Nuovi Orizzonti della Incontinenza Urinaria
e del Prolasso Genitale Femminile
Civitanova Marche 14 giugno 2008
PERCHE’ UNA DONNA E’ CONTINENTE …
quale ruolo per gli estrogeni ?
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Dott. Filiberto Di Prospero
Responsabile Unità Semplice di Endocrinologia Ginecologica
Zona Territoriale 8, Civitanova Marche
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Il problema dei problemi …
Studi sulla civiltà egizia hanno portato alla
luce documenti che testimoniano come già
più di 4000 anni fa si discuteva sui
meccanismi della continenza urinaria
 Ancora ad oggi molti aspetti non sono stati
chiariti ed in particolare il ruolo degli
estrogeni e delle terapie basate sul loro
utilizzo è controverso

2
SCOPI DELLA RELAZIONE
Esaminare il ruolo degli estrogeni
nell’ambito della fisiologia del basso tratto
urinario femminile
 Mostrare le problematiche relative al loro
utilizzo nell’ambito della prevenzione e
della terapia dell’incontinenza urinaria
 Fornire indicazioni utili nella pratica clinica

3
Dati epidemiologici incontinenza
urinaria femminile
Dati ricavati da 13 studi epidemiologici – 27936 donne
4
J Clin Epidemiol 2000, 53: 1150-7
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STEROIDI SESSUALI E TRATTO
URINARIO FEMMINILE INFERIORE



L’apparato genitale femminile ed il tratto urinario
inferiore hanno una comune origine embriologica dal
seno urogenitale e questo spiega come entrambi siano
sensibili all’azione degli steroidi sessuali
Recettori per gli estrogeni (ER) sono espressi nell’epitelio
squamoso dell’uretra prossimale e distale, nella vagina e
nell’utero, nel trigono vescicale, nel muscolo
pubococcigeo, nella muscolatura del pavimento pelvico e
nei legamenti uterosacrali
La volta vescicale ed il muscolo elevatore dell’ano non
presentano questo tipo di recettori
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STEROIDI SESSUALI E TRATTO
URINARIO FEMMINILE INFERIORE
ER Alfa e Beta sono entrambi presenti nella
parete vaginale e nei legamenti uterosacrali in
premenopausa ma solo quelli Alfa continuano ad
essere espressi in post-menopausa
 Nelle stesse aree dove sono presenti ER sono
presenti anche recettori per il progesterone
(PR), in concentrazioni sempre inferiori ma
comunque correlate e probabilmente dipendenti
dall’estrogenizzazione
 Sono stati anche descritti recettori per gli
androgeni (AR) a livello vescicale ed uretrale ma
il loro ruolo fisiologico è ancora sconosciuto

7
Sono innumerevoli gli studi sperimentali e di
fisiologia che mostrano effetti favorevoli
degli estrogeni sulla continenza urinaria
femminile



Effetto diretto sul detrusore attraverso una modificazione
di recettori muscarinici e l’inibizione del passaggio di ioni
calcio dallo spazio extracellulare verso le cellule
muscolari con conseguente riduzione dell’ampiezza e
della frequenza delle contrazioni ritmiche spontanee; in
alcune donne possibile incremento della soglia di
sensibilità vescicale
Ottimale mantenimento della pressione di chiusura
uretrale per l’azione sullo spessore della mucosa e sulla
vascolarizzazione locale
Azione diretta sulla capacità di resistenza tensile delle
strutture di sostegno
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LA MENOPAUSA
E PIU’ IN GENERALE LE CONDIZIONI DI
INSORTA INSUFFICIENZA ESTROGENICA
POSSONO ESSERE CONSIDERATI
FATTORI DI RISCHIO INDIPENDENTI
PER INCONTINENZA URINARIA ?
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L’effetto della HRT sulla continenza urinaria
è stato valutato in alcuni importanti studi
randomizzati e meta-analitici
Grady D et al. Postmenopausal hormones and
incontinence: the Heart and Estrogen/Progestin
Replacement Study. HERS Research Group.
Obstet Gynecol 2001;97:116-20. (studio HERS,
n=2763
 Hendrix SL et al. Effects of estrogens with and
without progestin on urinary incontinence. JAMA
2005;293:935-48. (studio WHI, n=23296)
 Haeusler G. et al. Drug therapy of urinary urge
incontinence: a systematic review. Obstet
Gynecol 2002;100:1003-16.

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Riguardo HRT e continenza urinaria
emerge che:




La terapia estrogenica (anche somministrata localmente)
o estroprogestinica non è efficace nel contrastare
l’insorgenza di nuovi casi di incontinenza urinaria nelle
donne in post-menopausa che anzi, nei gruppi trattati
hanno un’incidenza maggiore rispetto ai controlli
(placebo);
Le pazienti affette da incontinenza urinaria generalmente
peggiorano nel corso della HRT;
Una qualche efficacia della terapia estrogenica è stata
talvolta riconosciuta esclusivamente nei casi di vescica
iperattiva
Studi di biochimica e morfologia del connettivo pelvico
non hanno evidenziato effetti favorevoli della terapia
estrogenica in post-menopausa.
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Come spiegare tutto questo?
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Qual’è il vero ruolo degli
estrogeni nell’ambito dei
meccanismi di continenza
urinaria femminile ?
E’ possibile che gli estrogeni non
siano responsabili della patologia
del connettivo pelvico ?
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Può la terapia estrogenica aiutarci
concretamente nell’ambito di un
approccio multidisciplinare?
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CONCLUSIONI



Non vi è un ruolo per gli estrogeni nella prevenzione
dell’incontinenza urinaria e la HRT non dovrebbe essere
utilizzata in pazienti affette da incontinenza urinaria
(Forza Raccomandazione A, livello di evidenza 1)
La terapia estrogenica è considerata di una qualche
utilità più sulla sintomatologia irritativa urinaria
probabilmente per l’azione trofica sulle cellule epiteliali di
rivestimento vescico-uretrali. (Forza Raccomandazione B,
livello di evidenza 1)
Può essere altresì utile (particolarmente nell’uso
vaginale) nel ridurre le infezioni urinarie e migliorare il
trofismo della mucosa vaginale riducendo sintomi come
bruciore, dispareunia e portando quindi ad un migliore
“comfort pelvico” (Forza della Raccomandazione B, livello
di evidenza 2)
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