ASSOCIAZIONE ANTIGUA ONLUS
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IL PROGETTO SCUOLA POPOLARE “I CARE”
Il territorio e gli enti coinvolti
Il progetto coinvolge la Zona 5 e la Zona 6 della città di Milano e, nello specifico, i quartieri
limitrofi di Gratosoglio e della Barona. Il primo è situato nell’estrema periferia a sud di Milano, al
confine con il comune di Rozzano, il secondo si trova nella periferia sud-ovest della città.
Entrambi i quartieri appartengono alle periferie "difficili" della metropoli dove il disagio giovanile
è diffuso e rappresenta spesso un preludio, per molti ragazzi, di future situazioni devianti o di vere e
proprie "carriere criminali". Degrado ambientale, carenza di Servizi e forte emarginazione sono
elementi che, per i ragazzi, rappresentano dei fattori di esposizione a molteplici rischi. Anche
rispetto alla delinquenza minorile.
Sempre più spesso il disagio sociale e familiare che alcuni giovani sono costretti a vivere si riflette
in maniera ineluttabile sulla buona riuscita del loro percorso scolastico e il fallimento a scuola
accresce d’altra parte i fattori di rischio.
Le scuole segnalano che un numero crescente di ragazzi/e raggiunge il proscioglimento dell’obbligo
scolastico senza riuscire ad ottenere la licenza media inferiore. Non riuscire a raggiungere questo
obiettivo, significa non poter accedere nemmeno ai canali della formazione professionale previsti
dalle nuove disposizioni, evento che ha come diretta conseguenza il rischio di aggravare il disagio
sociale già presente.
Il progetto è stato pensato e progettato insieme ad alcune scuole dei due quartieri:
• ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “THOUAR-GONZAGA“
• SCUOLA MEDIA STATALE “ARCADIA - PERTINI”
• ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ILARIA ALPI”
• ISTITUTO COMPRENSIVO “S. AMBROGIO”
Gli obiettivi
Il progetto ha come scopo esplicito quello di aiutare a conseguire il diploma di terza media quei
ragazzi che, faticando a stare all’interno dell’offerta scolastica, non riescono ad assumerla come
esperienza di crescita. Ha poi come propria finalità, più ampia, quella di accompagnare questi
alunni in un processo che consenta una loro progressiva ri-scolarizzazione. Il progetto si muove,
infatti, a partire dalla certezza che solo nella misura in cui questi ragazzi saranno formati ad usare
correttamente parole e numeri, e saranno stati educati ad articolare pensiero ed azione, potranno
intravedere una valida via alternativa a quella della vita di strada.
Nello specifico il progetto si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
Verso i minori e le loro famiglie
• Individuare, su segnalazione ed in accordo con le scuole medie dei territori coinvolti gli
alunni da accompagnare all’esame finale per il conseguimento della licenza media, per i
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•
•
•
•
quali il percorso scolastico tradizionale si è rivelato poco motivante ed eccessivamente
rigido.
Lavorare sul recupero della autostima degli alunni individuati, dando voce al loro disagio,
attraverso un percorso didattico ed educativo in grado di sviluppare consapevolezza di sé e
delle proprie capacità, anche di apprendimento, in vista dell’esame finale e soprattutto della
prosecuzione del ciclo di istruzione secondaria.
Offrire a questi studenti un percorso scolastico annuale in grado di garantire una alta qualità
della proposta didattica, strutturando quindi un’esperienza completa che non faccia sconti e
che insista sulla lingua italiana, sull’insegnamento delle due lingue straniere, sulla capacità
di espressione e sull’educazione civica.
Dare consapevolezza agli alunni con cui si lavora dell’importanza del capire, del
comprendere, del sapersi esprimere, poiché la conoscenza e l’utilizzo della parola sono
strumenti fondamentali per la propria affermazione e per il riconoscimento di sé. Dare
inoltre a questi ragazzi gli strumenti perché possano diventare cittadini maturi e consapevoli
di come funziona lo Stato, dei principi base insiti nella Costituzione Italiana, dei diritti e
doveri dei cittadini e soprattutto fare in modo di recuperare quella cultura positiva della
legalità e del senso dello stato.
