Un ambiente d'apprendimento è determinato dai seguenti elementi: uno spazio fisico, un insieme di attori che vi agiscono, dei
comportamenti concordati, una serie di regole o vincoli, attività o compiti assegnati o concordati, tempi di operatività, un
insieme di strumenti oggetto di osservazione, manipolazione, lettura, argomentazione, un insieme di relazioni fra gli attori, un
clima determinato dalle relazioni instaurate e dallo svolgimento di attività e compiti, un insieme di aspettative, un modo di
vedere se stessi, lo sforzo mentale impegnato nei processi di apprendimento (Salomon)
Leonardo FLAMMINIO
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Approfondire la parola “comunicazione” significa analizzare molteplici aree tematiche: dalla gestione delle attività di comunicazione
alle nuove frontiere della comunicazione pubblica come i nuovi ruoli di internet nell’elaborazione, nelle trasmissioni, alle strategie di
marketing. Nell’attuale società bisogna rispondere all’esigenza di integrare i percorsi formativi e professionali del personale
impegnato nelle attività di comunicazione istituzionale al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza di ogni attore coinvolto in questo
strategico ruolo comunicazionale. Gli elementi circostanziali che influiscono e facilitano i canali di ricerca possono appoggiarsi
all’immagine: guardare, visionare, studiare figure come rappresentazioni di racconti storici in differenti ambientazioni sociali, di
territorio, di conoscenza. Da questo processo s’innesca quel meccanismo di scavo dove stile, valori, competenze fissano le immagini
come veri racconti immaginando “il cosa, il come, il perché”.
La possibilità di navigare, cioè di esplorare la rete, richiede la necessità di orientarsi, di avere un riferimento a cui aggrapparsi per non
perdersi: è paradossale che nella ricerca della libertà, in realtà si cerca qualcosa che limiti ponendo un confine, un appiglio per
delimitare lo spazio entro cui ci si muove. Si arriva cioè alla creazione di comunità virtuali: luoghi immaginari di aggregazione, di
scambio, in cui fuggire dalla propria identità per costruirsene una nuova, aldilà di ogni consueto contatto umano esclusa la parola.
Rimane quel bisogno di socializzare, di attaccarsi a qualcuno, rispecchiando quell'attaccamento che si sviluppa in risposta alla
necessità di acquisire sicurezza e identità. Si permette in questo modo, la creazione di un'immagine virtuale del sé che spinge a
conoscere e a socializzare per potersi finalmente presentarsi come si vorrebbe essere o si vuole essere visti dallo sguardo altrui.
Fuggire alla conoscenza e al contatto reale, rifuggendo i limiti del corpo. Si soddisfa cioè, un bisogno narcisistico, di rafforzamento
del proprio sé. Il rischio a cui si va incontro è quello di una dipendenza tecnologica paragonabile per sintomi alle dipendenze
comportamentali.
Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione stanno mutando, in modo sempre più rapido e incisivo, la
società in cui viviamo: l’evoluzione e il cambiamento interessano non solo gli strumenti e le tecniche di comunicazione, le strutture
economiche e produttive dei nostri paesi, ma l’intera società e le forme in cui essa si esprime.
L’innovazione tecnologica avvia il passaggio dalla “società dell’informazione” caratterizzata da un’informazione di massa ad una
“società della conoscenza” che sollecita la partecipazione cognitiva di ogni singolo individuo ed in cui l’accesso è permesso dal
patrimonio di conoscenze e competenze posseduto. Le risorse umane sono dunque, più che mai, elemento focale delle nuove
organizzazioni e Il lavoro delle persone diviene progressivamente più complesso, basato sull’interazione con sistemi tecnologici che
richiedono capacità e conoscenze : Sapere, Saper Fare, Saper Essere.
Gruppo
Sviluppo della T.A.S.C.A.
Moderatore
Leader
Possiamo considerare l’interattività come un’approssimazione del live, cioè la partecipazione in tempo reale all’accadere degli
eventi. Nel prossimo futuro, come afferma Umberto Eco, le persone saranno divise tra chi possiede la capacità di dominare le nuove
tecnologie e di saperle sfruttare al meglio, e chi ne è digiuno e si limita a subirle; questi nuovi analfabeti, inevitabilmente, saranno esclusi
dalla maggior parte delle professioni e sicuramente da quelle più appaganti
Uno spazio educativo è un qualsiasi luogo dove............
Spazio partecipato
L’incontro è autentico
Reciprocità della relazione
I soggetti vivono il luogo dell’incontro come “mio” e “nostro” allo stesso tempo
Lo spazio esiste solo grazie a ciò che lo riempie
Cambia il ruolo dell’insegnante che da “dispenser of knowledge” diviene un facilitatore
Acquisizione di conoscenze tecnologiche in modo via via più consapevole
Scelta, sintesi e rielaborazione di argomenti
Compiti significativi da svolgere
Analisi e riconoscimento di percorsi mentali
Dimensione operativa e progettuale
Espressione del proprio pensiero e del proprio stile
Teorico e pratico un tutt’uno
Socializzazione e condivisione del lavoro.
