DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO
33033 CODROIPO (Ud) - Via Friuli, 14
REGOLAMENTO DI CIRCOLO
(modificato con deliberazione del C.d.C. del 23.06.2011)
PREMESSA
Il Circolo Didattico di Codroipo, istituzione scolastica autonoma costituita ai sensi dell'art. 21 della
Legge n. 59/1997, dotata di personalità giuridica, provvede alla definizione e alla realizzazione
dell'offerta formativa per le scuole dell'infanzia e primarie ricadenti nell'ambito territoriale di
competenza, nel rispetto delle funzioni delegate alla Regione e agli Enti locali e degli obiettivi
nazionali del sistema di istruzione.
Nell'ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, il Circolo Didattico predispone, con
la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'Offerta Formativa.
In tale ambito adotta anche ogni modalità organizzativa, compreso l'impiego dei docenti e delle
risorse, coerente con gli obiettivi generali e specifici di cascun ordine scolastico e definisce la quota
de l c ur r i c ol o obbl i ga t or i o pe r i pr opr i a l unni .
PARTE PRIMA
CONSIGLIO DI CIRCOLO
ART. 1 - ATTRIBUZIONI
Il Consiglio di Circolo delibera il programma annuale e il conto consuntivo e dispone in ordine
all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico
del Circolo.
Il Consiglio di Circolo, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di
Interclasse e di Intersezione, ai sensi dell’art.10 del D.Lgs 297/94 e dell’art.3 del DPR 275/99, ha
potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la
programmazione della vita e dell'attività della scuola nei limiti delle disponibilità del programma
annuale, nelle seguenti materie:
a) adozione del regolamento interno del Circolo;
b) definizione dei criteri e adozione del Piano dell'offerta Formativa;
c) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
d) determinazione, nel Piano dell'Offerta Formativa, del curricolo obbligatorio per i propri alunni
ad integrazione della quota definita a livello nazionale con la quota riservata alle scuole;
e) realizzazione di ampliamenti dell'offerta formativa, anche in rete con altre istituzioni
scolastiche, coordinati con iniziative promosse dagli Enti Locali;
f) criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche,
extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività
complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;
g) promozione di accordi di rete con altre scuole per il raggiungimento delle proprie finalità
istituzionali;
h) partecipazione del Circolo ad attività culturali e sportive di particolare interesse educativo;
i) forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal
Circolo.
Il Consiglio, nelle sue competenze di governo e di indirizzo, fatti salvi i poteri di gestione e di
attività negoziale spettanti al dirigente scolastico ai sensi del art.33 comma 1 DI 44/01 e successive
modifiche e integrazioni, delibera in ordine:
a) all'accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;
b) alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all'istituzione o compartecipazione a borse
di studio;
c) all'accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;
d) ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni
immobili appartenenti all'istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni
pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni
ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene;
e) all'adesione a reti di scuole e consorzi;
f) all'utilizzazione economica di opere dell'ingegno prodotte nel corso delle attività curriculari e
non curriculari;
g) alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti,
università, soggetti pubblici o privati;
h) all'eventuale individuazione del superiore limite di spesa per le attività di contrattazione
riguardanti acquisti, appalti e forniture entro il quale il dirigente scolastico procede alla scelta
del contraente;
i) all'acquisto di immobili.
Nei casi sopra elencati dalla lettera a) fino alla lettera i) di cui al precedente comma, l'attività
negoziale è subordinata alla previa deliberazione del Consiglio di Circolo. In tali casi, il dirigente
non può recedere, rinunciare o transigere se non previamente autorizzato dal Consiglio di Circolo.
In tutti gli altri casi, il dirigente ha il potere di recedere, rinunciare e transigere, qualora lo richieda
l'interesse dell'istituzione scolastica.
Ai sensi dell’art.10 punto 4 del D.Lgs 297/94 spettano inoltre al Consiglio di Circolo le
deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del
dirigente, delle seguenti attività negoziali:
a) contratti di sponsorizzazione;
b) contratti di locazione di immobili;
c) utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di
soggetti terzi;
d) convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;
e) alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a favore
di terzi;
f) acquisto ed alienazione di titoli di Stato;
g) contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
h) partecipazione a progetti internazionali.
Il Consiglio di Circolo indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi,
all'adattamento dell'orario delle attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento
organizzativo dei Consigli di Interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale,
didattico ed amministrativo del Circolo.
Al Consiglio di Circolo compete infine la definizione dell'orario delle attività didattiche.
ART. 2 - COMPOSIZIONE
Il Consiglio di Circolo di Codroipo è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del
personale insegnante, 2 rappresentanti del personale non insegnante 8 rappresentanti dei genitori
degli alunni, il Dirigente Scolastico.
Il Consiglio è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso
la propria rappresentanza.
La partecipazione dei componenti agli organi collegiali della scuola è gratuita.
I membri eletti che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive decadono
dalla carica.
Nel caso di dimissioni di un Consigliere le stesse verranno discusse al 1° punto all'ordine del giorno
della seduta successiva.
ART. 3 - GIUNTA ESECUTIVA: COMPOSIZIONE E FUNZIONI
Il Consiglio di Circolo, nella prima seduta, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta di 1
docente, di 1 non docente e di 2 genitori.
Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza
del Circolo, ed il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che svolge anche funzioni di
segretario della Giunta stessa.
Ai sensi dell’art.2 comma 3 del DI 44/01 Il Dirigente Scolastico predispone il programma annuale,
che viene poi proposto dalla Giunta Esecutiva al Consiglio di Circolo. La Giunta Esecutiva inoltre
prepara i lavori del Consiglio di Circolo fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso.
ART. 4 - CONSIGLIO DI CIRCOLO: CONVOCAZIONE E ORARIO DELLE RIUNIONI
La convocazione del Consiglio di Circolo deve essere disposta con un congruo preavviso non
inferiore a 5 giorni rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con
lettera diretta ai singoli membri del Consiglio di Circolo e mediante affissione all'albo dei singoli
plessi.
La lettera d'avviso deve contenere gli argomenti da trattare nella seduta del Consiglio, l'ora, la data
e il luogo della convocazione e allegata la documentazione sugli argomenti da discutere.
Di ogni seduta del Consiglio viene redatto processo verbale, su apposito registro a pagine numerate,
firmato dal Presidente e dal Segretario e conservato agli atti del Circolo, presso l'ufficio della
segreteria della Direzione Didattica.
Il Consiglio di Circolo è convocato dal Presidente su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva
ovvero di 1/3 dei componenti del Consiglio stesso.
Il Consiglio di Circolo si riunisce periodicamente e, di regola, entro il 15 dicembre per
l'approvazione del Programma Annuale, entro il 30 aprile per l'approvazione del conto consuntivo
ed entro il 30 giugno per le verifiche e modifiche al Programma Annuale, oltre che all'inizio e alla
fine dell'anno scolastico.
Le riunioni della Giunta e del Consiglio si terranno in orario compatibile con gli impegni di lavoro
dei membri.
Le riunioni del Consiglio hanno la durata massima di tre ore decorrenti dall'ora di convocazione.
Nel caso di interruzione della discussione dell'Ordine del Giorno per sopraggiunti limiti di orario
precedentemente stabiliti, la seduta viene aggiornata in data contestualmente concordata.
ART. 5 - PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO
La prima convocazione del Consiglio di Circolo, immediatamente successiva alla nomina dei
membri da parte del Dirigente Scolastico, è disposta da quest'ultimo.
ART. 6 - ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE
Nella sua prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i
rappresentanti dei genitori del Consiglio stesso, il proprio Presidente.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.
E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al
numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza in prima votazione il Presidente è eletto a maggioranza
relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta la metà più uno dei componenti in carica.
In caso di parità di voti la votazione deve ripetersi fino al raggiungimento della maggioranza dei
voti in favore di uno degli eligendi.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente, da votarsi tra i genitori componenti
il Consiglio stesso secondo le modalità stesse previste per l'elezione del Presidente.
Il Presidente eletto designa il Segretario tra i membri del Consiglio all'inizio di ogni seduta.
ART. 7 - CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA
La convocazione della Giunta è disposta a cura del Presidente della Giunta stessa con un preavviso
di almeno 5 giorni.
