numero 1 settembre 2014 - anno I Al via “Noi in 20 pagine” Parte ufficialmente “Noi in 20 pagine”, il mensile della Polisportiva Altavalbisagno, con l'obiettivo di promuovere questa realtà sportiva e valorizzare la Valbisagno. In questo primo numero tutte le società che fanno parte della Polisportiva hanno voluto presentarsi e far conoscere la loro storia e le attività effettuate durante l'estate e in programma nell'autunno. Troverete le importanti novità tecniche della prima squadra della Normac AVB Volley e gli appuntamenti sportivi della pallavolo di tutte le categorie, previsti nel mese di settembre. L'ANPI Casassa riprende il suo cammino con nuovi dirigenti, nuove maglie, allenatori già collaudati e una scuola calcio conosciuta e apprezzata. La GAU, associazione Giovani Amici Uniti, presenta l'attività quasi trentennale del suo Gruppo Folk e una cronistoria della “Traversata della Valbisagno”, la più longeva corsa su strada genovese giunta quest'anno alla 42^ edizione. Con il Gruppo Sportivo Aggio corriamo nel verde delle nostre alture e conosciamo i menu dell'ormai tradizionale “Sagra della Tagliata”. Infine un po' di storia sociale e di solidarietà con il Circolo “7 Novembre” e con il Gruppo Sportivo Pesca Prato. Il Club Subbuteo Green Hawk presenta questo “vecchio” gioco che sta tornando in auge, quasi opponendosi al dilagare dei giochi elettronici. Nella rubrica “C'era una volta”, spazio dedicato alla storia della nostra Vallata, andiamo alla scoperta del famoso Ponte Carrega con l'Associazione omonima. Ne “La parola all'esperto" il parere dell'avv. Stefania Colonello su un caso sportivo ed infine la pagina dedicata alle realtà imprenditoriali della Val Bisagno: questo mese conosceremo più da vicino il “Gabor Group”. Buona lettura! Maria Grazia Marletto La parola al Presidente QUANDO HO CAPITO CHE CE L'AVEVAMO FATTA Ci ho sempre creduto. Quando però ho visto crescere la squadra su cui si basa la nostra iniziativa ho avuto la conferma che….” Si poteva fare“. La collaborazione di Aldo De Crignis e Maria Grazia Marletto è determinante per lo sviluppo redazionale della rivista. Il lavoro paziente di Enzo Trovato ha contribuito a dare una certezza sulla composizione e l'impostazione grafica. Tutti i componenti delle società facenti parte della Polisportiva Altavalbisagno hanno collaborato con entusiasmo alla buona riuscita della rivista fornendo con puntualità gli articoli. Gli effetti della nascita di questo progetto aggregativo non hanno tardato a farsi sentire. La sinergia delle diverse componenti la Polisportiva ha, con grande soddisfazione, contribuito a risolvere un problema organizzativo interno all'ANPI Casassa. Questa gloriosa società, dopo aver attraversato un momento di difficoltà, rischiava di passare la mano con la prospettiva di perdere quanto di positivo aveva costruito come punto di riferimento per il calcio dilettantistico nella Vallata. Grazie alla forza di volontà di Danilo Parigi (attuale Presidente), Mauro Costigliolo (Direttore generale) e Giorgio Garofoli (Tesoriere), il futuro dell'ANPI Casassa ha un nuovo corso e una garanzia per proseguire la sua attività. Anche in questo caso si sono visti gli effetti positivi che un lavoro di squadra può e deve dare alle Società che ne fanno parte. D'altronde non è una novità che tutte le società sportive dilettantistiche stiano attraversando un momento particolarmente critico. Le cause di queste difficoltà sono da ricercare nel drastico calo degli sponsor, nell'aumento dei costi per la gestione degli impianti, sempre più gravosi e nel perdurare della crisi economica che colpisce tutto il Paese. A breve partiranno i campionati 2014-2015. Desidero augurare a tutte le squadre di calcio e di volley una buona partenza e un anno ricco di soddisfazioni. Il mio augurio è naturalmente esteso a tutti i componenti della Polisportiva Altavabisagno, che ho l'onore di presiedere, per le loro attività. Carlo Mangiapane in alto da sinistra: Eros Paramonti (Pres. GAU), Enrico Bosco (7 Novembre), Carlo Mangiapane (Pres. Polisportiva Altavalbisagno), Marco Villa (Pres. Green Hawk Subbuteo), in basso da sinistra: Danilo Parigi (Pres. ANPI Sport Casassa), Francesco Dellepiane (Pres. Onorario Polisportiva Altavalbisagno), Sabrina Segagliari (Aggio), Roberto Maragliano (Vice Pres. Polisportiva Altavalbisagno) Noi in 20 pagine Periodico mensile della Società Sportiva Dilettantistica Polisportiva Altavalbisagno Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova Anno I - Numero 1 - Settembre 2014 Registrazione Tribunale di Genova n. 14/2014 del 16/07/2014 Pubblicazione non in vendita E’ autorizzata la riproduzione dei testi citando la fonte. E' vietata la riproduzione, anche parziale delle illustrazioni senza il consenso dell'editore. 2 Direttore Responsabile: Maria Grazia Marletto Direttore Editoriale: Carlo Mangiapane – [email protected] Capo Redattore: Aldo De Crignis - [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Marco Baghino, Enrico Bosco, Corrado Brizzolara, Paolo Burlando, Paolo Campanini, Stefania Colonello, Mario Cristini, Cristina Giberti, Roberto Maragliano, Giulia Merlano, Elena Parigi, Fabrizio Spiniello, Marco Villa. Realizzazione grafica: Enzo Trovato Stampa: Marini materiale filatelico – Via Struppa, 300 - 16165 Genova Normac AVB Pallavolo SERIE B2, LA NUOVA SQUADRA Con l'approssimarsi della nuova stagione agonistica la NORMAC AVB presenta alcune importanti novità. Arriva, dalla Virtus Sestri, Enrico Salvi a sostituire Tiziano Caponi che andrà a guidare la nuova serie D. Salvi – che affiancherà come secondo allenatore il confermatissimo Matteo Zanoni – nasce come atleta polivalente praticando molte discipline e inizia ad allenare giovanissimo. Ha avuto una buona esperienza in B1 maschile accanto a