ASSOCIAZIONE DRONERO CULT O.N.L.U.S.
Via IV Novembre, 5 - 12025 Dronero (CN) - c.f. 96089200040 - p.iva 03507780041
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“Io sto con la sposa”
L’associazione Dronero Cult propone una riflessione sul
tema dei rifugiati e la libertà di movimento
Domenica 20 dicembre l'Associazione Dronero cult si é riunita
per l’appuntamento conclusivo dell’anno, proponendo a soci e
simpatizzanti una serata di attualità, incentrata sulla grande
questione delle migrazioni e dell’accoglienza dei rifugiati.
Già a partire dalle 17,30, nella Sala polivalente
di Dronero, il pubblico è stato accolto per
conviviale dedicato agli auguri natalizi ed al
2016, nella bella cornice della mostra-mercato
“ArtExpo”.
"Milli Chegai"
un momento
tesseramento
artigianale di
L’occasione è stata utile per ritrovarsi e confrontarsi utilmente
sulle idee ed i progetti già in fermento per il nuovo anno, tra
cui la nuova edizione dell’evento “Dronero Un Borgo Ritrovato”
nel prossimo mese di giugno.
La serata é proseguita, dalle 21, con la proiezione del film "Io
sto con la sposa", presso il cinema teatro Iris.
Una buona affluenza di pubblico ha accolto favorevolmente il
documentario, autoprodotto da oltre 1.200 sostenitori “dal
basso” che hanno aderito all’iniziativa di crowfunding.
Il tema, di stretta attualità, è quello delle migrazioni ed in
particolare di quelle causate dai conflitti in Medio Oriente, che
da anni (e specie in questi mesi) dominano le cronache
nazionali e internazionali. Incentrato sulla storia vera di un
gruppo di migranti e sul loro viaggio per lasciare Milano alla
volta della Svezia, sotto le mentite spoglie di un corteo nuziale,
“Io sto con la sposa” rappresenta l’opera prima di tre giovani
registi,
fra
cui
un
poeta
siriano-palestinese
che,
accompagnando per le strade d’Europa i loro “attori”, scelgono
deliberatamente - e provocatoriamente - di infrangere la legge
per aiutarli a raggiungere il loro sogno, dopo i lunghi mesi
trascorsi in balìa del Mar Mediterraneo, in condizioni disperate
su barconi diretti a Lampedusa.
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Ospite speciale della serata Daniel Delministro, il giovane che
appare nel film come colui che aiuta il gruppo di fuggiaschi a
sconfinare tra Italia e Francia, lungo il tristemente celbre
"Passo della Morte", già teatro dei viaggi della speranza di
migliaia di italiani, in un tempo non troppo lontano, ma che
pare essere stato dimenticato.
Al termine, uno spazio è stato riservato al confronto tra il
pubblico e l’ospite, affiancato dalla compagna, nonché membro
dello staff di produzione e responsabile dell'Ufficio stampa del
docu-film, Sara Bicchierini.
“Quello che cerchiamo di fare - ha sottolineato Daniel - è di
diffondere in maniera più più capillare possibile il messaggio e
l’emozione che questo film contiene, cercando di farli arrivare
nelle case e nelle scuole, coinvolgendo adulti e bambini, per
riflettere su un tema che riguarda da vicino ciascuno di noi:
quello della libertà di movimento. Delministro ha sottolineato
come in "Io sto con la sposa" si possa leggere l’avventura di un
gruppo di veri e propri partigiani, consapevoli di una scelta che
si pone apertamente contro le scelte di uno Stato e di
un’Europa ingiusta.
La libertà di movimento, ciò che diamo per scontato ogni
giorno, perché ne siamo sempre stati pienamente in possesso,
appare ad un tratto una conquista mirabile e fragilissima, al
cospetto delle migliaia di persone costrette a morire per vivere
in modo libero, private della dignità e della possibilità di
ricongiungersi alla propria famiglia o anche solo ai propri
amici.
Ma se ci sono amicizie che se ne vanno, trascinate via
dall’orrore quotidiano del conflitto, ce ne sono altre che
nascono, così come sono nate nel lungo viaggio che il film
racconta. Amicizie senza frontiere, dove la diversità di lingua e
di cultura non diventa ostacolo, ma ponte, alleanza, veicolo di
pace, anche - e soprattutto - nei momenti più bui e tragici
della vita. Queste storie ci interrogano e ci mettono di fronte ad
un progetto di cambiamento, ad un desiderio che è semplice
ed ambizioso al tempo stesso: un mondo senza frontiere né
discriminazioni, come quello che sogna la Sposa quando si
chiede: "Ma se il cielo è di tutti allora perché la terra non deve
esserlo altrettanto?”.
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L’Associazione ringrazia sentitamente Amedeo, gestore del
Cinema Teatro Iris e supporto irrinunciabile, gli assessori
Rovera e Agnese, in rappresentanza del Comune di Dronero, i
volontari e tutto il pubblico che sostiene Dronero Cult e che
speriamo lo farà ancora in futuro. Un pensiero ed un
ringraziamento va poi all’Associazione Voci del Mondo, che da
anni, con impegno, si dedica ad affiancare i percorsi di
integrazione dei nuovi cittadini e contribuisce a far crescere la
nostra comunità.
Dall’associazione a tutti il sincero Augurio di un Felice Natale!
Marta Gertosio,
membro del Consiglio direttivo di Dronero Cult
(Nella foto: da sinistra Marianna Beltritti e Matteo Ferrione, di
Dronero Cult, Sara Bicchierini e l’attore Daniel Delministro)
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