Alle sedute della Giunta può essere invitato anche il Presidente del Consiglio, qualora non ne faccia
parte.
ART. 8 - VALIDITA' DELLE SEDUTE
Le sedute del Consiglio di Circolo e degli altri Organi Collegiali sono legittimamente valide se sono
presenti almeno la metà più uno dei componenti.
Nell'ora indicata dall'avviso di convocazione, il Presidente dichiara aperta la seduta se i Consiglieri
sono in numero legale.
ART. 9 - PUBBLICITA' DELLE SEDUTE
Le sedute del Consiglio di Circolo sono pubbliche.
Alle sedute del Consiglio di Circolo possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate,
fatto eccezione per le sedute in cui vengono trattati argomenti concernenti persone.
Del giorno, ora e luogo in cui vengono tenute le sedute, gli elettori vengono informati cinque giorni
prima dalla Direzione Didattica tramite avviso all'albo.
Il pubblico viene ammesso alle sedute, compatibilmente con la capienza dei locali disponibili per la
riunione del Consiglio e all'idoneità degli stessi, su identificazione da parte di un qualsiasi membro
del Consiglio. In assenza di tale identificazione l'elettore deve esibire un documento di
riconoscimento e si procederà, seduta stante, all'accertamento mediante riscontro con l'elenco
aggiornato degli elettori.
Per approfondire i problemi riguardanti la vita ed il funzionamento della Scuola, alle sedute del
Consiglio di Circolo possono essere invitati, in qualità di consulenti, oltre agli esperti,
rappresentanti della Regione, della Provincia, dei Comuni del Circolo, delle organizzazioni
sindacali dei lavoratori dipendenti ed autonomi operanti sul territorio.
Per il mantenimento dell'ordine il presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge a
chi presiede il consiglio comunale.
ART. 10 - PUBBLICITA' DEGLI ATTI
La pubblicità degli atti del Consiglio di Circolo deve avvenire mediante affissione in apposito albo
di Circolo, della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio - del testo
delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso.
L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del
Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni.
I verbali, dopo l'approvazione, e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di
segreteria del Circolo e - per lo stesso periodo - sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.
La copia della deliberazione da affiggere all'albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal segretario
del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la
data iniziale di affissione.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone.
Il rilascio delle copie delle delibere e degli atti amministrativi, a chi ne fa motivata richiesta è
soggetto alle norme sulla trasparenza di cui alla Legge 241/90.
ART. 11 - ASSENZA DEL PRESIDENTE O DEL VICEPRESIDENTE
In caso di assenza o di impedimento del Presidente del Consiglio di Circolo, presiede la seduta il
vicepresidente. In caso di assenza di questi, il Consigliere più anziano di età della componente
genitori.
ART. 12 - OPERAZIONI PRELIMINARI
In apertura della riunione dopo l'appello dei presenti, viene data lettura del verbale della riunione
precedente. Le eventuali osservazioni dei Consiglieri comportanti correzioni sono sottoposte
immediatamente all'approvazione del Consiglio e vengono riportate nel verbale della seduta in
corso.
Se non vi sono proposte o richieste di correzione o rettifiche il Presidente dichiara approvato il
verbale senza votazione.
ART. 13 - COMUNICAZIONI
Presidente può prendere la parola per fare al Consiglio delle comunicazioni inerenti l'attività del
Consiglio, anche se queste non sono inserite nell'Ordine del Giorno.
Su queste comunicazioni non è consentita la votazione.
ART. 14 - INTERROGAZIONI
Le interrogazioni e le relative risposte non devono occupare complessivamente più di 20 minuti.
Interrogazioni e risposte non definite sono rinviate alla riunione successiva con precedenza su altre
interrogazioni e risposte.
Saranno prese in esame le interrogazioni pervenute entro la data di riunione della Giunta Esecutiva.
ART. 15 - INIZIATIVE
Le iniziative assunte dai Consiglieri devono essere presentate per iscritto al Presidente che provvede
ad inserirle nell'Ordine del Giorno della successiva seduta.
ART. 16 - DISCIPLINA DELLE DISCUSSIONI
Alla discussione dei punti all'Ordine del Giorno si procede secondo l'ordine della loro iscrizione. Il
Consiglio può deliberare l'inversione dell'ordine suddetto.
Non è consentito introdurre argomenti diversi da quelli posti all'Ordine del Giorno.
Solo in via del tutto eccezionale è consentito affrontare un argomento non previsto dall'O.d.G.,
devono in tal caso, concorrere 2 circostanze: il carattere di indilazionabilità, pena un grave
pregiudizio, e la volontà unanime del Consiglio riunito nella totalità dei suoi componenti, di
discutere l'argomento non previsto all'O.d.G.
Ogni Consigliere ha la facoltà di proporre argomenti da inserire all'O.d.G. della successiva seduta.
La discussione è diretta dal Presidente.
Chi desidera intervenire alla discussione deve avvertire il Presidente ed ottenere che gli venga
concessa la parola. Di regola, su uno stesso argomento dell'O.d.G., ciascun Consigliere può
prendere la parola solamente tre volte nella stessa riunione e per la durata, per ogni intervento, di 5
minuti, salvo che il Consiglio non conceda un esplicito consenso di deroga.
E' fatta eccezione per il relatore o per il Consigliere proponente l'argomento in discussione.
E' sempre permesso chiedere la parola per fatto personale, ma spetta al Presidente decidere se esso
sussista o meno.
Se il richiedente non è soddisfatto, decide il Consiglio con voto palese, senza discussione.
L'oratore non può essere interrotto. Il Presidente può togliere la parola dopo due successivi richiami
ad attenersi all'argomento.
Nessun intervento può essere interrotto o rinviato, per la sua continuazione, ad una successiva
riunione. La discussione su ciascun argomento dell'Ordine del Giorno può avere inizio solo dopo
che il relatore ha esaurito la propria esposizione. Se nessuno chiede la parola, il Presidente dichiara
esaurita la discussione sull'argomento e lo pone ai voti.
ART. 17 - DISCIPLINA DELLE VOTAZIONI
Dichiarata chiusa la discussione sull'argomento in trattazione, il Presidente pone ai voti l'argomento
e propone al Consiglio di scegliere una delle seguenti forme di votazione:
- appello nominale
- alzata di mano
- votazione a scrutinio segreto.
Appello nominale: i Consiglieri votano individualmente, su chiamata del Presidente, pronunciando
a voc e a l t a i l l or o vot o.
Si ricorre a tale sistema quando si ritenga opportuno evidenziare la volontà espressa dai singoli
componenti il Collegio su un particolare oggetto di deliberazione.
Alzata di mano: il Presidente invita ad alzare la mano i componenti favorevoli, quindi i contrari e
per ultimo gli astenuti.
Votazione a scrutinio segreto: si ricorre allo scrutinio segreto quando si faccia questione di persone
e quando si debba garantire l'obiettività e l'imparzialità dell'azione amministrativa.
Il Presidente designa gli scrutatori e procede allo scrutinio secondo la prassi usuale:
a) verifica preliminare del numero delle schede in rapporto ai votanti; dovrebbero corrispondere nel
caso che tutti abbiano votato, in ogni caso il numero delle schede non dovrà superare quello dei
votanti, se tale ipotesi si verificasse la votazione deve essere subito annullata senza neppure
procedere allo spoglio;
b) spoglio delle schede da parte degli scrutatori;
c) proclamazione dell'esito della votazione da parte del Presidente.
Se la votazione è risultata valida a tutti gli effetti, non sono cioè state riscontrate irregolarità, ed è
stata conseguita la maggioranza prescritta, non si può procedere a nuova votazione per nessun
motivo.
Le delibere sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che
disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente,
quando la votazione è palese.
Il votante che si astiene non viene considerato votante proprio in quanto la sua è astensione dal
votare.
ART. 18 - ATTI ESTERNI DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO
Tutti gli atti esterni del Consiglio di Circolo devono essere controfirmati dal Dirigente Scolastico,
quale rappresentante legale del Circolo.
ART. 19 - RAPPORTI TRA I VARI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali garantiscono l'efficacia dell'autonomia dell'istituzione scolastica nel quadro
delle norme che ne definiscono competenze e composizione. Il dirigente scolastico esercita le
funzioni proprie definite dal D.L.vo n. 59/1998 nel rispetto delle competenze degli organi collegiali.
