numero 1
settembre 2014 - anno I
Al via “Noi in 20 pagine”
Parte ufficialmente “Noi in 20 pagine”, il mensile della Polisportiva
Altavalbisagno, con l'obiettivo di promuovere questa realtà
sportiva e valorizzare la Valbisagno. In questo primo numero tutte
le società che fanno parte della Polisportiva hanno voluto
presentarsi e far conoscere la loro storia e le attività effettuate
durante l'estate e in programma nell'autunno.
Troverete le importanti novità tecniche della prima squadra della
Normac AVB Volley e gli appuntamenti sportivi della pallavolo di
tutte le categorie, previsti nel mese di settembre. L'ANPI Casassa
riprende il suo cammino con nuovi dirigenti, nuove maglie,
allenatori già collaudati e una scuola calcio conosciuta e
apprezzata.
La GAU, associazione Giovani Amici Uniti, presenta l'attività quasi
trentennale del suo Gruppo Folk e una cronistoria della
“Traversata della Valbisagno”, la più longeva corsa su strada
genovese giunta quest'anno alla 42^ edizione.
Con il Gruppo Sportivo Aggio corriamo nel verde delle nostre alture
e conosciamo i menu dell'ormai tradizionale “Sagra della Tagliata”.
Infine un po' di storia sociale e di solidarietà con il Circolo “7
Novembre” e con il Gruppo Sportivo Pesca Prato. Il Club Subbuteo
Green Hawk presenta questo “vecchio” gioco che sta tornando in
auge, quasi opponendosi al dilagare dei giochi elettronici.
Nella rubrica “C'era una volta”, spazio dedicato alla storia della
nostra Vallata, andiamo alla scoperta del famoso Ponte Carrega con
l'Associazione omonima. Ne “La parola all'esperto" il parere dell'avv.
Stefania Colonello su un caso sportivo ed infine la pagina dedicata
alle realtà imprenditoriali della Val Bisagno: questo mese
conosceremo più da vicino il “Gabor Group”.
Buona lettura!
Maria Grazia Marletto
La parola al Presidente
QUANDO HO CAPITO CHE CE L'AVEVAMO FATTA
Ci ho sempre creduto. Quando però ho visto crescere la
squadra su cui si basa la nostra iniziativa ho avuto la
conferma che….” Si poteva fare“.
La collaborazione di Aldo De Crignis e Maria Grazia Marletto
è determinante per lo sviluppo redazionale della rivista. Il
lavoro paziente di Enzo Trovato ha contribuito a dare una
certezza sulla composizione e l'impostazione grafica. Tutti i
componenti delle società facenti parte della Polisportiva
Altavalbisagno hanno collaborato con entusiasmo alla
buona riuscita della rivista fornendo con puntualità gli
articoli.
Gli effetti della nascita di questo progetto aggregativo non
hanno tardato a farsi sentire. La sinergia delle diverse
componenti la Polisportiva ha, con grande soddisfazione,
contribuito a risolvere un problema organizzativo interno
all'ANPI Casassa. Questa gloriosa società, dopo aver
attraversato un momento di difficoltà, rischiava di passare la
mano con la prospettiva di perdere quanto di positivo aveva
costruito come punto di riferimento per il calcio
dilettantistico nella Vallata. Grazie alla forza di volontà di
Danilo Parigi (attuale Presidente), Mauro Costigliolo
(Direttore generale) e Giorgio Garofoli (Tesoriere), il futuro
dell'ANPI Casassa ha un nuovo corso e una garanzia per
proseguire la sua attività. Anche in questo caso si sono visti
gli effetti positivi che un lavoro di squadra può e deve dare
alle Società che ne fanno parte.
D'altronde non è una novità che tutte le società sportive
dilettantistiche stiano attraversando un momento
particolarmente critico. Le cause di queste difficoltà sono da
ricercare nel drastico calo degli sponsor, nell'aumento dei
costi per la gestione degli impianti, sempre più gravosi e nel
perdurare della crisi economica che colpisce tutto il Paese.
A breve partiranno i campionati 2014-2015.
Desidero augurare a tutte le squadre di calcio e di volley una
buona partenza e un anno ricco di soddisfazioni. Il mio
augurio è naturalmente esteso a tutti i componenti della
Polisportiva Altavabisagno, che ho l'onore di presiedere, per
le loro attività.
Carlo Mangiapane
in alto da sinistra: Eros Paramonti (Pres. GAU), Enrico Bosco (7 Novembre), Carlo Mangiapane
(Pres. Polisportiva Altavalbisagno), Marco Villa (Pres. Green Hawk Subbuteo),
in basso da sinistra: Danilo Parigi (Pres. ANPI Sport Casassa), Francesco Dellepiane (Pres.
Onorario Polisportiva Altavalbisagno), Sabrina Segagliari (Aggio), Roberto Maragliano (Vice
Pres. Polisportiva Altavalbisagno)
Noi in 20 pagine
Periodico mensile della
Società Sportiva Dilettantistica Polisportiva Altavalbisagno
Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova
Anno I - Numero 1 - Settembre 2014
Registrazione Tribunale di Genova n. 14/2014 del 16/07/2014
Pubblicazione non in vendita
E’ autorizzata la riproduzione dei testi citando la fonte.
E' vietata la riproduzione, anche parziale delle illustrazioni
senza il consenso dell'editore.
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Direttore Responsabile: Maria Grazia Marletto
Direttore Editoriale: Carlo Mangiapane – [email protected]
Capo Redattore: Aldo De Crignis - [email protected]
Hanno collaborato a questo numero: Marco Baghino, Enrico Bosco,
Corrado Brizzolara, Paolo Burlando, Paolo Campanini, Stefania
Colonello, Mario Cristini, Cristina Giberti, Roberto Maragliano, Giulia
Merlano, Elena Parigi, Fabrizio Spiniello, Marco Villa.
Realizzazione grafica: Enzo Trovato
Stampa: Marini materiale filatelico – Via Struppa, 300 - 16165 Genova
Normac AVB Pallavolo
SERIE B2, LA NUOVA SQUADRA
Con l'approssimarsi della nuova stagione agonistica la
NORMAC AVB presenta alcune importanti novità.
Arriva, dalla Virtus Sestri, Enrico Salvi a sostituire Tiziano
Caponi che andrà a guidare la nuova serie D.
