P E r i o D i C o D i C U L T U r A E i n F o r M A z i o n E I.P. Fondato da Carlo Accossato nel 1994 CORRIEREdell’ARTE Il Rinascimento secondo Memling Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Anno XX - n° 19 - Venerdì 21 novembre 2014 € 2,50 COURRIER DES ARTS Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Alle Scuderie del Quirinale in Roma, la più vasta esposizione dedicata in Italia al maestro fiammingo P FABrizio FLoriAn romossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - e organizzata dallʼAzienda Speciale Palaexpo con Arthemisia Group, la mostra dedicata ad hans Memling (a cura di Till-holger Hans Memling (1435-40-1494) “Madonna col Bambino e angeli” 1480-1485 ca. olio su tavola, 58,8x48 cm. Andrew W. Mellon Collection © National Gallery of Art, Washington La nostra Africa Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges) è la prima esposizione monografica realizzata nel nostro Paese e la più vasta per numero di opere fuori dal Belgio. Più di tutti i suoi contempocontinua a pag. 2 Bilancio superlativo della kermesse all’Oval Lingotto di Torino Artissima, ricchissima visitatissima A ChiArA GALLo rtissima chiude i battenti e anche quest’anno sembra aver cavalcato l’onda di un grande successo. Giunta alla sua ventunesima candelina la kermesse torinese sembra reggere bene il confronto con le sorelle maggiori Miart e ArtVerona. Quest’edizione in particolare supera gli ingressi registrati l’anno prece- Alla Galleria Meliga di Torino la personale di Anna Alberghina, a cura di Bruno Albertino S EnriCo S. LATErzA è vero che, secondo Lévy-Strauss, la pensée sauvage (pensiero selvaggio ma anche viola-del-pensiero, in italiano), non è una fase primitiva, cioè semplificata e meno evoluta o “fiorita”, della presunta scientificità della sedicente civiltà occidentale, al tramonto, risulta altrettanto innegabile che la mentalità dei popoli classificati col termine di nativi, ossia non tecnologicamente avanzati (le parole sono importanti, come inveirebbe l’irascibile Moretti di Palombella rossa), non possa essere paragonata ed appiattita su quella del dominante mondo “sviluppato” in cui impera appunto la globalizzazione, fenomeno socio-economico di devastante invasività. Su queste premesse teoriche si basa l’esplorazione concreta, sul campo, col reportage iconografico e documentale, accanto allo studio antropologico, che Anna Alberghina insieme al marito Bruno Albertino (pure curatore della mostra alla Galleria Paola Meliga) ha intrapreso negli anni durante decine di viaggi nient’affatto turistici - anzi alquanto avventurosi, al limite del rischio - nelle lande più remote del Pianeta, specialmente nel grembo di Mamma Africa, culla dell’Umanità, quindi di tutti noi, no- dente oltrepassando quota 50.000 visitatori. Tante le manifestazioni off che si sono svolte parallelamente alla fiera, tra cui ricordiamo Paratissima, Photissima, The Others e molte altre ancora, le quali hanno suscitato l’interesse di migliaia tra specialisti di settore e semplici curiosi. Dati sorprendenti che danno ancora una volta prova di come la continua a pag. 2 tamento intensivo non ecosostenibile delle risorse e conseguente compromissione o cancellazione della ricchezza di differenze etniche e biodiversità. Anna si dedica in particolar modo ai ritratti femminili (le donne, spesso timide e fiere, sono le custodi della tradizione, mentre i maschi sembrano in genere assai esibizionisti e aperti - persino troppo - alle novità ed intrusioni forestiere): vinta la ritrosia iniziale, l’innata vanità muliebre di bambine e adulte, giovani e vecchie Anna Alberghina, fanciulla Muchimba, Angola merid., 2013, fotocolor © aut./Meliga dei villaggi delle tribù Bororo stra. Sulle orme dei maestri Jimmy nelson e Se- (del niger), Gabbra, Pokot e rendille (Kenia), Kabastião Salgado. Scelte da scatti recenti, le venti- rimojong e Batwa (Uganda), Makawana, Mucinque stampe in formato 30x40, semilucide, solo chimba, Mucuval e Mumuila (Angola), lascia minimamente rielaborate dall’autrice con ritocco scoprire e svela la spontanea bellezza di corpi, visi digitale, in postproduzione, rispetto alle originali e sguardi, impreziositi da tatuaggi e scarificazioni, foto a colori, così da sottolineare metaforicamente, costumi, acconciature, copricapo e orpelli di innelle tinte e nei toni, mediante appropriate inter- credibile complessità, assemblati con vari elementi polazioni cromatiche e sfumature, la concezione e materiali, dallo sterco seccato, dall’argilla od di pregnanza dell’immagine, rappresentano con ocra alle perline di plastica e ai resti riplasmati grazia e forza l’afflato di ammirazione, attenzione delle lattine di bibite... integrano l’esposizione ale tutela nei confronti di culture uniche, di raro va- cune maschere (dalla collezione privata dei colore nonché fragilità estrema, minacciate dall’inar- niugi, da loro pubblicata in Maschere d’Africa, restabile cavalcata corruttiva dell’urbanizzazione, neos Edizioni), a testimonianza della sofisticata del “progresso” industrial-mercantilistico di sfrutcontinua a pag. 2 CORRIEREdell’ARTE Pagina 2 21 Novembre 2014 COURRIER DES ARTS segue dalla prima pagina Il Rinascimento secondo Memling ranei, Memling (1440 ca. – 1494) divenne il pittore preferito dai ricchi mercanti italiani presenti a Bruges, traendo grande vantaggio dalla reputazione della precedente generazione di artisti, in particolare Jan Van Eyck e rogier Van der Weyden (suo presunto maestro). Fin dall’inizio della sua attività indipendente come pittore di tavole, Memling riuscì a creare una sintesi dei notevoli risultati di entrambi quei maestri, già tenuti nella più alta considerazione dalla nobiltà italiana e dalle élite urbane. il progetto espositivo, suddiviso in sette sezioni, riunisce una lunga serie di olii su tavola, tra cui i capolavori assoluti di Memling, di raccolte pubbliche e private, e provenienti, tra gli altri, dal Groeninge Museum di Bruges, dalla royal Collection di Londra, dal Museo del Louvre nonché dalla Frick Collection di new York, dalla national Gallery of Art di Washington, dal Metropolitan Museum di new York, dal Museu nacional de Arte Antiga di Lisbona e dal Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa. Soprattutto la pittura di narrazione, di cui l’artista è stato geniale anticipatore, ci fa comprendere sia la sua popolarità presso la segue dalla prima pagina committenza italiana sia la profonda influenza che ebbe tra i pittori italiani: da vedere assolutamente la Passione di Cristo, commissionata da Tommaso Portinari ed entrata nella collezione dei Medici, oggi conservata alla Galleria Sabauda di Torino; ma anche i fascinosi ritratti che furono modello per la ritrattistica rinascimentale tanto in italia quanto nelle Fiandre, come il Ritratto d’uomo con una moneta romana di Anversa o il Ritratto d’uomo della Frick Collection di new York. infine le opere e gli altari devozionali di committenza privata: da La Madonna con Bambino e Angeli dalla national Gallery of Art di Washington, allo straordinario monumentale Trittico di San Lorenzo della Costa, dipinto per lʼomonimo mercante genovese, senza dimenticare il Trittico di Adriaen Reins da Bruges e il Trittico della Resurrezione dal Louvre. Scuderie del Quirinale Via XXiV Maggio 16 – roma “Hans Memling Rinascimento fiammingo” Fino al 18 gennaio 2015 info: 06 39967500 www.scuderiequirinale.it La nostra Africa estetica, che seppe ispirare l’estro creativo di geni quali Braque, Matisse, Modigliani, Picasso, e dell’imprescindibile inscindibile amalgama tra arte, religione e animismo, spiritualità e magia, figurazione e simbolismo, terra e cielo, ragione e natura, istinto e saggezza, equilibrio di sussistenza e ambiente, sempre in continuità fra vita e morte. Forse talora indecifrabili per gl’iperconnessi