Comune soppresso di Castagné.
Inventario dell'archivio ([sec. XVIII fine]-1929)
e degli archivi aggregati (1826-1929)
a cura di
Susy Neuhauser - Giuliana Campestrin
Comune di Pergine Valsugana
2008
Caratteri del progetto
Il progetto è nato come esperienza di tirocinio e quindi stesura di laurea della studentessa Susy
Neuhauser, limitatamente al periodo preunitario. Il lavoro prodotto è stato quindi revisionato e
integrato da Giuliana Campestrin con la schedatura della documentazione prodotta dall’ente nel
periodo postunitario e la descrizione dei fondi aggregati.
Tutte le schede sono state compilate seguendo le regole del manuale Sistema informativo degli
archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori versione 1, Trento, Provincia autonoma di
Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2006.
1
Albero delle strutture
Archivio del Comune soppresso di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1929
Comune di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1929
Comunità di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810
Atti degli affari della comunità, [sec. XVIII fine] - 1810
Comune di Castagné (ordinamento austriaco), 1818 - 1923
Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, della deputazione e del
consiglio comunale, 1901 - 1924
Protocolli degli esibiti, 1868 - 1875
Carteggio ed atti degli affari comunali, 1818 - 1923
Registri anagrafici, 1850 - 1851
Elenchi dei coscritti, liste di leva e liste dei riformati, 1901 - 1922
Ruoli della leva in massa, 1919
Ruoli matricolari, 1923
Protocolli di revisione delle liste militari, 1851
Inventari del patrimonio comunale, 1919
Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo, 1818 - 1923
Comune di Castagné (ordinamento italiano), 1923 - 1929
Deliberazioni del consiglio, della giunta comunale e del podestà, 1924 - 1929
Indici delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928
Copie vistate delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928
Protocolli degli esibiti, 1925 - 1929
Carteggio ed atti, 1923 - 1929
Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1923 - 1929
Carteggio ed atti protocollati, 1924 - 1926
Carteggio ed atti classificati per categoria, 1927 - 1929
Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929
Ruoli delle rendite patrimoniali e delle imposte e tasse, 1924 - 1929
Ruoli della tassa comunale sui cani, 1924 - 1928
Ruoli degli esercenti soggetti al dazio consumo, 1924 - 1928
Ruoli della tassa comunale sugli esercizi e rivendite, 1924 - 1929
Ruoli della tassa comunale di famiglia o fuocatico, 1924 - 1928
Ruoli della tassa sul bestiame, 1924 - 1928
2
Ruoli per tasse diverse, 1924 - 1928
Matricole delle tasse comunali, 1925 - 1929
Inventari del patrimonio comunale, 1927 - 1929
Giornali di cassa, 1926 - 1929
Libri mastri della contabilità, 1926 - 1928
Bilanci di previsione, 1924 - 1929
Conti consuntivi, 1924 - 1928
Documenti di corredo ai conti consuntivi, 1924 - 1928
Registri di stato civile, 1924 - 1929
Registri degli atti di nascita, 1924 - 1929
Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1929
Registri degli atti di morte, 1924 - 1929
Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1929
Registri della popolazione, 1924 - 1924
Liste elettorali, 1925 - 1929
Registri diversi, 1923 - 1929
Registri della categoria I, 1929 - 1929
Registri della categoria II, 1927 - 1928
Registri della categoria IV, 1923 - 1928
Registri della categoria V, 1927 - 1928
Registri della categoria XI, 1927 - 1928
Registri della categoria XIV, 1927 - 1928
Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, 1826 - 1851
Rese di conto, 1844 - 1851
Documenti di corredo al conto consuntivo, 1826 - 1834
Carteggio ed atti, 1851
Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier, 1834 - 1873
Rese di conto, 1843 - 1851
Documenti di corredo, 1834 - 1873
Carteggio ed atti, 1843 - 1851
Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné, 1852 - 1853
Carteggio ed atti, 1852 - 1853
Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné, 1904 - 1915
Carteggio ed atti, 1904 - 1915
3
Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné, 1924 - 1929
Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929
Bilanci di previsione, 1925 - 1928
4
Albero dei soggetti produttori
Comunità di Castagné, Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810
Successori:
Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923
Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929
Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923
Predecessori:
Comunità di Castagné, Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810
Successori:
Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929
Gestisce : Beneficio Leonardelli Cerchier, Castagné, 1834 - 1873
Concorre alla gestione di : Fabbriceria della chiesa di San Vito, Castagné, 1826 - 1851
Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929
Predecessori:
Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923
Comunità di Castagné, Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810
Concorre alla gestione di : Congregazione di carità del Comune di Castagné, Castagné,
1924 - 1929
Fabbriceria della chiesa di San Vito, Castagné, 1826 - 1851
Alla cui gestione concorre : Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923
Beneficio Leonardelli Cerchier, Castagné, 1834 - 1873
È gestito da : Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923
Giuseppe Gretter di Castagné, Castagné, 1852 - 1853
Consiglio scolastico locale di Castagné, Castagné, 1904 - 1915
Alla cui gestione concorre : Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929
Congregazione di carità del Comune di Castagné, Castagné, 1924 - 1929
Alla cui gestione concorre : Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929
5
superfondo
Archivio del Comune soppresso di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1929
155 registri, 145 fascicoli, 17 filze, 2 buste, 1 volume, 14 documenti singoli
metri lineari 2.6
Contenuto
La documentazione prodotta e acquisita dal Comune soppresso di Castagné è stata descritta nel
presente inventario sulla base delle cesure istituzionali della storia del Trentino e comprende una
sezione preunitaria e una postunitaria. La sezione preunitaria si compone di due subfondi: il primo
riguarda la comunità di Castagné, contenente documentazione dal secolo XVIII al 1810; il secondo
comprende la documentazione prodotta dal Comune di Castagné all'epoca della dominazione
austriaca dal 1818 al 1923, anno in cui venne introdotto anche in Trentino il sistema amministrativo
italiano. Non è pervenuta documentazione prodotta nel periodo italico (1810-1818), perché
all'epoca la villa di Castagné fu accorpata come frazione al Comune limitrofo di Susà. La parte
postunitaria dell'archivio del Comune di Castagné di ordinamento italiano riguarda gli anni dal 1923
al 1928, anno in cui anche il Comune di Castagné, al pari di altri del mandamento perginese, venne
soppresso, divenendo frazione del Comune di Pergine Valsugana.
Completano il fondo i seguenti archivi aggregati: documentazione della fabbriceria della chiesa di
San Vito in Castagné (1826-1851), documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier (18341873), documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné (1852-1853), documentazione del
Consiglio scolastico locale di Castagné (1904-1915) e l'archivio della Congregazione di carità del
Comune di Castagné (1924-1929).
La documentazione conservata risulta nel complesso piuttosto lacunosa, principalmente per quel
che riguarda il periodo comunitario: i documenti concernenti tale periodo furono descritti in
maniera analitica dalla Cooperativa Koinè nel 19901.
Lo stato di conservazione della documentazione è generalmente discreto, salvo alcuni documenti
danneggiati in varia misura dall'umidità e dal conseguente sviluppo di muffe ed altri microrganismi.
Lingua
Italiano, tedesco
Storia archivistica
L'archivio del Comune soppresso di Castagné si trova presso l'Archivio storico del Comune di
Pergine Valsugana. Dal 2005 l'archivio si trova pertanto collocato nella sede di palazzo Cerra, in
seguito al trasferimento dell'istituto di conservazione dalla vecchia sede ubicata nel sottotetto della
Biblioteca comunale di Pergine Valsugana. Fino al 1989 l'archivio era conservato nella sede di
piazza Municipio, frammisto ad altri fondi di enti estinti e comuni soppressi, oggi dipendenti, in
quanto frazioni, dal Comune di Pergine Valsugana.
Un'operazione di riordino e selezione della documentazione fu effettuata nel 1849 in occasione del
rinnovo della rappresentanza comunale di Castagné. In una lettera il deputato Domenico Carlin
biasimava infatti il sindaco Giuseppe Gretter per aver "ordinato l'armario2 per fare un prottocollo e
registro regolare di tutte le carte comunali delle cessate rappresentanze perchè non vadino disperse,
onde causare al comune una assai grandiosa spesa, giacchè ben potrà conoscere a quali circostanze
va soggetto il comune. Il fare una tale spesa in pendenza di una nuova organizzazione di una nuova
legge sarebbe una gran pazzia tanto più in quanto che sono carte che non contengono, né possono
contenere il merito di essere registrate, ma anzi di essere vendute agli esercenti li botteghe, perchè
1
SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex Comuni di Serso,
Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné, s.l. 1990 (dattiloscritto).
2
L'armadio fu commissionato al falegname Agostino Ianeselli di Bosentino.
6
in tale modo il comune ne avverebbe più vantaggio, quando però una tale spesa non fosse fatta
gratis"3.
A seguito della soppressione del Comune di Castagné, il suo archivio fu consegnato per
competenza, dopo il 1929, al Comune di Pergine Valsugana.
L'archivio fu censito, parzialmente ordinato ed inventariato nel 1979, senza per altro introdurre
alcuna cesura istituzionale. Tale lavoro fu revisionato, completato e approfondito negli anni 198919904, applicando alle carte un ordinamento strettamente cronologico. I fascicoli cronologici così
ottenuti furono condizionati in buste chiuse.
Notizie relative alla storia dell'archivio del Comune di Castagné anteriori a questi interventi di
riordino si deducono dal censimento descrittivo di Albino Casetti5, il quale, oltre ad indicare la
consistenza dell'archivio, riporta dati inerenti anche gli archivi parrocchiali di Santa Caterina e di
San Vito, attualmente conservati presso l'archivio parrocchiale di Canale di Pergine. Albino Casetti
registra tra la documentazione dell'archivio parrocchiale di San Vito la presenza di esigua
documentazione gastaldiale e comunitaria, tra cui un "Libro maestro dell'onoranda Gastaldia di
Castagné con rese di conto dal 1758 al 1828". Per quel che riguarda la documentazione dell'ex
Comune di Castagné, Albino Casetti scrive che "gli atti sono presso l'Archivio comunale di Pergine
in una cassa". Le informazioni che egli riporta sono confermate dalla documentazione a tutt'oggi
presente, eccetto un "Protocollo esibiti" relativo agli anni 1872-1879, non pervenuto.
Documentazione aggregata
-
Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné (1826 – 1851)
Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier (1834 – 1873)
Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné (1852 – 1853)
Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné (1904 – 1915)
Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné (1924 – 1929)
Modalità di acquisizione e versamento
L'archivio del Comune di Castagné fu depositato presso l'archivio del Comune di Pergine
Valsugana a seguito della soppressione del Comune di Castagné, assorbito dal Comune di Pergine
Valsugana in forza del Regio decreto del 29 novembre 1928, n. 2980.
Criteri di ordinamento e inventariazione
Al momento del riordino la documentazione si presentava raccolta in buste e in fascicoli,
principalmente per quel che riguarda il carteggio e la documentazione contabile. Nel riordino del
materiale si è proceduto applicando il metodo storico, cioè è stato rispettato o ripristinato, se
possibile, l'ordine originario secondo cui l'ente produttore dell'archivio aveva organizzato la
documentazione. I documenti del periodo comunitario sono stati ordinati in ordine cronologico,
mentre il carteggio in generale è stato riordinato per annata in base al numero progressivo di
protocollo, di repertorio, per oggetto o per categoria, oppure, in mancanza di questi strumenti, in
ordine cronologico; i documenti relativi alla contabilità sono stati riordinati cronologicamente,
mentre gli allegati sono stati riordinati per titoli di spesa, per numero progressivo oppure in ordine
cronologico.
3
Archivio storico del Comune di Pergine (d'ora in poi ACP), Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Pezzi
formati sotto il capocomune Domenico Carlin e Giuseppe Gretter fino il 1849", 39, doc. 1849 gennaio 17.
4
SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata dell'archivio comunale.
Inventario degli ex comuni, s.l. 1989 (dattiloscritto), pp. 154-169; EAD. (a cura di), Comune di Pergine Valsugana.
Inventario degli ex Comuni di Serso, Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné
cit.
5
A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961, pp. 152-153.
7
Il lavoro di riordino si è svolto in diverse fasi. Inizialmente è stata effettuata una ricognizione
generale della documentazione, cercando di strutturare il complesso archivistico in base alla storia
istituzionale e alle competenze dell'ente produttore, isolando i fondi aggregati. In seguito si è passati
all'esame delle singole unità (registri, volumi, fascicoli, filze, buste, carte sciolte), rilevandone e
schedandone gli elementi significativi.
La numerazione assegnata alle unità è progressiva e chiusa, in quanto il soggetto produttore è
estinto e non si prevedono ulteriori incrementi.
In un secondo tempo ci si è occupati dell'individuazione delle serie e della strutturazione del
complesso archivistico, disponendo le unità documentarie all'interno delle serie stesse in ordine
cronologico. Le serie sono state disposte, all'interno di ogni periodizzazione e di ogni fondo,
secondo la seguente successione: prima le serie di documenti collocabili nelle categorie direttive,
poi le serie ascrivibili alle categorie esecutive e infine le serie facenti parte delle categorie
consuntive.
Nella descrizione di ogni serie sono riportati la denominazione della serie stessa, gli estremi
cronologici, la consistenza e una breve descrizione del contenuto. Nell’ambito di ogni serie sono
descritte le unità archivistiche, delle quali si rilevano alcuni elementi identificativi essenziali. Il
primo di essi è la segnatura, riportata in capo alla descrizione ad indicare la collocazione fisica del
pezzo all’interno dell’archivio, costituita da un numero progressivo facente parte di una serie
chiusa. La segnatura delle unità dei fondi aggregati, con numerazione parimenti chiusa per ogni
fondo, è preceduta da lettera alfabetica convenzionale (A=documentazione della fabbriceria della
chiesa di San Vito in Castagné, B=documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier,
C=documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné, D=documentazione del Consiglio
scolastico locale di Castagné, E=archivio della Congregazione di carità di Castagné).
Nel campo “Segnature precedenti” sono indicate eventuali segnature pregresse, compresa la
segnatura attribuita dalla Cooperativa Koinè nel 1989 (in sigla SCK), così strutturata: il numero di
quattro cifre (es. 1634) indica la singola unità documentaria, come nel caso dei registri, dei fascicoli
di documenti contabili, delle buste pluriennali di carteggio. In quest’ultimo caso la collocazione
fisica assegnata dalla Cooperativa all’unità archivistica all’interno della busta è stata evidenziata
attraverso l’affiancamento al numero di quattro cifre di un numero progressivo separato da una
virgola (es. 1634, 1 = fascicolo 1 della busta 1634).
Nella descrizione generale delle singole unità, al campo segnatura segue il titolo, se originale
indicato tra virgolette, oppure attribuito. I segni di interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le
minuscole sono riportati secondo l’uso moderno. Qualora il titolo non espliciti in maniera
soddisfacente la natura della documentazione, si è ritenuto di darne una descrizione più
approfondita nel campo contenuto.
Il terzo elemento è costituito dagli estremi cronologici nella sequenza anno, mese, giorno,
comprensivo talvolta della data topica con indicazione anche del microtoponimo, se significativo al
fine di una definizione puntuale dell’unità. In assenza di indicazioni cronologiche certe, si è
proceduto ad attribuire una data arrotondata almeno al secolo, sulla base di altri elementi, estrinseci
(grafia) o di contenuto. Le date attribuite sono state collocate tra parentesi quadrate.
Il quarto degli elementi descrittivi riguarda il contenuto. Si tratta di un campo estremamente vario,
in quanto contiene tutti gli elementi che possono ampliare e completare la descrizione dell’unità:
breve descrizione del contenuto, numerazione di protocollo e lacune, documenti significativi,
allegati e via dicendo.
Il quinto e ultimo elemento considera la descrizione estrinseca: viene specificata la lingua della
documentazione e quindi la tipologia dell’unità descritta (registro, volume, fascicolo, busta, filza,
documento singolo). Col termine fascicolo s’intende l’aggregazione in un’unica camicia degli atti di
un’annata oppure di originali e copie di conti di uno stesso anno. Nella descrizione estrinseca si
specifica, nel caso di registri, il tipo di legatura e infine, per ogni unità, il numero delle carte, con
indicazione di quelle non numerate (n.n.), non protocollate (n.p.) e senza data (s.d). Nel caso di
registri e volumi si specifica se la numerazione delle carte o delle pagine è originaria o mentale e,
8
nel primo caso, se essa è parziale, incompleta o lacunosa. La consistenza delle carte comprende le
sole pagine o carte scritte ed ignora quelle bianche, mentre vengono segnalate eventuali lacune. Non
è stata indicata la natura del supporto scrittorio, poiché si tratta di documentazione esclusivamente
cartacea e manoscritta.
Criteri di selezione
Nell'anno 2002 è stata effettuata un'operazione di selezione e scarto, limitatamente al periodo
postunitario, autorizzata dal Servizio beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento
con determina dirigenziale del 24 maggio 2002, n. 55 e deliberata dalla Giunta comunale con atto
del 9 luglio 2002, n. 120.
Incrementi previsti
Poiché l'ente produttore è estinto, non si prevedono ulteriori incrementi.
Condizioni di accesso
La consultabilità della documentazione presente negli archivi comunali è regolamentata dall'art. 24
della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", che
rinvia alla legislazione statale. Secondo quest'ultima i documenti presenti negli archivi comunali
sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli a carattere riservato relativi alla politica interna
o estera dello Stato, i quali possono essere consultati dopo 50 anni dalla loro emissione. Gli altri
documenti sono consultabili 40 anni dopo la loro data, ad esclusione di quelli contenenti dati
sensibili, idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare, i
quali diventano accessibili dopo 70 anni dalla loro data.
I documenti possono essere consultati presso la sala studio dell'Archivio storico del Comune di
Pergine Valsugana nel rispetto del regolamento dello stesso, approvato con deliberazione consiliare
del 12 luglio 2002, n. 53.
Condizioni di riproduzione
La riproduzione dei documenti è disciplinata dagli artt. 16 e 17 del Regolamento dell'Archivio
storico del Comune di Pergine Valsugana, approvato con deliberazione consiliare del 12 luglio
2002, n. 53.
Bibliografia
A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961, pp. 152-153.
SOCIETÀ' COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata
dell'archivio comunale. Inventario degli ex comuni, s.l. 1989 (dattiloscritto), pp. 154-169.
SOCIETÀ' COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex
Comuni di Serso, Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné,
s.l. 1990 (dattiloscritto).
S. NEUHAUSER, Inventario dell'archivio storico dell'ex Comune di Castagné. Periodo preunitario:
[sec. XVIII]-1923, tesi di laurea (rel. Andrea Giorgi), Università degli studi di Trento, Facoltà di
lettere e filosofia, Corso di laurea in scienze dei beni culturali, percorso archivistico-librario, a.a.
2006-2007, pp. 23-30.
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei
comuni, Firenze 1979.
P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma 1983.
A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961.
R. CERRI, L'archivio storico dell'ente locale come servizio pubblico, San Miniato (PI) 1999.
9
R. GRASSI-P. POZZI-M. SAVOJA, Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione
inventariale, San Miniato (PI) 2001.
E. LODOLINI, Archivistica. Principi e problemi, Milano 20009.
Normative
Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980, "Aggregazione dei comuni di Canezza, Castagné,
Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e
Vignola al Comune di Pergine e modificazione della denominazione di questo in Pergine
Valsugana".
Regolamento dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana approvato con delibera del
Consiglio comunale di data 12 luglio 2002, n. 53.
Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, "Nuove disposizioni in materia di beni culturali".
10
fondo
Comune di Castagné
150 registri, 131 fascicoli, 17 filze, 2 buste, 1 volume, 8 documenti singoli
11
Ente
Comunità di Castagné
[sec. XVIII fine] - 1810
Luoghi
San Vito
Santa Caterina
Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito)
Altre forme del nome
Regola di Castegné
Ville del Monte di Castagné
Archivi prodotti
Subfondo Comunità di Castagné
Storia
Dalle testimonianze documentarie presenti nell'archivio del cessato Comune di Castagné si può
desumere che quella comunità aveva già acquisito una sua fisionomia e organizzazione negli ultimi
decenni del XVIII secolo e si può inoltre supporre che essa fosse presente sul territorio già da
qualche secolo, avendo testimonianze in tal senso nella documentazione dell'archivio comunale di
Pergine6. Secondo Erminio Mastellotto7, seguendo un'interpretazione continuista, le comunità rurali
trentine sarebbero sorte nei primi secoli dell'alto medioevo, quando, mancata una salda autorità
centrale dopo la caduta dell'impero romano, le popolazioni delle valli sentirono il bisogno di
organizzarsi autonomamente per la difesa e per l'utilizzo delle terre. Il punto centrale di unione di
queste popolazioni divenne la chiesa locale, dove si svolgevano cerimonie religiose ed anche le
attività pubbliche più importanti. Con il tempo vennero formandosi strutture locali di stampo
assembleare in grado di elaborare regole vincolanti per tutti i membri della comunità, riguardanti i
rapporti tra gli individui e lo sfruttamento delle risorse. Inizialmente queste regole ebbero la forma
di consuetudini orali, ma più tardi vennero a formare il nucleo principale degli statuti o carte di
regola8.
Per Castagné non si hanno testimonianze specifiche riguardanti gli aspetti amministrativi e neppure
esemplari di carte di regola; si può solo dedurre l'esistenza di una comunità che, sul finire del XVIII
secolo, veniva chiamata regola9. È testimoniata l'esistenza di un gastaldo, di un regolano e di alcuni
giurati10. Si può inoltre dire che il patrimonio della collettività veniva amministrato da specifiche
6
A titolo di esempio si veda ACP, XVI 113 contenente la stima di tutti i masi esistenti sul monte di Castagné risalente
alla fine del secolo XVI.
7
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto), pp. 6-7.
8
M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine. Introduzione, storia e repertorio bibliografico, Mantova
1988, pp. 9-13. Sulle caratteristiche generali delle carte di regola si veda anche E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici
nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421 ed in particolare, sulla tradizione
statutaria nell'area perginese, si rimanda a G. CAMPESTRIN, Le antiche comunità del Perginese nei documenti
dell'archivio comunale, in "Notizie del Comune di Pergine", 64/65 (2002), p. 19; EAD., Appunti per una storia della
regola di Viarago, in Storia del paese nei documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago, Pergine
Valsugana (TN) 2004, pp. 189-193.
9
ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Conto di me Giusepe Greter con la regola di Castegné nela forma
come segue", 4.
10
ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Locazione d'una malga spedita al messer Francesco quondam
Pietro Toldo di Susà dall'onoranda gastaldia di Castagné", 3.
12
figure, le quali provvedevano, tra l'altro, a redigere dei prospetti simili ai successivi stati
patrimoniali, comprendenti il resoconto della parte attiva e della parte passiva11.
In area perginese l'insieme delle regole formava in origine una grande gastaldia molto estesa,
presieduta da un gastaldo, la quale, secondo Salvatore Piatti, risaliva al periodo longobardo,
"precisamente quando il ducato di Trento si estese nella Valsugana fino al Cismon"12. Nel Trecento
la grande gastaldia di Pergine si sfaldò perdendo parte dei suoi territori e al suo posto subentrò la
giurisdizione del castello di Pergine guidata da un capitano. Durante l'esistenza della grande
gastaldia e della successiva giurisdizione del castello di Pergine, il governo centrale, dato il
frazionamento della popolazione in comunità microscopiche, sentì il bisogno di un'unione più
ampia che comprendesse tutte le regole, che riducesse il numero di interlocutori, ma che fosse
comunque rappresentativa di tutte le comunità perginesi. Da questa necessità nacque la grande
comunità dei perginesi. Secondo Salvatore Piatti13, attestazioni dell'esistenza di questa comunità si
hanno a partire dall'11 febbraio 1377, in un documento in cui si tratta dell'elezione di dodici uomini
scelti per rappresentare le numerose comunità, al fine di guidare la grande comunità perginese per
fare da controparte ai rappresentanti della giurisdizione del castello di Pergine e per risolvere i
problemi comuni a tutte le regole. Questa grande comunità perginese non durò a lungo: dalla
seconda metà del Quattrocento al primo decennio dell'Ottocento il territorio perginese e una parte
della valle del Fersina si organizzarono in sette gastaldie minori, guidate da altrettanti gastaldi
sottoposti alla giurisdizione del castello di Pergine, i quali formavano un direttivo incaricato di dare
soluzione ai problemi comuni alle diverse regole. Non si può fissare una data precisa di nascita
delle sette gastaldie, ma Salvatore Piatti14 ipotizza che esse siano venute a formarsi con il
disgregarsi della grande gastaldia perginese e col nascere della giurisdizione del castello di Pergine,
nonché con lo sfaldamento della grande comunità perginese.
Le sette gastaldie indicate da Piatti, rimaste pressoché immutate per quanto concerne l'estensione
durante tutta la loro esistenza, erano le seguenti15:
- gastaldia di Pergine con Zivignago;
- doppia gastaldia di Viarago con le regole di Viarago, Serso, Portolo, Canezza e Sant'Orsola16;
- gastaldia di Madrano con le regole di Madrano, Nogaré, Canzolino, Vigalzano e Casalino17;
- gastaldia di Susà con le regole di Susà, Roncogno, Costasavina e Canale18;
- gastaldia di Castagné con gli abitati di Santa Caterina e San Vito;
- gastaldia di Vignola con le regole di Vignola, Falesina, Ischia e Tenna;
- gastaldia di Frassilongo con le regole di Frassilongo e Roveda.
La divisione in gastaldie ha lasciato traccia nella documentazione della comunità di Castagné, ove è
attestato un gastaldo nel 180619. L'organizzazione basata sulle comunità rurali e sulle gastaldie
rimase praticamente invariata fino agli inizi del XIX secolo. Con l'avvento del Regno di Baviera,
nel 1808, le carte di regola rimasero ancora in vigore, mentre più tardi, col decreto del 23 agosto
1810, venne estesa a tutto il Trentino la legislazione del napoleonico Regno d'Italia riguardante
l'amministrazione dei comuni.
11
ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Conto di me Giusepe Greter con la regola di Castegné nela
forma come segue", 4.
12
S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN) 1998, pp. 346-360.
13
Ibidem, pp. 346-360.
14
Ibidem, p. 352.
15
Ibidem, pp. 351-352.
16
Per approfondimenti riguardo la gastaldia di Viarago che godeva del privilegio del doppio voto nell'assemblea dei
gastaldi, in considerazione della sua notevole estensione territoriale, si veda F. GHETTA-R. STENICO-M. ZAMPEDRI, La
Gastaldia doppia di Viarago, in Storia del paese nei documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago cit.,
pp. 277-335.
17
Per notizie riguardo la gastaldia di Madrano si veda S. PIATTI, Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano,
Trento 1994, pp. 223-241.
18
Per notizie riguardo la gastaldia di Susà si veda S. PIATTI-J. PIVA, Canale nella storia, Trento 1998, pp. 106-117.
19
ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, Carteggio ed atti dell'anno 1861, 47.
13
Condizione giuridica
L'antica organizzazione regoliera si fondava su un patrimonio consuetudinario che solo in tempi
successivi venne codificato in forma scritta nelle cosiddette carte di regola. Esse costituirono il
fondamentale strumento legislativo dell'organizzazione comunitaria e garantirono alla stessa
l'esercizio autonomo di una sorta di bassa giurisdizione riguardo ai contenziosi di natura economica
e nell'uso dei beni comuni che si sviluppavano con frequenza all'interno delle comunità.
Dal punto di vista normativo la materia regoliera si situava al livello più basso di un contesto
statutario assai composito, sia dal punto di vista della gerarchia delle fonti, che da quello della
varietà degli esempi locali, ai cui vertici stavano gli statuti per la materia civile e 'criminale'
(penale).
Caratteristiche comuni agli statuti regolieri, pur all'interno di un panorama assai vario fatto di
adattamenti alle esigenze e alle realtà dei singoli villaggi, furono una stesura (così come eventuali
riforme e aggiunte) scaturita da esigenze e decisioni collettive e la necessità dell'approvazione da
parte dell'autorità superiore competente per territorio: il principe vescovo, il conte del Tirolo, il
dinasta feudale, gli organismi preposti all'amministrazione delle due preture cittadine di Trento e
Rovereto.
Oltre alle carte di regola, negli archivi comunali si rinvengono spesso normative accessorie per gli
ambiti economici più diversi (acque, incendi, vettovaglie e così via), insieme ad altri atti di carattere
amministrativo. Per ricostruire la vita delle antiche comunità si deve dunque fare riferimento a una
documentazione complessiva assai composita.
Funzioni, occupazioni e attività
L'organizzazione in regole delle comunità rurali era diffusa su tutto il territorio trentino,
indipendentemente dal contesto politico di appartenenza (vescovile o tirolese) dei diversi villaggi e
dal tipo di vincolo degli stessi nei confronti delle due superiorità: diretto - talvolta mitigato da
privilegi - o mediato dall'investitura concessa a favore di qualche casato nobiliare.
Scopo dell'amministrazione regoliera era provvedere all'organizzazione interna di ogni comunità,
secondo moduli improntati all'autogoverno, e inoltre disciplinare lo sfruttamento dei beni comuni e
tutelare gli ambiti di possesso familiari, nonché dirimere i relativi frequenti contenziosi che ne
derivavano, punendo le altrettanto numerose infrazioni che venivano commesse.
Il territorio delle antiche comunità trentine, in origine indivisibile e inalienabile, era costituito:
- in misura minore da beni cosiddetti 'divisi', poderi situati nei pressi dell'abitato assegnati ai diversi
nuclei famigliari (fuochi) e nel corso del tempo divenuti simili a proprietà private, benché in parte
ancora sottoposti a vincoli collettivi; in questo caso la normativa tutelava diritti individuali: rispetto
dei confini, protezione da furti e da danni di vario genere, prescrizioni per la vendemmia, lo sfalcio
dei prati e così via, secondo una normativa nutrita e legata alla realtà economica specifica delle
diverse comunità;
- in gran parte da ampie superfici boschive e pascolive sfruttate in comunione tra coloro che
godevano dei diritti di incolato, i vicini, dove lo scopo della minuziosa regolamentazione era uno
sfruttamento ragionato dei beni comuni, che dovevano innanzi tutto integrare il reddito delle singole
famiglie.
La diffusione dell'istituzione regoliera avveniva a diversi livelli. Nei casi più frequenti si trattava di
singole regole autonome costituite da un villaggio (a volte formato da più nuclei abitati), fino a
forme organizzative composte da più di una comunità (comunità di valle, vicinie e altre forme
aggregative).
Le comunità di villaggio trentine seguirono linee evolutive e processi di mutamento misurabili solo
nel lungo periodo, mantenendo sempre una propria marcata autonomia riguardo all'uso del proprio
territorio (fatte salve le prerogative di natura feudale), nonostante qualche intervento correttivo
apportato nel corso dell'età moderna dagli apparati politici superiori. La crisi delle regole
sopraggiunse solo nel tardo Settecento, con le riforme introdotte dai sovrani illuminati di casa
d'Austria e dagli ultimi vescovi tridentini, volte al consolidamento dell'apparato amministrativo e
14
alla riconduzione entro l'alveo statale delle fino ad allora numerose forme di autogoverno
periferiche.
Struttura amministrativa
Le istituzioni amministrative presenti nelle comunità di antico regime furono diverse da una località
all'altra ed ebbero competenze diverse a seconda delle specifiche esigenze20. A Castagné è attestata
la presenza di un gastaldo, di un regolano e di alcuni giurati. Non si possiedono testimonianze
documentarie riguardanti i compiti specifici delle istituzioni, ma in linea di massima si può supporre
con buona probabilità che anche a Castagné, come nelle altre comunità rurali trentine, fosse
presente il supremo organo deliberativo, cioè la regola maggiore o regola generale, vale a dire
l'assemblea cui partecipavano tutti i capifamiglia abitanti nel territorio della comunità, che si riuniva
una o più volte l'anno.
Il gastaldo veniva eletto dai capifamiglia di tutta la giurisdizione e costituiva il tramite tra l'autorità
del castello e le regole che si trovavano nell'ambito della gastaldia, per quel che riguardava la
riscossione delle tasse e dei cosiddetti pioveghi dovuti al castello, che consistevano in una serie di
servizi gratuiti prestati in determinati giorni dell'anno. In area perginese i gastaldi, uno per ciascuna
delle sette gastaldie, era portatore degli interessi della propria gastaldia in occasione delle riunioni
periodiche dei gastaldi.
Il regolano era responsabile della gestione della cosa pubblica, veniva eletto dalla regola oppure
scelto dal regolano maggiore che lo presentava alla regola per conferma. Aveva il compito di
rappresentare la regola e la comunità all'interno del territorio, controllando l'andamento
dell'amministrazione e salvaguardando gli interessi generali della comunità.
I giurati, in numero variabile, controllavano e organizzavano ogni settore economico della comunità
e si occupavano di rivedere i confini tra le diverse proprietà.
Contesto generale
Il territorio entro il quale si erano sviluppati gli ambiti comunitativi era politicamente e
amministrativamente complesso e disomogeneo.
Spiritualmente non tutto l'odierno Trentino apparteneva alla diocesi tridentina (ne erano escluse la
Val di Fassa, la Valsugana e altre località minori situate nella parte sudorientale della regione), che
si estendeva invece su una parte dell'odierno Sudtirolo-Alto Adige;
politicamente alcune zone del territorio trentino a partire dal XIII secolo passarono al conte del
Tirolo e poi a casa d'Austria (in Val d'Adige a nord di Trento, in Val di Non, in Val di Cembra, in
Val di Fiemme, in alta Valsugana, in Vallagarina, verso il lago di Garda), altre non appartennero
mai al vescovo di Trento (il Primiero, la bassa Valsugana e la Val di Fassa).
Amministrativamente il territorio trentino era governato:
- in parte direttamente dal principe vescovo (in particolare le Valli Giudicarie e la gran parte delle
Valli di Non e Sole);
- per un'altra parte da famiglie nobili vassalle dello stesso;
- la pretura di Trento (vescovile) dal magistrato consolare;
- una parte da famiglie nobili vassalle del conte del Tirolo;
- la pretura di Rovereto (tirolese) da provveditori;
- la Val di Fassa dal principe vescovo di Bressanone.
L'organizzazione dei territori vescovili (suddivisi in gastaldie, scarie e deganie, sotto la supervisione
di un vicedomino) quale si presentava nei primi secoli di vita del potere temporale tridentino, con
20
Il discorso è troppo complesso per essere affrontato in questa sede. Si rimanda pertanto a bibliografia specifica,
utilizzata per questa scheda, in particolare E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 6-32; S. PIATTI,
Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 346-360; M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine.
Introduzione, storia e repertorio bibliografico cit., pp. 9-16; ID. (a cura di), A norma di regola. Le comunità di villaggio
trentine dal medioevo alla fine del '700 cit., pp. 45-48.
15
gli inizi dell'età moderna si assestò su forme amministrative rimaste in vita sostanzialmente fino alla
fine dell'antico regime.
Le figure più diffuse sul territorio (oltre ad assessori, commissari, massari), dotate di competenze
amministrative e giudiziarie erano:
- i vicari (giudici in prima istanza);
- i capitani (a volte detti luogotenenti - giudici in seconda istanza).
Le unità amministrative distribuite sul territorio erano le giudicature (o giurisdizioni), rette appunto
da capitani, vicari o altri ufficiali.
Le giudicature che il principe territoriale (il vescovo o il conte del Tirolo) concedeva in
amministrazione a terzi erano dette giurisdizioni patrimoniali:
- la pretura di Rovereto (di dipendenza tirolese);
- le giurisdizioni infeudate alla nobiltà, dette più precisamente giurisdizioni dinastiali, poiché un
dinasta deteneva una serie ampia di prerogative, tra cui la potestà giudiziaria nei suoi primi livelli.
Il diritto di regolanato maggiore, in origine detenuto dal vescovo e poi spesso ceduto alla nobiltà,
permetteva a coloro che ne erano investiti un controllo diretto anche nella sfera economica delle
comunità (presiedendo le riunioni di regola ed esercitando in appello la potestà giudiziaria rispetto
alle sentenze pronunciate dai regolani delle ville).
Gerarchia politica nel principato:
- principe vescovo: la massima autorità (anche nella materia spirituale nell'ambito però della
diocesi);
- capitolo della cattedrale: diritto al governo in periodo di sede vacante e diritto di elezione del
vescovo;
- consiglio aulico: come organo politico costituito da membri laici (giurisperiti) e da canonici,
presieduto dal vescovo, con la partecipazione del capitano tirolese della città di Trento; come
massimo tribunale del principato costituito solo da membri laici (tribunale di terza istanza dopo le
sentenze dei fori locali/di seconda per le cause di valore molto elevato, che in ultima istanza
giungevano ai tribunali dell'impero di Spira e Wetzlar.
Nei luoghi del principato dipendenti direttamente dal vescovo vi erano organi propri, preposti
all'amministrazione economica, politica e giudiziaria del proprio ambito territoriale. Altrettanto in
quelli dipendenti dalla contea del Tirolo.
Le cause provenienti dalle zone del territorio trentino di pertinenza tirolese, dopo i pronunciamenti
da parte dei fori locali, passavano al Tribunale d'Appello di Innsbruck.
Fonti statutarie:
- Landesordnung: fonte preminente per il Tirolo (in uso solo per pochi territori trentini annessi alla
contea, in altri rimane lo Statuto di Trento, in altri ancora statuti propri);
- Statuto di Trento: fonte preminente nel principato vescovile;
- Statuti locali (di valle, dinastiali, di città e borgate ecc.): vigenza limitata e purché non in contrasto
con lo Statuto di Trento;
- carte di regola: normativa per l'organizzazione economica e civile delle comunità di villaggio.
L'amministrazione ecclesiastica si intersecava con quella politica, cellule fondamentali
dell'organizzazione diocesana erano le pievi, nate ancor prima dell'anno 1000, le quali influirono
poi sull'articolazione politica del territorio.
Lungo tutto l'antico regime nei territori asburgici fu assai forte il potere dei ceti o stati, gli Stände,
cioè le componenti sociali del paese dotate di rilevanza politica, con le quali il principe territoriale
condivideva la gestione del territorio. La dieta tirolese, il Landtag, una sorta di antico parlamento,
era l'organo entro il quale periodicamente si riuniva la rappresentanza dei quattro ceti della contea
(nobiltà, clero, città, contadini) per prendere decisioni soprattutto in merito alla materia fiscale. La
dieta era dotata della facoltà di accogliere o meno le richieste fiscali inoltrate dal principe e dal
diritto di organizzare all'interno della contea il prelievo. Le giurisdizioni del territorio (e quindi
indirettamente le comunità rurali che vi facevano parte) partecipavano alla dieta all'interno della
16
componente contadina. Con questo sistema furono rappresentate alle diete tirolesi anche alcune
giurisdizioni appartenenti alla contea del Tirolo situate in territorio trentino.
Il principato vescovile di Trento e quello di Bressanone presenziavano alle diete tirolesi in qualità di
membri aggiunti, al solo scopo di versare i contributi loro spettanti per la difesa comune del
territorio, onere cui furono tenuti stabilmente a partire dal 1511. Le giurisdizioni trentine vescovili e
le comunità che vi facevano parte non avevano alcuna relazione con la dieta tirolese, essendo il
territorio del principato rappresentato solo dal vescovo e dal capitolo. Verso la fine del Settecento,
con le riforme attuate nella stagione dell'assolutismo illuminato, i ceti della contea furono
gradualmente esautorati di molte prerogative.
Nell'età riformista anche gli ambiti di autogoverno delle comunità furono maggiormente sottoposti
agli uffici dello stato e regole iniziarono a essere subordinate agli organismi politici insediati sul
territorio.