I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell'attuazione del processo di
insegnamento e apprendimento.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi coordina e dirige i servizi di segreteria nel quadro
dell'unità di conduzione affidata al Dirigente Scolastico.
Il personale della scuola e i genitori partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell'autonomia
assumendo le rispettive responsabilità.
PARTE SECONDA
REGOLAMENTO INTERNO
DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
Art. 20 - ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI
Durante l'orario delle attività scolastiche non è ammessa per alcun motivo la presenza di estranei e
genitori nei locali scolastici, ad esclusione del casi in cui la presenza sia stata richiesta dalla scuola.
Gli insegnanti si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per
colloqui individuali riguardanti l'alunno, salvo gravi motivi.
Le persone estranee alla scuola e prive di 'autorizzazione non potranno accedere alle aule
scolastiche.
Sono ammessi "esperti" per interventi didattici, in orario di lezione, se previsti dalla
programmazione, dietro richiesta scritta degli insegnanti.
ART. 21 - INGRESSO DEGLI ALUNNI E DEI GENITORI A SCUOLA
L'ingresso degli alunni nei locali scolastici delle scuole dell'infanzia avviene all'inizio dell'attività
educativa e, nelle primarie, nei 5 minuti antecedenti l'inizio delle lezioni.
I genitori, di norma, possono accompagnare i loro figli soltanto all'ingresso della scuola.
ART. 22 - VIGILANZA SUGLI ALUNNI
La vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché l'uscita dalla
medesima è esercitata dai docenti.
Gli insegnanti sono tenuti ad essere a scuola 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni per vigilare
sull'entrata degli alunni.
Al termine delle lezioni gli insegnanti devono accompagnare le scolaresche, in modo ordinato, fino
all'uscita dell'edificio scolastico.
I docenti assolvono gli obblighi di vigilanza anche durante l'intervallo delle lezioni (che è almeno di
10 minuti), il momento del pasto e il periodo successivo.
Solo in casi del tutto eccezionali è possibile affidare la scolaresca ai collaboratori scolastici presenti
nella scuola. In caso di assenza del titolare di classe, in attesa dell'arrivo dell'insegnante supplente,
gli insegnanti del plesso sono tenuti a predisporre la vigilanza sugli alunni anche avvalendosi della
collaborazione dei collaboratori scolastici.
ART. 23 - ASSENZE ALUNNI
Le assenze, anche di un solo giorno, saranno giustificate, possibilmente per iscritto agli
insegnanti dai genitori o da chi ne fa le veci; le malattie esantematiche vanno comunicate.
Gli insegnanti segnaleranno alla Direzione i casi di alunni con assenze prolungate o ricorrenti,
non giustificate.
Per gli alunni della Scuola dell'Infanzia la conservazione del posto per assenze superiori a 30
giorni avverrà solo su presentazione di certificato medico.
ART. 24 - USCITA ANTICIPATA DI SINGOLI ALUNNI
Non si autorizzano, se non per gravi motivi, uscite anticipate degli alunni sia al mattino che al
pomeriggio.
In casi di gravi motivi gli alunni possono lasciare la scuola anticipatamente solo se prelevati
personalmente dai genitori o da persona appositamente delegata, dopo aver compilato l'apposito
modello.
Gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa, usciranno al termine delle lezioni antimeridiane
e rientreranno in tempo utile per l'avvio delle lezioni pomeridiane.
Per le uscite anticipate che si protraggano per più di 2 giorni, la richiesta deve essere presentata
presso l'Ufficio della Direzione Didattica.
Situazioni particolari vanno documentate dai genitori alla Direzione Didattica.
ART. 25 – MODALITÀ DI INSERIMENTO DEI BAMBINI DI TRE ANNI DURANTE LE
PRIME TRE SETTIMANE DI FREQUENZA SCOLASTICA.
Al fine di favorire il progressivo inserimento del bambino nella nuova realtà nelle scuole del circolo
si attua la modalità di accoglienza qui precisata: nelle prime due settimane la frequenza è compresa
fra le ore 9:00 e le 12:00, senza pranzo, nella terza settimana il bambino resta a scuola dalle 8:45
alle 13:00 con pranzo, infine dalla quarta settimana segue l’ orario completo. In casi particolari la
scuola può prevedere un inserimento più rapido, o dilazionato.
ART. 26 –CRITERI PER L’ ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI ANTICIPATARISCUOLA INFANZIA
“A partire dall’a.s. 2012/13 e seguenti, tenuto conto delle particolari esigenze educative dei bambini
e di quelle logistiche, possono essere accolti fino ad un massimo di n. 3 bambini “anticipatari”
(ossia nati nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2010 e seguenti annualità) in ognuna delle
due sezioni della scuola dell’infanzia statale di Bertiolo con inizio della frequenza a partire dal
primo giorno di lezione del mese di gennaio, purché non venga superato il limite di 21 alunni per
sezione. In caso di eccedenza di domande verranno seguiti i criteri di precedenza qui indicati:
residenza ed età anagrafica”.
ART. 27 – CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE E DELLE LISTE
D’ATTESA DEGLI ALUNNI NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI
Si precisa che le date di nascita e le età dei bambini sono state aggiornate all’a.s.
2012/13.
Le domande d’iscrizione per i bambini nati entro il 31 dicembre 2009 (ossia non “anticipatari”)
saranno inserite in quattro graduatorie sulla base dei seguenti criteri di priorità:
1) conferma degli alunni già frequentanti,
2) residenza nel comune,
3) residenza nei comuni della direzione didattica,
4) residenza in altri comuni.
All’interno della graduatoria n. 1 e n. 2 hanno precedenza assoluta: a) i bambini portatori di
handicap, b) i bambini di 5 anni prima e poi quelli di 4 anni.
Gli alunni disabili inseriti nella graduatoria 3 e 4 hanno la precedenza nella rispettiva graduatoria
purché:
1. la capienza prevista dalla normativa dell’aula disponibile per la classe d’inserimento
oltre all’accoglimento di detto alunno consenta anche la presenza del docente di
sostegno e dell’eventuale educatore ( ossia quando c’è un alunno H si devono calcolare
2 persone);
2. nel plesso richiesto vi sia la disponibilità di collaboratori scolastici e/o assistenti (nel
caso di particolari disabilità fisiche), di spazi e di strutture idonei ai particolari bisogni
connessi con l’attuazione dei necessari percorsi individualizzati. Il numero massimo
di nuovi alunni H residenti al di fuori del comune ed accoglibili in ogni plesso verrà
valutato internamente al GLIS.
In assenza di entrambe le condizioni sopra indicate, si scorre la graduatoria.
Nel caso in cui il numero delle domande sia superiore ai posti disponibili, si potranno verificare le
seguenti situazioni:
A) tutte le domande di iscrizione possono essere accolte nel comune di residenza, ma nel
comune di Codroipo per alcuni plessi c’è un numero di richieste superiore alle disponibilità
mentre per altri è inferiore: in tal caso gli alunni vengono assegnati ai plessi applicando tutti
i criteri previsti dalla sottostante tabella (ossia dalla lettera a alla lettera l)
B) il numero delle domande di iscrizione per i plessi del comune di Codroipo supera la
disponibilità complessiva dei posti: in tal caso si procede inizialmente a identificare gli
alunni residenti che possono essere accolti nelle scuole del comune utilizzando i criteri dalla
lettera c alla lettera k della tabella sottostante; successivamente per l’assegnazione ai plessi a
tali alunni verrà sommato anche l’eventuale punteggio della lettera a, b ed l.
CRITERIO INFANZIA
a. bambini residenti nello stradario di pertinenza come da mappa pubblicata nel
sito per la scuola di riferimento
b. bambini residenti in vie limitrofe allo stradario (punto a). e bambini residenti
nelle frazioni per la scuola di riferimento(trasporto Codroipo)
c. fratelli gemelli
d. bambini che hanno fratelli che frequentano la stessa scuola ( (a.s.