Salvi – che affiancherà come secondo allenatore il
confermatissimo Matteo Zanoni – nasce come atleta
polivalente praticando molte discipline e inizia ad allenare
giovanissimo.
Ha avuto una buona esperienza in B1 maschile accanto a
tecnici e giocatori che hanno arricchito il suo bagaglio
professionale. Ha lavorato molto e con ottimi risultati sia nel
settore giovanile sia nel beach volley, di cui è selezionatore
regionale da quattro anni.
Per Enrico Salvi: “arrivare a far parte della famiglia NORMAC
AVB è fonte di grandi stimoli, sicuro che il continuo confronto e
la collaborazione con Matteo Zanoni sarà foriero di buoni
risultati. Cercherò anche – prosegue Enrico – di essere un
punto di riferimento per tutti e in particolare per i giovani
allenatori”.
Il 33enne tecnico genovese non si allontana mai troppo dal
mondo dello sport visto il suo lavoro nel settore degli
articoli sportivi.
Secondo arrivo importante è quello di Paolo Bottaro, a cui
sarà affidato il delicato compito di far crescere le giovani
promesse della società. Giocatore dall'età di 12 anni (Cus
Genova) è poi passato – nel ruolo di palleggiatore – alla
NORMAC AVB arrivando con i suoi compagni dalla 2^
divisione alla promozione in B2.
Ha fatto le prime esperienze come tecnico proprio alla
NORMAC AVB seguendo le leve 88/89/90 per poi passare
all'Auxilium e infine al Volley School conquistando parecchi
titoli provinciali e regionali giovanili.
L'anno scorso ha allenato il Volare Arenzano in serie C.
Quest'anno “è tornato a casa” con una gran voglia di far bene
e impostare al meglio la NORMAC AVB del futuro.
Sposato con Letizia e papà di Eleonora è gestore per conto
di una nota catena di supermercati.
La formazione della B2 è stata in gran parte confermata.
Definitivamente alla NORMAC AVB è Giulia Bilamour; inoltre
sono arrivate Barbara Rotterdam dalla Virtus Sestri e
Martina Bianchi dallo Junior Casale.
Alcune giocatrici ci hanno lasciato; Marta Campi e
Francesca Montinaro sono rispettivamente in Gran
Bretagna e a Bologna per completare gli studi universitari;
Chiara Pesce si è trasferita in Sardegna, a Olbia, in A2.
Barbara Rotterdam nasce a Omegna (Verbania) dove inizia a
giocare a volley e approda a Genova dopo il matrimonio.
Sarà la palleggiatrice e metterà a disposizione della squadra
tutta la sua serietà, grinta e determinazione; avrà bisogno di
qualche tempo per conoscere le nuove compagne con cui
spera di instaurare anche un bel rapporto di amicizia.
Riesce a districarsi tra casa, lavoro e volley grazie alla
passione per questo sport, a un'attività in proprio che riesce
a gestire in modo flessibile e “un marito a cui piace il volley e
che l’ appoggia e l'aiuta”.
Martina Bianchi ha iniziato prestissimo nel volley, ha smesso
e ricominciato; cresciuta nell'Ovada è passata allo Junior
Casale. Un po' timida, vogliosa di fare sempre qualcosa, è
convinta che ci si debba comunque impegnare per
raggiungere gli obiettivi. Ha sempre giocato centrale e si
augura di migliorare ancora in questa nuova avventura
genovese. Studentessa universitaria, non ha molto tempo
libero che dedica al cinema, alla musica e… al fidanzato.
Aldo De Crignis
Barbara Rotterdam
Martina Bianchi
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Normac AVB Pallavolo
IL NORMAC AVB CITY SUMMER CAMP
Si è svolta, nella prima parte di questa estate, una
interessante iniziativa rivolta alle molte bambine e bambini
che, durante l'anno, frequentano i nostri corsi di minivolley.
Grazie all'esperienza e all'entusiasmo di Paolo Bottaro e
Matilde Massardo, unitamente al contributo di società e
famiglie è partita la prima edizione del “NORMAC AVB
Summer City Camp”. In un periodo durante il quale,
terminate le scuole, spesso i genitori che lavorano devono
“sistemare” i figli, questa proposta è stata accolta con
entusiasmo. Le bimbe hanno giocato a volley e anche ad
altro, divertendosi parecchio senza stress e crescendo
tecnicamente senza quasi accorgersene. L'idea è stata
lanciata e certamente Paolo sta già pensando a come
migliorarla e ampliarla per la prossima estate.
LA SETTIMA EDIZIONE DEL TORNEO “MAURO CAPURRO”
Domenica 28 settembre la NORMAC AVB Volley Genova - in
collaborazione con il Comitato Provinciale di Genova della
Federazione Italiana Pallavolo - organizza, presso il
Palazzetto dello Sport “Lino Maragliano” di Genova Prato la
7^ edizione del “Torneo Mauro Capurro” riservato alla
categoria Under 16 femminile e dedicato all'arbitro
genovese prematuramente scomparso. A questa edizione
hanno già dato l'adesione Serteco Volley School, Volley
Genova VGP, Volley Sanremo e, naturalmente, le padrone di
casa della NORMAC AVB Pallavolo Genova. Si inizierà la
mattina alle 9.30 con 2 gironi di qualificazione e nel
pomeriggio, dalle 14.45, le finali per le piazze d'onore e alle
17 la finalissima per il 1° e 2° posto. Al termine premiazione
per le società partecipanti e per le migliori atlete in campo.
I CORSI DI MINI VOLLEY
Inizieranno lunedì 29 settembre i corsi dedicati ai
giovanissimi futuri pallavolisti e pallavoliste. Negli impianti
del Palazzetto dello Sport “Lino Maragliano” di Piazza
Suppini, nelle palestre degli Istituti Comprensivi San
Gottardo (via Giulia De Vincenzi) , Santullo (via San Felice) e
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nelle due palestre dell'I.C. Burlando (via Burlando - in
collaborazione con la onlus “Aegua Fresca”) partiranno i
corsi di avviamento al volley suddivisi tra le diverse fasce di
età. I nati nel 2007/2008 frequenteranno il baby volley; quelli
del 2006 il new mini volley, mentre quelli nati nel 2004/2005
i corsi di mini volley. Infine nella palestra della “Giovane Italia”
un nutrito gruppo di ragazzi di 1^ e 2^ media si impegnerà
negli allenamenti per cimentarsi durante l'anno nei tornei di
super minivolley. E' un grosso impegno per la società che
mobilita numerosi e qualificati istruttori, ma che
rappresenta un imprescindibile investimento per il futuro
della NORMAC AVB. A questi giovanissimi che si avvicinano
al volley non saranno solo insegnati i rudimenti di questo
bellissimo sport ma nella tradizione della società si cercherà
di farli crescere come futuri cittadini, onesti, rispettosi delle
regole e degli avversari.