Garantire un aggancio stabile con le famiglie dei ragazzi seguiti per realizzare una presa in
carico educativa completa, facilitando l’emersione di eventuali bisogni ed indirizzando le
famiglie stesse verso altri servizi della cooperativa S. Martino o del territorio di riferimento.
Verso le scuole ed il territorio
• Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e dell’insuccesso formativo, fornendo
un’opportunità progettuale alle scuole medie e riducendo il rischio di aumento del tasso di
abbandono
• Lavorare in stretta sinergia con le scuole coinvolte in modo tale che la Scuola popolare sia a
tutti gli effetti un laboratorio della scuola e non un progetto avulso dove delegare (o meglio
scaricare) situazione ritenute ingestibili.
• Sensibilizzare il quartiere sul tema della dispersione scolastica, lavorando sull’utilizzo di
risorse volontarie (studenti universitari, insegnanti in pensione) che affianchino gli
insegnanti e gli educatori nella gestione e nell’insegnamento di alcune materie didattiche
Descrizione delle attività
Il progetto prevede la realizzazione di un percorso scolastico annuale, da settembre a giugno,
finalizzato al raggiungimento della licenza media e rivolto a due gruppi classe di 10 ragazzi e
ragazze regolarmente iscritti alle scuole secondarie di primo grado dei territori coinvolti. Il progetto
accoglie i ragazzi che vivono situazioni scolastiche di particolare disagio, per i quali il percorso
tradizionale risulta spesso eccessivamente rigido e poco motivante.
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Le lezioni si svolgeranno indicativamente da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30 più uno/due
rientri pomeridiani per lo svolgimento di alcuni laboratori, che possono essere immaginati come
spazi di espressione creativa o di sviluppo delle capacità manuali. Il ventaglio delle varie attività
che si potrà proporre comprende il laboratorio teatrale, il laboratorio video, il laboratorio di fumetto,
il laboratorio musicale e il laboratorio di ceramica. Le attività saranno scelte anche in base alle
caratteristiche del gruppo classe che si andrà a formare, in modo tale da lavorare sullo sviluppo e sul
potenziamento di quelle capacità trasversali del singolo alunno e del gruppo classe.
L’orario scolastico, leggermente inferiore a quello tradizionale, prevede la copertura di tutte le
materie curriculari con particolare attenzione alle materie linguistiche e all’insegnamento di
educazione civica. Viene inoltre data molta importanza alla gita di istruzione, possibilmente
all’estero e collegata ad un argomento trattato durante l’anno scolastico, in modo tale da offrire
un’esperienza (per alcuni irripetibile) di confronto con un'
altra lingua ed un'
altra cultura.
In classe è prevista la compresenza di un educatore e dell’insegnante, con momenti ad hoc in cui la
presenza dei soli educatori in classe sia legata ad una tematica specifica, solitamente riferita all’area
della formazione personale.
L’altro educatore presente a scuola può invece dedicarsi al lavoro di rete, al raccordo con i consigli
di classe, alla preparazione di laboratori od essere di supporto ulteriore alle attività d’aula in corso.
Gli strumenti della scuola popolare
Per la realizzazione delle attività saranno utilizzati alcuni strumenti, che potranno poi essere
perfezionati ed implementati nel corso dello sviluppo triennale delle attività stesse.
Questi strumenti ed il rituale connesso all’utilizzo di alcuni di essi, saranno funzionali al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi rivolti ai minori che frequentano il percorso:
• Il contratto educativo
Il contratto educativo viene firmato dopo il primo mese dell’anno scolastico e coinvolge il/la
ragazzo/a, la famiglia, la scuola popolare e la scuola media statale. È un documento importante che
apre il tema della responsabilità, del “mi interessa” che fa da sfondo a tutto il percorso progettuale.
