Società di Gestione del Risparmio S.p.A.
Largo della Fontanella di Borghese, 19 - 00186 Roma
Iscritta al n. 99 dell’Albo delle SGR tenuto dalla Banca d’Italia
AGORA SELECTION
FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO
MOBILIARE APERTO DI DIRITTO ITALIANO
CATEGORIA: FLESSIBILE
RELAZIONE SEMESTRALE AL 28 GIUGNO 2013
AGORA INVESTMENTS SGR S.P.A.
RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AGORA SELECTION AL 28/06/2013
SITUAZIONE PATRIMONIALE
ATTIVITÁ
A.
B.
C.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A1. Titoli di debito
A1.1 titoli di stato
A1.2 altri
A2. Titoli di capitale
A3. Parti di O.I.C.R.
STRUMENTI FINANZIARI NON
QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di O.I.C.R.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di
compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati non quotati
D.
DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E.
PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
F.
G.
POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÁ
F1.
Liquidità disponibile
F2.
Liquidità da ricevere per
operazioni da regolare
F3.
Liquidità impegnata per
operazioni da regolare
ALTRE ATTIVITÁ
G1. Ratei attivi
G2. Risparmio di imposta
G3. Altre
TOTALE ATTIVITÁ
Situazione al 28.06.2013
Valore
In perc. del totale
complessivo
attività
4.245.235
96,101
Situazione a fine esercizio precedente
In perc. del totale
Valore complessivo
attività
5.961.521
306.339
97,687
5,020
306.339
5,020
5.655.182
92,667
4.245.235
96,101
0
0,000
102.322
2,316
85.837
1,407
102.322
2,316
85.837
1,407
0
0,000
0
0,000
68.516
112.968
1,551
2,557
46.241
46.289
0,758
0,759
9.973
0,226
-54.425
-1,232
-48
-0,001
1.397
2
0,032
9.103
7.419
0,148
0,120
1.395
0,032
1.684
0,028
4.417.470
100,000
6.102.702
100,00
2
AGORA INVESTMENTS SGR S.P.A.
RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AGORA SELECTION AL 28/06/2013
SITUAZIONE PATRIMONIALE
Situazione al
28.06.2013
Valore complessivo
PASSIVITÁ E NETTO
Situazione a fine
esercizio precedente
Valore complessivo
H.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
H1. Finanziamenti ricevuti
H2. Sottoscrittori per sottoscrizioni da regolare
0
I.
PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE
0
L.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1.
Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2.
Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
0
M.
DEBITI VERSO PARTECIPANTI
M1. Rimborsi richiesti e non regolati
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
0
14.796
14.796
N.
ALTRE PASSIVITÁ
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
N2. Debiti di imposta
N3. Altre
9.282
8.453
15.898
14.714
829
1.184
9.282
30.694
4.408.188
6.072.008
1.050.345,550
1.267.581,497
4,197
4,790
TOTALE PASSIVITÁ
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
Valore unitario delle quote
MOVIMENTI DELLE QUOTE NEL PERIODO
Quote emesse
7.560,927
Quote rimborsate
224.796,874
3
NOTA ILLUSTRATIVA DELLA RELAZIONE SEMESTRALE
1. Elenco analitico degli strumenti finanziari detenuti
Strumenti finanziari
Divisa
Quantità
Controvalore in Euro
%
incidenza
su attività
del Fondo
AGORA EQUITY
EUR
182.796,948
643.262,46
14,562
FULCRUM COMMODITY
EUR
4.837,460
470.527,15
10,652
WORLD INVEST ABSOL RET C
EUR
1.743,218
460.331,57
10,421
VONTOBEL ABS RT BOND EUR
EUR
3.503,292
411.006,21
9,304
CARMIGNAC PATRIMOINE
EUR
750,000
408.465,00
9,247
AGORA FLEX CLASSE R
EUR
54.456,270
383.372,14
8,679
PICTET ABSOLU RET GLO DIV
EUR
2.893,681
324.150,14
7,338
AGORA VALORE PROTETTO 95
EUR
39.692,425
272.488,49
6,168
LEMANIK EUROPEAN SPECIAL SITUATIONS
EUR
238,515
247.202,19
5,596
CARMIGNAC PT MARKET NEUTR
EUR
256,000
246.858,24
5,588
BLUEBAY IN GR ABS RET BD-B€
EUR
1.789,549
203.292,76
4,602
RBS MARKET ACCESS NYSE ARCA ETF
EUR
1.750,000
124.565,00
2,820
LYXOR ETF UNLEV S&P500 VIX
EUR
1.250,000
49.712,50
1,125
ENEA DIVERS MULTISTRAT
EUR
5.000,000
1,00
2. Politica di investimento del Fondo
Il Fondo – della categoria dei flessibili – si propone di incrementare nel tempo in maniera
significativa le somme versate dai Partecipanti, con un orizzonte temporale di medio/lungo termine
(3-5 anni) ed un livello di rischio alto. L’obiettivo di rendimento è pari all’indice Mts Bot lordo +
2.25% annuo.
