Intervista al genio informatico
della porta accanto
Branca Valentina
Carta d’identità
Mi chiamo Michele Staropoli, sono nato a Busto Arsizio, luogo dove
risiedo con la mia famiglia, il 14 Agosto del 1981.
Ho conseguito il diploma nel 2000 come Perito Elettronico delle
Telecomunicazioni. Grazie al sostegno dei miei genitori ho frequentato il
corso di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il Politecnico di
Milano.
Dal 2008 , dopo vari lavori inerenti al mio titolo ti studio e non, lavoro
in Agusta Westland ,azienda leader nella produzione di elicotteri,
inizialmente come tecnico e attualmente come impiegato a tempo
indeterminato presso l’ufficio di Ingegneria di Testing.
Caro Michele sei pronto per l’intervista?
Sono prontissimo e felice di poterti aiutare nella
realizzazione di queste slides, che ti saranno utili per il tuo
esame, ma non solo, anche e spero per il tuo futuro.
Quando hai scoperto la passione per
l’informatica?
Ho scoperto la passione per l’informatica in giovane età, più o meno a
9 anni. Ho sempre avuto l’interesse nell’applicazione dell’elettronica
(dalle auto radiocomandate, in giovane età,all’uso delle telecamere) e
informatico.
Ho ricevuto il mio primo computer all’età di 9 anni, da qui sono iniziati i
miei primi passi nell’ambito dell’informatica. Paragonato ai computer di
oggi era molto limitato, ma utile per “capire” la logica di utilizzo.
Fin da piccolo ero appassionato anche di fumetti (Manga) e di
animazione e sport generici. Ancora oggi queste sono le mie passioni,
oltre ad aggiornarmi costantemente sulle novità legate al mondo
dell’informatica.
Quali esperienze ti hanno permesso di
avvicinarti all’informatica e grazie a chi?
Le esperienze che mi hanno permesso di avvicinarmi all’informatica
sono differenti, innanzitutto ero interessato nel capire il funzionamento
dell’hardware e dei vari software.
I miei genitori raccontano che da bambino volevo smontare qualsiasi
cosa ove comprendeva l’elettronica, per capire il funzionamento.
In un primo tempo esisteva solo il Dos e simili, solo successivamente
con la novità del S.O Windows ho potuto migliorare sempre di più le
mie capacità informatiche, questo anche grazie a tutte le applicazioni
legate a questa novità.
Il mio interesse per l’informatica e l’elettronica in generale è nato
grazie a mio zio Franco, poiché anche a lui ha questa passione e
insieme si giocava per imparare ad usare la tecnologia nel modo
migliore.
Hai scelto il tuo percorso di studi in base a
questa tua passione?
La scelta degli studi è legata a tante variabili, ma mi
dilungherei veramente tanto ad elencarle, comunque posso
tranquillamente dire che la scelta dei miei studi, per quanto
riguarda l’università, è legata sicuramente alle mie passioni,
per cercare di capire sempre di più come le nuove
tecnologie possono migliorare la vita comune, senza però
stravolgerle.
Che cos’è l’informatica per te?
Come ti avvicini ad essa?
L’informatica la utilizziamo ogni giorno per qualsiasi cosa, anche senza
renderci conto, semplicemente quando andiamo a prelevare al
bancomat, quando ascoltiamo la radio (anche se si usano le onde radio
per trasmettere il segnale, ma come vengono generate?), quando
guardiamo la televisione e i film.
Al giorno d’oggi senza informatica e l’elettronica non sapremo come
vivere.
Per me l’informatica è molto utile senza della quale non saprei come
fare tante cose, forse siamo anche molto esagerati,alle volte, ma ormai
siamo entrati in un loop che difficilmente ne usciremo, ma sicuramente
molti di noi non ne vorrebbero uscire, io in primis.
Quale importanza ha avuto la scuola per la
scoperta dell’informatica?