Le persone che firmano questo contratto sono protagoniste e responsabili sia degli impegni che si
sono prese, sia degli impegni che si prendono gli altri soggetti coinvolti; in questo modo ciascun
attore ha il diritto e il dovere di richiamare l’altro alle sue responsabilità. Queste persone durante il
percorso si ritrovano regolarmente in momenti formali, come ad esempio la consegna della pagella,
per valutare insieme il percorso svolto.
• Le pagelle ed i pagellini
Durante l’anno vengono effettuati quattro momenti formali di valutazione: pagellino del I
quadrimestre a fine novembre, pagella del I quadrimestre a fine gennaio, pagellino del II
quadrimestre a fine marzo e pagella del II quadrimestre di ammissione/non ammissione all’esame.
Tutte le valutazioni sono un’occasione per verificare l’andamento individuale all’interno del
progetto così da poter individuare in itinere gli obiettivi da raggiungere a breve termine. I due
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pagellini hanno per lo più valenza educativa (vengono valutati comportamento, puntualità, cura del
materiale didattico…): nel I quadrimestre vengono sottolineati i primi passi mossi all’interno del
progetto e serve per valorizzare gli aspetti positivi emersi nei primi mesi e rafforzare ulteriormente
l’autostima dei ragazzi; nel II quadrimestre si sottolineano le indicazioni utili per raggiungere
l’obiettivo finale quale è l’esame di licenza media. Le pagelle segnano due momenti di valutazione
prettamente didattici fortemente legati all’aspetto educativo del progetto. Al ragazzo e alla famiglia
viene consegnata solamente quella del I quadrimestre ed è un momento formale in cui sono presenti
tutti i sottoscrittori del contratto educativo. È un momento di verifica degli obiettivi e di ricontrattazione di nuovi. La pagella del II quadrimestre è parte della relazione finale individuale. La
pagella è suddivisa in una prima parte dove sono riportate le valutazioni delle singole materie e una
seconda parte dove viene esposta la valutazione globale che tiene conto dell’andamento
complessivo di ogni ragazzo all’interno del progetto. Le valutazioni sia didattiche che educative
vengono scritte in seconda persona, così che il ragazzo si senta sempre più protagonista di
quest’esperienza.
• La relazione finale individuale
La relazione finale individuale è l’insieme della documentazione che viene presentata al Consiglio
di Classe che accoglierà gli alunni per l’esame. È il riepilogo del percorso svolto da ogni ragazzo
all’interno del progetto e raccoglie tutte le informazioni e gli aggiornamenti che gli educatori fanno
nel Consiglio di Classe sopra citato durante l’anno; nello specifico contiene contesto sociofamiliare, precedente percorso scolastico, andamento del progetto (percorso educativo e risultati
didattici); il pagellino del I e del II quadrimestre; la pagella del I e del II quadrimestre; il
programma delle attività didattiche dell’anno scolastico; l’orario delle lezioni; i programmi didattici
di ogni singola materia.
• Il libretto delle valutazioni
Il libretto delle valutazioni è uno strumento “istituzionale” fornito dalle scuole di provenienze. Sul
libretto delle valutazioni vengono riportati i voti assegnati in ciascuna materia e le comunicazioni
ufficiali dalla scuola popolare verso la famiglia e viceversa. Ciascun voto assegnato è
accompagnato dalla firma dell’insegnante e deve essere controfirmato dal genitore.
• Il quaderno didattico
Ogni ragazzo raccoglie e costruisce il proprio percorso didattico accompagnato da ogni insegnante
utilizzando due quaderni suddivisi in materie. La scelta fatta è di non utilizzare dei testi perché in
questo modo ogni ragazzo ha la percezione del lavoro svolto durante l’anno e quindi del sapere che
ha acquisito.
• Il registro di classe
Ripropone il registro di classe utilizzato in tutte le scuole e proprio per questo è lo strumento che
nella quotidianità, più di ogni altro, ricorda che scuola popolare non è un percorso slegato
dall’ambito scolastico tradizionale. Sul registro vengono annotati le assenze, i ritardi e le uscite, le
note di merito o demerito, gli argomenti delle lezioni e i compiti assegnati.
