LE CONDIZIONI DI LAVORO
DEL MEDICO
graduazione delle funzioni
e valutazione
a cura di Mario Lavecchia
e Carlo Palermo
Riferimenti normativi di base che regolano
il rapporto di lavoro
 Disposizioni relative al pubblico impiego
 Normativa relativa al SSN
 Contratti di lavoro
1992
Prima ondata di leggi delega
Le riforme strutturali di quattro settori
La riforma del SSN
1992
(d.lgs .502)
Modificata nel
1998-1999 (L.
418/1998, dlgs.
229/1999
sostituisce le USL con
le Aziende sanitarie od
ospedaliere,affidandole
al D.G.
La riforma della
previdenza del 1992
(d.lgs. 503)
Elementi di
privatizzazione del
rapporto di lavoro
Contrattualizzazione
del rapporto di
lavoro
riordino delle
carriere del
personale dirigente
sanitario
La riforma del
pubblico impiego del
1993
(d.lgs. 29)
La riforma sistema
finanziamento regioni
autonomie locali
1992 (d.lgs. 504)
Modificata con l. 59/1997
e vari dlgs tra
1997-2001 (ora dlgs
165/2001). Introduce:
Modificata nel
1999-2000 (L.133/1999 e
56/2000) preparatoria
modifica costituzionale verso
il
Il decentramento funzioni
statali a regioni - autonomie
locali preparatorie del
FEDERALISMO (L. 18
ottobre 2001 n. 3)
2009
seconda ondata di leggi delega
DECRETO LEGISLATIVO 27 ottobre 2009 , n. 150
Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
misurazione,
valutazione
sanzioni disciplinari e
responsabilità
e trasparenza della
performance
dei dipendenti pubblici
nuove norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni
pubbliche
Prossima ondata …..forse !
Legge delega governo clinico:
modifica del dlgs.vo 502
Giugno/Luglio 2010
Prossima ondata …..certa
ma…
di contenuto non certo!
Misure urgenti in materia di stabilizzazione
finanziaria e di competitività economica
Fatte queste premesse
È possibile oggi definire in modo concreto
le condizioni di lavoro medico?
Il decreto 150/2009 cosiddetto decreto
brunetta si applica o no alla dirigenza
sanitaria? E se si in quale misura?
Le nuove norme del decreto sul governo
clinico manterranno realmente la struttura
di legge speciale della 502/92?
La nuova manovra finanziaria quanto
inciderà sulle condizioni del lavoro del
medico?
Graduazione delle funzioni
e
valutazione
Decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165
Norme generali sull’ordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche (mod. Brunetta)
Art 2 comma 2.
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni
pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II,
del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro
subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse disposizioni
contenute nel presente decreto che costituiscono disposizioni a
carattere imperativo. Eventuali disposizioni di legge,
regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di
lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle
amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere
derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la
parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo qualora
ciò sia espressamente previsto dalla legge.
Materie organizzative e loro rapporto
con la contrattazione alla luce del D.Lgs
150/2009
Sono
–
–
–
escluse dalla contrattazione collettiva:
organizzazione degli uffici
prerogative dirigenziali
conferimento e revoca incarichi dirigenziali
La dirigenza sanitaria è disciplinata dal
decreto legislativo 3 febbraio 1993,n.29
e successive modificazioni,
(dlgs.vo 165/01)
salvo quanto previsto nel presente
decreto
Art.15 comma 2 dlgs.vo 502/1992
Ruolo unico della dirigenza sanitaria
la dirigenza sanitaria è collocata in un unico ruolo, distinto per
profili professionali, e in un unico livello, articolato in
relazione alle diverse responsabilità professionali e
gestionali.
In sede di contrattazione collettiva nazionale sono previste, in
conformità ai principi e alle disposizioni del presente decreto,
criteri generali per la graduazione delle funzioni dirigenziali
nonché per l’assegnazione, valutazione e verifica degli
incarichi dirigenziali e per l’attribuzione del relativo
trattamento economico accessorio Correlato alle funzioni
attribuite ed alle connesse responsabilità del risultato
(art.15 c.1 dlgs.vo 502/92)
Il dirigente è sottoposto a verifica triennale; quello con
incarico di struttura, semplice o complessa, è
sottoposto a verifica anche al termine dell’incarico. Le
verifiche concernono le attività professionali svolte e i
risultati raggiunti, livello di partecipazione, con esito
positivo, ai programmi di formazione continua di cui
all’articolo 16-bis e sono effettuate da un collegio
tecnico, nominato dal direttore generale e presieduto
dal direttore del dipartimento. L’esito positivo delle
verifiche costituisce condizione per la conferma
nell’incarico o per il conferimento di altro incarico,
professionale o gestionale, anche di maggior rilievo.
Art 15 c.5 dlgs.vo 502/92
Art. 5.