Negli anni dal 1796 al 1801 sul territorio trentino si succedettero governi francesi e
amministrazione austriaca, la quale aveva posto il principato vescovile sotto sequestro. Dopo la
secolarizzazione dello stesso nel 1803 e la sua annessione alla contea del Tirolo, l'intera regione nel
1805 passò al regno di Baviera. La parte italiana del Tirolo, all'inizio diviso ancora nei due Circoli
di Trento e Rovereto, nel 1808 venne riunita nel Circolo all'Adige, con capoluogo Trento. Il
territorio fu diviso in giudizi distrettuali, con compiti di controllo anche sui giudizi patrimoniali e
dinastiali loro annessi (cui rimase solo la giurisdizione in materia civile).
La rivolta di Andreas Hofer del 1809 pose fine alla permanenza bavarese nel territorio trentino, il
quale, con l'aggiunta della zona di Bolzano e privo del Primiero, nel 1810, dopo la sconfitta degli
insorti, fu aggregato al Regno italico.
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana.
Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné.
I campi "Condizione giuridica", "Funzioni, occupazioni, attività" e "Contesto generale" sono
desunti da M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia
dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia
autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento 2002.
Bibliografia
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005.
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006.
G. CAMPESTRIN, Appunti per una storia della regola di Viarago, in Storia del paese nei documenti e
nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago, Pergine Valsugana (TN) 2004, pp. 189-271.
G. CAMPESTRIN-B. GRETTER, Analisi paleografia e tecnica di una stima del XVI secolo, in "Estimo
e territorio. Rivista di scienze ambientali", LXV (2002), 2, pp. 29-40.
G. CAMPESTRIN, Le antiche comunità del Perginese nei documenti dell'archivio comunale, in
"Notizie del Comune di Pergine", 2002, 64/65, p. 19.
E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV
(1985), 4, pp. 371-421.
M. FAES- M. NEQUIRITO (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni
trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di
Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto).
F. GHETTA- R. STENICO-M. ZAMPEDRI, La Gastaldia doppia di Viarago, in Storia del paese nei
documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago, Pergine Valsugana (TN) 2004, pp.
277-335.
17
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986.
M. NEQUIRITO (a cura di), A norma di regola: le comunità di villaggio trentine dal medioevo alla
fine del '700, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari ed archivistici, Trento 2002.
M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine, Mantova 1988.
S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN) 1998.
S. PIATTI, Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano, Madrano (TN) 1994.
S. PIATTI-J. PIVA, Canale nella storia, Trento 1998.
18
subfondo
Comunità di Castagné, [sec. XVIII] - 1810
1 registro, 3 documenti singoli
Soggetti produttori
Comunità di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810
Contenuto
Il subfondo è costituito da una sola serie comprendente un numero esiguo di unità. Si suppone che
la documentazione relativa al periodo comunitario, attualmente non pervenuta, sia andata dispersa.
Lingua
Italiano
19
serie
Atti degli affari della comunità, [sec. XVIII fine] - 1810
1 registro, 3 documenti singoli
Contenuto
Secondo Erminio Mastellotto21 la documentazione prodotta dalle comunità trentine può essere
generalmente organizzata nelle seguenti serie:
- Carte di regola
- Deliberazioni della regola
- Atti, negozi e lettere
- Cause e vertenze
- Registri delle condanne e delle pene
- Estimi e catasti
- Steore e colte
- Saldi o rese di conto degli amministratori comunitativi
- Spese militari
- Rese di conto degli amministratori delle chiese
- Legati pii.
Nell'archivio del Comune soppresso di Castagné è conservato solo un numero esiguo di atti prodotti
dall'ente nel periodo comunitario, ovvero dalle sue origini fino al 1810, anno in cui la comunità di
Castagné entrò a far parte del Regno d'Italia napoleonico22.
Sono conservati quattro documenti, uno dei quali non datato, ma ascrivibile comunque al periodo
comunitario.
Lingua
Italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
I documenti sono stati trovati in ordine cronologico. È stato mantenuto tale ordine, poiché le carte
non appaiono correlate e sono prive di riferimenti archivistici.
Bibliografia
S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN), 1998.
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006.
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986.
1
"Stato attivo. Nota deli stabili di mia madre Catarina Stelzer di Castagné"
[sec. XVIII fine - sec. XIX inizio]
21
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 29-32.
S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 346-360; E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit.,
pp. 6-32; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa
San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp. 38-39; ID. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di
Lavarone e degli archivi aggregati cit., pp. 51-52.
20
22
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1603, 1 (SCK)
2
"Castagné per legati"
1802 dicembre ante 14 - 1804 gennaio 14
Carteggio tra la regola di Castagné, l'arciprete di Pergine don Francesco Tecini e il vicario speciale
capitolare Zambaiti circa l'utilizzo dei proventi da legati.
Italiano
Documento singolo, carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1603, 3 (SCK)
3
"Locazione d'una malga spedita al messer Francesco quondam Pietro Toldo di Susà dall'onoranda
gastaldia di Castagné"
1806 aprile 29 con annotazione del 1808 giugno 2, Castagné, maso di Giovanni Battista Guglielmi
di Pergine
Il gastaldo di Castagné Michele del fu Michele Piva, il regolano Giovanni figlio di Tomaso Eccher
e i giurati della regola di Castagné, agenti a nome della gastaldia di Castagné, cedono in locazione
temporanea della durata di nove anni a Francesco del fu Pietro Toldo di Susà una malga posta nel
monte di Castagné sopra il Maso Postel in località "Prà grande" al canone annuo di 98 fiorini.
All'inizio: annotazione relativa ad un pagamento effettuato da Tomaso Eccher, gastaldo di
Castagné, a favore di [Giovanni] de Paoli a saldo delle spese del presente atto e di quelle per la
causa contro il sacerdote [Bonaventura] Leonardelli, 1808 giugno 2.
Notaio: Giovanni de Paoli, vice cancelliere ed archivista di Pergine
copia semplice [C], documento di cancelleria comunale
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 10 n.n.
Segnature precedenti: 1603, 4 (SCK)
4
"Conto di me Giusepe Greter a con la regola di Castegné nela forma come siegue" b
1810 maggio - 1810 agosto 30
Italiano
Documento singolo, carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1603, 5 (SCK)
___
a
b
Giuseppe Gretter era Anwaldt della comunità di Castagné con funzioni di guardiaboschi e messo.
Sul v della seconda c.: "Avvere della regola".
21
Ente
Comune di Castagné
1818 - 1923
Luoghi
San Vito
Santa Caterina
Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito)
Altre forme del nome
Comune di Castegné
Archivi prodotti
Subfondo Comune di Castagné (ordinamento austriaco)
Storia
Nel 1802 i principati vescovili di Trento e Bressanone furono inseriti nello stato dinastico degli
Asburgo e nel 1805 vennero annessi, con la pace di Presburgo, al Regno di Baviera. Con la pace di
Parigi del 1810 il Trentino passò al Regno Italico, l'amministrazione divenne più centralizzata e i
comuni vennero accorpati, passando da 400 a 10023. Sappiamo con certezza che a Castagné
l'organizzazione in comunità rimase pressoché inalterata fino al 1810, mentre negli anni che vanno
dal 1810 al 1817 la regola venne declassata a frazione del Comune di Susà.
Con la sconfitta di Napoleone, tra il 16 e il 19 ottobre 1813, il Regno d'Italia crollò: le truppe
austriache entrarono nuovamente in Trentino e lo occuparono. Nei primi mesi del 181424 venne
emanato un editto per organizzare provvisoriamente i territori conquistati, lasciando di fatto
invariate le istituzioni amministrative. Successivamente si ritornò al sistema amministrativo del
1805, caratterizzato da una progressiva e più ampia decentralizzazione delle funzioni e dei poteri,
ripristinando i due Capitanati circolari di Trento e Rovereto25 e i Giudizi distrettuali26.
L'autonomia dei comuni venne nuovamente raggiunta solo a seguito della circolare 31 agosto 1817,
n. 20934-176027 e della circolare 4 novembre 1817, n. 11135-3818: dal 1° gennaio 1818 le frazioni
sarebbero tornate ad essere comuni autonomi28. Questo spartiacque è ampiamente confermato dalla
documentazione del 1818, comprendente il carteggio e il conto consuntivo del Comune di Castagné.
Con l'emanazione del Regolamento comunale 26 ottobre 1819, n. 16829 i comuni del Trentino
venivano suddivisi in tre categorie, a seconda del numero di abitanti: i comuni di campagna, le città
minori e i centri urbani maggiori, ovvero Trento, Rovereto, Riva e Arco30. Secondo tale
Regolamento31 e secondo le testimonianze presenti nella documentazione di Castagné,
l'amministrazione dei comuni di campagna era molto semplice ed era affidata ad un capocomune, a
23
M. GARBARI, Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX, in P. SCHIERA (a
cura di), La dinamica statale austriaca nel XVIII e XIX secolo, Bologna 1981, pp. 323-353.
24
Editto del commissario del Tirolo italico 1 marzo 1814.
25
Ordinanza 24 aprile 1815, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. I, 1815, pp. 142-144.
26
Patente sovrana 14 marzo 1817, n. 51, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. IV, parte
I, 1817, pp. 165-258.
27
Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934-1760, in Archivio comunale di Imèr, 1.2 "Ordinamento napoleonico", 1.2.1
"Carteggio ed atti", 1817, n. 89.
28
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 81.
29
Regolamento comunale 14 agosto 1819 n. 168, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg", vol.
VI, 1819, pp. 756-796.
30
M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia
del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918, vol. V, Bologna 2003, pp. 30-35.
31
Ibidem, pp. 74-75.
22
due deputati comunali, talvolta definiti assistenti e più tardi consiglieri, a un cassiere comunale e ad
un esattore fiscale (steurale). Essi venivano eletti fra i censiti ed ogni carica, vincolante e della
durata di un anno, necessitava della conferma del giudizio distrettuale e poteva essere ricoperta più
volte dallo stesso individuo, previo voto favorevole del comune e approvazione del giudizio
distrettuale.
Un nuovo e più accurato Regolamento comunale si ebbe attraverso la legge comunale provvisoria
del 17 marzo 184932, la quale aboliva le tre categorie di divisione dei comuni e istituiva due organi
elettivi: la rappresentanza comunale e la deputazione comunale, con l'incarico di gestire il
patrimonio del comune e di aver cura dell'ordine pubblico nei territori di loro competenza33.
Nel novembre 1918 le truppe italiane entrarono vittoriose in Trento, ma l'annessione ufficiale del
Trentino al Regno d'Italia si ebbe con la legge 26 settembre 1920. La legislazione italiana non entrò
subito in vigore, anche se vi furono alcuni cambiamenti quali la sostituzione del termine
capocomune con la denominazione di sindaco. Solo con l'entrata in vigore del Regio decreto 11
gennaio 1923, n. 934 vennero estesi di fatto alle nuove province le leggi e i regolamenti comunali e
provinciali italiani. Nei comuni furono introdotti due nuovi organi elettivi: il consiglio comunale, il
quale sostituì la rappresentanza comunale, e la giunta municipale, che prese il posto della
deputazione comunale35.
Condizione giuridica
Comune di campagna.
Ancora prima dell'effettivo decadere degli ordinamenti comunali italici furono emanate dal governo
austriaco alcune norme riguardanti i comuni.
Il "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" (circolare
governativa del 31 agosto 1817, n. 20934-1760) ripristinava le regole introdotte in tale ambito da
Giuseppe II con l'ordinanza del 31 ottobre 1785.
La circolare del Capitanato di Trento datata 4 novembre 1817, n. 11135, stabiliva il passaggio nel
Circolo omonimo dall'organizzazione italica a quella austriaca, che doveva compiersi con il 1°
gennaio 1818.
Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819
ribadiva il ritorno all'organizzazione del 1805 e venne introdotto nel Tirolo italiano con il 1°
gennaio 1821.
La legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, sancì per prima l'autogoverno comunale.
Durante gli anni del neoassolutismo (1851-1861), una serie di ordinanze emanate di volta in volta
annullò i princìpi liberali cui si atteneva la legge del 1849. Tra esse, quelle del 31 dicembre 1851, n.
4 (che stabiliva nuovi criteri nell'amministrazione pubblica), del 19 marzo 1852, n. 67 (che
conferiva alle autorità politiche il diritto di confermare gli ufficiali comunali), del 15 gennaio 1852,
n. 17 (che vietava la pubblicità delle discussioni in merito agli affari comunali).
La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58, cedette di lì a poco il passo alle norme introdotte
durante l'avvento del liberalismo.
La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, passata alle diete provinciali per la discussione, elencava
in ventisei articoli "le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali" e
32
Keiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird", in
"Allgemeines Reichs Gesetz und Regierungsblatt fur dal Kaiserthum Oesterreich", 1849, pp. 203-222.
33
Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze
per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg".
34
Regio decreto 11 gennaio 1923 n. 9, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", vol. I, pp. 3751 (Gazzetta Ufficiale 13 gennaio 1923, n. 10).
35
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 77-97; S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit.,
pp. 395-403; M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a
cura di), Storia del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918 cit., pp. 26-35; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI
TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp.
9-12.
23
rimandava a future leggi provinciali che avrebbero predisposto i regolamenti comunali nei diversi
paesi della corona.
La legge del 3 dicembre 1863, n. 115, emanata in esecuzione dell'art. II della legge comunale del 5
marzo 1862, concerneva la regolazione dei rapporti di incolato (Reichsgesetz über das
Heimatrecht).
Il 9 gennaio 1866, sulla base delle disposizioni fissate nella legge comunale del 5 marzo 1862,
veniva emesso il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo".
Le leggi del 18 gennaio 1882, n. 2, e dell'8 giugno 1892, n. 261, furono motivate dalla necessità di
mettere in atto un maggiore controllo circa l'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali.
Funzioni, occupazioni e attività
Per tutto il periodo che precedette la rivoluzione del marzo 1848 (il Vormärz) i comuni furono
interamente sottoposti alle autorità superiori, con scarsa partecipazione delle popolazioni alla
gestione locale.
Nel "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" del 31
agosto 1817, a seconda delle diverse "facoltà" e bisogni le comunità erano suddivise in comuni
rurali e comuni di città (§6); i primi in comuni maggiori e "piccioli comuni" (§7). Dei comuni di
città, per l'ambito trentino, facevano parte Trento, Rovereto, Riva, Arco.
La circolare del Capitanato di Trento del 4 novembre 1817, n. 11135, riguardante l'organizzazione e
futura amministrazione dei comuni nel Circolo di Trento stabiliva tra l'altro l'osservanza, a partire
dal 1° gennaio 1818, dell'ordinanza governativa del 31 ottobre 1785 per l'amministrazione dei beni
di ciascun singolo comune (la quale era annessa alla circolare del 3 aprile 1816, n. 7624).
Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819,
ribadiva il ritorno alle antiche individualità comunali vigenti fino al 1805, sciogliendo le
aggregazioni introdotte sotto il Regno italico. Esso era rivolto alle "Comuni di campagna", alle
"Città minori considerate come Comuni", alle "Città maggiori considerate come Comuni". Tale
ordinamento sancì uno stretto controllo da parte statale, riducendo le amministrazioni comunali a
mere esecutrici della volontà dello stato.
La legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, emanata parallelamente alla nuova
costituzione del 4 marzo 1849, contemplava per i comuni un livello di autogoverno al passo con le
esigenze delle dottrine liberali. Essa affermava preliminarmente che "Base fondamentale dello Stato
libero si è il libero Comune" (Disposizioni generali, I), attribuendo al comune competenze naturali
(concernenti tutti gli affari pubblici di interesse comunale che potevano essere affrontati con forze
proprie) e delegate (riguardanti i compiti che al comune venivano affidati dallo stato). Alle autorità
politiche non spettava alcuna ingerenza nei confronti dei comuni, la cui gestione era interamente
affidata agli organi previsti per l'autoamministrazione.
La legge comunale provvisoria considerava alla medesima stregua paesi e città, tuttavia prevedeva
l'emanazione di statuti propri per le città di Innsbruck, Bolzano e Trento, alle quali, sottoposte
direttamente ai Capitanati circolari, era inoltre conferita l'amministrazione politica in prima istanza
per il proprio distretto.
Con l'avviarsi della compagine statale verso forme assolutistiche anche lo spirito della legge
provvisoria comunale del 1849 venne svuotato, emanando una serie di ordinanze che ne
contraddicevano i principi. Queste disposizioni del Ministero degli Interni, insieme al complesso
delle ordinanze degli anni 1850 e 1851 e a frammenti della legge comunale del 1849 costituirono i
fondamenti dell'amministrazione comunale per un intero decennio.
La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58 fu espressione della volontà del governo di accentrare
nelle proprie mani tutta la pubblica amministrazione e non considerò più i comuni quali partner
degli organi dell'amministrazione politica. Di tale legge solo le disposizioni sull'incolato furono
applicate. Nel medesimo anno veniva emanata la patente di ottobre, mentre la costituzione del
febbraio 1861 chiuse ufficialmente il periodo del neoassolutismo.
24
Al termine di tale esperienza si impose subito la necessità di rinnovare alla luce dei nuovi indirizzi
liberali l'apparato statale e di conferire una diversa impronta anche all'organizzazione comunale,
secondo i princìpi di autoamministrazione. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che
negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria.
La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, forniva solo una cornice normativa, il cui completamento
era affidato poi alle leggi provinciali. Essa elencava pertanto solo "le disposizioni fondamentali per
l'ordinamento degli affari comunali". Dal punto di vista delle competenze, delle funzioni e
dell'ambito di attività dei comuni non si discostava di molto dagli indirizzi impressi alla normativa
del 1849. Il comune, che era il principale depositario dell'autogoverno locale, non veniva
considerato come organo dello stato, ma come un soggetto a sè stante, caratterizzato da interessi
specifici e dotato perciò di un raggio d'azione proprio.
Veniva pertanto ribadito quale punto fermo il conferimento ai comuni di una doppia sfera d'azione:
quella naturale (tale espressione in questa legge veniva sostituita dal termine "indipendente") e
quella delegata.
Dell'art. VII, che permetteva ai comuni aggregatisi in base alla legge provvisoria del 17 marzo 1849
di tornare a scindersi, approfittarono, nell'ambito trentino, i comuni del Capitanato di Tione che in
precedenza avevano operato tale scelta.
La legge del 5 marzo 1862 ribadiva agli artt. XVII-XXI la possibilità per le Diete provinciali di
istituire delle Rappresentanze di Distretto o di Circolo (previste anche nella legge comunale del
1849 e mai attivate) con relative Giunte, quali organi di raccordo tra i comuni e la Dieta, ma la
Dieta tirolese rifiutò l'istituzione di dipartimenti politici così estesi, a motivo delle grandi distanze
del paese e delle difficoltà di comunicazione.
Il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo" emanato il 9 gennaio 1866, quanto
a competenze, funzioni e ambito di attività dei comuni, era conseguente alla legge del 5 marzo
1862. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le
amministrazioni locali in Austria.
Struttura amministrativa
Sotto il dominio austriaco Castagné era classificato comune di campagna, e, come stabilito dal
Regolamento del 26 ottobre 1819, era amministrato da vari ufficiali. Il capocomune era l'ufficiale
più importante del comune e aveva il compito di mantenere l'ordine sociale, di controllare l'operato
del cassiere e dell'esattore, nonché di eseguire gli ordini impartiti dal Giudizio distrettuale di
Pergine. Si hanno testimonianze della sua esistenza già a partire dal 1819, all'interno del carteggio e
dei conti preventivi e consuntivi. I deputati comunali, chiamati anche assistenti o consiglieri, erano
due o tre e coadiuvavano il capocomune, sostituendolo in caso di assenza o malattia; si occupavano
inoltre di firmare il conto consuntivo compilato dal capocomune. Testimonianze della loro esistenza
si hanno a partire dal 1821. Il cassiere comunale, attestato dal 1852 ma presente probabilmente già
nei primi decenni del XIX secolo, doveva occuparsi dell'amministrazione dei beni del comune e
veniva controllato dal capocomune e dai deputati. È probabile che in tempi più recenti, e
precisamente a partire dal 1870, entrambe le cariche fossero ricoperte dalla stessa persona.
L'esattore comunale, attestato dal 1834, era definito anche ricevitore comunale e aveva il compito di
riscuotere le steore, ovvero le tasse e le imposte. Si hanno inoltre sporadiche attestazioni di altre
figure, quali il sindaco della chiesa, il capo sanitario, il sigurtà o fideiussore, il cursore comunale, il
servo comunale, il guardiaboschi, l'ispettore scolastico e il deputato frazionale.
La rappresentanza comunale, presente con sicurezza già nei primi decenni del XIX secolo anche se
attestata solo a partire dal 1901, era un organo deliberativo e di sorveglianza senza compiti
esecutivi36. Composta da membri che ricoprivano una carica gratuita e vincolante, veniva eletta dai
cittadini e aveva il compito di eleggere la deputazione comunale, salvaguardare e soddisfare gli
interessi e le necessità del comune, amministrando nella maniera più efficace il patrimonio
36
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 88.
25
comunale, stilando un inventario delle sostanze, operando per un'adeguata rendita della sostanza
comunale e approvando ogni anno il bilancio preventivo e il conto consuntivo. Essa, tra gli altri
compiti, doveva controllare l'operato della deputazione comunale e nominare gli organi
amministrativi di tutti gli altri uffici comunali, eleggendo anche un cassiere comunale. La
rappresentanza aveva durata triennale ed era composta da una media di dodici membri.
Anche la deputazione comunale è attestata solo a partire dal 1901, data la perdita dei precedenti
verbali, ma era presente già da tempo, essendo un organo amministrativo ed esecutivo
indispensabile, eletto a maggioranza assoluta dei voti dalla rappresentanza comunale. Era composta
dal capocomune e dai due consiglieri comunali ed aveva durata triennale. Il suo compito preminente
era quello di rendere esecutive le deliberazioni della rappresentanza; altri compiti consistevano nel
presiedere le sedute della rappresentanza e convocarne i membri, rappresentare il comune nei suoi
rapporti esterni, nonché amministrarne il patrimonio comunale attenendosi strettamente al bilancio
preventivo. Sottoscriveva documenti comportanti obblighi del comune verso terzi, a fine anno
amministrativo trasmetteva alla rappresentanza il conto consuntivo e, in base a questo, formava il
bilancio preventivo per l'anno successivo37.
Contesto generale
Il 21 aprile 1815 cessava il periodo di amministrazione provvisoria del Tirolo. A partire dal 1°
maggio 1815 l'Austria incorporò ufficialmente il Dipartimento dell'Alto Adige, mentre il Congresso
di Vienna confermava il passaggio dell'ex principato vescovile di Trento all'Austria, già avvenuto
nel 1803.
Con il 24 marzo 1816 i distretti di Trento e Bressanone ottenevano una loro rappresentanza
(insufficiente per la parte italiana del territorio) alla Dieta di Innsbruck, ripristinata dopo la sua
soppressione sotto la Baviera.
Il 6 aprile 1818 il Tirolo venne incorporato nella Confederazione germanica, nata dalla dissoluzione
dell'impero romano germanico e succeduta alla Confederazione del Reno crollata con Napoleone.
I due Capitanati di Circolo di Trento e Rovereto furono ricostituiti a partire dal 1° maggio 1815.
L'attività della Corte di giustizia di Trento cessava; con il 20 novembre 1815 veniva eretto un
Giudizio civico provinciale a Trento e successivamente un Giudizio collegiale civile e criminale a
Rovereto, ciascuno con competenze per i rispettivi Circoli.
Il Tribunale d'Appello e Giudizio criminale superiore aveva sede a Innsbruck, mentre l'ultima
istanza giudiziaria era costituita dal Supremo Tribunale di Giustizia di Vienna.
La circolare del 17 luglio 1816 stabiliva che fosse riservata ai giudizi principeschi (sovrani) la
giurisdizione criminale rispetto ai ripristinati giudizi patrimoniali nobili.
Con la Patente imperiale del 14 marzo 1817 il Tirolo fu diviso in 99 distretti amministrativi (più 7
nel Vorarlberg); 95 vennero amministrati da cosiddetti Giudizi cumulativi con competenze sia in
materia politico-amministrativa, che giudiziaria. Furono denominati Giudizi distrettuali
(Landgerichte), sia che ci si riferisse ai 44 principeschi (statali), che ai 51 patrimoniali (sottoposti a
un dinasta). Entro gli anni Quaranta dell'Ottocento i dinasti rinunciarono via via ai propri residui
diritti giudiziari.
Il Circolo di Trento era costituito da 10 giudizi principeschi e 11 patrimoniali; quello di Rovereto da
8 principeschi e 6 patrimoniali.
Nei 4 distretti cittadini di Innsbruck, Bolzano, Trento e Rovereto l'amministrazione politica era di
competenza dei Magistrati, istituiti in dette città rispettivamente in data 11 novembre 1820, 25
febbraio1821, 22 novembre 1825, 28 febbraio 1823.
La nuova organizzazione giudiziaria decorreva dal 1° maggio 1817.
37
Per approfondimenti riguardo alle cariche amministrative presenti nel periodo comunitario si veda E. MASTELLOTTO,
L'archivio comunale trentino cit., pp. 77-97; S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 395-403; M.
GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia del
Trentino. L'età contemporanea 1803-1918 cit., pp. 26-35; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di),
Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp. 9-12.
26
Per quanto riguardava la materia penale, l'organizzazione dei giudizi criminali, secondo la circolare
dell'i.r. Giudizio di Appello del 16 aprile 1817, prescriveva che i giudizi di prima istanza fossero:
- inquirenti autorizzati anche a decidere (per la parte italiana il Giudizio civico provinciale di Trento
e il Giudizio collegiale di Rovereto);
- inquirenti senza diritto di decisione, detti anche Giudizi distrettuali (per la parte italiana Cles,
Cavalese, Tione);
- inquirenti competenti solo alla cattura dei sospettati di reato e all'assunzione dei rilievi informativi,
detti semplicemente Giudizi (tutti gli altri).
La circolare del Capitanato di Trento di data 4 novembre 1817, n. 11135, rivolta alle comunità del
Circolo, esplicitava la dipendenza delle stesse dal Capitanato e dai Giudizi distrettuali.
Dopo i moti del 1848 e il fallimento dell'Assemblea costituente di Vienna-Kremsier, fu pubblicata
la nuova costituzione del 4 marzo 1849, la quale permetteva allo stato di tenere saldamente in
pugno la trasformazione dello stesso in senso moderatamente borghese.
Avendo alla base la separazione delle funzioni giudiziarie da quelle politico-amministrative, il 1°
gennaio 1850 entrò in vigore la nuova organizzazione delle autorità amministrative politiche in
Tirolo e Vorarlberg:
- una Luogotenenza a Innsbruck per tutta la provincia;
- tre Reggenze di Circolo, a Innsbruck, Bressanone e Trento;
- per l'esercizio delle funzioni politiche i Capitanati distrettuali (sei nella parte italiana);
- per l'esercizio delle funzioni giudiziarie i nuovi Giudizi distrettuali (26 per il Tirolo italiano),
dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza.
Il nuovo ordinamento giudiziario in vigore a partire dal 1° maggio 1850 prevedeva dunque per il
Tirolo italiano:
- 26 Giudizi distrettuali dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza;
- la Corte di Cassazione di Vienna, dotata della giurisdizione penale in terza e ultima istanza;
- un Senato a Trento dotato di giurisdizione civile in terza istanza e penale in seconda;
- due Corti di Giustizia, a Trento e a Rovereto, dotate di giurisdizione civile in seconda istanza;
- la Corte di Giustizia di Trento come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale,
mercantile e correzionale per la zona a nord di Trento;
- la Corte di Giustizia di Rovereto come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale,
mercantile e correzionale per la zona a sud di Trento, comprese le Giudicarie;
- una Camera di Commercio a Rovereto.
La patente imperiale del 31 dicembre 1851 (Silvesterpatent) annullò la costituzione imperiale del 4
marzo 1849 e diede inizio al periodo del neoassolutismo. Al posto della Dieta furono attivate
deputazioni 'consultive' a fianco dei governatori.
L'amministrazione giudiziaria e quella politica ai livelli inferiori tornarono a essere unificate. Il 6
maggio 1854 vennero introdotti anche in Tirolo gli Uffici distrettuali misti, nella parte italiana detti
anche Preture, i quali eliminarono gli ampi Capitanati distrettuali e incontrarono il favore della
popolazione poiché, abbracciando all'incirca le dimensioni dei vecchi giudizi, erano ben distribuiti
sul territorio.
La contea del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in quattro Circoli, con sede a Innsbruck, Brixen,
Trento e Bregenz, suddivisi in Distretti.
Il Circolo di Trento per l'amministrazione politica era costituito da 25 Uffici distrettuali (Preture).
Gli Uffici distrettuali corrispondevano ai Giudizi distrettuali Per le città di Trento e Rovereto con i
dintorni erano competenti i rispettivi Magistrati civici.
L'autorità giudiziaria entrò in vigore a partire dal 25 novembre 1854.
Il Tribunale d'Appello per l'intera contea del Tirolo era a Innsbruck.
Per l'amministrazione della giustizia nel Tirolo italiano vi erano:
- due Tribunali circolari (a Trento per i Distretti di Trento e dintorni, a Rovereto per i Distretti di
Rovereto e dintorni);
27
- a Trento e Rovereto due Giudizi distrettuali delegati urbani, che esercitavano la giustizia nelle
suddette città e dintorni;
- gli Uffici distrettuali misti, aventi competenze in materia giudiziaria civile oltre che in quella
politica.
I Giudizi inquirenti in materia penale nel Circolo di Trento erano 8 (il Tribunale di Circolo di
Trento, l'Ufficio distrettuale di Borgo, l'Ufficio distrettuale di Cavalese, l'Ufficio distrettuale di
Primiero, l'Ufficio distrettuale di Cles, il Tribunale di Circolo di Rovereto, l'Ufficio distrettuale di
Riva, l'Ufficio distrettuale di Tione).
La crisi subentrata alla sconfitta austriaca nella seconda guerra di indipendenza italiana e alla
perdita della Lombardia segnarono la fine del neoassolutismo nella monarchia e l'apertura alle forze
liberali. Vennero emanate prima la legge fondamentale del 20 ottobre 1860, poi la più innovativa
legge fondamentale del 26 febbraio 1861.
Nel 1861, quale appendice alla legge fondamentale del 26 febbraio, venne approvato anche un
nuovo Regolamento provinciale per il Tirolo, il quale suscitò ancora delusione nei politici trentini a
causa della loro insufficiente presenza alla Dieta: 21 deputati su un totale di 68. Da allora fino al
1914 in Tirolo, nonostante le pressioni per un rinnovamento, non furono introdotte sostanziali
modifiche nella costituzione provinciale, né nei criteri della rappresentanza.
La sconfitta subita ad opera dei prussiani nel 1866 fece perdere all'Austria il ruolo-guida in
Germania e provocò la cessione del Veneto all'Italia in seguito alla terza guerra di indipendenza.
L'anno seguente le pressioni ungheresi portarono alla costituzione del 21 dicembre 1867, che
decretava il cosiddetto Ausgleich, il compromesso che dava vita alla duplice monarchia austroungarica. I due tronconi di impero mantenevano in comune esercito e finanze, ma godevano
ciascuno di un'organizzazione politico-amministrativa propria.
La legge del 19 maggio 1868 sull'erezione delle autorità politico-amministrative nei diversi regni
della corona procedette alla completa separazione tra amministrazione politica e funzioni
giudiziarie. Le autorità politiche distrettuali venivano denominate Capitanati distrettuali, creati nel
1849, decaduti durante il neoassolutismo e ora rimessi in vita, i quali erano retti da un Capitano e
assorbivano l'attività politica che in precedenza era delle Preture e degli Uffici distrettuali misti.
Secondo l'ordinanza del Ministero degli Interni del 10 luglio 1868, la Contea principesca del Tirolo
e Vorarlberg veniva divisa in 24 Capitanati distrettuali (in vigore a partire dal 31 agosto 1868), otto
dei quali per la parte italiana.
Le città di Trento e Rovereto, che in base al Regolamento comunale del 1862 erano state elevate a
città statutarie, dal punto di vista politico-amministrativo erano equiparate ai Capitanati distrettuali,
per l'ambito giudiziario invece dipendevano dall'omonimo Giudizio distrettuale.
Mentre nell'ambito dell'Impero si ebbero diverse leggi elettorali, tese ad allargare sempre più il
diritto di voto (1873, 1882, 1896, fino al suffragio universale maschile del 1907) nei comuni della
monarchia per l'elezione delle Rappresentanze comunali la base elettorale rimase notevolmente più
bassa. L'ultima provincia a rinnovare il proprio ordinamento interno fu il conservatore Tirolo. Il 2
febbraio 1914 finalmente ottenne la ratifica imperiale la nuova Landesordnung tirolese, che
rappresentò in parte ancora un compromesso con il vecchio ordine.
Fonti normative
Editto del commissario Anton von Roschmann 1° marzo 1814 concernente la provvisoria
organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale
amministrazione del Tirolo italiano ed illirico.
Ordinanza 24 aprile 1815 "relativa al tempo in cui hanno da entrare in attività le autorità politiche
organizzate definitivamente sotto la direzione di sua eccellenza il conte Fernando di Bissingen
governatore".
Patente sovrana 14 marzo 1817, n. 51, "Organizzazione dei giudizi distrettuali".
Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760, "concernente i conti comunali, compilata per i comuni
minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale".
28
Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e
Vorarlberg".
Kaiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz
erlassen wird".
Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un
Regolamento elettorale pei comuni".
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il
Regolamento comunale e provinciale".
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné.
I campi "Condizione giuridica", "Funzioni, occupazioni, attività" e "Contesto generale" sono
desunti da M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia
dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia
autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento 2002.
Bibliografia
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005.
M. FAES-M. NEQUIRITO (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni
trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di
Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto).
M. GARBARI, Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX, in
La dinamica statale austriaca nel XVIII e XIX secolo a cura di P. SCHIERA, Bologna 1981, pp. 323353.
M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in Storia del Trentino: l'età
contemporanea (1803-1918) a cura di M. GARBARI-A. LEONARDI, vol. V, Bologna 2003, pp. 13164.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986.
S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN) 1998.
29
subfondo
Comune di Castagné, 1818 - 1923
43 registri, 92 fascicoli, 3 filze, 6 documenti singoli
Soggetti produttori
Comune di Castagné, 1818 - 1923
Lingua
Italiano, tedesco
30
serie
Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, della deputazione e del
consiglio comunale, 1901 - 1924
1 registro
Contenuto
La legge 17 marzo 1849, n. 17038 prevedeva la tenuta e la conservazione in archivio di un
protocollo per la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale, i quali
dovevano essere sottoscritti da chi presiedeva la seduta, da un membro appositamente nominato e
dal segretario. Il verbale si articolava in una serie di deliberazioni prese in base ai vari punti
all'ordine del giorno.
Il Regolamento comunale emanato con legge 9 gennaio 1866, n. 139 definiva la rappresentanza
comunale come un organo deliberativo e di sorveglianza ma senza potere esecutivo, affidato invece
alla deputazione comunale, e affermava che la rappresentanza aveva l'obbligo di riunirsi almeno
una volta ogni tre mesi o comunque ogni volta che fosse necessario o richiesto40. A partire dal 1923
la rappresentanza comunale venne sostituita dal consiglio comunale attraverso il Regio decreto del
11 gennaio 1923, n. 941.
Nel Comune di Castagné i due organi si riunivano nella cancelleria comunale, con sede
indifferentemente a San Vito o a Santa Caterina. In tempi più recenti è citato nei verbali come sede
di riunione anche il locale scolastico dei rispettivi abitati. In linea teorica la rappresentanza
comunale si doveva riunire in seduta ordinaria due volte all'anno, per esaminare il bilancio
preventivo e il conto consuntivo, mentre la deputazione si riuniva ogni volta si rendesse necessario,
ma in realtà si può dire che la rappresentanza, il consiglio e la deputazione comunale si riunivano
almeno quattro volte l'anno, solitamente a marzo, maggio, agosto e dicembre come mesi
preferenziali e spesso anche a gennaio, giugno e settembre. In alcuni anni si ebbero, almeno per la
rappresentanza comunale, riunioni mensili.
La seduta della rappresentanza era valida solo se erano riuniti almeno 2/3 dei membri e le
deliberazioni venivano approvate con la maggioranza assoluta dei voti. Tali deliberazioni venivano
registrate su un apposito protocollo che doveva essere sottoscritto dal presidente della seduta, cioè il
sindaco, da uno o due membri della rappresentanza e dal verbalista. In ogni seduta venivano anche
registrati i nomi dei membri presenti o assenti e i vari punti all'ordine del giorno, con le
deliberazioni adottate al riguardo42.
I verbali di sessione sono definiti talvolta "Atti" o "Atti di sessione", altre volte "Protocolli",
"Protocolli di sessione" e spesso, principalmente nei primi anni, riportano poche informazioni sui
luoghi di adunanza e su coloro che vi intervenivano. Negli anni più recenti si trovano indicazioni
più precise riguardo alla composizione dell'organo, alla sede in cui si riuniva, alla data, giorno e ora,
e al numero e nomi dei partecipanti alla seduta.
38
Keiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird", in
"Allgemeines Reichs Gesetz und Regierungsblatt fur dal Kaiserthum Oesterreich", 1849, pp. 203-222.
39
Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del
Tirolo, colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni", in "Bollettino
delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1866, pp. 1-21.
40
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San
Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 49.
41
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale
e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I, pp. 37-51 (Gazzetta
Ufficiale, 13 gennaio 1923, n. 10).
42
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 88-99; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura
di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 49.
31
La serie comprende un registro delle sessioni del Comune di Castagné contenente i verbali di
adunanza della rappresentanza comunale (che dal 1923 assume il nome di consiglio comunale) e
della deputazione comunale.
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986.
Normative
Kaiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz
erlassen wird".
Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene
emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni".
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il
Regolamento comunale e provinciale".
5
"Libro sessioni comunali Castagné"
1901 marzo 21 - 1924 gennaio 27
- Verbali di sessione della Rappresentanza comunale di Castagné, 1901 marzo 21 - 1923 aprile 2;
- verbali di sessione della Deputazione comunale di Castagné, 1902 agosto 13 - 1921 marzo 28;
- verbali di sessione del Consiglio comunale di Castagné, 1923 maggio 21 - 1924 gennaio 27.
Italiano
Registro, carta, legatura in tela, cc. 176 (num. per pp. parziale)
Segnature precedenti: 1604 (SCK)
32
serie
Protocolli degli esibiti, 1868 - 1875
1 registro
Contenuto
L'introduzione del registro di protocollo nei comuni del Trentino risale al periodo del napoleonico
Regno d'Italia, attraverso la circolare del 16 dicembre 1811, n. 22140-344243. Il Regolamento del 14
agosto 1819, n. 16844 abolì le istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di
campagna, ma il registro di protocollo, di fatto, continuò ad essere utilizzato, essendo considerato
uno strumento utile di fronte alla crescente mole di documentazione prodotta dal comune. La
notificazione del 29 novembre 184945 stabilì che "in ogni comune dovrà la Rappresentanza
comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del quale possa il podestà
servirsi nelle occorrenti scritturazioni"46.
Il protocollo utilizzato ricalcava l'impostazione del vecchio registro napoleonico, che rimase in
vigore fino all'introduzione della legislazione italiana47.
Secondo un documento presente nel carteggio comunale del 184948, l'ordinamento per numero di
protocollo fu applicato nel 1849/50, quando al sindaco Domenico Carlin subentrò il neoeletto
Giuseppe Gretter.
Nell'archivio del Comune soppresso di Castagné è conservato un unico registro di protocollo
relativo agli anni dal 1868 al 1875, in cui vengono registrati quotidianamente i documenti spediti e
ricevuti dall'ente. Ogni foglio del registro è suddiviso in finche contenenti i dati essenziali
identificativi di ciascun documento e così ripartite:
1) Numero progressivo
2) Data della presentazione
3) Numero del protocollo della parte esibente
4) Cognome e nome dell'esibente
5) Oggetto dell'esibito
6) Data e tenore della risoluzione
7) Numero del fascicolo.