tecnici e giocatori che hanno arricchito il suo bagaglio professionale. Ha lavorato molto e con ottimi risultati sia nel settore giovanile sia nel beach volley, di cui è selezionatore regionale da quattro anni. Per Enrico Salvi: “arrivare a far parte della famiglia NORMAC AVB è fonte di grandi stimoli, sicuro che il continuo confronto e la collaborazione con Matteo Zanoni sarà foriero di buoni risultati. Cercherò anche – prosegue Enrico – di essere un punto di riferimento per tutti e in particolare per i giovani allenatori”. Il 33enne tecnico genovese non si allontana mai troppo dal mondo dello sport visto il suo lavoro nel settore degli articoli sportivi. Secondo arrivo importante è quello di Paolo Bottaro, a cui sarà affidato il delicato compito di far crescere le giovani promesse della società. Giocatore dall'età di 12 anni (Cus Genova) è poi passato – nel ruolo di palleggiatore – alla NORMAC AVB arrivando con i suoi compagni dalla 2^ divisione alla promozione in B2. Ha fatto le prime esperienze come tecnico proprio alla NORMAC AVB seguendo le leve 88/89/90 per poi passare all'Auxilium e infine al Volley School conquistando parecchi titoli provinciali e regionali giovanili. L'anno scorso ha allenato il Volare Arenzano in serie C. Quest'anno “è tornato a casa” con una gran voglia di far bene e impostare al meglio la NORMAC AVB del futuro. Sposato con Letizia e papà di Eleonora è gestore per conto di una nota catena di supermercati. La formazione della B2 è stata in gran parte confermata. Definitivamente alla NORMAC AVB è Giulia Bilamour; inoltre sono arrivate Barbara Rotterdam dalla Virtus Sestri e Martina Bianchi dallo Junior Casale. Alcune giocatrici ci hanno lasciato; Marta Campi e Francesca Montinaro sono rispettivamente in Gran Bretagna e a Bologna per completare gli studi universitari; Chiara Pesce si è trasferita in Sardegna, a Olbia, in A2. Barbara Rotterdam nasce a Omegna (Verbania) dove inizia a giocare a volley e approda a Genova dopo il matrimonio. Sarà la palleggiatrice e metterà a disposizione della squadra tutta la sua serietà, grinta e determinazione; avrà bisogno di qualche tempo per conoscere le nuove compagne con cui spera di instaurare anche un bel rapporto di amicizia. Riesce a districarsi tra casa, lavoro e volley grazie alla passione per questo sport, a un'attività in proprio che riesce a gestire in modo flessibile e “un marito a cui piace il volley e che l’ appoggia e l'aiuta”. Martina Bianchi ha iniziato prestissimo nel volley, ha smesso e ricominciato; cresciuta nell'Ovada è passata allo Junior Casale. Un po' timida, vogliosa di fare sempre qualcosa, è convinta che ci si debba comunque impegnare per raggiungere gli obiettivi. Ha sempre giocato centrale e si augura di migliorare ancora in questa nuova avventura genovese. Studentessa universitaria, non ha molto tempo libero che dedica al cinema, alla musica e… al fidanzato. Aldo De Crignis Barbara Rotterdam Martina Bianchi 3 Normac AVB Pallavolo IL NORMAC AVB CITY SUMMER CAMP Si è svolta, nella prima parte di questa estate, una interessante iniziativa rivolta alle molte bambine e bambini che, durante l'anno, frequentano i nostri corsi di minivolley. Grazie all'esperienza e all'entusiasmo di Paolo Bottaro e Matilde Massardo, unitamente al contributo di società e famiglie è partita la prima edizione del “NORMAC AVB Summer City Camp”. In un periodo durante il quale, terminate le scuole, spesso i genitori che lavorano devono “sistemare” i figli, questa proposta è stata accolta con entusiasmo. Le bimbe hanno giocato a volley e anche ad altro, divertendosi parecchio senza stress e crescendo tecnicamente senza quasi accorgersene. L'idea è stata lanciata e certamente Paolo sta già pensando a come migliorarla e ampliarla per la prossima estate. LA SETTIMA EDIZIONE DEL TORNEO “MAURO CAPURRO” Domenica 28 settembre la NORMAC AVB Volley Genova - in collaborazione con il Comitato Provinciale di Genova della Federazione Italiana Pallavolo - organizza, presso il Palazzetto dello Sport “Lino Maragliano” di Genova Prato la 7^ edizione del “Torneo Mauro Capurro” riservato alla categoria Under 16 femminile e dedicato all'arbitro genovese prematuramente scomparso. A questa edizione hanno già dato l'adesione Serteco Volley School, Volley Genova VGP, Volley Sanremo e, naturalmente, le padrone di casa della NORMAC AVB Pallavolo Genova. Si inizierà la mattina alle 9.30 con 2 gironi di qualificazione e nel pomeriggio, dalle 14.45, le finali per le piazze d'onore e alle 17 la finalissima per il 1° e 2° posto. Al termine premiazione per le società partecipanti e per le migliori atlete in campo. I CORSI DI MINI VOLLEY Inizieranno lunedì 29 settembre i corsi dedicati ai giovanissimi futuri pallavolisti e pallavoliste. Negli impianti del Palazzetto dello Sport “Lino Maragliano” di Piazza Suppini, nelle palestre degli Istituti Comprensivi San Gottardo (via Giulia De Vincenzi) , Santullo (via San Felice) e 4 nelle due palestre dell'I.C. Burlando (via Burlando - in collaborazione con la onlus “Aegua Fresca”) partiranno i corsi di avviamento al volley suddivisi tra le diverse fasce di età. I nati nel 2007/2008 frequenteranno il baby volley; quelli del 2006 il new mini volley, mentre quelli nati nel 2004/2005 i corsi di mini volley. Infine nella palestra della “Giovane Italia” un nutrito gruppo di ragazzi di 1^ e 2^ media si impegnerà negli allenamenti per cimentarsi durante l'anno nei tornei di super minivolley. E' un grosso impegno per la società che mobilita numerosi e qualificati istruttori, ma che rappresenta un imprescindibile investimento per il futuro della NORMAC AVB. A questi giovanissimi che si avvicinano al volley non saranno solo insegnati i rudimenti di questo bellissimo sport ma nella tradizione della società si