P E r i o D i C o
D i
C U L T U r A
E
i n F o r M A z i o n E
I.P.
Fondato da Carlo Accossato nel 1994
CORRIEREdell’ARTE
Il Rinascimento secondo Memling
Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino
Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it
Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45%
Spedizione in abbonamento postale
Anno XX - n° 19 - Venerdì 21 novembre 2014
€ 2,50
COURRIER DES ARTS
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
Alle Scuderie del Quirinale in Roma, la più vasta esposizione dedicata in Italia al maestro fiammingo
P
FABrizio FLoriAn
romossa dal Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, da roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e
Promozione Artistica - e organizzata
dallʼAzienda Speciale Palaexpo con Arthemisia Group, la mostra dedicata ad
hans Memling (a cura di Till-holger
Hans Memling (1435-40-1494)
“Madonna col Bambino e angeli”
1480-1485 ca.
olio su tavola, 58,8x48 cm.
Andrew W. Mellon Collection
© National Gallery of Art, Washington
La nostra Africa
Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges) è la prima esposizione
monografica realizzata nel nostro Paese
e la più vasta per numero di opere fuori
dal Belgio. Più di tutti i suoi contempocontinua a pag. 2
Bilancio superlativo della kermesse
all’Oval Lingotto di Torino
Artissima, ricchissima
visitatissima
A
ChiArA GALLo
rtissima chiude i
battenti e anche
quest’anno sembra aver
cavalcato l’onda di un
grande successo. Giunta
alla sua ventunesima
candelina la kermesse
torinese sembra reggere
bene il confronto con le
sorelle maggiori Miart e
ArtVerona. Quest’edizione in particolare supera
gli
ingressi
registrati l’anno prece-
Alla Galleria Meliga di Torino la personale di Anna Alberghina, a cura di Bruno Albertino
S
EnriCo S. LATErzA
è vero che, secondo Lévy-Strauss, la pensée
sauvage (pensiero selvaggio ma anche
viola-del-pensiero, in italiano), non è una
fase primitiva, cioè semplificata e meno evoluta o
“fiorita”, della presunta scientificità della sedicente
civiltà occidentale, al tramonto, risulta altrettanto
innegabile che la mentalità dei popoli classificati
col termine di nativi, ossia non tecnologicamente
avanzati (le parole sono importanti, come inveirebbe l’irascibile Moretti di Palombella rossa),
non possa essere paragonata ed appiattita su quella
del dominante mondo “sviluppato” in cui impera
appunto la globalizzazione, fenomeno socio-economico di devastante invasività. Su queste premesse teoriche si basa l’esplorazione concreta, sul
campo, col reportage iconografico e documentale,
accanto allo studio antropologico, che Anna Alberghina insieme al marito Bruno Albertino (pure
curatore della mostra alla Galleria Paola Meliga)
ha intrapreso negli anni durante decine di viaggi
nient’affatto turistici - anzi alquanto avventurosi,
al limite del rischio - nelle lande più remote del
Pianeta, specialmente nel grembo di Mamma
Africa, culla dell’Umanità, quindi di tutti noi, no-
dente
oltrepassando
quota 50.000 visitatori.
Tante le manifestazioni
off che si sono svolte parallelamente alla fiera,
tra cui ricordiamo Paratissima, Photissima, The
Others e molte altre ancora, le quali hanno suscitato l’interesse di
migliaia tra specialisti di
settore e semplici curiosi. Dati sorprendenti
che danno ancora una
volta prova di come la
continua a pag. 2
tamento intensivo non ecosostenibile delle risorse e conseguente
compromissione o cancellazione
della ricchezza di differenze etniche e biodiversità. Anna si dedica in particolar modo ai ritratti
femminili (le donne, spesso timide e fiere, sono le custodi
della tradizione, mentre i maschi
sembrano in genere assai esibizionisti e aperti - persino troppo
- alle novità ed intrusioni forestiere): vinta la ritrosia iniziale,
l’innata vanità muliebre di bambine e adulte, giovani e vecchie
Anna Alberghina, fanciulla Muchimba, Angola merid., 2013, fotocolor © aut./Meliga dei villaggi delle tribù Bororo
stra. Sulle orme dei maestri Jimmy nelson e Se- (del niger), Gabbra, Pokot e rendille (Kenia), Kabastião Salgado. Scelte da scatti recenti, le venti- rimojong e Batwa (Uganda), Makawana, Mucinque stampe in formato 30x40, semilucide, solo chimba, Mucuval e Mumuila (Angola), lascia
minimamente rielaborate dall’autrice con ritocco scoprire e svela la spontanea bellezza di corpi, visi
digitale, in postproduzione, rispetto alle originali e sguardi, impreziositi da tatuaggi e scarificazioni,
foto a colori, così da sottolineare metaforicamente, costumi, acconciature, copricapo e orpelli di innelle tinte e nei toni, mediante appropriate inter- credibile complessità, assemblati con vari elementi
polazioni cromatiche e sfumature, la concezione e materiali, dallo sterco seccato, dall’argilla od
di pregnanza dell’immagine, rappresentano con ocra alle perline di plastica e ai resti riplasmati
grazia e forza l’afflato di ammirazione, attenzione delle lattine di bibite... integrano l’esposizione ale tutela nei confronti di culture uniche, di raro va- cune maschere (dalla collezione privata dei colore nonché fragilità estrema, minacciate dall’inar- niugi, da loro pubblicata in Maschere d’Africa,
restabile cavalcata corruttiva dell’urbanizzazione, neos Edizioni), a testimonianza della sofisticata
del “progresso” industrial-mercantilistico di sfrutcontinua a pag. 2
CORRIEREdell’ARTE
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2
21 Novembre 2014
COURRIER DES ARTS
segue dalla prima pagina
Il Rinascimento secondo Memling
ranei, Memling (1440 ca. – 1494) divenne il pittore preferito dai ricchi
mercanti italiani presenti a Bruges, traendo grande vantaggio dalla reputazione della precedente generazione di
artisti, in particolare Jan Van Eyck e
rogier Van der Weyden (suo presunto
maestro). Fin dall’inizio della sua attività indipendente come pittore di tavole, Memling riuscì a creare una
sintesi dei notevoli risultati di entrambi
quei maestri, già tenuti nella più alta
considerazione dalla nobiltà italiana e
dalle élite urbane. il progetto espositivo, suddiviso in sette sezioni, riunisce
una lunga serie di olii su tavola, tra cui
i capolavori assoluti di Memling, di
raccolte pubbliche e private, e provenienti, tra gli altri, dal Groeninge Museum di Bruges, dalla royal
Collection di Londra, dal Museo del
Louvre nonché dalla Frick Collection
di new York, dalla national Gallery
of Art di Washington, dal Metropolitan Museum di new York, dal Museu
nacional de Arte Antiga di Lisbona e
dal Koninklijk Museum voor Schone
Kunsten di Anversa. Soprattutto la pittura di narrazione, di cui l’artista è
stato geniale anticipatore, ci fa comprendere sia la sua popolarità presso la
segue dalla prima pagina
committenza italiana sia la profonda
influenza che ebbe tra i pittori italiani:
da vedere assolutamente la Passione
di Cristo, commissionata da Tommaso Portinari ed entrata nella collezione dei Medici, oggi conservata alla
Galleria Sabauda di Torino; ma anche
i fascinosi ritratti che furono modello
per la ritrattistica rinascimentale tanto
in italia quanto nelle Fiandre, come il
Ritratto d’uomo con una moneta romana di Anversa o il Ritratto d’uomo
della Frick Collection di new York.
infine le opere e gli altari devozionali
di committenza privata: da La Madonna con Bambino e Angeli dalla
national Gallery of Art di Washington, allo straordinario monumentale
Trittico di San Lorenzo della Costa,
dipinto per lʼomonimo mercante genovese, senza dimenticare il Trittico
di Adriaen Reins da Bruges e il Trittico della Resurrezione dal Louvre.