• Il diario
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È il diario personale su cui vengono annotati i compiti, gli avvisi e i momenti di autovalutazione. È
uno strumento che i ragazzi spesso imparano ad usare durante questo anno.
• Il libretto delle giustificazioni
Anche questo strumento viene consegnato dalla scuola media statale di provenienza dei ragazzi e
serve per giustificare assenze e ingressi/uscite fuori dall’orario scolastico.
• Il voto di condotta
Ogni tre settimane l’equipe educativa assegna un voto di condotta a ciascun alunno della Scuola
Popolare, motivandolo ed illustrandolo in un colloquio individuale alla presenza del preside. È uno
strumento che può essere utilizzato per ricontrattare il percorso e obiettivi a breve termine. Il voto di
condotta comprende la valutazione sul “saper stare” a scuola e quindi si riferisce alle presenze, alla
puntualità, all’atteggiamento verso gli adulti ed i compagni, al rispetto delle regole della scuola.
L’insufficienza del voto di condotta determina la non ammissione all’esame finale di terza media.
• Il programma didattico
È il programma che ogni insegnante deve stendere dopo un periodo, di circa un mese, di verifica e
di sperimentazione con i ragazzi per poter stabilire un percorso utile, idoneo, stimolante per tutto il
gruppo classe tenendo conto delle individualità. Questo deve essere fatto avendo presente che i
ragazzi si devono preparare all’esame di licenza media e in accordo con il Consiglio di Classe e gli
educatori.
• Il regolamento
Per i ragazzi che arrivano a scuola popolare è fondamentale avere dei punti di riferimento e
soprattutto riscoprire l’istituzione. Per questo motivo è fondamentale stabilire un regolamento
esplicito fin dall’inizio dell’anno per poter lavorare sulla responsabilità, su diritti e doveri propri di
ogni persona, sul tema della contrattazione e le modalità con cui questa può avvenire.
• Il P.E.I. – Progetto Educativo Individualizzato
A partire da un’analisi fatta dall’equipe educativa su ogni ragazzo nel primo periodo di scuola, si
iniziano ad individuare gli obiettivi che ognuno di loro deve raggiungere a breve e lungo termine. È
ad uso dell’equipe educativa e del consiglio di classe.
• Il registro/archivio materie/attività
Permette di avere a portata di mano l’andamento di ogni singola materia. È uno strumento agile, di
immediata consultazione. Raccoglie anche lezioni ed attività particolari svolte con i ragazzi che,
dando esiti postivi, si ritengono valide ed eventualmente utilizzabili anche in altri anni.
• Il diario di bordo
È necessario per poter avere un quadro generale sulle dinamiche che si creano in aula e sulle
relazioni che si costruiscono.
Le risorse impiegate
Il progetto prevede la realizzazione di due aule di Scuola popolare, una in ogni quartiere, e prevede,
altre ad un responsabile unico del progetto, il coinvolgimento delle seguenti ti figure:
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Ruolo
Responsabile del progetto
Coordinatore aula Barona
N.
1
1
Educatori aula Barona
2
Insegnanti distaccati
Insegnanti volontari
2
5
Psicologo
1
Pedagogista
1
Amministrativo
1
attività
Direttore della scuola
Coordinamento
dell’equipe
educativa, raccordo con i
referenti
delle
istituzioni
scolastiche
coinvolte,
rappresentanza del progetto sul
territorio di riferimento.
Sostegno educativo in aula,
riferimento educativo per gli
alunni e per le loro famiglie,
raccordo continuo con i
consigli di classe delle scuole
di provenienza e con le altre
agenzie educative che ruotano
intorno alla vita degli alunni
seguiti
Docenza d’aula nelle materie
di propria competenza.