cercherà di farli crescere come futuri cittadini, onesti, rispettosi delle regole e degli avversari. Aldo De Crignis Normac AVB Pallavolo 5 A.N.P.I. Sport E. Casassa RIPARTE LA NUOVA ANPI La bufera è passata ed il sole torna a splendere anche sul campo dell'ANPI Casassa. Dopo più di tre mesi di forti difficoltà e discussioni, avendo come sole armi l'umiltà e la voglia di stare insieme, i soci dell'ANPI Casassa dicono no ai sogni dell'ex Presidente e ripartono da zero. Ha vinto la continuità; la decisione del Consiglio Esecutivo della Società è stata forte e quindi si ricomincia. L'ANPI Casassa si salva grazie all'aiuto della Polisportiva Altavalbisagno e del suo Presidente Carlo Mangiapane. La storica società nata nel lontano 1953 dall'iniziativa di un gruppo di partigiani della Val Bisagno non poteva scomparire, il sacrificio di tante generazioni non poteva andare perduto. Ora il cielo è di nuovo sereno e la societa' presenta le sue nuove cariche. Al vertice siede Danilo Parigi con Antonio Api nel ruolo di Vice Presidente, Mauro Costigliolo mantiene la gestione della Direzione Generale, Giorgio Garofoli riconferma la sua presenza come Tesoriere della società e Roberto Maragliano, responsabile del settore scuola volley della Normac AVB, entra in questo affascinante pianeta che è il calcio, sperando di poter dar vita in futuro a nuove iniziative. I sogni della coppia Parigi-Mangiapane sono tanti e le proposte sono allettanti. Una delle nuove possibili iniziative è quella di organizzare, oltre al Torneo XXV Aprile, una vera e propria Festa dello Sport accostando il calcio ad altre discipline quali la pallavolo, l'atletica e le bocce, in pieno stile Polisportiva. Inoltre in casa ANPI si assiste ad una vera e propria rivoluzione, che parte dal restyling del logo societario fino ad arrivare alla scelta di un nuovo marchio tecnico la Sportika, che a partire dalla prossima stagione agonistica vestirà i ragazzi biancorossi. Con l'inizio dell'attività ormai alle porte l'ANPI Casassa sceglie la continuità. A partire dalla panchina della Prima Squadra dove per il quarto anno consecutivo mister Nicola Vigna guiderà l'armata biancorossa nel campionato di Prima Categoria, con l'ambizioso obiettivo di puntare alla serie maggiore nel giro di due anni. Altra tappa importante è quella di cercare di far crescere i ragazzi della Juniores di mister Maurizio Strazzera in modo da creare le basi per la squadra dei prossimi anni. L'ANPI conta infatti su un settore giovanile molto valido con una scuola calcio di alto livello che parte dalla leva 2008 fino a quella del 1998. Sono tanti gli atleti dell'ANPI Casassa che sono stati chiamati a sostenere provini in società prestigiose quali Genoa, Sampdoria, Entella, Spezia, Savona ed alcuni di essi il prossimo anno militeranno nel campionato nazionale vestendo la maglia del Savona. Molti sono i tornei nei quali, durante la primavera e l'inizio dell'estate, i giovani biancorossi si sono particolarmente messi in evidenza. Motivo di grande orgoglio sono le due leve 2000-2001; la prima, oltre alle numerose vittorie nei tornei, ha avuto l'onore di calcare il manto dello Stadio Olimpico di Roma nella “Junior TIM Cup” aggiudicandosi la medaglia di bronzo. La formazione 2001 ha primeggiato in decine di competizioni tra cui lo storico Torneo “Angelo Rosso”e la “Genova Cup”. L'augurio per la prossima stagione è quello di poter migliorare ulteriormente questi risultati coinvolgendo un sempre maggior numero di giovani in particolare della Valbisagno. Proprio con questo intento dal 1 al 12 settembre, dalle ore 17.00 alle 18.30, si è tenuto lo “Stage Football” , iniziativa gratuita svolta con istruttori qualificati per le leve dal 2009 al 2002. L'ANPI non è solo una società, ma una grande famiglia in cui ogni ragazzo deve sentirsi a casa, amato e seguito ma sempre nel rispetto delle regole; il calcio è divertimento, ma anche disciplina e rigore. Vi aspettiamo numerosi! Elena Parigi La prima squadra - 1^ categoria 2014/15 6 A.N.P.I. Sport E. Casassa INTERVISTA AL MISTER Aspettando l'inizio dell'allenamento di preparazione al campionato abbiamo fatto una bella chiacchierata con Nicola Vigna, allenatore della prima squadra biancorossa. La cosa che ci colpisce nell'immediato è il legame che il Mister mostra nei confronti della società di cui fa parte ormai da quattro anni. Mister, quando è iniziata la sua passione per la panchina? Dopo una vita passata sui campi da calcio, quando smetti di giocare non ti senti più lo stesso, almeno a me è capitato questo! Mi mancava quell'adrenalina che mi ha accompagnato per più di vent'anni. Ho iniziato ad allenare nel 2002 al comando della Concordia, poi ho avuto un anno di transizione nel 2005 con la Valbisagno e dal 2006 al 2011 ho allenato il San Gottardo. In seguito mi sono seduto sulla panchina dell'ANPI e spero di rimanerci il più a lungo possibile; qui mi sento come a casa! Dopo un inizio dell'estate turbolento ora, finalmente, si ricomincia. Cosa ne pensa? Sì, la società ha passato un momento veramente difficile, ma finalmente ora la pace regna sovrana e per fortuna l'ANPI esiste ancora. Se si fossero avverati gli scenari proposti, tra maggio e giugno dall'ex presidente, forse ora parleremmo soltanto della completa sparizione della società. L'eventuale perdita del settore giovanile avrebbe coinciso con la morte dell'ANPI; tutto questo non poteva accadere, non si poteva cancellare dal panorama calcistico genovese una società con più di sessant'anni di storia. Nicola Vigna , tecnico della prima squadra e Maurizio Strazzera , tecnico della Juniores Quali sono gli obiettivi per il futuro? Come ogni anno puntiamo a raggiungere il più presto possibile la salvezza; abbiamo avuto qualche nuovo innesto con l'intento di essere ancora