cittadini dei non-luoghi contemporanei, gli ancestrali riti e miti, totem e tabù - giusto per ultimare le allu- segue dalla prima pagina Artissima, ricchissima, visitatissima città dell’auto si stia sempre più culturalmente evolvendo. Che sia per il carattere giovane o per le decisioni azzardate, come quella di scegliere Maurizio Cattelan a direzione di one Torino, resta il fatto che Artissima ancora una volta ha saputo rinnovarsi attraverso nuove proposte e iniziative, mantenendosi fedele alla formula che la contraddistingue. All’interno dei saloni del Lingotto, oltre all’immensa esposizione di opere, si sono svolte le premiazioni dedicate alle personalità e alle gallerie più promettenti: il Premio Sardi per l’Arte ‘Back to the Future’, consegnato alla galleria Fraçois Ghebaly, la quale ha presentato i lavori dell’artista americana Channa horwitz; il Premio illy ‘Present Future’, vinto dalla giovanissima rachel rose, presentata dalla Galleria high Art; il Premio Fondazione “Ettore Fico” assegnato a Lili reynaud-Dewar, presentata dalla Galleria Emanuel Layr; il Premio “Guido Carbone” ‘New Entries’ consegnato all’ambiziosa galleria romena Baril. in- sioni strutturaliste -, oltre a suscitare un sentimento di empatica fascinazione alla Karen Blixen, devono indurci ad uscire dall’interpretazione eurocentrica della realtà per approfondire la conoscenza di genti e usanze che ineluttabilmente dolorosamente si estinguono, scomparendo dalla memoria storica nel silenzio dell’oblio. Bisogna tentare di trovare la salvezza dell’eden del Continente nero, alla sofferta ricerca della libertà e felicità perduta. Magari nei riflessi degli occhi iridescenti d’una fanciulla nomade. Paola Meliga Galleria d’Arte Via Maria Vittoria 46/C – Torino “Vanishing Africa (L’Africa che scompare)” Mostra fotografica personale di Anna Alberghina ed esposizione di maschere rituali della Collezione Alberghina-Albertino a cura di Bruno Albertino Dal 28 novembre 2014 al 13 gennaio 2015 info: 011 2079983 www.africantribalart.it www.fotoartistiche.org “Maschere d’Africa” di Bruno Albertino e Anna Alberghina Neos Edizioni, Rivoli, 2014 pagg. 128, euro 19,00 © aut./Neos © Associazione Artissima fine, un’altra novità 2014 dedicata al mondo della performance, l’assegnazione del Prix K-Way ‘Per4m’ a Louise hervé e Chloé Maillet della Galleria Marcelle Alix. Le quattro giornate di quella che ormai tutti chiamano “Settimana dell’Arte Torinese” si sono concluse con un ottimo e soddisfacente risultato. Le strade della città sono state letteralmente invase da iniziative che continueranno nelle prossime settimane sulla scia della manifestazione artistica. E per chi ancora non ne avesse approfittato, non resta che godersi il celebratissimo capolavoro di Mr. Cattelan Shit and Die, allestito nei saloni di Palazzo Cavour. Ultima estensione della kermesse ed ennesima provocazione, in un alternarsi appunto tra morte e sesso (o senso, n.d.r.), dell’“artista in pensione”. NEWYORK NEWYORK CORRIEREdell’ARTE El Greco e Spranger, una mano tesa Metropolitan Museum e Frick Collection S foto © aut. DAL noSTro CorriSPonDEnTE MAUro LUCEnTini ono quattrocento anni dalla morte di Domenikos Theotokopoulos detto El Greco (1541-1614), e la ricorrenza viene celebrata dai musei di tutto mondo, dalla Francia alla Spagna, dall’inghilterra agli Stati Uniti. Questi ultimi possiedono il maggior numero di sue opere fuori della Penisola iberica, perché i mecenati della cosiddetta “Gilded Age” del capitalismo americano furono tra i primi ad intuirne sul giro dell’ottocento l’immensa influenza sulla nuova arte, da Cézanne a Degas e da Manet a Picasso, e dagli espressionisti tedeschi in poi su tutta la pittura moderna. A new York le esposizioni commemorative sono non una ma due, la prima in quella che fu la residenza stessa dell’industriale che le raccolse, la Frick Collection, la seconda al Metropolitan Museum. Quest’ultimo ha riunito i suoi dieci El Greco – più di ogni altro museo al mondo eccetto il Prado – con i sei in possesso di una hispanic Society of America costituita a Manhattan un secolo fa, ciò che ha permesso una vera mini-retrospettiva dell’arstista, dal titolo El Greco in New York, giustappunto. Essa dimostra come il pittore, attraverso una tecnica di sconcertante originalità, una pennellata nevrotica, spazi appiattiti o ridotti in frammenti, sia stato capace di trasformare il mondo delle apparenze in una visione di profonda spiritualità. Ma il museo ha avuto anche un’idea inedita. A questa esposizione ha aggiunto un’altra che ne costituisce una specie di controcanto, Bartholomeus Spranger, Splendor and eroticism in imperial Prague, dedicata a un artista che, fiorito negli stessi anni del Greco (1546-1611), ne è quasi totalmente l’antitesi. Tanto El Greco è mistico e angoscioso, tanto lo Spranger è sensuale e gioioso; tanto il primo sembra voler ripudiare la natura, tanto il secondo ci si tiene avvinto. Però avviene un fatto curioso: attraverso il vuoto che li separa, i due sembrano tendersi la mano. Dalle tortuosità del Greco, dai suoi colori stridenti, dalle sue composizioni angolose sembrano levarsi spesso insieme ai lamenti, invocazioni di speranza. Le figure di Spranger, generalmente vanagloriose e sicure di sé, tutte superfici compatte e lucenti e cromatismi armoniosi, ap- 21 Novembre 2014 Pagina 3 COURRIER DES ARTS oltre il vuoto anche reperti soprendenti di scienza naturale. Le due retrospettive, apertesi nello stesso giorno, si chiuderanno anche nello stesso giorno, alla metà dell’inverno. Fino ad allora durerà anche la speciale mostra El Greco at the Frick Collection, che espone per la prima volta in una stessa sala le tre opere dell’artista, tutte di eccezionale importanza, di proprietà della galleria. The Metropolitan Museum of Art 1000 5th Ave. – new York (nY) “Bartholomeus Spranger Splendor and eroticism in imperial Prague” “El Greco in New York” Fino al 1° febbraio 2015 info: 001 212 535771 www.metmuseum.org paiono a volte impietrite in una segreta ansia, che è forse ansia di quiete e di salvezza. Allora gli estremi dei due manierismi si toccano; e nella lezione lasciata da entrambi c’è un’allegoria dell’arte, del percorso intero che sta all’arte di esplorare. È un fatto singolare che i due artisti quasi coetanei abbiano avuto un’evoluzione formale simile. El Greco, nato ed educato a Creta, poi trasferitosi a Venezia, si perfezionò a roma alla scuola del più grande miniaturista del tardo rinascimento, Giulio Clovio. Lo Spranger, nato ed educato ad Anversa, si trasferì a roma entrando pure lui nel giro del Clovio. Dopo di che sia l’uno che l’altro andarono ad esprimere la loro matura personalità ai due poli opposti della monarchia asburgica danubiana: El Greco a Madrid e poi nella capitale religiosa della Spagna, Toledo; Spranger prima a Vienna e poi a Praga. i curatori del Met non stabiliscono nessuna corrispondenza esplicita tra i due, poiché la loro antifonia è tanto discreta e di sfondo da non poter essere non dico illustrata, ma nemmeno additata. Tuttavia un’allusione a sorgenti comuni dello spirito emerge da un’altra singolarità: la mostra di Spranger è inserita nella ricostruzione - mai fatta prima - di una Kunstcammer, uno dei “gabinetti di curiosità” che all’epoca presentavano insieme a oggetti mirabili dell’arte El Greco, “La visione di San Giovanni” 1608-1622, olio su tela, 222,3x193 cm. opera che ispirò Picasso per “Les Demoiselles d’Avignon” © Rogers Fund Metropolitan Museum of Art, New York Frick Collection 1 E 70th Str. – new York (nY) “El Greco at the Frick Collection” Fino al 1° febbraio 2015 info: 001 212 2880700 www.frick.org CINEMA Fumetto batte astronave Box Office USA, “Big Hero” contro “Interstellar” Un ennesimo colpo della Disney, il lungometraggio animato Big Hero 6 (tratto da un vecchio fumetto), che