avvenimenti
della citta’
di terlizzi
Maria Teresa De Scisciolo
e Gero Grassi
1988 - 2008
t e r l i z z i
anno per anno
Editore:
Cooperativa Culturale RTS
La vita si può capire solo all’indietro,
ma si vive in avanti.
SÖREN KIERKEGAARD
Avvenimenti
della Città di Terlizzi
1988 - 2008
Terlizzi anno per anno
a cura di
Maria Teresa DE SCISCIOLO
e Gero GRASSI
EDITORE
Cooperativa Culturale RTS
TERLIZZI
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© Copyright 2009
Proprietà letteraria riservata
Collana
La Nostra Terlizzi
Editore
Cooperativa Culturale RTS
Arco della Madonna, 1
Tel. 080.3516669
70038 TERLIZZI (Bari)
Presidente
Damiano Guastamacchia
Le foto sono di:
-
“Contrasti” di Michelangelo Vino
Fotoclub “Tommaso Grasso”
Archivio Gero Grassi
Tutte le foto, tranne quelle del Fotoclub,
appartengono all’Archivio di Gero Grassi.
Foto in Copertina
Fotoclub “Tommaso Grasso”
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Perché ricordare
di GERO GRASSI
Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera Deputati
L’anno 1988, quando “Il Confronto” fu fondato è lontanissimo. Sembra quasi preistoria, eppure trattasi di vent’anni fa. Nel mondo tutto è cambiato. Terlizzi è cambiata. Noi siamo cambiati.
La volontà di pubblicare questo libro per rivisitare gli avvenimenti verificatisi a Terlizzi durante questi vent’anni e riportati dal “Confronto” è una valida idea per ricordare. Quasi un diario dei piccoli e grandi fatti della nostra città. A questi eventi sono abbinati particolari del giornale importanti: le pubblicità, gli
intervistati, i nomi di chi ha scritto i tantissimi articoli. E poi alcune foto di uomini, avvenimenti e luoghi.
Inseriti senza alcuna pretesa esaustiva.
Vent’anni in una città ed in un giornale, seppure mensile, sono tantissimi. Molti dei lettori di oggi,
nel 1988 non erano nati, oppure erano neonati. Un libro serve a ricordare. Un libro serve anche a ricordare
gli errori di ieri e le positività da riprodurre. Un libro, come questo, traccia un percorso contraddistinto
sempre da tanta passione. Tutti quelli che hanno curato il giornale lo hanno fatto per amore verso la città.
Senza alcun interesse.
“Il Confronto” è spesso criticato, osteggiato, tirato nella polemica quotidiana di un paese, Terlizzi,
troppe volte autolesionista e spesso portato a piangersi addosso. Un paese spesso portato al livellamento
in basso. Un paese dove la critica sterile supera di molto la proposta costruttiva.
Io credo che chi legge il giornale prima di criticare, legittima possibilità del lettore, debba interrogarsi. Sarebbe migliore una città senza giornali? Credo di no. Forse deve chiedersi a cosa serve un giornale.
E poi se ha voglia e tempo si chieda anche perché un gruppo di giovani e meno giovani, investendo tempo
e danaro, continuano a pubblicare e a scrivere.
Sul “Confronto” hanno scritto tutti quelli che volevano. Senza mai nessuna censura. A tutti è stata
data la stessa possibilità. Spesso sono gli intervistati che creano problemi al giornale sottraendosi, pensando di poter evitare di dire la propria per sfuggire alle proprie responsabilità o alla lettura del cittadino.
Basta guardare la classifica delle interviste che il giornale ha fatto per capire quanta varietà culturale
e politica “Il Confronto” abbia offerto a tutti.
Il giornale ha dato veramente spazio a tutti: classe politica, dirigenti, professionisti, operai, studenti,
pensionati. In vent’anni chi ha voluto si è imbattuto nel giornale.
Oggi è bello ricordare ed aggiungere ai ricordi, i pensieri di alcuni autorevoli esponenti della città
che rispondono alla domanda “Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?” Io ho letto e studiato
bene le risposte. Tutte. Quelle più critiche, quelle che offrono speranza di un futuro migliore, quelle che
apprezzano i sacrifici fatti ed i passi avanti compiuti.
Viene fuori un quadro esatto della nostra città, troppo chiusa e piegata su se stessa. Viene in alcuni
casi fuori anche una mancata conoscenza di quanto realmente successo. Ma viene fuori anche un pessimismo spesso fine a se stesso.
Terlizzi è cambiata. È molto cambiata. Poteva cambiare ancora di più? Si. Poteva cambiare meglio?
Ancora sì. Una città cambia nella misura in cui i cittadini vogliono che migliori. Nessuno può escludersi
dalla responsabilità.
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In ogni caso questo lavoro ha un grande pregio: può far riflettere chi vuole e può indurre molti a
cambiare in meglio.
Ultima considerazione: “Il Confronto” è grato a chi da anni lo sostiene liberamente, ai lettori, alle
ditte ed imprese che inseriscono la pubblicità. Io, che sono un po’ la memoria storica della Cooperativa,
dico grazie a tutti gli amici che hanno sempre “tifato” RTS e indicando i tre Presidenti di questi bellissimi
anni: Gaetano Colasanto, Vincenzo Colasanto e Damiano Guastamacchia comprendo tutti.
Grazie a tutti quanti hanno operato affinché il giornale e la città crescessero.
Possiamo fare meglio. Insieme.
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Festeggiamo 20 anni del Confronto
e 30 anni della Cooperativa Culturale RTS
di MARIA TERESA DE SCISCIOLO
Direttore del Confronto
La vita è un viaggio che ha come meta la conoscenza. E’ bello lasciarsi rapire, stupire, coinvolgere
dalle tante esperienze di questo percorso unico ed irripetibile, in ogni suo istante.
Sono molteplici i fattori che possono condizionare il viaggio della vita. Spesso mi chiedo: “Quale
sarebbe stato il mio destino se avessi fatto scelte diverse? Quale sarebbe stato il mio futuro se non avessi
condiviso il percorso di crescita con alcuni amici?”
E’ certamente più facile porsi degli interrogativi piuttosto che darsi risposte. Quando si è pienamente
soddisfatti del risultato raggiunto, non si può che ringraziare la “buona stella” che ha guidato il nostro
cammino, festeggiando con gioia e soddisfazione compleanni e raggiungimento di mete insperate.
Siamo qui a festeggiare il trentennale della cooperativa culturale RTS ed il ventennale del giornale
“Il Confronto delle idee”, due realtà editoriali ben radicate sul territorio, che da anni ormai, hanno spiccato il volo nel panorama nazionale, divulgando cultura e informazione che riscuote plausi non solo dal numero sempre crescente di lettori, ma anche da Enti, Istituzioni e professionalità di rilievo.
La cooperativa culturale RTS vanta la pubblicazione di oltre 50 titoli: libri di storia cittadina, di politica, cultura, tradizione e costume.
Il giornale annovera centinai di numeri pubblicati, divenuti per molti oggetto da collezionismo.
Essere parte di tutto questo vi assicuro, è un privilegio.
E’ ambizione di ogni uomo, lasciare una traccia di sé nel tempo. La storia ci narra di piccole e grandi
gesta che hanno condizionato il percorso degli eventi di una comunità, che si è distinta per aver dato i
natali a uomini illustri: scienziati, grandi imprenditori, uomini creativi dal punto di vista artistico, politici
e filosofi che hanno precorso i tempi, anticipando teorie e ideologie tese a migliorare lo stile di vita di
tutti i cittadini.
Terlizzi è una comunità che può vantare una storia gloriosa e uomini illustri, nel passato come nel
presente.
In questi trent’anni la Cooperativa Culturale RTS è divenuta parte integrante di questo percorso, facendo da cassa di risonanza ai tantissimi avvenimenti, aventi come comune denominatore la radice
terlizzese.
Il mio ruolo in tutto questo nasce negli anni ’90 durante una seduta di Consiglio Comunale, dietro la
famosa barricata in legno che separa i consiglieri comunali da pubblico e stampa. In quella occasione conosco il giovane consigliere comunale Gero Grassi. Lo intervisto per la TV privata con cui collaboro. Mi
parla del suo giornale, manifestandomi disponibilità ad ospitare alcuni articoli. Nasce una bella amicizia
che si è rafforzata nel tempo, che ci ha visti crescere insieme. Tra noi si è instaurata una sinergia straordinaria, alimentata da uno scambio continuo di idee e sollecitazioni che rendono vivo il rapporto, allontanandolo da una infarcitura di ipocrisia che per carattere non riuscirei a tollerare.
Quando nel 1999 Gero ha deciso di affidarmi la Direzione Responsabile del giornale, lo ha fatto certamente perché riponeva grande fiducia nella mia persona, ma lo ha fatto anche perché conosceva bene la
determinazione e la caparbietà che mi contraddistinguono. In questo siamo abbastanza simili, motivo per
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cui non sono mancati gli scontri e le appassionate discussioni in questi anni. Io credo che il confronto
continuo è il sale della vita, detesto i “signor sì”, detesto i complimenti sdolcinati e mi irritano le
adulazioni che so essere finalizzate ad ottenere qualcosa.
Amo la schiettezza, la cruda realtà, il confronto sincero, le critiche costruttive, perché mi calo nella
realtà in cui vivo e non immagino favole e romanzi che nulla hanno a che fare con il vivere quotidiano.
A volte mi chiedo se Gero immaginava di imbattersi in un caratteraccio come il mio, quando ha deciso di affidarmi la Direzione del giornale…A volte mi capita anche di pensare: “sono diventata come
lui…” o forse ci siamo incontrati e continuiamo il nostro percorso di vita insieme, perché perseguiamo
medesimi obiettivi, affrontiamo le problematiche con lo stesso spirito e intravediamo le stesse vie di fuga.
Non è cosa semplice ogni mese essere in edicola con un giornale di cui andar fieri, che sia specchio
del territorio, che sia espressione dei cittadini, che sia faro sui problemi da risolvere, che sia diario politico e comunale, che sia immagine di un tessuto sociale in continua evoluzione.
Noi lo facciamo da vent’anni e ci sforziamo di farlo al meglio.
Siamo riferimento per tanti terlizzesi che il destino ha portato altrove, siamo mezzo di comunicazione per tante famiglie che vogliono scambiarsi auguri e auspici per ricorrenze da festeggiare, siamo uno
strumento a servizio di tutto e tutti, perché è questo lo spirito che ci anima e non conosciamo altro giornalismo degno di esser definito tale.
La propaganda senza coinvolgimento e partecipazione non ci interessa, perché non interessa alla
gente.
“Il Confronto delle Idee” è un diario di bordo che da vent’anni viene aggiornato, stampato e rilegato,
per esser conservato nella Civica Biblioteca a testimoniare nel tempo il percorso di crescita di una comunità laboriosa e vitale com’è la nostra.
“Il Confronto delle idee” da vent’anni è forum di crescita per molti giovani studenti che diventano
affermati professionisti e grazie a quelle pagine patinate non sono più anonimi nomi.
“Il Confronto delle idee” è laboratorio giornalistico per tanti ragazzi che nel corso di questi anni si
sono iscritti all’Ordine Nazionale dei Giornalisti - Elenco Pubblicisti di Puglia, grazie alla possibilità offerta loro dalla testata di effettuare il biennio di stage che vi dà accesso.
Essere parte di tutto questo vi assicuro, è un privilegio.
Colgo l’occasione che mi viene offerta da questa pubblicazione per ringraziare la Redazione che con
il suo prezioso contributo, ogni mese mi permette di portare in edicola un giornale di cui andar fiera.
Grazie di cuore ad: Antonio Gattulli, Adriana Gesmundo, Angela Tamborra, Anna Dicanio, Barbara
De Robertis, Brigida Saltarelli, Claudia Rutigliano, Domenico Tumolo, Giovanni De Leo, Giuseppe e
Guglielmo Gragnaniello, Giovanna Ruggieri, Francesco Marzulli, Michelangelo Vino, Nicolò Ceci, Nico
Cantatore, Pasquale de Leo, Pietro Porfilio, Vincenzo Vino, Vittorio Tedeschi e a tutti i collaboratori occasionali che ospito con piacere.
Se il lavoro che svolgiamo da trent’anni per la Cooperativa e da vent’anni per il giornale vi allieta,
coinvolge, interessa, ditelo agli altri per aiutarci a divulgare l’informazione. Se non vi convince, andrebbe
migliorato e meglio organizzato, ditelo a noi e coglieremo come prezioso ogni vostro suggerimento.
Ancora grazie a quanti continuano ad avere fiducia in me, rendendomi il ruolo non facile di Direttore
Responsabile del giornale, meno faticoso e condiviso.
Il mio grazie sincero a Damiano Guastamacchia presidente della Cooperativa Culturale RTS per il
quotidiano supporto morale e strutturale. Analogo ringraziamento al suo predecessore Vincenzo
Colasanto.
Un affettuosissimo grazie a Gero Grassi, “talent scout”, che ha contribuito alla crescita giornalistica
e sociale della sottoscritta.
Auguri e buona vita a tutti.
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Gutenberg, gli internauti
e la storia di Terlizzi
di PIERO RICCI
Giornalista “La Repubblica”
Il “de profundis” l’hanno pronunciato più volte. All’inizio del secolo scorso, quando nacque la radio
e per far circolare le notizie non erano più necessarie né la carta né le tipografie. Poi ancora nel secondo
dopoguerra quando cominciarono le trasmissioni di immagini da un capo all’altro del mondo. Dopo la tv,
facciamo un altro salto di cinquant’anni ed ecco internet, il web, la telefonia cellulare. Eppure i giornali,
quelli di carta, quelli che si sfogliano, sono sempre lì, a mostrare la loro primogenitura nella scoperta forse più democratica della storia dell’uomo: l’informazione. Come diritto, prima. Come dovere, anche. Per
stravolgere un’abusata citazione si direbbe che cambia il mezzo, non il fine. Quindi: il fine (informare e
informarsi) con tutti i mezzi.
Si dice infatti, a quanti hanno decretano ciclicamente, la fine dei giornali di carta, che la radio dà la
notizia, la tv la fa vedere, il giornale la spiega. E questo è un fatto. Anche oggi. A maggior ragione oggi.
Con internet. I monitor di cui non possiamo più a fare a meno e che invadono le nostre vite e i nostri
affetti, grondano di fatti e notizie. Quanti, tanti, troppi. Una babele, un labirinto, un ingorgo che ne rende
la diffusione circolare, quasi non fosse più necessario il filtro dei professionisti dell’informazione. Ma è
proprio nella sbornia di notizie che ci bombarda ventiquattr’ore al giorno, che si fa strada la necessità di
una presenza che non censuri ma interpreti i fenomeni, animato da un senso civico che fa l’interesse generale non quello particolare, nemmeno quello diffuso che non è privato ma nemmeno generale.
Tutto questo ha a che fare con una merce che si chiama credibilità, brand per usare un termine caro
ai maniaci del marketing. Ecco: “Il confronto delle idee” che festeggia i suoi primi vent’anni come organo
di informazione, ispira queste riflessioni. E le sollecita perché i suoi primi passi nel mondo dell’informazione, li muove esattamente negli anni, a cavallo tra gli ’80 e i ’90, in cui negli Stati Uniti si decide di
sdoganare internet dall’uso esclusivo per fini militari. Appare evidente che “Il confronto” come operazione editoriale che fa i conti ormai a decenni, mostra di aver saputo vincere almeno la sfida del tempo. Ha
vinto anche quella dell’informazione? Credo di sì. Ogni periodico locale, infatti, per sua natura si occupa
di fatti che i grandi e medi gruppi editoriali non intercettano, né possono intercettare. Storia minima, cronaca di paese, si dice. Non la troveremo mai sui grandi quotidiani ma molti foglietti locali, per gli inviati
a caccia di storie sempre singolari, sono uno strumento di lavoro fondamentale, la promessa di un nuovo
neorealismo italiano, come lo fu il cinema del dopoguerra.
Leggere le bozze e tra le righe scoprire o riscoprire fatti di cronaca locale di dieci, di quindici, di
venti anni fa, che sono ormai storia terlizzese, è un’emozione rara perchè non è memoria tramandata, orale e perciò caduca. E’ cronaca, è racconto che il tempo eredita. Quel tempo che al presente concede di
mettere a fuoco gli eventi, li esalta, li spiega, li illumina con altra luce, meno abbagliata dalla sensazione
del momento.
Questa operazione editoriale è meritoria perché permette ai nostri personali archivi di rispolverare
tanti fatti che hanno costruito la storia della città e di metterli in relazione ai fatti di cui pure siamo stati
testimoni ma lontano da qui. Cosa accadeva a Terlizzi nel 1992 mentre in tutta Italia scoppiava
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Tangentopoli? Come si è posizionata la classe politica locale mentre nel 1994 scendeva in campo Silvio
Berlusconi?
Non è secondario l’analisi parallela delle cronache di quegli anni, perché aiuta a interpretare i cambiamenti, a leggere l’orientamento dei cittadini. E ancora una volta a sancire l’importanza dell’informazione, quella scritta in particolare, che regala oggi alla città un pezzo di storia che le appartiene tutta intera e di cui non si perderà memoria e della quale non v’è traccia, né nell’etere né sulla rete.
Questa è una sfida vinta. Ed è stata possibile perché alcune persone, i fondatori di questa avventura,
da Gero Grassi a Damiano Guastamacchia, ci hanno creduto fino in fondo: non si sta in edicola vent’anni
senza il coraggio di mettere in gioco la propria credibilità ogni mese.
Una comunità che si ritrova intorno a un organo di informazione è certamente ricca. Perché è nella
natura del lavoro di ogni impresa editoriale quella di divulgare notizie, diffondere storie e idee per la crescita, culturale prima, sociale anche ed economica infine, della comunità in cui vive.
Quest’impegno, oggi, si rinnova. Lo ha già dimostrato con il passaggio della direzione a Maria Teresa De Scisciolo che certo saprà interpretare le nuove sfide che il diritto dell’informazione richiede per fare
dei giovani i protagonisti di una nuova cittadinanza che abbia la forza di protestare ma il coraggio di indignarsi e che forse aspetta solo l’occasione per scrivere una nuova storia. Proprio come vent’anni fa.
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1988
Dicembre n. 1/1/1
• E’ pubblicato il primo numero del “Confronto”. Direttore è il prof. Vito De Leo. Redattori unici Vito De
Chirico e Michele Grassi. La Redazione è ubicata presso il Circolo ACLI, in via Arcidiacono De Sario,
2 a Terlizzi. La proprietà è della Cooperativa Culturale RTS. Il giornale è formato da due pagine sole,
contiene 5 articoli ed una notizia. Gli articoli sono firmati da Vito De Leo (2), Gero Grassi ed Enzo
Sorice (2). Ha una sola pubblicità: Colasanto Arredamenti. È prodotto in tremila copie ed è stampato a
Ruvo da Tipolito Fiorino.
• Contiene un servizio ampio sulla elezione, avvenuta il 23 novembre 1988, a Presidente della Regione
Puglia del dr. Giuseppe Colasanto.
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22 Agosto 1991 - I resti del Carro Trionfale incendiato (foto: Fotoclub “Tommaso Grasso”).
2008 - Rifacimento a verde spartitraffico Viale dei Lilium (foto: Fotoclub “Tommaso Grasso”).
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1989
Gennaio n. 1/2/2
• Aula Consiliare del Comune di Terlizzi occupata dai Gruppi Consiliari DC e PSDI per protestare contro
il Sindaco dr. Giuseppe Tricarico (PSI) e la sua maggioranza (PSI-PCI-RDP) che ha approvato il progetto del secondo lotto del nuovo Mercato dei fiori.
• Insostenibile situazione alla Scuola Media “Aldo Moro” con ubicazione della classi presso la Scuola
Elementare “Don Pappagallo” e l’Istituto Magistrale.
Febbraio n. 2/2/3
• Il 10 gennaio il Consiglio Comunale protesta per la soppressione dell’Ufficio di Collocamento.
Marzo n. 3/2/4
• Il 4 febbraio è presentato il libro di don Gaetano Valente “Le questioni giurisdizionali tra gli Arcipreti
di Terlizzi ed i Vescovi di Giovinazzo”.
Aprile n. 4/2/5
• Michele De Santis diventa Direttore Responsabile del giornale. Direttore Editoriale è il prof. Vito De
Leo.
• Il 5 marzo Leoluca Orlando Sindaco di Palermo interviene con il Vescovo don Tonino Bello alla Manifestazione organizzata dall’Azione Cattolica sul tema “Operatori di giustizia e di pace”.
• Il 9 marzo 1989 l’ex Senatore MSI Nino Giangregorio è eletto Sindaco di Terlizzi con una Giunta formata da DC, PSDI, MSI.
• Il 20 marzo Convegno, nell’Auditorium “Garzia”, si ricorda Aldo Moro e l’eccidio della sua scorta, a
cura dei Centri Studi “Moro” di Terlizzi e Molfetta. Intervengono Gero Grassi, Ilario Amato, Gino
Ferlicchia, il sen. Vito Rosa, il Questore Rosa, il Prefetto Nicola De Mari, l’on. Enzo Sorice, il Presidente della Regione Puglia Giuseppe Colasanto ed i Comandanti dell’Esercito, della Finanza e dei Carabinieri.
Maggio n. 5/2/6
• Pasquale Biscotti presenta il libro “La Città e la Campagna. Il furto”.
• Michele Signorile presenta il libro “Schizzi terlizzesi”.
• Michele Antonelli è eletto Dirigente aziendale FISOS CISL dell’Ospedale “Sarcone”.
Giugno n. 6/2/7
• Il 28 e 29 maggio si vota per la elezione del Consiglio Comunale. I 30 seggi sono così divisi: 13 DC, 7
PSI, 6 PCI, 2PSDI, 2 MSI. Gero Grassi è primo eletto in Consiglio Comunale.
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Luglio n. 7/2/8
• Per il Comune di Terlizzi il consigliere comunale Gero Grassi (DC) propone un tavolo politicoprogrammatico con il PCI.
Agosto n. 8/2/9
• La Regione Puglia affida alla Cooperativa “Il Borgo” il progetto n. 500, finalizzato alla soluzione della
disoccupazione giovanile e all’avvio dei giovani verso il primo lavoro.
• Il 19 luglio Mauro Maggialetti è eletto Sindaco con una Giunta composta da DC, PSI e PSDI.
Ottobre n. 9/2/10
• La Regione Puglia attribuisce alla ASL BA/5 (Corato, Ruvo, Terlizzi) lire 2.584.692.000 per programma di intervento anni 1988-1989.
• Crisi alla ASL BA/5 perché il PSI intende sostituire il suo Presidente del Comitato di Gestione rag. Giovanni De Candia.
• Il Consigliere Comunale DC Gero Grassi auspica la sanità umanizzata e la riduzione degli sprechi.
Novembre n. 10/2/11
• Il 10 novembre Gero Grassi è eletto Presidente dell’Assemblea della ASL BA/5.
• Lire 1.550.000.000 concesse al Comune di Terlizzi per il rifacimento delle strade extraurbane dalla Regione Puglia.
Dicembre n. 11/2/12
• Il Presidente della Regione Puglia Giuseppe Colasanto dichiara: “La nostra battaglia più importante
condotta in questi anni è stata quella di offrire alla Regione Puglia e al Sud un diverso modo di gestire i
rapporti con lo Stato. Un rapporto che sia soprattutto confacente a quelle che sono le indicazioni di ruolo che la Costituzione assicura al decentramento”.
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Don Pietro Pappagallo e il prof. Gioacchino Gesmundo nel film “La buona battaglia”.
Flavio Insinna interpreta don Pietro e Ignazio Oliva il prof. Gesmundo (foto: Ufficio Stampa RAI).
13
1990
Gennaio n. 1/3/13
• Il dr. Nino Giangaspero ed il dr. Mimmo Guastamacchia sono eletti al vertice della DC provinciale di
Bari.
• Il Presidente della Assemblea ASL Gero Grassi dichiara: “Il Parlamento dovrebbe varare a breve una
modifica dell’attuale ordinamento sanitario nell’intento di eliminare la occupazione partitica delle USL
e quindi consentire una gestione più tecnica e più funzionale della sanità”.
• La sezione d’Italia Nostra richiama l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sul degrado di Palazzo De Napoli.
• La Regione Puglia finanzia la costruzione di una nuova Casa di Riposo e la ristrutturazione dell’Ospedale “Sarcone”.
Febbraio n. 2/3/14
• Al Congresso PCI di Terlizzi vince la mozione del NO con circa il 60%. Sconfitta la linea Occhetto che
raccoglie il 37%.
• Deceduto l’ex Senatore Vito Rosa, rappresentante del Collegio senatoriale di Bitonto dal 1968 al 1983.
• Eletta la Commissione Edilizia al Comune di Terlizzi. Rappresentanti politici: ing. Vito Tricarico, Vito
Bisceglia, Vitantonio Sigrisi. Rappresentanti tecnici: ing. Francesco De Nicolo, geom. Sandro
Mangiatordi, dr. Giuseppe Calò, dr. Domenico Vendola, avv. Marina Cantatore.
Marzo n. 3/3/15
• “Più antico di tutti gli dei” è il libro di Francesca Sarcina.
Aprile n. 4/3/16
• Michele Grassi chiede che la Regione Puglia rifinanzi i progetti giovanili per la occupazione nei quali è
inserito quello della Cooperativa Progetto 2000 che sta curando il ripristino e la risistemazione a verde
dell’ex tratturo Appia Traiana.
Luglio n. 5/3/17
• Il 18 giugno Gero Grassi è eletto Sindaco di Terlizzi con una Giunta composta da PCI, PSDI, PSI e la
maggioranza della DC.
