DOVE ANDREI SE POTESSI
CHI SAREI SE POTESSI
ESSERE
COSA DIREI SE AVESSI UNA
VOCE
S. Beckett, 1958
Leoni - Andis
ANDARE
CONDIZIONE PER
L’INTEGRAZIONE
SCOLASTICA
Leoni - Andis
LA FUNZIONE FORMATIVA
DELLA VALUTAZIONE:
FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE
 Regolazione
Leoni - Andis
continua dei processi di
insegnamento/apprendimento (funzione
dinamica)
 Adeguamento dei percorsi alle
caratteristiche individuali (funzione di
personalizzazione)
 Attenzione alla qualità dei processi
formativi attivi (funzione di controllo)
 Trasparenza dei giudizi (funzione
comunicativa)
VALUTARE PER DECIDERE
 Delineare
Leoni - Andis
la situazione iniziale
dell’alunno, scegliendo le categorie di
osservazione e le fonti privilegiate presso
sui attingerle
 Definire gli itinerari formativi
 Rilevare sistematicamente i processi
attivati
 Attribuire giudizi di valore alla qualità dei
processi e ai progressi
 Comunicare all’utenza gli esiti della
formazione
VALUTARE GLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
 Le
Costituzionale n. 215/87)
 Deve
avere luogo perché ha un valore
positivo da un punto di vista formativo ed
educativo (parere Consiglio di Stato 1991)
 È relativa agli interventi educativi e
didattici effettivamente svolti sulla
base del PEI, è riferita ai progressi in
rapporto alle potenzialità e ai livelli
di apprendimento iniziali dello
studente
Leoni - Andis
capacità e i meriti vanno valutati
secondo parametri specifici, adeguati alle
situazioni di minorazione (sentenza Corte
DALL’ART. 16 DELLA LEGGE 104/92,
RIPRESO DALL’ART. 318 DEL D.LGS.
297/94
Leoni - Andis
Nella valutazione degli alunni disabili i docenti dovranno
indicare “per quali discipline sono stati adottati particolari
criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano
state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti
programmatici di alcune discipline. Nella scuola dell’obbligo
sono predisposte prove d’esame corrispondenti agli
insegnamenti impartiti; nella scuola secondaria di secondo
grado prove equipollenti e tempi più lunghi per l’attuazione
delle prove scritte o grafiche,… (si può autorizzare la presenza
in sede d’esame) di assistenti personali per l’autonomia e la
comunicazione”.
VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ
ART. 9 – REGOLAMENTO 122/2009
Leoni - Andis
Valutazione degli alunni con disabilità certificata secondo le
modalità previste dalle disposizioni in vigore e sulla base
del PEI, è espressa in decimi.
Per gli esami del primo ciclo sono predisposte prove idonee a
valutare il progresso dell’alunno sulla base degli
insegnamenti impartiti. Le prove possono essere adattate
in relazione al PEI e sono equivalenti a quelle ordinarie.
Possono essere sostenute con l’uso di attrezzature tecniche
e ausiliarie. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale
in decimi, senza alcun riferimento alla differenziazione
delle prove. Agli alunni che non conseguono la licenza è
rilasciato un attestato di credito formativo, utile
all’iscrizione alle classi successive, ai soli fini del
riconoscimento di crediti formativi e per l’accesso ai
percorsi integrati di istruzione e formazione.
Per gli esami del secondo ciclo resta in vigore la normativa
prevista dall’art. 318 del decreto legislativo n. 297/94.
VALUTAZIONE ALUNNI CON DSA
ART. 10
Nel diploma finale non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove.
Valutazione degli alunni in ospedale
art. 11
I docenti che seguono gli alunni trasmettono alla scuola gli elementi
ai fini della valutazione periodica e finale.
Lo scrutinio finale e l’esame sono svolti dai docenti che seguono
l’alunno previa intesa con la scuola.
Leoni - Andis
Per gli alunni con DSA, certificati (?), la valutazione e la verifica,
compresi gli esami, devono tenere conto delle specifiche situazioni
soggettive. Nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove
sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei
LA COLLEGIALITA’

Il COLLEGIO stabilisce criteri comuni
 La
collegialità della progettazione e della
valutazione che ne costituisce parte
integrante è condizione di legittimità
formale e sostanziale degli atti relativi.
(Art. 1/Comma 5 - Il collegio docenti definisce
modalità e criteri per assicurare omogeneità,
equità e trasparenza. I criteri e modalità fanno
parte del Pof)
Leoni - Andis