Aldo De Crignis
Normac AVB Pallavolo
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A.N.P.I. Sport E. Casassa
RIPARTE LA NUOVA ANPI
La bufera è passata ed il sole torna a splendere anche sul
campo dell'ANPI Casassa. Dopo più di tre mesi di forti
difficoltà e discussioni, avendo come sole armi l'umiltà e la
voglia di stare insieme, i soci dell'ANPI Casassa dicono no ai
sogni dell'ex Presidente e ripartono da zero.
Ha vinto la continuità; la decisione del Consiglio Esecutivo
della Società è stata forte e quindi si ricomincia. L'ANPI
Casassa si salva grazie all'aiuto della Polisportiva
Altavalbisagno e del suo Presidente Carlo Mangiapane. La
storica società nata nel lontano 1953 dall'iniziativa di un
gruppo di partigiani della Val Bisagno non poteva scomparire,
il sacrificio di tante generazioni non poteva andare perduto.
Ora il cielo è di nuovo sereno e la societa' presenta le sue
nuove cariche. Al vertice siede Danilo Parigi con Antonio Api
nel ruolo di Vice Presidente, Mauro Costigliolo mantiene la
gestione della Direzione Generale, Giorgio Garofoli
riconferma la sua presenza come Tesoriere della società e
Roberto Maragliano, responsabile del settore scuola volley
della Normac AVB, entra in questo affascinante pianeta che è il
calcio, sperando di poter dar vita in futuro a nuove iniziative.
I sogni della coppia Parigi-Mangiapane sono tanti e le
proposte sono allettanti. Una delle nuove possibili iniziative è
quella di organizzare, oltre al Torneo XXV Aprile, una vera e
propria Festa dello Sport accostando il calcio ad altre
discipline quali la pallavolo, l'atletica e le bocce, in pieno stile
Polisportiva.
Inoltre in casa ANPI si assiste ad una vera e propria rivoluzione,
che parte dal restyling del logo societario fino ad arrivare alla
scelta di un nuovo marchio tecnico la Sportika, che a partire
dalla prossima stagione agonistica vestirà i ragazzi
biancorossi.
Con l'inizio dell'attività ormai alle porte l'ANPI Casassa sceglie
la continuità. A partire dalla panchina della Prima Squadra
dove per il quarto anno consecutivo mister Nicola Vigna
guiderà l'armata biancorossa nel campionato di Prima
Categoria, con l'ambizioso obiettivo di puntare alla serie
maggiore nel giro di due anni. Altra tappa importante è
quella di cercare di far crescere i ragazzi della Juniores di
mister Maurizio Strazzera in modo da creare le basi per la
squadra dei prossimi anni.
L'ANPI conta infatti su un settore giovanile molto valido con
una scuola calcio di alto livello che parte dalla leva 2008 fino a
quella del 1998. Sono tanti gli atleti dell'ANPI Casassa che
sono stati chiamati a sostenere provini in società prestigiose
quali Genoa, Sampdoria, Entella, Spezia, Savona ed alcuni di
essi il prossimo anno militeranno nel campionato nazionale
vestendo la maglia del Savona.
Molti sono i tornei nei quali, durante la primavera e l'inizio
dell'estate, i giovani biancorossi si sono particolarmente
messi in evidenza.
Motivo di grande orgoglio sono le due leve 2000-2001; la
prima, oltre alle numerose vittorie nei tornei, ha avuto l'onore
di calcare il manto dello Stadio Olimpico di Roma nella “Junior
TIM Cup” aggiudicandosi la medaglia di bronzo.
La formazione 2001 ha primeggiato in decine di competizioni
tra cui lo storico Torneo “Angelo Rosso”e la “Genova Cup”.
L'augurio per la prossima stagione è quello di poter
migliorare ulteriormente questi risultati coinvolgendo un
sempre maggior numero di giovani in particolare della
Valbisagno. Proprio con questo intento dal 1 al 12 settembre,
dalle ore 17.00 alle 18.30, si è tenuto lo “Stage Football” ,
iniziativa gratuita svolta con istruttori qualificati per le leve dal
2009 al 2002.
L'ANPI non è solo una società, ma una grande famiglia in cui
ogni ragazzo deve sentirsi a casa, amato e seguito ma sempre
nel rispetto delle regole; il calcio è divertimento, ma anche
disciplina e rigore.
Vi aspettiamo numerosi!
Elena Parigi
La prima squadra - 1^ categoria 2014/15
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A.N.P.I. Sport E. Casassa
INTERVISTA AL MISTER
Aspettando l'inizio dell'allenamento di preparazione al
campionato abbiamo fatto una bella chiacchierata con
Nicola Vigna, allenatore della prima squadra biancorossa. La
cosa che ci colpisce nell'immediato è il legame che il Mister
mostra nei confronti della società di cui fa parte ormai da
quattro anni.
Mister, quando è iniziata la sua passione per la
panchina?
Dopo una vita passata sui campi da calcio, quando smetti di
giocare non ti senti più lo stesso, almeno a me è capitato
questo! Mi mancava quell'adrenalina che mi ha
accompagnato per più di vent'anni. Ho iniziato ad allenare
nel 2002 al comando della Concordia, poi ho avuto un anno
di transizione nel 2005 con la Valbisagno e dal 2006 al 2011
ho allenato il San Gottardo. In seguito mi sono seduto sulla
panchina dell'ANPI e spero di rimanerci il più a lungo
possibile; qui mi sento come a casa!
Dopo un inizio dell'estate turbolento ora, finalmente, si
ricomincia. Cosa ne pensa?
Sì, la società ha passato un momento veramente difficile, ma
finalmente ora la pace regna sovrana e per fortuna l'ANPI
esiste ancora. Se si fossero avverati gli scenari proposti, tra
maggio e giugno dall'ex presidente, forse ora parleremmo
soltanto della completa sparizione della società.