• La squadra del Terlizzi Calcio del Presidente Mimmo De Vanna è promossa nell’Interregionale.
Agosto n. 6/3/18
• La Scuola Media “Moro”, con manifesto, ringrazia l’Amministrazione del Sindaco Gero Grassi per
aver mantenuto fede all’impegno della sistemazione della Scuola nei nuovi locali di viale Indipendenza.
• Il Comune di Terlizzi adotta il PPA ed approva la Bozza del PRG.
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• La Villa Comunale di viale Roma viene prolungata sino all’incrocio di via XX settembre, onde consentire una agevolazione del traffico ed il prolungamento della zona pedonale.
Novembre n. 7/3/19
• Muore il Giudice Costituzionale on. Renato Dell’Andro, ex Parlamentare DC.
Dicembre n. 8/3/20
• 1l 16 dicembre il Ministro della Pubblica Istruzione on. Gerardo Bianco, con il Vescovo don Tonino
Bello ed il Sindaco Gero Grassi, inaugura la Scuola Media di Viale Indipendenza. A Terlizzi cessa il
doppio turno nelle scuole elementari.
• Al Comune di Terlizzi assunti 7 nuovi Vigili Urbani e 30 dipendenti delle Categorie Protette.
16 dicembre 1990. Si inaugura la Scuola Media “Aldo Moro”
Da sinistra il Vescovo don Tonino Bello, il Sindaco Gero Grassi, il Ministro della Pubblica Istruzione on. Gerardo Bianco
e il Provveditore agli Studi dr. Giuseppe Brienza.
15
1991
Marzo n. 1/4/21
• Vito De Leo nell’Editoriale parla di “Progetto ambizioso” a proposito del “Confronto delle Idee”.
• Il 16 febbraio‘è inaugurata dal Sottosegretario agli Esteri on. Claudio Lenoci, dal Vescovo don Tonino
Bello e dal Sindaco Gero Grassi la Scuola di Viale Pacecco.
• Approvati dalla Giunta i progetti del completamento del Liceo Classico, del Centro Sociale Handicappati e della Casa di Riposo.
• Gioacchino Tricarico, Assessore ai Servizi Sociali, dichiara che a Terlizzi sono schedati 50
extracomunitari.
• Il 17 febbraio è inaugurata la nuova Via Crucis di Maria Bonaduce presso la Chiesa dei Padri Cappuccini.
• Medaglia d’oro del Comune di Terlizzi al prof. Alessandro Pappagallo.
• La sen. Maria Fida Moro, eletta per la DC nel Collegio senatoriale di Bitonto, aderisce al Gruppo di
Rifondazione Comunista.
• Polemica accesa per la sistemazione delle Washingtonia Filifera al posto dei pini di Corso Garibaldi.
• Occupazione della Sala Consiliare del Comune per il problema della 167 Chicoli che necessita di urgenti interventi strutturali.
Ottobre n. 2/4/22
• “Il Confronto” si stampa alla Tipografia “Centro Stampa” di Terlizzi.
• Il 20 giugno Mauro Maggialetti è eletto Sindaco di Terlizzi con una giunta formata da parte della DC,
PSI, PSDI e 2 ex PCI.
• Gero Grassi subentra a Vito De Leo nella direzione editoriale del “Confronto”.
• Il 13 agosto muore Giuseppe Colasanto, già Presidente della Regione Puglia
• Il 22 agosto è incendiato il Carro Trionfale.
Novembre n. 3/4/23
• “Per una storia dei fiori a Terlizzi” è il libro scritto dall’ortolano Giuseppe Tricarico.
Dicembre n. 4/4/24
• Rischio di trasferimento della Divisione di Ostetricia dal “Sarcone” a Corato. Gero Grassi difende
l’Ospedale.
• Ordinati sacerdoti don Giovanni De Nicolo e don Antonio Neri.
• Alfio Giuga nominato Responsabile Comprensoriale CGIL di Andria.
16
Il Senatore del MSI avv. Nino Giangregorio.
Il professore Alessandro Pappagallo.
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1992
Gennaio n. 1/5/25
• “Perché non si costruiscono le 5 aule della Scuola Elementare San Giovanni Bosco?” si chiedono i
Consiglieri Comunali del PDS, del PRC e della DC in minoranza.
• Il Vescovo don Tonino Bello scrive l’Editoriale del Confronto “Organizzare la Resistenza”.
• Nel Centro Sociale “Santa Luisa” accolti e rifocillati, grazie alla solidarietà di suore e cittadini, tanti
albanesi emigrati.
Febbraio n. 2/5/26
• Il dr. Tommaso Bradascio nominato Commissario della ASL BA/5 il 16 luglio 1991.
• Muore l’avv. Gennaro Trisorio Liuzzi, primo Presidente della Regione Puglia.
• In edicola “Soggetti smarriti” di Nichy Vendola.
Marzo n. 3/5/27
• Festeggiati i 115 anni della Società Operaia Artigiana, fondata il 1° marzo 1877.
Aprile n. 4/5/28
• Nichy Vendola è candidato PRC alla Camera dei Deputati nel Collegio Bari-Foggia.
Maggio n. 5/5/29
• Nichy Vendola eletto in Parlamento.
Giugno n. 6/5/30
• Sospesi per lavori gli interventi chirurgici nell’Ospedale “Sarcone”.
• Racket a Terlizzi. Ditte locali hanno ricevuto richieste malavitose di danaro.
• Costituita la Fidapa. Presidente è la prof. Giuseppina Piemontese De Palma.
Luglio n. 7/5/31
• Il centenario della morte di Michele De Napoli passa nel silenzio più totale del Comune.
Agosto n. 8/5/32
• Ucciso a Molfetta il Sindaco Gianni Carnicella, di soli 43 anni.
• Urge restauro alla Chiesa di Costantinopoli.
• Sfila a Terlizzi il nuovo Carro Trionfale, seppur incompleto.
Settembre n. 9/5/33
• Chiuso il Centro Storico. Protesta della Confesercenti.
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Ottobre n. 10/5/34
• La Divisione di Ostetricia, dopo 145 giorni di esilio, torna all’Ospedale “Sarcone”.
Novembre n. 11/5/35
• Pasquale Brindicci corre la Maratona della Grande Mela a New York.
Dicembre n. 12/5/36
• Lettera dell’on. Nichy Vendola al Presidente della Commissione Nazionale Antimafia perché effettui
una visita a Terlizzi.
• La Società Sportiva Tennis Terlizzi, Presidente Pasquale Guastamacchia, dopo sette mesi di vita è una
bella realtà.
L’insegnante Nicolò Cantatore.
19
1993
Gennaio n. 1/6/37
• Settanta centimetri di neve a Terlizzi il 2 e 3 gennaio. Dal 1956 non si registrava una nevicata identica.
Paralisi nella floricoltura.
• Giovanni Copertino (DC) è eletto Presidente della Regione Puglia.
• Don Gaetano Valente presenta il libro: “Il Periodo aragonese”.
Febbraio n. 2/6/38
• Entra in vigore lo Statuto del Comune di Terlizzi.
• Pubblicato il libro “... e non mangiò la mela” di Giovanna De Scisciolo e Daniela Gesmundo.
• Roberto Cicinelli nominato Direttore Generale ASL BA/5.
• L’on. Antonio Bargone (PDS) parla di “Criminalità ed Enti Locali”.
• Sciopero generale dell’UPSA contro la paralisi amministrativa.
• Festeggiato il decimo anniversario del Servizio Emergenza Radio.
• L’on. Nichy Vendola denuncia lo scandalo della Formazione Professionale in Puglia.
• Pallavolo femminile protagonista in C/2.
Marzo n. 3/6/39
• Sospensione del Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa. Nominati 3 Commissari Prefettizi (Luigi Varratta, Fulvio Schinzari, Francesco Musci).
Aprile n. 4/6/40
• Il 20 aprile muore don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta.
• Nasce il Centro Lotta al disagio per combattere l’emarginazione nel mondo della tossicodipendenza.
• 26 indagati alla Asl BA/5. Trattasi di medici, funzionari ed amministratori.
Maggio n. 5/6/41
• Autobomba sotto il Comune di Terlizzi il 7 maggio. Gravemente ferito il Vigile Urbano Nino De Sario.
Evitata la strage per miracolo.
Giugno n. 6/6/42
• Il Capo della Polizia Prefetto Parisi a Terlizzi. La città assediata dalle Forze dell’Ordine.
Luglio n. 7/6/43
• Presentato il libro di Gero Grassi “Progetto città”.
• Presentata la prima raccolta di scritti di don Tonino Bello. E’ intervenuto il Vescovo di Sessa Mons.
Agostino Superbo.
20
•
•
•
•
•
Nichy Vendola eletto Consigliere comunale a Corato.
Deceduto il signor Sabino Volpe a 102 anni.
Alla Scuola Media “Gesmundo” arriva il preside Pietro Porfilio che subentra a Nicolò Tempesta.
Don Michele Amorosini ordinato sacerdote.
Pubblicato il volume di Michele De Santis “Terlizzi 1845. Assassinio in cattedrale”.
Settembre n. 8/6/44
• Vito Savino (DC) è eletto Presidente della Regione Puglia.
• Adozione da parte della Commissione Straordinaria del mutuo per il completamento del Centro Sociale
Portatori di Handicaps.
Ottobre n. 9/6/45
• Ricordato a Terlizzi il pittore Domenico De Vanna con un libro del prof. Luigi Dello Russo.
• Il Comandante della Polizia Urbana Nino Balzano trasferito ad altro incarico.
Novembre n. 10/6/46
• Bancomat della salute alla Divisione di Cardiologia, retta dal dr. Giuseppe Tricarico.
• Pubblicato il libro “Il mondo capovolto” di Nichy Vendola.
• Rinvenuti 5 chili di tritolo presso un distributore di benzina.
• Presentato il libro “L’altro martire di Terlizzi: Gioacchino Gesmundo” curato da Antonio Lisi.
Dicembre n. 11/6/47
• Muore il commerciante alimentarista Peppino De Vanna, amministratore comunale DC dal 1967 al
1989.
• “Droga, auto rubate, denaro sporco, traffici illeciti e voti comprati”: questo il racconto di un tossicodipendente.
• Gioacchino Chieffi nominato Comandante Distaccamento Marina Militare di Venezia.
12 ottobre 2002 - Scuola Media “Pasquale Fiore”
Con i ragazzi la professoressa Clara Andriani, il Commissario Prefettizio dr. Mario Volpe, il Preside Vittorio Zinni
ed Elisa Springer, scrittrice internata nei lager nazisti.
21
1994
Gennaio n. 1/7/48
• Don Donato Negro Vescovo della Diocesi di Molfetta.
• “De Napoli sfrattato” documentario filmato a cura del CRSEC.
• Il Liceo Classico ubicato nell’ex Monastero della Clarisse.
• Il prof. Nino Visaggi, docente di matematica, in pensione.
• In Cattedrale presepe artigianale di Giacomo Gesmundo.
Febbraio n. 2/7/49
• Il sottufficiale dell’Esercito Valerio Altamura in Somalia per l’operazione IBIS.
• Cambio denominazione stradale per le vecchie Estramurali che assumono i nomi di Viale dei Lilium,
Viale delle Mimose e Viale dei Garofani.
• Al Comune il Colonnello dei Carabinieri Onofrio Capriati prende il posto del dr. Fulvio Schinzari in
qualità di componente la Commissione Straordinaria.
Marzo n. 3/7/50
• Alle elezioni politiche si vota con il sistema maggioritario di collegio: candidato Nichy Vendola
(Progressisti). Renato Brucoli è candidato nel proporzionale per la “Rete”. L’on. Nichy Vendola dichiara: “Il sistema sanitario italiano è una giungla e si muore, letteralmente, di malasanità. La
privatizzazione della sanità sarebbe una tragedia e non solo per la povera gente. Lo dice anche
Clinton”.
• La “Rete” attacca “PDS” e “Il Confronto”.
• Falso allarme per un’autobomba situata nei pressi dell’abitazione dell’ex Sindaco dr. Giuseppe
Tricarico.
• Cerimonia delle Candele alla FIDAPA. Ospiti l’on. Nichy Vendola e Gero Grassi.
• Calcio: per il Terlizzi una stagione da dimenticare.
• 1300 tossicodipendenti e 300 eroinomani a Terlizzi.
Aprile n. 4/7/51
• Nichy Vendola eletto Deputato per soli 299 voti.
• Scoperte lapidi marmoree per i Martiri delle Fosse Ardeatine don Pietro Pappagallo e prof. Gioacchino
Gesmundo.
Maggio n. 5/7/52
• Il Terlizzi Calcio retrocede in Prima Categoria.
• Scoperto un antico sarcofago sulla via Appia Traiana. Risale al 600 A.C.
22
Giugno n. 6/7/53
• Approvato dal Comune il PPA.
• Vito Marinelli, giornalista RAI, da Saxa Rubra alla sede di Bari.
• Esposizione delle radio di ogni tempo a cura di Damiano Paparella.
Luglio n. 7/7/54
• Il Concerto Bandistico del Maestro Antonio Gisonda a Beemster in Olanda.
• Nicolò Fiore partecipa alla trasmissione “I cervelloni” di Rai 1.
• Vincenzo Tangari è il falegname che ha ricostruito il Carro Trionfale.
• “Giulia” è il romanzo del dr. Franco Tangari.
• Si costituisce l’AIDO a Terlizzi.
Settembre n. 8/7/55
• Il prof. Alessandro Pappagallo ricorda il Santuario di Sovereto.
• La Commissione Straordinaria il 14 luglio approva il PRG.
• In pensione i Vigili Urbani Gino Veneto e Vittorio Bilanzuolo.
• Grande successo alla personale di pittura del maestro Antonio Volpe.
Ottobre n. 9/7/56
• Ingegneri ed architetti locali criticano il PRG.
• Il MIP diviene soggetto politico per promuovere la rinascita di Terlizzi.
• “Miele e fiele”, libro scritto da Renato Brucoli.
Novembre n. 10/7/57
• L’Associazionismo locale boccia il PRG.
• L’on. Nichy Vendola: “Forza Italia è una DC epurata dalle cose buone ”.
• Renato Brucoli vince le primarie per la elezione a Sindaco di Terlizzi.
Dicembre n. 11/7/58
• In pensione il dr. Emanuele Clemente, pediatra di tanti terlizzesi.
• La Società calcistica “Azzurra” di Gino Mastandrea festeggia dieci anni.
Corso Garibaldi, 21 - Tel. 080.3512953 pbx - Fax 080.3519391 - TERLIZZI (Ba)
23
1995
Gennaio n. 1/8/59
• Damiano Guastamacchia è Presidente della Cooperativa Culturale RTS. Succede a Vincenzo Colasanto
che ha svolto le funzioni per 15 anni.
• Le tele del Carro Trionfale dipinte da Maria Bonaduce, Enzo Sforza, Maddalena Cipriani ed Antonio
Volpe sono conservate nella Chiesa di Santa Maria della Stella.
• Vito De Ruvo compie 100 anni.
• In pensione il dottor Giuseppe Candilio.
• L’ex via Duomo diventa via Don Tonino Bello.
• Il 17 dicembre muore Aldo Garzia, già Vescovo della Diocesi.
• Finanziato il completamento per la Biblioteca Comunale.
Febbraio n. 2/8/60
• I Concorso “Idea Città - Imprenditorialità al servizio del paese. Terlizzi migliora Terlizzi”.
Marzo n. 3/8/61
• La ragazza terlizzese Lucia Zaccaria, di 17 anni, scompare e poi torna.
• Costituito a Terlizzi il Comitato Prodi.
• Mimmo De Sario indicato come Mister 500 miliardi a seguito di una presunta truffa internazionale.
Aprile n. 4/8/62
• In edicola il libro “Il Cittadino” di Gero Grassi.
• Il 23 aprile si vota per la elezione del Consiglio Comunale dopo oltre due anni di Commissione Straordinaria. Per la prima volta i cittadini eleggono direttamente il Sindaco.
Maggio n. 5/8/63
• La squadra di Pallavolo femminile vince il Campionato di serie D.
• I Volontari della Pubblica Assistenza hanno la sede nella Scuola Media “Aldo Moro”.
• Il dr. Alberto Amendolagine (AN) eletto Sindaco di Terlizzi dopo il ballottaggio con il dr. Nicolò Volpe.
Giugno n. 6/8/64
• La Comunità Scout difende l’on. Nichy Vendola dall’attacco personale del Sindaco dr. Alberto
Amendolagine.
• Nominata dal Sindaco Amendolagine la Giunta: Angelo D’Ambrosio (AN), rag. Michele Rutigliano
(AN), ins. Vito Tricaico (AN), p.a. Michele Auricchio (AN), Angela Stragapede (CCD), ing. Ottavio De
Chirico (CCD).
24
Luglio n. 7/8/65
• Mario de Leo è il nuovo Coordinatore del MIP.
• Suicidio di un tredicenne il 28 giugno.
• Semafori a Terlizzi, provvedimento della Commissione Straordinaria.
• L’8 aprile Maria Teresa De Scisciolo diventa giornalista pubblicista.
• Aperta la Sezione del Partito Popolare Italiano. Segretario è il dr. Antonio Palmiotto.
Settembre n. 8/8/66
• Mostra dell’Artigianato organizzata dall’UPSA.
• Levantflor 1995: Mostra nazionale del fiore.
• Franco Tedeschi nuovo Presidente dell’UPSA Confartigianato.
• Muore il dr. Giuseppe Candilio.
• Cultura di regime al Comune di Terlizzi.
• “La Madonna di Sovereto ed il Carro Trionfale” è il libro scritto da don Gaetano Valente.
• Rapina alla Banca del Salento con due dei tre malviventi catturati dai Carabinieri.
• Muore Lucia Zero, meglio nota come Lucietta la “Cpgiovn”, commerciante.
Ottobre n. 9/8/67
• Crepuscolo senza dei al Comune di Terlizzi.
• Riconoscimento del Comune di Roma ai Martiri delle Fosse Ardeatine prof. Gioacchino Gesmundo e
don Pietro Pappagallo.
• “Il Confronto” propone la beatificazione per don Pietro Pappagallo.
• Gravissimi disagi nelle scuole di Terlizzi.
• Chiusa la Casa di Riposo “Michele De Napoli”.
• Il consigliere comunale Pasquale De Palma (PPI) propone un Polo sanitario Andria-Terlizzi.
• Renato De Scisciolo eletto Presidente dell’Associazione Comunale contro la criminalità.
Novembre n. 10/8/68
• Futuro incerto per l’Ospedale di Terlizzi, dichiara il dr. Giuseppe Gragnaniello.
• In pensione il Maestro Paolo De Ruvo.
• Il 28 settembre muore il Preside Francesco Berardi.
• A New York il terlizzese Michele Cataldi è Preside dell’Hostos Lincoln Accademy.
Dicembre n. 11/8/69
• Aiuole fiorite a Terlizzi.
• Nuccio Minervini Segretario Provinciale giovani del CCD.
• Muore la prof. Paola Laricchia Acquafredda.
• Intitolata a salvo D’Acquisto la piazzetta di via Kennedy.
25
Il manifesto della Scuola Media “Aldo Moro”
con il quale si annuncia la apertura del nuovo istituto.
26
1996
Gennaio n. 1/9/70
• L’11 dicembre Anna Ienna di 25 anni muore all’Ospedale di Terlizzi.
• Il 13 dicembre scoppia bombola d’ossigeno nei locali parrocchiali di Santa Maria La Nova. Muore Giovanni Chiapperini di 19 anni. Feriti Franco Gisonda (40 anni), Gabriele Murgolo (14) e Domenico
Amorosini (11).
• “La Parrocchia e la Confraternita dei Santi Medici di Terlizzi” è il libro di Angelo D’Ambrosio.
• Il 22 dicembre muore l’architetto Michele Gargano, uno dei protagonisti della ricostruzione del Carro
Trionfale, progettista della Scuola Elementare di via Millico.
• L’avv. Cosimo Urbano è eletto Segretario del CDU.
Febbraio n. 2/9/71
• Il 26 gennaio in pensione Vito de Leo, per decenni Capo Gabinetto del Comune di Terlizzi.
• L’8 febbraio il prof. Alessandro Pappagallo ha compiuto 99 anni. Grande festa a Montefiascone dove
vive.
• Discariche abusive a Terlizzi. Saremo sommersi dai rifiuti?
Marzo n. 3/9/72
• Si ripete il ballottaggio in 5 sezioni della Scuola “Don Pappagallo” per l’elezione a Sindaco tra il dr.
Alberto Amendolagine il dr. Nicolò Volpe a seguito di decisione del TAR Puglia.
• Il rag. Ernesto De Robertis eletto Presidente Acli. Subentra al dr. Giuseppe Cerini.
Aprile n. 4/9/73
• Alberto Amendolagine confermato Sindaco dopo il ballottaggio bis.
• Il falegname Nino Bisceglia di 26 anni ucciso a bruciapelo perché si è rifiutato di pagare il “pizzo”.
• “Italia in diretta”, programma Rai, scopre la Terlizzi che non piace dopo l’omicidio Bisceglia.
• Don Luigi Ciotti a Terlizzi su iniziativa del CLAD.
• Gioacchino Gargano, nato nel 1975, è arbitro di calcio in Prima Categoria.
Maggio n. 5/9/74
• Alle elezioni politiche del 21 aprile al Senato eletto Giuseppe Ayala (Ulivo), alla Camera maggioritario
Giuseppe Rossiello (Ulivo). Nichy Vendola rieletto nel proporzionale Camera per Rifondazione.
• Deceduto Peppino Tricarico, uno dei pionieri della floricoltura terlizzese.
• In pensione i medici Lucia Olivieri e Giuseppe Lusito.
• Il senatore Giuseppe Ayala è nominato Sottosegretario di Grazia e Giustizia.
27
Giugno n. 6/9/75
• “La Repubblica Partenopea 1799 - Volume I” è il libro scritto da Michele De Santis.
• Promosse le ceramiche terlizzesi.
• Il calciatore del Bari Igor Protti negli studi RTS.
Luglio n. 7/9/76
• L’Assessore alla Cultura Angelo D’Ambrosio promette la rinascita del patrimonio storico-artistico locale.
• Problemi e disagi dei cittadini alla Ferrovia Bari-Nord.
• Innocente Carbone riconfermato Segretario Provinciale del SIULP, il Sindacato di Polizia.
• Dal 3 giugno aperta filiale della Banca San Paolo.
• L’ex brigatista rosso Prospero Gallinari a Terlizzi per iniziativa del CLAD.
• L’ins. Franco Amendolagine subentra come Segretario cittadino Cisl all’ins. Salvatore Brizzi, che ha
retto il sindacato per oltre trent’anni.
• Gero Grassi è il Direttore del giornale “Collegamento Bari”, periodico del SIULP.
Settembre n. 8/9/77
• Il dr. Pasquale De Chirico eletto Consigliere Comunale PDS a Barletta.
• Ampliato l’organico della Stazione Carabinieri di Terlizzi.
• Giuseppe Grieco e Antonio Gattulli diventano giornalisti pubblicisti.
• Ottava Mostra dell’artigianato terlizzese.
• Deceduto a Gioia del Colle il Maresciallo Egidio Polo, Comandante della Stazione della Finanza di
Terlizzi sino al 1974.
• Dopo 75 anni muore il Calcio Terlizzi. Scambio di accuse tra Società e Comune di Terlizzi.
Ottobre n. 9/9/78
• L’Unità, quotidiano del PDS, ricorda il 24 agosto Don Pietro Pappagallo.
• Ospedale “Sarcone”. TAC: Un problema risolvibile.
• Divisione di Ostetricia e Ginecologia: tanta voglia di fare nonostante veleni e polemiche.
• L’on. Giuseppe Rossiello assicura il marchio Dop all’olio di Terlizzi.
• Martina Colombari con Antonio Gattulli al “Confronto”.
Novembre n. 10/9/79
• Gemellaggio del “Confronto” tra Terlizzi e Sesto San Giovanni, dove risiedono tantissimi terlizzesi.
• Il 14 ottobre muore don Vito Cataldi.
• Il 21 ottobre muore l’avvocato Luigi Vendola, per anni Presidente del Levantflor terlizzese.
• Gero Grassi eletto nella Segreteria Provinciale PPI.
• La Fiera del Levante ospiterà il Levantflor.
• I Raduno Città di Terlizzi di auto e moto d’epoca.
Dicembre n. 11/9/80
• Nichy Vendola, il Parlamentare scomodo, pubblica la raccolta di poesie “Le Debolezze”.
• La Regione Puglia esclude Terlizzi dai P.O.P.
• Il Segretario Nazionale PPI on. Gerardo Bianco inaugura la sezione di Terlizzi.
• Il dottor Marcantonio Giangaspero in pensione.
• Il Governo Prodi approva il finanziamento di lire 2.945.000.00 per l’Ospedale di Terlizzi previsto dai
fondi 1989.
• Terlizzi aveva il Teatro Millico, ricorda il prof. Alessandro Pappagallo.
• Dopo 8 anni torna il basket a Terlizzi. La Polisportiva Nike partecipa al Campionato di Promozione.
28
2006 - Il maestro pittore Antonio Volpe (foto: Michelangelo Vino).
2007 - Nino Antonelli (foto: Michelangelo Vino).
29
1997
Gennaio n. 1/10/81
• “Il Confronto” regala “Il palcoscenico del Teatro Millico”, penna a china di Francesco Tangari.
• Nuovo impianto di illuminazione nel centro storico.
• Rinasce a Terlizzi il Partito Socialista.
• L’Amministrazione Comunale festeggia Nicolò Chiapperini che raggiunge i 100 anni.
• Rose rosse di Terlizzi alla Prima della Scala.