La politica d’investimento del Fondo si ispira ai criteri del ritorno ‘assoluto’ e dell’adeguata
remunerazione del rischio: nel portafoglio del Fondo vengono selezionati fondi ove sia elevato il
rapporto tra rendimento atteso e rischio – considerando la qualità dei gestori ed il track-record delle
performance. Il Fondo è caratterizzato da un alto margine di discrezionalità da parte della SGR
nella ripartizione (asset allocation) delle attività. Inoltre, tali investimenti sono effettuati sulla base
delle aspettative del gestore sull’andamento nel medio/breve termine dei mercati, operando se
necessario frequenti aggiustamenti alla ripartizione tra aree geografiche, settori di investimento e
stili di gestione con possibilità di elevata concentrazione dei rischi.
Nei primi sei mesi del 2013, la persistente debolezza dei fondamentali economici ha indotto le
banche centrali a un ulteriore accomodamento sotto forma di un nuovo allentamento monetario (in
primis in Giappone col lancio di un massiccio QE, ma anche in Europa con l’allargamento del
collaterale accettato dalla BCE per le operazioni di rifinanziamento; in USA e UK continua il QE
precedentemente impostato). La politica fiscale rimane accomodante nonostante la retorica e diversi
Paesi Europei hanno ricevuto concessioni temporali nell’ottenimento dei risultati di finanza
pubblica. Il conseguente calo del premio per il rischio ha impresso slancio ai mercati
finanziari, incoraggiando gli investimenti in attività sempre più rischiose; il venir meno della ricerca
di impieghi sicuri ha incrementato l’afflusso di fondi verso azioni e strumenti di debito più
remunerativi, specie nei paesi periferici dell’area dell’euro. Tutti questi sviluppi hanno alimentato
un rinnovato senso di ottimismo che non trova però alcun riscontro nell’andamento
4
macroeconomico e questa dicotomia dovrà necessariamente risolversi nei prossimi mesi. I mercati
proprio sul finire del semestre sono stati colti di sorpresa dalle dichiarazioni della Fed, la quale ha
annunciato che a tempo debito, l’acquisto di titoli di stato e di obbligazioni immobiliari verrà prima
ridotto e poi sospeso. I mercati hanno reagito in maniera scomposta coi rendimenti decennali saliti
di circa 50bp ed i listini azionari colpiti da pesanti vendite con ribassi anche nell’ordine del 10%. A
consuntivo il semestre si chiude in Europa con rendimenti leggermente negativi ma si conferma la
dispersione dei risultati: a fronte del -1.2% dell’Eurostoxx, assistiamo al +4.5% del DAX, al +2.7%
del CAC ma anche al -5% dell’IBEX al -6.3% del FTSEMIB. Rendimenti pressoché nulli per il
comparto obbligazionario. I mercati emergenti hanno annullato negli ultimi giorni le performance
accumulate mentre in USA e Giappone gli indici azionari restano in territorio positivo ma i mercati
obbligazionari realizzano ritorni negativi. Le materie prime sono di gran lunga la classe di attivi
peggiore nel periodo, con ribassi, soprattutto per quanto concerne i metalli preziosi, che hanno
superato il 20%.