Co-costruzione di conoscenze
Il successo accresce l’autostima
Favorire l'esperienza attraverso il processo di costruzione della conoscenza (maggiore responsabilità negli studenti)
Promuove l’esperienza di comprensione e verifica in modo diversificato (risolvere lo stesso problema in diversi modi)
Inserisce l'apprendimento in contesti realistici e rilevanti (osmosi tra scuola e vita reale)
Incoraggia il processo di apprendimento centrato sul discente (obiettivi autodefiniti)
Incoraggia l'uso di più media e tecniche di linguaggilinguaggi
Promuove l'autoconsapevolezza del processo di costruzione della conoscenza (far conoscere conoscendo)
 Trovare materiale pronto per essere utilizzato in classe
 Cercare partner appropriati per la formazione del gruppo
 Chiedere consigli
 Discutere di alcuni argomenti con colleghi degli altri gruppi
 Esempi di buone pratiche
Un sito web è usabile quando soddisfa i bisogni informativi dell'utente finale che lo sta visitando e interrogando, fornendogli facilità
di accesso e di navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti.
Domandando ai navigatori quali caratteristiche peculiari di un sito determinano l’interesse a tornare a visitare quello specifico
indirizzo, e hanno ottenuto le stesse identiche risposte. Se un sito è lento e pesante o difficile da consultare al suo interno, niente da fare,
addio per sempre: delusi una volta non ci si ritorna più.
Didattica tradizionale
E-learning
Contenitore
Tempo e spazio condivisi contemporaneamente
Spazio: accesso alla Rete
Tempo: qualsiasi
Contenuto
Fruizione sequenziale guidata.
Codice prevalente il testo
Fruizione personalizzata.
Contenuti modularizzati (LO). Codice
prevalente l’ipermedia
Relazione uno-molti.
Comunicazione sincrona, verbale, paraverbale
Relazione uno-molti, molti-molti, molti-uno.
Comunicazione sincrona-asincrona, verbale (non
verbale, paraverbale)
Processi
Vengono identificate quattro macrocategorie di strategie:
l'autoapprendimento (basato sull’uso individuale di materiale didattico strutturato) e strategie di apprendimento in rete, favorite da un
erogatore di formazione in rete auto-gestite all’interno di una comunità di pratica.
navigare liberamente per auto-formarsi
accedere materiali già strutturati.
apprendere interagendo in rete.
L’uso delle reti telematiche non deve essere considerato solo un supporto trasmissivo, ma piuttosto come ambiente entro cui dar vita a
processi di apprendimento collaborativo, sottolineando l'importanza della telematica non solo come strumento di "gestione della
distanza", ma come mezzo di creazione di un luogo dove operare.
La rete viene presentata come luogo di cooperazione tra Docente e Gruppo dove intervengono tre metodologie:
• erogativo, cioè basato sulla trasmissione di contenuti e fruizione da parte dell'allievo,
• attivo, cioè basato sull'attività di elaborazione attiva da parte,
• collaborativo, o comunque condivisa (aula virtuale).
Lavoro in piccolo gruppo: Permette di lavorare con materiale didattico non solo in termini di conoscenze ma anche di atteggiamenti. In
tal modo i partecipanti sono più propensi a scambiare i propri pensieri. Generalmente la sessione è strutturata con l’aiuto di esercizi
specifici come temi di discussione o interviste a pazienti, ecc. Prevede una partecipazione diretta e contemporanea dei partecipanti e una
interazione anche se questa può avvenire tramite collegamenti in linea (chat, e-mail, teleconferenze).
Ogni situazione in cui l’insieme dei partecipanti ad una iniziativa formativa si suddivide in sottoinsiemi meno numerosi. Più
specificatamente, il lavoro di gruppo comporta la suddivisione dei partecipanti in gruppi di dimensioni ridotte, operanti in autonomia, a
cui viene assegnato un compito, il “mandato”, da svolgere in un tempo determinato, per presentarne successivamente le conclusionila
lezione sucessiva.
E-mail
Comunicazione asincrona
Linguaggio formale/informale
Relazione uno-uno, uno-molti
Forum
Comunicazione asincrona
Ripetibilità del messaggio
Relazione molti-molti
Linguaggio “formale”
Chat
Document-sharing
Comunicazione sincrona
Relazione uno-uno, uno-molti, molti-molti
Linguaggio “informale”
Abbreviazione del linguaggio (emoticons)
Spazio di lavoro condiviso
Trasmissione asincrona/sincrona
Co-costruzione dei significati
Relazione molti-molti
Fine presentazione
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b) Formare Formandosi