Nella prima colonna è riportato il numero di protocollo assegnato al documento, che generalmente
si trova in alto a destra sul verso dell'esibito, nella terza colonna si trova il numero assegnato al
documento dal mittente, presente solitamente in alto a sinistra sul recto del documento.
La data di presentazione è il giorno in cui il documento è ricevuto dal destinatario e coincide con il
giorno in cui esso viene protocollato.
La registrazione è di tipo sintetico: poche informazioni sistematiche e precise che permettono un
rapido recupero e riconoscimento del documento. Poiché la colonna relativa al "Numero del
fascicolo" non risulta compilata, si può dedurre che i documenti erano ordinati semplicemente in
ordine di protocollo e che non vi era in uso il sistema di archiviazione per fascicoli tematici.
43
Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140-3442 del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige Alessandro Agucchi, in
Archivio comunale di Caldes, 2 "Ordinamento italico", 2.3 "Carteggio ed atti degli affari comunali", 1812, b. 66, fasc. I
"Amministrazione", n. prot. 5.
44
Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "delle comuni, e dei loro capi nel Tirolo e Vorarlberg", in "Raccolta delle leggi
provinciali per il Tirolo e Vorarlberg", vol. VI, pp. 756-796.
45
Notificazione 29 novembre 1849 "emanata dall'i.r. Commissione d'attivazione del poter giudiziario pel Tirolo e
Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa provincia", in "Bollettino delle leggi e
degli atti del Governo pel Tirolo e il Vorarlberg", 1849, fasc. I, pp. 1-57.
46
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San
Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 51.
47
E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 101-102.
48
ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Pezzi formati sotto il capocomune Domenico Carlin e Giuseppe
Gretter fino il 1849", 39.
33
Le registrazioni riguardano la corrispondenza in arrivo e in partenza: in caso di documenti spediti
dal comune i numeri delle colonne 1 e 3 sono identici. È probabile che i numeri progressivi, e
quindi di protocollo, omessi corrispondano a minute non protocollate oppure si tratta
semplicemente di errori meccanici di computo.
In fase di riordino del carteggio è stata controllata la numerazione progressiva, annotando eventuali
lacune. Sono stati confrontati i documenti registrati con i documenti conservati, ripristinando per
questi l'ordine dato dal registro, quindi per numerazione di protocollo.
Il registro originale termina al protocollo n. 122 dell'anno 1874, ma furono aggiunti dei fogli,
presumibilmente tolti da un altro registro, di formato più piccolo e di uguale struttura, così da poter
proseguire nelle registrazioni fino al 1875. La descrizione riporta sinteticamente la divisione degli
anni all'interno del registro.
Nell'archivio del Comune soppresso di Castagné il protocollo degli esibiti è presente dal 1868, ma
data la presenza di carte protocollate anche nel periodo precedente si suppone che sia stato
introdotto prima di tale data e che poi il registro sia andato perso. Nel suo censimento descrittivo,
Albino Casetti registra nel 1957 la presenza di un secondo registro di protocollo relativo agli anni
1872-1879, non pervenuto49.
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 51.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 101-102.
Normative
Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140/3442, del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige
Alessandro Agucchi, contenente le disposizioni sulla tenuta dell'archivio comunale, del registro di
protocollo con relativo indice, del registro dei mandati.
Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e
Vorarlberg"
Notificazione 29 novembre 1849 "emanata dall'i. r. Commissione d'attivazione del poter giudiziario
pel Tirolo e Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa
provincia".
6
"Protocollo degli esebiti del Comune di Castagné principiando il I gennaio 1868 inclusivo all'anno
****"
1868 gennaio 1 - 1875 aprile 5
"Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1868" e seguenti
- 1868: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1868" (nn. 1-208), 1868
gennaio 1 - 1868 dicembre 28. Omessi: nn. 7, 63-65, 78, 115-116, 123, 138-139, 149, 162, 177,
181, 183;
- 1869: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné Capitanale dis(trettua)le per l'anno 1869"
(nn. 1-359), 1869 gennaio 5 - 1869 dicembre 30. Omessi: nn. 3, 61, 80, 95, 104, 109, 114, 122, 128;
- 1870: "Protocollo degli esibiti del comune di **** per l'anno 1870" (nn. 1-289), 1870 gennaio 4 1870 dicembre 31. Omesso: n. 111;
49
A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino cit., p. 153.
34
- 1871. "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1871" (nn. 1-248), 1871 gennaio
1 - 1871 dicembre 31. Omessi: nn. 4, 46;
- 1872: "1872" b (nn. 1-283), 1872 gennaio 2 - 1872 dicembre 31. Omessi: 7-10, 52, 62, 254, 270;
- 1873: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1873" (nn. 1-357), 1873
gennaio 4 - 1873 dicembre 30. Omessi: 5, 27, 53, 55, 61, 63, 76-77, 81, 94, 99-100, 116, 123, 131,
140, 142, 152-154, 166, 169, 172, 178, 183, 190, 195-196, 198, 208, 211-212, 225, 288, 291-292,
296, 299, 307, 329;
- 1874: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1874" (nn. 1-343), 1874
gennaio 1 - 1874 dicembre 30. Omessi: 12, 21, 31, 36, 38, 42, 51, 70-71, 85, 89-91, 95, 98, 101,
107-108, 111, 125, 132, 134-135, 148, 155, 169, 185-186, 193, 203, 206, 221, 226-227, 231, 254,
258-259, 268, 270, 273, 283, 285, 292, 301-302, 304, 306, 317, 322, 325-326;
- 1875: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1875" (nn. 1-74), 1875 gennaio 3 - 1875 aprile 5.
Italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela a, cc. 93 n.n.
Segnature precedenti: 1614 (SCK)
___
a
Una carta scritta di epoca contemporanea, sbiadita e illegibile, è stata utilizzata per rinforzare il dorso della legatura.
Poiché le registrazioni dell'anno 1872 cominciano sulla stessa carta contenente le ultime registrazioni dell'anno 1871,
non vi è titolo originario.
b
35
serie
Carteggio ed atti degli affari comunali, 1818 - 1923
63 fascicoli, 3 filze, 6 documenti singoli
Contenuto
La serie comprende il carteggio e gli atti degli affari comunali relativi alla corrispondenza
intrattenuta dal comune con uffici statali, enti e persone diverse, organizzata annualmente per
fascicoli. Nella serie è presente anche documentazione protocollata dal Comune di Castagné
relativa alla manutenzione degli edifici di culto di San Vito e di Santa Caterina e
all'amministrazione di altri enti soggetti al comune, quali il Beneficio Leonardelli Cerchier.
La serie presenta ampie lacune: in particolare non sono pervenuti atti relativi agli anni 1823, 1844,
1853, 1860, 1864-1865, 1867, 1874, 1876, 1879-1899, 1901-1903, 1905, 1913-1914 mentre per
alcuni anni è pervenuto un numero esiguo di carte, talvolta ridotto ad un unico documento.
Lingua
Italiano, tedesco
Criteri di ordinamento e inventariazione
L'organizzazione del carteggio del Comune di Castagné non è lineare e standardizzata per tutti gli
anni ed in generale questo è dovuto, secondo Erminio Mastellotto50, alle "lacune della legislazione
austriaca in campo archivistico, per cui non si andava oltre a generiche raccomandazioni per una
accurata conservazione del materiale documentario senza fornire indicazioni metodologiche"51. In
alcuni casi la documentazione è ordinata per numero di protocollo: in tal caso nella descrizione
sono riportati gli estremi dei numeri di protocollo, le eventuali lacune e i documenti privi di numero
e/o di data. In altri casi i numeri di protocollo sono talmente scarsi o addirittura assenti che non è
stato possibile mantenere l'ordinamento per numeri di protocollo e si è di conseguenza adottato un
ordinamento cronologico. In questo caso la presenza di documenti numerati è evidenziata in nota,
anche se i documenti sono stati ordinati cronologicamente. È inoltre indicata la consistenza dei
documenti in ordine cronologico non protocollati ("n.p.") e senza data ("s.d."). È segnalata, inoltre,
in ogni descrizione la presenza del registro di protocollo e del repertorio relativi, se pervenuti.
Alcuni fascicoli erano ordinati cronologicamente, altri parzialmente per numero progressivo, che si
presuppone sia di protocollo, pur non essendo pervenuti i rispettivi registri. Ove possibile, è stato
ripristinato l'ordinamento per numero di protocollo con riscontro nei registri di protocollo o nei
repertori, se pervenuti. Sono stati ripristinati gli allegati, rinvenuti in ordine cronologico, disgregati
dai documenti originali. Gli allegati privi di indicazioni archivistiche o di contenuto esplicite sono
stati inseriti alla fine degli atti protocollati in ordine cronologico.
All'interno di alcuni fascicoli vi sono dei sottofascicoli contenenti documenti con lo stesso numero
di protocollo perché facenti parte della stessa pratica e costituenti un'unica sottounità archivistica.
Nel fascicolo relativo all'anno 1818 è presente una circolare emanata dal Capitanato circolare di
Trento in data 10 novembre 181852 in cui si introducono i termini dell'anno militare, poi applicato
nella registrazione e archiviazione degli atti. Si stabiliva che l'anno militare 1819 iniziava il 1°
gennaio e terminava il 31 ottobre dello stesso anno. L'anno militare 1819/1820 sarebbe invece
iniziato il 1° novembre 1819 e sarebbe terminato il 1° novembre 1820. Si ignora quando sia stato
abbandonato l'uso dell'anno militare, avendo per gli anni successivi una documentazione troppo
frammentaria per formulare ipotesi convincenti. Si può in ogni modo supporre che dal 1826 il
50
E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 98-99.
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e
degli archivi aggregati cit., pp. 61-70; ID. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e
degli archivi aggregati cit., p. 57.
52
ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1818, 7.
36
51
sistema abbia cominciato ad oscillare e che a partire dal 1830 sia stato progressivamente
abbandonato a favore dell'adozione dell'anno solare dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Il carteggio è organizzato in maniera eterogenea:
- gli atti degli anni 1818-1821, 1824, 1826, 1826/27, 1831, 1835-1837, 1852, 1855-1857, 18621863, 1866, 1868-1873, 1878, 1910, 1918-1921, 1923 sono articolati in fascicoli per numero di
protocollo;
- gli atti degli anni 1821/22, 1825, 1828-1829, 1832-1834, 1838-1843, 1845-1854, 1858-1859,
1861, 1875, 1877, 1900, 1904, 1906-1907, 1909, 1911-1912, 1915, 1917, 1922 sono organizzati in
fascicoli annuali in ordine cronologico;
- negli anni 1830 e 1832/33/34 è presente il repertorio degli atti;
- per gli anni 1868-1873 è presente il registro di protocollo;
- per gli anni 1823, 1844, 1860, 1864-1865, 1867, 1874, 1876, 1879-1899, 1901-1903, 1905, 1908,
1911, 1913-1914 non è pervenuto il carteggio. Atti singoli relativi agli anni 190553, 190854, 191355 e
191656 sono pervenuti in allegato ad unità archivistiche descritte in altre serie del presente
inventario e qui evidenziate in nota.
Gli atti prodotti negli 1918-1920 erano conservati in forma di filza, ordinati in maniera
approssimativa per numero di protocollo.
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006, pp. 61-70.
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 57.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 98-99.
7
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1818
1818 aprile 16 - 1818 dicembre 26
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 100, 109.
Contiene fra l'altro: "Preliminare pel 1818" e documenti di corredo, 1818 giugno 18; contratto di
locazione temporanea fra privati, 1818 aprile 26.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 14 n.n. (di cui cc. 2 n.p.)
Segnature precedenti: 1605, 1 e 1603, 2 (SCK)
8
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno militare 1819
1819 gennaio 3 - 1819 ottobre 27
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1 1/2-128.
Presenti: nn. 1 1/2-13, 15-46, 49-58, 61-69, 73-77, 79-84, 86-95, 97-107, 109-116, 118-122, 124128 a.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 190 nn. (di cui cc. 8 n.p.)
Segnature precedenti: 1605, 2 (SCK)
___
53
Il n. 42 del 1905 si trova nell' "Elenco dei coscritti ... nati nell'anno 1884" di cui al n. 82 del presente inventario.
Il n. 603 del 1908 si trova nel conto consuntivo del 1908, di cui al n. 121 del presente inventario.
55
I nn. 54 e 58 del 1913 si trovano nel conto preventivo del 1913, di cui al n. 130 del presente inventario.
56
Il n. 540 del 1916 si trova nel conto preventivo del 1916, di cui al n. 135 del presente inventario.
54
37
a
Sul verso dei documenti immediatamente precedenti viene annotato che gli atti protocollati con i numeri 47-48, 71,
78, 85, 96, 101, 117 sono conservati in un "fascicolo spostato", talvolta denominato "fascicolo secondo ", non
pervenuto.
9
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno militare 1819/1820
1819 novembre 14 - 1820 ottobre 30
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 3-152.
Presenti: nn. 3, 7-9, 11, 65-66, 70, 73, 77, 98, 109, 114-115, 117, 135, 152.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 27 n.n.
Segnature precedenti: 1605, 3 (SCK)
10
"Protocollo pell'anno militare 1820-21" a
1820 novembre 2 - 1821 ottobre 31
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-100.
Presenti: nn. 1-9, 11-24, 26-44, 46-65, 67-100.
Contiene anche: al n. 60, bozza del conto preventivo per l'anno 1820/1821.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 105 n.n. (di cui cc. 6 n.p.)
Segnature precedenti: 1605, 4 (SCK)
___
a
Il titolo è desunto dal v della prima carta.
11
"Scritture particolari"
1821 maggio 22 - 1821 giugno 8
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1821, nn. 3-4.
N. 3: "Scrittura pel guardaboschi", 1821 maggio 22;
n. 4: "Pei maestri delle scuole", 1821 giugno 8.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1605, 5 (SCK)
12
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno militare 1821/1822
1821 dicembre 20 - 1822 luglio 5
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: rimarchi del delegato giudiziale al sistema preliminare del Comune di Castagné
dell'anno 1821/1822, 1821 dicembre 20.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1605, 6 (SCK)
13
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1824
1824 marzo 7 - 1824 agosto 28
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 65-74.
Presenti: nn. 65, 71, 74.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 7 n.n. (di cui c. 1 n.p.)
38
Segnature precedenti: 1605, 7 (SCK)
14
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1825
1825 luglio 25 - 1825 settembre 29
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: documentazione relativa ai danni provocati dalla tempesta, 1825 luglio 9.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. (di cui c. 1 s.d.)
Segnature precedenti: 1605, 8 (SCK)
15
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1826
1826 gennaio 4 - 1826 ottobre 4
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-71.
Presenti: nn. 1-4, 6-20, 22, 24-25, 27-29, 31-32, 34, 36-66, 69-71.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 82 n.n. (di cui cc. 3 n.p.)
Segnature precedenti: 1606, 1 (SCK)
16
Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1826/1827 a
1826 novembre 13 - 1827 febbraio 27
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-10.
Presenti: nn. 1, 3-6, 8, 10.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 15 n.n. (di cui cc. 2 n.p.)
Segnature precedenti: 1606, 2 (SCK)
___
a
Per l'anno 1827 è pervenuto un unico documento protocollato con il n. 10.
17
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1828
1828 aprile 4 - 1828 settembre 19
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 3 (SCK)
18
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1829
1829 marzo 14 - 1829 settembre 17
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: un documento relativo a somministrazioni militari segnato con il n. 28, 1829
luglio 11.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 4 (SCK)
19
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1830
39
1830 gennaio 1 - 1830 novembre 29
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di repertorio, nn. 2-26.
Contiene anche: repertorio degli atti a.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 79 n.n. (di cui cc. 3 n.p.)
Segnature precedenti: 1606, 5 (SCK)
___
a
Sul v dell'ultima c. del repertorio, che in origine fungeva da camicia del fascicolo, il capocomune Antonio Pintarelli
riportò la seguente annotazione: "Qui inchiusi si ritrovano i due fascicoli 1 e 2 dell'anno 1830". All'interno, al termine
delle registrazioni, appare la seguente annotazione della stessa mano: "Resta chiuso il presente protocolo per l'anno
1830".
20
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1831
1831 aprile 7 - 1831 novembre 15
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-681.
Presenti: nn. 4, 43, 681.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 6 (SCK)
21
Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1832/1833/1834
1832 aprile 3 - 1834 settembre 6
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di repertorio, nn. 1-41.
Presenti: nn. 1-2, 4-6, 8-41.
Contiene anche: repertorio degli atti a.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 91 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 7 (SCK)
___
a
Sul v del repertorio, che in origine fungeva da camicia del fascicolo, il capocomune Giovanni Battista Eccher Dolzer
appose la seguente annotazione: "Portocolo l'anno 1834".
22
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1832
1832 febbraio 1 - 1832 agosto 15
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: due documenti segnati rispettivamente con il n. 9 (1832 agosto 15) ed il n. 13
(1832 maggio 3).
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 8 (SCK)
23
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1833
1833 agosto 5 - 1833 dicembre 11
Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 16 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 9 (SCK)
40
24
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1834
1834 gennaio 4 - 1834 novembre 13
Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene anche: "Conteggio del fondo primissariale di Santa Catterina in Castagné" o legato
Gabrielli, 1834 febbraio 20; "Capitoli per il signor beneficiato primisario di San Vitto in Castegné",
[1834 maggio 2] a.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 14 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 10 (SCK)
___
a
Si tratta di un'integrazione al documento conservato in minuta nell'unità successiva al n. 13.
25
Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1834-1837
1834 maggio 2 - 1837 agosto
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione numerica, nn. 1-17.
Presenti: 1-9, 11-17.
Contiene fra l'altro: atti relativi ad un caso di colera al Maso Ungherle, 1836 agosto 14, n. 17.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 20 n.n.
Segnature precedenti: 1606, 11 (SCK)
26
Circolari, notificazioni, avvisi e editti governativi a stampa
1835 febbraio 26 - 1836 novembre 1
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 46 n.n.
27
Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1835-1836
1835 aprile 22 - 1836 ottobre 25
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione numerica, nn. 1-18.
Contiene fra l'altro: atto di divisione di uno "spiazzo comune" sito al Maso Valcanover presso la
cappella di Sant'Antonio, 1835 settembre 28, n. 6.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 32 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 1 (SCK)
28
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1836
1836 gennaio 11 - 1836 settembre 7 con allegati del 1835 e documenti fino al 5 ottobre 1837
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: "Carte per la strada delle regole", 1836 maggio 10.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 17 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 2 (SCK)
29
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1837
1837 gennaio 17 - 1837 dicembre 4
41
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: carteggio relativo al cimitero allestito per la sepoltura dei colerosi del Maso
Pianezza, 1837 settembre 20 - 1837 ottobre 23.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 23 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 3 (SCK)
30
"Carte del Comune di Castagné per l'anno 1838" a
1838 gennaio 3 - 1838 ottobre 9 con un documento del 1837
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: "Stima del pubblico cemeterio destinato per gli colerosi dal Maso di Pianezza in
Castagné", 1838 marzo 8; "Supplica per il campanil di San Vito", 1838 marzo 30; un documento
segnato sul v "N. 4. Carte comunale".
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 37 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 4 (SCK)
___
a
Il titolo è desunto dal primo documento di data 12 settembre 1837 che in origine fungeva da camicia del fascicolo.
31
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1839
1839 gennaio 11 - 1839 settembre 15
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 5 (SCK)
32
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1840
1840 febbraio 3 - 1840 ottobre 12
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 6 (SCK)
33
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1841
1841 gennaio 8 - 1841 dicembre 15 con registrazioni fino al 1848
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: "conti con il qui presente Giovani Valgoi di opre, danaro riceuto e castagne
dateli", 1841 luglio 8 - 1848 settembre 28; documento di trasferimento di proprietà del cimitero di
Santa Caterina a favore del Comune di Castagné, 1841 settembre 22 a.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 23 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 7 e 1635 (SCK)
___
a
Il Comune di Castagné aveva acquistato da Antonio Piva un terreno da adibire a cimitero di Santa Caterina già
nell'anno 1805, ma nell'occasione non era stato stilato alcun documento.
34
"Cartte del Comune di Castagné per l'anno 1842" a
42
1842 gennaio 24 - 1842 settembre 16
"Pezzi 1842. Riveduti"
Carteggio ed atti in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: carteggio relativo all'allestimento di nuovi cimiteri, 1842 gennaio 24 - 1842
aprile 4.
Contiene anche: documenti relativi a divisioni ereditarie, segnati rispettivamente con i nn. 31 (1842
febbraio 2) e 34 (1842 marzo 29).
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 39 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 8 (SCK)
___
a
Il titolo è desunto dal v del documento di data 1842 aprile 4.
35
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1843
1843 marzo 7 - 1843 marzo 30
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 9 e 1637 (SCK)
36
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1845
1845 gennaio 31 - 1845 dicembre 19
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 15 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 10 (SCK)
37
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1846
1845 dicembre 31 - 1846 dicembre 4
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 25 n.n. (di cui c. 1 s.d.)
Segnature precedenti: 1607, 11 (SCK)
38
"Carte comunali 1847/48" a
1847 gennaio 2 - 1849 gennaio 22
Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1847-1848 in ordine cronologico.
Contiene anche: "Giornale agrario dei distretti trentini e roveretani", VIII (1847), nn. 3-9.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 91 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 12 e 1607, 13 (SCK)
___
a
Il titolo è desunto dal v del documento di data 1 luglio 1848.
39
"Pezzi formati sotto il capocomune Domenico Carlin e Giuseppe Gretter fino il 1849" a
1848 marzo 12 - 1849 dicembre 20
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1849 in ordine cronologico.
43
Contiene fra l'altro: "Carte riguardo alla famiglia del fu Francesco Fontanari" per concessione di
sussidio, 1848 marzo 12 - 1848 marzo 18; "Spezifica dalle opere per il Comune di Castagné per il
cimiterio di Santa Cattarina fate dal maestro Conci Antonio da Migazone", 1849 settembre 9.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 61 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 14 (SCK)
___
a
Il titolo è desunto dal v della seconda c. del documento di data 12 marzo 1848 che in origine fungeva da camicia del
fascicolo.
40
Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1850-1852
1850 gennaio 25 - 1852 dicembre 21 con documenti fino al 1855
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-437.
Presenti: nn. 4, 23-24, 28, 43, 127, 230-231, 233, 238-239, 242, 244, 246-249, 251-253, 255-261,
279-281, 284-295, 297-298, 300-301, 304-305, 307-308, 310, 312-315, 318, 320-332, 334-354,
356-366, 368-374, 377, 380, 386-387, 390, 393, 398, 401-405, 407-410, 415, 419-421, 423, 433,
436-437.
Contiene fra l'altro: carteggio e atti relativi alla causa civile intentata dal capocomune Giuseppe
Gretter contro il cessato cassiere comunale di Castagné Giovanni Battista Ochner e Antonio fu
Domenico Pintarelli fideiussore per liquidazione conti con sentenza del Giudizio distrettuale di
Pergine favorevole al Gretter, 1850 luglio 9 - 1855 marzo 13 con allegati dal 1849; stato della
popolazione e del bestiame nel Comune di Castagné nell'anno 1850-1851, 1852 febbraio 27, n. 246.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 249 n.n.
Segnature precedenti: 1608, 1-3 (SCK)
41
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1854
1854 febbraio 10 - 1854 settembre 3
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: stima di beni dotali, 1854 febbraio 10; documento di corredo al conto
consuntivo dell'anno 1854, n. 36, 1854 agosto 20.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1608, 5 (SCK)
42
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1855
1855 gennaio 3 - 1855 novembre 10
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-133.
Presenti: nn. 4, 48-51, 54-61, 63-64, 66-69, 74, 76, 78-80, 84-88, 90, 92, 101-105, 111-113, 117,
120, 122-124, 126-133.
Contiene fra l'altro: carteggio relativo ai colerosi di San Vito e dei Masi Faiti e Ungherle, 1855
agosto 9 - 1855 agosto 15, n. 120.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 90 n.n.
Segnature precedenti: 1608, 6 (SCK)
43
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1856
44
1856 gennaio 2 - 1856 dicembre 15
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-201.
Presenti: nn. 1, 3-18, 20-65, 67-83, 85-134, 136-186, 188-197, 199, 201.
Contiene fra l'altro: stato della popolazione e del bestiame nel Comune di Castagné nell'anno 1856,
1856 novembre 12 - 1856 novembre 17, nn. 188-189.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 338 n.n.
Segnature precedenti: 1609, 1 (SCK)
44
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1857
1857 gennaio 1 - 1857 dicembre 30
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-186.
Presenti: nn. 1-6, 8-39, 41-47, 49-51, 53-116, 118-167, 169-179, 181, 183-186.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 266 n.n.
Segnature precedenti: 1609, 2 (SCK)
45
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1858
1858 febbraio 4 - 1858 dicembre 22
Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1609, 3 (SCK)
46
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1859
1859 gennaio 11 - 1859 agosto 27
Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 7 n.n.
Segnature precedenti: 1609, 4 (SCK)
47
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1861
1861 marzo 16 - 1861 dicembre 15 con documenti fino al 1863
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico a.
Contiene fra l'altro: progetti e carteggio relativi ai lavori di ampliamento del cimitero di San Vito,
1861 aprile 25 - 1863 gennaio 3.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 23 n.n.
Segnature precedenti: 1609, 5 (SCK)
___
a
Due atti del 1861 risultano protocollati rispettivamente con i nn. 189 e 190.
48
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1862
1861 dicembre 15 - 1862 aprile 22
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 34 1/2; 57.
45
Contiene fra l'altro: ode a stampa "Al molto reverendo signore don Pietro Eccher di Castagné nella
faustissima occasione che prende possesso della parrocchia di Calceranica", Trento [1861].
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1609, 6 (SCK)
49
"Esibiti del 1863" a
1863 gennaio 3 - 1863 dicembre 31
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-135.
Presenti: nn. 4-10, 12-23, 25-26, 28-41, 43-55, 58-62, 64-68, 70-73, 75-84, 87-90, 92-95, 97-135.
Contiene fra l'altro: stato della popolazione del Comune di Castagné, 1863 giugno 18, n. 73.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 194 n.n. (di cui cc. 8 n.p.)
Segnature precedenti: 1610, 1 (SCK)
___
a
Il titolo originale del fascicolo è desunto dal documento prot. n. 64 che fungeva da coperta.
50
Carteggio ed atti degli affari comunali
1864 gennaio 22
Atto relativo alla fornitura d'acqua in favore della canonica di San Vito.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
51
"Pezzi 1866" a
1866 gennaio 6 - 1866 dicembre 31
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-145.
Presenti: nn. 1-4, 6-9, 11-17, 19-64, 66-67, 69-114, 116-131, 133, 135-145.
Contiene anche: ai prot. nn. 27, 48, 54 1/2, liste elettorali.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 279 n.n. (di cui cc. 5 n.p.)
Segnature precedenti: 1610, 2 (SCK)
___
a
Il titolo originale del fascicolo è desunto dal documento prot. n. 144 che fungeva da coperta.
52
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1868
1868 gennaio 1 - 1868 dicembre 28
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-208.
Presenti: nn. 119, 133, 139, 163, 194.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 29 n.n. (di cui cc. 14 n.p.) a
Segnature precedenti: 1610, 3 (SCK)
___
a
Per riscontro si veda il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario.
53
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1869
1869 gennaio 5 - 1869 dicembre 30
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-359 a.
46
Presenti: nn. 4-9, 11-19, 21-60, 62-85, 87-94, 96-103, 105-108, 110-113, 115-122, 124-132 b, 134149, 153-154, 156, 159, 163-165, 167 c, 169-170, 172-174, 178, 180-181, 184-185, 189-192, 195,
204, 206, 208, 211-214, 220, 223, 225, 227, 229, 233-235 d, 241, 243, 247-248, 250-254, 258, 263267, 275, 278-279, 281¿283, 285, 286, 288, 290, 298-303, 305 e.
Contiene anche: circolari relative all'elezione della rappresentanza comunale (n. 59, 1869 marzo 25)
e della rappresentanza distrettuale (nn. 90 e 92 1/2, 1869 aprile 24); "Liste elettorali", 1869 aprile
10-1869 maggio 22.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 306 n.n. (di cui cc. 20 n.p. e cc. 8 s.d.)
Segnature precedenti: 1610, 4 (SCK)
___
a
Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. Il documento protocollato con
il n. 72 non è registrato sul registro di protocollo.
b
Sul documento protocollato con il n. 132 è riportata la notizia che il n. 133 "è ritornato a Gorizia".
c
Il documento protocollato con il n. 168 si trova al n. 2 nel fascicolo delle quietanze di pagamento dei poveri nel
carteggio del 1870, di cui al n. 54 della presente serie.
d
Il documento protocollato con il n. 236 si trova al n. 8 nel fascicolo delle quietanze di pagamento dei poveri nel
carteggio del 1870, di cui al n. 54 della presente serie.
e
Il documento protocollato con il n. 308 si trova al n. 10, il n. 316 al n. 11, il n. 346 al n. 15 nel fascicolo delle
quietanze di pagamento dei poveri nel carteggio del 1870, di cui al n. 54 della presente serie.
54
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1870
1870 gennaio 4 - 1870 dicembre 31
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-289 a.
Presenti: nn. 3-4, 9, 12-13, 15, 17-18, 21-23, 29-30, 34, 38 b, 40-43, 54-57, 59, 65-66, 68-77, 79,
81-82, 84-85, 87-88, 91-92, 94-99, 101-102, 104-110, 112, 114-121, 123, 125-127, 132-133, 136147, 149, 153-162 c, 166-174, 177-178 d, 180-182, 184 e, 187, 191-192, 194, 195 f, 197-198, 201205, 207-210, 218-219, 222-223, 226, 229, 232-234, 236-237, 239, 241-242, 245-247, 249-250,
255-258, 262-265, 268, 274, 277, 279, 282-283, 286.
Contiene anche: quietanze per le spese sostenute a favore dei poveri (nn. 1-21), 1868 giugno 301870 febbraio 18.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 212 n.n.
Segnature precedenti: 1611, 1 (SCK)
___
a
Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario.
Il n. 38 si trova sul verso del n. 29.
c
I due allegati del documento protocollato con il n. 158 si trovano al n. 89 delle quietanze del 1870, di cui al n. 113 del
presente inventario.
d
Il n. 178 probabilmente è un protocollo annullato: manca la firma e la data è errata.
e
Il documento protocollato con il n. 185 si trova al n. 66 delle quietanze del 1870, di cui al n. 113 del presente
inventario.
f
Il documento protocollato con il n. 196 si trova al n. 70 delle quietanze del 1870, di cui al n. 113 del presente
inventario.
b
55
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1871
1871 gennaio 1 - 1871 dicembre 31 con documenti dal 1869
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-248 a.
Presenti: nn. 7 b, 41, 56, 180, 188.
Contiene anche: quietanze per le spese sostenute a favore dei poveri (nn. 1-15) con allegati, 1869
luglio 9 - 1871 dicembre 31.
Italiano
47
Fascicolo, carta, cc. 50 n.n.
Segnature precedenti: 1611, 2 (SCK)
___
a
b
Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario.
Il documento protocollato con il n. 10 si trova al n. 8 nel fascicolo delle quietanze di pagamento ... dei poveri.
56
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1872
1872 maggio 12 - 1872 dicembre 12
Atti elettorali, accertamenti e procure in ordine cronologico.
Contiene anche: un documento protocollato con il n. 182, 1872 agosto 29 a.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 69 n.n. (di cui cc. 6 s.d.)
Segnature precedenti: 1611, 3 (SCK)
___
a
Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario.
57
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1873
1873 gennaio 4 - 1873 dicembre 30 con documenti dal 1872
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-357 a.
Presenti: n. 265.
Contiene anche: "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la Contea principesca del Tirolo e per
il Vorarlberg", circolari e materiale a stampa b, 1872 novembre 24-1873 marzo 26.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 47 n.n. (di cui cc. 36 n.p. e cc. 12 s.d.)
Segnature precedenti: 1611, 4 (SCK)
___
a
Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario.
Tra il materiale a stampa si segnala il prospetto pubblicitario intitolato "Sichere und schnelle Heilung aller AugenKrankheiten durch einen in zahlreichen fällen bewährten, von medicinischen Autoritäten anerkanten Augen-Balsam",
Berlino [1872].
b
58
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1875
1875 giugno 5 - 1875 giugno 7
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico:
- richiesta del preventivo comunale per l'anno 1874 avanzata dall'Ufficio delle imposte di Pergine
per ispezione, 1875 giugno 5;
- richiesta di informazioni sulla condotta di privati, 1875 giugno 7.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1611, 5 (SCK)
59
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1877
1877 settembre 23 - 1877 novembre 17
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico:
- convocazione del Consorzio del Rio Borch, 1877 settembre 23;
- convenzione per affidamento di minore, 1877 novembre 17.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 2 n.n.
48
Segnature precedenti: 1611, 6 (SCK)
60
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1878
1878 gennaio 4 - 1878 dicembre 23
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 2-342.
Presenti: nn. 2, 4, 6-8, 11-15, 18-21, 23-25, 28-29, 33-42, 46-47, 49-56, 58-59, 61, 63-65, 68-84,
86-88, 92, 94-95, 97-100, 103-108, 113-114, 116-125, 127-135, 137-138, 141-143, 145-146, 148161, 163-175, 177-188, 190-203, 207, 210, 212, 216, 219-222, 224-227, 230-231, 333-335, 337342.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 245 n.n. (di cui cc. 7 n.p.)
Segnature precedenti: 1611, 7 (SCK)
61
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1900
1900 febbraio 5
tedesco
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 1 (SCK)
62
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1904 a
1904 febbraio 1
Calmiere del pane per il mese di febbraio.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 2 (SCK)
___
a
Il documento protocollato con il n. 319 si trova nell' "Elenco dei coscritti ... nati nell'anno 1884" di cui al n. 82 del
presente inventario.
63
Carteggio ed atti degli affari comunli dell'anno 1906
1906 agosto 4
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: "Regolamento dell'ospizio 'Regina Elena' per gli orfani e i figli della guerra del
Trentino in Lenzima", Rovereto [1906].
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 9 n.n. (di cui cc. 7 s.d.)
Segnature precedenti: 1612, 3 (SCK)
64
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1907
1907 gennaio 7 - 1907 settembre 24
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico a.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 4 (SCK)
___
a
Il documento datato 1907 gennaio 7 è protocollato con il n. 17.
49
65
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1908
1908 ottobre 10
Autorizzazione per la riscossione di un'addizionale d'imposta, prot. n. 703.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
66
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1909
1909 gennaio 20 - 1909 luglio 24
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico a.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 5 (SCK)
___
a
Il documento datato 1909 luglio 24 è protocollato con il n. 394.
67
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1910
1910 gennaio 17 - 1910 agosto 20
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 62-554.
Presenti: nn. 62, 393, 554.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 6 (SCK)
68
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1911
1911 maggio 23
Lettera accompagnatoria della Giunta provinciale del Tirolo al conto consuntivo del Comune di
Castagné dell'anno 1910.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 7 (SCK)
69
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1912
1912 febbraio 15 - 1912 agosto 11
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: "Protocollo di sessione della rapresentanza comunale di Castagné tenuta il
giorno 15 febraio 1912 ad ore 1".
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 8 (SCK)
70
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1915
1915 aprile 5 - 1915 settembre 14
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
50
Contiene fra l'altro: "Protocollo di sesione della rapresentanza comunale di Castagné tenuta il
giorno 8/8 1915 nella cancelria (sic) comunale di San Vitto"; due documenti protocollati con i nn.
470 (1915 settembre 14) e 524 (1915 ottobre 23).
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 9 (SCK)
71
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1916
1916 dicembre 24
Circolare del Consiglio provinciale d'agricoltura sezione di Trento relativa all "Insinuazione del
bisogno di sementi", prot. n. 655, [1916] dicembre 30.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
72
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1917
1917 maggio 25 - 1917 dicembre 22
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo a, nn. 393-865.
Presenti: nn. 393, 782, 826, 865.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 5 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 10 (SCK)
___
a
Si tratta di circolari inviate dall'I.r. Capitanato distrettuale di Trento e dall'I.r. Consiglio scolastico distrettuale di
Trento.
73
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1918
1918 gennaio 3 - 1918 luglio 31
Carteggio ed atti degli affari comunali (periodo austriaco), in ordine di registrazione di protocollo,
nn. 2/1-375.
Presenti: nn. 2/1-5, 7-10, 13-20, 23-27, 29, 32-37, 39-48, 50, 53, 55-61, 73, 75, 77, 81, 85-86, 88,
92, 94-96, 99-100, 102-103, 106-107, 109, 111-114, 117, 120, 123-126, 128, 129, 132, 135-142,
144-145, 147-149, 152-155, 157-158, 160-161, 163-164, 166, 168-169, 174-175, 178, 183-188,
191, 195-198, 204-205, 219, 225, 233, 245, 247, 249, 251-252, 254, 260-261, 266, 296, 302, 306309, 313, 318, 320, 327, 332, 335, 344-345, 347, 351, 356, 364-365, 369, 373, 375.
Italiano, tedesco
Filza, carta, cc. 205 n.n. a (di cui cc. 19 n.p.)
In origine gli atti erano condizionati in forma di filza, come dimostrano i fori laterali dei
documenti.
Segnature precedenti: 1612, 11 (SCK)
___
a
Non ci sono minute di atti spediti dal comune.
74
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1918
1918 novembre 6 - 1918 dicembre 24
Carteggio ed atti degli affari comunali (periodo italiano), in ordine di registrazione di protocollo,
nn. 1-49.
Presenti: nn. 1-8, 10-14, 17-21, 23-24, 26-30, 32-35, 40-41, 44, 47-49.
Italiano
51
Filza, carta, cc. 52 n.n. a
In origine gli atti erano condizionati in forma di filza, come dimostrano i fori laterali dei
documenti.
Segnature precedenti: 1612, 12 (SCK)
___
a
Non ci sono minute di atti spediti dal comune.
75
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1919
1919 gennaio 10 - 1919 dicembre 31
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 8-791.
Presenti: nn. 8, 14, 16-29, 32, 38-39, 43, 46-48, 56-61, 63, 70, 96, 110-116, 119-122, 124-126, 132135, 137-138, 140-141, 144-145, 152-154, 159, 172-173, 175, 179, 186-190, 193, 195-199, 203207, 215, 217-218, 221, 223-226, 228-231, 234, 241, 243, 248-249, 251-253, 255, 257-258, 274,
276-278, 280-282, 291-293, 295-296, 300, 306, 310-311, 313-315, 323, 325-327, 330-331, 333,
348-352, 355-356, 358-359, 367-370, 374-375, 377-379, 383-384, 388-389, 400-404, 408-410, 412,
417, 422, 425-426, 428, 430, 434-436, 446-447, 449-452, 454, 458-459, 485-486, 490, 492, 508509, 515, 517-521, 524, 526-529, 533, 546, 557, 559, 577, 582, 590-591, 598, 600, 604, 606, 611,
617-618, 624, 626, 645, 651, 652, 695-696, 714, 730, 746, 757, 781, 786, 789-791.
Italiano
Filza, carta, cc. 285 n.n. a (di cui cc. 21 n.p.)
In origine gli atti erano condizionati in forma di filza, come dimostrano i fori laterali dei
documenti.
Segnature precedenti: 1612, 13 (SCK)
___
a
Non ci sono minute di atti spediti dal comune.
76
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1920
1920 gennaio 7 - 1920 dicembre 31
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-760.