nel secondo weekend di novembre ha raggiunto il primato di cassetta nelle sale americane, scavalcando l’avventura spaziale di tre ore Interstellar della Paramount, che era attesa come il grande filmevento dell’anno. Costati tutti e due 165 milioni di dollari, il primo ne ha incassati 56 e mezzo, il secondo solo 50. Contando sull’inesauribile curiosità dei bambini e spesso di chi li accompagna, la Walt Disney continua dunque nella serie di trionfi; quasi contemporaneamente, il suo presidente e CEo robert iger ha annunciato per il 2014 un monumentale record di bilancio, 7 miliardi e mezzo di profitti, con un aumento del 22 per cento rispetto al 2013. La sconfitta di Interstellar del celebre produttore-regista Christopher nolan (che narra la vicenda di una nave spaziale in viaggio lungo una scorciatoia spaziotemporale alla ricerca di un pianeta da sostituire alla Terra ecologicamente esausta) è tanto più bruciante in quanto l’uscita nelle sale della pellicola era stata preceduta da una campagna pubblicitaria particolarmente rumorosa. Ma i critici non sono apparsi con“Big Hero 6” © Disney vinti; “qualche cosa è successo nei motori”, ha scritto uno. Al terzo posto è andato Gone Girl della Fox, in circolazione già da sei settimane, con incasso complessivo di oltre 145 milioni. (ma. lu.) [i dati sugli incassi ai cinema statunitensi sono forniti dall’Agenzia rentrak ©] CORRIEREdell’ARTE 4 Il Gruppo CoBrA, un morso di creatività in Europa Pagina 21 Novembre 2014 COURRIER DES ARTS Alla Galleria Accademia di Torino, per il 45° anniversario della fondazione i MASSiMo CEnTini n occasione del 45° anno della fondazione, la Galleria ‘Accademia’ propone una mostra importante, dedicata al Gruppo artistico Co.Br.A. Costituitosi in movimento a Parigi nel novembre del 1948, malgrado la grande spinta innovativa e creativa, ebbe vita breve: si spense nel 1951, lasciando segni profondi, attestati anche dalla pubblicazione dell’omonima rivista. Ciò non significò la fine della ricerca per gli artisti che ne fecero parte, poiché, nella maggioranza dei casi, continuarono a essere fedeli all’indirizzo poetico scelto. Qui sopra, Pierre Alechinsky “Le chapeau du serpent à plumes”, 1977 carta su tela, 75x106 cm. © aut./Accademia; a sinistra, Corneille “Petite musique du Printemps”, 1987 olio su tela, 100x100 cm. © aut./Accademia Co.Br.A è un acronimo costituito dalle lettere delle capitali da cui provenivano gli artisti attivi nel movimento: Copenhagen, Bruxelles e Amsterdam. Vivacizzati da un continuo nomadismo, gli artisti di questa corrente optarono per una ricerca concentrata in direzione dell’abbattimento dell’individualismo, sorreggendo di contro scelte poetiche finalizzate a offrire una visione globale del lavoro creativo, che aveva come focus l’abbattimento delle retorica figurativa e di alcuni status pittorici maggiormente ortodossi. Pregnante l’influenza dell’immaginario fantastico di tradizione nordica, che trovava nel folklore il suo humus più fertile; e poi il ricorso a forme astratte spesso estremizzate, al fine di modellare traiettorie grafiche e cromatiche ora infantili, ora evocanti le più arcaiche radici dell’Arte. Queste scelte, Quando l’artista è un criminale Mercoledì 26 novembre, alle ore 21, presso la Galleria Accademia (via dell’Accademia Albertina, 3, Torino; tel. 011-885408) Massimo Centini parlerà sul tema Quando l’artista è un criminale; un viaggio tra creatività e criminologia. La conferenza si colloca in occasione dell’importante mostra sul gruppo artistico Co.Br.A. allestita nella sale della galleria e offrirà una serie di interessati occasioni di riflessione su legami spesso insospettabili tra arte e crimine. Dalle opere del pittore inglese Walter Sickert (dietro il quale c’è chi crede si celasse Jack lo squartatore) si passerà a Van Gogh, Bosch, Munch, hitler, Lombroso, il mostro di Düsseldorf e molti altri. Si consideri inoltre il peso simbolico del crimine ha avuto un’importante ricaduta antropologica nella cultura artistica tra ’800 e ’900, con Bockling, Dix, Grosz e avanti fino alle sperimentazioni più recenti. Un’occasione per leggere alcune espressioni della creatività connessa al crimine che dal medioevo giungono al mostro di Firenze e ad alcuni efferati serial killer. che avevano il loro background in mondi lontani dall’arte più marcatamente accademica, trovando così un’inesauribile fonte di riferimento nel patrimonio artistico delle culture etniche e popolari, fecero convergere per un breve tempo Co.Br.A all’art brut, per le innegabili relazioni formali e ideologiche. in mostra venti opere degli esponenti più rappresentativi: Pierre Alechinsky, Karel Appel, Eugene Brands, Corneille, Jacques Doucet, Karl otto Götz, Asger Jorn, Bengt Lindström, Lucebert, Carl-henning Pedersen, Siegfried reich an der Stolpe. Galleria Accademia Via Accademia Albertina 3/e – Torino “Il Gruppo artistico Co.Br.A.” in occasione del 45° anniversario della fondazione della Galleria info: 011 885408 www.galleriaaccademia.it CORRIEREdell’ARTE Guglielmo Spotorno, l’antologica 21 Novembre 2014 Alla Fondazione Stelline di Milano L ChiArA PiTTAVino a Fondazione Stelline accoglie fino al 7 dicembre l’importante mostra antologica Guglielmo Spotorno, Tra Surreale e Reale, Opere dagli Anni ’70, a cura di Luciano Caprile e Elena Pontiggia. Per l’occasione, nella storica Sala del Collezionista, è esposta una notevole selezione di trenta opere pittoriche inedite, realizzate appunto dagli Anni Settanta ad oggi, su tela e su carta, che illustrano l’evoluzione del percorso artistico di Spotorno. L’espressione pittorica dell’artista inizia in giovane età, frequentando la galleria d’arte di sua madre, vivace luogo d’incontro di artisti e critici tra i più importanti degli Anni ’50 e ’60, fra cui Arturo Martini e Felice Casorati. in effetti, era solo un ragazzo quando la madre Enrica inaugurò la Galleria d’Arte Spotorno in Via Moscova 40 a Milano, punto di riferimento, crocevia e “cenacolo” culturale dal quale il giovane Spotorno trasse fondamentali insegnamenti, affinando sensibilità artistica e gusto estetico. Muovendo i suoi primi passi tra le opere di Carlo Corsi, roberto Melli, raffaele Arecco e Giovanni Servattaz, Gugliemo si ritrova a partecipare a soli dodici anni ad un concorso nazionale riservato agli alunni delle scuole medie: il suo disegno in punta di penna, intitolato Incubo, viene prescelto ed esposto nel 1950 a roma a Palazzo Venezia, dove riscuote l’attenzione di Federico Fellini. Segue un periodo legato alla figurazione. La pittura è una passione che coltiva nel corso di tutta la sua vita, improntata al dinamismo e colma di successi, complici l’amore per l’arte della madre e la personalità del padre, grande estimatore d’arte. A circa vent’anni egli rivolge il suo interesse soprattutto al Gruppo Cobra, in particolare a Jorn e a Sutherland, che influenzano la sua pittura. Quella di Guglielmo Spotorno non è un’imitazione passiva e meccanica, ma questi maestri contribuiscono a far emergere l’espressione della propria vena artistica manifestata fin da giovanissimo. nel corso degli anni lo studio e la frequentazione di esponenti dell’avanguardia italiana e internazionale, quali Lam, Jorn, Fontana, Baj e Sutherland, accompagnano Guglielmo Spotorno nel suo itinerario creativo-professionale, nel quale naviga il conoscere tra ragionevoli dubbi e prepotenti emozioni. riguardo l’orientamento espressivo dell’artista, Elena Pontiggia scrive: “Potremmo dire, con qualche schematicità, che la sua ricerca si muove tra un informale di ascendenza surreale e un astrattismo carico di riferimenti quotidiani, sia pure mimetizzati nella libertà dei segni. […] Le sue opere sono, da un punto di vista segnico, lontane dal realismo e potremmo definirle, riprendendo la famosa definizione di Klee, ‘astratte