Scuderie del Quirinale
Via XXiV Maggio 16 – roma
“Hans Memling
Rinascimento fiammingo”
Fino al 18 gennaio 2015
info: 06 39967500
www.scuderiequirinale.it
La nostra Africa
estetica, che seppe ispirare l’estro
creativo di geni quali Braque, Matisse, Modigliani, Picasso, e dell’imprescindibile inscindibile amalgama
tra arte, religione e animismo, spiritualità e magia, figurazione e simbolismo, terra e cielo, ragione e natura,
istinto e saggezza, equilibrio di sussistenza e ambiente, sempre in continuità fra vita e morte. Forse talora
indecifrabili per gl’iperconnessi cittadini dei non-luoghi contemporanei, gli ancestrali riti e miti, totem e
tabù - giusto per ultimare le allu-
segue dalla prima pagina
Artissima, ricchissima, visitatissima
città dell’auto si stia sempre più
culturalmente evolvendo. Che sia
per il carattere giovane o per le decisioni azzardate, come quella di
scegliere Maurizio Cattelan a direzione di one Torino, resta il fatto
che Artissima ancora una volta ha
saputo rinnovarsi attraverso nuove
proposte e iniziative, mantenendosi
fedele alla formula che la contraddistingue. All’interno dei saloni del
Lingotto, oltre all’immensa esposizione di opere, si sono svolte le
premiazioni dedicate alle personalità e alle gallerie più promettenti:
il Premio Sardi per l’Arte ‘Back to
the Future’, consegnato alla galleria Fraçois Ghebaly, la quale ha
presentato i lavori dell’artista americana Channa horwitz; il Premio
illy ‘Present Future’, vinto dalla
giovanissima rachel rose, presentata dalla Galleria high Art; il Premio Fondazione “Ettore Fico”
assegnato a Lili reynaud-Dewar,
presentata dalla Galleria Emanuel
Layr; il Premio “Guido Carbone”
‘New Entries’ consegnato all’ambiziosa galleria romena Baril. in-
sioni strutturaliste -, oltre a suscitare
un sentimento di empatica fascinazione alla Karen Blixen, devono indurci ad uscire dall’interpretazione
eurocentrica della realtà per approfondire la conoscenza di genti e
usanze che ineluttabilmente dolorosamente si estinguono, scomparendo dalla memoria storica nel
silenzio dell’oblio. Bisogna tentare
di trovare la salvezza dell’eden del
Continente nero, alla sofferta ricerca della libertà e felicità perduta.
Magari nei riflessi degli occhi iridescenti d’una fanciulla nomade.
Paola Meliga Galleria d’Arte
Via Maria Vittoria 46/C – Torino
“Vanishing Africa
(L’Africa che scompare)”
Mostra fotografica personale
di Anna Alberghina
ed esposizione di maschere rituali
della Collezione
Alberghina-Albertino
a cura di Bruno Albertino
Dal 28 novembre 2014
al 13 gennaio 2015
info: 011 2079983
www.africantribalart.it
www.fotoartistiche.org
“Maschere d’Africa”
di Bruno Albertino e Anna Alberghina
Neos Edizioni, Rivoli, 2014
pagg. 128, euro 19,00 © aut./Neos
© Associazione Artissima
fine, un’altra novità 2014 dedicata
al mondo della performance, l’assegnazione del Prix K-Way ‘Per4m’ a
Louise hervé e Chloé Maillet della
Galleria Marcelle Alix. Le quattro
giornate di quella che ormai tutti
chiamano “Settimana dell’Arte Torinese” si sono concluse con un ottimo e soddisfacente risultato. Le
strade della città sono state letteralmente invase da iniziative che continueranno nelle prossime settimane
sulla scia della manifestazione artistica. E per chi ancora non ne avesse
approfittato, non resta che godersi il
celebratissimo capolavoro di Mr.
Cattelan Shit and Die, allestito nei
saloni di Palazzo Cavour. Ultima
estensione della kermesse ed ennesima provocazione, in un alternarsi
appunto tra morte e sesso (o senso,
n.d.r.), dell’“artista in pensione”.
NEWYORK NEWYORK
CORRIEREdell’ARTE
El Greco e Spranger, una mano tesa
Metropolitan Museum e Frick Collection
S
foto © aut.
DAL noSTro CorriSPonDEnTE
MAUro LUCEnTini
ono quattrocento anni dalla morte
di Domenikos Theotokopoulos
detto El Greco (1541-1614), e la ricorrenza viene celebrata dai musei di
tutto mondo, dalla Francia alla Spagna, dall’inghilterra agli Stati Uniti.
Questi ultimi possiedono il maggior
numero di sue opere fuori della Penisola iberica, perché i mecenati della
cosiddetta “Gilded Age” del capitalismo americano furono tra i primi ad
intuirne sul giro dell’ottocento l’immensa influenza sulla nuova arte, da
Cézanne a Degas e da Manet a Picasso, e dagli espressionisti tedeschi
in poi su tutta la pittura moderna. A
new York le esposizioni commemorative sono non una ma due, la prima
in quella che fu la residenza stessa dell’industriale che le raccolse, la Frick
Collection, la seconda al Metropolitan
Museum. Quest’ultimo ha riunito i
suoi dieci El Greco – più di ogni altro
museo al mondo eccetto il Prado –
con i sei in possesso di una hispanic
Society of America costituita a Manhattan un secolo fa, ciò che ha permesso una vera mini-retrospettiva
dell’arstista, dal titolo El Greco in
New York, giustappunto. Essa dimostra come il pittore, attraverso una tecnica di sconcertante originalità, una
pennellata nevrotica, spazi appiattiti o
ridotti in frammenti, sia stato capace
di trasformare il mondo delle apparenze in una visione di profonda spiritualità. Ma il museo ha avuto anche
un’idea inedita. A questa esposizione
ha aggiunto un’altra che ne costituisce
una specie di controcanto, Bartholomeus Spranger, Splendor and eroticism in imperial Prague, dedicata a
un artista che, fiorito negli stessi anni
del Greco (1546-1611), ne è quasi totalmente l’antitesi. Tanto El Greco è
mistico e angoscioso, tanto lo Spranger è sensuale e gioioso; tanto il primo
sembra voler ripudiare la natura, tanto
il secondo ci si tiene avvinto. Però avviene un fatto curioso: attraverso il
vuoto che li separa, i due sembrano
tendersi la mano. Dalle tortuosità del
Greco, dai suoi colori stridenti, dalle
sue composizioni angolose sembrano
levarsi spesso insieme ai lamenti, invocazioni di speranza. Le figure di
Spranger, generalmente vanagloriose
e sicure di sé, tutte superfici compatte
e lucenti e cromatismi armoniosi, ap-
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COURRIER DES ARTS
oltre il vuoto
anche reperti soprendenti di scienza
naturale. Le due retrospettive, apertesi
nello stesso giorno, si chiuderanno
anche nello stesso giorno, alla metà
dell’inverno. Fino ad allora durerà
anche la speciale mostra El Greco at
the Frick Collection, che espone per
la prima volta in una stessa sala le tre
opere dell’artista, tutte di eccezionale
importanza, di proprietà della galleria.
The Metropolitan Museum of Art
1000 5th Ave. – new York (nY)
“Bartholomeus Spranger
Splendor and eroticism
in imperial Prague”
“El Greco in New York”
Fino al 1° febbraio 2015
info: 001 212 535771
www.metmuseum.org
paiono a volte impietrite in una segreta ansia, che è forse ansia di quiete
e di salvezza. Allora gli estremi dei
due manierismi si toccano; e nella lezione lasciata da entrambi c’è un’allegoria dell’arte, del percorso intero
che sta all’arte di esplorare. È un fatto
singolare che i due artisti quasi coetanei abbiano avuto un’evoluzione formale simile. El Greco, nato ed
educato a Creta, poi trasferitosi a Venezia, si perfezionò a roma alla
scuola del più grande miniaturista del
tardo rinascimento, Giulio Clovio.
Lo Spranger, nato ed educato ad Anversa, si trasferì a roma entrando pure
lui nel giro del Clovio. Dopo di che
sia l’uno che l’altro andarono ad esprimere la loro matura personalità ai due
poli opposti della monarchia asburgica danubiana: El Greco a Madrid e
poi nella capitale religiosa della Spagna, Toledo; Spranger prima a Vienna
e poi a Praga. i curatori del Met non
stabiliscono nessuna corrispondenza
esplicita tra i due, poiché la loro antifonia è tanto discreta e di sfondo da
non poter essere non dico illustrata,
ma nemmeno additata. Tuttavia un’allusione a sorgenti comuni dello spirito
emerge da un’altra singolarità: la mostra di Spranger è inserita nella ricostruzione - mai fatta prima - di una
Kunstcammer, uno dei “gabinetti di
curiosità” che all’epoca presentavano
insieme a oggetti mirabili dell’arte
El Greco, “La visione di San Giovanni”
1608-1622, olio su tela, 222,3x193 cm.
opera che ispirò Picasso
per “Les Demoiselles d’Avignon”
© Rogers Fund
Metropolitan Museum of Art, New York
Frick Collection
1 E 70th Str. – new York (nY)
“El Greco at the Frick Collection”
Fino al 1° febbraio 2015
info: 001 212 2880700
www.frick.org
CINEMA
Fumetto batte astronave
Box Office USA, “Big Hero” contro “Interstellar”
Un ennesimo colpo della Disney, il lungometraggio animato Big Hero 6 (tratto
da un vecchio fumetto), che nel secondo weekend di novembre ha raggiunto
il primato di cassetta nelle sale americane, scavalcando l’avventura spaziale
di tre ore Interstellar della Paramount, che era attesa come il grande filmevento dell’anno. Costati tutti e due 165 milioni di dollari, il primo ne ha incassati 56 e mezzo, il secondo solo 50. Contando sull’inesauribile curiosità
dei bambini e spesso di chi li accompagna, la Walt Disney continua dunque
nella serie di trionfi; quasi contemporaneamente, il suo presidente e CEo robert iger ha annunciato per il 2014 un monumentale record di bilancio, 7 miliardi e mezzo di profitti, con un aumento del 22 per cento rispetto al 2013. La
sconfitta di Interstellar del celebre produttore-regista Christopher nolan (che
narra la vicenda di una nave spaziale in viaggio lungo una scorciatoia spaziotemporale alla ricerca di un pianeta da sostituire alla Terra ecologicamente
esausta) è tanto più bruciante in quanto l’uscita nelle sale della pellicola era
stata preceduta da una campagna pubblicitaria particolarmente rumorosa. Ma
i critici non sono apparsi con“Big Hero 6” © Disney
vinti; “qualche cosa è successo
nei motori”, ha scritto uno. Al
terzo posto è andato Gone Girl
della Fox, in circolazione già da
sei settimane, con incasso complessivo di oltre 145 milioni.
