PAS_Progetto Atelier Sardegna
residenze diffuse per la ricerca nelle arti visive contemporanee
terzo ciclo di residenza: giugno - luglio 2015
Francesco Dipierro, De Flora et Fauna
a cura di Laura Vittoria Cherchi
Penso a una tigre
[…]
e rifletto che la tigre dei miei versi / è una tigre di simboli e ombre /
una serie di tropi letterari / e di memorie d'enciclopedia /
non la fatale tigre, funesto diamante / che sotto il sole o la diversa luna /
va compiendo in Sumatra o nel Bengala /
il suo rito d'amore, d'ozio e morte.
J.L. Borges - L'altra tigre
Nel racconto borgesiano, tema ricorrente è la relazione tra Universo e Docuverso: il rapporto fra le
entità che costituiscono il mondo e i “documenti” che pretenderebbero di rispecchiarlo termina
nella presa di coscienza dell'irriducibilità e dell'alterità della cosa in sé rispetto a ogni sua
rappresentazione. Ireneo Funes è condannato all'immobilità e alla morte dalla sua prodigiosa
memoria, capace di “ricostruire una giornata intera [...] ma ogni ricostruzione aveva chiesto
un'intera giornata”; la mappa in scala 1:1 descritta nel frammento Del Rigore nella Scienza, che
“uguagliava in grandezza l'Impero e coincideva puntualmente con esso”, si rivela del tutto
inutilizzabile e viene abbandonata dalle generazioni successive “alle inclemenze del sole e
degl'inverni”.
L'utopia di un modello di rappresentazione della realtà perfettamente aderente ad essa, mette in
luce la necessità della selezione e dello scarto e quindi il carattere arbitrario e convenzionale di
ogni conoscenza umana. Classificazioni, archivi e mappature che compaiono nell'opera di
Francesco Dipierro, sono il tentativo di ridurre la complessità e la molteplicità dell'esistente
all'interno di regole astrattizzanti che introducano nel caos un certo grado di ordine. Il fil rouge che
attraversa e sostiene la riflessione dell'artista è la tensione verso un punto di equilibrio tra quelle
due estremità che Italo Calvino, nelle sue Lezioni Americane, ha ben simboleggiato nelle figure del
cristallo, la regolarità, e della fiamma, il mutare continuo dei fenomeni. In questa ricerca, la Scienza
diventa l'essenza dell'Arte, o meglio, la sua controparte: Metodo e Immagine, secondo una
complementarità espressa in un recente lavoro dell'artista, entrambi degni modi di essere di fronte
al mondo.
Con l'opera De Flora et Fauna, Francesco Dipierro si interroga sul confine che separa la realtà
(rappresentata) dalla finzione e utilizza il medium fotografico e le sue possibilità manipolatorie per
mettere in scena una natura artificialmente ricostruita. La suddivisione del lavoro in due fasi - due
strutture di pensiero - ricalca la metodologia binaria di indagine appena descritta.
Un processo di schedatura e archiviazione organizza i dati raccolti durante lo studio di esemplari
tipici della fauna sarda, che l'artista ha potuto osservare all'interno del Museo di Scienze Naturali di
Belvì: descrizioni, illustrazioni, riferimenti alla mitologia e ai racconti popolari ci restituiscono una
comprensione approfondita di ogni soggetto. La finzione fotografica diventa poi il luogo dove ridare
vita a questa natura immobilizzata. Una serie di fotomontaggi simula l'attimo di possibili
avvistamenti, reintroducendo le singole specie all'interno di scenari plausibili. “Gli immobili animali
del museo di scienze naturali si animano a contatto con la natura, ritornando ad un ancestrale
stato d’equilibrio, che l’uomo qua e là interrompe per analizzare e comprenderne i segreti”.
In Ways of Worldmaking, Nelson Goodman sostiene che ogni visione del mondo corrisponda alla
costruzione di un mondo. Non esisterebbe perciò un unico mondo, ma tanti possibili, nessuno dei
quali possa ritenersi onnicomprensivo. I mondi sono tanti quanti sono i diversi modi di combinare e
costruire sistemi simbolici, nelle scienze, nell'arte, nella nostra percezione.
Per Francesco Dipierro, la magia dell'immagine (dal latino imago, maschera funebre) risiede nella
sua capacità di deformare il reale sintetizzandolo -sottraendo informazioni- e trasformandolo in
qualcos’altro -aggiungendo informazioni-. La rappresentazione non ripresenta la realtà, ma la
oltrepassa.
Gli alti e superbi volumi che formavano in un angolo della sala una penombra d'oro non erano,
come la sua vanità aveva sognato, uno specchio del mondo, ma una cosa aggiunta al mondo.
J.L. Borges, La Biblioteca di Babele.
Francesco Dipierro (Rho, 1989), vive e lavora a Milano. Ha studiato Industrial Product Design al
Politecnico di Milano e Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2014 ha partecipato
all'exchange program presso la Willem de Kooning Academie di Rotterdam e ha preso parte al
progetto B.a.d Social Club della Foundation b.a.d.. Ha frequentato numerosi workshop con artisti
come Matteo Terzaghi e Marco Zürcher (2015), Rolf Engelen (2014), Juan Beladrich (2014), Fabio
Sandri (2014), Paolo Ventura (2013), Andrea Lee Modica (2013).
PAS_Progetto Atelier Sardegna, è un programma di residenze dedicato alla ricerca nelle arti
visive contemporanee, organizzato dall'Associazione Progetto Contemporaneo, con il patrocinio
del Comune di Belvì: http://ateliersardegna.it
Progetto Contemporaneo
associazione di promozione sociale
per la ricerca nelle arti visive contemporanee
Via Augusto, 62 – Monserrato (CA) Sardegna
C.F.: 92187390924
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