• Premio al Poeta Paolo De Ruvo dalla Provincia di Brindisi.
Febbraio n. 2/10/82
• Il 15 dicembre muore l’ex Senatore missino avv. Nino Giangregorio, presente in Consiglio Comunale
per circa quarant’anni.
• Il 15 dicembre muore, in giovane età, l’ins. Vito Gesmundo.
• Il 12 gennaio, nella tragedia del Pendolino, a Piacenza, muore Gaetano Morgese, di soli 23 anni.
• Il 15 gennaio muore l’ins. Franco Paparella, per quindici anni Amministratore DC.
• Il Levantflor 1996 nei Palazzi Storici di Terlizzi.
• Medaglia d’oro al Maestro Pittore Antonio Volpe conferita dall’Accademia Internazionale delle Scienze
e Arti.
• Nuovo Manager della ASL: il dr. Costantino Dell’Osso di Lucera.
• Muore il pediatra Giuseppe Morrone, terlizzese residente a Bari.
Marzo n. 3/10/83
• Il dr. Domenico Guastamacchia, veterinario, Presidente di Forza Italia.
• Alfredo Altavilla eletto Segretario PDS.
• Il Terlizzi Calcio, primo in classifica, esonera l’allenatore Vincenzo De Sario.
• Alessandro Pappagallo ricorda “La Ciculatera”, il trenino che da Bari andava a Barletta negli anni trenta.
• Al Comune rottura tra il Sindaco Alberto Amendolagine ed il CCD.
Aprile n. 4/10/84
• Il 3 marzo muore a Montefiascone il prof. Alessandro Pappagallo. Il mese scorso aveva scritto l’ultimo
articolo per “Il Confronto”. Aveva 100 anni ed un mese.
• Paolo D’Aniello eletto Presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia.
• Gioacchino Allegretti è il nuovo Segretario di AN.
• L’ing. Tommaso Malerba indicato come Presidente Comitato Festa Patroinale.
• A Terlizzi troppe morti da inquinamento ambientale.
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Maggio n. 5/10/85
• L’ing. Tommaso Malerba costretto a rinunciare all’incarico di Presidente del Comitato Festa Patronale
perché non gradito all’Amministrazione Comunale in quanto esponente del Partito Popolare. Al suo posto il dr. Giuseppe Lusito.
• L’avv. Michele De Nicolo eletto Segretario del PPI.
• Il dr. Vincenzo Conso nominato Cosegretario dell’ICRA.
• Il 22 marzo muore don Nicola Antonelli per diversi decenni Cappellano del Cimitero.
• Il 22 aprile iniziano i lavori per la costruzione della nuova Chiesa della Stella.
• Promosso il Terlizzi Calcio in seconda categoria.
Giugno n. 6/10/86
• Cristina Baldassarre muore tragicamente il 4 maggio, all’età di 28 anni.
• Duro attacco alla stampa locale da parte del Sindaco Alberto Amendolagine.
• “Terlizzi, un paese così”, il libro del prof. Giuseppe Grassi.
• Il giornalista della “Gazzetta” Stefano Boccardi dichiara che la storia dell’autobomba sotto il Comune,
esplosa il 7 maggio 1993, è ancora tutta da scrivere.
• “Forza Vendolino facci un grugnino”, articolo di Gianpaolo Pansa contro Nichy Vendola.
Luglio n. 7/10/87
• Alberto Grimaldi, Principe di Monaco, a Terlizzi il 16 giugno ricevuto nella Sala Consiliare.
• Statua di Padre Pio installata all’interno dell’Ospedale il 25 maggio.
• In pensione il cardiologo Giuseppe Tricarico, già Sindaco socialista.
• Renato De Scisciolo nominato Referente Provinciale Federazione Antirachket.
• “Caro Pansa”. L’on. Nichy Vendola risponde al famoso giornalista.
• Sorge l’Associazione “Gaetano Morgese” con finalità benefiche.
Settembre n. 8/10/88
• Anna Tesoro, di 19 anni partecipa alla Finale di Miss Italia.
• L’Assessore di AN rag. Michele Rutigliano attacca il Sindaco Amendolagine dopo essere stato cacciato
dalla Giunta.
• Il Washington Post critica l’on. Nichy Vendola per aver ipotizzato una legge di perdono per i terroristi.
• Sanità. È allarme rosso all’Ospedale.
• Lapide ricorda l’arch. Michele Gargano presso la casa natia in via Michele D’Ercole.
• Ancora una centenaria: Stella Mastrorilli.
• Il 22 luglio muore l’ex onorevole Enzo Binetti. Qualche giorno prima nella sezione PPI aveva presentato il suo ultimo libro.
• Nino Antonelli è l’armatore senza flotta della politica terlizzese. Duro attacco all’on. Nichy Vendola.
• Il 30 agosto muore l’ins. Giuseppe De Nicolo, già Assessore monarchico e per decenni corrispondente
del quotidiano “Il Tempo”.
• Realizzato il nuovo Orologio a Sole in Piazza IV Novembre.
• Ristrutturati i campi da tennis del Parco Comunale.
Ottobre n. 9/10/89
• Il 2 ottobre muore Peppino Del Re, meglio conosciuto come “Il Re”.
• Il 30 ottobre I Manifestazione dell’Associazione “Gaetano Morgese” con l’assegnazione di Borse di
studio ad orfani di Poliziotti.
• Terlizzi alla trasmissione “Bella Italia”.
Novembre n. 10/10/90
• Maria Teresa De Scisciolo è Direttore Editoriale del “Confronto”.
• Lettera al Sindaco Amendolagine da parte degli abitanti della Zona Artigianale.
• Muore Vito de Leo, per decenni Capo Gabinetto del Comune di Terlizzi.
31
• In tribunale scontro tra il Sindaco Amendolagine e l’on. Nichy Vendola che ha denunciato il primo cittadino.
• L’ins. Vito Tricarico (AN) subentra in Consiglio Provinciale.
• Il 22 scompare, a 52 anni, il Colonnello Pilota dell’Aeronautica Mimmo Guastamacchia
1995 - Insediamento dell’Amministrazione del Sindaco Alberto Amendolagine.
32
1998
Gennaio n. 1/11/91
• La diciannovesima edizione del Levantflor chiude i battenti con un bilancio al chiaroscuro.
• Una lapide ricorda il prof. Gioacchino Gesmundo nel Liceo “Cavour” di Roma.
• Pietro Mennea presenta il libro “La grande corsa”.
• 5 bambini di Terlizzi in visita dal Papa.
• Il prof. Vito De Leo eletto Presidente della Consulta Cittadina. Sostituisce la prof. Pina Piemontese.
Febbraio n. 2/11/93
• Il Sindaco Alberto Amendolagine: “Il paese si sta avviando verso una fase di stabilizzazione totale che
lo rende all’altezza dei tempi”.
• Natalia Estrada al 2° “Premio Città di Terlizzi”.
• Convegno in onore di Michele Sarcone, medico e scienziato a 200 anni dalla scomparsa.
Marzo n. 3/11/93
• Restaurato il Cristo antistante la Chiesa dell’Immacolata.
• In occasione del ventennale della morte di Moro, RTS lo ricorda con un libro ed un cd.
• Terlizzi nel 1978 attraverso il ricordo di Eduardo Rocco.
• RTS compie venti anni.
• Ancora aumenti per i viaggiatori della Ferrotranviaria.
• A Calolzio, in provincia di Lecco, muore all’età di 53 anni, il Preside Giovanni Pileri.
• Il prof. Achille Janniruberto in pensione lascia la Divisione di Ostetricia dell’Ospedale.
Aprile n. 4/11/94
• Parcheggi a pagamento nel centro di Terlizzi.
• Andrea Vendola ricorda il 18 aprile 1948.
• Ciriaco De Mita ricorda Aldo Moro.
• La scuola Polizia di Nettuno intitolata a Gaetano Morgese.
• Vincenzo Colasanto è Campione Regionale di Corsa Campestre.
Maggio n. 5/11/95
• Maria Teresa De Scisciolo è Direttore Responsabile del “Confronto”. Lascia dopo dieci anni Michele
De Santis.
• Ancora una centenaria: la signora Giuseppina Ventola.
• Franco Tesoro riconfermato Segretario CCD.
• Il Reparto Ostetricia a “Cronaca in diretta” di Rai 2, programma di Michele Cocuzza.
• Il Terlizzi Calcio retrocede in Terza Categoria.
33
Giugno n. 6/11/96
• Sciopero della Polizia Municipale.
• Si costruisce in Largo Lucca su uno spiazzo polveroso. Chiuso un contenzioso durato 15 anni.
• In pensione il Preside Dino Tesoro della Scuola Media “Fiore”.
• Presentato il quaderno su “Michele De Napoli”.
• Nicolò Barione (FI) è il nuovo Assessore alle Finanze. Sostituisce il dr. Mimmo Guastamacchia che era
subentrato al rag. Michele Rutigliano.
• La Regione Puglia stanzia un ulteriore finanziamento per il Centro Commercializzazione del Fiore.
• Animale misterioso nella campagne terlizzesi.
• Nuova autoambulanza per la Protezione Civile di Terlizzi.
Luglio n. 7/11/97
• Restaurato l’Altare ligneo di Sovereto.
• Scompare l’ostetrica Erminia Morini.
• La Madonna di Sovereto condotta su un carro trinato da buoi.
• “Ricordo e beatitudine” è il libro scritto da don Mimì Cipriani.
• L’Ospedale è davvero in pericolo.
• A Mons. Gaetano Valente il Premio Renoir 1998.
Settembre n. 8/11/98
• A breve la TAC in funzione al “Sarcone”.
• Il dr. Nino Giangregorio scrive “La malpractice in medicina”.
• Nuova toponomastica cittadina: Piazza ing. Marco Amendolagine, via on. Giorgio Almirante, via Italo
Balbo.
• Lo scrittore Giuseppe Giacovazzo ricorda nella Sala Consiliare Gaetano Morgese.
• Mimmo De Chirico, amministratore Cooperativa RTS, si trasferisce a Torino.
• La cabina del mare di tanti anni fa, articolo di Gero Grassi
Ottobre n. 9/11/99
• Il 6 ottobre muore don Vincenzo Catalano, per decenni Parroco della Chiesa di San Gioacchino.
• Progetti in avvenire, firmati architetto Michele Amendolagine.
• Topi alla Scuola Materna “De Napoli”.
• Il 6 agosto muore Gioacchino Rutigliano, “la Guardia”.
• Antonella Gianfrancesco è la nuova Presidente FIDAPA.
• L’ing. Vito Tricarico eletto all’Ordine Provinciale degli Ingegneri.
• Il Santuario di Sovereto affidato alla Comunità Francescana di Casa Betania.
• Quasi pronta la nuova Chiesa della Stella.
• “L’albero delle carrube” è l’ultimo libro di Michele De Santis.
• Inaugurato il secondo Ufficio Postale di viale Roma. L’iter era iniziato nel lontano 1990.
Novembre n. 10/11/100
• Deceduto Vito De Ruvo a 104 anni.
• Pubblicato l’opuscolo con i nomi e cognomi dei Caduti della II Guerra Mondiale. Curato dal geom.
Enzo Acquafredda.
• Michele Sarcone: Un Uomo sfortunato, come l’Ospedale.
Dicembre n. 11/11/101
• Natività da scoprire in via Farini.
• I fiori di Terlizzi alla Scala dove dirige il Maestro Riccardo Muti.
• Risolta la crisi al Palazzo di Città.
34
• Il prof. Nicola Pice, per anni docente al Liceo Classico, è eletto Sindaco di Bitonto. Tanti terlizzesi in
lista a Bitonto.
• Giacobbe Vallarelli è Segretario del PdCI.
1996 - Il cavaliere Giuseppe Tedeschi
per anni Presidente dell’Ospedale “Michele Sarcone”.
35
1999
Gennaio n. 1/12/102
• Alla vigilia delle elezioni amministrative il Sindaco Amendolagine annuncia le dimissioni.
• Alfio Giuga è Segretario DS.
• IL Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro assegna la Medaglia d’oro a don Pietro Pappagallo.
• All’Ospedale “Sarcone” si partorisce senza dolore con l’analgesia epidurale.
• Teatro Millico: quale futuro?
Febbraio n. 2/12/103
• Piano Regolatore Generale: un sì subordinato a troppi ma…
• Inno ufficiale al Comune di Terlizzi. Approvato il bando.
• Muore Peppino Tedeschi, già economo del Comune, Presidente del “Sarcone” ed autorevole esponente
della DC.
• Rinnovato per 22 anni l’appalto della Concessione del Gas.
• Polizia Municipale: un anno di impegno per la città.
• Il Presidente del Consiglio dei Ministri a “Radio anch’io” parla della valenza dei floricoltori terlizzesi.
• L’8 febbraio muore l’on. Giuseppe Tatarella (AN).
• Bruxismo: un sostantivo sconosciuto che nasconde un problema comune.
Marzo n. 3/12/104
• Ricordo dell’arrivo della luce elettrica a Terlizzi.
Aprile n. 4/12/105
• Ricordo di don Tonino Bello.
• Arte, cultura e solidarietà nel ricordo di Gaetano Morgese.
• “Famiglia Cristiana” ricorda Don Pietro Pappagallo.
• Giornata terlizzese dell’ipertensione.
Maggio n. 5/12/106
• 3 candidati sindaci: dr. Alberto Amendolagine per il Centrodestra, dr. Vito Altieri per il Centrosinistra e
Raffaele Cipriani per i Socialisti.
• Lapide per ricordare i caduti in guerra posta in Piazza Cavour.
Giugno n. 6/12/107
• Alberto Amendolagine rieletto Sindaco di Terlizzi. Marcello Vernola è Presidente della Provincia.
• Nino Antonelli eletto Consigliere Provinciale per i Verdi.
36
• Non eletto con oltre 50.000 voti Nicola Ruggiero, candidato del PPI alle elezioni europee.
• Don Michele Fiore affianca don Antonio Mazzi nella Comunità Exodus.
• Il dr. Luigi Rutigliano batte il record mondiale di tiro al piattello in fossa olimpica.
Agosto n. 7/12/108
• Si insedia il Consiglio Comunale e la maggioranza di centrodestra manca.
• Le controindicazioni all’uso del bacio in uno studio del dr. Nino Giangregorio.
• Sarti pugliesi in Svizzera: tra questi Damiano Guastamacchia.
• Luca Mazzone per il terzo anno consecutivo Campione d’Italia nel nuoto.
• Massimo Resta festeggia il decimo anno da giornalista alla “Gazzetta del Mezzogiorno”.
• Antonella Rubini ai mondiali di Body Building.
Settembre n. 8/12/109
• Tre mesi di incertezza amministrativa a causa delle diatribe nella maggioranza.
• Finite le vacanze, si torna a scuola.
• Michele Santeramo: il gioco del teatro.
• Pinacoteca De Napoli e Teatro Millico: quale destino li attende?
• Michele Vino: un emigrato degli anni ’60.
Ottobre n. 9/12/110
• Raccolta differenziata: una desolazione.
• Diminuiscono le iscrizioni al Liceo Classico.
• Il dr. Franco Bux disegna il futuro dell’Ospedale “Sarcone”.
• La Fraternità Francescana di Casa Betania festeggia i dieci anni.
• Finanziamento del Ministero del Tesoro per il nuovo Palazzetto dello Sport.
• Partono i lavori al sottopasso di via Mazzini.
• Disperso nel 1941 in Albania, ritrovato nel 1999 il ventitreenne Pietro Vendola. Trattasi del
duecentoventicinquesimo morto terlizzese della II Guerra Mondiale.
• Nel 1639 nasceva la Confraternita del Rosario.
Novembre n. 10/12/111
• Alla trasmissione Rai “I fatti vostri” si discute di Anna Ienna, deceduta nel 1995 per malasanità.
• Si costituiscono a Terlizzi “I Democratici”.
• Amintore Fanfani nel 1947 venne a Terlizzi.
• Boxe: la società “Carbone” investe nei giovani.
Dicembre n. 11/12/112
• Il secolo che verrà: si avvicina il 2000.
• “Addio signor Millenario II” è il libro del dr. Francesco Tangari.
• Presentato il Vocabolario del Dialetto terlizzese, opera postuma del prof. Francesco Tempesta.
• La grande avventura dei fiori terlizzesi.
• Il dr. Domenico Guastamacchia eletto Vicesegretario Provinciale di Rinnovamento Italiano.
• Raffaele Porfilio eletto Segretario DS.
37
7 maggio 1993 - L’autobomba sotto il Comune di Terlizzi.
Casa del Tortellino
di Francesco de Nicolo
il Gusto Unico
della Freschezza quotidiana
Via Tripoli n. 140 - TERLIZZI (Bari) - Tel. e Fax 080.3516356
38
2000
Febbraio n. 1/13/113
• Quando potremo visitare il Museo della Civiltà Contadina?
• Nino Grieco è il nuovo Presidente del Circolo ACLI.
• La Chiesa di San Gioacchino si presenta con un opuscolo curato dal dr. Vito Bernardi.
• Alessandro Crispo è il primo bimbo del terzo millennio nato all’Ospedale “Sarcone”.
• Il dr. Michele Ficco dichiara: “Ostetricia, un vanto per il “Sarcone”.
Marzo n. 2/13/114
• Scoperto un affresco con don Pietro Pappagallo.
• In lode di Ciccillo Beckembauer.
Aprile n. 3/13/115
• Don Felice Di Molfetta è Vescovo di Cerignola.
• I terlizzesi candidati alle elezioni regionali.
• Intitolata una Caserma a Gaetano Morgese.
• “Testimonianze” è il libro di Giovanni Parisi.
Maggio n. 4/13/116
• Il Presidente della Camera on. Luciano Violante presenta il libro di Gero Grassi “Storia civile e democratica di Terlizzi. Dal 1943 al 2000”.
• 40 anni di cavalletto per il pittore Valente.
• Deceduti i maestri elementari Fedele Grassi e Francesco Cirillo.
Giugno n. 5/13/117
• Il Sindaco Amendolagine soddisfatto della attuazione del programma amministrativo.
• La Scuola Media “Fiore” a Strasburgo visita il Parlamento Europeo.
• Don Franco Vitagliano è il Parroco della Immacolata.
• Scompare Mimmo De Vanna, alimentarista.
Luglio n. 6/13/118
• Cesano: il popolo festeggia la sua “Madonnina”.
• L’on. Nichy Vendola è Segretario Regionale del PRC.
• “Io sono un gay e sono felice” dichiara l’on. Nichy Vendola.
Settembre n. 7/13/119
• La Giunta Regionale approva il PRG di Terlizzi.
39
• Il 5 agosto a Ruvo muore il prof. Giuseppe Cantatore, già Consigliere Regionale PSDI.
• Torre dell’orologio riaperta ai visitatori.
• Roberto De Palma sogna la serie A con l’Ancona Calcio.
Ottobre n. 8/13/120
• Luca Mazzone alle Paraolimpiadi di nuoto a Sydney.
• Gero Grassi eletto Segretario Provinciale PPI di Bari.
• La Madonna del Rosario scongiura la siccità.
• Nel libro “Cuore di donna” di Carla Capponi, ricordo del prof. Gioacchino Gesmundo e di don Pietro
Pappagallo.
• Parte il centro di aggregazione per l’infanzia.
Novembre n. 9/13/121
• Presepi dal sapore antico presso l’Azienda Ceramiche D’Aniello.
• Terlizzi: l’eterno cantiere.
• Accorpamento delle Scuole Medie “Moro” e “Fiore”.
• Luca Mazzone ottiene due argenti alle Paraolimpiadi.
Dicembre n. 10/13/122
• Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dario Franceschini a Terlizzi.
• Don Gino Martella è il nuovo Vescovo.
• “Percorsi eccellenti” è l’ultimo libro di don Michele Cipriani.
2 dicembre 1994 - Lucietta Zero, la Cp’giovn con il nipote Carmine Sarcina.
40
2001
Febbraio n. 1/14/123
• “Appunti di Vita terlizzese”: Il libro di Gero Grassi, Maria Teresa De Scisciolo e Massimo Resta.
• Franco Amendolagine ricomincia dal trio Andreotti, D’Antoni e Zecchino.
• Premio al Maestro Antonio Gisonda dall’Amministrazione Comunale.
• Sanità eterna malata.
• IL Mercato Lioy riapre i battenti in veste rinnovata.
• Vico I Corso Umberto cambia nome e diventa Via Mafalda di Savoia.
Marzo n. 2/14/124
• Nasce “La Margherita”.
• Novità elettorali: la tessera.
• La ceramica di Terlizzi approda su riviste specializzate.
• Tutti assolti per la strage del Pendolino dove morì Gaetano Morgese.
Aprile n. 3/14/125
• Non solo in difesa dell’Ospedale.
• La sala ricevimenti “Rotonda” chiude i battenti.
• Muore il Consigliere Comunale Nino Veneto (CCD).
• Michele De Santis pubblica “Pareti a secco”.
Maggio n. 4/14/126
• Alle politiche vince Silvio Berlusconi.
• Nichy Vendola e Pinuccio Rossiello rieletti Parlamentari per il centrosinistra. Antonio Azzolini per il
centrodestra.
Giugno n. 5/14/127
• Il salumiere Nino D’Aprile di 72 anni ucciso nel suo negozio.
• Il 2 giugno è festeggiato sul bagno comunale dall’Amministrazione Amendolagine.
• Dossier sulla problematica Scianatico.
• Deceduto l’avv. Armando Pileri, già Sindaco.
Luglio n. 6/14/128
• La grande Festa del Carro.
• Don Peppino Barile e don Mimì Cipriani festeggiano 40 anni di sacerdozio.
• Terlizzi perde Palazzo Marinelli. Al Comune solo il giardino.
• Un Cd del Comune su Michele De Napoli.
• Andavamo alla Maestra, articolo di Gero Grassi per ricordare gli anni ’60.
41
• Il CCD chiede le dimissioni dell’Assessore Angela Stragapede e le ottiene.
• Luca Mazzone campione italiano di nuoto tra i disabili.
Settembre n. 7/14/129
• Gigi Sabani a Terlizzi con Damiano Paparella.
• Riccardo Muti visita il Mercato dei Fiori.
• Muore l’ex Sindaco prof. Antonio La Tegola.
• A Terlizzi pochi Vigili Urbani.
• Gero Grassi ricostruisce l’archivio storico della DC di Terra di Bari.
• Discarica a cielo aperto.
• La Stazione dei Carabinieri elevata a Tenenza.
Ottobre n. 8/14/130
• Sovereto si desta dall’oblio.
• Il palco della discordia dopo il 18 aprile 1948.
• L’ing. Vincenzo Di Tria eletto Segretario DS.
• Giuseppe Calò o Mario Ruggiero candidati sindaci del centrodestra per le elezioni del 2004?
• Terlizzi lo dice con i fiori.
Novembre n. 9/14/131
• Franco Amendolagine e Nino Antonelli Consiglieri Provinciali fanno “pesare” Terlizzi in Provincia.
• Restauri a Santa Maria La Nova.
Dicembre n. 10/14/132
• Giacomo Gesmundo, con i suoi presepi, a Campione d’Italia.
• I Festival Millico a cura dell’Associazione Sovero.
• Chiude l’Ospedale “Michele Sarcone”.
1989 - Il poeta dialettale Michele Signorile a scuola con i ragazzi.
42
2002
Febbraio n. 1/15/133
• Il lungo sonno di Terlizzi.
• Incontinenza urinaria femminile.
• Dove partorire? A Terlizzi è meglio.
• Terlizzi scopre una passione concertistica.
• Tonin ‘u zupp.
• Addio a Marietta, l’anziana di Terlizzi che venerava Di Vittorio.
• La Megaton Terlizzi brinda al 2002 con la Coppa Puglia.
Marzo n. 2/15/134
• Gero Grassi eletto all’unanimità Segretario Provinciale della Margherita Bari.
• I fiori diventano oggetto di studio.
• Il Magistrato Nicola Piacente all’Olaf.
• Un nuovo Reparto di Neonatologia al “Sarcone”.
• Prossimo il bicentenario della morte del musicista Vito Giuseppe Millico.
• Gero Grassi pubblica due libri: “Piazza Moro, piazza del Gesù e dintorni. Dal paese dei fiori Terlizzi
alla Margherita” e “50 anni di vita democratica della Provincia di Bari”.
• Il 22 marzo scompare l’avvocato Lelluccio De Scisciolo, già Sindaco di Terlizzi.
• “Io Maestro di scuole parallele” è il libro scritto dal prof. Giuseppe Grassi.
Aprile n. 3/15/135
• Il 14 aprile parte la Circolare Urbana.
• Un cervellone a Terlizzi. È Emanuele Gargano, di 19 anni, studente di ingegneria.
• 20 anni per l’AIAS.
• Ad Antonio Gattulli il Premio Giornalistico FISD.
• Sposarsi a Sovereto è possibile.
Maggio n. 4/15/136
• L’Ospedale di Terlizzi e il dolore.
• Tranquilli... l’Ospedale non chiude.
• Il 24 maggio: fine ingloriosa dell’Amministrazione Amendolagine.
• Don Gaetano Valente da 50 anni alla Chiesa di Sant’Ignazio.
• Da salvare le Tele dell’Immacolata.
• Inaugurato Il Museo della Civiltà Contadina.
43
Giugno n. 5/15/137
• Il Commissario Prefettizio al Comune è il dr. Mario Volpe.
• I fiori di Terlizzi per la beatificazione di Padre Pio.
Luglio n. 6/15/138
• Chiesa di San Gioacchino: uno sguardo più attento.
• Il 20 giugno muore, a 50 anni, Pietro Di Modugno, già Maresciallo dei Carabinieri.