(ma. lu.)
[i dati sugli incassi ai cinema
statunitensi sono forniti
dall’Agenzia rentrak ©]
CORRIEREdell’ARTE
4
Il Gruppo CoBrA, un morso di creatività in Europa
Pagina
21 Novembre 2014
COURRIER DES ARTS
Alla Galleria Accademia di Torino, per il 45° anniversario della fondazione
i
MASSiMo CEnTini
n occasione del 45° anno della fondazione, la Galleria ‘Accademia’
propone una mostra importante, dedicata al Gruppo artistico Co.Br.A. Costituitosi in movimento a Parigi nel
novembre del 1948, malgrado la grande
spinta innovativa e creativa, ebbe vita
breve: si spense nel 1951, lasciando
segni profondi, attestati anche dalla pubblicazione dell’omonima rivista. Ciò
non significò la fine della ricerca per gli
artisti che ne fecero parte, poiché, nella
maggioranza dei casi, continuarono a
essere fedeli all’indirizzo poetico scelto.
Qui sopra, Pierre Alechinsky
“Le chapeau du serpent à plumes”, 1977
carta su tela, 75x106 cm. © aut./Accademia;
a sinistra, Corneille
“Petite musique du Printemps”, 1987
olio su tela, 100x100 cm. © aut./Accademia
Co.Br.A è un acronimo costituito dalle
lettere delle capitali da cui provenivano
gli artisti attivi nel movimento: Copenhagen, Bruxelles e Amsterdam. Vivacizzati da un continuo nomadismo, gli
artisti di questa corrente optarono per
una ricerca concentrata in direzione
dell’abbattimento dell’individualismo,
sorreggendo di contro scelte poetiche finalizzate a offrire una visione globale del
lavoro creativo, che aveva come focus
l’abbattimento delle retorica figurativa e
di alcuni status pittorici maggiormente
ortodossi. Pregnante l’influenza dell’immaginario fantastico di tradizione nordica, che trovava nel folklore il suo
humus più fertile; e poi il ricorso a forme
astratte spesso estremizzate, al fine di
modellare traiettorie grafiche e cromatiche ora infantili, ora evocanti le più arcaiche radici dell’Arte. Queste scelte,
Quando l’artista è un criminale
Mercoledì 26 novembre, alle ore 21,
presso la Galleria Accademia (via
dell’Accademia Albertina, 3, Torino; tel. 011-885408) Massimo
Centini parlerà sul tema Quando
l’artista è un criminale; un viaggio
tra creatività e criminologia. La
conferenza si colloca in occasione
dell’importante mostra sul gruppo
artistico Co.Br.A. allestita nella sale
della galleria e offrirà una serie di
interessati occasioni di riflessione su
legami spesso insospettabili tra arte
e crimine. Dalle opere del pittore inglese Walter Sickert (dietro il quale
c’è chi crede si celasse Jack lo
squartatore) si passerà a Van Gogh,
Bosch, Munch, hitler, Lombroso, il
mostro di Düsseldorf e molti altri.
Si consideri inoltre il peso simbolico del crimine ha avuto un’importante ricaduta antropologica nella
cultura artistica tra ’800 e ’900, con
Bockling, Dix, Grosz e avanti fino
alle sperimentazioni più recenti.
Un’occasione per leggere alcune
espressioni della creatività connessa al crimine che dal medioevo
giungono al mostro di Firenze
e ad alcuni efferati serial killer.
che avevano il loro background in mondi
lontani dall’arte più marcatamente accademica, trovando così un’inesauribile
fonte di riferimento nel patrimonio artistico delle culture etniche e popolari, fecero convergere per un breve tempo
Co.Br.A all’art brut, per le innegabili relazioni formali e ideologiche. in mostra
venti opere degli esponenti più rappresentativi: Pierre Alechinsky, Karel Appel, Eugene Brands, Corneille, Jacques Doucet,
Karl otto Götz, Asger Jorn, Bengt
Lindström, Lucebert, Carl-henning
Pedersen, Siegfried reich an der Stolpe.
Galleria Accademia
Via Accademia Albertina 3/e – Torino
“Il Gruppo artistico Co.Br.A.”
in occasione del 45° anniversario
della fondazione della Galleria
info: 011 885408
www.galleriaaccademia.it
CORRIEREdell’ARTE
Guglielmo Spotorno, l’antologica
21 Novembre 2014
Alla Fondazione Stelline di Milano
L
ChiArA PiTTAVino
a Fondazione Stelline accoglie fino al 7 dicembre l’importante mostra antologica Guglielmo Spotorno, Tra Surreale e Reale,
Opere dagli Anni ’70, a cura di Luciano Caprile e
Elena Pontiggia. Per l’occasione, nella storica Sala
del Collezionista, è esposta una notevole selezione
di trenta opere pittoriche inedite, realizzate appunto
dagli Anni Settanta ad oggi, su tela e su carta, che
illustrano l’evoluzione del percorso artistico di Spotorno. L’espressione pittorica dell’artista inizia in
giovane età, frequentando la galleria d’arte di sua
madre, vivace luogo d’incontro di artisti e critici tra
i più importanti degli Anni ’50 e ’60, fra cui Arturo
Martini e Felice Casorati. in effetti, era solo un ragazzo quando la madre Enrica inaugurò la Galleria
d’Arte Spotorno in Via Moscova 40 a Milano, punto
di riferimento, crocevia e “cenacolo” culturale dal
quale il giovane Spotorno trasse fondamentali insegnamenti, affinando sensibilità artistica e gusto estetico. Muovendo i suoi primi passi tra le opere di
Carlo Corsi, roberto Melli, raffaele Arecco e Giovanni Servattaz, Gugliemo si ritrova a partecipare a
soli dodici anni ad un concorso nazionale riservato
agli alunni delle scuole medie: il suo disegno in
punta di penna, intitolato Incubo, viene prescelto ed
esposto nel 1950 a roma a Palazzo Venezia, dove
riscuote l’attenzione di Federico Fellini. Segue un
periodo legato alla figurazione. La pittura è una passione che coltiva nel corso di tutta la sua vita, improntata al dinamismo e colma di successi, complici
l’amore per l’arte della madre e la personalità del
padre, grande estimatore d’arte. A circa vent’anni
egli rivolge il suo interesse soprattutto al Gruppo
Cobra, in particolare a Jorn e a Sutherland, che influenzano la sua pittura. Quella di Guglielmo Spotorno non è un’imitazione passiva e meccanica, ma
questi maestri contribuiscono a far emergere
l’espressione della propria vena artistica manifestata
fin da giovanissimo. nel corso degli anni lo studio
e la frequentazione di esponenti dell’avanguardia
italiana e internazionale, quali Lam, Jorn, Fontana,
Baj e Sutherland, accompagnano Guglielmo Spotorno nel suo itinerario creativo-professionale, nel
quale naviga il conoscere tra ragionevoli dubbi e
prepotenti emozioni. riguardo l’orientamento
espressivo dell’artista, Elena Pontiggia scrive: “Potremmo dire, con qualche schematicità, che la sua
ricerca si muove tra un informale di ascendenza
surreale e un astrattismo carico di riferimenti quotidiani, sia pure mimetizzati nella libertà dei segni.
