LA TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI
La tavola periodica è lo schema di classificazione degli elementi chimici che lo
ordina, in successione crescente di numero atomico, in una struttura formata da
righe orizzontali o periodi e da colonne verticali o gruppi. E' stata ideata dal
chimico russo Mendeleev nel 1869, La tavola periodica si articola in gruppi e
periodi: ogni gruppo (colonna della tabella) comprende gli elementi che hanno la
stessa configurazione elettronica esterna. All'interno di ogni gruppo si trovano
elementi con caratteristiche chimiche simili; ogni periodo (riga della tabella)
inizia con un elemento il cui atomo ha come configurazione elettronica esterna
un elettrone di tipo ns dove n è il numero quantico principale, e procedendo
verso gli atomi successivi del periodo, il numero atomico Z aumenta di una unità
ad ogni passaggio
LA FORMAZIONE DEGLI OSSIDI
Gli ossidi sono composti binari e la loro formazione avviene tra l’ossigeno e un elemento
metallico. Si dividono in ossidi basici ed ossidi acidi.
Gli ossidi dei metalli hanno in genere un comportamento basico. Questi sono composti di
tipo ionico, formati da metalli alcalini e alcalino-terrosi. Nella reazione dell’ ossido con
l’acqua abbiamo la formazione di ioni OH- (idrossido), capaci di colorare di blu la cartina
universale.
La formazione degli ossidi acidi chiamati anche anidridi, invece avviene fra l’ossigeno ed
un elemento non metallico. Gli ossidi reagiscono con l’ H2O sviluppando ioni H+. Le
soluzioni acide colorano la cartina universale di rosso.
I perossidi sono un tipo particolare di ossidi, che contengono due atomi di ossigeno legati
tra loro. Come ad esempio il perossido d’idrogeno o più comunemente chiamata acqua
ossigenata.
GLI OSSIDI DI ZOLFO
Normalmente gli ossidi zolfo presenti in atmosfera sono l’anidride solforica (SO2)
e l’anidride solforosa (SO3), indicati collettivamente col termine SOx. Tra i due,
l’ossido di gran lunga più importante è l’anidride solforica che è stato nel passato
l’inquinante principale nelle zone industriali, soprattutto a causa della
combustione di carboni ad alto tenore di zolfo. Tale sostanza è un gas incolore,
irritante, non infiammabile, molto solubile in acqua e dall’odore pungente e
reagisce facilmente con tutte le principali biomolecole. Dato che è più pesante
dell’aria, tende a stratificarsi nelle zone più basse.
GLI OSSIDI DI MAGNESIO
L'ossido di magnesio è chiamato anche magnesia.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore.
Un interessante esperimento che permette di produrre ossido di magnesio,
consiste nel scaldare una piccola striscia al becco Bunsen. Con una reazione
esotermica il magnesio si ossida sviluppando una intensa fiamma bianca secondo
la reazione:
2Mg + O2 → 2MgO
SAGGIO ALLA FIAMMA
Alcuni elementi contenenti sali e metalli alcalini e alcalini terrosi ( IA e IIA gruppi della
tavola periodica), quando sono riscaldati dalla fiamma emettono un colore relativo al
metallo contenuto. La fiamma vaporizza l'elemento e contemporaneamente eccita gli
atomi delle sostanze. Gli elettroni eccitati, compieranno un salto quantico dallo stato
fondamentale a un altro orbitale, e, una volta che vorranno tornare nello stato
fondamentale, sprigioneranno l'energia acquisita sotto forma di radiazione elettromagnetica.
Materiali e strumenti:
HCl (acido cloridrico) concentrato
Campioni di sali
Vetrino di orologio
Filo di nichel-cromo sostenuto da una bacchetta di vetro
Spatola
Fiamma ossidabile
PROCEDIMENTO:
Tuffare il filo di nichel-cromo nell'HCl; portare il filo alla fiamma, se non dà colorazione,
significa che è pulito, allora procedere prelevando con il filo una punta di un campione.
Portarlo sulla fiamma e osservare colorazione. Poi pulire il filo con l'HCl e procedere con
gli altri campioni.
Campioni:
Cloruro di Sodio, arancione
Cloruro di Potassio, violetto
Cloruro di Litio, rosso carminio
Bicloruro di Bario, verde chiaro
Bicloruro di Stronzio, rosso porpora
Bicloruro di Calcio, arancione
Bicloruro di Rame, azzurrino
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Esperimenti di Chimica