Settembre n. 7/15/139
• Ospedale, che tristezza!
• Breve storia dell’Ospedale “Sarcone”.
• I Presidenti dell’Ospedale “Sarcone”.
• Fitto a Terlizzi.
• Con Dio verso Fitto.
• La cronaca fotografica di Fitto a Terlizzi.
• L’onorevole Giuseppe Fioroni visita l’Ospedale.
• La Terlizzi civile ha detto no a Fitto.
• Lettera aperta a Mons. Ruppi di Gero Grassi.
• Morto l’Ospedale “Sarcone” di 100 anni.
• I grattini a Terlizzi, provvedimento del Commissario Prefettizio.
Ottobre n. 8/15/140
• 8297 firme contro Fitto in favore dell’Ospedale.
• Fitto e il centrodestra chiudono l’Ospedale.
• Ospedale: il giorno più lungo.
• Una Rassegna stampa sull’Ospedale.
• Una scultura per l’Ospedale.
• “L’Italia fuori binario” è il libro scritto da Gero Grassi per ricordare la tragedia del pendolino e la Fondazione “Gaetano Morgese”.
• Pregi e difetti del telefonino nell’ultimo saggio del dr. Nino Giangregorio.
• Gli onorevoli Dario Franceschini e Pietro Folena a Terlizzi per l’Ospedale.
• Il 20 ottobre 1977 assassinato nella rapina del Banco di Napoli Francesco Del Vecchio.
• PRG e PIP in dirittura d’arrivo.
Novembre n. 9/15/141
• L’onorevole Rosy Bindi visita l’Ospedale.
• Telethon a Terlizzi.
• Diritto allo studio grazie alla Fondazione Morgese.
• Elisa Springer a Terlizzi.
• Millico Festival II edizione.
• Raccolta differenziata dei rifiuti.
Dicembre n. 10/15/142
• Tele e disegni del De Napoli.
• Don Tonino nei panni di San Giuseppe nel Presepe di Giacomo Gesmundo.
• Il mondo dell’arte di Maria Bonaduce.
• Bilancio di fine anno con il Commissario Mario Volpe.
44
2003
Febbraio n. 1/16/143
• La campagna elettorale stenta a partire. Gli errori si ripetono.
• Provvedimenti adottati dal Commissario Mario Volpe.
• Ricorso al TAR per l’Ospedale.
• L’impegno della Consulta delle Associazioni.
• “La disubbidienza civile di Terlizzi in favore dell’ospedale” è il libro di Gero Grassi.
• Il dr. Vito Altieri nominato Subcommissario Prefettizio a Trani.
• Neve a Terlizzi.
• Angela De Lucia raggiunge i 100 anni.
Marzo n. 2/16/144
• Inaugurato il 28 febbraio il sottopasso di via Mazzini.
• Aria nuova per l’Ufficio Tecnico.
• Aldo Moro contribuì alla rinascita dell’Ospedale.
• “Il Rosario della Vergine Maria. Un aiuto all’Ecumenismo” è il libro di don Michele Rubini.
• Follia e miseria. Ne parla il prof. Alberto Altamura.
• I fiori di Terlizzi al Carnevale di Putignano.
Aprile n. 3/16/145
• Vincenzo di Tria, Marisa Grassi, Franco Amendolagine e Paolo Grassi sono i candidati Sindaci.
• Don Pietro Pappagallo, Martire europeo?
• Don Tonino, dieci anni dopo.
• Povero bagno pubblico!
• Ristrutturazioni alla Chiesa di Cesano.
• Il Terlizzi Calcio torna in Seconda Categoria.
Maggio n. 4/16/146
• 296 candidati per il Consiglio Comunale.
• Bilanco della gestione commissariale del dr. Mario Volpe.
• Largo La Ginestra che fare?
• Felice Lioy, ultima fatica letteraria di Michele De Santis.
• Megaton Pallavolo promossa in B2.
Giugno n. 5/16/147
• Vincenzo Di Tria eletto Sindaco. Il Centrosinistra vince al primo turno.
• Il Sindaco della gente.
45
•
•
•
•
Le preferenze di tutti i candidati al Consiglio Comunale.
Quando la politica sanitaria è cosa nostra. Fitto, Marmo e Verrecchia.
Gero Grassi nominato Assessore a Gravina di Puglia.
La Pallavolo maschile promossa in serie C.
Luglio n. 6/16/148
• L’estate terlizzese è la Festa Patronale.
• La Giunta Di Tria è già al lavoro.
• Festa di fede e folclore a Cesano.
• 50 anni di sacerdozio per don Michele Rubini.
• Il prof. Vito De Leo in pensione... dalla scuola.
Settembre n. 7/16/149
• Ultimissime dal Comune di Terlizzi. Resoconto con il Sindaco.
• La Polizia Municipale trasloca.
• Cassonetti portarifiuti cercasi.
• I Lavori Pubblici realizzati. Scrive l’Assessore Gero Grassi.
• C’è da salvare il Centro Storico.
• Grandi festeggiamenti per la Madonna del Rosario.
• “Terlizzi è come Napoli” è il libro del prof. Giuseppe Grassi.
• IME nuovo sponsor del Terlizzi Calcio.
Ottobre n. 8/16/150
• Benvenuti nella città dei fiori…
• L’ing. Petruzzelli neo dirigente dell’Ufficio Tecnico.
• Ricordando don Giuseppe De Bartolo.
• Viaggio nella Pro Loco
• Flora Mazzone nuova Presidente della Fidapa.
Novembre n. 19/16/151
• Ospedale... in attesa del miracolo.
• Ospedale. Stop ai ricoveri.
• In pensione il Preside Nicolò Tempesta.
Dicembre n. 10/16/152
• Ultimo nato a Terlizzi: Pasquale De Lucia.
• Giuseppe Morrone: medico dei bambini.
• Ritornano i parcheggi a pagamento.
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2004
Febbraio n. 1/17/153
• Presidente Fitto: l’Ospedale è un diritto, non un profitto.
• Il Segretario Nazionale del PRC on. Fausto Bertinotti visita l’Ospedale.
• Cesano tornerà a risplendere.
• Approvato il progetto di recupero dell’ex Istituto Immacolata Concezione.
• Novità per il Mercato Lioy.
• Contratto di Quartiere per la 167.
• Gero Grassi eletto Segretario Regionale della Margherita Puglia.
• Il Ditale d’oro a Francesca Colasanto.
Marzo n. 2/17/154
• “U testaemende de ze manade”, teatro in vernacolo.
• Buffoni di corte. Si inaugura l’Ospedale.
• Centro storico da vivere.
• A settembre si cambia scuola.
Aprile n. 3/17/155
• Terlizzi: eppur si muove.
• Il giudizio severo dell’opposizione all’Amministrazione Comunale.
• Parliamo di Opere Pubbliche.
• Gli onorevoli Massimo D’Alema e Livia Turco visitano l’Ospedale.
• Quando il dentista migliora la vita.
• Terlizzi ricorda Moro, lo statista buono.
• 35 millimetri, un film girato nel centro storico.
Maggio n. 4/17/156
• “Feudalesimo e Feudatari in sette secoli di Storia di un comune pugliese. Terlizzi 1703-1779” è l’ultimo
libro di don Gaetano Valente.
• 8 candidati di Terlizzi per le elezioni dell’Amministrazione Provinciale.
• 5° Concorso Nazionale di Pittura “Gaetano Morgese”
• Una nuova cartina per Terlizzi.
Giugno n. 5/17/157
• Un giorno da ricordare: l’on. Francesco Rutelli a Terlizzi.
• Ampliamento del Cimitero.
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Luglio n. 6/17/158
• Il Sindaco Di Tria rilancia l’idea centrale del suo progetto: ascoltare i cittadini.
• Michele De Palma Segretario Nazionale dei giovani del PRC.
• Museo della Civiltà Contadina‘… tutto da rifare.
• Luci nel Centro Storico.
• Antonio Volpe. Connubio di arte e fede.
Settembre n. 7/17/159
• Zona Artigianale PIP: non perdiamo altro tempo.
• “Striscia la notizia” all’Ospedale.
• “Cuore e passione” è il libro scritto da Gero Grassi.
• Riordino scolastico a Terlizzi?
• L’Ing. Gennaro Cascello è il nuovo Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Ottobre n. 8/17/160
• Nuova Giunta al Comune di Terlizzi.
• Gaetano Volpe eletto Segretario Cittadino UDC.
• Discutiamo di traffico.
• Cambiano nome 114 strade.
• I panini all’olio del Panificio Centrale.
• Una scuola che cambia, al passo con i tempi. Nicolò Volpe nominato Dirigente Scolastico della Scuola
Elementare “San Giovanni Bosco”.
• Il dr. Luigi Rutigliano medaglia d’argento dei Campionati Italiano della medicina di tiro al volo.
Novembre n. 9/17/161
• La Città della pietra dura e pulita.
• La vecchia Giunta era la Nazionale del Brasile, la nuova non si sa ancora cos’è. Alleanza Nazionale si
apre al “Confronto”.
• Luigi Piccolomini eletto Segretario dei Verdi Verdi.
• Inaugurato il doppio binario della Ferrovia Bari-Nord.
• La Circolare … fantasma!
• Ricordando il Pittore Domenico De Vanna.
• Giampaolo Sigrisi campione tricolore nei “Medi”.
Dicembre n. 10/17/162
• Per Natale Terlizzi in festa.
• Pierluigi Auricchio scrive “Clessidra”, secondo libro di poesie.
• Revisione dello Statuto: una opportunità di crescita.
• A Terlizzi le case costano 3 mila euro al metro quadro.
• UDC: solo ordinaria Amministrazione a Terlizzi.
• Mercato dei Fiori: il Sindaco Di Tria chiama il Presidente della Regione Fitto.
48
10 luglio 1992 - Don Gaetano Valente e l’architetto Michele Gargano
lavorano per la ricostruzione del Carro Trionfale.
1992 - Comizio di Rifondazione Comunista.
Sul palco Gianni Vendola, Franco Giordano, Nichy Vendola e Rosalba Palma.
49
2005
Febbraio n. 1/18/163
• Primarie per la Regione Puglia: riflessioni a 360 gradi.
• Nichy Vendola è il candidato Presidente del centrosinistra per la Regione Puglia.
• Breve biografia di Nichy Vendola.
• A luglio 10 lottizzazioni, a maggio Caravaggio alla Pinacoteca De Napoli.
• La nuova immagine della Polizia Municipale.
• A Terlizzi dal 30 novembre 2003 non si nasce più.
• Dove sono finite le grotte di Terlizzi?
• Peppino “U Cont”.
• Lino Banfi alla Scuola “Gesmundo”.
• “La cordata e la Vetta”, libro scritto dall’avvocato Antonio De Chirico.
• Chi era Padre Gabriele Guastamacchia.
Marzo n. 2/18/164
• Il dr. Nino Giangaspero, l’avv. Patrizia De Chirico, il prof. Giuseppe Vendola, Nino Antonelli, Nino
Grieco e Raffaele Cipriani candidati alla Regione Puglia.
• Ristrutturato Largo La Ginestra.
• Don Michele Fiore alla C.A.S.A. di don Tonino Bello.
Aprile n. 3/18/165
• Una nuova era per Terlizzi e la Regione Puglia. Nichy Vendola eletto Presidente della Regione Puglia.
• Il 18 aprile muore, all’età di 53 anni, il dr. Nino Giangaspero, già Sindaco di Terlizzi.
• Il prof. Paolo De Ruvo riceve premio in India per meriti culturali.
• La Scuola Media “Moro-Fiore” assiste ad una seduta del Parlamento Europeo.
Maggio n. 4/18/166
• All’approvazione il Primo Piano di Lottizzazione.
• Un patrimonio da salvaguardare: la Chiesa di Sovereto.
Giugno n. 5/18/167
• Terlizzi è soffocata dalle polveri sottili.
• La Sanità e la rivoluzione gentile.
• Giovanni Di Capua è il nuovo Comandante della Polizia Municipale.
Luglio n. 6/18/168
• Inaugurata la Pinacoteca De Napoli.
50
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•
Cattedrale: l’esempio più riuscito di neoclassico meridionale.
Lavori per la salvaguardia del Portale di Anseremo da Trani.
La Polisportiva Olimpia conquista il titolo italiano nella Ginnastica.
Il 24 giugno scompare l’insegnante elementare Nicolò Cantatore, poeta e scrittore locale.
Sempre in giugno muore l’avvocato Pasquale Gesmundo, già Vicesindaco socialista.
Settembre n. 7/18/169
• Il 12 agosto muore, all’età di 89 anni, l’insegnante elementare Vincenzo De Chirico.
• Terlizzi avrà la Farmacia Comunale.
• A Terlizzi morire diventa un problema.
• Nichy Vendola premiato alla rassegna Gay della Versilia.
Ottobre n. 8/18/170
• Basta con il teatrino della politica.
• Nichy Vendola: il Governatore della gente.
• La Via Appia Traiana tornerà all’antico splendore.
Novembre n. 9/18/171
• L’Archivio Capitolo Concattedrale.
• Consiglio Comunale nell’occhio del ciclone.
• Nuova Pinacoteca De Napoli. Spazio anche ai giovani.
Dicembre n. 10/18/172
• L’avvocato Lea Cosentino, Direttore Generale ASL Ba/3 parla di Nichy e Gero.
• “La Regione Puglia con ragione” è l’ultimo lavoro letterario di Gero Grassi.
• Capriccio informa: spendete a Terlizzi.
• L’arte del presepe di Giacomo Gesmundo.
• Michele Signorile e Michele Gargano: la loro nostalgia per Terlizzi.
• “Radici” è il libro scritto dal prof. Giuseppe Grassi.
• Il 6 gennaio arriva la Fiamma Olimpica.
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1996 - Il senatore Giuseppe Ayala
eletto nel Collegio Molfetta, Terlizzi, Bisceglie, Ruvo, Corato, Giovinazzo.
1989 - Comizio della Democrazia Cristiana con il Presidente della Regione Giuseppe Colasanto.
Si riconoscono sul palco Gero Grassi, Pinuccio Colasanto, Mimmo Gustamacchia,
Giuseppe De Chirico, Franco Paparella, Nicolò Tempesta.
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2006
Febbraio n. 1/19/173
• Elezioni politiche: Un appuntamento importante per l’Italia e Terlizzi.
• Assetto del territorio: Terlizzi cresce.
• Va, Gero!
• L’Amministrazione Di Tria vista dall’opposizione.
• Don Gaetano Valente firma il “7° Quaderno della Biblioteca: La Torre Maggiore del Castello
Normanno”.
• “La Buona Battaglia”, film su don Pietro Pappagallo su Rai Uno.
• Il 3 febbraio si è spento Tonino Pappagallo.
Marzo n. 2/19/174
• La fiction su Don Pietro in anteprima a Terlizzi.
• Quando i fiori bucano lo schermo.
• L’attore Flavio Insinna è don Pietro Pappagallo.
Aprile numero speciale
• Raifiction a Terlizzi per don Pietro Pappagallo.
• Intervista a Gianfranco Albano, il regista della “Buona Battaglia”.
• Gli scritti del filosofo Gioacchino Gesmundo.
• Dialoghi tra compaesani: Don Pietro Pappagallo ed il prof. Gioacchino Gesmundo.
Aprile n. 3/19/175
• Un nuovo onorevole per Terlizzi: Gero Grassi.
• Laterificio Pugliese: un passo verso la delocalizzazione.
• Un nuovo edificio per il Liceo Pedagogico.
• Un Tempio sull’antica Torre Normanna.
• Inaugurato il nuovo Palazzetto dello Sport.
Maggio n. 4/19/176
• Megaton Pallavolo in B1.
• Terlizzi calcio promosso in Promozione.
• Agri-cultura, l’investimento del futuro.
• 7 maggio 1993: una ferita ancora aperta.
• La Fantini Scianatico presenta la scultura Echoform di Luca Trevisani.
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Giugno n. 5/19/177
• Lea Cosentino: io pugliese, prima Manager ASL.
• L’Ospedale “Sarcone” tornerà Polo Chirurgico in tempi non proprio brevi.
• Ripartono i lavori al Teatro Millico.
• IME revolution.
• La Cattedrale impegnata a promuovere l’Oratorio per i giovani.
• Pierluigi Auricchio debutta a Teatro.
Luglio n. 6/19/178
• La Festa Maggiore del 1834.
• Visite guidate nella Torre Normanna.
• Il Calvario e le Croci a Terlizzi.
• Museo della Civiltà Contadina: un bene da valorizzare.
• Allestimenti floreali terlizzesi a Piazza San Pietro.
• Un anno intenso di lavoro alla Polizia Urbana.
• Basket Nike: un anno da incorniciare.
Settembre n. 7/19/179
• Cittàcivile si racconta.
• I giovani di Alleanza Nazionale puntano il dito contro l’Amministrazione.
• L’on. Gero Grassi è Responsabile Nazionale Sanità della Margherita.
• Muore don Michele Rubini.
• Giuseppe Volpe al Festival Suoni del Mediterraneo.
• Partorire senza dolore.
• Fantini Scianatico rileva altri tre stabilimenti in Spagna.
Ottobre n. 8/19/180
• Piano Regolatore Generale: sogno o realtà?
• La Maggioranza annaspa su molti fronti, dichiara Ninni Gemmato di AN.
• L’arte fotografica di Vincenzo Vino vince in Campania.
• Sovero Jazz tra storia, arte e musica.
• Il Gruppo Fantini Scianatico approda in Serbia.
Novembre n. 9/19/181
• È davvero una nuova sanità?
• Nicolò Marziale parla del progetto Mattatoio Comunale.
• Mercato dei Fiori: una sfida da vincere.
• Il Direttore della ASL avv. Lea Cosentino eletta Vicepresidente Nazionale di Federsanità.
Dicembre n. 10/19/182
• Natale per recuperare i piatti della nostra tradizione.
• Telethon 2006 a Terlizzi.
• Inaugurato il Centro Studi e Ricerche Ecoflower.
• La Pro Loco... non una Associazione, ma l’Associazione.
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1994 - Sala ricevimento La Rotonda.
2005 - Elezioni provinciali. Il Presidente Nazionale della Margherita on. Francesco Rutelli
e il Segretario Regionale Margherita Puglia Gero Grassi (foto: Michelangelo Vino).
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2007
Febbraio n. 1/20/183
• Sindaco Di Tria: siamo in paziente attesa della Pinacoteca De Napoli.
• Gli esami non finiscono mai. Il primo intervento alla Camera di Gero Grassi.
• Nasce a Terlizzi il Partito Democratico.
• Ricomposta la Giunta Di Tria.
• Terlizzi nel ‘900 famosa per il buon gelato di Pietro Fusaro.
• Una tesi sul filosofo prof. Gioacchino Gesmundo.
Marzo n. 2/20/184
• Un monumento per non dimenticare don Pietro Pappagallo ed il prof. Gioacchino Gesmundo.
• Cosimo Urbano eletto Segretario di Forza Italia.
Aprile n. 3/20/185
• 30 candeline per la Cooperativa Artigiana di Garanzia.
• Terlizzi cantiere aperto.
• Abbattuto il bagnotto in villa.
• Percorsi in fiore.
• Municipale Balcanica in Tour.
Maggio n. 4/20/186
• Il terlizzese Vincenzo Caldarola interpreta Padre Pio nel Musical Actor Dei.
• Chiuso l’ingresso a Sovereto della Provinciale 231.
• Un pittore da riscoprire: Francesco Paolo Prisciandaro.
• Con la “De Gemmis” la scuola terlizzese a Novi Ligure.
• La Scuola “Pappagallo” sbanca tutto a Vico Garganico.
• Terlizzi rivive il suo settecento.
Giugno n. 5/20/187
• Cambiano i sensi di marcia e tornano i parcheggi a pagamento.
• Ospedale di Terlizzi. Stanno ultimando i lavori di ammodernamento.
• Adsum arte contemporanea.
• Cesano: un patrimonio storico di inestimabile bellezza.
• Il Ristorante Vicolo da tre anni realtà di Terlizzi.
Luglio n. 6/20/188
• “Festinpiazza”, l’ultimo libro di Giuseppe Grassi.
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40 anni per Guastamacchia Moda.
Paolo De Santoli si racconta.
Intervista all’Assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco.
Unitalsi: una realtà che risponde al bisogno d’amore.
La Chiesa di S. Ignazio, uno scrigno d’arte e di storia.
Settembre n. 7/20/189
• I Dik Dik a Terlizzi.
• Festa Maggiore: polemiche.
• Istituto Magistrale, quale futuro?
• Terlizzi ha sempre investito poco nei servizi sociali.
• Una vera rivoluzione: il laser nelle malattie gengivali.
• Muore Umberto Barile, più volte consigliere PCI.
• Tante novità per la Polisportiva Olimpia Sacro Cuore.
Ottobre n. 8/20/190
• 75 anni di sacerdozio per don Michele Cagnetta.
• Finalmente Parco Marinelli.
• Nichy Vendola leader della nuova sinistra?
• Un referendum per far passare Sovereto a Bitonto.
• “G’ero anch’io”, ultimo scritto di Gero Grassi e Maria Tersa De Scisciolo.
• Torna il Festival Millico.
• Straordinaria Festa del Rosario.
• 9^ sagra olio e olive di Terlizzi.
• Fantini Scianatico in B1 da protagonista nel volley.
Novembre n. 9/20/191
• Primarie per scelte alla luce del sole.
• Viabilità a Terlizzi.
• Nuovi loculi al Cimitero.
• Cavalcavia nella zona artigianale.
• Don Luigi De Sario a Montecassino festeggia 75 anni di sacerdozio e 96 di vita.
• Soddisfazione per la riapertura del Campo Sportivo Comunale del Sindaco Di Tria.
Dicembre n. 11/20/192
• Massimo Resta. 25 anni di giornalismo.
• Nel lavoro agricolo mancano forze giovanili.
• Mai più violenza sulle donne è l’appello della FIDAPA.
• Bilancio positivo per lo sport terlizzese.
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2006 - Convegno Sanità.
L’onorevole Gero Grassi ed il Ministro Rosy Bindi (foto: Michelangelo Vino).
16 dicembre 2008 - Consiglio Comunale monotematico sulla sanità.
Interviene l’avv. Lea Cosentino Direttore Gen. ASL Bari. Si riconoscono il Comandante Vigili Urbani Giovanni Di Capua,
il Sindaco Vincenzo Di Tria, il Presidente del Consiglio Comunale Aldo Sigrisi (foto: Michelangelo Vino).
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2008
Gennaio n. 1/21/193
• Centro di Medicina Fetale inaugurato all’Ospedale “Sarcone” alla presenza del Commissario ASL Lea
Cosentino, del Presidente della Regione Puglia on. Nichy Vendola e dell’on. Gero Grassi.
• L’11 gennaio muore il pediatra Emanuele Clemente.
• L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia festeggia 50 anni.
• La Madonna di Lourdes a Terlizzi ospite dell’Unitalsi.
• La neve a... Terlizzi.
• “La Chiesa della Stella” lavoro letterario di Francesco di Palo.
Febbraio n. 2/21/194
• Candidati sindaci per le amministrative: ing. Vincenzo Di Tria, dr. Pasquale Vitagliano, dr. Vito
Bonaduce, Nino Antonelli, Michele D’Amato, Raffaele Cipriani.
• “Pane e cipolla e santa libertà”, libro su don Pietro Pappagallo scritto da Renato Brucoli.
• Il 6 febbraio muore l’ex Sindaco ins. Salvatore De Chirico.
• “Il Ministro e la Brigatista” romanzo scritto dall’on. Gero Grassi.
Marzo n. 3/21/195
• Nasce il “Centro Studi Aldo Moro - Quarta Fase”
• Viabilità: che confusione.
• L’on. Maria Grazia Laganà Fortugno a Terlizzi.
• 27.448 abitanti censiti al 31 dicembre 2007.
• Festeggiati i 10 anni della Banda “Millico”.
• La Cooperatva Progetto 2000 cura l’addobbo in Vaticano per le Palme.
Aprile n. 4/21/196
• Gero Grassi (PD) rieletto Parlamentare.
• Cristina Tayani (PRC), Michele De Chirico e Giovanna Spada (IdV) ed altri terlizzesi candidati al Parlamento non eletti.
• Riaperto il Museo della Civiltà Contadina.
• Inaugurata la Palestra all’Istituto “De Gemmis”.
• Al ballottaggio per il Comune Di Tria e Vitagliano.
• Fantini Scianatico Pallavolo Maschile promossa in A2. Terlizzi Calcio promosso in eccellenza.
Maggio n. 5/21/197
• “Il mare, una storia, un destino”, libro scritto da Paolo Vallarelli.
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• “Le nozze di mia figlia”, l’ultima fatica di Lina De Palo.
• Il 26 aprile muore don Pasquale De Noia.
Giugno n. 6/21/198
• La Giunta Di Tria: prof. Domenico Paparella, dr. Giovanna Spada, dr. Maria Mangiatori, arch. Gabriella De Leo, ing. Felice De Sario, Santina Mastropasqua, avv. Michele Berardi.
• Lea Cosentino nominata Direttore Generale ASL Bari.
• Tornano alla luce dopo secoli gli affreschi della Chiesa di Santa Maria la Nova.
• Operativa l’asta per la vendita dei fiori.
• Il prof. Giuliano Volpe eletto Rettore dell’Università di Foggia.
• La basket Nike promossa in serie D.
Luglio n. 7/21/199
• Finanziamento per il Teatro Millico dalla Regione Puglia.
• Cesano eventi: grande successo di pubblico.
• Cristo Risorto dipinto da Giuseppe Mortello per la Chiesa di Santa Maria La Nova.
• L’Ospedale di Molfetta intitolato a “Don Tonino Bello” alla presenza del Direttore Generale ASL Lea
Cosentino, del Presidente della Regione Puglia on. Nichy Vendola, dell’on. Gero Grassi e del Sindaco
di Molfetta sen. Antonio Azzolini.
• Pista ciclabile e biciclette pubbliche.
• IME: formazione ed informazione per edilizia.
Settembre n. 8/21/200
• Doppio senso di marcia ripristinato su Corso Dante e Corso Garibaldi.
• I fiori di Terlizzi alla Fiera del Levante.
• I soveretani chiedono attenzione.
• “Vivere per morire”, fatica letteraria del dr. Nino Giangregorio.
• Successo musicale della “Municipale Balcanica”.
• Torna dopo 22 anni il festival canoro “Il Garofano d’oro”.
• Luca Mazzone alla paraolimpidi di Cina’è quinto.
• Parte il restauro dell’Antica Torre delle Clarisse.
Ottobre n. 9/21/201
• La Ferramenta Pugliese dei Fratelli Bernardi arreda la rotatoria di Via Mariotto.
• Il pittore Antonio Volpe si confessa…
• Muore l’insegnante Fedora Vallarelli.
Novembre n. 10/21/202
• Centenario della nascita di Gioacchino Gesmundo.
• Nuova sede per l’Ufficio Tributi.
• Il Liceo Classico a Saint Vincent.
Dicembre n. 11/21/203
• Buon Natale
• Centro Sociale Sacro Cuore di Gesù. Adesso è realtà.
• ASL Bari: Piano di riorganizzazione.
• Il Direttore generale ASL Bari Lea Cosentino: ”Bilancio di fine anno, Piano della Salute, Atto aziendale
e Pal”.
• Ospedale “Sarcone”: la rinascita.
• La piazza è deserta ed il paese è triste.
• Salvata dall’oblio: la Chiesetta della Natività.
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2006 - Inaugurazione circolo ARCI.
Con il Presidente della Regione Puglia Nichy Vendola, il Vicesindaco Mario de Leo,
il Consigliere Provinciale Flavio Omobono.
Rappresentante Procuratore
Nino Grieco
Corso Garibaldi, 65 - Tel. 080.3516669 - TERLIZZI (Ba)
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2006 - Inaugurazione Centro sociale portatori di handicap in Viale Indipendenza.
Da sinistra l’Assessore regionale Elena Gentile, l’on. Gero Grassi, il Presidente della regione Puglia Nichy Vendola,
l’assessore comunale Nino Greco, il Sindaco Vincenzo Di Tria (foto: Michelangelo Vino).
2006 - Annamaria e Pasquale Brindicci (foto: Michelangelo Vino).
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“Una città cresciuta con aspirazioni
importanti, puntualmente naufragate
nella gestione del quotidiano”
ANNAMARIA BRINDICCI
Imprenditrice
Annamaria Brindicci, nata a Terlizzi, 41 anni, due figlie.
Quadro Responsabile Ufficio Acquisti presso IME SpA, azienda leader nella commercializzazione di
materiali edili, arredamento e serramenti in Puglia, con un fatturato di oltre 11 milioni di euro e 50 dipendenti.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Mi sembra e lo penso con grosso dispiacere che sia una città cresciuta caoticamente senza significative progettualità, con aspirazioni importanti poi puntualmente naufragate nella gestione pura e semplice
del quotidiano: ma cosi’ non si cresce, si sopravvive!!!
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Terlizzi, mai come in passato, ha finalmente una propria rappresentatività presso enti territoriali ed
organi istituzionali (penso a Nichi Vendola, Gero Grassi, Flavio Omobono), e questo avrebbe dovuto accrescere in qualche modo la sensibilità e quindi le risposte ai problemi ed alle istanze piu’ direttamente
riferibili alla nostra città. L’evoluzione registrata ripropone anche a livello locale quanto già successo in
altre e piu’ imporanti sedi, laddove i partiti hanno perso appeal, capacità di aggregazione e proposta, in
favore di altre forme di rappresentanza, senza che queste peraltro supplissero ad una generale disaffezione
da parte dei cittadini. La stessa partecipazione femminile nella gestione della cosa pubblica terlizzese,
pure cresciuta, se imposta da scelte elettorali o da sentenze dei tribunali amministrativi, conta poco se poi,
nel segreto delle stanze, la loro capacità di incidere è risibile.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Come in passato, la cultura è restata e resta spesso chiusa tra le solite quattro mura dei vari
auditorium, biblioteche e circoli, quando una vera azione culturale andrebbe condivisa con il maggior numero di cittadini nelle piazze, nei vicoli del centro storico e non penso a sagre culinarie o quantaltro. Segnali positivi vengono dall’auspicato recupero del Teatro o dalla prossima riapertura della Pinacoteca, ma
mi chiedo chi gestirà il tutto ed a quali costi per la collettività; anche per la cultura occorrerebbe
progettualità, ma si continua a far conto su lodevoli percorsi individuali, come quelli del teatro di Michele
Santeramo, della musica di Giorgio Vendola, della pittura di De Santoli e Sforza.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
Non dico nulla di nuovo affermando che un grosso treno, ormai perso, poteva essere rappresentato
dalla nostra.vocazione agricola e florovivaistica: anche qui l’incapacità di coordinare e finalizzare le diverse istanze ha buttato al macero un patrimonio importante e credo non piu’ recuperabile se è vero che
buona parte del prodotto floricolo commercializzato anche a Terlizzi, è importato. Si continua ad insistere
sul “nuovo” Mercato dei Fiori: ma che senso ha oggi una struttura elefantiaca come quella quando la
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commercializzazione puo’ essere on line; credo che lo stesso discorso valga per l’artigianato locale se ancora ne esiste una pur labile traccia. Il commercio, in virtu’ della liberalizzazione e delle diverse forme di
incentivazione, vede si nascere una miriade di attività, la cui vita media pero’ spesso non supera l’anno o
frazioni di anno. E’ sotto gli occhi di tutti lo scotto pagato dalle realtà locali alla grande distribuzione, ai
centri commerciali o comunque alle grandi superfici. Non c’è piu’ spazio per l’improvvisazione a prescindere dalla crisi contingente.
Sanità: quali servizi venivano erogati vent’anni orsono e quali oggi?
Credo che la riorganizzazione della sanità abbia avuto ed abbia tutt’oggi una logica condivisibile;
continuare a pensare che ogni Comune abbia il proprio ospedale e fornisca tutti i servizi nessuno escluso
non ha piu’ alcuna ragione.
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
E’ speculare del tessuto nazionale: immigrazione, scomparsa del ceto medio, grosse sacche di povertà ed emarginazione.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Piu’ che una domanda, credo che sia una provocazione!!! Come puo’ essere mutato il volto di una
città nella quale è mancata una politica urbanistica di qualche tipo? I tentativi delle ultime amministrazioni di ridare una “rinfrescata” ed un po’ di “belletto” alla città, se pur lodevoli, restano iniziative isolate che
nascondono gravi problemi.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Non si tratta di attività meramente commerciali, ma penso al grande vuoto occupazionale ed alle ricadute sulla collettività e l’indotto, del Laterificio o del gruppo Gianfrancesco.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Credo che per il decoro e la dignità cittadina, l’abbattimento del “disgrazaito” bagno pubblico pensato anche come piccola “arena” rappresenti una medaglia al merito delle ultime amministrazioni.
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“Terlizzi si è omologata a livello generale”
Don MICHELE CIPRIANI
Arciprete
Don Michele Cipriani, Arciprete e parroco della Concattedrale di Terlizzi.
Attivamente impegnato nell’opera educativa delle giovani generazioni, ha insegnato presso i seminari Vescovile e Regionale di Molfetta, oltre che presso gli Istituti medio-superiori di Terlizzi. Sensibile
alla ricerca sociologica ha pubblicato diversi saggi e studi. Notevole la sua produzione pubblicistica su
vari periodici locali e non.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Omologandosi a livello generale. Nessuna caratterizzazione. Né questo cambiamento è avvertito dai
forestieri quando tornano al loro paese.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Involuzione. In passato c’erano gli ideali che ispiravano la politica. Oggi c’è la gestione del potere.
E’ tornato di moda lo “spoil - sistem” e il “manuale Cencelli”. In antico “d’amicizia e d’amore per
Terlizzi” era al di sopra delle visioni politiche.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Si moltiplicano le iniziative culturali ma non incidono sulla educazione alla cultura. Ci sono più strumenti, ma l’efficacia?
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
C’è un appiattimento economico, economia di sussistenza. Fughe in altre zone per condizioni più
favorevoli. Il cancro abituale è l’individualismo e l’estrema difficoltà a lavorare in rete e innovare e valorizzare i prodotti tipici.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
C’è una riduzione di servizi, ma un miglioramento di strutture, qualche punta di eccellenza. Oggi
l’estrema precarietà sul futuro dell’Ospedale Michele Sarcone. In che misura tutto il corpo sanitario contribuisce al miglioramento del Sarcone?
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Invecchiamento della popolazione, spostamento delle coppie giovani nei paesi limitrofi. Dallo slancio dell’accoglienza degli albanesi con Don Tonino Bello alla più prudente accoglienza odierna con reciproche eccellenze e disumanità. Scarsa programmazione a livello comunale per strutture di accoglienza.
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Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Si‘è allargata la superficie abitativa non secondo i bisogni e il suo volto quando non è deturpato è
alquanto stravolto.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
C’è un pizzico di nostalgia quando ricordo i commenti di alcuni fruttivendoli del passato per pubblicizzare i prodotti in vendita. L’augurio che non abbiamo a lamentarci per il futuro. Il trauma ancora vivo
per la chiusura dell’Oleificio e della Cantina sociale.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Don Tonino Bello come collega di seminario, coetaneo e collaboratore. Antonio La Tegola in quanto
ex alunno, un uomo con idealità e capace di farsi ascoltare.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Il Carro Trionfale della Festa Maggiore e la sua ricostruzione. Il sottopassaggio di via Mariotto come
collegamento tra la città e la zona artigianale. Il Palazzetto dello sport per la gioia dei ragazzi.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
Allo scadere del 20° anno la riapertura della Pinacoteca, del Teatro Millico e del Centro sociale Sacro Cuore. Comunque germi di futuro migliore sono disseminati tra le persone e la terra che ci accoglie.
Si tratta di motivare, coordinare, accompagnare e soprattutto operare in grande.
1994 - Manifestazione RTS con il Presidente Damiano Guastamacchia, Filippo Piacenza e Gero Grassi.
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2005 - Manifesti delle primarie per il candidato Presidente della Regione (foto: Michelangelo Vino).
Il giorno delle primarie 2005. Da sinistra, nella sede della Margherita, on. Rino Piscitello, Gero Grassi,
Francesco Boccia, on. Arturo Parisi e on. Nichy Vendola (foto: Michelangelo Vino).
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“Non è cambiato molto”
PINUCCIO COLASANTO
Artigiano
Pinuccio Colasanto, insieme ai fratelli Vincenzo e Gaetano Colasanto fondatore della Cooperativa
Culturale RTS, che trent’anni or sono, nacque per la goliardia ed il desiderio di informare e comunicare
di un affiatato gruppo di amici.
Pinuccio oggi è titolare insieme ai fratelli della Ditta Colasanto SRL riconosciuta a livello nazionale
per la lavorazione del legno su misura.
Trent’anni son trascorsi dalla nascita di RTS e vent’anni dalla nascita del giornale “Il confronto delle Idee”. Quale ricordo conservi?
RTS nasce sulle spoglie di Radio Terlizzi 1. Partimmo con un trasmettitore militare in via Poerio,
grazie all’impegno di Mimmo Guastamacchia. Eravamo in un piccolo piano terra, poi gli studi vennero
spostati in via Sarcone al terzo piano, in seguito ci siamo scissi, come sempre accade a Terlizzi.
Il prof. Caldarola andò avanti con Radio Florlevante e noi, spostandoci in via Medici, demmo vita a
Radio Terlizzi Stereo. Eravamo una ventina di amici, si trasmetteva tutto in diretta, errori compresi. La
prima trasmissione andò in onda il 19 marzo alle ore 9,00 conduttore il sottoscritto. Il primo brano trasmesso fu “Solo tu” dei Mattia Bazar. Nei giorni precedenti c’erano state prove per testare il segnale, ma
quello fu il nostro inizio ufficiale. Eravamo attrezzati, avevamo anche un pulmino bianco con la nostra
pubblicità su. Ci serviva per le dirette fuori studio: ricordo la trasmissione della Santa Messa in diretta,
alzavamo l’antenna al nostro pulmino e poi tutto era pronto. In seguito ci siamo evoluti, per la Messa in
diretta avevamo un cavo che ci collegava direttamente con la Chiesa Santa Maria. Poi col tempo tutto si è
fermato, fino a quando non è venuta fuori un’altra nota positiva: la nascita del giornale. Quando nacque il
“Confronto” determinò gran clamore, era molto letto ed era forse l’unico giornale che si poneva nei confronti delle problematiche cittadine in un certo modo. Non esisteva più Vita Cittadina, che era stato più
orientato verso la chiesa. Il giornale era e resta un grande strumento di comunicazione.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Non è cambiato molto. Basta dire che vent’anni fa le Aziende venivano da Molfetta a Terlizzi, oggi è
forse vero il contrario.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Non si tutela la piccola imprenditoria, noi siamo sempre messi in ultima fila, lo è il sud in generale.
Siamo perfettamente in accordo con la politica di Telenorba, che denuncia proprio questo. Delusione mi
viene anche dai politici locali che non si sono impegnati per la promozione del sud.
Io ho 18 operai e non sono assolutamente considerato. La politica considera e aiuta solo i grossi colossi che usufruiscono di sovvenzionamenti, leggi speciali.
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Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
La cultura è cambiata in positivo, la gente si informa di più. In trent’anni le forme di comunicazione
sono cambiate, soprattutto con internet. Rispetto a vent’anni fa tutto è positivo, si potrebbe fare molto di
più se l’Amministrazione si impegnasse. I nostri amministratori sono distratti, la politica deve essere
maggiormente costruttiva.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
L’agricoltura è certamente trainante, l’artigianato ha buone prospettive, il commercio è penalizzato
dall’apertura degli ipermercati. Credo che il piccolo commercio sia destinato alla chiusura. Trent’anni fa
poche famiglie avevano la macchina, oggi in ogni famiglia ci sono più auto e tutti siamo abituati a spostarci per le nostre spese. E’ anche l’occasione per fare una passeggiata. Io non sono affascinato dagli
ipermercati dove spesso si acquistano cose che non servono, perché abbagliati e coinvolti, ma la tendenza
è questa.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
La qualità dei servizi è cambiata in meglio. Per Terlizzi ultimamente le cose non sono andate molto
bene, basti pensare alla protesta cittadina per la difesa dell’Ospedale, ma sembra che il vento stia cambiando ed in futuro avremo quello che pensavamo ormai perso.
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Il tessuto sociale è cambiato notevolmente. Si‘è evoluto, anche dal punto di vista culturale. La presenza di extracomunitari sul territorio è aumentata. Da noi in azienda lavora un cittadino albanese, è una
bravissima persona. Ma una segnalazione andrebbe fatta. C’è bisogno di regolamentazione, di organizzazione. Mi spiace vedere su via Molfetta tanti extracomunitari che alloggiano in condizioni assurde, lo sanno in molti e nessuno fa nulla. Noi italiani siamo andati in passato a lavorare fuori e ci siamo adeguati al
paese che ci ospitava, dovrebbe accadere ora la stessa cosa. Chi viene da noi deve rispettare le nostre leggi ed il nostro territorio.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
No... urbanistica che cosa vuol dire? A parte qualche piccola variazione, Terlizzi è rimasta immutata.
E’ difficile perdersi a Terlizzi perché è sempre la stessa.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Il Cinema che era un giusto intrattenimento, il Teatro e che dire della Pinacoteca. Ho 47 anni e non
sono ancora riuscito a vederla come vorrei. Quando ero piccolo andavo al mercatino settimanale con mio
padre, il nostro spazio era proprio davanti alla Pinacoteca. L’unico ricordo che conservo è quel portoncino
semiaperto per i lavori e la carrozza che si intravedeva.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Di persone ce ne sono tante, i miei genitori che hanno creato tutto quello che abbiamo, don Tonino
Bello che ho conosciuto personalmente, Aldo Moro di cui conservo una foto con mio padre e poi tanti
altri che non vorrei elencare perché ne dimenticherei certamente qualcuno.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Il bagno di Viale Roma costruito e giustamente abbattuto. Forse progettato male, perché effettivamente si ha necessità di un bagno pubblico per i turisti, per le festività, per quando c’è afflusso di gente.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
La distruzione e la ricostruzione del Carro Trionfale. Altro avvenimento da segnalare è la costruzione
di quella cattedrale nel deserto che è il Mercato dei Fiori di Via Mariotto, rimarrà alla storia il giorno in cui
diverrà fruibile in toto. Altro avvenimento da segnalare è la costruzione del sottopasso di via Mariotto che
ha collegato la zona artigianale alla città. Io in passato guidavo l’ambulanza del Sert e ricordo certi incidenti sulla statale 98 e l’attesa del passaggio a livello. Potevano farlo meglio, ma c’è... fortunatamente!
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“Ricordare, conoscere, agire...”
Prof. VITO DE LEO
Professore in pensione
Vito De Leo, classe 1944, laurea in Pedagogia, ha prestato servizio di ruolo come docente di lettere
nella scuola media, rivestendo, per un certo periodo, anche l’incarico di operatore psicopedagogico. Ha
pubblicato vari testi di metodologia e di didattica applicata, illustrati anche in diversi corsi di aggiornamento tenuti ai docenti della scuola dell’obbligo ed ai candidati ai concorsi a cattedre. Vedovo con due
figlie, è in pensione dal 2003 e dal luglio 2004 risiede a Corato.
Il prof. Vito De Leo è stato il primo direttore del nostro giornale edito da Radio Terlizzi Stereo, che
lo ha anche avuto negli anni ottanta come conduttore, insieme a Felice Giangaspero, della trasmissione
“Cambiamo le regole del gioco: un programma per Terlizzi”.
La conversazione che abbiamo voluto realizzare sul filo della memoria, del presente e delle prospettive future aiuta a capire le diverse dimensioni nelle quali continua ad operare efficacemente e con garbo: cattolico, docente illuminato e moderno e stimato, interprete ed amministratore della società in cui ha
vissuto, persuasivo e convincente, buono ed onesto in politica, instancabile nel profondere ogni energia
sul piano giornalistico e della cittadinanza attiva…
Vito, tu sei stato il primo direttore de “Il Confronto delle idee”, vuoi condividere con noi i ricordi di quella esperienza?
“Il Confronto delle idee” - Agenzia mensile d’opinione e d’informazione del Circolo A.C.L.I., del
Circolo culturale “Michele De Napoli” e del Centro Studi “Aldo Moro” di Terlizzi, edito dalla Cooperativa Culturale Radio Terlizzi Stereo, la cui testata mutuava una frase ripetuta costantemente dal segretario
nazionale della DC. Benigno Zaccagnini, ed accanto alla quale riportammo significativamente una celebre citazione di don Tonino Bello: “Il Vangelo vale più del dollaro. L’amore vale più della macchina. Il
dialogo vale più del tornaconto”, con le sue cinquemila copie diffuse grazie all’impegno del direttore responsabile Michele De Santis, del sottoscritto che ne fui il fondatore insieme a Gero Grassi e il direttore
editoriale fino all’agosto 1991, divenne presto una realtà presente oltre i confini locali e provinciali, in
quanto punto di riferimento costante del pensiero e dell’azione di numerosi ed autorevoli esponenti della
Sinistra morotea.
In quale contesto storico e politico decideste di dare vita ad un nuovo giornale cittadino?
Ricordo ancora l’impegno dichiarato nel mio primo editoriale del dicembre 1988, di dare vita, in
quel particolare momento storico e a dieci anni di distanza dalla scomparsa di Aldo Moro, ad un periodico
locale. Lo facemmo, infatti, subito dopo l’elezione a presidente della Giunta regionale pugliese, avvenuta
il 23 novembre, di Giuseppe Colasanto, l’amico di sempre, il consigliere saggio e prudente, il conterraneo
tanto caro alla nostra gente, di cui tante volte ne aveva interpretato le istanze. Ma eravamo anche alla
vigilia del Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, che si tenne a Roma il 18 febbraio 1989 e
dell’intervista che ebbi l’onore di rivolgere il 5 marzo successivo all’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in occasione della manifestazione organizzata dall’Azione Cattolica ispirata dall’altro indimentica-
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bile messaggero di pace don Tonino Bello. L’attenzione di tutti, però, era rivolta alle elezioni amministrative del 28 maggio dello stesso anno, che sancirono l’elezione a consigliere comunale degli amici delle
A.C.L.I. Pinuccio Colasanto e Gero Grassi, che risultò, con nostra massima soddisfazione, anche primo
degli eletti tra i 13 consiglieri comunali democristiani, e Sindaco di Terlizzi dal 18/6/1990 al 20.6.1991.
Con quali intenti deste vita al progetto editoriale, che quest’anno festeggia il suo ventesimo anniversario?
L’obiettivo dichiarato nel mio primo editoriale fu quello di voler dare vita ad un giornale ispirato al
pensiero e all’insegnamento di Aldo Moro. Un giornale inteso come strumento aperto e proiettato nell’impegno culturale, sociale e politico, volto a riscoprire l’autentica identità cattolica e democristiana, sempre
finalizzato a condurre un corretto e fecondo dialogo con tutte le istanze ideologiche e culturali presenti
nel partito e nel paese. Credo che questo impegno sia stato sicuramente mantenuto dai miei successori
anche nei venti anni successivi. Dopo nove mesi di gestazione, come un feto uscito dal grembo affettuoso
di “Terlizzi ‘87”, diretto da Michele De Santis, che continuava a firmarlo come direttore responsabile, “Il
Confronto delle idee”, impaginato dalla tipografia Fiorino e organizzato dall’onnipresente Michele Grassi, copriva già un territorio che andava oltre i confini locali, continuava ad autofinanziarsi solo con la pubblicità ed era spedito gratuitamente a mezzo abbonamento postale. Il nostro mensile ambiva a diventare
una sorta di laboratorio che sperimentava la possibilità di “confronto” per produrre ipotesi di lavoro comune nella società, nel partito e nelle istituzioni. Questo in un periodo in cui si avvertiva la mancanza di
un disegno strategico comune delle stesse forze democratiche di maggioranza, pur vincolate da un patto
di governo e dove si accentuava la crisi del rapporto tra cittadini, partiti e istituzioni.
Fu incoscienza o presunzione?
Quella volta il passo ci apparve davvero lungo ed impegnativo. Coprire un’area vasta come la provincia di Bari non fu né facile, né agevole. Se ne parlò per giorni e settimane. Incontri, ipotesi, idee, progetti. Alla fine partimmo. Incoscienza o presunzione? Forse. Sicuramente la voglia di dare un ulteriore
contributo all’informazione locale, provinciale e regionale di carattere politico-amministrativo, spesso più
legata alla cronaca che ai risvolti e alle conseguenze di ogni qualsiasi avvenimento. All’inizio qualcuno ci
guardò con scetticismo. Altri ci fecero degli esami e vollero verificare la sincerità e la coerenza di molte
nostre dichiarazioni e prese di posizione. Al di là dei giudizi dei lettori, che erano sicuramente molti, noi
ci sforzammo sempre di restare il più possibile vicini alla verità con la nostra identità di cattolici, di democratici cristiani, di morotei, senza mai sfiorare i sentimenti di alcuno. Il pettegolezzo e lo scandalismo
spicciolo non trovarono mai posto in quelle pagine. Per una questione di mentalità, di cultura, di educazione, di professionalità, di rispetto per la persona, così come ci aveva insegnato Aldo Moro.
Quali problemi doveste affrontare e come li risolveste?
I problemi non furono pochi. Andavano dall’autonomia finanziaria al reperimento delle notizie e delle firme politiche più importanti; dalla scelta degli argomenti alla ricerca del relativo materiale fotografico; dalla puntualità con cui arrivare mensilmente ai lettori alla voglia di fare sempre più e meglio.
Pur sapendo che dovevamo camminare su una strada cosparsa di facili detrattori e di potenziali “nemici “della verità, non incrociammo mai le braccia, non posammo mai lo sguardo sui buffoni di corte,
sugli impotenti intellettuali che si masturbavano con le vuote parole, né prestammo mai attenzione ai tanto i ciarlatani della piazza o ai mestatori di professione.
Il nostro lavoro poggiò sempre sui mille “perché” dei fatti che caratterizzavano la vita politica, del
Comune di Terlizzi, della provincia di Bari e della Regione Puglia, nonché della USL e degli enti territoriali dai quali dipende ancora la nostra vita civile, sociale, culturale, economica e politica. Andavamo a
curiosare dietro le quinte del Palazzo, a spulciare negli archivi e nelle rassegne stampa. Indagavamo sulle
“manovre” che rallentavano o impedivano i processi di crescita delle popolazioni. Con i nostri editoriali e
con gli articoli dei preziosi collaboratori tentavamo di approfondire le ragioni di certe “scelte”, di sgomberare il campo dai dubbi e di favorire una più chiara lettura del linguaggio usato da chi aveva in pugno le
leve del comando.
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In particolare, verso chi andavano le critiche tue e de “Il Confronto delle idee”?
Le nostre sollecitazioni erano rivolte principalmente verso i nostri amici democristiani non sempre
dimostratisi capaci di gestire il consenso elettorale in modo unitario, efficace, intelligente.
Le domande su cui si poggiava la nostra azione di stimolo e di confronto, secondo la prestigiosa
scuola giornalistica per una comunicazione corretta e completa erano le seguenti: Who?, How?, When?,
Where?, Why? Chi?, Come, Quando?, Dove?, Perché?
A queste domande si aggiungeva il nostro pressante invito ai consiglieri comunali ed ai dirigenti del
partito a rivedere i propri i comportamenti, le scelte effettuate, gli errori commessi per consentire non solo
il recupero di uomini nuovi, di energie fresche, di mentalità più aperte e disponibili, meno logorate dal
lungo esercizio del potere, ma anche per uscire dalla lunga crisi ideale, politica e umana nella quale versava non trovò, purtroppo immediato riscontro.
Ma ciò non c’impedì di continuare a formulare tra le tante proposte una che è ancora sempre attuale
e che le sintetizza tutte: una politica democratica, rinnovata negli uomini, nelle idee e nei metodi. Anche
oggi come non più “giovane moroteo” e insieme a quanti gli sono rimasti fedeli e sono fermamente decisi
a continuare sulla strada da lui tracciata con tanta comprensione e tolleranza, mi auguro che a tale metodo
nei partiti si giunga al più presto.
Quali erano i politici del tempo cui facevate riferimento e che arricchivano la pubblicazione
del giornale con i loro interventi diretti?
Mi riferisco ai suoi più importanti rappresentanti pugliesi: gli onorevoli. Renato Dell’Andro ed Enzo
Sorice, il sen. Vito Rosa, i consiglieri regionali Vito Mariella e Giuseppe Colasanto, che a distanza di pochi giorni dalla sua elezione a presidente della Giunta regionale pugliese pentapartitica (DC, PSI, PRI,
PSDI, PLI), avvenuta il 23 novembre 1989, mi concesse l’onore e il piacere di intervistarlo nella sua nuova veste, volendo per il tramite del nostro neonato giornale certamente rendere omaggio alla città che gli
aveva dato i natali e che da sempre era stata oggetto delle sue attenzioni di amministratore regionale sensibile e preparato.
Verso chi va, in modo particolare il tuo ricordo?
In particolare il ricordo, ma anche la mia personale riconoscenza va al caro amico on. Renato
Dell’Andro, che mi onorò, tra l’altro, insieme al senatore Vito Rosa, di presenziare come da testimone
alle mie nozze nell’aprile 1973. E’ per me impossibile dimenticare il docente universitario, il più volte
deputato e sottosegretario, il giudice costituzionale, l’amico e interprete fedele di Aldo Moro, come pochi
amato dagli amici di partito, osannato dai giovani, stimato dagli avversari, così caro al popolo democratico terlizzese, soprattutto a quello giovanile e studentesco, che dopo le altrettanto premature scomparse di
Aldo Moro e Vito Rosa, ci fece sentire orfani per la terza volta.
Hai fatto riferimento anche al Presidente Giuseppe Colasanto, primo terlizzese, seguito da
Nichi Vendola alla guida della Giunta Regionale Pugliese. Quali ricordi hai di lui?
Questo grande nostro amico e sostenitore ci lasciò dopo appena dieci mesi dalla dipartita di Renato
Dell’Andro: il 13 agosto 1991. Con lui finì l’epoca dei “morotei” vissuti con Moro che hanno “dato” alla
politica. Peppino Colasanto – così lo chiamavamo - prima che politico era uomo di scuola, di cui fu anche
dirigente e ispettore. Il suo orientamento, i comportamenti e il modo d’intrattenere i rapporti con il prossimo e con tutti coloro che si riferivano a lui, per le esigenze più diverse, erano ispirati dalla sua profonda
fede e rivelavano la correttezza profonda di un’educazione personale e politica esemplare. Anche quando
fu Presidente della Regione Puglia non dimenticò mai le sue origini di maestro elementare. La sua attenzione verso la scuola fu continua.
Quali altri personaggi meritano, secondo te, di essere ricordati dalla comunità terlizzese?
Quello che è accaduto nel cuore del Novecento va continuamente rielaborato perché non è stato cancellato dal futuro. Appartiene alla storia del passato, ma l’oblio, la dimenticanza, le amnesie sono un crimine che non possiamo permetterci, perché, se dimentichiamo rischiamo di riprodurre esattamente una
storia cattiva, di poter fare strazio di uomini giusti e di vite essenziali. Come la vita buona di don Pietro
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Pappagallo (1984-1944), di un uomo che è riuscito a significarci che libertà e solidarietà sono le due gambe su cui cammina l’umanità. Tutti sanno, infatti, che la casa del sacerdote terlizzese, una delle 335 vittime dell’eccidio del 24 marzo 1944 delle Fosse Ardeatine, a cui fu offerta la possibilità di salvarsi e la
rifiutò, a Roma fu porto di arrivo, di ospitalità, di amore, di comprensione, di umanità per tutti coloro che
lì vi si recavano. La vicenda di Don Pietro traccia il carattere dei terlizzesi, fatto di modestia e di generosità, di quotidiane rinunce e piccole ritirate, ma anche di slanci fraterni. Propone un modello di eroismo
sgranato in mille aiuti quotidiani; un modello di santità costruita sul sacrificio quotidiano, fino a quello
della propria vita. Un eroismo ed una santità benedetta dalla mansuetudine, elevata a carattere nazionale e
popolare. Accanto al sacerdote va ricordato il prof. Gioacchino Gesmundo (1908 - 1944), il giovane docente di storia e filosofia in un liceo romano, un fecondo intellettuale che fu anche apprezzato educatore,
trucidato, anch’egli, in seguito all’attentato di Via Rasella, insignito dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, il 15 agosto 1949, della Medaglia d’oro al valore militare e partigiano. Molto ci dice anche il
fatto che nella sua stanza di studio, dove egli insegnò a tanti giovani i principi del Comunismo, fossero su
due pareti un Crocifisso e un ritratto di Giuseppe Mazzini. Anch’egli aveva palpitato per il bene, la Giustizia, aveva amato gli umili, i sofferenti, i derelitti. Anch’egli aveva sognato una Patria libera da ogni
tirannide; un cuore generoso che aveva fin dalla prima gioventù sentita la santità del sacrificio liberamente accettato e trovava nelle lugubri Fosse ardeatine il coronamento del suo apostolato.
Ci risulta che, tra gli altri, hai anche proposto al Comune l’intitolazione di una via a tuo nonno, il dott. Vito De Leo. Ce lo vuoi presentare?
Il dr. Vito De Leo nacque a Terlizzi nel 1870 e morì nel 1953. Si laureò all’Università di Napoli nel
1896 e fu tra i primi e, per lungo tempo, l’unico medico-chirurgo cittadino. Esercitò con encomiabile dedizione e professionalità la sua professione medica per oltre 50 anni, ricevendo notevoli apprezzamenti e
riconoscimenti dall’intera comunità cittadina che lo ebbe anche come amministratore.
E per i tempi più recenti chi pensi meriti di essere ricordato?
Innanzitutto il “Vescovo della strada” come amava definirsi il nostro amato Don Tonino Bello, che è
bene precisare, nessuno può vantare l’esclusiva di una figura così rilevante e non è neanche riferibile soltanto alla nostra realtà territoriale.
Campione del dialogo e costruttore infaticabile di pace, venne chiamato dalla Conferenza Episcopale
Italiana a presiedere la sezione italiana del movimento internazionale “Pax Cristi”. In questa veste gira il
mondo, proclamando la Parola di Dio e compiendo gesti di riconciliazione, come la marcia verso
Serajevo e l’ingresso nella città bosniaca in piena guerra, dove profetizza la nascita di ”un’ONU dei popoli”, capace di affiancare quella degli stati, e l’efficace azione di smilitarizzazione della Puglia nel rispetto
della sua vocazione di “arca di pace” piuttosto che “arca di guerra” proteso verso l’Oriente e i Sud del
mondo. numerose sono state anche le iniziative da lui tese a valorizzare il ruolo di Terlizzi: tra l’altro,
affidò incarichi importanti a terlizzesi, laici e presbiteri, istituì nel 1984 la comunità di recupero per
tossicodipendenti‘“CASA” e nel 1987 la Caritas cittadina impegnata nel sostegno alle famiglie disagiate,
collaborò con testate locali d’informazione religiosa come “Luce e vita”, fece sentire la sua presenza a
Terlizzi, non soltanto in occasione delle festività religiose e patronali, avvertendo la necessità di una scossa alla religiosità locale ancora ferma su posizioni bigotte e bisognosa davvero di un vescovo fra la gente
e della gente, diffondendo la sua efficace idea della “Chiesa del grembiule” vicina e concretamente impegnata nel sostegno a chi soffre. Nell’evolversi di questo rapporto esclusivo, Don Tonino ha gratificato
Terlizzi e la sua gente al pari di ogni altra comunità. E’ entrato nelle case e nelle storie familiari; ha celebrato la speranza cristiana nei luoghi sacri come nei bassi di cui la città è disseminata
E dal punto di vista politico, amministrativo e civile?
Per i tempi più recenti, penso di interpretare il pensiero di molti concittadini richiamando alla memoria, soprattutto dei più giovani, le figure del prof. Antonio La Tegola, dell’avv. Nino Giangregorio,
dell’ins. Salvatore De Chirico, i quali, a loro modo, in periodi diversi, hanno contribuito in modo responsabile e attivo al progresso del nostro paese e lo hanno saputo ben rappresentare nei diversi ruoli istituzionali ricoperti. Il prof. Antonio La Tegola, docente nei licei, aderente all’Azione Cattolica e ai Comitati di
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Liberazione, perseguitato dal fascismo, tra i fondatori della Democrazia Cristiana prima e del Partito Nazionale Monarchico poi, protagonista incontrastato della vita politica terlizzese negli anni ’50, sindaco per
due consigliature, candidato nella lista nella D.C nelle elezioni amministrative del 1972, risultò secondo
degli eletti, contribuendo coi i suoi illuminati interventi in Consiglio comunale a dare sostegno all’azione
amministrativa del Sindaco Salvatore De Chirico. Io che lo ebbi anche come docente non potrò mai dimenticare i suoi insegnamenti che andavano al di là della mera didattica letteraria e filosofica. Politica e
cultura, la moralità politica, il potere come strumento per il soddisfacimento del bene comune e non come
fine, la distinzione tra politica ed economia, la dignità della persona e della famiglia a fondamento della
società e dello Stato: sono questi i temi sui quali c’intrattenevamo non solo dopo le lezioni, ma anche alla
vigilia dei Consigli comunali che mi vedevano impegnato come capogruppo consiliare prima ed assessore
poi. Ricordare, pertanto, il prof. Antonio La Tegola con l’intitolazione di una strada è un ineludibile dovere etico dell’ Ente locale nei confronti di un protagonista assoluto e storicamente memorabile, che le nuove generazioni non possono non conoscere.
A seguire?
L’avv. Nino Giangregorio, eletto senatore nel 1983, dopo aver ricoperto per ben trentadue anni l’incarico di consigliere comunale, certamente merita, al di là della mia personale contrapposizione ideologica e partitica verso il M.S.I di allora che lo ebbe tra i fondatori e tra i più importanti rappresentanti, un
sincero ricordo per la sua disponibilità, gentilezza, sempre pronto a ad offrire il suo contributo, dai banchi
dell’opposizione in consiglio comunale, in modo particolare sulle relazioni che svolgevo come assessore
alle finanze e al bilancio, sempre pronto a spiegare ai comunisti perché sbagliano e a colpire politicamente gli errori dei democristiani, ma anche a suggerire interventi positivi e costruttivi che spesso trovavano
benevola accoglienza da parte della maggioranza.
Infine, il tuo Sindaco.
A seguire, ma non ultimo, l’ins. Salvatore De Chirico, Sindaco della giunta di solidarietà nazionale,
formatasi per la prima volta con l’appoggio del P.C.I. e di cui ebbi l’onore di far parte in qualità di assessore prima alla finanze, bilancio e programmazione e poi alla pubblica istruzione, cultura, sport, turismo e
personale.
Politica, è cambiato qualcosa da allora? Registri un’evoluzione o un’involuzione?
La politica è stata sequestrata e privatizzata: o ci sono i grandi interessi che scelgono i loro rappresentanti o ci sono i partiti che privatizzano la politica non avendo la vitalità di una volta. Adesso è arrivato
il momento di costruire un tessuto di confronto, perché una discussione ora emerge. Basta assistere ai
Consigli comunali per rendersi conto che sempre più frequenti sono i comportamenti che prediligono la
quantità delle parole alla qualità degli interventi oratori. Una vera e propria mania esibizionistica che confina con la logorrea.
Che ci sia a Terlizzi questa voglia di riscatto e di partecipazione è innegabile, ma come è possibile concretizzarla?
Sia attraverso i periodici locali, i siti web, i blog, i forum, le consulte delle associazioni, i notiziari
dei quotidiani, sia attraverso le organizzazioni politiche, sindacali e le istituzioni, culturali e scolastiche.
Come vuoi concludere questa conversazione condotta sul filo dei ricordi, della realtà presente e
della speranza per un futuro migliore?
Con il formulare innanzitutto i migliori auguri per questa ennesima vostra pubblicazione che, che
come tutte quelle che portano la firma di Gero Grassi, avrà un successo scontato anche perché i contenuti,
come i precedenti, arricchiranno sempre di più il patrimonio documentario e archivistico della nostra cara
Terlizzi. Come già fu per la precedente pubblicazione curata da Gero nel 1984, insieme a Felice
Giangaspero, ed intitolata “Terlizzi racconta: avvenimenti descritti dai protagonisti”, nella quale venivo
intervistato dai due autori sulla mia esperienza amministrativa e politica, anche questa volta ho avuto il
privilegio di ricevere uno spazio nel quale ho potuto attraversare gli ultimi vent’anni della mia vita cultu-
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rale, sociale e politica, non solo in termini autobiografici, quanto piuttosto in termini di riflessioni e proposte, ispirate sempre alla lezione di Aldo Moro, che ancora una volta mi permetto di citare: “Abbiamo
tutti idee diverse, culture diverse, eppure siamo impegnati, ognuno a sua modo, ad escludere cose mediocri per fare spazio a quelle grandi. Ecco, io credo che la mediocrità sia il nostro grande avversario in
questo momento, io credo che ci sia un mondo che ci porta tutto sommato ad amare la mediocrità, perché
ci toglie l’idea che possiamo fare cose importanti”.
Attraverso il Centro Studi Politici “Aldo Moro” di Corato, il Centro Studi “Quarta Fase” di Terlizzi
ed “Il Confronto delle idee” continueremo ad interpretare, divulgare e realizzare il pensiero e l’opera di
Aldo Moro, il cui martirio, come la sua figura umana e politica, non potranno mai essere dimenticati. Facciamo nostro il suo messaggio: altre impegnative mete culturali, sociali e politiche, infatti, sono in programma. Se alla scomparsa dell’uomo siamo ormai rassegnati, non lo siamo alla scomparsa del “mare” di
ricordi, della “storia” della sua tragica vicenda politica, della verità del suo tragico “destino”, come brillantemente hanno scritto nei loro originali e fantasiosi e bei romanzi i cari amici Paolo Vallarelli “Il mare,
una storia, un destino”, e Gero Grassi “Il Ministro e la Brigatista”.
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“Amare riflessioni”
MICHELE DE SANTIS
Giornalista e scrittore
Io, Michele De Santis, sono stato Direttore del Giornale, per molti anni… Mi chiedi di una breve
biografia? Non so cosa dire. Sono stato adottato dalla città di Terlizzi nel 1968 e da quel tempo ho cercato
di capire, in tutti i modi, il mondo in cui vivevo.
Posso asserire che il 70% della popolazione è laboriosa e ingegnosa e che dà il proprio sacrificio, il
proprio sangue, all’altro 30% che lo succhia e si ingrassa. L’ipocrisia è all’angolo di ogni strada.
Mi chiedi cosa mi portò a lasciare il Giornale?
Sai benissimo che tutto ha un inizio e una fine; e fui lietissimo, se ricordi bene Maria Teresa, di passarti la conduzione.
La politica a Terlizzi?
Un disastro; e come diceva Gino Bartali, “è tutto da rifare”. Anzi: non esiste. Chi crede di fare politica, fa solo la sua “politica”. È gente che non sa che cosa è la politica. Manca l’educazione alla politica,
oltre all’educazione personale: è gente impreparata!
Ti voglio solamente raccontare di una mia breve e rara sosta durante un Consiglio Comunale: Un
consigliere (potrei citare anche il nome), fece delle interrogazioni su argomenti molto interessanti per il
bene del paese e che sarebbe stato, buona educazione di tutti i Consiglieri, Assessori, Presidenza e Sindaco, ad ascoltarlo. Nessuno ascoltava il consigliere che interrogava: chi bisbigliava col vicino, chi masticava gomma americana, come pecora, chi complottava sul balcone della Sala Consiliare e chi andava e veniva con estrema non curanza di chi stava parlando. Questo dimostra, scarso interesse ai problemi reali
della Città. D’altronde, è la classe di gente che i terlizzesi ha scelto per la non politica.
Lascio ben volentieri l’argomento che solamente mi rattrista. Mi rattrista pensando alla classe degli
intellettuali che si è auto emarginata alla vita sociale e soprattutto politica.
Le persone venute a mancare lasciando un ricordo di sé?
Erano persone a me tanto care e che hanno lasciato un vero vuoto alla Città, sono: il poeta Michele
Signorile, l’Architetto Michele Gargano, Don Michele Rubini, il Prof. Antonio La Tegola, il Prof. Alessandro Pappagallo e altri che hanno dato il loro prezioso contributo per il bene della Città.
Un monumento costruito e abbattuto?
È meglio non ricordarlo, se si pensa all’orinatoio pubblico alla passeggiata e al “mausoleo” del mega
mercato dei fiori: vera vergogna dell’imprenditoria paesana.
Invece, i veri monumenti da mettere in luce, e stiamo, finalmente, sulla via giusta, sono il vederli
rivivere: il Teatro Comunale “Millico” e la Pinacoteca “Michele De Napoli”, veri fiori per Terlizzi.
In ultimo, da non dimenticare e da interrogarsi ancora, il terribile giorno della bomba al Comune e la
distruzione del “Carro Trionfale”. due episodi che ci faranno pensare per parecchio tempo ancora.
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23 aprile 2006 - La Madonna di Sovereto in processione.
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“In determinati settori Terlizzi
è un passo indietro rispetto ai paesi viciniori”
Dr. NINNI GEMMATO
Farmacista
Ninni Gemmato, farmacista, consigliere comunale. Politico coerente, da sempre schierato nel
centrodestra: MSI, Alleanza Nazionale, oggi Popolo delle Libertà.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Sicuramente è cambiata. Terlizzi di oggi non è Terlizzi di vent’anni fa. Molto‘è stato fatto, purtroppo
va anche detto che molto è ancora da fare; se noi confrontiamo l’evoluzione di Terlizzi con l’evoluzione
dei paesi viciniori, ci accorgiamo come, in determinati settori, Terlizzi è un passo indietro. Ci si augura
che per il futuro Terlizzi faccia qualche passo in avanti soprattutto in quelle che sono le proprie vocazioni.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Il baricentro della politica si è spostato – ma questo è accaduto in tutto il territorio nazionale - dai
partiti alle persone. Il significato di questa evoluzione è nel fatto che dipende molto dalle persone, dalla
classe dirigente, la qualità della politica che si fa. Nel momento in cui le persone riescono a formare soggetti politici adeguati alla situazione, certamente l’evoluzione c’è.
Terlizzi ha una buona classe dirigente?
Avrebbe bisogno di una classe dirigente migliore. Se ne parlo io che ne faccio parte, è chiaro che
parlo in senso autocritico. Toglierei l’aggettivo “migliore”. Terlizzi ha bisogno di una classe dirigente, da
entrambe le parti, sia per quanto riguarda il centrodestra che il centrosinistra. Gente che abbia il coraggio
di assumersi le proprie responsabilità, che sappia amministrare anche avendo il coraggio di prendere decisioni impopolari, se è convinta che queste decisioni faranno il bene del paese.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Dal punto di vista culturale non vedo un motivo per poter dire che la situazione sia migliorata in
maniera significativa, non vedo neanche dei fattori negativi tali da far parlare di una involuzione della
situazione. Certamente ci si auspica che il tasso di cultura nella nostra vita cittadina sia sempre maggiore
di quello che è, perché maggiore cultura significa maggiore progresso, maggiore apertura mentale, maggiore evoluzione e potenzialità di evoluzione, anche in settori diversi da quelli della cultura in senso stretto.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
Vincere la gara significa essere all’altezza di quelle che sono le evoluzioni che avvengono in campo
sovranazionale, in un mondo globalizzato, qual è quello attuale. Anche una realtà locale molto piccola e
circoscritta deve fare i conti con il fenomeno globalizzazione, quindi vince sicuramente chi riesce ad adeguarsi a quelle che sono le tendenze che si stanno verificando a livello globale.
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Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
La sanità è cambiata soprattutto nella filosofia che c’è a monte della erogazione dei servizi sanitari.
Un tempo era molto in secondo piano l’aspetto aziendale della sanità. oggi le ASL, che sono realtà pubbliche, sono anche aziende, devono erogare servizi tenendo presente che sono sempre servizi erogati da una
azienda, che deve comunque salvaguardare una realtà che è quella del conto economico, della tenuta finanziaria. E’ chiaro che oggi rispetto a ieri, essendo cambiata questa mentalità di fondo, è cambiata anche
la filosofia con la quale vengono erogati i servizi
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Il tessuto sociale credo che abbia avuto una evoluzione che è quella tipica di tutta la nostra zona.
Sicuramente ci sono stati dei cambiamenti sostanziali, ma non sono cambiamenti peculiari della nostra
città, sono cambiamenti che si avvertono un pò dappertutto.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Non molto a dir la verità, perché purtroppo la storia dell’urbanistica a Terlizzi degli ultimi decenni,
non solo degli ultimi vent’anni, è una storia di promesse mancate. Tutt’oggi noi viviamo nell’attesa di un
Piano Regolatore e un pò tutti tendiamo a dimenticare che si tratta di un PRG vecchio per quanto riguarda
l’adozione di quasi 15 anni, vecchio di 10 anni per quanto riguarda la sua approvazione. E’ chiaro che se
poi noi andiamo a considerare che questo Piano Regolatore adottato alla fine del ’94 è comunque un Piano Regolatore il cui incarico, (l’incarico della cui redazione ai tecnici) fu attribuito addirittura negli anni
’70, si capisce come effettivamente, l’affermazione che facevo io: “la storia urbanistica degli ultimi decenni è fatta di promesse mancate” è un’affermazione che ritengo essere profondamente vera. Anche qui
se facciamo un raffronto con le realtà dei paesi viciniori ci rendiamo conto come Terlizzi non ha mutato il
proprio volto, non ci sono stati grossissimi cambiamenti del tessuto urbanistico degli ultimi vent’anni.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Se dovessi fare un riferimento in senso lato all’attività commerciale, ricorderei i tre cinema. Oggi ne
abbiamo uno solo, nato peraltro da poco tempo. Anche se il cinema non è un esercizio commerciale in
senso stretto, per anni a Terlizzi c’è stato il vuoto.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Ce n’è più di uno sicuramente. Mi limito a fare i nomi delle prime persone che mi vengono in mente:
il senatore Nino Giangregorio e l’architetto Michele Gargano, entrambi per il significato, l’incidenza che
hanno avuto sulla vita cittadina. Si tratta dei primi due esempi che mi sono venuti in mente, sicuramente
ci sono tante persone meritevoli del ricordo.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Sicuramente il Carro Trionfale, è un simbolo, rappresenta nello stesso tempo un momento purtroppo
basso della nostra storia cittadina, ma anche la voglia di reagire che c’è stata da parte della città. E’ un
evento dal duplice significato.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
Anche qui in negativo l’autobomba e tutti gli episodi che si sono sviluppati intorno all’autobomba.
Era il 7 maggio del 1993. All’epoca si parlò di riscattare Terlizzi dal marchio infamante che purtroppo
stava avendo in una notorietà negativa in ambito nazionale. Io sono convinto che la storia degli anni successivi sia servita a riscattare in senso positivo l’immagine di Terlizzi. Rimane l’episodio come un episodio emblematico di un periodo negativo e nello stesso tempo la voglia della città di riscattarsi, rappresenta
un fatto positivo. Come per il Carro Trionfale al momento negativo segue il lato positivo: la reazione della città.
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“Molte cose primarie sono regredite”
Dr. MARCO GIANGASPERO
Medico ginecologo in pensione
Marco Giangaspero medico ginecologo, viceprimario Ospedale di Terlizzi, collaboratore del prof.
Achille Janniruberto presso lo stesso Ospedale nella attività di Ostetricia e ginecologia.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
La mia è un’impressione pessimistica. Molte cose primarie (ad esempio Pretura, Finanza) sono andate via. Non è venuto fuori un amministratore che abbia la sensibilità di guidare Terlizzi utilizzando un
cannocchiale con lente d’ingrandimento. La città è sempre vista da lontano. Non mi riferisco solo agli
ultimi vent’anni…questo accadeva anche prima. Quando io ero giovane Terlizzi era un paese di riferimento per i territori circostanti, tutti venivano da noi per il cinema, per trascorre ore liete alla sera, poi
tutto è andato scemando e gli altri ci hanno superato alla grande.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Una involuzione certamente. Ricordo un’intervista a Moro in cui affermava: “…i problemi altrui bisogna farli propri, è necessario immedesimarsi nei problemi della gente…” solo così si crea una sinergia
che porta ad uno scambio reciproco tra amministrazione e cittadini, per opere ed azioni.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Forse c’è un piccolo passo in avanti rispetto al passato, ci sono circoli culturali, conferenze in biblioteca, c’è l’associazione medica che organizza conferenze di carattere scientifico. Registro certamente un
miglioramento.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
La floricoltura vince ma, siamo stati i primi a produrre il fiore e nel nord Italia il fiore di Terlizzi non
è riconosciuto. Manca l’organizzazione. Abbiamo ottimi imprenditori a livello personale ma non c’è progresso nell’organizzazione, nell’esportazione del marchio. Lo stesso dicasi per l’agricoltura: uva e vino
sono favolosi ma si sono imposti i vinelli settentrionali. Noi vinciamo solo in produzione.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
In passato abbiamo avuto docenti universitari che facevano capo a Terlizzi: prof. De Palo, prof.