2012/2013)
e. bambini con genitore con invalidità accertata L. 104/92
f. bambini il cui nucleo familiare è seguito dai servizi sociali e/o da altre
strutture
g. bambini che hanno fratelli minori di 10 anni (nati entro il 2002)
PUNTEG
GIO
8
7
6
8
4
1
0,5
per ogni
fratello
h. bambini orfani, o affidati ad altra famiglia
i. bambini conviventi con un solo genitore
5
3
j. bambini i cui genitori lavorano entrambi
k. bambini con genitori fruitori della L. 104 (art. 33 comma 3) per familiari
l. bambini con nonni residenti nel comune della scuola richiesta, ma non
situata nel comune di residenza, e i cui genitori lavorano entrambi
2
1
2
NOTE
Per residenza si intende la residenza del nucleo familiare dell’iscritto. E’ presa in considerazione
esclusivamente la documentazione presentata all’atto dell’iscrizione; successivi cambiamenti o integrazioni
non determineranno variazioni nella graduatoria;
La condizione di invalidità deve essere documentata (L. 104/92);
A parità di punteggio ha precedenza l’alunno che è nato prima;
Alle domande di iscrizione pervenute oltre la scadenza indicata dalla circolare per le iscrizioni per l’a.s.
2012/13 anche da parte di residenti verrà assegnato un numero di protocollo attestante la data di
presentazione; le domande oltre la scadenza verranno accolte solo dopo l’ accettazione di tutte le domande
presentate entro la scadenza da parte di alunni nati nel 2009 (residenti e non).
ART. 28– CRITERI PER LE LISTE D’ATTESA DEGLI ALUNNI NELLE SCUOLE
PRIMARIE
Si precisa che le date di nascita e le età dei bambini sono state aggiornate all’a.s.
2012/13.
Nel caso in cui il numero delle domande sia superiore ai posti disponibili le domande d’iscrizione
saranno inserite in tre graduatorie sulla base dei seguenti criteri di priorità :
1) residenza nel comune,
2) residenza nei comuni della direzione didattica,
3) residenza in altri comuni.
All’interno della graduatoria n. 1 hanno precedenza i bambini portatori di handicap, tale precedenza
è applicata anche nelle graduatorie n. 2 e n. 3, ove sussistano le seguenti condizioni:
1. la capienza prevista dalla normativa dell’aula disponibile per la classe d’inserimento
oltre all’accoglimento di detto alunno consenta anche la presenza del docente di
sostegno e dell’eventuale educatore ( ossia quando c’è un alunno H si devono calcolare 2
persone);
2. nel plesso richiesto vi sia la disponibilità di collaboratori scolastici e/o assistenti (nel
caso di particolari disabilità fisiche), di spazi e di strutture idonei ai particolari bisogni
connessi con l’attuazione dei necessari percorsi individualizzati. Il numero massimo di
nuovi alunni H residenti al di fuori del comune ed accoglibili in ogni plesso verrà
valutato internamente al GLIS.
In assenza di entrambe le condizioni sopra indicate, si scorre la graduatoria.
I bambini “anticipatari” (ossia che compiono 6 anni fra il mese di gennaio e la fine di aprile) sono
inseriti in coda in ognuna delle 3 graduatorie sopra indicate.
CRITERIO PRIMARIA
a.
b.
c.
d.
fratelli gemelli
bambini che hanno fratelli che frequentano la stessa scuola (a.s. 2012/2013)
bambini con genitore con invalidità accertata L. 104/92
bambini il cui nucleo familiare è seguito dai servizi sociali e/o da altre
PUNTEG
GIO
6
8
4
1
strutture
e. bambini che hanno fratelli minori di 10 anni (nati entro il 2002)
f.
g.
h.
i.
j.
bambini orfani, o affidati ad altra famiglia
bambini conviventi con un solo genitore
bambini i cui genitori lavorano entrambi
bambini con genitori fruitori della L. 104 (art. 33 comma 3) per familiari
bambini con nonni residenti nel comune della scuola richiesta, ma non
situata nel comune di residenza, e i cui genitori lavorano entrambi
k. bambini che hanno frequentato la scuola dell’infanzia sita nel medesimo
comune della scuola primaria, nel rispetto della progettualità inerente la
continuità didattica (GRADUATORIE 2 E 3)
l. bambini che hanno fratelli che frequentano la scuola dell’infanzia nello
stesso comune della scuola primaria (GRADUATORIE 2 E 3)
0,5
per ogni
fratello
5
3
2
1
2
4
1
NOTE
Per residenza si intende la residenza del nucleo familiare dell’iscritto. E’ presa in considerazione
esclusivamente la documentazione presentata all’atto dell’iscrizione; successivi cambiamenti o integrazioni
non determineranno variazioni nella graduatoria;
La condizione di invalidità deve essere documentata (L. 104/92);
A parità di punteggio ha precedenza l’alunno che è nato prima;
Alle domande di iscrizione pervenute oltre il termine delle iscrizioni anche da parte di residenti verrà assegnato
un numero di protocollo attestante la data di presentazione, le domande presentate oltre la scadenza verranno
accolte solo dopo che saranno state accettate tutte le domande presentate entro la scadenza da parte di alunni
nati nel 2006 (residenti e non).
Nel caso di domande per il tempo pieno di Codroipo non verrà più espressa la scelta del plesso, in
quanto la scuola Fabris è l’unica funzionante con tale modello didattico.
Inoltre per non alterare la composizione delle classi delle scuole primarie di Codroipo, formate
secondo il criterio dell’omogeneità, nell’interesse generale non verranno accolte domande di
spostamenti fra le diverse sezioni del tempo prolungato, del tempo pieno, o di trasferimenti da un
tempo scuola all’altro, salvo gravi documentati motivi valutati dal Dirigente Scolastico.
ART. 29 – RITARDI DEGLI ALUNNI
Gli alunni sono tenuti al rispetto scrupoloso dell'orario di inizio delle lezioni.
Gli alunni in ritardo non superiore ad 1 ora rispetto all'inizio delle lezioni sono ammessi in classe
previa giustificazione scritta del genitore.
In caso di ritardi superiori ad 1 ora, il permesso di ingresso dovrà essere di volta in volta richiesto
presso la sede della Direzione Didattica.
Ai genitori resta comunque il dovere di assicurare ai sensi delle vigenti disposizioni di legge
sull'obbligo scolastico, la presenza dei loro figli alle lezioni e a tutte le altre attività che vengono
svolte nel contesto dei lavori scolastici, avvisando l'insegnante in tempo utile in caso di assenze
prevedibili dei loro figli.
Gli insegnanti segnaleranno alla Direzione i nominativi degli alunni che ritardano ripetutamente.
Allo stesso modo provvederanno a segnalare alla Direzione i nominativi degli alunni che non
vengono regolarmente prelevati dai genitori al termine delle lezioni.
ART. 30 - INFORTUNI ALUNNI
Gli alunni che eventualmente accusassero malori durante l'orario scolastico saranno assistiti
dal personale della scuola. E sarà avvertita la famiglia.
Nel caso si verifichino emergenze sanitarie in ambito scolastico i docenti sono tenuti a:
a) chiamare immediatamente il 118;
b) informare tempestivamente i genitori dell'alunno o chi esercita la patria potestà ed
eventualmente il medico curante;
c) informare tempestivamente la Direzione Didattica e compilare il modulo degli infortuni.
E' fatto assoluto divieto ai Docenti e ad altro personale di trasportare alunni traumatizzati.
Nel caso si verifichino traumi meno gravi ma comunque significativi i docenti sono tenuti a:
a) informare i genitori o chi esercita la patria potestà;
b) informare la Direzione Didattica.
Per quanto riguarda la somministrazione di farmaci agli alunni si rimanda alla normativa
vigente.
ART. 31 - DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO
Materiale informativo o pubblicitario di iniziative di enti pubblici o di privati non potrà essere
distribuito nella scuola, senza la preventiva autorizzazione della Direzione Didattica.
ART. 32 - RACCOLTE DI DENARO E SOTTOSCRIZIONI
Sono vietate raccolte di denaro o sottoscrizioni tra docenti e alunni.
Possono essere, inoltre, raccolti fondi dei genitori previa discussione e approvazione delle
Interclassi per: l'effettuazione di gite scolastiche e l'acquisto di materiale e assicurazione
scolastica integrativa.
Tali fondi devono essere raccolti dai genitori e introitati nel bilancio di Circolo con vincolo di
destinazione.
.
ART. 33 - BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
I libri delle biblioteche scolastiche e della biblioteca magistrale possono essere consultati e/o presi
in prestito oltre che dal personale della scuola e dagli alunni anche dai genitori degli stessi.