con qualche ricordo’. Tuttavia non sono mai un puro esercizio formale. Si insinua nelle sue composizioni, piuttosto, un pensiero che va al di là della piacevolezza dei segni, dell’armonia delle linee, della luminosità del colore e denuncia contraddizioni, crisi, questioni irrisolte o forse irrisolvibili”. in mostra spiccano proprio i lavori degli Anni Settanta e ottanta, nei quali l’attenzione è rivolta a tematiche legate al mondo naturale; lo si vede nelle opere dai colori intensi e cariche di movimento come Landscape in the sea (1975) e Evolution in the sea (1975), della serie Profondità marine, e in quelle dai colori più tenui di Libellule pietrificate (1980) della serie Insetti, ove l’occhio dell’artista diventa una ‘lente’. negli anni successivi un maggiore interesse è dedicato ad aspetti più concettuali, descritti con un equilibrio geometrico e un ritmo serrato, come si osserva nelle serie Surreale e Informale. New Economy, Città umanizzate, Ritorno alla poesia, realizzate nell’ultimo decennio, esprimono invece un nuovo orientamento della poetica dell’artista, indirizzata alla società contemporanea, all’evoluzione tecnologica, a significativi momenti storici della no- in studio, a tu per tu con gli artisti A Torino, un percorso tra le strade in Vanchiglia C ELio rABBionE i fu un tempo in cui quel caseggiato dalle forme antonelliane ha fatto da riparo ad un cortile in cui trovavano posto, da generazioni, gli uffici Una “moltiplicata” Adelma Mapelli al lavoro nel suo studio in un fotomontaggio di Carlo Gloria © aut./Mapelli e i luoghi di produzione, berrettificio prima forniture per ombrelli poi. Terminati quei cicli d’occupazione, ecco che il cortile di via Vanchiglia 16 ha da anni riaperto a nuova vita, crepitante luogo d’arte e di cultura, raccogliendosi e affacciandosi su esso tanti studi d’artista, gli antichi atelier, pieni di vita e d’invenzione, di fermenti e di giudizi e di suggestioni. Spalanchi quel portone e incroci una sorridente quanto indaffaratissima Adelma Mapelli e i suoi acquerelli, i fotocollage di Dudi D’Agostini che smonta e rimonta le immagini, i vetri di Paola Gandini e gli omini verdi senza bocca e senza occhi di suo marito Francesco Di Lernia, lassù entrambi in quei locali d’angolo al primo piano, le lenzuola Pagina 5 COURRIER DES ARTS Guglielmo Spotorno, “Tsunami”, 2013 (Serie “Città umanizzate”), tecnica mista su tela © l’artista / Fondazione Stelline, Milano stra epoca e alla riflessione sulla natura come forza devastatrice. non mancano soggetti legati al rapporto quotidiano tra uomo e mondo virtuale, tra cui Uomo al computer (2011), Web (2014) e Anche i cigni twittano (2013) che rivela un sottile senso ironico. Come afferma Luciano Caprile nel suo testo critico, “Spotorno […] si sofferma a indicare le strane comunioni tra la macchina sempre più sofisticata e l’individuo che ne subisce la fatale, spasmodica attrazione; […] pone il caustico accento su quel destino di tecnologica dipendenza che ci accomuna e ci assorbe”. in occasione della mostra è stata pubblicata una pregevole raccolta di liriche di Guglielmo Spotorno. Fondazione Stelline C.so Magenta 61 – Milano “Guglielmo Spotorno Tra Surreale e Reale, Opere dagli Anni ’70” Mostra antologica a cura di Luciano Caprile e Elena Pontiggia Fino al 7 dicembre info: 02 45462411 - www.stelline.it grandi come pareti dipinte dal napoletano Claudio Cassano, oppure opere assai più piccole, tutte con partenza una fotografia che racconta una vita con le sue emozioni, il “bonsai-studio” di Claudio Cravero, pochi metri quadri “strategicamente soppalchi”, dove trovano ospitalità fotografie pronte a offrirci case abbandonate le une, o documenti contro la violenza le altre, o ancora gli “in-visibili”, ritratti di clandestini afgani in fuga dalla loro terra. Un microcosmo, una piccola rete - individuata dal progetto voluto dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte - che silenziosamente (ma neppur troppo) s’allarga e s’infittisce lungo le strade di quel borgo Vanchiglia che in perfetto triangolo occupa gli spazi tra il fiume ed i corsi San Maurizio e regina Margherita, distretto storicamente occupato da botteghe e piccole manifatture, ai nostri giorni riconvertite in parte al commercio e in luoghi a vocazione creativa. Una rete che va a coinvolgere in totale 19 studi e 5 gallerie, disseminati tra via Artisti e via Guastalla, tra via Sant’ottavio e largo Montebello, in un alternarsi di tele dipinte (con i lanciatissimi Ciro Palumbo e Claudia Giraudo) e di materiali di legno, di apparecchi fotografici di neon e di plexiglas, di telai che rinnovano moderne Penelope. Un tessuto artistico che per l’appassionato e il curioso vale un viaggio, teatralmente è guardare dietro le quinte, la bella guida a cura di Sagep Editori (i testi sono di Carla Testore, le immagini di Carlo Gloria) in mano, un’immersione totale, che incuriosisce in quell’avvicinarsi diretto al momento dell’invenzione e del comporre, dei materiali e delle tecniche, delle luci e dei profumi. Artisti scelti dal CORRIEREdell’ARTE Pagina i 6 21 Novembre 2014 COURRIER DES ARTS Note critiche l presupposto dell’Arte di ogni esprimerla compiutamente nel suo tempo è forse quello di stabilire lavoro. Ma il processo non terl’onnipotenza del pensiero del suo mina con l’esecuzione dell’opera creatore, ovvero di esaltare i frutti stessa. Da quella s’avvia l’impulso della fantasia individuale che, per di analisi successiva, donde si atmezzo della tuerà il grado tecnica, verd’interpretaranno esplicati zione da parte determinando dei fruitori. una sorta di inQuanto più cantesimo nei l’opera risulconfronti dello terà impenespettatore. in trabile, tanto questo modo, più saranno l’autore dicoinvolte le viene appunto capacità intuiun incantative di coloro tore, un mago Giorgio De Chirico, “Enigma della partenza”, 1914 che tenteranno sublime, cadi decodificare olio su tela, 38,5x41 cm. pace di attirare le forze messe © Fondazione Giorgio e Ida De Chirico l’attenzione di sensibilità diffe- in campo. L’incantesimo delrenti. L’opera è la rappresenta- l’opera, dunque, è eterno, nella zione di un’intenzione. E misura in cui resiste alle superl’intenzione dell’artista riesce pro- stiziose leggi dettate dalle diffeprio quando costui è in grado di renti epoche storiche contingenti. Graziella CACCIA cell. 347 4617007 Quest’opera di Graziella Caccia s’intitola Maestro di vita ed è una terracotta patinata bronzo. in essa l’artista determina la rappresentazione figurale di una testa di cavallo colto in un istante transitorio tra un gesto di furia e l’attimo successivo in cui sembra sopraggiungere la quiete. L’aspetto plastico omogeneo concretizza la tensione dei nervi e della possente muscolatura, delineando il contrasto dei sentimenti e delle sensazioni, proiettandole nella gestualità del formidabile quadrupede. non solo attraverso la scultura - e i riferimenti storico-culturali che ne vengono suggeriti -, leggiamo queste caratteristiche compositive, ma anche nella vasta produzione pittorica dell’autrice, in cui l’aspetto figurale ricerca cromaGraziella Caccia, “Maestro di vita” ticamente il senso ultimo di ricordi terracotta patinata bronzo, 55x35x45 cm. lontani o di atmosfere che finalmente tornano in superficie. i lavori dell’artista saranno esposti presso lo spazio L’Allegro Bio, in via Petrarca 15/f a Torino, sino al 7 gennaio 2015. Clara MARCHITELLI ROSA CLOT “… E lontano, lontano, nel tempo (Tenco)” è il titolo dell’opera realizzata nel 1995 da Clara Marchitelli : la terracotta base dipinta in acrilico bianco è trattata con ossidi a cera ed acquaragia per definire successivamente la marmorizzazione. Al di là dalla tecnica di realizzazione o dai riferimenti culturali, in questo caso dalla canzone di uno dei più grandi cantautori italiani - scomparso