più competitivi della passata stagione. In questi quattro anni siamo riusciti a creare un gruppo molto unito ed affiatato. Purtroppo abbiamo perso qualche giocatore importante a causa di impegni personali, ma i sostituti, credo, non li faranno rimpiangere. Sicuramente l'armonia che si era creata sia nello spogliatoio che in campo non mancherà. Inizia l'allenamento e…”in bocca al lupo, Mister!” Crepi e sempre forza ANPI! Elena Parigi 7 G.A.U. Giovani Amici Uniti - Gruppo Podistico CORRENDO SOTTO LE STELLE Era il 1973 e la giovane Associazione Gau inventava una gara podistica spettacolare, la Traversata della Valbisagno, con partenza da piazza della Vittoria e arrivo a Struppa. Lo spirito dello sport corrispondeva ai valori fondanti dell'Associazione. Idealmente si trattava di fare “a ritroso” il percorso degli antichi “bisagnini” che scendevano dalle alture della periferia est di Genova per portare in città i prodotti della terra. Era anche un modo per unire la città con le sue “luci” alle “ombre”dell’ estrema Valbisagno. Il percorso è pianeggiante e da Piazza della Vittoria a Struppa le strade sono completamente chiuse al traffico per la delizia degli atleti che corrono concentrati nel silenzio dei lunghi viali, in cui si sentono solo le grida di incitamento degli spettatori. C’è anche chi, dopo aver corso, rievoca poeticamente le sue sensazioni di gara, come Renato, un nostro podista: Oggi Struppa non è più, o non sembra, così lontana dal centro della città: nuovi insediamenti urbani e trafficatissime arterie hanno creato un “unicum” centroperiferia lungo le sponde del fiume Bisagno che scorre lento sino alla Foce. “Una sera insieme, un giorno da ricordare la corsa più antica a due passi dal mare lungo il Bisagno che non si fa amare correndo in questa valle, d'attraversare. ... La corsa è finita, rimane solo una storia di podisti contenti, al vincente la gloria. Torniamo a casa, un'altra gara è partita per correre ancora, per tutta la vita”. Ma resta la magia della Traversata, la corsa che si svolge in notturna tutti gli anni il primo sabato di giugno, con un numero di partecipanti ormai stabilmente attorno ai seicento, tra cui i migliori atleti del podismo ligure. Nell'albo d'oro della corsa si sono susseguiti negli anni nomi prestigiosi che hanno nobilitato la competizione, pur senza trascurare il valore di tutti i partecipanti che non sono da considerarsi certo degli sconfitti, anzi… La partenza è data alle 20.30 e mentre i primissimi giungono ancora con le ultime ombre del sole, la maggioranza arriva illuminata dalle stelle del cielo e dalle luci di Piazza Suppini, dove è posto il traguardo agognato dopo poco più di 10 km di corsa. Ripercorrere la “Valbisagno” col pensiero è anche ricordare grandi prestazioni, tra gli altri di Vittorio Medica, il primo vincitore, di Marco Pari negli anni '70, Penone sei volte sul podio più alto, Porro e Ridha Chaoui tre volte e Armando Sanna vincitore delle ultime due edizioni; fra le donne Anna Boschi ed Emma Quaglia, la campionessa che vive e si allena in Valbisagno. Quest'anno si è svolta la 42^ edizione per cui a buon diritto si può denominare questa gara “ la classicissima” ed anche la più antica corsa su strada della città. Il motto della Traversata della Valbisagno è: “il cielo stellato sopra di noi e l'asfalto della strada sotto i nostri piedi”. Giulia Merlano 8 G.A.U. Giovani Amici Uniti - Gruppo Folk IL GRUPPO FOLK Il Gruppo Folk, nato nel 1985, sotto la guida di Piero Baghino, appassionato cultore e ricercatore delle tradizioni liguri, svolge un'intensa attività a livello regionale e nazionale facendo rivivere lo spirito e le tradizioni di un popolo dalle antiche origini. La formazione, composta per la maggiore parte da interpreti femminili, durante gli anni ha mantenuto la sua identità rispettando le usanze del folklore identificandosi nelle canzoni della Genova di un tempo con vecchie filastrocche, antichi trallaleri e motivi popolari. L'interpretazione dei successi di Fabrizio De Andrè, di autori contemporanei e la prosa d'autore come Giuseppe Marzari e Piero Parodi arricchiscono il curriculum di questo gruppo,che via via ha ampliato le proprie potenzialità con l'inserimento di strumenti musicali quali chitarra e fisarmonica oltre ad arrangiamenti musicali con basi da studio. L'impegno si riflette anche nella scelta dei costumi che richiamano quelli degli antichi mestieri femminili del tardo 600 corredati del mezzaro e del pezzotto. Durante gli anni la compagnia, che ha conservato parte dell'organico iniziale, ha avuto numerose richieste di esibizioni dalla piazza al teatro partecipando anche a trasmissioni televisive, mantenendo sempre lo spirito del volontariato. Inoltre il gruppo ha realizzato quattro produzioni discografiche; l'ultima dal t i to l o “ Pe r l e A n t i c h e” è a n co ra disponibile presso la segreteria dell'Associazione GAU. 9 9 Un'ultima considerazione: è importante che le nuove generazioni conoscano le tradizioni del proprio territorio; attraverso la divulgazione della cultura e di tutto ciò che ci è stato insegnato dai nostri padri ci si può aprire e confrontare con le tradizioni di altri popoli. Il canto e la musica rappresentano sicuramente un veicolo divertente ed allegro per raccontare le proprie origini allo scopo di creare occasioni di fratellanza con persone di tutto il mondo. Corrado Brizzolara 9 materiale filatelico ... il Mondo G.A.U. Gruppo Sportivo Ricreativo Dilettantistico Aggio MARCIAVERDE 2014 Domenica 18 maggio si è svolta la nostra Marciaverde. Quest'anno il tempo è stato clemente e tutto si è svolto nel migliore dei modi con una partecipazione quasi da record, 150 partecipanti, e tutti contenti! L'organizzazione di un evento simile comporta una preparazione non da poco che