La scuola primaria e la scuola media italiana non mi hanno insegnato
l’utilizzo dell’informatica, poiché circa 25 anni fa non era prevista
l’informatica a scuola nelle ore di lezione.
I miei genitori, vista la mia passione per la tecnologia, hanno deciso di
iscrivermi ad un corso pomeridiano di informatica, organizzato dalla
scuola una volta alla settimana con professori interni, ma che non
erano i miei docenti.
Ho imparato ad usare due programmi semplici : GWBASIC e PASCAL;
molte persone questi programmi non li avranno mai sentiti, ma posso
dire che tutti i programmi di uso quotidiano esistono grazie a tanti
programmi obsoleti, come i programmi sopra citati.
Hai avuto la possibilità di scoprire
l’informatica in altri contesti, oltre alla
scuola?
L’informatica posso tranquillamente affermare che l’ho imparata come
autodidatta, non parlo solo di utilizzo del Pc ma anche
dell’assemblaggio.
Sicuramente uso l’informatica e internet tutti i giorni, per esempio al
lavoro, a casa, anche in auto, praticamente in qualsiasi momento della
giornata.
Perché la tecnologia ti affascina?
Perchè mi affascina?Sinceramente non saprei dirti il perchè, quello che
posso dirti è che mi ha sempre affascinato, dalla giovanissima età.
Posso anche dire che sono sempre stato portato a imparare nuovi
programmi e/o a utilizzare nuovi apparati, anche senza leggere le
istruzioni (cosa che,tra l’altro, non ho mai fatto).
Mi affascina e tanto, non mi pesa stare davanti al computer anche per
12 ore di fila, sia se devo giocare o lavorare.
L’uso del computer ha cambiato il tuo modo
di pensare? E di relazionarti con le persone?
L’uso del computer e della tecnologia non ha cambiato il mio modo di
pensare e di relazionarmi con gli altri, ma ha facilitato la
comunicazione con le persone che sono distanti, ad esempio alcuni
cugini che vivono in Argentina e I miei amici sparsi per il mondo.
Potresti dirci qual è il tuo mezzo informatico preferito?
Sig.ra Branca, ma che domande fa?
Come faccio ad avere un solo mezzo informatico preferito, ovviamente
non ne ho.
Qualsiasi mezzo che mi aiuta a interfacciarmi con il mondo Informatico
è il mio preferito, dal Pc, notebook, smartphone, Ipad (e simili), etc…
Qual è ora il tuo rapporto con la
matematica?
Ho dei ricordi positivi, poiché ho conosciuto nel mio percorso di studi
un’insegnante che mi ha fatto apprezzare la matematica.
Lei oltre a spiegare la materia in modo chiaro e semplice, ci proponeva
esercizi di matematica ma dal punto di vista pratico e quotidiano.
Secondo te, c’è un rapporto tra
matematica e informatica?
Tra informatica ed educazione?
Tra la matematica e l’informatica c’è un legame assoluto. Senza la
disciplina della matematica non sarebbe mai nata la necessità
dell’informatica.
L’informatica è nata per la necessità di velocizzare l’esecuzione di
semplici calcoli elementari.
Come consideri la tua memoria?
La mia memoria è visiva, uditiva e cinestesica, sicuramente utilizzo
molto la memoria visiva, quando ad esempio studio o leggo, scrivo
appunti, sottolineo.
Non mi devo dimenticare però che possiedo altri due tipi di memorie:
uditiva e cinestesica, che devono essere entrambe usate nei vari
momenti della giornata.
Quante ore utilizzi il pc?
Questa è una bella domanda,
Se si parla dell’ambito lavorativo minimo otto ore al giorno, dipende
dagli incarichi di lavoro assegnati.
Spesso anche nella vita privata utilizzo il pc e qualsiasi mezzo
tecnologico, ma amo dedicarmi anche ad altro, come lo sport, i
viaggi, le uscite e la lettura.
Il tuo utilizzo del pc nel lavoro prevede
anche l’uso di internet o di programmi
specifici?