L'eventuale perdita del settore giovanile avrebbe coinciso
con la morte dell'ANPI; tutto questo non poteva accadere,
non si poteva cancellare dal panorama calcistico genovese
una società con più di sessant'anni di storia.
Nicola Vigna , tecnico della prima squadra e Maurizio Strazzera , tecnico
della Juniores
Quali sono gli obiettivi per il futuro?
Come ogni anno puntiamo a raggiungere il più presto
possibile la salvezza; abbiamo avuto qualche nuovo innesto
con l'intento di essere ancora più competitivi della passata
stagione. In questi quattro anni siamo riusciti a creare un
gruppo molto unito ed affiatato. Purtroppo abbiamo perso
qualche giocatore importante a causa di impegni personali,
ma i sostituti, credo, non li faranno rimpiangere.
Sicuramente l'armonia che si era creata sia nello spogliatoio
che in campo non mancherà.
Inizia l'allenamento e…”in bocca al lupo, Mister!”
Crepi e sempre forza ANPI!
Elena Parigi
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G.A.U. Giovani Amici Uniti - Gruppo Podistico
CORRENDO SOTTO LE STELLE
Era il 1973 e la giovane Associazione Gau inventava una gara
podistica spettacolare, la Traversata della Valbisagno, con
partenza da piazza della Vittoria e arrivo a Struppa.
Lo spirito dello sport corrispondeva ai valori fondanti
dell'Associazione.
Idealmente si trattava di fare “a ritroso” il percorso degli
antichi “bisagnini” che scendevano dalle alture della
periferia est di Genova per portare in città i prodotti della
terra. Era anche un modo per unire la città con le sue “luci”
alle “ombre”dell’ estrema Valbisagno.
Il percorso è pianeggiante e da Piazza della Vittoria a
Struppa le strade sono completamente chiuse al traffico per
la delizia degli atleti che corrono concentrati nel silenzio dei
lunghi viali, in cui si sentono solo le grida di incitamento
degli spettatori.
C’è anche chi, dopo aver corso, rievoca poeticamente le sue
sensazioni di gara, come Renato, un nostro podista:
Oggi Struppa non è più, o non sembra, così lontana dal
centro della città: nuovi insediamenti urbani e
trafficatissime arterie hanno creato un “unicum” centroperiferia lungo le sponde del fiume Bisagno che scorre lento
sino alla Foce.
“Una sera insieme, un giorno da ricordare
la corsa più antica a due passi dal mare
lungo il Bisagno che non si fa amare
correndo in questa valle, d'attraversare.
...
La corsa è finita, rimane solo una storia
di podisti contenti, al vincente la gloria.
Torniamo a casa, un'altra gara è partita
per correre ancora, per tutta la vita”.
Ma resta la magia della Traversata, la corsa che si svolge in
notturna tutti gli anni il primo sabato di giugno, con un
numero di partecipanti ormai stabilmente attorno ai
seicento, tra cui i migliori atleti del podismo ligure.
Nell'albo d'oro della corsa si sono susseguiti negli anni nomi
prestigiosi che hanno nobilitato la competizione, pur senza
trascurare il valore di tutti i partecipanti che non sono da
considerarsi certo degli sconfitti, anzi…
La partenza è data alle 20.30 e mentre i primissimi giungono
ancora con le ultime ombre del sole, la maggioranza arriva
illuminata dalle stelle del cielo e dalle luci di Piazza Suppini,
dove è posto il traguardo agognato dopo poco più di 10 km
di corsa.
Ripercorrere la “Valbisagno” col pensiero è anche ricordare
grandi prestazioni, tra gli altri di Vittorio Medica, il primo
vincitore, di Marco Pari negli anni '70, Penone sei volte sul
podio più alto, Porro e Ridha Chaoui tre volte e Armando
Sanna vincitore delle ultime due edizioni; fra le donne Anna
Boschi ed Emma Quaglia, la campionessa che vive e si allena
in Valbisagno.
Quest'anno si è svolta la 42^ edizione per cui a buon diritto
si può denominare questa gara “ la classicissima” ed anche la
più antica corsa su strada della città.
Il motto della Traversata della Valbisagno è: “il cielo stellato
sopra di noi e l'asfalto della strada sotto i nostri piedi”.
Giulia Merlano
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G.A.U. Giovani Amici Uniti - Gruppo Folk
IL GRUPPO FOLK
Il Gruppo Folk, nato nel 1985, sotto
la guida di Piero Baghino,
appassionato cultore e ricercatore
delle tradizioni liguri, svolge
un'intensa attività a livello regionale
e nazionale facendo rivivere lo
spirito e le tradizioni di un popolo
dalle antiche origini.
La formazione, composta per la
maggiore parte da interpreti
femminili, durante gli anni ha
mantenuto la sua identità
rispettando le usanze del folklore
identificandosi nelle canzoni della
Genova di un tempo con vecchie
filastrocche, antichi trallaleri e
motivi popolari.
L'interpretazione dei successi di
Fabrizio De Andrè, di autori
contemporanei e la prosa d'autore
come Giuseppe Marzari e Piero
Parodi arricchiscono il curriculum di
questo gruppo,che via via ha
ampliato le proprie potenzialità con
l'inserimento di strumenti musicali quali
chitarra e fisarmonica oltre ad arrangiamenti
musicali con basi da studio. L'impegno si
riflette anche nella scelta dei costumi che
richiamano quelli degli antichi mestieri
femminili del tardo 600 corredati del mezzaro
e del pezzotto.
Durante gli anni la compagnia, che ha
conservato parte dell'organico iniziale, ha
avuto numerose richieste di esibizioni dalla
piazza al teatro partecipando anche a
trasmissioni televisive, mantenendo
sempre lo spirito del volontariato.
Inoltre il gruppo ha realizzato quattro
produzioni discografiche; l'ultima dal
t i to l o “ Pe r l e A n t i c h e” è a n co ra
disponibile presso la segreteria
dell'Associazione GAU.
9
9
Un'ultima considerazione: è
importante che le nuove generazioni
conoscano le tradizioni del proprio
territorio; attraverso la divulgazione
della cultura e di tutto ciò che ci è
stato insegnato dai nostri padri ci si
può aprire e confrontare con le
tradizioni di altri popoli.
Il canto e la musica rappresentano
sicuramente un veicolo divertente
ed allegro per raccontare le
proprie origini allo scopo di
creare occasioni di fratellanza
con persone di tutto il mondo.