parte diversi mesi prima dell'evento. La pulizia del percorso è uno dei nodi centrali dell'organizzazione e ogni anno, grazie all'intervento dei soci del Gruppo, viene effettuata in modo impeccabile con decespugliatori, motoseghe e tanto lavoro manuale. La gara è stata vinta per il secondo anno consecutivo dall’ atleta di casa Marco Molinari giunto al traguardo con oltre due minuti di vantaggio sull'atleta della Delta Spedizioni Giovanni Grechi. E’ importante sottolineare che ben 34 atleti partecipanti sono scesi sotto la soglia dell'ora come tempo complessivo a conferma del fatto che ormai la nostra Marciaverde sia diventata oltremodo competitiva. Paolo Burlando SAGRA DELLA TAGLIATA Il 18 e 19 luglio abbiamo organizzato la quinta edizione della nostra "Sagra della Tagliata", evento che ormai in Valbisagno è diventato un appuntamento da non perdere. La manifestazione si svolge ormai da due anni in due diverse date, per dare modo a chi vuole partecipare di non accalcarsi tutta in un'unica giornata. La sagra consiste in un menù con piatto unico di carne cotta alla piastra e condita con spezie "segrete", contorno di patatine fritte e un dolce. Oltre al "divertimento" culinario, tutte e due le serate sono state allietate dalla musica coinvolgente degli "Zella", gruppo underground genovese conosciuto nell'intera provincia (ma non solo). Quest'anno, oltre alla musica, le serate sono state animate anche dal nostro mangiafuoco Davide e da pirotecnici fuochi d'artificio. Insomma la nostra Sagra è imperdibile! Paolo Burlando 12 Circolo A.R.C.I. 7 Novembre UN PO' DI STORIA DEL NOSTRO CIRCOLO “S co p o d i q u e s t a Società sia di p r ov ve d e r e, n e l l a misura del possibile, di soccorrere i Soci bisognosi o ammalati, di diffondere tra gli abitanti di questo Comune i principi sani della democrazia e, nel caso, promuovere e cooperare con quelle istituzioni che a tali principi si ispirassero. Gli associati provvederanno ai bisogni economici della Società con i contributi stabiliti da questo statuto. Per i casi eccezionali provvederà l'assemblea dei soci a maggioranza dei voti.” Cominciava così nel 1909 con queste parole inserite nel proprio statuto la storia della Società Mutua Democratica della Doria, in seguito divenuta “7 Novembre”. Se nel nostro territorio fu una delle prime realtà a prendere vita, già dalla meta del XIX secolo, agli albori dell'industrializzazione dell'Italia, era nato un movimento associativo improntato alla solidarietà tra i lavoratori che mirava a sopperire alla mancanza di un sistema previdenziale e mutualistico - così come lo intendiamo ai giorni nostri - che coprisse il reddito o conservasse il lavoro in caso di malattia o di infortunio. Nacque uno spirito di classe, precursore di quello che sarebbe stato il movimento sindacale, che portò persone che già vivevano in condizioni di estrema indigenza ad autotassarsi per tutelare chi stava peggio. Gli associati erano tenuti a versare una quota mensile e questo ulteriore sacrificio per coloro che pur possedendo un lavoro vivevano una realtà di miseria e di sfruttamento, rappresentava una presa di coscienza e una volontà di emancipazione delle condizioni della classe operaia. I valori fondanti a cui si doveva attenere chi aderiva alla Società di Mutuo Soccorso erano quelli della solidarietà, della mutualità e della moralità. L'erogazione dei fondi, decisa dall'assemblea dei soci non era dunque indiscriminata ma escludeva ad esempio chi contraesse malattie dovute al consumo di alcool e debiti causati dal gioco d'azzardo. La storia della nostra Società è simile a molte altre che operavano nel nostro Paese: le cronache dell'epoca giunte a noi grazie ad una scrupolosa verbalizzazione parlano delle prime riunioni svolte in un locale della Ligorna messo a disposizione da un associato e di un gruppo di persone di estrazione operaia e contadina che convergevano da varie località dell'Alta Val Bisagno, nonostante le difficoltà che comportavano gli spostamenti in quegli anni. Queste persone decisero di autotassarsi emettendo delle piccole azioni e di acquistare del terreno e del materiale e grazie al volontariato iniziò la costruzione dell'edificio che ancora oggi ospita la sede della nostra Società. La posa della prima pietra avvenne nel 1921. L'Europa era in quegli anni scossa dalle notizie che arrivavano dalla Russia e dalle speranze di libertà e di emancipazione della classe lavoratrice che da lì arrivavano e anche i soci furono influenzati da questo vento nuovo che arrivava da Est tanto che decisero di cambiare il nome Doria in 7 Novembre, la data simbolo della Rivoluzione Russa. A q uello storico i Soci fondatori evento anche la nostra Società contribuì: pur nella povertà regnante i soci si fecero carico di autotassarsi per acquistare derrate e viveri da spedire sul Mar Nero, ad Odessa, dove i Rivoluzionari erano assediati. (Prima Parte) Enrico Bosco INCONTRO “APERIFULLY” La solidarietà continua ad essere di casa alla 7 Novembre. Sabato 23 agosto nei locali della società si è svolto un incontro denominato “AperiFully” con don Fully Doragrossa, il sacerdote da tempo impegnato nella missione interdiocesana di Cuba. Dopo la proiezione di diapositive che illustrano il lavoro della missione nella provincia di Santa Clara, don Fully ha parlato di tutte le iniziative svolte a favore delle popolazioni locali: l'aggregazione tra giovani ed anziani, il supporto scolastico e alle mense pubbliche (quando lo Stato non riesce ad intervenire), l'aiuto concreto a malati e disabili. Motore di questo incontro è stata la possibilità di far arrivare a Genova, all'Istituto Gaslini, una bimba affetta da una grave malattia. La serata, magistralmente condotta da Eva Mangini, si è conclusa con un buffet a base di piatti tradizionali liguri e cubani. 