Presenti: nn. 1-4, 6-7, 10, 13-22, 24-27, 29, 31, 33-35, 47-49, 54-55, 57, 65-68, 70-73, 80, 85-89,
93, 100, 113, 115, 117, 121, 123-127, 130, 132, 148-150, 152, 154-158, 165, 166, 168-171, 173177, 184, 191, 197-198, 200, 202, 204, 206, 208-210, 220, 225-228, 238, 241, 243, 247, 255-256,
259, 266, 268, 270, 272, 278-279, 281, 283, 293-296, 298-299, 301-305, 311-312, 328-331, 333334, 349, 351-352, 356-357, 364-365, 373, 376, 379, 381-383, 388, 391-392, 394, 398-401, 403,
407, 416-418, 423-424, 427, 439, 448-451, 456-457, 460, 464, 470-472, 478, 481, 486, 492, 496,
506, 510, 514-518, 520, 529, 541-542, 544-547, 556, 565, 572, 575, 578, 580, 582-583, 585-586,
588, 595-597, 601, 605, 606, 619-621, 623-624, 627-629, 631, 639, 642, 650-651, 654, 658, 660663, 667-669, 673-674, 678, 690-691, 696-697, 702-704, 706, 711, 713, 714, 720-723, 725, 735737, 739-743, 745, 755-760.
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, cc. 346 n.n. a (di cui cc. 36 n.p.)
Segnature precedenti: 1613, 1 (SCK)
___
a
È conservato solo un documento singolo spedito dal comune, poi rimandato indietro al mittente (n. 14, 1820 gennaio
4).
77
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1921
1921 gennaio 4 - 1921 dicembre 26
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 2/1-832.
52
Presenti: nn. 2/1, 15, 17-22, 24-25, 27, 38, 40-41, 45-46, 50-52, 59-60, 65-67, 71-72, 75, 77-79, 8384, 93, 102-103, 106, 111 b, 114-115, 117, 119, 128, 130, 132-133, 145-146, 154, 156-157, 162164, 171-176, 178, 188-189, 191-194, 197, 202, 206, 208-210, 212, 214-215, 217, 220, 224, 226227, 229-231, 233-234, 342, 344-348, 350, 352, 356-357, 360, 362-364, 366-368, 372, 375-378,
382, 384, 386-388, 393, 398, 400-401, 403, 405-407, 411-412, 416, 418 b-420, 425-427, 430-432,
441, 444-446, 449, 455, 457, 459, 462-463, 467-474, 481-482, 492-496, 502, 510-512, 516, 519523, 531, 534-535, 543, 546, 548-550, 553-554, 556, 559, 561-562, 565, 571-573, 575, 579-580,
582-583, 586, 589, 591, 594, 610, 613, 615, 618, 619, 622-625, 627, 631-633, 642-643, 648-649,
667, 670, 676, 678, 682, 684, 688, 690-691, 698-699, 706-709, 711, 713-715, 717, 720-721, 729731, 737-744, 747, 749, 751, 753, 755, 758, 761-762, 765, 775, 780, 786-787, 789, 794-795, 799,
801-802, 804, 807, 819, 825, 827, 831-832.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 367 n.n. a (di cui cc. 56 n.p.)
Segnature precedenti: 1613, 2 (SCK)
___
a
Non ci sono minute di atti spediti dal comune.
Il documento protocollato con il n. 111 si trova sul recto del n. 106.
c
Il documento protocollato con il n. 419 si trova sul verso del n. 411.
b
78
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1922
1922 marzo 30 - 1922 novembre 30
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.
Contiene fra l'altro: prot. nn. 140 (1922 febbraio 14), 206 (1922 marzo 3), 313 (1922 marzo 30),
591 (1922 luglio 17), 898 (1922 novembre 26), 909 (1922 dicembre 1), 925 (1922 dicembre 10);
verbale di adunanza della rappresentanza comunale di Castagné, 1922 gennaio 29; carteggio
relativo a lavori di manutenzione del cimitero di Santa Caterina, [1922 luglio] - 1922 agosto 6.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 29 n.n.
Segnature precedenti: 1613, 3 (SCK)
79
Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1923
1923 aprile 10 - 1923 dicembre 11
Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 278-877.
Presenti: nn. 278, 669, 876-877.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. (di cui c. 1 n.p.)
Segnature precedenti: 1613, 4 (SCK)
53
serie
Registri anagrafici, 1850 - 1851
1 registro
Contenuto
La serie comprende un unico registro anagrafico che riporta lo stato della popolazione residente nel
territorio comunale di Castagné tra il 1850 e il 1851.
Il registro è diviso in 11 colonne che riportano i seguenti dati:
- "Numero della casa";
- "Cognome e nome d'ogni individuo della famiglia";
- "Condizione" sociale;
- "Età";
- "Numero delle famiglie, de' componenti la famiglia, degli agenti o servitù";
- "Numero di tutti gli individui";
- "Numero" dei maschi e delle femmine;
- "Numero dei colpiti dal Vaiuolo, dei vaccinandi ossia non vaccinati, né colpiti dal vaiuolo";
- "Luogo di nascita";
- "Numero dei nativi di Castagné, dei nati in altri comuni della monarchia austriaca, dei nati in
estero stato";
- "Annotazioni".
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 102.
80
"Ruolo della popolazione del Comune di Castagné nel Distretto capitanale di Trento pel 18501851"
[1850] - 1851 febbraio 16 a
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 22 n.n.
Segnature precedenti: 1615 (SCK)
___
a
Alla fine: "Castagné, li 14 febbraio 1851. Gretter consigliere e segretario".
54
serie
Elenchi dei coscritti, liste di leva e liste dei riformati, 1901 - 1922
4 registri
Contenuto
Le forze armate dell'impero austriaco si articolavano in esercito, marina, milizia territoriale,
gendarmeria e leva in massa. Alla prestazione del servizio militare erano soggetti tutti i cittadini
dello Stato di sesso maschile, sia residenti che immigrati con cittadinanza austriaca e ungherese. Il
servizio militare durava tre anni nella linea e sette anni nella riserva. La prima tappa del servizio
militare era l'obbligo di leva, per il quale ogni individuo doveva sottoporsi alla visita medica da
parte della commissione di leva, la quale decideva l'abilità o l'inabilità del singolo al servizio
militare. Quest'obbligo iniziava con il 1° gennaio dell'anno in cui il coscritto compiva il 21° anni di
età e in alcuni casi durava fino al 31 dicembre dell'anno in cui compiva 36 anni.
La leva militare era regolata dalla legge militare 5 dicembre 1868 e successive disposizioni,
secondo la quale tutti gli individui soggetti all'obbligo di leva dovevano essere divisi in tre classi a
seconda degli anni di nascita. La leva di un determinato anno comprendeva la classe I (individui che
avevano 20 anni d'età), la classe II (individui che avevano 19 anni d'età), la classe III (individui che
avevano 18 anni d'età).
Gli elenchi dei coscritti, prescelti per adempiere alle operazioni di leva, dovevano essere compilati
dal comune attraverso l'utilizzo dei registri di battesimo e dei nati consegnati dal parroco al
capocomune, il quale pubblicava un avviso che invitava tutti i coscritti che si trovavano nel comune
ad iscriversi presso la deputazione comunale del luogo di nascita o residenza entro l'inizio di
dicembre dell'anno precedente alla leva. Fatto questo, il capocomune doveva procedere alla
compilazione delle liste di leva o dei coscritti, redigendo tre diversi elenchi: uno per coloro che
avevano diritto di residenza, uno per gli stranieri e uno per le persone considerate inabili al servizio.
Le liste di leva dovevano essere chiuse alla fine di dicembre di ogni anno e fatte pervenire
all'autorità politica distrettuale di competenza, la quale le controllava, le completava e le rispediva
al capocomune che le affiggeva in pubblica visione nell'ufficio comunale per otto giorni57.
Le operazioni di leva si svolgevano soprattutto da inizio marzo fino alla fine di aprile, quando il
capocomune accompagnava i coscritti di sua pertinenza alla sede delle operazioni e certificava
l'identità di ognuno58.
Sono conservati tre registri contenenti gli elenchi dei coscritti e un registro contenente le liste di
leva e dei riformati.
Le unità archivistiche nn. 81-83 riportano la stessa struttura impostata su 15 colonne contenenti i
seguenti dati:
Numero progressivo;
Numero della casa;
Cognome e nome ed anche eventuale soprannome del coscritto;
Giorno e luogo (distretto o provincia) della nascita;
Religione;
Stato (celibe od ammogliato con o senza figli);
Istruzione scolastica avuta;
Cognizioni di musica;
Arte, industria od altra occupazione del coscritto;
a) Cognome e nome del padre;
b) Nome di famiglia e di battesimo della madre;
Arte, industria od altra occupazione del padre;
57
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San
Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 105.
58
E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 125-131.
55
Classi di età (I, II, III):
Luogo dell'attuale dimora (comune, distretto, provincia) del coscritto;
Se ed a mezzo di chi sia seguita l'insinuazione in iscritto ovvero a voce;
Annotazioni del capocomune e dell'autorità distrettuale.
La struttura dell'unità 84 è articolata in 5 colonne che riportano questi dati:
Numeri;
Cognome e nome degli iscritti, e indicazioni per i provenienti da leve anteriori;
Nascita e residenza, e variazione alla lista di leva;
Contrassegni personali, professione-istruzione;
Decisioni del consiglio di leva, annotazioni circa le decisioni di rivedibilità pronunziate in rassegna
sul conto degli inscritti arruolati.
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 105.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 125-131.
81
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1883" a
1901 b
Contiene anche: "Estratto dai registri di battesimo (nascita) rispettivamente di morte relativo ai
maschi nati nell'anno 1883" b; "Nati nell'anno 1882"; "Notificazione, concernente l'obbligo di
insinuazione delle persone soggette alla leva in massa" (3 esemplari).
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 9 n.n.
Segnature precedenti: 1616 (SCK)
___
a
Sul v del piatto posteriore della coperta: "Militari coscritti e [...] in massa"; "Ruoli militari Castagné".
Sul r della prima c. dell' "Estratto": "Dall'ufficio curaziale, San Vito Castagné 30 giugno 1901. Padre Francesco
Valentini".
b
82
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1884"
1905 a
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1617 (SCK); N. 42 (La segnatura si riferisce al numero di protocollo del 17
gennaio 1905.)
___
a
Sul v dell'ultima c.: "N. 42 presentato 17/01/05".
83
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1886"
1904 a
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1618 (SCK); N. 319 (La segnatura si riferisce al numero di protocollo del 7
giugno 1904.)
56
___
a
Sul r seconda c.: "Dal Comune, Castagné 22/7 904, il consigliere Felice Pintarelli"; Sul v del piatto posteriore della
coperta: "Castagné"; "N. 15330. Vedi foglio ufficiale n. 11"; "N. 319. Presentato 7/6 04".
84
"Liste di leva e dei riformati dell'anno 1900. Iscritti n. 6"
[1922]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1619 (SCK)
57
serie
Ruoli della leva in massa, [1919] con annotazioni del 1925
1 registro
Contenuto
La leva in massa, disciplinata dalla legge militare 5 dicembre 1868 e successive disposizioni,
costituiva un corpo ausiliario che aveva la funzione di appoggiare in guerra l'esercito, la marina
militare e la milizia territoriale, e per questo veniva attivata soltanto in caso di guerra. Erano
soggetti alla leva in massa tutti i corpi che avessero qualche carattere militare, tutti gli ufficiali e i
funzionari militari a riposo o fuori servizio e tutti i cittadini dello Stato che avevano dai 19 ai 42
anni di età e che, pur essendo abili al servizio militare, non erano stati inquadrati né nell'esercito, né
nella milizia territoriale.
Dal 1° al 31 ottobre, gli individui soggetti all'obbligo di leva in massa dovevano comunicare le
proprie generalità ad una commissione appositamente nominata e presieduta dal capocomune,
presso la deputazione comunale del luogo di residenza.
Secondo la legge 10 marzo 1895 n. 1659, il compito della deputazione comunale era quello di
formare, tenere in evidenza e revisionare i ruoli della leva in massa, nei quali doveva iscrivere tutti i
pertinenti comunali soggetti a quest'obbligo. La revisione dei ruoli doveva avvenire ogni anno nei
mesi di gennaio e febbraio, e consisteva nel togliere l'annata più vecchia e inserire la nuova annata
in base agli elenchi parrocchiali. All'inizio di marzo i comuni dovevano presentare un estratto dei
ruoli al Capitanato distrettuale di riferimento, che aveva compiti di controllo.
Secondo la legge 14 maggio 1874 n. 29, gli individui soggetti all'obbligo della leva in massa
dovevano partecipare a delle esercitazioni di tiro in appositi poligoni60.
È conservato un solo registro della classe 1900, strutturato in 13 colonne che riportano in lingua
tedesca e italiana i seguenti dati:
- Numero;
- Cognome ed eventuale soprannome dell'obbligato alla leva in massa;
- Nome (di battesimo) dell'obbligato alla leva in massa;
- Stato, condizione, occupazione (professione);
- Domicilio e numero di casa nel comune di pertinenza;
- Assente stabilmente dalla patria (nell'interno, paese e luogo; all'esterno, paese e luogo; di ignota
dimora);
- Ha servito nell'esercito, nella marina da guerra o nella milizia (comprese le riserve di
supplemento) o nella gendarmeria, presso quale corpo di truppa e in che grado;
- Inabile al servizio delle armi nella leva in massa e per quale motivo;
- Inabile ad ogni servizio nella leva in massa e per quale motivo;
- Motivazione dell'avvenuto aumento;
- Motivazione dell'avvenuta diminuzione;
- Annotazione.
Lingua
Italiano, tedesco
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 108.
59
Legge 10 marzo 1895, n. 16, "concernente l'istituto della difesa del paese per la contea del Tirolo e Vorarlberg", in
"Bollettino delle leggi e ordinanze per la contea principesca del Tirolo e Vorarlberg", 1895, pp. 77-96.
60
E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 125-131; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a
cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 108.
58
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 125-131.
Normative
Legge 10 marzo 1895, n. 16, "concernente l'istituto della difesa del paese per la contea del Tirolo e
pel Vorarlberg".
85
"Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1900"
[1919] con annotazione del 1925 aprile 27
Italiano, tedesco
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1620 (SCK)
59
serie
Ruoli matricolari, [1923] con annotazioni del 1925
4 registri, 2 fascicoli
Contenuto
Nei ruoli matricolari veniva indicata la posizione dei giovani obbligati al servizio di leva.
Sono conservati sei registri annuali relativi alle classi 1901-1906, strutturati in 4 colonne che
riportano i seguenti dati:
- Numero di matricola, arma o corpo;
- Generalità;
- Variazioni;
- Indirizzo.
Nel "Ruolo matricolare comunale dei militari" viene riassunta la posizione dei giovani per quel che
riguarda il servizio militare, specificando il corpo di assegnazione e la data di congedo.
Nel "Ruolo matricolare comunale dei militari della **** categoria" vengono elencati i giovani che
devono sostenere il servizio militare, l'eventuale corpo di assegnazione o altre note (dispensa,
rivedibilità, ecc.).
Lingua
Italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
La documentazione è ordinata in ordine di classe e non in ordine cronologico.
86
"Classe 1901. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei
militari della **** categoria" e "Classe 1901. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento.
Ruolo matricolare comunale dei militari"
[1923]
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1620, 1.1 (SCK)
87
"Classe 1902. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei
militari di **** categoria" e "Classe 1902. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo
matricolare comunale dei militari"
[1923]
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1620, 1.2 (SCK)
88
"Classe 1903. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei
militari di **** categoria"
[1923]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1620, 1.3 (SCK)
60
89
"Classe 1904. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei
militari di **** categoria"
[1923]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1620, 1.4 (SCK)
90
"Classe 1905. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei
militari" a
[1923] con annotazioni del 1925
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1620, 1.5 (SCK); N. 105 (La segnatura si riferisce al numero di protocollo
del 10 febbraio 1923)
___
a
Sul v dell'ultima c.: "N. 105. Presentato 10/2".
91
"Classe 1906. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei
militari"
[1923]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1620, 1.6 (SCK)
61
serie
Protocolli di revisione delle liste militari, 1851
1 registro
Contenuto
Il registro riporta i nominativi di coloro che presentarono domanda per ottenere l'esonero dal
servizio militare per difetto fisico, motivi di famiglia, condizione sociale o trasferimento in altro
comune. La domanda veniva inoltrata dagli interessati al comune che a sua volta chiedeva parere al
Capitanato distrettuale di riferimento da cui veniva autorizzata con decreto l'eventuale esenzione. In
caso di risposta negativa i richiedenti potevano fare ricorso.
È conservato un solo registro delle classi 1829-1830, strutturato in 9 colonne che riportano questi
dati:
- Numero progressivo (1-28);
- Comune cui appartiene (il richiedente);
- Cognome e nome;
- Nome del padre e della madre;
- Giorno, mese, anno della nascita;
- Descrizione dei titoli prodotti, od esistenti per ottenere l'esenzione;
- Indicazione dei relativi allegati;
- Verificazione, e parere del Giudizio;
- Decisione del Capitanato.
Lingua
Italiano
92
"Protocollo di revisione e rettifica delle liste coscrizionali degli individui maschi nati nel
circondario del Comune di ****, Giudizio di ****, Circolo di Trento, dall'epoca del primo gennaio
a tutto dicembre" a
1851 novembre 7 b
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1621 (SCK)
___
a
b
Dal registro si desume che le classi revisionate sono quelle dei nati negli anni 1829-1830.
Sul v dell'ultima c.: nota di trasmissione del Capitanato distrettuale di Trento, 1851 novembre 7.
62
serie
Inventari del patrimonio comunale, 1919
1 registro
Contenuto
Il comune per far fronte alle spese utilizzava, oltre alle tasse versate dai contribuenti, anche gli utili
ricavati dalla gestione del patrimonio comunale, che si componeva di beni mobili ed immobili, i
quali venivano evidenziati mediante un inventario composto periodicamente dal comune e
necessario per una razionale e ordinata gestione del patrimonio stesso. Nell'inventario venivano
indicati gli immobili posseduti dal comune e il loro valore, i beni mobili e i capitali. A questo
patrimonio definito attivo veniva poi sottratto il patrimonio passivo, quindi i debiti contratti dal
comune, dando origine al cosiddetto "patrimonio depurato".
L'istruzione del governo tirolese 31 agosto 1817, n. 20934-176061 recava il "metodo di stendere in
avvenire i conti delle facoltà delle giurisdizioni e dei comuni", mentre il Regolamento comunale
emanato con legge 9 gennaio 1866, n. 162 esplicava quali beni facessero parte di ciascun comune,
indicando, oltre ai beni immobili e mobili di sua proprietà, anche "i fondi e gli istituti amministrati
dall'ente comunale e destinati a scopi di pubblica utilità"63. Il patrimonio comunale doveva inoltre
essere amministrato scrupolosamente in modo da trarne il maggior profitto possibile: gli utili infatti
erano necessari per coprire il preventivo di spesa per il successivo anno finanziario, messi a frutto o
ripartiti tra i membri comunali.
La legge 8 giugno 1892, n. 1764 emanava istruzioni molto più precise per la redazione
dell'inventario e stabiliva che alla compilazione e alla periodica revisione dell'inventario doveva
provvedere una commissione opportunamente nominata dalla rappresentanza comunale.
L'inventario, che doveva conformarsi ad un formulario emanato dalla giunta provinciale, alla quale
doveva essere inviato l'originale una volta approvato e firmato, veniva abbozzato dalla
commissione, esaminato e rettificato dalla rappresentanza che lo approvava, nonché firmato dal
capocomune, da due membri della rappresentanza e da un consigliere comunale, solitamente il
primo.
L'inventario era uno strumento particolarmente importante perché in base ad esso la rappresentanza
comunale formulava il conto consuntivo. Le variazioni occasionali nell'entità del patrimonio
comunale dovevano essere dichiarate mediante appositi prospetti i quali venivano aggiunti
all'inventario come appendici. Ogni tre anni la rappresentanza comunale doveva procedere alla
revisione dell'inventario oppure, se necessario, redigerne uno nuovo65.
È conservato un solo inventario dei beni dell'ex Comune di Castagné che riporta il patrimonio
depurato alla fine del 1918. È strutturato in 10 colonne che riportano i seguenti dati:
- Numero corrente;
- Oggetto;
- Superficie (ha, a, mq);
- Rendita netta catastale (in corone austriache);
- Valore (in corone austriache);
- Annotazioni;
61
Istruzione del governo tirolese 31 agosto 1817, n. 20934-1760, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il
Vorarlberg", vol. IV, parte II, anno 1817, pp. 721 segg.
62
Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del
Tirolo, colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni", in "Bollettino
delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1866, pp. 1-21.
63
E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 103-106.
64
Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali", in "Bollettino delle
leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1892, pp. 91-100.
65
Ibidem, pp. 103-106; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del
Comune di Lavarone e degli archivi aggregati cit., p. 72.
63
- Riassunto del patrimonio del comune, delle frazioni, dei fondi ed istituti alla fine dell'anno ****;
- Superficie (ha, a, mq);
- Valore singolo (in corone austriache);
- Valore totale (in corone austriache).
Tra gli immobili di proprietà comunale figurano le due canoniche di Santa Caterina e di San Vito, i
due locali scolastici di Santa Caterina e di San Vito, un prato di 500 mq a San Vito, un bosco di 200
mq "alle Poze" ed una casa con terreno al Maso Eccher.
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006, p. 72.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 103-106.
Normative
Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760, "concernente i conti comunali, compilata per i comuni
minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale".
Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene
emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni".
Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali".
93
"Inventario sul patrimonio complessivo del Comune di Catagné (sic), Distretto politico di Trento
alla fine dell'anno 1918" a
1919
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1622 (SCK)
___
a
Sulla coperta sono annotate le seguenti segnature: "III 863/.19" (in matita rossa); "N. 1396/III.4. Castagné (2 allegati)"
(in matita).
64
serie
Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo, 1818 - 1923
29 registri, 27 fascicoli
Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita (1819 - 1866, con tale dicitura si intendeva il conto
preventivo).
Sommario di tutta l'entrata ed uscita (1818 - 1851, con tale dicitura si intendeva il conto
consuntivo).
Contenuto
La circolare del governo del Tirolo 3 aprile 1816, n. 762466 ordinò a tutti i comuni di stendere i
conti consuntivi dal 1805 al 1813 e di redigere i conti relativi agli anni 1814-1815 in base alle
modalità previste all'ordinanza del governo del Tirolo 31 ottobre 1785.
Questa ordinanza e l'istruzione 31 agosto 1817, n. 20934-176067 definirono inoltre il metodo di
stesura dei conti: ogni comune era obbligato alla redazione e alla tenuta annuale del "Sommario di
tutta l'entrata ed uscita", formato dalle somme d'entrata e d'uscita registrate sul libro mastro, e del
"Sistema preliminare".
La legge 8 giugno 1892, n. 1768 emanò una normativa più precisa concernente l'amministrazione del
patrimonio e dei redditi comunali: ogni anno il capocomune doveva compilare il bilancio
preventivo delle entrate e delle spese, adeguandosi ad un formulario emanato dalla Giunta
provinciale. Esso veniva esposto alla pubblica visione per almeno quattordici giorni, prima di essere
esaminato e approvato dalla rappresentanza comunale, e conteneva le previsioni di entrata e di
uscita del comune per il nuovo anno. Successivamente esso veniva trasmesso alla Giunta
provinciale.
Il conto consuntivo era redatto dal capocomune sulla base delle registrazioni d'entrata ed uscita
contenute nel giornale di cassa ed anche questo doveva essere esposto almeno per quattordici giorni
prima del suo esame da parte della rappresentanza e della sua conseguente approvazione: dalla
votazione era escluso il capocomune, essendo colui che presentava il documento. Anche il conto
consuntivo doveva essere inviato alla Giunta provinciale del Tirolo, in originale e in copia, e come
il bilancio preventivo anche il consuntivo doveva essere redatto annualmente.
In base alla legge, inoltre, il comune non poteva eseguire alcun pagamento senza un apposito
mandato emesso dal capocomune; ogni mandato doveva contenere l'entità della somma pagata, la
specifica della spesa e la firma del capocomune o del cassiere comunale. Gli ordini di incasso e i
mandati di pagamento costituivano le quietanze di pagamento o documenti di corredo69.
Dal 1818 al 1872 il bilancio preventivo del Comune di Castagné porta la denominazione "Sistema
preliminare di tutta l'entrata ed uscita", mentre il conto consuntivo viene definito "Sommario di tutta
l'entrata ed uscita". Il "Sistema preliminare di tutta l'entrata e l'uscita" si componeva di tre sezioni: il
"Sistema preliminare", l' "Allegato alla parte attiva" e l' "Allegato alla parte passiva", non sempre
presenti nella documentazione di Castagné. Anche il "Sommario di tutta l'entrata e l'uscita" si
componeva di tre parti: il vero e proprio "Sommario" e gli allegati della parte attiva e passiva.
Solo dal 1880, in linea teorica, e dal 1905 secondo la documentazione in nostro possesso, le
denominazioni diventano "Bilancio preventivo" e "Conto consuntivo".
66
Circolare del governo del Tirolo 3 aprile 1816 n. 7624, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il
Vorarlberg", vol. III, parte I, 1816, pp. 661 segg.
67
Istruzione del governo del Tirolo 31 agosto 1817 n. 20934-1760, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il
Vorarlberg", vol. IV, parte II, 1817, pp. 721 segg.
68
Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali", in "Bollettino delle
leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1892, pp. 91-100.
69
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e
degli archivi aggregati cit., p. 74; EAD. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e
degli archivi aggregati cit., pp. 116-117.
65
Dapprima sia i preventivi che i consuntivi venivano compilati in tre moduli prestampati che
venivano successivamente uniti, ma con l'emanazione della legge 8 giugno 1892 n. 1770 essi
vennero redatti in appositi registri71.
La serie contiene la documentazione contabile comunale organizzata per annate finanziarie e
comprendente le seguenti tipologie documentarie:
- conti preventivi con relativi allegati;
- conti consuntivi con relativi allegati;
- documenti di corredo al conto consuntivo talvolta suddivisi per titoli di spesa, in altri casi
numerati in ordine progressivo o cronologico.
I titoli di spesa più ricorrenti erano i seguenti:
- Resto di cassa degli anni scorsi;
- Interessi de' capitali;
- Livelli e decime;
- Salari;
- Scuola;
- Steore sui beni comunali;
- Strade ed acque;
- Mantenimento dei poveri;
- Congrue ed altre funzioni ecclesiastiche;
- Affitti di locali;
- Spese diverse;
- Spese incerte ed imprevedute;
- Quota alla cassa stazionale.
Nella descrizione delle unità di questa serie, per "carte sciolte" si intende la documentazione in
allegato.
Spesso nei conti preventivi, consuntivi e tra i documenti di corredo sono contenuti atti protocollati e
carteggio, evidenziati nel campo contenuto.
Lingua
Italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
Preventivi, consuntivi e documenti di corredo sono stati descritti nel presente inventario in un'unica
serie perché fino al 1827 venivano archiviati insieme, come si desume da una nota tergale dell'unità
104. Per uniformità si è poi mantenuto in sede descrittiva questo criterio anche per gli anni
successivi. A riguardo Erminio Mastellotto scrive che "i bilanci preventivi e i conti consuntivi date
la loro stretta connessione costituiscono un'unica serie archivistica"72.
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006, p. 74.
ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune
di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, pp. 116-117.
E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 116-121.
Normative
70
Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali", in "Bollettino delle
leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1892, pp. 91-100.
71
E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 116-121.
72
Ibidem, p. 121.
66
Circolare del Governo dei 3 aprile 1816, n. 7624, "Conti arretrati, non che debiti delle Giurisdizioni,
e delle Comuni".
Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760, "concernente i conti comunali, compilata per i comuni
minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale".
Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali".
94
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1818" e documenti di corredo a
1818
"Castagné. Consuntivi 1818"
Contiene in allegato: Titolo IV "Salari" nn. 6-7, 9; Titolo XII "Spese incerte ed imprevedute", nn.
31, 33-36.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 8 sciolte)
Segnature precedenti: 1623 (SCK)
___
a
Il preliminare del 1818 si trova nel carteggio del 1818, di cui al n. 7 del presente inventario, in quanto protocollato con
il n. 100.
95
Minuta del "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di
Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1819" ed allegati
1819
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. (più cc. 12 sciolte)
Segnature precedenti: 1624 (SCK)
96
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1819" e documenti di corredo
1818 - 1819
"Castagné. Consuntivo del 1818/1819"
Contiene in allegato: Titolo II, "Interessi de' capitali", n. 4.
Contiene anche: quietanza rilasciata dall'I.r. Luogotenenza camerale di Trento alla Gastaldia di
Castagné "per interesse di censo dovuto ai Minoriti", 1819 gennaio 31.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 3 sciolte)
Segnature precedenti: 1625 (SCK)
97
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1819/20"
1819 - 1820
"Consuntivo Castagné pel 1819-20"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.
Segnature precedenti: 1626 (SCK)
98
67
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1820/21" e documenti di corredo
1820 - 1821
"Pel 1820/21"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 5 sciolte)
Segnature precedenti: 1627 (SCK)
99
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1821/22" e documenti di corredo
1821 - 1822
"Consuntivo di Castagné pel 1821/22"
Contiene in allegato: Titolo II, "Interessi de' capitali"; Titolo VI, "Steore sui beni comunali e
curaziali"; "incassi fatti dal ricevitore Giovanni Battista Eccher Dolcer per l'anno 1821/22";
"Giornale de' mandati rilasciati dal capocomune Giovanni Maria Eccher Dolcer ai singoli creditori
per l'anno 1821/22".
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. (più cc. 10 sciolte)
Segnature precedenti: 1628 (SCK)
100
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1822/23" e documenti di corredo
1822 - 1823
"Consuntivo di Castagné pel 1822/23"
Contiene in allegato: Titolo II, "Interessi de' capitali cioè comunali".
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più c. 1 sciolta)
Segnature precedenti: 1629 (SCK)
101
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di
Trento per l'anno 1823/24"
1823 - 1824
"Castagné 1823/24"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1630 (SCK)
102
"Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine,
Circolo di Trento per l'anno 1824/25" ed allegati a
1824 - 1825
"Castagné. Preventivo 1824/25"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 10 sciolte)
Segnature precedenti: 1631 (SCK)
___
a
Quattro allegati datati 1822 sono confermati, ovvero ritenuti validi, anche per gli anni 1823/24 e 1824/25.
68
103
"Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine,
Circolo di Trento per l'anno 1825/26" ed allegati
1825 - 1826
"Castegné 1825/26"
"Preventivo"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 14 sciolte)
Segnature precedenti: 1632 (SCK)
104
"Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine,
Circolo di Trento per l'anno 1826/27" a
1826 - 1827
"Castagné 1826/27"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1633 (SCK)
___
a
Sul v dell'ultima c.: "Preventivi e consuntivi dal 1818 al 1827". Si presume che in origine i preventivi e i consuntivi
dal 1818 al 1827 fossero condizionati in forma di un unico mazzo.
105
"Comune di Castagné. Sommario di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto di
Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1842/43"
1842 - 1843
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1636 (SCK)
106
Minuta del "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné dell'anno amministrativo
1850/1851"
1850 - 1851
"Sommario dell'ano amministrativo 1850/51"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1638 (SCK)
107
"Comune di Castagné. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto
di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1851/52"
1851 - 1852
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.
Segnature precedenti: 1639 (SCK)
108
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita dell'anno amministrativo 1851-1852
1851 - 1853
"Nel conto 1851/52. Ricevute"
69
Quietanze, nn. 1-64.
Mancante: n. 2
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 100 n.n.
Segnature precedenti: 1640 (SCK)
109
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita
1855
Nota di spesa dei "Medicinali ordinati dal sottoscritto medico di Castagné pei poveri di quel
comune durante il colera, cioè dagli 8 agosto fino al 2 settembre 1855".
Italiano, latino
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1641 (SCK)
110
"Comune di Castagné. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto
di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1857/58"
1857 - 1858
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1642 (SCK)
111
"Comune di Castagné. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto
di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1866"
1866
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1644 (SCK)
112
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita
1869
Quietanze, nn. 1-60.
Mancano: nn. 12, 29, 32-33, 35, 38, 41-42, 49.
Contiene fra l'altro, al n. 43: spese per "Riparazioni alle chiese e canoniche" di San Vito e Santa
Caterina.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 111 n.n. (di cui c. 1 s.d.)
Segnature precedenti: 1647 (SCK)
113
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita
1870
Quietanze, nn. 1-89.
Mancano: nn. 3-13, 16-17, 20-22, 26-27, 30, 36, 39, 44-48, 50-54, 56-57, 67, 69, 74-75, 80, 84, 8688.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 69 n.n.
Segnature precedenti: 1648 (SCK)
70
114
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita
1871 - 1872
Quietanze, nn. 2-90.
Mancano: nn. 3, 5-13, 16, 18-19, 22, 26, 28, 33, 37-49, 55, 60-62, 65, 76-87, 89.
Contiene fra l'altro, al n. 50: "Spese per fabriche e riatamenti comunalli pro 1871".
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 65 n.n.
Segnature precedenti: 1649 e 1650 (SCK)
115
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento per l'anno 1905 compilato dal
capocomune ****"
1905
Contiene in allegato: "Prospetto delle imposte erariali".
Italiano, tedesco
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. (più c. 1 sciolta)
Segnature precedenti: 1651 (SCK)
116
"Conto consuntivo del Comune di Castagné pro anno 1905"
1905
Originale e minuta
Italiano
Fascicolo, carta, 2 registri (cc. 8 n.n.+cc. 6 n.n.)
Segnature precedenti: 1652 (SCK)
117
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento per l'anno 1906 compilato dal
capocomune Carlo Fontanari e per cura di Felice Pintarelli"
1906
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1653 (SCK)
118
Minuta del "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento compilato dal
capocomune Fontanari Carlo per l'anno 1906"
1906 con allegato del 1907
In allegato: verbale dei revisori dei conti, 1907 aprile 8.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. (più c. 1 sciolta)
Segnature precedenti: 1654 (SCK)
119
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento per l'anno 1907 compilato dal
capocomune Carlo Fontanari" ed allegati
1907
In allegato: prot. n. 784, 1907 ottobre 27.
Sul v dell'allegato: "Consuntivi e preventivi".
71
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. (più c. 1 sciolta)
Segnature precedenti: 1655 (SCK)
120
Minuta del "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento compilato dal
capocomune Fontanari Carlo per l'anno 1907"
1907
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n.
Segnature precedenti: 1656 (SCK)
121
Minuta del "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato
dal capocomune Carlo Lunz per l'anno amministrativo 1908" e allegati
1908
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali" (due esemplari) a.
Italiano, tedesco
Registro, carta, legatura in carta, cc. 10 n.n. (più cc. 2 sciolte)
Segnature precedenti: 1657 (SCK)
___
a
Un esemplare è protocollato con il n. 603.
122
Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1909
compilato dal capocomune Carlo Lunz" e allegati
1909
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali".
Italiano, tedesco
Registro, carta, cc. 19 n.n. (più c. 1 sciolta)
Segnature precedenti: 1658 (SCK)
123
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Carlo Lunz per l'anno amministrativo 1909"
1909
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1659 (SCK)
124
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1910 compilato dal
capocomune Carlo Lunz" e allegati
1910
Originale e minuta a.
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali".
Tedesco, italiano
Fascicolo, carta, 2 registri (cc. 6 n.n.+cc. 8 n.n.+c. 1 sciolta)
Segnature precedenti: 1660 (SCK)
___
a
La minuta del registro riporta la seguente annotazione: "Preventivo pro 1910. Contiene la parte passiva come pure la
parte attiva. Vedi la continuazione. Questo serve per uso d'ufficio".
72
125
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Carlo Lunz per l'anno amministrativo 1910"
1910
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1661 (SCK)
126
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1911 compilato dal
capocomune Carlo Lunz" e allegati
1911
Originale e minuta.
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; rimarchi della Giunta provinciale del Tirolo al conto
preventivo dell'anno 1911, 1911 gennaio 5; prot. n. 214, 1911 aprile 14..
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, 2 registri (cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n.+ cc. 3 sciolte)
Segnature precedenti: 1662 (SCK)
127
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1911" e documenti di corredo
1911
Originale e minuta.
In allegato: documento di corredo prot. n. 848, 1911 novembre 27.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 14 n.n.
Segnature precedenti: 1663 (SCK)
128
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1912 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1912
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali" (due esemplari); rimarchi della Giunta provinciale del
Tirolo al preventivo per l'anno 1912, 1912 gennaio 3; prot. n. 439, 1912 giugno 1.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 20 n.n.
Segnature precedenti: 1664 (SCK)
129
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1912" e documenti di corredo
1912
Originale e minuta.
In allegato: "Tasse scolastiche San Vitto 1913"; "Tassa scolastica Santa Catterina 1913".
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 15 n.n.
Segnature precedenti: 1665 (SCK)
130
73
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1913 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1913
Originale a e minuta.
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali".
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1666 (SCK)
___
a
L'originale è protocollato con il n. 58 (1913 gennaio 30).
131
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1913"
1913
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1667 (SCK)
132
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1914 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1914
Originale e minuta.
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; prot. n. 338, [1914] aprile 13.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 16 n.n.
Segnature precedenti: 1668 (SCK)
133
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1914"
1914
Originale e minuta.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1669 (SCK)
134
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1915 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1915
Originale e minuta.
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; prot. n. 98, [1915] marzo 11; prot. n. 187, 1915 aprile
6.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1670 (SCK)
135
74
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1916 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1916
Originale e minuta.
In allegato: prot. n. 340, [1916] agosto 2.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1671 (SCK)
136
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1917 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1917
Originale e minuta.
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; prot. n. 186, [1917] aprile 6.
Italiano, tedesco
Fascicolo, carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1672 (SCK)
137
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1918 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1918
In allegato: "Preventivo della comunità scolastica di Castagné, distretto scolastico di Trento, per
l'anno 1918", 1917 dicembre 28; prot. n. 130, [1918] maggio 12.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1673 (SCK)
138
Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, cartegio dei conti e preventivi per gli anni 1915,
1916, 1917, 1918"
1915 - 1918
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 15 n.n.
Segnature precedenti: 1674 (SCK)
139
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal
capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1915, 1916, 1917, 1918
1915 - 1918
Originale e minuta a.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1675 (SCK)
___
a
Uno degli esemplari fu redatto ad uso dei revisori dei conti.
140
Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1919
compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati
75
1919
In allegato: "Notta del preventivo del Comune di Castagné nel magio 1919"; "Prospetto delle
imposte erariali".
Italiano, tedesco
Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. (più cc. 2 sciolte)
Segnature precedenti: 1676 (SCK)
141
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal sindaco
Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1919"
1919
Originale a e minuta.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 10 n.n.
Segnature precedenti: 1677 (SCK)
___
a
Nell'originale è contenuta anche la "Motivazione del conto consultivo dell'anno 1919 conpilato dal sindaco Piva
Giovanni del Comune di Castagné li 6 magio 1920".
142
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1920 compilato dal
capocomune Piva Giovanni" e allegati
1920
Originale e minuta.
In allegato: prot. n. 292, 1920 giugno 9.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1678 (SCK)
143
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal sindaco
Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1920"
1920
Originali e minute.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 21 n.n.
Segnature precedenti: 1679 (SCK)
144
Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1921
compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati
1921
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; carteggio ed atti relativi al preventivo per l'anno
1921a, 1920 novembre 26 - 1921 aprile 29.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. (più cc. 5 sciolte)
Segnature precedenti: 1680 (SCK)
___
a
Tre documenti sono protocollati con i nn. 390, 671, 706.