[…] Le sue opere sono, da un punto di vista segnico,
lontane dal realismo e potremmo definirle, riprendendo la famosa definizione di Klee, ‘astratte con
qualche ricordo’. Tuttavia non sono mai un puro
esercizio formale. Si insinua nelle sue composizioni,
piuttosto, un pensiero che va al di là della piacevolezza dei segni, dell’armonia delle linee, della luminosità del colore e denuncia contraddizioni, crisi,
questioni irrisolte o forse irrisolvibili”. in mostra
spiccano proprio i lavori degli Anni Settanta e ottanta, nei quali l’attenzione è rivolta a tematiche legate al mondo naturale; lo si vede nelle opere dai
colori intensi e cariche di movimento come Landscape in the sea (1975) e Evolution in the sea
(1975), della serie Profondità marine, e in quelle dai
colori più tenui di Libellule pietrificate (1980) della
serie Insetti, ove l’occhio dell’artista diventa una
‘lente’. negli anni successivi un maggiore interesse
è dedicato ad aspetti più concettuali, descritti con un
equilibrio geometrico e un ritmo serrato, come si
osserva nelle serie Surreale e Informale. New Economy, Città umanizzate, Ritorno alla poesia, realizzate nell’ultimo decennio, esprimono invece un
nuovo orientamento della poetica dell’artista, indirizzata alla società contemporanea, all’evoluzione
tecnologica, a significativi momenti storici della no-
in studio, a tu per tu con gli artisti
A Torino, un percorso tra le strade in Vanchiglia
C
ELio rABBionE
i fu un tempo in cui quel caseggiato dalle forme antonelliane ha
fatto da riparo ad un cortile in cui trovavano posto, da generazioni, gli uffici
Una “moltiplicata” Adelma Mapelli
al lavoro nel suo studio
in un fotomontaggio di Carlo Gloria © aut./Mapelli
e i luoghi di produzione, berrettificio
prima forniture per ombrelli poi. Terminati quei cicli d’occupazione, ecco
che il cortile di via Vanchiglia 16 ha
da anni riaperto a nuova vita, crepitante luogo d’arte e di cultura, raccogliendosi e affacciandosi su esso tanti
studi d’artista, gli antichi atelier, pieni
di vita e d’invenzione, di fermenti e di
giudizi e di suggestioni. Spalanchi
quel portone e incroci una sorridente
quanto indaffaratissima Adelma Mapelli e i suoi acquerelli, i fotocollage
di Dudi D’Agostini che smonta e rimonta le immagini, i vetri di Paola
Gandini e gli omini verdi senza bocca
e senza occhi di suo marito Francesco
Di Lernia, lassù entrambi in quei locali
d’angolo al primo piano, le lenzuola
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COURRIER DES ARTS
Guglielmo Spotorno, “Tsunami”, 2013
(Serie “Città umanizzate”), tecnica mista su tela
© l’artista / Fondazione Stelline, Milano
stra epoca e alla riflessione sulla natura come forza
devastatrice. non mancano soggetti legati al rapporto quotidiano tra uomo e mondo virtuale, tra
cui Uomo al computer (2011), Web (2014) e
Anche i cigni twittano (2013) che rivela un sottile
senso ironico. Come afferma Luciano Caprile nel
suo testo critico, “Spotorno […] si sofferma a indicare le strane comunioni tra la macchina sempre più sofisticata e l’individuo che ne subisce la
fatale, spasmodica attrazione; […] pone il caustico accento su quel destino di tecnologica dipendenza che ci accomuna e ci assorbe”. in
occasione della mostra è stata pubblicata una pregevole raccolta di liriche di Guglielmo Spotorno.
Fondazione Stelline
C.so Magenta 61 – Milano
“Guglielmo Spotorno
Tra Surreale e Reale, Opere dagli Anni ’70”
Mostra antologica
a cura di Luciano Caprile e Elena Pontiggia
Fino al 7 dicembre
info: 02 45462411 - www.stelline.it
grandi come pareti dipinte dal napoletano Claudio Cassano, oppure opere
assai più piccole, tutte con partenza
una fotografia che racconta una vita
con le sue emozioni, il “bonsai-studio”
di Claudio Cravero, pochi metri quadri “strategicamente soppalchi”, dove
trovano ospitalità fotografie pronte a
offrirci case abbandonate le une, o documenti contro la violenza le altre, o
ancora gli “in-visibili”, ritratti di clandestini afgani in fuga dalla loro terra.
Un microcosmo, una piccola rete - individuata dal progetto voluto dalla Direzione regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici del Piemonte - che silenziosamente (ma neppur troppo)
s’allarga e s’infittisce lungo le strade
di quel borgo Vanchiglia che in perfetto triangolo occupa gli spazi tra il
fiume ed i corsi San Maurizio e regina Margherita, distretto storicamente occupato da botteghe e piccole
manifatture, ai nostri giorni riconvertite in parte al commercio e in luoghi
a vocazione creativa. Una rete che va
a coinvolgere in totale 19 studi e 5
gallerie, disseminati tra via Artisti e
via Guastalla, tra via Sant’ottavio e
largo Montebello, in un alternarsi di
tele dipinte (con i lanciatissimi Ciro
Palumbo e Claudia Giraudo) e di
materiali di legno, di apparecchi fotografici di neon e di plexiglas, di
telai che rinnovano moderne Penelope. Un tessuto artistico che per
l’appassionato e il curioso vale un
viaggio, teatralmente è guardare dietro le quinte, la bella guida a cura di
Sagep Editori (i testi sono di Carla
Testore, le immagini di Carlo Gloria) in mano, un’immersione totale,
che incuriosisce in quell’avvicinarsi
diretto al momento dell’invenzione
e del comporre, dei materiali e delle
tecniche, delle luci e dei profumi.
Artisti scelti dal
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
i
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21 Novembre 2014
COURRIER DES ARTS
Note critiche
l presupposto dell’Arte di ogni esprimerla compiutamente nel suo
tempo è forse quello di stabilire lavoro. Ma il processo non terl’onnipotenza del pensiero del suo mina con l’esecuzione dell’opera
creatore, ovvero di esaltare i frutti stessa. Da quella s’avvia l’impulso
della fantasia individuale che, per di analisi successiva, donde si atmezzo della
tuerà il grado
tecnica, verd’interpretaranno esplicati
zione da parte
determinando
dei fruitori.
una sorta di inQuanto
più
cantesimo nei
l’opera risulconfronti dello
terà impenespettatore. in
trabile, tanto
questo modo,
più saranno
l’autore
dicoinvolte le
viene appunto
capacità intuiun incantative di coloro
tore, un mago Giorgio De Chirico, “Enigma della partenza”, 1914 che tenteranno
sublime, cadi decodificare
olio su tela, 38,5x41 cm.
pace di attirare
le forze messe
© Fondazione Giorgio e Ida De Chirico
l’attenzione di sensibilità diffe- in campo. L’incantesimo delrenti. L’opera è la rappresenta- l’opera, dunque, è eterno, nella
zione di un’intenzione. E misura in cui resiste alle superl’intenzione dell’artista riesce pro- stiziose leggi dettate dalle diffeprio quando costui è in grado di renti epoche storiche contingenti.
Graziella CACCIA
cell. 347 4617007
Quest’opera di Graziella Caccia
s’intitola Maestro di vita ed è una
terracotta patinata bronzo. in essa
l’artista determina la rappresentazione figurale di una testa di cavallo
colto in un istante transitorio tra un
gesto di furia e l’attimo successivo
in cui sembra sopraggiungere la
quiete. L’aspetto plastico omogeneo concretizza la tensione dei
nervi e della possente muscolatura,
delineando il contrasto dei sentimenti e delle sensazioni, proiettandole nella gestualità del formidabile
quadrupede. non solo attraverso la
scultura - e i riferimenti storico-culturali che ne vengono suggeriti -,
leggiamo queste caratteristiche
compositive, ma anche nella vasta
produzione pittorica dell’autrice, in
cui l’aspetto figurale ricerca cromaGraziella Caccia, “Maestro di vita”
ticamente il senso ultimo di ricordi
terracotta patinata bronzo, 55x35x45 cm.
lontani o di atmosfere che finalmente tornano in superficie. i lavori dell’artista saranno esposti presso lo
spazio L’Allegro Bio, in via Petrarca 15/f a Torino, sino al 7 gennaio 2015.
Clara MARCHITELLI ROSA CLOT
“… E lontano, lontano, nel tempo (Tenco)” è il titolo dell’opera realizzata nel 1995 da Clara Marchitelli : la terracotta base dipinta in acrilico bianco
è trattata con ossidi a cera ed acquaragia per definire successivamente la marmorizzazione. Al di là
dalla tecnica di realizzazione o dai riferimenti culturali, in questo caso dalla canzone di uno dei più
grandi cantautori italiani - scomparso prematuramente per ragioni non del tutto chiare -, l’autrice
sublima lo sguardo dello spettatore immettendo
P.za zara, 3 - 10133 Torino
Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243
tel. 011 9352907
Alta circa 95 cm., la scultura s’impone nello spazio con la grazia della purezza, immersa nei ricordi della giovinezza, quando l’esistenza
scorreva lieta tra sogni e speranze d’un futuro lontano. Pare seduta coi gomiti appoggiati al tavolo,
a sorreggere con le mani il peso del capo proteso
e inclinato; invece è un mezzo busto che si erge
dal nulla. i capelli raccolti indietro come una danzatrice e lo sguardo assorto evocano la meraviglia
di una mente brillante, innamorata della vita. il rigore plastico include un rigore morale, stabilendo
un’armonia formale nell’equilibrio delle parti. nel
silenzio estatico della posa riecheggia la sonorità
di motivi lontani, in cui il tempo, appunto, richiama la donna/bambina che non crescerà mai.