prematuramente per ragioni non del tutto chiare -, l’autrice sublima lo sguardo dello spettatore immettendo P.za zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243 tel. 011 9352907 Alta circa 95 cm., la scultura s’impone nello spazio con la grazia della purezza, immersa nei ricordi della giovinezza, quando l’esistenza scorreva lieta tra sogni e speranze d’un futuro lontano. Pare seduta coi gomiti appoggiati al tavolo, a sorreggere con le mani il peso del capo proteso e inclinato; invece è un mezzo busto che si erge dal nulla. i capelli raccolti indietro come una danzatrice e lo sguardo assorto evocano la meraviglia di una mente brillante, innamorata della vita. il rigore plastico include un rigore morale, stabilendo un’armonia formale nell’equilibrio delle parti. nel silenzio estatico della posa riecheggia la sonorità di motivi lontani, in cui il tempo, appunto, richiama la donna/bambina che non crescerà mai. L’artista da sempre si dedica alla ricerca, sperimentando diverse espressioni creative (disegno, pittura ad olio, acrilico, acquerello e incisioni), “... E lontano, lontano, nel tempo (Tenco)”, 1995 che - come scrive il critico Aldo Spinardi - “conterracotta base dipinta in acrilico bianco, 54x38 cm. fermano in lei [...] il desiderio di esprimersi in l’immagine di una fi- tutte le forme dell’arte; possiamo concludere che le sue opere non rispecgura femminile com- chiano soltanto un grande rispetto per la forma e lo studio dell’anatomia e la pletamente assorbita nel necessaria esperienza nelle varie tecniche espressive, ma una interiorità proflusso dei suoi pensieri. fonda che nasce nel suo intimo per arricchire l’immagine della fanciulla proin ascolto. Trasognata. tagonista e i verdi sentieri percorsi per rifugiarsi nel suo agreste eremitaggio”. CORRIEREd Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d Corriere dell’Arte Cristina DE MARIA cell. 339 2945409 CORRIEREdell’ARTE 21 Novembre 2014 A CUrA Di Pagina ANDREA DOMENICO TARICCO Amalia GAJ cell. 348 8554827 L’opera Velluti rossi si colloca nell’ambito d’un ciclo pittorico dell’artista, intitolato Strade di pesci di mare. E l’essenza marina diviene giustappunto la matrice dominante di questo linguaggio schietto ma enigmatico, puro sebbene venato da affetti personali, innovativo quantunque intriso di costanti compositive ereditate dalle pratiche esecutive del secolo scorso. Vediamo, infatti, tra le quinte di una struttura architettonica retrostante, il profilarsi di sagome zoomorfe che si sovrappongono all’impalcatura strutturale, senza che si smarrisca l’efficacia descrittiva. Come ombre atemporali, i pesci nuotano nelle acque mnemoniche del ricordo, sovrapponendosi idealmente al paesaggio urbano retrostante. Un prima e un dopo, un avanti e un dietro delineano convezioni spazio-temporali in cui l’essere umano è escluso solo fisicamente, divenendo anzi virtualmente parte integrante e centro motore di uno spazio reale e mentale che lo incanta e destabilizza con suggestioni oniriche. Amalia Gaj è viaggiatrice pittorica in terre lontane e in luoghi riservati, ove le atmosfere quiete contrastano con la velocità e l’affanno caotico della nostra frenetica quotidianità. Porto di pescatori è un olio su tela realizzato nel 1998, nel quale ella rappresenta in primo piano un angiporto, appunto, e un tratto di strada; il borgo sullo sfondo sembra quasi costituire un confine ideale, un riparo, tra la nostra epoca e un mondo incerto, forse minaccioso. non appaiono figure umane, ma i segni del loro passaggio: le case tipiche del Mediterraneo, un curvo muretto di pietra, dietro il quale si profila la piccola darsena con le barche all’ancora. Uno scorcio colorito, suggestivo, d’un tempo sospeso, disperso nell’angolo remoto della memoria. Amalia Gaj, “Porto di pescatori”, 1998, olio su tela 40x50 cm. Una viaggiatrice pittorica, Amalia - dicevamo - che, proprio grazie alla sua arte, sa mettere lo spettatore in contatto con la sfera intima dei ricordi più personali, delle emozioni più vitali e profonde. cell. 338 1388357 cell. 347 2200530 Cristina De Maria, “Velluti rossi” Serie “Strade di pesci di mare”, 76x56 cm. Rosella PORRATI risale al 2012 l’opera a tecnica mista di rosella Porrati, intitolata Voglia di luce, nella quale una figura femminile distesa su un fianco proietta il suo sguardo assente verso un ipotetico destino, diretto nei confronti dello spettatore: l’assenza, infatti, ne costituisce il tema dominante, quasi come se la sagoma dell’immagine rievocasse un viaggio tra il regno dei vivi e dei morti, tra chiaro giorno e notte oscura, realtà e fantasia. La donna diviene una sorta di dea madre dai lunghi capelli, assetata appunto di luce, dopo aver vagato per millenni novella Euridice - nelle profonde lande desolate dello spirito. il passaggio, la soglia, il varco tra tali dimensioni viene inglobato nel gesto ieratico, nella fissità ossessiva, nello scontro di forze che scendono in campo per definire la loro supremazia metafisica. Forse un sorriso fugace smarrisce l’attenzione di chi cerca la razionalità, destabilizzando così il senso profondo del dramma descritto pittoricaRosella Porrati, “Voglia di luce”, 2012, tecnica mista mente; e u n a nuova geografia onirica prende corpo, sublimando, in questo modo, lo stato d e l le cose. dell’ARTE Silvana SARGIOTTO Autunno sul Po rappresenta un idillio cromatico dell’artista Silvana Sargiotto, mediante il quale l’autrice cala lo sguardo dello spettatore nella dimensione sospesa tra il cielo e la terra, tra l’aspetto vegetativo e quello acquatico, tra il dinamismo delle piante mosse dal vento e la staticità della ieratica posa. Tutto ciò che è umano sembra essere tralasciato, eppure pare di udire il vento implacabile come il suono dell’anima remota di tutto ciò che un tempo apparteneva alla vita... Una sorta di animismo nostalgico, dunque, quasi le fronde erbacee, così come lo scorrere impetuoso del fiume o del cielo tumultuoso, incorporassero la forza karmica delle generazioni trapassate. Un richiamo all’esistenza, mediante il divenire cronologico di un universo inquieto. La stagione autunnale addormenta giustappunto il flusso vitale, proiettandolo verso il gelo dell’inverno incombente e una quiete funesta inebria la vastità circostante. nella lotta degli elementi è Silvana Sargiotto, “Autunno sul Po” celata la manifestazione di una lotta interiore di pulsioni che gradualm e n t e prendono forma e vengono in superficie. da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno 7 COURRIER DES ARTS [email protected] www.corrieredellarte.it CORRIEREdell’ARTE Pagina 8 21 Novembre 2014 L’uomo, oltre l’umano COURRIER DES ARTS Rinascenza Contemporanea – Pescara L AnDrEA DoMEniCo TAriCCo ’Inumanesimo, Arte post-virtualista è il titolo della collettiva che verrà inaugurata il 28 novembre 2014 presso lo spazio espositivo rinascenza Contemporanea di Pescara. il tema della mostra affronta la di- Dario Somigli, realizzatore di spazi dilatati dal tempo, all’ombra di visionarie simbologie che riecheggiano lo stato apparente delle cose. il senso nostalgico è rievocato dal divenire cromatico di Giuseppe Torre, che compone formalismi aperti alla libera interpretazione, mentre Tommaso Di Quando le Muse parlano tra loro 4 Personali ad Arte Città Amica È in corso fino al 2 dicembre presso la Galleria ‘Arte Città Amica’ di Torino la Mostra Colloquio fra Pittura, Incisione e Fotografia, con Adriano Carpani, Luciana Francone, Angelo Piras e Davide Piras. in questa occasione vi è il coinvolgimento di quattro artisti che con le loro opere hanno creato un’esplosione di forme e di colori, fra pittura incisione e fotografia. ogni autore si distingue per stile e carattere, ma tutti insieme formano un solo cuore pulsante che si chiama “Arte”. Ci sono tutti gli ingredienti necessari per stupire