Di ogni prestito effettuato sarà presa nota nell'apposito "registro dei prestiti".
ART. 34 - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
I criteri per l'organizzazione delle visite guidate sono stabiliti con apposito Regolamento approvato
dal Consiglio di Circolo, in relazione a quanto previsto dalla normativa vigente e dalla Carta dei
Servizi.
ART. 35 - ASSICURAZIONE SCOLASTICA INTEGRATIVA
Ad integrazione della polizza infortuni per gli alunni e il personale della scuola, attivata dalla
Regione Friuli Venezia Giulia, il Circolo Didattico stipula annualmente un contratto
integrativo di assicurazione per la responsabilità civile e gli infortuni la cui garanzia risulti,
oltre che a favore del personale e degli alunni che versano il premio, anche dell’Istituzione
Scolastica.
ART. 36- APPROVAZIONE E PUBBLICITA' REGOLAMENTO
Il presente regolamento letto e approvato a maggioranza assoluta dal Consiglio di Circolo, sarà
affisso all'Albo della Direzione Didattica e di ciascun plesso del Circolo e pubblicato nel sito Web
dell'Istituzione Scolastica.
ART. 37 - NORMA FINALE
Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento, valgono le disposizioni di legge vigenti.
Regolamento per la concessione in uso temporaneo
e precario dei locali scolastici (escluse le palestre)
Visto l’art. 32, D.I. 44/01 “Funzioni e poteri del dirigente nella attività negoziale”
Visto l’ art. 33, c. 2, D.I. 44/01 “Interventi del Consiglio di Istituto nell’attività negoziale”
Visto l’art. 50, D.I. 44/2001 “Uso temporaneo e precario dell’edificio scolastico”
Visto l’art. 35, D.I. 44/01“Pubblicità, attività informative e trasparenza dell’attività contrattuale”
Visto il Piano dell’Offerta Formativa
Tenuto conto che tale Regolamento potrebbe subire delle modifiche successive per effetto della
specifica convenzione l’Istituzione scolastica ed il Comune, proprietario dell’immobile
Il Consiglio di Circolo delibera di approvare il presente Regolamento che disciplina la concessione
in uso temporaneo e precario dei locali scolastici a norma dell’art. 50, D.I. 44/01
Art. 1 - Principi
Con riferimento alla normativa sopra richiamata, si enunciano i seguenti principi fondamentali:
1. L’utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi deve essere compatibile con le finalità e
la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile ( art. 96 dlgs
297/94)
2. L’utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi deve essere coerente con le specificità
del POF di Istituto
3. L’edificio scolastico può essere concesso solo per utilizzazioni temporanee (art. 50 D.I.
44/2001)
4. L’utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi può avvenire fuori dell’orario delle
lezioni
5. Nel valutare le richieste, si determinano le priorità secondo i criteri indicati all’articolo 2
6. L’attività negoziale è soggetta ai principi di trasparenza, informazione e pubblicità (art. 35
D.I. 44/2001)
Art. 2 - Criteri di assegnazione
Ai sensi dell’art.33,
c.2
del
Dl
44/01,
punto c, i locali scolastici possono essere concessi in uso
temporaneo1 e precario2 ad Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, per l’espletamento
di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini. I contenuti dell’
attività o iniziativa proposta saranno valutati dalla dirigente scolastica, nello svolgimento delle
attività negoziali attribuitegli dal succitato Dl, dopo aver verificato la compatibilità con i seguenti
criteri e limiti di assegnazione, stabiliti dal Consiglio di Circolo:
– attività che perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscono all’ arricchimento
sociale, civile e culturale della comunità scolastica
– attività che favoriscono i rapporti fra l’istituzione scolastica e il contesto culturale, sociale,
ed economico del territorio locale (DPR 275/99) e le interazioni con il mondo del lavoro
– attività di istruzione e formazione coerenti col POF
– iniziative di associazioni di volontariato o che operano a favore di terzi senza fini di lucro
– specifiche attività culturali di provata e riconosciuta qualità
– esigenze di enti e associazioni operanti nell’ambito scolastico.
1
2
Uso temporaneo = entro un tempo determinato
Uso precario = non continuativo, ma ad intermittenza, ossia per alcuni giorni sì e per altri no.
L’assoluta preminenza e priorità deve comunque essere assicurata alle attività proprie della scuola
rispetto all’utilizzo da parte di concessionari esterni, la cui attività non dovrà interferire con quella
scolastica né recare alcun pregiudizio al buon funzionamento dell’Istituto.
Gli Enti locali competenti possono utilizzare i locali scolastici e le attrezzature per fini istituzionali,
concordando le modalità di utilizzo direttamente con la dirigente scolastica.
Pur privilegiando le concessioni dei locali a favore di terzi per la realizzazione di attività gratuite, si
potrà concedere l’utilizzo per attività a pagamento destinate agli alunni, solo nel caso in cui
sussistano le condizioni qui indicate:
i costi siano accessibili per le possibilità economiche della maggioranza delle famiglie
le attività vengano ritenute particolarmente significative per l’arricchimento culturale degli
alunni
le attività vengano seguite da almeno il 10% dei potenziali destinatari, o da un numero
minimo di 25 bambini.
Qualora il concessionario di attività non gratuite richieda i locali scolastici per più di 10 giorni nel
corso dell’anno scolastico, egli dovrà effettuare un versamento a favore della scuola per un importo
forfetario pari ad almeno € 150 per i locali di ogni plesso, indipendentemente dalla singola durata
dell’utilizzo. Il versamento dovrà aver luogo entro 7 giorni dalla notifica della concessione.
Art. 3 - Responsabilità del concessionario
Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all’immobile, agli arredi, agli impianti da
qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabile, o imputabile a terzi
presenti nei locali scolastici in occasione dell’utilizzo dei locali stessi ed è tenuto ad adottare ogni
idonea misura cautelativa.
L’istituzione scolastica e il comune sono pertanto sollevati da ogni responsabilità civile e penale
derivante dall’uso dei locali da parte di terzi.
Art. 4 - Doveri del concessionario
In relazione all’utilizzo dei locali, il concessionario deve assumere nei confronti dell’istituzione
scolastica i seguenti impegni:
– indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale referente
verso l’istituzione scolastica
– osservare incondizionatamente l’applicazione delle disposizioni vigenti in materia, con
particolare riguardo alla sicurezza, igiene, salvaguardia del patrimonio scolastico
– lasciare i locali, dopo l’ uso, in ordine e puliti, in condizioni idonee a garantire il regolare
svolgimento delle attività scolastiche
– segnalare tempestivamente all’istituzione scolastica qualsiasi danno, guasto, rottura,
malfunzionamento o anomalie all’interno dei locali
– sospendere l’utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte
dell’ istituzione scolastica
– assumersi ogni responsabilità derivante dall’inosservanza di quanto stabilito.
– possedere un’assicurazione per la responsabilità civile.
– versare una cauzione pari a € 50 per eventuali danni, essa verrà restituita entro 10 giorni
dalla fine dell’utilizzo dei locali, verificato il corretto uso degli stessi.
Art. 5 - Usi incompatibili
Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli
arredi dell’edificio scolastico. Non sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo
in genere. Non sono consentite attività legate alle campagne di promozione politica.
Art. 6 - Divieti particolari
È vietato fumare; è vietato l’accesso a locali non specificatamente richiesti e concessi: è vietato
l’utilizzo di materiali e attrezzature non specificatamente richiesti e concessi
Durante qualsiasi manifestazione sono vietati la vendita e il consumo di cibarie e bevande
all’interno delle sale.
È vietata l’ installazione di strutture fisse o di altro genere, se non specificatamente autorizzate dall’
istituzione scolastica.
È vietato lasciare, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione, oggetti che pregiudichino
la sicurezza dell’edificio, e comunque l’istituzione scolastica è esente dalla custodia.
Art. 7 - Procedura per la concessione
Le richieste di concessione dei locali scolastici devono pervenire per iscritto all’ istituzione
scolastica almeno dieci giorni prima della data di uso richiesta e dovranno contenere:
– l’indicazione del soggetto richiedente
– lo scopo preciso della richiesta
– le generalità della persona responsabile
– la specificazione dei locali e delle attrezzature richieste
– le modalità d’uso dei locali e delle attrezzature
– i limiti temporali dell’utilizzo dei locali
– il numero di persone che utilizzeranno i locali scolastici.