L’artista da sempre si dedica alla ricerca, sperimentando diverse espressioni creative (disegno,
pittura ad olio, acrilico, acquerello e incisioni),
“... E lontano, lontano, nel tempo (Tenco)”, 1995
che
- come scrive il critico Aldo Spinardi - “conterracotta base dipinta in acrilico bianco, 54x38 cm.
fermano in lei [...] il desiderio di esprimersi in
l’immagine di una fi- tutte le forme dell’arte; possiamo concludere che le sue opere non rispecgura femminile com- chiano soltanto un grande rispetto per la forma e lo studio dell’anatomia e la
pletamente assorbita nel necessaria esperienza nelle varie tecniche espressive, ma una interiorità proflusso dei suoi pensieri. fonda che nasce nel suo intimo per arricchire l’immagine della fanciulla proin ascolto. Trasognata. tagonista e i verdi sentieri percorsi per rifugiarsi nel suo agreste eremitaggio”.
CORRIEREd
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d
Corriere dell’Arte
Cristina DE MARIA
cell. 339 2945409
CORRIEREdell’ARTE
21 Novembre 2014
A CUrA Di
Pagina
ANDREA DOMENICO TARICCO
Amalia GAJ
cell. 348 8554827
L’opera Velluti rossi si colloca nell’ambito d’un ciclo pittorico dell’artista, intitolato Strade di pesci di mare. E l’essenza marina diviene giustappunto la matrice dominante di questo linguaggio schietto ma enigmatico, puro sebbene
venato da affetti personali, innovativo quantunque intriso di costanti compositive
ereditate dalle pratiche esecutive del secolo scorso. Vediamo, infatti, tra le quinte
di una struttura architettonica retrostante, il profilarsi di sagome
zoomorfe che si sovrappongono
all’impalcatura strutturale, senza
che si smarrisca l’efficacia descrittiva. Come ombre atemporali, i pesci nuotano nelle acque
mnemoniche del ricordo, sovrapponendosi idealmente al
paesaggio urbano retrostante. Un
prima e un dopo, un avanti e un
dietro delineano convezioni spazio-temporali in cui l’essere
umano è escluso solo fisicamente, divenendo anzi virtualmente parte integrante e centro
motore di uno spazio reale e
mentale che lo incanta e destabilizza con suggestioni oniriche.
Amalia Gaj è viaggiatrice pittorica in terre lontane e in luoghi riservati, ove le atmosfere quiete contrastano con la velocità e l’affanno caotico della nostra frenetica quotidianità. Porto di pescatori è un olio su tela realizzato nel 1998, nel quale
ella rappresenta in primo piano un angiporto, appunto, e un tratto di strada; il
borgo sullo sfondo sembra quasi costituire un confine ideale, un riparo, tra la nostra epoca e un mondo incerto, forse minaccioso. non appaiono figure umane,
ma i segni del loro passaggio: le case tipiche del Mediterraneo, un curvo muretto
di pietra, dietro il quale si profila la piccola darsena con le barche all’ancora. Uno
scorcio colorito, suggestivo, d’un tempo sospeso, disperso nell’angolo remoto
della memoria.
Amalia Gaj, “Porto di pescatori”, 1998, olio su tela 40x50 cm.
Una viaggiatrice pittorica,
Amalia - dicevamo - che,
proprio grazie
alla sua arte,
sa mettere lo
spettatore in
contatto con
la sfera intima
dei ricordi più
personali,
delle emozioni più vitali
e profonde.
cell. 338 1388357
cell. 347 2200530
Cristina De Maria, “Velluti rossi”
Serie “Strade di pesci di mare”, 76x56 cm.
Rosella PORRATI
risale al 2012 l’opera a tecnica mista di rosella Porrati, intitolata Voglia di
luce, nella quale una figura femminile distesa su un fianco proietta il suo
sguardo assente verso un ipotetico destino, diretto nei confronti dello spettatore:
l’assenza, infatti, ne costituisce il tema dominante, quasi come se la sagoma
dell’immagine rievocasse un viaggio tra il regno dei vivi e dei morti, tra chiaro
giorno e notte oscura, realtà e fantasia. La donna diviene una sorta di dea madre
dai lunghi capelli, assetata appunto di luce, dopo aver vagato per millenni novella Euridice - nelle profonde lande desolate dello spirito. il passaggio, la
soglia, il varco tra tali dimensioni viene inglobato nel gesto ieratico, nella fissità
ossessiva, nello scontro di forze che scendono in campo per definire la loro
supremazia metafisica. Forse un sorriso fugace smarrisce l’attenzione di chi
cerca la razionalità, destabilizzando così il senso profondo del dramma descritto
pittoricaRosella Porrati, “Voglia di luce”, 2012, tecnica mista
mente; e
u n a
nuova
geografia
onirica
prende
corpo, sublimando,
in questo
modo, lo
stato d e l le cose.
dell’ARTE
Silvana SARGIOTTO
Autunno sul Po rappresenta un idillio cromatico dell’artista Silvana Sargiotto,
mediante il quale l’autrice cala lo sguardo dello spettatore nella dimensione sospesa tra il cielo e la terra, tra l’aspetto vegetativo e quello acquatico, tra il dinamismo delle piante mosse dal vento e la staticità della ieratica posa. Tutto ciò
che è umano sembra essere tralasciato, eppure pare di udire il vento implacabile
come il suono dell’anima remota di tutto ciò che un tempo apparteneva alla
vita... Una sorta di animismo nostalgico, dunque, quasi le fronde erbacee, così
come lo scorrere impetuoso del fiume o del cielo tumultuoso, incorporassero la
forza karmica delle generazioni trapassate. Un richiamo all’esistenza, mediante
il divenire cronologico di un universo inquieto. La stagione autunnale addormenta giustappunto il flusso vitale, proiettandolo verso il gelo dell’inverno
incombente e una quiete funesta inebria la vastità circostante. nella lotta degli
elementi è
Silvana Sargiotto, “Autunno sul Po”
celata
la
manifestazione di una
lotta interiore di pulsioni che
gradualm e n t e
prendono
forma
e
vengono in
superficie.
da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
7
COURRIER DES ARTS
[email protected]
www.corrieredellarte.it
CORRIEREdell’ARTE
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21 Novembre 2014
L’uomo, oltre l’umano
COURRIER DES ARTS
Rinascenza Contemporanea – Pescara
L
AnDrEA DoMEniCo TAriCCo
’Inumanesimo, Arte
post-virtualista è il titolo della collettiva che
verrà inaugurata il 28 novembre 2014 presso lo spazio
espositivo rinascenza Contemporanea di Pescara. il tema
della mostra affronta la di-
Dario Somigli, realizzatore di
spazi dilatati dal tempo, all’ombra di visionarie simbologie che riecheggiano lo stato
apparente delle cose. il senso
nostalgico è rievocato dal divenire cromatico di Giuseppe
Torre, che compone formalismi aperti alla libera interpretazione, mentre Tommaso Di
Quando le Muse
parlano tra loro
4 Personali ad Arte Città Amica
È
in corso fino al 2 dicembre presso
la Galleria ‘Arte Città Amica’ di
Torino la Mostra Colloquio fra Pittura,
Incisione e Fotografia, con Adriano
Carpani, Luciana Francone, Angelo
Piras e Davide Piras. in questa occasione vi è il coinvolgimento di quattro
artisti che con le loro opere
hanno creato un’esplosione di
forme e di colori, fra pittura
incisione e fotografia. ogni
autore si distingue per stile e
carattere, ma tutti insieme formano un solo cuore pulsante
che si chiama “Arte”. Ci sono
tutti gli ingredienti necessari
per stupire ed emozionare i visitatori. Adriano Carpani si
forma presso l’Accademia Albertina di Torino, dove - sotto
la guida di Filippo Scroppo segue i corsi liberi di nudo, e
l’atelier di Gianni Sesia della
Merla; in seguito frequenta il
Tommaso Di Nunno, “Verso un Mondo migliore”, 2011, colori acrilici ed oli su tavoletta © aut./RC laboratorio della scultrice e
pittrice rosanna Costa. Luciana Francone si è diplomata anche
mensione artistica e culturale Nunno con le sue cosmogolei all’Accademia Albertina, nel 1989,
della creazione attuale come nie corali apre la via alla comavendo maestri Sergio Saroni, nel Corso
conseguenza ideale del virtua- prensione di nuove mitologie.
