Rivoluzione Industriale
Scuola Media “F. Surico”
Classe II A
a.s. 2013/2014
Al lavoro con album e pennarelli…
La medicina e i suoi progressi: il vaccino per il vaiolo
Nel ‘700, in Europa, si verificò una grande crescita demografica. Infatti,
la popolazione, passò da 110 abitanti a 190 milioni.
Ciò che favorì la crescita demografica fu il perfezionamento delle tecniche
agricole (dato che la popolazione viveva soprattutto in campagna),
l’introduzione di nuove piante alimentari, il miglioramento delle
condizioni igieniche e i progressi della medicina (la peste e le carestie
scomparvero quasi del tutto, mentre venne introdotto da Edward Jenner
una vaccino per il vaiolo).
L’Europa, in quell’epoca, possedeva tecnologie e produzioni molto
avanzate: cantieristica navale, lavorazione del ferro, armamenti, mulini e
ruote idrauliche, cartografia, strumenti ottici, orologi.
Il filatoio Meccanico e la spoletta volante
Le innovazioni tecniche(e quindi del settore industriale) coinvolsero le macchine
utensili e le macchine motrici, le industrie tessili e l'industria metallurgica e
meccanica.
La produzione domestica di tessuti era particolarmente lenta nella fase della
filatura, poiché occorrevano cinque filatori per alimentare un solo telaio a
mano.
Lo squilibrio si accentuò intorno alla metà del XVIII secolo, quando i tempi della
tessitura furono ulteriormente ridotti dalla diffusione della spoletta volante
(brevettata nel 1733 da John Kay).
Non ce la faccio
più a tessere …
Quando torna
Ulisse?
Non ti preoccupare
Penelope: mi è
venuta un’idea…
Richard, aiutami,
inventati qualcosa per
farmi terminare prima
la tela!
Hai visto Ulisse? Grazie
a Richard Arkwright ed
al suo filatoio
meccanico sei tornato
prima ad Itaca!!!
Nella seconda metà del secolo, due importanti invenzioni modificarono ancor di
più tecnologia tessile: James Hargreaves inventò, nel 1765, la giannetta (o
Spinning Jenny), mentre Richard Arkwright, nel 1767, il filatoio idraulico (o
Water frame): la prima accelerava la filatura da 6 a 24 volte, il secondo
addirittura di alcune centinaia di volte.
Nel 1787 Edmund Cartwright inventò il telaio meccanico, che fu
perfezionato e adottato nei decenni successivi. L'aumento della produzione di
tessuti stimolò lo sviluppo dell'industria chimica, per rendere competitive le fasi
di candeggiatura, tintura e stampa. Presto, l'industria chimica, divenne
fondamentale per la produzione sia industriale che agricola.
La Macchina a Vapore
Lo sviluppo industriale richiese quantità sempre maggiori di energia, ben superiori a
quelle fornite dalla mano dell'uomo. Per questo motivo James Watt (1736-1819)
modificò la macchina a vapore, ottenendo un rendimento ben quattro volte superiore
a quello delle precedenti vaporiere. Essa, infatti, sostituì le tradizionali fonti di energia.
Altro fattore decisivo per la modifica della vaporiera, fu l'abbondantissima ricchezza di
giacimenti di carbone in Inghilterra: la macchina a vapore consentiva di produrre energia
di una intensità e di una concentrazione senza precedenti. Infatti, con l'adozione del
vapore, la richiesta di ferro e di leghe adeguate aumentò.
Questa volta ho superato
me stesso: ho
perfezionato la macchina
a vapore ed ho scoperto
una nuova macchina…il
MIO CERVELLO!!!
Agli inizi del XVIII secolo, vi fu un progresso nel campo della
siderurgia, grazie ad Abraham Darby, che per la lavorazione dei
minerali ferrosi aveva iniziato ad usare, anziché il carbone di legna,
il coke( l'antracite distillata a secco che serviva per eliminare le
sostanze che avrebbero inquinato i processi di fusione.
Poiché la combustione del coke negli altiforni doveva essere
ravvivata da correnti d'aria più intense di quelle ottenibili dai vecchi
mantici azionati dai mulini, fu necessario utilizzare la macchina a
vapore, che trovò la sua prima applicazione in una fonderia.
Hai voluto
la bicicletta?
Ed
ora
pedala…
Non so
come farla
partire…
Tra il 1783 e il 1784 Henry Cort introdusse nella siderurgia la laminazione e
il puddellaggio. Quest'ultimo consisteva nella purificazione dei minerali
ferrosi tramite il rimescolamento ad altissime temperature in presenza di
sostanze ossidanti, mentre la laminazione purificava ulteriormente il ferro e lo
sagomava secondo le forme richieste, facendolo passare attraverso i rulli di
un laminatoio.
Si ringraziano:
Addabbo Alessandro
Bruno Annabella
Casamassima Rebecca
Catanzaro Federico
Covelli Elisabetta
D’Anela Sara
Di Maggio Sabrina
Dongiovanni Francesco
Girardi Greta
Leogrande Riccardo
Martucci Angelica
Nigro Martina
Pennacchio Edvige
Perniola Diego Gaspare
Perrone Giuseppe
Russo Erika
Villani Alessandro
Zito Roberto
Coodinamento:
prof.ssa Maria Lucia Miccoli
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