Sebastiani, prof. De Vanna, prof. Pizzalis…davano lustro all’Ospedale. Davano sicurezza agli ammalati.
Non voglio screditare le nuove leve ma non sono all’altezza di chi abbiamo avuto negli anni ’60. Negli
ultimi vent’anni, senza voler fare “cicero pro domo sua”, solo l’Ostetricia ha funzionato, offrivamo un
servizio sanitario a ben 73 paesi, 1500 parti l’anno, alla pari del Policlinico di Bari.
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Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Vent’anni fa di immigrati a Terlizzi non ce ne erano. Non bisogna mettere il pungolo ma diffondere
l’accoglienza. Anche noi nei primi del ‘900 siamo andati in America, facendo i lavori più scomodi, non
dimentichiamolo. Gli immigrati ci aiutano anche a livello contributivo col loro lavoro, visto che in Italia
si fanno sempre meno figli. Io sono favorevole all’integrazione purchè si tratti di brava gente, i delinquenti vanno estradati.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Assolutamente no. Il Sindaco poteva vivere di rendita per molti altri mandati se avesse risolto due
problemi: Ospedale e PRG. E’ tutto fermo, bloccato. Costruendo tutti lavorano, non ci sarebbe stata più la
disoccupazione e sarebbe mutato il volto della città.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
In un lontano passato alcuni terlizzesi fittavano camere in mancanza di un albergo. Oggi mancano le
camere e manca ancora l’albergo. Terlizzi non è città a vocazione turistica e forse per questo nessuno ci
pensa. Certo sono aumentati i ristorantini e questo è senz’altro positivo.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Il prof. De Palo ginecologo, è stato per me punto di riferimento. Il prof. Diogardi, anche se non
terlizzese di nascita, il suo comportamento era da terlizzese, primario chirurgo, a cui poi hanno intitolato
la sala riunioni dell’Ospedale.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Di monumenti recenti ricordo quello ai caduti della strada e ai caduti del mare, anche se devo dire
non sono entrati a pieno nella storia cittadina. Un monumento deve esprimere con immediatezza un messaggio e quelli sono di difficile lettura.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
Abbiamo avuto un Onorevole, il Presidente della Regione Puglia e un Vescovo mons. Felice di
Molfetta, cui sono molto affezionato e grato. Sono stato sempre un timorato di Dio, ma grazie al carisma
di Don Felice sono diventato praticante.
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“Per la maggior parte della gente
non è cambiato molto”
Cav. DAMIANO GUASTAMACCHIA
Sarto - Presidente Cooperativa RTS
Damiano Guastamacchia, Presidente della Cooperativa Culturale RTS, sarto con una boutique da
oltre 40 anni.
Può contare su una affezionata clientela che da sempre lo segue con ammirazione per la sua grande
competenza e professionalità. E’ un uomo felicemente sposato con due figli e due nipoti.
Damiano da quanti anni ricopri il ruolo di presidente della cooperativa culturale RTS?
Il mio impegno all’interno della Cooperativa Culturale RTS in qualità di Presidente risale agli anni
’90. Appena accettato il non facile compito, mi lanciai nella riorganizzazione della emittente radiofonica.
Ricordo benissimo la programmazione mattutina con musica, informazione, ricette di cucina e molto altro
ancora. Ricordo anche quanti dibattiti, interviste radiofoniche abbiamo organizzato, per creare effervescenza nella città e promuovere la crescita di Terlizzi.
Abbiamo organizzato tante feste sociali, tornei sportivi, invitando anche i calciatori del Bari. Poi sopraggiunge la stanchezza e si rallenta un po’ il passo. Ho dedicato molta attenzione anche al giornale e
alla pubblicazione di libri e devo ammettere che da questo punto di vista l’impegno della Cooperativa è
davvero decollato.
Cosa significa essere “il Presidente”?
Essere presidente significa avere delle responsabilità, dare disponibilità, organizzare.
Come è cambiato il tuo impegno all’interno della Cooperativa nel corso degli anni?
Come ha rallentato il paese, così ha rallentato la Cooperativa nella sua attività. Se c’è stimolo da
parte della Amministrazione, c’è stimolo per tutto. La Cooperativa deve promuovere attraverso l’informazione la crescita della città. Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno, ma siamo uno specchio dei tempi e
credo che il paese è davvero meno brillante di prima.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
E’ una domanda difficilissima. Terlizzi è cambiata solo per alcune persone, ma negli ultimi anni per
la maggior parte della gente non è cambiato molto. Se vado indietro nei ricordi posso affermare che fino
al 1990 Terlizzi era un paese in cui si facevano piccoli passi in avanti, poi tutto si è fermato. Terlizzi è una
bella cittadina ma manca la creatività del fare. Chi governa la città deve organizzare, pianificare una crescita che non c’è.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
La politica? Bisogna esser portati per “farla”. Registro una involuzione. In passato c’erano uomini
che avevano ideali sia per la politica che per il paese. Oggi pare tutto un gioco.
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E’ necessario che cresca una nuova generazione animata dalla voglia di operare per il sociale e proiettata nel fare del bene per il paese. Manca la collaborazione, manca l’organizzazione a tutti i livelli. Anche l’opposizione è utile nella attività politica e va integrata, ma a Terlizzi comandano solo tre, quattro
persone. Non sono giovane, ma vorrei che il paese rinascesse per lasciare un bel paese ai giovani che
stanno crescendo. L’unione della classe politica è indispensabile per determinare la rinascita di questa città.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Di cultura a Terlizzi ce n’è abbastanza, basti pensare ai tre giornali e ai tanti libri che si stampano,
alle iniziative, conferenze, dibattiti. Certo mancano i contenitori culturali per organizzare momenti di aggregazione come accadeva in passato - per esempio - con il Circolo Tennis. Con più contenitori ci sarebbero più momenti ed iniziative culturali. Ma da noi certamente non c’è arretratezza.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
In questo momento non vince nessuno. Il commercio è affannato, l’artigianato deve tornare a valorizzare la produzione di qualità. Siamo un paese agricolo ma i tempi cambiano, il clima è sempre meno
favorevole ed ogni cosa diventa più difficile. Il tutto va rivisto e riprogrammato. Manca un piano commerciale, manca da parte dei giovani la volontà di capire cosa manca in città con indagini di mercato, così
va a finire che tutti aprono gli stessi negozi con i medesimi risultati.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
La sanità è migliorata. Io in passato essendo un artigiano per avere le cure mediche dovevo andare a
Bari. Oggi ci sono ospedali, poliambulatori, una prima risposta in caso di bisogno viene data a tutti. Anche il nostro ospedale è migliorato tanto, certo vent’anni fa c’erano primari di un certo livello, oggi. Ma
tempi erano, tempi sono.
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Certamente oggi nel nostro tessuto sociale ci sono più immigrati, ne abbiamo bisogno per determinati lavori. Io sto male quando vedo alcuni extracomunitari, soprattutto nel periodo delle olive, raggiungere
il nostro territorio per lavorare e poi dormire al gelo, senza un pasto caldo. Io penso a questa gente lontana
da casa, dai propri affetti, in un paese straniero. C’è bisogno di organizzare qui a Terlizzi un centro di
accoglienza, per chi viene da noi con la voglia di lavorare.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Molto poco. Ci vorrebbero zone residenziali, abbiamo tanto terreno sparso, ma da vent’anni è tutto
bloccato. Forse c’è qualcosa che non va nelle lottizzazioni.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Si sono chiusi tanti piccoli negozi, hanno chiuso i battenti con l’arrivo degli ipermercati, era inevitabile. Ma c’è da dire anche che tanti se ne sono chiusi e tanti altri se ne sono aperti. Si tratta di corsi e
ricorsi storici.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Senza dubbio don Tonino Bello. Era l’amico di tutti, voleva la pace, ci teneva per tutti. Predicava
l’amore di Dio.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Il vespasiano in Viale Roma. E’ stato costruito ed abbattuto. Era stato previsto che sul vespasiano ci
potesse suonare anche la banda. Davvero una genialità quel progetto.
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L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
Per me - e non me ne vogliano gli altri - l’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni è stato
vedere un amico che diventava parlamentare. Quando l’on. Gero Grassi ha fatto il suo comizio di ringraziamento, eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati, mi sono commosso, mi sono emozionato. Un
amico che è partito dal nulla, che come tutti i ragazzi - ricordo - impegnato anche nelle mansioni più umili per il partito, come andare ad attaccare i manifesti per strada, è arrivato alla Camera, è un qualcosa che
ti inorgoglisce. Tra gli avvenimenti più importanti degli ultimi vent’anni spero venga anche annoverata la
riapertura del teatro Millico.
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Corso Garibaldi, 77 - TERLIZZI (Ba)
Tel./Fax 080 35.16.625
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9 Marzo 2008 - Inaugurazione Centro Studi “Aldo Moro- Quarta Fase”.
Gli ex Sindaci dr. Giuseppe Tricarico e dr. Pasquale Tempesta (foto: Michelangelo Vino).
Gennaio 2008 - Ospedale “Michele Sarcone”. Inaugurazione Centro Medicina Fetale. Da sinistra dr. Ernesto Tayani,
dr. Rocco Canosa, dr. Capozzolo, avv. Lea Cosentino, il Presidente della Regione Puglia Nichy Vendola,
l’on. Gero Grassi e il Sindaco Vincenzo Di Tria (foto: Michelangelo Vino).
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“E’ cambiata la mentalità...
vanno risolti problemi strutturali”
TERESA LA TEGOLA
Imprenditrice
Teresa La Tegola titolare della Everest Viaggi dal 1985 - Agenzia Info Point per informazioni turistiche.
E’ una appassionata di viaggi, ha fame di conoscenza e vorrebbe mettere a disposizione della città
di Terlizzi la sua esperienza e professionalità per creare un itinerario turistico ancora non ben definito.
Constata con amarezza che la sua città è fuori dagli itinerari turistici della Puglia.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
A livello turistico c’è una conoscenza maggiore, è cambiata la mentalità. Sono constatazioni che
posso fare alla luce della mia attività. A livello generale i giovani hanno più attitudine al viaggio, maggiore desiderio di conoscenza rispetto a mete conosciute attraverso internet. Il viaggio di nozze resta il viaggio più importante, ma ci si sposa di meno per tutte le problematiche che conosciamo: la mancanza di
lavoro, la difficoltà di trovare una casa.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Possiamo dire che i politici sono poco attenti, stiamo vivendo cambiamenti, adeguamenti approssimativi, ma Terlizzi necessita risoluzione alla base di problemi strutturali. Alcune cose si sono fatte, ma
non è sufficiente. Per le attività commerciali Terlizzi non è una città facile e con i problemi del traffico
che viviamo ultimamente, è divenuto tutto più difficile. E’ necessario snellire, non appesantire. E’ necessario risolvere il problema dei parcheggi che porta alcuni terlizzesi a spendere altrove, per la difficoltà di
sostare con l’auto. Terlizzi‘è diventata uno stress. E’ necessario che la classe politica si impegni a risolvere tutti i problemi logistici e strutturali.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Per i giovani qualcosa in più si fa. Si organizzano iniziative bellissime, ma non devono essere concentrate nel periodo estivo, dovrebbero essere diluite durante l’anno. Mancano punti di incontro per i giovani. Ci sono ragazzi che hanno attitudini che andrebbero coltivate ed incanalate. Perché non creare le
condizioni per spendere il tempo libero in maniera positiva e produttiva? Ci vorrebbero più contenitori
culturali. Anche il palazzetto dello sport, a mio avviso, dovrebbe essere aperto ad altre iniziative.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
I floricoltori non sono più una potenza economica, l’agricoltura tradizionale è in crisi - basta ascoltare le ragioni degli olivicoltori che stanno protestando in questi giorni - l’artigianato resiste, forse si salva
un pochino il commercio, ma trattasi di una redditività limitata che non distribuisce ricchezza.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
Quando penso alla nostra sanità con particolare riferimento agli ultimi anni, la cosa più eclatante è
che non nascono più bambini terlizzesi e questo mi rattrista. Tutto è diventato molto più complesso, dobbiamo imbatterci nelle liste d’attesa e fare lunghi percorsi, se necessario, per esami diagnostici e non solo.
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Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
E’ un dato di fatto che le persone vanno fuori per trovare qualcosa di meglio. Molti vanno fuori per
trovare lavoro. Molti ragazzi vanno a studiare fuori per avere qualche chans in più e al 90% non tornano.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Il centro storico è abbandonato a se stesso, fatta eccezione per le parti ristrutturate dai privati. C’è
una carenza di case in generale, se non si costruisce i prezzi non si abbassano. Anche in questo settore c’è
molto da fare.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Sinceramente non ne ricordo una.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Non saprei, non vorrei citare un solo nome e dimenticarne altri che meritano.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Il monumento ai caduti del mare in Villa in Viale Roma, al quale spesso sono stati rotti i vetri e vorrei includere anche la rotatoria di via Mariotto che è davvero una bella iniziativa, ben fatta e carina da
vedersi.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
Sicuramente le elezioni regionali del 2005 che hanno portato Nichi Vendola a diventare Presidente
della Regione Puglia, un avvenimento che ha dato lustro al nostro paese. Ma anche la successiva elezione
di Gero Grassi a Deputato della Repubblica e poi come non ricordare tra gli avvenimenti più importanti
degli ultimi anni, la traccia che ha lasciato nel nostro territorio il Vescovo don Tonino Bello.
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“E’ cambiata poco in positivo”
Prof. PIETRO PORFILIO
Preside
Pietro Porfilio 64 anni, laurea in Pedagogia e Abilitazione alla Vigilanza Scolastica.
Pregressa attività amministrativa presso il Comune di Molfetta e di insegnamento nelle scuole elementari e medie. Dirigente Scolastico da 20 anni, da 15‘è il Dirigente della Scuola Secondaria cittadina
intitolata alla memoria del Martire Ardeatine Prof. G. Gesmundo.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Per me che ci vivo da sempre: poco in positivo.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Una situazione di stallo e di riproduzione di vecchi metodi che non giovano alla crescita della città.
Sono aumentati gli arrampicatori e i frustrati della politica, come pure i “cambiagiacchetta”. Le
personalizzazioni e i cartelli hanno preso il posto delle ideologie. Il risultato? L’aumento del riflusso nel
privato, la disaffezione e il disincanto verso la politica praticata dai cittadini. Si nota una partecipazione
temporanea e virtuale sono in occasione delle consultazioni elettorali amministrative con la mobilitazione
di tanti candidati e di alcuni loro sostenitori. In buona sostanza registro una involuzione della politica:
troppe parole, programmi e liti nelle stesse compagini perché ormai la politica non è più al servizio della
città e dei suoi cittadini che in fondo si aspettano pochi servizi ed interventi per una vivibilità più serena.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Di migliorato: una maggiore vivacità culturale. I giovani esprimono notevoli capacità che spesso
concretizzano. Sono molti gli organismi associativi e le istituzioni che fanno cultura in senso lato. Registro una maggiore attenzione dei cittadini e delle istituzioni verso i beni culturali, la storia della comunità
e del territorio, le emergenze artistiche il restiling dei contenitori culturali. Di identico al passato: la mancanza di un centro o di un’istituzione pubblica per la programmazione ed il coordinamento delle iniziative
culturali; le poche risorse pubbliche destinate alla cultura, il volo a bassa quota e l’attenzione verso cittadini illustri del passato anche recente. Proposta: ripristinare il “Premio Terlizzi”.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
Il boom della floricoltura degli anni passati avrebbe potuto fare miracoli per tutti i comparti dell’economia cittadina e per le attività dell’indotto. Purtroppo si va esaurendo perché non si è alimentato il
propellente della sua crescita: la cultura del fiore, né si è aperto il nuovo mercato, sua naturale infrastruttura. La sua gestione? Mista a maggioranza pubblica. L’agricoltura piange per le disattenzioni dei governi
nazionali, artigianato e commercio non ridono.
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Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
I servizi per la salute sono notevolmente migliorati, anche se occorre evitare alcuni disagi e lunghi
tempi di attesa per le varie prestazioni. Rimane l’amarezza per il polo ospedaliero che non ritorna all’eccellenza di prima.
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Dagli anni ’80 in poi si è verificata una notevole immigrazione di famiglie da Molfetta a Terlizzi. Ci
si augurava che si integrassero pienamente nel nostro tessuto sociale anche per operare una spinta nel
cambiamento della nostra mentalità individualista e conservatrice. Purtroppo non è avvenuto. Molte di
quelle famiglie stanno ritornando a Molfetta: vendono le case acquistate a Terlizzi e con il ricavato vi acquistano casa, di nuova costruzione e a prezzi più bassi per il notevole sviluppo urbanistico. Il tessuto
sociale indigeno si va impoverendo per la fuga dei nostri giovani cervelli; aumenta per la forte presenza
stabile di immigrati extracomunitari che si vanno integrando, senza grossi ostacoli.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Con gli insediamenti residenziali nelle zone della 167 e nella zona artigianale è cresciuto il perimetro
urbanizzato della città, come pure noto un ritorno alla costruzione di case da residenza nell’agro comunale. Lasciano a desiderare le infrastrutture urbanistiche per strade, aree verdi e arredo. I passaggi a livello
si vanno eliminando con soluzioni discutibili. Manca un albergo da costruirsi nelle vicinanze del nuovo
mercato dei fiori.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Lasciano un vuoto e amarezza le aziende e le attività commerciali che chiudono o si dimensionano
perché lasciano senza lavoro i propri addetti. Ricordo l’ingrosso alimentari De Vanna, la Gallo di
Sovereto, la fonderia De Gennaro, la progressiva riduzione degli operai della Scianatico, il fallimento
dell’oleificio cooperativo e della cantina, la azienda Gianfrancesco.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Il Vescovo don Tonino Bello, il poeta Michele Signorile, l’architetto umanista Michele Gargano.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Costruito: il Monumento ai Marinai Caduti, le lapidi alle case natali di don Pappagallo, del prof.
Gesmundo, dell’arch. Gargano.
Abbattuto: l’inutile, brutto, inopportuno e offensivo Vespasiano in Viale Roma.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
Positivi: la pubblicazione della collana storiografica a cura di Mons. Gaetano Valente, la visita del
Principe Alberto di Monaco, il conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile a don Pietro Pappagallo, la dovuta conoscenza dei martiri terlizzesi delle Fosse Ardeatine, la ricostruzione del Carro Trionfale. Negativi: l’incendio, impunito, del Carro Trionfale, il Commissariamento del Comune per sospetta infiltrazione mafiosa, il ridimensionamento dell’Ospedale “Sarcone”, il forzato trasloco del Liceo Pedagogico.
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“Terlizzi segue la situazione
che ingabbia la nostra nazione”
Ing. GIOACCHINO TRICARICO
Ingegnere
Abbiamo intervistato Gioacchino Tricarico ingegnere, consigliere comunale dal 1978 al 1993 piena
Prima Repubblica, assessore con i Sindaci: Pasquale Tempesta, Giuseppe Tricarico, Mauro Maggialetti,
Gero Grassi.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Secondo me Terlizzi non ha avuto modifiche sostanziali, un po’ segue la situazione che ingabbia la
nostra nazione. Terlizzi poteva fare di più, ma ci sono anche le influenze nostre, tipiche locali, di cittadini
e di governo che a volte...
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Per un verso c’è una evoluzione legata alle nuove leggi che regolamentano l’andamento del governo
cittadino e anche della politica che si adatta un po’. Personalmente credo che la politica nella Prima Repubblica veniva gestita in maniera più collegiale, dal 1993 non frequento molto gli ambienti politici, ma
l’idea che ho, è quella che ora il tutto venga gestito meno collegialmente. Questo determina l’insorgere di
situazioni che possono variare in modo repentino, perché molto dipende dal governante di turno. Non so
se questo può essere un aspetto positivo o negativo, io lo recepisco in questo modo: non mi ritrovo, tengo
a sottolineare che è una riflessione più di tipo personale che generale, forse perché la mia formazione è
legata - come affermavo prima - alla Prima Repubblica, che ha certamente fatto registrare cose negative,
ma c’erano anche cose molto positive.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
E’una domanda difficilissima. vedo che per la cultura ci sono particolari attenzioni, tensioni anche.
Vedo una maggiore propensione a questo tipo di ambito sociale, ma questa attenzione poi, non si traduce
nel raggiungimento degli obiettivi, per cui le attenzioni sono tante ma gli obiettivi non vengono raggiunti.
Io registro che la cultura sotto l’aspetto economico e finanziario è penalizzata rispetto ad altri settori, per
cui alla fine tutte le buone intenzioni si infrangono nella scarsa disponibilità finanziaria che il Comune
dedica a questo settore. Ciò nonostante ci sono alcuni operatori locali che si sforzano di mantenere in
qualche modo alto questo tipo di attenzione.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
L’agricoltura ormai è in una situazione terribile, è un fatto generale, sia l’agricoltura tradizionale che
la floricoltura. I riscontri li vedo negativi, sia per motivi legati all’andamento generale di tutta la nostra
nazione, sia per quel che riguarda il bacino del mediterraneo. Per la floricoltura in particolare, la crisi che
stiamo vivendo ha dato una bella batosta. Quando si deve tagliare si comincia dalle cose superflue ed i
fiori per quanto belli possano essere, nell’ambito delle priorità non stanno certamente nei primi posti.
L’artigianato un po’ di respiro ce l’ha, anche se a livello cittadino ha delle grosse pecche, c’è molta pre-
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sunzione e scarsa professionalità, sono pochi gli artigiani che possono vantarsi di chiamarsi ancora tali.
Forse sarà un po’ dura questa mia analisi, però io la vedo così. Ci sono dei buoni artigiani a Terlizzi ma
non è la maggioranza. La situazione del commercio è un po’ stretta perché l’apertura dei grossi centri
commerciali ha stretto un po’ tutti quanti. E’ un fatto che investe non solo Terlizzi, la provincia, la regione
e forse la nazione.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
Io vedo qualche miglioramento ma anche prima la sanità non è che fosse una cosa degradata. Per i
servizi di cui ho avuto bisogno, per la verità pochi, ho trovato un’erogazione adeguata. Sono soddisfatto.
Integrazione sociale: dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Non è facile fare un’analisi completa. La mia percezione è la seguente: per quanto riguarda coloro
che arrivano, mi riferisco agli immigrati, c’è una buona disponibilità all’accoglienza e c’è una maggiore
presenza rispetto al passato. Registro anche una emigrazione della popolazione giovanile terlizzese, che
va fuori per studiare e soprattutto per trovare lavoro. Per quanto riguarda invece l’aspetto sociale nostro,
caratteristico, il terlizzese lo vedo sempre più polemico, su tutto, più litigioso. Siamo un popolo che si
caratterizza per la grande capacità di lavoro “in proprio” ma appena il terlizzese sta con qualche altro,
diventa litigioso. Grandi potenzialità individuali, ma scarsissima propensione alla cooperazione.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Sostanzialmente no perché non ci sono zone di espansione che sono state realizzate. Terlizzi rispetto
a vent’anni fa è rimasta come era, questa è una grande “doglianza” perché abbiamo un Piano Regolatore
che è stato adottato nel 1994, praticamente è già scaduto…non si è ancora attuato niente, tranne pochi
appartamenti. Secondo me da questo punto di vista hanno fallito sia l’Amministrazione Amendolagine
che anche quella di Di Tria. Il fatto di voler attuare il Piano Regolatore con le lottizzazioni fatte dai privati, a mio avviso è un errore madornale. Il Comune non può delegare i privati, sapendo che i privati non
sono in condizione di potersi aggregare. Pensare che si possa creare una lottizzazione coinvolgendo i privati, è come dire che non si conosce la popolazione terlizzese. Più volte ho avuto modo di esprimere questo mio pensiero e la risposta che ho ricevuto è sempre la stessa: “mancano i soldi”. I soldi non sono
l’unica cosa. I Piani attuativi - alcuni possono anche essere delegati - essenzialmente devono essere di
iniziativa pubblica, se i danari non ci sono, bisogna attivare strategie per fare in modo che questi piani
vengano attuati sempre con un indirizzo dettato dal Comune. Se avessero fatto i Piani particolareggiati nel
2000 quando è stato approvato definitivamente il Piano Regolatore, a quest’ora avremmo avuto già zone
di espansione in attuazione e non in agonia come stanno ora.