ed emozionare i visitatori. Adriano Carpani si forma presso l’Accademia Albertina di Torino, dove - sotto la guida di Filippo Scroppo segue i corsi liberi di nudo, e l’atelier di Gianni Sesia della Merla; in seguito frequenta il Tommaso Di Nunno, “Verso un Mondo migliore”, 2011, colori acrilici ed oli su tavoletta © aut./RC laboratorio della scultrice e pittrice rosanna Costa. Luciana Francone si è diplomata anche mensione artistica e culturale Nunno con le sue cosmogolei all’Accademia Albertina, nel 1989, della creazione attuale come nie corali apre la via alla comavendo maestri Sergio Saroni, nel Corso conseguenza ideale del virtua- prensione di nuove mitologie. di Pittura, e Francesco Franco e Vinlesimo. in altre parole lo stato Gli esponenti di questa corcenzo Gatti, nel Corso di incisione, di virtualizzazione dell’indivi- rente artistica attraversano il nonché successivamente Franco Fanelli duo contemporaneo induce dramma del cambiamento ed Ermanno Barovero, nel Corso di Tecl’individuo a sentirsi parte di moderno in cui i vecchi valori niche dell’incisione. Angelo Piras una cyber-geografia globale sono vaghi ricordi ed ogni porta avanti una ricerca pittorica che si perdendo di vista il contin- forma di espressione pura accentra sui valori della figura umana, gente sino allo smarrimento implode. La loro poetica che offre infiniti spunti d’indagine sia totale. L’io frustrato ha come creativa affronta un’indagine dal punto di vista formale sia per quanto riferimento solo il proprio ego pulsionale di quegli stati lariguarda i contenuti. Davide Piras, ine cerca dentro sé stesso le tenti del rimosso. Entriamo vece, nuovo talento della fotografia, fin componenti interpretative del così nella dimensione degli da piccolo è affascinato dalla natura, mondo concreto. osserviamo psico-creativisti che, a diffementre la passione per l’astronomia lo queste caratteristiche con An- renza dei precedenti neoporta a scoprire nuovi paesaggi dell’unitonella Fagnani, che esprime creativisti, atti a sintetizzare verso misterioso ed affascinante. (n.m.s.) i suoi stati interiori dilatando l’elaborazione formale nel cromaticamente i flussi dei realismo Astratto, ricercano Galleria Arte Città Amica sentimenti, sino alle sculture l’essenza delle cose dentro sé Centro Artistico Culturale primitiviste di Giovanni stessi, annullandosi. A questo Via rubiana 15 – Torino Stranieri, puro manipolatore punto l’uomo è superato. “Colloquio fra Pittura, Incisione degli elementi che esistono in L’uomo, oltre l’umano. e Fotografia” natura come la pietra, il legno Rinascenza Quattro mini-Personali o il ferro. Modalità del tutto Contemporanea di Adriano Carpani differenti attuate dagli slanci Via Palermo 140 – Pescara Luciana Francone analitici riferiti al vissuto “L’Inumanesimo Angelo Piras e Davide Piras messi in campo dalle opere di Arte post-virtualista” Dal 21 novembre al 2 dicembre Ivana Storto, la quale ricerca Collettiva info: 011 7717471 pittoricamente geografie che Dal 28 novembre 2014 www.artecittaamica.it rinviano all’esperienza perso- al 28 gennaio 2015 nale. Elementi di indagine info: 328 6979208 pulsionale da cui traggono Rinascenza Contemporanea spunto i percorsi metafisici di C Dal mon Si apre stasera la ELio rABBionE ’è anche la versione restaurata di Via col vento che compie 75 anni, con Tara e l’incendio di Atlanta, francamente me ne infischio e domani è un altro giorno e quant’altro, in questo Torino Film Festival giunto alla sua 32ma edizione. Che sembra un po’ un ritorno al passato, un fai da te ad ogni costo, la soppressione senza mezze misure di ospiti di altissimo lignaggio e del dovuto red carpet come del logo rosso fuoco che un tempo troneggiava nelle piazze centrali della città. Ma si sa, “stiamo vivendo in un momento di acuta ristrettezza” dice l’assessore Braccialarghe e anche le vacche magre vanno rispettate. Comunque, con un budget che, ancora sceso quest’anno di 200 mila euro, s’assesta sui 2 milioni e 200 mila euro, stasera si parte. Con un’abbuffata di film, 197 titoli suddivisi tra le diverse sezioni, scelti dal nuovo direttore Emanuela Martini con il suo staff, che in un’atmosfera seminuova e corretta ha svolto e svolgerà il proprio compito tenendosi ben stretti “il rigore di nanni Moretti, la passione di Gianni Amelio, lo spirito pop di Paolo Virzì”, aggiungendo in primis di suo la curiosità, con “la voglia di scoprire delle cose e la presunzione di aver conservato un occhio abbastanza at- Un viaggio di lib “Io sto con la sposa” di Gabriele D riCCArDo BiAnCo iciassette minuti di applausi alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia del settembre scorso. Io sto con la sposa, regia di Gabriele del Grande e Antonio Agugliaro, è un film documentario prodotto interamente dal basso (crowd-funding) e realizzato in soli quattro giorni di riprese. racconta di un viaggio, durante il quale cinque siriani e palestinesi vengono aiutati a raggiungere la Svezia, paese che permette con più facilità, rispetto agli altri europei, di ottenere l’asilo politico. Si entra così in contatto con la cultura araba e immediatamente ci si affeziona e si tifa per loro: non più numeri Spettacoli CORRIEREdell’ARTE 9 ndo intero un mare di titoli per la curiosità di tutti 21 Novembre 2014 32ma edizione di Torino Film Festival tento per scoprirle”. S’inizia con Gemma Bovery di Anne Fonaine, interpreti un grande Fabrice Lucchini e Gemma Arterton, una storia in commedia sofisticata di sapore flaubertiano mentre si metterà la parola fine (per quest’anno? qualcuno appare oggi francamente preoccupato sul destino dei festival torinesi: ma l’assessore si corazza e smentisce) con Wild di Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club), la storia vera di una scrittrice che si butta alle spalle droghe e una vita sbagliata per avventurarsi lungo i 1700 chilometri che legano il Mexico al Canada, con reese Witherspoon in veste di produttore e interprete già in odore di oscar. bertà su al nord e del Grande e Antonio Agugliaro che sbarcano sulle nostre coste, ma esseri umani che scappano dalla guerra in cerca di pace e di un futuro diverso. Quale modo migliore se non fingere un corteo nuziale che attraversa l’Europa? Da Milano a Marsiglia, passando per Bochum e Copenaghen, infine Stoccolma. A Torino è stato presentato al Cinema Baretti durante la rassegna cinematografica Crocevia di sguardi, alla presenza di Gabriele del Grande e parte dello staff della produzione. Soltanto un quarto delle persone in coda all’entrata è riuscito ad assistervi, segno di quanto interesse questo particolare documentario stia suscitando tra la critica e il pubblico; attualmente è in proiezione in trenta cinema in tutta italia. Due titoli immersi nel mare magnum di Festa mobile, pronto ad accogliere anche l’ultimo Woody Allen, La chambre bleue di Mathieu Amalric e The homesman di Tommy Lee Jones provenienti da Cannes, The disappearance of Eleonor Rigby di ned Benson, ovvero una vicenda coniugale vista allo stesso tempo dalla parte di lui e dalla parte di lei, Ogni maledetto Natale, dove gli autori Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, cresciuti alla scuola di Boris, tratteggiano la festa per eccellenza con uno sguardo che non sembra proprio fatto di dolcezza e di vogliamoci tanto bene. E il concorso? opere prime e seconde, un’opera soltanto al nu- mero tre, quindici opere in concorso distribuite tra 14 paesi, dall’Argentina all’Ungheria, dalla nuova zelanda all’Australia all’italia, che scende in campo con Frastuono di Davide Maldi (lui insegue la musica techno, lei una creatività punk) e N-Capace di Eleonora Danco (una donna in un viaggio tra roma e Terracina interroga chi incontra su morte e scuola, su sesso e religione, in attesa di risposte ed emozioni). Martini attinge acqua al suo pozzo e