Nell’ambito lavorativo uso molti programmi specifici, che per motivi di
spionaggio industriale non posso divulgare il nome, ma anche molti
programmi di comune utilizzo di cui il pacchetto office.
Ovviamente il mio lavoro richiede anche l’utilizzo di internet, per
effettuare qualsiasi tipo di ricerca.
Pregi e difetti di internet
Per quanto riguarda il mondo di internet potrei parlare per ore, sia per i
difetti che per i pregi.
Pregi: la possibilità di accedere a qualsiasi informazione e/o domanda
in maniera facile e immediata, poi grazie ai smartphone possiamo
accedere dovunque noi ci troviamo.
Difetti: orami ci siamo dimenticati dell’utilizzo delle enciclopedie (ti
ricordi che belle?), ma non solo, anche i social network, se non
utilizzate in maniera intelligente, possono rovinare l’utilizzo di internet.
In che modo inseriresti l’informatica nel
contesto scolastico attuale, come ora a sé
stante o abbinata ad altre discipline?
L’informatica, visto il periodo in cui ci troviamo, deve essere insegnata
da persone competenti della materia, in modo approfondito e
sicuramente deve essere abbinata a tutte le discipline, anche perchè
quando un ragazzo/a si dovrà interfacciare nel mondo del lavoro la
prima cosa che gli verrà richiesto è l’utilizzo del pc, la seconda materia
più importante nella società di oggi deve essere l’inglese, che nelle
scuole italiane viene tuttora sottovalutata l’importanza.
Personalità
Sinceramente, non saprei quali sono le caratteristiche di un genio
dell’informatica, sicuramente posso dire che sono una persona
socievole e creativa, mi piace realizzare e sorprendere le persone con la
realizzazione di poster personali, calendari utilizzando i software
adeguati per la creazione di questi prodotti.
Ho molta fantasia, che non si è persa con il passare degli anni, mi piace
giocare sia con attività ludiche individuali sia di gruppo, come facevo ai
tempi dell’università.
Ora il tempo è sempre poco, poiché la vita lavorativa è impegnativa,
ma quando si tratta di giocare solo sempre in prima fila.
Sogni nel cassetto
Sinceramente ne ho tanti di sogni nel cassetto, sia per quanto
riguarda l’ambito lavorativo che privato.
Sicuramente, anche se potrei cadere nel banale, desidero una vita
tranquilla e piena di felicità, questo per quanto riguarda la mia vita
privata.
Per quanto riguarda il lavoro mi auguro di riuscire a concludere al
meglio tutti i progetti da me iniziati, con una carriera sempre in salita
migliorando la mia posizione socio-economica.
Ringraziamenti
Grazie per aver risposto alle mie domande e per avermi dedicato
del tempo libero. Sono contenta di aver parlato con una persona
competente nell’ambito dell’informatica, perché la sua
testimonianza ha favorito una crescita e un maggiore interesse
per questa disciplina.
Sono contento di aver parlato con te e spero che l’intervista sia
servita per il lavoro dell’esame, ma soprattutto per il tuo futuro.
Buona continuazione.
Conclusione
Il soggetto intervistato ha parlato liberamente del proprio rapporto con l’informatica, del
suo percorso di studi e di lavoro.
Le domande proposte mi hanno aiutato per conoscere la sua personalità e le sue preferenze,
ma in particolare ho riflettuto sul mio passato e sull’importanza della qualità del metodo
di insegnamento, che non si deve sottovalutare nella professione di insegnante.
E’ stato di grande aiuto, poiché mi ha permesso di riflettere sull’importanza di questa
disciplina, come e in quale ambito è possibile utilizzarla.
Ho fatto questa scelta, poiché ogni volta che Michele usa il computer rimango affascinata,
per la sua dimestichezza e abilità, inoltre, tra tutte le persone che conosco ho pensato di
intervistarlo, poiché durante la prima laurea mi ha aiutato nella preparazione dell’esame
teorico di informatica.
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Intervista al genio informatico della porta accanto - didamat-2012