Le scrittrici che sono protagoniste di questo avvincente e
attualissimo libro di Elisabetta Rasy sono nate tutte e tre a
ridosso del 1861, l’anno della fondazione del nostro stato unitario.
Cinque anni prima del 1856, la giornalista Matilde Serao; nove e
dieci anni dopo la poetessa Ada Negri (1870) e la narratrice
Grazia Deledda (1871). Eppure nei loro scritto non aleggia il mito
della nascita dell’Italia unita, come traspare dai tre racconti di
Elisabetta Rasy: dedicati alla formazione di queste autrici
durante gli anni dell’infanzia e della giovinezza, all’interno di un
contesto familiare e sociale difficile e ostile, mettono piuttosto
in luce l’individualismo coraggioso e tenace grazie al quale
costruirono la propria affermazione.
Sono pagine, le loro, assai diverse per temi e trattazione, ma le
accomuna l’assenza di entusiasmo per il non irrilevante fenomeno
politico che caratterizzò la seconda metà dell’Ottocento. Spesso
sono pervase da un atmosfera cupa, di disincanto e di delusione. Il
tutto quasi mai riferito direttamente agli accadimenti politici ma
chiaramente riconducibili a essi.
Dal Congresso di Vienna
all’Unificazione d’Italia
Tre passioni
Elisabetta Rasy
Grazia Deledda
Ada Negri
Matilde Serao
Grazia Deledda
“Siamo tanto felici. Io sono innamorata di mio marito e
lui di me. Egli è tanto buono e mi circonda di cure, di
affetto, di gentilezze. Egli non è poeta come io non
sono bella ; ma il nostro amore è fatto di stima, di
affetto, di profondità, e quindi spero che la nostra
felicità, serena e pura durerà per tutta la vita.”
“Piccola di statura, con la testa piuttosto grossa, le
estremità minuscole, con tutte le caratteristiche
fisiche sedentarie delle donne della sua razza, forse
d’origine libica, con lo stesso profilo un po’ camuso, i
denti selvaggi e il labbro allungato”.
“La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano,
grandi, un po’ basse, coi pianciti e i soffitti di legno;
imbiancate sulla calce; l’ingresso diviso in mezzo da una
parete: a destra la scala, la prima rampata di gradini
di granito, il resto di ardesia; a sinistra alcuni gradini
che scendevano nella cantina. Il portoncino solido,
fermato con un grosso gancio di ferro, aveva un battente
che picchiava come un martello, e un catenaccio e una
serratura con la chiave grande come quella di un
castello. La stanza a sinistra dell’ingresso era adibita a
molti usi, con un letto alto e duro, uno scrittoio, un
armadio ampio, di noce, sedie quasi rustiche, impagliate,
verniciate allegramente d’azzurro: quella a destra era
la sala da pranzo,con un tavolo di castagno, sedie come
quelle altre, un camino con il pavimento battuto.
“Era giovine ancora, bella, ben fatta,se bene di piccola
statura; ma a volte sembrava vecchia, piegata,stanca .
Forse il mistero della sua tristezza derivava dal fatto
ch’ella si era sposata senza amore , ad un uomo di venti
anni più vecchio di lei, che la circondava di cure, che
viveva solo per lei e la famiglia, ma non poteva darle il
piacere e la soddisfazione sensuale dei quali tutte le donne
giovani hanno bisogno”.
Santis, anche se la trova brutta, mostra in giro il
suo ritratto e dice non solo agli amici, ma ai
colleghi con cui com’è giusto si commentano le
imprese professionali, che lui quella scrittricetta
di Nuoro se volesse potrebbe portarsela a letto.
Anzi ci vorrebbe assai poco, ma lui non ci tiene
certo a averne l’ effigie nella collezione ben
selezionata delle sue amanti.
Ada Negri
Sui campi e sulle strade
Silenziosa e lieve
Volteggiando, la neve cade.
Danza la falda bianca
Nell’ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa, stanca.
In mille immote forme
Sui tetti e sui camini
Sui cippi e sui i giardini
dorme..
Tutto d’ intorno è pace; ;
Chiuso in oblio profondo,
Indifferente il mondo tace.
Giorno per giorno, anno per anno, il tempo
nostro cammina! L'ora ch'è sì lenta
al desiderio, tu la tocchi infine
con le tue mani; e quasi a te non credi,
tanta è la gioia: l'ora che giammai
affrontare vorresti, a cauto passo
ti s'accosta e t'afferra - e nulla al mondo
da lei ti salva. Non è sorta l'alba
che piombata è la notte; e già la notte
cede al sol che ritorna, e via ne porta
la ruota insonne. Ma non v'è momento
che non gravi su noi con la potenza
dei secoli; e la vita ha in ogni battito
la tremenda misura dell'eterno
Matilde Serao
“Se Grazia Deledda è bianca, come le vaste
tele dei suoi ricami e come il sudario della
tradizione che oppone all’avanzare di ciò
che non è nuovo e moderno, se Ada Negri è
rossa come la sua leggenda, figlia guerriera
di un popolo che di se stesso sa solo ciò che
non ha, rossa come il sangue che deve
scorrere per carpire il mondo che verrà la
propria parte, di che colore è Matilde?”
“ A scrivere, scrivere .Nient’altro che a scrivere.
Questo è il mio mestiere. Questo è il mio
destino. Scrivere fino alla morte.”
Desidero ritornarvi. Sapete che l’adoro. Ma devo
lavorare per guadagnarmi il pane
quotidiano. Qui non è possibile. Troppa
bellezza. Troppa poesia. Troppo mare. Troppo
Vesuvio. Troppo Posillipo. Troppo amore?!”
Matilde se ne stava tranquilla, con i capelli
spessi e scuri raccolti in due grosse trecce
buttate disordinatamente sulle spalle, gli
occhiali inforcati sul naso un po’ rincagnato,
il vestito di percalle troppo corto sul
davanti, mangiava incessantemente
ciambelle e biscotti, mangiava anche durante
il bagno.
“ Crede il Ssaredo sul serio che Mitilde Serao si sia fatta pagare 200
lore da una guardia municipale per una raccomandazione as un
assessore? No, egli sa che le sarebbe bastato un articolo al “Figaro”,
per risparmiarsi questo avvilimento! E crede che abbia venduto a un
suonatore di clarinetto per 2000 lire un impegno problematico? No.
Egli sa che dieci giornali di quelli con più acre ingenerosità gli han
fatto coro, gliene offrono di più per un piccolo romanzo, opera di poche
notti! Egli dunque ha operato in piena e assoluta malafede. E non ha
tratto in questo tranello la moglie, se non perché sapeva che non bastava
ferire il marito per uccidere il grande. “
Musiche:
1) Inno D’Italia - Mameli
2) Back to the life- G. Allevi
3) Secret Love – G. Allevi
La classe 1°Bs
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recensione del libro