L’evoluzione del gusto
neoclassico
nell’arte di Jean Louis David
L’arte del pittore francese come manifesto
dell’evoluzione della corrente neoclassica e
specchio del suo decadimento
Il primo David
Le opere del primo David,
nonostante presentino soggetti
tratti dal mondo antico, la
dinamicità, i colori a tratti
pastello, e il lascivismo delle
pose dei personaggi, poco si
prestano ad essere
considerate neoclassiche.
J. L. David Combattimento di Minerva contro Marte 1771
Determinante per la svolta
sarà il viaggio in Italia che
David intraprende verso il
1775, e tramite il quale può
studiare i classicisti bolognesi
e Raffaello su tutti
J. L. David La morte di Seneca 1773
Belisario che chiede l’elemosina (1781)
Il David neoclassico
Intorno ai primi anni del nono decennio del
secolo, la pittura di David va incontro,
forse a causa dell’ennesimo viaggio a
Roma, ad una ulteriore depurazione.
A partire da questo periodo, infatti, il
classicismo di David espresso negli anni
passati si evolve in un linearismo puro,
che
“ rinuncia a ogni effetto sensualmente
pittorico e ad ogni concessione che
riducesse il quadro ad una festa per gli
occhi”.
Questo stile asciutto, mai raggiunto da altri
classicisti suoi predecessori, nonché la
forza spirituale delle tematiche affrontate
nei dipinti, rispondevano pienamente allo
stoicismo della borghesia rivoluzionaria, la
quale vedeva nella Roma repubblicana e
nelle sue virtú un esempio da seguire.
Il dipinto neoclassico
• uno stile rigoroso e severo dai
contorni netti;
• abolizione dei colori pastello;
• visione frontale della scena;
• pochi personaggi;
• rigidità nelle pose;
• essenzialità nell’impostazione
generale della scena;
• un messaggio morale (in questo
caso la forza morale del gesto di
Socrate che prende la cicuta) da
porre a esempio universale.
IL giuramento degli Orazi(1784-85)
I littori riportano a Bruto le salme dei figli (1789)
Il messaggio è racchiuso nella meditazione di un
padre che ha fatto decapitare i propri figli,
considerati traditori, per il bene della repubblica
romana
Morte di Marat (1793)
Le Sabine (1799)
Lo stile è indubbiamente classicista, ma la linea risulta piú
elegante, la composizione piú affollata e il rigorismo
morale che impregnava le opere precedenti viene qui
messo da parte: iniziano a comparire, a differenza delle
opere di qualche anno prima, nudità sia maschili che
femminili.
Leonida alle Termopili (1812)
Questo tripudio di figure nude, piú vicine alla grazia
greca che alla statuaria romana
i tre soldati alla destra di Leonida sono un
lampante omaggio ai tre Orazi che giurano
di sacrificare la propria vita per la patria, ma il
gesto è qui privo di qualsiasi valore…
Le braccia dei soldati non sono piú protese verso le
spade con le quali dovranno combattere, anzi, con
in mano tre corone di alloro (simbolo di vittoria e
gloria), i tre soldati indicano una sorta di lastra
celebrativa: il messaggio che traspare da questo
gesto non è piú quindi nobilitante, non è piú
neoclassico in senso stretto, e sottolinea quasi
come sia piú importante il combattere non per la
patria ma per la gloria personale.
Gli amori di Paride ed Elena (1788)
Elena, in un’austera dimora, si dimostra pensierosa
riguardo l’infedeltà nei confronti del marito, ma la
Nudità di Paride non ha niente di erotico
Amore e psiche (1822)
Qui invece l’espressione compiaciuta di Cupido palesa il
compimento dell’atto sessuale e la figura di Psiche
lo stato di piacere (estraneo alla cultura neoclassica)
che da esso scaturisce
La venere dormiente – Giorgione 1510
Olympia– Manet 1863
La venere dormiente – Ingres 1821
La venere di Urbino– Tiziano 1538
Scarica

Neoclassicismo_jacques-louisdavid