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Basilica Sant’Angelo in Formis - Capua
Montecassino esercitò notevole influenza.
Absidi, navate e navatelle sono state
affrescate da maestri greci e attestano una
ripresa delle tendenze bizantine.
La Basilica risale al 1066-78, Il
nartece fu aggiunto nel XII secolo, il
campanile fu costruito con massi
provenienti dall’antico Tempio di
Diana e divenne il prototipo dei
campanili della regione.
La conca absidale è occupata dal Cristo in
Maestà tra i simboli degli evangelisti, mentre
la parete della controfacciata accoglie il
Giudizio Universale.
Basilica di San Clemente - Roma
Prende nome da S. Clemente Papa nel 1857 cominciarono dei lavori di scavo sotto alla basilica attuale nel corso dei quali non solo
fu scoperta la basilica originaria, del IV secolo, immediatamente al di sotto, ma anche, ad un livello ancora più basso, i resti di
costruzioni più antiche ancora, del I secolo.
Scavi successivi, particolarmente quelli diretti nel 1912-14 rivelarono che al disotto di questo terzo strato archeologico ve ne era
addirittura un quarto, cui appartenevano le costruzioni distrutte dall’incendio di Nerone nel 64 d.C.
La prima chiesa di San Clemente era un edificio rettangolare, così come l’attuale.
La chiesa è preceduta dal quadriportico, a cui si accede tramite un protiro sorretto da
quattro colonne di spoglio. La facciata, in un sobrio stile barocco, è opera di Carlo
Stefano Fontana, nipote del più famoso Carlo Fontana, che la realizzò fra il 1713 e
il 1719. Essa ha al centro, sopra le arcate del portico, un grande finestrone ad arco a
tutto sesto inquadrato fra due lesene. Alla sinistra della facciata, il campanile.
Basilica di San Clemente - Interno
L'interno, rimaneggiato in stile barocco ad eccezione del presbiterio e dell'abside, è suddiviso in
tre navate, ciascuna terminante con un'abside, da colonne antiche di varia provenienza, con
capitelli ionici in stucco.
Il pavimento è originale, e nell'abside centrale è conservato il meraviglioso mosaico, con al
centro Cristo crocifisso tra la Vergine e S. Giovanni Evangelista
La basilica inferiore è di notevole interesse grazie ai suoi affreschi, sia
nel nartece che, in generale, negli interni: si tratta infatti di importanti opere
medievali (XII secolo).
Negli affreschi della basilica sono raffigurati alcuni miracoli attribuiti a san
Clemente. In uno degli affreschi è raccontata la leggenda miracolosa del
prefetto Sisinnio, il quale, arrabbiato a causa della conversione della
propria moglie Teodora, la seguì con alcuni soldati; quando la trovò in una
sala mentre assisteva ad una messa celebrata da Clemente, ordinò il suo
arresto, ma Dio non lo permise accecando Sisinnio e i soldati, che,
credendo di portare via Teodora e Clemente, in realtà trascinarono
colonne. Il prefetto restò cieco fino al suo ritorno a casa.
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