Corrado Brizzolara
9
materiale filatelico
... il Mondo G.A.U.
Gruppo Sportivo Ricreativo Dilettantistico Aggio
MARCIAVERDE 2014
Domenica 18 maggio si è svolta la nostra Marciaverde.
Quest'anno il tempo è stato clemente e tutto si è svolto nel
migliore dei modi con una partecipazione quasi da record,
150 partecipanti, e tutti contenti!
L'organizzazione di un evento simile comporta una
preparazione non da poco che parte diversi mesi prima
dell'evento. La pulizia del percorso è uno dei nodi centrali
dell'organizzazione e ogni anno, grazie all'intervento dei
soci del Gruppo, viene effettuata in modo impeccabile con
decespugliatori, motoseghe e tanto lavoro manuale.
La gara è stata vinta per il secondo anno consecutivo dall’
atleta di casa Marco Molinari giunto al traguardo con oltre
due minuti di vantaggio sull'atleta della Delta Spedizioni
Giovanni Grechi. E’ importante sottolineare che ben 34 atleti
partecipanti sono scesi sotto la soglia dell'ora come tempo
complessivo a conferma del fatto che ormai la nostra
Marciaverde sia diventata oltremodo competitiva.
Paolo Burlando
SAGRA DELLA TAGLIATA
Il 18 e 19 luglio abbiamo organizzato la quinta edizione
della nostra "Sagra della Tagliata", evento che ormai in
Valbisagno è diventato un appuntamento da non perdere.
La manifestazione si svolge ormai da due anni in due diverse
date, per dare modo a chi vuole partecipare
di non accalcarsi tutta in un'unica giornata.
La sagra consiste in un menù con piatto
unico di carne cotta alla piastra e condita con
spezie "segrete", contorno di patatine fritte e
un dolce. Oltre al "divertimento" culinario,
tutte e due le serate sono state allietate dalla
musica coinvolgente degli "Zella", gruppo
underground genovese conosciuto
nell'intera provincia (ma non solo).
Quest'anno, oltre alla musica, le serate sono
state animate anche dal nostro
mangiafuoco Davide e da pirotecnici fuochi
d'artificio.
Insomma la nostra Sagra è imperdibile!
Paolo Burlando
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Circolo A.R.C.I. 7 Novembre
UN PO' DI STORIA DEL NOSTRO CIRCOLO
“S co p o d i q u e s t a
Società sia di
p r ov ve d e r e, n e l l a
misura del possibile,
di soccorrere i Soci
bisognosi o
ammalati, di
diffondere tra gli
abitanti di questo
Comune i principi
sani della democrazia
e, nel caso,
promuovere e
cooperare con quelle
istituzioni che a tali
principi si ispirassero.
Gli associati
provvederanno ai
bisogni economici
della Società con i
contributi stabiliti da
questo statuto. Per i casi eccezionali provvederà l'assemblea
dei soci a maggioranza dei voti.”
Cominciava così nel 1909 con queste parole inserite nel proprio
statuto la storia della Società Mutua Democratica della Doria,
in seguito divenuta “7 Novembre”.
Se nel nostro territorio fu una delle prime realtà a prendere
vita, già dalla meta del XIX secolo, agli albori
dell'industrializzazione dell'Italia, era nato un movimento
associativo improntato alla solidarietà tra i lavoratori che
mirava a sopperire alla mancanza di un sistema
previdenziale e mutualistico - così come lo intendiamo ai
giorni nostri - che coprisse il reddito o conservasse il lavoro
in caso di malattia o di infortunio. Nacque uno spirito di
classe, precursore di quello che sarebbe stato il movimento
sindacale, che portò persone che già vivevano in condizioni
di estrema indigenza ad autotassarsi per tutelare chi stava
peggio. Gli associati erano tenuti a versare una quota
mensile e questo ulteriore sacrificio per coloro che pur
possedendo un lavoro vivevano una realtà di miseria e di
sfruttamento, rappresentava una presa di coscienza e una
volontà di emancipazione delle condizioni della classe
operaia.
I valori fondanti a cui si doveva attenere chi aderiva alla
Società di Mutuo Soccorso erano quelli della solidarietà,
della mutualità e della moralità. L'erogazione dei fondi,
decisa dall'assemblea dei soci non era dunque
indiscriminata ma escludeva ad esempio chi contraesse
malattie dovute al consumo di alcool e debiti causati dal
gioco d'azzardo.
La storia della nostra Società è simile a molte altre che
operavano nel nostro Paese: le cronache dell'epoca giunte a
noi grazie ad una scrupolosa verbalizzazione parlano delle
prime riunioni svolte in un locale della Ligorna messo a
disposizione da un associato e di un gruppo di persone di
estrazione operaia e contadina che convergevano da varie
località dell'Alta Val Bisagno, nonostante le difficoltà che
comportavano gli spostamenti in quegli anni.
Queste persone decisero di autotassarsi emettendo delle
piccole azioni e di acquistare del terreno e del materiale e
grazie al volontariato iniziò la costruzione dell'edificio che
ancora oggi ospita la sede della nostra Società. La posa della
prima pietra avvenne nel 1921.
L'Europa era in
quegli anni scossa
dalle notizie che
arrivavano dalla
Russia e dalle
speranze di libertà e
di emancipazione
della classe
lavoratrice che da lì
arrivavano e anche i
soci furono
influenzati da
questo vento nuovo
che arrivava da Est
tanto che decisero di
cambiare il nome
Doria in 7 Novembre,
la data simbolo della
Rivoluzione Russa. A
q
uello storico
i Soci fondatori
evento anche la
nostra Società contribuì: pur nella povertà regnante i soci si
fecero carico di autotassarsi per acquistare derrate e viveri
da spedire sul Mar Nero, ad Odessa, dove i Rivoluzionari
erano assediati. (Prima Parte)
Enrico Bosco
INCONTRO “APERIFULLY”
La solidarietà continua ad essere di casa alla 7
Novembre.
Sabato 23 agosto nei locali della società si è svolto un
incontro denominato “AperiFully” con don Fully
Doragrossa, il sacerdote da tempo impegnato nella
missione interdiocesana di Cuba. Dopo la proiezione di
diapositive che illustrano il lavoro della missione nella
provincia di Santa Clara, don Fully ha parlato di tutte le
iniziative svolte a favore delle popolazioni locali:
l'aggregazione tra giovani ed anziani, il supporto
scolastico e alle mense pubbliche (quando lo Stato non
riesce ad intervenire), l'aiuto concreto a malati e disabili.