mette in gara molti film di genere, horror come What we do in the shadows, film sulla carta gustosissimo, con quattro vampiri coinquilini alle prese con le abitudini vive e umane, o come The Pagina COURRIER DES ARTS Babadook, e poi storie di giovani e giovanissimi che invadono lo schermo come mai s’è visto, con tutti i problemi che colpiscono un ragazzo argentino o la coppia di Singapore alle prese con una lunga storia d’amore, lo statunitense Big significant things di Bryan reisberg con una insormontabile difficoltà a crescere, la voglia di ricominciare dopo amori disfatti in For some inexplicable reason. Come a dire che mai come questa edizione pare inseguire i vuoti del nostro tempo, gli abbandoni, l’arrendersi: dieci giorni perché il cinefilo e il curioso (ri)viva tutto questo e possa riflettere, magari facendo un po’ sua la curiosità di Emanuela Martini. Gemma Arterton e Fabrice Lucchini in “Gemma Bovery”, che apre il TFF; sotto, le sorelle Marinetti con Gianni Fantoni in “Risate sotto le bombe” al Teatro Gioiello di Torino, foto © aut./Gioiello/TFF/Gaumont Per il cartellone di Torino Spettacoli risate e lacrime, emozioni imperdibili a teatro F MAnUELA MArASCio ino a domenica 23 novembre il Teatro Gioiello si tufferà nell’atmosfera retrò del mondo dello spettacolo negli anni Quaranta: un grave momento per l’italia in guerra, in cui tuttavia ai teatri non mancano artisti brillanti e un pubblico entusiasta sempre disposto a colmarli di applausi. Risate sotto le bombe è un omaggio ai generi teatrali popolari di maggior successo in quegli anni: le Sorelle Marinetti e Gianni Fantoni portano in scena le peripezie di una Compagnia di arte varia in quel fatidico 8 settembre ’43: tra profumo di storia e riecheggiamenti di grandi artisti del tempo (tra cui il Trio Lescano, l’attrice Dina Galli e il cantante odoardo Spadaro), la commedia diventerà presto una rocambolesca e assurda avventura, da seguire minuto per minuto tra adrenalina e risate. Dal 25 al 30 al pubblico del Teatro Erba saranno offerte emozioni molto diverse, ma altrettanto intense: Patrizia Milani e Carlo Simoni daranno voce e corpo a uno dei testi pirandelliani in cui più drammaticamente è espresso l’amore materno, La vita che ti diedi. Madre e figlio si confrontano in uno scambio continuamente dilaniato dalla consapevolezza di un distacco ormai irrimediabile: quell’uomo partito tempo prima è ormai completamente cambiato, si è creata una frattura che persino il più disperato sentimento di una madre non può rimarginare. Un grande tributo per tutti gli amanti del teatro di Pirandello. Segnaliamo infine un imperdibile appuntamento al Teatro Alfieri, ancora dal 25 al 30: uno dei musical più amati di sempre, Aggiungi un posto a tavola, è presentato dalla Compagnia dell’Alba come la prima edizione professionale italiana autorizzata dagli autori ed eredi dopo le cinque precedenti del Teatro Sistina di roma. il regista Fabrizio Angelini ripropone il musical per festeggiarne il quarantesimo anniversario, sperando di ricreare quelle stesse emozioni che vennero suscitate dopo la prima stagione di repliche del ’75: un messaggio di speranza e solidarietà in un periodo di difficoltà e scoraggiamento. CORRIEREdell’ARTE Pagina 10 21 Novembre 2014 COURRIER DES ARTS TORINO e PIEMONTE Cecily Brown Underground Project GAM Torino Via Magenta 31 – Torino Fino al 1° febbraio 2015 Info: 011 4429518 Cecily Brown (londinese, classe 1969) è artista osannata da alcuni dei protagonisti del mondo della cultura, della musica, della moda; le sue opere hanno raggiunto negli ultimi anni quotazioni straordinarie e fanno parte delle collezioni più importanti del mondo. (c.s./c.p.) David Ostrowski “Just Do It” Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane 16 – Torino Fino 1° febbraio 2015 Info: 011 3797600 La Fondazione Sandretto presenta la Personale di David Ostrowski (Colonia, 1981), uno dei giovani artisti più interessanti dell’ultima generazione di pittori astratti che si sta affacciando sul palcoscenico dell’arte contemporanea internazionale. Ostrowski ha scelto la pittura come medium e come oggetto della sua ricerca, in un processo continuo di esperimenti ed errori, coincidenze e sorprese, al fine di raggiungere una bellezza inattesa, una poesia visiva. (v.c.) “Paesaggi mentali” Antologica di Eugenio Gili MartinArte Laboratorio d’Arte e Corsi Spazio espositivo di Paola Barbarossa C.so Siracusa 24/a – Torino Fino al 28 novembre Info: www.martinarte2010.it 335 360545 “Tutti insieme appassionatamente” Mostra personale del pittore Alfredo Ciocca Circolo Ufficiali del Presidio di Torino C.so Vinzaglio 6 – Torino Dal 22 al 30 novembre Info: 011 56034081 “Intenzione manifesta Il disegno in tutte le sue forme” Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea P.za Mafalda di Savoia – Rivoli (To) Fino al 25 gennaio 2015 Info: 011 9565222 La rassegna si concentra appunto sul disegno nelle sue varie declinazioni e attraverso i suoi molti linguaggi. (c.s./c.g.) “Animalerie Immaginifiche Costellazioni” Fotografie di Pietro Bologna PHOS - Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive Via Garibaldi 35bis – Chieri (To) Fino al 15 dicembre Info: 011 7604867 www.phosfotografia.com In esposizione il celestiale bestiario iconografico di Pietro Bologna: “Uno spazio alla fantasia, al gioco della sorpresa”. Astronomica speculazione zoomorfa. (c.s./e.l.) “Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’Arte” Complesso Monumentale del Broletto Via F.lli Rosselli 20 – Novara Dal 29 novembre 2014 al 6 aprile 2015 Info: 0321 233200 su questa pagina il Corriere dellÊArte dedica uno spazio agli APPUNTAMENTI dÊARTE. È possibile segnalare eventi, mostre, vernissage, iniziative culturali ecc. per informazioni e tariffe : >>> tel. 011 6312666 <<< Vernissage Venerdì 21 novembre - ore 18,00 Galleria Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via rubiana 15 – Torino “Colloquio tra Pittura, Incisione, Fotografia” con Adriano Carpani, Luciana Francone, Angelo Piras e Davide Piras Sabato 22 novembre - ore 18,00 Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della roccia Via Bogino 9 – Torino Personale di Caterina Cucco Venerdì 28 novembre - ore 17,00 Galleria Rinascenza Contemporanea Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara “L’Inumanesimo Arte post-virtualistica” Collettiva Anna Alberghina, giovane donna Bororo, Niger, 2013 fotocolor © aut./Meliga “Vanishing Africa (L’Africa che scompare)” Mostra fotografica personale di Anna Alberghina ed esposizione di maschere rituali della Collezione Alberghina-Albertino a cura di Bruno Albertino Paola Meliga Galleria d’Arte Via Maria Vittoria 46/C – Torino Dal 28 novembre 2014 al 13 gennaio 2015 Vernissage, venerdì 28 novembre - ore 18,00 CORRIERE dell’ARTE COURRIER DES ARTS Direttore Editoriale Pietro Panacci Direttore Responsabile Virginia Colacino Caporedattore Chiara Pittavino Comitato Editoriale Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Corrispondente da New York Mauro Lucentini [email protected] Corrispondente da Berlino Sabatino Cersosimo Hanno collaborato R. Bianco, A. D’Agostino, F. Florian, C. Gallo, E.S. Laterza, M. Marascio, C. Pittavino, E. Rabbione, N.M. Salvo, A.D. Taricco, D. Tauro Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza Fotografo ufficiale Antonio Attini Redazioni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa e distribuzione EditService S.r.l. Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) Editore Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Torino P.IVA 06956300013 Segnalazioni in ITALIA La Madonna Esterházy di Raffaello Palazzo Marino P.za della Scala 2 – Milano Dal 3 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015 Info: comune.milano.it/raffaello Il Comune di Milano rinnova anche quest’anno l’appuntamento con i capolavori d’arte per offrire alla città, durante le feste di Natale, un incontro speciale con la bellezza. A Palazzo Marino, la cinquecentesca sede del Comune di Milano, verrà ospitata la Madonna Esterházy di Raffaello, splendida opera del genio del Rinascimento, proveniente dal Museo delle Belle Arti di Budapest (Szépm Vészeti Múzeum). “Haiti Aftermath” Riccardo Venturi in dialogo con Pablo Trincia My-Loft Via Ariberto 31 – Milano Venerdì 21 novembre Info: 02 84560801 Il foto-reporter Riccardo Venturi, vincitore di numerosi premi, tra cui due World Press Photo presenta la campagna di crowdfunding a favore del suo progetto Haiti Aftermath, per riportare l’attenzione pubblica tra le macerie di Port-au-Prince e riaccendere i riflettori sulla vicenda della popolazione haitiana e sui suoi bisogni a cinque anni dal devastante terremoto che ne ha drammaticamente cambiato le già precarie condizioni di vita. (c.s./e.l.) Sam Francis “Opere su carta” Galleria San Carlo Via S. Agnese 16 – Milano Fino al 10 dicembre Info: 02 794218 La mostra è composta da venti opere su carta, dal 1976 al 1991, di Sam Francis, classe ’23, artista statunitense la cui pittura viaggia secondo l’accostamento inedito di onde alte quali l’Action Painting, il Tachisme, il Color Field Painting e l’Astrazione Lirica, con la tradizione cromatica di Monet e Matisse, Gauguin e Bonnard, attraverso spruzzi, colature, reticolati e spazi bianchi, nella novità di un colore, dove non c’è più sostanza né geometria né figura, ma la libertà di scrivere la luce, come una eco incessante di energia illocalizzabile, che non degrada l’opera di Francis ad alcuna chiusura ontologica o metafisica. (c.s./d.t.) Rodolfo Aricò “Uno sguardo senza soggezione” Galleria A Arte Studio Invernizzi Via Scarlatti 12 – Milano Fino al 28 gennaio 2015 Da Invernizzi e Lorenzelli l’attività dell’artista tra gli Anni ’70 e i ’90. Abbonamenti Annuale (22 nn.): euro 60,00 per l’Italia euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 4,00 Alberto Abate “Elogio delle Arti” Biblioteca Angelica Galleria Via S. Agostino 11 – Roma Fino al 30 novembre Info: 06 6840801 La mostra consente di poter visionare in modo accurato gli ultimi lavori di Abate, inediti in assoluto o per la città di Roma, accanto a dipinti importanti degli ultimi tre decenni, che han segnato la particolare attenzione di numerosi appassionati d’arte. (c.s./p.p.) c.c. postale n. 45958055 intestato a Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Aut. Tribunale di Torino n. 4818 del 28/07/1995 ABBÒNATI al f or ma to t ab loi CORRIEREdell’ ARTE a 60 euro per un anno 22 numeri a casa tua offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130 tel. 011 6312666 d Gallerie ACCADEMIA Galleria Via Accademia Albertina 3/e – Torino Tel. 011 885408 Email: [email protected] www.galleriaaccademia.it orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì Fino al 7/12 “Il Gruppo artistico Co.Br.A.” in occasione del 45° annniversario della fondazione della Galleria ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale Via rubiana 15 – Torino Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845 Email: [email protected] www.artecittaamica.it orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso Dal 21/11 al 2/12 “Colloquio fra Pittura, Incisione, Fotografia” con Adriano Carpani, Luciana Francone, Angelo Piras e Davide Piras ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte rosso 3 – Avigliana (To) Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 Cell. 339 2523791 Email: [email protected] www.artepervoi.it Paolo nesta - Tel. 011 9328447 Cell. 333 8710636 Email: [email protected] orario: sab. - dom. 15,00-19,00 CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della roccia Via Bogino 9 – Torino scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ ) Tel./fax 011 8128718 Email: [email protected] www.circolodegliartistitorino.it orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Dal 22/11 al 6/12 Personale di Caterina Cucco LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore Artistico: Livio Pezzato Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To) Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 Email: [email protected] www.lalanternaarte.com orario: mart. - sab. 15,30-18,30 A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli, E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, G. Valerioti inoltre pittori ucraini, naïf croati grafica nazionale ed internazionale LA LUNA Art Gallery Via roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) Cell. 339 7108501 Email: [email protected] www.artgallerylaluna.com orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00 LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via nazionale 73/1 – Cambiano (To) Tel./Fax 011 9492688 Email: [email protected] www.luna-art-collection.com orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo CORRIEREdell’ARTE RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara Cell. 328 6979208 Email:[email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 24/11 “Icon. Flusso post-contemporaneo” Collettiva “Ouroboros. La Fine e l’Inizio” Personale di Sergio Galiero Dal 28/11/2014 al 28/1/2015 L’Inumanesimo. Arte post-virtualista” Collettiva SENESI Arte Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn) orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30 Tel. 0172 712922 Email: [email protected] www.senesiarte.it SILVY BASSANESE Arte Contemporanea Via Galileo Galilei 45 – Biella Tel./Fax 015 355414 Email: [email protected] www.silvybassanese.it orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (To) Tel. 0121 76235 orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino Tel. 011 6966422 Email: [email protected] orario: mart. - sab.17,00-19,00 Fino al 29/11 “I grandi Maestri del ’900” a cura di Giovanni Canale TINBER Art Gallery @ Pragelato Via Albergian 20 - Souchères hautes Pragelato (To) Tel. 0122 78461 Email: [email protected] www.tinberartgallery.it orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot M.ro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via Servais 56 – Torino Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 Email: [email protected] www.raulviglione.it A.L.P.G.A.M.C. 21 Novembre 2014 Pagina BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – Torino Tel. 011 8173511 www.biasuttiebiasutti.com orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30 LA TESORIERA Centro Arte C.so Francia 268 – Torino Tel. 011 7792147 www.tesoriera.com orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento) Mostra di pittura dall’Ottocento al Novecento Arte Antica AVERSA Galleria Dipinti dell’800 e del Primo ’900 Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino Tel. 011 532662 Email: [email protected] www.aversa-galleria.it orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 In corso “Proposte 2014 Dall’800 agli Anni ’20” DELLA ROCCA Casa d’Aste Via della rocca 33 – Torino Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244 Email: [email protected] www.dellarocca.net LUIGI CARETTO Galleria dal 1911 Dipinti Antichi Via Maria Vittoria 10 – Torino Tel. 011 537274 Email: [email protected] www.galleriacaretto.com orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 In corso “Flashback. L’Arte è tutta contemporanea” Mostra-mercato c/o PalaAlpitour Isozaki (via Filadelfia 82 / c.so Sebastopoli 123 – Torino) SANT’AGOSTINO Casa d’Aste a Torino dal 1969 C.so Tassoni 56 – Torino Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 www.santagostinoaste.it orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30 11 COURRIER DES ARTS CORRIERE dell’ARTE - 21 Novembre 2014 CORRIEREdell’ARTE Pagina 12 7 Novembre 2014 COURRIER DES ARTS Giovanni SANGALLI Montefiore Conca (Rn) - Tel. 0541 980115