(testo provvisorio legge delega governo clinico)
Modifiche all'articolo 15-ter del decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 502, in materia di incarichi di natura professionale e di
direzione di struttura
Comma 1 Oggi
Gli incarichi di cui all’articolo 15 ,c.4, sono attribuiti, a tempo
determinato ,dal direttore generale, secondo le modalità definite
dalla contrattazione collettiva nazionale
Domani il comma 1 è sostituito dal seguente:
1. Le Regioni, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica disciplinano le modalità per l’affidamento degli
incarichi di cui all’articolo 15, comma 4 e per l’attribuzione dei compiti
professionali e delle funzioni di natura professionale, anche di alta
specializzazione, di consulenza, di studio e di ricerca, ispettive, di
verifica e di controllo, nel quadro e secondo le modalità definite
dalla contrattazione collettiva nazionale.
Art. 6
(testo provvisorio legge delega governo clinico)
Modifiche all'articolo 15-ter del decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, in materia di incarichi di natura
professionale e di direzione di struttura
1-bis. La valutazione della dirigenza sanitaria è
effettuata secondo i principi di cui al decreto
legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Art 9 comma 32 (testo provvisorio provvedimenti finanziari 2010)
Le pubbliche amministrazioni… che... alla scadenza di un incarico di
livello dirigenziale, anche in dipendenza di processi di
riorganizzazione,non intendano, anche in assenza di una
valutazione negativa, confermare l’incarico conferito al dirigente,
conferiscono al medesimo dirigente altro incarico , anche di valore
economico inferiore.
Non si applicano le eventuali disposizioni normative e contrattuali
più favorevoli.
Performance
Il dirigente è responsabile dell’efficace
ed efficiente gestione delle risorse
attribuite. I risultati della gestione sono
sottoposti a verifica annuale tramite il
nucleo di valutazione.
(art.15 c.6 dlgs.vo 502/92)
D.Lgs 150/2009
Non sono soggette alla contrattazione ma rientrano nei
poteri dirigenziali la gestione delle risorse umane,
l’organizzazione del lavoro con la valutazione del
personale, così come la quota di salario di produttività
legata alla prestazione, la progressione professionale, il
potere disciplinare, la mobilità all’interno degli uffici. In
caso di mancato accordo con il sindacato sul contratto
integrativo, l’amministrazione può decidere di erogare le
risorse in via provvisoria.
Le disposizioni sulla disciplina dei rapporti di lavoro dei
dipendenti pubblici non possono essere derogate dalla
contrattazione (a meno di un’esplicita indicazione nelle
norme).
Art. 31. Dlgs.vo 150/09
Norme per gli Enti territoriali e il Servizio sanitario nazionale 1. Le
regioni, anche per quanto concerne i propri enti e le amministrazioni
del Servizio sanitario nazionale, e gli enti locali adeguano i propri
ordinamenti ai principi contenuti negli articoli 17, comma 2,
18, 23, commi 1 e 2, 24, commi 1 e 2, 25, 26 e 27, comma 1.
2. Le regioni, anche per quanto concerne i propri enti e le
amministrazioni del Servizio sanitario nazionale, e gli enti locali,
nell'esercizio delle rispettive potestà normative, prevedono che una
quota prevalente delle risorse destinate al trattamento economico
accessorio collegato alla performance individuale venga attribuita al
personale dipendente e dirigente che si colloca nella fascia di merito
alta e che le fasce di merito siano comunque non inferiori a tre..
Art. 31. Dlgs.vo 150/09
3. Per premiare il merito e la professionalità, le regioni, anche per
quanto concerne i propri enti e le amministrazioni del Servizio
sanitario nazionale, e gli enti locali, oltre a quanto autonomamente
stabilito, nei limiti delle risorse disponibili per la contrattazione
integrativa, utilizzano gli strumenti di cui all'articolo 20, comma 1,
lettere c), d), e) ed f), nonché , adattandoli alla specificità dei propri
ordinamenti, quelli di cui alle lettere a) e b). Gli incentivi di cui alle
predette lettere a), b), c) ed e) sono riconosciuti a valere sulle
risorse disponibili per la contrattazione collettiva integrativa.
Art.9 ( testo provvisorio provvedimenti finanziari 2010))
Comma 1 Per gli anni 2011,2012 e 2013 il trattamento economico
complessivo dei singoli dipendenti anche con qualifica dirigenziale,
ivi compreso il trattamento accessorio , …non può superare , in
ogni caso, il trattamento in godimento nell’anno 2010 fatto salvo
quanto previsto dal comma 17 secondo periodo ( vacanza
contrattuale)
Comma 2 …. A decorrere dall’entrata in vigore del presente
provvedimento e sino al 31 dicembre 2013 I trattamenti economici
complessivi spettanti ai titolari degli incarichi dirigenziali…non
possono essere stabiliti in misura superiore a quella indicata nel
contratto stipulato dal precedente titolare, ovvero in caso di
rinnovo, dal medesimo titolare fermo restando la riduzione
prevista nel presente comma (- 5 % da 90.000,00 a 150.000,00
euro)
Art.9 ( testo provvisorio provvedimenti finanziari 2010))
Comma 4 I rinnovi contrattuali del personale dipendente dalle
pubbliche amministrazioni per il biennio 2008-2009 e i
miglioramenti economici del rimanente personale.. .non possono
in ogni caso , determinare aumenti retributivi superio al 3,2 per
cento.
Salta lo 0,8% a disposizione dalle regioni da utilizzarsi per le
parte accessoria del salario .
LE CONDIZIONI DI LAVORO
DEL MEDICO
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la relazione di Mario Lavecchia