Motore di questo incontro è stata la possibilità di far
arrivare a Genova, all'Istituto Gaslini, una bimba affetta
da una grave malattia. La serata, magistralmente
condotta da Eva Mangini, si è conclusa con un buffet a
base di piatti tradizionali liguri e cubani.
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Club Subbuteo Green Hawk
NOI CHE … GIOCAVAMO E GIOCHIAMO A SUBBUTEO
Eccoci dunque al primo numero... che dire, con l'emozione
che divora le parole? Va bene! Proverò a trasmettervi le
sensazioni che dimorano nella mia e nelle nostre anime di
entusiasti giocatori del più bel gioco del mondo riferito al
calcio (dopo quello vero naturalmente) e che si chiama
Subbuteo.
Prima però un doveroso passo indietro, ad un tempo nel
quale il Subbuteo ed un pallone rappresentavano davvero
gli unici giochi da condividere tutti insieme per noi ragazzi
classe '60.
Noi che... finivamo in fretta i compiti
per andare a giocare sotto casa.
N o i c h e … “s e g n a r e d a o l t r e
centrocampo vale?”
Noi che... quando si facevano le
squadre, se venivamo scelti per primi
ci sentivamo davvero i più bravi, i più
importanti.
Noi che... mentre facevamo finta di
non sentire il richiamo della mamma
quando incombevano le tenebre,
c'era sempre qualcuno che diceva : “
chi segna l'ultimo vince “ incurante
del punteggio che magari era in quel
momento di 32 a 1.
Noi che... abbiamo vissuto con
terrore l'epoca delle “Espadrillas”, con
le quali ai piedi non si poteva giocare
a pallone .
Noi che... anche senza la traversa
non avevamo bisogno della moviola
per capire se era goal.
Noi che... al terzo corner è rigore.
Noi che... le maglie dei calciatori
andavano dal numero uno all'undici.
Noi che... alla Domenica Sportiva potevamo vedere i servizi
della serie A, i goal della serie B, il GP, tennis, basket e pallavolo
senza doverci sorbire ore di chiacchiere per vedere 4 goal.
Noi che... Galeazzi l'abbiamo visto magro.
E poi il Subbuteo … quante ginocchia dolenti hanno visto i
nostri giorni d'estate, accalcati in un portone o di fronte
all'atrio della nostra scuola chiusa per le vacanze estive.
Quanti omini con le ginocchia spezzate abbiamo raccolto,
ricomposti con l'inutile colla UHU e malgrado tutto le
miniature correvano ancora, con l'immancabile domanda
finale “domani chi porta il campo e chi le squadre?”
Malinconia di mezza stagione? Può darsi, quel che è sicuro è
che abbiamo l'impressione che il miracolo possa ripetersi,
grazie ai giovani che vorranno avvicinarsi a questo gioco,
che a nostro parere non può e non deve avere età.
Quale miglior occasione che venirci a trovare nella nostra
sede presso la Polisportiva Altavalbisagno in Piazza Suppini
a Genova Prato, dove troverete un gruppo entusiasta di
amici che vi introdurrà con grandissimo piacere in questo
magico mondo in miniatura.
Venite anche solo a vedere i nostri stadi, dove disputiamo
incontri emozionanti ed avvincenti e che vi stupiranno per il
fascino e per la disarmante bellezza.
A tal proposito voglio portare alla vostra attenzione il fatto
che domenica 5 ottobre 2014, a partire dalle ore 8.30, si
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svolgerà presso il Palazzetto dello Sport "Lino Maragliano"
di Genova Prato il Torneo a Squadre e Singolo di Old
Subbuteo Table Soccer per gli iscritti ai vari Club di Genova
e Provincia. Che evento! E perché mancare? Non privatevi di
questo piacere per gli occhi e la mente.
Stiamo lavorando con gli altri amici per rendere sempre più
accogliente e confortevole la nostra Sede, come sempre
sostenuti dalla Polisportiva Altavalbisagno che appoggia
con ogni mezzo la nostra vecchia passione.
Le idee come le mode cambiano, ma come tutte le cose belle
non scompaiono, al limite si trasformano ed il Subbuteo ne è
I nostri campi da gioco
la prova evidente, basti vedere in occasione degli ultimi
Mondiali di Calcio come il prodotto ed il marchio, se pur in
una nuova veste, siano tornati con vigore in campo.
Spero di avervi convinto, e se invece vi avessi annoiato
sappiate che, come diceva Alessandro Manzoni, “giuro, non
s'è fatto apposta”.
Marco Villa
Associazione Pesca Sportiva Prato
LA NOSTRA STORIA
Nel 1965 un gruppo di appassionati di pesca della Val
Bisagno si riunirono nei locali del Bar “Prato” con l'intenzione
di dare vita ad una società di pesca sportiva.
Dopo numerosi incontri l'idea si concretizzò il 22 dicembre
1967 con la stesura dello Statuto Sociale e l'elezione del
Consiglio Direttivo.
Fra i vari argomenti in discussione molto sentita era la
questione della sede sociale, in quanto il locale nel bar era
decisamente inadatto e troppo piccolo per contenere i
numerosi soci che aderirono a questa iniziativa sia sportiva
sia di aggregazione sociale. Iniziative che, specie in quegli
anni erano particolarmente importanti in quartieri come
Prato che all'epoca erano veramente “periferia” e dove le
strutture sia sportive sia ricreative e comunque di incontro
erano davvero limitate.
Viste le scarse possibilità economiche i soci diedero vita a
raduni e gare di pesca e organizzarono alcune
sottoscrizioni a premi che permisero alla neonata società,
denominata “Società di Pesca Sportiva Prato”, di riuscire ad
acquistare un piccolo prefabbricato in legno da adibire a
sede sociale.
La nuova sede fu montata nel giardino dei fratelli Armanino
dove rimase parecchi anni fino a quando, con la costruzione
di alcuni campi da tennis, fu necessario spostarla.
