Lakatos • non ci sono criteri per affermare che una conoscenza è vera o è falsa • ogni conoscenza è valida solo all’interno di una convenzione, i cui contenuti sono sempre mutevoli e che è determinata sia da interessi extrascientifici, sia dagli interessi professionali degli scienziati 19 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Costruttivismo • la scienza non può accedere alla realtà esterna se non attraverso pratiche di “costruzione” della realtà = il laboratorio è un luogo artificiale dove la natura viene riconfigurata per poterla meglio manipolare, al fine di condurre osservazioni controllate • la scienza non può mai descrivere la realtà così come essa è, ma solo rappresentarla attraverso i propri linguaggi 20 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica A partire dal XIX secolo si assiste, da un lato a uno sviluppo spettacolare delle scienze naturali, e dall’altro all’emergere delle scienze sociali. In questa prima fase, le scienze naturali vengono prese come modello da imitare e si cerca di trasferire i loro apparati di analisi e i loro metodi di indagine nel campo dello studio dei fenomeni umani e sociali. 21 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica A cavallo tra il XIX e il XX secolo si sviluppa, nell’ambito dello storicismo tedesco, l’idea che i fenomeni umani debbano essere compresi nei loro significati culturali nell’ambito delle scienze dello spirito, e nello specifico della storia, il fine della conoscenza non deve essere la formulazione di leggi universali, bensì la spiegazione/comprensione di eventi individuali e irripetibili Secondo Weber i fatti sociali sono riconducibili, in ultima istanza, ad azioni individuali la specificità dell’agire umano consiste nel fatto che gli esseri umani sono dotati della capacità di attribuire un senso alle loro azioni, accessibile alla comprensione 22 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Oggi tra le due tipologie di scienze esistono alcune dimensioni, che servono a fissare le linee di demarcazione e continuità tra di esse: - “natura” dell’oggetto - funzione dei paradigmi - diversa centralità del metodo sperimentale - tipo di linguaggio utilizzato nella comunicazione - grado di istituzionalizzazione 23 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo IX. Scienza e tecnica Nonostante lo sviluppo e il successo della scienza la distanza tra scienziati/esperti e “laici” sembra non essersi colmata. Ciò è dovuto a: • la forte istituzionalizzazione dell’attività scientifica • l’estrema specializzazione • lo sviluppo di linguaggi, la cui traducibilità nel linguaggio comune diventa sempre più ardua • divergenza di opinioni e valutazioni di cui gli stessi esperti sono portatori • il ruolo dei media • la percezione del rischio tecnologico 24