– l’autocertificazione che l’attività è/ non è a scopo di lucro,
– “
“
“ “
“ “ non ha finalità politiche.
La concessione deve indicare in modo analitico tutti locali da concedere, compresi quelli esterni, i
servizi igienici, i corridoi e le eventuali scale.
La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell’istituzione scolastica.
Art. 8 - Concessione gratuita
In casi eccezionali, qualora le iniziative siano particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei
compiti istituzionali della scuola o del comune e qualora inoltre la richiesta sia limitata ad una sola
volta, i locali possono essere concessi anche gratuitamente, purché non richiedano né pagamento
per i partecipanti, né prestazioni di lavoro straordinario al personale, per assistenza e pulizia.
Art. 9 - Pubblicità, attività informativa e trasparenza dell'attività contrattuale
– Ai sensi dell’art. 35, D.I. 44/01, il Dirigente scolastico mette a disposizione del Consiglio di
Circolo, nella prima riunione utile, la copia delle concessioni, dei contratti conclusi e
relaziona sull’attività negoziale svolta e sull’attuazione dei contratti.
– Copia dei contratti conclusi viene altresì affissa all’albo della scuola.
– I soggetti interessati alla documentazione hanno diritto di accesso ai sensi della legge
241/90.
– Il rilascio delle copie in favore dei membri del consiglio di Istituto e degli altri organi
dell'istituto è gratuito ed è subordinato ad una richiesta nominativa e motivata.
– Il Direttore S.G.A. provvede alla tenuta della predetta documentazione.
DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO
33033 CODROIPO (Ud) - Via Friuli, 14
Tel. 0432-906427 – Fax 0432-906436
REGOLAMENTO DI CIRCOLO
PER I VIAGGI D’ISTRUZIONE O CONNESSI AD ATTIVITÁ SPORTIVE
E PER LE ESCURSIONI A CARATTERE DIDATTICO
NELL’AMBITO DEL TERRITORIO COMUNALE
(approvato dal Consiglio di Circolo con deliberazione n. 109 del 13.09.2000)
Il Consiglio di Circolo
Visto il D.P.R. n° 275/1999;
Vista la C.M. n° 623/1996;
Approva il seguente
REGOLAMENTO
OMISSIS
Art. 6 - partecipazione
Alle gite e ai viaggi d’istruzione partecipano gli alunni e i loro insegnanti, su proposta dei docenti o
dei consigli di intersezione o di interclasse, possono partecipare di volta in volta anche i genitori
degli alunni, purché senza aggravio sul bilancio del Circolo, e il personale non docente.
La partecipazione per gli alunni è comunque libera ed è, possibilmente, estesa anche ad altre classi
o sezioni, al fine di contenere i costi.
Le condizioni minimali affinché possa effettuarsi un’uscita sono costituite da:
a) partecipazione di almeno ¾ dei componenti la classe o sezione o il gruppo interclasse o
intersezione coinvolto nel progetto;
b) un numero sufficiente di docenti che, per le visite sul territorio, con lo scuolabus
oppure per le escursioni a piedi può anche essere limitato al solo docente
presente nell’ambito della classe o sezione durante le ore programmate; si dovrà
privilegiare la presenza di più docenti tutte le volte in cui, per ragioni di
sicurezza, di maggior efficacia della lezione o della visita, di opportunità
organizzativa, sia possibile strutturare il lavoro con modalità flessibili senza
causare detrimento alle restanti classi o gruppi di alunni presenti nella scuola per
le normali attività;
c) la spesa viene suddivisa tra tutti gli alunni e i genitori che abbiano aderito all’iniziativa.
Nell’eventualità di assenza di un alunno, non verrà restituita la quota dovuta per il trasporto nel
caso in cui non possa essere detratta dalla spesa totale.
Art. 8 - escursioni a piedi o con lo scuolabus nell’ambito del territorio comunale o di comuni
viciniori
Le escursioni sul territorio dovranno essere inserite nella programmazione almeno settimanale degli
insegnanti i quali, una volta definito il luogo da visitare, il percorso e il docente
accompagnatore o gli accompagnatori se si tratta di un numero di alunni superiore a
quello della classe, ne informeranno per iscritto i genitori degli alunni e , contestualmente, anche
a mezzo fax o fonogramma, il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, il docente con funzioni
vicarie, e dovranno attendere l’autorizzazione prima di effettuare l’uscita.
Per queste iniziative sarà possibile richiedere ai genitori o a chi ne fa le veci un’autorizzazione
unica con validità per tutto l’anno scolastiche per tutte le volte in cui si presenterà l’esigenza, ferma
restando comunque l’opportunità di un’adeguata informazione preventiva alle famiglie per la
necessaria conoscenza che le stesse devono avere dell’attività didattica extra locali scolastici.
In casi particolari, dettati da circostanze con ogni probabilità irripetibili, il singolo docente potrà
contattare il capo d’istituto e richiedere anche per le vie brevi l’autorizzazione all’escursione,
purché ad inizio d’anno vengano preavvertite le famiglie sulla possibilità del verificarsi “una
tantum” dell’esigenza didattica di un’uscita straordinaria, non programmata perché imprevedibile e
non altrimenti notificabile con le normali procedure.
DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO
Scuola dell’Infanzia di via Politi - Codroipo
Anno scolastico 2011/2012
Prot. n. 3595/B19/D11
Codroipo, 06/09/2011
Ai Genitori degli alunni
della Scuola dell’Infanzia
di Via Politi - Codroipo
e, p.c.
Al Personale Scolastico
Oggetto: trasmissione: del 1) regolamento di plesso, 2) del foglio notizie (da restituire),3) della
delega (da restituire)
Si trasmette alle SS.LL. la copia del regolamento di plesso che contiene le informazioni essenziali
per il buon andamento della scuola,
tutti sono chiamati a rispettarle. Chiediamo di consegnare alle
insegnanti di classe la ricevuta per presa visione entro il giorno 20 settembre 2011.
Confidiamo in una proficua collaborazione e porgiamo cordiali saluti.
LA RESPONSABILE DI PLESSO
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
….......................................................................................................................................................................................
(tagliare e consegnare la parte sottostante all’insegnante di classe entro 20 settembre 2011)
ALLA DIRIGENTE SCOLASTICA
DELLA DIREZIONE DIDATTICA
DI CODROIPO
I sottoscritti genitori dell’alunno/a _______________________________________ frequentante la
sezione__________ della scuola dell’Infanzia di via Politi di Codroipo
dichiarano
di aver preso visione della circolare prot.3595/B19/D11del 06/09/2011 su
Regolamento di plesso a.s.
2011/12.
Data ____________________________
Firma dei genitori
______________________________
______________________________
------------------------------------------CARTA INTESTATA
DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
adottate dal plesso in applicazione del Regolamento di Circolo
(modificato con deliberazione del Consiglio di Circolo del 17/06/2010)
CALENDARIO SCOLASTICO
Le attività didattiche ed educative avranno inizio il giorno 12 settembre 2011 per concludersi il giorno
29 giugno 2012.
La scuola rimarrà chiusa nei seguenti giorni:
31 ottobre 2011
1 novembre 2011
8 dicembre 2011
dal giorno 23 dicembre 2011 al giorno 7 gennaio 2012 compreso (vacanze Natalizie)
20 febbraio 2012
dal giorno 5 aprile al 10 aprile 2012 compreso (Vacanze Pasquali)
25 aprile 2012
30 aprile 2012
1 maggio 2012
1 giugno 2012
a) Funzionamento ridotto:
1.
durante i giorni dal 12 al 16 settembre 2011 l’orario sarà solo antimeridiano: dalle ore 7.45 alle
12,45 senza la mensa con trasporto
2. durante i giorni dal 25 al 29 giugno 2012 l’orario verrà comunicato nei prossimi mesi
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
La scuola funziona dalle 7.45 alle 16.30.
L’entrata è dalle 7.45 alle 8.45.
INSERIMENTO DEI BAMBINI DI TRE ANNI
Il Consiglio di Circolo ha deliberato che la frequenza dei bambini piccoli a settembre 2011 avvenga
secondo i modi e le motivazioni qui espressi:
nella prima e nella seconda settimana dalle 9.00 alle 12.00 senza pranzo,
nella terza settimana dalle 8.45 alle 13.00 con il pranzo,
a partire dalla quarta settimana con orario completo, tranne che nei casi in cui sussista la necessità per
il bambino di tempi più lunghi per abituarsi alla nuova realtà.
