La situazione prima della
spedizione
Nella primavera del 1860 Cavour
comincia a pensare ad una concreta
possibilità di unificazione della
penisola. C'erano ancora però alcuni
problemi che non permettevano
l'unificazione della futura nazione:
La Francia
il Regno Borbonico,
l'Austria
L'armistizio di Villafranca e la cessione
alla Francia di Nizza e della Savoia
avevano screditato la politica sabauda
Il “partito d'azione” aveva il vantaggio
di poter agire al di fuori di ogni
impedimento diplomatico e contava
sull'enorme popolarità di Garibaldi.
Aprile 1860 la prima
rivoluzione
A dare l'avvio a una ripresa
rivoluzionaria furono gli eventi siciliani
quando, contro il giovane e inesperto
sovrano Francesco II, nell' aprile del
1860 esplose l'ennesima rivolta a
Palermo.
11 maggio 1860
Partiti da Genova, dopo una breve
tappa nel porticciolo di Talamone, la
spedizione raggiunse per mare la
Sicilia occidentale l'11 maggio dove
sbarcò a Marsala.
Garibaldi, assunto il comando in nome
del re, marciò verso l'interno con i suoi
Mille, che rivestivano la camicia rossa,
e con alcuni “picciotti” come contadini
e braccianti, che speravano in una
riforma agraria che potesse eliminare
le ingiustizie e i soprusi dai parte dei
nobili.
Rivolte contro Garibaldi
I “picciotti” non hanno le loro terre e
per questo iniziano a ribellarsi
15 Maggio 1860
Battuti i borbonici nella difficile
battaglia di Calatafimi, il 15 maggio
Garibaldi occupava Palermo e ad
agosto stava combattendo con le
truppe regie a Milazzo.
Fine
7 Settembre 1860
Garibaldi, superato lo stretto di
Messina, risaliva liberamente la
Calabria mentre l'esercito borbonico si
disfaceva e il 7 settembre entrava a
Napoli.
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15 Maggio 1860 - DidacticaMente