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Se sotto l’aspetto commerciale pensiamo ai prodotti floricoli, c’è una cosa che non ha chiuso i battenti, non è mai partita: il nostro mercato di via Mariotto, la cattedrale nel deserto. Fa acqua (materialmente) da tutte le parti e ancora non si riesce a venirne a capo, per capire come questa struttura potrà
essere utilizzata. Io penso ad una struttura per eventi, possibilmente gestita da esterni. Quella struttura ha
bisogno di manutenzione, bisogna pensare ad eventi che garantiscano introiti per sostenerne le spese.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Più a livello personale, mio padre e poi il mio signor maestro Salvatore Brizzi. A mio padre devo
molto, per quel che sono, per quel che siamo un po’ tutti quanti, è stato lungimirante, è riuscito a dare una
svolta alla nostra agricoltura, lo dico con molto orgoglio, senza nulla togliere anche agli altri parenti, a
mio zio Pasquale. A mio padre Giuseppe Tricarico si deve lo slancio commerciale che poi ha fatto partire
la voglia in tutti quanti di coltivare in modo serio e non soltanto come hobby. Ricordo quando andavamo
insieme a lavoro. Farsi un mercato non è semplice, avere una prospettiva all’epoca non era cosa semplicissima, ma mio padre era una persona determinata, ci credeva e in qualche modo ci è riuscito. Chiaramente determinante è stato l’apporto di tutti gli altri che si sono lanciati in questa avventura, perché da
solo non poteva aprire un mercato, però ha saputo dare un giusto indirizzo per aprire una nuova finestra in
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questo settore dell’agricoltura. Come padre è stato una guida importante. Altra persona che è venuta a
mancare negli ultimi anni lasciando un grande vuoto è don Tonino Bello Vescovo, persona di grande rilievo per la nostra comunità.
Un monumento costruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Andando un po’ più indietro nel tempo possiamo dire il teatro Millico, quando sono stati smontati
tutti i palchetti e mutato nel suo aspetto originale, c’è stata un po’ di leggerezza. Quella era un’opera che
si poteva ancora salvare, ma d’altra parte ce le stiamo trascinando dietro le nostre opere: la Pinacoteca, la
Casa di Riposo. Non abbiamo grandi monumenti realizzati nell’ultimo trentennio, credo un ricordo lo meriti la ricostruzione del carro Trionfale.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni
Un avvenimento importante che mi viene in mente è l’elezione di Nichi Vendola a Governatore della
Puglia, un rappresentante della nostra comunità che ha saputo raccogliere l’attenzione della gente di
Puglia.
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“Orgoglioso di essere terlizzese”
Dr. GIUSEPPE TRICARICO
Medico cardiologo in pensione
Il dott. Giuseppe Tricarico è medico cardiologo in pensione. Da sempre fedele alla ideologia socialista, che ha amministrato la città di Terlizzi con grande passione. Sindaco, in soli due anni, cantierizzò
tantissime opere pubbliche.
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Il mio ricordo va inevitabilmente al periodo in cui sono stato attore della scena politica locale. Era
un periodo entusiasmante. Ho dato un impegno per questo paese di notevole concretezza. Basta ricordare,
per fare solo un esempio, l’eliminazione del doppio turno alle scuole elementari. Sfruttammo la legge
“Falcucci” che prevedeva progetti per accedere ai finanziamenti. Ottenemmo un finanziamento di 7 miliardi che ci consentì di costruire la scuola Casalicchio e completare il plesso sito in Viale Pacecco. La
gara fu fatta a blocco chiuso, comprendendo anche le suppellettili, così potemmo prevedere la consegna
dei lavori con tempi certi. Gero Grassi che fu il Sindaco che inaugurò la scuola, in tale occasione ebbe
l’onestà intellettuale di precisare il ruolo che avevo avuto per la realizzazione della stessa.
Vogliamo fare un altro esempio di cooperazione politica d’altri tempi?
In passato le divergenze politiche, ideologiche, consentivano di mettere a punto degli obiettivi a cui si
concorreva pur da posizioni diverse e la realizzazione dell’Ospedale di Terlizzi ne è un esempio pratico.
Quando non avevamo nessuna responsabilità diretta amministrativa, noi socialisti demmo il nostro contributo a Giovanni De Candia democristiano, allora presidente dell’Ospedale, (all’epoca c’era un’amministrazione dell’Ospedale–ECA retta da una coalizione democristiana – partito monarchico). Noi demmo il
nostro apporto, richiesto peraltro da Giovanni De Candia. Tramite l’on. Peppino di Vagno, arrivammo a
Mancini, Ministro dei lavori pubblici del Governo Moro, che mise a finanziamento l’opera dell’Ospedale
di Terlizzi. Successivamente un’altra legge consentì il completamento delle opere ed arrivammo ad ottenere un miliardo e trecentomilioni circa, per completare la struttura. Pur essendo fuori dall’Amministrazione,
abbiamo dato il nostro contributo. Allora sempre si faceva…c’era un’altra sensibilità, un’altra etica.
Politica: in base alla sua esperienza registra una evoluzione o involuzione?
In passato la politica era concepita diversamente. Era un periodo esaltante. Si collaborava, non si
puntava a distruggere. Purtroppo oggi se un terlizzese riesce ad emergere, non viene visto più come una
possibilità che può portare il paese a migliorare…no! Quello diventa l’obiettivo da far cadere, da far rientrare nei ranghi. Purtroppo questa‘è una cosa che dà sfiducia. Io registro una involuzione certamente. La
politica viene fatta oggi con il risentimento, ci sono atti che possono essere sicuramente etichettati come
la conseguenza di un risentimento di alcuni che hanno il potere nelle mani. Per quanto sono venuto a conoscenza, per un gazebo si fa la denuncia, il Tar da ragione al cittadino ed il Comune fa ricorso al Consiglio di Stato…Non si può fare la politica con il risentimento. Chi ha la possibilità di incidere concretamente nella realtà, deve spogliarsi della miseria umana e deve cercare di volare un po’ più alto.
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Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Sono stato a visitare la Pinacoteca. Sono orgoglioso di essere terlizzese. Per la Pinacoteca io e
Lelluccio De Scisciolo che era Sindaco, abbiamo speso molte energie. Purtroppo il tecnico comunale ci
portò ad una scelta sbagliata, quella della scala elicoidale, tuttavia due mesi prima di dimettermi ero riuscito ad avere definitivamente il nulla osta dalla Sovrintendenza per la Pianacoteca. Io e Lelluccio ci portammo sulla costiera amalfitana per incontrare il concittadino Domenico De Vanna, pittore abbastanza
quotato che aspirava ad avere una dimora nella Pinacoteca De Napoli, come adesso Antonio Volpe. Purtroppo noi non fummo in condizione di poter esaudire questo suo auspicio. Mi auguro che oggi il Sindaco
voglia prendere l’iniziativa di contattare la nipote che vive a Canosa ed invitarla alla inaugurazione.
Che opinione si è fatto della Pianacoteca restaurata?
E’ una cosa stupenda. Se non hanno la grettezza di fare operazioni di bassa leva, Terlizzi può entrare
con la Pinacoteca ed il Teatro Millico in un circuito culturale alto. Terlizzi a breve avrà due contenitori
culturali che potranno veramente elevarla.
Sanità: quali i servizi venivano erogati vent’anni or sono e quali oggi?
Io ritengo che la sanità in senso generale è cambiata in meglio, i casi specifici li dobbiamo mettere
da parte. In generale la condizione di salute dei cittadini è migliorata. Avevo in mente da responsabile
della cardiologia di far partire uno screening per i lavoratori della floricoltura per vedere l’incidenza di
danni provocati dall’uso di veleni. Non mi è stato possibile realizzarlo perché ci furono opposizioni della
categoria. Ricordo con piacere l’attenzione per la medicina scolastica che mi vide collaborare con il dr.
Nino Giangregorio per la prevenzione della carie presso le scuole elementari…la pillolina di fluoro. Poi
un progetto che metteva a confronto una scuola di Terlizzi, con una di Bari e una di Roma per studiare le
abitudini alimentari. Ed ancora facemmo controlli per la ipertensione presso le scuole dell’obbligo. C’era
la voglia di incidere per migliorare la vita dei cittadini.
Urbanistica: è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
C’è una disgrazia che ha colpito la città: non c’è uno strumento urbanistico che gli amministratori
terlizzesi siano stati capaci di realizzare. Noi abbiamo avuto il Commissario Di Gioia che fece il Piano di
Fabbricazione ed in virtù di quello si potè costruire, poi la gestione commissariale Varratta, Musci,
Capriati che ha approvato il Piano Regolatore. Io avevo posto come primo punto del Consiglio Comunale
che mi vide poi dimissionario, proprio l’approvazione del PRG. Ero riuscito con confronti continui con
tutte le categorie, con tutti i partiti tranne la Democrazia Cristiana che all’epoca rifiutò di presentarsi al
confronto, ad avere tutti gli elementi che poi servirono di base alla gestione commissariale ad approvare il
PRG. I terlizzesi hanno avuto gli strumenti urbanistici approvati da gente che terlizzese non era. Per quanto siano stati bravi, capaci... non erano terlizzesi.
Vuole ricordare un’opera pubblica la cui realizzazione ha inciso nella vita cittadina?
Il sottopasso di via Mariotto. Prima delle dimissioni da Sindaco riuscì ad avere l’autorizzazione dalla
Ferrovia Bari- Nord. Sono stato Sindaco per soli due anni eppure ho cantierizzato tanti lavori per il bene
della città.
Economia: terlizzi viveva una situazione più felice in passato o oggi?
Certamente la condizione economica del paese migliorò con tutti i passi in avanti che riuscimmo a
fare, quando amministrammo. Almeno trecento famiglie tra terlizzesi e non cominciarono a lavorare in
ospedale. Non avevamo personale, non avevamo infermieri, in tanti trovarono lavoro. L’economia ha tirato per un po’, poi ha rallentato, in passato la floricoltura era in espansione, oggi affonda. Come non ricordare la creazione degli 8 pozzi artesiani, furono realizzati grazie all’on. Vito Scarongella, amico mio personale, ma uomo del mio partito. Dette disposizioni affinchè il direttore generale dell’Ente Irrigazione venisse a Terlizzi e mi contattasse per la realizzazione dei pozzi. Io facevo il medico, non ero esperto, quindi
affidai a Pasquale Tricarico, pioniere della floricoltura terlizzese, il compito di individuare i punti per la
realizzazione dei pozzi, con l’indicazione che fossero intorno al paese, senza escludere alcuna zona. Mi
125
trovai a lottare con chi aveva realizzato un solo pozzo alla via di Ruvo e che pensava evidentemente di
trarre beneficio da quel pozzo, cercando di ostacolare la nascita di altri. Paolo Allegretti consigliere del
MSI in consiglio comunale fece una dura battaglia contro quella pretesa.
La floricoltura in espansione fece pensare al Mercato floricolo di via Mariotto?
Si…poi la realizzazione del Mercato dei Fiori di via Mariotto. Basta vedere tutti i verbali dell’epoca.
Io non riuscivo a capire perché tanta animosità contro il secondo lotto di 10 miliardi. Noi stavamo per
perdere il finanziamento europeo. Tagliai corto, andai a Bari e consegnai i lavori a Matarrese che era il
vincitore del primo lotto con il ribasso del 5% che la legge consentiva, così anche il secondo lotto fu avviato. Stavamo discutendo all’epoca già della gestione. Stavamo discutendo a livello amministrativo se
convenisse una gestione mista pubblico/privato o tutto privato e stava ormai affermandosi la propensione
per il 51% al pubblico e 49% al privato. Risolsi anche il contenzioso con i proprietari dei terreni circostanti, chiudemmo dando ai proprietari 23 mila lire al metro quadro di terreno e non avemmo più problemi. In poco tempo noi riuscimmo a fare cose impensabili se vengono valutate oggi.
Come è possibile?
C’era entusiasmo, voglia di incidere. Tutte queste cose furono fatte in due anni, poi bisognava seguire, bisognava impegnarsi, trovare i mezzi. Oggi il rapporto con la Regione è buono, però se non si va a
Bruxelles, se non si va alla Comunità Europea, opere grosse non se ne possono fare. E poi bisogna inventarsele le cose che possono far sviluppare ancora di più l’economia. Il paese ha bisogno di crescere, i giovani devono avere tranquillità per il futuro. Viviamo una crisi più ampia, ma il paese per sé non ha avuto
altro sviluppo. Si è adagiato, gestito male alle volte. Molti si ritengono soddisfatti. Un amministratore,
almeno uno, deve volare un po’ più alto degli altri, se non c’è una mente... tutto frana.
Perché lei ritiene che oggi non si vola alto?
I vecchi politici che hanno fatto la gavetta nella Democrazia Cristiana, nel Partito Socialista, erano
più temprati. Oggi il tutto si riduce a: “mettiamoci d’accordo”.
Dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Socialmente penso che una evoluzione c’è stata. Culturalmente la società è migliorata, si sono allargati gli spazi per evolversi culturalmente e questo è già un dato favorevole, ma non possiamo dire che è
stata la politica a portare i cittadini ad una posizione migliore
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
Ricordo la chiusura del cinema. Il teatro Millico era ormai diventato un cinema a luci rosse ed io
riuscì con l’avvocato Mastroviti a toglierlo dalle mani del gestore, che impediva l’accesso al nostro tecnico per tutti i rilievi e la progettazione; riuscì ad ottenere le chiavi e ad affidarle al segretario comunale. In
seguito l’Amministrazione Amendolagine ha chiuso con il gestore ogni cosa.
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Lelluccio De Scisciolo persona integerrima, preso da un entusiasmo non facilmente eguagliabile
Prendeva la sua carica di Sindaco come una missione. Appena tornava dall’ufficio mi telefonava, io ero
vicesindaco e mi chiedeva il resoconto della mattinata, poi si fermava l’intero pomeriggio a lavorare per
la città.
Un politico che ha la sua stima?
Gero Grassi. Mi ha seguito con la sua capacità di capire i drammi che allora si vivevano. Lo ritengo
una persona politicamente di spessore, capace di rifarsi a quella logica di cui parlavo prima: “per il paese…”. Lui ha nell’animo Terlizzi e quando uno ha un amore così viscerale per il proprio paese non può
che far bene al paese.
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L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
La realizzazione di queste due opere: la Pinacoteca De Napoli ed il Teatro Millico, che daranno a
Terlizzi la dimensione culturale giusta. Oggi dopo il danno avuto con la smobilitazione dell’Ospedale, anche l’Ospedale può diventare un altro punto fermo per questa comunità.
Orgoglioso di essere terlizzese?
Orgoglioso per la imminente apertura delle due opere pubbliche appena citate, ma anche perché
Terlizzi la mia città, ha dato i natali a persone come il Senatore Nino Giangregorio, l’onorevole Gero
Grassi, due Presidenti di Regione Giuseppe Colasanto e Nichi Vendola e a tanti consiglieri provinciali.
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“Sono migliorati servizi e scolarità,
ma non il mondo del lavoro”
SABINO VENDOLA
Fotoamatore
Abbiamo intervistato: Sabino Vendola - Presidente Circolo Arci - Terlizzi, appassionato di fotografia, componente del Fotoclub Immagini 2000 da qualche anno intitolato al compianto concittadino
Tommaso Grasso
Come è cambiata Terlizzi negli ultimi vent’anni?
Molto. Sono rientrato dal nord vent’anni fa. Oggi ho assistito alla partenza verso il nord dei miei due
figli. Sono migliorati i servizi e la scolarità, ma non il mondo del lavoro.
Politica: registra una evoluzione o involuzione?
Evoluzione; sta cambiando molto lentamente. Penso che i prossimi anni saranno decisivi, in quanto i
giovani sono migliori.
Cultura: cosa trova sia migliorato e cosa in sostanza è rimasto identico al passato?
Della cultura contadina esistono ancora molte tracce in vari strati sociali. Il resto non è cambiato o i
cambiamenti non sono visibili ai più. Io ed il circolo culturale che coordino come presidente: l’ARCI TERLIZZI. Ci sforziamo di promuovere molte iniziative culturali. Il nostro motto è: “Pensare libero, agire solidale”. Siamo nati nel dicembre 2005 dopo un’estate piena di idee rivoluzionarie, prima come “SUD
ARCI” dopo come “TORRE DI BABELE” nel logo abbiamo messo la nostra torre dell’orologio. Ci occupiamo di fotografia, pittura, scultura, informatica, musica, scuola, lavoro... Il 2009 ci vede pronti nel terzo
settore a collaborare con le realtà cittadine.
Economia: agricoltura, artigianato, commercio, chi vince la gara e chi resta indietro?
L’agricoltura deve cambiare completamente; adesso è al medioevo. L’artigianato deve essere aiutato,
altrimenti scomparirà. Il commercio segue la globalizzazione e forse vince la gara.
Sanità: quali servizi venivano erogati vent’anni or aono e quali oggi?
Siamo passati dai viaggi della speranza alla tac sotto casa. La longevità esige assistenza domiciliare
e terapie mirate. Vent’anni or sono erano impensabili.
Integrazione sociale : dagli anni ’80 ad oggi come è cambiato il tessuto sociale terlizzese?
Penso che le caste non siano mai esistite; essendo un paese di emigranti conosciamo perfettamente la
diversità, avendola provata nel profondo nord.
Urbanistica : è mutato il volto della città negli ultimi vent’anni?
Poco; il nuovo‘è finito nella metà degli anni ’80. Dopo la famosa 167, abbiamo avuto il nulla.
128
Passiamo ai ricordi. L’attività commerciale che ha chiuso i battenti lasciando un vuoto.
La salumeria D’Aprile in Corso Vittorio Emanuele
Una persona che è venuta a mancare lasciando ricordo di sé.
Tommaso Grasso, deceduto nel Dicembre 2003; prima aderendo alla giunta di Gero Grassi nel 1990
e poi traghettando il PCI nel PDS - DS con l’elezione di Vincenzo Di Tria a segretario prima e sindaco
poi.
Un monumento ricostruito o abbattuto entrato a far parte della storia cittadina.
Il vespasiano-anfiteatro costruito e abbattuto nella villa comunale.
L’avvenimento più importante degli ultimi vent’anni.
La riconferma di questa Amministrazione che ha sfatato la cattiva reputazione dei terlizzesi, definiti
qualunquisti e distruttori.
Gero Grassi e Maria Teresa De Scisciolo.
129
130
Note biografiche
MARIA TERESA DE SCISCIOLO è nata a Terlizzi il 19/03/69.
Diploma di Maturità Classica, Tecnico di Laboratorio Medico, Iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti
- Albo Professionale di Bari - elenco pubblicisti dal 1995.
Ha collaborato alla stesura e alle ricerche storiche di alcuni libri di cronaca locale e vita politica. Solo per
citarne alcuni: Aldo Moro - non solo per ricordare (1998), Alcide De Gasperi - La nostra patria Europa (1999),
Giorgio La Pira il profeta della pace (2004), Vittorio Bachelet (2004), Giuseppe Donati stampa e politica
(2005).
Ha pubblicato nel 2001 il libro: “Appunti di Vita Terlizzese”.
Nell’ottobre 2008 ha pubblicato, in collaborazione con l’Onorevole Gero Grassi, il libro: “G’ero anch’io intervista ad un deputato”.
Dal 1990 al 1996 ha collaborato come giornalista e conduttrice con l’emittente televisiva di Molfetta
TELEMARE.
Ha pubblicato oltre 300 articoli sul quotidiano di vita regionale PUGLIA. Ha pubblicato alcuni articoli sui
giornali “Il Popolo” e “Paese Nuovo”. Ha collaborato come corrispondente per il quotidiano LA CITTA’.
Dal 1993 scrive sul mensile di informazione locale del suo paese “Il Confronto delle Idee”(pubblicati oltre
350 articoli); dal 1999 ne è Direttore Responsabile.
Nel mese di marzo del 2004 ha messo a disposizione del Centro Diffusione Editoriale la propria esperienza
in campo giornalistico per creare una Testata che affrontasse le problematiche dei Vigili del Fuoco. Dal 22
marzo 2004 a giugno dello stesso anno, ha assunto ruolo di Direttore Responsabile de: “Il Giornale dei Vigili
del Fuoco”.
Dal mese di settembre 2007 al 31 dicembre 2008 ha lavorato come giornalista per la Tholos Editrice, effettuando gli aggiornamenti del Sito Internet dell’ASL BARI.
Ha organizzato per diversi anni nella città di Terlizzi un concorso giornalistico aperto a tutte le scuole cittadine, patrocinato dalla GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO. Ha tenuto lezioni di giornalismo presso scuole
elementari, medie e superiori.
Dal 29 luglio 1999 è sposata con il dott. Francesco D’Elia.
Il 2 Aprile 2005 è diventata mamma della piccola Florangela.
GERO GRASSI è nato il 20 Aprile 1958 a Terlizzi, popoloso (28.000 abitanti) Comune in Provincia di
Bari, noto per la ricca produzione di ceramiche artistiche, oltre che per la coltivazione di numerose specialità
di fiori esportate dovunque e la produzione di olio extravergine eccellente. E’ distante dal capoluogo 30 Km e
8 dall’azzurro Adriatico. Terlizzi vanta, altresì una serie di palazzi impreziositi da bugne di calcare locale.
Gero Grassi è funzionario presso l’Ufficio Legislativo della Presidenza della Giunta Regionale Puglia,
giornalista tuttora alla direzione di alcune testate anche radiofoniche, ha pubblicato una trentina di libri, oltre
ad aver curato, per conto dell’Istituto Sturzo, la sistemazione dell’intero Archivio della DC di Terra di Bari.
Ha mosso i primi passi nell’Azione Cattolica, quindi nel Movimento Giovanile DC, affascinato dal
pensiero di Aldo Moro e nelle ACLI dove ha ricoperto diversi ruoli, tra cui, per anni, quello di Presidente. E’
stato, nel 1982, Segretario Amministrativo della DC, risultando nel 1989 primo eletto in Consiglio Comunale,
e quindi Sindaco di Terlizzi (1990-91) con una Giunta comprendente PDS e PRC.
E’ Segretario Provinciale del PPI di Bari, poi Segretario Provinciale della Margherita di Bari e infine
Segretario Regionale della Margherita di Puglia negli anni 1996 - 2006. Nel 2004 - 2005 in qualità di esterno
al Consiglio Comunale, è stato Assessore prima nel Comune di Gravina e poi a Terlizzi. Eletto Deputato della
Repubblica nella Circoscrizione Puglia nel 2006, entra a far parte della Commissione Affari Sociali della
Camera, dove si distingue, in qualità di relatore, in alcune leggi di miglioramento del Servizio Sanitario
Nazionale. Ne conseguono la nomina a Responsabile Nazionale della Sanità della Margherita e quindi quella
di Responsabile Sanità del Partito Democratico.
Il 13 e il 14 aprile 2008 è eletto DEPUTATO DELLA REPUBBLICA per il PARTITO DEMOCRATICO
nella Circoscrizione Puglia.
Alla Camera ricopre il ruolo di Vice presidente della Commissione Affari Sociali.
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Indice
Perché ricordare
di Gero Grassi .................................................................................................................................................................................................................................................... pag.
3
Festeggiamo 20 anni del Confronto
e 30 anni della Cooperativa Culturale RTS
di Maria Teresa De Scisciolo .................................................................................................................................................................................................................. »
5
Gutenberg, gli internauti e la storia di Terlizzi
di Piero Ricci ........................................................................................................................................................................................................................................................... »
7
1988 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
9
1989 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
11
1990 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
14
1991 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
16
1992 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
18
1993 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
20
1994 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
22
1995 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
24
1996 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
27
1997 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
30
1998 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
33
1999 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
36
2000 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
39
133
2001 ............................................................................................................................................................................................................................................................................. pag. 41
2002 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
43
2003 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
45
2004 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
47
2005 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
50
2006 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
53
2007 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
56
2008 ................................................................................................................................................................................................................................................................................. »
59
Direttori Responsabili e Direttori Editoriali ................................................................................................................................................................. »
62
Articoli pubblicati sul “Confronto” ......................................................................................................................................................................................... »
63
Interviste rilasciate al “Confronto” .......................................................................................................................................................................................... »
74
Numeri del Confronto pubblicati e libri allegati ..................................................................................................................................................... »
84
Inserzioni Pubblicitarie ........................................................................................................................................................................................................................... »
85
“Una città cresciuta con aspirazioni importanti,
puntualmente naufragate nella gestione del quotidiano”
Annamaria Brindicci ....................................................................................................................................................................................................................................... »
94
“Terlizzi si è omologata a livello generale”
Don Michele Cipriani ..................................................................................................................................................................................................................................... »
96
“Non è cambiato molto”
Pinuccio Colasanto ........................................................................................................................................................................................................................................... »
99
“Ricordare, conoscere, agire...”
Prof. Vito De Leo ................................................................................................................................................................................................................................................. »
101
“Amare riflessioni”
Michele De Santis ............................................................................................................................................................................................................................................... »
107
“In determinati settori Terlizzi
è un passo indietro rispetto ai paesi viciniori”
Dr. Ninni Gemmato ........................................................................................................................................................................................................................................... »
109
“Molte cose primarie sono regredite”
Dr. Marco Giangaspero ................................................................................................................................................................................................................................ »
111
“Per la maggior parte della gente non è cambiato molto”
Cav. Damiano Guastamacchia .............................................................................................................................................................................................................. »
134
113
“E’ cambiata la mentalità... vanno risolti problemi strutturali”
Teresa La Tegola .............................................................................................................................................................................................................................................. pag. 117
“E’ cambiata poco in positivo”
Prof. Pietro Porfilio .......................................................................................................................................................................................................................................... »
119
“Terlizzi segue la situazione che ingabbia la nostra nazione”
Ing. Gioacchino Tricarico .......................................................................................................................................................................................................................... »
121
“Orgoglioso di essere terlizzese”
Dr. Giuseppe Tricarico .................................................................................................................................................................................................................................. »
124
“Sono migliorati servizi e scolarità, ma non il mondo del lavoro”
Sabino Vendola ...................................................................................................................................................................................................................................................... »
128
Note biografiche .............................................................................................................................................................................................................................................. » 131
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finito di stampare nel mese di Febbraio 2009 nel
CENTRO STAMPA litografica
di PANSINI V. & C. s.n.c.
70038 TERLIZZI (Ba) - Via Sarcone, 67
Tel./Fax 080.3519627
E-MAIL: [email protected]
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1988 - 2008 t e r l i z z i anno per anno