145
76
"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal sindaco
Pedrotti Angelo per l'anno amministrativo 1921"
1921
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1681 (SCK)
146
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1922 compilato dal
capocomune Pedrotti Angelo" e allegati
1922
In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; carteggio ed atti relativi al bilancio di previsione per
l'anno 1922, 1921 dicembre 15 - 1922 giugno 17.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 2 n.n. (più cc. 3 sciolte)
Segnature precedenti: 1682 (SCK)
147
Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1922
1922
In allegato: Rubrica I, "Salari", nn. 86, 126, 128-129, 132, 134, 137; Rubrica II, "Diete e spese di
viaggi", nn. 131, 146; Rubrica III, "Spese di cancelleria"; Rubrica IV, "Spese di culto per le chiese e
uffici divini", nn. 56, 64, 92, 96, 139-142; Rubrica V, "Scuole", nn. 7, 9, 11, 21-22, 24, 31, 43, 5051, 61, 68-71, 82, 85, 89, 103, 112, 115-117, 120, 135, 143; Rubrica VI, "Spese sanitarie", nn. 81,
93; Rubrica VII, "Spese per i poveri", nn. 3, 6, 8, 15-17, 19, 26-30, 32-33, 36-38, 41-42, 44, 46, 5253, 58, 66, 76-78, 83, 94, 98-101, 116, 119, 125; Rubrica VIII, "Polizia contro gli incendi", nn. 2,
110, 122, 124, 136, 138; Rubrica X, "Boschi", n. 144; Rubrica XII, "Strade, ponti e acquedotti
comunali", nn. 47, 49, 63, 72-73, 79-80, 90-91, 95, 105-106, 108, 127; Rubrica XIV, "Affitti", nn.
4-5, 34-35, 54; Rubrica XIX, "Spese diverse", nn. 7, 10, 12-14 18, 20, 23, 25, 39-40, 45, 48, 55, 57,
59-60, 62, 67, 74, 84, 87-88, 102, 104, 107, 109, 111, 113-114, 120-121, 127, 130, 133, 145;
Rubrica XXI, "Denari altrui", nn. 75, 97.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 223 n.n. a
Segnature precedenti: 1683 (SCK)
___
a
18 documenti sono protocollati con i nn. 70, 93, 94, 116, 230, 231, 235, 243, 295, 378, 621, 686, 768, 837, 846, 905,
909, 971.
148
"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1923 compilato dal
capocomune Pedrotti Angelo"
1923
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1684 (SCK)
149
Minuta del "Conto Consuntivo dell'anno 1923 compilato dal sindaco Pedrotti Angelo"
1923
In allegato: verbale di verifica della cassa comunale per la chiusura dell'esercizio finanziario 1923,
1924 gennaio 1 (originale e minuta).
77
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1685 (SCK)
78
Ente
Comune di Castagné
1923 - 1929
Luoghi
San Vito (con i masi Toldi, Posser, Faiti, Osler, Dolzer, Postel, Puller, Pianezza, Pocher, Tasin,
Frizzi, Sercer, Lunzi, Ungherle, Poper)
Santa Caterina (con i masi Eccher, Pergher, Gretter, Valcanover, Canella, Canevet, Vigabona,
Begher, Stauder)
Santa Lucia (variante del toponimo Castagné San Vito)
Archivi prodotti
Subfondo Comune di Castagné (ordinamento italiano)
Storia
Con Ordine di servizio di data 29.5.1915 del Comando supremo del Regio esercito italiano viene
costituito un Segretariato generale per gli affari civili come organo tecnico politico amministrativo
per i territori occupati. A ciascun distretto politico è destinato un Commissario civile. Finita la
guerra, con ordinanza di data 19.11.1918 del Capo di Stato maggiore del Regio esercito,
l'amministrazione della Venezia Tridentina viene affidata ad un Governatore degli affari civili, il
quale con Regio decreto di data 24.7.1919, n. 1251, viene sostituito da un Commissario generale
civile, coadiuvato da vice Commissari.
Gli organi amministrativi previsti dalla legislazione comunale austriaca continuano la loro attività
anche negli anni immediatamente successivi alla conclusione del primo conflitto mondiale e
all'annessione del Trentino al Regno d'Italia, sancita ufficialmente con la legge di data 26 settembre
1920 che converte in legge il Regio decreto 6 ottobre 1919, n. 1804, riguardante l'approvazione del
Trattato di St. Germain tra Italia ed Austria (ciò sulla base delle norme di diritto internazionale).
Comunque, fin dal novembre del 1918 i capicomuni mutano formalmente la loro denominazione in
quella italiana di sindaci.
Fin dall'instaurarsi del Governo provvisorio militare guidato dal Pecori Giraldi emerge il non facile
impatto fra due realtà istituzionali diverse: quella centralista e verticista dello Stato italiano e quella
austriaca caratterizzata dal decentramento delle funzioni e delle competenze legislative. Il passaggio
dal governatorato militare a quello civile, avvenuto nell'agosto 1919 con l'arrivo di Luigi Credaro,
sembra acuire i problemi sorti nel dopoguerra riguardo all'incertezza nell'attribuzione delle
competenze e delle funzioni alle istituzioni periferiche: i Trentini continuano a chiedere il
mantenimento delle ampie autonomie amministrative provinciali e comunali e tali istanze sono
recepite nel testo della legge di annessione. L'opera di Credaro e l'attività delle Commissioni
consultive centrali e periferiche investite di compiti costituenti per l'assetto delle nuove province,
non valgono a realizzare l'ordinamento auspicato per il precipitare della situazione politica italiana
dove il sistema liberale sta sgretolandosi sotto i colpi delle forze nazionaliste e fasciste. La marcia
su Bolzano e Trento nei primi giorni dell'ottobre 1922 e successivamente quella su Roma e
l'instaurarsi del governo Mussolini, troncano ogni speranza di mantenere in vita l'assetto
autonomistico, incompatibile con un regime teso a trasformarsi da autoritario in totalitario e quindi
a eliminare ogni spazio di libertà decisionale.
In base al Regio decreto di data 04.02.1915 ("Nuovo testo unico della legge comunale e
provinciale"), entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio decreto di data 11.1.1923, n. 9, il
Regno si divide in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. In ogni Provincia vi sono un
Prefetto, con funzioni esecutive, un Vice Prefetto, un Consiglio di Prefettura, con funzioni
consultive e amministrative, e una Giunta amministrativa, presieduta dallo stesso Prefetto, con
funzioni anche giurisdizionali.
79
In ogni Circondario vi è un Sottoprefetto che esegue gli ordini del Prefetto.
Le deliberazioni dei Consigli e delle Giunte comunali sono trasmesse ai Prefetti e rispettivamente ai
Sottoprefetti e diventano esecutive se rimandate con il visto del Prefetto o del Sottoprefetto o se il
decreto di sospensione non è pronunziato entro il termine di 15 giorni (1 mese per bilanci e conti
consuntivi). Il Prefetto inoltre può ordinare, a spese del comune, le indagini che crede necessarie.
Sono sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale amministrativa, invece, le deliberazioni
che riguardano significative transazioni di carattere soprattutto immobiliare e i regolamenti. Questa
organizzazione è praticamente confermata dal Regio decreto di data 3.3.1934, n.383. La Giunta
provinciale amministrativa e il Ministro dell'Interno esaminano le regolarità dei singoli stanziamenti
e, previa notificazione dei propri rilievi alle amministrazioni interessate, apportano ai bilanci
eventuali modifiche.
Gli organi che amministrano la Provincia sono il Consiglio provinciale e la Deputazione cui si
aggiunge un Presidente (con Regio decreto di data 30.12.1923).
Per i comuni c'è la possibilità di unirsi in consorzi fra loro o con la Provincia, per provvedere a
particolari servizi ed opere di comune interesse.
Con Regio decreto 21.1.1923, n. 93, viene istituita la Provincia di Trento (comprendente anche
Bolzano), con i Circondari, corrispondenti ai Distretti politici. Con Regio decreto legge di data
2.1.1927, n. 1, viene istituita la Provincia di Bolzano e contemporaneamente vengono soppresse
tutte le Sottoprefetture.
Il Regio decreto legge datato 23 ottobre 1925, n. 2113, istituisce un servizio ispettivo sui comuni e
sulle province: gli ispettori, con visite periodiche e saltuarie, accertano l'ordinato funzionamento
delle amministrazioni e il regolare andamento dei pubblici servizi di loro competenza. Il Prefetto ha
la facoltà di adottare sanzioni disciplinari, con provvedimento definitivo a carico dei segretari,
impiegati, agenti e salariati che svolgano azione incompatibile con le generali direttive del Governo.
Con l'avvento del Fascismo si ha una politica di accentramento delle cariche che vede l'istituzione
di Podestà di nomina regia nei comuni del Regno (Regio decreto legge 03.09.1926, n. 1910) mentre
il Prefetto diventa "unico solo rappresentante autorità di Governo nella Provincia" (telegramma di
Mussolini del 13 giugno 1923). A Roma viene invece istituito un Governatorato che svolge le
competenze del comune (cfr. Regio decreto di data 3.3.1934, n.383, titolo VIII).
La perdita delle libertà assicurate dal sistema decentrato è vissuta dalle popolazioni come una
violazione della loro stessa identità e l'aggregazione dei comuni è vista come la fine del diritto di
gestire in proprio gli interessi della comunità.
Il Comune di Castagné viene soppresso nell'ambito di tale politica con Regio decreto 29 novembre
1928, n. 2980 e viene aggregato al Comune di Pergine Valsugana insieme ai comuni un tempo
autonomi di Canezza, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà,
Viarago, Vigalzano e Vignola.
Da un atto del 29 settembre 1928 si apprende tuttavia che la popolazione locale mal sopportò tale
decisione ormai ventilata, auspicando invece la costituzione di un comune autonomo comprendente
le frazioni di Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno che già avevano collaudato esperienze di
servizi consorziati (consorzio podestarile e segretarile, condotta medica, zootecnica e ostetrica). Gli
abitanti ritenevano infatti che "l'unione di questo comune a Pergine porterebbe grave danno
economico a questa popolazione esclusivamente rurale, la quale se unita con gli altri comuni
finitimi verrebbe a formare un blocco omogeneo per affinità di interessi e con una saggia
amministrazione potrebbe provvedere ai propri bisogni che sono molto limitati in confronto alle
esigenze di un centro urbano". Tali comuni confinanti erano inoltre "allacciati fra di loro da comode
strade di montagna" e "la distanza da un comune all'altro non è superiore ai due chilometri". Inoltre
"il dover affluire a Pergine per i bisogni d'ufficio porterebbe ... perdita di tempo prezioso con grave
pregiudizio dei lavori agricoli", posto che "sia contrario agli intendimenti del Capo del Governo il
voler urbanizzare le popolazioni agricole le quali devono essere mantenute nel loro ambiente se si
vuole ottenere l'attaccamento dell'agricoltore alla propria terra". Le proposte degli abitanti di
80
Castagné non sortirono tuttavia gli effetti desiderati e, come detto, anche Castagné fu annesso come
frazione al Comune di Pergine Valsugana.
Condizione giuridica
Con il Regio decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9, vengono estesi al Trentino il Testo unico della
legge comunale e provinciale, approvato con Regio decreto datato 4 febbraio 1915, n. 148; i decreti
luogotenenziali datati 4 gennaio 1917, n. 129, 13 febbraio 1919, n.156, e 23 marzo 1919, n.504; i
Regio decreto datati 18 settembre 1919, n.1825 e 20 ottobre 1921, n. 1576; i Regi decreti legge
datati 8 settembre 1922, n. 1285 e 21 dicembre 1922, n. 1654; il Regolamento per l'esecuzione della
legge comunale e provinciale, approvato con Regio decreto del 12 febbraio 1911, n. 297, modificato
con Regio decreto datati 18 aprile 1920, n. 585 e 7 aprile 1921, n. 559.
L'art. 25 del decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9 stabilisce che entro tre mesi dalla sua entrata in
vigore dovranno aver luogo le elezioni generali amministrative per i consigli provinciali, nonché per
i consigli comunali che hanno perduto due terzi dei loro membri.
Con Regio decreto datato 24 settembre 1923, n. 2013 sono estese alle nuove Province le
disposizioni relative allo stato civile.
Il Regio decreto del 30 dicembre 1923, n. 1923, "Riforma della legge comunale e provinciale",
introduce alcune modifiche al Testo unico del 1915, quindi con la legge del 4 febbraio 1926, n. 237
ed, infine, con il Regio decreto del 3 settembre 1926, n. 1910 fu esteso l'ordinamento fascista ai
comuni del Regno.
Con Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980 il Comune di Castagné viene soppresso e aggregato
al Comune di Pergine Valsugana.
Funzioni, occupazioni e attività
La sostanziale differenza introdotta dall'ordinamento italiano rispetto al precedente consiste nel
fatto che, mentre prima i comuni venivano divisi in 3 classi, a seconda delle dimensioni, e ogni
classe aveva determinate competenze, ora tutti i comuni, di qualsiasi entità, hanno i medesimi
compiti.
Le competenze del Comune di Castagné emergono dall'elenco delle serie, appartenenti all'archivio
postunitario, classificate secondo il titolario stabilito dalla circolare del Ministero dell'Interno del 1°
marzo 1897, n. 17100-2, applicata dal Comune di Castagné dal 1927. Le 15 categorie previste dal
titolario sono le seguenti:
-Categoria I: Amministrazione;
-Categoria II: Opere Pie e Beneficenza;
-Categoria III: Polizia urbana e rurale;
-Categoria IV: Sanità e Igiene;
-Categoria V: Finanze;
-Categoria VI: Governo;
-Categoria VII: Grazia, Giustizia e Culto;
-Categoria VIII: Leva e Truppe;
-Categoria IX: Istruzione pubblica;
-Categoria X: Lavori pubblici, poste-telegrafi, telefoni;
-Categoria XI: Agricoltura, industria e commercio;
-Categoria XII: Stato civile, censimento, statistica;
-Categoria XIII: Esteri;
-Categoria XIV: Varie;
-Categoria XV: Sicurezza pubblica.
Ogni comune è obbligato a tenere un inventario dei beni mobili e immobili; può contrarre mutui,
pur con una certa garanzia e, in conformità alle leggi, imporre dazi e alcuni tipi di tasse; è obbligato
a fare spese per gli uffici e per l'archivio comunale; per gli stipendi, per il servizio di riscossione e
pagamenti, per le imposte dovute al comune, per servizio sanitario (medici e levatrici), per la
81
conservazione del patrimonio comunale, per il pagamento dei debiti esigibili, per la sistemazione e
la manutenzione delle strade comunali, dei porti, degli edifici ed acquedotti e dei cimiteri comunali,
per l'istruzione elementare, per l'illuminazione, per i registri dello stato civile, per la festa nazionale,
per le elezioni, per la polizia locale, per il carcere mandamentale ecc.
Con l'avvento del Fascismo, il podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal
consiglio, dalla giunta e dal sindaco, come si evince dall'art. 5 della legge comunale e provinciale
datata 4 febbraio 1926 n. 237.
Struttura amministrativa
In base al Regio decreto 4 febbraio 1915 n. 148, entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio
decreto 11 gennaio 1923 n. 9, presso ogni comune doveva essere istituito un consiglio comunale
che provvedesse all'elezione della giunta comunale. Presso il Comune di Castagné il consiglio,
entrato in funzione a partire dal febbraio 1923, era composto da 15 membri, compreso il sindaco e i
due assessori. Le sedute del consiglio, convocate presso la sede municipale o la casa privata del
sindaco pro tempore, erano presiedute da un presidente (in genere il sindaco) nominato tra i presenti
e si svolgevano alla presenza del segretario comunale. Le sedute venivano indette in forma
ordinaria con cadenza mensile; in via straordinaria venivano convocate al bisogno.
La giunta comunale era formata dal sindaco e da due assessori.
Il consiglio comunale era l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, mentre alla
giunta spettavano tutti gli atti di amministrazione non riservati per legge o statuto al consiglio.
Con Regio decreto legge 4 febbraio 1926 n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento
podestarile a tutti i comuni del Regno d'Italia, i consigli e le giunte comunali furono prosciolti e le
loro competenze furono demandate alla figura del podestà. La prima seduta podestarile presso il
Comune di Castagné risale al 3 luglio 1926.
Fin dal 1924 i Comuni di Ischia, Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno si consorziarono per la
gestione del servizio di segretaria, il cui organico era costituito dalla figura del segretario comunale
e del diurnista.
Con Regio decreto 14 maggio 1926 Giovanni Serra veniva nominato podestà per l'amministrazione
del Comune di Castagné in forma consorziata con i Comuni di Susà, Costasavina e Roncogno. Il
Comune di Ischia era stato invece associato per amministrazione podestarile al Comune di Tenna.
Lo stesso Serra con deliberazione podestarile del 3 luglio 1926, n. 1 nominò Giovanni Battista
Biasi, già sindaco del comune, a proprio rappresentante per il Comune di Castagné.
Con deliberazione del podestà del 24 luglio 1926 n. 2 approvata dal prefetto in data 9 ottobre 1926
n. 34162/IIa veniva costituito il Consorzio per il servizio del segretario tra i Comuni di Susà,
Castagné, Costasavina e Roncogno, esteso poi con deliberazione del 25 gennaio 1926 al servizio di
tutto il personale amministrativo, stabilito in organico unico per tutto il consorzio intercomunale.
Capofila del consorzio era il Comune di Susà il quale si impegnava a curare gli interessi di ciascun
comune consorziato, ad emettere i mandati, a ripartire le spese, anticipate per ogni semestre dai
comuni interessati in proporzione al numero degli abitanti. La pianta organica comprendeva le
figure del segretario comunale, dell'applicato, del servo o cursore comunale, detto anche messo
guardia.
Il segretario comunale era responsabile dell'osservanza ed esecuzione di tutte le norme e
disposizioni di legge riguardanti i comuni, curava la stesura e la pubblicazione dei verbali del
podestà, provvedendo anche ad inoltrarli alle autorità competenti per la loro approvazione; rendeva
pubbliche le disposizioni, gli ordini e i decreti emessi dal podestà, vigilando sull'osservanza degli
stessi; teneva l'archivio e tutti i registri prescritti dalla legge, la contabilità comunale, gli atti e le
scritture delle opere di beneficenza e degli istituti amministrati direttamente dal comune, i registri di
stato civile, le liste di leva, le liste elettorali, l'anagrafe con l'incarico di curarne la formazione e la
revisione; firmava i mandati di pagamento; aveva la custodia dei valori, delle carte e dei documenti
importanti; stipulava contratti per conto e nell'interesse del comune; compilava i bilanci alla luce
82
delle disposizioni di legge, delle indicazioni e dei pareri del podestà; riscuoteva i diritti di segreteria
e di stato civile.
L'applicato era tenuto al disbrigo di tutti gli adempimenti ordinari e straordinari a lui affidati dal
podestà o dal segretario, rispondendone dell'esatta esecuzione; il segretario poteva delegargli il
compito di tenere l'archivio, il protocollo e di compilare i registri.
Era compito del servo comunale provvedere ai servizi di notificazione, intimazione, affissioni di
avvisi, decreti, documenti ecc. riguardanti l'amministrazione comunale e i rapporti di questa con i
privati; sorvegliare sui servizi comunali, pubblica sicurezza, polizia urbana con titolo di agente della
forza pubblica; provvedere alla pulizia e al riscaldamento degli uffici comunali. Il servizio di pulizia
fu in seguito assegnato ad altra persona con incarico annuale.
Il podestà provvedeva a nominare 3 rappresentanti locali in seno alla rappresentanza consorziale per
il servizio di segreteria. Il Comune di Castagné assumeva invece altro personale dipendente
direttamente dal comune da cui era salariato, quale il guardiaboschi, i pompieri, l'esattore e la
levatrice e concorreva al pagamento di altre figure di pubblica utilità assunte da altri enti, quali i
curati e i sacrestani degli abitati di San Vito e Santa Caterina.
Con deliberazione del podestà del 3 febbraio 1928, il Comune di Castagné si consorziò con il
Comune di Calceranica per la gestione del servizio ostetrico nell'abitato di Santa Caterina, e con il
Comune di Susà per l'erogazione dello stesso servizio nell'abitato di San Vito. Il Comune di
Castagné era rappresentato all'interno della rappresentanza del Consorzio sanitario ostetrico di Susà
e Castagné San Vito da due delegati locali e da uno nell'omologo consorzio tra il Comune di
Calceranica e l'abitato di Santa Caterina.
Il Comune di Castagné aderì al Consorzio sanitario dei Comuni di Ischia, Susà, Castagné,
Costasavina e Roncogno fin dalla sua costituzione, approvata con decreto prefettizio di data 12
novembre 1924, n. 40624/IIIa. La gestione dell'ente spettò dapprincipio al Comune di Ischia, quindi
a partire dal 1926 al Comune di Susà. Il Comune di Castagné era rappresentato all'interno
dell'assemblea consorziale sanitaria medica in numero di 1 rappresentante ogni 5 consiglieri per
complessivi 3 rappresentanti. Tale numero fu riconfermato anche in seguito alla soppressione dei
consigli comunali.
Per quel che riguarda la condotta veterinaria, il Comune di Castagné aderiva al Consorzio unico pel
servizio del veterinario istituito fra i 18 comuni del mandamento di Pergine con sede a Pergine,
provvedendo ad inviare un rappresentante locale di nomina podestarile in seno alla rappresentanza
consorziale.
Fonti normative
Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la
tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali".
Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e
provinciale".
Regio decreto 24 luglio 1919, n. 1251.
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il
Regolamento comunale e provinciale".
Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni
relative all'ordinamento dello stato civile".
Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "'Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con
popolazione non eccedente i 5000 abitanti".
Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i
comuni del regno".
Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980, "Aggregazione dei comuni di Canezza, Castagné,
Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e
83
Vignola al Comune di Pergine e modificazione della denominazione di questo in Pergine
Valsugana".
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné.
Ad esclusione delle notizie specifiche sul Comune di Castagné, i campi "Storia", "Condizione
giuridica" e "Funzioni, occupazioni, attività" sono desunti da M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di),
Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione
all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e
archivistici, Trento 2002.
Bibliografia
M. FAES-M. NEQUIRITO (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni
trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di
Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto).
B. FILIPPI, 100 anni di cooperazione a Castagné (1901-2001), Pergine Valsugana (TN) 2001.
84
subfondo
Comune di Castagné, 1923 - 1929
106 registri, 39 fascicoli, 14 filze, 1 volume, 2 buste
Soggetti produttori
Comune di Castagné, 1923 - 1929
85
serie
Deliberazioni del consiglio, della giunta comunale e del podestà, 1924 - 1929
2 registri
Contenuto
I registri della serie riportano i verbali delle adunanze del consiglio e della giunta comunale di
Castagné dal 17 febbraio 1924 al 2 maggio 1926 e quindi, di seguito, le deliberazioni del podestà
del Comune di Castagné dal 3 luglio 1926 al 5 gennaio 1929. È presente un solo verbale di sessione
della giunta comunale datato 29 novembre 1924 e sottoscritto dai membri di quell'organo, ovvero il
sindaco e i due assessori.
Nei verbali delle riunioni del consiglio, dette talvolta "sedute comunali", si riportano la data, l'ora e
il luogo dell'adunanza, i nomi dei consiglieri presenti e di quelli assenti per stabilire la validità della
seduta, il nome del segretario con funzione di verbalista, il nome del presidente dell'adunanza,
l'ordine del giorno e gli esiti della discussione. Seguono quindi le firme autografe per approvazione
di tutti i convenuti.
Nelle delibere del podestà, a una parte protocollare contenente indicazioni cronologiche e topiche,
segue una parte espositiva supportata da precisi richiami a disposizioni di legge e atti acquisiti dal
comune e quindi la parte dispositiva con eventuali clausole o precisazioni. L'atto risulta sottoscritto
in originale dal podestà e dal segretario e corroborato dal timbro del comune. In fondo viene
annotato l'esito, in genere positivo, dell'esposizione della delibera all'albo pretorio.
A margine di ciascun provvedimento viene riportato il richiamo ad atti di approvazione,
sospensione, rinvio, revoca o annullamento dello stesso da parte dell'autorità competente.
Lingua
Italiano
150
"Registro delle deliberazioni del consiglio o della giunta"
1924 febbraio 17 - 1927 aprile 23
- Deliberazioni del consiglio comunale, 1924 febbraio 17 - 1926 maggio 2;
- deliberazione della giunta comunale, 1924 novembre 29;
- deliberazioni del podestà, 1926 luglio 3 - 1927 aprile 23.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 29 n.n.
Segnature precedenti: 1696 (SCK)
151
"Deliberazioni del consiglio comunale di Castagné dal 1927 al 1928"
1927 aprile 28 - 1929 gennaio 5
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 41 n.n.
Segnature precedenti: 1697 (SCK)
86
serie
Indici delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928
5 registri
Contenuto
Negli indici delle delibere podestarili, prescritti dal Regio decreto 12 febbraio 1911 n. 29773,
vengono registrati gli elementi identificativi essenziali di tali atti, ovvero il numero del
provvedimento, la data, l'oggetto, il protocollo di spedizione e di arrivo degli atti presso gli uffici
delle autorità competenti per la loro approvazione (Regia Prefettura della Provincia di Trento, poi
R. Prefettura della Venezia Tridentina o Giunta provinciale amministrativa), la data, il numero e il
sunto dei provvedimenti emanati da queste ultime ed eventuali annotazioni.
Lingua
Italiano
Normative
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge
comunale e provinciale".
152
"Indice cronologico delle deliberazioni del podestà dal 3 luglio 1926"
1926 luglio 3 - 1928 dicembre 29 con annotazioni fino al 18 febbraio 1929
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 21 n.n.
Segnature precedenti: 1698 (SCK)
153
"Anno 1926. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto bilancio 1926"
1926 luglio 24 - 1926 dicembre 31
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1698 (SCK)
154
Indice delle deliberazioni del podestà con rilevanza contabile
1926 luglio 24 - 1928 giugno 12
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1698 (SCK)
155
"Anno 1927. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto - bilancio 1927"
1927 gennaio 25 - 1927 novembre 28
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1701, 1 (SCK)
73
Regio decreto 12 febbraio 1911 n. 297, all. 4, nn. 10-11, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno
d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092 (Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).
87
156
"Anno 1928. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto. Bilancio 1928"
1928 gennaio 21 - 1928 dicembre 29
Italiano
Registro, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 30 (SCK)
88
serie
Copie vistate delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928
1 filza
Contenuto
La serie è costituita da un'unica unità in cui sono contenute le deliberazioni del podestà del Comune
di Castagné inviate in copia conforme all'originale per acquisire il visto di approvazione dalle
autorità superiori competenti (Regia Prefettura della Provincia di Trento, poi Regia Prefettura della
Venezia Tridentina o Giunta provinciale amministrativa). Nell'unità sono compresi gli allegati delle
delibere e carteggio accompagnatorio o interlocutorio protocollato ed assegnato di norma alla
categoria I del titolario Astengo.
Spesso i singoli atti sono contrassegnati dalla segnatura "a.a. Deliber. (o Del., Delib.)" (=agli atti.
Deliberazioni).
Lingua
Italiano
157
Copie vistate delle deliberazioni del podestà
1926 gennaio 27 - 1928 aprile 7 con visti fino al 1929
Contiene anche: carteggio ed atti protocollati.
1926: prot. nn. 265; 128-130, 135, 174, 178, 192, 245-247, 255-257, 271, 311-312, 333, 342, 352,
356, 359-360, 363-365, 375, 414, 417, 426, 440-441, 455;
1927: prot. nn. 14, 32, 42, 57, 83, 93-95, 138, 175-177, 184, 259, 309, 323, 395, 398-399, 409, 443,
447, 475, 477, 487-488, 496, 527, 580, 582, 638, 649, 680-682, 686, 720, 731, 744, 797, 802, 810,
824, 930, 980;
1928: prot. nn. 8, 30, 38, 51-52, 69-70, 72, 73, 91, 95, 98, 110, 149, 153, 159-160, 176-177, 219,
225, 233-234, 376-380, 386-387, 389, 391-392, 461-462, 465-467, 497, 503, 508, 524, 534-536,
540, 571-574, 604, 622-623, 664, 681-682, 710, 713, 737, 760, 786, 798, 801, 864, 869, 937, 980981, 1024, 1026, 1039;
1929: prot. nn. 5, 22, 54, 65, 70.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1699 (SCK); Del.; Delib.; Deliber. (La segnatura fa riferimento alla
denominazione della serie (Delibere/Deliberazioni).)
89
serie
Protocolli degli esibiti, 1925 - 1929
2 registri
Contenuto
A seguito dell'estensione dell'ordinamento amministrativo italiano alle nuove province, la tenuta dei
registri di protocollo fu prescritta e disciplinata dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100-2
del 1° marzo 189774. In base a tale direttiva il registro di protocollo, annuale, doveva riportare il
numero progressivo di ciascun documento acquisito o spedito dall'ente, la data di acquisizione o di
spedizione, il destinatario, l'oggetto e l'indice di classificazione, non sempre riportato con
sistematicità nei registri in uso presso il Comune di Castagné, ove compare la dicitura generica
"Agli atti", talvolta seguita dalla categoria di assegnazione. Nei registri di protocollo pervenuti
viene riportata anche la data dei documenti in arrivo con le relative segnature e memoria dei
procedimenti attivati da ciascun atto protocollato (archiviazione agli atti o altra procedura).
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei
comuni, Firenze 1979, pp. 110-115.
Normative
Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la
tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali".
158
"Protocollo degli esebiti del Comune di Castagné"
[1925] novembre 1 - 1928 settembre 22
- Nn. 751-878, [1925] novembre 1 - 1925 dicembre 31;
- "Anno 1926", nn. 1-359, 1926 gennaio 3 - 1926 maggio 22;
- nn. 1-464, 1926 maggio 15 - 1926 dicembre 31;
- "Anno 1927", nn. 1-992, 1927 gennaio 3 - 1927 dicembre 31;
- "Anno 1928", nn. 1-810, 1928 gennaio 3 - 1928 settembre 22.
Italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 284 n.n.
Segnature precedenti: 1705 (SCK)
159
Protocollo degli esibiti
1928 settembre 24 - 1929 febbraio 18
- Nn. 811-1121, 1928 settembre 24 - 1928 dicembre 31 con annotazioni fino al 1 febbraio 1929;
- nn. 1-70, 1929 gennaio 2 - 1929 febbraio 18.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 41 n.n.
Segnature precedenti: 1706 (SCK)
74
Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo
e dell'archivio per gli uffici comunali", in A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo
all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979, pp. 110-115.
90
serie
Carteggio ed atti, 1923 - 1929
34 fascicoli, 13 filze, 1 volume
Contenuto
A seconda dei criteri di inventariazione originari, la serie è stata articolata in tre sottoserie, ovvero:
carteggio ed atti relativi a pratiche pluriennali afferenti ad un medesimo affare, carteggio ed atti
conservati in ordine di protocollo, carteggio ed atti protocollati ed organizzati in categorie in base al
titolario Astengo.
Lingua
Italiano, tedesco
Criteri di ordinamento e inventariazione
La serie del carteggio ed atti prodotta dall'ente dopo l'annessione al Regno d'Italia è stata ordinata in
base alle caratteristiche delle diverse sottoserie. Il carteggio organizzato per pratiche è stato ordinato
in successione cronologica; il carteggio protocollato, in ordine di numero di protocollo progressivo;
il carteggio per categorie, in ordine crescente di categoria.
Nella descrizione estrinseca non è stata indicata la consistenza delle unità di carteggio, eccetto per i
registri e i volumi.
91
sottoserie
Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1923 - 1929
7 fascicoli, 1 filza
Contenuto
La sottoserie comprende la documentazione, per lo più protocollata, relativa ad affari di durata
pluriennale. Si tratta in genere di pratiche relative alla manutenzione di immobili di proprietà
comunale (edifici e strade) o a risarcimenti per danni di guerra, di documentazione prodotta da
commissioni comunali, oppure di atti seriali omogenei per oggetto e tipologia, ma non sempre
protocollati e classificati.
Lingua
Italiano
160
Carteggio ed atti relativi alla costruzione degli edifici scolastici di San Vito e di Santa Caterina
1923 - 1927 con allegati dal 1922
Contiene fra l'altro: atti protocollati (nn. 506/1924, 643/1924, 91/1925, 626/1925, 658/1925,
271a/1926, 56/1927, 97/1927; progetti degli edifici scolastici e preventivi predisposti dal muratore
Carlin Fortunato di Susà, 1922 luglio 20, dall'impresa Carlin&Bernabè di Pergine, 15 dicembre
1924 - 17 dicembre 1924 e dall'ing. Eduino Maoro di Pergine, 1926 marzo 16.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1701, 7 (SCK)
161
"Morte. Certificati medici d'ispezione cadaverica"
1925 - 1928
Contiene anche: permessi di seppellimento, verbali di consegna del cadavere, autorizzazioni al
trasporto di salme, atti di morte.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1704, 17 (SCK)
162
Carteggio ed atti relativi alla manutenzione della strada Pergine-Caldonazzo-Levico
1925 - 1928
- "Concorrenza stradale Pergine-Caldonazzo-Levico. Domanda di scioglimento", 1925 - 1928;
- "Strada Levico-Pergine-Caldonazzo. Manutenzione", 1927 - 1928.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 8 (SCK)
163
Carteggio ed atti relativi al risarcimento dei danni provocati dalla guerra all'acquedotto di San Vito
1926 - 1928 con documenti dal 1919
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 12 (SCK)
92
164
Carteggio ed atti relativi ai lavoratori agricoli
1927 - 1929
- "Castagné. Matricole agricoltori. Comitato comunale".
1927: prot. nn. 463-464, 512, 600;
1928: prot. n. 656.
- "Agricoltori".
1928: prot. nn. 548, 576, 711.
- "Lavoratori agricoli".
1927: prot. n. 491, 661;
1928: prot. nn. 191, 365, 445, 517, 706, 821, 866, 910-911, 995, 1025, 1048;
1929: prot. n. 31.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 5 (SCK)
165
Carteggio ed atti della Commissione censuaria comunale di Castagné
1928
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 10 (SCK)
166
Decreti penali per appropriazione di frutta
1928 - 1929
Prot. nn. 951/1928, 992/1928, 1040/1928, 62/1929, 69/1929.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 11 (SCK)
167
Carteggio ed atti relativi all'assegno di completamento congrua spettante ai curati di Santa Caterina
e di San Vito
1929 gennaio 5
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 13 (SCK)
93
sottoserie
Carteggio ed atti protocollati, 1924 - 1926
3 fascicoli
Contenuto
La sottoserie si compone di tre fascicoli contenenti la documentazione prodotta e acquisita dal
Comune di Castagné in ordine di registrazione di protocollo, come riportato nei rispettivi registri.
Lingua
Italiano
168
Carteggio ed atti
1924
- Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 71-650.
Presenti: nn. 71, 82, 128, 160, 195, 247, 301, 318, 367b, 431, 436, 449-451, 457, 465a, 465b, 496,
502, 504, 511, 534, 583a, 583b, 631, 637, 650.
Contiene fra l'altro: spese protocollate per spedalità, 1924 aprile 27 - 1925 febbraio 19 con allegato
del 1923.
Contiene anche: fatture per manutenzione strade comunali, 1926 maggio 23 - 1926 luglio 7;
documento di ipoteca, 1921 marzo 8; circolare relativa all'introduzione del libro della scuola, 1924
maggio 20; fattura per fornitura di gesso, 1924 novembre 5 - 1924 dicembre 4 a.
- Carteggio ed atti in ordine cronologico, 1924 gennaio 27 - 1924 aprile 23.
Contiene fra l'altro: "Contratti per il dazio consumo 1924" e per l'industria, 1924 febbraio 19 - 1924
febbraio 24.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1700, 1 (SCK)
___
a
Tale documentazione fu rilegata insieme al carteggio relativo alle spese per spedalità.
169
Carteggio ed atti
1925
- Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 9-835.
Presenti: nn. 9, 19-20, 30, 35-36, 41, 47, 66, 70, 82, 92, 94, 96, 108, 188, 223, 370, 423, 523, 540,
554, 690, 738, 770, 835.
Contiene fra l'altro: carteggio protocollato relativo all'istituzione della condotta veterinaria
consorziale, 1925 gennaio 7 - 1927 maggio 3 con allegati dal 1924.
- Carteggio ed atti in ordine cronologico, 1925 gennaio 31 - 1925 dicembre 14.
Contiene fra l'altro: convenzioni di abbonamento per il dazio consumo, 1925 agosto 24; 1925
settembre 7.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1700, 3 (SCK)
170
Carteggio ed atti
1926
94
- Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 183-322.
Presenti: nn. 183, 264, 276, 310, 322.
Contiene fra l'altro: convenzioni di abbonamento per il dazio consumo, 1926 febbraio 2.
- Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 30-375.
Presenti: nn. 30, 100-101, 114, 144, 153, 232-233, 239, 256-257, 375.
Contiene fra l'altro: carteggio relativo alla chiusura temporanea e alla riattivazione della rivendita di
privativa n. 2 a Santa Caterina, 1926 giugno 11 - 1926 settembre 1; "Contratto cessione suolo
cimitero comunale" per sepoltura privata, 1926 giugno 13 - 1926 agosto 9.
- Carteggio ed atti in ordine cronologico, 1926 gennaio 15 - 1926 dicembre 31.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1700, 5 (SCK)
95
sottoserie
Carteggio ed atti classificati per categoria, 1927 - 1929
24 fascicoli, 12 filze, 1 volume
Contenuto
La sottoserie comprende atti protocollati e classificati in base al titolario Astengo esteso
dall'ordinamento amministrativo italiano alle nuove province con circolare del Ministero
dell'Interno n. 17100-2 del 1° marzo 189775. Gli atti, in genere condizionati in forma di filza, cui fu
aggiunto in seguito ulteriore carteggio relativo alla stessa categoria, sono classificati per sola
categoria, senza alcuna partizione gerarchica in classi e fascicoli. All'interno di ciascuna filza la
documentazione appartenente alla stessa categoria è ordinata per anno. La categoria di assegnazione
degli atti è riportata raramente nel registro di protocollo, mentre viene puntualmente annotata sui
singoli documenti.
Lingua
Italiano
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei
comuni, Firenze 1979, pp. 110-115.
Normative
Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la
tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali".
171
"Categoria I. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 30, 54, 132, 143, 151, 159, 174, 231, 237, 277, 325, 339, 341, 386, 413,
428, 430, 455, 459, 545, 554, 570, 579, 584, 601, 633, 696, 711, 734, 795, 830, 832, 843, 845, 865,
896, 907, 940, 962-963, 978, 985.
Contiene anche: "Prospetto ritenute di ricchezza mobile su mercedi e paghe e salari corrisposti
nell'anno 1927", 1927.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1700, 6 (SCK)
172
"Categoria II. Anno 1927
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 100-101, 127, 262, 266, 334, 431, 539, 562, 686, 741, 747, 835, 868,
917, 965-966, 977.
Contiene anche: "Elenco dei poveri aventi diritto alla assistenza gratuita del medico, alla
somministrazione gratuita dei medicinali, alle prestazioni gratuite del veterinario", 1927.
Italiano
Fascicolo, carta
75
Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo
e dell'archivio per gli uffici comunali", in A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo
all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979, pp. 110-115.
96
Segnature precedenti: 1700, 7 (SCK)
173
"Categoria III. Anno 1928" a
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 26, 47, 777.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1700, 8 (SCK)
___
a
La documentazione contenuta nella filza fu prodotta e acquisita nell'anno 1927.