13 Club Subbuteo Green Hawk NOI CHE … GIOCAVAMO E GIOCHIAMO A SUBBUTEO Eccoci dunque al primo numero... che dire, con l'emozione che divora le parole? Va bene! Proverò a trasmettervi le sensazioni che dimorano nella mia e nelle nostre anime di entusiasti giocatori del più bel gioco del mondo riferito al calcio (dopo quello vero naturalmente) e che si chiama Subbuteo. Prima però un doveroso passo indietro, ad un tempo nel quale il Subbuteo ed un pallone rappresentavano davvero gli unici giochi da condividere tutti insieme per noi ragazzi classe '60. Noi che... finivamo in fretta i compiti per andare a giocare sotto casa. N o i c h e … “s e g n a r e d a o l t r e centrocampo vale?” Noi che... quando si facevano le squadre, se venivamo scelti per primi ci sentivamo davvero i più bravi, i più importanti. Noi che... mentre facevamo finta di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c'era sempre qualcuno che diceva : “ chi segna l'ultimo vince “ incurante del punteggio che magari era in quel momento di 32 a 1. Noi che... abbiamo vissuto con terrore l'epoca delle “Espadrillas”, con le quali ai piedi non si poteva giocare a pallone . Noi che... anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal. Noi che... al terzo corner è rigore. Noi che... le maglie dei calciatori andavano dal numero uno all'undici. Noi che... alla Domenica Sportiva potevamo vedere i servizi della serie A, i goal della serie B, il GP, tennis, basket e pallavolo senza doverci sorbire ore di chiacchiere per vedere 4 goal. Noi che... Galeazzi l'abbiamo visto magro. E poi il Subbuteo … quante ginocchia dolenti hanno visto i nostri giorni d'estate, accalcati in un portone o di fronte all'atrio della nostra scuola chiusa per le vacanze estive. Quanti omini con le ginocchia spezzate abbiamo raccolto, ricomposti con l'inutile colla UHU e malgrado tutto le miniature correvano ancora, con l'immancabile domanda finale “domani chi porta il campo e chi le squadre?” Malinconia di mezza stagione? Può darsi, quel che è sicuro è che abbiamo l'impressione che il miracolo possa ripetersi, grazie ai giovani che vorranno avvicinarsi a questo gioco, che a nostro parere non può e non deve avere età. Quale miglior occasione che venirci a trovare nella nostra sede presso la Polisportiva Altavalbisagno in Piazza Suppini a Genova Prato, dove troverete un gruppo entusiasta di amici che vi introdurrà con grandissimo piacere in questo magico mondo in miniatura. Venite anche solo a vedere i nostri stadi, dove disputiamo incontri emozionanti ed avvincenti e che vi stupiranno per il fascino e per la disarmante bellezza. A tal proposito voglio portare alla vostra attenzione il fatto che domenica 5 ottobre 2014, a partire dalle ore 8.30, si 14 svolgerà presso il Palazzetto dello Sport "Lino Maragliano" di Genova Prato il Torneo a Squadre e Singolo di Old Subbuteo Table Soccer per gli iscritti ai vari Club di Genova e Provincia. Che evento! E perché mancare? Non privatevi di questo piacere per gli occhi e la mente. Stiamo lavorando con gli altri amici per rendere sempre più accogliente e confortevole la nostra Sede, come sempre sostenuti dalla Polisportiva Altavalbisagno che appoggia con ogni mezzo la nostra vecchia passione. Le idee come le mode cambiano, ma come tutte le cose belle non scompaiono, al limite si trasformano ed il Subbuteo ne è I nostri campi da gioco la prova evidente, basti vedere in occasione degli ultimi Mondiali di Calcio come il prodotto ed il marchio, se pur in una nuova veste, siano tornati con vigore in campo. Spero di avervi convinto, e se invece vi avessi annoiato sappiate che, come diceva Alessandro Manzoni, “giuro, non s'è fatto apposta”. Marco Villa Associazione Pesca Sportiva Prato LA NOSTRA STORIA Nel 1965 un gruppo di appassionati di pesca della Val Bisagno si riunirono nei locali del Bar “Prato” con l'intenzione di dare vita ad una società di pesca sportiva. Dopo numerosi incontri l'idea si concretizzò il 22 dicembre 1967 con la stesura dello Statuto Sociale e l'elezione del Consiglio Direttivo. Fra i vari argomenti in discussione molto sentita era la questione della sede sociale, in quanto il locale nel bar era decisamente inadatto e troppo piccolo per contenere i numerosi soci che aderirono a questa iniziativa sia sportiva sia di aggregazione sociale. Iniziative che, specie in quegli anni erano particolarmente importanti in quartieri come Prato che all'epoca erano veramente “periferia” e dove le strutture sia sportive sia ricreative e comunque di incontro erano davvero limitate. Viste le scarse possibilità economiche i soci diedero vita a raduni e gare di pesca e organizzarono alcune sottoscrizioni a premi che permisero alla neonata società, denominata “Società di Pesca Sportiva Prato”, di riuscire ad acquistare un piccolo prefabbricato in legno da adibire a sede sociale. La nuova sede fu montata nel giardino dei fratelli Armanino dove rimase parecchi anni fino a quando, con la costruzione di alcuni campi da tennis, fu necessario spostarla. In quegli anni di intenso sviluppo edilizio non fu facile trovare una soluzione. Il problema si risolse grazie alla concessione, da parte del Demanio, di un piccolo appezzamento di terreno accanto alla passerella che attraversa il Bisagno all'altezza della Canova. Preparato il progetto, grazie all'impegno volontario dei soci, furono gettate le basi della nuova sede. La casetta prefabbricata rimase la casa della società per molti anni fino a quando, grazie all'instancabile opera della Polisportiva guidata da Lino Maragliano e Francesco Dellepiane fu terminato il Palazzetto dello Sport di Piazza Suppini, al cui interno trovarono sede tutte le società della Polisportiva Altavalbisagno. Oggi, accanto ai vecchi fondatori della società, si cerca