Supporto psicologico ai ragazzi
ed alle loro famiglie
Supervisione del progetto e
dell’equipe
Gestione
degli
aspetti
amministrativi.
• Il consiglio di classe
Composto dal responsabile, dai coordinatori, dagli educatori e dagli insegnanti si riunisce
mensilmente per valutare l’andamento della classe e verificare il raggiungimento degli obiettivi
educativi. E’ anche luogo formativo e di confronto rispetto al progetto.
• L’equipe educativa
Le equipe educative si riuniscono una volta alla settimana per 3 ore al fine di pianificare,
monitorare e valutare l’andamento del progetto, con particolare attenzione alla lettura delle singole
situazioni di ciascun alunno frequentante. Le funzioni proprie dell’equipe educative sono:
la selezione dei ragazzi, fatta attraverso una collaborazione con la scuola di provenienza e
realizzata attraverso colloqui conoscitivi che coinvolgono anche le famiglie.
la formazione della classe, azione strettamente legata alla selezione, ma importante in sé per la
valutazione del raggiungimento di quell'
equilibro interno del gruppo, necessario quale premessa
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per la fattibilità di un buon lavoro.
la costruzione di rapporti individuali coi singoli ragazzi e ragazze realizzata attraverso una
continuità di sguardo e presenza nei loro confronti, la condivisione di tutti i momenti ordinari
del percorso e di esperienze straordinarie significative, l'
accompagnamento al suo esito,
successo o eventuale insuccesso, nella costante definizione di modalità, forme e linguaggi
adeguati.
la cura del rapporto con le famiglie, quale soggetto coinvolto nel percorso formativo del figlio e
soggetto con cui mantenere una costante comunicazione finalizzata al sostegno dell'
esperienza e
dei progetti dei ragazzi.
la cura del rapporto con le scuole che partecipano al progetto: a livello “istituzionale” attraverso
spazi e strumenti di lavoro condivisi con i suoi referenti, a livello “progettuale” relativamente ai
singoli percorsi dei ragazzi, attraverso uno scambio e una partecipazione all'
attività dei consigli
di classe di provenienza, anche ai fini di un ri-accompagnamento al rientro per l'
esame di
licenza media che i ragazzi svolgeranno presso le diverse scuole.
la costruzione di un rapporto di rete con le agenzie educative del territorio che, facilitato
laddove possibile dall'
attivazione di altre risorse interne, ha l'
obiettivo di facilitare il passaggio
di informazioni rispetto ai ragazzi, condividere laddove possibile spazi di co-progettazione e
stimolare l'
attivazione di risorse per il ragazzo, utili ai fini del suo benessere e altre rispetto a
quanto la scuola popolare è in grado di offrire.
• Gli insegnanti
Siano essi di ruolo che volontari, gli insegnanti hanno il compito di svolgere le seguenti mansioni:
la definizione, declinazione operativa e articolazione temporale del programma condiviso con
gli educatori: programma rispetto a cui intrecciare la propria specifica competenza sulla materia,
con i ragazzi a cui proporla, partendo dalle risorse e competenze da loro portate e valutabili
all'
inizio del percorso
la progettazione delle singole lezioni e la preparazione dei materiali necessari alla loro
realizzazione
la verifica dell'
apprendimento della proposta didattica, attraverso una costante attività di
monitoraggio e valutazione del percorso dei ragazzi rispetto ai contenuti a loro trasmessi
la cura di alcuni strumenti pratici utili ai fini del percorso, tra cui il registro di classe e il libretto
delle valutazione, entrambi funzionali per fare memoria dell'
esperienza formativa e lasciare una
traccia facilmente condivisibile e comunicabile agli altri di quanto di sta realizzando
la preparazione dei ragazzi ad affrontare l’esame di licenza media, attraverso un
accompagnamento formativo che si costruisca progressivamente durante l'
anno, ma preveda la
possibilità di intensificare il lavoro nel periodo antecedente l'
esame stesso che per le dinamiche
personali che suscita rappresenta un momento strategico in cui stare accanto ai ragazzi.
