Hannibal vive i suoi primi otto anni immerso nella felicità e nell'ozio. Il padre è il Conte Lecter, possiede un castello e parecchia terra, ed Hannibal passa le giornate a studiare o a giocare con la sorellina a cui vuole tanto bene. Questa vita da sogno viene interrotta dall'avvento della seconda guerra mondiale. Il castello, che si trova in Lituania, è un ottimo punto di riferimento sia per i tedeschi che per i russi che fanno la corsa per accaparrarselo. Tra loro arrivano prima i tedeschi che avanzano inesorabilmente, e la famiglia Lecter è costretta a fuggire ancor prima dell'occupazione del castello e si stabilisce in un casale nascosto tra i boschi. Tutto dovrebbe tornare alla normalità quando i russi riescono a respingere l'offensiva tedesca, ma un malaugurato evento causa la morte di entrambi i genitori. Hannibal dovrà prendersi cura della piccola Mischa fin quando qualcuno non verrà a salvarli. Invece dei russi, però, sarà un gruppo di sciacalli a bussare alla porta del casale Lecter. Degli individui senza scrupoli, che hanno ucciso per i tedeschi e adesso fuggono dai russi. Il freddo avvolge la Lituania ed il casale, e il gruppetto è ancora chiuso li dentro con i due bambini... le riserve di cibo sono finite e l'unica fonte di salvezza è costituita dalla poca carne che si trova su quei poveri bambini.... Sono passati alcuni anni, Mischa non c'è più e Hannibal vive con gli zii a Parigi. Poco ricorda di quei giorni passati nel casale, ma i volti di quegli uomini sono bene impressi nella memoria. Hannibal non dimentica e studia la vendetta..... Fin dall'infanzia egli appare dotato di un incredibile intelletto e come cresce e matura lentamente comincia a diventare l'Hannibal che conosciamo. I primi anni Hannibal li passa all’orfanotrofio, un luogo dove di certo non regnava l’educazione. A salvarlo da questo destino, è il ritrovamento delle lettere scritte dalla madre allo zio. Questo lo porta in Francia, dove la sua cultura si allarga grazie alle conoscenze della moglie giapponese dello zio ormai defunto: aumenta la conoscenza delle lingue parlate, aumentano le materie apprese privatamente e aumenta (fin troppo) il senso dell'onore grazie alle origini nobilisamurai della zia. Hannibal Lecter sviluppa un suo “codice morale” che nasce dal fatto che non riesce a proteggere la sorellina dalle disumanità dei suoi assassini. Infatti durante la sua vita, lui cerca sempre di proteggere e anche vendicare le figure femminili che incontra e che lo colpiscono mentalmente. Per questo motivo Lecter si vendica e punisce con atroci sofferenze gli uomini che mostrano sentimenti malvagi e indegni verso le donne. Perchè questo personaggio, dopo il giorno dell’uccisione di Mischa, mosso dell’unico sentimento che prova: la vendetta, diventa un mostro in grado di interagire e pensare come i più crudeli e disturbati assassini contribuendo alla loro cattura? Forse perché possiede la lucidità e l’intelligenza per poter reagire alle cattiverie, alla malvagità, alla natura più perversa degli uomini lo porta a considerarsi superiore e a farsi giustizia da solo. Hannibal Lecter potrebbe anche essere visto come una specie di “eroe”: quell’unico e tragico episodio lo porta ad uccidere per vendicarsi delle atrocità che subiscono le donne, anche se in modo sbagliato. Savi Erika 2c