La scuola prevede che la frequenza avvenga nel modo sopra descritto al fine di agevolare nei bambini di
tre anni il riconoscimento e l’accettazione degli adulti del gruppo con un distacco progressivo dai
genitori, o da altre figure a lui familiari. Con questa frequenza progressiva inoltre la scuola intende far
conoscere ai bambini di tre anni in modo graduale i compagni, le routine e gli spazi scolastici.
USCITE
La prima uscita (su richiesta scritta) dalle ore 12.00 alle ore 12.15, la seconda uscita dalle ore 13.00 alle
ore 13.15.
La terza uscita dalle ore 15.45 alle 16.30.
MENSA
All’ingresso si consegna il buono mensa per il pranzo del giorno.
I buoni mensa (blocchetto da 20 buoni € 66,00) vanno acquistati presso la Banca FRIULADRIA, via
Balilla 3 e devono essere consegnati giornalmente. Per le allergie o intolleranze alimentari è richiesto il
certificato medico da presentare in Comune, Per le idiosincrasie e per qualunque informazione relativa
alla mensa rivolgersi al Comune, Ufficio Istruzione e Cultura, signora Michela Onor tel. 0432/824688
nei giorni lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30, martedì 8.30-12.30
Lunedì e mercoledì 16,00 – 18,15 o consultare il sito del Comune : www.comune.codroipo.ud.it
Gli alunni che entro le 8.45 non avranno confermato la loro presenza in mensa, non
potranno usufruire del pasto. In caso di uscita anticipata per cause impreviste
(malessere…), il buono mensa non potrà essere restituito.
Si informa sulla procedura che seguirà la scuola nel caso in cui il bambino utilizzi la mensa in assenza del
buono pasto:
1. La prima volta verrà ammesso al servizio, con contestuale avviso scritto alla famiglia;
2. la seconda volta alla famiglia verrà notificato un sollecito scritto di consegna del buono ed il
bambino verrà ammesso alla mensa;
3. la terza volta il bambino utilizzerà ancora la mensa, la scuola darà comunicazione della
situazione al comune di riferimento, la famiglia ne verrà portata a conoscenza.
Il comune contatterà la famiglia per concertare le decisioni da assumere al riguardo e ne informerà
quanto prima la scuola.
INGRESSO ALUNNI.
Dalle ore 8.45 in poi, per accedere ai locali scolastici, bisognerà suonare il campanello. I genitori
possono accedere ai locali della scuola negli orari di entrata e di uscita, al di fuori di tali orari e solo
per comunicazioni urgenti, per evitare di intralciare l’attività didattica, si può telefonare dalle ore
12.00 alle ore 13.00 per parlare con le insegnanti.
Dopo il termine dell’ orario delle attività didattico - educative, per motivi di sicurezza, non è
consentito al pubblico l’accesso ai locali scolastici e al giardino; pertanto giochi, indumenti…
casualmente dimenticati in aula dagli alunni verranno recuperati il mattino successivo..
USCITE ANTICIPATE
Le uscite anticipate si autorizzano previa richiesta scritta alle insegnanti. Gli alunni devono essere
prelevati personalmente dai genitori o da persona appositamente delegata dopo aver compilato
l’apposito modello. Situazioni particolari o che prevedano uscite anticipate continuative vanno
documentate dai genitori alla Direzione Didattica (art. 24 Regolamento di Circolo).
USCITE
All’uscita i bambini vengono consegnati ai genitori o ai maggiorenni autorizzati dai genitori e forniti di
documento di identificazione qualora non conosciuti dall’insegnante. I ritardi ripetuti sia all’entrata che
all’uscita verranno registrati e segnalati in Direzione.
MALATTIE ALUNNI
Gli alunni che accusassero malori/malesseri (febbre, diarrea, congiuntivite,……) durante l’orario
scolastico saranno assistiti dal personale della scuola che avvertirà tempestivamente il genitore, il quale
è tenuto ad arrivare o a delegare una persona di fiducia, entro il più breve tempo possibile a ritirare il
bambino.
Ci si può rifiutare di accogliere a scuola un bambino in evidente stato di indisposizione fisica.
ASSENZE ALUNNI
Si ricorda che secondo l’art. 21 Legge regionale n. 7/2009 è nuovamente obbligatorio presentare il
certificato medico di riammissione a scuola oltre i cinque giorni di assenza per malattia.
Le insegnanti non possono di norma somministrare alcun tipo di farmaco pertanto è bene tenere a casa
il bambino fino a terapia terminata.
REPERIBILITA’ DELLA FAMIGLIA
I genitori comunichino agli insegnanti:
- il numero di telefono della famiglia
- un recapito alternativo cui rivolgersi in caso di necessità
- le persone delegate a ritirare l’alunno in caso di impossibilità del genitore.
COLLOQUI
Nel corso dell’anno scolastico verranno convocate assemblee generali e colloqui individuali. Durante
questi incontri i bambini vanno lasciati a casa.
COMUNICAZIONI
Per agevolare le comunicazioni tra la scuola e la famiglia, si ricorda di leggere e di firmare sempre, per
presa visione, gli avvisi ricevuti che si trovano nello zaino per i bambini trasportati con lo scuolabus e
sugli armadietti per tutti gli altri.
DISTRIBUZIONE DOLCI E/O BEVANDE
In caso di particolari occasioni e ricorrenze si possono portare a scuola pop-corn, frutta secca, frutta
disidratata e biscotti. E’ vietato mandare a scuola il bambino con merendine, succhi di frutta,
caramelle,….
PEDICULOSI
La Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale nel luglio del corrente anno scolastico hanno inviato alle
scuole una comunicazione congiunta sui pidocchi; in essa si dice che il parassita non causa nei nostri
ambienti particolari problemi alla salute, ma suscita allarme sociale con l’errata convinzione che
l’infestazione si sviluppi più facilmente in situazione di scarsa igiene personale. La nota continua
invitando ad educare i bambini a ridurre i comportamenti che possono favorire la diffusione dei
pidocchi, come lo scambio di oggetti personali in genere (v. cappelli), si aggiunge che studi
epidemiologici hanno evidenziato che il controllo delle teste fatto a scuola non ha ridotto l’incidenza dei
parassiti, mentre è risultato efficace il controllo abituale della testa da parte dei genitori anche in
assenza di sintomi. Si ripete anche in questa comunicazione che il bambino può tornare a scuola il giorno
dopo il trattamento, tramite autocertificazione del genitore. La scuola chiede ai genitori di informare
gli insegnanti nel caso di pediculosi, in modo che senza indicare il nominativo del bambino (la salute è
tutelata dalla privacy) si consenta ai genitori dei bambini della stessa classe di intensificare i controlli.
DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO
Materiale informativo o pubblicitario di iniziative di enti pubblici o di privati, non potrà essere
distribuito nella scuola senza la preventiva autorizzazione della Direzione Didattica.
Il materiale informativo relativo al funzionamento della scuola va puntualmente ritirato dai genitori.
Per evitare il diffondersi di casi di pediculosi i genitori devono informare tempestivamente gli
insegnanti.
Si ricorda che la modulistica per le varie domande e autorizzazioni si può chiedere ai
collaboratori scolastici o si può scaricare, in formato PDF, direttamente dal sito della Direzione
Didattica:
http://www.cdcodroipo.it/direzionesegreteria.html
cliccando sull’apposita sezione in fondo alla pagina.
Il numero telefonico della scuola per comunicazioni urgenti è 0432/904018
Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle 13,15,il sabato
dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e nei pomeriggi del lunedì e mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 17,00.
La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento.
DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO (UD)
Via Friuli, 14 – 33033 CODROIPO
Tel. 0432-906427 – Fax 0432-906436
Regolamento di Disciplina – Scuola Primaria
(delibera n.
del Consiglio di Istituto)
(delibera n. 20 del Collegio dei Docenti del 9/05/2011)
La scuola è un luogo di incontro tra alunni, docenti e non docenti e anche di crescita
personale e civile per tutti. Per realizzare questo obiettivo è importante che ci sia un
sereno svolgimento delle attività. Anche gli alunni hanno un ruolo fondamentale in
tutto ciò ed è quindi necessario che condividano e rispettino delle regole, esse
costituiscono uno strumento per garantire buone relazioni, prima che un limite ed un
fattore di sanzioni. Negoziarle è occasione di incontro e di dialogo fra allievi, docenti,
dirigente e rispettarle e farle rispettare è responsabilità di ciascun componente la
comunità scolastica.