di attirare nuove leve da avviare alla pratica di questa disciplina fatta di abilità e soprattutto di grande pazienza. Mario Cristini 15 C’era una volta... la Valbisagno raccontata dai lettori: il Ponte Carrega Val Bisagno, un patrimonio da salvare e valorizzare Da troppo tempo la Val Bisagno è considerata l'area di servizio della città. La nostra Vallata non è e non può essere solo questo soprattutto alla luce di quello che era previsto dall'Agenda 21, che avrebbe dovuto fare della Val Bisagno un progetto pilota di sviluppo sostenibile per Genova e la Liguria, in un'ottica europea. L'Associazione Amici di Ponte Carrega si pone l'obiettivo di far risaltare le bellezze e le potenzialità della nostra Vallata ancora oggi inespresse e non valorizzate. Uno di questi luoghi simbolo a cui la nostra Associazione è molto legata è l'antico Ponte Carrega. Il borgo Ponte Carrega, abitato fin da epoca antichissima dai discendenti degli invasori Longobardi era posto in una posizione strategica tra la strada verso Genova e i valichi per la Val Polcevera e per chi dalla Val Bisagno andava verso Piacenza e la Val Padana. La storia racconta che, dopo aver pagato un alto contributo di vite umane durante i tentativi di guadare il fiume in piena, nel 1744 gli abitanti di Montesignano fecero richiesta alla Signoria di Genova di dotarli di un più solido attraversamento in pietra. Non si esclude la presenza di un ponte più antico di quello odierno, costruito forse dalle potenti famiglie che nella Valle avevano ampie tenute. Nella zona erano frequenti i mulini (ne è testimonianza il fatto che ancora oggi verso Mermi una parte di borgo si chiama Molini) e la probabile presenza di cave di pietra rendevano necessaria la costruzione di un solido ponte carrabile: nasce così, tra il 1784 e il 1788 circa, il ponte di quattordici arcate che collegava le due sponde del Bisagno e che, secondo una fonte storica era sportive di una giovanissima squadra chiamata Genoa Cricket and Football Club. Il Genoa vinse qui il suo primo scudetto. Vittorio Pozzo vide qui il suo primo incontro di calcio, come testimonia la Gazzetta dello Sport dell'epoca. Nel 1914 un'alluvione priva il ponte di un'arcata; negli anni '20 il ponte viene mutilato per permettere la costruzione della strada di sponda sinistra e da allora si presenta così come oggi lo conosciamo, con sei arcate. E' la fine della dimensione bucolica della Val Bisagno e della trasformazione della Vallata in zona di servizio ed è l'inizio, con il restringimento del Bisagno, dei problemi idrogeologici della città. Il Ponte è stato messo in pericolo a causa di un progetto di demolizione. A seguito di questo disegno il quartiere si è mobilitato in difesa del proprio Ponte affermandone il valore storico e simbolico, sensibilizzando e coinvolgendo il mondo della tecnica e della cultura. L'Università di Genova e il Politecnico di Milano sono venuti in nostro aiuto affermando la possibilità di un adeguamento idraulico. Si sono strette attorno al ponte varie associazioni: A Compagna, Fondazione Genoa, Palazzo Ducale, WWF e FAI. Il Fondo Ambiente, con la passata edizione del censimento “I luoghi del cuore” ci ha permesso di arrivare primi a Genova; a seguito di questo riconoscimento la Sovrintendenza ha posto un vincolo monumentale sul Ponte Carrega. La nostra Associazione si appresta a raccogliere altre firme sempre per il censimento “I luoghi del cuore” per accedere ai fondi destinati a completare il restauro del Ponte per riportarlo all'antico splendore, ricollocando l'antica edicola votiva al centro del Ponte (dove si trovava fino agli anni '20 e fino all'arginatura della sponda sinistra) e ripristinando la vecchia illuminazione con i pali ottocenteschi che IREN ci ha concesso. L'obiettivo dell'Associazione è quello di portare l'attenzione su un “bene comune”, patrimonio della Vallata e della città. Fabrizio Spiniello, Presidente Associazione Amici di Pontecarrega Ponte Carrega a fine ‘800 denominato “delle Carrae” per questa caratteristica. Recenti ipotesi, che hanno trovato un riscontro importante in un documento ritrovato nell'archivio della Confraternita del SS. Sacramento di Terpi, riguardano la presenza di un certo Carrega quale protettore del ponte. Questa potrebbe essere la vera origine del toponimo.Il primo maggio del 1800 il ponte fu testimone di una battaglia della campagna d'Italia. Il generale Massena fronteggiò e sconfisse un reggimento austriaco che assediava Genova. Fu in quella occasione che gli antichi mulini furono privati delle pale e bruciati per costringere la popolazione alla fame. Quasi un secolo dopo, sui terreni appartenenti ad alcuni nobili genovesi che volevano evitare la costruzione della seconda parte del Cimitero di Staglieno nella zona delle Gavette, fu realizzato in occasione della esposizione universale del 1892 il campo dei velocipedisti, che diverrà famoso per avere, tra il 1898 e il 1907, ospitato le prime partite di foot-ball della storia italiana e ammirato le prime imprese 16 La festa sul ponte per l’inaugurazione della prima parte dei lavori - luglio 2013 Per maggiori informazioni e per contattarci: www.amicipontecarrega.it - Pagina Facebook: Amici Di P o n t e c a r r e g a - Tw i t t e r : A m i P o n t e C a r r e g a - m a i l : [email protected] ntare se vuoi racco albisagno V a ll la tua storia su noiin20pagine.it teria@ scrivi a: segre La parola all’Esperto GLI “SCONTRI” NELLO SPORT I conducenti degli autoveicoli coinvolti in un incidente stradale sono costretti, di frequente, a fare i conti con le regole del Codice della Strada e del Codice Civile per individuare le rispettive responsabilità, al fine di ottenere il sospirato indennizzo assicurativo. Ma cosa avviene quando a scontrarsi non sono due veicoli, bensì due