di Pittura, e Francesco Franco e Vinlesimo. in altre parole lo stato Gli esponenti di questa corcenzo Gatti, nel Corso di incisione,
di virtualizzazione dell’indivi- rente artistica attraversano il
nonché successivamente Franco Fanelli
duo contemporaneo induce dramma del cambiamento
ed Ermanno Barovero, nel Corso di Tecl’individuo a sentirsi parte di moderno in cui i vecchi valori
niche dell’incisione. Angelo Piras
una cyber-geografia globale sono vaghi ricordi ed ogni
porta avanti una ricerca pittorica che si
perdendo di vista il contin- forma di espressione pura
accentra sui valori della figura umana,
gente sino allo smarrimento implode. La loro poetica
che offre infiniti spunti d’indagine sia
totale. L’io frustrato ha come creativa affronta un’indagine
dal punto di vista formale sia per quanto
riferimento solo il proprio ego pulsionale di quegli stati lariguarda i contenuti. Davide Piras, ine cerca dentro sé stesso le tenti del rimosso. Entriamo
vece, nuovo talento della fotografia, fin
componenti interpretative del così nella dimensione degli
da piccolo è affascinato dalla natura,
mondo concreto. osserviamo psico-creativisti che, a diffementre la passione per l’astronomia lo
queste caratteristiche con An- renza dei precedenti neoporta a scoprire nuovi paesaggi dell’unitonella Fagnani, che esprime creativisti, atti a sintetizzare
verso misterioso ed affascinante. (n.m.s.)
i suoi stati interiori dilatando l’elaborazione formale nel
cromaticamente i flussi dei realismo Astratto, ricercano
Galleria Arte Città Amica
sentimenti, sino alle sculture l’essenza delle cose dentro sé
Centro Artistico Culturale
primitiviste di Giovanni stessi, annullandosi. A questo
Via rubiana 15 – Torino
Stranieri, puro manipolatore punto l’uomo è superato.
“Colloquio fra Pittura, Incisione
degli elementi che esistono in L’uomo, oltre l’umano.
e Fotografia”
natura come la pietra, il legno Rinascenza
Quattro mini-Personali
o il ferro. Modalità del tutto Contemporanea
di Adriano Carpani
differenti attuate dagli slanci Via Palermo 140 – Pescara
Luciana Francone
analitici riferiti al vissuto “L’Inumanesimo
Angelo Piras e Davide Piras
messi in campo dalle opere di Arte post-virtualista”
Dal 21 novembre al 2 dicembre
Ivana Storto, la quale ricerca Collettiva
info: 011 7717471
pittoricamente geografie che Dal 28 novembre 2014
www.artecittaamica.it
rinviano all’esperienza perso- al 28 gennaio 2015
nale. Elementi di indagine info: 328 6979208
pulsionale da cui traggono
Rinascenza
Contemporanea
spunto i percorsi metafisici di
C
Dal mon
Si apre stasera la
ELio rABBionE
’è anche la versione restaurata
di Via col vento che compie
75 anni, con Tara e l’incendio
di Atlanta, francamente me ne infischio e domani è un altro giorno e
quant’altro, in questo Torino Film Festival giunto alla sua 32ma edizione.
Che sembra un po’ un ritorno al passato, un fai da te ad ogni costo, la
soppressione senza mezze misure di
ospiti di altissimo lignaggio e del dovuto red carpet come del logo rosso
fuoco che un tempo troneggiava nelle
piazze centrali della città. Ma si sa,
“stiamo vivendo in un momento di
acuta ristrettezza” dice l’assessore
Braccialarghe e anche le vacche
magre vanno rispettate. Comunque,
con un budget che, ancora sceso quest’anno di 200 mila euro, s’assesta sui
2 milioni e 200 mila euro, stasera si
parte. Con un’abbuffata di film, 197
titoli suddivisi tra le diverse sezioni,
scelti dal nuovo direttore Emanuela
Martini con il suo staff, che in un’atmosfera seminuova e corretta ha
svolto e svolgerà il proprio compito
tenendosi ben stretti “il rigore di
nanni Moretti, la passione di Gianni
Amelio, lo spirito pop di Paolo
Virzì”, aggiungendo in primis di suo
la curiosità, con “la voglia di scoprire
delle cose e la presunzione di aver
conservato un occhio abbastanza at-
Un viaggio di lib
“Io sto con la sposa” di Gabriele
D
riCCArDo BiAnCo
iciassette minuti di applausi alla Mostra internazionale del Cinema di
Venezia del settembre scorso. Io
sto con la sposa, regia di Gabriele
del Grande e Antonio Agugliaro,
è un film documentario prodotto
interamente dal basso (crowd-funding) e realizzato in soli quattro
giorni di riprese. racconta di un
viaggio, durante il quale cinque
siriani e palestinesi vengono aiutati a raggiungere la Svezia, paese
che permette con più facilità, rispetto agli altri europei, di ottenere l’asilo politico. Si entra così
in contatto con la cultura araba e
immediatamente ci si affeziona e
si tifa per loro: non più numeri
Spettacoli
CORRIEREdell’ARTE
9
ndo intero un mare di titoli per la curiosità di tutti
21 Novembre 2014
32ma edizione di Torino Film Festival
tento per scoprirle”. S’inizia con
Gemma Bovery di Anne Fonaine,
interpreti un grande Fabrice Lucchini e Gemma Arterton, una storia in commedia sofisticata di
sapore flaubertiano mentre si metterà la parola fine (per quest’anno? qualcuno appare oggi
francamente preoccupato sul destino dei festival torinesi: ma l’assessore si corazza e smentisce)
con Wild di Jean-Marc Vallée
(Dallas Buyers Club), la storia
vera di una scrittrice che si butta
alle spalle droghe e una vita sbagliata per avventurarsi lungo i
1700 chilometri che legano il Mexico al Canada, con reese Witherspoon in veste di produttore e
interprete già in odore di oscar.
bertà su al nord
e del Grande e Antonio Agugliaro
che sbarcano sulle nostre coste,
ma esseri umani che scappano
dalla guerra in cerca di pace e di
un futuro diverso. Quale modo
migliore se non fingere un corteo
nuziale che attraversa l’Europa?
Da Milano a Marsiglia, passando
per Bochum e Copenaghen, infine
Stoccolma. A Torino è stato presentato al Cinema Baretti durante
la rassegna cinematografica Crocevia di sguardi, alla presenza di
Gabriele del Grande e parte dello
staff della produzione. Soltanto
un quarto delle persone in coda
all’entrata è riuscito ad assistervi,
segno di quanto interesse questo
particolare documentario stia suscitando tra la critica e il pubblico; attualmente è in proiezione
in trenta cinema in tutta italia.
Due titoli immersi nel mare magnum di Festa mobile, pronto ad
accogliere anche l’ultimo Woody
Allen, La chambre bleue di Mathieu Amalric e The homesman di
Tommy Lee Jones provenienti da
Cannes, The disappearance of
Eleonor Rigby di ned Benson, ovvero una vicenda coniugale vista
allo stesso tempo dalla parte di lui
e dalla parte di lei, Ogni maledetto
Natale, dove gli autori Giacomo
Ciarrapico, Mattia Torre e Luca
Vendruscolo, cresciuti alla scuola
di Boris, tratteggiano la festa per
eccellenza con uno sguardo che
non sembra proprio fatto di dolcezza e di vogliamoci tanto bene.
E il concorso? opere prime e seconde, un’opera soltanto al nu-
mero tre, quindici opere in concorso distribuite tra 14 paesi,
dall’Argentina all’Ungheria, dalla
nuova zelanda all’Australia all’italia, che scende in campo con
Frastuono di Davide Maldi (lui
insegue la musica techno, lei una
creatività punk) e N-Capace di
Eleonora Danco (una donna in un
viaggio tra roma e Terracina interroga chi incontra su morte e
scuola, su sesso e religione, in attesa di risposte ed emozioni).
Martini attinge acqua al suo pozzo
e mette in gara molti film di genere, horror come What we do in
the shadows, film sulla carta gustosissimo, con quattro vampiri
coinquilini alle prese con le abitudini vive e umane, o come The
Pagina
COURRIER DES ARTS
Babadook, e poi storie di giovani
e giovanissimi che invadono lo
schermo come mai s’è visto, con
tutti i problemi che colpiscono un
ragazzo argentino o la coppia di
Singapore alle prese con una
lunga storia d’amore, lo statunitense Big significant things di
Bryan reisberg con una insormontabile difficoltà a crescere, la
voglia di ricominciare dopo amori
disfatti in For some inexplicable
reason. Come a dire che mai come
questa edizione pare inseguire i
vuoti del nostro tempo, gli abbandoni, l’arrendersi: dieci giorni
perché il cinefilo e il curioso
(ri)viva tutto questo e possa riflettere, magari facendo un po’ sua la
curiosità di Emanuela Martini.