Nel corso del semestre è stata mantenuta mediamente un’esposizione pressoché nulla ai mercati
di rischio e le scelte direzionali sui medesimi sono state quasi esclusivamente legate ad operazioni
di breve termine con finalità di trading. Per quanto concerne il portafoglio di fondi d’investimento,
sono state ridotte le posizioni in alcuni fondi che avevano dato ritorni soddisfacenti ed è stata
disinvestita la Sicav Plurima, a causa di una discontinuità nel team di gestione. Ritenendo che il
mercato azionario minerario esprima valore, in particolare nel segmento aurifero, è stata
incrementata la posizione in un Etf settoriale così come viene mantenuto in portafoglio, seppur
ridotto, un Etf che implementa strategie di gestione della volatilità e che rappresenta
un’assicurazione contro movimenti repentini ed avversi dei mercati. Il portafoglio resta sempre
fortemente concentrato su fondi a ritorno assoluto e con bassa volatilità.
3. Prospettive di investimento in relazione all’andamento dei mercati finanziari
L’Europa resta – nelle valutazioni della SGR – il principale fattore di rischio per l’andamento
economico mondiale ma non mancano altri importanti elementi di disturbo: gli Stati Uniti
nonostante gli stimoli hanno una crescita debole e la Cina stenta a mantenere il passo che i mercati
si aspettano.
Il Fondo resterà prevalentemente investito in strategie a ritorno assoluto e continuerà ad essere
investito in strategie neutrali rispetto al rischio nonché in strategie di trading (volatilità, materie
prime, curva dei rendimenti euro) a scopo di diversificazione. Scelte direzionali sui mercati di
rischio sono prevedibili solamente nel caso di una cospicua correzione al ribasso degli stessi, dato
che la recente espansione dei multipli ha reso meno attraenti i mercati azionari così come la
compressione degli spread sta rendendo poco appetibili i titoli del debito societario.
4. Determinanti del risultato di gestione
Il rendimento del Fondo durante il primo semestre dell’anno è stato pari a -12,38%.
Il Fondo ha avuto un’esposizione diretta pressoché neutrale ai mercati di rischio ma il
contributo delle strategie di trading è stato positivo. Nel portafoglio, particolarmente positivo è
stato il contributo di World Invest e Fulcrum Commodity mentre Pictet Abs, i fondi Carmignac ed
AGORAFLEX hanno contribuito negativamente; sostanzialmente nullo il contributo degli altri fondi, a
sottolineare la difficoltà di ottenere risultati positivi in questo contesto. Il Fondo è stato esposto al
5
settore minerario sia direttamente attraverso un Etf sia indirettamente attraverso i fondi in cui è
investito, subendo i ribassi di tale classe di attivo.
Il risultato del semestre è stato fortemente condizionato – per oltre il 10% sul valore della quota
– dalla svalutazione integrale operata dalla banca depositaria, responsabile della valorizzazione
della quota, dell’investimento nella SICAV lussemburghese Enea (comparto Enea Diversified &
Multistrategy, attualmente in liquidazione) a seguito dell’emersione da parte del liquidatore di gravi
irregolarità nella gestione. La SGR, con apposite comunicazioni scritte alla banca depositaria e per
conoscenza alla Banca d’Italia, non essendosi ancora concluso il processo di liquidazione del
comparto, si è dichiarata in dissenso per quanto riguarda il quantum di detta svalutazione.
Roma, 9 luglio 2013
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Alessandro Ceccaroni
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