In quegli anni di intenso sviluppo edilizio non fu facile
trovare una soluzione. Il problema si risolse grazie alla
concessione, da parte del Demanio, di un piccolo
appezzamento di terreno accanto alla passerella che
attraversa il Bisagno all'altezza della Canova. Preparato il
progetto, grazie all'impegno volontario dei soci, furono
gettate le basi della nuova sede. La casetta prefabbricata
rimase la casa della società per molti anni fino a quando,
grazie all'instancabile opera della Polisportiva guidata da
Lino Maragliano e Francesco Dellepiane fu terminato il
Palazzetto dello Sport di Piazza Suppini, al cui interno
trovarono sede tutte le società della Polisportiva
Altavalbisagno.
Oggi, accanto ai vecchi fondatori della società, si cerca di
attirare nuove leve da avviare alla pratica di questa
disciplina fatta di abilità e soprattutto di grande pazienza.
Mario Cristini
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C’era una volta... la Valbisagno raccontata dai lettori: il Ponte Carrega
Val Bisagno, un patrimonio da salvare e valorizzare
Da troppo tempo la Val Bisagno è considerata l'area di servizio
della città. La nostra Vallata non è e non può essere solo questo
soprattutto alla luce di quello che era previsto dall'Agenda 21, che
avrebbe dovuto fare della Val Bisagno un progetto pilota di
sviluppo sostenibile per Genova e la Liguria, in un'ottica europea.
L'Associazione Amici di Ponte Carrega si pone l'obiettivo di far
risaltare le bellezze e le potenzialità della nostra Vallata ancora oggi
inespresse e non valorizzate. Uno di questi luoghi simbolo a cui la
nostra Associazione è molto legata è l'antico Ponte Carrega. Il
borgo Ponte Carrega, abitato fin da epoca antichissima dai
discendenti degli invasori Longobardi era posto in una posizione
strategica tra la strada verso Genova e i valichi per la Val Polcevera
e per chi dalla Val Bisagno andava verso Piacenza e la Val Padana. La
storia racconta che, dopo aver pagato un alto contributo di vite
umane durante i tentativi di guadare il fiume in piena, nel 1744 gli
abitanti di Montesignano fecero richiesta alla Signoria di Genova
di dotarli di un più solido attraversamento in pietra. Non si esclude
la presenza di un ponte più antico di quello odierno, costruito forse
dalle potenti famiglie che nella Valle avevano ampie tenute. Nella
zona erano frequenti i mulini (ne è testimonianza il fatto che
ancora oggi verso Mermi una parte di borgo si chiama Molini) e la
probabile presenza di cave di pietra rendevano necessaria la
costruzione di un solido ponte carrabile: nasce così, tra il 1784 e il
1788 circa, il ponte di quattordici arcate che collegava le due
sponde del Bisagno e che, secondo una fonte storica era
sportive di una giovanissima squadra chiamata Genoa Cricket and
Football Club. Il Genoa vinse qui il suo primo scudetto. Vittorio
Pozzo vide qui il suo primo incontro di calcio, come testimonia la
Gazzetta dello Sport dell'epoca. Nel 1914 un'alluvione priva il
ponte di un'arcata; negli anni '20 il ponte viene mutilato per
permettere la costruzione della strada di sponda sinistra e da allora
si presenta così come oggi lo conosciamo, con sei arcate. E' la fine
della dimensione bucolica della Val Bisagno e della trasformazione
della Vallata in zona di servizio ed è l'inizio, con il restringimento del
Bisagno, dei problemi idrogeologici della città.
Il Ponte è stato messo in pericolo a causa di un progetto di
demolizione. A seguito di questo disegno il quartiere si è
mobilitato in difesa del proprio Ponte affermandone il valore
storico e simbolico, sensibilizzando e coinvolgendo il mondo della
tecnica e della cultura. L'Università di Genova e il Politecnico di
Milano sono venuti in nostro aiuto affermando la possibilità di un
adeguamento idraulico. Si sono strette attorno al ponte varie
associazioni: A Compagna, Fondazione Genoa, Palazzo Ducale,
WWF e FAI. Il Fondo Ambiente, con la passata edizione del
censimento “I luoghi del cuore” ci ha permesso di arrivare primi a
Genova; a seguito di questo riconoscimento la Sovrintendenza ha
posto un vincolo monumentale sul Ponte Carrega. La nostra
Associazione si appresta a raccogliere altre firme sempre per il
censimento “I luoghi del cuore” per accedere ai fondi destinati a
completare il restauro del Ponte per riportarlo all'antico splendore,
ricollocando l'antica edicola votiva al centro del Ponte (dove si
trovava fino agli anni '20 e fino all'arginatura della sponda sinistra)
e ripristinando la vecchia illuminazione con i pali ottocenteschi
che IREN ci ha concesso. L'obiettivo dell'Associazione è quello di
portare l'attenzione su un “bene comune”, patrimonio della Vallata
e della città.
Fabrizio Spiniello, Presidente Associazione Amici di Pontecarrega
Ponte Carrega a fine ‘800
denominato “delle Carrae” per questa caratteristica. Recenti ipotesi,
che hanno trovato un riscontro importante in un documento
ritrovato nell'archivio della Confraternita del SS. Sacramento di
Terpi, riguardano la presenza di un certo Carrega quale protettore
del ponte. Questa potrebbe essere la vera origine del toponimo.Il
primo maggio del 1800 il ponte fu testimone di una battaglia della
campagna d'Italia. Il generale Massena fronteggiò e sconfisse un
reggimento austriaco che assediava Genova. Fu in quella
occasione che gli antichi mulini furono privati delle pale e bruciati
per costringere la popolazione alla fame. Quasi un secolo dopo, sui
terreni appartenenti ad alcuni nobili genovesi che volevano
evitare la costruzione della seconda parte del Cimitero di Staglieno
nella zona delle Gavette, fu realizzato in occasione della
esposizione universale del 1892 il campo dei velocipedisti, che
diverrà famoso per avere, tra il 1898 e il 1907, ospitato le prime
partite di foot-ball della storia italiana e ammirato le prime imprese
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La festa sul ponte per l’inaugurazione della prima parte dei lavori - luglio 2013
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La parola all’Esperto
GLI “SCONTRI” NELLO SPORT
I conducenti degli autoveicoli coinvolti in un incidente stradale sono costretti, di frequente,
a fare i conti con le regole del Codice della Strada e del Codice Civile per individuare le
rispettive responsabilità, al fine di ottenere il sospirato indennizzo assicurativo.
Ma cosa avviene quando a scontrarsi non sono due veicoli, bensì due persone?
Di solito, colui che ha causato un danno ingiusto è obbligato a reintegrare il patrimonio del
soggetto che è stato danneggiato.
Nella vita di tutti i giorni non capita spesso che si verifichi uno scontro tra due persone che
camminano per strada; nel remoto caso di urto tra due persone che passeggiano, peraltro,
risulta alquanto improbabile che si verifichino danni molto rilevanti.
Per contro, nell'ambito dell'esercizio di attività sportive, le possibilità di scontri tra due
persone sono tutt'altro che remote.
Nel caso di urto tra due atleti durante lo svolgimento di un'attività sportiva, qualora siano
derivate lesioni personali, per potersi configurare una responsabilità civilistica è necessario
che, nell'ambito del regolare svolgimento dell'attività sportiva, vi sia una violazione delle
Avv. Stefania Colonello
regole di quella determinata disciplina e che la violazione sia posta in essere con modalità di
inaudita violenza e tale da mettere coscientemente a rischio l'incolumità dell'avversario.
Con riferimento al gioco del calcio, ad esempio, è stato affermato che “in tema di lesioni cagionate nel contesto di un'attività
sportiva, non dà luogo a responsabilità civile l'intervento commesso da un calciatore ai danni di un avversario se è finalizzato
all'attuazione del gioco e non è di durezza tale da comportare la prevedibilità di un serio pericolo all'altrui incolumità”
(Tribunale di Piacenza, sent. 01.06.2010, n° 404).
Per domande e richieste di chiarimenti: [email protected]; le risposte verranno pubblicate su “Noi in 20
Pagine”.
A cura dell'Avv. Stefania Colonello e del Dott. Patr. Marco Baghino del Foro di Genova
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Le Aziende del territorio: Gabor Group
GABOR GROUP
.
GABOR, ieri e oggi
Gabor è oggi una realtà di successo nel
mondo della cosmesi e del well-being, con
oltre 50 anni di storia. Dal 1960 i valori
distintivi dell'Azienda sono rimasti inalterati:
costante cura della qualità ed attenzione alle
innovazioni per riuscire ad anticipare le
tendenze e soddisfare le richieste del
mercato.
.
LA STORIA
La storia di Gabor inizia nel 1960, a Genova,
quando l'intuitivo Bruno Ferrando, aiutato
dalla moglie Laura, inizia a produrre e
distribuire cosmetici drenanti e modellanti.
La notorietà arriva nel 1978 con la campagna
pubblicitaria del solare Taboga, olio di cocco
al bergamotto, sulle prime televisioni
private. Nel 1980 entra a far parte
dell'Azienda il figlio Aldo, oggi saldamente alla guida del
Gruppo, coadiuvato dalla moglie Cristina. Negli anni
seguenti Gabor diventa leader di mercato nel settore cere
depilatorie, con una produzione annua di oltre 1.500.000
roll on e 500.000 barattoli.
Nel 2008 la crescita dell'Azienda conosce un rapido
incremento grazie al successo della linea cosmetica Gabor
Selective all'acido ialuronico. Presente in oltre 1.500
profumerie distribuite su tutto il territorio italiano, con una
crescente presenza nei mercati esteri, oggi il marchio Gabor
BSelective contraddistingue l'eccellenza della
produzione dell'Azienda. Cosmetici di altissima
qualità, formulazioni innovative ed ultra efficaci
racchiuse in un packaging elegante ed originale. Il
tutto “ad un giusto” prezzo, più che competitivo in
profumeria.
Bruno Ferrando premiato per la sua attività
.
LA RICERCA
Cuore pulsante dell'Azienda, il Laboratorio di
Ricerca interno è il luogo dove un team di
ricercatori, chimici e cosmetologi, trasforma le idee
e gli input del marketing in formule originali, a volte
rivoluzionarie. E' il luogo dove si studiano e si
testano nuovi principi attivi, concentrati in formule
che uniscono risultati visibili e massima tollerabilità
cutanea. E' il luogo dove la passione per la ricerca
unita al rigore scientifico crea nuovi cosmetici dallo
stile inconfondibilmente italiano.
.
PERCHE' IN VAL BISAGNO?
La storia di Gabor inizia in un piccolo stabilimento nel
levante genovese. Successivamente la crescita dell'Azienda
e l'incremento della produzione rendono necessario
l'acquisizione di maggiori spazi per i magazzini e gli impianti
produttivi. E proprio qui, nel cuore della Val Bisagno Gabor
ha trovato il supporto logistico e strategico indispensabile
per la gestione del proprio sviluppo.
Cristina Giberti
GABOR - Via L.Canepa, 13 i.r. - 16165 Genova - Tel.010.802655 - www.gaborcosmetics.it - [email protected]
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Noi in 20 pagine: Le Società della Polisportiva
Società Sportiva Dilettantistica Polisportiva Altavalbisagno
Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova
Tel. 010 8309164
Club Subbuteo Green Hawk
Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova
mail: [email protected]
Società Sportiva Dilettantistica Normac Avb Pallavolo
Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova
Tel 010 8309164
mail: [email protected]
sito: www.normacavb.com
facebook: www.facebook.com/NormacAvbGenovaVolley
Associazione Pesca Sportiva “Sergio Ghiglione” Prato
Piazza Suppini, 2 - 16165 Genova
Associazione GAU - Giovani Amici Uniti
Piazza Suppini, 4 - 16165 Genova
Tel. segreteria 010 802344
mail: [email protected]
sito: www.assgau.it
S.M.S. “7 Novembre”
Viale dei Cipressi, 2 - 16165 Genova
Tel. 010 809401
ANPI Sport Emilio Casassa 1953
Via Gualco, 3 - 16165 Genova
Tel. 010 8596506 Fax 010 0986032
mail: [email protected]
mail: [email protected]
sito: www.anpicasassa.it
Gruppo Sportivo Ricreativo Dilettantistico Aggio
Salita Aggio, 1 - 16165 Genova
Cell. 339 3218005
mail: [email protected]
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è
Amministrazione condomini
è
Gestione Patrimoni Immobiliari
è
Coordinamento tecnico centri direzionali
e commerciali
è
Analisi e controllo consumi elettrici e
riscaldamento
è
Redazione e gestione di piani esodo
dell'edificio e gestione integrata allarmi
Via D’Annunzio, 2/9 - 16121 Genova
+39 010 59 59 408 - +39 010 59 59 689
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