L’errore è sempre possibile: l’importante è vederlo come un’occasione di
cambiamento e di crescita personale.
Queste norme sono adottate nell’esclusivo interesse degli allievi. Il proprio
comportamento non deve disturbare gli altri alunni e gli insegnanti: tutti i ragazzi
hanno diritto di beneficiare pienamente di tutte le attività didattiche che si attuano
nella scuola in un clima sereno e costruttivo.
Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si
procederà ad informare la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente
regolamento di disciplina. Nel caso in cui la famiglia mostri di non essere in grado di
attuare le indicazioni ricevute per modificare il comportamento di disturbo registrato,
ne verrà data comunicazione al Servizio sociale del Comune .
Art. 1 Mancanze disciplinari
Sono considerate mancanze disciplinari da parte degli alunni della scuola primaria i
seguenti comportamenti:
a. presentarsi alle lezioni ripetutamente in ritardo e/o sprovvisti del materiale
scolastico;
b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’edificio e nelle pertinenze;
c. disturbare o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività
scolastiche;
d. rifiutarsi di eseguire i compiti assegnati;
e. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività o materiali pericolosi;
f. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel
regolamento di Istituto;
g. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi, gli oggetti personali
e i materiali didattici di proprietà della scuola o dei compagni;
h. offendere con parole, gesti o azioni i compagni o il personale scolastico;
i. arrecare danno (fisico o materiale) ai compagni o al personale scolastico;
k. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, comprometta il regolare
svolgimento delle attività.
Art. 2 Interventi educativi mirati
Gli interventi hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità, alla conquista dell'autogestione ed al ripristino di rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica. Gli interventi previsti saranno attuati nel
rispetto dell'individualità e personalità del bambino, garantendo all'alunno la
possibilità di esprimere le proprie ragioni.
Gli effetti sono sempre temporanei, proporzionati alle mancanze disciplinari, ispirati,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e all’acquisizione di
norme di comportamento adeguate.
Nei confronti dei comportamenti di cui all’art. 1, in base alla gravità e/o alla
frequenza delle mancanze, si attuano interventi educativi graduati:
INTERVENTI EDUCATIVI
1
2
3
4
PROCEDURE
RELATIVE AL
SINGOLO
INTERVENTO
Richiamo orale
Docente di classe
Comunicazione scritta alla famiglia
Convocazione dei genitori
Team docenti
Convocazione dei genitori ad un colloquio con Dirigente scolastico
il Dirigente scolastico
L'educazione alla consapevolezza, nelle relazioni insegnante-alunno, sarà l'obiettivo
di tutti gli interventi educativi
Il presente Regolamento di disciplina, parte integrante del Regolamento
generale di Circolo, viene messo a disposizione di tutti per la consultazione nel
sito della scuola.
Il Regolamento verrà illustrato ai genitori durante l’assemblea di inizio anno
scolastico.
[Per motivi di impostazione di pagina dopo il Patto educativo per la scuola
dell’Infanzia è riportata la tabella degli interventi educativi per la Primaria]
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Patto educativo di corresponsabilità (delibera n.
del Consiglio di Istituto)
Scuola Infanzia
Tenuto conto che, secondo le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo ” del 09-08-2007,
la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza, come qui precisato:
Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri
nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Imparare a
conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile.
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e
governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti;
esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e
comprendere le regole della vita quotidiana; assumere atteggiamenti sempre
più responsabili.
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto;
Sviluppare il senso di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la
necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono
attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero,
l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei
doveri.
Questa Istituzione Scolastica
PROPONE
il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera
puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
famiglie e alunni.
Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un
rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per
guidare gli alunni al successo formativo.
I Docenti
sono impegnati a:
- conoscere il Regolamento di Istituto
- organizzare un ambiente di apprendimento in modo tale che ogni bambino si senta
riconosciuto, sostenuto e valorizzato;
- caratterizzare la vita di relazione attraverso ritualità serene per incoraggiare il
bambino a ritrovarsi nell’ambiente ed averne cura diventando sempre più autonomo e
responsabile;
- organizzare proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime
esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini;
- rispettare la vita culturale e religiosa di tutti i bambini;
- garantire uno stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto del bambino;
- favorire la partecipazione, come dimensione che permette di stabilire e incoraggiare
il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza;
- favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso il dialogo e la
collaborazione educativa per sostenere il bambino nel suo percorso di formazione;
- attuare l’intervento didattico ed educativo in coerenza con quanto dichiarato nel
P.O.F.;
- informare le famiglie sull’andamento scolastico degli alunni, dopo aver esplicitato i
criteri di valutazione.
I Genitori
sono impegnati a:
- conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo,
collaborando con i docenti;
- conoscere il Regolamento di Istituto in generale, esso è pubblicato nel sito;
- conoscere nei dettagli la parte del Regolamento riguardante gli alunni;
- sostenere i propri figli nel loro percorso di crescita;
- favorire la frequenza regolare;
- informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni
nell’andamento scolastico dell’alunno;
- giustificare tempestivamente le assenze;
- garantire che i bambini con puntualità entrino a scuola e che trovino chi li accoglie
all’uscita ;
- evitare che il proprio figlio porti a scuola oggetti non autorizzati, quali: giochi
elettronici, oggetti di valore, pericolosi, o comunque non adatti a minori di questa età;
- intervenire tempestivamente e collaborare con la scuola nei casi di difficoltà o
disagio del bambino;
- partecipare a un dialogo intorno alle finalità della scuola e agli orientamenti
educativi, per rendere forti i loro bambini e attrezzarli per un futuro che non è facile
da prevedere e decifrare;
- firmare le eventuali comunicazioni scuola – famiglia.
I Bambini
tramite l’azione sinergica di scuola e famiglia vengono informati delle “regole “ più
importanti e sono supportati ad impegnarsi a:
- non far del male agli altri bambini;
- non farsi male;
- non rompere materiali e giochi;
- usare parole gentili
La Dirigente Scolastica
Codroipo,
___________________
Il Genitore
MANCANZE DISCIPLINARI
INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI
a. presentarsi alle lezioni
ripetutamente in
ritardo e/o sprovvisti del materiale scolastico
richiamo orale e/o comunicazione scritta ai
genitori
b. spostarsi senza motivo o senza
autorizzazione nell’edificio e nelle pertinenze
recupero a casa del lavoro non eseguito a scuola o
incompleto
c. disturbare o rendersi protagonisti di interventi
inopportuni durante le attività scolastiche
d. rifiutarsi di eseguire i compiti assegnati
comunicazione scritta ai genitori
e. e. portare a scuola oggetti non pertinenti alle
att attività o materiali pericolosi
ritiro del materiale non pertinente o pericoloso
che verrà riconsegnato ai genitori
f. non osservare le disposizioni organizzative e
di sicurezza contenute nel regolamento di
Istituto
richiamo orale e/o comunicazione scritta ai
genitori
g. sporcare intenzionalmente, danneggiare i
locali, gli arredi, gli oggetti personali e i
materiali didattici di proprietà della scuola
o dei compagni
Invito a collaborare, nei limiti del possibile, al
ripristino della situazione antecedente la mancanza
disciplinare, o sostituire il materiale danneggiato
Convocazione dei genitori
d
docen
h. offendere con parole, gesti o azioni
personale scolastico o i compagni
Invito a presentare le proprie scuse al personale
scolastico o ai compagni
i. arrecare danno (fisico o materiale), ai compagni o al Convocazione dei genitori
personale scolastico
i. ogni altro comportamento che, nella situazione
specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante
interventi volti a promuovere la riflessione
dell’alunno sui suoi comportamenti anche
utilizzando una parte del tempo di ricreazione
sospensione da attività complementari, legate ai
progetti e all’arricchimento dell’offerta formativa
compresi i viaggi di istruzione
Ripetuti episodi in elenco
1
d
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