UN’ALIMENTAZIONE “SANA”?
BELLA DOMANDA!!!!!!!
Nel corrente anno scolastico il nostro curriculum di scienze ha avuto
l’opportunità di arricchirsi del progetto SET, letteralmente scienza e
tecnologia, ossia l’applicazione del metodo scientifico con l’ausilio delle
tecnologie.
1. INDIVIDUAZIONE DELL’IPOTESI DI LAVORO
L’ipotesi di lavoro l’abbiamo individuata attraverso una conversazione
clinica sulle malattie legate all’alimentazione attualmente più diffuse come
per esempio:
- OBESITA’ - ANORESSIA - TUMORE - DIABETE- INFARTO Tutte interessanti e sfortunatamente attuali, ma una più di tutte ci ha
colpiti per la sua gravità e soprattutto per il suo dilagare a carattere quasi
esponenziale, ed è il TUMORE.
2. VERIFICA TRAMITE INCHIESTA AI NONNI
A questo punto è sorto spontaneo chiedersi : “ Ma ai tempi dei nostri nonni
le malattie che dovevano affrontare erano le stesse di oggi ?”.
Per rispondere alla domanda non abbiamo fatto altro che chiederlo a loro
stessi. In classe abbiamo confrontato le risposte ottenute e stilato il
seguente elenco:
TUBERCOLOSI- INFLUENZA- TIFO- MALATTIE INFETTIVE IN GENERALE
METTIAMO A CONFRONTO:
ANNO 2010 MALATTIE PIU’ DIFFUSE:
-
OBESITA’ - ANORESSIA - TUMORE - DIABETE- INFARTO
ANNO 1900- 1970
-
TUBERCOLOSI- INFLUENZA- TIFO- MALATTIE INFETTIVE IN GENERALE
-
Come si può notare i due elenchi non sono affatto uguali, infatti nel
primo elenco ci sono malattie più o meno legate all’alimentazione.
-
Nel secondo invece, ci sono malattie prevalentemente infettive.
L’analisi del confronto appena fatto ci ha portato a pensare che forse
la diversa modalità di coltivazione dei prodotti alimentari abbia
portato nel tempo al verificarsi di mutazioni genetiche e quindi
all’insorgere dei tumori.
Una prima conferma della nostra teoria ci è stata fornita da un esperto
della Coldiretti il quale ci ha illustrato i due metodi di coltivazione
attualmente praticati:
1.Coltivazione convenzionale
2.Coltivazione Biologica
La coltivazione convenzionale utilizza concimi chimici sintetizzati
dall’uomo e usa pesticidi , altre sostanze chimiche, nella lotta
contro gli insetti. Mentre nell’agricoltura biologica,molto simile a
quella praticata dai nostri nonni , la concimazione è a base di
concimi di origine naturale( letame, alghe ) e per la lotta contro gli
insetti o malattie si usano rimedi naturali come per esempio la lotta
biologica. Inoltre chi pratica l’agricoltura biologica dimostra un
particolare rispetto per la terra e per l’ambiente in generale
adottando infatti la rotazione delle culture per non impoverire la
terra e non usando pesticidi che inquinano la terra, gli alimenti e le
falde acquifere.
RICERCA DATI SU INTERNET RIGUARDO A STUDI EFFETTUATI SULLA
CORRELAZIONE PESTICIDI = CANCRO
Anche l’Enea si è occupata del caso e dalle loro ultime ricerche risulta che i pesticidi
presenti in frutta e verdura possono provocare trentamila casi di tumore all’anno.
La legge prevede limiti per la presenza di singoli pesticidi, ma non per la somma di questi,
somma che avviene nel nostro organismo.
EFFETTO DEI PESTICIDI NEI BAMBINI
I bambini sono più a rischio perché la quantità di aria, acqua, cibo inquinati che assumono,
in relazione al loro peso, è maggiore che per gli adulti. Nei bambini i tumori dipendono
dall’inquinamento ambientale per contatto diretto, ma anche per l’esposizione della
madre in gravidanza. Il problema della violenza nei ragazzi in età scolare sembra
collegata anche all’azione dei pesticidi sulle ghiandole endocrine.
EFFETTO DEI PESTICIDI NEGLI ADULTI
Abbassamento dell’età dell’insorgenza dei tumori soprattutto quello della mammella.
Per esempio lo squilibrio del pancreas può provocare disturbi diabetici mentre lo squilibrio
delle ghiandole surrenali,
procurano stanchezza, tensione. Anche le ghiandole riproduttrici favoriscono la
concentrazione dei pesticidi.
Ciò comporta una riduzione della fertilità. Anche il fegato,i reni e il sistema nervoso sono
sede di accumulo
dei pesticidi. La IARC ha concluso che molti di essi sono cancerogeni.
COME AGISCONO I PESTICIDI
La piramide alimentare mostra
come un prodotto
non eliminato dall’organismo
si accumula a ogni passaggio
di livello trofico.
Nel caso di prodotti tossici,
come i pesticidi i pericoli maggiori
riguardano i grandi predatori
e quindi l’uomo
POSSIBILE SOLUZIONE
•
L’unica soluzione finora conosciuta è la prevenzione primaria: bisogna
evitare il più possibile l’esposizione, soprattutto per le donne in
gravidanza e per i bambini. Per non esporsi al rischio di ingerire
sostanze tossiche, un numero sempre maggiore di persone consuma
prodotti alimentari derivanti da coltivazioni biologiche che escludono
l’uso di diserbanti, pesticidi, concimi chimici e OGM. La scelta di
alimentarsi con cibi biologici permette infatti di evitare danni che le
sostanze chimiche producono nel nostro organismo fornendo al
nostro corpo tutte le sostanze nutritive necessarie per mantenere la
salute
Alla fine, però ci siamo posti anche un’altra domanda :” Se la soluzione è così a
portata di mano come mai i prodotti biologici non hanno un consumo di massa
come i prodotti derivati dalla coltivazione convenzionale?”” Che problema ci
può essere?” Per cercare di rispondere alla domanda abbiamo provato a fare
un’indagine statistica su una popolazione di circa 300 persone proponendo
loro un questionario sull’agricoltura biologica. Dall’analisi dei risultati risulta
che la popolazione conosce abbastanza il prodotto biologico ma molti non lo
acquistano perché è troppo caro, altri si riforniscono presso contadini di
fiducia, altri ancora sono pigri a cambiare abitudine ed infine alcuni lamentano
che i supermercati non ne sono forniti in modo adeguato. Molte di queste
motivazioni sono vere , in particolare quelle economiche , vista la crisi che è in
corso , ma la nostra priorità deve essere la nostra salute alla quale possiamo
provvedere solo noi stessi . Quindi il motto è:
PASSA AL BIOLOGICO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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