VALUTARE collegialmente se si è
PROGRAMMATO collegialmente (PEI)
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO
 Prove
di esame differenziate sulla base del
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PEI
 Prove idonee a valutare i progressi
dell’allievo in rapporto alle sue
potenzialità e ai livelli di apprendimento
iniziali
 Non menzione delle prove diffrenziate in
certificati e attestati
 I docenti di sostegno partecipano a pieno
titolo alla valutazione e agli esami di tutti
gli alunni della classe
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONI
NELLA SCUOLA SUPERIORE
 Se
Voto come per tutti
 Esami di licenza e qualifica
 Tempi più lunghi
 Presenza assistenti
 Uso di ausili
 Prove equipollenti
 Il docente di sostegno valuta solo l’alunno dva

Leoni - Andis
sono stati svolti i programmi
ministeriali
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
NELLA SCUOLA SUPERIORE

Se si sono adottati programmi semplificati o
ridotti
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Voti riferiti al PEI
 Annotazione sulla pagella
 Attestato di frequenza
 Non ammissione agli esami di licenza e qualifica

SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
Prove d’esame corrispondenti
che hanno valore equivalente a
quelle ordinarie
Percorso che rispetta gli standard
(prove equipollenti)
Percorso differenziato secondo il
PEI
Diploma di scuola secondaria di
I grado.
Prove
equipollenti:
Prove
differenziate:
In caso di particolare gravità,
attestato di credito formativo
•Qualifica
•Attestato di
credito
professionale
formativo
•Diploma
(con valore
legale)
•Certificato di
credito
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PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
CHI DECIDE?
Leoni - Andis
In sede d’esame è la Commissione che decide,
sulla base della documentazione fornita dal
Consiglio di Classe, di elaborare prove specifiche
equipollenti per il candidato disabile, che potrà
avere più tempo o un compito ridotto nella
quantità delle richieste.
Nel documento del consiglio di classe andranno
indicati gli ausili da utilizzare, le modalità di
conduzione del colloquio, le tipologie di prove
scritte da proporre. L’insegnante di sostegno è
parte integrante della Commissione d’esame per
la classe (Linee Guida 2009).
QUANDO LE PROVE SI
CONSIDERANO EQUIPOLLENTI?
(ART. 6 DPR 323/98)
Leoni - Andis
Quando mantengono il riferimento ai contenuti dei
programmi ministeriali ma utilizzano diverse modalità:
 Mezzi diversi (computer, sintesi vocale, tastiere
adattate…)
 Modalità diverse (programmi di videoscrittura, mappe
concettuali, altri strumenti compensativi)
 Prove culturali o professionali differenti da quelle
ministeriali elaborate a cura della commissione d’esame
sulla base degli elementi forniti dal Consiglio di Classe
(es. presentazione di una ricerca-progetto all’orale,
presentazioni attraverso programmi informatici…)
CHE COSA È "IL SUCCESSO FORMATIVO"
Leoni - Andis
L’art 4 del DPR. 275, il "Regolamento recante
norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche" afferma che le istituzioni
scolastiche concretizzano percorsi formativi
per condurre gli alunni al successo formativo.
Il successo formativo non è il successo
scolastico.
DUE ESEMPI
Leoni - Andis
Un alunno ha abbandonato la scuola dopo essere stato promosso alla quinta classe
dell’ITI e non ha conseguito il titolo di esame di stato. Questo alunno, quando si
presenterà in un concorso pubblico, può esibire solo il titolo di esame di stato di terza
media: nulla gli valgono i quattro anni frequentati con esito positivo in un ITI
Un alunno diversamente abile non è in grado di conseguire il diploma di operatore
(3°classe degli IP), si presenta ai concorsi, all’ufficio di collocamento o ai nuovi uffici
per l’impiego con il solo titolo di diploma di terza media. Non contano nulla le abilità e
capacità conseguite, non conta nulla aver realizzato con buoni risultati stages
lavorativi…..
Un sistema basato sul successo scolastico non può realizzare itinerari legati
all’effettivo raggiungimento di un risultato, diverso dal titolo di studio, e non consente
ad ogni allievo di personalizzare sia il percorso formativo scegliendo le competenze
da conseguire sia il percorso per raggiungere una stessa competenza.
Questo è punitivo nei confronti degli alunni diversamente abili, perché non valorizza
la loro diversità e li umilia evidenziando ciò che non possono "saper fare"!
Leoni - Andis
Una scuola basata sul successo formativo è la
scuola che realizza il "diritto ad apprendere e
alla crescita educativa di tutti gli alunni" e che
"riconosce e valorizza la diversità". È la scuola
che, nell’esercizio dell’autonomia, per regolare i
tempi dell’insegnamento e per scegliere e per
programmare le diverse attività adotta forme di