174
"Categoria IV. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 3, 156, 197-198, 302, 340, 524, 556, 568-569, 612, 710, 736-737, 779,
793, 833-834, 924.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1700, 9 (SCK)
175
"Categoria V. Anno 1927"
1927 con documenti del 1926
Carteggio ed atti, prot. nn. 28, 38-39, 50, 63, 66, 75, 81, 87, 100, 103, 120, 123, 125, 137, 145, 147,
150, 157, 164-165, 167, 170-171, 173, 178, 195-196, 200-201, 205, 207, 209-210, 218, 221, 223225, 229-230, 235, 237, 239, 250, 252-253, 256-257, 291-293, 299, 301, 305, 313, 318, 347, 349,
351, 353, 361, 364, 376, 378, 380-382, 385, 388, 391, 414, 421, 429, 432, 448, 452-453, 456, 463,
465, 475a, 478, 486, 498, 503, 505, 519-521, 526, 528, 531-532, 552-553, 557-558, 561, 563, 569,
572, 574, 580, 595, 597, 606-607, 614, 616, 619, 637, 639, 645, 647, 658, 660, 665, 671, 685, 688,
698-699, 708, 720, 723, 731, 743, 745, 757, 765, 770, 775-776, 786-787, 808, 813-814, 817-818,
831, 840, 842, 846-847, 858, 862, 869, 877, 882, 884, 892, 905-906, 914, 942, 947, 959, 964, 970,
984, 986, 988.
Contiene fra l'altro: pratica relativa alla liquidazione degli usi civici, 1926 dicembre 12 a - 1927
febbraio 2.
Contiene in allegato: prot. 268/1926.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1701, 1 (SCK)
___
a
Prot. n. 422.
176
"Bilancio preventivo 1928. Agli atti 24.10.1928. V"
1927 - 1928
Carteggio ed atti protocollati relativi al bilancio preventivo per l'anno 1928.
Contiene fra l'altro:
1927: prot. nn. 876, 958, 968.
1928: prot. nn. 31, 143, 340, 546, 600, 843, 919.
Italiano
Volume, carta, legatura in carta, cc. 56 n.n.
97
Segnature precedenti: V (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione degli atti e risale
al 1928.); 1703, 9 (SCK)
177
"Categoria VI. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 21, 33, 188, 213, 226-227, 279, 348, 585, 611, 636, 674, 729, 755, 922.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1701, 2 (SCK)
178
"Categoria VII. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 7, 166, 248, 604, 657, 815, 926.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1701, 3 (SCK)
179
"Categoria VIII. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 9, 12, 20, 23, 55, 67-68, 73, 74, 158, 183, 189, 212, 275, 284-285, 303,
312, 354, 360, 365-366, 369, 373, 375, 410, 418-419, 423, 427, 449, 502, 591, 603, 609, 695, 707,
722, 727, 751, 764, 766, 841, 863, 866-867, 943.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1701, 4 (SCK)
180
"Categoria IX. Anno 1927"
1927 con allegati dal 1926
Carteggio ed atti, prot. nn. 51, 219, 269, 324, 336, 419, 560, 812, 941.
Contiene in allegato: "Elenco dei fanciulli obbligati alla scuola" negli anni scolastici 1926/27 e
1927/28 presso i centri scolastici di San Vito e Santa Caterina, 1926 settembre 22 - 1927 marzo 31;
"Elenco degli scolari esonerati" dalla frequenza a San Vito negli anni scolastici 1925/26 e 1926/27,
1927 giugno 6; "Elenco degli scolari che hanno totalmente adempiuto all'obbligo scolastico" presso
la scuola di Santa Caterina, 1927 giugno 22; "Alunni usciti dalla scuola nell'anno 1925/26" di Santa
Caterina, 1926 luglio 9.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1701, 5 (SCK)
181
"Categoria X. Anno 1927"
1927 con documenti del 1926
Carteggio ed atti, prot. nn. 10, 151, 202, 214, 218, 261, 274, 371, 481, 578, 593, 617, 629, 634, 663,
676-677, 730, 733/a, 738, 851, 903, 953, 987.
Contiene fra l'altro: permessi di fabbrica rilasciati a:
- Fontanari Pietro, costruzione di un acquedotto in loc. "Pianezza di Castagné";
- Lunz Giovanni, costruzione di una tettoia in loc. "Maso Gretter";
98
- Fontanari Dionigio, ampliamento casa di abitazione in loc. "Maso Pianezza".
Contiene anche: "Deviazione strada comunale dal rivo Spini al Maso Osler", 1926 dicembre 21 1927 agosto 8.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1701, 6 (SCK)
182
"Categoria XI. Anno ****"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 24-25, 35-37, 48-49, 53, 59, 64, 77-78, 80, 98, 119, 134-135, 144, 148149, 160, 162, 172, 181, 203, 217, 222, 242-247, 254-255, 258, 263, 268, 270-271, 273, 280-281,
283, 287-289, 304, 311, 314-315, 326-330, 338, 362, 368, 372, 411-412, 415, 426, 449, 460, 462,
480, 489, 493-495, 506-507, 510-511, 522-523, 525, 529-530, 541, 544, 546, 555, 566-567, 573,
581, 586, 592, 596, 598, 608, 610, 622-623, 632, 635, 644, 651, 657, 662, 666, 673, 691, 706, 709,
732a, 733, 735, 736a, 737a, 746, 748-749, 753, 769, 772, 791-792, 796, 811, 820, 844, 852, 854,
862, 902, 911, 920-921, 923, 944-946, 951, 954, 973-974, 976.
Contiene fra l'altro: verbale della sezione forestale, 1927 febbraio 11; atti e stampati relativi al
"Censimento generale industriale e commerciale", 1927 agosto 22 - 1927 agosto 30; "Elenco delle
licenze di esercizio e autorizzazioni speciali di vendita bevande superalcooliche", 1927.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1702, 1 (SCK)
183
Carteggio ed atti delle categorie V, X e XI
1927 con documenti dal 1906
- "N. 1. Assicurazioni incendi" dei fabbricati comunali (chiese di San Vito e Santa Caterina, edificio
scolastico di Santa Caterina con annesso magazzino dei pompieri, canonica di Santa Caterina), 1928
con polizze assicurative dal 1906;
- "N. 2. Strade. Quinquennio 1 settembre 1924 al 31 agosto 1929": atti relativi all'asta per la
manutenzione dei tronchi stradali del Comune di Castagné, 1924 con documenti del 1919;
- "N. 3. Frazione Castagné. Licenze commercio", 1927 - 1928.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1702, 2 (SCK)
184
"Categoria XII. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 47, 60, 90, 96, 152, 264, 265, 294, 332, 390, 446, 470, 484, 538, 576,
602, 640, 641, 721, 780, 794, 829, 928, 972.
Contiene anche: elenco dei celibi (minuta e 2 esemplari), 1927; "Elenco degli obbligati al
pagamento della tassa sui celibi dell'anno 1902-1903", [1927]; "Elenco nominativo delle persone
residenti in questo comune inscritte nei ruoli dei contribuenti la tassa celibi, nati dall'anno 1901
all'anno 1862, morti nell'anno 1927 o che hanno contratto matrimonio nel corrente anno", 1927.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1702, 3 (SCK)
185
99
"Categoria XIII. Anno 1927"
1927 con documenti del 1926
Carteggio ed atti, prot. nn. 29, 128, 238, 249, 933, 983, 989.
Contiene anche: prot. nn. 453/1926.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1702, 4 (SCK)
186
"Categoria XIV. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 61, 99, 141, 153, 190, 286, 290, 320-321, 359, 370, 404, 416, 433, 438,
466, 492, 504, 621, 659, 672, 689-690, 704, 781, 801, 883, 899, 975.
Contiene fra l'altro: carteggio relativo all'apertura di un albergo a Maso Valcanover in loc. "alla
Paluda", 1927 maggio 30 - 1927 ottobre 31.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1702, 5 (SCK)
187
"Categoria XV. Anno 1927"
1927
Carteggio ed atti, prot. nn. 27, 58, 65, 76, 82, 86, 127, 131, 133, 163, 204, 266, 310, 322, 333, 346,
394, 408, 434-435, 458, 461, 469, 500, 503, 587-589, 594, 636, 705, 718, 739, 762, 798, 800, 809,
823, 827, 849, 871, 927, 935, 955.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1702, 6 (SCK)
188
"Categoria I. Amministrazione"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 10, 35, 48, 117, 182, 206, 227, 252, 344, 364, 368, 385, 475, 482, 484485, 501-502, 511-512, 545, 562, 571, 582, 592, 615, 633, 687, 693, 695, 804, 865, 887, 915, 935,
951, 1079, 1109.
Contiene fra l'altro: verbali di verifica della cassa comunale, 1928 giugno 14 - 1928 luglio 23.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1702, 7 (SCK)
189
"Categoria II. Opere pie e beneficenza"
1928
Carteggio ed atti:
- "Spedalità": prot. nn. 186, 278, 779, 875, 914, 934, 963, 988, 1001, 1015, 1058.
Contiene anche: prot. n. 788/1927, 101/1926.
Contiene fra l'altro: fascicolo personale di spedalità, 1928-1929 (prot. nn. 207, 217, 679, 710, 798,
823, 864, 926, 937, 998, 999, 1083, 19/1929).
- "Pensioni": prot. nn. 145, 154, 249, 265, 274, 336, 398, 522, 565-566, 683, 756, 780, 811, 1104.
Contiene anche: prot. n. 932/1927.
- "Diverse", prot. nn. 519, 643, 663, 736, 789, 852.
100
- "Celebrazione del pane", prot. nn. 180, 229, 281, 330.
- Protocolli diversi della categoria II, nn. 81, 99, 131, 183, 203, 294, 346, 360, 456-457, 1084, 1091.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1702, 8 (SCK)
190
"Categoria IV. Sanità e igiene"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 35, 37, 76, 80, 108, 114, 128, 302, 407, 454, 521, 530, 538, 569, 583,
616, 685, 750, 788, 830, 832, 1014, 1030.
Contiene anche: prot. n. 952/1927.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1703, 1 (SCK)
191
"Categoria V. Finanza"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 1, 20, 25, 30-32, 36, 40, 42, 45, 49, 90, 94, 102-103, 120-121, 130, 152,
157-158, 171, 172, 184, 193, 196-198, 205, 228, 239, 245, 251, 263, 277, 283, 284, 324, 348, 371,
373, 395, 396, 405, 406, 424, 427-428, 430, 432, 437, 448, 452, 463, 478, 486, 487, 532, 553, 559,
563, 575, 577, 599, 605, 615, 617, 621, 624, 634-635, 638, 658, 683, 689, 728, 729, 733, 738, 749,
755, 765, 768, 774, 742, 804, 816, 826, 833, 837, 839, 867-868, 878, 888, 897, 908, 932, 958-959,
962, 967, 977, 1003, 1011, 1021, 1066, 1096, 1102, 1105, 1110, 1113, 1121.
Contiene fra l'altro: carteggio ed atti relativi al "Dazio consumo", 1928.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 2 (SCK)
192
Carteggio ed atti della categoria V relativi al bilancio preventivo per l'anno 1929
1928
Prot. nn. 815, 883, 895, 930, 950, 991, 1103.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 11 (SCK); V (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione
degli atti e fu attribuita nel 1928)
193
"Categoria VI. Governo"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 492, 525, 593-594, 639-640, 669-670, 688, 703-705, 722-723, 753, 794,
803, 813, 818-820, 825, 828-829, 831, 835-836, 847, 863, 874, 880, 882, 893, 898, 916-918, 921,
949, 953, 960-961, 986, 1022, 1057, 1073, 1086.
Contiene fra l'altro: "Elenco dei soci della Famiglia cooperativa di Castagné" e dei dipendenti,
"Lista dei soci della Cassa rurale di Castagné", [1928] a.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1703, 3 (SCK)
___
101
a
Per la storia della Famiglia cooperativa e della Cassa rurale di Castagné, si veda B. FILIPPI, 100 anni di cooperazione a
Castagné (1901-2001), Pergine Valsugana (TN) 2001.
194
"Categoria VII. Grazia, giustizia e culto"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 356, 369, 416, 425, 619, 676, 678, 894, 899, 1092.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 4 (SCK)
195
"Categoria VIII. Leva e truppe"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 15, 56, 83, 134, 136, 161, 174-175, 194, 199, 231, 248, 272, 282, 287,
291, 297, 331, 354, 394, 429, 434, 440, 476, 480, 523, 542, 590, 625, 649, 731, 752, 777, 855, 890,
931, 948, 990, 1056, 1072.
Contiene anche: prot. nn. 508/1927 e 533/1927; prot. nn. 276/1928 e 505/1928 del Comune di
Susàa.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 5 (SCK)
___
a
Tali atti furono condizionati per errore nella presente unità.
196
"Categoria IX. Istruzione pubblica"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 222, 279, 505, 650, 842, 1018, 1041, 1099.
Contiene anche: prot. n. 902 a.
Contiene fra l'altro: fabbisogno scolastico delle scuole di Santa Caterina e San Vito, 1928-1929.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 6 (SCK)
___
a
L'atto, archiviato sotto la categoria XI, fu per errore condizionato nella presente unità.
197
"Categoria X. Lavori pubblici"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 44, 79, 97, 129, 155, 179, 241, 339, 418, 513, 637, 648, 677, 697, 732,
800, 881, 912, 954, 957.
Contiene fra l'altro: domanda di fabbrica e concessione edilizia rilasciata a Giuseppe Fontanari per
ampliare la propria casa di abitazione sita in loc. "Maso Puller", 1928 aprile 11 - 1928 aprile 30.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1703, 7 (SCK)
198
"Categoria XI. Agricoltura, industria e commercio"
1928
102
Carteggio ed atti, prot. nn. 17, 27, 43, 61, 116, 119, 128, 200, 204, 222, 262, 289, 306, 323, 328,
359, 366, 374, 393, 413, 415, 443-444, 455, 471-472, 477, 493-494, 520, 531, 539, 568, 584, 599,
606, 636, 666, 684, 719, 730, 751, 757, 767, 772, 775, 793, 806, 810, 817, 834, 840, 851, 858, 862,
879, 891, 896, 903-905, 920, 922, 976, 993, 1031, 1046-1047, 1049-1050, 1074, 1087-1088, 1093,
1111.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1704, 1 (SCK)
199
Carteggio ed atti della categoria XI relativi allo stato degli utenti pesi e misure
1927 - 1928
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 2 (SCK); XI
200
Carteggio ed atti della categoria XI relativi al listino prezzi base dei generi di prima necessità
1927 - 1928
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 3 (SCK); a.a. XI
201
Carteggio ed atti della categoria XI relativi alla "Sessione forestale 1928"
1928
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: XI; 1704, 4 (SCK)
202
"Categoria XII. Stato civile, censimento, statistica"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 211, 220, 266, 388, 451, 496, 555, 561, 564, 586, 647, 739, 764, 792,
799, 1019.
Contiene fra l'altro: censimento delle famiglie numerose residenti nel Comune di Castagné al 30
giugno 1928.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 6 (SCK)
203
"Categoria XIII. Esteri"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 14, 113, 230, 261, 766, 889.
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1704, 7 (SCK)
204
"Categoria XIV. Sicurezza pubblica"
103
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 5, 11, 33-34, 47, 55, 64, 67, 96, 125, 166, 168, 178, 195, 226, 236, 280,
334, 337, 343, 370, 404, 468, 483, 509, 533, 537, 558, 580, 607, 613, 674, 707, 744, 773, 776, 807,
814, 844-845, 942, 1016, 1181.
Contiene anche: anno 1927 prot. nn. 715, 731, 742, 790, 859, 982.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 8 (SCK)
205
"XIV. Denuncie infortuni"
1928
Pratica di denuncia di infortunio agricolo, prot. n. 942.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: XIV; 1704, 9 (SCK)
206
"Categoria XV. Affari diversi"
1928
Carteggio ed atti, prot. nn. 62, 92, 106-107, 112, 137, 150, 246, 258, 277, 301, 314, 325, 341, 397,
403, 408, 410, 421-423, 435-436, 438, 498, 577, 618, 632, 641-642, 667, 686, 708, 759, 769, 787,
805, 808, 812, 853, 884-885, 900, 927, 929, 955, 965, 1052, 1065, 1069, 1098.
Contiene anche: prot. n. 898/1927 a
Italiano
Filza, carta
Segnature precedenti: 1704, 10 (SCK)
___
a
L'atto fu passato per competenza al Comune di Susà e protocollato dalla cancelleria comunale con il n. 112.
207
Carteggio ed atti della categoria V
1929
Prot. n. 44.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1704, 12 (SCK)
104
serie
Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929
1 registro
Contenuto
In osservanza dell'art. 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702 i segretari erano tenuti alla
compilazione in carta libera dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro, da presentarsi ogni
semestre al ricevitore dell'Ufficio del registro del distretto di appartenenza, anche in assenza di
registrazioni. Il ricevitore provvedeva ad apporvi il visto, dichiarando il numero delle registrazioni o
la loro assenza. In base all'art. 113 della legge 13 settembre 1874, n. 2076 i repertori dovevano
essere presentati entro i mesi di gennaio e di luglio di ciascun anno. Nel repertorio venivano
annotati in ordine cronologico la data dell'atto soggetto ad imposta di registro, comprensiva di anno,
mese e giorno, la natura dell'atto, le generalità delle parti, i beni in oggetto, l'annotazione di
avvenuta registrazione, comprensiva della data e degli importi riscossi.
Lingua
Italiano
208
"Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti l'amministrazione comunale" (tit. int.)
1924 luglio - 1929 gennaio 10
All'inizio: annotazione del pretore di Pergine relativa alla vidimazione del presente repertorio, 1928
luglio 19.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1707 (SCK)
105
serie
Ruoli delle rendite patrimoniali e delle imposte e tasse, 1924 - 1929
30 registri
Contenuto
Nel periodo di esistenza del Comune di Castagné la tenuta e la compilazione dei ruoli delle rendite
patrimoniali e delle tasse comunali era disciplinata dal Regolamento approvato con Regio decreto
23 giugno 1897, n. 237 e dal Testo unico delle leggi per la riscossione delle imposte dirette
approvato con Regio decreto 17 ottobre 1923, n. 1401.
Nei registri dei ruoli, qui suddivisi in sottoserie in base al tipo di imposta, venivano annotati i nomi
dei contribuenti e gli importi dovuti con annotazione delle rate di versamento. Il prefetto della
provincia di Trento provvedeva a rendere esecutivi i ruoli che venivano poi affissi all'albo pretorio
del comune per 8 giorni consecutivi, trascorsi i quali si procedeva alla riscossione degli importi
stabiliti, salvo contestazioni pervenute entro detto termine.
Presso il Comune di Castagné erano istitute le tasse sui cani, sul dazio consumo, sugli esercizi e le
rivendite, sulla famiglia o fuocatico, sul bestiame, per la non prestazione al riattamento delle strade
comunali, sull'appalto della caccia e sulle capre.
Lingua
Italiano
106
sottoserie
Ruoli della tassa comunale sui cani, 1924 - 1928
6 registri
Contenuto
L'imposta sul possesso di cani variava a seconda dei tipi di cani, classificati in cani di lusso o di
affezione, cani da caccia, cani da guardia nelle case di abitazione e cani da guardia per gli edifici
rurali. Alla quota di imposta, stabilita dal Consiglio comunale e in epoca successiva dal podestà,
veniva aggiunto l'aggio spettante all'esattore.
Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, comprensivi della professione esercitata
e del luogo di abitazione con specifica della località, il numero e il tipo di cane tassato, l'importo
totale della tassa, l'aggio spettante all'esattore, la quota d'imposta complessiva, eventuali
osservazioni della giunta comunale che disponeva la compilazione dei ruoli, il giorno di avvenuto
pagamento e il numero della quietanza rilasciata.
Lingua
Italiano
209
"Ruolo dei contribuenti per la tassa sui cani per l'anno 1924"
1924 ottobre 15
Originale vistato e copia semplice.
Italiano
Fascicolo, carta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 32; 1708 e 1709 (SCK)
210
"Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1925"
1925 agosto 30
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 38; 1710 (SCK)
211
"Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1926"
1926
Originale vistato.
In allegato: verbale di deliberazione del podestà, 1927 agosto 20 (copia autentica del 1927 agosto
25).
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.
Segnature precedenti: N. 740 (La numerazione si riferisce al numero di protocollo del presente
ruolo spedito dal Comune di Castagné "all'esattore per la riscossione" in data 23 settembre 1927.);
1711 (SCK)
212
"Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1927"
1927
107
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 52; 1712 (SCK)
213
"Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1928"
1928
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 48; 1713 (SCK)
214
"Ruolo supplettivo contribuenti tassa cani. Anno 1928"
1928
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 47; 1714 (SCK)
108
sottoserie
Ruoli degli esercenti soggetti al dazio consumo, 1924 - 1928
8 registri
Contenuto
Gli esercenti titolari di rivendite erano tenuti al versamento della tassa di dazio consumo calcolata
in base al tipo di esercizio, al consumo annuo e allo stato di prosperità o di decrescenza
dell'esercizio, come denunciato nei contratti di abbonamento. Alla quota di dazio consumo
comunale venivano aggiunti l'imposta di addizionale governativo e l'aggio spettante all'esattore.
Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il domicilio, in genere il tipo di esercizio
e la sua dislocazione, gli importi dovuti, l'epoca dei pagamenti frazionati in rate e il numero della
quietanza rilasciata.
215
"Anno 1924. Registro-ruolo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel pagamento e
per la vigilanza all'Ufficio daziario"
1924 ottobre 15
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1715 (SCK); N. 80 (Il numero fa riferimento alla segnatura di protocollo. Il
documento risulta infatti protocollato in arrivo il 31 gennaio 1925 con n. di prot. 80.)
216
"Anno 1925. Registro-ruolo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel pagamento e
per la vigilanza all'Ufficio daziario"
1925 agosto 30
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1716 (SCK)
217
"Ruolo dazio consumo comunale e addizionale governativo per l'anno 1925"
1925 settembre 30 con registrazioni di pagamento fino al 1925 dicembre 14
Orginale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 29; 1717 (SCK)
218
"Anno 1926. Ruolo speciale compilato in base alle singole convenzioni di abbonamento per il dazio
consumo del Comune di Castagné"
1926 marzo 12 con registrazioni di pagamento fino al 1926 dicembre 28
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1718 (SCK); 39
109
219
"Anno 1926. Ruolo speciale per il dazio consumo del Comune di Castagné. Supplettorio"
[1926] con registrazioni di pagamento fino al 1927 febbraio 18
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1719 (SCK); 45
220
"Ruolo dazio consumo anno 1928"
[1928] con registrazioni di pagamento fino al 1928 luglio 9
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1720 (SCK); 53
221
"Anno 1928. Ruolo supplettivo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel
pagamento e per la vigilanza all'Ufficio daziario"
1928 luglio 16 con registrazioni di pagamento fino al 1929 gennaio 21
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1721 (SCK); 54
222
"Anno 1928. Ruolo supplettivo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel
pagamento e per la vigilanza all'Ufficio daziario"
1928 luglio 17
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1722 (SCK)
110
sottoserie
Ruoli della tassa comunale sugli esercizi e rivendite, 1924 - 1929
3 registri
Contenuto
I titolari di esercizi e rivendite erano soggetti a tassazione comunale determinata in base al tipo della
rivendita o esercizio.
Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il loro domicilio, il tipo di esercizio o
rivendita soggetti a tassa, la categoria di assegnazione, l'importo della tassa fissa di ogni esercizio,
l'aggio spettante all'esattore, il totale delle tasse dovute, eventuali annotazioni da parte della giunta
comunale, la data, il numero e l'importo delle quietanze rilasciate al momento del pagamento.
Lingua
Italiano
223
"Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1924"
1924 novembre 17
Minuta e originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1723 e 1724 (SCK); 25
224
"Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1925"
1925 agosto 30
Minuta e originale vistato.
Italiano
Registro, carta, senza coperta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 36; 1725 e 1726 (SCK)
225
"Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1929"
[1929]
Minuta
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1727 (SCK)
111
sottoserie
Ruoli della tassa comunale di famiglia o fuocatico, 1924 - 1928
5 registri
Contenuto
In base alla classe di reddito ciascun nucleo famigliare residente era tenuto al versamento della tassa
comunale di famiglia o fuocatico.
Nei registri vengono riportati i nominativi dei capifamiglia soggetti a tassa fuocatico, il domicilio
della famiglia, il reddito annuo complessivo del nucleo famigliare, la classe di appartenenza della
famiglia in base al reddito, l'ammontare della tassa, l'aggio di riscossione spettante all'esattore,
l'importo totale dell'imposta di famiglia, eventuali annotazioni della giunta comunale, la data, gli
importi e il numero delle quietanze di pagamento.
Lingua
Italiano
226
"Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1924"
1924 ottobre 15
Originale vistato e minuta.
In allegato (alla minuta): elenco dei documenti trasmessi dalla R. Prefettura della Venezia
Tridentina al Comune di Castagné, 1925 febbraio 26.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, 2 registri di cc. 12 n.n.+cc. 12 n.n.
Segnature precedenti: 1728 e 1729 (SCK); 30
227
"Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1925"
1925 agosto 30
In allegato: attestazioni rilasciate dal sindaco in merito al presente ruolo, 1925 dicembre 14.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 14 n.n.
Segnature precedenti: 35; 1731 (SCK)
228
"Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1927"
1927 gennaio 3
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 15 n.n.
Segnature precedenti: 1732 (SCK); 55
229
"Ruolo supplettivo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1927"
1928 giugno 30
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1733 (SCK); 51
112
230
"Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1928"
1928 giugno 30
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 15 n.n.
Segnature precedenti: 50; 1734 (SCK)
113
sottoserie
Ruoli della tassa sul bestiame, 1924 - 1928
5 registri
Contenuto
I possessori di bestiame erano tenuti al versamento della relativa tassa in base al tipo di bestiame
posseduto, classificato in buoi e tori, vacche, manze e giovenche, vitelli da macello, vitelli da
allevamento sopra i 12 mesi, maiali oltre i 50 kg di peso, verri e scrofe, pecore, agnelli non
poppanti, capre, montoni, caproni e capretti, cavalli da lavoro, cavalli per comodità personale e
stalloni o di lusso, asini, muli e bardotti.
Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il loro domicilio, il numero e il tipo di
capi di bestiame posseduto, il totale dei capi posseduti, l'importo complessivo della tassa, l'aggio di
riscossione spettante all'esattore, il totale dell'imposta, la data, l'ammontare e il numero delle
bollette rilasciate all'atto del pagamento.
Lingua
Italiano
231
"Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1924"
1924 agosto 24
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n.
Segnature precedenti: 1735 (SCK); 24
232
"Ruolo suppletorio della tassa comunale sui bestiami per l'anno 1924"
1924 dicembre 21
Originale vistato e minuta.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1736 e 1737 (SCK); 33
233
"Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1925"
1925 agosto 30
Minuta.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n.
Segnature precedenti: 1738 (SCK); 37
234
"Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1927"
1927 gennaio 3
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n.
Segnature precedenti: 56; 1739 (SCK)
114
235
"Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1928"
1928 giugno 30
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n.
Segnature precedenti: 49; 1740 (SCK)
115
sottoserie
Ruoli per tasse diverse, 1924 - 1928
3 registri
Contenuto
Nella sottoserie sono compresi i ruoli di tasse diverse e non continuative nel tempo, ovvero la tassa
per la non prestazione al riattamento delle strade comunali disposta dagli artt. 5 e 7 della legge 30
agosto 1868, n. 4613; la tassa per l'appalto della caccia; la tassa sulle capre ripartita tra il comune,
cui spettava 1/4 degli incassi, e all'erario cui spettavano 3/4 degli incassi.
Lingua
Italiano
236
"Ruolo delle tasse per la non prestazione al riattamento delle strade comunali articoli 5 e 7 legge 30
agosto 1868 n. 4613 pro 1924"
[1924]
Originale.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1741 (SCK); 31
237
"Ruolo della tassa appalto caccia dell'anno 1924"
1925 marzo 7
Originale.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1
Segnature precedenti: 1743 (SCK)
238
"Ruolo per la riscossione della tassa sulle capre per l'anno 1928"
1928 luglio 2
Orginale vistato.
In allegato: prot. n. 761/1928.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1742 (SCK); 57
116
serie
Matricole delle tasse comunali, 1925 - 1929 con registrazioni fino al 1931
2 registri
Contenuto
Nei registri matricola delle tasse comunali vengono riportati i soli nominativi dei contribuenti ad
una determinata tassa, oppure i prospetti generali delle diverse imposte e tasse cui sono soggetti i
contribuenti registrati. Nella "Matricola dei contribuenti alla tassa di famiglia o focatico per l'anno
1925" vengono così annotati soltanto i nominativi di coloro che erano tenuti al versamento della
tassa sul nucleo famigliare. Nella "Matricola tasse comunali anni 1926-1930" vengono invece
registrati in ordine alfabetico i nominativi dei contribuenti con specifica del patronimico e del luogo
di abitazione. Segue l'indicazione dei diversi tipi di tassa (sul bestiame, sui cani, di famiglia, dazio
consumo su bevande e generi diversi, su esercizi e rivendite, sui boschi, sull'acqua) con gli importi,
se dovuti, per i singoli anni registrati.
Lingua
Italiano
239
"Matricola dei contribuenti alla tassa di famiglia o focatico per l'anno 1925"
[1925]
Minuta.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n.
Segnature precedenti: 1730 (SCK)
240
"Matricola tasse comunali anni 1926-1930"
1926 - 1929 con registrazioni fino al 1931
"Matricola unica delle tasse comunali. Anni 1926-1930"
Matricola generale delle tasse sul bestiame, sui cani, di famiglia, del dazio consumo, di esercizio,
sui boschi e sull'acqua a.
Incollato all'interno del piatto posteriore della coperta: "Tariffa per la applicazione della tassa sul
bestiame", [anni '20 sec. XX].
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 45 n.n.
Segnature precedenti: 1744 (SCK)
___
a
I nomi dei contribuenti sono elencati in ordine alfabetico.
117
serie
Inventari del patrimonio comunale, 1927 - [1929]
3 registri, 1 fascicolo
Contenuto
Gli inventari descritti in questa serie furono redatti in vista della soppressione del Comune di
Castagné e del passaggio del patrimonio della frazione al Comune di Pergine Valsugana.
Nella registrazione dei beni mobili vengono indicati in dettaglio i singoli beni, il luogo in cui si
trovano, la data di acquisto ed il valore reale o presunto.
Nella registrazione dei beni immobili vengono indicati il comune catastale di riferimento, la partita
tavolare, il numero di foglio della mappa, la località, il numero della particella, la descrizione
dell'immobile, l'estensione, eventuali iscrizioni di diritti, servitù, ipoteche, aggravi o altro.
Lingua
Italiano
241
"Inventario dei mobili e degli oggetti scolastici di proprietà del Comune" di Castagné presenti negli
edifici scolastici di San Vito e di Santa Caterina
1927 gennaio 23 - 1927 gennaio 24
Italiano
Fascicolo, carta
242
"Inventario mobili e attrezzi pompieristici" presenti nel magazzino dei pompieri di San Vito e di
Santa Caterina
1928 agosto 31
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
243
Inventario del patrimonio immobiliare del Comune di Castagné
[1929]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 13 n.n.
244
"Inventario dei mobili e oggetti di proprietà del Comune" di Castagné consegnati al Comune di
Pergine Valsugana
[1929]
Italiano
Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.
118
serie
Giornali di cassa, 1926 - 1929
3 registri
Contenuto
La tenuta del giornale di cassa, indispensabile per la compilazione del conto consuntivo, era
prescritta dal Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per l'esecuzione
della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 1576.
Nel giornale di cassa vengono infatte registrate tutte le attività e le passività del comune in ordine
cronologico. Per ciascuna viene specificata la data, il nominativo del debitore o creditore, il titolo
dell'entrata o dell'uscita e gli importi incassati o versati.
Lingua
Italiano
Normative
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge
comunale e provinciale".
245
"Provincia di Trento. Comune di Castagné. Giornale di cassa. Entrata. Anno 1926"
1926 febbraio 6 - 1926 dicembre 31
Italiano
Registro, carta, legatura in carta
Segnature precedenti: 1756, 1 (SCK)
246
"Provincia di Trento. Comune di Castagné. Giornale di cassa. Spesa. Anno 1926"
1926 febbraio 8 - 1926 novembre 8
Italiano
Registro, carta, legatura in carta
Segnature precedenti: 1756, 2 (SCK)
247
"Giornale per la registrazione delle entrate e delle spese"
1928 gennaio 12 - 1929 marzo 13
- Giornale delle entrate e delle uscite, 1928 gennaio 12 - 1928 dicembre 31;
- giornale delle entrate e delle uscite, 1929 gennaio 7 - 1929 marzo 13.
Italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela
Segnature precedenti: 1760 (SCK)
76
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e
provinciale", all. 4, n. 15, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092
(Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).
119
serie
Libri mastri della contabilità, 1926 - 1928
3 registri
Contenuto
La tenuta dei libri mastri della contabilità, indispensabili per la redazione del conto consuntivo, era
prescritta dal Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il Regolamento per l'esecuzione
della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 1577.
Nei libri mastri vengono registrate le attività e le passività del comune raggruppate sotto specifiche
denominazioni articolate in titoli, capitoli, categorie, articoli e lettere di bilancio.
All'interno dei registri si trovano le seguenti partizioni:
- Parte I. Entrate comunali. Residui attivi;
- Parte I. Entrate comunali. Competenze;
- Prospetto degli stipendi e salari dovuti ai dipendenti del comune;
- Prospetto degli storni fra i diversi articoli di bilancio e dei prelevamenti dal fondo di riserva
- Elenco cronologico dei mandati emessi;
- Parte II. Spese comunali. Residui passivi;
- Parte II. Spese comunali. Competenze.
Lingua
Italiano
Normative
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge
comunale e provinciale".
248
"Libro mastro delle entrate e delle spese. Esecizio 1926"
1926
Italiano
Registro, carta, legatura in carta
Segnature precedenti: 1757 (SCK)
249
"Libro mastro delle entrate e delle spese. Esecizio 1927"
1927
Italiano
Registro, carta, legatura in carta
Segnature precedenti: 1758 (SCK)
250
"Libro mastro delle entrate e delle spese comunali. Anno 1928"
1928
Italiano
Registro, carta, legatura in mezza tela
Segnature precedenti: 1759 (SCK)
77
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e
provinciale", all. 4, n. 15, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092
(Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).
120
serie
Bilanci di previsione, 1924 - 1929
6 registri
Contenuto
Con Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 978, che recepiva a sua volta il Regio decreto 4 febbraio
1915 n. 14879, furono estese alle provincie di nuova acquisizione le norme per la formazione,
deliberazione e compilazione dei bilanci di previsione, i quali riflettono le previsioni delle entrate
finanziarie a favore dell'ente tramite le rendite patrimoniali, le imposte comunali, le sovraimposte di
proventi diversi e le previsioni di spesa a carico dell'ente determinate da oneri patrimoniali, spese
generali e diverse. In conformità a quanto disposto dall'art. 1 della legge 6 luglio 1912, n. 76780, il
bilancio doveva rimanere esposto all'albo pretorio per otto giorni consecutivi e quindi depositato
presso la segreteria comunale per venti giorni in visione per eventuali reclami. Trascorso detto
termine, il bilancio passava alla Giunta provinciale amministrativa per il visto di approvazione.
Lingua
Italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
L'estremo cronologico indicato nella descrizione delle singole unità archivistiche si riferisce
all'anno dell'esercizio finanziario.
Talvolta sono pervenuti più esemplari del medesimo bilancio di previsione in forma di minuta
preparatoria, originale vistato, copia semplice ad uso interno o conforme all'originale, di cui si è
dato conto nel campo contenuto.
Normative
Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e
provinciale".
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il
Regolamento comunale e provinciale".
251
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1924"
1924
Copia semplice.
In allegato: elenco dei residui attivi e passivi del Comune di Castagné (due esemplari), 1924.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 108
Segnature precedenti: 1745 (SCK)
252
"Esercizio finanziario 1925. Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa"
1925
78
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I,
pp. 37-51 (Gazzetta Ufficiale 13 gennaio 1923, n. 10).
79
Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale", in
"Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1915, vol. I, pp. 269-386 (Gazzetta Ufficiale 8 marzo
1915, n. 59).
80
Legge 6 luglio 1912, n. 767, art. 1.
121
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 74
Segnature precedenti: 1747 (SCK)
253
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1926"
1926
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 108
Segnature precedenti: 1749 (SCK)
254
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1927"
1927
Copia conforme.
In allegato: nota di trasmissione dal Comune di Brentonico, [1927].
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 108
Segnature precedenti: 1751 (SCK)
255
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1928"
1928
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 108
Segnature precedenti: 1753 (SCK)
256
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1929"
1929
Originale vistato.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 104
Segnature precedenti: 1755 (SCK)
122
serie
Conti consuntivi, 1924 - 1928
5 registri
Contenuto
Le procedure di compilazione e approvazione dei conti consuntivi erano disciplinate dalle seguenti
norme:
- Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 29781 in base al quale si stabiliva che il conto consuntivo
doveva essere organizzato nello stesso modo del bilancio preventivo e doveva dimostrare le entrate
e le spese effettive delle competenze dell'anno, l'entrata e la spesa per movimento di capitali, le
partite di giro, i residui attivi e passivi degli esercizi precedenti, il conto totale;
- Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 283982;
- Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2289, convertito in legge il 24 maggio 1926, n. 89883.
Nei conti consuntivi sono registrate pertanto tutte le riscossioni corrispondenti alle risultanze dei
ruoli e delle reversali emesse dall'ente e tutti i pagamenti effettuati con i relativi mandati ripartiti per
titoli. Presso il Comune di Castagné il conto consuntivo veniva presentato dall'esattore consorziale e
sottoposto a controllo da parte dei revisori dei conti e del Consiglio comunale o del podestà. Dopo
l'approvazione da parte di questi ultimi, l'ufficio comunale provvedeva alla sua pubblicazione e al
suo invio all'autorità tutoria per il visto di esecutività, allegando anche i relativi documenti
giustificativi delle entrate e delle uscite.
Lingua
Italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
L'estremo cronologico indicato nella descrizione delle singole unità archivistiche si riferisce
all'anno dell'esercizio finanziario.
Talvolta sono pervenuti più esemplari del medesimo bilancio di previsione in forma di minuta
preparatoria, originale vistato, copia semplice ad uso interno o conforme all'originale, di cui si è
dato conto nel campo contenuto.
Normative
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge
comunale e provinciale".
Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale".
257
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1924 reso dal signor Dalla
Torre Giovanni"
1924
Italiano
81
Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge comunale e
provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092 (Gazzetta
Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).
82
Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle
leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, pp. 8862-8903 (Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1924, n. 6).
83
Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2289, "Portante disposizioni circa le responsabilità degli amministratori dei comuni
e delle provincie e l'approvazione dei conti dei detti enti", convertito in legge il 24 maggio 1926, n. 898 (Gazzetta
Ufficiale 7 giugno 1926, n. 130).
123
Registro, carta, legatura in carta, pp. 136
Segnature precedenti: 1746 (SCK)
258
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1925 reso dal signor Giovanni
Dalla Torre"
1925
Minuta.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 136
Segnature precedenti: 1748 (SCK)
259
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1926 reso dal signor Giovanni
Dalla Torre"
1926
Minuta.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 152
Segnature precedenti: 1750 (SCK)
260
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1927 reso dal signor Giovanni
Dalla Torre"
1927 con allegati fino al 1936
Copia semplice.
In allegato: copia del decreto del Consiglio di Prefettura della Provincia di Trento con cui si
approva il presente conto consuntivo, 1935 settembre 30; atto di consegna del messo comunale,
1936 marzo 17.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta
Segnature precedenti: 1752 (SCK)
261
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1928 reso dal signor Giovanni
Dalla Torre"
1928 con allegati fino al 1936
Copia semplice.
In allegato: copia del decreto del Consiglio di Prefettura della Provincia di Trento con cui si
approva il presente conto consuntivo, 1935 settembre 30; atto di consegna del messo comunale,
1936 marzo 17.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, pp. 152
Segnature precedenti: 1754 (SCK)
124
serie
Documenti di corredo ai conti consuntivi, 1924 - 1928
2 buste, 3 fascicoli
Contenuto
La serie comprende i documenti giustificativi al conto consuntivo, costituiti da reversali di cassa
(ordini di incasso dati al cassiere consorziale che giustificano le entrate), mandati di pagamento
(ordini di pagamento dati al cassiere consorziale che giustificano le uscite), e pezze d'appoggio
(fatture, quietanze, ricevute, note di spese, atti di liquidazione ...) che accompagnano le reversali e i
mandati.
In allegato ai documenti di corredo sono spesso presenti atti protocollati e carteggio di varia natura.
Lingua
Italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
I documenti di corredo sono ordinati in base all'annata dell'esercizio finanziario di riferimento e
suddivisi in documenti attestanti residui attivi, entrate, residui passivi e uscite. All'interno di
ciascuna partizione i documenti sono classificati per articoli.
262
Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1924
1924
Mandati di pagamento.
Contiene fra l'altro: mandati di pagamento per restauro della chiesa e della canonica di San Vito.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1761 (SCK)
263
Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1925
1925
- Residui attivi;
- residui passivi;
- mandati di pagamento.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1762 (SCK)
264
Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1926
1926
- Residui attivi;
- residui passivi;
- mandati di pagamento.
Italiano
Fascicolo, carta
Segnature precedenti: 1763 (SCK)
125
265
Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1927
1927
- Residui attivi;
- reversali di incasso;
- residui passivi;
- mandati di pagamento.
Italiano
Busta, carta
Segnature precedenti: 1764 (SCK)
266
Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1928
1928 con documenti dal 1924
- Residui attivi;
- reversali di incasso;
- residui passivi;
- mandati di pagamento.
Contiene anche: verbali per erogazione di spese sui fondi a calcolo e impreviste, 1928 dicembre 15
- 1928 dicembre 29; "Copie delle deliberazioni di storni tra articoli del bilancio 1928", 1928
dicembre 18 - 1928 dicembre 29; "Gestione extraesattoriale del sindaco Biasi Giovanni Battista.
Riportata sul conto 1928", 1924 aprile 23 - 1926 maggio 15.
Italiano
Busta, carta
Segnature precedenti: 1765 (SCK)
126
serie
Registri di stato civile, 1924 - 1929
24 registri
Contenuto
Il Regio decreto 24 settembre 1923, n. 201384 rese obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 1924, la
tenuta dei registri di stato civile presso tutti i comuni istituiti in Trentino: sotto il regime austriaco
tale adempimento era stato svolto dai parroci e dai curati.
Rientrano nei registri di stato civile i registri degli atti di nascita, i registri degli atti di matrimonio, i
registri degli atti di morte e i registri degli atti di cittadinanza, qui descritti in apposite sottoserie.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
I registri di stato civile del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di stato
civile del Comune di Pergine Valsugana.
Criteri di selezione
I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo.
Condizioni di riproduzione
Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi di certificati di stato civile.
Normative
Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni
relative all'ordinamento dello stato civile".
84
Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative
all'ordinamento dello stato civile", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. IV, pp.
5770-5773 (Gazzetta Ufficiale 4 ottobre 1923, n. 233).
127
sottoserie
Registri degli atti di nascita, 1924 - 1929
6 registri
Contenuto
I registri degli atti di nascita, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti
dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata
all'organo giudiziario per le procedure di competenza.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
I registri degli atti di nascita del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di
stato civile del Comune di Pergine Valsugana.
Criteri di selezione
I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo.
Condizioni di riproduzione
Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di nascita.
267
Atti di nascita
1924
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1770 (SCK)
268
Atti di nascita
1925
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1771 (SCK)
269
Atti di nascita
1926
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1772 (SCK)
270
Atti di nascita
1927
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1773 (SCK)
128
271
Atti di nascita
1928
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1774 (SCK)
272
Atti di nascita
1929
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1775 (SCK)
129
sottoserie
Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1929
6 registri
Contenuto
I registri degli atti di matrimonio, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono
tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu
inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
I registri degli atti di matrimonio del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso
l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana.
Criteri di selezione
I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo.
Condizioni di riproduzione
Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di matrimonio.
273
Atti di matrimonio
1924
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1776 (SCK)
274
Atti di matrimonio
1925
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1777 (SCK)
275
Atti di matrimonio
1926
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1778 (SCK)
276
Atti di matrimonio
1927
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1779 (SCK)
130
277
Atti di matrimonio
1928
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1780 (SCK)
278
Atti di matrimonio
1929
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1781 (SCK)
131
sottoserie
Registri degli atti di morte, 1924 - 1929
6 registri
Contenuto
I registri degli atti di morte, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti
dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata
all'organo giudiziario per le procedure di competenza.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
I registri degli atti di morte del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di
stato civile del Comune di Pergine Valsugana.
Criteri di selezione
I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo.
Condizioni di riproduzione
Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di morte.
279
Atti di morte
1924
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1782 (SCK)
280
Atti di morte
1925
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1783 (SCK)
281
Atti di morte
1926
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1784 (SCK)
282
Atti di morte
1927
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1785 (SCK)
132
283
Atti di morte
1928
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1786 (SCK)
284
Atti di morte
1929
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1787 (SCK)
133
sottoserie
Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1929
6 registri
Contenuto
I registri degli atti di cittadinanza, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono
tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu
inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
I registri degli atti di cittadinanza del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso
l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana.
Criteri di selezione
I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo.
Condizioni di riproduzione
Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di cittadinanza.
285
Atti di cittadinanza
1924
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1788 (SCK)
286
Atti di cittadinanza
1925
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1789 (SCK)
287
Atti di cittadinanza
1926
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1790 (SCK)
288
Atti di cittadinanza
1927
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1791 (SCK)
134
289
Atti di cittadinanza
1928
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1792 (SCK)
290
Atti di cittadinanza
1929
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1793 (SCK)
135
serie
Registri della popolazione, 1924
1 registro
Contenuto
L'art. 31 del Regio decreto 12 novembre 192185 disponeva che, in occasione del VI censimento
della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della
popolazione strutturato in fogli di casa, fogli di famiglia e fogli individuali contenenti
rispettivamente dati identificativi delle abitazioni, dei nuclei famigliari e delle persone residenti.
Lingua
Italiano
Condizioni di accesso
I registri della popolazione sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine
Valsugana che ne disciplina l'accesso.
Normative
Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della
popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19
dicembre 1920, n. 1778".
291
Anagrafe della popolazione del Comune di Castagné
1924
Italiano
Registro, carta
Segnature precedenti: 1794 (SCK)
85
Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori
annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778", in "Raccolta ufficiale
delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1921, vol. IV, p. 3885.
136
serie
Liste elettorali, 1925 - 1929
1 registro, 1 fascicolo
Contenuto
Le liste elettorali contengono i nominativi degli aventi diritto al voto.
Le norme per la formazione delle liste permanenti degli elettori, sia in occasione delle elezioni
amministrative che politiche, furono fissate dagli artt. 28-29 della legge comunale e provinciale del
186586, introdotte in Trentino con Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 987.
Lingua
Italiano
Normative
Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il Regolamento per l'esecuzione della
legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248".
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il
Regolamento comunale e provinciale".
292
"Lista elettorale unica permanente politica ed amministrativa per il quadriennio 1925-1929"
1925 agosto 17 a
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 30 n.n.
Segnature precedenti: 1700, 2 (SCK)
___
a
La data si riferisce al visto di autenticazione apposto dalla Commissione elettorale provinciale.
293
"Revisione delle liste elettorali amministrative per l'anno 1926. Elenco di coloro che hanno
compiuto o compiono al 31 maggio 1926 il ventunesimo anno di età ed hanno titolo all'iscrizione
d'ufficio nella lista elettorale amminitrativa" ed allegati
1925 ottobre 30 con visto della commissione elettorale comunale di Pergine del 29 gennaio 1926
In allegato:
- "Elenco secondo delle proposte di cancellazione dalla lista elettorale politica per l'anno 1926" con
certificati di morte allegati;
- "Elenco terzo delle domande di inscrizioni nella lista elettorale politica che la Commisisone
elettorale comunale propone di non accogliere" in bianco;
- "Elenco quarto degli elettori politici che risultano emigrati in via permanete all'estero" in bianco;
- "Elenco quinto degli elettori politi che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 4 del Regio
decreto 25 settembre 1921, n. 1359".
Italiano
Fascicolo, carta, legatura in carta, cc. 11 n.n.
86
Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il Regolamento per l'esecuzione della legge
sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248", in "Raccolta ufficiale delle
leggi e dei decreti del Regno d'Italia", anno 1865, vol. XII, pp. 1181-1225.
87
Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale
e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I, pp. 37-51 (Gazzetta
Ufficiale 13 gennaio 1923, n. 10).
137
Segnature precedenti: 1700, 4 (SCK)
138
serie
Registri diversi, 1923 - 1929
18 registri
Contenuto
La serie comprende registri relativi a diversi settori dell'amministrazione comunale, in parte
classificati dall'ente produttore, in parte associati per analogia alle categorie del titolario Astengo.
Alcuni registri furono compilati in adempimento a prescrizioni di legge, altri furono invece
introdotti per motivi di ordine pratico.
Lingua
Italiano
139
sottoserie
Registri della categoria I, 1929
1 registro
Contenuto
La sottoserie comprende un unico registro relativo alla riscossione dei diritti di segreteria e di stato
civile spettanti per l'anno 1929 per il rilascio di atti, vidimato su ciascuna carta dal podestà, ma
privo di registrazioni.
Lingua
Italiano
294
"Registro dei diritti di segreteria e di stato civile riscossi nell'anno 1929. Comune di Castagné"
1929 gennaio 1
Le pagine del registro risultano tutte vidimate dal podestà, ma non vi fu apposta alcuna
registrazione.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 16 (SCK)
140
sottoserie
Registri della categoria II, 1927 - 1928
1 registro
Contenuto
La sottoserie comprende un unico registro contenente l'elenco dei libretti di lavoro rilasciati a
fanciulli operai minorenni. Nel registro vengono riportati il numero progressivo del libretto, le
generalità dei titolari (cognome, nome e paternità dei fanciulli), la data di nascita del fanciullo, la
data della prima visita medica effettuata dal fanciullo (finca non compilata), la data di rilascio del
libretto, dichiarazioni relative ad eventuali stati di incapacità intellettuale del fanciullo (finca non
compilata).
Lingua
Italiano
295
"Registro dei libretti rilasciati ai fanciulli operai minorenni"
1927 aprile 7 - 1928 giugno 12
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: II (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione del registro.);
1704, 23 (SCK)
141
sottoserie
Registri della categoria IV, 1923 - 1928
1 registro
Contenuto
La sottoserie comprende un unico registro contenente le generalità del bambino vaccinato
(cognome, nome e paternità), la data di nascita, la data di vaccinazione, l'esito, il numero e l'esito
delle inoculazioni effettuate, la data della rivaccinazione, eventuali annotazioni.
Lingua
Italiano
296
"Registro delle vaccinazioni"
1923 luglio 6 - 1928 maggio 18
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.
142
sottoserie
Registri della categoria V, 1927 - 1928
5 registri, 1 fascicolo
Contenuto
La sottoserie comprende alcuni registri funzionali alla contabilità comunale, con particolare
riguardo ad alcuni prospetti necessari per la determinazione di specifiche tasse ed imposte, in
particolare la tassa sui cani e sui celibi. Quest'ultima fu istituita con Regio decreto 19 dicembre
1926 n. 2132 a decorrere dal 1° gennaio 1927 e riguardava i celibi tra i 25 e i 65 anni, tenuti alla
contribuzione di una quota fissa cui si aggiungeva un'aliquota variabile in ragione dell'ammontare
del reddito individuale. Il gettito dell'imposta sul celibato era devoluto all'Opera Nazionale
Maternità e Infanzia.
Lingua
Italiano
297
"Elenco dei celibi che si spedisce in doppio esemplare alla spettabile Agenzia delle imposte di
Trento"
1927 - 1928
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 7 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 26 (SCK)
298
"Registro dei cani"
[1928]
2 esemplari
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.+2 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 25 (SCK)
299
"Tasse comunali 1928. Ricorsi e proteste" contro la tassa sul bestiame
1928 giugno 19
Contiene in allegato: dichiarazioni di possesso e richieste di rettifica, 1927 gennaio 5 - 1928
gennaio 16; composizione della "Commissione comunale di prima istanza per la decisione dei
ricor[si] contro le tasse comunali dell'anno 1927, 1927 maggio 20.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. (più cc. 6 sciolte)
Segnature precedenti: 1704, 21 (SCK)
300
"Elenco dei pensionati a carico del bilancio dello Stato, delle provincie, dei comuni"
1928 settembre 17
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 22 (SCK)
143
301
"Elenco dei possessori di veicoli"
[1927] - 1928
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1700, 8 (SCK); V
302
"Elenco delle note e parcelle rimaste insolute al 31 dicembre 1928"
1928 [dicembre 31]
Originale e 2 copie semplici.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 27 (SCK)
144
sottoserie
Registri della categoria XI, 1927 - 1928
5 registri
Contenuto
Nella sottoserie sono compresi alcuni registri della categoria XI relativa agli ambiti dell'agricoltura,
dell'industria e del commercio.
Lingua
Italiano
303
"Registro dei pescatori"
[1927]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.
Segnature precedenti: 1702, 1 (SCK); XI
304
"Registro professioni arti e mestieri"
1927 gennaio 31 - 1927 febbraio 21
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: XI (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione del registro.);
1704, 24 (SCK)
305
"Elenco industriali e commercianti" del Comune di Castagné
[1928]
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 18 (SCK)
306
"Elenco degli appartenenti alle confederazioni e federazioni sindacali nazionali"
[1928]
- "Gruppo datori di lavoro";
- "Gruppo dei prenditori di lavoro. Sindacati fascisti";
- "Lavoratori esercenti una libera attività non intellettuale";
- "Impiegati, salariati ecc."
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 14 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 19 (SCK)
307
"Elenco delle licenze d'esercizio di caccia senza arma da fuoco"
1928 agosto 20 - 1928 ottobre 5
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
145
Segnature precedenti: 1704, 20 (SCK)
146
sottoserie
Registri della categoria XIV, 1927 - 1928
2 registri
Contenuto
Nella sottoserie sono compresi alcuni registri classificati nella categoria XIV riservata ad argomenti
miscellanei e qui confusa con la categoria XV relativa ad affari di pubblica sicurezza, cui i registri
sembrano afferire per contenuti.
Nell' "Elenco licenze di porto d'armi" si registrano la data della domanda di rilascio del porto
d'armi, le generalità del richiedente comprensive del patronimico, i dati identificativi della licenza
(autorità che la rilascia, ovvero la Questura di Trento, la data, il numero) e del relativo libretto.
Nel "Registro carte personali di legittimazione per l'esercizio della caccia" si registrano le generalità
dei richiedenti comprensive del patronimico, la data del rilascio, il numero della carta e la data di
scadenza.
Lingua
Italiano
308
"Elenco licenze di porto d'armi"
1927 agosto 18 - 1928 novembre 13
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 15 (SCK); XIV (La segnatura si riferisce alla categoria di
assegnazione del registro.)
309
"Registro carte personali di legittimazione per l'esercizio della caccia rilasciate dalla regia Prefettura
della Provincia di Trento pel circondario di ****"
1927 agosto 31 - 1927 settembre 29
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1704, 14 (SCK); XIV (La segnatura si riferisce alla categoria cui è stato
assegnato il registro.)
147
Ente
Fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné
1826 - 1851
Luoghi
San Vito
Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito)
Altre forme del nome
Fabbrica della chiesa di San Vito
Archivi prodotti
Fondo Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné
Storia
Si presume che la chiesa di San Vito sia esistita almeno fin dal 1330, tuttavia testimonianze più
dettagliate si desumono dagli Atti visitali dei vescovi di Feltre che visitarono la chiesa insieme agli
altri edifici di culto della diocesi tra il 1533 e il 1782.
Nel 1630 la chiesa fu riedificata e consacrata l'anno successivo; nel 1642 essa risulta intitolata ai
santi Vito e Modesto. Ampliata e benedetta nel 1898, fu consacrata il 9 settembre 1899.
Nel documento del 1330, in cui per la prima volta viene attestata l'esistenza della chiesa, il vescovo
di Feltre Gorgia de Lusia, su istanza di due procuratori della comunità di Castagné, impose al
pievano della chiesa di Santa Maria di Pergine, pena la scomunica, di provvedere a celebrare o far
celebrare messe nella chiesa di San Vito e di Santa Margherita a Castagné, come era consuetudine
anche in passato, di benedire le uova in tempo di Pasqua e di amministrare il sacramento della
confessione durante la Quaresima. Nel 1481, forse in occasione del cambio di intitolazione della
chiesa di Santa Margherita in chiesa di Santa Caterina, i fabbricieri, ovvero i sindaci della chiesa
Leonardo del fu Antonio Poper e Bonfardo da Valcanojer di Castagné supplicarono il vescovo di
Feltre Angelo Fasolo di rinnovare la validità del documento concesso nel 1330 che elencava gli
obblighi del pievano di Pergine verso le chiese del monte di Castagné. Se ne deduce che, nel
periodo comunitario, i sindaci della chiesa si occupavano non solo della gestione del patrimonio
delle due chiese di San Vito e di Santa Margherita, poi Santa Caterina, ma anche della salvaguardia
dei diritti della comunità in ambito ecclesiastico.
Si suppone che la chiesa di San Vito sia stata dotata di un sacerdote stabile agli inizi del secolo
XVII. A quell'epoca risale infatti il primo Libro dei morti, le cui registrazioni iniziano nel 1628,
mentre solo nel 1704 furono concessi il fonte battesimale e il tabernacolo, presupposti per
l'elevazione della chiesa a curazia. Richieste in tal senso erano state inoltrate dalla comunità fin dal
1699, adducendo a motivo la distanza considerevole dalla chiesa matrice (3, 4 miglia), disagevole
soprattutto durante il periodo invernale, e le attività agricole cui era dedita la popolazione locale,
che la esponeva al pericolo di incidenti repentini anche mortali, senza la possibilità di ricevere i
conforti della fede, a causa delle distanze e dell'impervietà delle strade che collegavano la pieve ai
diversi masi. Le trattative tra l'arciprete di Pergine Domenico Prada e la comunità di Castagné,
rappresentata tra gli altri anche dall'amministratore dei beni della chiesa Biagio Toldo, si conclusero
il 17 novembre 1704 con la sottoscrizione di apposita convenzione in virtù della quale si concedeva
alla chiesa dei Santi Vito e Modesto di Castagné un sacerdote stabile, il battistero e il tabernacolo a
vantaggio anche della chiesa di Santa Caterina, inglobata nella curazia unica di San Vito di
Castagné. Il pievano in cambio riservò alla canonica di Pergine il diritto di celebrare i funerali dei
capifamiglia, di riscuotere le decime e le primizie già istituite nel passato e, per compensare la
concessione del fonte battesimale, di esigere anche un capretto all'anno.
148
Con decreto dell'Ordinariato di Trento del 1810 la curazia unica per gli abitati di San Vito e di
Santa Caterina fu smembrata e le due comunità cristiane si divisero, istituendo ciascuna una propria
fabbriceria facente capo alle singole chiese indipendenti l'una dall'altra.
La documentazione pervenuta in aggregato al fondo comunale è posteriore a tale data e riguarda
esclusivamente l'amministrazione dei beni della chiesa curata di San Vito88.
Funzioni, occupazioni e attività
Dall'esigua documentazione pervenuta nel fondo comunale, si desume che la fabbriceria della
chiesa di San Vito in Castagné era retta da un solo fabbriciere, detto anche sindaco, tenuto
all'amministrazione del patrimonio della chiesa, di cui doveva rendere conto alla comunità civile
attraverso rese di conto annuali corredate da pezze d'appoggio. La sorveglianza
sull'amministrazione dei beni ecclesiastici fu prerogativa degli organi locali di governo fino al
Concordato tra Stato austoungarico e Chiesa romana del 1855.
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio diocesano tridentino
Archivio parrocchiale di Pergine
Archivio della parrocchia di Castagné
Bibliografia
A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, p. 255.
A. GORFER, Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Calliano (TN) 1977, p. 824.
Sit laus plena. 3° Congresso eucaristico decanale. Pergine (Vals.) - Domenica 28 agosto 1955,
Trento [1955], p. 38.
S. PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana, Pergine Valsugana (TN) 2006, pp.
296-312.
88
Il presente profilo è stato redatto sulla base di S. PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana, Pergine
Valsugana (TN) 2006, pp. 296-307.
149
fondo
Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, 1826 1851
2 registri, 4 fascicoli, 1 documento singolo
Soggetti produttori
Fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, 1826 - 1851
Contenuto
L'esigua documentazione pervenuta riguarda aspetti patrimoniali e contabili della fabbriceria della
chiesa di San Vito in Castagné.
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
La documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito è pervenuta in aggregato all'archivio
del Comune di Castagné.
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
G. PUGNET, Repertorio per le amministrazioni delle Chiese, dei Benefizi e delle Fondazioni pie
contenente istruzioni, prescritti, ordinanze e leggi nonché decisioni del Supremo Tribunale
amministrativo e della Suprema Corte di Giustizia in materie di amministrazione ecclesiastica con
ispeciale riguardo alle Diocesi del Tirolo, Trento 1888.
150
serie
Rese di conto, 1844 - 1851
2 registri, 1 documento singolo
Contenuto
All'amministrazione dei beni e degli affari della chiesa furono preposti specifici funzionari detti
sindaci di chiesa, massari, o, in epoca più recente, fabbricieri, nominati dal curatore d'anime ed
operanti sotto la sua responsabilità. Al termine dell'anno amministrativo, coincidente con l'anno
solare, essi erano tenuti a rendere conto del loro operato, specificando le entrate e le uscite dell'ente
amministrato.
Dagli esemplari conservati presso l'archivio del Comune soppresso di Castagné, datati tra il 1844 e
il 1852, si evince che il fabbriciere provvedeva alla compilazione della resa di conto,
sottoponendola a controllo preliminare da parte dei revisori. Questa veniva poi inoltrata per
approvazione alla Rappresentanza comunale di Castagné che a sua volta provvedeva ad inviarla al
Giudizio distrettuale di Pergine per la liquidazione finale.
Le principali voci di entrata erano rappresentate dagli interessi su capitali concessi in prestito a enti
e privati, da decime e diritti fondiari riscossi a favore della chiesa curata e da rendite occasionali
(offerte, questue ...). Le principali voci di uscita erano invece rappresentate dalle spese per il
mantenimento di messe e fondazioni, per l'onorario del fabbriciere, per la manutenzione degli
immobili e per l'acquisto di suppellettili a favore della chiesa.
Lingua
Italiano
A1
"Conto intorno all'entratta ed uscitta della venerabile chiesa curata di San Vito in Castagné nell'anno
1844 sotto l'amministrazione del fabbriciere Giuseppe Gretter"
1845 febbraio 16
"Conto del 1844"
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1645 (SCK)
A2
"Dupplicato. Conto intorno all'entratta ed uscitta della venerabile chiesa curata di San Vito in
Castagné incominciando col primo gennaio a tutto il dicembre 1848 sotto l'amministrazione del
fabbriciere Giuseppe Gretter"
184[9] marzo 28 con annotazione del 1849 luglio 13
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1646 (SCK)
A3
Verbale di revisione della resa di conto della chiesa di San Vito in Castagné per l'anno 1851
1852 luglio 25
"Beneficio primissariale"
Italiano
Documento singolo, carta, cc. 2 n.n.
151
serie
Documenti di corredo al conto consuntivo, 1826 - 1834
3 fascicoli
Contenuto
La serie comprende documenti di corredo numerati, allegati come pezze d'appoggio a resoconti non
pervenuti della chiesa curata di San Vito in Castagné. Si tratta in genere di quietanze di pagamento
per acquisti, imposte e manutenzione degli immobili.
Lingua
Italiano
A4
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita della chiesa di San Vito in Castagné
per l'anno 1826/27
1826 - 1827
Quietanze nn. 1 a, 4, 8, 1826 ottobre 14-1827 ottobre 31.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1635 e 1636 (SCK)
___
a
La quietanza n. 1 riporta anche la segnatura depennata n. 6.
A5
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita della chiesa di San Vito in Castagné
per l'anno 1828/29
1828 - 1829
Quietanze nn. 4-5, 7-13 a 1828 aprile 2 - 1829 novembre 12.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 9 n.n.
Segnature precedenti: 1637 e 1638 (SCK)
___
a
La quietanza n. 5 riporta anche la segnatura n. 16; la quietanza n. 8 riporta anche le segnature n. 13
1/2 e n. 16 (depennata); la quietanza n. 9 riporta anche la segnatura n. 5.
A6
Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita della chiesa di San Vito in Castagné
per l'anno 1833/34
1833 - 1834
Quietanze nn. 2-3, 1833 aprile 1 - 1834 aprile 21.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1640 e 1642 (SCK)
152
serie
Carteggio ed atti, 1851
1 fascicolo
Contenuto
La serie comprende un unico fascicolo contenente atti relativi ad un contenzioso con privati per
taglio di legname in un bosco di proprietà della chiesa curata di San Vito in Castagné.
Lingua
Italiano
A7
Carteggio relativo alla "Provocazione" di Giuseppe Gretter in rappresentanza della fabbriceria della
chiesa di San Vito in Castagné contro Barbara vedova di Giovanni Battista Pedrotti da Castagné in
merito al taglio di piante di larice nel bosco detto "della Monegaria ossia Zarch"
1851 marzo 13 - 1851 luglio 2
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1608, 2 (SCK)
153
Ente
Beneficio Leonardelli Cerchier
1834 - 1873
Luoghi
San Vito
Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito)
Altre forme del nome
Beneficio Cerchier
Beneficio Serchier
Beneficio Zerchier
Beneficio Leonardelli
Beneficio di San Vito
Primissaria di San Vito in Castagné
Archivi prodotti
Fondo Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier
Storia
Con testamento del 24 dicembre 1664 Stefano del fu Francesco Leonardelli detto "Cerclerius" di
Castagné istituì nella chiesa di San Vito un beneficio fondato sul Maso di San Vito89, in seguito
denominato anche Maso Faiti, sito sul Monte di Castagné, costituito da una casa e da diversi terreni
di pertinenza.
Il beneficiato, nominato dalla regola e gastaldia di Castagné, cui spettavano lo ius patronatus e lo
ius praesentandi, era obbligato a celebrare messa in perpetuo nella chiesa di San Vito nei giorni di
domenica, mercoledì e venerdì per la salvezza dell'anima del testatore e di quella dei suoi parenti, a
partire dal biennio successivo al primo anniversario della sua morte. Stefano nominò erede
universale della propria sostanza il nipote Francesco del fu Ventura Leonardelli da Erla di Piné e i
suoi discendenti.
Con testamento del 23 dicembre 1666, Agnese del fu Cristoforo Fontanari dal Dosso di
Costasavina, vedova del fu Francesco Leonardelli, lasciò a favore del beneficio istituito dal marito,
la sua dote del valore di 180 ragnesi con l'obbligo di celebrare una messa in settimana, oltre a quelle
disposte dal pio legato.
Il documento di fondazione del beneficio, emesso dalla cancelleria del vescovo di Feltre
Bartolomeo Gerio in data 10 ottobre 1671, interpretando la volontà dei coniugi Leonardelli,
decretava così l'istituzione di "unam perpetuam capellaniam pro uno perpetuo capellano in ecclesia
Sancti Viti Castaneti"90. La gestione del fondo primissariale spettava alla comunità di San Vito che
provvedeva alla nomina di un amministratore.
Nel 1847, per supplire alle deficienze di congrua per il mantenimento del curato locale, il Giudizio
distrettuale di Pergine propose di convertire ufficialmente il beneficio in fondo curaziale, ma senza
successo, in considerazione della sua natura di "capellania succursale di cura d'anime, necessaria
perchè la popolazione di San Vito possa udire la messa la festa e osservare il precetto della
Chiesa"91. In realtà, nella resa di conto del beneficio per l'anno 1843-1844, appare un versamento di
40 fiorini d'Impero a favore del curato "per supplimento di congrua" ed una fornitura di legna per il
89
Il testatore aveva acquistato detto maso circa tre anni prima da Angelica vedova Montel con atto rogato dal notaio
Giovanni "de Paulis" di Pergine.
90
Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana, XVI.C.26, doc. 10 ottobre 1671.
91
Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana, XVI.C.26, doc. 16 gennaio 1890.
154
valore di 19 fiorini e 52 carantani92, tuttavia nel 1849 il beneficio inoltrò domanda formale per
ottenere lo svincolo da tali oneri.
Nei periodi di vacanza del beneficio, si provvide a supplire alla mancanza di un officiante
rivolgendosi in genere ai frati francescani del convento di Pergine, oppure al curato locale.
Nel 1881 la gestione del patrimonio passò alla fabbriceria della chiesa di San Vito.
Condizione giuridica
legato semiparrocchiale
Funzioni, occupazioni e attività
Il Beneficio Leonardelli Cerchier, noto anche come Primissaria di San Vito, fu in origine
amministrato da un delegato della comunità e quindi del Comune di Castagné ed era finalizzato al
mantenimento della primissaria nell'abitato di San Vito. Era compito dell'amministratore:
"1. Sorvegliare esattamente che non siano deterioratto ma bensì miglioratto detto Benefizio.
2. Incassare tutte le entratte di quest'anno a norma della locazione, e patto fra il colono Antonio
Palaoro e don Ciola dovendo vendere i generi col mezo d'asta e cossì pure rascuotere da esso colono
Antonio Palaoro l'affitto dei pratti e della foglia di gelso giusta la stima già eseguita.
3. Osservare che siano ed anzi fare celebrare le due solite messe in settimana pel Benefizio Serchier
e cossì pure nei giorni festivi provvedere stante l'assenza di primissario almeno qualche sogeto che
celebri la messa prima festiva.
4. Pagare ove occorono le gravezze del Benefizio col tenore esatto sul speso e ricevuto ed alla fine
dell'incasso produre a codesto comune il relattivo suo conto, e quindi si accorda all'amministratore
pel suoi incomodi un palmario del 5 per 100, di quanto risulterà il totale incasso delle entratte di
detto Benefizio, osservando anche che occorendo in qualche affare l'amministratore sarà assisitito
dal comune"93.
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio diocesano tridentino.
Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana, XVI.C.26.
Archivio della parrocchia di Castagné.
92
ACP, Archivo del Comune soppresso di Castagné, Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier di Castagné,
B1.
93
ACP, Archivo del Comune soppresso di Castagné, Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier di Castagné,
B8, doc. 15 luglio 1843.
155
fondo
Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier, 1834 - 1873
5 fascicoli, 3 documenti singoli
Soggetti produttori
Beneficio Leonardelli Cerchier, 1834 - 1873
Lingua
Italiano
Storia archivistica
La documentazione, di natura contabile, relativa al Beneficio Leonardelli Cerchier di Castagné, è
pervenuta in aggregato all'archivio del Comune soppresso di Castagné, in quanto ente gestore del
pio legato fino al 1881. Ulteriore carteggio relativo all'amministrazione del Beneficio
(manutenzione e locazione degli immobili, nomina degli amministratori, adempimenti missari,
capitoli del primissario ...), si trova nella serie del carteggio protocollato del Comune di Castagné a
partire dal 1826.
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
G. PUGNET, Repertorio per le amministrazioni delle Chiese, dei Benefizi e delle Fondazioni pie
contenente istruzioni, prescritti, ordinanze e leggi nonché decisioni del Supremo Tribunale
amministrativo e della Suprema Corte di Giustizia in materie di amministrazione ecclesiastica con
ispeciale riguardo alle Diocesi del Tirolo, Trento 1888.
156
serie
Rese di conto, 1843 - 1851
2 fascicoli
Contenuto
Al termine del proprio mandato che scadeva nella festività di san Giorgio (23 aprile),
l'amministratore del Beneficio Leonardelli Cerchier, di nomina comunale, era tenuto a rendere
conto del proprio operato, specificando le entrate e le uscite dell'ente amministrato per il periodo di
propria competenza.
Le principali entrate del beneficio erano rappresentate dalle rendite dei beni patrimoniali in
dotazione (affitti, censi ...), mentre le uscite riguardavano gli oneri missari, le spese gestionali a
favore dell'amministratore pari al 5% degli utili, il pagamento di steore, imposte e decime e le spese
di manutenzione degli immobili.
Lingua
Italiano
B1
Atto di liquidazione e resa di conto del Beneficio Leonardelli Cerchier per gli anni 1843 e 1844
presentata dall'amministratore Giovanni Battista Pedrotti
1845 luglio 26 - 1846 marzo 20
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1607, 10 (SCK)
B2
"Conto sull'amministrazione del Beneficio Leonardelli Serchier sugli anni 1849, 1850, 1851
sostenuta dal vice amministratore Giuseppe Gretter, cioè dal san Giorgio 1849 al san Giorgio 1852"
1852 aprile 26
Minuta e originale.
Italiano
Fascicolo, carta, 2 registri di cc. 4 n.n.+cc. 4 n.n.
Segnature precedenti: 1608, 3 (SCK)
157
serie
Documenti di corredo, 1834 - 1873
2 fascicoli, 3 documenti singoli
Contenuto
La serie comprende le quietanze di pagamento rilasciate dall'amministratore del beneficio, ovvero
dal capocomune pro tempore di Castagné, per manutenzione degli immobili del beneficio, per
salari, celebrazioni di messe, imposte.
Lingua
Italiano
B3
"Riceputa del Beneficio di San Vitto in Castagné"
1834 novembre 20
Quietanza di versamento di imposte (steora erariale, sovraimposta comunale, sovraimposta
stazionale e decima).
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1634 (SCK)
B4
Quietanza di pagamento
1865 luglio 20
Quietanza di pagamento a favore di Giovanni Anesi di Tressilla per manutenzione della casa del
Beneficio Cerchier.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1643 (SCK)
B5
Quietanza
1866 novembre 20
Quietanza di pagamento dell'onorario spettante al geom. Carlo Mariotti per manutenzione degli
stabili del Beneficio di San Vito a.
Italiano
Documento singolo, carta, c. 1 n.n.
Segnature precedenti: 1645 (SCK)
___
a
La quietanza è segnata "6" (depennato), "8", "g".
B6
Documenti di corredo al conto consuntivo del Beneficio Leonardelli Cerchier
1867
Quietanze, nn. 3 - 12 (segnate anche con lettera alfabetica da a a m).
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 11 n.n.
Segnature precedenti: 1646 (SCK)
158
B7
Documenti di corredo al conto consuntivo del Beneficio Leonardelli Cerchier
1871 - 1873
Quietanze, nn. 7-12.
Manca: n. 10
Contiene anche: resa di conto dell'amministratore Giuseppe Carlin per l'anno 1871.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 8 n.n.
Segnature precedenti: 1649 e 1650 (SCK)
159
serie
Carteggio ed atti, 1843 - 1851
1 fascicolo
Contenuto
La serie consta di un unico fascicolo contenente carteggio relativo agli obblighi dell'amministratore
del beneficio e all'amministrazione del patrimonio di dotazione.
Lingua
Italiano
B8
"Atti risguardanti il Beneficio Leonardelli Serchier"
1843 - 1851
Contiene fra l'altro: contratti di locazione delle proprietà di pertinenza del Beneficio Cerchier, 1843
agosto 18 - 1843 ottobre 29.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 14 n.n.
160
Persona
Giuseppe Gretter di Castagné
1852 - 1853
Luoghi
Castagné
Forma autorizzata del nome
Giuseppe Gretter di Castagné
Archivi prodotti
Fondo Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné
Funzioni, occupazioni e attività
Giuseppe Gretter fu capocomune di Castagné dal 1849 al 1850, quindi dal 1852 al 1857 e dal 1861
al 1865. Fu fabbriciere della chiesa curata di San Vito in Castagné nel 1844, 1848 e 1852,
viceamministratore del Beneficio Leonardelli Cerchier dal 1849 al 1851 e primo consigliere
comunale nel biennio 1866-1867.
161
fondo
Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné, 1852 - 1853
1 fascicolo
Soggetti produttori
Giuseppe Gretter di Castagné, 1852 - 1853
Lingua
Italiano
Modalità di acquisizione e versamento
L'esigua documentazione privata inerente gli affari personali condotti da Giuseppe Gretter di
Castagné è pervenuta in aggregato all'archivio del Comune soppresso di Castagné frammista agli
atti comunali prodotti negli anni in cui egli esercitò la carica di capocomune.
162
serie
Carteggio ed atti, 1852 - 1853
1 fascicolo
Contenuto
La serie è costituita da un'unica unità relativa ad una causa giudiziaria sostenuta da Giuseppe
Gretter di Castagné in qualità di privato per affari personali, indipendenti dalla carica di sindaco del
Comune di Castagné che si trovava ad esercitare in concomitanza a tali vicende.
Lingua
Italiano
C1
Carteggio ed atti relativi alla causa civile sommaria intentata da Giuseppe Gretter di Castagné
contro Antonio Caldonazzi oste di Civezzano in punto di credito per aggio valuta a seguito della
vendita di "graspato" con sentenza della Giudicatura distrettuale di Civezzano favorevole al Gretter
1852 marzo 18 - 1853 novembre 2
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 19 n.n. (di cui cc. 3 s.d.)
Segnature precedenti: 1608, 4 (SCK)
163
Ente
Consiglio scolastico locale di Castagné
1904 - 1915
Luoghi
San Vito
Archivi prodotti
Fondo Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné
Storia
Il Consiglio scolastico locale aveva funzioni di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli
asili infantili.
Prima della legge n. 7/1892 era in vigore il "Regolamento politico per le scuole elementari"
pubblicato l'11 agosto 1805: la scuola aveva carattere conservativo-religioso-morale-politico; era
affidata alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la
proposta dei maestri definitivi e la nomina degli assistenti e dei supplenti; erano addossate ai
comuni le spese per gli edifici e gli stipendi dei maestri. In seguito, la legge del 25 maggio 1868, n.
48, recante le disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema
direzione e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero
dell'istruzione, al Consiglio scolastico provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio
scolastico locale94.
Con la legge del 30 aprile 1892, n. 7, entrata in vigore il 1° gennaio 1894, veniva nominato un
Consiglio scolastico locale in ogni comunità scolastica. La documentazione prodotta dal Consiglio
scolastico locale di Castagné data tuttavia a partire solo dal 1904.
Negli anni del primo conflitto mondiale, tra il 1915 e il 1918, il Trentino era diviso in territori
occupati dal Regio Esercito austriaco e territori non occupati. In questi ultimi giunse in data 20
maggio 1915 l'ordine telegrafico di chiudere immediatamente le scuole nelle città e nei paesi
dichiarati zona di guerra e lo stesso giorno molti maestri irredentisti furono imprigionati dai
gendarmi austriaci. Invece nel periodo di massima occupazione del Trentino da parte del Regio
Esercito, alla fine dell'anno scolastico 1916, il Segretario Generale per gli affari civili aveva
organizzato la scuola elementare in 72 località appartenenti al distretto di Borgo, Primiero,
Rovereto e Tione95 b, tra cui dunque anche Castagné dove la scuola rimase operativa almeno fino al
1917.
Con la riforma scolastica promossa tramite numerosi decreti da Giovanni Gentile nel corso del 1923
ed entrata in vigore il 1° ottobre 1924, si sopprimeva ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di
gestione locale e si riformava lo stato giuridico della scuola96 c: l'organizzazione gestionale
prevedeva dunque una struttura amministrativa verticalizzata in vista del rafforzamento del potere
centrale97 d.
Condizione giuridica
In seguito alla riforma attuata da Maria Teresa d'Austria con l'emanazione dell' "Allgemeine
Schulordnung" del 6 dicembre 1774 e da Francesco I con il "Regolamento politico per le scuole
elementari" dell' 11 agosto 1805 (che riprendeva l'Ordinanza aulica del febbraio 1787), entrata in
94
E. LEONARDI, La scuola elementare trentina dal Concilio di Trento all'annessione alla Patria, Trento 1959, p. 234.
Ibidem, pp. 41-42.
96
Q. ANTONELLI, Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento
ai giorni nostri, Trento 1998, pp. 217-218.