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• Lo psicologo
La figura professionale dello psicologo svolge un duplice ruolo: risorsa per l’utenza coinvolta e
risorsa per l’equipe educativa; le sue funzioni pertanto saranno le seguenti:
Affiancamento dell’equipe nella fase della selezione degli alunni, attraverso colloqui
esplorativi con gli alunni e i rispettivi genitori.
Svolgimento di colloqui individuali con gli alunni e/o i rispettivi genitori al fine di
monitorare l’andamento dei percorsi di ciascuno dei ragazzi.
Affiancamento dell’equipe educativa sulla lettura degli alunni e del loro contesto famigliare
al fine di trovare eventuali nuove strategie educative da applicare durante lo svolgimento del
percorso didattico.
• Il pedagogista
Questa importante figura professionale opera in stretto raccordo con il responsabile del progetto ed
ha il compito di esercitare la direzione didattica di Scuola Popolare; pertanto svolgerà funzione di
supervisione pedagogica all’equipe, valutando e proponendo insieme all’equipe stessa, possibili
strategie educative e progettuali da apportare durante lo svolgimento del progetto.
Il Pedagogista scandisce i tempi e le fasi progettuali (la selezione, la firma dei contratti educativi, la
valutazione…) accompagnando l’equipe nella costruzione del senso educativo e formativo di tali
fasi progettuali.
Il crono programma delle attività
Settembre
• Presentazione del progetto all’interno delle scuole coinvolte e firma dell’accordo di
partnership fra singola scuola e Associazione Antigua Onlus
• Individuazione e formazione del consiglio di classe di Scuolapopolare.
• Selezione degli alunni da inviare al percorso di Scuolapopolare; colloqui con le famiglie e
con i ragazzi, alla presenza del coordinatore di progetto e dei rappresentanti delle scuole
invianti.
• Formazione del gruppo classe.
Ottobre – Gennaio (1° quadrimestre)
• Partenza delle attività didattiche
• Svolgimento con cadenza mensile dei consigli di classe della Scuolapopolare
• Riunioni di confronto con i Dirigenti Scolastici sull’andamento del progetto.
• Raccordo con i singoli consigli di classe sulle situazioni individuali degli alunni seguiti
• Firma dei contratti educativi individuali alla presenza di alunno, genitori, Dirigente
Scolastico della scuola di provenienza ed equipe educativa della Scuola Popolare
• Valutazione intermedia del 1° quadrimestre con stesura pagellini; consegna alle famiglie ed
alle scuole del pagellino intermedio.
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•
Verifica intermedia del percorso scolastico dei ragazzi iscritti a Scuola Popolare l’anno
precedente
Febbraio – Giugno ( 2° quadrimestre)
• Prosecuzione delle attività didattiche
• Organizzazione e realizzazione della gita di istruzione
• Svolgimento con cadenza mensile dei consigli di classe della Scuolapopolare
• Raccordo con i singoli consigli di classe sulle situazioni individuali degli alunni seguito.
• Simulazione delle prove di esame finali.
• Valutazione finale del 2° quadrimestre e consegna giudizio di ammissione all’esame di
licenza media alle famiglie ed ai consigli di classe.
• Svolgimento dell’esame finale di licenza media presso le scuole medie di provenienza.
• Verifica finale del percorso scolastico dei ragazzi iscritti a Scuola Popolare l’anno
precedente
Luglio
• Restituzione finale ai ragazzi ed alle loro famiglie del percorso scolastico svolto
• Confronto con i soggetti partner sullo svolgimento del progetto, rispetto alle aspettative
iniziali ed all’effettivo andamento in corso d’opera.
• Stesura report finali
I risultati attesi
•
•
•
•
•
•
•
•
Realizzare con successo un progetto che preveda una stretta collaborazione fra scuola,
territorio e privato sociale in grado di dare una seconda possibilità di intervento per quegli
alunni le cui situazioni scolastiche appaiono problematiche e destinate all’insuccesso
formativo.
Frequenza degli alunni iscritti non inferiore al 90% dei giorni di scuola.
Far raggiungere agli alunni iscritti l’obiettivo dell’ammissione finale all’esame di licenza
media, attraverso la validazione del consiglio di classe della scuola di appartenenza.
Far superare l’esame finale agli alunni iscritti alla Scuola popolare
Prosecuzione degli studi, dopo la licenza media, da parte degli alunni seguiti a Scuola
popolare.
Implementazione delle competenze dei genitori degli utenti
Consolidamento della collaborazione con le scuole coinvolte
Formare e riunire mensilmente il Consiglio di Classe della Scuola Popolare al fine di
lavorare insieme al monitoraggio dell’andamento delle attività ed in modo da migliorare ed
adattare in itinere la proposta didattica ed educativa per il gruppo classe.
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Gli strumenti di monitoraggio della qualità dell’intervento
Come descritto fino ad ora, il Progetto di Scuola Popolare articola il proprio intervento verso più
direzioni. Certamente quella principale riguarda l’attività didattica, formativa ed educativa verso gli
alunni inviati dalle scuole, mentre vettori secondari, ma altrettanto importanti per la riuscita del
progetto, riguardano il lavoro con le scuole, con gli insegnanti, con il territorio e con le istituzioni.
Il monitoraggio della qualità dell’intervento è quindi da considerarsi come aspetto fondamentale per
la buona riuscita complessiva del progetto; esso verrà realizzato attraverso l’utilizzo di strumenti ad
hoc, di seguito descritti:
Attività con gli alunni
• Scheda di segnalazione dell’alunno compilata dal coordinatore di classe della scuola di
appartenenza.
• Scheda di 1° colloquio dell’equipe educativa
• Scheda di 2° colloquio dello psicologo
• La video intervista iniziale: l’alunno racconta se stesso e le proprie aspettative iniziali
• Il contratto educativo individuale
• La pagella di valutazione intermedia e di primo quadrimestre
• La video intervista di primo quadrimestre: l’alunno racconta i primi mesi di scuola e valuta
il primo quadrimestre di scuola rispetto agli obiettivi fissati nel contratto educativo
• La relazione finale sull’alunno contenente il giudizio di ammissione all’esame di licenza
media
• La video intervista finale: l’alunno dopo aver rivisto le prime due video interviste racconta
la propria esperienza, cosa pensa di aver acquisito e le proprie prospettive per l’anno futuro.
Attività con gli alunni dell’anno precedente
• Scheda di colloquio di primo quadrimestre sul monitoraggio della tenuta scolastica nel
primo anno della scuola secondaria di secondo grado.
• Scheda di colloquio finale di valutazione dell’andamento complessivo del primo anno della
scuola secondaria di secondo grado.
Rapporto con i genitori
• Scheda di 1° colloquio dell’equipe educativa
• Scheda di 2° colloquio dello psicologo
• La firma del modulo “ACCORDO CON LE FAMIGLIE” di autorizzazione al passaggio alla
Scuola Popolare.
• Questionario di valutazione finale sul gradimento del progetto
Rapporto con le scuole
• La sottoscrizione ad inizio anno del Protocollo di Intesa
• Riunioni trimestrali con i Dirigenti Scolastici delle scuole partner (verbale riunione con enti
esterni)
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•
•
Riunione di valutazione finale sull’andamento del progetto (verbale riunione con enti
esterni)
Questionario di valutazione finale sulla partnership progettuale e sull’andamento
complessivo del progetto.
Rapporto con il consiglio di classe (insegnanti di ruolo e volontari)
• Riunione mensile del Consiglio di classe (verbale d’equipe interno)
• Questionario di valutazione finale sulla collaborazione complessiva al progetto
Gli strumenti di monitoraggio trasversali
• Equipe interna settimanale (verbale d’equipe interno)
• Il diario di bordo
• Supervisione pedagogica mensile (verbale d’equipe interno)
• Report finale
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