persone? Di solito, colui che ha causato un danno ingiusto è obbligato a reintegrare il patrimonio del soggetto che è stato danneggiato. Nella vita di tutti i giorni non capita spesso che si verifichi uno scontro tra due persone che camminano per strada; nel remoto caso di urto tra due persone che passeggiano, peraltro, risulta alquanto improbabile che si verifichino danni molto rilevanti. Per contro, nell'ambito dell'esercizio di attività sportive, le possibilità di scontri tra due persone sono tutt'altro che remote. Nel caso di urto tra due atleti durante lo svolgimento di un'attività sportiva, qualora siano derivate lesioni personali, per potersi configurare una responsabilità civilistica è necessario che, nell'ambito del regolare svolgimento dell'attività sportiva, vi sia una violazione delle Avv. Stefania Colonello regole di quella determinata disciplina e che la violazione sia posta in essere con modalità di inaudita violenza e tale da mettere coscientemente a rischio l'incolumità dell'avversario. Con riferimento al gioco del calcio, ad esempio, è stato affermato che “in tema di lesioni cagionate nel contesto di un'attività sportiva, non dà luogo a responsabilità civile l'intervento commesso da un calciatore ai danni di un avversario se è finalizzato all'attuazione del gioco e non è di durezza tale da comportare la prevedibilità di un serio pericolo all'altrui incolumità” (Tribunale di Piacenza, sent. 01.06.2010, n° 404). Per domande e richieste di chiarimenti: [email protected]; le risposte verranno pubblicate su “Noi in 20 Pagine”. A cura dell'Avv. Stefania Colonello e del Dott. Patr. Marco Baghino del Foro di Genova 17 Le Aziende del territorio: Gabor Group GABOR GROUP . GABOR, ieri e oggi Gabor è oggi una realtà di successo nel mondo della cosmesi e del well-being, con oltre 50 anni di storia. Dal 1960 i valori distintivi dell'Azienda sono rimasti inalterati: costante cura della qualità ed attenzione alle innovazioni per riuscire ad anticipare le tendenze e soddisfare le richieste del mercato. . LA STORIA La storia di Gabor inizia nel 1960, a Genova, quando l'intuitivo Bruno Ferrando, aiutato dalla moglie Laura, inizia a produrre e distribuire cosmetici drenanti e modellanti. La notorietà arriva nel 1978 con la campagna pubblicitaria del solare Taboga, olio di cocco al bergamotto, sulle prime televisioni private. Nel 1980 entra a far parte dell'Azienda il figlio Aldo, oggi saldamente alla guida del Gruppo, coadiuvato dalla moglie Cristina. Negli anni seguenti Gabor diventa leader di mercato nel settore cere depilatorie, con una produzione annua di oltre 1.500.000 roll on e 500.000 barattoli. Nel 2008 la crescita dell'Azienda conosce un rapido incremento grazie al successo della linea cosmetica Gabor Selective all'acido ialuronico. Presente in oltre 1.500 profumerie distribuite su tutto il territorio italiano, con una crescente presenza nei mercati esteri, oggi il marchio Gabor BSelective contraddistingue l'eccellenza della produzione dell'Azienda. Cosmetici di altissima qualità, formulazioni innovative ed ultra efficaci racchiuse in un packaging elegante ed originale. Il tutto “ad un giusto” prezzo, più che competitivo in profumeria. Bruno Ferrando premiato per la sua attività . LA RICERCA Cuore pulsante dell'Azienda, il Laboratorio di Ricerca interno è il luogo dove un team di ricercatori, chimici e cosmetologi, trasforma le idee e gli input del marketing in formule originali, a volte rivoluzionarie. E' il luogo dove si studiano e si testano nuovi principi attivi, concentrati in formule che uniscono risultati visibili e massima tollerabilità cutanea. E' il luogo dove la passione per la ricerca unita al rigore scientifico crea nuovi cosmetici dallo stile inconfondibilmente italiano. . PERCHE' IN VAL BISAGNO? La storia di Gabor inizia in un piccolo stabilimento nel levante genovese. Successivamente la crescita dell'Azienda e l'incremento della produzione rendono necessario l'acquisizione di maggiori spazi per i magazzini e gli impianti produttivi. E proprio qui, nel cuore della Val Bisagno Gabor ha trovato il supporto logistico e strategico indispensabile per la gestione del proprio sviluppo. Cristina Giberti GABOR - Via L.Canepa, 13 i.r. - 16165 Genova - Tel.010.802655 - www.gaborcosmetics.it - [email protected] 18 Noi in 20 pagine: Le Società della Polisportiva Società Sportiva Dilettantistica Polisportiva Altavalbisagno Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova Tel. 010 8309164 Club Subbuteo Green Hawk Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova mail: [email protected] Società Sportiva Dilettantistica Normac Avb Pallavolo Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova Tel 010 8309164 mail: [email protected] sito: www.normacavb.com facebook: www.facebook.com/NormacAvbGenovaVolley Associazione Pesca Sportiva “Sergio Ghiglione” Prato Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova Associazione GAU - Giovani Amici Uniti Piazza Suppini, 4 - 16165 Genova Tel. segreteria 010 802344 mail: [email protected] sito: www.assgau.it S.M.S. “7 Novembre” Viale dei Cipressi, 2 - 16165 Genova Tel. 010 809401 ANPI Sport Emilio Casassa 1953 Via Gualco, 3 - 16165 Genova Tel. 010 8596506 Fax 010 0986032 mail: [email protected] mail: [email protected] sito: www.anpicasassa.it Gruppo Sportivo Ricreativo Dilettantistico Aggio Salita Aggio, 1 - 16165 Genova Cell. 339 3218005 mail: [email protected] 19 è Amministrazione condomini è Gestione Patrimoni Immobiliari è Coordinamento tecnico centri direzionali e commerciali è Analisi e controllo consumi elettrici e riscaldamento è Redazione e gestione di piani esodo dell'edificio e gestione integrata allarmi Via D’Annunzio, 2/9 - 16121 Genova +39 010 59 59 408 - +39 010 59 59 689 [email protected]