97
Ibidem, pp. 247-248.
164
95
vigore nei circoli di Bolzano, Trento e Rovereto dopo la pace di Vienna del 1818, si delinea la
legislazione scolastica trentina che restò in vigore fino al 1869.
Soltanto con le due leggi del 1982 si attuava una riforma scolastica giunta fino agli anni Trenta del
'900: la legge del 30 aprile 1892, n. 8 per la Contea principesca del Tirolo concernente le scuole
popolari pubbliche e la legge del 30 aprile 1892, n. 7, in vigore il 1° gennaio 1894 e concernente la
sorveglianza sulla scuole, con la quale era istituito il Consiglio scolastico locale (artt. 1-20).
La riforma Gentile del 1923, che comprendeva un vasto numero di decreti e ordinanze riguardanti
l'istruzione ad ogni livello, entrata in vigore dal 1° luglio 1924, sopprimeva il Consiglio scolastico
locale. In particolare la soppressione del Consiglio scolastico locale rientrava fra le norme dettate
dal Regio decreto datato 20 dicembre 1923, n. 3113 (anch'esso in vigore dal 1° febbraio 1924)
concernente le scuole popolari nei territori annessi al Regno italiano.
Fra gli atti ufficiali degli anni 1923-1924 si trova una circolare del Regio Provveditorato che in data
6 marzo 1924 dettava le norme per la liquidazione del Consiglio scolastico locale. In essa è detto
che in seguito alla profonda riforma apportata alla legislazione scolastica preesistente con i Regi
decreti dal 1° ottobre 1923 in poi, quasi tutte le mansioni, affidate dalla legge del 30 aprile 1892, n.
7 ai Consigli scolastici locali, furono assegnate ad altri organi (patronati, sindaci, direttori didattici,
ispettori).
Funzioni, occupazioni e attività
Il Consiglio scolastico locale, nominato dal 1892 in ogni comunità scolastica, aveva la funzione di
sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, sui corsi speciali di insegnamento
collegati alle scuole popolari pubbliche ed infine, sui corsi di perfezionamento per ragazze del
circondario scolastico.
Il Consiglio scolastico controllava l'ordinamento scolastico locale e l'osservanza delle leggi
scolastiche e delle disposizioni delle autorità superiori. In particolare controllava la retribuzione
corrisposta e i contributi, pagati con fondi locali, ai maestri; amministrava il fondo scolastico locale,
se esisteva, e il patrimonio delle fondazioni scolastiche (o ne sorvegliava l'amministrazione);
vigilava sull'edificio, sui fondi e sulle suppellettili della scuola e ne teneva l'inventario; custodiva i
documenti della scuola; compilava annualmente il rapporto sull'andamento della scuola; decideva
l'accettazione di scolari di altri circondari scolastici e dei bambini inferiori ai sei anni; promuoveva
la frequentazione della scuola e proponeva al Consiglio scolastico distrettuale le punizioni per la
mancata frequenza; ripartiva sui singoli giorni della settimana le ore d'insegnamento stabilite dal
piano d'istruzione e stabiliva in quali ore del giorno si dovesse impartire l'istruzione; sorvegliava
che l'istruzione durasse effettivamente quanto stabilito; vigilava sulla disciplina scolastica e sul
comportamento degli alunni fuori della scuola; controllava il comportamento di maestri; accordava
ai maestri i permessi (fino a tre giorni) per personali incombenze; risolveva le divergenze fra
maestri e fra maestri e comune o autorità; informava, dava pareri e faceva proposte alle
rappresentanze comunali e alle varie autorità; determinava in base alla legge il numero di maestri
necessario.
Secondo il Regio decreto n. 3113/1923 (art. 4), fino al 30 giugno 1924 la gestione dei servizi
scolastici doveva continuare a funzionare con il concorso finanziario degli enti scolastici locali,
territoriali e istituzionali esistenti. Detti enti dovevano contribuire alle spese per le scuole pubbliche
popolari nella misura risultante dai relativi bilanci dell'anno 1923.
Invece, secondo la circolare del R. Provveditorato della Venezia Tridentina datata 6 marzo 1924 i
Consigli scolastici locali, come dettato dal Regio decreto n. 3113/1923, dovevano funzionare dal 1°
febbraio al 1° luglio 1924 quali "uffici di stralcio", cioè l'opera dei suddetti Consigli si doveva
limitare a liquidare gestioni arretrate o a trattare vertenze di indole economico-amministrativa.
Dunque vi rientravano i Consigli scolastici locali che amministravano eventuali patrimoni quali
speciali fondazioni scolastiche, stabili intavolati a nome del Consiglio scolastico locale, patrimoni
speciali ecc. e i Consigli che si occupavano della gestione amministrativa dei fondi necessari al
coprimento delle spese richieste dal regolare funzionamento di scuole il cui mantenimento spettava
165
a più comuni insieme (riparto della spesa fra comuni, riscossione quote relative, provvista di mezzi
didattici, di arredi scolastici, di materiale per il riscaldamento ecc.). La circolare aggiunge che i
Consigli rappresentanti un solo comune, cui non spettavano le incombenze sopra citate, dovevano
già considerarsi sciolti, con l'incarico di passare, entro il mese di marzo, alla consegna degli atti e
degli eventuali avanzi di gestione ordinaria al rispettivo comune.
Struttura amministrativa
Il Consiglio scolastico locale era composto dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei
comuni formanti la comunità scolastica, dal sorvegliante della scuola locale e, ove presente, dal
patrono della scuola. Tale figura non è tuttavia attestata presso il Consiglio scolastico locale di
Castagné.
Il curatore d'anime del territorio cui apparteneva la scuola rappresentava gli interessi religiosi della
scolaresca e aveva diritto di voto; presso la comunità di Castagné poteva supplire nell'insegnamento
ai maestri in caso di assenza in qualità di sostituto.
Il dirigente della scuola rappresentava la scuola nel Consiglio.
I rappresentanti del comune locale erano eletti dalla rappresentanza comunale.
Nel Consiglio entrava anche il capocomune locale e la rappresentanza comunale locale eleggeva
anche due sostituti. Tutti gli eleggibili nella rappresentanza comunale erano anche eleggibili nel
Consiglio scolastico locale.
Secondo la decisione del Consiglio scolastico distrettuale, il Consiglio scolastico locale era
composto di un numero di membri fra 2 e 5 e ripartito sui rispettivi comuni in base al censo e al
numero della popolazione.
Le elezioni erano fissate ogni sei anni e gli eletti duravano in carica finché non si fosse formato un
nuovo Consiglio scolastico; tutti i membri erano rieleggibili. Nel caso di dimissioni di un membro,
si effettuava un'elezione per sostituirlo fino alla scadenza del mandato dell'intero Consiglio.
L'ingiustificato rifiuto ad entrare nel Consiglio o ad assumere la carica di presidente era punito dal
Consiglio scolastico distrettuale con una multa in denaro e si dovevano indire nuove elezioni. Le
multe inflitte erano versate nel fondo scolastico locale.
I membri del Consiglio scolastico locale eleggevano a maggioranza assoluta di voti un presidente
(detto anche preside) ed il suo sostituto. Il rappresentante della chiesa potava rifiutare l'elezione; i
maestri delle scuole popolari non potevano ricoprire la carica di presidente o sostituto. Nel caso in
cui il presidente e il sostituto fossero impediti ad assumere la direzione del Consiglio, la presidenza
era assegnata al più anziano fra i membri del Consiglio. Il presidente rappresentava il Consiglio
scolastico locale all'esterno e doveva aver cura del corretto adempimento delle attribuzioni del
Consiglio; distribuiva gli affari da trattare agli altri membri, metteva in esecuzione le deliberazioni e
si occupava degli affari correnti; aveva il diritto di sospendere le esecuzioni delle deliberazioni in
contrasto con la legge purché entro otto giorni rimettesse al Consiglio scolastico distrettuale
l'oggetto sospeso. In caso di vertenze urgentissime di affari non correnti, il presidente poteva
prendere da solo le disposizioni senza convocare il Consiglio in seduta straordinaria, ma era tenuto
a farle approvare nella seduta di Consiglio successiva.
Secondo le norme dettate dalla legge n. 7/1892 (artt. 1-20), la costituzione del Consiglio scolastico
locale doveva essere notificata alle rappresentanze comunali della comunità scolastica e al
Consiglio scolastico distrettuale.
Il Consiglio scolastico locale esercitava la sorveglianza tramite il sorvegliante scolastico locale,
nominato dal Consiglio scolastico distrettuale.
Il sorvegliante scolastico, in forza della sua nomina, era membro del Consiglio scolastico locale;
egli non poteva rappresentare due persone nel Consiglio quindi le cariche di presidente del
Consiglio e di sorvegliante non potevano essere riunite in una sola persona.
Il sorvegliante aveva l'obbligo di visitare frequentemente la scuola, doveva consultarsi con il
dirigente della scuola e portare in Consiglio le osservazioni fatte.
166
Tutti i membri del Consiglio scolastico locale potevano visitare la scuola ma in particolare il
rappresentante della chiesa cattolica doveva controllare frequentemente lo stato dell'educazione
morale-religiosa, portando a conoscenza il Consiglio delle mancanze riscontrate e delle proposte da
considerare. Spettava però esclusivamente al Consiglio scolastico locale prendere disposizioni,
all'interno della sfera di sua competenza.
Il Consiglio si riuniva di regola una volta al mese a seduta ordinaria, ma il presidente poteva
convocare un'assemblea straordinaria dietro richiesta di due membri. I membri del Consiglio
dovevano essere invitati ad ogni assemblea e, perché questa fosse valida, dovevano intervenire la
maggioranza dei consiglieri. Le decisioni erano prese a maggioranza assoluta di voti ed in caso di
parità era decisivo il voto del presidente. Ogni seduta doveva essere messa a protocollo, per altro
non pervenuti tra la documentazione prodotta dal Consiglio scolastico locale di Castagné.
I membri del Consiglio scolastico locale non potevano essere presenti a discussioni e votazioni
riguardanti i loro propri interessi personali; essi inoltre non avevano diritto a nessuna retribuzione
per il disbrigo degli affari, ma la comunità scolastica li risarciva per eventuali spese sostenute.
Nel periodo di transizione dall'Austria all'Italia, il Trentino conserva l'organizzazione scolastica
austriaca, compresi gli organismi di sorveglianza. Nacque un acceso dibattito fra cattolici e laici per
le questioni organizzative, fra le quali anche il Consiglio scolastico locale. Secondo la relazione del
maestro Miorelli del 1919 "la scuola appartiene giuridicamente al Comune, il quale nomina i propri
maestri, quantunque i contributi comunali per il mantenimento della scuola siano minimi e gravino
sul distretto e sulla provincia ... Della propria scuola il Comune è sommamente geloso"98 e. Datato
15 dicembre 1920 è l'intervento sulla rivista "La scuola redenta" nella quale i maestri laici
chiedevano una scuola laica e sollecitavano l'abolizione dei Consigli scolastici locali che
rappresentavano un'ingerenza della gerarchia ecclesiastica nel governo della scuola. La "Riforma
Gentile" sopprimeva infine ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale
sostituendoli con i Consigli scolastici regionali e i Consigli di disciplina di nomina ministeriale.
Con il Regio decreto n. 3113/1923 concernente le disposizioni per le scuole elementari nei territori
annessi, l'amministrazione scolastica per tutti i comuni, eccettuati i capoluoghi di provincia, era
affidata al Regio Provveditorato (art. 3). Secondo l'art. 5 del succitato Regio decreto i prefetti
interessati per ragioni di territorio erano incaricati di provvedere, inteso il provveditore competente,
alla nomina di commissari straordinari con l'incarico di liquidare e ripartire fra i comuni, che
facevano parte della medesima circoscrizione scolastica amministrativa, il patrimonio mobiliare e
immobiliare, e la quota dei crediti e dei debiti in dipendenza dei rapporti preesistenti, così di diritto
pubblico come di diritto privato. A Commissari per la predetta liquidazione e ripartizione dovevano
essere preferibilmente nominati i sottoprefetti nel cui territorio era compreso il maggior numero di
comuni.
Contesto generale
Il Consiglio scolastico locale aveva una fitta rete di rapporti esterni per la struttura organizzativa
della scuola popolare austriaca.
L'autorità immediatamente superiore al Consiglio scolastico locale era l'I.R. Consiglio scolastico
distrettuale che incaricato della sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli istituti
sottostanti al Consiglio locale. I distretti scolastici coincidevano con i distretti politici ed in Trentino
erano 10: Borgo, Cavalese, Cles, Primiero, Riva, Rovereto città, Rovereto distretto, Tione, Trento
città e Trento distretto. Le città con proprio statuto comunale infatti formavano un proprio distretto.
Il Consiglio scolastico distrettuale, fra le sue numerose competenze (cfr. art. 27 della legge n.
7/1892), doveva dettare disposizioni per la costituzione dei Consigli scolastici locali, nominava i
sorveglianti locali e vigilava sull'attività degli stessi; disponeva ispezioni straordinarie nelle scuole e
stabiliva, sentito il consiglio scolastico locale, l'epoca per le ferie legali presso le scuole popolari
pubbliche, in considerazioni dei luoghi dove esse erano situate. In pratica il Consiglio scolastico
98
A. SPADA, Per la nostra sistemazione giuridica. L'Amministrazione della scuola, in "Diritti e doveri. Organo della
sezione magistrale trentina della Nicolò Tommaseo", Trento 1921.
167
distrettuale, con sede nel capoluogo del distretto, funzionava da tramite fra l'organo superiore con
sede ad Innsbruck e la moltitudine di consigli scolatici locali dispersi sul territorio.
L' I.R. Consiglio scolastico provinciale era, nella provincia, la suprema autorità di sorveglianza
sulle scuole e vi sottostavano tutti gli istituti di educazione ed insegnamento di ogni ordine e grado.
Esso rifletteva per struttura interna la diversa composizione nazionale del Tirolo ed era il diretto
interlocutore del Ministero di culto e istruzione.
Al vertice della struttura statale vi era il Ministero del culto e dell'istruzione dal quale dipendevano
gerarchicamente le autorità sopracitate.
Fonti normative
Regolamento politico per le scuole elementari di Francesco I dell'11 agosto 1805, che nei Circoli di
Bolzano, Trento e Rovereto entrerà in vigore solamente dopo la pace di Vienna, nel 1818, dopo il
passaggio del Tirolo al Regno d'Italia.
Legge del 25 maggio 1868, n. 48, "Introduzione del controllo statale della scuola, cioè la direzione
e la sorveglianza di tutto quello che riguarda l'istruzione e l'educazione non spetta più alla chiesa,
ma allo stato."
Legge dei 30 aprile 1892, n. 7, valevole per la Contea principesca del Tirolo concernente la
sorveglianza sulle scuole.
Legge 30 aprile 1892, n. 8, valevole per la contea principesca del Tirolo concernente le scuole
popolari pubbliche.
Regio decreto 20 dicembre 1923, n. 3113, "Disposizioni concernenti le scuole elementari nei
territori annessi".
Circolare 6 marzo 1924 del regio provveditore agli studi di Trento per la liquidazione dei consigli
scolastici locali.
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné,
Documentazione del Consiglio scolastico del Comune di Castagné.
Salvo lievi adattamenti, il presente profilo istituzionale è desunto da A. GUASTALLA (a cura di),
Consiglio scolastico locale. Profilo storico-istituzionale del Consiglio scolastico locale, redatto nel
1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni
librari e archivistici, 1999 (dattiloscritto).
Bibliografia
Q. ANTONELLI (a cura di), Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed
istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri, Trento 1998.
A. GUASTALLA (a cura di), Consiglio scolastico locale. Profilo storico-istituzionale del Consiglio
scolastico locale, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia
autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999 (dattiloscritto).
E. LEONARDI, La scuola elementare trentina dal Concilio di Trento all'annessione alla Patria,
Trento 1959.
A. SPADA, Per la nostra sistemazione giuridica. L'amministrazione della scuola, in "Diritti e
Doveri. Organo della sezione magistrale trentina della Niccolò Tommaseo", Trento 1921.
168
fondo
Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné, 1904 - 1915
4 fascicoli, 2 documenti singoli
Soggetti produttori
Consiglio scolastico locale di Castagné, 1904 - 1915
Contenuto
La documentazione comprende carteggio amministrativo ed interlocutorio.
Lingua
Italiano, Tedesco
Modalità di acquisizione e versamento
Il fondo consta di un numero esiguo di documentazione pervenuta in aggregato all'archivio del
Comune soppresso di Castagné.
169
serie
Carteggio ed atti, 1904 - 1915
4 fascicoli, 2 documenti singoli
Contenuto
La serie consta di 6 unità contenenti carteggio amministrativo ed interlocutorio in massima parte
protocollato con segnatura comprendente il numero di protocollo assegnato, la data di presentazione
del documento, il giorno dell'evenutale risposta con indicazione sommaria del provvedimento
adottato (es. "N. 45, presentato 12.2.905, Spedito preventivo 1.3").
Lingua
Tedesco, italiano
Criteri di ordinamento e inventariazione
La documentazione è stata ordinata per annate di protocollo.
D1
Carteggio ed atti protocollati
1904
Prot. n. 24, 1904 dicembre 11 a.
Italiano
Documento singolo, carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 2 (SCK)
___
a
La data si riferisce alla data del documento.
D2
Carteggio ed atti protocollati
1905
Prot. nn. 43, 45, 53, 88, 97, 1905 febbraio 1-1905 novembre 25 a.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 8 n.n. (di cui cc. 2 n.p.)
Segnature precedenti: 1612, 2 (SCK)
___
a
La data si riferisce alla registrazione di protocollo.
D3
Carteggio ed atti protocollati
1906
Prot. nn. 11, 20, 1906 febbraio 14 - 1906 novembre 30.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 5 n.n. (di cui cc. 3 n.p.)
Segnature precedenti: 1612, 3 (SCK)
D4
Carteggio ed atti protocollati
1907
Prot. nn. 8, 12, 32, 34, 49-51, 57, 60, 62, 103, 1907 gennaio 12 - 1907 dicembre 11.
Italiano
170
Fascicolo, carta, cc. 14 n.n. (di cui c. 1 n.p.)
Segnature precedenti: 1612, 4 (SCK)
D5
"Tassa e somministrazione scolastica San Vito" e Santa Caterina
1908
Computo delle tasse scolastiche a carico dei genitori degli alunni frequentanti la scuola di San Vito
e di Santa Caterina, 1908 luglio 13.
Italiano
Fascicolo, carta, cc. 4 n.n.
D6
Carteggio ed atti
1915
In allegato: "Notizia scolastica", 1914/15.
Italiano
Documento singolo, carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1612, 9 (SCK)
171
Ente
Congregazione di carità del Comune di Castagné
1924 - 1929
Luoghi
Castagné
Archivi prodotti
Fondo Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné
Storia
Le autorità napoleoniche si dimostrarono assai attente al problema della pubblica assistenza e
beneficenza, istituendo in Trentino le Congregazioni di carità in base al Decreto Vicereale del 15
febbraio 1811, n. 49. All'art. 2 si stabiliva che: "in ogni comune del Dipartimento dell'Alto Adige e
dei Cantoni di Tobiano e Primiero tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica
beneficenza ... avranno una sola e medesima amministrazione che prenderà il titolo di
Congregazione di carità".
Con l'annessione del Trentino all'Austria venne sostanzialmente confermata la normativa vigente in
materia di assistenza e beneficenza pubblica, e l'unica legge che nomina la Congregazione di carità
è l'editto del commissario in capo del Tirolo De Roschmann del 1° marzo 1814. In base all'art. 118
del suddetto editto si stabiliva che "La Reggenza riconosce i segnalati servizi, che nel corso dei tre
ultimi anni hanno essi (si tratta degli "Istituti di beneficenza esistenti sotto il nome di Congregazioni
di carità") prestato a favore dell'umanità languente, e pel sostegno, e promozione delle rispettive
fondazioni, e si ripromette dai medesimi eguale zelo, ed impegno disinteressato per l'avvenire, ed in
questa fiducia Essa non tarda a provvisoriamente confermarli ne' luoghi, ove esistono, e di invitarli
ad esporle tutte quelle circostanze, che riguardano il compimento del numero dei Membri, che vi
appartengono, l'amministrazione della sostanza, ed il miglioramento di tali istituti." In aggiunta,
l'art. 119 estendeva la possibilità di istituzione della Congregazione di carità per quegli Istituti di
beneficenza situati nelle frazioni o nei paesi non capoluogo di comune, dimostrando che la rendita
lorda dei loro Istituti ammontasse a 500 fiorini o più: alla politica centralistica del Regno d'Italia,
che vedeva nelle Congregazioni di carità un valido strumento per controllare meglio il sistema
assistenziale pubblico, si opponeva ora una evidente spinta al decentramento amministrativo messa
in atto dall'Impero, che intendeva attribuire maggiore facoltà di autodeterminazione alle singole
istituzioni piuttosto che all'ente che le amministrava. E ciò pur mantenendo sempre separate
l'amministrazione e le competenze della Congregazione - o delle istituzioni che le facevano capo da quelle dei comuni relativi.
La Congregazione di carità del Comune di Castagné fu tuttavia istituita solo in seguito
all'annessione del Trentino al Regno d'Italia e all'assorbimento della legislazione vigente in materia.
Essa non apportava significativi cambiamenti né alla struttura né agli scopi della precedente
istituzione. Prevedeva comunque un riordino amministrativo delle Congregazioni di carità e degli
enti di pubblica assistenza e beneficenza ed il ritorno ad un loro maggior controllo da parte dello
Stato, in base a diversi provvedimenti di carattere generale (legge del 3 agosto 1862, n. 753, entrata
in vigore col 1° gennaio 1863; relativo Regolamento di esecuzione del 27 novembre 1862, n. 1007;
legge del 17 luglio 1890, n. 697, modificata con la legge del 4 marzo 1928, n. 413, entrata in vigore
col 19 maggio 1928; Regolamento di attuazione - ossia Regio decreto - del 5 febbraio 1891, n. 99;
Regio decreto del 26 aprile 1923, n. 976). In particolare, il Regio decreto del 22 aprile 1923, n. 982
entrato in vigore col 16 maggio 1923 estendeva al Trentino la legge del 17 luglio 1890, n. 6972,
precisando: l'obbligo di provvedere entro sei mesi alla nomina dei componenti delle Congregazioni
di carità e alla compilazione curata dai Prefetti di "elenchi, inventari e stati" previsti nel Regio
decreto del 12 gennaio 1890, n. 6594; l'affidamento entro un anno di tutti gli istituti attualmente
172
amministrati dai comuni, provincie e da altri enti pubblici a speciali amministrazioni autonome
(previa l'erezione in ente morale se ve ne fosse stata necessità), quando non ricorressero gli estremi
della legge del 17 luglio 1890, n. 6972 per il concentramento nella Congregazione di carità o sotto
un'unica amministrazione. I fondi di beneficenza, in precedenza amministrati dai comuni e dagli
altri enti pubblici, venivano dunque concentrati nella Congregazione di carità. Inoltre nella
Circolare della Regia Prefettura della Venezia Tridentina datata 27 giugno 1923 si ricordava
l'obbligo di istituire la Congregazione di carità in ogni comune entro il termine di sei mesi.
La Congregazione di carità del Comune di Castagné fu soppressa al momento della cessazione del
Comune di Castagné, aggregato al Comune di Pergine Valsugana.
Condizione giuridica
Per quanto concerne la legislazione italiana in materia di pubblica assistenza e beneficenza, il Regio
decreto del 26 aprile 1923, n. 976, regolamentava l'amministrazione delle Congregazioni e degli
enti che vi facevano capo, mentre il Regio decreto del 22 aprile 1923, n. 982, determinava
l'estensione al Trentino della legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza.
Le principali leggi dello Stato italiano che regolavano tale materia erano state, fino ad allora, la
legge del 3 agosto 1862, n. 753, sull'amministrazione delle opere pie e la legge Crispi del 17 luglio
1890, n. 6972 (modificata in seguito con il Decreto legge n. 2841 del 30 dicembre 1923 che cambiò
la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e
beneficenza" e poi con la legge del 4 marzo 1928, n. 413). Nel 1891 era stato inoltre emanato il
Regolamento di attuazione (Regio decreto del 5 febbraio 1891, n. 99) che precisava ulteriori norme
per l'amministrazione delle Congregazioni e di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e
beneficenza. La legge del 4 marzo 1928 riformava per l'ultima volta le Congregazioni, finché, in
base all'art. 5 della legge del 3 giugno 1937, n. 847, esse vennero dichiarate soppresse e sostituite
con gli Enti Comunali di Assistenza.
Funzioni, occupazioni e attività
Nel corso della sua storia, indipendentemente dai passaggi di ordinamento statuale, la
Congregazione di carità in Trentino ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza
di persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti,
donne partorienti) o fisico-psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo
diretto - generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate da altre
istituzioni di cui la Congregazione si accollava le spese. Le entrate della Congregazione di carità di
Castagné erano rappresentate da finanziamenti del comune di appartenenza che aveva istituito una
specifica voce di bilancio.
Struttura amministrativa
Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il Regio decreto del 22 aprile 1923, n. 982 e, per specifiche
competenze amministrative, il Regio decreto del 24 settembre 1923, determinavano l'adeguamento
alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza.
La Congregazione di carità e le istituzioni da essa amministrate erano regolamentate in Italia con la
legge del 3 agosto 1862, n. 753, in base alla quale in ogni comune dello Stato vi era una
Congregazione di carità che amministrava genericamente tutti i beni destinati a favore dei poveri
per legge, o quando, nell'atto di fondazione, non venisse determinata l'amministrazione, l'opera pia
o l'ente pubblico destinatario della disposizione, o ancora quando la persona incaricata della
gestione fosse impossibilitata ad accettare l'incarico. Anche in questi casi, tuttavia, il consiglio
comunale avrebbe potuto proporre, a vantaggio dei propri abitanti, l'istituzione di una
amministrazione speciale. Le singole istituzioni erano regolamentate agli artt. 1-25 e 30-38 e nel
Regolamento di esecuzione della suddetta legge emesso nel 27 novembre 1862, n. 1007. Si
ricordava inoltre che la sorveglianza su di esse spettava all'autorità governativa, alle deputazioni
provinciali e ai consigli comunali; l'amministrazione competeva invece alle Congregazioni di carità
173
o ad altre persone e istituzioni per quelle opere i cui statuti non contemplassero le deliberazioni di
nomina degli amministratori della Congregazione. La designazione delle istituzioni amministrate
dalle Congregazioni di carità spettava principalmente, in via di proposta, al consiglio comunale che
ne avrebbe fatto la consegna con apposita deliberazione. L'autorità comunale doveva indagare se
nel comune vi fossero lasciti o beni destinati a favore dei poveri e impediti alla loro destinazione:
riconoscendone l'esistenza, avrebbe informato il Prefetto fornendo inoltre notizie dettagliate circa
l'entità e la destinazione della fondazione. Le Congregazioni dovevano avvisare il consiglio
comunale del rifiuto o impossibilità degli amministratori ed esecutori testamentari a promuovere la
costituzione in ente morale di una pia fondazione locale. La Congregazione o il consiglio comunale
dovevano inoltre procedere all'esecuzione dei testamenti che indicassero un'opera assistenziale,
qualora gli incaricati di costituirla quale "ente morale" ne fossero impossibilitati.
Successivamente, la legge Crispi del 17 luglio 1890, n. 6972, stabiliva che le istituzioni pubbliche
di assistenza e beneficenza fossero amministrate dalla Congregazione di carità o da "corpi morali,
consigli, direzioni ed altre amministrazioni speciali istituite dalle tavole di fondazione o dagli statuti
regolarmente approvati". Tale legge veniva posta in esecuzione con i Regolamenti approvati con
Regio decreto del 5 febbraio 1891, n. 9. In base al Regolamento amministrativo, la Congregazione
di carità doveva essere costituita in ogni comune, anche se non aveva beni da amministrare e
doveva tenere: un archivio per conservare i registri di protocollo per la corrispondenza in arrivo e in
partenza e per altri atti di gestione amministrativa e contabile; una rubrica alfabetica divisa per
materie per facilitare la ricerca degli atti; un registro cronologico delle deliberazioni; un elenco
preciso ed aggiornato, diviso per categorie a seconda della natura dei beni, delle carte, titoli e
documenti relativi ai singoli elementi del patrimonio amministrato; un inventario altrettanto
ordinato ed aggiornato di tutti i beni che costituivano il patrimonio di ogni singola istituzione
amministrata. Nel Regolamento di contabilità venivano descritte le norme relative alla gestione del
patrimonio delle istituzioni pubbliche di beneficenza, all'"esercizio annuale", al "bilancio di
previsione", al "servizio di riscossione, di cassa e dei depositi", al "rendimento dei conti". Le
normative che succedevano alla legge del 1890 e ai Regolamenti del 1891 non avrebbero portato
rilevanti cambiamenti nell'amministrazione delle Congregazioni di carità fino al Regio decreto del
26 aprile 1923, n. 976, col quale il Ministro dell'Interno dichiarava sciolte le amministrazioni delle
Congregazioni e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune, e
imponeva di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni incaricate di proporre le
opportune riforme.
In base alla legge del 17 luglio 1890, n. 6972 le Congregazioni di carità erano composte da un
presidente e da 4 membri nei comuni con popolazioni non superiore a 10.000 abitanti e di 8
membri, oltre al presidente, negli altri. Inoltre, per decisione del Prefetto, in caso di donazione o
lascito, poteva essere ammesso a far parte della Congregazione il benefattore o la persona da esso
designata per la gestione di tale bene. Il presidente era nominato dal consiglio comunale e rimaneva
in carica per 4 anni. Anche gli altri membri erano eletti dal consiglio comunale nella sessione di
autunno e, per assumere o continuare il loro ufficio, erano obbligati a rendere il conto di una
eventuale precedente amministrazione e a non avere avuto vertenze con la Congregazione. Essi
inoltre assumevano l'incarico appena eletti, si rinnovavano per un quarto ogni anno ed erano sempre
rieleggibili; nei primi tre anni la scadenza del loro mandato era estratta a sorte, in seguito
determinata dall'anzianità. Nei Regolamenti per l'esecuzione della legge del 17 luglio 1890 emessi
con Regio decreto del 5 febbraio 1891, n. 99, venivano stabilite, tra l'altro, molte norme relative a
casi particolari in cui potevano variare il numero e l'elezione degli amministratori delle
Congregazioni.
La legge del 4 marzo 1928, n. 413, riformava l'amministrazione della Congregazione di carità in
quanto prevedeva che essa fosse amministrata da un presidente assistito da un comitato di "patroni"
composto da: 4 membri nei comuni con popolazione inferiore a 20.000 abitanti; 6 per quelli con
popolazione superiore a 20.000 abitanti; 8 nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.
Il presidente veniva nominato dal Prefetto "tra le persone particolarmente competenti in materia di
174
assistenza e beneficenza"; i "patroni" venivano nominati dallo stesso Prefetto "su terne presentate
dalle Associazioni sindacali comunali legalmente riconosciute agli effetti della legge 3 aprile 1926,
n. 563". Nei comuni dove mancassero queste "Associazioni sindacali", le terne venivano designate
dalle "Associazioni sindacali di 1° grado legalmente riconosciute, nella cui giurisdizione è
compreso il comune per il quale la designazione è richiesta". Le persone designate dovevano però
appartenere, "per residenza o per esercizio di attività produttiva", al comune stesso. Il presidente e i
"patroni" duravano in carica per 4 anni e potevano essere sempre rieletti, tenendo però presente le
condizioni di ineleggibilità già previste dalla legge del 17 luglio 1890, n. 6972. Su deliberazione del
presidente e sentito il parere del comitato dei "patroni", poteva comunque essere ammesso al
suddetto comitato il benefattore o una persona da esso designata per la gestione del bene donato;
tenuto conto della natura dell'istituzione e del valore del patrimonio, poteva inoltre esservi ammesso
il fondatore o il rappresentante di un'opera pia amministrata dalla Congregazione di carità. Il
Prefetto aveva facoltà di: sospendere o revocare il presidente con decreto motivato; disporre, "per
gravi ragioni di opportunità amministrativa", lo scioglimento del comitato dei "patroni" o
sospenderne la nomina (in tal caso avrebbe provveduto il presidente o, se impossibilitato, una
persona da lui delegata con i requisiti per la nomina a "patrono"); delegare uno dei "patroni" per le
funzioni di presidente, in caso di assenza o di impedimento di quest'ultimo; dichiarare decaduti, su
proposta del presidente o anche d'ufficio con provvedimento definitivo, i "patroni" che, senza
giustificati motivi, non intervenissero alle sedute per più di tre mesi consecutivi. Il presidente
convocava o presiedeva il comitato dei "patroni"; per la validità delle delibere era necessaria la
presenza della metà dei componenti, oltre il presidente: i pareri venivano emessi con la
maggioranza assoluta dei voti. Il presidente doveva comunque provvedere nei casi di impossibilità
di pronunciamento per mancanza del numero legale. Egli esercitava tutte le funzioni e deliberava su
tutti gli affari riguardanti la gestione della Congregazione, mentre il comitato dei "patroni" aveva
funzioni esclusivamente consultive. Il parere dei "patroni" era obbligatorio per le deliberazioni
soggette all'approvazione della giunta provinciale amministrativa e per tutte le proposte di riforma
relative agli istituti amministrati dalla Congregazione. In caso di discordia tra il parere del comitato
e le proposte del presidente, costui doveva darne conto nel verbale di deliberazione.
Contesto generale
Con il Regio decreto del 26 aprile 1923 lo Stato italiano pose l'amministrazione delle
Congregazioni di carità nelle mani di appositi commissari o commissioni, a loro volta dipendenti
dal Ministero dell'Interno, mentre già con la legge del 17 luglio 1890, n. 6972 alle Congregazioni
furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche. Il comune, attraverso il suo consiglio,
operava una funzione di controllo sul consiglio di amministrazione della Congregazione.
Fonti normative
Decreto del viceré Eugenio Napoleone 15 febbraio 1811, n. 49, "che estende al dipartimento
dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica
beneficenza esistente negli altri dipartimenti".
Editto del commissario Anton von Roschmann 1° marzo 1814 concernente la provvisoria
organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale
amministrazione del Tirolo italiano ed illirico.
Legge 3 agosto 1862, n. 753, "sull'amministrazione delle opere pie".
Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n.
6973 (serie III), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza".
Regio decreto 22 aprile 1923, n. 982, "che dispone la pubblicazione nei territori annessi della
legislazione sulle istituzioni pubbliche di beneficenza".
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Regio decreto 26 aprile 1923, n. 976 "che da' facoltà al Ministro dell'interno di dichiarare sciolte le
amministrazioni delle Congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza
esistenti in uno stesso comune, e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni".
Circolare 27 giugno 1923, n. 32687-II-2 della R. Prefettura della Venezia Tridentina, "Istituzioni
pubbliche di beneficenza".
Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2242, Estensione delle disposizioni dell'articolo 5 (I comma)
del Regio decreto 29 aprile 1923, n. 1164, ai conti delle istituzioni di pubblica beneficenza non
ancora deliberati dalle rispettive amministrazioni al momento dell'entrata in vigore del precedente
decreto 4 febbraio 1923, n. 335.
Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2841, Riforma della legge 17 luglio 1890, n. 6972, sulle
istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
Legge 4 marzo 1928, n. 413, "Riforma dell'amministrazione delle Congregazioni di carità".
Legge 3 giugno 1937, n. 847, "Istituzione in ogni comune del regno dell'Ente comunale di
assistenza".
Fonti archivistiche e bibliografia
Fonti d’archivio
Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné,
Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné.
Salvo lievi adattamenti, il presente profilo istituzionale è desunto da C. SALA (a cura di),
Congregazione di carità. Profilo storico-istituzionale della Congregazione di carità, redatto nel
1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni
librari e archivistici, 1999 (dattiloscritto).
Bibliografia
B. BORTOLI-C. GRANDI (a cura di), Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (18141918), Trento 1983.
L'Archivio vecchio della Congregazione di Carità di Trento, in "Archivio Trentino".
I. PASTORI BASSETTO, La Congregazione di Carità di Trento nella prima metà dell'Ottocento, in C.
GRANDI-A. LEONARDI-I. PASTORI BASSETTO, Popolazione, assistenza e struttura agraria
nell'Ottocento trentino, Trento 1978.
Regolamento interno dell'ufficio amministrativo della Congregazione di Carità di Trento, Trento
1892.
176
fondo
Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné, 1924 - 1929
3 registri
Soggetti produttori
Congregazione di carità del Comune di Castagné, 1924 - 1929
Contenuto
L'archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné consta di un numero esiguo di
unità di carattere contabile. Ulteriore documentazione è conservata frammista agli atti protocollati e
nelle categorie II e V del carteggio del Comune di Castagné.
Lingua
Italiano
177
serie
Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929
1 registro
Contenuto
In osservanza dell'art. 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702 i segretari erano tenuti alla
compilazione in carta libera dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro, da presentarsi ogni
semestre al ricevitore dell'Ufficio del registro del distretto di appartenenza, anche in assenza di
registrazioni. Il ricevitore provvedeva ad apporvi il visto, dichiarando il numero delle registrazioni o
la loro assenza. In base all'art. 113 della legge 13 settembre 1874, n. 2076 i repertori dovevano
essere presentati entro i mesi di gennaio e di luglio di ciascun anno. Nel repertorio venivano
annotati in ordine cronologico la data dell'atto soggetto ad imposta di registro, comprensiva di anno,
mese e giorno, la natura dell'atto, le generalità delle parti, i beni in oggetto, l'annotazione di
avvenuta registrazione, comprensiva della data e degli importi riscossi.
Lingua
Italiano
E1
"Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti la Congregazione di carità" (tit. int.)
1924 luglio 9 - 1929 gennaio 10
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.
Segnature precedenti: 1795 (SCK)
178
serie
Bilanci di previsione, 1925 - 1928
2 registri
Contenuto
I bilanci di previsione della Congregazione di carità venivano compilati in base alla legge 17 luglio
1890, n. 6972, al Regolamento amministrativo approvato con Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 99,
alla legge 29 dicembre 1901, n. 538, al Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2841 e alla legge 17
giugno 1926, n. 1187.
Dalle voci di bilancio annotate, si desume che le entrate della Congregazione di carità di Castagné
erano costituite esclusivamente da sussidi comunali e fondi pubblici, mentre le spese prevedevano
sovvenzioni ai bisognosi in forma di assistenza sanitaria (somministrazione medicinali e cure) e
primaria (somministrazione alimenti e vestiario), oltre alle spese di amministrazione.
I bilanci avevano validità triennale e, in forza dell'art. 3 della legge 29 dicembre 1901, n. 538,
venivano esposti all'albo pretorio per otto giorni consecutivi.
Lingua
Italiano
Normative
Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n.
6973 (serie terza), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza".
Legge 29 dicembre 1901, n. 538, "portante disposizioni per il personale di ragioneria
dell'amministrazione provinciale dell'interno e circa la pubblicazione dei bilanci e conti delle
istituzioni di beneficenza".
Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2841, "Riforma della legge 17 luglio 1890, n. 6972, sulle
istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza".
Legge 17 giugno 1926, n. 1187, Riforma dei Regi decreti 30 dicembre 1923, nn. 2841 e 3048, sulle
istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
E2
"Bilancio di previsione per gli esercizi 1925-1926-1927" (tit. int.)
1927 aprile 15
Copia conforme all'originale.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.
Segnature precedenti: 1796 (SCK)
E3
"Congregazione di carità. Bilancio preventivo degli anni 1928-1929-1930 e rispettivi allegati"
1928 marzo 20
Contiene anche: verbale di verifica di cassa, 1927 dicembre 31.
Italiano
Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n.
Segnature precedenti: 1797 (SCK)
179
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[secolo XVIII fine] - 1929 - Comune di Pergine Valsugana