Gemma Arterton e Fabrice Lucchini in “Gemma Bovery”, che apre il TFF;
sotto, le sorelle Marinetti con Gianni Fantoni in “Risate sotto le bombe”
al Teatro Gioiello di Torino, foto © aut./Gioiello/TFF/Gaumont
Per il cartellone di Torino Spettacoli
risate e lacrime, emozioni imperdibili a teatro
F
MAnUELA MArASCio
ino a domenica 23 novembre il Teatro Gioiello si tufferà nell’atmosfera retrò del mondo
dello spettacolo negli anni Quaranta: un grave
momento per l’italia in guerra, in cui tuttavia ai
teatri non mancano artisti brillanti e un pubblico
entusiasta sempre disposto a colmarli di applausi.
Risate sotto le bombe è un omaggio ai generi teatrali popolari di maggior successo in quegli anni:
le Sorelle Marinetti e Gianni Fantoni portano in
scena le peripezie di una Compagnia di arte varia
in quel fatidico 8 settembre ’43: tra profumo di
storia e riecheggiamenti di grandi artisti del
tempo (tra cui il Trio Lescano, l’attrice Dina Galli
e il cantante odoardo Spadaro), la commedia diventerà presto una rocambolesca e assurda avventura, da seguire minuto per minuto tra adrenalina
e risate. Dal 25 al 30 al pubblico del Teatro Erba
saranno offerte emozioni molto diverse, ma altrettanto intense: Patrizia Milani e Carlo Simoni
daranno voce e corpo a uno dei testi pirandelliani
in cui più drammaticamente è espresso l’amore
materno, La vita che ti diedi. Madre e figlio si
confrontano in uno scambio continuamente dilaniato dalla consapevolezza di un distacco ormai
irrimediabile: quell’uomo partito tempo prima è
ormai completamente cambiato, si è creata una
frattura che persino il più disperato sentimento di
una madre non può rimarginare. Un grande tributo per tutti gli amanti del teatro di Pirandello.
Segnaliamo infine un imperdibile appuntamento
al Teatro Alfieri, ancora dal 25 al 30: uno dei musical più amati di sempre, Aggiungi un posto a tavola, è presentato dalla Compagnia dell’Alba
come la prima edizione professionale italiana autorizzata dagli autori ed eredi dopo le cinque precedenti del Teatro Sistina di roma. il regista
Fabrizio Angelini ripropone il musical per festeggiarne il quarantesimo anniversario, sperando di
ricreare quelle stesse emozioni che vennero
suscitate dopo la prima stagione di repliche
del ’75: un messaggio di speranza e solidarietà
in un periodo di difficoltà e scoraggiamento.
CORRIEREdell’ARTE
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21 Novembre 2014
COURRIER DES ARTS
TORINO e PIEMONTE
Cecily Brown
Underground Project
GAM Torino
Via Magenta 31 – Torino
Fino al 1° febbraio 2015
Info: 011 4429518
Cecily Brown (londinese, classe
1969) è artista osannata da alcuni
dei protagonisti del mondo della
cultura, della musica, della moda;
le sue opere hanno raggiunto negli
ultimi anni quotazioni straordinarie
e fanno parte delle collezioni più
importanti del mondo. (c.s./c.p.)
David Ostrowski
“Just Do It”
Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo
Via Modane 16 – Torino
Fino 1° febbraio 2015
Info: 011 3797600
La Fondazione Sandretto presenta la
Personale di David Ostrowski (Colonia, 1981), uno dei giovani artisti più
interessanti dell’ultima generazione
di pittori astratti che si sta affacciando
sul palcoscenico dell’arte contemporanea internazionale. Ostrowski ha
scelto la pittura come medium e
come oggetto della sua ricerca, in
un processo continuo di esperimenti
ed errori, coincidenze e sorprese, al
fine di raggiungere una bellezza
inattesa, una poesia visiva. (v.c.)
“Paesaggi mentali”
Antologica di Eugenio Gili
MartinArte
Laboratorio d’Arte e Corsi
Spazio espositivo
di Paola Barbarossa
C.so Siracusa 24/a – Torino
Fino al 28 novembre
Info: www.martinarte2010.it
335 360545
“Tutti insieme
appassionatamente”
Mostra personale
del pittore Alfredo Ciocca
Circolo Ufficiali del Presidio
di Torino
C.so Vinzaglio 6 – Torino
Dal 22 al 30 novembre
Info: 011 56034081
“Intenzione manifesta
Il disegno
in tutte le sue forme”
Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
P.za Mafalda di Savoia – Rivoli (To)
Fino al 25 gennaio 2015
Info: 011 9565222
La rassegna si concentra appunto sul disegno nelle sue
varie declinazioni e attraverso i
suoi molti linguaggi. (c.s./c.g.)
“Animalerie
Immaginifiche Costellazioni”
Fotografie di Pietro Bologna
PHOS - Centro Polifunzionale
per la Fotografia e le Arti Visive
Via Garibaldi 35bis – Chieri (To)
Fino al 15 dicembre
Info: 011 7604867
www.phosfotografia.com
In esposizione il celestiale bestiario iconografico di Pietro Bologna:
“Uno spazio alla fantasia, al gioco
della sorpresa”. Astronomica speculazione zoomorfa. (c.s./e.l.)
“Dalla nascita dell’Universo
all’origine dell’Arte”
Complesso Monumentale
del Broletto
Via F.lli Rosselli 20 – Novara
Dal 29 novembre 2014
al 6 aprile 2015
Info: 0321 233200
su questa pagina
il Corriere dellÊArte
dedica uno spazio
agli APPUNTAMENTI dÊARTE.
È possibile segnalare
eventi, mostre,
vernissage, iniziative culturali ecc.
per informazioni e tariffe :
>>> tel. 011 6312666 <<<
Vernissage
Venerdì 21 novembre - ore 18,00
Galleria Arte Città Amica
Centro Artistico Culturale
Via rubiana 15 – Torino
“Colloquio tra Pittura, Incisione, Fotografia”
con Adriano Carpani, Luciana Francone,
Angelo Piras e Davide Piras
Sabato 22 novembre - ore 18,00
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della roccia
Via Bogino 9 – Torino
Personale di Caterina Cucco
Venerdì 28 novembre - ore 17,00
Galleria Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
“L’Inumanesimo
Arte post-virtualistica”
Collettiva
Anna Alberghina, giovane donna Bororo, Niger, 2013
fotocolor © aut./Meliga
“Vanishing Africa
(L’Africa che scompare)”
Mostra fotografica personale
di Anna Alberghina
ed esposizione di maschere rituali
della Collezione Alberghina-Albertino
a cura di Bruno Albertino
Paola Meliga Galleria d’Arte
Via Maria Vittoria 46/C – Torino
Dal 28 novembre 2014 al 13 gennaio 2015
Vernissage, venerdì 28 novembre - ore 18,00
CORRIERE dell’ARTE
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Direttore Editoriale
Pietro Panacci
Direttore Responsabile
Virginia Colacino
Caporedattore
Chiara Pittavino
Comitato Editoriale
Giorgio Barberis, Rolando Bellini,
Massimo Boccaletti, Franco Caresio,
Angelo Caroli, Claudia Cassio,
Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,
Marilina Di Cataldo,
Gian Giorgio Massara,
Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,
Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino,
Maria Luisa Tibone
Corrispondente da New York
Mauro Lucentini
[email protected]
Corrispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Hanno collaborato
R. Bianco, A. D’Agostino, F. Florian,
C. Gallo, E.S. Laterza, M. Marascio,
C. Pittavino, E. Rabbione, N.M. Salvo,
A.D. Taricco, D. Tauro
Realizzazione grafica interna
a cura di E.S. Laterza
Fotografo ufficiale Antonio Attini
Redazioni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
Roma e Napoli Fabrizio Florian
Tel. 388 9426443
Palermo Caterina Randazzo
Tel. 334 1022647
Concessionaria di Pubblicità interna
Stampa e distribuzione
EditService S.r.l.
Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)
Editore
Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Torino
P.IVA 06956300013
Segnalazioni
in ITALIA
La Madonna Esterházy
di Raffaello
Palazzo Marino
P.za della Scala 2 – Milano
Dal 3 dicembre 2014
all’11 gennaio 2015
Info: comune.milano.it/raffaello
Il Comune di Milano rinnova
anche quest’anno l’appuntamento con i capolavori d’arte
per offrire alla città, durante le
feste di Natale, un incontro
speciale con la bellezza. A Palazzo Marino, la cinquecentesca sede del Comune di Milano,
verrà ospitata la Madonna
Esterházy di Raffaello, splendida opera del genio del Rinascimento, proveniente dal
Museo delle Belle Arti di Budapest (Szépm Vészeti Múzeum).
“Haiti Aftermath”
Riccardo Venturi
in dialogo con Pablo Trincia
My-Loft
Via Ariberto 31 – Milano
Venerdì 21 novembre
Info: 02 84560801
Il foto-reporter Riccardo Venturi,
vincitore di numerosi premi, tra
cui due World Press Photo presenta la campagna di crowdfunding a favore del suo progetto
Haiti Aftermath, per riportare l’attenzione pubblica tra le macerie
di Port-au-Prince e riaccendere i
riflettori sulla vicenda della popolazione haitiana e sui suoi bisogni
a cinque anni dal devastante
terremoto che ne ha drammaticamente cambiato le già precarie condizioni di vita. (c.s./e.l.)
Sam Francis
“Opere su carta”
Galleria San Carlo
Via S. Agnese 16 – Milano
Fino al 10 dicembre
Info: 02 794218
La mostra è composta da venti opere
su carta, dal 1976 al 1991, di Sam
Francis, classe ’23, artista statunitense
la cui pittura viaggia secondo l’accostamento inedito di onde alte quali
l’Action Painting, il Tachisme, il Color
Field Painting e l’Astrazione Lirica,
con la tradizione cromatica di Monet
e Matisse, Gauguin e Bonnard, attraverso spruzzi, colature, reticolati
e spazi bianchi, nella novità di un
colore, dove non c’è più sostanza
né geometria né figura, ma la libertà di scrivere la luce, come una
eco incessante di energia illocalizzabile, che non degrada l’opera di
Francis ad alcuna chiusura ontologica o metafisica. (c.s./d.t.)
Rodolfo Aricò
“Uno sguardo
senza soggezione”
Galleria A Arte
Studio Invernizzi
Via Scarlatti 12 – Milano
Fino al 28 gennaio 2015
Da Invernizzi e Lorenzelli l’attività
dell’artista tra gli Anni ’70 e i ’90.
Abbonamenti
Annuale (22 nn.):
euro 60,00 per l’Italia
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 4,00
Alberto Abate
“Elogio delle Arti”
Biblioteca Angelica Galleria
Via S. Agostino 11 – Roma
Fino al 30 novembre
Info: 06 6840801
La mostra consente di poter visionare in modo accurato gli ultimi
lavori di Abate, inediti in assoluto
o per la città di Roma, accanto a
dipinti importanti degli ultimi tre
decenni, che han segnato la particolare attenzione di numerosi
appassionati d’arte. (c.s./p.p.)
c.c. postale n. 45958055
intestato a Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Aut. Tribunale di Torino
n. 4818 del 28/07/1995
ABBÒNATI
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CORRIEREdell’ ARTE
a 60 euro
per un anno
22 numeri a casa tua
offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130
tel. 011 6312666
d
Gallerie
ACCADEMIA Galleria
Via Accademia Albertina 3/e – Torino
Tel. 011 885408
Email: [email protected]
www.galleriaaccademia.it
orario: 10,00-12,30/16,00-19,30;
chiuso lunedì
Fino al 7/12
“Il Gruppo artistico Co.Br.A.”
in occasione del 45° annniversario
della fondazione della Galleria
ARTE CITTÀ AMICA
Centro Artistico Culturale
Via rubiana 15 – Torino
Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845
Email: [email protected]
www.artecittaamica.it
orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso
Dal 21/11 al 2/12
“Colloquio fra Pittura, Incisione,
Fotografia”
con Adriano Carpani, Luciana Francone,
Angelo Piras e Davide Piras
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte rosso 3 – Avigliana (To)
Luigi Castagna - Tel. 011 9369179
Cell. 339 2523791
Email: [email protected]
www.artepervoi.it
Paolo nesta - Tel. 011 9328447
Cell. 333 8710636
Email: [email protected]
orario: sab. - dom. 15,00-19,00
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della roccia
Via Bogino 9 – Torino
scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )
Tel./fax 011 8128718
Email: [email protected]
www.circolodegliartistitorino.it
orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Dal 22/11 al 6/12
Personale di Caterina Cucco
LA LANTERNA Galleria
di Maristella SANDANO
Direttore Artistico: Livio Pezzato
Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
Email: [email protected]
www.lalanternaarte.com
orario: mart. - sab. 15,30-18,30
A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca,
E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli,
E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake,
E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia,
S. Manfredi, D. Pasquero, G. Peiretti,
G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,
G. Righini, T. Russo, G. Valerioti
inoltre pittori ucraini, naïf croati
grafica nazionale ed internazionale
LA LUNA Art Gallery
Via roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)
Cell. 339 7108501
Email: [email protected]
www.artgallerylaluna.com
orario: ven. 16,00-19,00;
sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;
dom. 10,30-12,00
LUNA ART COLLECTION
Spazio espositivo
Via nazionale 73/1 – Cambiano (To)
Tel./Fax 011 9492688
Email: [email protected]
www.luna-art-collection.com
orario: lun. - ven. 8,30-17,30;
sab. 8,30-17.30 (previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte
a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati,
Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,
Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,
John Picking, Marco Puerari,
Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,
Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo
CORRIEREdell’ARTE
RINASCENZA CONTEMPORANEA
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
Cell. 328 6979208
Email:[email protected]
www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com
orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 24/11
“Icon. Flusso post-contemporaneo”
Collettiva
“Ouroboros. La Fine e l’Inizio”
Personale di Sergio Galiero
Dal 28/11/2014 al 28/1/2015
L’Inumanesimo. Arte post-virtualista”
Collettiva
SENESI Arte
Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn)
orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30
Tel. 0172 712922
Email: [email protected]
www.senesiarte.it
SILVY BASSANESE Arte Contemporanea
Via Galileo Galilei 45 – Biella
Tel./Fax 015 355414
Email: [email protected]
www.silvybassanese.it
orario: mart. - ven. 16,30-19,30;
sab. e festivi su appuntamento
STORELLO Galleria d’Arte
Via del Pino 54 – Pinerolo (To)
Tel. 0121 76235
orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;
lun. e dom. chiuso
In permanenza opere di Avataneo, Carena,
Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,
Luzzati, Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino
Tel. 011 6966422
Email: [email protected]
orario: mart. - sab.17,00-19,00
Fino al 29/11 “I grandi Maestri del ’900”
a cura di Giovanni Canale
TINBER Art Gallery @ Pragelato
Via Albergian 20 - Souchères hautes
Pragelato (To)
Tel. 0122 78461
Email: [email protected]
www.tinberartgallery.it
orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,
Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,
Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,
Enrico Challier, Dino Damiani,
Pierflavio Gallina, Lia Laterza,
Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,
Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,
Sergio Saccomandi, Luciano Spessot
M.ro Raul VIGLIONE
Studio - Galleria - Mostra Culturale
Via Servais 56 – Torino
Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
Email: [email protected]
www.raulviglione.it
A.L.P.G.A.M.C.
21 Novembre 2014
Pagina
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
Via Bonafous 7/1 – Torino
Tel. 011 8173511
www.biasuttiebiasutti.com
orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
LA TESORIERA Centro Arte
C.so Francia 268 – Torino
Tel. 011 7792147
www.tesoriera.com
orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;
lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)
Mostra di pittura dall’Ottocento al Novecento
Arte Antica
AVERSA Galleria
Dipinti dell’800 e del Primo ’900
Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino
Tel. 011 532662
Email: [email protected]
www.aversa-galleria.it
orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
In corso “Proposte 2014
Dall’800 agli Anni ’20”
DELLA ROCCA Casa d’Aste
Via della rocca 33 – Torino
Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244
Email: [email protected]
www.dellarocca.net
LUIGI CARETTO Galleria
dal 1911 Dipinti Antichi
Via Maria Vittoria 10 – Torino
Tel. 011 537274
Email: [email protected]
www.galleriacaretto.com
orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
In corso “Flashback. L’Arte è tutta contemporanea”
Mostra-mercato
c/o PalaAlpitour Isozaki
(via Filadelfia 82 / c.so Sebastopoli 123 – Torino)
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
a Torino dal 1969
C.so Tassoni 56 – Torino
Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
www.santagostinoaste.it
orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
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COURRIER DES ARTS
CORRIERE dell’ARTE - 21 Novembre 2014
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
12
7 Novembre 2014
COURRIER DES ARTS
Giovanni SANGALLI
Montefiore Conca (Rn) - Tel. 0541 980115
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2014 Ottobre - Corriere dell`arte