flessibilità che rispettano la diversità e i ritmi di
apprendimento degli alunni.
Leoni - Andis
In questa scuola non hanno significato parole come
"percorso differenziato", "percorso diverso", "percorso
equipollente" poiché ogni ragazza e ogni ragazzo
segue un proprio percorso scelto in base alle proprie
esigenze, capacità e anche ai propri desideri, ai propri
tempi, ecc.
La scuola del successo formativo non certifica i
percorsi scolastici, ma le competenze, in altre parole
rilascia i crediti formativi che sono anche il passaporto
verso il mercato del lavoro.
Questa è anche la scuola dell’integrazione fra i diversi
sistemi di istruzione e di formazione.
COMPETENZE
DEFINIZIONI
Leoni - Andis
Pietro Boscolo
“La competenza può essere definita
come l’insieme delle conoscenze,
abilità e atteggiamenti che
consentono a un individuo di
ottenere risultati utili al proprio
adattamento negli ambienti per lui
significativi e che si manifesta come
capacità di affrontare e
padroneggiare i problemi della vita
attraverso l’uso di abilità cognitive e
sociali”
COMPETENZE
DEFINIZIONI
“Le competenze sono una combinazione di
conoscenze, abilità e attitudini appropriate
al contesto”
Leoni - Andis
Allegato alla Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio
dell’Unione Europea del 18 dicembre 2006
SCRIVERE LE COMPETENZE
DEGLI ALUNNI DISABILI
Leoni - Andis
Si tratta di descrivere le competenze acquisite dagli
alunni diversamente abili, indicando in quale
situazione, ambiente, contesto tali competenze possono
esplicarsi.
Ad esempio:
 A.B. ha un grave deficit uditivo; A.B. può lavorare in
officina "se" il segnale di pericolo è indicato mediante
segnali ottici anziché acustici;
 E.F. ha deficit sensoriale, E.F. sa utilizzare il
programma di videoscrittura xxy (word) SE il
computer è dotato di una apposita interfaccia.
 G.H, ha un deficit intellettivo; G. H. sa utilizzare la
fotocopiatrice se l’ambiente è tranquillo e se non è solo.
IL PORTFOLIO: STRUMENTO PER LA
VALUTAZIONE ORIENTATIVA
DELL’ALUNNO DISABILE
 Documentazione
 Riflessioni
che l’alunno stesso può
esprimere rispetto alla quantità e alla
qualità della sua produzione e il grado di
consapevolezza della stessa (funzione
metacognitiva)
Leoni - Andis
dello sviluppo della
produzione individuale: testimonia i
cambiamenti e i progressi che l’alunno
compie verso l’acquisizione di conoscenze e
competenze
IL PORTFOLIO
 Coerente
Leoni - Andis
con gli obiettvi della formazione
scolastica per gli alunni in difficoltà
 Adeguato ad accompagnare e
documentare il progetto educativo
personalizzato
 In grado di stimolare l’iniziativa
dell’alunno (padronanza e controllo dei
processi di apprendimento)
 Utile a fornire elementi per una
valutazione che certifichi i traguardi
raggiunti
IL PORTFOLIO
 Rilevazione
Leoni - Andis
sistematica, progressiva e
finale dei rapporti tra gli apprendimenti e
il PEI
 Segnalazione delle attività nella quali lo
studente dimostra particolari competenze,
attitudini, interessi
 Condizione per l’autovalutazione
dell’alunno e per verificare la fattibilità
dei suoi progetti
PORTFOLIO E IMPIANTO
METODOLOGICO
 Processi
Leoni - Andis
di apprendimento collegati a
compiti operativi
 Approccio metacognitivo per giungere a
interpretare e spiegare le esperienze e
controllare i processi di apprendimento
 Dimensione socio-affettiva attraverso la
proposta di attività di problem solving e
l’esplicitazione di atteggiamenti, interessi,
sentimenti, motivazioni
 Dimensione sociale dell’apprendimento,
secondo un approccio cooperativo
VANTAGGI DEL PORTFOLIO
È potenzialmente autentico e ingloba i problemi
della vita reale
 Mostra l’evoluzione delle prestazioni dello
studente
 Favorisce la consapevolezza e il controllo dei
processi di apprendimento (stile cognitivo,
strategie di apprendimento, metodo di studio)
 Coinvolge lo studente nel processo di valutazione
del proprio lavoro
 Contribuisce a dimostrare che egli è in grado di
conservare la produzione personale nel tempo
 Favorisce la comunicazione tra docente e
studente, tra scuola e famiglia

Leoni - Andis
VALUTAZIONE DI SISTEMA E INTEGRAZIONE
Definire gli Indicatori di qualità dell’integrazione
solo gli alunni che frequentano una classe ove siano
inseriti uno o più alunni disabili
• Quante sono le riunione del Gruppo Operativo in un anno
scolastico
• Il Consiglio di classe partecipa al completo a tali attività
• Il Profilo dinamico funzionale viene aggiornato alla
scadenza prevista
• Quanti sono gli insegnanti di sostegno che ruotano in un
ciclo scolastico su un alunno
•…………..
• Investimenti che sulla e per la scuola si fanno
Leoni - Andis
• Quanti
Leoni - Andis
Vola solo chi osa farlo
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La valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali